O ti LAUREI o sei UN FALLITO

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  • Опубликовано: 3 окт 2024
  • Negli ultimi mesi mi è capitato di sentire una serie di notizie legate al mondo dell'università che mi hanno messo una profonda tristezza. Parlo di quei ragazzi che, non riuscendo a ottenere i risultati accademici sperati, cadono in un baratro, fino a conseguenze irrimediabili. Non andrò nei dettagli, sono sicuro che avete capito di cosa parlo.
    So bene che delineare le cause di queste disgrazie è una faccenda complessa, ma non dobbiamo fare l'errore di pensare che non si possa far nulla per evitarle.
    Il cambiamento, come dico spesso, deve partire da noi e in questo caso penso che un punto di partenza potrebbe essere trattare due concetti base dell’esperienza universitaria: lo studio e il fallimento.
    Ve ne parlo in questo #UnCaffèConAlessandro, e mi rivolgo specialmente a tutti quelli che il percorso universitario lo stanno vivendo in prima persona. A loro mi sento di dire un'ultima cosa: se qualcosa non va, non abbiate paura di chiedere aiuto.
    Alla luce di queste notizie, secondo voi, su quale aspetto del percorso di istruzione dovremmo lavorare?
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Комментарии • 53

  • @alessandrodeconcini-adc
    @alessandrodeconcini-adc Год назад +10

    Un messaggio, questo, di cui abbiamo tremendamente bisogno.

  • @mat.inbreve7360
    @mat.inbreve7360 Год назад +16

    Non è una questione di bocciatura o un 30 non preso. È una questione di accumulo, di troppo e di inutile. Mi spiego.
    Ho studiato ingegneria più anni del necessario (e non sono l’unica).
    Quanto tempo perso e dico ad alta voce PERSO ad imparare dimostrazioni di Teoremi letteralmente inutili, non necessari al mondo del lavoro. Come non è necessario imparare a memoria formule che nel mondo del lavoro saremo per forza costretti a consultare manuali.
    Tutto questo esercizio di memoria moltiplicato per pagine e pagine e pagine di formule, dimostrazioni, teoremi che al fine pratico non mi insegnano un mestiere è frustrante, demotivante e mette fortemente in discussione la capacità di uno studente.
    Ora voglio fare una piccola rimostranza ai docenti universitari, categoria molto spesso inattaccabile e raramente messa in discussione al contrario di un insegnante di un liceo o scuole medie, VI PREGO DAL PIÙ PROFONDO DEL CUORE: ASCOLTATE GLI STUDENTI, anche quelli che vi sembrano meno promettenti, non mettete l’umanità totalmente da parte.
    Ti ringrazio enormemente per questo video. Grazie al cielo qualcuno ne parla.

  • @angfox
    @angfox Год назад +8

    Da ventenne ho vissuto la sensazione di non sapere cosa fare della mia vita. Di passioni ne ho sempre avute tante (disegno, fotografia, musica, computer) ma non ho mai pensato che potessero trasformarsi in lavoro. E questo a prescindere dal sostegno che ho avuto sia in famiglia che a scuola. Dopo un percorso poco brillante all'università e una laurea in ingegneria , adesso faccio un lavoro che non mi soddisfa. Alla soglia dei 40 ancora non so cosa fare della mia vita. Ritengo che ciò che schiaccia le persone non sia tanto il fallimento di un singolo esame o la delusione che immaginano di aver provocato alle persone che li sostengono. E'la mancanza di un obbiettivo a lungo raggio, di una prospettiva, ciò che abbatte molti. Inutile dare la colpa a scuola, famiglia o in generale alla "società". Semplicemente ci sono persone che sanno (o meglio, che fanno finta di sapere) come gira il mondo ed altre che nonostante gli sforzi e le capacità non riescono a imboccare la strada giusta. Magari si potesse insegnare a riconoscere le proprie aspirazioni.

  • @giorgioedoardogreca9921
    @giorgioedoardogreca9921 Год назад +7

    Da studente fuoricorso tutti ti danno addosso con "Ah ancora alla tua età non ti sei laureato?", "Ancora in università vai?". All'inizio mi pesava ma ho avuto la fortuna di avere genitori che mi hanno sostenuto emotivamente ed economicamente e, senza guardare in faccia a nessuno e contando sulle mie forze, ce l'ho fatta!
    NON MOLLATE MAI PERCHÉ CHI VI CRITICA 1. NON VI CONOSCE 2. NON SAREBBE GRADO DI FARE QUELLO CHE STATE FACENDO VOI

  • @Ln09738
    @Ln09738 Год назад +32

    Grazie mille per i suoi video, la seguo molto volentieri. Secondo me ancora più di valore sarebbero video più lunghi o intere live in cui porta la sua esperienza e magari tratta più nel tecnico temi sulla gestione aziendale, vista la sua esperienza e capacità nel campo. Sono sicuro che per molti sarebbe un vero piacere ascoltarla, e avrebbe un grandissimo valore aggiunto per ragazzi che vogliono conoscere più da vicino l’esperienza aziendale e manageriale.

  • @plus2336601
    @plus2336601 6 месяцев назад +3

    Il problema è la società malata. Io stesso mi sono laureato molto in ritardi in Fisica supereando mille difficoltà date dalla dificoltà dell'argomanto (alcuni esami sono letteralmente un colosso dove servono abilità mnemoniche molto oltre la media). Alla fine mi sono laureato oltre i 30 così come mio percorso di conclusione dell'università sapendo benissimo che quella laurea ad una certa età conta 0. Infatti la ho messa nel cassetto eciao, in quanto oltre una certa età causa società malata nel mondo del lavoro non entri, ci sono i pischelini da 110 e lode più giovani oltre 10 anni di te e prendono quelli e a te ti sputano in faccia. In sintesi mi sto arrangiando con attività o altro per conto mio senza dover chiedere il permesso a nessuno e senza fare le classiche figuracce fantozziane di cercare lavro a 40 anni... il lavoro me lo creo io a mia misura, senza disturbare nessuno o svilirmi.
    Se non cambia la società di questi suicidi se ne leggeranno sempre di più... e la socità è malata e la malattia grave si chiama merito, meritocrazie ecc... non per nulla il minimstro dell'istruzione si chiama anche del merito... così si va verso l'abisso per i nostri giovani... e qui mi fermo. Video bellissimo

  • @alexmulo
    @alexmulo Год назад +12

    Quando mi sono iscritto all'università nel 2004 ho dovuto prendere quella sotto casa perché se avessi dovuto lavorare mi sarei laureato troppo tardi e sapevo in partenza che nel mondo del lavoro mi avrebbero discriminato. In Italia il problema più grande è l'arretratezza del settore privato che é pieno di pregiudizi. Se non rientri nel schema anni 80-90 il lavoro non te lo danno. Il nord Italia scimmiotta l'estero solo seguendo il trend dei nomi stravaganti delle posizioni di lavoro per tutto il resto ti becchi 1500 netti come laureato e se ti lamenti è chiaramente colpa tua.

  • @mattiuz3847
    @mattiuz3847 Год назад +7

    Buongiorno. Io mi ci ritrovo molto nelle Sue parole. Sono un libero professionista di 22 anni e studente universitario. Cerco nel mio piccolo di far coesistere lo studio, il lavoro, lo sport, la famiglia e il tempo libero (non riuscendoci sempre). Inevitabilmente le persone che hai intorno si creano delle aspettative, molte volte ti mettono a confronto con altre persone e facendo così enfatizzano il tuo senso di "fallimento" anche se ci stai mettendo tutto l'impegno possibile. Se gli studi che seguo non fossero stati la mia passione avrei sicuramente già mollato l'Università. L'importante è capire cosa vogliamo da noi stessi e non cosa vuole la società da noi. Complimenti per la Sua preparazione e capacità di esporsi in ogni Suo video

    • @AlessandroBenetton
      @AlessandroBenetton  Год назад +3

      Grazie mille! Condivido: conoscere a fondo la propria passione e noi stessi è un punto fondamentale della crescita!

    • @starman633
      @starman633 Год назад

      Le persone, sopratutto quelle che ti stanno intorno, sono spesso cattive. Lo fanno apposta ad enfatizzare gli insuccessi altrui spesso per giustificare i propri fallimenti. Un consiglio: prendi le distanze da persone del genere, anche se sono “amici” o parenti. Elimina il veleno dalla tua vita.

  • @matt4469
    @matt4469 Год назад +5

    Questo tipo di messaggio, che apparentemente può sembrare banale ha in realtà un grosso valore se detto da una persona come lei.
    Spesso nella società della performance in cui viviamo ci viene detto di rallentare ma da persone di cui, analizzandone la vita brevemente, non ci fidiamo più di tanto. È invece importante che persone di successo, come Alessandro Benetton parlino di questi temi, per far si che questa non sia l'ennesima critica non costruttiva al sistema in cui viviamo, ma un vero e proprio tentativo di vivere le cose con meno stress e dubbi, che penso sono il fattore che più distrugge la nostra generazione di giovani.

    • @AlessandroBenetton
      @AlessandroBenetton  Год назад +2

      Grazie Matt! Ritengo sia importantissimo parlarne il più possibile

  • @carloluigivico2045
    @carloluigivico2045 Год назад +6

    Facendo invece un discorso più ampio sull’università il mio più grande rimpianto di non aver utilizzato quegli anni nei quali c’era ancora chi pensava a me sotto ogni aspetto per formarmi in modo serio al massimo possibile mi viene in mente la famosa frase di Franco Battiato: le “ se penso come ho speso male il mio tempo che non tornerà più “
    Consiglio a tutti di concentrarsi e di studiare al massimo delle loro possibilità quando sono all’università

  • @mariog2683
    @mariog2683 Год назад +1

    Nel mio percorso universitario ci ho impiegato praticamente 10 anni della mia vita per prendere triennale e magistrale, con molti mesi in cui dormivo e studiavo senza sosta e senza possibilità di uscire di casa anche solo per vedere luce solare. Un tempo da fallito per molti, ma nonostante tutto ho ricevuto diversi complimenti dai professori soprattutto nei lavoretti pratici e nelle esposizioni davanti a un piccolo pubblico della classe, dove in molti altri, anche con voti vertiginosi, annaspavano o andavano in panico e crisi di pianto. Imparare materiali per 3000 e passa pagine non è per me, ma costruire un progetto e comprenderne le dinamiche mi viene molto meglio. Sono riuscito ad affrontare Inglese e Tedesco con passione, dove la stragrande maggioranza degli studenti annaspava già ad un B1 e mi chiedeva consigli e aiuti. L'università purtroppo avendo uno standard per tutti, deve necessariamente essere caratterizzato da un calibro di tipo empirico e relativamente spersonalizzato, siamo noi a doverne dare un senso; non è una competizione (che spesso formano gli stessi studenti tra di loro), ma la possibilità di estendere il nostro essere umano, con una possibilità di arricchimento permanente, che va oltre le materie stesse, creando una cassetta degli attrezzi, capace di donare una sensibilità superiore e il piacere della scoperta di nuovi talenti sfaccettati e complessi.

  • @AlessandroBottoni
    @AlessandroBottoni Год назад +66

    Il solo fatto che una persona come Alessandro Benetton (che ha sicuramente una vita piuttosto piena) abbia trovato il tempo di registrare questo bellissimo video, mi scalda il cuore. Complimenti per la saggezza, la pacatezza e la capacità di comprendere le debolezze altrui.

  • @giorgiagola4594
    @giorgiagola4594 Год назад +2

    Grazie per trattare temi così delicati ed importanti ❤

  • @paolam2258
    @paolam2258 Год назад

    Grazie per aver parlato di questo grande dolore che affligge la nostra società 🙏

  • @lorenzogentile7938
    @lorenzogentile7938 Год назад +1

    Purtroppo la questione è che il problema è sempre l'individuo e non ciò che gli sta intorno. Perché l'individuo puoi tentare di correggerlo, ma ciò che gli sta intorno è un po' più difficilotto da cambiare...

  • @mikahel2107
    @mikahel2107 Год назад +3

    I'll problema sono le aziende, soprattutto italiane, che chiedono la laurea come indispensabile, quando i migliori (o peggiori come il da lei citato WC) personaggi della storia non erano laureati. Dovremmo eliminare la necessità della laurea e promuovere la capacità lavorativa accompagnata da studi di approfondimento successivi. Ma si sa, oggi i programmi scolastici vengono fatti dalle aziende (soprattutto finanziarie), e non tendono ad insegnare per costruire ma ad avere un necessario numero di impiegati accondiscendenti (come mostrò Paolo Villaggio).

  • @albertocieno
    @albertocieno Год назад

    Grazie per aver portato un contenuto sano trattando un argomento tutt’altro che semplice. Premesso ciò, invito, chi ha piacere, a riflettere sul fatto che i casi limite di cui si parla, che inevitabilmente sono quelli che colpiscono e che richiamano la nostra attenzione, presuppongono l’esistenza di una quantità di studenti tutt’altro che indifferente, se vogliamo immaginare una distribuzione normale, che hanno la fortuna di riuscire a proseguire ma al prezzo della sterilizzazione della propria felicità. Immagino un futuro stupendo in cui esista una realtà che rivolga l’attenzione anche a loro.

  • @BillyRayBusiness
    @BillyRayBusiness Год назад +1

    Grande Alessandro. Grandi parole dette da un grande uomo 💪🏼

  • @bergomif
    @bergomif Год назад

    Grazie di cuore per questo splendido messaggio❤

  • @christiansalemi5125
    @christiansalemi5125 8 месяцев назад

    Alessandro, non ti conosco, ma quanto avrei voluto avere un mentore come te nei momenti bui... Ti auguro una buonissima giornata!

  • @Luis-nx2ei
    @Luis-nx2ei Год назад +1

    Grazie Ale, ora mi sento un pò meno fallito ma resto sempre un fallito per i miei...

  • @carloluigivico2045
    @carloluigivico2045 Год назад

    Condivido pienamente la tua analisi sul tema rimango anch’io davvero senza parole quando sento queste notizie tragiche.

  • @starman633
    @starman633 Год назад

    Purtroppo dietro a questi suicidi c’è spesso il senso di colpa che questi ragazzi provano verso i genitori e il senso di vergogna dovuto al confronto con gli altri che spesso non perdono occasione per deridere chi é rimasto indietro. Un mix esplosivo che può purtroppo essere devastante per quelle persone estremamente sensibili al giudizio altrui.

  • @chiaradisarno1392
    @chiaradisarno1392 Год назад

    Grazie per fare passare questo messaggio. ❤

  • @improveespanol
    @improveespanol Год назад

    Bravo Alessandro 👏 ottimo ragionamento

  • @sandroairj
    @sandroairj Год назад +3

    “Studiare dovrebbe essere un’occasione per approfondire i temi che ci stanno a cuore”
    Chapeau ❤

  • @vittoriocomin
    @vittoriocomin Год назад

    Bravo Alessandro...parole sagge...grazie..

  • @flmr741
    @flmr741 Год назад

    Da padre di due figli poco più che ventenni dico che questo è il più bel video che ha fatto. 👍 E serve più a noi genitori che ai figli

  • @wmatte91
    @wmatte91 Год назад +8

    E' un tema delicato e per quanto l'approccio di questo video sia misurato e leale, penso sia ancora un po' superficiale.
    Proviamo ad approfondire: potremmo farlo con la metodologia del 5W o dei 5 perché.
    1. Perché se gli studenti non si laureano nei tempi e nei modi prestabiliti si suicidano? Forse perché sentono la pressione sociale del risultato.
    ---
    2. Perché gli studenti sentono la pressione sociale del risultato? Forse perché sanno, o hanno appreso, o gli è stato detto da un elemento della società, che se stai nei tempi previsti ed eccelli, sei più facilitato "nell'entrare in società". Altrimenti ... Sei molto svantaggiato.
    ---
    3. Perché gli studenti hanno appreso che se stai nei tempi e nei modi previsti dalla società, allora sarai "premiato"? Forse perché la società si è orientata molto verso il merito, per cercare di superare l'impasse di chi invece ha (apparentemente) ottenuto un risultato che "non si meritava".
    ---
    4. Perché la società si è orientata verso il merito, spingendo i nostri studenti sotto tanta pressione? Forse perché in molti nella società stessa hanno ottenuto cose senza "meritarlo", promettendo quindi ai soggetti singoli di tenere presente il loro "merito", ma solo se scambiato per una performance di eccellenza.
    ---
    5. Perché vi sono stati soggetti che hanno ottenuto cose che "non si meritavano"? Forse perché la giustizia, da tempo, è venuta meno ed è stata sostituita dal merito, appunto.
    ---
    Ora, questa veloce disamina è un po' più approfondita del primo, generale approccio proposto nel video, ma resta ancora superficiale e rudimentale. Dal metodo dei "5 perché" dovrebbe discendere un albero dei perché di 5 livelli, i quali poi danno spunti di analisi per capire la causa o le cause radici del problema esaminato.
    Nonostante ciò, tuttavia, si capisce già molto bene come l'approccio e la percezione dei nostri giovani velocemente discussi nel video non siano la causa del loro disagio, quanto piuttosto, gli effetti di qualcosa di più grande e radicato.
    Ringrazio immensamente per la misura e la lealtà di questo video, ma per favore: non semplificateci.

  • @a199063
    @a199063 Год назад +1

    Salve signor Benetton. Ho 28 anni. Per tutta una serie di ragioni non ho potuto fare l'università subito dopo il liceo, però spesso negli ultimi tempi ho il pensiero di riprendere gli studi in un futuro. Le domando: conseguire una magistrale in ambito economico/finanziario a 35/38 anni può considerarsi "utile" dal mero punto di vista lavorativo? Oppure é troppo tardi per quello?

  • @ninintrekking5190
    @ninintrekking5190 Год назад +1

    io ho la media del 24, non m'interessa prendere un voto alto alla laurea, voglio solo finire il mio percorso. tutto qui.

  • @nicolomagagnato4346
    @nicolomagagnato4346 Год назад

    Gran bel video👏🏻

  • @renatobianchi65
    @renatobianchi65 2 месяца назад

    Bel video. Eh, la competizione.................. pensa che come suicidi tra studenti stiamo ancora "indietro" rispetto a nord europa, korea, USA, cina, giappone............ Si, dicono proprio così, che : "da noi in Italia la produttività sul lavoro è scarsa, tutto inizia sui banchi di scuola, dove la pressione é inferiore rispetto ad economie più performanti della nostra, lo dimostrano i dati dei suicidi tra gli studenti".

  • @SpiffyGolfTV
    @SpiffyGolfTV Год назад +8

    penso che dopo aver finito la scuola superiore non si deve prendere 1 o 2 anni sabatici perchè ti demotiva di più studiare, ma cercare subito un lavoro e magari un giorno viene la voglia di ritornare sui libri. Non si deve ascoltare i social media, anche laurearsi a 40/ 50 anni si riesce a trovare lavoro

  • @paolomarcuzzo3981
    @paolomarcuzzo3981 Год назад

    Credo che il problema sia da addebitare quasi esclusivamente all'Universitá italiana che é una mera somma di esami, talvolta anche slegati tra loro e senza un percorso omogeneo che appunto é destabilizzante per chi non é sufficentemente maturo, atenei in cui gli studenti sono dei singoli invece che un gruppo che avanza insieme. Tranne ovvio alcune eccezioni come ad esempio la Bocconi dove sei seguito come in una classe delle superiori e addirittura gli esami sono fatti in piú steps, e dove dubito fortemente ci siano tanti fuoricorso proprio perché l'approccio é diverso. Non so se all'estero c'é questo problema dei fuoricorso, ne dubito

  • @paoloroversi669
    @paoloroversi669 Месяц назад

    👏👏👏👏👏👏👍

  • @erdigo00
    @erdigo00 Год назад

    Stima totale

  • @emywar2118
    @emywar2118 Год назад

    👍👍👍❣️

  • @asgavvateam6476
    @asgavvateam6476 Год назад

    E come dice il grande Ibra "il fallimento è una parte del successo"

  • @doctorbesca
    @doctorbesca Год назад

    Io ho tre lauree. Mi sento realizzato perché ciò che ho fatto mi servirà come dietista nella vita. Prossimo step Medicina. Taac.