Ansel Adams ci ha anche dato la regola della distanza di osservazione di una fotografia che ricrea la prospettiva originale. Questo smentisce i commentatori che dicono "il grandangolo deforma l immagine", infatti se si osserva la foto alla distanza giusta non c'è nessuna deformazione. In altre parole ci ha insegnato che ogni foto ha una sola distanza di osservazione......e per estensione anche ogni dipinto. Grandissimo Ansel Adams Mi sono gustato il video, complimenti.
Buonasera Dino! Una bellissima lezione, in effetti nel prossimo episodio di photography masters parleremo di un autore che usa il 28mm come lente principale PER RITRATTI! Cosa che “secondo le regole” è “””sbagliata”””! Pienamente d’accordo e grazie per aver condiviso! Simone
Ho visto tutto il video, io sono un principiante in Fotografia, sentivo parlare di Ansel ma non ho mai visto o letto su di lui, grazie a questo video ho conosciuto un pò di lui, spiegazione capibile e semplice, un saluto dal Marocco!!
lo conoscevo di nome sapevo che era un grande fotografo del sistema zonale, ma non avevo ancora visto nessuna sua fotografia, se si pensa che scattava in bianco e nero con macchine fotografiche analogiche è davvero impressionante vedere queste foto paesaggistiche semplicemente meravigliose.. adesso vedrò di comprare un libro è conoscerlo bene,,,comunque sei stato molto bravo e spiegare e presentare il video ...complimenti
9:30 sinceramente mi sto chiedendo se abbiamo letto libri diversi o cosa perché a questo punto sono veramente confuso, la pre-visualizzazione è uno dei punti del processo scatto-sviluppo-stampa che usava Adams. Precisiamo che Adams scattava con il banco ottico, quindi 1 scatto equivale ad 1 pellicola, pellicola che poteva essere sviluppata in modo totalmente indipendente dalle altre. Per Adams la pre-visualizzazione era il primo punto: devo avere in mente come sarà la mia immagine stampata quali saranno le aree di puro bianco e quelle di puro nero andare a scegliere l'esposizione corretta (sui banchi ottici si legge l'esposizione sulla lastra di vetro satinato in diversi punti con una apposita sonda tipo la mess-sonde della gossen per il lunasix) gia tendo in conto dello sviluppo variato (tipo di rivelatore, tempo, agitazione, temperatura) che si userà e del lavoro di dodge&burn in stampa; per Adams lo scatto è finalizzato alla stampa finale è un processo completo non che" la foto come si esce dalla macchina si stampa", anzi dietro c'è un enorme lavoro di post-produzione che parte dallo scatto, dallo sviluppo pensato espressamente per quella foto e da un lungo lavoro in fase di stampa andando a fare dodging and burning dove serve. Una foto come Moonrise, Hernandez, New Mexico è una foto impossibile da ottenere senza un grosso lavoro di post produzione sono letteralmente due esposizioni completamente diverse da uno stesso negativo fuse in stampa. (ps f.64 è il diaframma piu piccolo che si può impostare sulle lenti per banchi ottici, non è teorico è reale)
Abbiamo letto le stesse cose, forse nel video ho semplificato troppo! Però sarebbe venuto un video estremamente lungo, dato che inserendo il discorso del sistema zonale sarei arrivato a circa 25/26 minuti di video, senza considerare che chi lo guarda non è detto che sia interessato (e probabilmente non lo è) a sapere come funziona nel dettaglio il sistema zonale! Infatti mi piacerebbe fare un video a parte su questo argomento poiché lo trovo molto utile e interessante! Però grazie del commento, sicuramente puntuale!
@@SLW_Production :) nel 2023 il sistema zonale è veramente una curiosità come le ghette sulle scarpe. non penso sia ampia la platea di utlizzatori di banchi ottici 😀. è un bel esercizio di stile , si puo prendere qualche ancora qualche idea se si scatta in funzione del processo scatto->apertura raw->postprod->finilizzazione per diversi media. Piu difficile se si è "uno stronzo con la fuji"(cit.) come me che scatta dritto in jpeg 😂
@@Michele_aka_Latente comprensibile! Per quanto ami la mia Canon e per quanto sia bello “prendere in giro” chi scatta direttamente in JPEG con Fuji (come uno dei miei più cari amici) un po’ rode a tutti non avere simulazioni pellicola e scatti “ready to go” come si può avere con Fuji😂
Scattavo tranquillamente già direttamente in jpg con la mia prima reflex digitale (Olmpus E-1) senza problemi nel riuscire ad avere bianchi e neri dettagliati... nella fotografia di matrimonio. Stampe 30x40cm bellissime. Sapendo dove e come esporre. Ansel Adams ha insegnato il concetto del saper sfruttare al meglio il materiale sensibile nella latudine di posa o gamma dinamica come oggi viene descritto; in pratica con il digitale si "espone di destra" come ero già abituato con le diapositive (usavo la mitica Fuji Velvia e l'esposimetro multi-spot delle reflex Olympus Om 3 e 4ti) mentre invece si "espone di sinistra" (esposizione "puntuale" nelle ombre)... con le pellicole negative a colori ed in bianco e nero. Quest'ultime davano una maggiore possibilità grazie alla variazione dello sviluppo a posteriori come già avete ben descritto, comunque il concetto... non cambia. Ogni tanto scatto in raw, persino usando la modalità hdr con la Insta Pro 2 visto che le foto sono... a 360° e quindi il contrasto spesso e molto alto. Peccato che non stampi più... C'est la vie ed è bella. 🙂
@@palmerino1965 "esporre a destra", per quello che so io, è una dicitura che intende una moderata sovraesposizione al fine di migliorare il rapporto segnale-rumore e aumentare di conseguenza la qualità del file (facendo arrivare più luce e riducendo quindi il rumore), non c'entra quindi con il dove si prende l'esposizione. Può essere che però tale dicitura indichi cose diverse come spesso capita. Ciò non cambia il fatto che come correttamente dici il modo di esporre nel digitale sia simile a quello delle diapositive, quindi con lettura sulle luci che sono il punto più critico, e la gestione delle ombre a seconda del contrasto della scena. L'opposto per quanto riguarda la pellicola negativa bianco e nero. E sono d'accordo anche sul fatto che come giustamente dici tu l'eredità del sistema zonale (che tanti dicono non servire più perché il digitale, le pellicole in rullo, bla bla bla) sia proprio la massimizzazione della latitudine di posa del supporto che si sta utilizzando! Un piacere oggigiorno leggere che ancora qualcuno si intende di esposizione spot e non solo tramite il live-view delle mirrorless!😁
I once read in a scholarly paper from the University of Michigan that Ansel Adams had one major way of creating dodging and burning that we didn’t know till recently. He would actually shit in a bucket, put his hand in the bucket, and then smear the feces all over the camera lens. Ansel also had a paint brush he use to paint feces onto the actual exposures for shadows. It’s actually pretty cool!
I want to be honest but I never listen about this story! Can you give me a link or a website where you read this about Adams? Thank you and welcome to the channel!
Quanti ricordi. Nel 2015 ho acquistato una replica da rullino (scansione del rullino) direttamente al museo di AA all'interno dello Yosemite, la foto del parco invernale con El Capitan sulla sinistra :)
Grazie mille Emiliano delle bellissime parole! non so se hai vistoi miei ultimi video... dopo di questo infatti ne ho fatti diversi! Per curiosità quanti video ti piacerebbe vedere sul canale ogni mese? Un saluto e grazie ancora
@@SLW_Production sarebbe bello almeno uno alla settimana, magari con giorno fisso in modo che si sappia quando c'è. Hai una competenza assolutamente molto alta ed esponi i concetti in modo chiaro ed esauriente. Ti ho conosciuto guardando quello sulla street, dove condivido totalmente le osservazioni che hai fatto... Grazie mille per il lavoro che fai
Scusa (ancora una volta) il ritardo nella risposta ma non mi è arrivata (o mi sono perso) la notifica RUclips! Grazie a te del supporto sto cercando di pubblicare tutti i lunedì/martedì alla stessa ora non so se lo hai notato!
Per Adams, la "postproduzione" era fondamentale e le sue foto sono molto lavorate in camera oscura... ci ha anche scritto più di un libro. Per Adams, parole sue, il negativo è lo spartito e la stampa l'interpretazione. Le tonalità di Adams, sono molto artefatte e NON sono affatto fedeli al reale o alla percezione, sono invece fedeli alla sua personale "visualizzazione", che NON necessariamente ha a che fare col "realismo" e come testimonia "Moonrise over Hernandez" cambia anche col tempo. Insomma, apprezzo l'impegno, ma credo davvero che abbiate travisato molto del pensiero di Adams.
Buonasera Andrea grazie del commento e di aver espresso il tuo punto di vista. Onestamente la vedo diversamente da te, molte foto di Adams trasmettono il realismo di ciò che sta guardando, catapultato con il bianco e nero in una dimensione astratta fatta di messaggio. è chiaro che quando si parla di bianco e nero si esula già di per se dal concetto di realismo, ma ciò non toglie che nelle sue foto Adams ha sempre cercato di riprodurre un determinato attimo di realtà del luogo immortalato. Sennò perchè tornare centinaia di volte in uno stesso luogo per ottenere un determinato scatto? Perchè non variare la condizione della luce "giocando" con i reagenti in camera oscura?
@@SLW_Production Forse dovresti rivedere quello che Adams stesso diceva. La tua interpretazione è molto lontana da quello che lui sosteneva (e nella pratica dimostrava).
@@SLW_Production Guarda intanto il documentario della BBC dove lui parla. Poi leggi i suoi libri. Nella mia prima risposta l'ho citato quasi letteralmente. Il negativo è lo spartito, la stampa l'interpretazione. Per intendersi il S.Z. segue la previsualizzazione con l'intento di produrre uno spartito adeguato alla successiva lavorazione. Non vi alcun interesse di Adams verso un realismo dei toni, lo dice lui, mica io.
Da fotografo avendo usato anche il banco ottico 10x12 e stampato e sviluppato tutti i miei negativi e stampe in B&N posso dirti che hai fatto almeno 3 errori! Il primo è che a quei tempi ovviamente non c'era il digitale e i vari programmi di modifica delle foto ma si faceva tutto in camera oscura, quindi le foto ( stampe) di Adams non erano come veniva solo dal negativo ma era una lavorazione manuale sia del negativo sia della stampa finale con interventi di mascherature e bruciature in camera oscura... più interventi per quanto riguarda i rivelatori le temperature di esercizio e molte altre cosucce... quindi ora si fa col PC col programma allora si faceva manualmente ma il fine è lo stesso che è quello di modificare x migliorare l'immagine che si era creata nel negativo! Altro tuo errore è che hai detto che Adams non vedeva quello che visualizzava poiché non c'era uno schermo! Ma secondo te il vetro smerigliato di un banco ottico non è mica uno schermo? Li si vede l'immagine capovolta e girata nell'altro senso ma sempre di un immagine si tratta! Altra cosa non vera a f64 non si ha la maggior nitidezza poiché con un obbiettivo così chiuso si perde di nitidezza! Per avere la massima nitidezza si deve lavorare su diaframmi medi...o almeno 2 diaframmi sotto quindi a f 32 altra cosa una scala tonale completa dei grigi non vuol essere come l'hai considerata te...ma vuol dire che ci deve essere un nero assoluto un bianco assoluto e poi tutta la scala di grigi...questa è la scala tonale che Ansel Adams considerava!
Buongiorno, sul primo punto ho fatto anche un video riguardo la post produzione in analogico, dove in funzione dei reagenti chimici, delle loro concentrazioni e le temperature si potevano ottenere effetti diversi. Riascolterò il video, ma penso di aver espresso questo concetto. Ciò non toglie che è ovvio che le manipolazioni possibili al giorno d’oggi erano per Adams un miraggio lontano! Riguardo al secondo punto ho semplicemente affermato che Adams, come chiunque abbia fatto uso di macchine analogiche, non aveva la possibilità di vedere le foto istantaneamente dopo lo scatto… di conseguenza doveva pre visualizzare e pensare molto bene alla foto. Oggi con lo schermo posteriore della macchina invece abbiamo una estrema semplificazione del processo. Non ho detto che non avesse modo di vedere a ciò che stava scattando…! Sul terzo punto ho espresso chiaramente che il gruppo f/64 indicava nel suo nome un numero TEORICO non ho assolutamente espresso l’idea secondo la quale ciò sia la realtà. Anche perché la diffrazione può essere visibile già prima di f22… Onestamente penso di aver espresso questi concetti nel video, mi dispiace se non sono arrivati! Grazie però del commento 😄
Ciao David! Nessuna offesa, anzi, grazie per il tuo commento. L’obiettivo dei miei video non è quello di approfondire in modo dettagliato i grandi autori, ma di offrire una panoramica accessibile, sia per chi si avvicina alla fotografia sia per chi è già esperto e magari scopre qualcosa di nuovo. Non credo sia possibile racchiudere l’arte e la complessità di un grande autore in soli 20 minuti, e infatti non è questo il mio intento. Piuttosto, cerco di far emergere la fotografia come cultura, andando oltre il semplice “scatto” e avvicinando le persone a questo mondo. Visto che questi video mi sembra che stiano piacendo e che si stiano distinguendo per il modo in cui li realizzo (non è mia intenzione dire che siano perfetti o i migliori), sto pensando di applicare lo stesso format anche ad altri argomenti. Che ne pensi?
@@SLW_Production Plaudo l'intento di far emergere la fotografia come cultura, ma serve più di un riassunto di quanto trovato in rete per emergere nel competitivo mondo di YT. Se poi non è questo il tuo scopo, ma solo piacere personale, allora va benissimo! Ovviamente, complimenti per l'impegno. 😉 (PS: il mio commento è legato solo a questo video. Non ho ancora avuto modo di vedere altre tue produzioni). in bocca al lupo per il canale
@@davidmontanesi6701 Ciao David, ti ringrazio per il commento e per aver apprezzato il mio intento di portare la fotografia come cultura. Ci tengo però a chiarire che i miei video non sono frutto di un semplice copia e incolla da Internet, ma il risultato di un lavoro di ricerca su fonti diverse, rielaborate in modo da offrire un contenuto unico e il più possibile accurato. Purtroppo, a volte online si trovano riassunti sommari o imprecisi o addirittura sbagliati, quindi cerco sempre di approfondire per proporre qualcosa di più completo e utile. Magari ci fossero riassunti già pronti e impacchettati, non perderei tempo a scrivere dei copioni! Questo format è nato dal mio desiderio di approfondire i grandi autori in un modo facilmente usufruibile ma allo stesso tempo accurato. Credo che rispetto a molti video presenti su YT sia nel mezzo tra i video veramente riassuntivi e i video altamente approfonditi cercando un equilibrio tra approfondimento e fruibilità! So che emergere su RUclips con questo tipo di contenuti è complesso, onestamente non pensavo neanche di fare 1300 iscritti in 1 anno! Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi anche degli altri miei video, se avrai modo di vederli. Grazie ancora per il confronto!
Conosco Ansel Adams ma non sapevo di lui tutte queste cose. Veramente bravo e grazie!! Ottimo video chiaro e ben strutturato ⭐⭐⭐⭐⭐mi sono iscritto 👍
Grazie davvero dei complimenti molto apprezzati! Benvenuto sul canale! 🎉
😄🥂👏
Ansel Adams ci ha anche dato la regola della distanza di osservazione di una fotografia che ricrea la prospettiva originale. Questo smentisce i commentatori che dicono "il grandangolo deforma l immagine", infatti se si osserva la foto alla distanza giusta non c'è nessuna deformazione. In altre parole ci ha insegnato che ogni foto ha una sola distanza di osservazione......e per estensione anche ogni dipinto.
Grandissimo Ansel Adams
Mi sono gustato il video, complimenti.
Buonasera Dino! Una bellissima lezione, in effetti nel prossimo episodio di photography masters parleremo di un autore che usa il 28mm come lente principale PER RITRATTI! Cosa che “secondo le regole” è “””sbagliata”””!
Pienamente d’accordo e grazie per aver condiviso!
Simone
Veramente, per sapere questo basterebbe conoscere la prospettiva Albertiana... che da noi si insegna spesso anche nelle scuole medie.
Bellissimo video, complimenti, è raro imbattersi in contenuti così ben articolati!
Benvenuto sul canale, grazie davvero del sostegno e delle belle parole! 🙏🏻
Ho visto tutto il video, io sono un principiante in Fotografia, sentivo parlare di Ansel ma non ho mai visto o letto su di lui, grazie a questo video ho conosciuto un pò di lui, spiegazione capibile e semplice, un saluto dal Marocco!!
Ciao e grazie delle belle parole! benvenuto sul canale!
lo conoscevo di nome sapevo che era un grande fotografo del sistema zonale, ma non avevo ancora visto nessuna sua fotografia, se si pensa che scattava in bianco e nero con macchine fotografiche analogiche è davvero impressionante vedere queste foto paesaggistiche semplicemente meravigliose.. adesso vedrò di comprare un libro è conoscerlo bene,,,comunque sei stato molto bravo e spiegare e presentare il video ...complimenti
Sono felice ti sia piaciuto il video e grazie delle belle parole!
Prendendo un libro di Ansel Adams, che sia esso tecnico o artistico, non sbagli!
9:30 sinceramente mi sto chiedendo se abbiamo letto libri diversi o cosa perché a questo punto sono veramente confuso, la pre-visualizzazione è uno dei punti del processo scatto-sviluppo-stampa che usava Adams. Precisiamo che Adams scattava con il banco ottico, quindi 1 scatto equivale ad 1 pellicola, pellicola che poteva essere sviluppata in modo totalmente indipendente dalle altre. Per Adams la pre-visualizzazione era il primo punto: devo avere in mente come sarà la mia immagine stampata quali saranno le aree di puro bianco e quelle di puro nero andare a scegliere l'esposizione corretta (sui banchi ottici si legge l'esposizione sulla lastra di vetro satinato in diversi punti con una apposita sonda tipo la mess-sonde della gossen per il lunasix) gia tendo in conto dello sviluppo variato (tipo di rivelatore, tempo, agitazione, temperatura) che si userà e del lavoro di dodge&burn in stampa; per Adams lo scatto è finalizzato alla stampa finale è un processo completo non che" la foto come si esce dalla macchina si stampa", anzi dietro c'è un enorme lavoro di post-produzione che parte dallo scatto, dallo sviluppo pensato espressamente per quella foto e da un lungo lavoro in fase di stampa andando a fare dodging and burning dove serve.
Una foto come Moonrise, Hernandez, New Mexico è una foto impossibile da ottenere senza un grosso lavoro di post produzione sono letteralmente due esposizioni completamente diverse da uno stesso negativo fuse in stampa.
(ps f.64 è il diaframma piu piccolo che si può impostare sulle lenti per banchi ottici, non è teorico è reale)
Abbiamo letto le stesse cose, forse nel video ho semplificato troppo! Però sarebbe venuto un video estremamente lungo, dato che inserendo il discorso del sistema zonale sarei arrivato a circa 25/26 minuti di video, senza considerare che chi lo guarda non è detto che sia interessato (e probabilmente non lo è) a sapere come funziona nel dettaglio il sistema zonale!
Infatti mi piacerebbe fare un video a parte su questo argomento poiché lo trovo molto utile e interessante!
Però grazie del commento, sicuramente puntuale!
@@SLW_Production :) nel 2023 il sistema zonale è veramente una curiosità come le ghette sulle scarpe. non penso sia ampia la platea di utlizzatori di banchi ottici 😀.
è un bel esercizio di stile , si puo prendere qualche ancora qualche idea se si scatta in funzione del processo scatto->apertura raw->postprod->finilizzazione per diversi media. Piu difficile se si è "uno stronzo con la fuji"(cit.) come me che scatta dritto in jpeg 😂
@@Michele_aka_Latente comprensibile! Per quanto ami la mia Canon e per quanto sia bello “prendere in giro” chi scatta direttamente in JPEG con Fuji (come uno dei miei più cari amici) un po’ rode a tutti non avere simulazioni pellicola e scatti “ready to go” come si può avere con Fuji😂
Scattavo tranquillamente già direttamente in jpg con la mia prima reflex digitale (Olmpus E-1) senza problemi nel riuscire ad avere bianchi e neri dettagliati... nella fotografia di matrimonio.
Stampe 30x40cm bellissime.
Sapendo dove e come esporre.
Ansel Adams ha insegnato il concetto del saper sfruttare al meglio il materiale sensibile nella latudine di posa o gamma dinamica come oggi viene descritto; in pratica con il digitale si "espone di destra" come ero già abituato con le diapositive (usavo la mitica Fuji Velvia e l'esposimetro multi-spot delle reflex Olympus Om 3 e 4ti) mentre invece si "espone di sinistra" (esposizione "puntuale" nelle ombre)... con le pellicole negative a colori ed in bianco e nero.
Quest'ultime davano una maggiore possibilità grazie alla variazione dello sviluppo a posteriori come già avete ben descritto, comunque il concetto... non cambia.
Ogni tanto scatto in raw, persino usando la modalità hdr con la Insta Pro 2 visto che le foto sono... a 360° e quindi il contrasto spesso e molto alto.
Peccato che non stampi più...
C'est la vie ed è bella. 🙂
@@palmerino1965 "esporre a destra", per quello che so io, è una dicitura che intende una moderata sovraesposizione al fine di migliorare il rapporto segnale-rumore e aumentare di conseguenza la qualità del file (facendo arrivare più luce e riducendo quindi il rumore), non c'entra quindi con il dove si prende l'esposizione. Può essere che però tale dicitura indichi cose diverse come spesso capita.
Ciò non cambia il fatto che come correttamente dici il modo di esporre nel digitale sia simile a quello delle diapositive, quindi con lettura sulle luci che sono il punto più critico, e la gestione delle ombre a seconda del contrasto della scena.
L'opposto per quanto riguarda la pellicola negativa bianco e nero.
E sono d'accordo anche sul fatto che come giustamente dici tu l'eredità del sistema zonale (che tanti dicono non servire più perché il digitale, le pellicole in rullo, bla bla bla) sia proprio la massimizzazione della latitudine di posa del supporto che si sta utilizzando!
Un piacere oggigiorno leggere che ancora qualcuno si intende di esposizione spot e non solo tramite il live-view delle mirrorless!😁
Grazie, molto professionale nell'illustrazione.
Grazie mille delle belle parole! 🙏🏻
Molto bello, bravissimo...
Grazie davvero 🙏🏻
I once read in a scholarly paper from the University of Michigan that Ansel Adams had one major way of creating dodging and burning that we didn’t know till recently. He would actually shit in a bucket, put his hand in the bucket, and then smear the feces all over the camera lens. Ansel also had a paint brush he use to paint feces onto the actual exposures for shadows. It’s actually pretty cool!
I want to be honest but I never listen about this story!
Can you give me a link or a website where you read this about Adams?
Thank you and welcome to the channel!
Quanti ricordi. Nel 2015 ho acquistato una replica da rullino (scansione del rullino) direttamente al museo di AA all'interno dello Yosemite, la foto del parco invernale con El Capitan sulla sinistra :)
Deve essere stata una bellissima esperienza!
Devo dire che hai scelto bene il souvenir!
Ma... Adams scattava su lastre, non su rullini. Per alcune foto ha usato anche il rullo 120 per 6x6, ma sono solo alcune
Ciao, sarebbe bello se facessi più video. Per me sei top. Grazie
Grazie mille Emiliano delle bellissime parole! non so se hai vistoi miei ultimi video... dopo di questo infatti ne ho fatti diversi!
Per curiosità quanti video ti piacerebbe vedere sul canale ogni mese?
Un saluto e grazie ancora
@@SLW_Production sarebbe bello almeno uno alla settimana, magari con giorno fisso in modo che si sappia quando c'è. Hai una competenza assolutamente molto alta ed esponi i concetti in modo chiaro ed esauriente. Ti ho conosciuto guardando quello sulla street, dove condivido totalmente le osservazioni che hai fatto... Grazie mille per il lavoro che fai
Scusa (ancora una volta) il ritardo nella risposta ma non mi è arrivata (o mi sono perso) la notifica RUclips!
Grazie a te del supporto sto cercando di pubblicare tutti i lunedì/martedì alla stessa ora non so se lo hai notato!
Sarebbe bello qualche video con un approfondimento e l’approccio ai diversi generi fotografici!
Bell’idea! Ci penso su!
Per Adams, la "postproduzione" era fondamentale e le sue foto sono molto lavorate in camera oscura... ci ha anche scritto più di un libro. Per Adams, parole sue, il negativo è lo spartito e la stampa l'interpretazione. Le tonalità di Adams, sono molto artefatte e NON sono affatto fedeli al reale o alla percezione, sono invece fedeli alla sua personale "visualizzazione", che NON necessariamente ha a che fare col "realismo" e come testimonia "Moonrise over Hernandez" cambia anche col tempo.
Insomma, apprezzo l'impegno, ma credo davvero che abbiate travisato molto del pensiero di Adams.
Buonasera Andrea grazie del commento e di aver espresso il tuo punto di vista.
Onestamente la vedo diversamente da te, molte foto di Adams trasmettono il realismo di ciò che sta guardando, catapultato con il bianco e nero in una dimensione astratta fatta di messaggio.
è chiaro che quando si parla di bianco e nero si esula già di per se dal concetto di realismo, ma ciò non toglie che nelle sue foto Adams ha sempre cercato di riprodurre un determinato attimo di realtà del luogo immortalato.
Sennò perchè tornare centinaia di volte in uno stesso luogo per ottenere un determinato scatto?
Perchè non variare la condizione della luce "giocando" con i reagenti in camera oscura?
@@SLW_Production Forse dovresti rivedere quello che Adams stesso diceva. La tua interpretazione è molto lontana da quello che lui sosteneva (e nella pratica dimostrava).
@@AndreaCalabresiSilverprint hai qualche fonte da mostrarmi? Ti ringrazio
@@SLW_Production Guarda intanto il documentario della BBC dove lui parla. Poi leggi i suoi libri. Nella mia prima risposta l'ho citato quasi letteralmente. Il negativo è lo spartito, la stampa l'interpretazione.
Per intendersi il S.Z. segue la previsualizzazione con l'intento di produrre uno spartito adeguato alla successiva lavorazione. Non vi alcun interesse di Adams verso un realismo dei toni, lo dice lui, mica io.
Da fotografo avendo usato anche il banco ottico 10x12 e stampato e sviluppato tutti i miei negativi e stampe in B&N posso dirti che hai fatto almeno 3 errori! Il primo è che a quei tempi ovviamente non c'era il digitale e i vari programmi di modifica delle foto ma si faceva tutto in camera oscura, quindi le foto ( stampe) di Adams non erano come veniva solo dal negativo ma era una lavorazione manuale sia del negativo sia della stampa finale con interventi di mascherature e bruciature in camera oscura... più interventi per quanto riguarda i rivelatori le temperature di esercizio e molte altre cosucce... quindi ora si fa col PC col programma allora si faceva manualmente ma il fine è lo stesso che è quello di modificare x migliorare l'immagine che si era creata nel negativo! Altro tuo errore è che hai detto che Adams non vedeva quello che visualizzava poiché non c'era uno schermo! Ma secondo te il vetro smerigliato di un banco ottico non è mica uno schermo? Li si vede l'immagine capovolta e girata nell'altro senso ma sempre di un immagine si tratta! Altra cosa non vera a f64 non si ha la maggior nitidezza poiché con un obbiettivo così chiuso si perde di nitidezza! Per avere la massima nitidezza si deve lavorare su diaframmi medi...o almeno 2 diaframmi sotto quindi a f 32 altra cosa una scala tonale completa dei grigi non vuol essere come l'hai considerata te...ma vuol dire che ci deve essere un nero assoluto un bianco assoluto e poi tutta la scala di grigi...questa è la scala tonale che Ansel Adams considerava!
Buongiorno, sul primo punto ho fatto anche un video riguardo la post produzione in analogico, dove in funzione dei reagenti chimici, delle loro concentrazioni e le temperature si potevano ottenere effetti diversi.
Riascolterò il video, ma penso di aver espresso questo concetto.
Ciò non toglie che è ovvio che le manipolazioni possibili al giorno d’oggi erano per Adams un miraggio lontano!
Riguardo al secondo punto ho semplicemente affermato che Adams, come chiunque abbia fatto uso di macchine analogiche, non aveva la possibilità di vedere le foto istantaneamente dopo lo scatto… di conseguenza doveva pre visualizzare e pensare molto bene alla foto.
Oggi con lo schermo posteriore della macchina invece abbiamo una estrema semplificazione del processo.
Non ho detto che non avesse modo di vedere a ciò che stava scattando…!
Sul terzo punto ho espresso chiaramente che il gruppo f/64 indicava nel suo nome un numero TEORICO non ho assolutamente espresso l’idea secondo la quale ciò sia la realtà.
Anche perché la diffrazione può essere visibile già prima di f22…
Onestamente penso di aver espresso questi concetti nel video, mi dispiace se non sono arrivati!
Grazie però del commento 😄
Giusto omaggiare uno dei più Grandi, ma la sensazione che tu non sia molto ferrato su AA e la sua arte rimane... senza offesa. 😉
Ciao David! Nessuna offesa, anzi, grazie per il tuo commento. L’obiettivo dei miei video non è quello di approfondire in modo dettagliato i grandi autori, ma di offrire una panoramica accessibile, sia per chi si avvicina alla fotografia sia per chi è già esperto e magari scopre qualcosa di nuovo.
Non credo sia possibile racchiudere l’arte e la complessità di un grande autore in soli 20 minuti, e infatti non è questo il mio intento. Piuttosto, cerco di far emergere la fotografia come cultura, andando oltre il semplice “scatto” e avvicinando le persone a questo mondo.
Visto che questi video mi sembra che stiano piacendo e che si stiano distinguendo per il modo in cui li realizzo (non è mia intenzione dire che siano perfetti o i migliori), sto pensando di applicare lo stesso format anche ad altri argomenti. Che ne pensi?
@@SLW_Production Plaudo l'intento di far emergere la fotografia come cultura, ma serve più di un riassunto di quanto trovato in rete per emergere nel competitivo mondo di YT. Se poi non è questo il tuo scopo, ma solo piacere personale, allora va benissimo! Ovviamente, complimenti per l'impegno. 😉 (PS: il mio commento è legato solo a questo video. Non ho ancora avuto modo di vedere altre tue produzioni). in bocca al lupo per il canale
@@davidmontanesi6701 Ciao David, ti ringrazio per il commento e per aver apprezzato il mio intento di portare la fotografia come cultura. Ci tengo però a chiarire che i miei video non sono frutto di un semplice copia e incolla da Internet, ma il risultato di un lavoro di ricerca su fonti diverse, rielaborate in modo da offrire un contenuto unico e il più possibile accurato. Purtroppo, a volte online si trovano riassunti sommari o imprecisi o addirittura sbagliati, quindi cerco sempre di approfondire per proporre qualcosa di più completo e utile.
Magari ci fossero riassunti già pronti e impacchettati, non perderei tempo a scrivere dei copioni!
Questo format è nato dal mio desiderio di approfondire i grandi autori in un modo facilmente usufruibile ma allo stesso tempo accurato.
Credo che rispetto a molti video presenti su YT sia nel mezzo tra i video veramente riassuntivi e i video altamente approfonditi cercando un equilibrio tra approfondimento e fruibilità!
So che emergere su RUclips con questo tipo di contenuti è complesso, onestamente non pensavo neanche di fare 1300 iscritti in 1 anno!
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi anche degli altri miei video, se avrai modo di vederli. Grazie ancora per il confronto!