Caro Professore. Questo approfondimento sulla biologia e sulla chimica (dato da un eccellente astronomo) non me lo aspettavo, non avendolo percepito prima né nei tuoi libri, né nei precedenti video. Come hanno scritto altri, lasciami essere orgoglioso delle fenomenali competenze, espresse tra l'altro in un linguaggio comprensibile, date da una persona di gran lunga al di sopra della media e, aggiungo, con uno "slang" romano che appassiona ed aumenta (per un romano come me) la forza attrattiva di questa comunicazione scientifica, di questo verbo divulgativo profondo ed appassionante. Sei forte. Lasciami vantare, quando capitano argomentazioni con amici e conoscenti, nel poter dire: i leggo ed ascolto il Prof. Balbi.
Che cosa fantastica poter “vedere” le conclusioni di un suo lavoro! La sua opera di divulgazione ha accompagnato il mio tempo libero negli ultimi anni e mi ha anche fatto conoscere bellissimi libri come La voce del padrone e Tau Zero che probabilmente non avrei mai potuto gustare senza la sua intelligente e sempre graditissima mediazione.
Un altro video scivolato via con enorme piacere professore. Sono un grande appassionato di astronomia e ho letto il suo libro "su un altro pianeta" oltre ad aver visto chiaramente molti altri suoi video. Personalmente la vedo come chi ha preso il testimone di Margherita Hack (anche lei straordinaria) e lo porta avanti con la stessa capacità di semplificare e rendere estremamente interessanti argomenti complessi. Complimenti
La capacità del prof di spiegare sempre in maniera comprensibile qualsiasi argomento è veramente eccezionale... Se poi consideriamo la capacità di non essere mai estremista per nessuna ipotesi...Beh...Lo rende estremamente simpatico a tutti!!
Interessantissimo contributo alla questione dello sviluppo di intelligenze capaci di tecnologia. Aggiungo una postilla all'esposizione del professor Balbi, implicita nel suo ragionamento ma non esplicitata: la combustione richiede la presenza ed una concentrazione minima di ossigeno (forse, però, anche una concentrazione massima) ma anche che l'ossigeno sia in un elemento che non arresti la combustione. In altre parole, noi umani abbiamo acceso i primi fuochi perché eravamo sulla terraferma e ci avvolgeva un "oceano" di aria. Su un pianeta ricco di ossigeno ma completamente avvolto da un oceano su scala planetaria, nessuna combustione né tecnologia descritte da Balbi sarebbero possibili.
Questo aspetto della quantità di ossigeno nelle atmosfere di esopianeti, per quantificare anche l'eventuale sviluppo tecnologico non l'avevo ancora sentito. È addirittura più interessante di quanto già non siano e il come essi siano trattati, gli argomenti su questo canale.
Sono d'accordo con te. Anche se ci si è sempre chiesto se esiste la vita in qualche altra parte dell'universo (e mi sembra impossibile che non ci sia) questa nuova "limitazione" rende gli eventuali vicini ancora più simili a noi. E detta così non è necessariamente una buona cosa...🤔
@@15bool13 qui si parla di vita intelligente, non di vita e basta. La vita + semplice, come quella batterica, potrebbe essere presente persino nel sistema solare oltre che sulla Terra. In particolare su diverse Lune di Giove e Saturno, ma anche nell'atmosfera di Venere. (Intendo dire che ci sono le condizioni per permettere la vita batterica, non che ci sia probabilmente) Persino alcune comete potrebbero contenere della vita.
@@claudio-u9v E per essere ancora più pignoli: si parla di vita intelligente tecnologica. Ovvero di vita che sia stata in grado di sviluppare una tecnologia tracciabile su scala interstellare. Come si diceva nel video è possibile pensare a forme di vita intelligenti anche complesse e con una organizzazione sociale, possiamo in fondo pensare ai nostri cugini primati, che però sono precluse ad un certo tipo di progresso tecnologico. Possiamo pensare ad alieni con un incredibile sviluppo dell'intelligenza emotiva, sociale e/o filosofica.
Esatto. Immaginando ad esempio pianeti che non possiedono metalli disponibili nella crosta a basse profondità ogni ipotesi di sviluppo tecnologico è da escludere.
Esatto. Immaginando anche ad esempio pianeti che non possiedono metalli disponibili nella crosta a basse profondità ogni ipotesi di sviluppo tecnologico è da escludere.
Buonasera Professore, anche se in ritardo, a Lei e ai suoi Cari auguro serenità, salute e un buon lavoro per questo Nuovo Anno. La ringrazio per tutto ciò che mi ha insegnato e /o chiarito. Con affetto un saluto da Trieste, Dani🍀☄️✨🪐🌌
Non siamo soli, ma siamo isolati. Possiamo sperare che qualche sonda extraterrestre in viaggio da un milione di anni entri nel sistema solare e venga intercettata.
bellissimo video prof! ho apprezzato molto la ricerca di biofirme a partire dall'ossigeno, una cosa così banale ma che può aprire molte strade e aiutare a catalogare esopianeti per delle possibilità concrete di vita extraterrestre
Come sempre straordinario mi domandavo come sarebbe frustrante per una civiltà evoluta evoluta quanto la nostra ma su un pianeta la cui velocità pianeta la cui velocità di fuga ne impedirebbe qualunque fuga ne impedirebbe qualunque Viaggio Spaziale
Come sempre prof. la ringraziamo per i contenuti che posta su RUclips. Credo che uno dei ostacoli maggiori anzi il primo, siano le distanze spazio-temporali siderali, le dimensioni enormi dell'universo a noi conosciuto e non, che fa sì che anche solo due civiltà avanzate abbastanza simili, difficilmente possano incontrarsi. Ovviamente quando parlo di spazio, quest'ultimo va intrinsecamente correlato al tempo. Un concetto molto bene spiegato da lei in qualche video precedente.
Quello ovviamente è il primo ostacolo al "trovarsi" e concordo pienamente, ma il senso dello studio era un altro, sulla questione più a monte di quante civiltà visibili tra loro da lontano potrebbero esserci e propone un collo di bottiglia ulteriore rispetto alla casualità evolutiva dello sviluppo di una specie intelligente.
Complimenti come sempre per la spiegazione estremamente chiara. Io credo però che aldilà del discorso ossigeno, la vera questione non è la possibilità che ci sia o meno un pianeta in cui ci sia atmosfera come sulla terra ma, prof. Balbi le sa meglio di tutti, le distanze davvero enormi che ci dividono, tenendo presento che nel sistema solare, la Terra è l'unico pianeta ad ospitare la vita. È giusto e sacrosanto inviare sonde nello spazio per la scienza ma altrettanto giusto e doveroso è cercare di salvare il nostro pianeta. Ed su questo tema, fino ad ora sono state spese solo parole e riunioni inutili.
Bellissimo video e ottima presentazione, molto interessante. Ascoltandola ho pensato subito a una cosa che deve essere tenuta conto secondo me nello studio che ha fatto ovvero pensiamo alla scoperta del fuoco l’uomo ha capito il funzionamento ed è riuscito a dominarlo tutte le altre specie intelligenti sulla terra non ci sono ancora riuscite e non sappiamo se ci riusciranno mai. Secondo me per capire se possono esserci altri esseri in grado di costruire tecnologie avanzate dobbiamo “capire noi stessi”, cioè studiare il nostro cervello nei minimi particolari e ottenere la risposta al perché siamo più intelligenti e più sviluppati degli altri esseri viventi.
Video immenso....prima di dormire ascolto sempre balbi...concilia il sonno ti fa addormentare con l'aggiunta di nozioni eccellenti...e la mattina ti alzi migliore del giorno prima...grazie balbi....sei il top...
Complimenti per questo studio e approfondimento. Sempre trascuriamo quelli che sono argomenti chiave come questo della percentuale di ossigeno nell'atmosfera
Molto interessante. In pratica dà un notevole spunto per scremare le osservazioni. Cercare coi radiotelescopi (o prossimi rilevatori laser) NON a tutto campo sui pianeti ricciosi, ma considerando solo quelli che danno indizi di livelli di ossigeno al 18% ed oltre, cioè nel collo di bottiglia. Ha senso.
Ottimo ed interessante! Un prospettiva insolita che sicuramente ci aiuterà a valutare e a mirare meglio le ricerche in questo ambito. Complimenti Professore per la pubblicazione e grazie per aver condiviso su questo canale 👍
Video molto interessante e ben spiegato.Grazie professore! Mi è piaciuto molto il grafico dell'andamento della percentuale della molecola di ossigeno nell'atmosfera nel corso degli ultimi 600 milioni di anni. In particolare mi ha sorpreso il valore basso di ossigeno molecolare al di sotto dei valori necessari per avere la combustione (circa 18%) tra i 250 milioni e i 100 milioni circa di anni fa, con la conseguenza che gli animali di quel periodo non dovrebbero aver mai visto foreste o savane bruciare. E quindi neanche l'impatto di un corpo solido extraterrestre di dimensioni significative con la Terra avrebbe provocato incendi su larga scala in quel periodo. E' così?
Gentile Prof. Balbi mii rivolgo a Lei in merito allo studio condotto collegandomi alla risposta del Sig. Gaetano, in cui si sostiene che i livelli di concentrazione dell'ossigeno attestati al 10/15% dovrebbero risultare incompatibili, non solo con la combustione, ma con la vita stessa di animali di grossa taglia, quali i dinosauri. Sarebbe di notevole interesse ricevere una risposta che possa confermare o eventualmente chiarire la nostra interpretazione.
La conclusione finale del video mi ha fatto pensare, che in effetti, anche se capaci di accendere un fuoco (vedi le tribù Isconahua, i Mastanahua, per citarne alcuni), questi non sono stati capaci di evolversi tecnologicamente come invece le nazioni del vecchio continente e gran parte delle sue colonie, sono appunto, riusciti a fare. Una conclusione altrettanto giusta, ma non in tema col video, sarebbe stata che, anche se ci sono tutte le condizioni affinché la vita si sviluppi, non è detto affatto, statisticamente, che la tecnologia possa evolversi con altrettanta "facilità". Complimenti davvero per i tuoi video, sei di gran lunga il miglior divulgatore di astrofisica qua sui canali italiani di YT.
L'astrofisica secondo me è la materia scientifica piu completa, e Amedeo Balbi è uno dei più grandi astrofisici del pianeta e con la vocazione della divulgazione per nostra fortuna.
La capacità di accendere un fuoco sia in senso stretto sia in senso metaforico, nell’accezione di accendere una passione, concordo che possa essere veramente una chiave evolutiva. Probabilmente i Greci avevano già capito tutto con il mito di Prometeo. Di certo lei è in grado di accendere il fuoco della passione per lo Spazio e questa ricerca potrebbe aver aperto la strada ad una stima del fattore fc dell’equazione di Drake😊
Quindi si può dire che il riscaldamento climatico del pianeta ospite è un fenomeno inevitabilmente legato alla nascita della vita intelligente (con capacità di comunicazione interstellare)? Grazie Professore! L'unico youtuber al mondo che tra un video e l'altro pubblica su Nature. Buon Anno!
Complimenti in questo caso non solo per il video come sempre interessante, ma per l'argomento di cui parla che è addirittura opera sua in collaborazione. Non so se la vostra è una intuizione completamente nuova nell'ambito o prende le mosse da evidenze precedenti di altro tipo ma comunque correlate, ma ci ha fatto comprendere come questa biofirma sia importante non solo per determinare se ci possa essere vita in un dato pianeta, ma persino se abbia le condizioni per l'utilizzo di combustione e quindi per realizzare certa importante tecnologia, sebbene se ho ben capito, ciò di per sé non ci dice ancora direttamente se c'è una attività tecnologica effettiva. Mi ha colpito tra l'altro il passaggio in cui dice che solo l'ossigeno permette di controllare al meglio la combustione, sebbene ciò sia possibile anche con il fluoro e il cloro: ciò mi fa sorgere una domanda, cioè se il fatto che esista questo solo elemento a permettere bene ciò, sia una necessità della fisica del nostro universo e quindi per forza doveva esserci nella tavola periodica o invece se sia stata mera fortuna e questo elemento poteva anche non esistere 🤔
Il miglior video... di RUclips. Una domanda: il limiti "del fuoco" e della vita complessa, ovvero le rispettive percentuali di ossigeno, hanno una dipendenza forte da fattori fisici e chimici del pianeta? (Gravità, densità dell' atmosfera, altri gas). Magari i due limiti potrebbero invertirsi in alcuni casi oppure mai? Grazie infinite
Complimenti professor Balbi, per aver introdotto un altro elemento come variabile "necessaria" per lo sviluppo di una civiltà tecnologicamente avanzata, che per la verità non avevo mai sentito. C'è un ulteriore elemento che è stato introdotto anni addietro per spiegare il paradosso di Fermi che è il "peak oil". Cioè una civiltà può svilupparsi in una finestra di tempo relativamente ristretta che fondamentalmente è data dalla disponibilità dei combustibili fossili, petrolio in primis. Una volta raggiunto il punto di picco della capacità estrattiva, si va inesorabilmente verso il declino della civiltà per carenza energetica, in particolare per carenza di energia a bassa entropia e di alta qualità, per cui una società tecnologicamente complessa viene a rallentare pian piano fino a fermarsi proprio come un'automobile senza carburante. Magari aspetto un eventuale commento o -- perché no - un video su questo aspetto che non ho visto molte volte trattato in rete. Grazie comunque per il suo contributo sempre e comunque interessante.
Carissimo .. lei ed il suo collega .. avete avuto un intuito non da poco. In effetti come brillantemente spiegato sembra veramente.. logico.. Continuate così!😊😊😊
Con la sua passione Lei riesce, ogni volta, ad esprimere concetti ora semplici, ora complessi, con immutata bravura. Aspetto il prossimo “proviamo a capirlo”. Complimenti Professore ❤
Che piacere, sentire qualcuno che dice chiaramente che non c'è sviluppo tecnologico senza il fuoco. Sento sempre gente che mi risponde che le possibilità di vita sono infinite, che il mio è un discorso antropocentrico, ma anch'io sono sempre stato convinto che la chimica dell'ossigeno sia unica, e per questo indispensabile. E questo non solo esclude i mondi come Titano, dove forse potrebbe essere presente qualche forma di vita (piuttosto lenta) basata su chimiche differenti, ma che con estrema difficoltà potrebbe raggiungere livelli elevati di complessità e che sicuramente non potrebbe usare qualche tipo di combustione per produrre attrezzi, ma esclude anche pianeti e lune oceaniche dove l'ossigeno potrebbe anche essere diffuso (disciolto in acqua) ma la combustione non sarebbe possibile. I miei complimenti per il video.
Salve professore, come sempre i suoi video sono molto interessanti e innescano tutta una serie di domande e ragionamenti. Questo studio secondo me è molto utile per restringere ancora di più il campo, certo che se penso al corso della storia sulla terra e quante forme di vita sono entrate in contatto col fuoco senza poi "sfruttarlo" mi fa pensare di quanto sia vicino allo zero la probabilità di trovare tecnofirme noi contemporanee in giro per l'universo. Saluti
Davvero molto interessante. Va da se che per avere alte concentrazioni di ossigeno deve essere relativamente alta anche la concentrazione della sostanza che viene assorbita dalle piante per poi essere convertita in ossigeno. Cioè... l'anidride carbonica (cibo per le piante). Vallo a dire a quelli che, mentendo, asseriscono che dobbiamo tenerla sotto controllo con indicibili e intollerabili sacrifici. Mentre basterebbe smettere di abbattere foreste per risolvere il problema... Ammesso e NON concesso che il problema venga dalla CO2.
Molto interessante, grazie per il video prof. Una domanda, la soglia di combustione al 18% di O2 è una concentrazione indipendente dall'altitudine o una pressione parziale al livello del mare?
Buonasera professor Balbi, mi incuriosisce un aspetto legato alla possibilità di trovare vita su un'altro pianeta. Ipotizzando di ricevere un giorno un segnale radio che ci sveli la presenza di vita aliena intelligente quale sarebbe la reazione della comunità scientifica? Da sempre amo pensare che essere soli nell'universo è troppo riduttivo ma non riesco davvero a immaginare quale potrebbe essere l'impatto sull'uomo sapendo che qualcuno in grado capirci e farsi capire si manifesti. Approfitto per ringraziarla dello splendido lavoro divulgativo che ci regala.
Buonasera o buongiorno Professore, la ringrazio dei video che fa, li trovo stupendi e volevo condividere una riflessione, uno dei temi che mi piace di più di quelli che tratta, è la probabilità di altre forme di vita, fin ora ne ho sentite molte di condizioni indispensabili per la formazione della vita (come la conosciamo noi), e solitamente a queste condizioni viene anche associata una probabilità che è sempre su scale di uno su miliardi, ma credo, fin ora, di non aver mai sentito la condizione più anomala di tutte, quella più indispensabile, ed è che tutte queste condizioni si devono verificare nel giusto ordine e sullo stesso pianeta. In soldoni credo che il nostro universo ci sbatte in faccia che non eravamo previsti, siamo comparsi per caso, non eravamo assolutamente considerati in questo disegno. Ma possiamo ribaltare anche questo punto di vista, probabilmente tutto è avvenuto proprio per far si che in un infinità di combinazioni diverse, si verificasse almeno una volta, quella necessaria alla vita intelligente. Lei come la vede, pessimista (siamo comparsi imprevisti da uno scarto) o ottimista (tutto è avvenuto perche si verificasse il quasi impossibile, cioè noi)? Grazie dell'attenzione
Fantastico studiare e capire che siamo tristemente da soli... Penso se un giorno scoprissimo qualcosa sarà talmente lontano che avrà scarsa importanza oltretutto vedremo solo il passato di quella civiltà...
Chiarissimo come sempre, ma quando avremo trovato un pianeta con ossigeno sufficiente, come lo raggiungeremo, come comunicheremo? Lei ci ha insegnato che pur comunicando alla velocitá della luce inpiegheremmo 4 anni per avere una risposta dal nostro vicino di casa Proxima Centauri+ 4 per far arrivare a destinazione il nostro invito in totale fanno 8 anni ( ipotizzando che ci fosse una civiltá su proxima ). Non sará durante la nostra esistenza ma é bello pensare e solo pensare di aver scoperto un pianeta con caratteristiche di abitabilitá e tecno-firme, sarebbe una scoperta notevole. Grazie prof.
Finalmente qualcosa di nuovo. Potrebbero esserci speci intelligenti su altri pianenti, ma non le troveremo mai perchè non sono riuscite ad accendere un fuoco.
Complimenti, una domanda, esiste invece un livello massimo di percentuale di ossigeno dove, se questo risulti troppo elevato possa costituire un problema per lo sviluppo di vita e tecnologia?
Se non ricordo male dagli studi superiori, un'atmosfera riducente ha favorito la comparsa dei primi organismi unicellulari, che sarebbero stati distrutti da un'atmosfera ossidante. E' interessante come la vita plasmi l'ambiente per potersi evolvere.
Sono le mutazioni organiche e anche ambientali che creano selezione nelle specie viventi; l'evoluzione è un cambiamento conseguenza della selezione naturale. Non necessariamente l'evoluzione vuol dire progredire, ma può accadere anche una involuzione: mutazioni organiche e ambientali potrebbero fare si che gli umani ritornassero a essere ricoperti di folta peluria e che a parità di intelligenza i più nerboruti siano i più adatti a propagare la specie.
Ottimo video spiegazione comprensibile, per quello che riguarda la vita sul pianeta terra anche scientificamente non giustifica che su altri sistemi, debba essere simile...
Vale per il nostro pianeta, la nostra chimica e le nostre conoscenze, potrebbero esserci soggetti che vivono in tutt’altro modo e in base ad altra chimica, vista la vastità del cosmo…
professore una domanda off topic, come influisce la gravità in un pianeta sulla formazione degli elementi chimici che lo compongono? cerco di spiegarmi meglio , una super terra ha probabilità diverse dalla terra di formare sostanze chimiche in concentrazioni diverse? grazie e complimenti per gli interessantissimi e chiarissimi video che ci regala.
Giusto ieri ho visto un vecchio video sulla tragedia del tunnel del Monte Bianco, e in sintesi ci sono stati tanti morti perché i motori delle macchine bloccate dentro erano ingolfati dal fumo del camion bruciato dall'assenza di ossigeno..
Sono un operatore olistico, condivido l'anormale componente atmosferica. nell'operare il respiro diaframmatico , avverto secchezza alla lingua dovuto all'ossigeno, rilevato dai corsisti del benessere energetico Reiki la ringrazio per la scentifica cosmica descrizione. centro Reiki "AMA" R.I.S . Aurora Marino
Ciò che mi fa andare in crisi è che: i dinosauri per ciò che ne sappiamo, sono vissuti per circa 10 milioni di anni (hanno raggiunto l'apice dell'evoluzione) ed è bastato un asteroide per sterminarli... Noi, come specie, siamo molto giovani, cioè siamo qui da nemmeno 1 milione di anni però basterebbe un niente per estinguerci... Chissà se riusciremo a lasciare almeno qualche traccia di un tempo che fu.
Bellissimo argomento, complimenti professore. Mi chiedevo come sia possibile che sulle montagne di 8000 metri gli alpinisti non hanno abbastanza ossigeno per respirare, ma accendono facilmente fornellini a fiamma nelle tende , per riscaldare bevande.
Grazie per questa chiarissima lezione. Ho una domanda: nei grafici in cui mostri l'andamento delle percentuali di ossigeno nelle epoche geologiche, come si sono potuti misurare ? (Una cosa che mi viene in mente è l'analisi dei ghiacci dei carotaggi effettuati in Antardide e forse Artide)?
Grazie Prof. Balbi per l'enunciazione di questo importante principio. Le faccio due domande: tenendo conto di questo limite minimo del 18 % di ossigeno, su quale pianeta o satellite (naturalmente roccioso) del Sistema Solare si potrebbe accendere un falò. Seconda domanda: in una stanza ermeticamente chiusa con il 18% di ossigeno, entro la quale abbiamo accesso un falò, questa quantità resta costante o si consuma, per cui dobbiamo rimpiazzarla con altro ossigeno? Grazie per la cortese risposta: un saluto.
Questa "strettoia dell'ossigeno" è veramente intrigante, complimenti per il video e la ricerca! Se posso chiedere professore, conosce per caso il libro "l'illusione della realtà" di Donald Hoffman?
Splendido video! Professore, se un pianeta disponessee ipoteticamente di una quantità di ossigeno sensibilmente maggiore a quella presente sulla Terra (e per un tempo sufficientemente lungo), osserveremmo una diversa velocità evolutiva e la vita avrebbe anche "dimensioni" maggiori o è ipotizzabile anche l'esistenza di un bottleneck al rialzo? La ringrazio per il suo prezioso lavoro di divulgazione!
Eccellente, uno studio a cui non avevo mai pensato. Tanto per ampliare il discorso potremmo dire che la vita tecnologica può avvenire solo in atmosfera perchè nei mari l'unico accesso al calore è di natura magmatica. Inoltre il pianeta deve essere ricco di carbone perchè bruciare solo legname non ti permette di manipolare i metalli più importanti per le costruzioni quali il ferro. Inoltre deve essere ricco di giacimenti perchè a meno di un'intelligenza incredibilmente lungimirante e inventiva lo spreco di risorse porta ad un arresto definitivo. Prendiamo la Terra attuale, non penso possa sostenerci in un reinizio dell'uomo dai primordi, senza alcuna conoscenza tramandata.
Complimenti e auguri di buon anno prof. Chiedo adesso e se l'intelligenza artificiale sarebbe in grado di autocostruire macchine intelligenti basate sul silicio e metalli e inizi a colonizzare pianeti senza ossigeno, come faremmo a capire che non si tratti di vita biologica da DNA? E se nell'arco del tempo l'umanità e altre civiltà biologiche si estinguessero e rimanessero solo macchine macchine intelligenti che senso ha di parlare di vita all'ossigeno?
Ciao Amedeo, ma in questi ipotetici pianeti non sarebbe possibile raccogliere ossigeno sufficiente che permetta di accedere alla combustione e, una volta consumato, alimentarlo con anidride carbonica (producendo CO)?
Ho letto un paio dei tuoi libri molto interessanti, semplici e esaustivi perme, oltre hai tanti video appassionanti. Ma una domanda ti pongo: quella pila di libri che toccano il soffitto, fa da portante? 😂
Io l'avverto l'rregolarita' dell'ossigeno in primis la respirazione diaframmatic , brevi cenni nal di testa e lacrimazione oculare debbo ricorrere all'autotrattamento olistico . complimenti maestro , interessante e preziosa anche per non gli addetti le giunga un fotonico sociofraterno🎉🎉
Molto interessante questo studio, sembrerebbe in effetti restringere il campo, ma a mio parere fornisce invece uno strumento importante di ricerca "mirata" di civiltà tecnologiche rilevabili a distanza. Ciao
Caro Professore. Questo approfondimento sulla biologia e sulla chimica (dato da un eccellente astronomo) non me lo aspettavo, non avendolo percepito prima né nei tuoi libri, né nei precedenti video. Come hanno scritto altri, lasciami essere orgoglioso delle fenomenali competenze, espresse tra l'altro in un linguaggio comprensibile, date da una persona di gran lunga al di sopra della media e, aggiungo, con uno "slang" romano che appassiona ed aumenta (per un romano come me) la forza attrattiva di questa comunicazione scientifica, di questo verbo divulgativo profondo ed appassionante. Sei forte. Lasciami vantare, quando capitano argomentazioni con amici e conoscenti, nel poter dire: i leggo ed ascolto il Prof. Balbi.
Che cosa fantastica poter “vedere” le conclusioni di un suo lavoro! La sua opera di divulgazione ha accompagnato il mio tempo libero negli ultimi anni e mi ha anche fatto conoscere bellissimi libri come La voce del padrone e Tau Zero che probabilmente non avrei mai potuto gustare senza la sua intelligente e sempre graditissima mediazione.
Complimenti Professore, è un orgoglio per tutti noi che il nostro paese abbia studiosi del suo calibro.
si, un Nobel al ns professore
Un altro video scivolato via con enorme piacere professore. Sono un grande appassionato di astronomia e ho letto il suo libro "su un altro pianeta" oltre ad aver visto chiaramente molti altri suoi video. Personalmente la vedo come chi ha preso il testimone di Margherita Hack (anche lei straordinaria) e lo porta avanti con la stessa capacità di semplificare e rendere estremamente interessanti argomenti complessi. Complimenti
La capacità del prof di spiegare sempre in maniera comprensibile qualsiasi argomento è veramente eccezionale...
Se poi consideriamo la capacità di non essere mai estremista per nessuna ipotesi...Beh...Lo rende estremamente simpatico a tutti!!
Interessantissimo contributo alla questione dello sviluppo di intelligenze capaci di tecnologia. Aggiungo una postilla all'esposizione del professor Balbi, implicita nel suo ragionamento ma non esplicitata: la combustione richiede la presenza ed una concentrazione minima di ossigeno (forse, però, anche una concentrazione massima) ma anche che l'ossigeno sia in un elemento che non arresti la combustione. In altre parole, noi umani abbiamo acceso i primi fuochi perché eravamo sulla terraferma e ci avvolgeva un "oceano" di aria. Su un pianeta ricco di ossigeno ma completamente avvolto da un oceano su scala planetaria, nessuna combustione né tecnologia descritte da Balbi sarebbero possibili.
Questo aspetto della quantità di ossigeno nelle atmosfere di esopianeti, per quantificare anche l'eventuale sviluppo tecnologico non l'avevo ancora sentito. È addirittura più interessante di quanto già non siano e il come essi siano trattati, gli argomenti su questo canale.
Sono d'accordo con te. Anche se ci si è sempre chiesto se esiste la vita in qualche altra parte dell'universo (e mi sembra impossibile che non ci sia) questa nuova "limitazione" rende gli eventuali vicini ancora più simili a noi. E detta così non è necessariamente una buona cosa...🤔
@@15bool13 qui si parla di vita intelligente, non di vita e basta. La vita + semplice, come quella batterica, potrebbe essere presente persino nel sistema solare oltre che sulla Terra. In particolare su diverse Lune di Giove e Saturno, ma anche nell'atmosfera di Venere. (Intendo dire che ci sono le condizioni per permettere la vita batterica, non che ci sia probabilmente) Persino alcune comete potrebbero contenere della vita.
@@claudio-u9v E per essere ancora più pignoli: si parla di vita intelligente tecnologica. Ovvero di vita che sia stata in grado di sviluppare una tecnologia tracciabile su scala interstellare. Come si diceva nel video è possibile pensare a forme di vita intelligenti anche complesse e con una organizzazione sociale, possiamo in fondo pensare ai nostri cugini primati, che però sono precluse ad un certo tipo di progresso tecnologico.
Possiamo pensare ad alieni con un incredibile sviluppo dell'intelligenza emotiva, sociale e/o filosofica.
Esatto. Immaginando ad esempio pianeti che non possiedono metalli disponibili nella crosta a basse profondità ogni ipotesi di sviluppo tecnologico è da escludere.
Esatto. Immaginando anche ad esempio pianeti che non possiedono metalli disponibili nella crosta a basse profondità ogni ipotesi di sviluppo tecnologico è da escludere.
É un piacere ascoltarla. Riesce a esprimere concetti difficili con un linguaggio semplice e ordinato. Grazie
Buonasera Professore, anche se in ritardo, a Lei e ai suoi Cari auguro serenità, salute e un buon lavoro per questo Nuovo Anno. La ringrazio per tutto ciò che mi ha insegnato e /o chiarito. Con affetto un saluto da Trieste, Dani🍀☄️✨🪐🌌
Una delle puntate più belle professore! Complimenti anche per i suoi studi!
Che video meraviglioso. Conosciamo tutti l'importanza dell'ossigeno ma non così a fondo, grazie tante per averci detto queste notizie signor Balbi👏🏼
Questo video mi fa convincere ancora di più che se non siamo proprio soli solissimi nell'universo......poco ci manca !
Davvero? ....ti basta così poco??
@@Axel-lp9is Sì , anche prima ne ero consapevole . In pratica sono un No-UFO convinto ! 😄
@@fabioprimo3193 la terra non é l'universo e gli ufo non sono alieni per definizione.
Non siamo soli, ma siamo isolati.
Possiamo sperare che qualche sonda extraterrestre in viaggio da un milione di anni entri nel sistema solare e venga intercettata.
@@bluemarble9547 Vabbè No-Alien , cambia poco.....Siamo solo noi !
bellissimo video prof! ho apprezzato molto la ricerca di biofirme a partire dall'ossigeno, una cosa così banale ma che può aprire molte strade e aiutare a catalogare esopianeti per delle possibilità concrete di vita extraterrestre
Straordinario nella sua semplicità …ma veramente interessante. E’ raccontato come se fosse ovvio e banale ma non lo è. 👏👏👏
Come sempre straordinario mi domandavo come sarebbe frustrante per una civiltà evoluta evoluta quanto la nostra ma su un pianeta la cui velocità pianeta la cui velocità di fuga ne impedirebbe qualunque fuga ne impedirebbe qualunque Viaggio Spaziale
Come sempre prof. la ringraziamo per i contenuti che posta su RUclips. Credo che uno dei ostacoli maggiori anzi il primo, siano le distanze spazio-temporali siderali, le dimensioni enormi dell'universo a noi conosciuto e non, che fa sì che anche solo due civiltà avanzate abbastanza simili, difficilmente possano incontrarsi. Ovviamente quando parlo di spazio, quest'ultimo va intrinsecamente correlato al tempo. Un concetto molto bene spiegato da lei in qualche video precedente.
Quello ovviamente è il primo ostacolo al "trovarsi" e concordo pienamente, ma il senso dello studio era un altro, sulla questione più a monte di quante civiltà visibili tra loro da lontano potrebbero esserci e propone un collo di bottiglia ulteriore rispetto alla casualità evolutiva dello sviluppo di una specie intelligente.
Complimenti come sempre per la spiegazione estremamente chiara.
Io credo però che aldilà del discorso ossigeno, la vera questione non è la possibilità che ci sia o meno un pianeta in cui ci sia atmosfera come sulla terra ma, prof. Balbi le sa meglio di tutti, le distanze davvero enormi che ci dividono, tenendo presento che nel sistema solare, la Terra è l'unico pianeta ad ospitare la vita. È giusto e sacrosanto inviare sonde nello spazio per la scienza ma altrettanto giusto e doveroso è cercare di salvare il nostro pianeta. Ed su questo tema, fino ad ora sono state spese solo parole e riunioni inutili.
Argomento interessantissimo è la prima volta che lo sento trattare così bene e in maniera chiara.
E non è un caso😏😉
Mi complimento Prof., tutto spiegato con chiarezza, anche ciò ch'è più complesso. 👌🏻
il fuoco x noi la normalità ma che mai avrei mai pensato determinante x lo sviluppo tecnologico di una civiltà
Bravo Balbi!
Complimenti professore! Capacità di sintesi e chiarezza di esposizione eccezionali. Grazie
Quando parla il prof capisco quasi tutto e mi sembra di essere intelligente 😊
Bene allora il riepilogo c'è lo fai tu ?
@@FurgioEmi86 lo faccio io, ma prima fammi prendere una boccata di ossigeno
@@FurgioEmi86 ouch!
Bellissimo video e ottima presentazione, molto interessante. Ascoltandola ho pensato subito a una cosa che deve essere tenuta conto secondo me nello studio che ha fatto ovvero pensiamo alla scoperta del fuoco l’uomo ha capito il funzionamento ed è riuscito a dominarlo tutte le altre specie intelligenti sulla terra non ci sono ancora riuscite e non sappiamo se ci riusciranno mai. Secondo me per capire se possono esserci altri esseri in grado di costruire tecnologie avanzate dobbiamo “capire noi stessi”, cioè studiare il nostro cervello nei minimi particolari e ottenere la risposta al perché siamo più intelligenti e più sviluppati degli altri esseri viventi.
Video immenso....prima di dormire ascolto sempre balbi...concilia il sonno ti fa addormentare con l'aggiunta di nozioni eccellenti...e la mattina ti alzi migliore del giorno prima...grazie balbi....sei il top...
è vero, fa venire sonno
@@andreavinciguerra8844 nn dicevo che fa venire sonno....dico che è bello ascoltarlo e tu addormenti meglio
@@cortomalteserasputin2895 ahhh mannaggia, ho capito male. No no a me fa venire proprio sonno, effetto filastrocca 😄
@@andreavinciguerra816 ahhahahaha
Probabilmente il video più intrigante e suggestivo che abbia visto su questo canale. Bravo davvero.
Complimenti per questo studio e approfondimento. Sempre trascuriamo quelli che sono argomenti chiave come questo della percentuale di ossigeno nell'atmosfera
Molto interessante.
In pratica dà un notevole spunto per scremare le osservazioni. Cercare coi radiotelescopi (o prossimi rilevatori laser) NON a tutto campo sui pianeti ricciosi, ma considerando solo quelli che danno indizi di livelli di ossigeno al 18% ed oltre, cioè nel collo di bottiglia.
Ha senso.
Ottimo ed interessante! Un prospettiva insolita che sicuramente ci aiuterà a valutare e a mirare meglio le ricerche in questo ambito. Complimenti Professore per la pubblicazione e grazie per aver condiviso su questo canale 👍
Video molto interessante e ben spiegato.Grazie professore! Mi è piaciuto molto il grafico dell'andamento della percentuale della molecola di ossigeno nell'atmosfera nel corso degli ultimi 600 milioni di anni. In particolare mi ha sorpreso il valore basso di ossigeno molecolare al di sotto dei valori necessari per avere la combustione (circa 18%) tra i 250 milioni e i 100 milioni circa di anni fa, con la conseguenza che gli animali di quel periodo non dovrebbero aver mai visto foreste o savane bruciare. E quindi neanche l'impatto di un corpo solido extraterrestre di dimensioni significative con la Terra avrebbe provocato incendi su larga scala in quel periodo. E' così?
Gentile Prof. Balbi mii rivolgo a Lei in merito allo studio condotto collegandomi alla risposta del Sig. Gaetano, in cui si sostiene che i livelli di concentrazione dell'ossigeno attestati al 10/15% dovrebbero risultare incompatibili, non solo con la combustione, ma con la vita stessa di animali di grossa taglia, quali i dinosauri. Sarebbe di notevole interesse ricevere una risposta che possa confermare o eventualmente chiarire la nostra interpretazione.
La conclusione finale del video mi ha fatto pensare, che in effetti, anche se capaci di accendere un fuoco (vedi le tribù Isconahua, i Mastanahua, per citarne alcuni), questi non sono stati capaci di evolversi tecnologicamente come invece le nazioni del vecchio continente e gran parte delle sue colonie, sono appunto, riusciti a fare.
Una conclusione altrettanto giusta, ma non in tema col video, sarebbe stata che, anche se ci sono tutte le condizioni affinché la vita si sviluppi, non è detto affatto, statisticamente, che la tecnologia possa evolversi con altrettanta "facilità".
Complimenti davvero per i tuoi video, sei di gran lunga il miglior divulgatore di astrofisica qua sui canali italiani di YT.
L'astrofisica secondo me è la materia scientifica piu completa, e Amedeo Balbi è uno dei più grandi astrofisici del pianeta e con la vocazione della divulgazione per nostra fortuna.
La capacità di accendere un fuoco sia in senso stretto sia in senso metaforico, nell’accezione di accendere una passione, concordo che possa essere veramente una chiave evolutiva. Probabilmente i Greci avevano già capito tutto con il mito di Prometeo.
Di certo lei è in grado di accendere il fuoco della passione per lo Spazio e questa ricerca potrebbe aver aperto la strada ad una stima del fattore fc dell’equazione di Drake😊
Quindi si può dire che il riscaldamento climatico del pianeta ospite è un fenomeno inevitabilmente legato alla nascita della vita intelligente (con capacità di comunicazione interstellare)? Grazie Professore! L'unico youtuber al mondo che tra un video e l'altro pubblica su Nature. Buon Anno!
La Frase di chiusura del Video e Simpatica e Filosofica allo stesso tempo❤❤. Argomento molto interessante e ben Spiegato.
Professor, one of most informative and interesting videos. It is thoughts provoking and it opens doors to a more defined research. Grazie.
Complimenti in questo caso non solo per il video come sempre interessante, ma per l'argomento di cui parla che è addirittura opera sua in collaborazione.
Non so se la vostra è una intuizione completamente nuova nell'ambito o prende le mosse da evidenze precedenti di altro tipo ma comunque correlate, ma ci ha fatto comprendere come questa biofirma sia importante non solo per determinare se ci possa essere vita in un dato pianeta, ma persino se abbia le condizioni per l'utilizzo di combustione e quindi per realizzare certa importante tecnologia, sebbene se ho ben capito, ciò di per sé non ci dice ancora direttamente se c'è una attività tecnologica effettiva.
Mi ha colpito tra l'altro il passaggio in cui dice che solo l'ossigeno permette di controllare al meglio la combustione, sebbene ciò sia possibile anche con il fluoro e il cloro: ciò mi fa sorgere una domanda, cioè se il fatto che esista questo solo elemento a permettere bene ciò, sia una necessità della fisica del nostro universo e quindi per forza doveva esserci nella tavola periodica o invece se sia stata mera fortuna e questo elemento poteva anche non esistere 🤔
Il miglior video... di RUclips. Una domanda: il limiti "del fuoco" e della vita complessa, ovvero le rispettive percentuali di ossigeno, hanno una dipendenza forte da fattori fisici e chimici del pianeta? (Gravità, densità dell' atmosfera, altri gas). Magari i due limiti potrebbero invertirsi in alcuni casi oppure mai? Grazie infinite
Rimango ogni volta estasiato dai suoi video! Buon anno Prof Balbi 😊
Video stupendo, ho scaricato anche il pdf dello studio, lo leggerò con enorme interesse. Grazie prof!
Salve prof., grazie del video interessantissimo. Ma questo 18% di ossigeno è influenzato da pressione e temperatura atmosferica?
molto interessante.... una domanda: non ha il suo peso anche la formazione di una ozonosfera che fermi le radiazioni pericolose per la vita?
Grazie Professore per la scelta del contenuto e per la scelta di continuare a fare video. Le auguro tanta salute, armonia e curiosità.
Grazie Professore! Sempre affascinanti i suoi video
complimenti per la chiarezza nell'esposizione di argomenti complessi
Ottimo video di grande interesse. Non avremmo mai pensato al valore essenziale della concentrazione di ossigeno nell'aria
Complimenti professor Balbi, per aver introdotto un altro elemento come variabile "necessaria" per lo sviluppo di una civiltà tecnologicamente avanzata, che per la verità non avevo mai sentito. C'è un ulteriore elemento che è stato introdotto anni addietro per spiegare il paradosso di Fermi che è il "peak oil". Cioè una civiltà può svilupparsi in una finestra di tempo relativamente ristretta che fondamentalmente è data dalla disponibilità dei combustibili fossili, petrolio in primis. Una volta raggiunto il punto di picco della capacità estrattiva, si va inesorabilmente verso il declino della civiltà per carenza energetica, in particolare per carenza di energia a bassa entropia e di alta qualità, per cui una società tecnologicamente complessa viene a rallentare pian piano fino a fermarsi proprio come un'automobile senza carburante. Magari aspetto un eventuale commento o -- perché no - un video su questo aspetto che non ho visto molte volte trattato in rete. Grazie comunque per il suo contributo sempre e comunque interessante.
Carissimo .. lei ed il suo collega .. avete avuto un intuito non da poco.
In effetti come brillantemente spiegato sembra veramente.. logico.. Continuate così!😊😊😊
👍 tanti auguri di buon 2024 a lei e famiglia prof Balbi. Ho appena iniziato a leggere il suo ultimo libro " su un altro pianeta ".
Con la sua passione Lei riesce, ogni volta, ad esprimere concetti ora semplici, ora complessi, con immutata bravura. Aspetto il prossimo “proviamo a capirlo”. Complimenti Professore ❤
Che piacere, sentire qualcuno che dice chiaramente che non c'è sviluppo tecnologico senza il fuoco. Sento sempre gente che mi risponde che le possibilità di vita sono infinite, che il mio è un discorso antropocentrico, ma anch'io sono sempre stato convinto che la chimica dell'ossigeno sia unica, e per questo indispensabile. E questo non solo esclude i mondi come Titano, dove forse potrebbe essere presente qualche forma di vita (piuttosto lenta) basata su chimiche differenti, ma che con estrema difficoltà potrebbe raggiungere livelli elevati di complessità e che sicuramente non potrebbe usare qualche tipo di combustione per produrre attrezzi, ma esclude anche pianeti e lune oceaniche dove l'ossigeno potrebbe anche essere diffuso (disciolto in acqua) ma la combustione non sarebbe possibile. I miei complimenti per il video.
Amedeo il titolo stimola la curiosità in effetti. io mi sono sempre chiesto come sarebbe una foema di vita basata sul silicio e non sul carbonio
Il fine ultimo della nostra specie è essere là fuori, presto o tardi. Grazie per il suo lavoro: ci avvicina alla meta.
Per aspera, ad astra.
Salve professore, come sempre i suoi video sono molto interessanti e innescano tutta una serie di domande e ragionamenti.
Questo studio secondo me è molto utile per restringere ancora di più il campo, certo che se penso al corso della storia sulla terra e quante forme di vita sono entrate in contatto col fuoco senza poi "sfruttarlo" mi fa pensare di quanto sia vicino allo zero la probabilità di trovare tecnofirme noi contemporanee in giro per l'universo.
Saluti
Davvero molto interessante. Va da se che per avere alte concentrazioni di ossigeno deve essere relativamente alta anche la concentrazione della sostanza che viene assorbita dalle piante per poi essere convertita in ossigeno. Cioè... l'anidride carbonica (cibo per le piante). Vallo a dire a quelli che, mentendo, asseriscono che dobbiamo tenerla sotto controllo con indicibili e intollerabili sacrifici. Mentre basterebbe smettere di abbattere foreste per risolvere il problema... Ammesso e NON concesso che il problema venga dalla CO2.
Argomento Davvero affascinate !
Da profano, sono davvero colpito
Grazie Prof, ben ritrovato anche quest’anno!
Probabilmente il video più interessante di tutti quelli del prof. (e non era facile superare gli altri)
Molto interessante, grazie per il video prof.
Una domanda, la soglia di combustione al 18% di O2 è una concentrazione indipendente dall'altitudine o una pressione parziale al livello del mare?
È una soglia indipendente
il prof non risponde, manda solo cuoricini ai complimenti
È un piacere risentirla prof. Le auguro un buon 2024
Buonasera professor Balbi, mi incuriosisce un aspetto legato alla possibilità di trovare vita su un'altro pianeta. Ipotizzando di ricevere un giorno un segnale radio che ci sveli la presenza di vita aliena intelligente quale sarebbe la reazione della comunità scientifica?
Da sempre amo pensare che essere soli nell'universo è troppo riduttivo ma non riesco davvero a immaginare quale potrebbe essere l'impatto sull'uomo sapendo che qualcuno in grado capirci e farsi capire si manifesti.
Approfitto per ringraziarla dello splendido lavoro divulgativo che ci regala.
Mamma mia, che video; mai pensato all'ossigeno in questi termini. Grazie professore!
Buonasera o buongiorno Professore, la ringrazio dei video che fa, li trovo stupendi e volevo condividere una riflessione, uno dei temi che mi piace di più di quelli che tratta, è la probabilità di altre forme di vita, fin ora ne ho sentite molte di condizioni indispensabili per la formazione della vita (come la conosciamo noi), e solitamente a queste condizioni viene anche associata una probabilità che è sempre su scale di uno su miliardi, ma credo, fin ora, di non aver mai sentito la condizione più anomala di tutte, quella più indispensabile, ed è che tutte queste condizioni si devono verificare nel giusto ordine e sullo stesso pianeta. In soldoni credo che il nostro universo ci sbatte in faccia che non eravamo previsti, siamo comparsi per caso, non eravamo assolutamente considerati in questo disegno. Ma possiamo ribaltare anche questo punto di vista, probabilmente tutto è avvenuto proprio per far si che in un infinità di combinazioni diverse, si verificasse almeno una volta, quella necessaria alla vita intelligente. Lei come la vede, pessimista (siamo comparsi imprevisti da uno scarto) o ottimista (tutto è avvenuto perche si verificasse il quasi impossibile, cioè noi)?
Grazie dell'attenzione
Fantastico studiare e capire che siamo tristemente da soli...
Penso se un giorno scoprissimo qualcosa sarà talmente lontano che avrà scarsa importanza oltretutto vedremo solo il passato di quella civiltà...
Chiarissimo come sempre, ma quando avremo trovato un pianeta con ossigeno sufficiente, come lo raggiungeremo, come comunicheremo? Lei ci ha insegnato che pur comunicando alla velocitá della luce inpiegheremmo 4 anni per avere una risposta dal nostro vicino di casa Proxima Centauri+ 4 per far arrivare a destinazione il nostro invito in totale fanno 8 anni ( ipotizzando che ci fosse una civiltá su proxima ). Non sará durante la nostra esistenza ma é bello pensare e solo pensare di aver scoperto un pianeta con caratteristiche di abitabilitá e tecno-firme, sarebbe una scoperta notevole. Grazie prof.
L'ultimo giorno di ferie prima del rientro al lavoro ha un sapore meno amaro con il video del Professore.
Finalmente qualcosa di nuovo. Potrebbero esserci speci intelligenti su altri pianenti, ma non le troveremo mai perchè non sono riuscite ad accendere un fuoco.
vorrei che ogni suo video durasse almeno 4 ore.....
Complimenti, una domanda, esiste invece un livello massimo di percentuale di ossigeno dove, se questo risulti troppo elevato possa costituire un problema per lo sviluppo di vita e tecnologia?
Se comprendo bene uno dei grafici presentati, oltre il 30% possono presentarsi incendi globali.. forse quello rappresenta il limite massimo
@@michelezucchinimolto preoccupante....😮
@@michelezucchini immaginavo una cosa del genere
Se non ricordo male dagli studi superiori, un'atmosfera riducente ha favorito la comparsa dei primi organismi unicellulari, che sarebbero stati distrutti da un'atmosfera ossidante.
E' interessante come la vita plasmi l'ambiente per potersi evolvere.
Sono le mutazioni organiche e anche ambientali che creano selezione nelle specie viventi; l'evoluzione è un cambiamento conseguenza della selezione naturale. Non necessariamente l'evoluzione vuol dire progredire, ma può accadere anche una involuzione: mutazioni organiche e ambientali potrebbero fare si che gli umani ritornassero a essere ricoperti di folta peluria e che a parità di intelligenza i più nerboruti siano i più adatti a propagare la specie.
Prof sei immenso. Mi sparo questo ennesimo video e me lo godo. Grazie! ❤
Il 2024 é iniziato col botto! Grazie Professore.
Avrò visto questo video almeno 5 volte. Troppo interessante.
Ottimo video spiegazione comprensibile, per quello che riguarda la vita sul pianeta terra anche scientificamente non giustifica che su altri sistemi, debba essere simile...
Quanto adoro youtube, che mi propone video superinteressanti come questo!
Vale per il nostro pianeta, la nostra chimica e le nostre conoscenze, potrebbero esserci soggetti che vivono in tutt’altro modo e in base ad altra chimica, vista la vastità del cosmo…
professore una domanda off topic, come influisce la gravità in un pianeta sulla formazione degli elementi chimici che lo compongono? cerco di spiegarmi meglio , una super terra ha probabilità diverse dalla terra di formare sostanze chimiche in concentrazioni diverse? grazie e complimenti per gli interessantissimi e chiarissimi video che ci regala.
Sei un divulgatore scientifico bravissimo.. grazie
Giusto ieri ho visto un vecchio video sulla tragedia del tunnel del Monte Bianco, e in sintesi ci sono stati tanti morti perché i motori delle macchine bloccate dentro erano ingolfati dal fumo del camion bruciato dall'assenza di ossigeno..
Sono un operatore olistico, condivido
l'anormale componente atmosferica. nell'operare
il respiro diaframmatico , avverto secchezza alla lingua dovuto all'ossigeno, rilevato dai corsisti
del benessere energetico Reiki
la ringrazio per la scentifica cosmica
descrizione.
centro Reiki "AMA" R.I.S .
Aurora Marino
Curati
Ciò che mi fa andare in crisi è che: i dinosauri per ciò che ne sappiamo, sono vissuti per circa 10 milioni di anni (hanno raggiunto l'apice dell'evoluzione) ed è bastato un asteroide per sterminarli... Noi, come specie, siamo molto giovani, cioè siamo qui da nemmeno 1 milione di anni però basterebbe un niente per estinguerci... Chissà se riusciremo a lasciare almeno qualche traccia di un tempo che fu.
Bellissimo argomento, complimenti professore.
Mi chiedevo come sia possibile che sulle montagne di 8000 metri gli alpinisti non hanno abbastanza ossigeno per respirare, ma accendono facilmente fornellini a fiamma nelle tende , per riscaldare bevande.
Grazie per questa chiarissima lezione. Ho una domanda: nei grafici in cui mostri l'andamento delle percentuali di ossigeno nelle epoche geologiche, come si sono potuti misurare ?
(Una cosa che mi viene in mente è l'analisi dei ghiacci dei carotaggi effettuati in Antardide e forse Artide)?
Complimenti professore, la seguo sempre, i suoi video sono sempre interessantissimi, grazie per il suo lavoro di divulgazione, continui così 🔝👏🏻
Grazie Prof. Balbi per l'enunciazione di questo importante principio. Le faccio due domande: tenendo conto di questo limite minimo del 18 % di ossigeno, su quale pianeta o satellite (naturalmente roccioso) del Sistema Solare si potrebbe accendere un falò. Seconda domanda: in una stanza ermeticamente chiusa con il 18% di ossigeno, entro la quale abbiamo accesso un falò, questa quantità resta costante o si consuma, per cui dobbiamo rimpiazzarla con altro ossigeno?
Grazie per la cortese risposta: un saluto.
Questa "strettoia dell'ossigeno" è veramente intrigante, complimenti per il video e la ricerca!
Se posso chiedere professore, conosce per caso il libro "l'illusione della realtà" di Donald Hoffman?
Splendido video!
Professore, se un pianeta disponessee ipoteticamente di una quantità di ossigeno sensibilmente maggiore a quella presente sulla Terra (e per un tempo sufficientemente lungo), osserveremmo una diversa velocità evolutiva e la vita avrebbe anche "dimensioni" maggiori o è ipotizzabile anche l'esistenza di un bottleneck al rialzo?
La ringrazio per il suo prezioso lavoro di divulgazione!
il prof risponde solamente ai complimenti e con i cuoricini
Eccellente, uno studio a cui non avevo mai pensato.
Tanto per ampliare il discorso potremmo dire che la vita tecnologica può avvenire solo in atmosfera perchè nei mari l'unico accesso al calore è di natura magmatica.
Inoltre il pianeta deve essere ricco di carbone perchè bruciare solo legname non ti permette di manipolare i metalli più importanti per le costruzioni quali il ferro.
Inoltre deve essere ricco di giacimenti perchè a meno di un'intelligenza incredibilmente lungimirante e inventiva lo spreco di risorse porta ad un arresto definitivo.
Prendiamo la Terra attuale, non penso possa sostenerci in un reinizio dell'uomo dai primordi, senza alcuna conoscenza tramandata.
Complimenti e auguri di buon anno prof.
Chiedo adesso e se l'intelligenza artificiale sarebbe in grado di autocostruire macchine intelligenti basate sul silicio e metalli e inizi a colonizzare pianeti senza ossigeno, come faremmo a capire che non si tratti di vita biologica da DNA?
E se nell'arco del tempo l'umanità e altre civiltà biologiche si estinguessero e rimanessero solo macchine macchine intelligenti che senso ha di parlare di vita all'ossigeno?
il prof non risponde, manda solo cuoricini ai complimenti
Complimenti professore per la pubblicazione
Ciao Amedeo, ma in questi ipotetici pianeti non sarebbe possibile raccogliere ossigeno sufficiente che permetta di accedere alla combustione e, una volta consumato, alimentarlo con anidride carbonica (producendo CO)?
Bravo Professore, Complimenti è Bbuon Anno 2024
Ho letto un paio dei tuoi libri molto interessanti, semplici e esaustivi perme, oltre hai tanti video appassionanti. Ma una domanda ti pongo: quella pila di libri che toccano il soffitto, fa da portante? 😂
Io l'avverto l'rregolarita' dell'ossigeno in primis la respirazione diaframmatic , brevi cenni nal di testa e lacrimazione oculare debbo ricorrere all'autotrattamento olistico . complimenti maestro , interessante e preziosa anche per non gli addetti
le giunga un fotonico sociofraterno🎉🎉
Molto interessante questo studio, sembrerebbe in effetti restringere il campo, ma a mio parere fornisce invece uno strumento importante di ricerca "mirata" di civiltà tecnologiche rilevabili a distanza. Ciao
Buon anno prof.... Sempre interessanti questi video. Grazie
Grazie Amedeo! I suoi video sono sempre fruibili
Complimenti! Che bravi! Che acume!
Tecnologia = O2>20%
Fantastico ❤
che meraviglia di articolo! Complimenti, un bellissimo lavoro!
Bellissimo Documentario, Amedeo. Complimenti di vero cuore.
Fantastica analisi...Sempre un passo avanti, Prof!!💯💯💯
Congratulazioni per la pubblicazione e grazie per averla condivisa!
Non si può però non pensare continuamente a jack london “to build a fire”❤
Molto interessante, grazie per aver condiviso il suo studio con noi.