Mi ricollego al concetto di empatia e sensibilità. Ciò che hai detto riguardo al fatto che vengano sviluppate in età infantile come una risposta di sopravvivenza a comportamenti genitoriali é tristemente vero. Si chiama ipervigilanza, un comportamento che parte dai primi anni di vita quando si nasce in contesti famigliari nei quali ci sono molti litigi o genitori abusivi. Il bambino modula il proprio atteggiamento per adeguarlo allo stato emotivo del genitore (per non essere sgridato o per tentare di calmarlo) e quindi sviluppa una forte sensibilità nel cogliere l'umore e anche i pensieri di chi gli sta intorno. Il genitore narcisista è ben felice perché vede queste caratteristiche come "empatia", ma invece è una risposta a traumi che fanno sentire costantemente il bambino in pericolo. Grazie per tutto questo discorso, come al solito i tuoi video arrivano sempre al momento giusto a dire le cose giuste ❤
@@ShantiLivesEra da tanto tempo che non guardavo i tuoi video, ieri ho guardato l’ultimo ed oggi questo perché mi hanno incuriosito i titoli e questa è una riconferma di come l’universo mi spinga sempre in cose che sono fatte per me! Io ho iniziato un percorso psicologico spirituale (meditazioni cristalloterapia radioestesia reiki ecc)di crescita personale. Mi sono affacciata al mondo della legge d’attrazione manifestazioni ecc, sto facendo degli incontri sull’assertività appunto con la mia psicologa!sto facendo un bel percorso e sto facendo le tue stesse considerazioni e riflessioni sei molto in risonanza con il mio pensiero ed il mio vissuto, da un po’ sto cercando ad ascoltare la pancia ed ad essere più semplice e lineare con ciò che realmente desidero, sto dando importanza a me come prima cosa è dopo gli altri cercando di rispettarli, credo che tutti questi percorsi che sto facendo siamo tutti interconnessi e mi stiamo servendo a buttare giù tutte le vecchie insane abitudini e credenze e stiano costruendo la nuova e la vera me! Prima avevo molto ego e quello è bastardo ti confonde e ti fa perdere la via, ti rende debole! Ora il mio focus sono io e cerco di fare quante più esperienze possibili anche nelle relazioni per evolvere e capire me stessa! L’unico mio scopo nella vita è essere me stessa al 100% e così facendo sfruttare tutte le mie potenzialità vivendo una vita che mi rispecchia in pieno perché io voglio essere felice serena e soddisfatta!sono grata a me ed all’universo che mi manda tutto ciò di cui ho bisogno e che risuona con me, in questo caso i tuoi video e i tuoi pensieri che mi sono così familiari!sei sempre stata una donna forte ed intelligente ho grande stima e affetto per te!scusa per il papiro ma avevo troppo da dire e non ho il dono della sintesi ci sto lavorando!ti auguro buone feste e di risplendere della tua luce interiore più forte che mai!❤
sì però secondo me dipende anche da caratteristiche innate, perché non penso tutti gli empatici avessero famiglie disfunzionali o che tutte le persone empatiche e sensibili siano People pleaser
"Pensiamo di meritare amore perché facciamo qualcosa e non semplicemente perché siamo noi"..... Si, anche io sono una people pleaser e mi rendo conto quanto questo possa farci soffrire nel tempo. Sicuramente vale la pena di diventare più assertivi nel corso della vita!
Io da quando ho inziato a dire di no mi sono sentita libera,perché prima ero sempre alla mercé degli altri! È difficile però bisogna provare a dirlo per noi stessi e per gli altri!
@@ShantiLives esatto! Cmq assurdo che ti stavo pensando prima e mi è apparsa la notifica del tuo video🤣 poi mi sono venuti in mente le videoricette che facevi con Alberto,erano belli quei video,mi mancano molto! Però immagino ora tu sia impegnata 😆
Mi è successo proprio da poco di arrivare al burnout (con pianti in classe per coronare il tutto)per aver ignorato la mia introversione e aver sempre detto di sì alle amiche(che tra l'altro non hanno mancato di lamentarsi ogni volta che non potevo☠️)che volevano uscire anche se non volevo,quindi grazie mille shanti per questo video perché è proprio come sentire una amica che mi aiuta un po' con la mia situazione e che può capirmi🥲🤍
@@ShantiLives purtroppo devo concordare con te,anche se mi dispiace moltissimo per tutto l'impegno che ci ho messo ma che mi hanno detto esplicitamente che non riconoscono🥲grazie comunque di cuore darling ♡
Una cosa che ho notato in quanto persona sensibile è che spesso ho paura di dire di no o mi metto a tacere proprio per il timore di ciò che la reazione dell'altro provochi su di me. E' una sorta di forma di autodifesa che allo stesso tempo mi distrugge, anche perché sono consapevole di avere la "lacrima facile", cosa che spesso è vista in questa società come debolezza o infantilità. Quindi si, diciamo che il fatto di non essere presa sul serio mi intimorisce. Purtroppo questa è una società delle sicurezze, quando sarebbe molto più costruttivo mettersi spesso in dubbio, a beneficio di sè e degli altri :(
Ti capisco, anche io sono una persona dalla lacrima facile e odio quando le lacrime escono fuori nel momento in cui cerco di essere seria mentre sto discutendo con qualcuno o semplicemente quando sono arrabbiata/delusa da qualcosa. La cosa più problematica è che per evitare di mostrare l'ansia, l'insicurezza e le lacrime incombenti tendo ad "attaccare" durante le discussioni piuttosto che ad ascoltare realmente chi ho di fronte per annichilire i miei sentimenti, bloccare il mio corpo; il che mi rende particolarmente difficile come persona nel momento in cui si cerca semplicemente un confronto senza sfociare in un litigio vero e proprio. Quanto è difficile aprirsi o semplicemente accettare che si ha fallito? Che si è genuinamente tristi o amareggiati per qualcosa? Quanto è difficile mostrare realmente come ci si sente
Ciao Shanti, non conoscevo il termine people pleaser eppure mi sono spesso soffermata a riflettere su questo argomento. Credo di appartenere a questa categoria di persone da quando sono piccola. Ad esempio da bambina ed adolescente sopportavo tutti i comandi e le "angherie" di mia sorella maggiore perché non avevo voglia di litigare, pensavo che acconsentire sempre mi avrebbe permesso di vivere serenamente almeno a casa dato che a scuola ero già la vittima perfetta per i bulli. Facevo lo stesso con i miei genitori. Non posso raccontare un avvenimento in particolare apparentemente banale ma che non sono mai riuscita a superare ma da quell'esperienza ho capito una cosa fondamentale: quando sei troppo accondiscende la gente con il tempo si abituerà a quel tuo modo di essere, per loro diventerà la normalità e quindi nascerà la pretesa. Quella pretesa che se per una volta dirai di 'no' li farà scattare di rabbia arrivando anche a picchiarti, cosa che invece non farebbero mai se qualcun altro alla stessa identica richiesta direbbe di no. Un 'no' detto da una persona accondiscende avrà sempre un valore diverso rispetto ad una persona abituata a dire di no. Non so se mi sono spiegata bene.
L'importante è sempre non giudicare: non giudicare la passività, non giudicare l'aggressività... in questo modo si può diventare assertivi se purtroppo non ci è stato insegnato nell'infanzia per disfunzionalità familiari varie. Io ero people pleaser ma mi "salvò" un mio compagno delle elementari a cui raccontai di una scaramuccia avvenuta nella mensa della scuola e mi disse "Ma parla! Fatti valere!"... iniziammo tutto un discorso è credo che mi aprì un orizzonte. Da allora è stata una montagna russa tra passività e aggressività, ancora adesso faccio fatica ad essere assertiva ma va molto meglio. Bisogna avere pazienza e accogliere, sentire nello stomaco, ecc... Grazie per questo video e anche i commenti sono super preziosi.
In primis grazie per il tuo immenso contributo, nell’esporti e portare tematiche così ‘delicate’ ma importanti. Amo questo genere di video, in questi giorni sto rielaborando il concetto del ‘NO’. Fino a pochi anni fa come te ho accettato e vissuto situazioni che in verità non volevo solo per paura del giudizio altrui, ferita da rifiuto sempre bella attiva. Col tempo ho imparato quanta forza ci sia dietro ad un NO; spesso ci si dimentica che non è semplice dire di NO, soprattutto quando proviene da persone molto sensibili e tendenti all’armonia collettiva. Ho compreso che dire di NO, se chi ti è di fronte vuole capirlo, non è un rinnegare la sua persona ma la situazione; molti NO fanno crescere se uno vuole accoglierli come opportunità. Sarà che nella vita mi sono stati detti molti NO, li ho imparato a essere indipendente fisicamente ed emotivamente; ho imparato che ogni essere umano ha il diritto e dovere di seguirsi se non ‘sente’ di proseguire. Un abbraccio!
Hai descritto esattamente me stessa e il lavoro che da un anno e mezzo faccio con la mia psicoterapeuta. È un processo hai ragione e proprio questa settimana mi sono dissociata dalla realtà perché il senso di colpa per non aver accontentato in questo caso mia madre mi ha divorata e mi sono detta basta torno indietro era tutto più semplice prima. Ma ero infelice, ero esausta e ho capito di dover continuare in questo percorso, per me stessa, perché sono importante anch'io.
Io più che "people pleaser" mi sento afflitta dalla "sindrome della brava bambina", quindi fare cose non solo okay per "compiacere gli altri" ma quasi solo per "sentirmi brava". Alle volte mi trovo a sopportare anche situazioni e cose che tutt'ora io penso "ma perché? Non mi piace come cosa, perché devo farlo quando mi fa schifo?!" solo quasi per sentirmi "brava" o un complimento. Ma poi di quel complimento non me ne faccio assolutamente nulla appunto, perché dopo essermi scaricata e aver sprecato tempo ed energie. Questo video però devo dirti che mi ha dato tanti spunti, grazie. 🌷
Io fatico a comprendermi a pieno, nonostante mi psicoanalizzi da anni. Sono il giusto equilibrio tra Ribellione e accondiscendenza. Ho la tendenza a trattenere la mia voce, il mio pensiero. Spesso per evitare litigi. Forse perchè ho paura di scoprire che dicendo no le persone mi vorranno meno bene. Eppure nessuna di quelle che mi circondano è così poco empatica. Non mi ritengo passiva perché se qualcuno cerca di imporsi io non abbasso la testa. Lo stesso vale se noto tentativi di manipolazione. In passato, però, mi sono sentita codarda e disonesta per non aver detto prima la mia verità. Non bisogna neanche dare troppe spiegazioni a chi non sa ascoltare, ma è liberatorio confidarsi con chi per te vuole esserci. E questo l'ho capito troppo tardi. Ho dovuto chiudere relazioni perché non riuscivo più a sopportare il peso che tenevo dentro. Dire sempre si crea una persona diversa da te. Non ti farai conoscere autenticamente dagli altri. Da errori passati ho imparato, ma tendenza rimane sempre quella... ed è strano per una persona che ragiona con la propria testa e non si lascia trascinare dalle decisioni altrui. Ecco dovremmo anche imparare a distinguere tra chi si lascia condizionare e prople pleasur perché mi dà un fastidio quando confondono queste due caratteristiche!
Grazie Shanti per questo video che tocca argomenti così profondi ed importanti. Credo che la cosa importante sia sforzarsi di cercare il giusto modo per dire di no a quello che ci fa sentire a disagio senza essere inutilmente aggressivi verso le altre persone, cercando di spiegare che non lo facciamo per dispetto ma perché non vogliamo stare male per qualcosa che ci disturba, ovviamente fermo restando il rispetto che gli altri devono avere nei nostri confronti; è una questione di equilibrio nel relazionarsi con chi interagiamo, non è semplice ma il fatto di parlarne è importante. Grazie ancora Shanti ❤
Mi rivedo così tanto in quanto dici che mi torna l'ansia che provai in una situazione analoga con un fotografo. Solo che in quel caso c'era stato proprio anche un comportamento scorretto, motivo della mia angoscia di quei giorni. E la cosa peggiore per me era il sentirmi una stupida perché avevo perso il controllo della situazione. Ma la verità è che stavo di nuovo togliendo valore a me stessa, dandomi una colpa che oggettivamente non meritavo. Parlarne con la persona giusta mi ha aiutata moltissimo, e ora certi episodi sono il motivo per cui sono diventata meno manipolabile. Purtroppo o per fortuna, sono cose che si imparano anche dalle brutte esperienze. E sono comunque in rodaggio, perché mi accorgo che si mantiene in me quel timore di scontentare gli altri; ma meno di prima. Si arriva ad un punto in cui te ne freghi di deludere, se sei nei confidi del lecito, di ciò è tuo diritto fare o non fare. Quel che aiuta, è spostare il "microscopio" da te all'altro individuo che, come le persone che hai descritto tu, se la prende per una tua scelta personale. Mi dico "ma io diventerei così scontrosa se la situazione fosse al contrario? No. Cercherei di capire le motivazioni dell'altro e rispetterei la sua decisione, e quindi perché cavolo devo subire un tale atteggiamento? Io merito di essere trattata con la stessa empatia che riservo agli altri; e se gli altri mi fanno pesare le mie scelte, allora sono dei manipolatori." So che sono banalità queste... ma l'autostima che si immagazzina o meno da piccoli veramente ti condiziona tutta la vita, e purtroppo per alcune persone, certe cose si imparano solo da adulti, e con più fatica.
Non é affatto banale! L'esercizio che citi di chiedersi 'io come reagirei se fossi nei panni dell'altro?' é davvero interessantissimo, ti fa rendere conto che spesso meriteremmo reazioni migliori di quelle che riceviamo.
people pleaser presente! Sto imparando a essere assertiva da quando sono diventata mamma, assertiva con mio figlio nel comunicare i miei bisogni e il confine da non oltrepassare, soprattuto relativo al mio corpo. Mi sto sforzando tanto perché, come puoi immaginare, come puoi "rischiare di non piacer o deludere" tuo figlio? Ma so che é fondamentale il mio lavoro per dargli l'esempio sul consenso, i confini ed espressione dei bisogni. Con la grande speranza non diventi people pleaser anche lui 😒
Ciao Shanti, innanzitutto bentornata! Purtroppo comprendo bene il tuo discorso, dire di no viene estremamente difficile in certi contesti, sia perché non vogliamo mancare di rispetto, sia perché non vogliamo sentirci in difetto verso l'altro, sia perché a volte è solo complicato spiegare come mai cambiamo idea. Come sottolinei tu, è importante ricordarsi che esiste la possibilità di dire no a volte, il nostro disagio è valido quanto il dispiacere degli altri quando gli viene detto ed è giusto sia così
I tuoi video hanno sempre "qualcosa in più"...riesci ad affrontare temi bellissimi e profondi con una delicatezza incredibile....mi ci rispecchio tanto nelle cose che hai detto ...dire No è così difficile, soprattutto alle persone vicine e lo si fa spesso per evitare conflitti, per non deludere , per fare "la cosa giusta"..eppure spesso dire Sì agli altri è dire No a noi stesse. .e io lo sento, sento ribollire dentro, sento irrequietezza quando non faccio davvero quello che sento. Mi capitano entrambe le cose :dire no e poi si va a finire nel litigio perché la persona cerca di farmi sentire in colpa e se dico si poi mi sento in colpa verso me stessa . Una psicologa mi disse: è più importante che tutti ti apprezzino o seguire i tuoi valori e ciò in cui credi? Spesso essere la "pecora nera "non vuol dire che tutti abbiano ragione tranne te...anzi . Mi piaci tanto quando dici "deludere di più gli altri e meno me stessa"...siamo qui per realizzare i nostri di sogni, i nostri di desideri e non è egoismo ...se siamo felici noi emaniamo luce e gioia da poter condividere, no? Se facciamo sempre quello che gli altri si aspettano rischiamo di non sapere più chi siamo noi e cosa pensiamo, cosa vogliamo . A volte ho paura di esprimere i miei pensieri sennò si litiga perché le persone difficilmente accettano un no ...e impongono le cose ...Bellissimo video e spero tu ne faccia di più 💕💕Concordo anche quando dici che a volte siamo noi i bulli, anche io a volte fatico ad accettare dei No e vorrei dalle persone magari cose che non sanno o non vogliono darmi .....(attenzioni, presenza)......
non so come mai e perchè, ma arrivi sempre al momento giusto, sopratutto qui su youtube, ti ammiro davvero molto Shanti, grazie per aver condiviso questo videoo
Purtroppo l'essere sempre aware del mood di una stanza piuttosto che di una singola persona, monitorare il cambiamento delle emozioni di qualcuno in base a come agiamo e come le nostre azioni possono metterci a rischio, si chiama "ipervigilanza". Da persona ipervigilante e people pleaser ti capisco molto bene. facciamoci forza❤️
"Nella mia testa non c'è niente di peggio di sapere di non piacere a qualcuno" ma sono io! Essere una people pleaser è la mia più grande debolezza e il mio più grande difetto per cui ti capisco perfettamente. Per quanto mi sforzi, mi rendo sempre conto di quanto sia importante per me soddisfare gli altri a discapito di me stessa. E anche se tutto questo mi ha dato un'empatia straordinaria, è comunque estremamente soffocante
Anche se è da un bel po' di tempo che ho aumentato i miei "no", ho ancora questa cosa del compiacere gli altri (anche se non ho capito ancora le vere radici del problema). Nel tempo però mi sono accorta che pur venendo da me, il fatto di dover compiacere gli altri, la maggior parte delle persone non è capace a capire, ad accettare i "no" andando ulteriormente a far pesare la situazione.
Perché sono talmente abituati al fatto che siamo sempre stati accondiscendenti che non si aspettano che iniziamo a farci rispettare! Ci vuole un po' per elaborare la differenza e capire che non possono più approfittarne (fatto anche in maniera non cattiva eh).
Ciao Shanti, questo video è super! Dici cose davvero verissime e in cui mi ritrovo tantissimo...io sono l'esempio di questo: il compiacere gli altri sempre per evitare problemi/scontri...secondo me da una parte gli altri forse sapendo che siamo così si aspettano che tanto noi diciamo di sì...e questa cosa dovrebbe cambiare!
quanto mi sarebbe servito vedere questo video due anni fa, ho avuto un esperienza, davvero poco carina con una persona perchè appunto, non sono riuscita a dire di no E ad oggi mi fa tanta tanta rabbia
Carissima è sempre il momento giusto quando tu pubblichi un video perché hai il potere di leggerci dentro grazie alla tua sensibilità.Prima dicevo sempre di sì, poi la vita mi ha messo davanti all'evidenza di dire no,forse anche troppi oggi,bisogna trovare il giusto equilibrio come in tutto.Sicuramente sto meno impicciata ma non vivo meglio oppure rispetto di più me stessa,ci sono delle circostanze in cui ti tiri fuori ma non é giusto e sarebbe meglio farle le cose secondo me,almeno la mia conclusione é questa.Grazie per i tuoi video,mi fanno sempre riflettere tanto un abbraccio e torna presto,me lo sentivo che prima di Natale avresti pubblicato
È una cosa su cui rifletto da anni. Io ho sempre paura di deludere il mio ragazzo perchè quando si creano determinate situazioni, si crea direttamente un’aspettativa. Ma non è cosí scontato che il desiderio ci sia da entrambe le parti… Vorrei vivere in un mondo in cui nessuno si crea aspettative🫠🫠 Seguendo diverse pagine di psicologia ho imparato che quello che sento è degno di essere ascoltato, quindi posso dire di no e tirarmi indietro in qualsiasi momento💕 Se le persone ci tengono a rimanerci accanto, non si attaccheranno a quel no per allontanarsi💕
Video davvero molto interessante!! Ti seguo dai tuoi primi passi sul tubo e questa tipologia di video dove scambi riflessioni con noi sono sempre stati quelli che preferisco.
Shanti che bel video! Presente 🙋♀️La mia psicologa mi dice sempre che devo mettermi più al centro, perché mi preoccupo troppo di non mettere a disagio gli altri. Hai fatto bene a esprimere il tuo disagio con il fotografo e la sua reazione è stata piuttosto rude e poco empatica. Non siamo responsabili per le aspettative altrui... E questo video cade a fagiolo, perché anch'io mi sento esattamente nella situazione in cui voglio "deludere più gli altri e meno me stessa".
People pleaser livello pro: eccomi! 10 mesi di terapia mi hanno aiutata a preoccuparmi e occuparmi di me, di quello che voglio e di cui ho bisogno e di non avere problemi a comunicarlo agli altri. È un lavoro lungo ma ce la sto facendo :)
Che argomento! Con gli anni ho imparato che: ● in alcune situazioni è bene cercare di accontentare gli altri, se questo signifca uscire dalla propria confort zone, a patto che non vi siano pressioni esterne. Un po' per il discorso che fai nel video successivo sull'indecisione, un po' perché il mio festish consiste nel trarre insegnamento da ogni circostanza. Fare esperienze è utile per ottenere informazioni in più sul mondo e su noi stessi. Non bisogna vivere troppo nella propria testa perché ci creiamo false immagini di noi stessi. Meccasimo che ci fa sentire al sicuro. ● Bisogna distinguere queste situazioni, che possono portare un possibile vantaggio alla nostra persona, da quelle in cui assecondare gli altri comporta uno svantaggio assicurato per la nostra persona, quanto meno in termini di sensazioni ed emozioni. Dobbiamo riconoscere, insomma, quando arriva il momento di rispettare noi stessi e quando, invece, possiamo mettere alla prova la nostra volontà.
Bella riflessione, utilissima .. Personalmente mi sono accorta da qualche tempo che quello che descrivi è un atteggiamento presente anche nella mia quotidianità .. e sento il dovere di correggerlo .. il dovere, ma anche il piacere , perché quando sblocchi quel pò di corraggio per affermare assertiva ciò che senti ..bhe, non ha prezzo e subito senti il maggior rispetto che diventi capace di darti , e anche il maggior sano affetto che puoi nutrire verso te stesso Perciò continuare su questo percorso mi pare proprio uno dei bei modi di condurre e scoprire la vita !
Grazie shanti per aprirti così, dandoci tanti spunti di riflessione e iniziando discussioni su tematiche davvero interessanti. Non per togliere nulla a video più elaborati e complessi (tutti bellissimi comunque), ma questo tipo di video, queste “chiacchierate” sono fra i video tuoi a cui sono più affezionata e sono contenta che tu sia tornata a sentirti abbastanza a tuo agio per condividere con noi queste tue riflessioni in modo così aperto e genuino ❤
Oh, Shanti. Quanto siamo simili. E tra l'altro, aggiungo una cosa dal mio punto di vista/esperienza: c'è anche la questione dell'abitudine. Sono arrivata ad abituare determinate persone, loro si aspettano e danno per scontato che io, in quel caso, dica si. E questo rende tutto più complicato, perché dire no è per me più difficile e la paura della reazione dell'altra persona ancora più forte. Come dici tu, se è davvero una persona amica, saprà ascoltare e ricalibrare. Ma in me c'è anche il timore che questo non accada, e alla delusione si aggiunge la paura di rimanere sola, di litigare, di dover interrompere qualcosa. E quindi evito. Grazie per aver mosso in me questa riflessione. 💜
In questi casi bisogna 'riabituare' l'altro, fargli sapere qual é la persona nuova che stiamo diventando e i nostri nuovi limiti. Chi ci ama non vorrà mai farci sentire male :*
Shanti io ti giuro che i tuoi video sono quelli che mi fanno pensare di più. Mi fai vedere le cose da una prospettiva diversa e mi fai pensare tanto alla persona che sono (e a quella che vorrei essere). Hai fatto bene a prendere la tua scelta per i video di RUclips, ma ogni volta li aspetto con tanta impazienza ❤️ Grazie Shanti
Ciao Shanti,video davvero interessante e soprattutto utile sia nell'aprire gli occhi ad alcuni di noi,sia su nn far sentire solo ki magari ha questi pensieri ma si sente nn capito....soprattutto mi ha colpito la frase che hai detto sull'empatia, xké anche io ultimamente mi ritrovo a pensare che idealmente sia una qualità molto bella,ma nel mondo concreto la vedo come una "disgrazia" ma anche il dover dire sempre si xké se no ci speriamo in colpa ,mo sono ritornata spesso a dire "beati quelli egoisti xké pensano a stare bene invece di accostare gli altri" ma allo stesso tempo penso "ma come fa quella persona a fregarsene così e avere questi comportamenti brutti" cioè è strano come pensiero xké "si accusa" l'egoismo ma in alcune circostanze "si invidia" nn so come dire ...parlo proprio di situazioni quotidiane,magari una persona ti chiede di darle un passaggio x andare in un tale posto,ma tu nn puoi xké ti senti stanco oppure hai altro da fare, ma lo fai lo stesso xké ti dispiace oppure nn lo fai ma ti senti in colpa,qualsiasi decisione è a tuo discatipo,mentre magari altre 5 persone prima di te hanno detto subito no,quindo anche x questo ti senti in dovere di dire "si,ti accompagno io" ...oppure magari paghi x fare delle visite ma nn hai il coraggio di dire "io a quest'ora nn posso, possiamo cambiare orario?" E nn lo fai xké pensi di dare disturbo ,quando invece io pago e ho il diritto di esporre una mia preferenza...forse sono andata fuori tema nn so...xó ho trovato utile questo video e spero ce ne siano altri xké è interessante questo argomento, anche proprio sull'idea di egoismo,xké a volte vediamo un comportamento egoista quando in realtà è normale ☺ spero di essermi spiegata
Bellissimo video Shanti. Imparare a dire di no é una lezione importantissima che ho imparato da poco e che sto ancora allenandomi ad applicare alla vita di tutti i giorni, proprio perché non é un concetto facile da applicare dall'oggi al domani, ma i benefici sono tantissimi. La questione del consenso, soprattutto, è un argomento importantissimo ed ancora troppo poco sentito aimé, con cui facciamo fatica ad approcciarci. Speriamo che col futuro le cose possano solo che migliorare a riguardo, allenando empatia e rispetto verso il prossimo, come verso se stessi.
Questo interessantissimo video arriva al momento giusto. Grazie Shanti!!! ♡♡♡ io sono una libriana compiacente che da troppo poco ha capito che deve proteggersi mettendo dei limiti. Più dico di no agli altri, più dico di sì a me, più divento un individuo, più mi riconosco, più mi realizzo più sono felice. Credo che cedere nell'intimità sia quanto di peggio possa passare. Mi è successo da poco e sto male per questo. Sento di essermi tradita. Comincerò con ascoltare questa tristezza e sconcerto e guardarci dentro per capirmi. Voglio starmi a fianco. Un abbraccio a tuttx e Buon Natale!!!
Quanto hai ragione, mi ci rivedo tantissimo. Quante volte dico si oppure non dico proprio nulla, solo per non farmi vedere male dalle persone. La frase che dici, che quando diciamo si agli altri, diciamo no a noi stessi mi darà da pensare 🪞
Mi viene in mente il fatto che io non amo il contatto fisico, quando sono arrabbiata e nervosa, venir toccata, per me è molto fastidioso. Dico spesso a mia sorella (che esprime il proprio amore attraverso coccole e baci), che le carezze senza preavviso mi innervosiscono. In famiglia tendo ad essere più espressiva nelle mie volontà, spesso mi lascio anche andare in emozioni più “forti”, mentre fuori casa, mi sento bloccata dalla “buona educazione”: è maleducato dire ad un estraneo che odi la X cosa che sta facendo in quell’esatto momento. Penso proprio che possa ricollegarsi al sentimento di essere in pericolo: delle persone conosciute sono più “sicure”.
È interessante l'esempio che porti e le differenze tra i due contesti, in effetti ci sono rapporti in cui sai di poter, passami il termine, essere te stesso, e altre con cui c'è l'ignoto ed é più facile fingere ed essere educati perché non sai che reazione otterrai :(
Ciao Shanti 🌟 Bell'argomento! Anche io sto lavorando su questo fronte da diverso tempo, con risultati alterni. Penso che sia una questione di accondiscendenza (voler/dover sempre compiacere gli altri), che a volte va oltre i limiti del rispetto della dignità verso se stessi. Se vogliamo che gli altri ci rispettino, non dobbiamo assecondarli - nonostante quella vocina dentro di noi dica di no- ma dobbiamo dire senza peli sulla lingua quello che vogliamo. Chi ci vuol bene, ci vorrà bene comunque. Questo ovviamente non significa essere scortesi o non comprensivi, significa essere sinceri e autentici. Sincerità e autenticità sono le basi di qualunque rapporto. Tutto ciò in teoria, poi nella pratica ci vogliono tante occasioni per consolidare questo nuovo "approccio", però, come hai detto tu, già il rendersi conto della cosa è un passo verso la direzione giusta.
Ho trovato questo argomento molto interessante ed è qualcosa a cui ho pensato recentemente. Ci sono alcune volte che vorrei rispondere di no, ma alla fine rispondo di si perché se la mia risposta fosse negativa l'altra persona potrebbe reagire in modi non pacifici come arrabbiarsi, e in alcuni casi il mio corpo assorbe questa emozione e me la porto dentro per il resto della giornata se non di più. Quindi il dilemma è scegliere se dire di si e sentire però quella sensazione di aver scelto qualcosa che non si vuole fare, o dire di no e, anche se sai che è la scelta migliore, sentirsi in colpa o sentire le sensazioni negative dell'altra persona. Inoltre un'altra cosa che mi è venuta in mente guardando il video è capire quando dire di no e quando sarebbe meglio trovare un compromesso, perché penso che in una relazione sia importante anche cosa vuole l'altra persona, e quindi trovare un modo di bilanciare/ trovare un equilibrio tra queste scelte.
Hi there, come sono belli i tuoi video Shanti, un aesthetic che ti fa immergere ancora di più nell'argomento, stavolta davvero interessante: mi hai fatto riflettere e “ho preso appunti” È sempre un momento di fresh air quando torni su RUclips, mi fai compagnia come fossimo amiche e parlassimo a cuore aperto, vivrei meglio se più persone come te esistessero, un abbraccio Shanti:))
Ho visto i post /storie su ig e se non ti sentivi a tuo agio x le foto hai fatto bene a chiarire anche se, anche io, avrei fatto una fatica immane. Da people pleaser da una vita, sono stata passiva x secoli e ora a, 37 anni (causa anche altro, ma anche questo, e molto!) avevo così tanto passato il mio limite che dopo un bel burnout e crisi ansiose collegate, sono passata dall'essere passiva, all'essere aggressiva in un modo talmente esplosivo da farmi spesso paura da sola, perché non avevo il controllo più di nulla...e via, urla e tutto il resto. Ma proprio perché x anni ho abbassato la testa x accontentare il mondo, perché tutti dovevano essere sereni e felici, nella mia utopia di un mondo felice dove tutti stanno bene e si amano eio non contavo mai. I miei bisogni non contavano mai. E gli altri non solo non lo notavano, ma quando prendevo il coraggio x fare degli accenni in tal senso mi sentivo rispondere 'puoi farne a meno'. E poi comunque ne aporifittavano sempre, tanto io stavo zitta e ingoiavo il rospo! Quindi sono passata da un estremo all'altro e ora (grazie soprattutto a te, quindi GRAZIE 💜) ho iniziato la terapia x capire come diventare assertive e come recuperare calma e equilibrio....
Grazie per avermi raccontato tutto questo ❤ secondo me l'aver fatto esperienza di tutto il range ti da un grande vantaggio, potrai capire meglio qualsiasi persona ti troverai davanti e le sue reazioni!
@baby_Castelli🐈 nella mia vita ho attuato i tuoi stessi meccanismi e ti capisco bene 😢 non è facile soprattutto quando gli altri ti danno risposte simili
Brava shanti concordo con la tua scelta. basta accontentare gli altri,prima di tutto dobbiamo fare ciò che ci fa stare bene cio che vogliamo davvero e passare il tempo con le persone che davvero ci rendono feli e che davvero tengono a noi. Sarò forse ripetitiva e banale, ma come si a non adorarti sei così cute dolce e intelligente. Passare dewl tempo con una persona come te szarebbe di qualità
Ognuno di noi, ognuno, vive dentro se stesso e si proietta verso fuori e dal fuori riceve stimoli. Ma se complessivamente nn ci si stima abbastanza, nn si ha rispetto per l'ecologia dei propri sentimenti ed emozioni, se li si soffoca sempre perché si fa cosi e perchè si aspettano da ognuno che faccia cosi ......se accontentiamo le banderuole al vento e i capricci degli altri che manco sanno cosa vogliono dalla vita e figuriamoci se si sono mai guardati dentro veramente con umiltà e coraggio.....beh alla fine si scoppia. Si va in crash e allora o si decide di abdicare a se stessi ed indossare per sempre dei ruoili sicuri e protesici che gli altri ci riconoscono (e che ci danno sicurezza ma ipossia emotiva) oppure si diventa rabbiosi e il proprio io esplode e travolge tutto e tutti. Ci sono passata anche io. Ho reciso un sacco di relazioni vuote, direi parassite ed estenuanti.....in cui io davo e gli altri prendevano. Oggi ho fama di essere strana, poco sociale, bastian contrario. Peccato che io sappia stare da sola dentro e mi senta piuttosto comoda in me stessa. Mi conosco e so che alla fine nei momenti difficili devo sempre far perno su di me. Gli altri possono esserci, se è possibile, ma contare su di loro è sempre un'arma a doppio taglio. Chi nn ci ama davvero, prego se ne vada. Il mondo è grande per tutti......a voglia!
Grazie per condiviso le tue esperienze, Shanti! È sempre difficile mettere se stessi al primo posto, anche nelle cose più futili e all’apparenza non importanti ☹️
Sì, anche io sono una people pleasing. Scoperto per caso. E sto cercando anche grazie all'aiuto di uno psicologo davvero bravo, come migliorare. Grazie Shanti per questo video meraviglioso, che è caduto a fagiolo x me e mi è stato molto utile.
Il people pleasing è sempre stato ed è tuttora la mia bestia nera: quante volte a farmi i patemi perché "magari ho usato quella parola che a persona X dà fastidio, spero di non averla urtata, perché non era la mia intenzione!". Altrettante volte ho messo da parte i miei bisogni per accontentare gli altri, e molto spesso sono stato ricompensato con un calcio nel culo. Ovviamente la colpa su chi la facevo ricadere? Su di me. Vorrei con tutte le mie forze imparare a capire questa mia necessità di ottenere sempre l'approvazione altrui: molte ragioni già le conosco, ma è sempre nel momento dell'agire che trovo il blocco e scappo via. Una cosa che mi sta portando a focalizzarmi sulla necessità di cominciare a pensare di più prima a me e poi all'altro è quella carriera che mai avrei pensato avrei visto finalmente cominciare a sbocciare per davvero. E questo sta diventando il motore principale che mi fa dire "Voglio mandare tutto a rotoli? Adesso che finalmente ci sono?" Ovviamente non si tratta di mettere da parte completamente gli altri , ma è importante che impari ad ascoltarmi, a capire quali siano i miei bisogni e che cosa vorrei fare in un determinato momento. Con me poi c'è anche un'ulteriore difficoltà, ovverosia che devo spendere qualche minuto per "tradurre" il mio volere o non voler fare una cosa: essendo introverso a cannone, ci sono delle volte in cui salto diretto alla conclusione del "No, non voglio sentire questa persona / Non voglio uscire con questa persona / Non voglio avere interazioni sociali", quando poi in realtà mi rendo conto che mi farebbero bene per iniziare un po' ad uscire dal guscetto che, soprattutto quando sono giù di morale, diventa il mio rifugio, e allo stesso tempo un luogo perfetto dove la mia mente mi possa attaccare come vuole. Essendo sensibile ed empatico non è per niente facile dire di no: il minimo fiato di disappunto o espressione dispiaciuta mi fanno sentire come un delinquente, ma a volte è necessario, perché altrimenti non sarei mai in grado di descrivermi e di guardarmi con i miei occhi, ma sarei tanti piccoli pezzi di frase che gli altri dicono di me e che, visto che io non ho il coraggio di mettermi in gioco, lascio per forza di cose che siano vere. Grazie davvero per questo video ♥ Avevo proprio bisogno di riflettere su questo argomento, soprattutto ora che è la fine dell'anno e sto entrando nella mia classica fase di reset pre-2023!
Shanti I tuoi video sono dei veri e propri insegnamenti di vita. Mi aprono sempre gli occhi e mi stimolano a riflettere su temi che non avevo mai esplorato!
Grazie Shanti per queste confidenze di getto! Trasmetti tanto il tuo piacere di condividerle e ti starei a sentire per ore, e poi argomenti super interessanti
Cara Shanti ❤ è capitato anche a me di provare quel tipo di disagio quando sentivo che c'era qualcosa che non andava. È capitato un paio di volte e mi sono sentita molto male DOPO, tanto da piangere. Caso vuole che mi sia successo di nuovo proprio oggi, e penso che dopo averti ascoltata ci ragionerò un po' su e valuterò se dire di no. È un bellissimo video, grazie ❤
Non mi sono mai rivista così tanto in un video. Oltretutto è capitato a fagiolo. Proprio oggi sarei dovuta andare all’università e dopo a un aperitivo con delle mie amiche, ma per una serie di contrattempi mi era difficile andare e allora ho annullato tutto. Ora e al momento in cui ho scritto alle mie amiche che non sarei andata, mi sono sentita in colpa anche se non era colpa mia proprio perché avevo, e ho tutt’ora paura di averle deluse. Però questo è solo uno dei tanti esempi di cui potrei parlare. Tendo a voler accontentare tutti e quando non lo faccio, mi sento tremendamente in colpa e anche mesi e anni dopo continuo a pensare a quel “no” detto quella volta. Inoltre soffro anche un pò di ansia sociale e quando mi chiedono di uscire, magari sul momento accetto perché non voglio offendere e non voglio perdere l’amicizia di quella persona, però subito dopo aver detto sì e il giorno dell’uscita mi sento tremendamente male. 14:01 mi ricollego a quanto hai detto aggiungendo che a volte oltre all’empatia, una persona evita anche di esprimere le proprie emozioni, soprattutto quelle negative, perché non vuole pesare sugli altri e vuole apparire come il perfetto ascoltatore, che essendo sempre felice e non avendo problemi può ascoltare i problemi degli altri (in questo caso, come prima del resto, parlo per esperienza personale). Comunque penso che, come hai detto tu, queste siano le conseguenze del modo in cui siamo state cresciute dai nostri genitori.
Sono come te Shanti o meglio la vecchia Shanti, semplicemente sottomessa dalla vita come dico io, è un meccanismo che metto in pratica con letteralmente tutti e tutto
Il video giusto al momento giusto... Sono sempre stata una persona che DEVE e VUOLE piacere alle persone: ho passato le fasi del "non essere me stessa per compiacere gli altri" e "essere me stessa ma contenuta per piacere agli altri" ma quando non piaccio mi sale l'ansia e penso che ci sia qualcosa di sbagliato in me. Ho spesso detto"si" a tutto in passato per compiacere gli altri. Ora sto imparando a dire dei "no" ma con garbo. Sono me stessa finalmente, ma a volte non piaccio comunque e mi sale il panico. Tante volte mi sono state fatte cose senza il mio consenso esplicito ma che io ho lasciato correre: commenti da parte di "amici", gesti sessuali e non da parte del mio ex, ma non ho mai detto nulla perché mi sentivo in colpa. Mi sento ancora in colpa per tante cose dove avrei potuto dire qualcosa di bloccare quel momento. Sto imparando. Ma è bello che finalmente qualcuno ne parli, non mi sento più sola. Grazie 🤍🩹
Ho messo in pausa un attimo. Secondo me bisogna fare attenzione a porre dei limiti: va bene il non dover compiacere, ma la parola data ha un grosso valore che, a questo punto, si perde completamente! E questo vale soprattutto in ambito lavorativo. Come sarebbe il mondo se, i datori di lavoro, ci chiamassero il giorno prima della firma del contratto, per dirci che hanno cambiato idea su di noi? Magari noi ci siamo già organizzati per quel nuovo lavoro e poi puff, svanisce tutto. Prima di dire di sì o di no, è importante rifletterci. Meglio dire che preferiamo pensarci o semplicemente esprimere sul momento i nostri dubbi, che dare una risposta e poi cambiare idea. Forse è addirittura più costruttivo confrontarci con chi abbiamo difronte, così da stabilire insieme cosa fare. Inizio a temere che, tutta questa giustissima campagna di positivity ed amore per se stessi, rischi di diventare un po’ un movimento egoista, della serie: penso prima sempre solo a me e gli altri si arrangino. È giusto, ma fino ad un certo punto. Un conto è sentirsi sempre in obbligo nei confronti di qualcuno, altro è prendere una decisione e poi cambiare idea dopo averci rimuginato, specialmente se non è cambiato nulla rispetto a quando abbiamo preso la decisione iniziale. Ci sono tanti valori importanti, uno fra tanti il senso di responsabilità. Non si tratta di compiacere, ma di rispettare il prossimo. A volte, si tratta di rispettare anche noi stessi. La frase “a volte dire di sì agli altri, significa dire di no a noi stessi” è vera; com’è a mio avviso vero che, di tanto in tanto, un no a se stessi sia sano. Dico tutto questo perché ci sono passata. Di mio sono poco socievole. In alcuni periodi lo sono stata ancora di meno. Le mie amiche mi chiedevano di uscire ed io accettavo, ma all’ultimo rimandavo. Li per li pensavo: “non me la sento, perché forzarmi?”. Poi mi sono resa conto del disagio provocato alle altre, di quanto ci rimanessero male e di quanto, quel meccanismo di dire prima si e poi no, fosse solo un modo per non prendermi responsabilità fino in fondo. Ho iniziato a sforzarmi: magari andavo, ma tornavo a casa prima, ma evitavo di cambiare idea all’ultimo. Le volte successive riuscivo a dire di sì o di no subito e con più consapevolezza.
Ciao Shantina✨comunque hai fatto bene a fargliele stracciare se non le volevi in giro, avrei fatto lo stesso! Comunque visto che chiedevi come la viviamo noi, io personalmente ho imparato a dire dei no crescendo (ho 26 anni) che a 17 o 16 non ero capace di dire, è un percorso, spesso è la necessità a spingerci fuori dalla confort zone 🏖️✨
Sì a volte arriviamo talmente al limite che capiamo che qualcosa deve cambiare per forza :( sono contenta che anche tu sia riuscita a fare dei progressi!
La cosa interessante è che io ho il problema contrario, dico sempre di no, però anche questo è controproducente, la gente si scoccia e spesso per me è anche difficile capire se davvero non mi va di fare una cosa oppure se dico di no per paura di farla. L'autostima bassa fa brutti scherzi da una parte e dell'altra. La mia migliore amica è una people pleaser e a volte è veramente fastidioso, perché lei poi soffre di decisioni prese per paura di deludere le persone, però non può farne a meno. Io sono una sana egoista e mi dà molto fastidio questo atteggiamento, ci sono poche persone che meritano attenzione, pensa quelle che meritano il tuo si.
Sono una INFJ, people pleaser per eccellenza xD La mia psicologa mi ha portato a riflettere sul fatto che descrivo sempre i desideri e le emozioni degli altri ma raramente le mie, e che mettere al primo posto le proprie esigenze, nel rispetto di quelle degli altri, non ci rende delle persone egoiste.
Video super interessante!! Anche io ho sempre avuto problemi a dire di no alle persone, ma non tanto per la paura di non piacere o di "perdere l'amore", quanto piuttosto per uno strano e severo senso morale che si é creato in me fin dai primi anni di infanzia per il quale sento di essere "una brutta persona" se non sono gentile, se rispondo in modo sgarbato o se provoco qualche disappunto negli altri. Credo che nel mio caso l'aver avuto dei genitori super fantastici, sempre gentili e amati da tutti, mi abbia creato una sorta di Super-Io abbastanza estremo, e ancora oggi a 30 anni e senza i miei genitori che purtroppo non ci sono più sento ancora il peso di questo confronto insostenibile, forse ancor di più. Certo, ho imparato a dare più spazio a me stessa e ai miei bisogni, ma devo ancora lavorarci, soprattutto per quanto riguarda i rapporti interpersonali, in particolare con gli estranei con cui non riesco ad essere sgarbata anche quando fanno cose che mi fanno storcere il naso. Sono tante le sfumature di questa situazione a quanto vedo anche dai commenti, ma é bello sapere che non sono sola in questo disagio. Grazie Shanti! ❤
Assolutamente, hai aggiunto una sfumatura importante al discorso! C'è anche l'aspetto del 'fare la cosa giusta', non essere egoisti, e nel tuo caso di paragone. Spero tu possa trovare un tuo metro morale che ti renda serena ❤
come promesso subito dopo aver finito di studiare mi sono fiondata qui 🥰 Allora, parto dal presupposto che sono da sempre d'indole introversa, sin da piccolina però i miei coetanei mi hanno lasciata in disparte, esclusa per gran parte del periodo di sviluppo delle relazioni ( elementari/ medie). Per quanto inizialmente mi abbia fatto male, non mi sono lasciata abbattere e anzi ho trasformato tutto in un punto a favore, nel mio posto sicuro che è poi diventato la mia amata solitudine. Questo per spiegare che è tanto tempo ormai (se non praticamente da quasi una vita) che non ho problemi a dire di no perchè ho da subito imparato a prendermi cura di me stessa, a non aver bisogno dell'attenzione altrui dato che loro in primis non me ne davano... Ho pochi amici, si contano sulle dita di una mano sanno come sono fatta e che esco non più di una volta al mese; lo stesso vale per i parenti e persone in generale, quando è no non riesco proprio a dire si ❤🩹Sono letteralmente il caso tuo contrario ed è bellissimo trovarsi a raccontare trame diverse di vita sul medesimo argomento. Grazie infinite, sono scambi inestimabili quelli che crei🧡
Ciao Shanti. Mi piacciono sempre molto questi video in cui affronti argomenti delicati col tuo tatto e la tua intelligenza. Mi sono ritrovata ad ascoltare il video mentre ero in strada e mi sono sentita di chiederti se hai mai pensato di fare un podcast (di psicologia, crescita personale, relazioni). Penso che saresti davvero portata. Nulla, è un’idea. Ti ascolterei per ore❤
penso che il consenso sia una cosa sottile e difficile da definire. Credo che il limite lo si capisca appena si ha la sensazione che l'altra persona, invece del dito, sta cominciando a prendersi tutto il braccio, e quindi sta cominciando ad approfittare di te. Questo è il momento in cui dire no
È un argomento su cui ci si potrebbe scrivere un'enciclopedia, grazie Shanti ❤️🌹in ogni caso secondo me dipende da caso a caso. Probabilmente queste persone si saranno innervosite perché magari come dici anche tu stessa, hanno speso soldi, tempo, fatica per fare quello che ti avevano chiesto e sapere che quello che è stato fatto ad un certo punto è stato futile/ una perdita di tempo si innervosiscono (ovviamente parlo del contesto lavorativo) e magari non ce l'hanno con te Shanti, ma ce l'hanno con la persona che li ha fatti perdere tempo in generale. Diverso è il contesto sessuale in cui mi ci rivedo appieno, un sacco di volte mi è capitato di dire di sì per paura di che cosa pensasse l'altra persona (e fun fact: comunque non le avrei più riviste in ogni caso ahahahah) o anche amicale, però in quel caso se ci sono delle cose che non ho voglia di fare ma ci sono di mezzo persone che non vedo da tanto tempo o comunque cose che so saranno fatte per quella volta e basta mi sforzo e cerco di adattarmi per quella volta anche se non mi piacciono, anche per un discorso di flessibilità e di dimostrare il bene venendo incontro
Sì hai ragione sono situazioni molto diverse! Nei casi che ho raccontato ho comunque proposto di "saldare il debito", quello economico. Lato relazionale in effetti é diverso, ovviamente il senso non era 'faccio sempre e solo come pare a me', se per l'altro una cosa é importante e a noi non causa disagi grossi ci sta fare il passo per il bene che proviamo nei loro confronti!
Io sono appena uscita da una relazione tossica perché ero una people pleasure. Mi sono resa conto della situazione, ho detto di no, e ne sono uscita, molto molto molto contenta
Mi ricollego al concetto di empatia e sensibilità. Ciò che hai detto riguardo al fatto che vengano sviluppate in età infantile come una risposta di sopravvivenza a comportamenti genitoriali é tristemente vero. Si chiama ipervigilanza, un comportamento che parte dai primi anni di vita quando si nasce in contesti famigliari nei quali ci sono molti litigi o genitori abusivi. Il bambino modula il proprio atteggiamento per adeguarlo allo stato emotivo del genitore (per non essere sgridato o per tentare di calmarlo) e quindi sviluppa una forte sensibilità nel cogliere l'umore e anche i pensieri di chi gli sta intorno. Il genitore narcisista è ben felice perché vede queste caratteristiche come "empatia", ma invece è una risposta a traumi che fanno sentire costantemente il bambino in pericolo.
Grazie per tutto questo discorso, come al solito i tuoi video arrivano sempre al momento giusto a dire le cose giuste ❤
Grazie per aver spiegato meglio il concetto, é davvero interessante e utile per chi come noi ha sviluppato questa cosa 💖
Hai espresso il concetto in modo eccellente, complimenti davvero
@@ShantiLivesEra da tanto tempo che non guardavo i tuoi video, ieri ho guardato l’ultimo ed oggi questo perché mi hanno incuriosito i titoli e questa è una riconferma di come l’universo mi spinga sempre in cose che sono fatte per me!
Io ho iniziato un percorso psicologico spirituale (meditazioni cristalloterapia radioestesia reiki ecc)di crescita personale.
Mi sono affacciata al mondo della legge d’attrazione manifestazioni ecc, sto facendo degli incontri sull’assertività appunto con la mia psicologa!sto facendo un bel percorso e sto facendo le tue stesse considerazioni e riflessioni sei molto in risonanza con il mio pensiero ed il mio vissuto, da un po’ sto cercando ad ascoltare la pancia ed ad essere più semplice e lineare con ciò che realmente desidero, sto dando importanza a me come prima cosa è dopo gli altri cercando di rispettarli, credo che tutti questi percorsi che sto facendo siamo tutti interconnessi e mi stiamo servendo a buttare giù tutte le vecchie insane abitudini e credenze e stiano costruendo la nuova e la vera me!
Prima avevo molto ego e quello è bastardo ti confonde e ti fa perdere la via, ti rende debole!
Ora il mio focus sono io e cerco di fare quante più esperienze possibili anche nelle relazioni per evolvere e capire me stessa!
L’unico mio scopo nella vita è essere me stessa al 100% e così facendo sfruttare tutte le mie potenzialità vivendo una vita che mi rispecchia in pieno perché io voglio essere felice serena e soddisfatta!sono grata a me ed all’universo che mi manda tutto ciò di cui ho bisogno e che risuona con me, in questo caso i tuoi video e i tuoi pensieri che mi sono così familiari!sei sempre stata una donna forte ed intelligente ho grande stima e affetto per te!scusa per il papiro ma avevo troppo da dire e non ho il dono della sintesi ci sto lavorando!ti auguro buone feste e di risplendere della tua luce interiore più forte che mai!❤
Io lo so bene purtroppo!
sì però secondo me dipende anche da caratteristiche innate, perché non penso tutti gli empatici avessero famiglie disfunzionali o che tutte le persone empatiche e sensibili siano People pleaser
"Pensiamo di meritare amore perché facciamo qualcosa e non semplicemente perché siamo noi".....
Si, anche io sono una people pleaser e mi rendo conto quanto questo possa farci soffrire nel tempo.
Sicuramente vale la pena di diventare più assertivi nel corso della vita!
Io da quando ho inziato a dire di no mi sono sentita libera,perché prima ero sempre alla mercé degli altri! È difficile però bisogna provare a dirlo per noi stessi e per gli altri!
Cambia tutto dopo, vero? 💖
@@ShantiLives esatto! Cmq assurdo che ti stavo pensando prima e mi è apparsa la notifica del tuo video🤣 poi mi sono venuti in mente le videoricette che facevi con Alberto,erano belli quei video,mi mancano molto! Però immagino ora tu sia impegnata 😆
Mi è successo proprio da poco di arrivare al burnout (con pianti in classe per coronare il tutto)per aver ignorato la mia introversione e aver sempre detto di sì alle amiche(che tra l'altro non hanno mancato di lamentarsi ogni volta che non potevo☠️)che volevano uscire anche se non volevo,quindi grazie mille shanti per questo video perché è proprio come sentire una amica che mi aiuta un po' con la mia situazione e che può capirmi🥲🤍
Ti capisco non bene, di più! Prova a spiegare le tue sensazioni e se insistono nel volerle calpestare forse é il caso di cambiare amiche :(
@@ShantiLives purtroppo devo concordare con te,anche se mi dispiace moltissimo per tutto l'impegno che ci ho messo ma che mi hanno detto esplicitamente che non riconoscono🥲grazie comunque di cuore darling ♡
Una cosa che ho notato in quanto persona sensibile è che spesso ho paura di dire di no o mi metto a tacere proprio per il timore di ciò che la reazione dell'altro provochi su di me. E' una sorta di forma di autodifesa che allo stesso tempo mi distrugge, anche perché sono consapevole di avere la "lacrima facile", cosa che spesso è vista in questa società come debolezza o infantilità. Quindi si, diciamo che il fatto di non essere presa sul serio mi intimorisce. Purtroppo questa è una società delle sicurezze, quando sarebbe molto più costruttivo mettersi spesso in dubbio, a beneficio di sè e degli altri :(
Ti capisco, anche io sono una persona dalla lacrima facile e odio quando le lacrime escono fuori nel momento in cui cerco di essere seria mentre sto discutendo con qualcuno o semplicemente quando sono arrabbiata/delusa da qualcosa. La cosa più problematica è che per evitare di mostrare l'ansia, l'insicurezza e le lacrime incombenti tendo ad "attaccare" durante le discussioni piuttosto che ad ascoltare realmente chi ho di fronte per annichilire i miei sentimenti, bloccare il mio corpo; il che mi rende particolarmente difficile come persona nel momento in cui si cerca semplicemente un confronto senza sfociare in un litigio vero e proprio. Quanto è difficile aprirsi o semplicemente accettare che si ha fallito? Che si è genuinamente tristi o amareggiati per qualcosa? Quanto è difficile mostrare realmente come ci si sente
Ciao Shanti, non conoscevo il termine people pleaser eppure mi sono spesso soffermata a riflettere su questo argomento. Credo di appartenere a questa categoria di persone da quando sono piccola. Ad esempio da bambina ed adolescente sopportavo tutti i comandi e le "angherie" di mia sorella maggiore perché non avevo voglia di litigare, pensavo che acconsentire sempre mi avrebbe permesso di vivere serenamente almeno a casa dato che a scuola ero già la vittima perfetta per i bulli. Facevo lo stesso con i miei genitori. Non posso raccontare un avvenimento in particolare apparentemente banale ma che non sono mai riuscita a superare ma da quell'esperienza ho capito una cosa fondamentale: quando sei troppo accondiscende la gente con il tempo si abituerà a quel tuo modo di essere, per loro diventerà la normalità e quindi nascerà la pretesa. Quella pretesa che se per una volta dirai di 'no' li farà scattare di rabbia arrivando anche a picchiarti, cosa che invece non farebbero mai se qualcun altro alla stessa identica richiesta direbbe di no. Un 'no' detto da una persona accondiscende avrà sempre un valore diverso rispetto ad una persona abituata a dire di no. Non so se mi sono spiegata bene.
Ti sei spiegata perfettamente, ed é vero e orribile :( mi dispiace per quello che hai passato, spero che le cose vadano meglio rispetto a un tempo!
L'importante è sempre non giudicare: non giudicare la passività, non giudicare l'aggressività... in questo modo si può diventare assertivi se purtroppo non ci è stato insegnato nell'infanzia per disfunzionalità familiari varie.
Io ero people pleaser ma mi "salvò" un mio compagno delle elementari a cui raccontai di una scaramuccia avvenuta nella mensa della scuola e mi disse "Ma parla! Fatti valere!"... iniziammo tutto un discorso è credo che mi aprì un orizzonte. Da allora è stata una montagna russa tra passività e aggressività, ancora adesso faccio fatica ad essere assertiva ma va molto meglio. Bisogna avere pazienza e accogliere, sentire nello stomaco, ecc...
Grazie per questo video e anche i commenti sono super preziosi.
In primis grazie per il tuo immenso contributo, nell’esporti e portare tematiche così ‘delicate’ ma importanti. Amo questo genere di video, in questi giorni sto rielaborando il concetto del ‘NO’.
Fino a pochi anni fa come te ho accettato e vissuto situazioni che in verità non volevo solo per paura del giudizio altrui, ferita da rifiuto sempre bella attiva.
Col tempo ho imparato quanta forza ci sia dietro ad un NO; spesso ci si dimentica che non è semplice dire di NO, soprattutto quando proviene da persone molto sensibili e tendenti all’armonia collettiva.
Ho compreso che dire di NO, se chi ti è di fronte vuole capirlo, non è un rinnegare la sua persona ma la situazione; molti NO fanno crescere se uno vuole accoglierli come opportunità.
Sarà che nella vita mi sono stati detti molti NO, li ho imparato a essere indipendente fisicamente ed emotivamente; ho imparato che ogni essere umano ha il diritto e dovere di seguirsi se non ‘sente’ di proseguire.
Un abbraccio!
Hai descritto esattamente me stessa e il lavoro che da un anno e mezzo faccio con la mia psicoterapeuta. È un processo hai ragione e proprio questa settimana mi sono dissociata dalla realtà perché il senso di colpa per non aver accontentato in questo caso mia madre mi ha divorata e mi sono detta basta torno indietro era tutto più semplice prima. Ma ero infelice, ero esausta e ho capito di dover continuare in questo percorso, per me stessa, perché sono importante anch'io.
Io più che "people pleaser" mi sento afflitta dalla "sindrome della brava bambina", quindi fare cose non solo okay per "compiacere gli altri" ma quasi solo per "sentirmi brava". Alle volte mi trovo a sopportare anche situazioni e cose che tutt'ora io penso "ma perché? Non mi piace come cosa, perché devo farlo quando mi fa schifo?!" solo quasi per sentirmi "brava" o un complimento. Ma poi di quel complimento non me ne faccio assolutamente nulla appunto, perché dopo essermi scaricata e aver sprecato tempo ed energie. Questo video però devo dirti che mi ha dato tanti spunti, grazie. 🌷
Io fatico a comprendermi a pieno, nonostante mi psicoanalizzi da anni. Sono il giusto equilibrio tra Ribellione e accondiscendenza. Ho la tendenza a trattenere la mia voce, il mio pensiero. Spesso per evitare litigi. Forse perchè ho paura di scoprire che dicendo no le persone mi vorranno meno bene. Eppure nessuna di quelle che mi circondano è così poco empatica.
Non mi ritengo passiva perché se qualcuno cerca di imporsi io non abbasso la testa. Lo stesso vale se noto tentativi di manipolazione.
In passato, però, mi sono sentita codarda e disonesta per non aver detto prima la mia verità. Non bisogna neanche dare troppe spiegazioni a chi non sa ascoltare, ma è liberatorio confidarsi con chi per te vuole esserci. E questo l'ho capito troppo tardi. Ho dovuto chiudere relazioni perché non riuscivo più a sopportare il peso che tenevo dentro. Dire sempre si crea una persona diversa da te. Non ti farai conoscere autenticamente dagli altri.
Da errori passati ho imparato, ma tendenza rimane sempre quella... ed è strano per una persona che ragiona con la propria testa e non si lascia trascinare dalle decisioni altrui. Ecco dovremmo anche imparare a distinguere tra chi si lascia condizionare e prople pleasur perché mi dà un fastidio quando confondono queste due caratteristiche!
Grazie Shanti per questo video che tocca argomenti così profondi ed importanti. Credo che la cosa importante sia sforzarsi di cercare il giusto modo per dire di no a quello che ci fa sentire a disagio senza essere inutilmente aggressivi verso le altre persone, cercando di spiegare che non lo facciamo per dispetto ma perché non vogliamo stare male per qualcosa che ci disturba, ovviamente fermo restando il rispetto che gli altri devono avere nei nostri confronti; è una questione di equilibrio nel relazionarsi con chi interagiamo, non è semplice ma il fatto di parlarne è importante. Grazie ancora Shanti ❤
Mi rivedo così tanto in quanto dici che mi torna l'ansia che provai in una situazione analoga con un fotografo. Solo che in quel caso c'era stato proprio anche un comportamento scorretto, motivo della mia angoscia di quei giorni. E la cosa peggiore per me era il sentirmi una stupida perché avevo perso il controllo della situazione. Ma la verità è che stavo di nuovo togliendo valore a me stessa, dandomi una colpa che oggettivamente non meritavo. Parlarne con la persona giusta mi ha aiutata moltissimo, e ora certi episodi sono il motivo per cui sono diventata meno manipolabile. Purtroppo o per fortuna, sono cose che si imparano anche dalle brutte esperienze. E sono comunque in rodaggio, perché mi accorgo che si mantiene in me quel timore di scontentare gli altri; ma meno di prima. Si arriva ad un punto in cui te ne freghi di deludere, se sei nei confidi del lecito, di ciò è tuo diritto fare o non fare. Quel che aiuta, è spostare il "microscopio" da te all'altro individuo che, come le persone che hai descritto tu, se la prende per una tua scelta personale. Mi dico "ma io diventerei così scontrosa se la situazione fosse al contrario? No. Cercherei di capire le motivazioni dell'altro e rispetterei la sua decisione, e quindi perché cavolo devo subire un tale atteggiamento? Io merito di essere trattata con la stessa empatia che riservo agli altri; e se gli altri mi fanno pesare le mie scelte, allora sono dei manipolatori." So che sono banalità queste... ma l'autostima che si immagazzina o meno da piccoli veramente ti condiziona tutta la vita, e purtroppo per alcune persone, certe cose si imparano solo da adulti, e con più fatica.
Non é affatto banale! L'esercizio che citi di chiedersi 'io come reagirei se fossi nei panni dell'altro?' é davvero interessantissimo, ti fa rendere conto che spesso meriteremmo reazioni migliori di quelle che riceviamo.
Mi eri mancata 💕
Mi piace l'assertivita'. :)Far capire il proprio no essendo gentili senza usare aggressività. Ciao Shanti un abbraccio
Esatto, dovremmo imparare tutti a farci rispettare senza aggredire!
adoro queste tematiche shanti, e adoro te 🫧💞💐
people pleaser presente! Sto imparando a essere assertiva da quando sono diventata mamma, assertiva con mio figlio nel comunicare i miei bisogni e il confine da non oltrepassare, soprattuto relativo al mio corpo. Mi sto sforzando tanto perché, come puoi immaginare, come puoi "rischiare di non piacer o deludere" tuo figlio? Ma so che é fondamentale il mio lavoro per dargli l'esempio sul consenso, i confini ed espressione dei bisogni. Con la grande speranza non diventi people pleaser anche lui 😒
scommetto che sei e sarai una mamma fantastica. Questi ragionamenti non sono da tutti i genitori!
@@giuliagerolaa grazie
Ciao Shanti, innanzitutto bentornata! Purtroppo comprendo bene il tuo discorso, dire di no viene estremamente difficile in certi contesti, sia perché non vogliamo mancare di rispetto, sia perché non vogliamo sentirci in difetto verso l'altro, sia perché a volte è solo complicato spiegare come mai cambiamo idea. Come sottolinei tu, è importante ricordarsi che esiste la possibilità di dire no a volte, il nostro disagio è valido quanto il dispiacere degli altri quando gli viene detto ed è giusto sia così
Grazie Alessia, é proprio così 💖
I tuoi video hanno sempre "qualcosa in più"...riesci ad affrontare temi bellissimi e profondi con una delicatezza incredibile....mi ci rispecchio tanto nelle cose che hai detto ...dire No è così difficile, soprattutto alle persone vicine e lo si fa spesso per evitare conflitti, per non deludere , per fare "la cosa giusta"..eppure spesso dire Sì agli altri è dire No a noi stesse. .e io lo sento, sento ribollire dentro, sento irrequietezza quando non faccio davvero quello che sento. Mi capitano entrambe le cose :dire no e poi si va a finire nel litigio perché la persona cerca di farmi sentire in colpa e se dico si poi mi sento in colpa verso me stessa . Una psicologa mi disse: è più importante che tutti ti apprezzino o seguire i tuoi valori e ciò in cui credi? Spesso essere la "pecora nera "non vuol dire che tutti abbiano ragione tranne te...anzi . Mi piaci tanto quando dici "deludere di più gli altri e meno me stessa"...siamo qui per realizzare i nostri di sogni, i nostri di desideri e non è egoismo ...se siamo felici noi emaniamo luce e gioia da poter condividere, no? Se facciamo sempre quello che gli altri si aspettano rischiamo di non sapere più chi siamo noi e cosa pensiamo, cosa vogliamo . A volte ho paura di esprimere i miei pensieri sennò si litiga perché le persone difficilmente accettano un no ...e impongono le cose ...Bellissimo video e spero tu ne faccia di più 💕💕Concordo anche quando dici che a volte siamo noi i bulli, anche io a volte fatico ad accettare dei No e vorrei dalle persone magari cose che non sanno o non vogliono darmi .....(attenzioni, presenza)......
non so come mai e perchè, ma arrivi sempre al momento giusto, sopratutto qui su youtube, ti ammiro davvero molto Shanti, grazie per aver condiviso questo videoo
Purtroppo l'essere sempre aware del mood di una stanza piuttosto che di una singola persona, monitorare il cambiamento delle emozioni di qualcuno in base a come agiamo e come le nostre azioni possono metterci a rischio, si chiama "ipervigilanza". Da persona ipervigilante e people pleaser ti capisco molto bene. facciamoci forza❤️
"Nella mia testa non c'è niente di peggio di sapere di non piacere a qualcuno" ma sono io! Essere una people pleaser è la mia più grande debolezza e il mio più grande difetto per cui ti capisco perfettamente. Per quanto mi sforzi, mi rendo sempre conto di quanto sia importante per me soddisfare gli altri a discapito di me stessa. E anche se tutto questo mi ha dato un'empatia straordinaria, è comunque estremamente soffocante
Anche se è da un bel po' di tempo che ho aumentato i miei "no", ho ancora questa cosa del compiacere gli altri (anche se non ho capito ancora le vere radici del problema).
Nel tempo però mi sono accorta che pur venendo da me, il fatto di dover compiacere gli altri, la maggior parte delle persone non è capace a capire, ad accettare i "no"
andando ulteriormente a far pesare la situazione.
Perché sono talmente abituati al fatto che siamo sempre stati accondiscendenti che non si aspettano che iniziamo a farci rispettare! Ci vuole un po' per elaborare la differenza e capire che non possono più approfittarne (fatto anche in maniera non cattiva eh).
Ciao Shanti, questo video è super! Dici cose davvero verissime e in cui mi ritrovo tantissimo...io sono l'esempio di questo: il compiacere gli altri sempre per evitare problemi/scontri...secondo me da una parte gli altri forse sapendo che siamo così si aspettano che tanto noi diciamo di sì...e questa cosa dovrebbe cambiare!
quanto mi sarebbe servito vedere questo video due anni fa, ho avuto un esperienza, davvero poco carina con una persona perchè appunto, non sono riuscita a dire di no
E ad oggi mi fa tanta tanta rabbia
Carissima è sempre il momento giusto quando tu pubblichi un video perché hai il potere di leggerci dentro grazie alla tua sensibilità.Prima dicevo sempre di sì, poi la vita mi ha messo davanti all'evidenza di dire no,forse anche troppi oggi,bisogna trovare il giusto equilibrio come in tutto.Sicuramente sto meno impicciata ma non vivo meglio oppure rispetto di più me stessa,ci sono delle circostanze in cui ti tiri fuori ma non é giusto e sarebbe meglio farle le cose secondo me,almeno la mia conclusione é questa.Grazie per i tuoi video,mi fanno sempre riflettere tanto un abbraccio e torna presto,me lo sentivo che prima di Natale avresti pubblicato
Bellissimo video Shanti, mi mancavano... Mi sono ritrovata in tante cose che hai detto. Un abbraccio
È una cosa su cui rifletto da anni. Io ho sempre paura di deludere il mio ragazzo perchè quando si creano determinate situazioni, si crea direttamente un’aspettativa. Ma non è cosí scontato che il desiderio ci sia da entrambe le parti… Vorrei vivere in un mondo in cui nessuno si crea aspettative🫠🫠 Seguendo diverse pagine di psicologia ho imparato che quello che sento è degno di essere ascoltato, quindi posso dire di no e tirarmi indietro in qualsiasi momento💕 Se le persone ci tengono a rimanerci accanto, non si attaccheranno a quel no per allontanarsi💕
Video davvero molto interessante!! Ti seguo dai tuoi primi passi sul tubo e questa tipologia di video dove scambi riflessioni con noi sono sempre stati quelli che preferisco.
Shanti che bel video! Presente 🙋♀️La mia psicologa mi dice sempre che devo mettermi più al centro, perché mi preoccupo troppo di non mettere a disagio gli altri.
Hai fatto bene a esprimere il tuo disagio con il fotografo e la sua reazione è stata piuttosto rude e poco empatica.
Non siamo responsabili per le aspettative altrui...
E questo video cade a fagiolo, perché anch'io mi sento esattamente nella situazione in cui voglio "deludere più gli altri e meno me stessa".
Sono proprio come te, mi hai fatto riflettere su cose che di solito cerco di evitare, grazie per questo video!
I tuoi capelli sono così belli e lunghi che non rientrano nella inquadratura! Bellissima Shanti🌷
ahahah sono cresciuti tanto in effetti!
People pleaser livello pro: eccomi! 10 mesi di terapia mi hanno aiutata a preoccuparmi e occuparmi di me, di quello che voglio e di cui ho bisogno e di non avere problemi a comunicarlo agli altri. È un lavoro lungo ma ce la sto facendo :)
Purtroppo tanta gente non ha neppure la concezione di questa sensibilità..:(
Che argomento!
Con gli anni ho imparato che:
● in alcune situazioni è bene cercare di accontentare gli altri, se questo signifca uscire dalla propria confort zone, a patto che non vi siano pressioni esterne. Un po' per il discorso che fai nel video successivo sull'indecisione, un po' perché il mio festish consiste nel trarre insegnamento da ogni circostanza. Fare esperienze è utile per ottenere informazioni in più sul mondo e su noi stessi. Non bisogna vivere troppo nella propria testa perché ci creiamo false immagini di noi stessi.
Meccasimo che ci fa sentire al sicuro.
● Bisogna distinguere queste situazioni, che possono portare un possibile vantaggio alla nostra persona, da quelle in cui assecondare gli altri comporta uno svantaggio assicurato per la nostra persona, quanto meno in termini di sensazioni ed emozioni.
Dobbiamo riconoscere, insomma, quando arriva il momento di rispettare noi stessi e quando, invece, possiamo mettere alla prova la nostra volontà.
Grazie Shanti, questo è un discorso molto importante e su cui le persone dovrebbero decisamente riflettere di più 🌹
Bella riflessione, utilissima ..
Personalmente mi sono accorta da qualche tempo che quello che descrivi è un atteggiamento presente anche nella mia quotidianità .. e sento il dovere di correggerlo .. il dovere, ma anche il piacere , perché quando sblocchi quel pò di corraggio per affermare assertiva ciò che senti ..bhe, non ha prezzo e subito senti il maggior rispetto che diventi capace di darti , e anche il maggior sano affetto che puoi nutrire verso te stesso
Perciò continuare su questo percorso mi pare proprio uno dei bei modi di condurre e scoprire la vita !
Grazie shanti per aprirti così, dandoci tanti spunti di riflessione e iniziando discussioni su tematiche davvero interessanti. Non per togliere nulla a video più elaborati e complessi (tutti bellissimi comunque), ma questo tipo di video, queste “chiacchierate” sono fra i video tuoi a cui sono più affezionata e sono contenta che tu sia tornata a sentirti abbastanza a tuo agio per condividere con noi queste tue riflessioni in modo così aperto e genuino ❤
Oh, Shanti. Quanto siamo simili. E tra l'altro, aggiungo una cosa dal mio punto di vista/esperienza: c'è anche la questione dell'abitudine. Sono arrivata ad abituare determinate persone, loro si aspettano e danno per scontato che io, in quel caso, dica si. E questo rende tutto più complicato, perché dire no è per me più difficile e la paura della reazione dell'altra persona ancora più forte. Come dici tu, se è davvero una persona amica, saprà ascoltare e ricalibrare. Ma in me c'è anche il timore che questo non accada, e alla delusione si aggiunge la paura di rimanere sola, di litigare, di dover interrompere qualcosa. E quindi evito.
Grazie per aver mosso in me questa riflessione. 💜
In questi casi bisogna 'riabituare' l'altro, fargli sapere qual é la persona nuova che stiamo diventando e i nostri nuovi limiti. Chi ci ama non vorrà mai farci sentire male :*
Shanti io ti giuro che i tuoi video sono quelli che mi fanno pensare di più. Mi fai vedere le cose da una prospettiva diversa e mi fai pensare tanto alla persona che sono (e a quella che vorrei essere). Hai fatto bene a prendere la tua scelta per i video di RUclips, ma ogni volta li aspetto con tanta impazienza ❤️ Grazie Shanti
Ciao Shanti,video davvero interessante e soprattutto utile sia nell'aprire gli occhi ad alcuni di noi,sia su nn far sentire solo ki magari ha questi pensieri ma si sente nn capito....soprattutto mi ha colpito la frase che hai detto sull'empatia, xké anche io ultimamente mi ritrovo a pensare che idealmente sia una qualità molto bella,ma nel mondo concreto la vedo come una "disgrazia" ma anche il dover dire sempre si xké se no ci speriamo in colpa ,mo sono ritornata spesso a dire "beati quelli egoisti xké pensano a stare bene invece di accostare gli altri" ma allo stesso tempo penso "ma come fa quella persona a fregarsene così e avere questi comportamenti brutti" cioè è strano come pensiero xké "si accusa" l'egoismo ma in alcune circostanze "si invidia" nn so come dire ...parlo proprio di situazioni quotidiane,magari una persona ti chiede di darle un passaggio x andare in un tale posto,ma tu nn puoi xké ti senti stanco oppure hai altro da fare, ma lo fai lo stesso xké ti dispiace oppure nn lo fai ma ti senti in colpa,qualsiasi decisione è a tuo discatipo,mentre magari altre 5 persone prima di te hanno detto subito no,quindo anche x questo ti senti in dovere di dire "si,ti accompagno io" ...oppure magari paghi x fare delle visite ma nn hai il coraggio di dire "io a quest'ora nn posso, possiamo cambiare orario?" E nn lo fai xké pensi di dare disturbo ,quando invece io pago e ho il diritto di esporre una mia preferenza...forse sono andata fuori tema nn so...xó ho trovato utile questo video e spero ce ne siano altri xké è interessante questo argomento, anche proprio sull'idea di egoismo,xké a volte vediamo un comportamento egoista quando in realtà è normale ☺ spero di essermi spiegata
Perdona gli errori nella prima parte,ma il t9 mi cambia le parole e nn ho riletto prima di pubblicare, spero si capisca lo stesso
Stessa cosa, video troppo bello e troppo vero❤. Abbiamo pensato le stesse cose e abbiamo fatto lo stesso percorso mentale per realizzare queste cose
Bellissimo video Shanti. Imparare a dire di no é una lezione importantissima che ho imparato da poco e che sto ancora allenandomi ad applicare alla vita di tutti i giorni, proprio perché non é un concetto facile da applicare dall'oggi al domani, ma i benefici sono tantissimi. La questione del consenso, soprattutto, è un argomento importantissimo ed ancora troppo poco sentito aimé, con cui facciamo fatica ad approcciarci. Speriamo che col futuro le cose possano solo che migliorare a riguardo, allenando empatia e rispetto verso il prossimo, come verso se stessi.
Questo interessantissimo video arriva al momento giusto. Grazie Shanti!!! ♡♡♡ io sono una libriana compiacente che da troppo poco ha capito che deve proteggersi mettendo dei limiti. Più dico di no agli altri, più dico di sì a me, più divento un individuo, più mi riconosco, più mi realizzo più sono felice. Credo che cedere nell'intimità sia quanto di peggio possa passare. Mi è successo da poco e sto male per questo. Sento di essermi tradita. Comincerò con ascoltare questa tristezza e sconcerto e guardarci dentro per capirmi. Voglio starmi a fianco. Un abbraccio a tuttx e Buon Natale!!!
Quanto hai ragione, mi ci rivedo tantissimo. Quante volte dico si oppure non dico proprio nulla, solo per non farmi vedere male dalle persone. La frase che dici, che quando diciamo si agli altri, diciamo no a noi stessi mi darà da pensare 🪞
commento, salvo il video e lo ascolto domani colazionando. love u anticipatamente!
Adoro questa tipologia di video
Mi viene in mente il fatto che io non amo il contatto fisico, quando sono arrabbiata e nervosa, venir toccata, per me è molto fastidioso.
Dico spesso a mia sorella (che esprime il proprio amore attraverso coccole e baci), che le carezze senza preavviso mi innervosiscono.
In famiglia tendo ad essere più espressiva nelle mie volontà, spesso mi lascio anche andare in emozioni più “forti”, mentre fuori casa, mi sento bloccata dalla “buona educazione”: è maleducato dire ad un estraneo che odi la X cosa che sta facendo in quell’esatto momento. Penso proprio che possa ricollegarsi al sentimento di essere in pericolo: delle persone conosciute sono più “sicure”.
È interessante l'esempio che porti e le differenze tra i due contesti, in effetti ci sono rapporti in cui sai di poter, passami il termine, essere te stesso, e altre con cui c'è l'ignoto ed é più facile fingere ed essere educati perché non sai che reazione otterrai :(
Ciao Shanti 🌟 Bell'argomento! Anche io sto lavorando su questo fronte da diverso tempo, con risultati alterni.
Penso che sia una questione di accondiscendenza (voler/dover sempre compiacere gli altri), che a volte va oltre i limiti del rispetto della dignità verso se stessi.
Se vogliamo che gli altri ci rispettino, non dobbiamo assecondarli - nonostante quella vocina dentro di noi dica di no- ma dobbiamo dire senza peli sulla lingua quello che vogliamo.
Chi ci vuol bene, ci vorrà bene comunque.
Questo ovviamente non significa essere scortesi o non comprensivi, significa essere sinceri e autentici.
Sincerità e autenticità sono le basi di qualunque rapporto.
Tutto ciò in teoria, poi nella pratica ci vogliono tante occasioni per consolidare questo nuovo "approccio", però, come hai detto tu, già il rendersi conto della cosa è un passo verso la direzione giusta.
Bellissimo video... Bellissimo.. ti prego non abbandonarci piuuuu
Bellissimo video shanti! E' sempre bello vederti su questi schermi, tema molto interessante :) un abbraccio
Grazie per questo video❤
vedere un tuo video è come andare dalla psicologa. I tuoi pensieri sono illuminanti. Grazie per farmi sentire meno sola e più capita
È sempre bello ascoltarti
Ho trovato questo argomento molto interessante ed è qualcosa a cui ho pensato recentemente. Ci sono alcune volte che vorrei rispondere di no, ma alla fine rispondo di si perché se la mia risposta fosse negativa l'altra persona potrebbe reagire in modi non pacifici come arrabbiarsi, e in alcuni casi il mio corpo assorbe questa emozione e me la porto dentro per il resto della giornata se non di più. Quindi il dilemma è scegliere se dire di si e sentire però quella sensazione di aver scelto qualcosa che non si vuole fare, o dire di no e, anche se sai che è la scelta migliore, sentirsi in colpa o sentire le sensazioni negative dell'altra persona. Inoltre un'altra cosa che mi è venuta in mente guardando il video è capire quando dire di no e quando sarebbe meglio trovare un compromesso, perché penso che in una relazione sia importante anche cosa vuole l'altra persona, e quindi trovare un modo di bilanciare/ trovare un equilibrio tra queste scelte.
Hi there, come sono belli i tuoi video Shanti, un aesthetic che ti fa immergere ancora di più nell'argomento, stavolta davvero interessante: mi hai fatto riflettere e “ho preso appunti”
È sempre un momento di fresh air quando torni su RUclips, mi fai compagnia come fossimo amiche e parlassimo a cuore aperto, vivrei meglio se più persone come te esistessero, un abbraccio Shanti:))
Ho visto i post /storie su ig e se non ti sentivi a tuo agio x le foto hai fatto bene a chiarire anche se, anche io, avrei fatto una fatica immane. Da people pleaser da una vita, sono stata passiva x secoli e ora a, 37 anni (causa anche altro, ma anche questo, e molto!) avevo così tanto passato il mio limite che dopo un bel burnout e crisi ansiose collegate, sono passata dall'essere passiva, all'essere aggressiva in un modo talmente esplosivo da farmi spesso paura da sola, perché non avevo il controllo più di nulla...e via, urla e tutto il resto. Ma proprio perché x anni ho abbassato la testa x accontentare il mondo, perché tutti dovevano essere sereni e felici, nella mia utopia di un mondo felice dove tutti stanno bene e si amano eio non contavo mai. I miei bisogni non contavano mai. E gli altri non solo non lo notavano, ma quando prendevo il coraggio x fare degli accenni in tal senso mi sentivo rispondere 'puoi farne a meno'. E poi comunque ne aporifittavano sempre, tanto io stavo zitta e ingoiavo il rospo! Quindi sono passata da un estremo all'altro e ora (grazie soprattutto a te, quindi GRAZIE 💜) ho iniziato la terapia x capire come diventare assertive e come recuperare calma e equilibrio....
Grazie per avermi raccontato tutto questo ❤ secondo me l'aver fatto esperienza di tutto il range ti da un grande vantaggio, potrai capire meglio qualsiasi persona ti troverai davanti e le sue reazioni!
@baby_Castelli🐈 nella mia vita ho attuato i tuoi stessi meccanismi e ti capisco bene 😢 non è facile soprattutto quando gli altri ti danno risposte simili
Che bello vedere un tuo nuovo videooo🥰 torna più spesso qui su youtube, ci sei mancata💜
Brava shanti concordo con la tua scelta. basta accontentare gli altri,prima di tutto dobbiamo fare ciò che ci fa stare bene cio che vogliamo davvero e passare il tempo con le persone che davvero ci rendono feli e che davvero tengono a noi. Sarò forse ripetitiva e banale, ma come si a non adorarti sei così cute dolce e intelligente. Passare dewl tempo con una persona come te szarebbe di qualità
Sei sempre un giga amore Ale ♡ é sempre una gioia trovarti tra i commenti!
Ognuno di noi, ognuno, vive dentro se stesso e si proietta verso fuori e dal fuori riceve stimoli. Ma se complessivamente nn ci si stima abbastanza, nn si ha rispetto per l'ecologia dei propri sentimenti ed emozioni, se li si soffoca sempre perché si fa cosi e perchè si aspettano da ognuno che faccia cosi ......se accontentiamo le banderuole al vento e i capricci degli altri che manco sanno cosa vogliono dalla vita e figuriamoci se si sono mai guardati dentro veramente con umiltà e coraggio.....beh alla fine si scoppia. Si va in crash e allora o si decide di abdicare a se stessi ed indossare per sempre dei ruoili sicuri e protesici che gli altri ci riconoscono (e che ci danno sicurezza ma ipossia emotiva) oppure si diventa rabbiosi e il proprio io esplode e travolge tutto e tutti. Ci sono passata anche io. Ho reciso un sacco di relazioni vuote, direi parassite ed estenuanti.....in cui io davo e gli altri prendevano. Oggi ho fama di essere strana, poco sociale, bastian contrario. Peccato che io sappia stare da sola dentro e mi senta piuttosto comoda in me stessa. Mi conosco e so che alla fine nei momenti difficili devo sempre far perno su di me. Gli altri possono esserci, se è possibile, ma contare su di loro è sempre un'arma a doppio taglio. Chi nn ci ama davvero, prego se ne vada. Il mondo è grande per tutti......a voglia!
Grazie per condiviso le tue esperienze, Shanti! È sempre difficile mettere se stessi al primo posto, anche nelle cose più futili e all’apparenza non importanti ☹️
È proprio così :( grazie di capire 💖
Riflessioni davvero piene ed illuminati. Video da vedere e rivedere. Grazie
Grazie davvero per queste parole ♡
Bel video, grazie per aver condiviso questa riflessione 💕
Sì, anche io sono una people pleasing. Scoperto per caso. E sto cercando anche grazie all'aiuto di uno psicologo davvero bravo, come migliorare. Grazie Shanti per questo video meraviglioso, che è caduto a fagiolo x me e mi è stato molto utile.
Il people pleasing è sempre stato ed è tuttora la mia bestia nera: quante volte a farmi i patemi perché "magari ho usato quella parola che a persona X dà fastidio, spero di non averla urtata, perché non era la mia intenzione!". Altrettante volte ho messo da parte i miei bisogni per accontentare gli altri, e molto spesso sono stato ricompensato con un calcio nel culo. Ovviamente la colpa su chi la facevo ricadere? Su di me.
Vorrei con tutte le mie forze imparare a capire questa mia necessità di ottenere sempre l'approvazione altrui: molte ragioni già le conosco, ma è sempre nel momento dell'agire che trovo il blocco e scappo via.
Una cosa che mi sta portando a focalizzarmi sulla necessità di cominciare a pensare di più prima a me e poi all'altro è quella carriera che mai avrei pensato avrei visto finalmente cominciare a sbocciare per davvero. E questo sta diventando il motore principale che mi fa dire "Voglio mandare tutto a rotoli? Adesso che finalmente ci sono?" Ovviamente non si tratta di mettere da parte completamente gli altri , ma è importante che impari ad ascoltarmi, a capire quali siano i miei bisogni e che cosa vorrei fare in un determinato momento.
Con me poi c'è anche un'ulteriore difficoltà, ovverosia che devo spendere qualche minuto per "tradurre" il mio volere o non voler fare una cosa: essendo introverso a cannone, ci sono delle volte in cui salto diretto alla conclusione del "No, non voglio sentire questa persona / Non voglio uscire con questa persona / Non voglio avere interazioni sociali", quando poi in realtà mi rendo conto che mi farebbero bene per iniziare un po' ad uscire dal guscetto che, soprattutto quando sono giù di morale, diventa il mio rifugio, e allo stesso tempo un luogo perfetto dove la mia mente mi possa attaccare come vuole.
Essendo sensibile ed empatico non è per niente facile dire di no: il minimo fiato di disappunto o espressione dispiaciuta mi fanno sentire come un delinquente, ma a volte è necessario, perché altrimenti non sarei mai in grado di descrivermi e di guardarmi con i miei occhi, ma sarei tanti piccoli pezzi di frase che gli altri dicono di me e che, visto che io non ho il coraggio di mettermi in gioco, lascio per forza di cose che siano vere.
Grazie davvero per questo video ♥ Avevo proprio bisogno di riflettere su questo argomento, soprattutto ora che è la fine dell'anno e sto entrando nella mia classica fase di reset pre-2023!
Che bel video Shanti ❤ mi ci rivedo tantissimo
Questo video è meraviglioso ❤️grazie
Grazie Shanti
L'esser egoisti ed il sano amore verso se stessi sono ritenuti la stessa cosa, vuoi per l'educazione e/o lo stigma sociale.
Shanti I tuoi video sono dei veri e propri insegnamenti di vita. Mi aprono sempre gli occhi e mi stimolano a riflettere su temi che non avevo mai esplorato!
Grazie Shanti per queste confidenze di getto! Trasmetti tanto il tuo piacere di condividerle e ti starei a sentire per ore, e poi argomenti super interessanti
È sempre un piacere ascoltarti, sento le tue riflessioni molto vicine e mi aiutano sempre a approfondire le mie🌹
Bentornata tesoro🫶🏻😍❤️
Cara Shanti ❤ è capitato anche a me di provare quel tipo di disagio quando sentivo che c'era qualcosa che non andava. È capitato un paio di volte e mi sono sentita molto male DOPO, tanto da piangere. Caso vuole che mi sia successo di nuovo proprio oggi, e penso che dopo averti ascoltata ci ragionerò un po' su e valuterò se dire di no. È un bellissimo video, grazie ❤
Che bello Shantiii rivederti su RUclips!!! Parlando poi di un argomento che un questo momento sento anche molto mio.. ❤️
é bello vederti qui Alice 💖 grazie davvero
Che video meraviglioso🌟
Aww grazie alessia ❤
Arrivo direttamente dalla tua Storia su Instagram!
Grazie, Shantina! 🌹🎀
Grazie di esserci Silvi 💖💖
Non mi sono mai rivista così tanto in un video. Oltretutto è capitato a fagiolo. Proprio oggi sarei dovuta andare all’università e dopo a un aperitivo con delle mie amiche, ma per una serie di contrattempi mi era difficile andare e allora ho annullato tutto. Ora e al momento in cui ho scritto alle mie amiche che non sarei andata, mi sono sentita in colpa anche se non era colpa mia proprio perché avevo, e ho tutt’ora paura di averle deluse. Però questo è solo uno dei tanti esempi di cui potrei parlare. Tendo a voler accontentare tutti e quando non lo faccio, mi sento tremendamente in colpa e anche mesi e anni dopo continuo a pensare a quel “no” detto quella volta. Inoltre soffro anche un pò di ansia sociale e quando mi chiedono di uscire, magari sul momento accetto perché non voglio offendere e non voglio perdere l’amicizia di quella persona, però subito dopo aver detto sì e il giorno dell’uscita mi sento tremendamente male. 14:01 mi ricollego a quanto hai detto aggiungendo che a volte oltre all’empatia, una persona evita anche di esprimere le proprie emozioni, soprattutto quelle negative, perché non vuole pesare sugli altri e vuole apparire come il perfetto ascoltatore, che essendo sempre felice e non avendo problemi può ascoltare i problemi degli altri (in questo caso, come prima del resto, parlo per esperienza personale). Comunque penso che, come hai detto tu, queste siano le conseguenze del modo in cui siamo state cresciute dai nostri genitori.
Magnifica come sempre Shanti
sei un tesoro, grazie Giulia 💖
Sono come te Shanti o meglio la vecchia Shanti, semplicemente sottomessa dalla vita come dico io, è un meccanismo che metto in pratica con letteralmente tutti e tutto
Molto interessante il video! Mi piace un sacco questa tipologia
Il video giusto al momento giusto... Sono sempre stata una persona che DEVE e VUOLE piacere alle persone: ho passato le fasi del "non essere me stessa per compiacere gli altri" e "essere me stessa ma contenuta per piacere agli altri" ma quando non piaccio mi sale l'ansia e penso che ci sia qualcosa di sbagliato in me. Ho spesso detto"si" a tutto in passato per compiacere gli altri. Ora sto imparando a dire dei "no" ma con garbo. Sono me stessa finalmente, ma a volte non piaccio comunque e mi sale il panico. Tante volte mi sono state fatte cose senza il mio consenso esplicito ma che io ho lasciato correre: commenti da parte di "amici", gesti sessuali e non da parte del mio ex, ma non ho mai detto nulla perché mi sentivo in colpa. Mi sento ancora in colpa per tante cose dove avrei potuto dire qualcosa di bloccare quel momento. Sto imparando. Ma è bello che finalmente qualcuno ne parli, non mi sento più sola. Grazie 🤍🩹
Ciao Shanti, questo tuo video capita proprio a fagiolo!
Ho messo in pausa un attimo.
Secondo me bisogna fare attenzione a porre dei limiti: va bene il non dover compiacere, ma la parola data ha un grosso valore che, a questo punto, si perde completamente! E questo vale soprattutto in ambito lavorativo. Come sarebbe il mondo se, i datori di lavoro, ci chiamassero il giorno prima della firma del contratto, per dirci che hanno cambiato idea su di noi?
Magari noi ci siamo già organizzati per quel nuovo lavoro e poi puff, svanisce tutto.
Prima di dire di sì o di no, è importante rifletterci.
Meglio dire che preferiamo pensarci o semplicemente esprimere sul momento i nostri dubbi, che dare una risposta e poi cambiare idea.
Forse è addirittura più costruttivo confrontarci con chi abbiamo difronte, così da stabilire insieme cosa fare.
Inizio a temere che, tutta questa giustissima campagna di positivity ed amore per se stessi, rischi di diventare un po’ un movimento egoista, della serie: penso prima sempre solo a me e gli altri si arrangino. È giusto, ma fino ad un certo punto.
Un conto è sentirsi sempre in obbligo nei confronti di qualcuno, altro è prendere una decisione e poi cambiare idea dopo averci rimuginato, specialmente se non è cambiato nulla rispetto a quando abbiamo preso la decisione iniziale. Ci sono tanti valori importanti, uno fra tanti il senso di responsabilità.
Non si tratta di compiacere, ma di rispettare il prossimo.
A volte, si tratta di rispettare anche noi stessi.
La frase “a volte dire di sì agli altri, significa dire di no a noi stessi” è vera; com’è a mio avviso vero che, di tanto in tanto, un no a se stessi sia sano.
Dico tutto questo perché ci sono passata. Di mio sono poco socievole. In alcuni periodi lo sono stata ancora di meno.
Le mie amiche mi chiedevano di uscire ed io accettavo, ma all’ultimo rimandavo. Li per li pensavo: “non me la sento, perché forzarmi?”.
Poi mi sono resa conto del disagio provocato alle altre, di quanto ci rimanessero male e di quanto, quel meccanismo di dire prima si e poi no, fosse solo un modo per non prendermi responsabilità fino in fondo.
Ho iniziato a sforzarmi: magari andavo, ma tornavo a casa prima, ma evitavo di cambiare idea all’ultimo. Le volte successive riuscivo a dire di sì o di no subito e con più consapevolezza.
Ciao Shantina✨comunque hai fatto bene a fargliele stracciare se non le volevi in giro, avrei fatto lo stesso! Comunque visto che chiedevi come la viviamo noi, io personalmente ho imparato a dire dei no crescendo (ho 26 anni) che a 17 o 16 non ero capace di dire, è un percorso, spesso è la necessità a spingerci fuori dalla confort zone 🏖️✨
Ps bella giaccaaa
Sì a volte arriviamo talmente al limite che capiamo che qualcosa deve cambiare per forza :( sono contenta che anche tu sia riuscita a fare dei progressi!
La cosa interessante è che io ho il problema contrario, dico sempre di no, però anche questo è controproducente, la gente si scoccia e spesso per me è anche difficile capire se davvero non mi va di fare una cosa oppure se dico di no per paura di farla. L'autostima bassa fa brutti scherzi da una parte e dell'altra. La mia migliore amica è una people pleaser e a volte è veramente fastidioso, perché lei poi soffre di decisioni prese per paura di deludere le persone, però non può farne a meno. Io sono una sana egoista e mi dà molto fastidio questo atteggiamento, ci sono poche persone che meritano attenzione, pensa quelle che meritano il tuo si.
Sono una INFJ, people pleaser per eccellenza xD
La mia psicologa mi ha portato a riflettere sul fatto che descrivo sempre i desideri e le emozioni degli altri ma raramente le mie, e che mettere al primo posto le proprie esigenze, nel rispetto di quelle degli altri, non ci rende delle persone egoiste.
esatto questa é una differenza importante, forse avrei dovuto accennarne nel video eheh
Anch'io ho imparato a dire di no, quando ne sento la necessità!
È nostro diritto farlo!!! 💕
Fantastico vederti anche qui
é bello ritrovarti! 💖
Video super interessante!! Anche io ho sempre avuto problemi a dire di no alle persone, ma non tanto per la paura di non piacere o di "perdere l'amore", quanto piuttosto per uno strano e severo senso morale che si é creato in me fin dai primi anni di infanzia per il quale sento di essere "una brutta persona" se non sono gentile, se rispondo in modo sgarbato o se provoco qualche disappunto negli altri. Credo che nel mio caso l'aver avuto dei genitori super fantastici, sempre gentili e amati da tutti, mi abbia creato una sorta di Super-Io abbastanza estremo, e ancora oggi a 30 anni e senza i miei genitori che purtroppo non ci sono più sento ancora il peso di questo confronto insostenibile, forse ancor di più. Certo, ho imparato a dare più spazio a me stessa e ai miei bisogni, ma devo ancora lavorarci, soprattutto per quanto riguarda i rapporti interpersonali, in particolare con gli estranei con cui non riesco ad essere sgarbata anche quando fanno cose che mi fanno storcere il naso. Sono tante le sfumature di questa situazione a quanto vedo anche dai commenti, ma é bello sapere che non sono sola in questo disagio. Grazie Shanti! ❤
Assolutamente, hai aggiunto una sfumatura importante al discorso! C'è anche l'aspetto del 'fare la cosa giusta', non essere egoisti, e nel tuo caso di paragone. Spero tu possa trovare un tuo metro morale che ti renda serena ❤
Grazie ❤
come promesso subito dopo aver finito di studiare mi sono fiondata qui 🥰 Allora, parto dal presupposto che sono da sempre d'indole introversa, sin da piccolina però i miei coetanei mi hanno lasciata in disparte, esclusa per gran parte del periodo di sviluppo delle relazioni ( elementari/ medie). Per quanto inizialmente mi abbia fatto male, non mi sono lasciata abbattere e anzi ho trasformato tutto in un punto a favore, nel mio posto sicuro che è poi diventato la mia amata solitudine. Questo per spiegare che è tanto tempo ormai (se non praticamente da quasi una vita) che non ho problemi a dire di no perchè ho da subito imparato a prendermi cura di me stessa, a non aver bisogno dell'attenzione altrui dato che loro in primis non me ne davano... Ho pochi amici, si contano sulle dita di una mano sanno come sono fatta e che esco non più di una volta al mese; lo stesso vale per i parenti e persone in generale, quando è no non riesco proprio a dire si ❤🩹Sono letteralmente il caso tuo contrario ed è bellissimo trovarsi a raccontare trame diverse di vita sul medesimo argomento. Grazie infinite, sono scambi inestimabili quelli che crei🧡
Che meraviglia, scherzi grazie a te per averci regalato questo commento ❤ é davvero interessante trovare un'esperienza così diversa!
Ciao Shanti. Mi piacciono sempre molto questi video in cui affronti argomenti delicati col tuo tatto e la tua intelligenza. Mi sono ritrovata ad ascoltare il video mentre ero in strada e mi sono sentita di chiederti se hai mai pensato di fare un podcast (di psicologia, crescita personale, relazioni). Penso che saresti davvero portata. Nulla, è un’idea. Ti ascolterei per ore❤
e ora dico no a tutte le uscite serali ma devo smettere di giustificarmi
penso che il consenso sia una cosa sottile e difficile da definire. Credo che il limite lo si capisca appena si ha la sensazione che l'altra persona, invece del dito, sta cominciando a prendersi tutto il braccio, e quindi sta cominciando ad approfittare di te. Questo è il momento in cui dire no
È un argomento su cui ci si potrebbe scrivere un'enciclopedia, grazie Shanti ❤️🌹in ogni caso secondo me dipende da caso a caso. Probabilmente queste persone si saranno innervosite perché magari come dici anche tu stessa, hanno speso soldi, tempo, fatica per fare quello che ti avevano chiesto e sapere che quello che è stato fatto ad un certo punto è stato futile/ una perdita di tempo si innervosiscono (ovviamente parlo del contesto lavorativo) e magari non ce l'hanno con te Shanti, ma ce l'hanno con la persona che li ha fatti perdere tempo in generale. Diverso è il contesto sessuale in cui mi ci rivedo appieno, un sacco di volte mi è capitato di dire di sì per paura di che cosa pensasse l'altra persona (e fun fact: comunque non le avrei più riviste in ogni caso ahahahah) o anche amicale, però in quel caso se ci sono delle cose che non ho voglia di fare ma ci sono di mezzo persone che non vedo da tanto tempo o comunque cose che so saranno fatte per quella volta e basta mi sforzo e cerco di adattarmi per quella volta anche se non mi piacciono, anche per un discorso di flessibilità e di dimostrare il bene venendo incontro
Sì hai ragione sono situazioni molto diverse! Nei casi che ho raccontato ho comunque proposto di "saldare il debito", quello economico. Lato relazionale in effetti é diverso, ovviamente il senso non era 'faccio sempre e solo come pare a me', se per l'altro una cosa é importante e a noi non causa disagi grossi ci sta fare il passo per il bene che proviamo nei loro confronti!
@@ShantiLives 🌹✨❤️
Splendida Shanti 🎀🎀🎀
Grazie Cecibella 💖
@@ShantiLives 🥰🥰🥰🥰
Ciao shantiii♡♡♡ bel video :) ...ti capisco!🤗
Io sono appena uscita da una relazione tossica perché ero una people pleasure. Mi sono resa conto della situazione, ho detto di no, e ne sono uscita, molto molto molto contenta
Bellissimo video!!!
RUclips di qualità !