Quel sentire la vita come priva di significato, tipica di Cechov, è molto presente nel racconto insieme al tema della paura di cui parla uno dei personaggi Dimitri, che è come sapesse già che sarà tradito dall' amico. Quella paura , che tutti abbiamo vissuto per molto tempo o solo per pochissimi angoscianti istanti, è forse la paura che deriva dalla oscura consapevolezza che la vita, così anelata e desiderata, alla fine non ha significato. Eppure eppure...la lirica delle sue descrizioni della natura incantano e fanno pensare che forse ...forse un significato c'è, anche se poi le ombre dell'inconsistenza calano di nuovo inesorabili. Questa è la mia sensazione nell'ascoltare la tua magistrale lettura. Grazie Chiara
Carissima amica mia, hai fatto una perfetta analisi di questo racconto... Dimitri sa. Sa già tutto, e non solo perché dalla vita non si aspetta niente, ma anche perché avrà notato gli sguardi di desiderio dell'amico nei confronti della moglie, sguardi difficilmente oscurabili. La domanda di Dimitri, è quella che a volte (o spesso) ci poniamo anche noi, e che ci fa perdere nell'angoscia del non-senso; però, come hai giustamente notato tu, l'amore per la vita è potente, e prepotentemente riesce qua e là ad affiorare. È forse tutto lì, il senso vero del vivere. Grazie! ❤️🌹
Buongiorno, ho finito ora di ascoltare e scoprire questa nuova perla di Cechov. Avevi ragione, completamente diverso da quello che mi aspettavo e mi è piaciuto molto. Mi piacciono quelle atmosfere che descrive e che riesci a trasmettere magnificamente con la tua lettura☺️ È stata anche un’occasione per fermarsi a riflettere sulla nostra vita in un modo particolare, profondo e, effettivamente, anche un po’ inquietante. Sempre di corsa, si tende a non pensarci troppo, a vivere e basta, ma se ci si ferma un momento o, in caso di eventi non felici, possono sicuramente emergere tanti interrogativi che purtroppo per noi sono destinati, nella nostra vita di tutti i giorni, a restare senza risposta. Grazie. Buona giornata carissima 🥰
Esattamente mia cara... Nella nostra vita, il tempo per fermarsi e riflettere sul senso della nostra esistenza, è sempre così poco... Ma se solo ci soffermiamo a riflettere sui tanti interrogativi della vita, ci sentiamo quasi annegare nel non senso di tutto. E, parallelamente, c'è chi vive tutto con estrema superficialità, camminando sopra i sentimenti altrui... Buona giornata a te, cara... ❤️😍🌹
Carissima!!! 😍 Non avevo visto questo tuo commento! Mannaggia a RUclips che non mi manda notifiche...😟 Perdonami! Grazie mille, l'elenco telefonico potrebbe essere un'idea! 😅 È un commento bellissimo!!! ❤️😍
Ti ringrazio molto per questo tuo commento... ❤️ Ogni parere ha un grandissimo valore. Si, in generale, la letteratura riflette moltissimo delle atmosfere del proprio Paese, e del contesto temporale in cui ciascun autore ha vissuto o vive. Grazie ancora! 🌹🌞
@@valegge2609 in realtà ho letto quasi tutto di Dostoevskij e molto di Cechov. L'impressione che mi sono fatta non nasce dall'ascolto di un unico audiolibro 😬
Buongiorno Chiara! Ecco una forma di matrimonio che non è d'amore ma nemmeno un matrimonio "combinato": un matrimonio... per pietà? Si sposa uno spasimante che non si ama, sapendo che non lo si amerà mai, e senza esserne costrette? Pazzesco. Certo che poi il marito si pone dei dubbi esistenziali e giustamente non ci capisce nulla. Sai, ho letto tanto degli scrittori russi, Dostoevskij, Puškin, Tolstoj, Gogol' (che era ucraino), e di Cechov, che mi risulta meno "lontano". Non sono riuscita ad andare molto d'accordo con loro (gli scrittori russi intendo), nemmeno rileggendoli: o meglio, a tratti sì a tratti no, o piuttosto, qualche opera sì, qualche opera no, ma non saprei descrivere realmente l'effetto che mi fanno, se non, che li sento tanto 'diversi', lontani, "strani". Ne ho parlato con mio marito, visto che entrambi li abbiamo letti, e alla fine ho concluso che io li sento troppo diversi dalla nostra cultura più occidentale (indipendentemente dall'epoca!): se penso agli autori europei (o anche americani) loro contemporanei, che leggo con tanta facilità, che riesco ad apprezzare e comprendere appieno, che dire? Forse dipende dal fatto che in quello stesso tempo in Russia erano più arretrati, avevano ancora i servi della gleba, il loro sistema amministrativo era quasi feudale, e l'ambiente si riflette per forza nella mentalità e nella letteratura. Ma non so, nemmeno io ho le risposte in tasca e potrei dire le stesse cose dei due protagonisti del racconto: a volte non si capisce nulla, e non solo di alcuni autori letterari, ma, come nel racconto, della vita o di certi accadimenti di essa! Grazie mille, che brava che sei
Buongiorno carissima! Grazie per le tue riflessioni sempre così profonde e stimolanti! Si, è vero... Negli scrittori russi si risente molto del loro tempo: la tristezza, l'ineluttabilità di certe situazioni, l'essere compressi in un sistema che obbliga all'obbedienza. Eppure... Eppure possiamo ugualmente trovarci tante cose anche di noi, e del nostro vissuto, perché i sentimenti possiamo traslarli in altri tempi e luoghi, ma rimangono più o meno gli stessi. Se pensiamo alle generazioni passate del '900, quando alla donna non era richiesto neppure il piacere, quante si sono sposate pur di uscire da famiglie opprimenti, o povere, oppure nell'ignoranza di cosa fosse davvero il matrimonio, spinte da sogni romantici che s'infrangevano poi davanti alla realtà, ma ormai dovevano sopportare... Quanti, donne e uomini, ancora oggi vivono, per mille ragioni, dentro rapporti finiti, insoddisfacenti, inconsistenti... I tempi e i luoghi cambiano ma noi, per certi aspetti, rimaniamo gli stessi/e. Un abbraccio, e ancora grazie, grazie, grazie! ❤️🌞
C'è una tra le malattie dell'anima, che è la più devastante e invalidante: la paura di vivere...
Buon ascolto! 🎧❤️
Come sempre...sei bravissima ❤️
Felice che ti sia piaciuto, Claudia! ❤😍
Bello, bello, bello. Grazie Chiara!
Grazie, grazie, grazie mille Guancarlo! 🙏🏻🌞
Grazie 🙏bellissima lettura, voce stupenda
Grazie! Grazie di cuore! ❤️🌹
Magnífica lettura di un grande del teatro. Bravissima 👏
Si, Cechov è immenso! Grazie! 🙏❤️
Quel sentire la vita come priva di significato, tipica di Cechov, è molto presente nel racconto insieme al tema della paura di cui parla uno dei personaggi Dimitri, che è come sapesse già che sarà tradito dall' amico. Quella paura , che tutti abbiamo vissuto per molto tempo o solo per pochissimi angoscianti istanti, è forse la paura che deriva dalla oscura consapevolezza che la vita, così anelata e desiderata, alla fine non ha significato. Eppure eppure...la lirica delle sue descrizioni della natura incantano e fanno pensare che forse ...forse un significato c'è, anche se poi le ombre dell'inconsistenza calano di nuovo inesorabili. Questa è la mia sensazione nell'ascoltare la tua magistrale lettura. Grazie Chiara
Carissima amica mia, hai fatto una perfetta analisi di questo racconto... Dimitri sa. Sa già tutto, e non solo perché dalla vita non si aspetta niente, ma anche perché avrà notato gli sguardi di desiderio dell'amico nei confronti della moglie, sguardi difficilmente oscurabili.
La domanda di Dimitri, è quella che a volte (o spesso) ci poniamo anche noi, e che ci fa perdere nell'angoscia del non-senso; però, come hai giustamente notato tu, l'amore per la vita è potente, e prepotentemente riesce qua e là ad affiorare. È forse tutto lì, il senso vero del vivere. Grazie! ❤️🌹
@@ChiaraFoianesi grazie a te Chiara, queste tue letture sono un dono prezioso
Se dici così mi commuovi... ❤️❤️
@@ChiaraFoianesi ♥️
Grazie cara Rosalba, grazie di tutto cuore! ❤️☀️❤️
Che bella lettura. Grazie.
Grazie a te, Liliana! ❤️🌹
Grazie Chiara, la tristezza di sapere già come va a finire... Un abbraccio
Un abbraccio a te, cara Lorena... ❤️🌹
Grazie della.lettura e buon onomastico!🎉
Grazie mille Chiara!!!😍 Buon onomastico anche a te! ❤️🌹
Ti ho scoperta oggi,mamma mia quanto sei brava.❤❤❤Che regalo!!
Ciao Raffaele!!! Benvenuto, e grazie davvero di cuore per quello che hai scritto... ne sono felicissima! 🥰😍❤️
Un capolavoro. Che hai interpretato da dio, cioè da Diva
Grazie mille carissimo! 🤩 🌞😘
@@ChiaraFoianesi ❤
Buongiorno, ho finito ora di ascoltare e scoprire questa nuova perla di Cechov.
Avevi ragione, completamente diverso da quello che mi aspettavo e mi è piaciuto molto.
Mi piacciono quelle atmosfere che descrive e che riesci a trasmettere magnificamente con la tua lettura☺️
È stata anche un’occasione per fermarsi a riflettere sulla nostra vita in un modo particolare, profondo e, effettivamente, anche un po’ inquietante.
Sempre di corsa, si tende a non pensarci troppo, a vivere e basta, ma se ci si ferma un momento o, in caso di eventi non felici, possono sicuramente emergere tanti interrogativi che purtroppo per noi sono destinati, nella nostra vita di tutti i giorni, a restare senza risposta.
Grazie. Buona giornata carissima 🥰
Esattamente mia cara... Nella nostra vita, il tempo per fermarsi e riflettere sul senso della nostra esistenza, è sempre così poco... Ma se solo ci soffermiamo a riflettere sui tanti interrogativi della vita, ci sentiamo quasi annegare nel non senso di tutto. E, parallelamente, c'è chi vive tutto con estrema superficialità, camminando sopra i sentimenti altrui... Buona giornata a te, cara... ❤️😍🌹
@@ChiaraFoianesi esattamente così cara👍💗
Bello
Grazie!❤️
❤️❤️❤️
❤️🌹❤️
Io starei ad ascoltarti per ore anche se leggessi l’elenco telefonico… 🥰
Carissima!!! 😍 Non avevo visto questo tuo commento! Mannaggia a RUclips che non mi manda notifiche...😟 Perdonami!
Grazie mille, l'elenco telefonico potrebbe essere un'idea! 😅 È un commento bellissimo!!! ❤️😍
@@ChiaraFoianesi 🥰🥰🥰
@@zialu8381 ❤️❤️
Salve complimenti per questa bellissima interpretazione....potrei sapere se leggerà di Anton Cechov reparto n. 6?
Grazie di cuore, Federica! 🙏 Al momento ho già delle letture programmate, ma la ringrazio per il suo suggerimento, che mi sono subito segnata! ❤️
@@ChiaraFoianesi ok grazie ancora
Ahimè la letteratura russa è un po' troppo melensa, "dolciastra" e sospirata per i miei gusti, però ho comunque apprezzato il tuo lavoro. Grazie!
Ti ringrazio molto per questo tuo commento... ❤️ Ogni parere ha un grandissimo valore. Si, in generale, la letteratura riflette moltissimo delle atmosfere del proprio Paese, e del contesto temporale in cui ciascun autore ha vissuto o vive. Grazie ancora! 🌹🌞
@@ChiaraFoianesi hai proprio ragione!!
@@valegge2609 in realtà ho letto quasi tutto di Dostoevskij e molto di Cechov. L'impressione che mi sono fatta non nasce dall'ascolto di un unico audiolibro 😬
Buongiorno Chiara! Ecco una forma di matrimonio che non è d'amore ma nemmeno un matrimonio "combinato": un matrimonio... per pietà? Si sposa uno spasimante che non si ama, sapendo che non lo si amerà mai, e senza esserne costrette? Pazzesco. Certo che poi il marito si pone dei dubbi esistenziali e giustamente non ci capisce nulla.
Sai, ho letto tanto degli scrittori russi, Dostoevskij, Puškin, Tolstoj, Gogol' (che era ucraino), e di Cechov, che mi risulta meno "lontano".
Non sono riuscita ad andare molto d'accordo con loro (gli scrittori russi intendo), nemmeno rileggendoli: o meglio, a tratti sì a tratti no, o piuttosto, qualche opera sì, qualche opera no, ma non saprei descrivere realmente l'effetto che mi fanno, se non, che li sento tanto 'diversi', lontani, "strani". Ne ho parlato con mio marito, visto che entrambi li abbiamo letti, e alla fine ho concluso che io li sento troppo diversi dalla nostra cultura più occidentale (indipendentemente dall'epoca!): se penso agli autori europei (o anche americani) loro contemporanei, che leggo con tanta facilità, che riesco ad apprezzare e comprendere appieno, che dire? Forse dipende dal fatto che in quello stesso tempo in Russia erano più arretrati, avevano ancora i servi della gleba, il loro sistema amministrativo era quasi feudale, e l'ambiente si riflette per forza nella mentalità e nella letteratura. Ma non so, nemmeno io ho le risposte in tasca e potrei dire le stesse cose dei due protagonisti del racconto: a volte non si capisce nulla, e non solo di alcuni autori letterari, ma, come nel racconto, della vita o di certi accadimenti di essa!
Grazie mille, che brava che sei
Buongiorno carissima! Grazie per le tue riflessioni sempre così profonde e stimolanti! Si, è vero... Negli scrittori russi si risente molto del loro tempo: la tristezza, l'ineluttabilità di certe situazioni, l'essere compressi in un sistema che obbliga all'obbedienza. Eppure... Eppure possiamo ugualmente trovarci tante cose anche di noi, e del nostro vissuto, perché i sentimenti possiamo traslarli in altri tempi e luoghi, ma rimangono più o meno gli stessi. Se pensiamo alle generazioni passate del '900, quando alla donna non era richiesto neppure il piacere, quante si sono sposate pur di uscire da famiglie opprimenti, o povere, oppure nell'ignoranza di cosa fosse davvero il matrimonio, spinte da sogni romantici che s'infrangevano poi davanti alla realtà, ma ormai dovevano sopportare... Quanti, donne e uomini, ancora oggi vivono, per mille ragioni, dentro rapporti finiti, insoddisfacenti, inconsistenti...
I tempi e i luoghi cambiano ma noi, per certi aspetti, rimaniamo gli stessi/e. Un abbraccio, e ancora grazie, grazie, grazie! ❤️🌞