Sono nata e cresciuta dentro una setta cristiana molto opprimente e quando mi chiedono come ho fatto a liberarmi da un'educazione così condizionante rispondo che Nietzsche mi ha salvato la vita!!
Il famoso scrittore Hermann Hesse in una delle sue opere, confessò la sua medesima problematica : crebbe infatti in una famiglia di stretta osservanza Luterana la cui educazione lo segnò profondamente.Lo stesso Hesse , si sentiva in qualche modo legato a Friedrich Nietzsche.
@@valtergilenardi2639 I grandi pensatori, a volte possono fare miracoli o per lo meno ci smuovono dalle convinzioni errate .Da ex " consumatore" di benzodiazepine, mi sono ripromesso di non farne più uso, nonostante le pressioni del SSN funzionale al sistema corrotto.
Bravissimo Rick! Affrancare schiavi e padroni da ogni connotazione sociologica e far comprendere cosa sia l'aristocratico è lo spunto più potente che potevi dare a chi è ancora digiuno o semi-digiuno del grande Nietzsche... pure io.ho letto e amato N fin dai miei più verdi anni Bravo!
A me piacerebbe anche se ci fosse una rubrica dedicata alle idee deboli, malriuscite, poco incisive o poco utili ; argomenti fatti male ; idee che sono state fatte a pezzi. Sarebbe anche costruttivo sapere il perchè sono deboli. 😊 Bellissimo video Rick, grazie !
@@elisarasello6015 Molti cosidetti Saggi a modo loro: pieni di certezze assolute! Scrivono o propongono frasi o Ideologie clamorose, poi spesso Giovani o Anziani secondo me affetti da Analfabetismo Funzionale condito da tanto Narcisismo Egoistico!!! Li seguono finché non approdano praticamente a nulla e lasciano perdere certi strampalati insegnamenti!!! Io la penso così. Non gli importa di niente e di nessuno e questo li rende stupidi e in balia degli eventi 😅😅😅😅😅🙈 Idiota in Greco Antico ...sign. " Colui che pensa solo al suo orticello ". Io invece li chiamo " I minkioni " egoisti ottusi senza senso dell'altruismo.
@@valtergilenardi2639 mah, mi sembra un po' semplicitica come risposta. Kant ha tirato fuori la differenza tra giudizi sintetici a posteriori e giudizi analitici a priori, poi Quine gliel'ha smontata. Ma non è che Kant fosse uno stronzo. Per fare solo un esempio. E poi, come c'è da imparare dalle buone idee, c'è anche da imparare dalle cattive idee.
A mio avviso Nietzsche ha toppato con il discorso su Socrate, specialmente riferito al fatto che la sua filosofia consista solo nel decostruire il pensiero altrui e per questo sia riconducibile alla morale degli schiavi. Il metodo socratico non ha mai come scopo quello di far sentire in colpa o di sminuire o di svalutare l'interlocutore, ma anzi ha lo scopo di innalzarlo. Socrate era contro un sapere dogamtico e "preconfezionato", un mera adesione al canone o alle convenzioni che provengono dall'esterno, e anzi cerca proprio di tirare fuori l'originalità dai suoi interlocutori, di farli pensare con la propria testa, di produrre qualcosa di nuovo da loro stessi. Non a caso Socrate definiva il suo metodo "Maieutica", l'arte della levatrice, solo che lui faceva partorie idee, non corpi. La filosofia di Socrate secondo me (basandosi poi su quello che ci è arrivato attraverso Platone) è una filosofia di metodo, non di idee. Quasi mai Socrate arriva a delle conclusioni, figuriamoci poi ad un sistema filosofico, ma è proprio la potenza del suo metodo che lo rende così rilevante. Questa continua indagine radicale su tutto quello che si conosce, questa diffidenza nei confronti di chi dichiara di possedere la verità, questa ricerca che si basa sulla logica, ma non una logica che ci viene offerta come prodotto finito da altri, ma come qualcosa che ognuno deve scoprire e deve formulare da sé. Questa è una delle idee centrali del pensiero filosofico in generale e poi anche del pensiero scientifico, e, ironicamente, ha molti punti in comune con la filosofia dell'Oltreuomo e del rifiuto dei valori di Nietzsche.
La premessa del tuo commento è completamente errata. Nietzsche in nessun passo riconduce la morale socratica a quella degli schiavi per il suo decostruire le opinione altrui, anzi nella Gaia scienza valorizza questo aspetto. Invece Nietzsche in Socrate trova l'emblema della sua epoca in cui si sta attuando una svalorizzazione della morale degli aristoi ( i migliori) basata sulla forza, degli istinti a fronte della ragione, una svalorizzazione della tragedia a fronte dell'apollineo. Leggendo La nascita della tragedia oltre che alla Genealogia della morale, trovo sia questo che Nietzsche critichi principalmente e non la pratica della decostruzione del pensiero altrui ( lui stesso decostruisce ). quindi dire che ''ha toppato'' su Socrate non è affatto corretto se espresso in questo termini.
Ha toppato anche interpretando come passiva e da schiavo la accettazione della condanna a morte, la si potrebbe interpretare invece come un affrontare attivamente la cosa
Ciao! Il problema di S. per N. è il razionalismo inteso come eccesso di coscienza che impedisce la vita e l’arte (vedi Nascita della tragedia). E ancor di più, è problematico per N. il fatto che S. è una maschera di Platone, e quindi, nonostante il metodo socratico sia di per sé valido, finisce per essere al servizio del sistema filosofico di P. (oltre-mondo delle idee contro fedeltà alla terra, per semplificare). N. contrappone anche il conoscere se stessi dell’oracolo di Delfi, caro a S., al suo divenire se stessi, nel preciso senso che non c’è una logica che non nasca dalle sensazioni e dalle emozioni, corporee, carnali, concrete (cosa che il pragmatismo ha poi sviluppato), e non c’è una verità che non sia legatissima con la vita (anche fenomenologia ed esistenzialismo hanno molto da dire a riguardo). Infine, bisogna saper riconoscere che il vero passa anche attraverso il falso, e la vita si contraddice continuamente, dunque fare filosofia significa anche avere il coraggio di percorrere vie paradossali alla verità. Non a caso, il metodo socratico e quello sofistico diventano indistinguibili se portati al limite (come succede nell’ultimo Platone). Il discorso è lungo, ma fondamentalmente per me leggere Platone è un’esperienza così bella che non può non venir voglia di pensare il rovescio di quello che ha detto - non tanto per decostruire o moraleggiare, quanto per puro gusto, gioco filosofico, mettere alla prova la solidità di un sistema di valori, e cercarne di alternativi e di migliori. E alla fine magari trovare i propri…
@@ricardocarvaillo3016Interessante, grazie per la risposta. Queste sono già argomentazioni più valide nel criticare Socrate. Però sull'idea che il metodo Socratico sia riconducibile alla morale degli schiavi comunque non sono d'accordo.
Mi sono riconosciuto in molti passaggi nella " morale dello schiavo", anzi , il mio agire è dettato proprio dal risentimento verso la società e questo è deprimente.Grazie per la lezione su Nietzsche 👍
Ciao Rick, veramente un bel video! Ti seguo da un po’, circa da qualche mesetto e sei riuscito a farmi appassionare alla filosofia ed al mondo della conoscenza in un modo incredibile! Comunque volevo farti una domanda: hai mai fatto un video dove parli tu del tuo modo di vedere l’arte ed in maniera più particolare la musica? Perché io sono un ragazzo che sta studiando composizione e ad oggi noto che molte persone non conoscono quella che effettivamente sia la “vera” musica di oggi… intendo la musica “colta”, “classica” ecco. Per intenderci, i Wagner di oggi. Perché nella maggior parte dei casi si considera solo la musica leggera (quindi quella pop, rock, rap etc. Etc) che secondo me ha un valore elevatissimo in ambito politico per esempio, considerato che arriva a tutti e non c’è bisogno di una analisi filosofica/interpretativa/musicale molto approfondita. Però, la musica che effettivamente evolve il linguaggio musicale, porta novità e che ovviamente è molto più complessa penso che sia altra, la cosiddetta musica contemporanea scritta dal 900 in poi che cerca di trovare nuovi sistemi compositivi e quindi di fuggire alle soluzioni trovate nel passato. Non so se conosci qualche autore contemporaneo, però mi piacerebbe se realizzassi un video al riguardo, dove esprimi la tua opinione sulla musica e l’arte in generale, considerato che se ne parla veramente molto poco. Se vuoi puoi cercare di scoprire il mondo della musica contemporanea attraverso un canale RUclips molto recente, ContempoRed, che secondo me riesce a parlarne con professionalità. Se hai letto questo commento grazie per aver speso del tempo per me!😁
Grazie Rick! Vedo un altro collegamento tra filosofia e psicologia (con la teoria del locus of control di Rotter), una cosa che mi fa ancora di piu apprezzare la disciplina che sto studiando ❤ Bentornato
E' il concetto di "morale", alla base di tutti i discorsi, ad essere sbagliato. La vera morale è innata nella capacità del pensiero di distinguere ciò che è meglio da ciò che è peggio sulla base di ciò che si vorrebbe per sé e che, per questo, si dovrebbe percepire come un possibile diritto anche per gli altri. Entrambe le morali citate (schiavi-padroni) non sono tali, ma posizioni ideologiche di chi, da una parte o dall'altra, vuole esercitare un qualsivoglia potere. La vera morale è un insieme di sentimenti per nulla pregiudiziali, ma sempre riferibili - per qualunque uomo, regione o religione del mondo - alle circostanze.
Molto interessante come cio' va a contrastare e completare la visione che io rittengo ancora piu' POTENTE di NIetzsche sul libero arbitrio, nella quale espone quanto l uomo non sia padrone delle sue azioni, cosa poi dimostrata da vari esperimenti e anche dagli ultimi studi di Robert Sapolsky, che poi e' cosa ben nota dai fisici
Va bene ma la nostra vita è ciclica o no? Questo mi interessa e questo sarebbe bello o cmq c'è speranza che abbia ragione rispetto alla fine definitiva della nostra morte😡?
Ispirato perché te lo meriti: " Sei solo per sempre. Oltre c'è l'indifferenza e il dolore. Qui sono. Piacere di conoscerti. È certo che voglio bene; questo non deve disturbare la ricerca e il ritrovo" e continuare
Rick buonasera, io ho un problema con i libri di Nietzsche. Non riesco a finirli e li abbandono dopo un 50 pagine, nonostante io voglia tanto avvicinarmi a questo pensatore e abbia tentato più volte di leggerlo e approfondirlo. Se hai qualche dritta te ne sarei molto grato.
forse leggi per leggere, capita a tutti i lettori, alcuni autori vanno letti poche pagine al giorno, leggendole più lentamente di quanto siamo abituati a leggere narrativa (io rileggo spesso capoversi o pagine di saggistica, è normale); prova. Buona fortuna Vitto.
Secondo me puo' esserti utile leggere prima un testo critico e poi il testo di Nietzsche. Piu' che altro perche' N. non e' sistematico nel suo pensiero (come ha detto anche Rick), e quindi nel leggerlo ci si perde. Sapere in anticipo piu' o meno quali sono i temi trattati in un testo, avere una mappa, puo' aiutarti a seguire meglio.
Condivido tutto, però alla base di questo pensiero c'è l'assunzione che l'uomo possieda il libero arbitrio, cosa non certa. Ipotizzando di non possederlo: se oggi mi stessi comportando da schiavo e vedendo il tuo video "decidessi" di adottare la morale aristocratica, non lo sceglierei io, e staremmo quindi nuovamente parlando di reazione. Io credo nell'esistenza dell'anima come concetto divino e non misurabile, e in realtà mi trovo d'accordo con l'interpretazione di Nietzsche sul piano soprannaturale, ma ovviamente NON sul piano biologico. Se l'anima non dovesse esistere come concetto soprannaturale, anche quella che può sembrare una presa di coscienza, o un cambio di assetto morale, finirebbe comunque per ridursi a una reazione. E' proprio per questo che sono più tendente a pensare che esista Dio, perché è vero che possiamo comportarci da essere divini come dice Nietzsche, ma alla fine resta comunque un'illusione, siamo sempre e comunque il risultato di mere reazioni chimiche (nulla si crea e nulla si distrugge). Per altro, guardando all'infinità di energia che l'universo contiene, è più che legittimo pensare che in mancanza di un Dio, la natura è davvero l'unica entità che "schiavizza" noi e l'intera esistenza. Non possiamo opporci alla natura (e qui ritorna il tema dell'illusione dell'essere aristocratici). Trovo una certa dissonanza tra l'antireligiosità di Nietzsche e le sue idee "divine". Dati questi presupposti, l'unico modo per legittimare le idee di Nietzsche per me è che esista un creatore. Per altro, Dio dovrebbe essere una forza creatrice conscia e consapevole, la natura no, e quindi non potremmo essere schiavi di un'entità senza coscienza.Siamo limitati dalla sua esistenza, semmai.
La negazione del libero arbitrio nietschano difatti contrasta col suo invito a diventare un Oltreuomo, giacché non può esserci ribellione alla morale se la morale, come la ribellione, sono meri risultati di concatenazioni non coscienti. Nietzsche tratta l'Uomo da schiavo, poi dice che ci sono degli schiavi a cui bisognerebbe fare la guerra per fare emergere uno schiavo più ego centrato, perché convinto che esserlo coscientemente lo rafforzi. Forse quegli atteggiamenti da "avvelenati e abbrutiti" come li chiama lui nella Gaia Scienza, quali la compassione e l'altruismo possono non essere frutto di morale, ma scaturire invece da un sostrato libero dell'Uomo, che spesso però dimentichiamo di essere. La morale, giacché nasconde la violenza, così come la violenza manifesta, è disidentificazione dal Sé libero. La balla dell'Oltreuomo mi sembra l'ultima illusione di un ego ipertrofico, l'abbacinamento di chi vede il proprio Es emergere la prima volta e ne rimane abbindolato e schiavizzato, piuttosto che lasciarlo andare per scendere più a fondo: perché quando si prova ad esserlo, l'Oltreuomo sopra ogni etica, si fallisce, noi non siamo fatti così, e la Storia e il progresso direi che lo dimostrano ampiamente. È IL POTERE inteso come superiorità sull'altro la prima schiavitú. Difatti non vedo oltreuomini in giro, né tantomeno Nietzsche lo è stato considerando che è impazzito per abbracciare un cavallo. Se Nietzsche rompe con la filosofia teoretica per fare una filosofia pratica, e poi nella pratica non esiste un singolo individuo come lui credeva che fossimo fatti per essere, allora direi che è più logico che l'Oltreuomo sia una baggianata. Invece di persone che vivono come se l'anima fosse e Dio fosse ne conosco, e la Storia ce ne ha lasciata ampia testimonianza. Come te, ritengo Dio essere, dunque.
Quando parla degli schiavi incapaci, in realtà, penso che parli dei narcisisti... e quando parla dei padroni, in realtà parli di vera autostima e dignità.
La mia domanda è: ma se il pensiero attivo genera valori considerati sbagliati allora non sempre è meglio del pensiero reattivo. Forse è anche per questo che nel corso della vita all'interno delle varie società si è sempre imposta una figura guida(considero tale sia una democrazia sia una teocrazia)come perno di una sopravvivenza collettiva. Lo scopo della guida non solo indirizza verso certi principi ma porterebbe a evitare anche la generazione di diversi principi i quali potrebbero dare luogo a differenze le quali a sua volta alimenterebbero la morale dello schiavo. A parar mio questa pensiero di Nietzsche risulta molto elitario ossia di beneficio a quelle poche persone che riescono a cogliere solo a se i propri benefici Oltre che elitario pero mi sembra anche molto utopistico perché non riesco a immaginare uno scenario reale dove tutti riescano a vivere tramite un pensiero attivo senza nessun conflitto . I motivi per cui mi sembra utopistico sono: 1 la morale degli schiavi esiste e continuerà ad esistere (permettetemi di essere cínico😢) 2 nel caso in cui tutti traessimo da noi i propri valori dovremmo dare per scontato che tra tutti questi valori ci sia il rispetto reciproco indipendente dal tipo di ideologia che lo muove Per esempio uno che promuove apertamente il patriarcato contro uno che promuove apertamente uguaglianza nella famiglia Altro esempio migliore : Democratico contro anarchico qui mi sembra impossible un punto d'incontro
Sei partito con un personaggio che mi ha fatta prigioniera per diversi anni,c è troppo da dire in un commento e quindi mi fermo qui.Aspetto una puntata su Severino.
cmq tutta la filosofia è inutile se partiamo da un punto di vista determinista escludendo a priori il libero arbitrio ( oggi vedo che il determinismo va per la maggiore)
Può essere utile magari solo come 'narrazione/descrizione' concettuale e retroattiva della vita di qualcuno che sia giunto a una sua potenziale rappresentazione in maniera indiretta e indipendente
@@AntonioRottigni Filosofia dal Greco Philein + Sophia ... Amare la Sapienza attraverso la conoscenza e la pratica! Il resto è speculazione da Bar dello Sport...
Scusa, ma La Genealogia, che è comunque un testo eccellente, è praticamente l’Unico reloaded. Torniamo a Stirner, aveva già detto tutto e fuor di metafore.
Vorrei capire dov'è la creatività nell'interpretare il pensiero di un altro, come fai in questo video. Mi sembra che ci sia una contraddizione bella grossa.
Socrate è stato condannato a morte dalla democrazia ateniese e questo ha portato i suoi allievi a vivere con i sensi di colpa in un sistema in cui si sono rassegnati alla morte del maestro
Che l'oltreuomo non sia il gerarca nazista va bene, che Nietzsche volesse l'aristocrazia è però fattuale. Lui stesso si definì "aristocratico radicale" usando una definizione datagli dall'amico danese Brandes.
@@ShishiSonson Io credo che data l'ignoranza a livello delle classi meno abbienti di fine 800 Nietzsche la pensasse alla maniera di Voltaire preferiva una specie di Dispotismo Illuminato alla Democrazia da imporre da parte dei Ricchi sui Poveri Analfabeti malgrado loro.
È quindi deducibile che prima di essere padroni bisogna uscire dalla condizione di schiavitù del reissentment? E se così fosse,Come fa uno schiavo a diventare consapevole della sua condizione prima di diventare padrone senza i giusti riferimenti?
Probabilmente non può. La morale dei padroni non implica per forza rifiutare a priori le idee degli altri, anzi è riflettendo su quelle idee che magari si può arrivare a una "liberazione" dalla schiavitù. Il problema sorge quando queste idee si accettano con passività, lasciando che siano gli altri a produrre dei valori per noi e non producendo dei valori a partire dalla propria interpretazione.
No è molto semplice: appena il video è pronto io lo metto disponibile per soli abbonati. Poi, il video esce alle 12 del giorno dopo per tutti. Tu, da abbonato, lo puoi guardare quando vuoi 😉
(S. Paolo)Nessunos'illuda!Se qualcuno di voi pensa di essere sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente.Perche la sapienza di questo mondo e'follia davanti a Dio."Morale?
nietzsche a mio avviso è stupendo ma è l'inizio della fine. Nessun etica del limite, idolatria dell'individuo e del sentimento, insomma concetti e sfide che come umanità dovremo prima o poi fare i conti....
Non c'è peggiore schiavo di chi almeno ogni tanto non si rende conto di essere schiavo. Non capisco come si possa dividere con certezza i due mondi: l'aristocratico e lo schiavo. Ne quanto si possa travalicare con queste definizioni filosofiche interessanti e profonde la dimensione storico sociologica da cui derivano. Si torna all'illuminazione personale, con tutti i limiti di quanto si possa considerare illuminazione una solamente personale. A mio gusto manca una parte di componente politica e comunitaria a questo discorso. Il padrone di sè, se non libera tutti gli altri è pur sempre parte di un mondo vincolato a una morale abbastanza schiava. Sarà sempre parzialmente, personalmente, vanamente e faziosamente aristocratico, se non si riconosce in parte schiavo almeno della propria autonomia, per il fatto che sia "solo propria" e che sia in buona parte "svincolatamente autonoma". Così lo schiavo può reagire quanto vuole per essere l'aristocratico di se stesso. Si ritroverà al problema sopra citato. A me piace la morale sociale. Prima dei possibili, difficili ruoli. Sono del club ressentiment aristocratico.
Il filosofo tedesco ha anzitutto reagito ad una visione nefanda del Cristianesimo, facendone un'ottima critica, critica che le chiese farebbero bene a recepire: 1 religione come imposizione di una legge "sacrificale", nemica della vita. Se si legge l'ultimo saggio di Recalcati si vede come la vera idea di "legge" portata da Gesù, il cui fine fu quello di "portare la legge nella vita e la vita nella legge", è invece la "legge del desiderio" 2 l'idea di Dio come "castratore" (Sartre: se Dio esiste io non sono libero), smentita da quel "biglietto da visita" del Dio di Gesù che è la parabola del figlio prodigo, laddove si vede come: (a) il genitore, invece di denunciare il figlio alle autorità, si fa complice dei peccati lussuriosi del figlio, concedendogli i soldi necessari (non dovuti legalmente) per andarli a soddisfare, (b) quando il figlio torna a casa per fame, e non perché contrito, pentito, confessato e convertito, lo accoglie subito, così com'è 3 l'idea della religione come nemica del piacere sessuale (il cristianesimo ha avvelenato Eros, dice Nietzsche), laddove nella Bibbia c'è il Cantico dei Cantici, che è pieno di allusioni erotiche a luci rosse: capitolo 2 3...la giovane donna del racconto dice del suo fidanzato: "come un melo è il mio diletto, mi siedo alla sua ombra e il suo frutto è dolce al mio palato"...senza giri di patole è lo "sdoganamento" del pompino... E pure questo è "parola di Dio". E si potrebbe continuare a lungo. Diciamo allora che Nietzsche ha giustamente reagito e rifiutato una falsa e opprimente visione del cristianesimo, finendo per rigettarlo tout court. Se avesse potuto accedere a studi seri e piu approfonditi di esegesi biblica, avrebbe pensato diversamente. Tra l'altro, avrebbe saputo che nella stessa Bibbia si delinea una figura di Dio quasi come un satiro, immagine apprezzata dal filosofo tedesco: nella visione gloriosa di Isaia si dice che i serafini si coprivano le "parti basse" davanti a un Yhwh dal membro, rispetto al loro, enormemente smisurato... di nuovo, la conoscenza dall'ebraico originale avrebbe orientato diversamente l'atteggiamento di Nietzsche sulla religione giudeo-cristiana, facendone si, una critica dura, ma "dall'interno", non da fuori e dopo aver sbattuto la porta
Il fenomeno del complottismo fuffarolo è un esempio della morale dello schiavo, il sentirsi fragile può portare al risentimento e vittimismo. Quindi anche al finto reazionismo
se ho inteso che vuoi dire, hai compreso che la "morale" nietzschiana è punto una superiore Libertà, mi capisci? Il problema è che morale si chiama quella degli schiavi - quella aristocratica è per N. al di là del bene e del male. Ti sto per infastidire se leggerai. Volevo dirti che non sono d'accordo quando dici che padroni e schiavi sono metaforuncole. L'idea di Nietzsche lì era di fare una storia come psicologia. Se vedi dei campi applicabili alla nostra vita è perché la psicologia lo è, ma che quella psicologia la chiami "schiavile" è perché si riferiva a un fatto storico preciso: erano schiavi, e soffrivano, caro, molto più di me e di te quando cavilliamo su you tube per criticare chatgpt. L'interpretazione annacquata di oggi può arrivare anche al punto di sostenere che, sotto sotto, nel pancino, la maggior parte dei suoi elettroni cerebrali erano democratici - dicendo che non è vero che non fosse democratico. È un'assurdità. Io Nietzsche l'ho lasciato perdere, ho solo tenuto qualcosa. Quel paragrafo è troppo poco. Ma io l'ho capito quando ho camminato per Firenze, e ho visto quegli uomini scolpiti in alto, perfetti, rinascimentali. Pensai: questo intendeva, quest'arte desiderava se stesso, l'Uomo, per farne qualcosa di superiore e di potente, di Libero e di grandioso.
Ma è tanto difficile vivere senza morale e etica😂... basta avere un po di consapevolezza senza avere dogmi imposti..basta sapere che per ogni azione c è una conseguenza, se quello che fai ti porta gioia fallo, se ti porta infelicità o conseguenze negative controlla l azione... me pare tanto semplice😅
Nietzsche non parla di una morale precostituita, non impone dogmi o regole. Il suo (e quello di cui si parla nel video) e' un modo per interrogare se' stessi e capire se si sta vivendo condizionati dall'esterno, in "reazione" rispetto al mondo, oppure se si sta vivendo in modo attivo, vitale, creativo. Sicuramente N. da' un giudizio di valore - chi vive in modo attivo e' superiore a chi vive in modo passivo - e si puo' non condividere il fatto di dare un giudizio. Comunque non si puo' vivere senza una morale, almeno personale : tutti abbiamo dei valori che ci guidano, consapevolmente o meno. Anche quelli che hai citato tu sono dei valori, e quindi in realta' anche tu hai brevemente costruito una morale.
@@elisarasello6015Dipende cosa intendi per morale... La morale letteralmente vuol dire costume, cioè insieme di norme e valori e può essere sociale (condivisa da molti come le leggi) o personale (autoimposta) ma non è una cosa innata nell essere umano, ce la siamo inventata noi, anzi è nata con la filosofia, che infatti per me è come la religione da cui ha preso spunto...na merda uguale😂 Quando dico che vivo senza morale, intendo che non mi autoimpongo niente, non dico come molti ho una legge morale interna questo non lo faccio... io farei tutto ciò che è necessario in un determinato momento, prendendomi le conseguenze e la responsabilità senza avere nè rimorsi o sensi di colpa... non dico che vado in giro a uccidere menare stuprare perchè non è nella mia indole, ma in determinate circostanze farei di tutto senza farmi scrupoli... inoltre non giudico mai un azione come giusta sbagliata, buona cattiva ognuno fa quello che glie pare so cazzi sua, se prenderà le conseguenze... Per farti capire io un aborto non lo farei mai ( anche perchè sarebbe difficile sono un uomo😅), tranne in casi estremi, ma questo non per la morale ma per un fatto di sensibilità e amore nella vita di un futuro figlio... infatti non serve la morale per volere bene a tuo figlio lo fai e basta (anche se ci sono eccezioni😢)... Comunque per concludere mi definisco amorale, cioè appunto assenza di moralità
Non è da tutti ammettere una cosa del genere. Complimenti. Se ti posso dare un consiglio, per me il pensiero di Nietzschie è troppo radicale. Ascoltare gli altri è una cosa importante e fondamentale, ma ormai le persone invece di creare qualcosa di nuovo preferiscono scegliere la strada più facile e aderire ad una religione o pensiero filosofico. La mia idea è: prendi dagli altri non per affossarli ma per innalzare te stesso
@@alessioa5240 Quello che mi hai detto mi ricorda l'eclettismo, perché raccoglie le migliori cose di ogni branca della filosofia, invece di scegliere solamente una filosofia, che, come hai detto, è la cosa più facile,grazie per la tua risposta
Nitche non ha ascoltato veramente Gesù... Che ha raddrizzato tutto quello che dici tu e che era scritto nel vecchio testamento....Gesù liberava da questo giogo
Mai chiuso così velocemente "La cavalcata delle valchirie" di Richard Wagner
Uguale bro
E aver invaso la Polonia
@@francescocastello6975 perché non posso commentare questo video con la mia libertà di espressione? Di cosa ha paura Rick..
Sono nata e cresciuta dentro una setta cristiana molto opprimente e quando mi chiedono come ho fatto a liberarmi da un'educazione così condizionante rispondo che Nietzsche mi ha salvato la vita!!
Il famoso scrittore Hermann Hesse in una delle sue opere, confessò la sua medesima problematica : crebbe infatti in una famiglia di stretta osservanza Luterana la cui educazione lo segnò profondamente.Lo stesso Hesse , si sentiva in qualche modo legato a Friedrich Nietzsche.
Testimoni di Geova???? Ah ah ah ah ah ah 😊 Loro detestano la Filosofia
Mi hanno aiutato a sconfiggere la mia Depressione maggiore e a lasciare gli Psicofarmaci...Voltaire e Diderot...e tanti altri Illuministi del 700 😊❤
@@valtergilenardi2639 I grandi pensatori, a volte possono fare miracoli o per lo meno ci smuovono dalle convinzioni errate .Da ex " consumatore" di benzodiazepine, mi sono ripromesso di non farne più uso, nonostante le pressioni del SSN funzionale al sistema corrotto.
Bravissimo Rick! Affrancare schiavi e padroni da ogni connotazione sociologica e far comprendere cosa sia l'aristocratico è lo spunto più potente che potevi dare a chi è ancora digiuno o semi-digiuno del grande Nietzsche...
pure io.ho letto e amato N fin dai miei più verdi anni
Bravo!
A me piacerebbe anche se ci fosse una rubrica dedicata alle idee deboli, malriuscite, poco incisive o poco utili ; argomenti fatti male ; idee che sono state fatte a pezzi. Sarebbe anche costruttivo sapere il perchè sono deboli. 😊
Bellissimo video Rick, grazie !
@@elisarasello6015 Molti cosidetti Saggi a modo loro: pieni di certezze assolute! Scrivono o propongono frasi o Ideologie clamorose, poi spesso Giovani o Anziani secondo me affetti da Analfabetismo Funzionale condito da tanto Narcisismo Egoistico!!! Li seguono finché non approdano praticamente a nulla e lasciano perdere certi strampalati insegnamenti!!! Io la penso così. Non gli importa di niente e di nessuno e questo li rende stupidi e in balia degli eventi 😅😅😅😅😅🙈 Idiota in Greco Antico ...sign. " Colui che pensa solo al suo orticello ". Io invece li chiamo " I minkioni " egoisti ottusi senza senso dell'altruismo.
@@elisarasello6015 Sono deboli perché proposte da Saggi che di Grande avevano soltanto la loro presunzione. Semplicemente Semplice
@@valtergilenardi2639 mah, mi sembra un po' semplicitica come risposta. Kant ha tirato fuori la differenza tra giudizi sintetici a posteriori e giudizi analitici a priori, poi Quine gliel'ha smontata. Ma non è che Kant fosse uno stronzo. Per fare solo un esempio.
E poi, come c'è da imparare dalle buone idee, c'è anche da imparare dalle cattive idee.
A mio avviso Nietzsche ha toppato con il discorso su Socrate, specialmente riferito al fatto che la sua filosofia consista solo nel decostruire il pensiero altrui e per questo sia riconducibile alla morale degli schiavi. Il metodo socratico non ha mai come scopo quello di far sentire in colpa o di sminuire o di svalutare l'interlocutore, ma anzi ha lo scopo di innalzarlo. Socrate era contro un sapere dogamtico e "preconfezionato", un mera adesione al canone o alle convenzioni che provengono dall'esterno, e anzi cerca proprio di tirare fuori l'originalità dai suoi interlocutori, di farli pensare con la propria testa, di produrre qualcosa di nuovo da loro stessi. Non a caso Socrate definiva il suo metodo "Maieutica", l'arte della levatrice, solo che lui faceva partorie idee, non corpi.
La filosofia di Socrate secondo me (basandosi poi su quello che ci è arrivato attraverso Platone) è una filosofia di metodo, non di idee. Quasi mai Socrate arriva a delle conclusioni, figuriamoci poi ad un sistema filosofico, ma è proprio la potenza del suo metodo che lo rende così rilevante. Questa continua indagine radicale su tutto quello che si conosce, questa diffidenza nei confronti di chi dichiara di possedere la verità, questa ricerca che si basa sulla logica, ma non una logica che ci viene offerta come prodotto finito da altri, ma come qualcosa che ognuno deve scoprire e deve formulare da sé.
Questa è una delle idee centrali del pensiero filosofico in generale e poi anche del pensiero scientifico, e, ironicamente, ha molti punti in comune con la filosofia dell'Oltreuomo e del rifiuto dei valori di Nietzsche.
La premessa del tuo commento è completamente errata. Nietzsche in nessun passo riconduce la morale socratica a quella degli schiavi per il suo decostruire le opinione altrui, anzi nella Gaia scienza valorizza questo aspetto. Invece Nietzsche in Socrate trova l'emblema della sua epoca in cui si sta attuando una svalorizzazione della morale degli aristoi ( i migliori) basata sulla forza, degli istinti a fronte della ragione, una svalorizzazione della tragedia a fronte dell'apollineo. Leggendo La nascita della tragedia oltre che alla Genealogia della morale, trovo sia questo che Nietzsche critichi principalmente e non la pratica della decostruzione del pensiero altrui ( lui stesso decostruisce ). quindi dire che ''ha toppato'' su Socrate non è affatto corretto se espresso in questo termini.
Ha toppato anche interpretando come passiva e da schiavo la accettazione della condanna a morte, la si potrebbe interpretare invece come un affrontare attivamente la cosa
@@mariorossi771 🤦🤦🤦
Ciao!
Il problema di S. per N. è il razionalismo inteso come eccesso di coscienza che impedisce la vita e l’arte (vedi Nascita della tragedia).
E ancor di più, è problematico per N. il fatto che S. è una maschera di Platone, e quindi, nonostante il metodo socratico sia di per sé valido, finisce per essere al servizio del sistema filosofico di P. (oltre-mondo delle idee contro fedeltà alla terra, per semplificare). N. contrappone anche il conoscere se stessi dell’oracolo di Delfi, caro a S., al suo divenire se stessi, nel preciso senso che non c’è una logica che non nasca dalle sensazioni e dalle emozioni, corporee, carnali, concrete (cosa che il pragmatismo ha poi sviluppato), e non c’è una verità che non sia legatissima con la vita (anche fenomenologia ed esistenzialismo hanno molto da dire a riguardo).
Infine, bisogna saper riconoscere che il vero passa anche attraverso il falso, e la vita si contraddice continuamente, dunque fare filosofia significa anche avere il coraggio di percorrere vie paradossali alla verità. Non a caso, il metodo socratico e quello sofistico diventano indistinguibili se portati al limite (come succede nell’ultimo Platone).
Il discorso è lungo, ma fondamentalmente per me leggere Platone è un’esperienza così bella che non può non venir voglia di pensare il rovescio di quello che ha detto - non tanto per decostruire o moraleggiare, quanto per puro gusto, gioco filosofico, mettere alla prova la solidità di un sistema di valori, e cercarne di alternativi e di migliori. E alla fine magari trovare i propri…
@@ricardocarvaillo3016Interessante, grazie per la risposta. Queste sono già argomentazioni più valide nel criticare Socrate. Però sull'idea che il metodo Socratico sia riconducibile alla morale degli schiavi comunque non sono d'accordo.
Mi sono riconosciuto in molti passaggi nella " morale dello schiavo", anzi , il mio agire è dettato proprio dal risentimento verso la società e questo è deprimente.Grazie per la lezione su Nietzsche 👍
A chi lo dici
Sei veramente molto bravo. È un piacere ascoltarti❤
sei proprio bravo, chiaro, esponi bene e non ti incespichi anche se parli di idee profonde e non subito intuitive
Questo è il Rick che mi piace!!!! Grande video!!
Video eccezionale, complimenti ❤
Video meraviglioso ed era proprio quello che avevo bisogno di sentire oggi.
Grazie
L'invidia costruttiva non esiste. Esiste l'ammirazione
Ciao Rick, veramente un bel video! Ti seguo da un po’, circa da qualche mesetto e sei riuscito a farmi appassionare alla filosofia ed al mondo della conoscenza in un modo incredibile! Comunque volevo farti una domanda: hai mai fatto un video dove parli tu del tuo modo di vedere l’arte ed in maniera più particolare la musica? Perché io sono un ragazzo che sta studiando composizione e ad oggi noto che molte persone non conoscono quella che effettivamente sia la “vera” musica di oggi… intendo la musica “colta”, “classica” ecco. Per intenderci, i Wagner di oggi. Perché nella maggior parte dei casi si considera solo la musica leggera (quindi quella pop, rock, rap etc. Etc) che secondo me ha un valore elevatissimo in ambito politico per esempio, considerato che arriva a tutti e non c’è bisogno di una analisi filosofica/interpretativa/musicale molto approfondita. Però, la musica che effettivamente evolve il linguaggio musicale, porta novità e che ovviamente è molto più complessa penso che sia altra, la cosiddetta musica contemporanea scritta dal 900 in poi che cerca di trovare nuovi sistemi compositivi e quindi di fuggire alle soluzioni trovate nel passato. Non so se conosci qualche autore contemporaneo, però mi piacerebbe se realizzassi un video al riguardo, dove esprimi la tua opinione sulla musica e l’arte in generale, considerato che se ne parla veramente molto poco. Se vuoi puoi cercare di scoprire il mondo della musica contemporanea attraverso un canale RUclips molto recente, ContempoRed, che secondo me riesce a parlarne con professionalità. Se hai letto questo commento grazie per aver speso del tempo per me!😁
Ottima idea riportare i testi delle letture! È più facile seguire Rick
Video bellissimo, lo portai alla maturitá con passione e ne sono fiero
A quando un remake della monografica su Nietzsche?
Bello, grazie ❤
Mi hai aperto la mente.
Grazie Rick! Vedo un altro collegamento tra filosofia e psicologia (con la teoria del locus of control di Rotter), una cosa che mi fa ancora di piu apprezzare la disciplina che sto studiando ❤ Bentornato
ma che figa sta sigla col piano !
Video interessantissimo, dà un sacco di spunti!!!!
E' il concetto di "morale", alla base di tutti i discorsi, ad essere sbagliato. La vera morale è innata nella capacità del pensiero di distinguere ciò che è meglio da ciò che è peggio sulla base di ciò che si vorrebbe per sé e che, per questo, si dovrebbe percepire come un possibile diritto anche per gli altri. Entrambe le morali citate (schiavi-padroni) non sono tali, ma posizioni ideologiche di chi, da una parte o dall'altra, vuole esercitare un qualsivoglia potere. La vera morale è un insieme di sentimenti per nulla pregiudiziali, ma sempre riferibili - per qualunque uomo, regione o religione del mondo - alle circostanze.
La nuova sigla è una bomba fra
Blessatissimo , davvero molto blessato quando hai detto che si vohliono tacciare sempre le grande idee 18:47
Molto interessante come cio' va a contrastare e completare la visione che io rittengo ancora piu' POTENTE di NIetzsche sul libero arbitrio, nella quale espone quanto l uomo non sia padrone delle sue azioni, cosa poi dimostrata da vari esperimenti e anche dagli ultimi studi di Robert Sapolsky, che poi e' cosa ben nota dai fisici
Va bene ma la nostra vita è ciclica o no? Questo mi interessa e questo sarebbe bello o cmq c'è speranza che abbia ragione rispetto alla fine definitiva della nostra morte😡?
Belissima come serie! Prossimo Marco Aurelio?
USAMI COME TASTO: AMO QUESTA CAZZO DI SIGLA
Bel video, bravo, grazie
Nice che dice
Canale ogni anno sempre più più
Ispirato perché te lo meriti: " Sei solo per sempre. Oltre c'è l'indifferenza e il dolore. Qui sono. Piacere di conoscerti. È certo che voglio bene; questo non deve disturbare la ricerca e il ritrovo" e continuare
Ciao Ricky, mi chiedevo da qualche tempo se, un giorno o l'altr, parlerai anche di Emanuele Severino. È possibile? Grazie.
Ma Nietzsche potrebbe avere ragione che la nostra vita sia ciclica o no?
Max stirner? Quando ritornerà su questo canale? Oppure oggi giorno è troppo "pericoloso"
Ma no, tornerà, semplicemente è molto tempo che non rileggo
Rick buonasera, io ho un problema con i libri di Nietzsche. Non riesco a finirli e li abbandono dopo un 50 pagine, nonostante io voglia tanto avvicinarmi a questo pensatore e abbia tentato più volte di leggerlo e approfondirlo. Se hai qualche dritta te ne sarei molto grato.
Applica le sue idee alla tua vita. Idee per la vita e non per le citazioni.
forse leggi per leggere, capita a tutti i lettori, alcuni autori vanno letti poche pagine al giorno, leggendole più lentamente di quanto siamo abituati a leggere narrativa (io rileggo spesso capoversi o pagine di saggistica, è normale); prova. Buona fortuna Vitto.
@@rasputinorco Proverò a fare così e vediamo se funziona. Grazie del consiglio.
Secondo me puo' esserti utile leggere prima un testo critico e poi il testo di Nietzsche. Piu' che altro perche' N. non e' sistematico nel suo pensiero (come ha detto anche Rick), e quindi nel leggerlo ci si perde. Sapere in anticipo piu' o meno quali sono i temi trattati in un testo, avere una mappa, puo' aiutarti a seguire meglio.
Condivido tutto, però alla base di questo pensiero c'è l'assunzione che l'uomo possieda il libero arbitrio, cosa non certa. Ipotizzando di non possederlo: se oggi mi stessi comportando da schiavo e vedendo il tuo video "decidessi" di adottare la morale aristocratica, non lo sceglierei io, e staremmo quindi nuovamente parlando di reazione. Io credo nell'esistenza dell'anima come concetto divino e non misurabile, e in realtà mi trovo d'accordo con l'interpretazione di Nietzsche sul piano soprannaturale, ma ovviamente NON sul piano biologico. Se l'anima non dovesse esistere come concetto soprannaturale, anche quella che può sembrare una presa di coscienza, o un cambio di assetto morale, finirebbe comunque per ridursi a una reazione. E' proprio per questo che sono più tendente a pensare che esista Dio, perché è vero che possiamo comportarci da essere divini come dice Nietzsche, ma alla fine resta comunque un'illusione, siamo sempre e comunque il risultato di mere reazioni chimiche (nulla si crea e nulla si distrugge). Per altro, guardando all'infinità di energia che l'universo contiene, è più che legittimo pensare che in mancanza di un Dio, la natura è davvero l'unica entità che "schiavizza" noi e l'intera esistenza. Non possiamo opporci alla natura (e qui ritorna il tema dell'illusione dell'essere aristocratici). Trovo una certa dissonanza tra l'antireligiosità di Nietzsche e le sue idee "divine". Dati questi presupposti, l'unico modo per legittimare le idee di Nietzsche per me è che esista un creatore. Per altro, Dio dovrebbe essere una forza creatrice conscia e consapevole, la natura no, e quindi non potremmo essere schiavi di un'entità senza coscienza.Siamo limitati dalla sua esistenza, semmai.
La negazione del libero arbitrio nietschano difatti contrasta col suo invito a diventare un Oltreuomo, giacché non può esserci ribellione alla morale se la morale, come la ribellione, sono meri risultati di concatenazioni non coscienti. Nietzsche tratta l'Uomo da schiavo, poi dice che ci sono degli schiavi a cui bisognerebbe fare la guerra per fare emergere uno schiavo più ego centrato, perché convinto che esserlo coscientemente lo rafforzi.
Forse quegli atteggiamenti da "avvelenati e abbrutiti" come li chiama lui nella Gaia Scienza, quali la compassione e l'altruismo possono non essere frutto di morale, ma scaturire invece da un sostrato libero dell'Uomo, che spesso però dimentichiamo di essere. La morale, giacché nasconde la violenza, così come la violenza manifesta, è disidentificazione dal Sé libero.
La balla dell'Oltreuomo mi sembra l'ultima illusione di un ego ipertrofico, l'abbacinamento di chi vede il proprio Es emergere la prima volta e ne rimane abbindolato e schiavizzato, piuttosto che lasciarlo andare per scendere più a fondo: perché quando si prova ad esserlo, l'Oltreuomo sopra ogni etica, si fallisce, noi non siamo fatti così, e la Storia e il progresso direi che lo dimostrano ampiamente. È IL POTERE inteso come superiorità sull'altro la prima schiavitú. Difatti non vedo oltreuomini in giro, né tantomeno Nietzsche lo è stato considerando che è impazzito per abbracciare un cavallo. Se Nietzsche rompe con la filosofia teoretica per fare una filosofia pratica, e poi nella pratica non esiste un singolo individuo come lui credeva che fossimo fatti per essere, allora direi che è più logico che l'Oltreuomo sia una baggianata. Invece di persone che vivono come se l'anima fosse e Dio fosse ne conosco, e la Storia ce ne ha lasciata ampia testimonianza. Come te, ritengo Dio essere, dunque.
Nietzsche potrebbe avere ragione e si potrebbe dimostrare che dio non esista e la nostra vita sia ciclica?
Quando parla degli schiavi incapaci, in realtà, penso che parli dei narcisisti... e quando parla dei padroni, in realtà parli di vera autostima e dignità.
Cavolo! Sta puntata sembra la descrizione del mio ambiente di lavoro!😅
A guardare troppo a lungo nell'abisso, succede che l'abisso inizierà ad osservare te.
mai chiuso così velocemente l'album di mezzosangue
Non morale dei padroni, ma degli uomini liberi
La mia domanda è: ma se il pensiero attivo genera valori considerati sbagliati allora non sempre è meglio del pensiero reattivo.
Forse è anche per questo che nel corso della vita all'interno delle varie società si è sempre imposta una figura guida(considero tale sia una democrazia sia una teocrazia)come perno di una sopravvivenza collettiva.
Lo scopo della guida non solo indirizza verso certi principi ma porterebbe a evitare anche la generazione di diversi principi i quali potrebbero dare luogo a differenze le quali a sua volta alimenterebbero la morale dello schiavo.
A parar mio questa pensiero di Nietzsche risulta molto elitario ossia di beneficio a quelle poche persone che riescono a cogliere solo a se i propri benefici
Oltre che elitario pero mi sembra anche molto utopistico perché non riesco a immaginare uno scenario reale dove tutti riescano a vivere tramite un pensiero attivo senza nessun conflitto .
I motivi per cui mi sembra utopistico sono:
1 la morale degli schiavi esiste e continuerà ad esistere (permettetemi di essere cínico😢)
2 nel caso in cui tutti traessimo da noi i propri valori dovremmo dare per scontato che tra tutti questi valori ci sia il rispetto reciproco indipendente dal tipo di ideologia che lo muove
Per esempio uno che promuove apertamente il patriarcato contro uno che promuove apertamente uguaglianza nella famiglia
Altro esempio migliore :
Democratico contro anarchico qui mi sembra impossible un punto d'incontro
Bel video
Superlativo...
Sei partito con un personaggio che mi ha fatta prigioniera per diversi anni,c è troppo da dire in un commento e quindi mi fermo qui.Aspetto una puntata su Severino.
Vedo un legame con la visione di Federico Faggin che esprime nel suo libro "Irriducibile".
Motivo?
C'è chi ci arriva prima, chi dopo, chi mai... 😂
Grande Rick
Puoi conoscere la matematica Nietzsche ma non bravo a.spiegarla tu sei stai bravissimo complimenti ❤
cmq tutta la filosofia è inutile se partiamo da un punto di vista determinista escludendo a priori il libero arbitrio ( oggi vedo che il determinismo va per la maggiore)
Può essere utile magari solo come 'narrazione/descrizione' concettuale e retroattiva della vita di qualcuno che sia giunto a una sua potenziale rappresentazione in maniera indiretta e indipendente
Dopo le implicazioni date dalla nascita della fisica quantistica il determinismo è morto e sepolto
@@Cinema_Zerkalo per dire che per forza la nostra vita non sia ciclica purtroppo?
@@AntonioRottigni Filosofia dal Greco Philein + Sophia ... Amare la Sapienza attraverso la conoscenza e la pratica! Il resto è speculazione da Bar dello Sport...
@@DarioMaino La Natura è ciclica sicuramente
“I filosofi hanno dato vita a idee dannose, fraintendibili, ma anche idee potenti”
Una cosa non esclude l’altra…
Cicciogamer ha la morale degli schiavi, o sbaglio?
Povero Ciccio ha subito due Supercar e questo gli ha creato tutto il suo ressentiment
Nietzsche è stato l'uomo più intelligente che ha transitato su questo pianeta.
il perfezionista della vera presunzione sferza l' artista di legno...
molto interessante, grazie
Scusa, ma La Genealogia, che è comunque un testo eccellente, è praticamente l’Unico reloaded. Torniamo a Stirner, aveva già detto tutto e fuor di metafore.
sbaglio o il microfono prende troppo solo gli alti?
Ma l'oltreuomo di Nietzsche non deriva dall'hyperantropos di Luciano ?
Ragazzi, vi prego, svegliatevi!
Vorrei capire dov'è la creatività nell'interpretare il pensiero di un altro, come fai in questo video. Mi sembra che ci sia una contraddizione bella grossa.
Super
Qualcuno potrebbe spiegarmi quanto Rick dice riguardo i sensi di colpa degli allievi di Socrate?
Socrate è stato condannato a morte dalla democrazia ateniese e questo ha portato i suoi allievi a vivere con i sensi di colpa in un sistema in cui si sono rassegnati alla morte del maestro
la democrazia ha ucciso il suo maestro
Che l'oltreuomo non sia il gerarca nazista va bene, che Nietzsche volesse l'aristocrazia è però fattuale. Lui stesso si definì "aristocratico radicale" usando una definizione datagli dall'amico danese Brandes.
@@ShishiSonson Io credo che data l'ignoranza a livello delle classi meno abbienti di fine 800 Nietzsche la pensasse alla maniera di Voltaire preferiva una specie di Dispotismo Illuminato alla Democrazia da imporre da parte dei Ricchi sui Poveri Analfabeti malgrado loro.
😢
Il più grande di tutti.
Avrà anche ragione sull'universo e che la nostra vita sia ciclica?
Buongiorno, mi sono appena iscritto. Ti seguiro' molto volentieri.
È quindi deducibile che prima di essere padroni bisogna uscire dalla condizione di schiavitù del reissentment? E se così fosse,Come fa uno schiavo a diventare consapevole della sua condizione prima di diventare padrone senza i giusti riferimenti?
Probabilmente non può. La morale dei padroni non implica per forza rifiutare a priori le idee degli altri, anzi è riflettendo su quelle idee che magari si può arrivare a una "liberazione" dalla schiavitù. Il problema sorge quando queste idee si accettano con passività, lasciando che siano gli altri a produrre dei valori per noi e non producendo dei valori a partire dalla propria interpretazione.
Video che escono a orari sempre diversi, io non ci sto capendo nulla. Comunque grazie Rick!
No è molto semplice: appena il video è pronto io lo metto disponibile per soli abbonati. Poi, il video esce alle 12 del giorno dopo per tutti. Tu, da abbonato, lo puoi guardare quando vuoi 😉
@@rickdufer Bella Rick!
io mi sono interessato Alla filosofia partendo dai pitagorici
(S. Paolo)Nessunos'illuda!Se qualcuno di voi pensa di essere sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente.Perche la sapienza di questo mondo e'follia davanti a Dio."Morale?
❤
nietzsche a mio avviso è stupendo ma è l'inizio della fine. Nessun etica del limite, idolatria dell'individuo e del sentimento, insomma concetti e sfide che come umanità dovremo prima o poi fare i conti....
La versione odierna della morale del risentimento, molto più legata a una mentalità cristiana di quanto non appaia: quella dei woke e dei baizuo
Ciao, raga. Sono venuto per aiuto, non posso pronunciare la R mentalmente. Sono madre lingua Spagnolo, questo mi succede da due giorni. :c
Non c'è peggiore schiavo di chi almeno ogni tanto non si rende conto di essere schiavo.
Non capisco come si possa dividere con certezza i due mondi: l'aristocratico e lo schiavo.
Ne quanto si possa travalicare con queste definizioni filosofiche interessanti e profonde la dimensione storico sociologica da cui derivano.
Si torna all'illuminazione personale, con tutti i limiti di quanto si possa considerare illuminazione una solamente personale.
A mio gusto manca una parte di componente politica e comunitaria a questo discorso.
Il padrone di sè, se non libera tutti gli altri è pur sempre parte di un mondo vincolato a una morale abbastanza schiava. Sarà sempre parzialmente, personalmente, vanamente e faziosamente aristocratico, se non si riconosce in parte schiavo almeno della propria autonomia, per il fatto che sia "solo propria" e che sia in buona parte "svincolatamente autonoma".
Così lo schiavo può reagire quanto vuole per essere l'aristocratico di se stesso.
Si ritroverà al problema sopra citato.
A me piace la morale sociale. Prima dei possibili, difficili ruoli.
Sono del club ressentiment aristocratico.
@@Geronibilbus Ognuno è libero nel momento in cui desidera esserlo" ( Voltaire 1694-1778 )
Il filosofo tedesco ha anzitutto reagito ad una visione nefanda del Cristianesimo, facendone un'ottima critica, critica che le chiese farebbero bene a recepire:
1 religione come imposizione di una legge "sacrificale", nemica della vita. Se si legge l'ultimo saggio di Recalcati si vede come la vera idea di "legge" portata da Gesù, il cui fine fu quello di "portare la legge nella vita e la vita nella legge", è invece la "legge del desiderio"
2 l'idea di Dio come "castratore" (Sartre: se Dio esiste io non sono libero), smentita da quel "biglietto da visita" del Dio di Gesù che è la parabola del figlio prodigo, laddove si vede come: (a) il genitore, invece di denunciare il figlio alle autorità, si fa complice dei peccati lussuriosi del figlio, concedendogli i soldi necessari (non dovuti legalmente) per andarli a soddisfare, (b) quando il figlio torna a casa per fame, e non perché contrito, pentito, confessato e convertito, lo accoglie subito, così com'è
3 l'idea della religione come nemica del piacere sessuale (il cristianesimo ha avvelenato Eros, dice Nietzsche), laddove nella Bibbia c'è il Cantico dei Cantici, che è pieno di allusioni erotiche a luci rosse: capitolo 2 3...la giovane donna del racconto dice del suo fidanzato: "come un melo è il mio diletto, mi siedo alla sua ombra e il suo frutto è dolce al mio palato"...senza giri di patole è lo "sdoganamento" del pompino... E pure questo è "parola di Dio". E si potrebbe continuare a lungo. Diciamo allora che Nietzsche ha giustamente reagito e rifiutato una falsa e opprimente visione del cristianesimo, finendo per rigettarlo tout court. Se avesse potuto accedere a studi seri e piu approfonditi di esegesi biblica, avrebbe pensato diversamente. Tra l'altro, avrebbe saputo che nella stessa Bibbia si delinea una figura di Dio quasi come un satiro, immagine apprezzata dal filosofo tedesco: nella visione gloriosa di Isaia si dice che i serafini si coprivano le "parti basse" davanti a un Yhwh dal membro, rispetto al loro, enormemente smisurato... di nuovo, la conoscenza dall'ebraico originale avrebbe orientato diversamente l'atteggiamento di Nietzsche sulla religione giudeo-cristiana, facendone si, una critica dura, ma "dall'interno", non da fuori e dopo aver sbattuto la porta
Il fenomeno del complottismo fuffarolo è un esempio della morale dello schiavo, il sentirsi fragile può portare al risentimento e vittimismo. Quindi anche al finto reazionismo
Rubrica dà ufo
MIO PADRE
a questo punto preferisco essere uno schiavo!
se ho inteso che vuoi dire, hai compreso che la "morale" nietzschiana è punto una superiore Libertà, mi capisci? Il problema è che morale si chiama quella degli schiavi - quella aristocratica è per N. al di là del bene e del male. Ti sto per infastidire se leggerai. Volevo dirti che non sono d'accordo quando dici che padroni e schiavi sono metaforuncole. L'idea di Nietzsche lì era di fare una storia come psicologia. Se vedi dei campi applicabili alla nostra vita è perché la psicologia lo è, ma che quella psicologia la chiami "schiavile" è perché si riferiva a un fatto storico preciso: erano schiavi, e soffrivano, caro, molto più di me e di te quando cavilliamo su you tube per criticare chatgpt. L'interpretazione annacquata di oggi può arrivare anche al punto di sostenere che, sotto sotto, nel pancino, la maggior parte dei suoi elettroni cerebrali erano democratici - dicendo che non è vero che non fosse democratico. È un'assurdità. Io Nietzsche l'ho lasciato perdere, ho solo tenuto qualcosa. Quel paragrafo è troppo poco. Ma io l'ho capito quando ho camminato per Firenze, e ho visto quegli uomini scolpiti in alto, perfetti, rinascimentali. Pensai: questo intendeva, quest'arte desiderava se stesso, l'Uomo, per farne qualcosa di superiore e di potente, di Libero e di grandioso.
Ma è tanto difficile vivere senza morale e etica😂... basta avere un po di consapevolezza senza avere dogmi imposti..basta sapere che per ogni azione c è una conseguenza, se quello che fai ti porta gioia fallo, se ti porta infelicità o conseguenze negative controlla l azione... me pare tanto semplice😅
Nietzsche non parla di una morale precostituita, non impone dogmi o regole. Il suo (e quello di cui si parla nel video) e' un modo per interrogare se' stessi e capire se si sta vivendo condizionati dall'esterno, in "reazione" rispetto al mondo, oppure se si sta vivendo in modo attivo, vitale, creativo.
Sicuramente N. da' un giudizio di valore - chi vive in modo attivo e' superiore a chi vive in modo passivo - e si puo' non condividere il fatto di dare un giudizio.
Comunque non si puo' vivere senza una morale, almeno personale : tutti abbiamo dei valori che ci guidano, consapevolmente o meno. Anche quelli che hai citato tu sono dei valori, e quindi in realta' anche tu hai brevemente costruito una morale.
@@elisarasello6015Dipende cosa intendi per morale...
La morale letteralmente vuol dire costume, cioè insieme di norme e valori e può essere sociale (condivisa da molti come le leggi) o personale (autoimposta) ma non è una cosa innata nell essere umano, ce la siamo inventata noi, anzi è nata con la filosofia, che infatti per me è come la religione da cui ha preso spunto...na merda uguale😂
Quando dico che vivo senza morale, intendo che non mi autoimpongo niente, non dico come molti ho una legge morale interna questo non lo faccio... io farei tutto ciò che è necessario in un determinato momento, prendendomi le conseguenze e la responsabilità senza avere nè rimorsi o sensi di colpa... non dico che vado in giro a uccidere menare stuprare perchè non è nella mia indole, ma in determinate circostanze farei di tutto senza farmi scrupoli... inoltre non giudico mai un azione come giusta sbagliata, buona cattiva ognuno fa quello che glie pare so cazzi sua, se prenderà le conseguenze...
Per farti capire io un aborto non lo farei mai ( anche perchè sarebbe difficile sono un uomo😅), tranne in casi estremi, ma questo non per la morale ma per un fatto di sensibilità e amore nella vita di un futuro figlio... infatti non serve la morale per volere bene a tuo figlio lo fai e basta (anche se ci sono eccezioni😢)...
Comunque per concludere mi definisco amorale, cioè appunto assenza di moralità
io ho la morale degli schiavi devo cambiare grazie rick
Non è da tutti ammettere una cosa del genere. Complimenti. Se ti posso dare un consiglio, per me il pensiero di Nietzschie è troppo radicale. Ascoltare gli altri è una cosa importante e fondamentale, ma ormai le persone invece di creare qualcosa di nuovo preferiscono scegliere la strada più facile e aderire ad una religione o pensiero filosofico. La mia idea è: prendi dagli altri non per affossarli ma per innalzare te stesso
@@alessioa5240 Quello che mi hai detto mi ricorda l'eclettismo, perché raccoglie le migliori cose di ogni branca della filosofia, invece di scegliere solamente una filosofia, che, come hai detto, è la cosa più facile,grazie per la tua risposta
Meglio Trotsky da leggere che Nietzsche, concentrato ma non pesante
Non e' elegante dire "cazzate". Che ci vuole a dire "stupidaggini"?
Nooo la musica della vecchia sigla era fighissima 😢
La sigla cambia in ogni stagione 😉
@@rickdufer Ops scusa Rick, grazie per la risposta e di questo interessane contenuto. Alla prossima! 🙂
13:33 woke culture, da contrastare
Nitche non ha ascoltato veramente Gesù... Che ha raddrizzato tutto quello che dici tu e che era scritto nel vecchio testamento....Gesù liberava da questo giogo