Questo libro si sarebbe potuto intitolare in diversi modi. Il fatto che porti il nome di una donna e, per giunta, straniera induce, sicuramente a molte riflessioni, così come hai detto. La Bibbia si dovrebbe leggere lentamente, questo è uno di quei libri che vanno letti ancora più lentamente. GRAZIE per il tuo lavoro!
Esiste anche su questo libro un capolavoro cinematografico veramente interessante, dal grande rigore stilistico e ben descritto nella documentazione dei rapporti umani nell'ambito sociale dal punto di vista storico. Una perla cinematografica per gli amanti del genere bibblico storico, da vedere assolutamente. Come del resto, tutta la cinematografia biblica.
Bene!! Ben detto,ho visto un altro commento su un canale in traduzione e mi è molto piaciuto. Per quanto riguarda altre cose Non è perché c'erano le stragi Del sabato sera una volta,se succedeva che uno dava un passaggio a un pedone allora non era un gesto da considerare buono. Parlo di altri commenti. In Europa a quel tempo almeno più in alto la gente viveva in capanne e forse delle capre,e forse le donne venivano rapite ed erano soggetti Ogni giorno a rischiare di perdere tutto da parte di tribù nomadi o conquistatori bande. Quello che a me sconvolge l'addolcimento pretenzioso della storia come paragone metrico Della società di oggi. Oggi criticare le società di migliaia di anni fa,fa capire quanti presunti Intellettuali di basso conto circolano,perché tra quelli andati a scuola non si trova il concetto di Evoluzione delle società. Per un niente si veniva uccisi in tutti i luoghi del mondo,ma non sono stato chiaro abbastanza,una volta uccidere non era mai una pena molto grave. Per una pena sufficentemente adatta a far pagare una colpa o rivalità,bisognava prima far soffrire Lentamente fino alla morte. Fino quasi ai nostri giorni,con i cani Che gli legano alla coda una corda Di barattoli lunga che i cani spaventati trascinavano in una corsa Senza che nessuno sa dove finiva. Ma anche le lunghe detenzioni prima della esecuzione. Le torture persecuzioni di popoli Per ottenere dominio o destabilizzazione. Prima del regno di Italia c'erano le picche dove un signore poteva dopo le pene eseguire le morti. Si capisce bene che e un segno Spirituale accogliere in famiglia Un nulla, al posto di una donna alla pari con proprietà dell'altra famiglia Per commerciare merci e scambi, Ha importanza rilevante. Il fatto non sta sul caso specifico Di Ruth. Il fatto è che quella storia se è stata scritta,appariva rilevante a quei tempi ,come insegnamento proprio Per criticare la società stessa dove esisteva chi si elevava rispetto alla normalità,e che questo era un insegnamento di quel tempo Si capisce che umanamente e spiritualmente erano evoluti. Oggi naturalmente ci si deve rapportare tra i primi e ultimi e la storia si ravviva. Anche noi non ci accorgiamo.... Ma tantissimi ingenui hanno scorto Un gattino nel cortile e si sono presi cura. Non pensate che ci sia stato una Noemi che ha pensato di liberarlo Li?.
Buongiorno, giusto un aiuto per collocare il libro di Rut. Nelle scritture ebraiche, capisco che si trova come lei specificato, tra le Cinque Meghillot a loro volta contenute nei Ketuvim. Nel cristianesimo, invece, Rut è menzionata unicamente nel NT da Matteo, oppure troviamo il libro di Rut anche nell'AT? Grazie mille.
Il libro di Rut è anche parte degli Antichi Testamenti cristiani, che comunque in gran parte o del tutto si sovrappongono alle Scritture in uso nelle Sinagoghe.
Come sempre molto bello il tuo video e la chiave di lettura che dai al libro di Ruth. Permettimi però di non trovarmi d'accordo su alcuni punti. Il fatto che qualcuno si sia offerto di dare voce a una donna, narrando la storia dal suo punto di vista non può sfuggire a delle considerazioni importanti. Tu spingi a riflettere sul valore del rispetto attribuito alle donne in questo racconto paragonandolo alla situazione odierna vista in chiave negativa (le donne delle categorie sfortunate che non hanno voce) e lasciando intendere che esso abbia qualcosa da insegnarci "positivamente" .... Davvero hai inteso dire ciò? In realtà questo racconto non fa altro che evidenziare che essere donna nel passato era un grosso "handicap" e che solo le più fortunate se la potevano cavare dignitosamente. Le tre donne erano soggette ad ogni tipo di violenza e sopruso per il fatto di non avere un uomo in famiglia. Certo, oggi le donne vivono comunque in circostanze di violenza sociale e domestica, ma nessuna donna oggi parte dall'assunto che questo sia un dato di fatto socialmente accertato per il semplice motivo di essere vedova senza una figura maschile che la "tuteli". Affermi che esisteva il provvedimento del "levirato" , ma cosa dovrebbe insegnare questo a una donna moderna? Che non sia libera di risposare chi vuole, costretta a un matrimonio con un uomo magari vecchio e violento, a sua volta costretto a sposarla in nome di una tradizione che lo obbligava a procreare figli e lasciare eredità a una progenie mai sua. Immagini quanto odio e rancore portava un matrimonio di siffatta maniera? E chi pensi che ne portasse il dolore, il peso e la violenza se non la parte più debole in una coppia così concepita? Tanto è vero che Boaz deve prima "sperare" che l'altro parente rinunci a questo dovere/diritto. In questo passaggio di "proprieta" tra Boaz e l'altro, Rut è una "cosa" che può solo sperare di essere fortunatamente rifiutata, per poter sposare l'uomo buono e generoso che voleva ("voleva".... non è che avesse altre opzioni....ma torna qui il punto.....meglio Boaz, certo!) Questi racconti ci prospettano la realtà dell'epoca, certo, ma solo per riconoscere quanto siamo fortunate oggi, visto che si parla di donne. Sarebbe come dire che Rosa Parks non rappresenti un buon esempio per noi donne oggi, dato che non si è umilmente assoggettata a quelle che erano le leggi dell'epoca, non ha usufruito della "protezione" che queste offrivano alle donne della sua razza e dopotutto se l'è cercata! Un conto è sostenere il valore di una donna che è stata in grado di muoversi in un ambiente ostile e pericoloso, traendone il miglior vantaggio possibile per i suoi tempi, altra cosa è sostenere che quelle leggi erano a sua tutela e a tutela delle donne come lei, vissute in quei tempi bui. Bisogna necessariamente distinguere le due lezioni, perchè altrimenti si rischia di lasciar passare il messaggio che "i tempi di una volta erano meglio", che "i treni arrivavano in orario" e che "oggi non esistono più le mezze stagioni". Scusami la franchezza Vittorio, vorrai guardare a questo racconto anche dal punto di vista di una donna vera, e non solo da quello di un narratore che racconta la storia di una donna
Cara Aida, perdona il ritardo con cui ti rispondo, ma ho avuto giorni pieni. A dire il vero io non volevo paragonare la condizione di Rut con quella delle donne occidentali attuali, anzi, esattamente il contrario. E lungi da me voler proporre schemi patriarcali antichi di secoli come modello etico valido oggi. L'importanza del libro non risiede nell'innovazione dei costumi, ma certamente nel proporre una visione del tutto inedita per quel tempo. Penso che per comprendere meglio quello che intendo, ti invito a guardare un mio video precedente, che credo sia utile: ruclips.net/video/aA8XA2I-FE4/видео.html
@@vittoriosecco Grazie Vittorio. Come ti.ho scritto in un altro commento sto «sbobinando» i tuoi video, li ho visti tutti e ora li sto rivedendo. Quello che contestavo al tuo commento sul libro di Rut è un riferimento preciso che fai alle donne di oggi che non hanno voce. Sarà che ho ascoltato anche il video su Giuditta che segnalavi e, come già scritto, concordo pienamente nella visione alquanto rivoluzionaria di quelle due «eroine» e la lettura contestualizzata che è giusto darne, ma i due riferimenti fatti le donne moderne, non mi.trovano d'accordo. Il valore Di Rut e di Giuditta sta tutto nell' essere riuscite a trovare il loro spazio e un ruolo avvalendosi delle leggi dell' epoca riferite alla figura femminile....leggi, però, sempre scaturite da una mentalità patriarcale e spesso misogina. Con calma posso indicarti a cosa mi riferisco, posso aver frainteso...
Bello ,bello grazie
Grazie a te!😊
Bellissimo sunto sul libro di Rut. Come sempre breve e conciso...ed estremamente piacevole!! Grazie
Grazie a te! =)
Grazie Vittorio!!!
Grazie!
Grazie 🙏
Questo libro si sarebbe potuto intitolare in diversi modi. Il fatto che porti il nome di una donna e, per giunta, straniera induce, sicuramente a molte riflessioni, così come hai detto. La Bibbia si dovrebbe leggere lentamente, questo è uno di quei libri che vanno letti ancora più lentamente. GRAZIE per il tuo lavoro!
Grazie di cuore, hai proprio ragione! 😊
Molto bello. Grazie
Grazie a te Roberta!
Esiste anche su questo libro un capolavoro cinematografico veramente interessante, dal grande rigore stilistico e ben descritto nella documentazione dei rapporti umani nell'ambito sociale dal punto di vista storico. Una perla cinematografica per gli amanti del genere bibblico storico, da vedere assolutamente. Come del resto, tutta la cinematografia biblica.
Grazie per il suggerimento!
Bene!! Ben detto,ho visto un altro commento su un canale in traduzione e mi è molto piaciuto.
Per quanto riguarda altre cose
Non è perché c'erano le stragi
Del sabato sera una volta,se succedeva che uno dava un passaggio a un pedone allora non era un gesto da considerare buono.
Parlo di altri commenti.
In Europa a quel tempo almeno più in alto la gente viveva in capanne e forse delle capre,e forse le donne venivano rapite ed erano soggetti
Ogni giorno a rischiare di perdere tutto da parte di tribù nomadi o conquistatori bande.
Quello che a me sconvolge l'addolcimento pretenzioso della storia come paragone metrico
Della società di oggi.
Oggi criticare le società di migliaia di anni fa,fa capire quanti presunti
Intellettuali di basso conto circolano,perché tra quelli andati a scuola non si trova il concetto di
Evoluzione delle società.
Per un niente si veniva uccisi in tutti i luoghi del mondo,ma non sono stato chiaro abbastanza,una volta uccidere non era mai una pena molto grave.
Per una pena sufficentemente adatta a far pagare una colpa o rivalità,bisognava prima far soffrire
Lentamente fino alla morte.
Fino quasi ai nostri giorni,con i cani
Che gli legano alla coda una corda
Di barattoli lunga che i cani spaventati trascinavano in una corsa
Senza che nessuno sa dove finiva.
Ma anche le lunghe detenzioni prima della esecuzione.
Le torture persecuzioni di popoli
Per ottenere dominio o destabilizzazione.
Prima del regno di Italia c'erano le picche dove un signore poteva dopo le pene eseguire le morti.
Si capisce bene che e un segno
Spirituale accogliere in famiglia
Un nulla, al posto di una donna alla pari con proprietà dell'altra famiglia
Per commerciare merci e scambi,
Ha importanza rilevante.
Il fatto non sta sul caso specifico
Di Ruth.
Il fatto è che quella storia se è stata scritta,appariva rilevante a quei tempi ,come insegnamento proprio
Per criticare la società stessa dove esisteva chi si elevava rispetto alla normalità,e che questo era un insegnamento di quel tempo
Si capisce che umanamente e spiritualmente erano evoluti.
Oggi naturalmente ci si deve rapportare tra i primi e ultimi
e la storia si ravviva.
Anche noi non ci accorgiamo....
Ma tantissimi ingenui hanno scorto
Un gattino nel cortile e si sono presi cura.
Non pensate che ci sia stato una
Noemi che ha pensato di liberarlo
Li?.
Buongiorno, giusto un aiuto per collocare il libro di Rut.
Nelle scritture ebraiche, capisco che si trova come lei specificato, tra le Cinque Meghillot a loro volta contenute nei Ketuvim.
Nel cristianesimo, invece, Rut è menzionata unicamente nel NT da Matteo, oppure troviamo il libro di Rut anche nell'AT? Grazie mille.
Il libro di Rut è anche parte degli Antichi Testamenti cristiani, che comunque in gran parte o del tutto si sovrappongono alle Scritture in uso nelle Sinagoghe.
@@vittoriosecco questa risposta mi ha spinto a cercare meglio: l'ho trovato nei libri Storici. Grazie mille e continua così, fantastico lavoro!!
Come sempre molto bello il tuo video e la chiave di lettura che dai al libro di Ruth. Permettimi però di non trovarmi d'accordo su alcuni punti.
Il fatto che qualcuno si sia offerto di dare voce a una donna, narrando la storia dal suo punto di vista non può sfuggire a delle considerazioni importanti. Tu spingi a riflettere sul valore del rispetto attribuito alle donne in questo racconto paragonandolo alla situazione odierna vista in chiave negativa (le donne delle categorie sfortunate che non hanno voce) e lasciando intendere che esso abbia qualcosa da insegnarci "positivamente" ....
Davvero hai inteso dire ciò?
In realtà questo racconto non fa altro che evidenziare che essere donna nel passato era un grosso "handicap" e che solo le più fortunate se la potevano cavare dignitosamente. Le tre donne erano soggette ad ogni tipo di violenza e sopruso per il fatto di non avere un uomo in famiglia. Certo, oggi le donne vivono comunque in circostanze di violenza sociale e domestica, ma nessuna donna oggi parte dall'assunto che questo sia un dato di fatto socialmente accertato per il semplice motivo di essere vedova senza una figura maschile che la "tuteli".
Affermi che esisteva il provvedimento del "levirato" , ma cosa dovrebbe insegnare questo a una donna moderna? Che non sia libera di risposare chi vuole, costretta a un matrimonio con un uomo magari vecchio e violento, a sua volta costretto a sposarla in nome di una tradizione che lo obbligava a procreare figli e lasciare eredità a una progenie mai sua. Immagini quanto odio e rancore portava un matrimonio di siffatta maniera? E chi pensi che ne portasse il dolore, il peso e la violenza se non la parte più debole in una coppia così concepita?
Tanto è vero che Boaz deve prima "sperare" che l'altro parente rinunci a questo dovere/diritto. In questo passaggio di "proprieta" tra Boaz e l'altro, Rut è una "cosa" che può solo sperare di essere fortunatamente rifiutata, per poter sposare l'uomo buono e generoso che voleva ("voleva".... non è che avesse altre opzioni....ma torna qui il punto.....meglio Boaz, certo!)
Questi racconti ci prospettano la realtà dell'epoca, certo, ma solo per riconoscere quanto siamo fortunate oggi, visto che si parla di donne.
Sarebbe come dire che Rosa Parks non rappresenti un buon esempio per noi donne oggi, dato che non si è umilmente assoggettata a quelle che erano le leggi dell'epoca, non ha usufruito della "protezione" che queste offrivano alle donne della sua razza e dopotutto se l'è cercata!
Un conto è sostenere il valore di una donna che è stata in grado di muoversi in un ambiente ostile e pericoloso, traendone il miglior vantaggio possibile per i suoi tempi, altra cosa è sostenere che quelle leggi erano a sua tutela e a tutela delle donne come lei, vissute in quei tempi bui.
Bisogna necessariamente distinguere le due lezioni, perchè altrimenti si rischia di lasciar passare il messaggio che "i tempi di una volta erano meglio", che "i treni arrivavano in orario" e che "oggi non esistono più le mezze stagioni".
Scusami la franchezza Vittorio, vorrai guardare a questo racconto anche dal punto di vista di una donna vera, e non solo da quello di un narratore che racconta la storia di una donna
Cara Aida, perdona il ritardo con cui ti rispondo, ma ho avuto giorni pieni. A dire il vero io non volevo paragonare la condizione di Rut con quella delle donne occidentali attuali, anzi, esattamente il contrario. E lungi da me voler proporre schemi patriarcali antichi di secoli come modello etico valido oggi. L'importanza del libro non risiede nell'innovazione dei costumi, ma certamente nel proporre una visione del tutto inedita per quel tempo. Penso che per comprendere meglio quello che intendo, ti invito a guardare un mio video precedente, che credo sia utile:
ruclips.net/video/aA8XA2I-FE4/видео.html
@@vittoriosecco Grazie Vittorio. Come ti.ho scritto in un altro commento sto «sbobinando» i tuoi video, li ho visti tutti e ora li sto rivedendo.
Quello che contestavo al tuo commento sul libro di Rut è un riferimento preciso che fai alle donne di oggi che non hanno voce. Sarà che ho ascoltato anche il video su Giuditta che segnalavi e, come già scritto, concordo pienamente nella visione alquanto rivoluzionaria di quelle due «eroine» e la lettura contestualizzata che è giusto darne, ma i due riferimenti fatti le donne moderne, non mi.trovano d'accordo. Il valore Di Rut e di Giuditta sta tutto nell' essere riuscite a trovare il loro spazio e un ruolo avvalendosi delle leggi dell' epoca riferite alla figura femminile....leggi, però, sempre scaturite da una mentalità patriarcale e spesso misogina. Con calma posso indicarti a cosa mi riferisco, posso aver frainteso...