Ottima presentazione del pensiero dell'immenso Arthur Schopenhauer. La prof. padroneggia egregiamente l'argomento e sa esporlo in modo vivido e appropriato. Si sente subito che lo ha meditato a fondo e con partecipazione personale. Davvero brava: complimenti!
questi autori li leggo la sua lezione è nutrimento mi reputo pure io inattuale amo solo leggere nulla del esterno al di fuori del paesaggio che mi si presenta dalla finestra
Il mondo dei fenomeni non è la realtà in sé: è fittizio nel senso che è costituito/costruito dal soggetto conoscente, non è fuori dalla relazione rappresentativa, è Erscheinung (apparenza, illusione) in opposizione alla Ding an sich, come Kant sostiene nella prima edizione della Critica della ragione pura (1781) - l'edizione prediletta da Schopenhauer.
tutto bene tranne nel finale....ma che dice? Freud addirittura disse "io non ho inventato nulla,la psicoanalisi non è altro che la filosofia di Schopènaùèr!!"
anche in grecia il pensiero nasce da profondissimo dolore da trauma e non come dice lei dalla sua sdolcinata traduzione di meraviglia a 45:45 - ma come fa a dire queste cose?
Schopenauer, nelle sue indubitabili doti di scrittore, è poco coerente come filosofo, infatti come può una volontà caotica e malefica, principio assoluto del mondo, oggettivarsi in idee tanto belle ed edificanti? ?
Ehm... La volonta' metafisicamente ha un suo ordine; come cosa in se' e' la regolatrice del mondo, sebbene sia ceca e irrazionale, o, per meglio dire, sovrarazionale (nel senso che sovrasta la razionalita'). Quindi il caos riguarda i singoli fenomeni, ma, anche qui, e' un caos anch'esso regolato, dove e' presente un certo ordine nascosto (ordine nel caos). Le idee vengono oggettivate nell'arte e nella contemplazione della natura, dove quell'ordine nascosto emerge con piu' chiarezza. Ma, in tale contemplazione si e', per cosi' dire, gia' sulla via del distacco dalla volonta', sulla strada che porta alla redenzione finale, secondo l'idea del filosofo. Quindi, il ragionamento e' molto coerente! :)
Schopenhauer lo ripete continuamente, nel Mondo come volontà e rappresentazione e in tutte le altre sue opere, che per capire i suoi concetti bisogna leggere la sua opera prima: sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente. Altro che incoerente. Sarà poco di sicuro, ma a 16 anni, ben 44 anni fa lessi Il Mondo: fu impressionante. Da allora la filosofia non mi ha più lasciato. Ho più di 1000 volumi e chiaramente ho studiato con umiltà tutte le correnti, gli autori, e i vari topoi. Fino alle filosofie odierne. La filosofia è parte di me ma Schopenhauer rimare il più chiaro, diretto, incontrovertibile e lucido pensatore che abbia mai incontrato. La struttura della sua metafisica della natura non solo non è mai stata smentito ma addirittura si è confermata. E non solo il magnificato Nietzsche lo riteneva suo Maestro, ma Freud e tutta la psicanalisi moderna gli dovette e gli deve tanto. E quasi tutti i grandi fisici del 900 a partire da Einstein dichiararono una venerazione per il pensatore di Danzica. Schopenhauer non faceva retorica, odiava i sofisti, i parolai, gli intruglioni, ma andava diritto al sodo, senza paura dei preti, di un funzionario, o di perdere il posto, buon per lui che era ricco. Tutti i filosofi, ancora oggi, lo hanno sempre relegato a una filosofia di secondo piano, un piano letterario e non tecnico, proprio perché molti si sentono tirati in causa: Schopenhauer ha smascherato da sempre il falso filosofo, il parolaio, il sofista. Schopenhauer non è un tecnico? Non è un sistematico? È irrazionalista? si torni a leggere la sua Quadruplice Ragione, se si ha passione per la metafisica e l’ontologia. oppure se si vuol capire Kant - dopo averlo ben studiato - per guardarne anche i suoi lati oscuri, contraddittori e confusi, si riprenda la sua Critica della filosofia kantiana. Kant è uno dei filosofi su cui si è scritto di più, addirittura grandi correnti filosofiche hanno preso avvio dal criticismo ma nessuno è stato chiaro su Kant come Schopenhauer.
@@arabaphenix Io sto leggendo ora la quadruplice radice, non sono una mente brillante quindi devo ragionare parecchio, perché per me non è facilissimo, ma é parecchio interessante e quando comprendi un concetto effettivamente capisci che è così!
Ottima presentazione del pensiero dell'immenso Arthur Schopenhauer. La prof. padroneggia egregiamente l'argomento e sa esporlo in modo vivido e appropriato. Si sente subito che lo ha meditato a fondo e con partecipazione personale. Davvero brava: complimenti!
Bellissima lezione!
questi autori li leggo la sua lezione è nutrimento mi reputo pure io inattuale amo solo leggere nulla del esterno al di fuori del paesaggio che mi si presenta dalla finestra
Il mondo dei fenomeni non è la realtà in sé: è fittizio nel senso che è costituito/costruito dal soggetto conoscente, non è fuori dalla relazione rappresentativa, è Erscheinung (apparenza, illusione) in opposizione alla Ding an sich, come Kant sostiene nella prima edizione della Critica della ragione pura (1781) - l'edizione prediletta da Schopenhauer.
tutto bene tranne nel finale....ma che dice? Freud addirittura disse "io non ho inventato nulla,la psicoanalisi non è altro che la filosofia di Schopènaùèr!!"
Caspita una mia alunna mi ha detto la stessa cosa che Nietzsche ha detto di Schopenhauer!
Zaltieri bravissima come sempre
Fantastica lezione con una insegnante brillante elegante nell aspetto e nella ars oratoria
Ma dove insegna ?
era la mia prof tanti anni fa
Ok
anche in grecia il pensiero nasce da profondissimo dolore da trauma e non come dice lei dalla sua sdolcinata traduzione di meraviglia a 45:45 - ma come fa a dire queste cose?
Schopenauer, nelle sue indubitabili doti di scrittore, è poco coerente come filosofo, infatti come può una volontà caotica e malefica, principio assoluto del mondo, oggettivarsi in idee tanto belle ed edificanti? ?
Ehm... La volonta' metafisicamente ha un suo ordine; come cosa in se' e' la regolatrice del mondo, sebbene sia ceca e irrazionale, o, per meglio dire, sovrarazionale (nel senso che sovrasta la razionalita'). Quindi il caos riguarda i singoli fenomeni, ma, anche qui, e' un caos anch'esso regolato, dove e' presente un certo ordine nascosto (ordine nel caos).
Le idee vengono oggettivate nell'arte e nella contemplazione della natura, dove quell'ordine nascosto emerge con piu' chiarezza. Ma, in tale contemplazione si e', per cosi' dire, gia' sulla via del distacco dalla volonta', sulla strada che porta alla redenzione finale, secondo l'idea del filosofo.
Quindi, il ragionamento e' molto coerente! :)
Schopenhauer lo ripete continuamente, nel Mondo come volontà e rappresentazione e in tutte le altre sue opere, che per capire i suoi concetti bisogna leggere la sua opera prima: sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente. Altro che incoerente.
Sarà poco di sicuro, ma a 16 anni, ben 44 anni fa lessi Il Mondo: fu impressionante. Da allora la filosofia non mi ha più lasciato. Ho più di 1000 volumi e chiaramente ho studiato con umiltà tutte le correnti, gli autori, e i vari topoi. Fino alle filosofie odierne.
La filosofia è parte di me ma Schopenhauer rimare il più chiaro, diretto, incontrovertibile e lucido pensatore che abbia mai incontrato. La struttura della sua metafisica della natura non solo non è mai stata smentito ma addirittura si è confermata.
E non solo il magnificato Nietzsche lo riteneva suo Maestro, ma Freud e tutta la psicanalisi moderna gli dovette e gli deve tanto. E quasi tutti i grandi fisici del 900 a partire da Einstein dichiararono una venerazione per il pensatore di Danzica.
Schopenhauer non faceva retorica, odiava i sofisti, i parolai, gli intruglioni, ma andava diritto al sodo, senza paura dei preti, di un funzionario, o di perdere il posto, buon per lui che era ricco.
Tutti i filosofi, ancora oggi, lo hanno sempre relegato a una filosofia di secondo piano, un piano letterario e non tecnico, proprio perché molti si sentono tirati in causa: Schopenhauer ha smascherato da sempre il falso filosofo, il parolaio, il sofista.
Schopenhauer non è un tecnico? Non è un sistematico? È irrazionalista?
si torni a leggere la sua Quadruplice Ragione, se si ha passione per la metafisica e l’ontologia.
oppure se si vuol capire Kant - dopo averlo ben studiato - per guardarne anche i suoi lati oscuri, contraddittori e confusi, si riprenda la sua Critica della filosofia kantiana.
Kant è uno dei filosofi su cui si è scritto di più, addirittura grandi correnti filosofiche hanno preso avvio dal criticismo ma nessuno è stato chiaro su Kant come Schopenhauer.
@@arabaphenix Io sto leggendo ora la quadruplice radice, non sono una mente brillante quindi devo ragionare parecchio, perché per me non è facilissimo, ma é parecchio interessante e quando comprendi un concetto effettivamente capisci che è così!