Ho condiviso questo video con molti amici. Straordinaria sintesi, che coniuga differenti discipline: storia generale e giuridica, teoria politica, filosofia, antropologia, saperi sulla contemporaneità ben difficili da trovare in un unico studioso. Complimenti!
Straordinariamente interessante. Vorrei fare un corso universitario con Graziosi! Offre una chiave di lettura illuminante a tante questioni che avvertivo confusamente. Ricordo la preoccupazione di Bobbio nei confronti della lista crescente dei diritti, della sua insostenibilità. Quanto è convincente il discorso sulle ambivalenze del "merito", sul bacino reazionario trasversale. GRAZIE.
Il punto di rottura in Italia è avvenuto alla fine degli anni 60 e primi anni 70 (quando avevo 20 anni) perché per rimanere al potere chi dirigeva il paese ha iniziato a impostare riforme che non avevano "sostenibilità" e quindi dopo una ventina di anni hanno dovuto iniziare a mettere "cerotti", travolti dai buchi di bilancio. Quelle riforme tuttavia non erano "liberal-democratiche". Erano un anticipo del populismo che poi ha pervaso l'Italia negli anno 90.
Mah guarda, sono anni che ci rifletto e al momento non mi convincono né queste idee di merito, né di quella di talento. Il problema del merito lo ha spiegato il professore, porta ad una svalutazione della dignità umana di eco calvinista (diffonde il messaggio che la dignità umana non è più data a priori ma te la devi meritare) con le ovvie distopie che questo comporta. D’altra parte però secondo me nemmeno il talento risolve il problema perché io posso nascere con tutti i talenti del mondo ma passare la vita a guardare la TV sul divano senza concretizzare i talenti che avevo in potenza (per me concretizzarli significherebbe usarli per creare valore sociale). I talenti sarebbero la soluzione solo se ci fossero dei meccanismi molto solidi (che potrebbero essere la scuola, ma anche la religione, la famiglia o perfino il mondo associativo) che rendono trascurabile la percentuale di "talento sprecato". Io al momento penso che sia molto il talento sprecato e sono con una incrollabile fiducia illuministica nella scuola potrei immaginare che questa percentuale diminuisca significativamente. Io non ho la risposta in tasca, ma propenderei per impernierare il discorso sulla meritocrazia su un sentimento di giustizia che in parte penso sia innato e in parte sia opportuno sviluppare attraverso la scuola (ma anche la famiglia, etc). Per cui da una parte promuoverei l’uguaglianza sostanziale alla nascita (che considero essenziale per sviluppare qualsiasi discorso meritocratico) per far iniziare tutti con le stesse potenzialità, e dall’altra promuoverei una ridistribuzione che segua quell’idea di talento della dal professore (che tra l’altro è necessaria per finanziare l’uguaglianza sostanziale alla nascita)
Secondo me bisognerebbe martellare insistentemente sul fatto che un mondo giusto è un mondo che sceglieresti (tra quelli compatibili con la realtà) se dovessi rinascere senza sapere dove nascerai e con quali condizioni fisiche, mentali e sociali
@@user-ry8by2lm9pLeggiti la parabola dei talenti sul vangelo. Da lì partono i protestanti . Leggiti Weber sulla nascita del capitalismo dal protestantesimo. Non è proprio vera. Già prima c'è una specie di diapason tra l'essere povero in quanto predestinato e la sua valorizzazione - a parole - perchè gli ultimi saranno i primi. San Francesco rischia il rogo e sulla povertà del Cristo la discussione è feroce: Vedi Eco e Il nome della rosa. E' un buon esempio sul rischio di diventare eretici. L'inizio è Caino. Non ha fatto nulla quando dio rifiuta il suo sacrificio. Solo dopo uccide Abele. Che ai posti di governo stiano i migliori sarebbe la convenienza per tutti - non è un orbo che può guidare i ciechi. Importante però è il controllo affinchè i migliori non si approprino di tutto e poi lo diano in eredità ai figli che non sono più i migliori. Vivrebbero della rendita. Questo invece esiste solo in Italia. Paese neomedioevale.
Bellissima puntata mi ha colpito molto il discorso sul merito, declinato in talento, cosí tanto da stimolarmi una riflessione. Graziosi esplicita che il massimo risultato per chi è dotato di un x talento sia quello di lucrare su di esso, creando quella situazione di disagio ben descritta da Graziosi, si può pensare a una crisi valoriale? Quando fior fiori di menti ingegneristiche vanno a produrre missili per la locked martins o dottori di talento si occupano esclusivamente di salvare la vita a clienti di un certo spessore per la paga più alta, credo ci sia un problema.
A proposito di meritocrazia e atteggiamenti sprezzanti da parte di chi si ritiene meritevole verso chi non considera essere tale, come paventati dal Prof. Graziosi, consiglio la lettura del romanzo "L'avvento della meritocrazia" di Micheal Young, da cui tra l'altro il termine meritocrazia è originato.
Dopo c'è anche Sandel: La tirannia del merito. E non è un racconto. Vale per me praticamente 0. Si barcamena. Ma vende tantissimo. Consola chi non ha alcun merito. Che sono legioni.
@@francescodarin8100 posso sapere il motivo di così tanto astio verso così tante persone? Come fai a dire che non hanno alcun merito? L'hai misurato singolarmente uno per uno?
@@caterinacavallarin3459 è la realtà che misura non io nessun astio solo la considerazione che l'astio quello tuo sul merito non abbia alcuna soluzione . Sei tu che non credi che ognuno avrà il suo merito. Sei così scadente quindi? O ti senti tale?
@@francescodarin8100 perdonami, dove lo leggi l'astio nel mio commento? Ho solo consigliato una lettura e chiesto conto a te del perché ritieni che siano legioni di gente senza alcun merito e con che criterio tu lo misuri. E prima ancora che pure che mi definisci e identifichi queste "legioni di gente senza alcun merito". Chi sono queste persone? Ti faccio anche presente che affermare che "misura la realtà" non è portare dati a sostegno delle proprie affermazioni.
@@caterinacavallarin3459 Cara ragazza tu hai sollevato il problema del mio astio. Il resto non lo capisci ma io invece ti capisco. La realtà è un metro della misura. O tu preferisci l'irrealtà di quello che ti immagini debba essere la realtà? Riascoltati Graziosi. Prima del merito c'era il diritto per nascita. SE tu togli il concetto di merito si ricostruisce la casta di quelli che indipendentemente dal merito avranno diritti. Un neomedioevo ti aspetta. I figli dei coglioni governeranno. E già sono adesso al governo - dalla lega ai 5* quelli che si vantavano di non avere merito. E adesso sono casta. Poi ho un concetto più complesso che non vale neppure la pena sprecare. Anche che i senza merito governino è realtà.
Alcuni concetti molto profondi (almeno per me che mi occupo di tutt'altro) spiegati in forma cosi facile da sembrare banali, un altro Arfaras in pratica, avercene.
Minuto 14. Il miglioramento continuo è ancora possibile, basta non fare le stupidaggini assurde che vengono fatte in Italia. Infatti è solo l'Italia che non migliora
Davvero gli anziani guardano al passato? Si potrebbe argomentare che vedono soltanto il presente, il giorno per giorno. Che subiscono un accorciamento di visuale.
Grazie Prof.Graziosi per i suoi interventi sempre interessanti ! E un grazie a Ludovico Zanette per farci ascoltare questi grandi storici ...
Ho condiviso questo video con molti amici.
Straordinaria sintesi, che coniuga differenti discipline: storia generale e giuridica, teoria politica, filosofia, antropologia, saperi sulla contemporaneità ben difficili da trovare in un unico studioso. Complimenti!
Grazie di cuore!
Non mi stanco mai di ascoltare Graziosi, complimenti
Sempre altissimi livelli ❤
Prof. Graziosi, per quanto mi riguarda la ascolterei anche per 2 ore :)
una delle riflessioni più importanti che ho sentito nella mia vita, grazie
Straordinariamente interessante. Vorrei fare un corso universitario con Graziosi! Offre una chiave di lettura illuminante a tante questioni che avvertivo confusamente.
Ricordo la preoccupazione di Bobbio nei confronti della lista crescente dei diritti, della sua insostenibilità.
Quanto è convincente il discorso sulle ambivalenze del "merito", sul bacino reazionario trasversale.
GRAZIE.
Livello altissimo. Non mi stancherei mai di ascoltare il prof. Graziosi.
Tutto il discorso di Graziosi fa pensare. Dice spesso cose che non consideriamo ma che sono importantissime.
Troppo interessante! Grazie, è davvero appassionante seguirvi, e un dispiacere che finiate, sempre troppo presto ❣
Il punto di rottura in Italia è avvenuto alla fine degli anni 60 e primi anni 70 (quando avevo 20 anni) perché per rimanere al potere chi dirigeva il paese ha iniziato a impostare riforme che non avevano "sostenibilità" e quindi dopo una ventina di anni hanno dovuto iniziare a mettere "cerotti", travolti dai buchi di bilancio. Quelle riforme tuttavia non erano "liberal-democratiche". Erano un anticipo del populismo che poi ha pervaso l'Italia negli anno 90.
💘sempre unico 💘
è sempre bello ascoltarvi
Finalmente! Grazie a entrambi
Grazie per questi video! Sono illuminanti.
splendido. grazie
Grazie, come sempre grande contributo
Prof. Graziosi un'istituzione
Graziosi sempre illuminante
Graziosi: un mito
Grazie🎉
Molto interessante 👋 (e sono solo a 1/3) 😀
Grazie a entrambi!
Che bel dibattito. Mi piace molto l'idea di non parlare di merito ma di talenti.
Mah guarda, sono anni che ci rifletto e al momento non mi convincono né queste idee di merito, né di quella di talento. Il problema del merito lo ha spiegato il professore, porta ad una svalutazione della dignità umana di eco calvinista (diffonde il messaggio che la dignità umana non è più data a priori ma te la devi meritare) con le ovvie distopie che questo comporta.
D’altra parte però secondo me nemmeno il talento risolve il problema perché io posso nascere con tutti i talenti del mondo ma passare la vita a guardare la TV sul divano senza concretizzare i talenti che avevo in potenza (per me concretizzarli significherebbe usarli per creare valore sociale). I talenti sarebbero la soluzione solo se ci fossero dei meccanismi molto solidi (che potrebbero essere la scuola, ma anche la religione, la famiglia o perfino il mondo associativo) che rendono trascurabile la percentuale di "talento sprecato". Io al momento penso che sia molto il talento sprecato e sono con una incrollabile fiducia illuministica nella scuola potrei immaginare che questa percentuale diminuisca significativamente.
Io non ho la risposta in tasca, ma propenderei per impernierare il discorso sulla meritocrazia su un sentimento di giustizia che in parte penso sia innato e in parte sia opportuno sviluppare attraverso la scuola (ma anche la famiglia, etc). Per cui da una parte promuoverei l’uguaglianza sostanziale alla nascita (che considero essenziale per sviluppare qualsiasi discorso meritocratico) per far iniziare tutti con le stesse potenzialità, e dall’altra promuoverei una ridistribuzione che segua quell’idea di talento della dal professore (che tra l’altro è necessaria per finanziare l’uguaglianza sostanziale alla nascita)
Secondo me bisognerebbe martellare insistentemente sul fatto che un mondo giusto è un mondo che sceglieresti (tra quelli compatibili con la realtà) se dovessi rinascere senza sapere dove nascerai e con quali condizioni fisiche, mentali e sociali
@@user-ry8by2lm9pLeggiti la parabola dei talenti sul vangelo.
Da lì partono i protestanti . Leggiti Weber sulla nascita del capitalismo dal protestantesimo.
Non è proprio vera. Già prima c'è una specie di diapason tra l'essere povero in quanto predestinato e la sua valorizzazione - a parole - perchè gli ultimi saranno i primi. San Francesco rischia il rogo e sulla povertà del Cristo la discussione è feroce: Vedi Eco e Il nome della rosa. E' un buon esempio sul rischio di diventare eretici.
L'inizio è Caino. Non ha fatto nulla quando dio rifiuta il suo sacrificio. Solo dopo uccide Abele.
Che ai posti di governo stiano i migliori sarebbe la convenienza per tutti - non è un orbo che può guidare i ciechi.
Importante però è il controllo affinchè i migliori non si approprino di tutto e poi lo diano in eredità ai figli che non sono più i migliori. Vivrebbero della rendita.
Questo invece esiste solo in Italia. Paese neomedioevale.
58:10 non è MAI capitato che Andrea Graziosi abbia scocciato (me ascoltatore).
Bellissima puntata mi ha colpito molto il discorso sul merito, declinato in talento, cosí tanto da stimolarmi una riflessione. Graziosi esplicita che il massimo risultato per chi è dotato di un x talento sia quello di lucrare su di esso, creando quella situazione di disagio ben descritta da Graziosi, si può pensare a una crisi valoriale? Quando fior fiori di menti ingegneristiche vanno a produrre missili per la locked martins o dottori di talento si occupano esclusivamente di salvare la vita a clienti di un certo spessore per la paga più alta, credo ci sia un problema.
A proposito di meritocrazia e atteggiamenti sprezzanti da parte di chi si ritiene meritevole verso chi non considera essere tale, come paventati dal Prof. Graziosi, consiglio la lettura del romanzo "L'avvento della meritocrazia" di Micheal Young, da cui tra l'altro il termine meritocrazia è originato.
Dopo c'è anche Sandel: La tirannia del merito. E non è un racconto. Vale per me praticamente 0. Si barcamena. Ma vende tantissimo. Consola chi non ha alcun merito. Che sono legioni.
@@francescodarin8100 posso sapere il motivo di così tanto astio verso così tante persone? Come fai a dire che non hanno alcun merito? L'hai misurato singolarmente uno per uno?
@@caterinacavallarin3459 è la realtà che misura non io
nessun astio solo la considerazione che l'astio quello tuo sul merito non abbia alcuna soluzione .
Sei tu che non credi che ognuno avrà il suo merito. Sei così scadente quindi?
O ti senti tale?
@@francescodarin8100 perdonami, dove lo leggi l'astio nel mio commento? Ho solo consigliato una lettura e chiesto conto a te del perché ritieni che siano legioni di gente senza alcun merito e con che criterio tu lo misuri. E prima ancora che pure che mi definisci e identifichi queste "legioni di gente senza alcun merito". Chi sono queste persone? Ti faccio anche presente che affermare che "misura la realtà" non è portare dati a sostegno delle proprie affermazioni.
@@caterinacavallarin3459 Cara ragazza tu hai sollevato il problema del mio astio.
Il resto non lo capisci ma io invece ti capisco.
La realtà è un metro della misura. O tu preferisci l'irrealtà di quello che ti immagini debba essere la realtà?
Riascoltati Graziosi. Prima del merito c'era il diritto per nascita.
SE tu togli il concetto di merito si ricostruisce la casta di quelli che indipendentemente dal merito avranno diritti. Un neomedioevo ti aspetta. I figli dei coglioni governeranno. E già sono adesso al governo - dalla lega ai 5* quelli che si vantavano di non avere merito. E adesso sono casta.
Poi ho un concetto più complesso che non vale neppure la pena sprecare.
Anche che i senza merito governino è realtà.
Professore Graziosi (dopo la citazione dal talmud) Grazie di esistere.
Mi fa pensare e quindi riflettere
Grazie mille! Riflessioni che arricchiscono veramente.
La mia sintesi da ignorante: diffidare delle soluzioni semplici.
Delle soluzioni e delle spiegazioni troppo semplici 😉
Alcuni concetti molto profondi (almeno per me che mi occupo di tutt'altro) spiegati in forma cosi facile da sembrare banali, un altro Arfaras in pratica, avercene.
Graziosi + Zanette = video imperdibile
Minuto 14.
Il miglioramento continuo è ancora possibile, basta non fare le stupidaggini assurde che vengono fatte in Italia.
Infatti è solo l'Italia che non migliora
Questo va approfondito (e sono d'accordo). Penso che sia alla base del progetto culturale di Liberi Oltre
Commento tattico. 🪖
Davvero gli anziani guardano al passato? Si potrebbe argomentare che vedono soltanto il presente, il giorno per giorno. Che subiscono un accorciamento di visuale.
Mio commento tattico
Commento tattico
Like sulla fiducia
Leggere il libro ed ascoltare il professore "discrimina".
Non invitate Graziosi a giocare a calcetto
Noia assoluta... Zanette si cerchi ospiti più interessanti.
La prossima volta invito te.
Lo so …
sono certo che i vari Fusaro Mazzucco e i video di Chiesa, oltre al Dibba e orsini , li troveresti molto più interessanti.