So che non è il modo più bello per farsi conoscere, ma essendo poco più che uno studente è l'unico che posso permettermi. Mi occupo di ingegneria aerospaziale e curiosità varie legate allo spazio o alla scienza in generale. Mi farebbe molto piacere se passaste a dare un'occhiata al mio canale o mi faceste sapere cosa ne pensate. Un saluto a tutti
@@pieromarcheselli il 90% degli insegnanti di fisica sono degli idioti. quelli sopra i 60 anni sono imbarazzanti. i vecchi libri italiani scritti da questi sottosviluppati erano illeggibili, adesso grazie alla cultura anglosassone le cose sono un pò cambiate, se si usciva dalle solite problematiche relative alla meccanica, statica etc era il panico, adesso c'è gente più preparata capace di affrontare anche domande che possono sconfinare nella metafisica riportando lo studente giovane, senza mezzi matematici a comprendere alcune risposte esaustive, e rientrare dentro i binari della scienza. in passato c'erano dei coglioni che ti dicevano che non avevi capito, ma in realtà non sapevano rispondere sul perchè delle cose. cosa è il tempo ? è T, stai zitto e leggi. questa è stata fisica nelle scuole italiane fino agli anni 2010.
Ciao, hai parlato di punti di vista. Dal Sole a qua per il fotone il tempo non esiste, ma noi sappiamo che impiega 8 minuti. Come spieghi anche intuitivamente il paradosso? Il fotone, data la velocità, si trova forse a cavallo tra il nostro piano vibrazionale e quello di un ordine superiore?
Affascinante! Il mondo quantico è concentrato in un punto senza tempo, gli umani vivono in un mondo espanso dove il tempo scorre inesorabile , e sentiamo gli effetti del mondo quantico di cui facciamo parte. In sostanza il mondo reale è l’espansione del mondo quantico ma allo stesso tempo i due mondi coincidono, a questo punto non esiste si può pensare che il tempo non esiste, lo spazio non esiste, esiste solo il nostro pensiero!
nope. Un fotone VEDREBBE tutto senza tempo ne spazio. Noi ci illudiamo che esista il "Tempo". Lo spazio sta li e cambia a seconda di chi lo guarda. Centra nulla, proprio. 😁
Illuminante questo commento ovvero alla velocità della luce lo spazio è uguale a zero e il tempo è uguale a zero ovvero si torna alla singolarità. Ma visto che tutto, nello spazio tempo si muove a velocità della luce in base al rapporto tra spazio e tempo è che noi in quanto costituiti da materia energia è la più piccola quantità di energia ovvero il quanto energetico è proprio il fotone. Quindi noi tutti essendo un conglomerato di fotoni lo spazio diventa zero e il tempo diventa zero e quindi me rifaccio all'arguta considerazione., ovvero noi siamo puro pensiero. La realtà è il frutto delle nostre esperienze esistenziali, ma paradossalmente in una singolarità, ovvero il non spazio e il non tempo!
finalmente, sei il primo che descrive in modo semplice per i profani come me questo fenomeno ovviamente in base alle attuali conoscenze! approfitto chiedere se la curva della contrazione del tempo in base alla velocità è lineare oppure esponenziale. complimenti e grazie.
Avevo già note le basi dei concetti che hai espresso ma con questo video mi si sono chiariti ancora di più, grazie al punto di vista che hai raccontato del fotone! Davvero complimenti! E grazie!
Davvero bella spiegazione, semplice e comprensibile anche per chi non ha trattato gli argomenti in questione :), tuttavia la luce rallenta passando attraverso un mezzo infatti la velocità dipende dalla permeabilità magnetica e dalla permittività elettrica. Inoltre esiste un caso particolare (effetto cherenkov) in cui una particella si muove più velocemente della luce generata nello stesso mezzo. Quindi il fotone ha la possibilità (se se ne può parlare) di vedere il tempo scorrere. Potrebbe essere lo spunto per un'altro video ;) buona serata :)
Il fotone viaggia sempre a C anche in un mezzo, perché di fatto viaggia nel vuoto, ma quando incontra una particella del mezzo nteragisce (viene assorbito poi riemesso) quindi sembra rallentato ma ha sempre viaggiato a C quando esisteva. Cherenkov si riferisce a diverse velocità della luce in un mezzo, non nel vuoto
Penso che nei mezzi un fotone non viaggio direttamentente ma venga emesso e riassorbito quindi il suo viaggio tra gli atomi é a velocità c ma nel percorso totale va considerato un ritardo dovuto agli assorbimenti e alle riemissioni.
Bella la personificazione del fotone! Forse dopo la morte fisica lo spirito acquisisce la consistenza di un fotone... Quanto al "tempo", a mio avviso, si può intendere in due modi diversi ma complementari: come "durata", ossia persistenza; e come "mutamento", ossia movimento. Il fatto che prevalga l'uno o l'altro tali aspetti fa "accelerare" o "rallentare" lo scorrere del tempo: minori sono i cambiamenti più il tempo scorre lentamente, e viceversa. Per fare un esempio, nella vita umana nei primi 10-20 anni le trasformazioni sono molto rapide e profonde, per cui gli anni sembrano essere più lunghi, mentre al contrario nell'età avanzata sono sempre meno sensibili (a parte il decadimento più o meno accentuato): per questo il decennio ad esempio tra i 10 e i 20 anni di età è assai più "lungo" del lasso di tempo tra i 70 e gli 80 anni: per questo si dice anche nell comune esperienza che più i avanza in età più gli anni passano veloci.
Prima di definire noia la condizione del fotone che praticamente non vede oggetti bisognerebbe chiedersi cos'è la natura del fotone, che è ricca di informazioni. Inoltre bisognerebbe chiedersi qual'è la natura di un rapporto soggetto-oggetto e quale è quella di un rapporto soggetto-soggetto. Per me lo stato del fotone è gioia pura
10:00 forse ho una mia interpretazione di cosa vedrebbe il fotone. È vero, il tempo si fermerebbe... Prendete d'esempio il film Lucy quando manda il tempo del video sempre più veloce e la macchina scompare. Ecco cosa vedrebbe un osservatore che si avvicina sempre più alla velocità della luce: il resto scorre ai suoi occhi non più lento, ma sempre più veloce, mentre il tempo per arrivare a destinazione è sempre più piccolo. Ecco perchè il tempo diventa inesistente poi. Tutto scompare ai suoi occhi, il tempo per muoversi diventa nullo, ma nessuno rallenta agli occhi di qualcuno.
Se lo spazio è infinitamente compresso, si potrebbe dire che, dal punto di vista del fotone, esso occupa TUTTO lo spazio in un intervallo senza tempo, o se si preferisce in un tempo infinito. Ma questa 'relatività', come si coniuga effettivamente con l'esperienza di un osservatore esterno che invece vede un fotone (o un fascio, non importa) in modalità duplice onda-corpuscolare ma comunque rigidamente ancorata sia al tempo che allo spazio?
Molto bravo, sai spiegare come solo chi è padrone della materia della quale tratta sa fare. In pratica, se ho capito bene, il fotone, dal suo punto di vista, arriva istantaneamente ovunque! Non però per un osservatore esterno.
Ciao, ho una domanda: se lo spazio si contrae, finanche ad un unico punto, alla velocità c allora per un fotone emesso dalla galassia Andromeda o da qualsiasi altra stella a "n" anni luce (secondo la nostra posizione) , in realtà non "percorre" quella distanza perché dal suo punto di riferimento lo spazio è contratto. Dunque a noi sembra che il fotone debba percorrere un certo percorso in un certo tempo (ed è così, reale) ma per il fotone in realtà non esistono distanze e tempo perché il tempo è 0 (dunque si "muove" istantaneamente) e lo spazio è ridotto a "quasi un punto" dunque è come se fosse ubiquitario; per lui non esistono distanze. Ho capito bene? Grazie per la risposta. Complimenti per il canale! 🙂
Ciao,anzitutto complimenti x il video, sei molto competente.Volevo solo dirti che è un po che faccio pensieri, congetture e quant altro sulla dimensione tempo, e sono arrivato alla conclusione che il tempo è fermo,immobile stazionario. Per me sono gli eventi e qualsiasi fenomeno entropico a muoversi entro di essa, come un treno che avanza sui binari. Il tempo lo vedo come una sorta di spazio infinito che racchiude, contiene il tutto.Mi rendo conto che possa sembrare una concezione da terrapiattista. Ciao
Da Fisico anche io, direi che la spiegazione è chiara e ben articolata ed ovviamente lo "sconcerto" che può creare è che la Relatività Ristretta va contro la nostra esperienza , non personale , ma dell'intero genere umano , che ha sempre sperimentato in modo normale i concetti di simultaneità e tempo uguale per tutti , in quanto viviamo in un sistema dove le velocità che sperimentiamo sono ben lontane da quelle relativistiche . Come prova finale ricordiamoci tutti che siamo andati sulla Luna usando ancora la Fisica di Newton !
Quindi la velocità della luce è per TUTTI gli osservatori circa 300.000km/s, a causa della dilatazione dei tempi e della contrazione degli spazi, MA per un fotone non ha senso parlare di tempo e spazio in quanto per il fotone stesso l'universo è sostanzialmente un punto e il tempo è completamente fermo? Quindi se due fotoni viaggiano alla velocità della luce in direzioni opposte, essi si vedranno fermi nello stesso punto? Oppure si vedranno allontanare a 300.000 km/s?
@@a.carnevale4910 Per un fotone il tempo non esiste e lo spazio neanche ...la funzione d'onda di un fotone si estende in ogni punto dello spazio e quindi parlare di due fotoni che si incontrano non ha senso...tuttavia se ignoriamo la meccanica quantistica e ci riferiamo solo alla relatività , poichè viaggiando alla velocità luce il tempo si ferma e le distanze vanno a zero , il fotone è dovunque allo stesso tempo...proprio come in quantistica
@@ilbasilisco951 Quindi di per se, possiamo dire che chiedersi che cosa vede un fotone non ha alcun senso, essendo che per lui spazio e tempo non esistono
@@a.carnevale4910 esatto....siamo ina configurazione in cui il ns modo "std" di vedere le cose sparisce e si entra in uno spazio-tempo detto di Minkowsky , dove impera la quantistica
Scusa io mi ricordo che più ci allontaniamo nello spazio (universo) e più esso si espande velocemente fino anche a superare la velocità della luce, in modo da arrivare ad un orizzonte oltre cui non potremmo vedere perchè la luce non riuscirebbe mai a raggiungerci... Quindi se consideriamo noi come sistema di riferimento, qualunque pianeta o galassia oltre quest' "orizzonte" si sposta a velocità maggiore di quella della luce, quindi perchè sarebbe impossibile?
Perché non è possibile che ci sia un sistema di riferimento che, in relatività ristretta, viaggi alla velocità della luce? Per di più, noi sappiamo che con la espansione dello spazio e la conseguente dilatazione accelerata delle distanze fra le stelle (grazie all'energia oscura?) ci sono galassie che si stanno allontanando da noi con V>c perché nulla impedisce allo spazio di espandersi a una velocità superiore a c. Quindi se assegnamo a quelle stelle un sistema di riferimento, esso si muoverà rispetto a noi con una velocità superiore a c. Come funziona?
Scusa Random Physics un quesito :Il fatto che un fotone non vede il tempo passare si potrebbe spiegare anche in questo modo :il fotone possiamo immaginarlo come un segnale di informazione e viaggiando alla massima velocita' dell'informaione stessa nessuna informazione puo' interagire con questo segnale pertanto il fotone ovvero questo segnale non legge nessuna informazione neanche il tempo ?Spero che mi rispondi .Complimenti ti sto seguendo .Spero tutto bene in questo periodo di quarantena .Un grande saluto
Domanda semiseria: immaginiamo per semplicità un universo con la terra come unico corpo. La sua gravità “piegherebbe” o meglio “creerebbe” lo spazio formando una sfera del raggio, forse, di qualche anno luce. un osservatore che fosse sull’orizzonte degli eventi potrebbe vedere davanti a sè le proprie spalle e la luce andare perfettamente diritto. Poiché quella che noi vediamo come una sfera per lui sarebbe una immensa pianura, identica, come forma, al corpo da cui trae origine, potrebbe dedurne che la terra è...piatta?
Diamo per scontato che non esista nulla più veloce della luce perché non possiamo conoscerlo, vederlo ne studiarlo, ma se esistesse come vivrebbe il tempo? Al contrario? E se il mondo che noi viviamo e vediamo stesse andando in realtà nel senso inverso..? Non ce ne renderemmo conto perché per i nostri punti di riferimento il tempo scorre universalmente
Mi chiedo da tanto tempo se esiste un motivo per cui la velocità della luce sia esattamente quella, più precisamente se la costante della velocità fosse stata maggiore o minore cosa sarebbe cambiato o sarebbe stato indifferente?
significa che se noi potessimo viaggiare alla velocità della luce, potremmo arrivare in qualsiasi parte dell'universo in un istante? ovviamente per che ci osserverà vedrà il tempo passare. esempio per spiegarmi: se noi viaggiassimo dalla terra al sole alla velocità della luce, arriveremmo in un istante, mentre chi ci osserva ci vedrà arrivare dopo 8 minuti, giusto?
Bè, semplicemente nn esisterebbe nulla. t=0 s=0 significa che nn lo puoi controllare a tuo piacimento. Pensa di voler andare sul sole alla velocità della luce, dal tuo punto di vista l'istante nn esiste, il sole nn esiste e tu nn esisti.
no , devi pensarla così: visto che ogni volta che cerchi di raggiungere la velocità della luce , la luce ti passerà alla velocità della luce , beh significa che il tempo del tuo sistema sta rallentando a tal punto che la luce ti passerà sempre alla sua classica velocità ma questo non significa che non stiamo continuando ad accellerare , praticamente più continuiamo ad accellerare più le distanze tra un punto A ed un punto B in principio distantissimi tra loro , tenderanno man mano ad avvicinarsi sempre di più , quindi stai praticamente continuando a piegare letteralmente lo spaziotempo della linea retta del tuo tragitto dal punto A al punto B e lo stai facendo diventare sempre di più un singolo punto adimensionale , quindi si , avrai viaggiato dalla terra ad un altra galassia in molto meno tempo relativo al tuo sistema rispetto a quanto impiegherebbe la luce , ma chi ti ha osservato dall 'esterno avrà visto te arrivare ad una velocità inferiore della velocità della luce, appena ti fermerai nell'altra galassia , infatti guarda un po ;D avrai viaggiato avanti nel tempo oltre che nello spazio, praticamente hai raggiunto la galassia in questione in un istante dal tuo punto di vista, ma questo fenomeno lo potrai percepire solo tu che sei dentro l'astronave , mentre chi ti ha osservato avrà aspettato comunque del tempo prima che tu raggiungessi l'altra galassia quindi, sceso dall 'astronave vedrai il tuo amico in quella galassia , un bel po più vecchio forse addirittura morto nell'attesa, come se fossi andato ad una velocità inferiore alla velocità della luce e avessi raggiunto quella galassia dopo anni (beh in realtà è successo proprio questo , non sei andato realmente più veloce, hai solo piegato lo spazio tempo quanto basta per ragiungere il punto B in molto meno tempo ma la velocità in cui andavi è rimasta comunque inferiore alla velocità della luce). però beh tu che eri dentro a quell'astronave beh non sei invecchiato nemmeno di un secondo ahah un ottimo modo per viaggiare nel futuro non credi ? beh magari se vuoi raggiungere un posto velocemente non è un buon metodo accellerare all 'infinito , rischieresti di arrivare al punto B istantaneamente , però chi te lo dice che il punto B potrebbe aver atteso così tanto il tuo arrivo che potrebbe già non esistere più visto che in realtà ha atteso anni e anni visto che si trovava ad anni luce dal punto A ?
@@francescoamici4056 di nulla ! Ah e c è anche un altro effetto collaterale se continuassi ad accellerare all'infinito : rischieresti addirittura di piegare a tal punto lo spazio tempo da comprimerlo a tal punto da generare davanti a te una singolaritá quindi un vero e proprio buco nero , eh beh addio astronave e tutto il suo equipaggio, per non parlare del fatto che se volessi poi decellerare ti servirebbe un motore reverso che comunque dovrá accellerare per un quantitativo pari al tempo in cui ha accellerato , quindi impiegheresti anni per raggiungere quelle velocitá ma anche altri anni per frenare ! Inoltre l astronave che viaggia a quella velocitá che seguirá comunque le leggi della fisica , beh man mano che accellera acquisterá una massa sempre più grande , diventeresti praticamente una singolaritá ambulante a quelle velocitá , perchè un corpo avente una massa ne aquisterá sempre di più relativamente alla velocitá in cui sta andando e non so quanto i pezzi di acciaio dell astronave possano resistere a compressioni dovute a se stessi prima di implodere tragicamente
@@MatrixOracleYT scusa se te lo chiedo ma quindi questo vuol dire che la tua velocità cambia rispetto da a dove sei? Perché se io andassi alla velocità della luce (so che è impossibile ma è come esempio ) io mi troverei ad attraversare lo spazio a una velocità infinita poiché lo spazio diventa 1 punto mentre.Se invece la guardassi dalla terra mettiamo la velocità diventerebbe 300.000.000km/s. dimmi se sbaglio
Scusa il disturbo, la mia é puramente solo un'ipotesi. Ma se il cosìdetto big bang, riconosciuto come una singolarità, non fosse altro che quello spazio visto da un sistema che si muove alla velocità della luce e tutto l'universo é stato "creato" dalla decelerazione di tale sistema e di conseguenza i vari processi, chimici, elettromagnetici ecc...hanno potuto evolversi, poiché appunto non sarebbero stati più immobili, data la velocità c....scusa l'ignoranza, la mia é solo una curiosità. Sei grandissimo
Grazie per la spiegazione, ma ho una curiosità, come riescono a catturare il movimento della luce alcuni apparecchi con milioni di frame al secondo ? Ci sono alcuni video su RUclips e si vede il fascio di luce. È qualcosa di fisicamente possibile oppure ci sono dei controsensi ?
La luce impiega tempo per spostarsi. Però alla velocità del fotone non passa tempo. É un paradosso. Se tu superassi la velocità del fotone torneresti indietro nel tempo, per poi ritornare di nuovo avanti superando il doppio della sua velocità, in un universo di antimateria. Superando il triplo torneresti indietro nell'antimateria, al quadruplo torneresti avanti nel nostro (forse) universo. Da cui la teoria dei wormhole e i "buchi bianchi". Sono 4 quadranti secondo le formule matematiche. Non ha senso, lo so, la relatività generale non é perfetta. La ricerca da fare é ancora molta.
Molto bello il video e ben spiegato. Ma ho comunque una domanda: capisco che c è la “velocità massima dell’universo” e quindi per un fotone che viagga a questa velocità l’intero univ. è un punto. Ma allora perché noi possiamo quantificare c? Noi vediamo che la luce non è istantanea, ha una velocità misurata. Per questo mi verrebbe da pensare che dal punto di vista di un fotone il tempo non è “congelato” ma è un filo prima di quel punto: lentissimissimo e piccolissimo ma non fermo e singolaritá. In questo caso c dovrebbe essere uguale a infinito no? Grazie mille se risponderai e ancora compliment
Perdona la mia intromissione, forse ho capito male. Intorno all'ottavo minuto del video, tu dici che se ti trovi nel treno a velocità vicino alla luce, il tempo che scorre a chi si trova fermo in stazione lo vedresti rallentare giusto? Se non sbaglio l'esempio dei gemelli dice proprio il contrario. Infatti se il primo con un'astronave a velocità vicino alla luce fa un viaggio per un certo periodo del suo tempo, che per lui scorre normalmente,al suo ritorno vedrebbe il suo gemello piu invecchiato...correggimi se sbaglio. Astronave e treno sono parti di uno stesso esempio mi pare. Grazie
Complimenti ottima spiegazione, al posto tuo io avrei fatto un esempio differente solo per quanto riguarda chi osserva il mondo da un treno lanciato ad una velocità prossima (quanto più possibile) a quella della luce: avrei parlato del volo di un uccello, che sarebbe visto come al rallentatore, o magari di un oggetto che cade.. comunque ottimo lavoro ;-)
Bel video! Una domanda : "Se per il" fotone" alla velocità della luce il tempo si ferma, perché il fotone ci mette comunque anni a coprire grandi distanze? Allora per il fotone il tempo tende a fermarsi ma non si ferma mai del tutto neanche alla velocità della luce raggiunta?
Per il fotone il tempo non esiste di conseguenza nemmeno la “percezione” della distanza percorsa. Dal punto di vista del fotone viaggiare per pochi metri oppure per miliardi di anni luce sono la stessa cosa, “percepisce” queste distanze “istantaneamente”. Quindi questo porta ad una conclusione logica: per il fotone l’inizio e la fine dell’universo sono dal SUO punto di vista “lo stesso istante”.
Se la luce viaggia nel mezzo, ad esempio nell'acqua, la velocità si riduce. Ad esempio se entra nell'acqua diventa c / 1,33 cioè circa 225 mila km/s... quindi vogliamo dire che la luce si "sveglia" dal suo viaggio quando raggiunge l'atmosfera terrestre? Che "vive" nel tempo solo se non sta nel vuoto dello spazio?
La luce si rallenta in un medium come acqua o aria venendo assorbita e riemessa dagli atomi o altre particelle. Quindi, nei tragitti brevi che essa compie, viaggia comunque a c
Ottimo video, scusa una domanda (piuttosto complessa ma ci provo): per un "essere senziente" ossia qualcosa di concreto che possiede una massa significativa quale potrebbe essere una velocità "limite" alla quale si potrebbe immaginare di arrivare senza dover impiegare l'energia "contenuta" in una galassia intera? (Trascurando i problemi tecnologici ovviamente) e in quelle condizioni a che velocità scorrerebbe il tempo?
La tua domanda è riassumibile in "qual è la velocità massima raggiungibile con la nostra tecnologia?". Al momento la sonda più veloce è il Solar Parker Probe in orbita intorno al Sole, la quale raggiunge la velocià massima al perielio di 690000 km/h, ovvero circa 191,67 km/s. In confronto alla velocità della luce (c~300000 km/s) è lo 0.06% di c e a quella velocità la dilatazione dei tempi è minima. Un secondo sulla terra equivale a ~1.002 secondi sulla sonda
Mi ha incuriosito il paradosso del tempo che rallenta da entrambi i punti di vista dei sistemi di riferimento, sarebbe interessante approfondire per capirci qualcosa in più
Se tu Lorenzo decidessi di partire con una supernavicella dalla terra raggiungendo velocità prossime a C, dal tuo punto di vista si potrebbe dire che in realtà sei fermo ed è la terra ad allontanarsi da te a quelle velocità; allo stesso modo tuo fratello gemello Pino vedrebbe te sulla navicella andare via e lui restare fermo sulla terra. In questa fase di osservazione siamo nel pieno del paradosso, siamo in simmetria perfetta, perchè sia te che lui, attraverso un fanstastico telescopio, vedreste invecchiare molto più lentamente l'altro; questo non può sussistere perchè o invecchia meno lui o invecchi meno tu, entrambi non ha alcun senso. Il paradosso però ad un certo punto si scioglie e decade per un semplice motivo; per poter confrontare l'età tu e lui dovete per forza rincontrarvi; quindi ovviamente è solo quello sulla astronave che ha la capacità di frenare, potersi girare e tornare verso la terra. A quel punto non siamo più evidentemente in piena simmetria, ora sei solo tu che di colpo ha fatto quasi tutto il viaggio, sia andata che ritorno, a velocità prossime C e tuo fratello Pino è rimasto sempre fermo sulla terra. Quando tornerai tu sarai più vecchio solo per le ore, giorni, settimane che è durato il tuo viaggio, per lui saranno passati anni, secoli, millenni, ect a seconda della tua velocità media che hai potuto raggiungere con quella astrofantanave.
Se per il fotone il tempo e la dimensione sono zero, viene naturale chiedersi,cercando di comprendere il fenomeno, come fa ad oscillare e ad avere una lunghezza d'onda?! O_o Lo possiamo certo rappresentare come trenino di onde sinusoidali bloccate nel tempo(che è sempre un'immagine fittizia) in oscillazione solo per il corpo che ne viene colpito ma come si concilia la lunghezza d'onda con la contrazione?Al di là della formulazione matematica sarà mai possibile capirne bene la natura? Grazie per questi stimoli a loop!😁
Valentino Dalla Verde questa cosa può essere vera solo se nemmeno il fotone raggiunge la sua stessa velocità, anche perché se qualcosa esiste ha per forza una massa anche se infinitamente piccola, quindi il fotone avendo una massa non potrebbe raggiungere la velocità della luce sennò questa tenderebbe ad infinito... oppure, ipotesi più fantasiosa, il fotone ha velocità zero nella sua dimensione avendo annullato sia spazio che tempo e quindi la sua massa non tende ad infinito...
Ciao, se un fotone si "muove" solo nella dimensione dello spazio dello spazio-tempo ed è "immobile" nel tempo, qual è la particella o entità duale? Quella che si muove unicamente nel tempo ed è immobile nello spazio. Per un fotone il tempo non esiste. Esiste qualcosa per cui non esiste lo spazio?
Ma i mesoni che sono corpuscoli, sono stati studiati negli anni 50'? Se è vero si potrebbe dire che raggiugendo quasi la velocità della luce hanno avuto un tempo di decadimento più lungo delle aspettative? Nel senso che hanno superato l'atmosfera e attraversato un blocco di ferro enorme.
Avere le conoscenze e trasmetterle agli altri è una cosa che fa onore, ma soprattutto spieghi argomenti universitari in maniera semplice e comprensiva ad un pubblico che probabilmente non sa neanche cos'è l'università. Bravo! L'unica critica che posso farti è che in video sembri arrabbiato e metti un po' di pressione, scherza un pochino durante i video
Quando un fotone o un onda elettromagnetica viaggia in un mezzo diverso da vuoto la c diminuirà pertanto ipotizzo chr comunque il fotone non avverta il passare del tempo, ma mi sorge il dubbio per il discorso sulla radiazione cherenkov per cui può esistere una particella che viaggia in un mezzo diverso dal vuoto a velocità superiori della luce nello stesso mezzo, in tal caso la particella è come se viaggiasse indietro nel tempo?
Mamma mia che confusione, mi riallaccio all'esempio ultimo che hai fatto, del fotone che parte da una stella lontana 6 miliardi di anni luce. Tu dici che non vede passare il tempo, anche se impiega comunque 6 miliardi di anni ad arrivare. Se non è un paradosso anche questo. Comunque mi inchino umilmente davanti a persone come te per come riuscite soltanto a capire queste cose. Bravo veramente.
6 miliardi di anni luce trascorrono dal nostro punto di vista, é un tempo percepito da noi o relativo a noi che stiamo sulla terra; non é quello che vede il fotone. Cosí ho capito.
Il video è molto interessante. Colgo però l'occasione per formularle un dubbio che ho sempre avuto rispetto al fotone e il tempo. Se la velocità è sempre definita come relativa ad un sistema di riferimento, perché se il fotone viaggia alla velocità della luce rispetto a noi non possiamo dire che anche noi viaggiamo alla velocità della luce rispetto al fotone? E perchè per noi il tempo scorre e per lui no? Cosa rompe la simmetria? Grazie se vorrà rispondere.
Non ne son sicuro, ma a pura e semplice logica la velocità del fotone non è relativa a nulla poiché è costante. Le costanti non dipendono da nulla e quindi non sono relative a nulla, perciò noi non viaggiamo alla velocità della luce per il fotone
Grazie , bene . Com'è finita poi con l'esperimento CERN - GRAN SASSO di dieci anni fa , dove alcuni neutrini hanno (avrebbero) superato la velocità c ? Grazie .
Grazie per il video, molto interessante. Forse dico una sciocchezza, ma non capisco bene una cosa: tu hai parlato di sistemi di riferimento in movimento e dici che non ne esiste uno che vada alla velocità della luce. Io ho cercato su internet, ma non riesco a farmi un'idea precisa di cosa possa essere un sistema di riferimento. Ad esempio, la gravità potrebbe essere un sistema di riferimento? In altre parole, visto che il campo gravitazionale (se non sbaglio) si muove alla massima velocità possibile (quella della luce), non potrebbe essere il sistema di riferimento che ci serve per osservare i fotoni? Mi sa che ho fatto un pò di casino, vero? XD
Ho una domanda ; l'universo osservabile e di circa 14 migliardi di anni luce (la luce più lontana osservabile) dicono che oltre sta distanza non si riesce a vedere niente perchè la luce emanate dalle galassie "dietro" non è ancora giunta a noi. La mia domanda i fotoni che devono ancora raggiungerci arriveranno prima o poi? O l'universo si sta espandendo alla velocità della luce quindi non ci riusciranno mai a raggiungerci oppure non ci sono più galassie dopo l'universo osservabile..
forse per questo è buio , perché la maggior parte della luce non ci raggiunge visto l’espansione, altrimenti l’universo dovrebbe essere tutto luccicoso
Scusate l’intromissione di un profano (sono arrivato a queste pagine casualmente) ma anch’io ho sempre pensato che chi viaggia alla velocità prossima a quella della luce prima di tutto non avverte per sé nessun cambiamento anche se il suo tempo sta rallentando, ma osserverebbe, per lo stesso motivo, tutto ciò che è esterno accelerare. Ma dopo aver letto queste vostre osservazioni intuisco che se viaggio allontanandomi dalla terra, per farla breve, osservo che nella terra il tempo rallenta perché rispetto al mio punto di vista è la terra che si allontana alla mia stessa velocità. Ma se mi riavvicino poi alla terra sempre alla stessa velocità dovrebbe succedere l’opposto, cioè dovrei vedere sulla terra il tempo accelerare, insomma starei andando incontro ai fotoni e quindi sto andando incontro a quella successione di immagini che avrei dovuto vedere tempo dopo. Supponiamo di partire alla nascita di mio figlio e di rientrare dopo 2 anni e di rivederlo mentre festeggia il compimento dei 18 anni, se avessi avuto una telecamera super tecnologica avrei, allontanandomi, osservato per un anno una vita al rallentatore, quasi ferma, di mio figlio e per il successivo anno riavvicinandomi, tutti gli anni scorrergli velocemente sino al momento del compleanno. Insomma non posso al rientro continuare a osservare un rallentamento del tempo sulla terra e vedere ancora mio figlio neonato, perché così risulterebbe che per chi viaggia alla velocità prossima a quella della luce il suo tempo accelera. E poi c’è un’ulteriore osservazione: e se invece viaggio alla stessa velocità ma ruotando intorno alla terra? In questo caso la terra è relativamente un punto fermo.. Probabilmente non ho capito niente
Ma quando si arriva ad una velocità in cui il tempo si annulla se si aumenta ancora la velocità si può andare indietro nel tempo? Come quando vediamo per esempio una girandola che va molto veloce ad un certo punto sembra che gira al contrario?
Mi sorge spontanea una domanda... se ogni cosa ha una massa anche se infinitesimale, i fotoni stessi hanno una massa, questo creerebbe un paradosso, ovvero che la luce stessa non può viaggiare alla propria velocità.. è così?
Andrea Bontempi si, questo viene detto, ma come è possibile che esista qualcosa privo di massa? Anche se infinitesimale, una cosa con massa zero non può esistere, sarebbe eterea..
Una domanda sull'incompatibilità tra massa e velocità della luce: se io calcolo l'energia di un fotone con la legge di Plank E=vh e opero il rapporto m=E/c^2 secondo la formula di Einstein, di chi è questa massa che ottengo, se un fotone non ne ha una?
Guarda che E=mc² è una semplificazione dell'originale formula di Einstein e riguarda solo l'energia dovuta alla massa del corpo mentre l'energia totale comprende anche quella dovuta alla velocità del corpo
Quello che intendevo è che non puoi applicare la formula inversa m=E/c² perché l'energia che trovi usando la legge di plank è dovuta alla lunghezza d'onda del fotone e non alla sua massa. Infatti applicando la formula con l'energia del fotone dovuta alla sua massa, cioè E=0 viene m=0/c² e quindi m=0
@@riccardomarino9786 qualche annetto fa un fisico( De broglie) uguaglió le due formulette e trovó il landa del fotone beccandosi il premio Nobel.(ho saltato qualche passaggio...ma la sostanza...). Basta introdurre il concetto di massa equivalente e"matematicamente" i conti tornano.
E^2= m^2c^4+p^2c^2 devi usare l'espressione completa, per i fotoni che hanno massa nulla rimane solo la seconda parte del secondo membro, per questo possiedono una quantità di moto pur avendo massa nulla e sono in grado di esercitare una spinta su un corpo su cui impattano
Grazie! Molto bella... Ma continuo ad avere una qualche difficoltà a capire che cosa debba intendersi per "velocità della luce". La ritenevo, inizialmente, qualcosa di molto simile allo spostamento nel tempo, di qualsiasi corpo e così, pensavo fosse la velocità dei fotoni che, però, non hanno massa: dunque, se non ho capito male, anche i fotoni non sono la velocità della luce, ma tendono a C. In definitiva, se é possibile spiegarlo in termini semplici, la velocità della luce é stata misurata e quindi, i fisici hanno avuto a disposizione un "corpo" mobile di riferimento oppure é solo un concetto espresso da una formula, dimostrata, poi, dalla sperimentazione? È nato prima l'uovo o la gallina?... banalizzando, ovviamente. Grazie! 😅
È impossibile misurare la velocità della luce come spazio/tempo in linea retta. Hanno usato uno specchio, quindi andatabe ritorno. Per definizione viene data come velocità della luce. È possibile che viaggi a 2c e "ritorni"na velocità infinita. Non c'è modo di dimostrarlo
Io conosco due sistemi molto precisi per calcolare il tempo. Uno è sfruttando le vibrazioni del quarzo sotto una tensione, e l'altro è il decadimento di un isotopo radioattivo. Sono estremamente precisi e permettono di misurare il secondo in maniera estremamente precisa. Se faccio andare il quarzo che so a 0.5C esso sotto tensione vibrerà la metà, cioè per un osservatore fermo il quarzo nella stessa unità di tempo compirà la metà delle vibrazioni? E lo stesso, il decadimento di un isotopo radioattivo sarà la metà più lento? Se noi andiamo con il nostro orologio al quarzo su Marte che ha una velocità differente da quella della terra rispetto al sole, scoccherà il secondo come sulla terra o in maniera diversa. Altra domanda. Qualsiasi punto di osservazione ha una sua velocità la terra gira su se stessa e intorno al sole, il sistema solare gira intorno al centro galattico e la galassia gira intorno al centro dell'ammasso galattico (gruppo locale) che a sua volta ruota al centro del superammasso fino ad arrivare al centro di massa dell'universo dove tutto vi gira intorno. Quando non c'è un punto dell'universo fermo e noi già come pianeta viaggiamo a decine di km/s rispetto ad un teorico punto fermo in assoluto nella galassia quindi il nostro tempo è già rallentato dalla velocità. Oppure il modo con cui calcoliamo il tempo (quarzo o decadimento di isotopi) non è condizionato dalla relatività?
@@dtb7354 ma l'intelligenza artificiale agisce tramite algoritmi, senza avere alcun tipo di coscienza, quindi non "vedono" la realtà, semplicemente operano a seconda del tipo di calcolo che viene svolto.
@Luca Stédile la coscienza e' qualcosa che non saprei descrivere(1), mentre secondo me la descrizione del concetto di realta' e', tanto per la mente umana tanto quanto una rete neurale tanto quanto un automa-di turing, un qualcosa che e' possibile descrivere per sistemi composti da migliaia di atomi solo ed unicamente attraveso l'evoluzione di vari macro-stati, ciascuno caratterizzato da un "prima" ed un "dopo". L'ho precisato perche' l'automa di turing e', sebbene immaginario, un oggetto complesso, della stessa complessita' di una calcolatrice tascabile, e la fisica quantistica ci sta insegnando che nel mondo delle particelle, cioe' per oggetti elementari, il determinismo perde di significato perche' il tempo stesso perde di significato (non sappiamo nemmeno come accidenti misurarlo su scale sub-atomche); tuttavia nel mondo dei grandi numeri (oggetti di migliaia e migliaia di atomi) dove funzionano noi ed i computer le cose si osserva che funzionano solo grazie al tempo, non necessariamente costante (per via di effetti relativistici), ma comunque sempre presente in ogni processo. La mente umana processa informazioni nell'ordine delle centinaia di milli secondi mentre una rete neurale nell'ordine delle decine di nano secondi, e un automa di turing in un tempo totalmente normalizzato(2), tuttavia si puo' dire che la descrizione del concetto di realta', cioe' "come reagiscono ad eventi" non sia possibile senza considerare un "prima" ed un "dopo" in ogni singolo dettaglio sotto osservazione. E' solo la descrizione della realta' che piu' ci torna comoda? Lo scrittore di fantascienza Philip Dick si e' chiesto piu' volte se la realta' che noi percepiamo non sia altro che una illusione, stupendoci poi con struttura narrative piuttosto complesse ed articolate, soprattutto in termini di spazio e di tempo. In particolare in "Le tre stimmate di Palmer Eldritch" non segue nemmeno una linea spaziale e temporale univoca, il concetto di realta' e' alterato da continue allucinazioni di cui sono vittima i personaggi che fanno uso di droga ("Chew-Zdove") finendo per alternare sequenze per cosi' dire "reali" - legate a una visione regolare del tempo e dello spazio - a sequenze fortemente "soggettive" o soggettivamente vissute - in relazione all'esperienza soggettiva dei singoli personaggi, slegata dal regolare andamento del tempo e dello spazio. Tuttavia anche in questo caso, sebbene il concetto di realta' sia distorto dall'(ab)uso di sostanze psicotrope, in ogni sua singola iterazione ricompare il tempo, e sempre con le dirette implicazioni di un "prima" ed un "poi" in cui evolvolvono tutti i vettori di stato della realta'. In conclusione, penso che Einstein. avesse ragione, "Il tempo non é un mondo in cui viviamo, ma un modo in cui pensiamo", verissimo, e le particelle subatomiche dimostrano che e' veramente cosi', ma penso anche che per oggetti composti da migliaia e migliaia di atomi, cioe' per umani, computer, ed IA, questo mondo in cui il tempo scansiona l'evoluzione degli stati sia il miglior modo per descrivere il concetto di realta'. (1) Penrose non ci e' riuscito in NMI (1992), Ombre della mente (1997), altri? (2) perche' e' un oggetto puramente matematico, che vive su carta, nei simulatori di realta' artificiale, e nella mente dei matematici.
@@dtb7354 Hai ragione , condivido quello che hai scritto e grazie per l'analisi che hai condiviso. Di sicuro la cosa é molto complessa , per dirlo a parole semplici , dipende sempre da come si vuole osservare la questione. In linea generale io stesso penso che la realtà sia un'illusione nell'illusione , ma non vorrei spingermi a spiegarmi oltre , poiché sono tematiche molto personali e a mio avviso trattabili in altri contesti, non tramite messaggi di risposta su RUclips :) Di sicuro il tempo come dici tu in qualche modo ci serve , come mezzo per attraversare lo stato di illusione / realtà che andiamo a creare come organismi composti, altrimenti non ci sarebbe ordine e la vita non avrebbe modo di ragionare.
@Luca Stédile parlando di "illusioni", ti porto un esempio di fisica moderna concreta che mi perplime parecchio perche' urta il mio senso di realta' a livelli profondi. Questa cosa ha un nome: Feynman, e di lui E.Wigner disse che "e' un secondo Dirac, questa volta umano". Molti ritengono che avesse ragione, quantomeno perche' il diagramma che ci ha lasciato e' sconvolgente. Secondo la fisica "classica" due elettroni che viaggiano uno contro l'altro risentono di una forza repulsiva che cambia il loro tragitto nel rispetto delle leggi di conservazione. Lo studi al liceo, lo rivedi in universita', e nella vita comune e' rassicurante come mandare in boca palle da bigliardo. Tuttavia, quando Feynman fece le sue considerazioni di quantistica e relativita', ecco che i due elettroni che viaggiano uno contro l'altro hanno ora una iterazione per mezzo di "fotoni" virtuali e particella mediatrice, portatrice di forze ed in grado di propagarsi per tempi infinitesimi, e la cosa inizia ad essere sconvolgente nei corollari perche' "matematicamente" quel diagramma rende plausibile che il fotone virtuale emesso ed assorbito successivamente possa essere emesso ed assorbito in - ha detto proprio cosi' - "punti arbitrari" Quindi nota il sottile velo di illusione della realta': sarebbe a dire che ... per come percepiamo noi lo scorrere del tempo (cioe' nel verso che noi e tutta la nostra attrezzatura, computer compresi, diamo al tempo) quel benedetto fotone virtuale potrebbe essere assorbito prima di essere emesso, quindi durante l'evento verrebbe prima il futuro e poi il passato. Prima il "poi" e dopo il "prima". Alche' uno pensa ... bah, saranno i soliti giochetti da Magia Illusionismo e la Prestigirimirizzazione. Saranno solo trucchi della matematica ... Ecco, c'e' che se si considera che un positrone e' l'antiparticella dell'elettrone, allora sarebbe a dire che il positrone altro non sarebbe che un elettrone che risale il tempo, e questo ha senso. Anzi, allo stesso Dirac la cosa sarebbe addirittura piaciuta perche' mette a posto la faccenda della "energia negativa" che lo porto' ad ipotizzare l'esistenza di antimateria.
Fammi capire, un fotone parte dalla superficie del sole, secondo il suo sistema di riferimento impiega 0 secondi per raggiungere la terra. Io che sto sulla terra vedo, dal mio sistema di riferimento, il fotone arrivare dopo 8 minuti. Quello che non mi torna è che se il fotone va alla velocità della luce, io dovrei vedere il fotone dopo un tempo infinito, oppure il fotone non va alla velocità della luce (???) Cos'è che mi sfugge?
ma se un fotone non sa quando parte nè quando arriva, non si accorge di nulla in pratica non esiste come fa ad avere un effetto sulla realtà? Ad esempio illuminare?
Il fotone ha un'accelerazione? O fa da 0-100% istantaneamente? Non passando il tempo ma neppure le distanze forse non ha senso la domanda. Ps gli elettroni a che velocità orbitano intorno al nucleo?
mi verrebbe da dire che la luce sembra quasi piú una manifestazione che un'emissione, come fosse una specie di collegamento tra un punto e un altro. Non credo che abbia molto senso, perché non sò una sega io... ma ho avuto sto flash 😅
Per inciso, se ho capito bene, anche lo spazio si contrae, perciò il fotone non percepisce neanche la distanza percorsa, dal suo punto di vista, anche se ha viaggiato per milioni di anni percorrendo milioni di anni luce, ha percorso uno spazio nullo in un tempo nullo, per lui è come se fosse stato emesso e riassorbito istantaneamente e nello stesso punto... è un'interpretazione corretta?
È come se si materializzasse nel punto di interazione, esatto. E non viaggia nemmeno nello spazio in senso stretto, siccome è l'interazione a stabilire dove possa trovarsi la particella in base alla funzione d'onda probabilistica che di fatto viaggia nello spazio a velocità pari a c
a me risulta che l'osservatore esterno al sistema di riferimento che viaggia alla C vede il tempo del sistema rallentare, di conseguenza l'ossevatore del sistema (il fotone) vede il tempo dell osservatore esterno accelerare ....non rallentare!
Se raggiungi la velocità della luce, esci da questo universo. Elementare. Per raggiungere tale velocità però hai bisogna dell'energia dell'intero universo.(verrà scoperto tra centinaia di anni). Quindi nessuno può uscire da questo universo se non tutto l'universo stesso insieme..esattamente come ci è entrato (big bang). Vedi che tutto torna? era elementare. Altre domande?
Se non mi sbali dovrebbe amentarebla frequenza nel verso di movimento e diminuire nel verso opposto se la luce e proietta da un mezzo a velocità notevoli 0.25 di C o superiore
Prima del tuo video avrei pensato che il fotone andando a una velocità della luce se non avesse qualche incidente potesse essere immortale ma a quanto pare essere immortale corrispondenza a vivere tutta la vita in un solo istante. Quindi una concentrazione di spazio percorso in un solo punto.
Ok grazie Per questo a guardarlo limpida sorge la gioia per questo suo vivo giocare e per ogni puntino di stella che e' viva e... pulsano ammicca un richiamo all'umano d' intorno e' intenso il blu mare profondo di senso e l'umano ammirato da questo tessuto infuocato e' l'amante appassionato ideale che cerca in sé stesso l'eguale.... Belsol. Energia...
E se rallentiamo il fotone facendogli attraversare dei mezzi diversi dal vuoto? Ci sono esperimenti che riescono anke a fermare completamente un fotone, in questo caso cosa accadrebbe? Grazie nel caso in cui dessi una tua opinione a riguardo.
è impossibile frenare o fermare il fotone , perché significherebbe rallentare il tempo o fermarlo. in questo senso si può dire che il fotone coincide con il tempo, sono in simbiosi.
La velocità della Luce non può essere sommata a nessun’altra semplicemente perché è data come assoluta, mentre tutte le altre appartengono ad oggetti che possono viaggiare a valori diversi. Insomma non si dà Luce che possa variare la propria velocità. È un mistero? Assolutamente no! Infatti, se la Luce non ci apparisse con una velocità assolutamente costante, qualsiasi evento sarebbe irripetibile e incerto, dato che nulla può essere pienamente certificato in totale assenza di Luce oppure in presenza di una luminosità incostante cioè tale da far apparire elastici tutti i più stabili punti di riferimento. Sarebbe impossibile, ad esempio, fissare delle unità di misura di qualsiasi tipo: in definitiva, non potrebbe esistere neppure la stessa Scienza! È invece misterioso capire perché un oggetto che si distingua nettamente da altre cose possa rilevarsi e rivelarsi solo attraverso ciò che è completamente diverso da sé. Il fotone non vede il Tempo? È naturale! Per la Luce non è visibile neppure lo Spazio. Il mistero però si dipana se supponiamo che la Luce sia cieca: sembrerebbe paradossale ma deve essere proprio così, perché pur essendo la condizione essenziale perché tutti possiamo vedere, nulla ci dice che nella propria singolarità questa capacità sia negata innanzitutto ad essa. Ma è chiara che se la luce è cieca, qualsiasi sia la sua velocità, non solo non vede il Tempo, lo Spazio e, dunque, il Movimento, ma anche non vede né se stessa né tantomeno la propria velocità. La Luce si spiega meglio osservando il Mare: si muove, ma per se stesso sembra non avere alcuna velocità confrontabile con la Terraferma. Più che di “velocità” per la Luce si dovrebbe parlare di “movimento di struttura”! Qui, però, comincerebbe un nuovo Discorso!
Secondo una mia logica esiste solo il movimento e lo spazio, il tempo è una nostra convenzione, o meglio potrei dir che il mio tempo è strutturato sulla base di movimenti costanti, per esempio: il sole che vediamo girare attorno alla terra, e siamo certi che il suo movimento è costante e regolare perché esistono altri movimenti che, quelli dei Pianeti e dei satelliti, girano attorno ai propri punti di riferimento con una suprema regolarità. A noi basterà dividere il cosiddetto giorno in ore, minuti e secondi e abbiamo creato il tempo. In realtà il tempo non è una sostanza, non ha una propria personalita, quindi non ha una propria realtà. Ma non sarebbe esatto dire che il tempo non esiste, perché è una cosa che ci fa troppo comodo. Eppoi che senso avrebbe insistere nella sua " non esistenza "? Metteremmo in crisi le teorie di Eistein, che anche quelle ci sono di aiuto per capire molte cose.
Piccola domanda che mi sorge alla visione di questo video: so che esistono, per aver visto Star Trek, le radiazioni Cerenkov prodotte quando si supera la velocità della luce. La velocità della luce non può essere superata, se però è la luce ad andare più piano sarebbe possibile che qualche particella la sorpassasse, producendo un bagliore azzurro. Ma se la luce non può andare più piano, cosa succede per farla viaggiare a velocità inferiori a 300mila Km/s? Se trovi il tempo di rispondermi per favore in parole semplici come questo video perchè all'università ho fatto altro, grazie in ogni caso.
Nel vuoto la luce ha una velocità pari a c nessuna particella con massa può andare a quella velocità. In un mezzo di propagazione, la velocità della luce è inferiore a c, in acqua circa il 75% di c. Quindi una particella in un mezzo può viaggiare a una velocità superiore a quella della luce in quel mezzo; gli elettroni, nelle piscine per immersione della barre di uranio nelle centrali di produzione di energia nucleare, nelle relazioni termonucleari riescono a superare la velocità della luce, producendo quel tipico bagliore bluastro
Mi chiedevo, ma questa cosa e modo di pensare lo si sapeva già dal inizio , che per il fotone lo scorrere del tempo è 0 , cioè lo si aveva capito fin da subito oppure è un idea che abbiamo capito in Tempi recenti? , ci pensavo anche in relazione ai film e altre opere di fantascienza che riguarda tipo cose sul tempo, che nella fantascienza passata non sembra che si sfrutta questa idea
Scusate l'ignoranza, ma fatico a capire. Ma se nell'esempio del treno ultra rapido abbiamo detto che vedrei gli orologi fuori dal treno rallentare, portando la cosa all'estremo dovrei vedere tutto fermo tranne "me" e il mio orologio va ancora "normale". Potrei quindi invecchiare mentre tutto il resto rimane invariato. Perché quindi si dice che è per me che il tempo non passa? Ovviamente nella finzione in cui sia io che il treno ed il mio orologio fossimo privi di massa.
Se intendi dire studiare il comportamento del fotone rispetto ad un altro, la risposta è nel video. Non è possibile considerare un sistema di riferimento che si muova a velocità c rispetto ad un altro; automaticamente scartiamo il fotone come candidato
In un sistema di riferimento si riescono a percepire i fenomeni esterni solamente se si riesce a ricevere informazioni. Un sistema che viaggerebbe alla velocità della luce non può essere raggiunto da nessuna informazione e non percepisce nulla dall'esterno. Questo perché qualsiasi informazione esterna avrebbe bisogno di raggiungerlo e, non potendo andare più velocemente, non lo farebbe mai.
EVA FILM cosa intendi? Se ci sono due punti c'è una retta che li collega e quella sarebbe la direzione. Forse per il fotone non ci sarebbe una direzione perché è in un sistema a 0 dimensioni. Ma le informazioni che si trovano esternamente una direzione ce l'avrebbero per tentare di raggiungerlo.
È da un po' che ci perso , premesso che faccio filosofia nel mio discorso e non ragiono in modo scientifico . Possiamo dire che un fotone si trova ovunque nell' universo nello stesso istante , se penso che l'universo si espande e che questa espansione vinca sulla gravità in futuro ci troveremo materia fredda isolata da tutto il resto . La materia prima o poi decade in radiazioni e quindi tutto si trasforma in luce . Ma la luce collassa in un punto ( perché si trova ovunque ) , ci ritroveremo quindi nelle stesse condizioni prima del BigBang 🤔🤔🤔🤔
Tutto giusto ed esaustivo, salvo per il pezzo in cui fai l'esempio del passeggero dell'ipotetico treno con velocità relativistica. Per il passeggero il suo tempo scorrerebbe lentissimo (ma lui ovviamente non si accorgerebbe direttamente), se ne accorgerebbe vedendo fuori gli orologi e gli eventi accadere molto più veloci! (quindi non certo più lenti..) Al contrario visto da fuori lui e tutto ciò che sta accadendo all’interno del treno sarebbe come congelato. Di fatto è come cadere ipoteticamente in un buco nero, nel morire riusciremmo a vedere il "destino dell'universo".. Per il fotone tutto gli accade istantaneamente, e in effetti il suo mondo è bidimensionale (o forse addirittura monodimensionale..?)
ciao, ogni osservatore vedrà il tempo degli eventi esterni che viaggiano a una certa velocità relativa rallentati, mai accelerati. Solo nel caso di dilatazione gravitazionale entra in gioco in tempo accelerato, in relatività ristretta no.
@@RandomPhysics Cioè, stai dicendo che per tutti gli osservatori (sia passeggeri che la gente "ferma") gli uni verso gli altri, appariranno ugualmente rallentati reciprocamente? Scusami ma se è questo che intendevi, la cosa non ha alcun senso, anche perché così non verrebbe spiegato l'esperimento concettuale dei due gemelli (quello dove uno viaggia quasi alla velocità della luce, rimanendo giovane, e dell'altro sulla terra invecchia. Uno vedendo l'altro lo vedrà accelerato o rallentato, in base al proprio sistema di riferimento, non possono risultare entrambi rallentati. Viceversa se intendevi che i viaggiatori del treno a velocità relativistica vedano quelli fermi alla stazione rallentati, ribadisco quanto ho scritto in origine, è il contrario! Essendo che il tempo dei viaggiatori scorre a rallentatore, vedono tutto il resto scorrere più veloce. Tornando all'esempio dei due gemelli, ipoteticamente guardandosi in faccia, quello in viaggio vedrebbe quello fermo invecchiare a vista d'occhio come in un "fast forward".
@@filolgi essendo ciascun sistema inerziale equivalente agli altri, il concetto di moto è completamente relativo. Non ha senso parlare di osservatori fermi in assoluto o in movimento in assoluto. Quindi non può essere che uno dei due osservatori veda l'altro con un tempo rallentato e che viceversa il tempo sia accelerato, altrimenti verrebbe meno questa simmetria e uno dei due sistemi sarebbe privilegiato. È proprio su questo che si basa il paradosso dei gemelli.
@@RandomPhysics No, ciascun sistema non può essere considerato "inerziale equivalente agli altri", è proprio qui "l'inghippo logico" secondo me.. Uno, quello "in stato di quiete", è "fermo", l'altro in viaggio a quasi velocità C rispetto al fratello, in un viaggio di A/R dove subirà un accelerazione/decelerazione incredibile per 2 volte (o comunque un accelerazione centrifuga continua in caso compia un anello), che il fratello fermo non subisce. So che sto affermando una cosa "strana", ma forse è proprio questo lo accomuna al poveretto che sta cadendo nel buco nero. Entrambi subiscono grandissime forze di accelerazione che ne distorcono lo spazio/tempo soggettivo. E in effetti se ci si pensa lo spazio/tempo viene distorto (si comprime uno e si dilata l'altro, e viceversa in caso di condizioni invertite), sia dalla velocità con cui si viaggia, sia con l'accelerazione subita. Un po' come muovere un oggetto dentro un fluido (che è in effetti in questo caso lo "spazio/tempo", che secondo alcune recenti teorie ha una sua "trama", come in passato teorizzato e nominato come "etere", che darebbe una spiegazione alternativa all'introvabile "materia oscura"), questo verrà deformato elasticamente sia dall'inerzia dell'oggetto stesso in fase di accelerazione/decelerazione per la sua stessa massa inerziale che tenderà ad opporsi alle variazioni di moto, sia per la compressione fluidica del fluido in cui è immerso (che aumenterà all'aumentare della velocità rispetto al fluido). Di fatto se la "teoria dell'etere" fosse corretta, potrebbe essere considerato questo come sistema di riferimento "univoco", sistema che comunque è soggetto a perturbazioni ovviamente, come quelle indotte macroscopicamente dalla gravità. Comunque, tornando all'esempio, i due gemelli potrebbero essere considerati sistemi "inerziali equivalenti" l'uno con l'altro, solo nel caso partissero entrambi per un viaggio in direzioni opposte, ipoteticamente osservandosi a vicenda però, si vedrebbero reciprocamente non andare ne a rallentatore ne accelerati, ed invecchierebbero infatti allo stesso modo, ma comunque molto meno rispetto a chi è rimasto sulla terra.
bro ma se il fotone si identifica come "velocità della luce" quindi ha una velocità rispetto ad un punto di riferimento non è istantaneo... altrimenti la luce non impiegherebbe 8 minuti ad arrivare dal sole alla terra o sbaglio? cioè sarebbe istantaneo e se sarebbe istantaneo non sarebbe velocità.. sbaglio qualcosa? scusa la mia ignoranza ma vedo che la logica mi confonde le idee
blostr fig esiste certamente la perturbazione di tale campo gravitazionale, che genera le cosiddette onde gravitazionali. Alcune teorie moderne cercano di associare queste onde a una particella, di spazio-tempo come dici tu, ossia a un quanto (il gravitone), però ci sono dei problemi nel farlo
So che non è il modo più bello per farsi conoscere, ma essendo poco più che uno studente è l'unico che posso permettermi. Mi occupo di ingegneria aerospaziale e curiosità varie legate allo spazio o alla scienza in generale. Mi farebbe molto piacere se passaste a dare un'occhiata al mio canale o mi faceste sapere cosa ne pensate. Un saluto a tutti
In pratica noi vediamo l’universo in quattro dimensioni (3spazio e una tempo) e il fotone vede l’universo come se avesse zero dimensioni , la cosa sembra abbastanza assurda,ma perché poi si aggiunge che il fotone viaggia solo nella dimensione spaziale se per lui non c’è più uno spazio da percorrere ?Poi volevo chiedere anche: andando a velocità vicine a quelle della luce vedremmo un universo rimpicciolito e rallentato quindi?
ma quindi questo non potrebbe rispondere al fenomeno dell'entaglement?se due particelle sono correlate e per loro il tempo e lo spazio non esistono,perchè tutto avviene in un istante..non risponde alla domanda del perche'e come le due particelle "sentono"la variazione di stato di una rispetto all'altra?
quindi la luce è onnipresente, se dal suo punto di vista il tempo non scorre puo raggiungere qualsiasi punto dello spazio istantaneamente. oltretutto la velocita' della luce è la costante su cui si regge l'universo.E possiamo dire che siamo fatti di luce, visto che in un certo senso energia emateria sono una cosa sola. Assurdo come i testi sacri,scritti millenni fa ,facevano anch'essi riferimento alla luce associandola a "Dio", essere onnipresente e che ci ha creato a sua immagine e somiglianza.. non sono credente,ma bah....certe cose ti lasciano di stucco
Ecco perché Dio che è luce pura, non è soggetto alle leggi spazio/tempo e per Lui il tempo non esiste o meglio non è considerato come lo consideriamo noi
Il fotone osservando due eventi successivi in un sistema di riferimento a lui inerziale, vedrebbe l'intervallo di tempo che separa quei due eventi di valore infinito, dunque il tempo fermo nell'altro sistema di riferimento, e fin qui ok. Quanto al suo tempo proprio? Cioè il tempo misurato all'interno del suo sistema di riferimento? Quello non dovrebbe "trascorrere"?
Domando: visto che per un fotone l' istante in cui viene emesso è lo stesso nel quale arriva , si può dire che la luce di una Stella lontana è partita nell ' istante in cui la vediamo?? Grazie.
No, confondi due aspetti diversi che in realtà sono fenomeni relativistici. Per l'osservatore la luce del sole ad es impiega effettivamente otto minuti per raggiungere la terra. Non così per il fotone emesso dal sole, il quale da parte sua vede raggiungere la meta istantaneamente
Avrei dovuto apprezzare la fisica molto di più quando andavo a scuola: rimango a bocca aperta ogni volta :)
forse la colpa era anche dell'insegnante e del suo metodo.
So che non è il modo più bello per farsi conoscere, ma essendo poco più che uno studente è l'unico che posso permettermi.
Mi occupo di ingegneria aerospaziale e curiosità varie legate allo spazio o alla scienza in generale.
Mi farebbe molto piacere se passaste a dare un'occhiata al mio canale o mi faceste sapere cosa ne pensate.
Un saluto a tutti
@@pieromarcheselli il 90% degli insegnanti di fisica sono degli idioti. quelli sopra i 60 anni sono imbarazzanti. i vecchi libri italiani scritti da questi sottosviluppati erano illeggibili, adesso grazie alla cultura anglosassone le cose sono un pò cambiate, se si usciva dalle solite problematiche relative alla meccanica, statica etc era il panico, adesso c'è gente più preparata capace di affrontare anche domande che possono sconfinare nella metafisica riportando lo studente giovane, senza mezzi matematici a comprendere alcune risposte esaustive, e rientrare dentro i binari della scienza. in passato c'erano dei coglioni che ti dicevano che non avevi capito, ma in realtà non sapevano rispondere sul perchè delle cose. cosa è il tempo ? è T, stai zitto e leggi. questa è stata fisica nelle scuole italiane fino agli anni 2010.
spiegazione quanto mai esaustiva, grazie! bel video!
Ciao, hai parlato di punti di vista. Dal Sole a qua per il fotone il tempo non esiste, ma noi sappiamo che impiega 8 minuti. Come spieghi anche intuitivamente il paradosso? Il fotone, data la velocità, si trova forse a cavallo tra il nostro piano vibrazionale e quello di un ordine superiore?
Affascinante! Il mondo quantico è concentrato in un punto senza tempo, gli umani vivono in un mondo espanso dove il tempo scorre inesorabile , e sentiamo gli effetti del mondo quantico di cui facciamo parte. In sostanza il mondo reale è l’espansione del mondo quantico ma allo stesso tempo i due mondi coincidono, a questo punto non esiste si può pensare che il tempo non esiste, lo spazio non esiste, esiste solo il nostro pensiero!
nope.
Un fotone VEDREBBE tutto senza tempo ne spazio.
Noi ci illudiamo che esista il "Tempo". Lo spazio sta li e cambia a seconda di chi lo guarda.
Centra nulla, proprio. 😁
No. Semmai esiste solo lo spazio
Illuminante questo commento ovvero alla velocità della luce lo spazio è uguale a zero e il tempo è uguale a zero ovvero si torna alla singolarità. Ma visto che tutto, nello spazio tempo si muove a velocità della luce in base al rapporto tra spazio e tempo è che noi in quanto costituiti da materia energia è la più piccola quantità di energia ovvero il quanto energetico è proprio il fotone. Quindi noi tutti essendo un conglomerato di fotoni lo spazio diventa zero e il tempo diventa zero e quindi me rifaccio all'arguta considerazione., ovvero noi siamo puro pensiero. La realtà è il frutto delle nostre esperienze esistenziali, ma paradossalmente in una singolarità, ovvero il non spazio e il non tempo!
finalmente, sei il primo che descrive in modo semplice per i profani come me questo fenomeno ovviamente in base alle attuali conoscenze!
approfitto chiedere se la curva della contrazione del tempo in base alla velocità è lineare oppure esponenziale.
complimenti e grazie.
Quanta ammirazione e invidia (positiva) verso questo giovane che coniuga felicemente intelligenza e studio...
Complimenti! La spiegazione più chiara che abbia mai sentito, grazie!
Avevo già note le basi dei concetti che hai espresso ma con questo video mi si sono chiariti ancora di più, grazie al punto di vista che hai raccontato del fotone! Davvero complimenti! E grazie!
Davvero bella spiegazione, semplice e comprensibile anche per chi non ha trattato gli argomenti in questione :), tuttavia la luce rallenta passando attraverso un mezzo infatti la velocità dipende dalla permeabilità magnetica e dalla permittività elettrica. Inoltre esiste un caso particolare (effetto cherenkov) in cui una particella si muove più velocemente della luce generata nello stesso mezzo. Quindi il fotone ha la possibilità (se se ne può parlare) di vedere il tempo scorrere. Potrebbe essere lo spunto per un'altro video ;) buona serata :)
Il fotone viaggia sempre a C anche in un mezzo, perché di fatto viaggia nel vuoto, ma quando incontra una particella del mezzo nteragisce (viene assorbito poi riemesso) quindi sembra rallentato ma ha sempre viaggiato a C quando esisteva. Cherenkov si riferisce a diverse velocità della luce in un mezzo, non nel vuoto
per un fotone v=c nel vuoto, ma in qualsiasi altro mezzo v
Penso che nei mezzi un fotone non viaggio direttamentente ma venga emesso e riassorbito quindi il suo viaggio tra gli atomi é a velocità c ma nel percorso totale va considerato un ritardo dovuto agli assorbimenti e alle riemissioni.
Bella la personificazione del fotone! Forse dopo la morte fisica lo spirito acquisisce la consistenza di un fotone... Quanto al "tempo", a mio avviso, si può intendere in due modi diversi ma complementari: come "durata", ossia persistenza; e come "mutamento", ossia movimento. Il fatto che prevalga l'uno o l'altro tali aspetti fa "accelerare" o "rallentare" lo scorrere del tempo: minori sono i cambiamenti più il tempo scorre lentamente, e viceversa. Per fare un esempio, nella vita umana nei primi 10-20 anni le trasformazioni sono molto rapide e profonde, per cui gli anni sembrano essere più lunghi, mentre al contrario nell'età avanzata sono sempre meno sensibili (a parte il decadimento più o meno accentuato): per questo il decennio ad esempio tra i 10 e i 20 anni di età è assai più "lungo" del lasso di tempo tra i 70 e gli 80 anni: per questo si dice anche nell comune esperienza che più i avanza in età più gli anni passano veloci.
Prima di definire noia la condizione del fotone che praticamente non vede oggetti bisognerebbe chiedersi cos'è la natura del fotone, che è ricca di informazioni. Inoltre bisognerebbe chiedersi qual'è la natura di un rapporto soggetto-oggetto e quale è quella di un rapporto soggetto-soggetto. Per me lo stato del fotone è gioia pura
10:00 forse ho una mia interpretazione di cosa vedrebbe il fotone. È vero, il tempo si fermerebbe... Prendete d'esempio il film Lucy quando manda il tempo del video sempre più veloce e la macchina scompare. Ecco cosa vedrebbe un osservatore che si avvicina sempre più alla velocità della luce: il resto scorre ai suoi occhi non più lento, ma sempre più veloce, mentre il tempo per arrivare a destinazione è sempre più piccolo. Ecco perchè il tempo diventa inesistente poi. Tutto scompare ai suoi occhi, il tempo per muoversi diventa nullo, ma nessuno rallenta agli occhi di qualcuno.
Che angoscia quest'immaginaria vita del fotone, l'intero universo, e la sua evoluzione, in un istante.
@Claudio Lazzarini Ma se per lui il tempo è uguale a zero, sempre per lui non ha avuto nemmeno un tempo in cui è nato.
@Claudio Lazzarini già, però wow xD
Probabilmente utilizza altre dimensioni alla stessa stregua di quella che noi utilizziamo come tempo.
Non disperare, anche il fotone ha la sua "botta di vita" nel momento in cui rallenta
nemmeno un istante, neppure un pico secondo, boh..
Per la prima volta (a parte pochissimi) finalmente uno che dice tutto giusto. BRAVO! da ora ti seguo 👍
Bellissimi i video che proponi. Complimenti per la chiarezza e la semplicità espositiva....
Se lo spazio è infinitamente compresso, si potrebbe dire che, dal punto di vista del fotone, esso occupa TUTTO lo spazio in un intervallo senza tempo, o se si preferisce in un tempo infinito. Ma questa 'relatività', come si coniuga effettivamente con l'esperienza di un osservatore esterno che invece vede un fotone (o un fascio, non importa) in modalità duplice onda-corpuscolare ma comunque rigidamente ancorata sia al tempo che allo spazio?
Gabriele1979 semplicemente l’osservatore vede solo le 3 dimensioni mentre il tempo appartiene a un mondo a 4 dimensioni.
Molto bravo, sai spiegare come solo chi è padrone della materia della quale tratta sa fare.
In pratica, se ho capito bene, il fotone, dal suo punto di vista, arriva istantaneamente ovunque! Non però per un osservatore esterno.
Esattamente
Ciao, ho una domanda: se lo spazio si contrae, finanche ad un unico punto, alla velocità c allora per un fotone emesso dalla galassia Andromeda o da qualsiasi altra stella a "n" anni luce (secondo la nostra posizione) , in realtà non "percorre" quella distanza perché dal suo punto di riferimento lo spazio è contratto. Dunque a noi sembra che il fotone debba percorrere un certo percorso in un certo tempo (ed è così, reale) ma per il fotone in realtà non esistono distanze e tempo perché il tempo è 0 (dunque si "muove" istantaneamente) e lo spazio è ridotto a "quasi un punto" dunque è come se fosse ubiquitario; per lui non esistono distanze. Ho capito bene? Grazie per la risposta. Complimenti per il canale! 🙂
Ciao,anzitutto complimenti x il video, sei molto competente.Volevo solo dirti che è un po che faccio pensieri, congetture e quant altro sulla dimensione tempo, e sono arrivato alla conclusione che il tempo è fermo,immobile stazionario. Per me sono gli eventi e qualsiasi fenomeno entropico a muoversi entro di essa, come un treno che avanza sui binari. Il tempo lo vedo come una sorta di spazio infinito che racchiude, contiene il tutto.Mi rendo conto che possa sembrare una concezione da terrapiattista. Ciao
@@alfredodallalibera5091 Eh,se solo potessi dimostrarlo.......
Video incredibilmente interessante, non avevo mai sentito questo tipo di riflessione sul punto di vista di un fotone, complimenti
Da Fisico anche io, direi che la spiegazione è chiara e ben articolata ed ovviamente lo "sconcerto" che può creare è che la Relatività Ristretta va contro la nostra esperienza , non personale , ma dell'intero genere umano , che ha sempre sperimentato in modo normale i concetti di simultaneità e tempo uguale per tutti , in quanto viviamo in un sistema dove le velocità che sperimentiamo sono ben lontane da quelle relativistiche . Come prova finale ricordiamoci tutti che siamo andati sulla Luna usando ancora la Fisica di Newton !
Quindi la velocità della luce è per TUTTI gli osservatori circa 300.000km/s, a causa della dilatazione dei tempi e della contrazione degli spazi, MA per un fotone non ha senso parlare di tempo e spazio in quanto per il fotone stesso l'universo è sostanzialmente un punto e il tempo è completamente fermo?
Quindi se due fotoni viaggiano alla velocità della luce in direzioni opposte, essi si vedranno fermi nello stesso punto? Oppure si vedranno allontanare a 300.000 km/s?
@@a.carnevale4910 Per un fotone il tempo non esiste e lo spazio neanche ...la funzione d'onda di un fotone si estende in ogni punto dello spazio e quindi parlare di due fotoni che si incontrano non ha senso...tuttavia se ignoriamo la meccanica quantistica e ci riferiamo solo alla relatività , poichè viaggiando alla velocità luce il tempo si ferma e le distanze vanno a zero , il fotone è dovunque allo stesso tempo...proprio come in quantistica
@@ilbasilisco951 Quindi di per se, possiamo dire che chiedersi che cosa vede un fotone non ha alcun senso, essendo che per lui spazio e tempo non esistono
@@a.carnevale4910 esatto....siamo ina configurazione in cui il ns modo "std" di vedere le cose sparisce e si entra in uno spazio-tempo detto di Minkowsky , dove impera la quantistica
Scusa io mi ricordo che più ci allontaniamo nello spazio (universo) e più esso si espande velocemente fino anche a superare la velocità della luce, in modo da arrivare ad un orizzonte oltre cui non potremmo vedere perchè la luce non riuscirebbe mai a raggiungerci... Quindi se consideriamo noi come sistema di riferimento, qualunque pianeta o galassia oltre quest' "orizzonte" si sposta a velocità maggiore di quella della luce, quindi perchè sarebbe impossibile?
Perché non è possibile che ci sia un sistema di riferimento che, in relatività ristretta, viaggi alla velocità della luce? Per di più, noi sappiamo che con la espansione dello spazio e la conseguente dilatazione accelerata delle distanze fra le stelle (grazie all'energia oscura?) ci sono galassie che si stanno allontanando da noi con V>c perché nulla impedisce allo spazio di espandersi a una velocità superiore a c. Quindi se assegnamo a quelle stelle un sistema di riferimento, esso si muoverà rispetto a noi con una velocità superiore a c. Come funziona?
L'hai detto tu stesso, è lo spazio ad espandersi, non sono le galassie a viaggiare più veloci della luca
Davvero affascinante questo concetto 🙏✨
Grazie, molto bello e interessante. Una spiegazione che trova un riscontro anche in ambito metafisico.
Complimenti! Un secondo video sul tempo nella lqg sarebbe molto apprezzato.
Bravissimo. Ottime precisazioni in pochissime parole. Come le buone teorie 😊👏
Scusa Random Physics un quesito :Il fatto che un fotone non vede il tempo passare si potrebbe spiegare anche in questo modo :il fotone possiamo immaginarlo come un segnale di informazione e viaggiando alla massima velocita' dell'informaione stessa nessuna informazione puo' interagire con questo segnale pertanto il fotone ovvero questo segnale non legge nessuna informazione neanche il tempo ?Spero che mi rispondi .Complimenti ti sto seguendo .Spero tutto bene in questo periodo di quarantena .Un grande saluto
Complimenti per la spiegazione. Grazie per il video.
Se solo avessi avuto un professore di fisica come te al liceo... Comunque hai un nuovo iscritto 👍🏻
Domanda semiseria: immaginiamo per semplicità un universo con la terra come unico corpo. La sua gravità “piegherebbe” o meglio “creerebbe” lo spazio formando una sfera del raggio, forse, di qualche anno luce. un osservatore che fosse sull’orizzonte degli eventi potrebbe vedere davanti a sè le proprie spalle e la luce andare perfettamente diritto. Poiché quella che noi vediamo come una sfera per lui sarebbe una immensa pianura, identica, come forma, al corpo da cui trae origine, potrebbe dedurne che la terra è...piatta?
Diamo per scontato che non esista nulla più veloce della luce perché non possiamo conoscerlo, vederlo ne studiarlo, ma se esistesse come vivrebbe il tempo? Al contrario? E se il mondo che noi viviamo e vediamo stesse andando in realtà nel senso inverso..? Non ce ne renderemmo conto perché per i nostri punti di riferimento il tempo scorre universalmente
Mi chiedo da tanto tempo se esiste un motivo per cui la velocità della luce sia esattamente quella, più precisamente se la costante della velocità fosse stata maggiore o minore cosa sarebbe cambiato o sarebbe stato indifferente?
significa che se noi potessimo viaggiare alla velocità della luce, potremmo arrivare in qualsiasi parte dell'universo in un istante?
ovviamente per che ci osserverà vedrà il tempo passare.
esempio per spiegarmi: se noi viaggiassimo dalla terra al sole alla velocità della luce, arriveremmo in un istante, mentre chi ci osserva ci vedrà arrivare dopo 8 minuti, giusto?
Bè, semplicemente nn esisterebbe nulla. t=0 s=0 significa che nn lo puoi controllare a tuo piacimento. Pensa di voler andare sul sole alla velocità della luce, dal tuo punto di vista l'istante nn esiste, il sole nn esiste e tu nn esisti.
no , devi pensarla così: visto che ogni volta che cerchi di raggiungere la velocità della luce , la luce ti passerà alla velocità della luce , beh significa che il tempo del tuo sistema sta rallentando a tal punto che la luce ti passerà sempre alla sua classica velocità ma questo non significa che non stiamo continuando ad accellerare , praticamente più continuiamo ad accellerare più le distanze tra un punto A ed un punto B in principio distantissimi tra loro , tenderanno man mano ad avvicinarsi sempre di più , quindi stai praticamente continuando a piegare letteralmente lo spaziotempo della linea retta del tuo tragitto dal punto A al punto B e lo stai facendo diventare sempre di più un singolo punto adimensionale , quindi si , avrai viaggiato dalla terra ad un altra galassia in molto meno tempo relativo al tuo sistema rispetto a quanto impiegherebbe la luce , ma chi ti ha osservato dall 'esterno avrà visto te arrivare ad una velocità inferiore della velocità della luce, appena ti fermerai nell'altra galassia , infatti guarda un po ;D avrai viaggiato avanti nel tempo oltre che nello spazio, praticamente hai raggiunto la galassia in questione in un istante dal tuo punto di vista, ma questo fenomeno lo potrai percepire solo tu che sei dentro l'astronave , mentre chi ti ha osservato avrà aspettato comunque del tempo prima che tu raggiungessi l'altra galassia quindi, sceso dall 'astronave vedrai il tuo amico in quella galassia , un bel po più vecchio forse addirittura morto nell'attesa, come se fossi andato ad una velocità inferiore alla velocità della luce e avessi raggiunto quella galassia dopo anni (beh in realtà è successo proprio questo , non sei andato realmente più veloce, hai solo piegato lo spazio tempo quanto basta per ragiungere il punto B in molto meno tempo ma la velocità in cui andavi è rimasta comunque inferiore alla velocità della luce). però beh tu che eri dentro a quell'astronave beh non sei invecchiato nemmeno di un secondo ahah un ottimo modo per viaggiare nel futuro non credi ? beh magari se vuoi raggiungere un posto velocemente non è un buon metodo accellerare all 'infinito , rischieresti di arrivare al punto B istantaneamente , però chi te lo dice che il punto B potrebbe aver atteso così tanto il tuo arrivo che potrebbe già non esistere più visto che in realtà ha atteso anni e anni visto che si trovava ad anni luce dal punto A ?
Neo The One grazie mille sei stato chiarissimo 😊
@@francescoamici4056 di nulla ! Ah e c è anche un altro effetto collaterale se continuassi ad accellerare all'infinito : rischieresti addirittura di piegare a tal punto lo spazio tempo da comprimerlo a tal punto da generare davanti a te una singolaritá quindi un vero e proprio buco nero , eh beh addio astronave e tutto il suo equipaggio, per non parlare del fatto che se volessi poi decellerare ti servirebbe un motore reverso che comunque dovrá accellerare per un quantitativo pari al tempo in cui ha accellerato , quindi impiegheresti anni per raggiungere quelle velocitá ma anche altri anni per frenare ! Inoltre l astronave che viaggia a quella velocitá che seguirá comunque le leggi della fisica , beh man mano che accellera acquisterá una massa sempre più grande , diventeresti praticamente una singolaritá ambulante a quelle velocitá , perchè un corpo avente una massa ne aquisterá sempre di più relativamente alla velocitá in cui sta andando e non so quanto i pezzi di acciaio dell astronave possano resistere a compressioni dovute a se stessi prima di implodere tragicamente
@@MatrixOracleYT scusa se te lo chiedo ma quindi questo vuol dire che la tua velocità cambia rispetto da a dove sei? Perché se io andassi alla velocità della luce (so che è impossibile ma è come esempio ) io mi troverei ad attraversare lo spazio a una velocità infinita poiché lo spazio diventa 1 punto mentre.Se invece la guardassi dalla terra mettiamo la velocità diventerebbe 300.000.000km/s.
dimmi se sbaglio
Sempre un piacere vedere questi video 😁
Scusa il disturbo, la mia é puramente solo un'ipotesi. Ma se il cosìdetto big bang, riconosciuto come una singolarità, non fosse altro che quello spazio visto da un sistema che si muove alla velocità della luce e tutto l'universo é stato "creato" dalla decelerazione di tale sistema e di conseguenza i vari processi, chimici, elettromagnetici ecc...hanno potuto evolversi, poiché appunto non sarebbero stati più immobili, data la velocità c....scusa l'ignoranza, la mia é solo una curiosità. Sei grandissimo
Grazie per la spiegazione, ma ho una curiosità, come riescono a catturare il movimento della luce alcuni apparecchi con milioni di frame al secondo ? Ci sono alcuni video su RUclips e si vede il fascio di luce. È qualcosa di fisicamente possibile oppure ci sono dei controsensi ?
La luce impiega tempo per spostarsi. Però alla velocità del fotone non passa tempo. É un paradosso. Se tu superassi la velocità del fotone torneresti indietro nel tempo, per poi ritornare di nuovo avanti superando il doppio della sua velocità, in un universo di antimateria. Superando il triplo torneresti indietro nell'antimateria, al quadruplo torneresti avanti nel nostro (forse) universo. Da cui la teoria dei wormhole e i "buchi bianchi". Sono 4 quadranti secondo le formule matematiche.
Non ha senso, lo so, la relatività generale non é perfetta. La ricerca da fare é ancora molta.
Molto bello il video e ben spiegato. Ma ho comunque una domanda: capisco che c è la “velocità massima dell’universo” e quindi per un fotone che viagga a questa velocità l’intero univ. è un punto. Ma allora perché noi possiamo quantificare c? Noi vediamo che la luce non è istantanea, ha una velocità misurata. Per questo mi verrebbe da pensare che dal punto di vista di un fotone il tempo non è “congelato” ma è un filo prima di quel punto: lentissimissimo e piccolissimo ma non fermo e singolaritá. In questo caso c dovrebbe essere uguale a infinito no?
Grazie mille se risponderai e ancora compliment
Perdona la mia intromissione,
forse ho capito male.
Intorno all'ottavo minuto del video, tu dici che se ti trovi nel treno a velocità vicino alla luce, il tempo che scorre a chi si trova fermo in stazione lo vedresti rallentare giusto?
Se non sbaglio l'esempio dei gemelli dice proprio il contrario.
Infatti se il primo con un'astronave a velocità vicino alla luce fa un viaggio per un certo periodo del suo tempo, che per lui scorre normalmente,al suo ritorno vedrebbe il suo gemello piu invecchiato...correggimi se sbaglio.
Astronave e treno sono parti di uno stesso esempio mi pare.
Grazie
Tutto molto chiaro (nei limiti delle mie capacità di comprensione della materia). Grazie
Complimenti!!! ottima spiegazione.
Complimenti ottima spiegazione, al posto tuo io avrei fatto un esempio differente solo per quanto riguarda chi osserva il mondo da un treno lanciato ad una velocità prossima (quanto più possibile) a quella della luce: avrei parlato del volo di un uccello, che sarebbe visto come al rallentatore, o magari di un oggetto che cade.. comunque ottimo lavoro ;-)
Bel video! Una domanda : "Se per il" fotone" alla velocità della luce il tempo si ferma, perché il fotone ci mette comunque anni a coprire grandi distanze? Allora per il fotone il tempo tende a fermarsi ma non si ferma mai del tutto neanche alla velocità della luce raggiunta?
Per il fotone il tempo non esiste di conseguenza nemmeno la “percezione” della distanza percorsa.
Dal punto di vista del fotone viaggiare per pochi metri oppure per miliardi di anni luce sono la stessa cosa, “percepisce” queste distanze “istantaneamente”. Quindi questo porta ad una conclusione logica: per il fotone l’inizio e la fine dell’universo sono dal SUO punto di vista “lo stesso istante”.
Se la luce viaggia nel mezzo, ad esempio nell'acqua, la velocità si riduce. Ad esempio se entra nell'acqua diventa c / 1,33 cioè circa 225 mila km/s... quindi vogliamo dire che la luce si "sveglia" dal suo viaggio quando raggiunge l'atmosfera terrestre? Che "vive" nel tempo solo se non sta nel vuoto dello spazio?
La luce si rallenta in un medium come acqua o aria venendo assorbita e riemessa dagli atomi o altre particelle.
Quindi, nei tragitti brevi che essa compie, viaggia comunque a c
Ottimo video, scusa una domanda (piuttosto complessa ma ci provo): per un "essere senziente" ossia qualcosa di concreto che possiede una massa significativa quale potrebbe essere una velocità "limite" alla quale si potrebbe immaginare di arrivare senza dover impiegare l'energia "contenuta" in una galassia intera? (Trascurando i problemi tecnologici ovviamente) e in quelle condizioni a che velocità scorrerebbe il tempo?
La tua domanda è riassumibile in "qual è la velocità massima raggiungibile con la nostra tecnologia?". Al momento la sonda più veloce è il Solar Parker Probe in orbita intorno al Sole, la quale raggiunge la velocià massima al perielio di 690000 km/h, ovvero circa 191,67 km/s. In confronto alla velocità della luce (c~300000 km/s) è lo 0.06% di c e a quella velocità la dilatazione dei tempi è minima. Un secondo sulla terra equivale a ~1.002 secondi sulla sonda
Mi ha incuriosito il paradosso del tempo che rallenta da entrambi i punti di vista dei sistemi di riferimento, sarebbe interessante approfondire per capirci qualcosa in più
Se tu Lorenzo decidessi di partire con una supernavicella dalla terra raggiungendo velocità prossime a C, dal tuo punto di vista si potrebbe dire che in realtà sei fermo ed è la terra ad allontanarsi da te a quelle velocità; allo stesso modo tuo fratello gemello Pino vedrebbe te sulla navicella andare via e lui restare fermo sulla terra. In questa fase di osservazione siamo nel pieno del paradosso, siamo in simmetria perfetta, perchè sia te che lui, attraverso un fanstastico telescopio, vedreste invecchiare molto più lentamente l'altro; questo non può sussistere perchè o invecchia meno lui o invecchi meno tu, entrambi non ha alcun senso. Il paradosso però ad un certo punto si scioglie e decade per un semplice motivo; per poter confrontare l'età tu e lui dovete per forza rincontrarvi; quindi ovviamente è solo quello sulla astronave che ha la capacità di frenare, potersi girare e tornare verso la terra. A quel punto non siamo più evidentemente in piena simmetria, ora sei solo tu che di colpo ha fatto quasi tutto il viaggio, sia andata che ritorno, a velocità prossime C e tuo fratello Pino è rimasto sempre fermo sulla terra. Quando tornerai tu sarai più vecchio solo per le ore, giorni, settimane che è durato il tuo viaggio, per lui saranno passati anni, secoli, millenni, ect a seconda della tua velocità media che hai potuto raggiungere con quella astrofantanave.
Se per il fotone il tempo e la dimensione sono zero, viene naturale chiedersi,cercando di comprendere il fenomeno, come fa ad oscillare e ad avere una lunghezza d'onda?! O_o Lo possiamo certo rappresentare come trenino di onde sinusoidali bloccate nel tempo(che è sempre un'immagine fittizia) in oscillazione solo per il corpo che ne viene colpito ma come si concilia la lunghezza d'onda con la contrazione?Al di là della formulazione matematica sarà mai possibile capirne bene la natura? Grazie per questi stimoli a loop!😁
Valentino la tua domanda ti ha portato al principio di compementarita', benvenuto nella meccanica quantistica
Valentino Dalla Verde questa cosa può essere vera solo se nemmeno il fotone raggiunge la sua stessa velocità, anche perché se qualcosa esiste ha per forza una massa anche se infinitamente piccola, quindi il fotone avendo una massa non potrebbe raggiungere la velocità della luce sennò questa tenderebbe ad infinito... oppure, ipotesi più fantasiosa, il fotone ha velocità zero nella sua dimensione avendo annullato sia spazio che tempo e quindi la sua massa non tende ad infinito...
Ciao, se un fotone si "muove" solo nella dimensione dello spazio dello spazio-tempo ed è "immobile" nel tempo, qual è la particella o entità duale? Quella che si muove unicamente nel tempo ed è immobile nello spazio. Per un fotone il tempo non esiste. Esiste qualcosa per cui non esiste lo spazio?
Ma i mesoni che sono corpuscoli, sono stati studiati negli anni 50'? Se è vero si potrebbe dire che raggiugendo quasi la velocità della luce hanno avuto un tempo di decadimento più lungo delle aspettative? Nel senso che hanno superato l'atmosfera e attraversato un blocco di ferro enorme.
Praticamente sarebbe bastato l'esempio Flash che quando corre vede il tempo rallentarsi xD
Davvero bel video.
Avere le conoscenze e trasmetterle agli altri è una cosa che fa onore, ma soprattutto spieghi argomenti universitari in maniera semplice e comprensiva ad un pubblico che probabilmente non sa neanche cos'è l'università. Bravo! L'unica critica che posso farti è che in video sembri arrabbiato e metti un po' di pressione, scherza un pochino durante i video
Quando un fotone o un onda elettromagnetica viaggia in un mezzo diverso da vuoto la c diminuirà pertanto ipotizzo chr comunque il fotone non avverta il passare del tempo, ma mi sorge il dubbio per il discorso sulla radiazione cherenkov per cui può esistere una particella che viaggia in un mezzo diverso dal vuoto a velocità superiori della luce nello stesso mezzo, in tal caso la particella è come se viaggiasse indietro nel tempo?
Mamma mia che confusione, mi riallaccio all'esempio ultimo che hai fatto, del fotone che parte da una stella lontana 6 miliardi di anni luce. Tu dici che non vede passare il tempo, anche se impiega comunque 6 miliardi di anni ad arrivare. Se non è un paradosso anche questo. Comunque mi inchino umilmente davanti a persone come te per come riuscite soltanto a capire queste cose. Bravo veramente.
6 miliardi di anni luce trascorrono dal nostro punto di vista, é un tempo percepito da noi o relativo a noi che stiamo sulla terra; non é quello che vede il fotone. Cosí ho capito.
Il video è molto interessante. Colgo però l'occasione per formularle un dubbio che ho sempre avuto rispetto al fotone e il tempo. Se la velocità è sempre definita come relativa ad un sistema di riferimento, perché se il fotone viaggia alla velocità della luce rispetto a noi non possiamo dire che anche noi viaggiamo alla velocità della luce rispetto al fotone? E perchè per noi il tempo scorre e per lui no? Cosa rompe la simmetria? Grazie se vorrà rispondere.
Non ne son sicuro, ma a pura e semplice logica la velocità del fotone non è relativa a nulla poiché è costante. Le costanti non dipendono da nulla e quindi non sono relative a nulla, perciò noi non viaggiamo alla velocità della luce per il fotone
Grazie , bene .
Com'è finita poi con l'esperimento CERN - GRAN SASSO di dieci anni fa , dove alcuni neutrini hanno (avrebbero) superato la velocità c ?
Grazie .
Grazie per il video, molto interessante.
Forse dico una sciocchezza, ma non capisco bene una cosa: tu hai parlato di sistemi di riferimento in movimento e dici che non ne esiste uno che vada alla velocità della luce.
Io ho cercato su internet, ma non riesco a farmi un'idea precisa di cosa possa essere un sistema di riferimento. Ad esempio, la gravità potrebbe essere un sistema di riferimento? In altre parole, visto che il campo gravitazionale (se non sbaglio) si muove alla massima velocità possibile (quella della luce), non potrebbe essere il sistema di riferimento che ci serve per osservare i fotoni?
Mi sa che ho fatto un pò di casino, vero? XD
Ho una domanda ; l'universo osservabile e di circa 14 migliardi di anni luce (la luce più lontana osservabile) dicono che oltre sta distanza non si riesce a vedere niente perchè la luce emanate dalle galassie "dietro" non è ancora giunta a noi. La mia domanda i fotoni che devono ancora raggiungerci arriveranno prima o poi? O l'universo si sta espandendo alla velocità della luce quindi non ci riusciranno mai a raggiungerci oppure non ci sono più galassie dopo l'universo osservabile..
L'universo si espande più velocemente della luce .
forse per questo è buio , perché la maggior parte della luce non ci raggiunge visto l’espansione, altrimenti l’universo dovrebbe essere tutto luccicoso
@@paolocogorno1 quindi la luce proveniente da li ha una "vita eterna" dato che lo spazio si espande più veloce
@@abderrahmanbenbaa7035 fino a che non incontra qualcosa penso di si ...
Ma alla velocità della luce quanto vale il biglietto ATM? Sempre 90 minuti? O avrebbe una validità infinita?
Scusate l’intromissione di un profano (sono arrivato a queste pagine casualmente) ma anch’io ho sempre pensato che chi viaggia alla velocità prossima a quella della luce prima di tutto non avverte per sé nessun cambiamento anche se il suo tempo sta rallentando, ma osserverebbe, per lo stesso motivo, tutto ciò che è esterno accelerare.
Ma dopo aver letto queste vostre osservazioni intuisco che se viaggio allontanandomi dalla terra,
per farla breve, osservo che nella terra il tempo rallenta perché rispetto al mio punto di vista è la terra che si allontana alla mia stessa velocità. Ma se mi riavvicino poi alla terra sempre alla stessa velocità dovrebbe succedere l’opposto, cioè dovrei vedere sulla terra il tempo accelerare, insomma starei andando incontro ai fotoni e quindi sto andando incontro a quella successione di immagini che avrei dovuto vedere tempo dopo. Supponiamo di partire alla nascita di mio figlio e di rientrare dopo 2 anni e di rivederlo mentre festeggia il compimento dei 18 anni, se avessi avuto una telecamera super tecnologica avrei, allontanandomi, osservato per un anno una vita al rallentatore, quasi ferma, di mio figlio e per il successivo anno riavvicinandomi, tutti gli anni scorrergli velocemente sino al momento del compleanno. Insomma non posso al rientro continuare a osservare un rallentamento del tempo sulla terra e vedere ancora mio figlio neonato, perché così risulterebbe che per chi viaggia alla velocità prossima a quella della luce il suo tempo accelera.
E poi c’è un’ulteriore osservazione: e se invece viaggio alla stessa velocità ma ruotando intorno alla terra? In questo caso la terra è relativamente un punto fermo..
Probabilmente non ho capito niente
Ma quando si arriva ad una velocità in cui il tempo si annulla se si aumenta ancora la velocità si può andare indietro nel tempo? Come quando vediamo per esempio una girandola che va molto veloce ad un certo punto sembra che gira al contrario?
Il punto è che non si può aumentare ancora la velocità, non per niente quella della luce è una costante universale, quindi no
Mi sorge spontanea una domanda... se ogni cosa ha una massa anche se infinitesimale, i fotoni stessi hanno una massa, questo creerebbe un paradosso, ovvero che la luce stessa non può viaggiare alla propria velocità.. è così?
Andrea Bontempi si, questo viene detto, ma come è possibile che esista qualcosa privo di massa? Anche se infinitesimale, una cosa con massa zero non può esistere, sarebbe eterea..
Una domanda sull'incompatibilità tra massa e velocità della luce: se io calcolo l'energia di un fotone con la legge di Plank E=vh e opero il rapporto m=E/c^2 secondo la formula di Einstein, di chi è questa massa che ottengo, se un fotone non ne ha una?
Guarda che E=mc² è una semplificazione dell'originale formula di Einstein e riguarda solo l'energia dovuta alla massa del corpo mentre l'energia totale comprende anche quella dovuta alla velocità del corpo
@@riccardomarino9786 mmmh ok... Però non ho capito quale sarebbe la risposta alla mia domanda 😅
Quello che intendevo è che non puoi applicare la formula inversa m=E/c² perché l'energia che trovi usando la legge di plank è dovuta alla lunghezza d'onda del fotone e non alla sua massa. Infatti applicando la formula con l'energia del fotone dovuta alla sua massa, cioè E=0 viene m=0/c² e quindi m=0
@@riccardomarino9786 qualche annetto fa un fisico( De broglie) uguaglió le due formulette e trovó il landa del fotone beccandosi il premio Nobel.(ho saltato qualche passaggio...ma la sostanza...).
Basta introdurre il concetto di massa equivalente e"matematicamente" i conti tornano.
E^2= m^2c^4+p^2c^2 devi usare l'espressione completa, per i fotoni che hanno massa nulla rimane solo la seconda parte del secondo membro, per questo possiedono una quantità di moto pur avendo massa nulla e sono in grado di esercitare una spinta su un corpo su cui impattano
Tutto spiegato egregiamente come sempre, grazie per il tuo chiarimento 😊
Bellissima spiegazione. Grazie!
Grazie! Molto bella...
Ma continuo ad avere una qualche difficoltà a capire che cosa debba intendersi per "velocità della luce".
La ritenevo, inizialmente, qualcosa di molto simile allo spostamento nel tempo, di qualsiasi corpo e così, pensavo fosse la velocità dei fotoni che, però, non hanno massa: dunque, se non ho capito male, anche i fotoni non sono la velocità della luce, ma tendono a C.
In definitiva, se é possibile spiegarlo in termini semplici, la velocità della luce é stata misurata e quindi, i fisici hanno avuto a disposizione un "corpo" mobile di riferimento oppure é solo un concetto espresso da una formula, dimostrata, poi, dalla sperimentazione?
È nato prima l'uovo o la gallina?... banalizzando, ovviamente.
Grazie!
😅
È impossibile misurare la velocità della luce come spazio/tempo in linea retta. Hanno usato uno specchio, quindi andatabe ritorno. Per definizione viene data come velocità della luce. È possibile che viaggi a 2c e "ritorni"na velocità infinita. Non c'è modo di dimostrarlo
Io conosco due sistemi molto precisi per calcolare il tempo. Uno è sfruttando le vibrazioni del quarzo sotto una tensione, e l'altro è il decadimento di un isotopo radioattivo. Sono estremamente precisi e permettono di misurare il secondo in maniera estremamente precisa. Se faccio andare il quarzo che so a 0.5C esso sotto tensione vibrerà la metà, cioè per un osservatore fermo il quarzo nella stessa unità di tempo compirà la metà delle vibrazioni? E lo stesso, il decadimento di un isotopo radioattivo sarà la metà più lento? Se noi andiamo con il nostro orologio al quarzo su Marte che ha una velocità differente da quella della terra rispetto al sole, scoccherà il secondo come sulla terra o in maniera diversa. Altra domanda. Qualsiasi punto di osservazione ha una sua velocità la terra gira su se stessa e intorno al sole, il sistema solare gira intorno al centro galattico e la galassia gira intorno al centro dell'ammasso galattico (gruppo locale) che a sua volta ruota al centro del superammasso fino ad arrivare al centro di massa dell'universo dove tutto vi gira intorno. Quando non c'è un punto dell'universo fermo e noi già come pianeta viaggiamo a decine di km/s rispetto ad un teorico punto fermo in assoluto nella galassia quindi il nostro tempo è già rallentato dalla velocità. Oppure il modo con cui calcoliamo il tempo (quarzo o decadimento di isotopi) non è condizionato dalla relatività?
"Il tempo non é un mondo in cui viviamo, ma un modo in cui pensiamo". Einstein
eppure vale anche per le intelligenze artificiali, anche se hanno un diverso concetto di realta'
@@dtb7354 ma l'intelligenza artificiale agisce tramite algoritmi, senza avere alcun tipo di coscienza, quindi non "vedono" la realtà, semplicemente operano a seconda del tipo di calcolo che viene svolto.
@Luca Stédile la coscienza e' qualcosa che non saprei descrivere(1), mentre secondo me la descrizione del concetto di realta' e', tanto per la mente umana tanto quanto una rete neurale tanto quanto un automa-di turing, un qualcosa che e' possibile descrivere per sistemi composti da migliaia di atomi solo ed unicamente attraveso l'evoluzione di vari macro-stati, ciascuno caratterizzato da un "prima" ed un "dopo".
L'ho precisato perche' l'automa di turing e', sebbene immaginario, un oggetto complesso, della stessa complessita' di una calcolatrice tascabile, e la fisica quantistica ci sta insegnando che nel mondo delle particelle, cioe' per oggetti elementari, il determinismo perde di significato perche' il tempo stesso perde di significato (non sappiamo nemmeno come accidenti misurarlo su scale sub-atomche); tuttavia nel mondo dei grandi numeri (oggetti di migliaia e migliaia di atomi) dove funzionano noi ed i computer le cose si osserva che funzionano solo grazie al tempo, non necessariamente costante (per via di effetti relativistici), ma comunque sempre presente in ogni processo.
La mente umana processa informazioni nell'ordine delle centinaia di milli secondi mentre una rete neurale nell'ordine delle decine di nano secondi, e un automa di turing in un tempo totalmente normalizzato(2), tuttavia si puo' dire che la descrizione del concetto di realta', cioe' "come reagiscono ad eventi" non sia possibile senza considerare un "prima" ed un "dopo" in ogni singolo dettaglio sotto osservazione.
E' solo la descrizione della realta' che piu' ci torna comoda? Lo scrittore di fantascienza Philip Dick si e' chiesto piu' volte se la realta' che noi percepiamo non sia altro che una illusione, stupendoci poi con struttura narrative piuttosto complesse ed articolate, soprattutto in termini di spazio e di tempo.
In particolare in "Le tre stimmate di Palmer Eldritch" non segue nemmeno una linea spaziale e temporale univoca, il concetto di realta' e' alterato da continue allucinazioni di cui sono vittima i personaggi che fanno uso di droga ("Chew-Zdove") finendo per alternare sequenze per cosi' dire "reali" - legate a una visione regolare del tempo e dello spazio - a sequenze fortemente "soggettive" o soggettivamente vissute - in relazione all'esperienza soggettiva dei singoli personaggi, slegata dal regolare andamento del tempo e dello spazio.
Tuttavia anche in questo caso, sebbene il concetto di realta' sia distorto dall'(ab)uso di sostanze psicotrope, in ogni sua singola iterazione ricompare il tempo, e sempre con le dirette implicazioni di un "prima" ed un "poi" in cui evolvolvono tutti i vettori di stato della realta'.
In conclusione, penso che Einstein. avesse ragione, "Il tempo non é un mondo in cui viviamo, ma un modo in cui pensiamo", verissimo, e le particelle subatomiche dimostrano che e' veramente cosi', ma penso anche che per oggetti composti da migliaia e migliaia di atomi, cioe' per umani, computer, ed IA, questo mondo in cui il tempo scansiona l'evoluzione degli stati sia il miglior modo per descrivere il concetto di realta'.
(1) Penrose non ci e' riuscito in NMI (1992), Ombre della mente (1997), altri?
(2) perche' e' un oggetto puramente matematico, che vive su carta, nei simulatori di realta' artificiale, e nella mente dei matematici.
@@dtb7354 Hai ragione , condivido quello che hai scritto e grazie per l'analisi che hai condiviso.
Di sicuro la cosa é molto complessa , per dirlo a parole semplici , dipende sempre da come si vuole osservare la questione.
In linea generale io stesso penso che la realtà sia un'illusione nell'illusione , ma non vorrei spingermi a spiegarmi oltre , poiché sono tematiche molto personali e a mio avviso trattabili in altri contesti, non tramite messaggi di risposta su RUclips :)
Di sicuro il tempo come dici tu in qualche modo ci serve , come mezzo per attraversare lo stato di illusione / realtà che andiamo a creare come organismi composti, altrimenti non ci sarebbe ordine e la vita non avrebbe modo di ragionare.
@Luca Stédile parlando di "illusioni", ti porto un esempio di fisica moderna concreta che mi perplime parecchio perche' urta il mio senso di realta' a livelli profondi.
Questa cosa ha un nome: Feynman, e di lui E.Wigner disse che "e' un secondo Dirac, questa volta umano". Molti ritengono che avesse ragione, quantomeno perche' il diagramma che ci ha lasciato e' sconvolgente.
Secondo la fisica "classica" due elettroni che viaggiano uno contro l'altro risentono di una forza repulsiva che cambia il loro tragitto nel rispetto delle leggi di conservazione. Lo studi al liceo, lo rivedi in universita', e nella vita comune e' rassicurante come mandare in boca palle da bigliardo.
Tuttavia, quando Feynman fece le sue considerazioni di quantistica e relativita', ecco che i due elettroni che viaggiano uno contro l'altro hanno ora una iterazione per mezzo di "fotoni" virtuali e particella mediatrice, portatrice di forze ed in grado di propagarsi per tempi infinitesimi, e la cosa inizia ad essere sconvolgente nei corollari perche' "matematicamente" quel diagramma rende plausibile che il fotone virtuale emesso ed assorbito successivamente possa essere emesso ed assorbito in - ha detto proprio cosi' - "punti arbitrari"
Quindi nota il sottile velo di illusione della realta': sarebbe a dire che ... per come percepiamo noi lo scorrere del tempo (cioe' nel verso che noi e tutta la nostra attrezzatura, computer compresi, diamo al tempo) quel benedetto fotone virtuale potrebbe essere assorbito prima di essere emesso, quindi durante l'evento verrebbe prima il futuro e poi il passato.
Prima il "poi" e dopo il "prima".
Alche' uno pensa ... bah, saranno i soliti giochetti da Magia Illusionismo e la Prestigirimirizzazione. Saranno solo trucchi della matematica ...
Ecco, c'e' che se si considera che un positrone e' l'antiparticella dell'elettrone, allora sarebbe a dire che il positrone altro non sarebbe che un elettrone che risale il tempo, e questo ha senso.
Anzi, allo stesso Dirac la cosa sarebbe addirittura piaciuta perche' mette a posto la faccenda della "energia negativa" che lo porto' ad ipotizzare l'esistenza di antimateria.
Fammi capire, un fotone parte dalla superficie del sole, secondo il suo sistema di riferimento impiega 0 secondi per raggiungere la terra. Io che sto sulla terra vedo, dal mio sistema di riferimento, il fotone arrivare dopo 8 minuti. Quello che non mi torna è che se il fotone va alla velocità della luce, io dovrei vedere il fotone dopo un tempo infinito, oppure il fotone non va alla velocità della luce (???) Cos'è che mi sfugge?
lui va alla velocità della luce, ma secondo il suo punto di vista la distanza percorsa è nulla.
ma se un fotone non sa quando parte nè quando arriva, non si accorge di nulla in pratica non esiste come fa ad avere un effetto sulla realtà? Ad esempio illuminare?
Bravissimo, bel video
Il fotone ha un'accelerazione? O fa da 0-100% istantaneamente? Non passando il tempo ma neppure le distanze forse non ha senso la domanda.
Ps gli elettroni a che velocità orbitano intorno al nucleo?
mi verrebbe da dire che la luce sembra quasi piú una manifestazione che un'emissione, come fosse una specie di collegamento tra un punto e un altro. Non credo che abbia molto senso, perché non sò una sega io... ma ho avuto sto flash 😅
Per inciso, se ho capito bene, anche lo spazio si contrae, perciò il fotone non percepisce neanche la distanza percorsa, dal suo punto di vista, anche se ha viaggiato per milioni di anni percorrendo milioni di anni luce, ha percorso uno spazio nullo in un tempo nullo, per lui è come se fosse stato emesso e riassorbito istantaneamente e nello stesso punto... è un'interpretazione corretta?
È come se si materializzasse nel punto di interazione, esatto.
E non viaggia nemmeno nello spazio in senso stretto, siccome è l'interazione a stabilire dove possa trovarsi la particella in base alla funzione d'onda probabilistica che di fatto viaggia nello spazio a velocità pari a c
a me risulta che l'osservatore esterno al sistema di riferimento che viaggia alla C vede il tempo del sistema rallentare, di conseguenza l'ossevatore del sistema (il fotone) vede il tempo dell osservatore esterno accelerare ....non rallentare!
Anche a me viene da pensarla così ma vediamo cosa ci risponde...
ottima ed esaustiva spiegazione
Nessun dubbio. Molto chiaro come sempre.
Se raggiungi la velocità della luce, esci da questo universo. Elementare. Per raggiungere tale velocità però hai bisogna dell'energia dell'intero universo.(verrà scoperto tra centinaia di anni). Quindi nessuno può uscire da questo universo se non tutto l'universo stesso insieme..esattamente come ci è entrato (big bang). Vedi che tutto torna? era elementare. Altre domande?
Se non mi sbali dovrebbe amentarebla frequenza nel verso di movimento e diminuire nel verso opposto se la luce e proietta da un mezzo a velocità notevoli 0.25 di C o superiore
Prima del tuo video avrei pensato che il fotone andando a una velocità della luce
se non avesse qualche incidente potesse essere immortale ma a quanto pare essere immortale corrispondenza a vivere tutta la vita in un solo istante. Quindi una concentrazione di spazio percorso in un solo punto.
Ok grazie
Per questo a guardarlo
limpida sorge la gioia
per questo suo vivo giocare
e per ogni puntino di stella
che e' viva e...
pulsano ammicca un richiamo
all'umano
d' intorno e' intenso il blu mare profondo di senso e
l'umano ammirato da questo tessuto infuocato
e' l'amante appassionato ideale
che cerca in sé stesso l'eguale....
Belsol. Energia...
E se rallentiamo il fotone facendogli attraversare dei mezzi diversi dal vuoto? Ci sono esperimenti che riescono anke a fermare completamente un fotone, in questo caso cosa accadrebbe? Grazie nel caso in cui dessi una tua opinione a riguardo.
è impossibile frenare o fermare il fotone , perché significherebbe rallentare il tempo o fermarlo. in questo senso si può dire che il fotone coincide con il tempo, sono in simbiosi.
Super! Grazie mille
La velocità della Luce non può essere sommata a nessun’altra semplicemente perché è data come assoluta, mentre tutte le altre appartengono ad oggetti che possono viaggiare a valori diversi. Insomma non si dà Luce che possa variare la propria velocità. È un mistero? Assolutamente no! Infatti, se la Luce non ci apparisse con una velocità assolutamente costante, qualsiasi evento sarebbe irripetibile e incerto, dato che nulla può essere pienamente certificato in totale assenza di Luce oppure in presenza di una luminosità incostante cioè tale da far apparire elastici tutti i più stabili punti di riferimento. Sarebbe impossibile, ad esempio, fissare delle unità di misura di qualsiasi tipo: in definitiva, non potrebbe esistere neppure la stessa Scienza!
È invece misterioso capire perché un oggetto che si distingua nettamente da altre cose possa rilevarsi e rivelarsi solo attraverso ciò che è completamente diverso da sé. Il fotone non vede il Tempo? È naturale! Per la Luce non è visibile neppure lo Spazio. Il mistero però si dipana se supponiamo che la Luce sia cieca: sembrerebbe paradossale ma deve essere proprio così, perché pur essendo la condizione essenziale perché tutti possiamo vedere, nulla ci dice che nella propria singolarità questa capacità sia negata innanzitutto ad essa.
Ma è chiara che se la luce è cieca, qualsiasi sia la sua velocità, non solo non vede il Tempo, lo Spazio e, dunque, il Movimento, ma anche non vede né se stessa né tantomeno la propria velocità.
La Luce si spiega meglio osservando il Mare: si muove, ma per se stesso sembra non avere alcuna velocità confrontabile con la Terraferma.
Più che di “velocità” per la Luce si dovrebbe parlare di “movimento di struttura”! Qui, però, comincerebbe un nuovo Discorso!
Secondo una mia logica esiste solo il movimento e lo spazio, il tempo è una nostra convenzione, o meglio potrei dir che il mio tempo è strutturato sulla base di movimenti costanti, per esempio: il sole che vediamo girare attorno alla terra, e siamo certi che il suo movimento è costante e regolare perché esistono altri movimenti che, quelli dei Pianeti e dei satelliti, girano attorno ai propri punti di riferimento con una suprema regolarità. A noi basterà dividere il cosiddetto giorno in ore, minuti e secondi e abbiamo creato il tempo. In realtà il tempo non è una sostanza, non ha una propria personalita, quindi non ha una propria realtà. Ma non sarebbe esatto dire che il tempo non esiste, perché è una cosa che ci fa troppo comodo. Eppoi che senso avrebbe insistere nella sua " non esistenza "? Metteremmo in crisi le teorie di Eistein, che anche quelle ci sono di aiuto per capire molte cose.
Piccola domanda che mi sorge alla visione di questo video: so che esistono, per aver visto Star Trek, le radiazioni Cerenkov prodotte quando si supera la velocità della luce. La velocità della luce non può essere superata, se però è la luce ad andare più piano sarebbe possibile che qualche particella la sorpassasse, producendo un bagliore azzurro. Ma se la luce non può andare più piano, cosa succede per farla viaggiare a velocità inferiori a 300mila Km/s? Se trovi il tempo di rispondermi per favore in parole semplici come questo video perchè all'università ho fatto altro, grazie in ogni caso.
Nel vuoto la luce ha una velocità pari a c nessuna particella con massa può andare a quella velocità. In un mezzo di propagazione, la velocità della luce è inferiore a c, in acqua circa il 75% di c. Quindi una particella in un mezzo può viaggiare a una velocità superiore a quella della luce in quel mezzo; gli elettroni, nelle piscine per immersione della barre di uranio nelle centrali di produzione di energia nucleare, nelle relazioni termonucleari riescono a superare la velocità della luce, producendo quel tipico bagliore bluastro
Mi chiedevo, ma questa cosa e modo di pensare lo si sapeva già dal inizio , che per il fotone lo scorrere del tempo è 0 , cioè lo si aveva capito fin da subito oppure è un idea che abbiamo capito in Tempi recenti? , ci pensavo anche in relazione ai film e altre opere di fantascienza che riguarda tipo cose sul tempo, che nella fantascienza passata non sembra che si sfrutta questa idea
Scusate l'ignoranza, ma fatico a capire. Ma se nell'esempio del treno ultra rapido abbiamo detto che vedrei gli orologi fuori dal treno rallentare, portando la cosa all'estremo dovrei vedere tutto fermo tranne "me" e il mio orologio va ancora "normale". Potrei quindi invecchiare mentre tutto il resto rimane invariato. Perché quindi si dice che è per me che il tempo non passa? Ovviamente nella finzione in cui sia io che il treno ed il mio orologio fossimo privi di massa.
Ma il sistema di riferimento, non può essere un altro fotone?
Ottima spiegazione, se ho capito io possono capire tutti🤸🏻♂️
Se intendi dire studiare il comportamento del fotone rispetto ad un altro, la risposta è nel video. Non è possibile considerare un sistema di riferimento che si muova a velocità c rispetto ad un altro; automaticamente scartiamo il fotone come candidato
In un sistema di riferimento si riescono a percepire i fenomeni esterni solamente se si riesce a ricevere informazioni. Un sistema che viaggerebbe alla velocità della luce non può essere raggiunto da nessuna informazione e non percepisce nulla dall'esterno. Questo perché qualsiasi informazione esterna avrebbe bisogno di raggiungerlo e, non potendo andare più velocemente, non lo farebbe mai.
Grazie per i chiarimenti 🤗❤️
@@alessandrorossi3573 non c'è direzione ma che disperazione e
EVA FILM cosa intendi? Se ci sono due punti c'è una retta che li collega e quella sarebbe la direzione.
Forse per il fotone non ci sarebbe una direzione perché è in un sistema a 0 dimensioni. Ma le informazioni che si trovano esternamente una direzione ce l'avrebbero per tentare di raggiungerlo.
È da un po' che ci perso , premesso che faccio filosofia nel mio discorso e non ragiono in modo scientifico . Possiamo dire che un fotone si trova ovunque nell' universo nello stesso istante , se penso che l'universo si espande e che questa espansione vinca sulla gravità in futuro ci troveremo materia fredda isolata da tutto il resto . La materia prima o poi decade in radiazioni e quindi tutto si trasforma in luce . Ma la luce collassa in un punto ( perché si trova ovunque ) , ci ritroveremo quindi nelle stesse condizioni prima del BigBang 🤔🤔🤔🤔
Teoria del big rip
Tutto giusto ed esaustivo, salvo per il pezzo in cui fai l'esempio del passeggero dell'ipotetico treno con velocità relativistica. Per il passeggero il suo tempo scorrerebbe lentissimo (ma lui ovviamente non si accorgerebbe direttamente), se ne accorgerebbe vedendo fuori gli orologi e gli eventi accadere molto più veloci! (quindi non certo più lenti..) Al contrario visto da fuori lui e tutto ciò che sta accadendo all’interno del treno sarebbe come congelato. Di fatto è come cadere ipoteticamente in un buco nero, nel morire riusciremmo a vedere il "destino dell'universo"..
Per il fotone tutto gli accade istantaneamente, e in effetti il suo mondo è bidimensionale (o forse addirittura monodimensionale..?)
ciao, ogni osservatore vedrà il tempo degli eventi esterni che viaggiano a una certa velocità relativa rallentati, mai accelerati. Solo nel caso di dilatazione gravitazionale entra in gioco in tempo accelerato, in relatività ristretta no.
@@RandomPhysics Cioè, stai dicendo che per tutti gli osservatori (sia passeggeri che la gente "ferma") gli uni verso gli altri, appariranno ugualmente rallentati reciprocamente?
Scusami ma se è questo che intendevi, la cosa non ha alcun senso, anche perché così non verrebbe spiegato l'esperimento concettuale dei due gemelli (quello dove uno viaggia quasi alla velocità della luce, rimanendo giovane, e dell'altro sulla terra invecchia. Uno vedendo l'altro lo vedrà accelerato o rallentato, in base al proprio sistema di riferimento, non possono risultare entrambi rallentati.
Viceversa se intendevi che i viaggiatori del treno a velocità relativistica vedano quelli fermi alla stazione rallentati, ribadisco quanto ho scritto in origine, è il contrario! Essendo che il tempo dei viaggiatori scorre a rallentatore, vedono tutto il resto scorrere più veloce. Tornando all'esempio dei due gemelli, ipoteticamente guardandosi in faccia, quello in viaggio vedrebbe quello fermo invecchiare a vista d'occhio come in un "fast forward".
@@filolgi essendo ciascun sistema inerziale equivalente agli altri, il concetto di moto è completamente relativo. Non ha senso parlare di osservatori fermi in assoluto o in movimento in assoluto. Quindi non può essere che uno dei due osservatori veda l'altro con un tempo rallentato e che viceversa il tempo sia accelerato, altrimenti verrebbe meno questa simmetria e uno dei due sistemi sarebbe privilegiato. È proprio su questo che si basa il paradosso dei gemelli.
@@filolgi idem per la contrazione delle lunghezze, ciascun osservatore vede gli oggetti in movimento più corti, mai più lunghi.
@@RandomPhysics No, ciascun sistema non può essere considerato "inerziale equivalente agli altri", è proprio qui "l'inghippo logico" secondo me.. Uno, quello "in stato di quiete", è "fermo", l'altro in viaggio a quasi velocità C rispetto al fratello, in un viaggio di A/R dove subirà un accelerazione/decelerazione incredibile per 2 volte (o comunque un accelerazione centrifuga continua in caso compia un anello), che il fratello fermo non subisce. So che sto affermando una cosa "strana", ma forse è proprio questo lo accomuna al poveretto che sta cadendo nel buco nero. Entrambi subiscono grandissime forze di accelerazione che ne distorcono lo spazio/tempo soggettivo.
E in effetti se ci si pensa lo spazio/tempo viene distorto (si comprime uno e si dilata l'altro, e viceversa in caso di condizioni invertite), sia dalla velocità con cui si viaggia, sia con l'accelerazione subita. Un po' come muovere un oggetto dentro un fluido (che è in effetti in questo caso lo "spazio/tempo", che secondo alcune recenti teorie ha una sua "trama", come in passato teorizzato e nominato come "etere", che darebbe una spiegazione alternativa all'introvabile "materia oscura"), questo verrà deformato elasticamente sia dall'inerzia dell'oggetto stesso in fase di accelerazione/decelerazione per la sua stessa massa inerziale che tenderà ad opporsi alle variazioni di moto, sia per la compressione fluidica del fluido in cui è immerso (che aumenterà all'aumentare della velocità rispetto al fluido). Di fatto se la "teoria dell'etere" fosse corretta, potrebbe essere considerato questo come sistema di riferimento "univoco", sistema che comunque è soggetto a perturbazioni ovviamente, come quelle indotte macroscopicamente dalla gravità.
Comunque, tornando all'esempio, i due gemelli potrebbero essere considerati sistemi "inerziali equivalenti" l'uno con l'altro, solo nel caso partissero entrambi per un viaggio in direzioni opposte, ipoteticamente osservandosi a vicenda però, si vedrebbero reciprocamente non andare ne a rallentatore ne accelerati, ed invecchierebbero infatti allo stesso modo, ma comunque molto meno rispetto a chi è rimasto sulla terra.
bro ma se il fotone si identifica come "velocità della luce" quindi ha una velocità rispetto ad un punto di riferimento non è istantaneo... altrimenti la luce non impiegherebbe 8 minuti ad arrivare dal sole alla terra o sbaglio? cioè sarebbe istantaneo e se sarebbe istantaneo non sarebbe velocità.. sbaglio qualcosa? scusa la mia ignoranza ma vedo che la logica mi confonde le idee
se lo spazio si curva formando gravità come un campo può esistere una particella di spaziotempo?
blostr fig esiste certamente la perturbazione di tale campo gravitazionale, che genera le cosiddette onde gravitazionali. Alcune teorie moderne cercano di associare queste onde a una particella, di spazio-tempo come dici tu, ossia a un quanto (il gravitone), però ci sono dei problemi nel farlo
Si ed è teoricamente previsto. Ma risulta essere estremamente difficile dimostrarlo sperimentalmente
@@lollo7417 2015
Esattamente sappiamo che la gravità esiste ma non sappiamo come funziona , giusto XD
So che non è il modo più bello per farsi conoscere, ma essendo poco più che uno studente è l'unico che posso permettermi.
Mi occupo di ingegneria aerospaziale e curiosità varie legate allo spazio o alla scienza in generale.
Mi farebbe molto piacere se passaste a dare un'occhiata al mio canale o mi faceste sapere cosa ne pensate.
Un saluto a tutti
Complimenti per la spiegazione 👍🏻
Muy buena explicación de la relatividad.
In pratica noi vediamo l’universo in quattro dimensioni (3spazio e una tempo) e il fotone vede l’universo come se avesse zero dimensioni , la cosa sembra abbastanza assurda,ma perché poi si aggiunge che il fotone viaggia solo nella dimensione spaziale se per lui non c’è più uno spazio da percorrere ?Poi volevo chiedere anche: andando a velocità vicine a quelle della luce vedremmo un universo rimpicciolito e rallentato quindi?
ma quindi questo non potrebbe rispondere al fenomeno dell'entaglement?se due particelle sono correlate e per loro il tempo e lo spazio non esistono,perchè tutto avviene in un istante..non risponde alla domanda del perche'e come le due particelle "sentono"la variazione di stato di una rispetto all'altra?
quindi la luce è onnipresente, se dal suo punto di vista il tempo non scorre puo raggiungere qualsiasi punto dello spazio istantaneamente.
oltretutto la velocita' della luce è la costante su cui si regge l'universo.E possiamo dire che siamo fatti di luce, visto che in un certo senso energia emateria sono una cosa sola.
Assurdo come i testi sacri,scritti millenni fa ,facevano anch'essi riferimento alla luce associandola a "Dio", essere onnipresente e che ci ha creato a sua immagine e somiglianza.. non sono credente,ma bah....certe cose ti lasciano di stucco
in effetti...
Ecco perché Dio che è luce pura, non è soggetto alle leggi spazio/tempo e per Lui il tempo non esiste o meglio non è considerato come lo consideriamo noi
Il fotone osservando due eventi successivi in un sistema di riferimento a lui inerziale, vedrebbe l'intervallo di tempo che separa quei due eventi di valore infinito, dunque il tempo fermo nell'altro sistema di riferimento, e fin qui ok.
Quanto al suo tempo proprio? Cioè il tempo misurato all'interno del suo sistema di riferimento? Quello non dovrebbe "trascorrere"?
Domando: visto che per un fotone l' istante in cui viene emesso è lo stesso nel quale arriva , si può dire che la luce di una Stella lontana è partita nell ' istante in cui la vediamo?? Grazie.
No, confondi due aspetti diversi che in realtà sono fenomeni relativistici. Per l'osservatore la luce del sole ad es impiega effettivamente otto minuti per raggiungere la terra. Non così per il fotone emesso dal sole, il quale da parte sua vede raggiungere la meta istantaneamente