Questo è diventato il mio video preferito di RUclips. Grazie Roberto, sei un mito. Non un "mito" inteso nel senso moderno del termine, ma proprio nel senso classico. Ti prego facci vedere altri "assaggi" di storia!
I miei nonni e parenti contadini della colline umbre di Assisi durante tutta l'estate bevevano " l'acetello" durante i lavori nei campi ed era miscelato con acqua e poco aceto di vino in brocche di ceramica o terracotta. Io ne ho bevuto molto quando li aiutavo da ragazzo in campagna ed era una bevanda dissetante. L'aceto serviva anche come battericida in quanto l'acqua veniva presa direttamente da fonti naturali della zona e poteva essere inquinata per lo più da scoli di carcasse di animali selvatici morti naturalmente sulla superficie terrena sovrastante la vena acquifera. Se l'aceto è dosato nella giusta quantità il sapore risulta addirittura gradevole e invita ad essere bevuto in continuazione. I miei nonni consigliavano i giovani di berne il giusto per non ritrovarsi con il gonfiore di stomaco tipico di che beve troppa acqua. Il sistema era diffusissimo e non esistevano altri modi per dissetarsi e ingerire liquidi per evitare la disidratazione sotto il sole rovente e la perdita di sali dovuta al duro lavoro manuale.
Bella spiegazione , in quanto i ns nonni anche dalle mie parti usavano il "mezzo vino", simile all'acetello, che era acqua con vino acidulo ottenuto dalla spremitura al torchio delle vinacce: venivano spremute ed il liquido ottenuto diluito con acqua (penso al 50%) e lasciato fermentare (fermentazione acetica) in contenitori di vetro. Si otteneva una bevanda leggermente acida e dissetante, per svariati motivi soprattutto chimici ed, inoltre, batteriologici, come hai spiegato bene sopra. In pratica era la posca romana. Ciao.
Una volta, a cena, mio nonno bevette un bicchiere intero di aceto, non accorgendosi ovviamente che era aceto e non vino. Morale della favola, finito di bere fece un faccia un po' strana dicendo: a me sembra un po' aspro sto vino! Ridemmo per tutta la sera.
Mio padre bevve la candeggina ....ha puzzato di candeggina per una settimana , ne ha bevuto un grande sorso , mia madre mise la candeggina in una bottiglia acqua
I legionari romani bevevano la posca e, così facendo, erano privi di calcolosi renali di ossalato di calcio. Ebbene sì, Roberto, l'acido acetico è un ottimo rimedio per prevenire, ma anche sciogliere, i calcoli suddetti. Due anni fa, con una combinazione tra succo di limone ed aceto di mele, corrosi un dolorossimo calcolo di calcio, situato nell'uretere.
@@silviarock.7297L'erba spaccasassi è una piccola felce che ha la proprietà di sciogliere tutte le ostruzioni che si formano nel tratto urinario, tipo calcoli ecc.ecc. Il suo nome scientifico è Ceterach Officinarum, io ne ho bevuto grandi quantitativi di questa erba, mista ad altre piante e posso dire che è molto efficace. Oltre a questa miracolosa tisana io bevo molto volentieri anche qualche bel bicchiere di merlot e di cabernet e ovviamente del buon prosecco quando fa caldo. Sono dell'idea che la natura ci viene sempre in contro per curarci e proteggerci con i suoi prodotti...
Sei assolutamente un grande, il tuo modo di spiegare le cose, appassiona pure chi appassionato non lo è... Molto simile al grande Luciano de Crescenzo, complimenti!
Ciao Roberto e la prima volta che ti scrivo e volevo dirti che ti stimo! Oggi finalmente mi sono iscritto al tuo canale. Per mia sfortuna senza saperlo ho bevuto anche io la posca da bambino... Il tuo modo di spiegare la storia e molto esaudiente ed affascinante. Sono anche io un appassionato di storia (soprattutto quella romana...) :-) Ti ringrazio per I tuoi bei video e ringrazio anche tuo fratello che ogni tanto ti aiuta! AVE LEGIONARI !!!
Buonasera , mi chiamo Marco e , apparte farti i complimenti per il canale che è più che affascinante , mi permetto di dirti , essendo naturopata , che dopo una marcia forzata, una alimentazione a base proteica e elevato apporto di grassi importanti , l'acqua acidificate era utile (paradossalmente )a abbassare l'acidità del corpo e di conseguenza avere un recupero fisico molto più pronto , schifoso da bere di sicuro ma efficace !Oltre come giustamente dici a sanificare l'acqua in un periodo ove non esisteva acqua corrente clorata !!A presto , mi ripeto ,canale veramente affascinate !
Credo che l'errore sia l'aceto: quello penso sia di mele. L'aceto rosso di vino è probabilmente più simile a quello che usavano loro. Non sarà Gatorade al limone, ma è bevibile. Daje col garum
Sono sempre stato affascinato dalla storia per capire da dove veniamo e devo dire che come viene spiegata rimane impresa sopratutto grazie alla grafica. Bravo e avanti così
Roberto cosa non si fa per la storia della gloriosa antica Roma. La posca come gli gli altri alimenti dei legionari avevano certamente sapori così aciduli e fortemente speziati che hai con il tuo sacrificio e in modo eroico divulgato , come sempre, in maniera semplice ed efficace permettendoci a noi tutti di conoscere l'antica Roma👍👏👏
Bellissima!!!. Mi hai fatto tornare in mente un episodio vecchio... io sono piemontese.. originario di un paesino di pianura.. ricordo benissimo che il nonno, contadino, quando andava in campagna si portava una zucca vuota piena di qualcosa...per come lui tanti altri... la teneva all'ombra vicino a un gelso..il mio incarico allora era controllare le mucche il carro... vidi quella maledetta zucca e non resistetti e ne bevvi una bella sorsata...inferno!!!.. Quando il nonno tornò verso il carro mi guardò un po' stranito e poi mi chiese se avevo bevuto dalla zucca e io feci segno di sì perché non riuscivo a parlare...disse." Sei un po' piccolo per bere quella roba (forse avevo 7 anni)... bevi un po' d'acqua e stai tranquillo..non diciamo niente alla nonna e a tua madre". Puntualizzazione... io sono del 1955.. questo per riportare un ricordo e un'abitudine diffusa... sicuramente era un aveto diverso e credo che tu abbia cannato le dosi.. Con questo approfitto per farti i complimenti per il tuo canale... AD MAIORA
Vivo in Friuli da decenni. Mi è stato detto che i contadini, quindi praticamente quasi tutta la gente, bevevano acqua e aceto normalmente ancora nei primi del '900. Io stesso, avendo sempre amato l'aceto come condimento o nel pane, pensai di usarlo come dissetante nei miei lunghi e faticosi giri in bicicletta. Però non mettevo una parte di aceto su due di acqua. Mi bastava 'sporcare' un po' l'acqua. Mi aiutava molto, era molto dissetante, molto più dell'acqua anche di fonte e bevevo questo liquido con avidità.
Ho scoperto oggi, grazie al tuo video, che io bevo posca abitualmente. Le proporzioni che uso sono diverse a favore dell'acqua, circa di 10 a 1. Inoltre uso aceto di mele biologico. Riguardo la tua prova complimenti per il coraggio!! Penso che l'aceto a disposizione dei romani fosse comunque meno forte di questi aceti in commercio oggi " spinti" chimicamente e che il sentore di vino fosse ancora molto presente nel loro aceto. Riguardo le proporzioni che hai usato, provengono da informazioni acquisite ? Se non fosse cosi mi permetto un ragionamento. In viaggio i legionari sicuramente facevano approvvigionamento di acqua tutte le volte che era possibile e probabilmente la presenza di acqua era anche un criterio di scelta per individuare dove situare gli accampamenti. L' aceto avrebbero dovuto invece portarlo (insieme alle derrate alimentari). Mi sembra improbabile che potessero permettersi un rapporto di una parte di aceto e due di acqua. Sarebbe necessaria una quantità importante di aceto. Cosa ne pensi? Complimenti per il tuo canale.
E' assolutamente impossibile che le legioni si portassero dietro un terzo dei liquidi che legionari bevevano ogni giorno. Un terzo dei liquidi potabili trasportati al seguito di un esercito sarebbe difficile anche ai giorni nostri con larga disponibilita' di camion, treni, navi aerei ed elicotteri. Chi fa lavori pesanti in climi caldi ha bisogno di bere sui 3 litri di acqua al giorno Con la ricetta della POSCA con un terzo di aceto servirebbe un litro di aceto al giorno per ogni uomo. La dose di un terzo di aceto in acqua e' una 1)impossibilita logistica, oltre che 2) una impossibilita' economica produttiva. 3) una impossibilita' di gusto e perfino 4) una impossibilita' medica di salute in quanto bere un litro di aceto al giorno rovinerebbe lo stomaco.
ciao Roberto, ormai che hai cominciato potresti inaugurare una nuova serie nella quale provi la cucina romana antica, non ti preoccupare il bicarbonato per digerire, o vomitare, te lo mandiamo noi. si scherza ovviamente, sei un grande . un saluto anzi AVE.
esiste,prima di pompei, un locale dovedicono. he si cucinino alcuni pasti tipici di Pompei antica... dott.Trizio, potresti fare anche una mini-serie dove provi questi locali?
Sarebbe bello poter avere una serie di video dove riproponi ricette e bevande di quei tempi....giuro le proverei tutte,gia sto per rifare la Posca ahahah
Ho guardato il tuo video e ho fatto un periodo di prova. È miracolosa, dico davvero. All'inizio fa schifo, ok. Ma al sapore ci si abitua in un giorno o poco più. Ogni giorno invece che con l'acqua ho cominciato a riempire la borraccia con la posca (importante scegliere un aceto giovane, quindi anche economico). Intanto bere un litro di liquidi al giorno fuori dai pasti fa bene in generale, però con la posca mi sono accorto che soffro molto meno il freddo e resisto di più nella corsa. Può darsi che sia per l'effetto placebo (che comunque fa brodo), io intanto mi sono convertito. Per farvi capire in dicembre a Venezia il giorno uscivo in maglietta, la sera e la mattina con un maglione di lana. Grazie per avermela fatta scoprire
Kkkkkkkkkkkk ho riso molto qui in Brasile, ma è stato interessante guardare questo video perché mia madre, che è discendente dagli italiani, usa l'aceto per disinfettare frutte, legumi (credo che in italiano si dica verdure, non lo so) e i pavimenti della cucina, bagno ecc. Un abbraccio a tutti.
Ciao roberto,sempre un grande👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻 Nella mia infanzia qui nell'entroterra ligure ed in Calabria,era abitudine consumare questa bevanda durante i lavori estivi(dosi per 1 litro): -9parti d'acqua; -1parte di aceto(bianco in Liguria e rosso in calabria 🤔); -1cucchiaio di zucchero; -1cucchiaino di sale; -1foglia di alloro; si lasciava raffreddare in frigo per una notte e si portava nei thermos. La preparo ancora ma vedo che la bevo solo io,non viene gradita dai più 😂😂😂😂😂
Grandissimo! Grazie infinite per il coraggio!!😀😀😀 io ero già iscritta, ma ho davvero apprezzato! 🤣🤣 comunque, se TI può consolare..secondo me i Romani avevano un aceto migliore del nostro!!😂😂😂 Ave Legionari! Ps. Aspetto il garum 🤣🤣🤣🤣
Complimenti per il coraggio dimostrato! Io avevo letto in un libro di storia delle superiori di questa bevanda, ma si affermava che la vinificazione dei romani era anche molto diversa da quella moderna. Probabilmente non usavano un aceto così forte ma un vino di scarsa qualità che era andato in aceto. Col vino avevano anche abitudini diverse: mischiavano vino molto forte di lungo invecchiamento in giare con vino nuovo. Queste è quello che mi ricordo da quella lettura. Grazie
Una bazzecola rispetto alla bevanda energetica che i Greci (fonte: Omero, Iliade) bevevano per ristorarsi nelle battaglie: vino, cipolle e formaggio grattato. Dopo tornavi alla pugna e stendevi tutti con una fiatata! Vale Tritius.
aspetta ma questi tre ingredienti se li menavano uno dopo l'altro o ci preparavano una mistura infernale? le cipolle nel vino e il formaggio come si scioglieva nel vino?
“ Prima la donna apparecchiò la tavola bella, ben levigata, coi piedi di smalto, quindi sopra ci mise un cesto di bronzo, con dentro cipolla, compagna del bere, ed anche miele biondo, e farina d’orzo sacro, e una coppa bellissima che il vecchio si portò da casa, tempestata di borchie d’oro; i manici della coppa erano quattro, e intorno a ciascuno saltabeccavano due colombe d’oro, e sotto c’era un duplice sostegno. La spostavano a fatica dalla tavola gli altri, quand’era piena, ma Nestore, il vecchio, senza sforzo l’alzava. In essa fece per loro l’impasto la donna pari alle dee, con vino di Pramno, ci grattò sopra formaggio di capra con una grattugia di rame, versò poi sopra farina bianca, e dopo aver fatto il ciceone, li invitava a sorbire.” Omero, Iliade, XI, 628-641 (traduzione di G. Cerri)
Nel prossimo video vorremmo vedere una degustazione di "garum". Grazie! 😊 Comunque sia, ho come il sentore che la bevanda testè testata (😊) da Roberto Trizio sia molto diversa dalla posca dei romani anche se fatta con gli stessi ingredienti. Penso che l'aceto che facevano i romani era molto diverso dall'aceto Ponti che troviamo oggi nei supermercati. Lo immagino perché mi ricordo dell'aceto di vinacce che faceva mio nonno il quale aveva qualche filare di vigna in Toscana, con la quale produceva qualche quintale di vino rigorosamente spremuto con i piedi e torchiato a mano con il torchio tradizionale e da ciò che mi ricordo, l'aceto (rosso) di mio nonno era sì più forte ma allo stesso tempo aveva un profumo molto gradevole così come pure il gusto. Per cui ho la netta sensazione che che la posca provata questo video avrebbe fatto schifo pure agli antichi romani! Ecco.
Ah ah ah: mio nonno faceva lo scalpellino in una cava di pietra: metteva un cucchiaino di caffè di aceto casereccio in ogni litro di acqua. In una giornata ne beveva molto. La chiamava acquacetosa
Mio nonno, quando andava a lavorare nei campi, portava un barilotto (barlètt) con la posca (anche lui la chiamava così), composta da acqua e aceto, invece qualcuno metteva il vino al posto dell’aceto...
Assolutamente no! La bevanda di Asterix prende spunto dalla bevanda rituale sacra dei popoli celtici che è l'idromele, anche lo scopo era diverso, quella dei romani aveva lo scopo di riequilibrare sali minerali e zuccheri un po' come le bevande isotoniche odierne, quella dei Celti serviva di più a sostenere durante le cerimonie che prevedevano l'assunzione anche di sostanze psicotrope, essa stessa in parte lo era ed era più simile a quella che più tardi utilizzarono i berserker vikinghi in guerra basata sulla amanita muscaria (che faceva sviluppare una rabbia e una forza quasi sovrumana). Ancora oggi i druidi ne fanno uso rituale, assieme alla psylocibe lanceolata, all'assenzio e alla belladonna, purtroppo diventate di moda fra gli psiconauti fricchettoni quasi totalmente impreparati all'uso che di conseguenza risulta pericoloso e quasi completamente "ludico", si limitassero alle "canne" si farebbero meno male, non provocherebbero l'interesse delle forze dell'ordine così da lasciar lavorare in pace i pochissimi che ne fanno un uso specifico e diverso. Come in un commento sopra ancora oggi acqua e aceto oppure caffè d'orzo vino e qualche GOCCIA di aceto sono utilizzate dai contadini nei campi per vincere la fatica data la forte concentrazione di potassio nell'aceto di vino. La formula di Trizio due terzi e un terzo credo sia palesemente errata, visto che già il vino dei romani che corrispondeva quasi a un passito e veniva anch'esso allungato con l'acqua (come si fa con Pernod pastice o con l'ouzo greco) probabilmente anche l'aceto dei romani NON era nelle concentrazioni abituali nostre. Per quel bicchierone d'acqua quasi colmo la dose miscelabile di aceto è meno di un tappo della bottiglia vista in video. Comunque anche questa testimonianza storica dimostra la preparazione in ogni campo dei romani che risulta scevra dalla stupidità scientista dei giorni nostri ed invece enfatizzava l'empirismo e pescava senza remore da tutte le culture che incontrava. Di sicuro con quella bevuta eventuali vermi intestinali saranno scappati a gambe levate 🤣🤣🤣
@@tedipersonicgraaf1293 ottima risposta, fatta con competenza. Credo anch'io che la dose 2/3 acqua e addirittura 1/3 aceto sia esagerata. Va bene che i romani, come tutti gli antichi, erano abituati a mangiare e bere cose che farebbero vomitare una capra, ma la dose di aceto deve essere esagerata anche per gli antichi romani.
E invece io l ho provata quest' estate quando faceva quel caldo asfissiante! Ma non con queste dosi...Io mi sono fatta questa bevanda: 75 ml di acqua, succo di mezza arancia e 1 solo cucchiaio di aceto. Ti assicuro super dissetante!!! Ormai l ho scoperta e quando in estate non so cosa bere bevo la Posca ma rivisitata per il nostro palato ovviamente!!
@@nymphabell No assolutamente, anzi... Anche mio papà, che era medico, me la consigliava, proprio perché è un po' acidula. Al contrario, le bevande troppo dolci innalzano il picco glicemico e, quindi, provocano più sete. Ovviamente, mettiamo poche gocce di aceto... Non come il nostro caro Roberto!!!!
Comunque acqua e limone è un dissetante che si usa ancora oggi. Il fatto di rendere l'acqua un po' acidula ha un effetto gradevole. Credo che il problema della Posca di Roberto sia nel dosaggio degli ingredienti.
Decisamente non mi aspettavo un rapporto 2:1 di acqua e aceto! Mi ero alzata per prepararmela ma al "Sa di vomito!" sono tornata a sedermi.😅 Grazie, ti ho scoperto da poco, so poco niente di storia romana, ma apprezzo molto questa playlist su usi e costumi delgi antichi rimani.
Ahahah avvelenamento di Roberto Trizio in corso. Sei il migliore. Ora però mi domando, chissà che faccia farebbe un antico romano se bevesse la Sprite o la Coca-Cola?
Rush … gli antichi romani troverebbero le attuali bevande zuccherate uno schifo in quanto, non avendo zucchero a disposizione, non erano abituati a cibi e bevande dolci.
@@Alex-gn9px e il miele? Una delle tecniche più diffuse ai tempi dei Romani, era quella di mescolare vino e miele per ottenere delle apprezzatissime bevande, tra cui l’idromele, una bibita resa alcolica dalla fermentazione del miele in acqua, bevuta al naturale o miscelata al vino, succo d’uva o, ancora, aromatizzata con erbe e sostanze varie.
Dovrebbero venire a trovarmi degli "amici" che farei volentieri a meno di vedere, sapete cosa preparerò per loro come bevanda rinfrescante? La POSCAAAAAAAAAA
Quando lavoro in campagna la bevo abiatualmente questa “posca” però uso molto meno aceto: così è veramente dissetante, se si utilizza tanto aceto quanto ne hai messo tu certo che ci si ustiona la gola🤣. Anche perche probabilemte la ricetta romana poteva essere riferita ad aceti con acidità minore, e di consgienza ne serviva in quantità maggiore per ottenere lo stesso risultato che si ottiene con gli aceti odierni.
Caro Roberto innanzitutto complimenti per i tuoi video che contribuiscono a dare alla piattaforma RUclips un impronta contenutistica non solo divertente ma anche istruttiva.Detto questo invito tutti a riflettere sul fatto che l'aceto moderno industriale è diverso dall'aceto fatto in casa dai contadini.Io stesso dalla nonna mangiavo l'insalata da piccolo e notavo che l'aceto era più una specie di vinaccio che conservava ancora alcuni sapori del vino essendo però acido,ma molto meno acido e "concentrato" di quello industriale.Per cui mi viene da pensare che la Posca Romana seppur sgradevole fosse molto più piacevole della bevanda provata nel video , che sembra imbevibile.
Ciao Roberto. Scusa se ti disturbo.. Ho una domanda da farti: Mi son sempre chiesto cosa succedeva alle famiglie dei soldati romani mentre l'"uomo di casa" era via in guerra!! Anche per svariati anni! Cioè avevano tipo una piccola pensione/ indennizzo per la mancanza del padre/marito a casa... oppure cavoli loro ed era compito del soldato mandar soldi per la famiglia?? E se per caso il soldato moriva... la famiglia come continuava a campare??? Come famiglia di un devoto servitore di roma avevan privilegi (anche minimi) nella società??
Sicuramente Roberto saprà darti una spiegazione più dettagliata, ma a quanto ne so c'è da fare innanzi tutto una distinzione tra l'età repubblicana e quella imperiale. Sotto la Repubblica il legionario era un cittadino proprietario di terre, che serviva nell'esercito per periodi di tempo brevi, affidando le terre ai famigliari/servi, i quali da esse traevano sostentamento. Con Mario nacque l'esercito professionale, per cui i legionari erano soldati di mestiere (con tanto di paga) che stavano sotto le armi per più di 20 anni, durante i quali (in età imperiale almeno) non potevano sposarsi legalmente. Al termine degli anni di servizio, all'atto del congedo, ricevevano terre da coltivare o comunque del denaro sufficiente per avviare una attività da civili e solo a quel punto potevano sposarsi (magari con la compagna che già avevano da anni).
@@fabriziolusani4149 mi pare pure Virgilio nelle Ecloghe parli di un podere che il pastore deve lasciare perchè sara' dato a uh soldato romano come ricompensa per il servizio
@@maddalena499 si assolutamente, è l'episodio delle confische di terre, di cui fu vittima anche Virgilio, e che nella sua opera viene trasposto come Titiro che perde la terra per essere data ai veterani di guerra.
🤣🤣🤣 GRANDEEEEE!!!! Mentre guardavo il video pensavo al GARUM e dopo qualche minuto...voilà...nominato!!! Non ti chiediamo tanto ma sarebbe un perfetto parallelismo, giusto x rimanere in tema di sapori forti!!!! TI STIMO 👏🏼👏🏼👏🏼
Centurione, mia nonna produceva vino: solo spremendo l'uva e lasciandola fermentare; senza nessuna chimica. Quel vino aveva una spiccata tendenza a diventare aceto: bastava a volte il semplice trasporto. Anche l'aceto che usavamo per condire l'insalata aveva quella provenienza. Attenzione! L'aceto fatto col solo vino, il quale a sua volta è fatto solo con l'uva (e dunque presumibilmente simile a quello dei Romani) NON assomiglia per niente all'aceto comprato al supermercato. È molto meno forte e anche meno pungente. Da giovane (!) ho bevuto del vino (sempre quello di mia nonna) che stava andando in aceto: non mi dispiacque del tutto. Aggiungi poi la sete, la fatica, la rudezza dei soldati (noi siamo dei damerini...) e bilancia di nuovo le sensazioni che hai provato bevendo la posca "industriale"
Ma non è che per mantenere un esercito (date le quantità in gioco... ) anche l' aceto dei romani avesse un minimo di derivazione industriale ?? Un saluto, Centurione
Avevo visto un video sulla posca molto tempo fa e non ricordavo neppure il nome del miscuglio, ma che fosse una bevanda che consumavano i legionari,lo ricordavo bene . Ho trovato questo video su RUclips e come al solito l'ho trovato interessante e inoltre molto divertente per l'esperienza che Roberto ha voluto fare ,dimostrando un gran coraggio
Bisogna anche pensare che il vino allora durava si/no qualche mese. Non c'erano i solfiti da aggiungere... e magari partivano con ottimo vino e all'arrivo trovavano aceto!
Mi ero sempre chiesto perché, secondo le scritture, a Gesù Cristo in croce, durante l'agonia, avessero dato acqua e aceto con una spugna imbevuta su una canna: ora ho capito.
Vero, ottima osservazione. In fondo quindi il legionario non era un cattivo come ce lo descrivono, ma semplicemente aveva fatto una buona azione (secondo lui) dandogli da bere la sua bevanda usuale. Come si travisano le cose....
Vi correggo. Quello non era un atto di carità in quanto essendo la croce la pena peggiore, ed era la tortura peggiore, si moriva per soffocamento, se volevano prolungare la sofferenza davano da bere in modo il condannato soffrisse di più, e si allungate la sofferenza. Infatti per accorciare le sofferenze spesso spezzavano le gambe. Gesù ha rifiutato di bere perché non voleva soffrire più a lungo.
@@MrFalsembiante La frantumazione delle gambe serviva a demolire qualunque resistenza, incrementando in modo esponenziale gli effetti del soffocamento. La somministrazione di una bevanda come (ipoteticamente) la posta poteva senza dubbio avere effetti rinvigorenti, seppure per periodi comunque brevi.
Nel dialetto monferrino esisteva una bevanda detta "pusca" simile al vinello che si ricavava dal lavaggio dei raspi a seguito della fermentazione alcolica del vino. Il risultato era un liquido acidulo che assomigliava molto più alla posca di quell'errore sperimentale che hai fatto con coraggio. L'aceto di cui parlano i romani per la produzione della posca non era ricavato dal vino che aveva un grado alcoolico e un grado zuccherino tale da essere difficilmente preda di acetobacter. Probabilmente aveva una provenienza simile a quella del vinello e un contenuto di acido acetico molto basso. Ergo, il bicchiere di aceto ogni due bicchieri di acqua dei romani equivale a c.a. un cucchiaio di aceto industriale ogni due bicchieri di acqua. Tutti quelli che ne provano schifo ( io compreso) avrebbero dovuto vedere con quale gusto lo bevevano d'estate i contadini della generazione dei miei nonni. Roberto, con questo gesto hai raggiunto l'olimpo della rappresentazione storica, sei uno stoico e ti apprezziamo sempre di più
mi sento una bestia, l'ho provato con le proporzioni del video (quindi quelle sbagliate) e non mi è neppure dispiaciuto (anche se mi ha un po' irritato la gola)
sei davvero simpaticissimo, oltre che culturalmente utile...mi complimento con voi per l'originalità e la modalità con cui "fate cultura"... meglio 'na birra però! saluti (ave legionari)
In mensa a lavoro, per scherzo, mi misero aceto di mele nel bicchiere, io bullo lo bevvi. Spesso in estate lo rifaccio, proporzioni circa 1 a 10. In effetti è dissetante ed a me piace, non come la birra ma sul lavoro non se può...
Questo è diventato il mio video preferito di RUclips.
Grazie Roberto, sei un mito. Non un "mito" inteso nel senso moderno del termine, ma proprio nel senso classico.
Ti prego facci vedere altri "assaggi" di storia!
I miei nonni e parenti contadini della colline umbre di Assisi durante tutta l'estate bevevano " l'acetello" durante i lavori nei campi ed era miscelato con acqua e poco aceto di vino in brocche di ceramica o terracotta. Io ne ho bevuto molto quando li aiutavo da ragazzo in campagna ed era una bevanda dissetante. L'aceto serviva anche come battericida in quanto l'acqua veniva presa direttamente da fonti naturali della zona e poteva essere inquinata per lo più da scoli di carcasse di animali selvatici morti naturalmente sulla superficie terrena sovrastante la vena acquifera. Se l'aceto è dosato nella giusta quantità il sapore risulta addirittura gradevole e invita ad essere bevuto in continuazione. I miei nonni consigliavano i giovani di berne il giusto per non ritrovarsi con il gonfiore di stomaco tipico di che beve troppa acqua. Il sistema era diffusissimo e non esistevano altri modi per dissetarsi e ingerire liquidi per evitare la disidratazione sotto il sole rovente e la perdita di sali dovuta al duro lavoro manuale.
La saggezza degli anziani è unica...
@@silviarock.7297 Salve, come state tu e i tuoi felini?
@@silviarock.7297 Io vivo a Pordenone in Friuli, assieme alla consorte e ai miei due amati gatti. Dove vivi tu?
Bella spiegazione , in quanto i ns nonni anche dalle mie parti usavano il "mezzo vino", simile all'acetello, che era acqua con vino acidulo ottenuto dalla spremitura al torchio delle vinacce: venivano spremute ed il liquido ottenuto diluito con acqua (penso al 50%) e lasciato fermentare (fermentazione acetica) in contenitori di vetro. Si otteneva una bevanda leggermente acida e dissetante, per svariati motivi soprattutto chimici ed, inoltre, batteriologici, come hai spiegato bene sopra. In pratica era la posca romana. Ciao.
Anch io quando abitavo in campagna e si lavorava nei campi si beveva acqua e aceto per dissetarsi...
Ciao ottimo video, molto buona l'esposizione.
Grazie :) complimenti a te per il tuo canale :)
E che coraggio xd
Metatron! Bello vederti anche nei canali italiani
Ciao Metatron, voi siete i migliori su RUclips di tutto il mondo
Solo io penso che una collaborazione tra questi due canali sarebbe straordinaria?
Una volta, a cena, mio nonno bevette un bicchiere intero di aceto, non accorgendosi ovviamente che era aceto e non vino. Morale della favola, finito di bere fece un faccia un po' strana dicendo: a me sembra un po' aspro sto vino!
Ridemmo per tutta la sera.
Avevo un parente che di un vino che faceva, diceva "Non xe bon, ma sbrega ..." (Non è buono, ma è forte d'impatto gustativo) ;-)
Mio padre bevve la candeggina ....ha puzzato di candeggina per una settimana , ne ha bevuto un grande sorso , mia madre mise la candeggina in una bottiglia acqua
Finalmente il Bar di Roma Antica è diventato realmente un Bar!
E.S. Domino peccato che serva solo posca 😂 però dovessimo marciare farà bene
,🍻🍻
😁
I legionari romani bevevano la posca e, così facendo, erano privi di calcolosi renali di ossalato di calcio.
Ebbene sì, Roberto, l'acido acetico è un ottimo rimedio per prevenire, ma anche sciogliere, i calcoli suddetti.
Due anni fa, con una combinazione tra succo di limone ed aceto di mele, corrosi un dolorossimo calcolo di calcio, situato nell'uretere.
Se non vuoi che ritorni il calcolo, bevi per periodi di un mese la tisana di un'erba chiamata spaccasassi. Almeno per tre volte l'anno.
@@attila-5491 che erbe contiene la tisana spaccsassi??
@@silviarock.7297L'erba spaccasassi è una piccola felce che ha la proprietà di sciogliere tutte le ostruzioni che si formano nel tratto urinario, tipo calcoli ecc.ecc. Il suo nome scientifico è Ceterach Officinarum, io ne ho bevuto grandi quantitativi di questa erba, mista ad altre piante e posso dire che è molto efficace. Oltre a questa miracolosa tisana io bevo molto volentieri anche qualche bel bicchiere di merlot e di cabernet e ovviamente del buon prosecco quando fa caldo. Sono dell'idea che la natura ci viene sempre in contro per curarci e proteggerci con i suoi prodotti...
@@silviarock.7297 E' una tisana composta da diverse erbe, prossimo colpo ti passo la ricetta...e volevo chiederti se sei una cantante rock
A me, conviene perfettamente bere vino bianco, è tanto più gradevole ed è efficacissimo.
“ Quante musse “ come dicono a Genova. Acqua e aceto, e che sarà mai!!!!!
Ciao Paise!!! Grandissimo come sempre.
Grande e simpaticissimo Roberto!!!!! Ti sei sacrificato per la storia!!!!
Quando si dice "il coraggio di un legionario..." Sei fantastico, bellissimo, grazie
Questa è la risposta a quanti mi chiedono perché seguo il tuo canale: sei un grande!
Sei assolutamente un grande, il tuo modo di spiegare le cose, appassiona pure chi appassionato non lo è... Molto simile al grande Luciano de Crescenzo, complimenti!
Diamo un oscar a questo uomo , fosse solo perchè in nome della storia ha rischiato la vita ! Grande Roberto
😂😂 sto morendo dalle risate😂😂cosa non farebbe Roberto per il bene della Storia😍
Ciao Roberto e la prima volta che ti scrivo e volevo dirti che ti stimo! Oggi finalmente mi sono iscritto al tuo canale. Per mia sfortuna senza saperlo ho bevuto anche io la posca da bambino... Il tuo modo di spiegare la storia e molto esaudiente ed affascinante. Sono anche io un appassionato di storia (soprattutto quella romana...) :-) Ti ringrazio per I tuoi bei video e ringrazio anche tuo fratello che ogni tanto ti aiuta! AVE LEGIONARI !!!
Buonasera , mi chiamo Marco e , apparte farti i complimenti per il canale che è più che affascinante , mi permetto di dirti , essendo naturopata , che dopo una marcia forzata, una alimentazione a base proteica e elevato apporto di grassi importanti , l'acqua acidificate era utile (paradossalmente )a abbassare l'acidità del corpo e di conseguenza avere un recupero fisico molto più pronto , schifoso da bere di sicuro ma efficace !Oltre come giustamente dici a sanificare l'acqua in un periodo ove non esisteva acqua corrente clorata !!A presto , mi ripeto ,canale veramente affascinate !
Poverino Roberto! Complimenti per il tuo sacrificio per la storia! Cari saluti di una tua fan argentina, di Buenos Aires!
Credo che l'errore sia l'aceto: quello penso sia di mele. L'aceto rosso di vino è probabilmente più simile a quello che usavano loro. Non sarà Gatorade al limone, ma è bevibile.
Daje col garum
ho pensato lo stesso guardando il video, con aceto di vino (bianco o rosso) secondo me sarebbe stato meglio.
Ci ho provato con l'aceto di vino bianco e non è male
Esatto. Io l'ho fatta a casa e non è poi così male. Ci starebbe per un aperitivo con i boys
Ivan, vorrai dire con i PUERI
@@TendasAku esatto👌
Di un po' Roberto, dopo aver bevuto la Posca, non ti è venuta voglia di invadere la Gallia?😂
SI PER BERE LOCHAMPAGNE.VARRO VARRO.RIDAMMI LE MIE LEGIONI.
Ma non è cesare
@@elenarispetti6948 ma quello è Augusto, poi il generale si chiamava Quintilio Varo, non Varrone...
@@claudioferraro1652 Anche a me!
Ahahhahah
4:32 "L'aceto si sente fortissimo.
Una bevanda schifosa. Mi sto bruciando la gola.
Assomiglia un po' al vomito.
Che schifo."
Non bisogna arrivare a bruciarsi la gola o l esofago o lo stomaco. Chi soffre di problemi gastrici ci deve andare piano!!!
Usa qualche goccia di aceto x bicchiere. Io la uso tutt'ora in estate
Il tuo avatar è stupendo
Porno per p porno p per
Io detesto l' aceto
Sono sempre stato affascinato dalla storia per capire da dove veniamo e devo dire che come viene spiegata rimane impresa sopratutto grazie alla grafica. Bravo e avanti così
Bello studiare qua l'italiano e la storia nello stesso tempo con un gusto non acido ma divertente!
Roberto cosa non si fa per la storia della gloriosa antica Roma.
La posca come gli gli altri alimenti dei legionari avevano certamente sapori così aciduli e fortemente speziati che hai con il tuo sacrificio e in modo eroico divulgato , come sempre, in maniera semplice ed efficace permettendoci a noi tutti di conoscere l'antica Roma👍👏👏
Diciamo più che altro che se i legionari non marciavano i centurioni gliela facevano bere, ecco ľ effetto energizzante xD
Romangade, per prestazioni Ad Triaros!!!!!
AHAHAHAH
Bellissima!!!. Mi hai fatto tornare in mente un episodio vecchio... io sono piemontese.. originario di un paesino di pianura.. ricordo benissimo che il nonno, contadino, quando andava in campagna si portava una zucca vuota piena di qualcosa...per come lui tanti altri... la teneva all'ombra vicino a un gelso..il mio incarico allora era controllare le mucche il carro... vidi quella maledetta zucca e non resistetti e ne bevvi una bella sorsata...inferno!!!.. Quando il nonno tornò verso il carro mi guardò un po' stranito e poi mi chiese se avevo bevuto dalla zucca e io feci segno di sì perché non riuscivo a parlare...disse." Sei un po' piccolo per bere quella roba (forse avevo 7 anni)... bevi un po' d'acqua e stai tranquillo..non diciamo niente alla nonna e a tua madre". Puntualizzazione... io sono del 1955.. questo per riportare un ricordo e un'abitudine diffusa... sicuramente era un aveto diverso e credo che tu abbia cannato le dosi.. Con questo approfitto per farti i complimenti per il tuo canale... AD MAIORA
Vivo in Friuli da decenni. Mi è stato detto che i contadini, quindi praticamente quasi tutta la gente, bevevano acqua e aceto normalmente ancora nei primi del '900. Io stesso, avendo sempre amato l'aceto come condimento o nel pane, pensai di usarlo come dissetante nei miei lunghi e faticosi giri in bicicletta. Però non mettevo una parte di aceto su due di acqua. Mi bastava 'sporcare' un po' l'acqua. Mi aiutava molto, era molto dissetante, molto più dell'acqua anche di fonte e bevevo questo liquido con avidità.
Bravo....video sempre bello per i contenuti questa volta con aggiunta di una parentesi spiritosa ! 👏👏👏👏
Ho scoperto oggi, grazie al tuo video, che io bevo posca abitualmente.
Le proporzioni che uso sono diverse a favore dell'acqua, circa di 10 a 1. Inoltre uso aceto di mele biologico.
Riguardo la tua prova complimenti per il coraggio!!
Penso che l'aceto a disposizione dei romani fosse comunque meno forte di questi aceti in commercio oggi " spinti" chimicamente e che il sentore di vino fosse ancora molto presente nel loro aceto.
Riguardo le proporzioni che hai usato, provengono da informazioni acquisite ?
Se non fosse cosi mi permetto un ragionamento.
In viaggio i legionari sicuramente facevano approvvigionamento di acqua tutte le volte che era possibile e probabilmente la presenza di acqua era anche un criterio di scelta per individuare dove situare gli accampamenti. L' aceto avrebbero dovuto invece portarlo (insieme alle derrate alimentari). Mi sembra improbabile che potessero permettersi un rapporto di una parte di aceto e due di acqua. Sarebbe necessaria una quantità importante di aceto.
Cosa ne pensi?
Complimenti per il tuo canale.
E' assolutamente impossibile che le legioni si portassero dietro un terzo dei liquidi che legionari bevevano ogni giorno. Un terzo dei liquidi potabili trasportati al seguito di un esercito sarebbe difficile anche ai giorni nostri con larga disponibilita' di camion, treni, navi aerei ed elicotteri.
Chi fa lavori pesanti in climi caldi ha bisogno di bere sui 3 litri di acqua al giorno
Con la ricetta della POSCA con un terzo di aceto servirebbe un litro di aceto al giorno per ogni uomo.
La dose di un terzo di aceto in acqua e' una 1)impossibilita logistica, oltre che
2) una impossibilita' economica produttiva.
3) una impossibilita' di gusto e perfino
4) una impossibilita' medica di salute in quanto bere un litro di aceto al giorno rovinerebbe lo stomaco.
Ti stimavo per la bravura, ora anche per il coraggio!!!
Gloria a te impavido Tritius! Complimenti!!!
ciao Roberto, ormai che hai cominciato potresti inaugurare una nuova serie nella quale provi la cucina romana antica, non ti preoccupare il bicarbonato per digerire, o vomitare, te lo mandiamo noi. si scherza ovviamente, sei un grande . un saluto anzi AVE.
esiste,prima di pompei, un locale dovedicono. he si cucinino alcuni pasti tipici di Pompei antica... dott.Trizio, potresti fare anche una mini-serie dove provi questi locali?
Complimenti x la spedizione sei bravissimo ..ti seguo.volentieri adoro i Romani e la storia❤❤❤❤❤❤
Sarebbe bello poter avere una serie di video dove riproponi ricette e bevande di quei tempi....giuro le proverei tutte,gia sto per rifare la Posca ahahah
Ho guardato il tuo video e ho fatto un periodo di prova. È miracolosa, dico davvero. All'inizio fa schifo, ok. Ma al sapore ci si abitua in un giorno o poco più. Ogni giorno invece che con l'acqua ho cominciato a riempire la borraccia con la posca (importante scegliere un aceto giovane, quindi anche economico). Intanto bere un litro di liquidi al giorno fuori dai pasti fa bene in generale, però con la posca mi sono accorto che soffro molto meno il freddo e resisto di più nella corsa. Può darsi che sia per l'effetto placebo (che comunque fa brodo), io intanto mi sono convertito. Per farvi capire in dicembre a Venezia il giorno uscivo in maglietta, la sera e la mattina con un maglione di lana. Grazie per avermela fatta scoprire
Io quando lavoravo in cantieri edili si beveva acqua e aceto come dissetante.
E vi piaceva :) ?
@@laurach.5550 Non proprio, un po' agro, ma come dissetante funziona, il trucco è buttarlo giù d'un fiato.
@@ferdinandomartino Un trucco tremendo!
@@ferdinandomartino non vi bastava lavorare di pala e cazzuola tutto il santo giorno...?
@@compendium0050 siamo i discendenti dei legionari, la nostra è sempre stata una vita rude.
😂Incredibile! Sapevo dei gusti forti ma non avrei mai immaginato... secondo me lo facevano per risparmiare acqua . Tu sei un grande, grazie
Kkkkkkkkkkkk ho riso molto qui in Brasile, ma è stato interessante guardare questo video perché mia madre, che è discendente dagli italiani, usa l'aceto per disinfettare frutte, legumi (credo che in italiano si dica verdure, non lo so) e i pavimenti della cucina, bagno ecc. Un abbraccio a tutti.
Ciao roberto,sempre un grande👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻
Nella mia infanzia qui nell'entroterra ligure ed in Calabria,era abitudine consumare questa bevanda durante i lavori estivi(dosi per 1 litro):
-9parti d'acqua;
-1parte di aceto(bianco in Liguria e rosso in calabria 🤔);
-1cucchiaio di zucchero;
-1cucchiaino di sale;
-1foglia di alloro;
si lasciava raffreddare in frigo per una notte e si portava nei thermos.
La preparo ancora ma vedo che la bevo solo io,non viene gradita dai più 😂😂😂😂😂
Grazie per avermi sciolto i dubbi al riguardo,mi dispiace che hai dovuto bere la posca,complimenti,un video che farà "storia"😁👍
Grandissimo! Grazie infinite per il coraggio!!😀😀😀 io ero già iscritta, ma ho davvero apprezzato! 🤣🤣 comunque, se TI può consolare..secondo me i Romani avevano un aceto migliore del nostro!!😂😂😂 Ave Legionari! Ps. Aspetto il garum 🤣🤣🤣🤣
DAI SINCERI, CHI ALTRO L'HA PROVATA? METTA LIKE
che bel canale, finalmente un argomento che e' sempre stato di mio interesse
Complimenti per il coraggio 😂👍🤗
Personalmente preferisco questi video che gli ultimi
Simpaticissimo
se avessi fatto 30 kilometri con uno zaino da 20 kili con i sandali ...ti sarebbe sembrata buona :)
Sono d'accordo
Iustum iter
Sante parole
Sei un grande !!😂👍👏
Onore a Gneo Giulio Agricola, governatore della Bretannia che portò la birra a Roma!
Complimenti per il coraggio dimostrato! Io avevo letto in un libro di storia delle superiori di questa bevanda, ma si affermava che la vinificazione dei romani era anche molto diversa da quella moderna. Probabilmente non usavano un aceto così forte ma un vino di scarsa qualità che era andato in aceto. Col vino avevano anche abitudini diverse: mischiavano vino molto forte di lungo invecchiamento in giare con vino nuovo. Queste è quello che mi ricordo da quella lettura. Grazie
Una bazzecola rispetto alla bevanda energetica che i Greci (fonte: Omero, Iliade) bevevano per ristorarsi nelle battaglie: vino, cipolle e formaggio grattato. Dopo tornavi alla pugna e stendevi tutti con una fiatata! Vale Tritius.
Virbio insomma le armi chimiche si usavano già nell'antichità 😂😂😂
@@Alex-gn9px I Greci e i Romani erano ' troppo avanti '! :)
aspetta ma questi tre ingredienti se li menavano uno dopo l'altro o ci preparavano una mistura infernale? le cipolle nel vino e il formaggio come si scioglieva nel vino?
@@@dottorcarlone Tutti e tre insieme. Purtroppo, o per fortuna, Omero non dà i dettagli.
“ Prima la donna apparecchiò la tavola
bella, ben levigata, coi piedi di smalto, quindi sopra ci mise
un cesto di bronzo, con dentro cipolla, compagna del bere,
ed anche miele biondo, e farina d’orzo sacro,
e una coppa bellissima che il vecchio si portò da casa,
tempestata di borchie d’oro; i manici della coppa
erano quattro, e intorno a ciascuno saltabeccavano
due colombe d’oro, e sotto c’era un duplice sostegno.
La spostavano a fatica dalla tavola gli altri,
quand’era piena, ma Nestore, il vecchio, senza sforzo l’alzava.
In essa fece per loro l’impasto la donna pari alle dee,
con vino di Pramno, ci grattò sopra formaggio di capra
con una grattugia di rame, versò poi sopra farina bianca,
e dopo aver fatto il ciceone, li invitava a sorbire.”
Omero, Iliade, XI, 628-641 (traduzione di G. Cerri)
Fantastico come sempre grazie grazie
Nel prossimo video vorremmo vedere una degustazione di "garum". Grazie! 😊
Comunque sia, ho come il sentore che la bevanda testè testata (😊) da Roberto Trizio sia molto diversa dalla posca dei romani anche se fatta con gli stessi ingredienti. Penso che l'aceto che facevano i romani era molto diverso dall'aceto Ponti che troviamo oggi nei supermercati. Lo immagino perché mi ricordo dell'aceto di vinacce che faceva mio nonno il quale aveva qualche filare di vigna in Toscana, con la quale produceva qualche quintale di vino rigorosamente spremuto con i piedi e torchiato a mano con il torchio tradizionale e da ciò che mi ricordo, l'aceto (rosso) di mio nonno era sì più forte ma allo stesso tempo aveva un profumo molto gradevole così come pure il gusto. Per cui ho la netta sensazione che che la posca provata questo video avrebbe fatto schifo pure agli antichi romani! Ecco.
Complimenti, oltre ad essere bravissimo, sei anche simpatico. Ad maiora semper!
Ah ah ah: mio nonno faceva lo scalpellino in una cava di pietra: metteva un cucchiaino di caffè di aceto casereccio in ogni litro di acqua. In una giornata ne beveva molto. La chiamava acquacetosa
Ah è vero, non me la ricordavo perché la beveva mio nonno, io? Mai! ahahahah
Ma la proporzione era ben diversa...
Harle quin mio nonno la chiamava acetello
@@giuseppecerescioli9645 l'acetella, vieni dalle Marche vero?
Appunto, un cucchiaino in un litro
Grazie Roberto, adesso conosco qualcosa che posso preparare per i miei amici quando vengono a trovarmi 👍
“Assomiglia un po’ al vomito” 😂😂😂 sei il migliore Roberto!
Roberto, questo video è il tuo capolavoro
Mio nonno, quando andava a lavorare nei campi, portava un barilotto (barlètt) con la posca (anche lui la chiamava così), composta da acqua e aceto, invece qualcuno metteva il vino al posto dell’aceto...
Che spiegazione! Molto esauriente e, molto competente ! Bellissimo video ; complimenti ! Pieralberto
Vai Roberto!!! Ora sei un vero legionario!!
Erano tosti i romani🤣🤣grazie per avermi regalato un sorriso. Ciao
Adesso per essere completo, come eroe romano, ti manca solo di comportarti come Muzio Scevola...
No, poveraccio, ci serve intero :)
Al INFERNO .ANNO! Tutte le bevande che vogliono ?.
O privarse di un occhio come Orazio Coclide.....😬😬😂😂😂
O giù dalla rupe Tarpea!!! Che è meglio. 😎😎😎
e dire che, visti i fans, sarebbe in una "botte di ferro", all' attilio regolo
Complimenti finalmente un canale bello grazie
2:39 una delle cose più divertenti che ho visto XD XD XD
Ciao Roberto, sono appassionato di storia, complimenti per il tuo lavoro💪🏻
😂😂😂
Forse la pozione di Asterix prende spunto dalla posca.
Assolutamente no! La bevanda di Asterix prende spunto dalla bevanda rituale sacra dei popoli celtici che è l'idromele, anche lo scopo era diverso, quella dei romani aveva lo scopo di riequilibrare sali minerali e zuccheri un po' come le bevande isotoniche odierne, quella dei Celti serviva di più a sostenere durante le cerimonie che prevedevano l'assunzione anche di sostanze psicotrope, essa stessa in parte lo era ed era più simile a quella che più tardi utilizzarono i berserker vikinghi in guerra basata sulla amanita muscaria (che faceva sviluppare una rabbia e una forza quasi sovrumana). Ancora oggi i druidi ne fanno uso rituale, assieme alla psylocibe lanceolata, all'assenzio e alla belladonna, purtroppo diventate di moda fra gli psiconauti fricchettoni quasi totalmente impreparati all'uso che di conseguenza risulta pericoloso e quasi completamente "ludico", si limitassero alle "canne" si farebbero meno male, non provocherebbero l'interesse delle forze dell'ordine così da lasciar lavorare in pace i pochissimi che ne fanno un uso specifico e diverso.
Come in un commento sopra ancora oggi acqua e aceto oppure caffè d'orzo vino e qualche GOCCIA di aceto sono utilizzate dai contadini nei campi per vincere la fatica data la forte concentrazione di potassio nell'aceto di vino. La formula di Trizio due terzi e un terzo credo sia palesemente errata, visto che già il vino dei romani che corrispondeva quasi a un passito e veniva anch'esso allungato con l'acqua (come si fa con Pernod pastice o con l'ouzo greco) probabilmente anche l'aceto dei romani NON era nelle concentrazioni abituali nostre. Per quel bicchierone d'acqua quasi colmo la dose miscelabile di aceto è meno di un tappo della bottiglia vista in video. Comunque anche questa testimonianza storica dimostra la preparazione in ogni campo dei romani che risulta scevra dalla stupidità scientista dei giorni nostri ed invece enfatizzava l'empirismo e pescava senza remore da tutte le culture che incontrava. Di sicuro con quella bevuta eventuali vermi intestinali saranno scappati a gambe levate 🤣🤣🤣
@@tedipersonicgraaf1293
Concordo su tutto. Specialmente sulla fuga dei parassiti intestinali 😄😄
Un saluto
@@tedipersonicgraaf1293 Era solo una battuta!
@@tedipersonicgraaf1293 ottima risposta, fatta con competenza. Credo anch'io che la dose 2/3 acqua e addirittura 1/3 aceto sia esagerata. Va bene che i romani, come tutti gli antichi, erano abituati a mangiare e bere cose che farebbero vomitare una capra, ma la dose di aceto deve essere esagerata anche per gli antichi romani.
@@tedipersonicgraaf1293 impressionato. Positivamente impressionato.
Lo sguardo disperato mentre stai per berla è stupendo ahahhaha. Video interessante come sempre!
Carissimo., aceto c'è ne vuole molto meno!
Grazie mille Roberto, il tuo video e molto interessante.
Io mi aspettavo il finale: "Bevete Posca Trizio, la bevanda del vero legionario!".
Ma non credo che l'avrebbero comprata in tanti visti i risultati.
Fantastico!!..sei un grande!!..m'hai fatto piscia dalle risate!!😂😂😂
Forza ROMA!! SEMPRE!!!
E invece io l ho provata quest' estate quando faceva quel caldo asfissiante! Ma non con queste dosi...Io mi sono fatta questa bevanda: 75 ml di acqua, succo di mezza arancia e 1 solo cucchiaio di aceto. Ti assicuro super dissetante!!! Ormai l ho scoperta e quando in estate non so cosa bere bevo la Posca ma rivisitata per il nostro palato ovviamente!!
forse ha sbagliato a leggere le proporzioni.
@@antoniorago1968 Hihihi!! Si ne ha messo troppo nel bicchiere!😀
Anche mia nonna, che soffriva tantissimo il caldo come me, durante l'estate beveva un po' di... Posca!!!!! Era molto dissetante
@@annatixi886 Ecco, allora non sono l'unica!😀
@@nymphabell No assolutamente, anzi... Anche mio papà, che era medico, me la consigliava, proprio perché è un po' acidula. Al contrario, le bevande troppo dolci innalzano il picco glicemico e, quindi, provocano più sete. Ovviamente, mettiamo poche gocce di aceto... Non come il nostro caro Roberto!!!!
Che risate😂😂😂😂😂😂ho riso così tanto che come minimo mi devo iscrivere al canale🤣🤣🤣🤣
Comunque acqua e limone è un dissetante che si usa ancora oggi. Il fatto di rendere l'acqua un po' acidula ha un effetto gradevole. Credo che il problema della Posca di Roberto sia nel dosaggio degli ingredienti.
proarte infatti ha sbagliato dosaggio :-))))))))))))
Decisamente non mi aspettavo un rapporto 2:1 di acqua e aceto! Mi ero alzata per prepararmela ma al "Sa di vomito!" sono tornata a sedermi.😅 Grazie, ti ho scoperto da poco, so poco niente di storia romana, ma apprezzo molto questa playlist su usi e costumi delgi antichi rimani.
Ahahah avvelenamento di Roberto Trizio in corso. Sei il migliore.
Ora però mi domando, chissà che faccia farebbe un antico romano se bevesse la Sprite o la Coca-Cola?
Rush … gli antichi romani troverebbero le attuali bevande zuccherate uno schifo in quanto, non avendo zucchero a disposizione, non erano abituati a cibi e bevande dolci.
@@Alex-gn9px e il miele? Una delle tecniche più diffuse ai tempi dei Romani, era quella di
mescolare vino e miele per ottenere delle apprezzatissime bevande, tra
cui l’idromele, una bibita resa alcolica dalla
fermentazione del miele in acqua, bevuta al naturale o miscelata al
vino, succo d’uva o, ancora, aromatizzata con erbe e sostanze varie.
@@Alex-gn9px veramente addolcivano il vino col miele
La saba , che trovo buonissima
@@federicocricchio8766 cos'è la Saba? Grazie
Grazie come sempre, un altro eccellente video!
Dovrebbero venire a trovarmi degli "amici" che farei volentieri a meno di vedere, sapete cosa preparerò per loro come bevanda rinfrescante? La POSCAAAAAAAAAA
Silvana Rock.
@@silviarock.7297 hello, ciao
@@silviarock.7297 Sta benissimo, e il tuo come sta? Il mio gatto si chiama Rusty.
@@silviarock.7297 Rusty ha anche una sorella tutta nera che si chiama Nuvola...e tu sei un gatto o una gatta?
Roberto sei fortissimo alla massima potenza,!!!! Adorno i toi Clip su Roma de na vorta che credimi non esiste più sfortunatamente😫😫😫
Quando lavoro in campagna la bevo abiatualmente questa “posca” però uso molto meno aceto: così è veramente dissetante, se si utilizza tanto aceto quanto ne hai messo tu certo che ci si ustiona la gola🤣. Anche perche probabilemte la ricetta romana poteva essere riferita ad aceti con acidità minore, e di consgienza ne serviva in quantità maggiore per ottenere lo stesso risultato che si ottiene con gli aceti odierni.
questo e vero ! grazie.
In effetti ne ha messo troppo, la metà era l ideale.👍
Bravo, Roberto!❤❤❤❤👏👏👏👏👏👏👏👏
Mia mamma lo faceva d'estate! però ne metteva pochissimo d'aceto, poche gocce!
Siamo proprio figli degli Antichi Romani!!!!!!!
AVE Augusto Roberto!
Caro Roberto innanzitutto complimenti per i tuoi video che contribuiscono a dare alla piattaforma RUclips un impronta contenutistica non solo divertente ma anche istruttiva.Detto questo invito tutti a riflettere sul fatto che l'aceto moderno industriale è diverso dall'aceto fatto in casa dai contadini.Io stesso dalla nonna mangiavo l'insalata da piccolo e notavo che l'aceto era più una specie di vinaccio che conservava ancora alcuni sapori del vino essendo però acido,ma molto meno acido e "concentrato" di quello industriale.Per cui mi viene da pensare che la Posca Romana seppur sgradevole fosse molto più piacevole della bevanda provata nel video , che sembra imbevibile.
Ciao Roberto.
Scusa se ti disturbo..
Ho una domanda da farti:
Mi son sempre chiesto cosa succedeva alle famiglie dei soldati romani mentre l'"uomo di casa" era via in guerra!! Anche per svariati anni!
Cioè avevano tipo una piccola pensione/ indennizzo per la mancanza del padre/marito a casa... oppure cavoli loro ed era compito del soldato mandar soldi per la famiglia??
E se per caso il soldato moriva... la famiglia come continuava a campare???
Come famiglia di un devoto servitore di roma avevan privilegi (anche minimi) nella società??
Eh vi erano delle consuetudini, ma mi riprometto di farne un video :)
Sicuramente Roberto saprà darti una spiegazione più dettagliata, ma a quanto ne so c'è da fare innanzi tutto una distinzione tra l'età repubblicana e quella imperiale. Sotto la Repubblica il legionario era un cittadino proprietario di terre, che serviva nell'esercito per periodi di tempo brevi, affidando le terre ai famigliari/servi, i quali da esse traevano sostentamento. Con Mario nacque l'esercito professionale, per cui i legionari erano soldati di mestiere (con tanto di paga) che stavano sotto le armi per più di 20 anni, durante i quali (in età imperiale almeno) non potevano sposarsi legalmente. Al termine degli anni di servizio, all'atto del congedo, ricevevano terre da coltivare o comunque del denaro sufficiente per avviare una attività da civili e solo a quel punto potevano sposarsi (magari con la compagna che già avevano da anni).
@@fabriziolusani4149 mi pare pure Virgilio nelle Ecloghe parli di un podere che il pastore deve lasciare perchè sara' dato a uh soldato romano come ricompensa per il servizio
@@maddalena499 si assolutamente, è l'episodio delle confische di terre, di cui fu vittima anche Virgilio, e che nella sua opera viene trasposto come Titiro che perde la terra per essere data ai veterani di guerra.
@@sergentyee9397 tytire tu patulae! che meraviglia! giusto.ma quanto è bella la metrica latina?
🤣🤣🤣 GRANDEEEEE!!!! Mentre guardavo il video pensavo al GARUM e dopo qualche minuto...voilà...nominato!!! Non ti chiediamo tanto ma sarebbe un perfetto parallelismo, giusto x rimanere in tema di sapori forti!!!! TI STIMO 👏🏼👏🏼👏🏼
Roberto sei un mito, il Tuo sacrificio non è stato invano! Meriti almeno il comando di una Legione!
Fantastico, anche l'archeologia sperimentale!! 😂😂 Attendiamo con ansia il video col garum
Centurione, mia nonna produceva vino: solo spremendo l'uva e lasciandola fermentare; senza nessuna chimica.
Quel vino aveva una spiccata tendenza a diventare aceto: bastava a volte il semplice trasporto.
Anche l'aceto che usavamo per condire l'insalata aveva quella provenienza.
Attenzione! L'aceto fatto col solo vino, il quale a sua volta è fatto solo con l'uva (e dunque presumibilmente simile a quello dei Romani) NON assomiglia per niente all'aceto comprato al supermercato. È molto meno forte e anche meno pungente.
Da giovane (!) ho bevuto del vino (sempre quello di mia nonna) che stava andando in aceto: non mi dispiacque del tutto.
Aggiungi poi la sete, la fatica, la rudezza dei soldati (noi siamo dei damerini...) e bilancia di nuovo le sensazioni che hai provato bevendo la posca "industriale"
Ma non è che per mantenere un esercito (date le quantità in gioco... ) anche l' aceto dei romani avesse un minimo di derivazione industriale ??
Un saluto, Centurione
Verissimo. Ottimo commento, bravissimo!!!! Sei mitico!
@@PM-hv6ju Grazie, sono solo un semplice legionario, chissà forse un decano
@@giovannibianchi2315 quanti ne hai sgozzati nelle tue battaglie??? ti promuovo di grado
Avevo visto un video sulla posca molto tempo fa e non ricordavo neppure il nome del miscuglio, ma che fosse una bevanda che consumavano i legionari,lo ricordavo bene . Ho trovato questo video su RUclips e come al solito l'ho trovato interessante e inoltre molto divertente per l'esperienza che Roberto ha voluto fare ,dimostrando un gran coraggio
Cosa non si fa per amore della storia..... povero Roberto.... :-)
Grande ROBERTO. Simpaticissimo. N. 1.
Bisogna anche pensare che il vino allora durava si/no qualche mese.
Non c'erano i solfiti da aggiungere...
e magari partivano con ottimo vino e all'arrivo trovavano aceto!
Ave Trizio! A questi punti vogliamo anche ina degustazione del Garum... Grande, e complimenti per il coraggio! Uno Scevola moderno!
Mi ero sempre chiesto perché, secondo le scritture, a Gesù Cristo in croce, durante l'agonia, avessero dato acqua e aceto con una spugna imbevuta su una canna: ora ho capito.
Vero, ottima osservazione. In fondo quindi il legionario non era un cattivo come ce lo descrivono, ma semplicemente aveva fatto una buona azione (secondo lui) dandogli da bere la sua bevanda usuale. Come si travisano le cose....
Esatto. Era un atto di pietà non di cattiveria.
@@eugenolo Ma non avendo l'informazione su questo tipo di bevanda tutto il senso e stato distorto.Interesante.
Vi correggo. Quello non era un atto di carità in quanto essendo la croce la pena peggiore, ed era la tortura peggiore, si moriva per soffocamento, se volevano prolungare la sofferenza davano da bere in modo il condannato soffrisse di più, e si allungate la sofferenza. Infatti per accorciare le sofferenze spesso spezzavano le gambe. Gesù ha rifiutato di bere perché non voleva soffrire più a lungo.
@@MrFalsembiante La frantumazione delle gambe serviva a demolire qualunque resistenza, incrementando in modo esponenziale gli effetti del soffocamento. La somministrazione di una bevanda come (ipoteticamente) la posta poteva senza dubbio avere effetti rinvigorenti, seppure per periodi comunque brevi.
Sei un grande! Spirito di sacrificio encomiabile😁
Una bevanda schifosa
Mi sto bruciando la gola
Mi sono piegato dal ridere 😂
era da tempo che nn ridevo cosi!!! grazie!!
Roberto trizio: nasce come leggenda storica
Muore come barman Romano
Grazie mille per tutti 🇮🇹
Nel dialetto monferrino esisteva una bevanda detta "pusca" simile al vinello che si ricavava dal lavaggio dei raspi a seguito della fermentazione alcolica del vino. Il risultato era un liquido acidulo che assomigliava molto più alla posca di quell'errore sperimentale che hai fatto con coraggio. L'aceto di cui parlano i romani per la produzione della posca non era ricavato dal vino che aveva un grado alcoolico e un grado zuccherino tale da essere difficilmente preda di acetobacter. Probabilmente aveva una provenienza simile a quella del vinello e un contenuto di acido acetico molto basso. Ergo, il bicchiere di aceto ogni due bicchieri di acqua dei romani equivale a c.a. un cucchiaio di aceto industriale ogni due bicchieri di acqua.
Tutti quelli che ne provano schifo ( io compreso) avrebbero dovuto vedere con quale gusto lo bevevano d'estate i contadini della generazione dei miei nonni.
Roberto, con questo gesto hai raggiunto l'olimpo della rappresentazione storica, sei uno stoico e ti apprezziamo sempre di più
mi sento una bestia, l'ho provato con le proporzioni del video (quindi quelle sbagliate) e non mi è neppure dispiaciuto (anche se mi ha un po' irritato la gola)
sei davvero simpaticissimo, oltre che culturalmente utile...mi complimento con voi per l'originalità e la modalità con cui "fate cultura"... meglio 'na birra però! saluti (ave legionari)
In mensa a lavoro, per scherzo, mi misero aceto di mele nel bicchiere, io bullo lo bevvi. Spesso in estate lo rifaccio, proporzioni circa 1 a 10. In effetti è dissetante ed a me piace, non come la birra ma sul lavoro non se può...
Sei simpaticissimo oltreché preparatissimo!!
Appena iscritto