Hai pienamente ragione in tutto!! ho passato 3 anni di depressione a sentirmi un fallito ed inutile, non lo auguro nessuno di passare quello che ho passato io... però ora mi sto riprendendo la mia vita in mano proprio perchè ho capito quale è il mio SUCCESSO! cosi ho lasciato il posto fisso che mi deprimeva ed a 30 anni ho ripreso gli studi, il prossimo anno andrò a studiare a Tokyo cercando di realizzare il mio sogno di vivere in Giappone!
Complementi davvero 🎉! Certo hai avuto un bel coraggio ha lasciare il posto fisso perché all’epoca di oggi non è facile avercelo . Però la tua felicità viene per prima !
infatti parlo del MIO punto di vista, parlo di me e non di tutti, ho detto che deprimeva me e non tutti. Non credo di aver screditato nessuno, non ho mica detto "chi ha il posto fisso è un fallito" .Il tuo punto di vista è differente, ma non mettere in bocca cose che gli altri non hanno detto grazie ;D
Ciao G, ti sei meritata il mio primo commento a un video youtube in assoluto! L'hai fatto uscire in un momento particolare della mia vita, dove sto "lottando" per ottenere la laurea (ingegneria). Mi è spesso capitato di avere dei periodi bui dove non riuscissi a studiare, dove appena ci provavo mi distraevo, mi buttavo sul letto e aprivo i social. Col tempo ho cercato di eliminare di volta in volta le distrazioni, partendo banalmente dall'organizzare la schermata home del mio telefono, a togliermi dai social, fino a prendere varie abitudini (journaling quotidiano, allenamenti, buona dieta, lunghe camminate). Il discorso, purtroppo, non cambia. Torno sempre "indietro", come se questa spirale di insoddisfazione regnasse sovrana. Al momento in cui scrivo, l'unica cosa positiva che faccio è il journaling, e devo dire che si è rivelato molto più utile del previsto. Mi aiuta a tenere traccia delle mie giornate, di come mi sento e dei piccoli obiettivi che riesco a raggiungere. Anche se passo una giornata vuota, mi sforzo di scrivere qualcosa. E una cosa che ho notato, ogni volta che rientro in questa spirale di tristezza, è che svaluto me stesso, quello che faccio, e mi paragono coi miei amici e compagni di corso. L'insoddisfazione viene anche dalla mia ossessione nel voler fare le cose in modo perfetto, senza errori, ed essere sempre il migliore in ogni cosa che faccio. Con questa mentalità è molto facile abbattersi appena si incontrano degli ostacoli. Per fortuna riesco anche a pensare a quello che ho ottenuto fino ad ora, ad esempio quest'ultimo è stato uno dei miei migliori anni all'università, sono riuscito a fare cose (in generale) e con amici che qualche anno prima non avrei mai fatto (problemi di ansia). E se riesco a ripensarci è anche grazie al journaling. Dunque alla fine penso "beh, non sono poi così sfortunato, tutto sommato non è un cattivo percorso" e questo mi spinge ad andare avanti. Avere degli obiettivi è fondamentale per la soddisfazione personale, ma bisogna sempre tenere conto degli "incidenti di percorso", impossibili da calcolare a priori, ed essere bravi a capire che le cose spiacevoli capitano a tutti, non solo a noi. Alla fine, bisogna in qualche modo mettersi nella posizione migliore per raccogliere più opportunità possibili (nel mio caso, studiare, studiare, studiare...). Stare fermi senza fare nulla, immobili, subendosi lo scorrere della vita, non ha mai aiutato nessuno. Grazie, dal tuo fan sfegatato di twitter (il bot su valorant).
WOW mi hai fatto sentire meno solo.... Ti capisco benissimo comunque. Una cosa che a me aiuta tanto per sentirmi più produttivo, sono i promemoria dell'iphone, perchè mi fanno sentire più produttivo, dato che mi scrivo le minime cose che dovrò svolgere nell'arco di tutta la giornata, anche semplicemente scrivere per esempio : "oggi alle 16:00 vado a prendermi un caffè con (amico)." oppureee "per le 22:00 ripasso inglese" ecc... Non sembra, però ti può cambiare la vita, perchè avrai la mente più pulita e con meno cose a cui pensare.
sono nuovo e mi sono appena iscritto per il contenuto. - i social vanno usati con cautela e con nomi falsi e mai farsi soggiogare dal tizio che in yatch, al 90% hanno usato green screen ecc.. - perseguire i propri sogni - avere voglia di fallire prima di avere voglia di successo, i fallimenti sono parte integrante di un percorso di successo. - capire che tipo di successo si vuole avere, io ho casa alle maldive con parenti li, pagherei a malapena il viaggio.. per alcuni fare un viaggio del genere è un successo, per me invece no. - stare meno tempo al telefono, se non si usa prettamente per lavoro. ps: adoro quelle inquadrature zoomate che danno risalto ai tuoi bei occhi marroni
Mi hai ricordato tantissimo quando alle medie competevo per il CONI. Quando correvo e guardavo i corridori accanto a me mi facevo influenzare involontariamente dal loro percorso e vedendo che erano davanti a me non riuscivo a recuperarli per quanto ce la mettessi tutta. Gli anni seguenti ho capito di dovermi concentrare solo sulla mia traiettoria e sul mio percorso per arrivare sul podio.
Sì però tieni presente che nello sport la fisiologia conta per il 90% della prestazione. Per semplificare, se tu hai il motore di una Fiat 500 e competi contro gente che ha il motore di una Ferrari 360, puoi impegnarti e mettercela tutta finché vuoi ma non riuscirai mai a superare il loro tetto fisiologico e vincere. Altrimenti tutti sarebbero in grado di diventare olimpionici con l'allenamento. Nello sport, così come nella vita, l'unica persona che devi battere è la versione di ieri di te stessa.
Non dimentichiamoci che oltre il momento giusto ed il posto giusto, è importante tener conto anche delle persone giuste. Andiamo, sei amica di Nanni e coinquilina di Jumbo, una situazione piú sfigata di questa è praticamente impossibile, avendo a che fare con quelle losche figure, tutti gli unfair advantages si annullano automaticamente 😔
Li chiamano video motivazionali, influencers di mindsets vincenti....si magari funziona con qualche manciata di persone a casa con inclinazioni caratteriali simili...gli altri spettatori , la maggioranza, tutti falliti e poi depressi 😂. La gente non capisce che noi non possiamo essere, anche con determinazione e impegno, la fotocopia della persona di successo di turno. E proprio perché non arriviamo ad esserne la fotocopia anche per nostra moralitá e carattere consolidato, la formula magicamente non funziona. Il successo é la somma di tanti dettagli che non ci appartengono in partenza e non potranno mai appartenerci perché non vogliamo snaturarci. Non riusciamo nemmeno a comprendere che certi comportamenti a quella persona vengono spontanei e facili. Secondo me questo tuo video é partito bene ma poi ha fatto venire gravi ansie sul finale 😅
Video utilissimo! ❤ Purtroppo ho il brutto vizio di guardare gli altri e sentirmi inferiore e ci soffro tanto per questo perchè mi sento di non valere niente, ci sto lavorando e mi impegno ogni giorno per superare questo. Sono una ragazza e ti stimo tanto, per l'impegno che ci metti sempre nelle cose che fai, per il mindset che hai, vai sempre avanti per la tua strada senza farti scalfire da difficoltà o hater e tu sai bene quanto è difficile per una ragazza essere su twitch un mondo prettamente maschile.
Molto interessante! Bel video! Però noto che nessuno dice mai "vado su tiktok e invidio la gente che ha inventato la nuova medicina contro una malattia rara" oppure "invidio chi sa progettare un amplificatore", sento invece sempre le solite cose aride del tipo "il 15enne che è diventato ricco ballando la lambada" oppure "quel bambino di tre anni che ha già due business". Forse dobbiamo chiederci se un giorno non saremo tutti molto ma molto poveri d'animo e di cultura.
sei una ragazza veramente matura e molto saggia e riflessiva. caratteristiche molto utili da affiancare all'unfair advantage "dell'essere donna su twitch", di cui parli nel video, (e di bell'aspetto aggiungerei, altrimenti non so se sia considerabile unfair advantage). se può sollevarti un po' il morale di inizio video, credo che tu sia per molti, ciò di cui tu stessa parli nel video riferito agli altri.. ovvero sei quella che quando qualcuno si ferma su un tuo contenuto pensa: "wow, questa tipa è troppo più di me"!
5 Durante una tua diretta avevo commentato con una poesia, poesia che è diventata oggetto di scherno, sentendomi poi triste, in difetto, melanconico, mi sentii ferito, infastidito un fallimento, l'ennesimo di infiniti fallimenti, per la vostra reazione. Non volevo offendere, nè tantomeno farti sentire presa in giro. Era anzi il mio modo di dirti che ti apprezzo, che apprezzo il tuo buon esempio, l'esempio di una persona che impara a riconoscere le sue fragilità, le sue ansie, i suoi turbamenti, e lavorando piano piano su se stessa li cerchi convogliare tutti nella direzione e nel verso della propria crescita personale, e che nonostante possano ripresentarsi ricadute, dubbi, traumi, ci si prova, si va avanti, imparando sempre ogni giorno da ciò che si trova ora dietro di noi, per quanto possa condizionarci ancora oggi. Erano cose che pensavo davvero, non per una idea idealizzata o ignara della vera te, ma per la comprensione dello sforzo che ogni giorno ci metti per trovare la tua soddisfazione, per tornare ad amarti, a capirti, a viverti. Mi sono sentito ferito, mi sono sentito infastidito, un fallimento, per la vostra reazione. Ma ho compreso che non è altro la ennesima manifestazione della mia mostruosa insicurezza, della mia sfiducia nelle mie capacità, del mio continuo legame inconscio necessario con il mio simile, con chi mi sta ascoltando, che infesta, infetta e scioglie nell'acido tutto, tutti gli sforzi, tutta la fatica, fino a crollare ad ogni minimo sbaglio, ad ogni incomprensione, a ciascuna disfatta. E secondo me, infine, il vero successo, non è arrivare solamente in cima, ma è riuscire a respirare ancora a quella altitudine, con quelle responsabilità, con quella fatica, con quel passato di dolore e sacrifici, senza cadere, senza crollare. È la costanza, testarda e determinata bellezza. E così anche tu, a quelli che dicono che sei arrivata in alto solo perché sei donna, rispondi che è una falsità, perché per mantenere per tutto questo tempo questi numeri, per creare questi legami con la tua community, una seconda famiglia, non basta esser di bell'aspetto, ma ci vuole lavoro, impegno, costanza. Soprattutto in un mondo come questo, anche se lentamente, davvero lentamente sta cambiando, esser Donna non mi sembra un grande vantaggio, nessuno vorrebbe nascere con una gamba mozzata o senza un braccio. Un abbraccio, ti ringrazio per avermi permesso di riflettere
Questo riguarda più la prima parte del tuo video, ma bisogna saper mettere le cose in prospettiva. Se ti concentri a guardare il top 1% sui social (top 1% di ricchezza, di bellezza o quel che è) questa è una ricetta per l’infelicità e niente sarà mai abbastanza. Va bene considerare gli unfair advantage e cercare di sfruttarli, ma bisogna stare attenti a non essere ossessionati da obiettivi irragionevoli.
Qui, mi limito a commentare che mi trovo allineato con quanto viene detto nel video. E penso sia ben fatto, ben esposto (compresi i venti minuti andati perduti). Quindi, già ora, scrivo chapeau. Però, appena avrò un attimo di quiete intorno, scriverò qualcosa anche su discord! Grazie G. ^^
Ti ringrazio per questo video, anche io sto vivendo un momento dove mi sento un fallito, sono tre anni che vado all'università è sono riuscito a dare solo gli esami del primo anno, infatti non so se continuare a frequentare o lasciare, a prescindere devo lavorare e sono molto insicuro, spero di trovare un lavoro che mi faccia stare bene e poi il tempo libero lo vorrei dedicare a RUclips per tentare di diventare un giorno un creator. Ti voglio bene e grazie per il video. PS: non mi odiare ti prego, però lo devo dire, pls prossima volta citala Ruri Ohama, peace ❤❤
2:33 penso sia un questione di mocrodecisioni. Faccio un esempio semplice: la palestra. Se tu sei veramente convinto di volerti allenare, il tuo cervello andrà a fare tutta una serie di microscelte che, una dopo l'altra avranno un impatto non banale. Ti stai allenando, bene, una ripetizione in più, una serie in più. Il riscaldamento più bello e fatto meglio. Una forchettata di pasta in più. Non sai se mangiare o meno e mangi. Alle dieci ti dici: vado a letto che devo recuperare. Tutte queste cose si sommano e ti danno risultati. Mentre se semplicemente vai avanti facendo le cose, anche bene, ma senza avere questo "setting mentale" i risultati gli ottieni, ma non risultati cosi belli. Capito questo concetto, lo si può apllicare quasi in ogni ambito della vita.
3 Come hai ben detto tu, si ragiona molto sul dover a tutti i costi acciuffare il successo, come se fosse un ladro che ci ha derubato da bambini, ma non ragioniamo quasi mai su cosa sia effettivamente questo successo. Come tutte le idee, anche quella di "successo" è estremamente relativa, dipendendo da molteplici fattori: la nostra indole, il nostro carattere, la nostra esperienza, l'ambiente circostante, l'aspettativa futura del mondo, l'educazione ricevuta... e così via discorrendo. Similmente a Kant circa la questione sul concetto di "bellezza", tutti se pensiamo al "successo" abbiamo una istintiva idea di cosa, sentiamo che cosa sia, e quindi tutti possiamo percepirlo dentro, ma semplicemente ciascuno in maniera differente: per qualcuno potrebbe essere diventare un ricco magnate dell'industria, per qualcun altro raggiungere una fama internazionale, e ancora per qualcun altro vivere in maniera umile ma con una famiglia solida e piena d'amore, per qualcun altro può essere scoprire se stessi, e così via dicendo. Io credo che, nonostante ci sia un necessario confronto con l'esterno, alla fine la vera sensazione del successo, quell'emozione interiore, sia un confronto fra te stesso e te, sia una lotta interiore, una conoscenza di se stessi, agendo attraverso le proprie capacità e abilità. Sai di avercela fatta quando senti di avercela fatta. Sai di averci provato con tutte le forze, e anche se non hai vinto, ci hai provato, ce l'hai messa tutta. E così forse avere successo potrebbe essere universalmente una propensione a superare i propri limiti, a migliorarci, ad elevarci a qualcosa di più grande, di più vivo, fino ad accarezzare il cielo stellato, e l'infinito.
siamo 8 miliardi di persone... credo che tutti fino ad una certa eta, ed alcuni tutta la vita...hanno pensato che tutto gli spettava di diritto...soldi, aspetto fisico, ecc. se fai il processo inverso ti accorgi che hai gia tutto
OFF TOPIC: dove hai preso il maglioncino? Comunque video molto interessante, ma credo che una delle risorse più fondamentali a oggi sia una buona situazione economica di base. Nel senso che l'intelligenza e l'insight sono tra le cose più importanti a mio parere, ma a volte per emergere e farti un certo curriculum devi riuscire ad accedere a x esperienze. Alcune di queste a vent'anni sono QUASI impossibili (auto finanziarsele intendo) sopratutto se vuoi concentrarti anche sullo studio. Il segreto sta nel cercare borse di studio e esperienze con rimborsi spese. Rimane comunque limitata la scelta.
ho 44 anni,la mia esistenza è un fallimento sotto tutti gli aspetti della vita.Sono stanco non ho più voglia di andarw avanti,dovrò anche affrontare la morte .Oggi farò un tentativo presso una struttura ASST Brianza ma non credo risolverò nulla .
il fatto che non me ne freghi niente delle fortune altrui e cammino imperterrito per la mia strada può considerarsi un unfair advantage? Scherzi a parte, complimenti sei molto carina hai una bellissima voce e sembri anche molto in gamba, vado a sbirciare qualche altro tuo video
00:06 Social media comparison leads to feeling inadequate. 01:41 Changing mindset to overcome the fear of failure. 03:02 Success is individual and should not be influenced by others 04:27 Recognize unfair advantages for personal growth 06:05 Good looks provide an unfair advantage 07:28 Create something new using your unfair advantages 09:00 Recognizing gender as an advantage on Twitch 10:35 Success often involves sacrifices and hidden hard work.
2 Quante volte mi sono sentito un fallito, quante volte mi sento un fallimento, l'esempio più lampante di fallimento. Vivo in una forma di astenica rassegnazione, che prosciuga ogni giorno le mie energie, fisiche e mentali, impedendomi sempre più di concentrarmi, di lavorare, di studiare, di conoscere il mondo, di ricercare quel bagliore della curiosità, quella passione, quella voglia, desiderio e tormento, fino a non riuscire ad alzarmi serenamente dal letto. Non sto bene, e per assurdo forse non voglio stare bene, perché non mi prendo cura di me, non provo a ritrovare me stesso, a cercarmi. Non ci provo. E forse è questo il mio più grande fallimento: non è sbagliare, ma non provarci neanche. È come se fossi morto, fuori dal mio corpo, fuori dal mondo, in una astrazione lontana e rarefatta da questa vita, spettatore di un libro già scritto. La legge della attrazione sostiene quello che hai spiegato anche tu: nel momento in cui percepisci negatività ed emani negatività è probabile che effettivamente poi dovrai affrontare la vita con questo peso, mentre se si trova il modo di sviluppare una positività progressa, intesa a migliorare, diretta verso un maggiore benessere, perciò non una frivola illusione, ma proprio un modo di pensiero che possa aiutarti e darti più forza, allora forse potrai affrontare le cose con più serenità. Riprende un po' il principio di Blaise Pascal sul discorso della fede: tutti possono credere, ma bisogna farlo partendo da piccoli passi, ponendosi piccoli obiettivi, e convincendosi piano piano di poterlo fare, attuando determinate abitudini per poi farlo con naturalezza. Ci vuole tanto coraggio, tanta voglia di vivere, che io, purtroppo, te lo dico sinceramente Giulia, sto perdendo. Mi dispiace rappresentare una figura pessimista nei commenti, ma temo di non essere l'unico, e preferisco essere sincero.
4:33 Io di solito dico che ho "audioletto" un libro. Esempio: ho audioletto I miserabili, di V. Hugo. Oppure: Sto audioleggendo I viaggi di Gulliver, di J. Swift.
1 Al mondo tutti noi siamo necessariamente legati, connessi e sensibili all'ambiente circostante, siamo tutti parte di un universo e viviamo tutti in un microecosistema, non siamo solo noi a dare energia a questo ecosistema, non siamo in grado. Così ogni persona, animale e cosa, ciascuna idea, sensazione ed emozione che ogni giorno ci sfiora e sussurra ci condiziona, inevitabilmente, anche quando pensiamo il contrario, sebbene non ce ne accorgiamo, nonostante viviamo distratti. Eppure, nonostante questa immensa connessione, per assurdo siamo slegati, siamo esseri soli, lontani e silenziosi. Ma incredibilmente dipendiamo comunque da qualcosa, da qualcuno. Sotto qualunque possibile aspetto: psicologico, fisico, emotivo, economico, politico, sociale, lavorativo... e così all'infinito. Soprattutto in una società come quella odierna, nella quale siamo letteralmente interconnessi ogni nanosecondo, nella quale le informazioni viaggiano alla velocità della luce, ad una velocità che rischia di superare il naturale ciclo umano, è ancora più pesante, preponderante e preoccupante questa sensazione di dipendenza dagli altri. Come dici tu, può capitare a chiunque di osservare, di riflettere, di analizzare gli altri e di effettuare un immediato, talvolta addirittura inconscio, confronto: io e l'altra persona. Sia in difetto che in eccesso. E tendiamo, quasi per una insoddisfazione naturale insita nell'uomo, a ricercare tutto ciò che gli altri sono in grado di fare, ciò in cui sono talentuosi, ciò in cui hanno avuto fortuna, disintegrando noi stessi, ed elevandoci muri di paura, ansia, angoscia, catene di sofferenza, delirio, sfiducia in noi stessi, sentendoci impotenti, deboli, inutili. Fino al terribile momento in cui diventiamo consapevoli, come dici tu, di non amarci veramente, di non volerci bene, e forse di odiarci per ciò che siamo o per ciò che non siamo. E così crolla l'accettazione di se stessi, e la comprensione di se stessi. Forse alla fine è una questione di incomprensione del proprio Sé, di incapacità di accettazione, di ascolto del proprio Io interiore.
Dico la mia opinione.. I tuoi unfair adavantages: - Bella ragazza (sia di viso che di corpo) - Sei una ragazza intelligente Detto questo il risultato che hai ottenuto su twitch si basa sul primo unfair advantages, ovvero che sei una bella ragazza. Questo non significa che non hai meriti, anzi, ne hai parecchi perchè per il contenuto che porti solamente per essere bella penso non avresti superato i 50 spettatori.. Detto questo però c'é da considerare che qualsiasi risultato che hai ottenuto dopo è sempre stato sostenuto dall'essere bella. Per dire se fossi stata bruttina al posto di 50 avresti avuto 10 spettatori e al posto di fare magari 500 spettatori live avresti fatto 60 spettatori live
Video partito bene, finito per giustificare il sistema capitalista in maniera anche abbastanza scontata (“eh ma lui poteva fare altro invece ha avuto l’idea vincente 🤓”). Ma sono d’accordo sul fatto che concentrarsi solo su chi ha avuto vantaggi nella vita e cose del genere, possa portare a non voler fare un cazzo perche tanto il mondo è troppo ingiusto. Una parte del video che secondo me è veramente importante è il discorso che fai su quale sia la definizione di successo. In un mondo che ci vuole tutti delle macchine produttive per far arricchire chi è già ricco e impoverire chi è già povero, trovare il proprio successo FUORI da questi canoni può essere la vera soluzione (ipotesi personale).
Gli unfair advantages non esistono...ognuno ottiene quello che riesce a conquistarsi con le sue forze (al massimo l'essere nel posto giusto al momento giusto, ma anche li come dici giustamente si tratta più di mettersi nelle condizioni di essere la persona giusta nei contesti in cui ci si trova) Sentirsi frustrati, o un fallimento, perchè non si riesce ad avere la stessa vita o status di qualcun altro indica semplicemente che si sta ancora misurando la propria soddisfazione su quella (apparente) di qualcun altro... Cosa che prima si capisce e si smette di fare, meglio è !
Il tuo discorso ha senso soltanto se sei seriamente convinto che il ragazzo nato a Caivano e il figlio di Mark Zuckerberg abbiano la stessa possibilità di raggiungere un obiettivo come fondare una propria azienda, ottenere un titolo di studio, ricoprire una specifica carica lavorativa/di potere. Se invece non sei convinto che abbiano le stesse possibilità, i vantaggi esistono e sono "unfair" proprio perchè a nascere figlio di Zuck o di una famiglia qualunque di Caivano non c'è alcun merito, solo botta di culo.
@@Lollonman1 ma infatti il discorso che viene fatto più volte nel video è giustificare l'ottenimento di qualcosa in base al punto di partenza, è questo che io contesto E' ovvio che il figlio di Obama e quello dell'operaio metalmeccanico di Monza non potranno arrivare nello stesso posto nella vita (nonostante l'enorme ampliamento delle possibilità a disposizione di ognuno grazie a ISEE ecc), neanche ha senso porsi il problema, esattamente come non ha senso confrontarsi con la gente che si vede su instagram ecc (o con chiunque altro in realtà); ognuno è diverso, parte dove si ritrova e fa quel che può con quello che ha - il resto è spazzatura per la mente che semplicemente alimenta la nostra autocommiserazione (e mi ci metto anch'io fino al collo eh)
@@Carlobecc il discorso avrebbe senso se fossimo davvero tutti degli atomi e non fossimo invece anche l'insieme delle persone che ci circondano. Il "fregarsene di tutto e tutti" di cui sono piastrellati i social é una cazzata da eremita sulle montagne, in un modo o nell'altro dipendiamo molto da chi ci circonda e va bene cosí, costruire società complesse ci ha reso quel che siamo. Questa non diventa una giustificazione per l'autocommiserazione, ma riconoscere certi privilegi personali é fondamentale per non finire a parlare di quanto tu sia un "self made man" mentre tuo padre milionario ti spianava la strada fino a diventare lo zimbello di tutti. Allo stesso modo riconosceremo i privilegi degli altri e rosicheremo, basta recuperare la giusta prospettiva e capire anche come mai non sei tu ad aver fondato Snapchat
@@Lollonman1 si ma questa logica non porta da nessuna parte se non a "il mondo è cosi ingiusto", che voglio dire, grande scoperta... La giusta prospettiva secondo me è che a questo mondo nessuno regala niente, quindi tutto ciò che abbiamo o che vogliamo ce lo dobbiamo guadagnare. Il punto di partenza cambia sicuramente le nostre aspirazioni, ma per tornare al caso del fondatore di snapchat, quando ad esempio Giulia nel video dice che ha avuto accesso alla migliore istruzione ecc se questa persona non avesse avuto la voglia di metterla a frutto a poco gli sarebbe servito nella sua carriera l'essere figlio di una famiglia benestante (uso un termine generico perchè non conosco i dettagli). E' questo il mantra che dovremmo ripeterci, che ciò che ho ottenuto mi avvalora perchè sono stato io ad ottenerlo, non andare in giro a fare la lista della spesa di chi ha quali privilegi; sono d'accordissimo con te che riconoscerli ci aiuta a ridimensionare tutto, ma dietro l'angolo c'è il grosso e facile rischio di usarlo a quel punto come scusa per tutte le cose, positive e negative, quindi per me meglio porsi quesiti piu concreti piuttosto che speculativi (perchè comunque, alla fine è di questo che si parla, dal momento che non siamo e conosciamo veramente nessuno al di fuori di noi stessi...) Scusa il messaggio cosi lungo
@@Carlobecc vorrei farti notare che nel tuo primo messaggio dici che gli unfair advantages non esistono quando da ciò che tu stesso scrivi dopo é chiaro invece che anche tu sei convinto del contrario. Poi, lungi da me cominciare a parlare come se mi aspettassi qualche forma di rivoluzione comunista, ma il tuo approccio alla questione "pragmatico" é l'anticamera dei figli dei milionari che si sentono self made people e del mantenimento dello status quo. Il passo successivo a quello che dici é lo scaricare in toto la responsabilità del non essersi impegnati abbastanza a chiunque non faccia una vita agiata e tutto ciò a cascata sulle sue generazioni successive. Non esiste soltanto il piangersi addosso quando si parla di privilegi, l'ho già detto che non mi aspetto si trasformi tutto in autocommiserazione o nello svilire il lavoro altrui, ma se devo provare ammirazione per qualcuno questo approccio al privilegio é fondamentale e non sono mica uno stronzo se penso che se il figlio di un milionario crea Snapchat non ha minimamente lo stesso valore del ragazzo di Caivano che diventa un medico. Altrimenti dobbiamo solo fingere che il lavoro per arrivare a un obiettivo fatto con il supporto di una famiglia benestante o con problemi sociali importanti alle spalle siano uguali
![NOSFERATU - Official Trailer [HD] - Only In Theaters December 25](http://i.ytimg.com/vi/nulvWqYUM8k/mqdefault.jpg)
Link al libro The Unfair Advantage -> amzn.to/3No3jjg
è difficile l'inglese del libro?
Hai pienamente ragione in tutto!! ho passato 3 anni di depressione a sentirmi un fallito ed inutile, non lo auguro nessuno di passare quello che ho passato io... però ora mi sto riprendendo la mia vita in mano proprio perchè ho capito quale è il mio SUCCESSO! cosi ho lasciato il posto fisso che mi deprimeva ed a 30 anni ho ripreso gli studi, il prossimo anno andrò a studiare a Tokyo cercando di realizzare il mio sogno di vivere in Giappone!
Complementi davvero 🎉! Certo hai avuto un bel coraggio ha lasciare il posto fisso perché all’epoca di oggi non è facile avercelo . Però la tua felicità viene per prima !
Perché dovete sempre associare il fallimento al posto fisso. Siete imprenditori? Buon per voi, ma non screditate chi preferisce fare altro.
infatti parlo del MIO punto di vista, parlo di me e non di tutti, ho detto che deprimeva me e non tutti. Non credo di aver screditato nessuno, non ho mica detto "chi ha il posto fisso è un fallito" .Il tuo punto di vista è differente, ma non mettere in bocca cose che gli altri non hanno detto grazie ;D
Complimenti per il coraggio di cambiare la tua vita! È fantastico che tu stia seguendo il tuo sogno. In bocca al lupo per i tuoi studi a Tokyo! 🌟
Zia Tedde grazie per averci battuto la spesa la scorsa volta 😞🍄💍
Ciao G, ti sei meritata il mio primo commento a un video youtube in assoluto! L'hai fatto uscire in un momento particolare della mia vita, dove sto "lottando" per ottenere la laurea (ingegneria). Mi è spesso capitato di avere dei periodi bui dove non riuscissi a studiare, dove appena ci provavo mi distraevo, mi buttavo sul letto e aprivo i social. Col tempo ho cercato di eliminare di volta in volta le distrazioni, partendo banalmente dall'organizzare la schermata home del mio telefono, a togliermi dai social, fino a prendere varie abitudini (journaling quotidiano, allenamenti, buona dieta, lunghe camminate). Il discorso, purtroppo, non cambia. Torno sempre "indietro", come se questa spirale di insoddisfazione regnasse sovrana. Al momento in cui scrivo, l'unica cosa positiva che faccio è il journaling, e devo dire che si è rivelato molto più utile del previsto. Mi aiuta a tenere traccia delle mie giornate, di come mi sento e dei piccoli obiettivi che riesco a raggiungere. Anche se passo una giornata vuota, mi sforzo di scrivere qualcosa. E una cosa che ho notato, ogni volta che rientro in questa spirale di tristezza, è che svaluto me stesso, quello che faccio, e mi paragono coi miei amici e compagni di corso. L'insoddisfazione viene anche dalla mia ossessione nel voler fare le cose in modo perfetto, senza errori, ed essere sempre il migliore in ogni cosa che faccio. Con questa mentalità è molto facile abbattersi appena si incontrano degli ostacoli. Per fortuna riesco anche a pensare a quello che ho ottenuto fino ad ora, ad esempio quest'ultimo è stato uno dei miei migliori anni all'università, sono riuscito a fare cose (in generale) e con amici che qualche anno prima non avrei mai fatto (problemi di ansia). E se riesco a ripensarci è anche grazie al journaling. Dunque alla fine penso "beh, non sono poi così sfortunato, tutto sommato non è un cattivo percorso" e questo mi spinge ad andare avanti. Avere degli obiettivi è fondamentale per la soddisfazione personale, ma bisogna sempre tenere conto degli "incidenti di percorso", impossibili da calcolare a priori, ed essere bravi a capire che le cose spiacevoli capitano a tutti, non solo a noi. Alla fine, bisogna in qualche modo mettersi nella posizione migliore per raccogliere più opportunità possibili (nel mio caso, studiare, studiare, studiare...). Stare fermi senza fare nulla, immobili, subendosi lo scorrere della vita, non ha mai aiutato nessuno.
Grazie, dal tuo fan sfegatato di twitter (il bot su valorant).
WOW mi hai fatto sentire meno solo.... Ti capisco benissimo comunque.
Una cosa che a me aiuta tanto per sentirmi più produttivo, sono i promemoria dell'iphone, perchè mi fanno sentire più produttivo, dato che mi scrivo le minime cose che dovrò svolgere nell'arco di tutta la giornata, anche semplicemente scrivere per esempio : "oggi alle 16:00 vado a prendermi un caffè con (amico)." oppureee "per le 22:00 ripasso inglese" ecc...
Non sembra, però ti può cambiare la vita, perchè avrai la mente più pulita e con meno cose a cui pensare.
Ciao veece
sono nuovo e mi sono appena iscritto per il contenuto.
- i social vanno usati con cautela e con nomi falsi e mai farsi soggiogare dal tizio che in yatch, al 90% hanno usato green screen ecc..
- perseguire i propri sogni
- avere voglia di fallire prima di avere voglia di successo, i fallimenti sono parte integrante di un percorso di successo.
- capire che tipo di successo si vuole avere, io ho casa alle maldive con parenti li, pagherei a malapena il viaggio.. per alcuni fare un viaggio del genere è un successo, per me invece no.
- stare meno tempo al telefono, se non si usa prettamente per lavoro.
ps: adoro quelle inquadrature zoomate che danno risalto ai tuoi bei occhi marroni
Mi hai ricordato tantissimo quando alle medie competevo per il CONI. Quando correvo e guardavo i corridori accanto a me mi facevo influenzare involontariamente dal loro percorso e vedendo che erano davanti a me non riuscivo a recuperarli per quanto ce la mettessi tutta. Gli anni seguenti ho capito di dovermi concentrare solo sulla mia traiettoria e sul mio percorso per arrivare sul podio.
Sì però tieni presente che nello sport la fisiologia conta per il 90% della prestazione. Per semplificare, se tu hai il motore di una Fiat 500 e competi contro gente che ha il motore di una Ferrari 360, puoi impegnarti e mettercela tutta finché vuoi ma non riuscirai mai a superare il loro tetto fisiologico e vincere. Altrimenti tutti sarebbero in grado di diventare olimpionici con l'allenamento. Nello sport, così come nella vita, l'unica persona che devi battere è la versione di ieri di te stessa.
Nel mio caso guardare solo la mia traiettoria ha funzionato@@nicopicchio
È interessante sentire come hai imparato a concentrarti sul tuo percorso. Questo è un consiglio prezioso per tutti, non solo nello sport. Grazie!
@@StudyTmeITA ❤️
Non dimentichiamoci che oltre il momento giusto ed il posto giusto, è importante tener conto anche delle persone giuste.
Andiamo, sei amica di Nanni e coinquilina di Jumbo, una situazione piú sfigata di questa è praticamente impossibile, avendo a che fare con quelle losche figure, tutti gli unfair advantages si annullano automaticamente 😔
ahahhaahahhahahah ho iniziato a leggere il commento e avevo paura ahahhahah
Li chiamano video motivazionali, influencers di mindsets vincenti....si magari funziona con qualche manciata di persone a casa con inclinazioni caratteriali simili...gli altri spettatori , la maggioranza, tutti falliti e poi depressi 😂.
La gente non capisce che noi non possiamo essere, anche con determinazione e impegno, la fotocopia della persona di successo di turno.
E proprio perché non arriviamo ad esserne la fotocopia anche per nostra moralitá e carattere consolidato, la formula magicamente non funziona. Il successo é la somma di tanti dettagli che non ci appartengono in partenza e non potranno mai appartenerci perché non vogliamo snaturarci. Non riusciamo nemmeno a comprendere che certi comportamenti a quella persona vengono spontanei e facili.
Secondo me questo tuo video é partito bene ma poi ha fatto venire gravi ansie sul finale 😅
Mi è davvero piaciuto questo video e spero che parlerai ancora dell'argomento!
Video utilissimo! ❤ Purtroppo ho il brutto vizio di guardare gli altri e sentirmi inferiore e ci soffro tanto per questo perchè mi sento di non valere niente, ci sto lavorando e mi impegno ogni giorno per superare questo. Sono una ragazza e ti stimo tanto, per l'impegno che ci metti sempre nelle cose che fai, per il mindset che hai, vai sempre avanti per la tua strada senza farti scalfire da difficoltà o hater e tu sai bene quanto è difficile per una ragazza essere su twitch un mondo prettamente maschile.
Apprezzo un sacco il tuo commento
Sei molto FRIENDLY davvero, sei stra simpatica e umana, non so come esprimermi, però si mi hai fatto sentire bene in questo video. :)
Molto interessante! Bel video! Però noto che nessuno dice mai "vado su tiktok e invidio la gente che ha inventato la nuova medicina contro una malattia rara" oppure "invidio chi sa progettare un amplificatore", sento invece sempre le solite cose aride del tipo "il 15enne che è diventato ricco ballando la lambada" oppure "quel bambino di tre anni che ha già due business". Forse dobbiamo chiederci se un giorno non saremo tutti molto ma molto poveri d'animo e di cultura.
grazie per questi video giulia, ti voglio bene
Ti dico solo grazie G! Questo video è tipo la vita, letteralmente. Thank you ♥♥
sei una ragazza veramente matura e molto saggia e riflessiva. caratteristiche molto utili da affiancare all'unfair advantage "dell'essere donna su twitch", di cui parli nel video, (e di bell'aspetto aggiungerei, altrimenti non so se sia considerabile unfair advantage). se può sollevarti un po' il morale di inizio video, credo che tu sia per molti, ciò di cui tu stessa parli nel video riferito agli altri.. ovvero sei quella che quando qualcuno si ferma su un tuo contenuto pensa: "wow, questa tipa è troppo più di me"!
"se ci credi ce la farai" non è vero, ma "se non ci credi non ce la farai" è vero
Bellissimo 🥺 dovremmo iniziare a paregonarci solo con noi stessi e cercare la nostra idea di felicità, nient'altro 🫶♥️
5 Durante una tua diretta avevo commentato con una poesia, poesia che è diventata oggetto di scherno, sentendomi poi triste, in difetto, melanconico,
mi sentii ferito, infastidito un fallimento, l'ennesimo di infiniti fallimenti, per la vostra reazione.
Non volevo offendere, nè tantomeno farti sentire presa in giro. Era anzi il mio modo di dirti che ti apprezzo, che apprezzo il tuo buon esempio, l'esempio di una persona che impara a riconoscere le sue fragilità, le sue ansie, i suoi turbamenti, e lavorando piano piano su se stessa li cerchi convogliare tutti nella direzione e nel verso della propria crescita personale, e che nonostante possano ripresentarsi ricadute, dubbi, traumi, ci si prova, si va avanti, imparando sempre ogni giorno da ciò che si trova ora dietro di noi, per quanto possa condizionarci ancora oggi.
Erano cose che pensavo davvero, non per una idea idealizzata o ignara della vera te, ma per la comprensione dello sforzo che ogni giorno ci metti per trovare la tua soddisfazione, per tornare ad amarti, a capirti, a viverti.
Mi sono sentito ferito, mi sono sentito infastidito, un fallimento, per la vostra reazione.
Ma ho compreso che non è altro la ennesima manifestazione della mia mostruosa insicurezza, della mia sfiducia nelle mie capacità, del mio continuo legame inconscio necessario con il mio simile, con chi mi sta ascoltando, che infesta, infetta e scioglie nell'acido tutto, tutti gli sforzi, tutta la fatica, fino a crollare ad ogni minimo sbaglio, ad ogni incomprensione, a ciascuna disfatta.
E secondo me, infine, il vero successo, non è arrivare solamente in cima, ma è riuscire a respirare ancora a quella altitudine, con quelle responsabilità, con quella fatica, con quel passato di dolore e sacrifici, senza cadere, senza crollare. È la costanza, testarda e determinata bellezza. E così anche tu, a quelli che dicono che sei arrivata in alto solo perché sei donna, rispondi che è una falsità, perché per mantenere per tutto questo tempo questi numeri, per creare questi legami con la tua community, una seconda famiglia, non basta esser di bell'aspetto, ma ci vuole lavoro, impegno, costanza. Soprattutto in un mondo come questo, anche se lentamente, davvero lentamente sta cambiando, esser Donna non mi sembra un grande vantaggio, nessuno vorrebbe nascere con una gamba mozzata o senza un braccio.
Un abbraccio, ti ringrazio per avermi permesso di riflettere
Questo riguarda più la prima parte del tuo video, ma bisogna saper mettere le cose in prospettiva. Se ti concentri a guardare il top 1% sui social (top 1% di ricchezza, di bellezza o quel che è) questa è una ricetta per l’infelicità e niente sarà mai abbastanza. Va bene considerare gli unfair advantage e cercare di sfruttarli, ma bisogna stare attenti a non essere ossessionati da obiettivi irragionevoli.
Hai ragione, guardare sempre chi è al top può essere una trappola. Meglio concentrarsi su obiettivi più raggiungibili
Qui, mi limito a commentare che mi trovo allineato con quanto viene detto nel video. E penso sia ben fatto, ben esposto (compresi i venti minuti andati perduti). Quindi, già ora, scrivo chapeau. Però, appena avrò un attimo di quiete intorno, scriverò qualcosa anche su discord! Grazie G. ^^
Ti ringrazio per questo video, anche io sto vivendo un momento dove mi sento un fallito, sono tre anni che vado all'università è sono riuscito a dare solo gli esami del primo anno, infatti non so se continuare a frequentare o lasciare, a prescindere devo lavorare e sono molto insicuro, spero di trovare un lavoro che mi faccia stare bene e poi il tempo libero lo vorrei dedicare a RUclips per tentare di diventare un giorno un creator. Ti voglio bene e grazie per il video.
PS: non mi odiare ti prego, però lo devo dire, pls prossima volta citala Ruri Ohama, peace ❤❤
2:33 penso sia un questione di mocrodecisioni.
Faccio un esempio semplice: la palestra.
Se tu sei veramente convinto di volerti allenare, il tuo cervello andrà a fare tutta una serie di microscelte che, una dopo l'altra avranno un impatto non banale.
Ti stai allenando, bene, una ripetizione in più, una serie in più. Il riscaldamento più bello e fatto meglio. Una forchettata di pasta in più. Non sai se mangiare o meno e mangi. Alle dieci ti dici: vado a letto che devo recuperare. Tutte queste cose si sommano e ti danno risultati.
Mentre se semplicemente vai avanti facendo le cose, anche bene, ma senza avere questo "setting mentale" i risultati gli ottieni, ma non risultati cosi belli.
Capito questo concetto, lo si può apllicare quasi in ogni ambito della vita.
Non è che mi sento un fallimento, è che mi sento un fallimento VIVENTE e parte l'host
3 Come hai ben detto tu, si ragiona molto sul dover a tutti i costi acciuffare il successo, come se fosse un ladro che ci ha derubato da bambini, ma non ragioniamo quasi mai su cosa sia effettivamente questo successo. Come tutte le idee, anche quella di "successo" è estremamente relativa, dipendendo da molteplici fattori: la nostra indole, il nostro carattere, la nostra esperienza, l'ambiente circostante, l'aspettativa futura del mondo, l'educazione ricevuta... e così via discorrendo.
Similmente a Kant circa la questione sul concetto di "bellezza", tutti se pensiamo al "successo" abbiamo una istintiva idea di cosa, sentiamo che cosa sia, e quindi tutti possiamo percepirlo dentro, ma semplicemente ciascuno in maniera differente: per qualcuno potrebbe essere diventare un ricco magnate dell'industria, per qualcun altro raggiungere una fama internazionale, e ancora per qualcun altro vivere in maniera umile ma con una famiglia solida e piena d'amore, per qualcun altro può essere scoprire se stessi, e così via dicendo.
Io credo che, nonostante ci sia un necessario confronto con l'esterno, alla fine la vera sensazione del successo, quell'emozione interiore, sia un confronto fra te stesso e te, sia una lotta interiore, una conoscenza di se stessi, agendo attraverso le proprie capacità e abilità. Sai di avercela fatta quando senti di avercela fatta. Sai di averci provato con tutte le forze, e anche se non hai vinto, ci hai provato, ce l'hai messa tutta. E così forse avere successo potrebbe essere universalmente una propensione a superare i propri limiti, a migliorarci, ad elevarci a qualcosa di più grande, di più vivo, fino ad accarezzare il cielo stellato, e l'infinito.
siamo 8 miliardi di persone... credo che tutti fino ad una certa eta, ed alcuni tutta la vita...hanno pensato che tutto gli spettava di diritto...soldi, aspetto fisico, ecc. se fai il processo inverso ti accorgi che hai gia tutto
OFF TOPIC: dove hai preso il maglioncino? Comunque video molto interessante, ma credo che una delle risorse più fondamentali a oggi sia una buona situazione economica di base. Nel senso che l'intelligenza e l'insight sono tra le cose più importanti a mio parere, ma a volte per emergere e farti un certo curriculum devi riuscire ad accedere a x esperienze. Alcune di queste a vent'anni sono QUASI impossibili (auto finanziarsele intendo) sopratutto se vuoi concentrarti anche sullo studio. Il segreto sta nel cercare borse di studio e esperienze con rimborsi spese. Rimane comunque limitata la scelta.
ho 44 anni,la mia esistenza è un fallimento sotto tutti gli aspetti della vita.Sono stanco non ho più voglia di andarw avanti,dovrò anche affrontare la morte .Oggi farò un tentativo presso una struttura ASST Brianza ma non credo risolverò nulla .
nei social felicità in apparenza
lots of facts in this video, great stuff. PS. i always faint when G speaks italian, so cute.
Glad you liked it!
me gusto mucho tu video Giulia!!!
Well, my iceberg is not empty
Grazie 💜
thanks for this video!
Io ho disinstallato Instagram perché ora mi sento meglio.
Comunque capisco perfettamente quello che dici
edit spettacolare
il fatto che non me ne freghi niente delle fortune altrui e cammino imperterrito per la mia strada può considerarsi un unfair advantage? Scherzi a parte, complimenti sei molto carina hai una bellissima voce e sembri anche molto in gamba, vado a sbirciare qualche altro tuo video
00:06 Social media comparison leads to feeling inadequate.
01:41 Changing mindset to overcome the fear of failure.
03:02 Success is individual and should not be influenced by others
04:27 Recognize unfair advantages for personal growth
06:05 Good looks provide an unfair advantage
07:28 Create something new using your unfair advantages
09:00 Recognizing gender as an advantage on Twitch
10:35 Success often involves sacrifices and hidden hard work.
2 Quante volte mi sono sentito un fallito, quante volte mi sento un fallimento, l'esempio più lampante di fallimento. Vivo in una forma di astenica rassegnazione, che prosciuga ogni giorno le mie energie, fisiche e mentali, impedendomi sempre più di concentrarmi, di lavorare, di studiare, di conoscere il mondo, di ricercare quel bagliore della curiosità, quella passione, quella voglia, desiderio e tormento, fino a non riuscire ad alzarmi serenamente dal letto. Non sto bene, e per assurdo forse non voglio stare bene, perché non mi prendo cura di me, non provo a ritrovare me stesso, a cercarmi. Non ci provo. E forse è questo il mio più grande fallimento: non è sbagliare, ma non provarci neanche. È come se fossi morto, fuori dal mio corpo, fuori dal mondo, in una astrazione lontana e rarefatta da questa vita, spettatore di un libro già scritto.
La legge della attrazione sostiene quello che hai spiegato anche tu: nel momento in cui percepisci negatività ed emani negatività è probabile che effettivamente poi dovrai affrontare la vita con questo peso, mentre se si trova il modo di sviluppare una positività progressa, intesa a migliorare, diretta verso un maggiore benessere, perciò non una frivola illusione, ma proprio un modo di pensiero che possa aiutarti e darti più forza, allora forse potrai affrontare le cose con più serenità. Riprende un po' il principio di Blaise Pascal sul discorso della fede: tutti possono credere, ma bisogna farlo partendo da piccoli passi, ponendosi piccoli obiettivi, e convincendosi piano piano di poterlo fare, attuando determinate abitudini per poi farlo con naturalezza.
Ci vuole tanto coraggio, tanta voglia di vivere, che io, purtroppo, te lo dico sinceramente Giulia, sto perdendo. Mi dispiace rappresentare una figura pessimista nei commenti, ma temo di non essere l'unico, e preferisco essere sincero.
non ricordo di chi è la citazione ma... mi illuminò... e diceva: "che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione!"
4:33 Io di solito dico che ho "audioletto" un libro. Esempio: ho audioletto I miserabili, di V. Hugo. Oppure: Sto audioleggendo I viaggi di Gulliver, di J. Swift.
Sto ascoltando il libro di x
1 Al mondo tutti noi siamo necessariamente legati, connessi e sensibili all'ambiente circostante, siamo tutti parte di un universo e viviamo tutti in un microecosistema, non siamo solo noi a dare energia a questo ecosistema, non siamo in grado. Così ogni persona, animale e cosa, ciascuna idea, sensazione ed emozione che ogni giorno ci sfiora e sussurra ci condiziona, inevitabilmente, anche quando pensiamo il contrario, sebbene non ce ne accorgiamo, nonostante viviamo distratti.
Eppure, nonostante questa immensa connessione, per assurdo siamo slegati, siamo esseri soli, lontani e silenziosi. Ma incredibilmente dipendiamo comunque da qualcosa, da qualcuno. Sotto qualunque possibile aspetto: psicologico, fisico, emotivo, economico, politico, sociale, lavorativo... e così all'infinito.
Soprattutto in una società come quella odierna, nella quale siamo letteralmente interconnessi ogni nanosecondo, nella quale le informazioni viaggiano alla velocità della luce, ad una velocità che rischia di superare il naturale ciclo umano, è ancora più pesante, preponderante e preoccupante questa sensazione di dipendenza dagli altri.
Come dici tu, può capitare a chiunque di osservare, di riflettere, di analizzare gli altri e di effettuare un immediato, talvolta addirittura inconscio, confronto: io e l'altra persona. Sia in difetto che in eccesso. E tendiamo, quasi per una insoddisfazione naturale insita nell'uomo, a ricercare tutto ciò che gli altri sono in grado di fare, ciò in cui sono talentuosi, ciò in cui hanno avuto fortuna, disintegrando noi stessi, ed elevandoci muri di paura, ansia, angoscia, catene di sofferenza, delirio, sfiducia in noi stessi, sentendoci impotenti, deboli, inutili. Fino al terribile momento in cui diventiamo consapevoli, come dici tu, di non amarci veramente, di non volerci bene, e forse di odiarci per ciò che siamo o per ciò che non siamo. E così crolla l'accettazione di se stessi, e la comprensione di se stessi. Forse alla fine è una questione di incomprensione del proprio Sé, di incapacità di accettazione, di ascolto del proprio Io interiore.
Yes. Yes I am.🙃🙂
counter di "unfair advantage"?
ed eccoci ritrovati qua 🤚
anche se sono un fallimento :)
Dico la mia opinione..
I tuoi unfair adavantages:
- Bella ragazza (sia di viso che di corpo)
- Sei una ragazza intelligente
Detto questo il risultato che hai ottenuto su twitch si basa sul primo unfair advantages, ovvero che sei una bella ragazza. Questo non significa che non hai meriti, anzi, ne hai parecchi perchè per il contenuto che porti solamente per essere bella penso non avresti superato i 50 spettatori.. Detto questo però c'é da considerare che qualsiasi risultato che hai ottenuto dopo è sempre stato sostenuto dall'essere bella.
Per dire se fossi stata bruttina al posto di 50 avresti avuto 10 spettatori e al posto di fare magari 500 spettatori live avresti fatto 60 spettatori live
Ha senso
Video partito bene, finito per giustificare il sistema capitalista in maniera anche abbastanza scontata (“eh ma lui poteva fare altro invece ha avuto l’idea vincente 🤓”).
Ma sono d’accordo sul fatto che concentrarsi solo su chi ha avuto vantaggi nella vita e cose del genere, possa portare a non voler fare un cazzo perche tanto il mondo è troppo ingiusto.
Una parte del video che secondo me è veramente importante è il discorso che fai su quale sia la definizione di successo. In un mondo che ci vuole tutti delle macchine produttive per far arricchire chi è già ricco e impoverire chi è già povero, trovare il proprio successo FUORI da questi canoni può essere la vera soluzione (ipotesi personale).
Ma quanto é HD sta videocamera.. ammazza xD
Perché unfair? Mica sono ingiusti. Io li chiamerei fair advantages.
grazie mi stai dicendo che sono un fallimento? non ho capito
et io
potrei sapere in che lingua parli ????????
non lo so nemmeno io
Mi vuoi sposare?
Gli unfair advantages non esistono...ognuno ottiene quello che riesce a conquistarsi con le sue forze (al massimo l'essere nel posto giusto al momento giusto, ma anche li come dici giustamente si tratta più di mettersi nelle condizioni di essere la persona giusta nei contesti in cui ci si trova)
Sentirsi frustrati, o un fallimento, perchè non si riesce ad avere la stessa vita o status di qualcun altro indica semplicemente che si sta ancora misurando la propria soddisfazione su quella (apparente) di qualcun altro... Cosa che prima si capisce e si smette di fare, meglio è !
Il tuo discorso ha senso soltanto se sei seriamente convinto che il ragazzo nato a Caivano e il figlio di Mark Zuckerberg abbiano la stessa possibilità di raggiungere un obiettivo come fondare una propria azienda, ottenere un titolo di studio, ricoprire una specifica carica lavorativa/di potere. Se invece non sei convinto che abbiano le stesse possibilità, i vantaggi esistono e sono "unfair" proprio perchè a nascere figlio di Zuck o di una famiglia qualunque di Caivano non c'è alcun merito, solo botta di culo.
@@Lollonman1 ma infatti il discorso che viene fatto più volte nel video è giustificare l'ottenimento di qualcosa in base al punto di partenza, è questo che io contesto
E' ovvio che il figlio di Obama e quello dell'operaio metalmeccanico di Monza non potranno arrivare nello stesso posto nella vita (nonostante l'enorme ampliamento delle possibilità a disposizione di ognuno grazie a ISEE ecc), neanche ha senso porsi il problema, esattamente come non ha senso confrontarsi con la gente che si vede su instagram ecc (o con chiunque altro in realtà); ognuno è diverso, parte dove si ritrova e fa quel che può con quello che ha - il resto è spazzatura per la mente che semplicemente alimenta la nostra autocommiserazione (e mi ci metto anch'io fino al collo eh)
@@Carlobecc il discorso avrebbe senso se fossimo davvero tutti degli atomi e non fossimo invece anche l'insieme delle persone che ci circondano. Il "fregarsene di tutto e tutti" di cui sono piastrellati i social é una cazzata da eremita sulle montagne, in un modo o nell'altro dipendiamo molto da chi ci circonda e va bene cosí, costruire società complesse ci ha reso quel che siamo. Questa non diventa una giustificazione per l'autocommiserazione, ma riconoscere certi privilegi personali é fondamentale per non finire a parlare di quanto tu sia un "self made man" mentre tuo padre milionario ti spianava la strada fino a diventare lo zimbello di tutti. Allo stesso modo riconosceremo i privilegi degli altri e rosicheremo, basta recuperare la giusta prospettiva e capire anche come mai non sei tu ad aver fondato Snapchat
@@Lollonman1 si ma questa logica non porta da nessuna parte se non a "il mondo è cosi ingiusto", che voglio dire, grande scoperta...
La giusta prospettiva secondo me è che a questo mondo nessuno regala niente, quindi tutto ciò che abbiamo o che vogliamo ce lo dobbiamo guadagnare. Il punto di partenza cambia sicuramente le nostre aspirazioni, ma per tornare al caso del fondatore di snapchat, quando ad esempio Giulia nel video dice che ha avuto accesso alla migliore istruzione ecc se questa persona non avesse avuto la voglia di metterla a frutto a poco gli sarebbe servito nella sua carriera l'essere figlio di una famiglia benestante (uso un termine generico perchè non conosco i dettagli). E' questo il mantra che dovremmo ripeterci, che ciò che ho ottenuto mi avvalora perchè sono stato io ad ottenerlo, non andare in giro a fare la lista della spesa di chi ha quali privilegi; sono d'accordissimo con te che riconoscerli ci aiuta a ridimensionare tutto, ma dietro l'angolo c'è il grosso e facile rischio di usarlo a quel punto come scusa per tutte le cose, positive e negative, quindi per me meglio porsi quesiti piu concreti piuttosto che speculativi (perchè comunque, alla fine è di questo che si parla, dal momento che non siamo e conosciamo veramente nessuno al di fuori di noi stessi...)
Scusa il messaggio cosi lungo
@@Carlobecc vorrei farti notare che nel tuo primo messaggio dici che gli unfair advantages non esistono quando da ciò che tu stesso scrivi dopo é chiaro invece che anche tu sei convinto del contrario. Poi, lungi da me cominciare a parlare come se mi aspettassi qualche forma di rivoluzione comunista, ma il tuo approccio alla questione "pragmatico" é l'anticamera dei figli dei milionari che si sentono self made people e del mantenimento dello status quo. Il passo successivo a quello che dici é lo scaricare in toto la responsabilità del non essersi impegnati abbastanza a chiunque non faccia una vita agiata e tutto ciò a cascata sulle sue generazioni successive. Non esiste soltanto il piangersi addosso quando si parla di privilegi, l'ho già detto che non mi aspetto si trasformi tutto in autocommiserazione o nello svilire il lavoro altrui, ma se devo provare ammirazione per qualcuno questo approccio al privilegio é fondamentale e non sono mica uno stronzo se penso che se il figlio di un milionario crea Snapchat non ha minimamente lo stesso valore del ragazzo di Caivano che diventa un medico. Altrimenti dobbiamo solo fingere che il lavoro per arrivare a un obiettivo fatto con il supporto di una famiglia benestante o con problemi sociali importanti alle spalle siano uguali
Più belle di te non credo habibti