La cultura e la fluidità comunicativa del professor Graziosi trasforma la Storia in un quadro nel quale non esistono tasselli giustapposti a mosaico ma pennellate che, sovrapponendosi, creano sempre nuovi colori e differenti prospettive
Una lezione commovente, sotto molti punti di vista. Mi sento fortunato ad aver avuto la possibilità, la fortuna, di aver letto scritti e pensieri del professor Graziosi. Grazie per questo splendido contenuto!
Ottima panoramica. La conclusione dà una buona risposta ai problemi sollevati: è giusto lottare per il presente. È pericoloso lottare per un futuro utopico. È illusorio lottare per un passato consolatorio. Si potrebbe però aggiungere una differente prospettiva sulla questione del passato come mito. Il passato, cioè, offre alternative rispetto alla cultura dominante e inadeguata del presente. Il passato cioè non è soltanto nostalgia, illusione o mito ingannatore. È anche "realtà altra", osservabile storicamente, esperibile. Il passato può essere cioè fonte viva di suggerimenti. Tutta questa lezione, infine, rappresenta forse un punto di partenza necessario e imprescindibile per ogni ulteriore passo in avanti. Ultima considerazione: un modello da aggiungere all'antologia è quello della società dialettica. Una società basata cioè sul dubbio metodico, sull'interrogativo socratico, sull'empirismo scientifico. Una società che richiede confronto incessante, tolleranza e rispetto delle minoranze. In una parola, la democrazia (non esattamente coincidente con la citata società dei diritti).
Molto interessante, grazie! Avrei due osservazioni, però. La visione delle "proto-società" come costituite tutte da gruppi patriarcali è una visione parziale. In tal senso molto interessante il libro "L'alba di tutto" di Graeber e Wengrow, dove l'antropologo e l'archeologo esplorano le strutture delle società antiche e di quelle precolombiane, osservando la grande varietà di forme sociali esistenti. Infine si parla di una crisi della società dei diritti causata da una scarsità di risorse quando, in realtà, nelle società occidentali le risorse non scarseggiano, ma si concentrano nelle mani di pochi proprio perché, in realtà, quelle attuali sono società dei privilegi, in cui una piccola parte della popolazione gode di molte più libertà della restante parte.
Aggiungerei che viviamo nell'epoca dove i privilegi dei pochi sono più grandi che mai. Inoltre non credo affatto che i diritti rivendicati dai socialisti siano costosi, perché tra risorse materiali, tecnologiche e umane, è più che possibile rendere reali i diritti umani. Poi nella lezione credo manchi qualcosa a proposito del capitalismo globale e della finanza.
Oltre al contenuto, affascinante e a mio parete argomentando brillantemente, anche il montaggio l'ho molto apprezzato. Sarebbe stato interessante se nelle info del video aveste inserito le fonti degli autori citati. Giuste per consentire a chi ascolta l'approfondimento del tema
L'unica "critica" è quella sul fatto che "non ci sono più soldi" a garantire la possibilità di società più giuste, come nella nostra o in quelle occidentali. Non è vero che non ci sono più soldi, è che questi sono mal distribuiti. La crescita incondizionata per garantire a tutti benessere, non è un'affermazione corretta, se consideriamo che attualmente le maggiori ricchezze del Pianeta, le detengono solo pochi individui. Non abbiamo bisogno di far crescere le ricchezze in maniera indiscrimata e magari deturpando il Pianeta, ma distribuendola in maniera equa. Tra l'altro, non solo andrebbe ridistribuita, ma anche ridefinta, a partire dall'idea di base che il Mondo non ci appartiene, che siamo "inquilini" temporanei e quindi, custodi e responsabili del bene ricevuto. Le Guerre sono devastanti per il Pianeta nel suo complesso, garantendo il benessere solo di pochi individui nell'arco temporale della loro vita, senza considerare le future generazioni. Bisogna cominciare a pensare a noi e al Mondo in modo diverso rispetto al pensiero che ci ha guidati finora. È utopia? Ma la mente è "nostra", appartiene agli esseri umani e non ad altri da noi e quindi, dovremmo anche essere in grado di "gestirla" al meglio, formulando pensieri e comportamenti adeguati al "viver bene comune". Forse ci vorranno secoli ancora, ma se il Mondo resisterà, forse ci riusciremo a pensare in termini di Comunità mondiale.
Per una classe infima di persone il mondo da loro vissuto è giustissimo e lo difendono con ogni mezzo, lecito e illecito. Il problema sorge per la restante popolazione.
15:17 Discorso interessante e vagamente attendibile fino a questo punto. L'Europa geografica è pervasa almeno da un centinaio di lingue, soprattutto minoritarie. La lingua siciliana, quella campana, emiliana, lombarda o veneta sono (o erano) alcune di quelle che sono e stanno andando in via d'estinzione a causa della propagazione nel tempo e nello spazio dell'idea concettuale (ormai del vecchio millennio) dello Stato-Nazione. L'unico Paese che ha ucciso le proprie lingue minoritarie (e continua a farlo con arroganza) è lo stato francese. Lì si deve parlare soltanto en Français de France e bisogna credere soltanto nella Religione di Stato francese, quello che impone la laicità esclusiva à la française. Quindi dire che "in Europa ci sono circa 30 lingue" mi sembra un'ottima base di partenza per discutere sulla subitanea inattendibilità di alcune osservazioni dotte espresse in questo video. Purtroppo, uno può perseguire il concetto di "giustezza universale" dal profondo del proprio animo, ma se poi si guarda al mondo affetti da miopia, sarà forse il caso di ottenere una visione e una visuale migliori, piuttosto che perseverare in una ricerca che falsamente ancora continua a diversificare i racconti "politici" da quelli "religiosi".
Ho trovato l'analisi molto preoccupante perché elimina tutte le conquiste che queste visioni, tradendo anche il progetto originario, hanno ottenuto nel corso dei secoli. Noi dobbiamo eliminare i problemi dell'oggi, ma senza una visione di mondo e di come deve essere questo mondo è un puro esercizio retorico. Inoltre mi permetto di sottolineare che non viviamo più nella società dei diritti degli anni post seconda guerra mondiale, ma nel dominio neoliberista del capitale che pervade ogni aspetto della vita umana.
Il professore ha parlato dei diritti in relazione al progresso e alla ricchezza. E di come questi abbiano un costo. Il problema non è quindi la società dei diritti perché costosa, ma la redistribuzione della ricchezza per riallargare i diritti il più possibile. E si ritorna al socialismo che però il professore liquida come impossibile e non auspicabile solo a causa di risvolti autoritari e dittatoriali avvenuti dallo stalinismo in giù. Mi sono un po’ stancato dello spauracchio che il comunismo produce solo totalitarismo. Una società più giusta passa inevitabilmente (ma non si esaurisce, come Marx insegna) dalle idee comuniste.
Mi sembra che, più o meno, le tesi esposte ricordino quello che aveva scritto Karl Popper in "la società aperta e i suoi nemici". Forse il paragone può apparire azzardato, ma a me ha ricordato quello. Credo che qualcun'altro abbia fatto un'operazione simile anni fa... non ricordo il nome. Sinceramente non capisco a cosa serva scrivere sempre un nuovo libro per dire cose già dette (probabilmente anche meglio) 80 anni fa. Detto questo parlare contro le ideologie oggi è un po' come combattere contro i mulini a vento. Nessuno crede più a nulla mi pare, a parte qualche piccolo gruppo di fanatici. Mi sono annoiato a morte, forse ho anche frainteso qualcosa perché in soli 30 minuti mi è venuto un colpo di sonno. Scusate ma veramente di questa roba non se ne può più.
@gennaromail mi permetto di dire che la storia si ripete ciclicamente e che quindi le idee per quanto vengano trattate di base quelle sono e rimangono magari con delle correzioni invece sono d’accordo con lei sulla metafora che ha usato e cioè che parlare contro le ideologie aggancia molto il principio del Don Chisciotte contro i mulini a vento…
Le società giuste Che vivono in pace, si basano: 1) Amore indistinto in negazione della cultura affettiva (Genesi 2.17): 2) Causa dell'ingiustizia E dei conflitti
Da un esperto in storia sovietica mi aspettavo delle considerazioni un po' meno scontate del solito refrain liberale per cui l'esperienza storica del socialismo reale sarebbe liquidabile etichettandola come un'enorme distopia.
Secondo te era sostenibile quella società, perché era così bassa l'aspettativa di vita maschile e così alto l alcolismo? (Non sono un esperto di storia sovietica)
L' economia andava pianificata dal basso dai lavoratori e lavoratrici e non da qualche burocrate. Comunque va visto qual era la durata di vita media in Russia e in Cina prima delle rispettive rivoluzioni socialiste
Le economie autogestite... altra utopia... se non erro, Tito in Jugoslavia lanciò l'autogestione come modello alternativo a quello sovietico... come è andata a finire?
Vero ed è la società dei privilegi quella che viviamo oggi in Italia, e basterebbe che la politica gestisse meglio le risorse per migliorare le cose ma si disinteressano chiusi nei loro palazzi del potere 😏
non è vero che '' le religioni vere si occupano del cielo e non della terra '' ( 1:15 ), è vero proprio il contrario ; o, per lo meno, questo contrario è vero solo per i veri cristiani, che non scordano come col Padre Nostro chiedono a Dio che venga il Suo Regno per fare, finalmente, anche sulla Terra, la Sua volontà. Ogni specie animale obbedisce istintivamente al modello sociale specifico che Dio ha stabilito per essa : api formiche etc. etc. ; questo non vale per l'uomo, che non è stato creato con la capacità di autogovernarsi, la Storia è lì a dimostrarlo; l'uomo deve tornare a Dio come ' il figliol prodigo ', e accettare la Sua guida tramite il Suo governo... Le grandi religioni tradizionali della cristianità prostituendosi ai 'Cesari ' di questo mondo non potevano che nascondere questo che è il vero messaggio della Bibbia.
C'è una nuova religione universale che si chiama Fede Baha'i, nata nel 1844 e che ha come obiettivo l'unità del genere umano, la pace sulla terra e la fratellanza fra le religioni
Lascia perdere ciò che hai studiato, i luoghi comuni che vuoi fornire come giusti sono divagazioni, fanno comodo a chi colonizza il tuo paese con armi e ricatto economici. Questo ti sembra giusto?
@@kornak66 Lascia perdere ciò che ti sembra giusto e anche ciò che ti sembra confuso, dovresti possedere categorie di giudizio che non dimostri. Questo "grazioso" propagandista dei valori della guerra nato puo convincere solo gli.sciocchi, e ce ne sono moltissimi che si dilettano a dimostrarsi intellettuali. Sta di fatto che tutta questa plebaglia intellettuale che va molto di "moda", invece di insorgere contro chi occupa la loro casa, danno una mano ai predatori per andare ad occupare anche la casa degli altri, sfornando chiacchiere per metterle nelle teste vuote "prescrivendo " loro il come e il cosa dover pensare. Se vedi la faccenda confusa, dedicati alla preghiera, una per ogni morto nella guerra ucraina, così ti renderai impegnato...la realtà non è il tuo forte.
Andrea Graziosi non parla stranamente della proprietà privata e della dittatura liberale. Spero abbia voglia di continuare a studiare, non è mai troppo tardi.
Ascoltare Graziosi è un balsamo per la mente e per l' anima
Anima dappoco, ungitene la mente abbondantemente...
La cultura e la fluidità comunicativa del professor Graziosi trasforma la Storia in un quadro nel quale non esistono tasselli giustapposti a mosaico ma pennellate che, sovrapponendosi, creano sempre nuovi colori e differenti prospettive
Una lezione commovente, sotto molti punti di vista. Mi sento fortunato ad aver avuto la possibilità, la fortuna, di aver letto scritti e pensieri del professor Graziosi. Grazie per questo splendido contenuto!
Stupendo. Grazie.
Grazie prof. per farci pensare. Meditiamo gente, oggi più che mai.
Santo cielo puntata CLAMOROSA. Grazie mille Lucy
Bellissima lezione di storia. Bravo prof.
Ho scoperto solo oggi il vostro canale meraviglioso!!!
Splendida lezione. Trovo che Graziosi abbia una straordinaria capacità di analisi e sintesi
Una lezione stupenda. Densa di spunti di riflessione. Grazie
Grazie al professore chiaro piacevole e illuminante.
Il Prof. Graziosi oltre ad essere un grande storico è un intellettuale a 360 gradi.
È un grande piacere ascoltarlo.
Beato te, il tuo giudizio serve per chi non se ne fosse accorto?
Ottima panoramica. La conclusione dà una buona risposta ai problemi sollevati: è giusto lottare per il presente. È pericoloso lottare per un futuro utopico. È illusorio lottare per un passato consolatorio.
Si potrebbe però aggiungere una differente prospettiva sulla questione del passato come mito. Il passato, cioè, offre alternative rispetto alla cultura dominante e inadeguata del presente. Il passato cioè non è soltanto nostalgia, illusione o mito ingannatore. È anche "realtà altra", osservabile storicamente, esperibile. Il passato può essere cioè fonte viva di suggerimenti.
Tutta questa lezione, infine, rappresenta forse un punto di partenza necessario e imprescindibile per ogni ulteriore passo in avanti.
Ultima considerazione: un modello da aggiungere all'antologia è quello della società dialettica. Una società basata cioè sul dubbio metodico, sull'interrogativo socratico, sull'empirismo scientifico. Una società che richiede confronto incessante, tolleranza e rispetto delle minoranze. In una parola, la democrazia (non esattamente coincidente con la citata società dei diritti).
Altissimo livello, grazie!
Davvero interessante, e' un piacere ascoltare il Prof. Graziosi
contenuto così bello che è un peccato non vi seguano più persone.
Anche io voglio ringraziare 🙏 che bello ascoltare questa lezione …
Grazie, molto bello.
Grazie. Davvero interessante, starei ore ad ascoltare Andrea Graziosi ❤
😁😁😁....grande dichiarazione !!! (dal min.26 al min. 26,32)
Molto interessante, grazie!
Avrei due osservazioni, però.
La visione delle "proto-società" come costituite tutte da gruppi patriarcali è una visione parziale. In tal senso molto interessante il libro "L'alba di tutto" di Graeber e Wengrow, dove l'antropologo e l'archeologo esplorano le strutture delle società antiche e di quelle precolombiane, osservando la grande varietà di forme sociali esistenti.
Infine si parla di una crisi della società dei diritti causata da una scarsità di risorse quando, in realtà, nelle società occidentali le risorse non scarseggiano, ma si concentrano nelle mani di pochi proprio perché, in realtà, quelle attuali sono società dei privilegi, in cui una piccola parte della popolazione gode di molte più libertà della restante parte.
Aggiungerei che viviamo nell'epoca dove i privilegi dei pochi sono più grandi che mai. Inoltre non credo affatto che i diritti rivendicati dai socialisti siano costosi, perché tra risorse materiali, tecnologiche e umane, è più che possibile rendere reali i diritti umani. Poi nella lezione credo manchi qualcosa a proposito del capitalismo globale e della finanza.
Oltre al contenuto, affascinante e a mio parete argomentando brillantemente, anche il montaggio l'ho molto apprezzato. Sarebbe stato interessante se nelle info del video aveste inserito le fonti degli autori citati. Giuste per consentire a chi ascolta l'approfondimento del tema
L'unica "critica" è quella sul fatto che "non ci sono più soldi" a garantire la possibilità di società più giuste, come nella nostra o in quelle occidentali. Non è vero che non ci sono più soldi, è che questi sono mal distribuiti.
La crescita incondizionata per garantire a tutti benessere, non è un'affermazione corretta, se consideriamo che attualmente le maggiori ricchezze del Pianeta, le detengono solo pochi individui. Non abbiamo bisogno di far crescere le ricchezze in maniera indiscrimata e magari deturpando il Pianeta, ma distribuendola in maniera equa. Tra l'altro, non solo andrebbe ridistribuita, ma anche ridefinta, a partire dall'idea di base che il Mondo non ci appartiene, che siamo "inquilini" temporanei e quindi, custodi e responsabili del bene ricevuto. Le Guerre sono devastanti per il Pianeta nel suo complesso, garantendo il benessere solo di pochi individui nell'arco temporale della loro vita, senza considerare le future generazioni. Bisogna cominciare a pensare a noi e al Mondo in modo diverso rispetto al pensiero che ci ha guidati finora. È utopia? Ma la mente è "nostra", appartiene agli esseri umani e non ad altri da noi e quindi, dovremmo anche essere in grado di "gestirla" al meglio, formulando pensieri e comportamenti adeguati al "viver bene comune". Forse ci vorranno secoli ancora, ma se il Mondo resisterà, forse ci riusciremo a pensare in termini di Comunità mondiale.
Per una classe infima di persone il mondo da loro vissuto è giustissimo e lo difendono con ogni mezzo, lecito e illecito. Il problema sorge per la restante popolazione.
Caro prof. Una sintesi pregevole ed efficace e in qualche modo assolutoria dei tentativi ( falliti) della nostra giovinezza.
15:17
Discorso interessante e vagamente attendibile fino a questo punto.
L'Europa geografica è pervasa almeno da un centinaio di lingue, soprattutto minoritarie.
La lingua siciliana, quella campana, emiliana, lombarda o veneta sono (o erano) alcune di quelle che sono e stanno andando in via d'estinzione a causa della propagazione nel tempo e nello spazio dell'idea concettuale (ormai del vecchio millennio) dello Stato-Nazione.
L'unico Paese che ha ucciso le proprie lingue minoritarie (e continua a farlo con arroganza) è lo stato francese.
Lì si deve parlare soltanto en Français de France e bisogna credere soltanto nella Religione di Stato francese, quello che impone la laicità esclusiva à la française.
Quindi dire che "in Europa ci sono circa 30 lingue" mi sembra un'ottima base di partenza per discutere sulla subitanea inattendibilità di alcune osservazioni dotte espresse in questo video.
Purtroppo, uno può perseguire il concetto di "giustezza universale" dal profondo del proprio animo, ma se poi si guarda al mondo affetti da miopia, sarà forse il caso di ottenere una visione e una visuale migliori, piuttosto che perseverare in una ricerca che falsamente ancora continua a diversificare i racconti "politici" da quelli "religiosi".
Anche io sono rimasta così 😮 quando ho sentito che in Europa ci sono "circa 30 lingue"...
letteralmente ad un altro livello rispetto ai vivere quotidiani delle persone.
Ho trovato l'analisi molto preoccupante perché elimina tutte le conquiste che queste visioni, tradendo anche il progetto originario, hanno ottenuto nel corso dei secoli. Noi dobbiamo eliminare i problemi dell'oggi, ma senza una visione di mondo e di come deve essere questo mondo è un puro esercizio retorico. Inoltre mi permetto di sottolineare che non viviamo più nella società dei diritti degli anni post seconda guerra mondiale, ma nel dominio neoliberista del capitale che pervade ogni aspetto della vita umana.
grandi conquiste come holodomor, gulag, il regime di pol pot e della corea del nord.. non dimentichiamo mai
Il professore ha parlato dei diritti in relazione al progresso e alla ricchezza. E di come questi abbiano un costo. Il problema non è quindi la società dei diritti perché costosa, ma la redistribuzione della ricchezza per riallargare i diritti il più possibile. E si ritorna al socialismo che però il professore liquida come impossibile e non auspicabile solo a causa di risvolti autoritari e dittatoriali avvenuti dallo stalinismo in giù. Mi sono un po’ stancato dello spauracchio che il comunismo produce solo totalitarismo. Una società più giusta passa inevitabilmente (ma non si esaurisce, come Marx insegna) dalle idee comuniste.
Mi sembra che, più o meno, le tesi esposte ricordino quello che aveva scritto Karl Popper in "la società aperta e i suoi nemici". Forse il paragone può apparire azzardato, ma a me ha ricordato quello. Credo che qualcun'altro abbia fatto un'operazione simile anni fa... non ricordo il nome. Sinceramente non capisco a cosa serva scrivere sempre un nuovo libro per dire cose già dette (probabilmente anche meglio) 80 anni fa. Detto questo parlare contro le ideologie oggi è un po' come combattere contro i mulini a vento. Nessuno crede più a nulla mi pare, a parte qualche piccolo gruppo di fanatici. Mi sono annoiato a morte, forse ho anche frainteso qualcosa perché in soli 30 minuti mi è venuto un colpo di sonno. Scusate ma veramente di questa roba non se ne può più.
@gennaromail mi permetto di dire che la storia si ripete ciclicamente e che quindi le idee per quanto vengano trattate di base quelle sono e rimangono magari con delle correzioni invece sono d’accordo con lei sulla metafora che ha usato e cioè che parlare contro le ideologie aggancia molto il principio del Don Chisciotte contro i mulini a vento…
Wow.
Le società giuste
Che vivono in pace, si basano:
1) Amore indistinto in negazione della cultura affettiva (Genesi 2.17):
2) Causa dell'ingiustizia
E dei conflitti
Il socialismo deve essere internazionalista nel rispetto delle culture dei popoli che devono coesistere pacificamente
Tutti ,dico tutti sappiamo quale è il giusto. L egoismo supera il giusto.
Da un esperto in storia sovietica mi aspettavo delle considerazioni un po' meno scontate del solito refrain liberale per cui l'esperienza storica del socialismo reale sarebbe liquidabile etichettandola come un'enorme distopia.
Secondo te era sostenibile quella società, perché era così bassa l'aspettativa di vita maschile e così alto l alcolismo? (Non sono un esperto di storia sovietica)
L' economia andava pianificata dal basso dai lavoratori e lavoratrici e non da qualche burocrate. Comunque va visto qual era la durata di vita media in Russia e in Cina prima delle rispettive rivoluzioni socialiste
Le economie autogestite... altra utopia... se non erro, Tito in Jugoslavia lanciò l'autogestione come modello alternativo a quello sovietico... come è andata a finire?
Ma il prof. Graziosi ce lo regala un libro su queste tematiche ?
Vero ed è la società dei privilegi quella che viviamo oggi in Italia, e basterebbe che la politica gestisse meglio le risorse per migliorare le cose ma si disinteressano chiusi nei loro palazzi del potere 😏
Con il Tenet sarà fatta giustizia
non è vero che '' le religioni vere si occupano del cielo e non della terra '' ( 1:15 ), è vero proprio il contrario ; o, per lo meno, questo contrario è vero solo per i veri cristiani, che non scordano come col Padre Nostro chiedono a Dio che venga il Suo Regno per fare, finalmente, anche sulla Terra, la Sua volontà. Ogni specie animale obbedisce istintivamente al modello sociale specifico che Dio ha stabilito per essa : api formiche etc. etc. ; questo non vale per l'uomo, che non è stato creato con la capacità di autogovernarsi, la Storia è lì a dimostrarlo; l'uomo deve tornare a Dio come ' il figliol prodigo ', e accettare la Sua guida tramite il Suo governo... Le grandi religioni tradizionali della cristianità prostituendosi ai 'Cesari ' di questo mondo non potevano che nascondere questo che è il vero messaggio della Bibbia.
E guarda caso il modello giusto lo da il tuo dio, e il problema sono gli altri che non gli obbediscono😂
Distrutto il sogno Americano è finita ogni possibilità per tutta la civiltà
C'è una nuova religione universale che si chiama Fede Baha'i, nata nel 1844 e che ha come obiettivo l'unità del genere umano, la pace sulla terra e la fratellanza fra le religioni
Non è un romanzo il mondo reale
Lascia perdere ciò che hai studiato, i luoghi comuni che vuoi fornire come giusti sono divagazioni, fanno comodo a chi colonizza il tuo paese con armi e ricatto economici.
Questo ti sembra giusto?
@visic1951 non so se mi sembra giusto. Quello che so x certo e’ che tu mi sembri parecchio confuso 😂
@@kornak66 Lascia perdere ciò che ti sembra giusto e anche ciò che ti sembra confuso, dovresti possedere categorie di giudizio che non dimostri.
Questo "grazioso" propagandista dei valori della guerra nato puo convincere solo gli.sciocchi, e ce ne sono moltissimi che si dilettano a dimostrarsi intellettuali.
Sta di fatto che tutta questa plebaglia intellettuale che va molto di "moda", invece di insorgere contro chi occupa la loro casa, danno una mano ai predatori per andare ad occupare anche la casa degli altri, sfornando chiacchiere per metterle nelle teste vuote "prescrivendo " loro il come e il cosa dover pensare.
Se vedi la faccenda confusa, dedicati alla preghiera, una per ogni morto nella guerra ucraina, così ti renderai impegnato...la realtà non è il tuo forte.
Gg
È solo uno storico della Storia ...del Mondo Giusto a tema ...vissuto teorico descrittivo del passato non giusto ...del mondo parlato ...
Andrea Graziosi non parla stranamente della proprietà privata e della dittatura liberale. Spero abbia voglia di continuare a studiare, non è mai troppo tardi.
Dittatura liberale?
😂😂😂
@@Lampedusaisl9657 Dittatura liberale! 😂😂😂
@@edopasca8855
Ridere della propria ignoranza è un buon punto di partenza
@@Lampedusaisl9657 Infatti ti faccio i miei più sentiti complimenti!
Hai letto il titolo del video ?