Grazie Francesco! Le espressioni del M° Gangi sono molto particolari: sembra che egli parli con la sua chitarra un silente dialogo che poi va da lei al pubblico. Sincero, trasparente, umile, molto Italiano. Ricordo ancora un suo concerto estivo in una grande Chiesa a Petrizzi (Calabria) dove restai a bocca aperta di fronte ad una smagliante Grande Ouverture suonata ammiccando ai bambini che scorrazzavano fra le prime panche. Il pubblico in fondo si era accalcato al punto da dover mettere una telecamera che trasmetteva il concerto sul sagrato della chiesa. In programma poi Gangi accompagnò anche la valente violinista Antonioni...che bei tempi ! Circa 1980
Devo la mia passione per la chitarra grazie al grande Maestro Mario Gangi, io che sono nato in un paese della Sicilia chiamato praprio (Gangi) in quel tempo negli anni 50 guardavo la televisione dietro le vetrine di qualche negozio, ero affascinato dalla chitarra e lo sono rimasto a tutt'ora, mi ricordo in duetto con Fausto Cigliano ,indimenticabile,grazie Maestro Gangi.
What a beautiful piece! Never heard it in its entirety before. Exceptional performer; one from the generations of guitarists who knew how to play expressively and still without the exaggerations that newer generations allow themselves to make only to boast their personalities.
ho avuto il piacere di - condividere con Roberto Fabbri il volume "MARIO GANGI - 40 brani inediti per chitarra" ceccherinimusic.com/products/gangi-40-brani-inediti-per-chitarra, - pubblicare la "Suite Latino Americana" www.sinfonica.com/english/product/?mario-gangi-----suite-latino-americana - collaborare con Carlo Carfagna alla Suite Barocca www.utorpheus.com/index.php?route=product/product&product_id=3359 e al volume su Mario Gangi www.musicandbooks.edizionicurci.it/prodotto/mario-gangi-il-chitarrista-senza-confini/
Bellissimo, l'ho ascoltato tutto! Dove è mai andata a finire questa chitarra?! Quando sento dire che questa "maniera" di suonare è vecchia, mi viene da ridere. Che onore aver conosciuto il M° Mario Gangi!
Ricordo che suonasti davanti a lui in una master di tanti anni fa, eri poco più che ragazzino. Lui rimase (come tutti noi) molto colpito dalla tua immensa bravura
@@alexd7933 Ciao Alex. Immagino ti riferisca a quella che tenne al Conservatorio di Campobasso. Sì, stavo preparando il diploma e gli suonai la "Colectici Intim" di Asencio. Era il 10 aprile del 2002. Lo ricordo perchè Gangi mi firmò il suo Metodo e appose la data :)
Non c'è un suo l'allievo romano che abbia neanche avuto l'umiltà di ricalcare la sua postura ne il suo stile né il suo suono né tantomeno la sua classe
Grazie Francesco! Le espressioni del M° Gangi sono molto particolari: sembra che egli parli con la sua chitarra un silente dialogo che poi va da lei al pubblico. Sincero, trasparente, umile, molto Italiano. Ricordo ancora un suo concerto estivo in una grande Chiesa a Petrizzi (Calabria) dove restai a bocca aperta di fronte ad una smagliante Grande Ouverture suonata ammiccando ai bambini che scorrazzavano fra le prime panche. Il pubblico in fondo si era accalcato al punto da dover mettere una telecamera che trasmetteva il concerto sul sagrato della chiesa. In programma poi Gangi accompagnò anche la valente violinista Antonioni...che bei tempi ! Circa 1980
Devo la mia passione per la chitarra grazie al grande Maestro Mario Gangi, io che sono nato in un paese della Sicilia chiamato praprio (Gangi) in quel tempo negli anni 50 guardavo la televisione dietro le vetrine di qualche negozio, ero affascinato dalla chitarra e lo sono rimasto a tutt'ora, mi ricordo in duetto con Fausto Cigliano ,indimenticabile,grazie Maestro Gangi.
What a beautiful piece! Never heard it in its entirety before. Exceptional performer; one from the generations of guitarists who knew how to play expressively and still without the exaggerations that newer generations allow themselves to make only to boast their personalities.
Un documento meraviglioso. Non c'è modo di ringraziarti per averlo condiviso.
Grazie al maestro Roberto Fabbri, che ha rielaborato alcune opere di questo grande artista♥️
ho avuto il piacere di
- condividere con Roberto Fabbri il volume "MARIO GANGI - 40 brani inediti per chitarra" ceccherinimusic.com/products/gangi-40-brani-inediti-per-chitarra,
- pubblicare la "Suite Latino Americana" www.sinfonica.com/english/product/?mario-gangi-----suite-latino-americana
- collaborare con Carlo Carfagna alla Suite Barocca www.utorpheus.com/index.php?route=product/product&product_id=3359 e al volume su Mario Gangi www.musicandbooks.edizionicurci.it/prodotto/mario-gangi-il-chitarrista-senza-confini/
Meraviglioso, ricordo questo concerto trasmesso in tv. Un esempio di musicalità, tocco, personalità, tecnica al servizio della musica...grazie!!
Gianluca Marino verissimo
Peccato che la TV Italiana non trasmette piû programmi di questo genere
Obrigado por compartilhar este registro! A mais bela interpretação de Alba de tormes! grazie dal brasile!
Bellissimo...., e senza fronzoli...
Bello vedere il Maestro romano suonare in concerto,una rarità.
Una buena tecnica tiene Mario gangi.muy lindo concierto.
Bellissima interpretazione!
Grande Maestro!
Grandissimo Artista. I miei inizi chitarristici li devo a lui dopo le trasmissioni RAI. Grazie per l'upload.
Bellissimo, l'ho ascoltato tutto! Dove è mai andata a finire questa chitarra?! Quando sento dire che questa "maniera" di suonare è vecchia, mi viene da ridere. Che onore aver conosciuto il M° Mario Gangi!
Hai ragione Flavio! :)
@@flaviocucchi Un abbraccio, Flavio :)
Ricordo che suonasti davanti a lui in una master di tanti anni fa, eri poco più che ragazzino. Lui rimase (come tutti noi) molto colpito dalla tua immensa bravura
@@alexd7933 Ciao Alex. Immagino ti riferisca a quella che tenne al Conservatorio di Campobasso. Sì, stavo preparando il diploma e gli suonai la "Colectici Intim" di Asencio. Era il 10 aprile del 2002. Lo ricordo perchè Gangi mi firmò il suo Metodo e appose la data :)
meraviglioso
soberbo...que fantástico!!
❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️
Una curiosità, che chitarra suona?
Comunque grazie per aver condiviso queste rarità.
Una Manuel Caceres del 1981
Non c'è un suo l'allievo romano che abbia neanche avuto l'umiltà di ricalcare la sua postura ne il suo stile né il suo suono né tantomeno la sua classe
Carlo MARCHIONE