"...Il cambiamento è avvenuto più tardi; e quando è successo era come se stesse succedendo ad altri, non come qualcosa che poteva succedere a noi..." Amiche e amici, spero che questo racconto vi piaccia, così quanto è piaciuto a me... ❤
Si... È esattamente come mi sono sentita anch'io leggendolo. Un qualcosa di tenebroso che ha aleggiato dall'inizio alla fine... Un'attesa ansiosa di qualcosa di terribile, che stava per accadere... Grazie di cuore per questo bellissimo commento! ❤️
Fiato sospeso, commozione, inquietudine, un finale che turba. Cosa è successo alla coppia? Cosa c'è nel loro bambino che non va e che trasforma i genitori, che li separa emotivamente? Carver lo accenna appena, una doppiezza....E questo essere vago rende tutto più spaventoso. Ci si interroga molto su ciò che può essere il bambino e chi siamo noi. Grazie Chiara
Fiato sospeso e grande commozione, esatto... un alone di inquietudine che pervade fin dall'inizio il racconto.. Il pavone come presagio di qualcosa di oscuro. Il bambino... un danno cerebrale? Una personalità schizoide? Carver non ce lo dice, ci lascia davvero con il fiato sospeso, con l'unica certezza della tragedia che si abbatte su una coppia, il cui destino è stato deciso da una serata come tante...
Nonna Rosi... Che bello firmarti così! 😍 Si, il racconto è pieno d'inquietudine e di profonda tristezza, hai ragione. Grazie di cuore per questo commento! ❤️🌞🌹
Splendido voglio comprarmi questa raccolta di racconti. è un autore che ho imparato a conoscere grazie al tuo canale memorabile il racconto la Cattedrale .Ricordi ( è passato parecchio da quando hai caricato questo racconto!) quante volte si ode lo stridere del pavone? Beh lo scrittore Carlo Dossi accosta lo stridere del pavone al lamento della vanità ed un po' di vanità in Fran almeno in principio c'è ,soprattutto se la confronti con la semplicità di Olla ( questa cosa dei denti è fantastica🤣) cha ama il figlio anche se è brutto, Fran invece maledice quella serata perchè resta incinta- un messaggio terribile la morte di ogni vanità ! Bravissimi tu e Carver😘
Penne è un racconto è tanto, tanto doloroso. Sin dall'inizio si avverte un'atmosfera opprimente, e la sensazione che qualcosa di orribile debba accadere... Poi, il finale... quel desiderio di "normalità e semplicità", che porta alla tragedia. Molto doloroso... ❤️
Ho ascoltato il finale più volte, mi risvegliava qualcosa... Loro si sono concentrati sulla bruttezza fisica di Arold e poi, quando a loro volta hanno un figlio, il padre nota questa inquietante doppiezza di carattere. È una cosa che non ho mai capito dell'umanità e provato sulla mia pelle: giudicare l'altro dall'aspetto fisico e non considerare la mente, se non in un secondo tempo.
Mia cara Emanuela... la tua osservazione è interessante e giustissima! Questo soffermarsi sull'aspetto fisico del bambino, eppure esserne attratti fino a decidere di volerne uno, forse attratti dalla vita semplice dei due amici. E il destino li aspettava al varco. L'umanità decide chi sei spesso solo giudicandoti esteriormente: aspetto fisico, abbigliamento indossato, modo di vivere... e ciò che è nella tua mente, spesso è solo un aspetto secondario. ❤
Ottima scelta Chiara, come sempre del resto, ma Carver riesce a far diventare poesia la comune vita di comuni persone, finale un po’ amaro ma anche questa è vita comune
Trepidante attesa e..quale sorpresa ,ti volevo propio chedere Carver, resisto ancora un po per trovare l attimo migliore ,sono curiosa della tua interpretazione.
Mi viene in mente questo: in quella coppia così particolare, con quel bambino brutto, con un pavone in giardino, con quella donna che, senza vergogna mette in bella mostra il calco dei denti ( cosa che sarebbe di cattivo gusto anche fossero stati perfetti ) forse Fran, così normale, coi suoi capelli, col suo personalino, vede qualcosa che lei non ha, nonostante la sua bellezza e la sua vita ben inserita nei canoni della coppia classica senza figli. Una gioia di vivere, un affetto reciproco sincero, una coppia soddisfatta della propria esistenza. E prova a copiarla.......senza riuscirci ahimè
Ciao Chiara! Molto 'americane' queste due coppie (e la mamma del 'bruttissimo bambino' è anche piuttosto inquietante), molto 'americana' e inquietante anche questa cena fra due coppie quasi sconosciute, eccettuati i due colleghi di lavoro, questa serata piena di stranezze. Epperò... Il narratore e sua moglie Fran non volevano figli: volevano altre cose, lo dice chiaramente, che figli probabilmente non ne avrebbero voluti mai. In quel momento la felicità non era apparente, finché erano loro stessi erano contenti così. Poi è Fran che si fa, direi quasi, 'sconvolgere' da quella serata quasi surreale. Perché basta così poco per cambiare all'improvviso, all'improvviso volere un figlio che fino a qualche ora prima non ci si sarebbe sognati di volere? Immaturità forse, influenzabilità... non credo invidia. Certo è che loro non avevano la vocazione a procreare, e dovevano rimanere consapevoli di ciò, rimanere fedeli alla propria natura. Non comprendo quale forza, nel giro di poche ore possa avere scombussolato Fran (il marito più che altro in quel momento la asseconda, non credo per avere un figlio, ma solo per voglia di sesso). Non comprendo. Quest'anno a luglio io e mio marito compiremo il decimo anniversario di matrimonio. Non abbiamo figli, non ne abbiamo mai sentito l'esigenza, così come la coppia all'inizio del racconto. E' stato tutto chiaro fin da prima di sposarci, e ogni tanto è anche bene tornare a riparlarne per vedere se per qualcuno dei due è cambiato qualcosa. No, non siamo cambiati, siamo sempre così, sappiamo com'è il nostro carattere, e che cosa possiamo e non possiamo fare (non è solo questione di volere o non volere, talvolta è anche sentirsi capaci o no!). Non siamo una coppia in simbiosi, anzi siamo tanto individualisti entrambi, e diversi in molte cose, ma stiamo bene così, fra noi due. E dunque non posso comprendere un cambiamento repentino come quello del racconto, che infatti si è rivelato uno sbaglio, una fonte di errori.. E lo immaginavo che i capelli di Fran si sarebbero nefastamente accorciati! ;) Il racconto è interessante, perché fa pensare, anche se non si riesce a darsi delle spiegazioni: si prende così com'è, e va benone! Grazie mille :) ❣️
Ciao carissima! 😍 Si, una serata strana, che insinua nel lettore un senso di inquietudine, l'inspiegabile attesa di un finale tragico. Non so, noi donne siamo creature strane e complesse. A volte il desiderio di maternità può essere sopito, latente, e risvegliarsi con un inspiegabile struggimento davanti ad bambino appena nato. Forse Fran è stata spinta anche da quella felicità fatta di piccole cose, chissà... Come spesso accade, però, è la vita che poi decide per noi... Un abbraccio grande! ❤️
"...Il cambiamento è avvenuto più tardi; e quando è successo era come se stesse succedendo ad altri, non come qualcosa che poteva succedere a noi..." Amiche e amici, spero che questo racconto vi piaccia, così quanto è piaciuto a me... ❤
Grazie di cuore, mi ha molto fatto piacere ascoltarti.👍❣️Bravissima.❤
Ne sono tanto, tanto felice!❤️🥰🌹
Ottima lettura. Grazie!
Grazie di cuore! 🙏🏻🌞
Molto bello, grazie!!
Grazie Anna! ❤️
Fino alla fine sono rimasta col fiato sospeso. Grazie per questa interessante condivisione, molto apprezzata !
Si... È esattamente come mi sono sentita anch'io leggendolo. Un qualcosa di tenebroso che ha aleggiato dall'inizio alla fine... Un'attesa ansiosa di qualcosa di terribile, che stava per accadere... Grazie di cuore per questo bellissimo commento! ❤️
Bravissima! Grazie
Grazie di cuore! ❤
Fiato sospeso, commozione, inquietudine, un finale che turba. Cosa è successo alla coppia? Cosa c'è nel loro bambino che non va e che trasforma i genitori, che li separa emotivamente? Carver lo accenna appena, una doppiezza....E questo essere vago rende tutto più spaventoso. Ci si interroga molto su ciò che può essere il bambino e chi siamo noi. Grazie Chiara
Fiato sospeso e grande commozione, esatto... un alone di inquietudine che pervade fin dall'inizio il racconto.. Il pavone come presagio di qualcosa di oscuro. Il bambino... un danno cerebrale? Una personalità schizoide? Carver non ce lo dice, ci lascia davvero con il fiato sospeso, con l'unica certezza della tragedia che si abbatte su una coppia, il cui destino è stato deciso da una serata come tante...
Meraviglioso racconto, grazie per questa bellissima lettura 🥰🥰🥰
Grazie davvero di cuore a te per aver ascoltato.... ❤️💚🌹❤️
Mi tieni tanta compagnia. Leggi (ossia reciti in modo divino). Grazie ❤
Cara Claudia, ti ri grazio tanto! ❤️❤️☀️
bravissima. Grazie.
Grazie mille! 🙏🏻
Grazie, bello il racconto , ottima la lettura.
Grazie mille Eleonora... Ne sono felicissima! ❤️🌹
Carver! Mi piace tantissimo. Non vedo l'ora di ascoltarti. Grazie e buon fine settimana
Bene carissima! Ne sono proprio proprio felice! 😍 Buon fine settimana a te! ❤️🌹
Racconto inquietante ma letto molto molto bene...grazie mille🌹👍🤓nonna Rosi
Nonna Rosi... Che bello firmarti così! 😍 Si, il racconto è pieno d'inquietudine e di profonda tristezza, hai ragione. Grazie di cuore per questo commento! ❤️🌞🌹
@@ChiaraFoianesi 🤗🤗🤗😘😘😘
Grazie per questa lettura
Grazie a lei per aver ascoltato...🌹
Stupendo racconto, grazie ❤️
Grazie a te, cara Monica! ❤
Grazie Chiara che ci tieni compagnia con i tuoi meravigliosi racconti 😍💕 un abbraccio 😘
Grazie a te, Elena, che mi ascolti e mi dici questo... Un abbraccio a te ❤️💚🌹😘
Che belle letture grazie, mi piace immaginare i personaggi. 💚
Grazie mille! Felicissima di questo! 🌞
Wow.... Che storia... ❤️ Grazie Chiara...🤗
Grazie a te, Alessandra! Grazie a te! ❤️🌹
Deliziosamente inquietante
Assolutamente si! E fin dall'inizio...
Ma che male faceva quel povero pavone? Povera stella ! Tutti contro il pavone!!!!!!! 🦚 Piccolooooo❤
Davvero, poverino! ❤️
Bella lettura
Grazie mille! 😍
Splendido voglio comprarmi questa raccolta di racconti. è un autore che ho imparato a conoscere grazie al tuo canale memorabile il racconto la Cattedrale .Ricordi ( è passato parecchio da quando hai caricato questo racconto!) quante volte si ode lo stridere del pavone? Beh lo scrittore Carlo Dossi accosta lo stridere del pavone al lamento della vanità ed un po' di vanità in Fran almeno in principio c'è ,soprattutto se la confronti con la semplicità di Olla ( questa cosa dei denti è fantastica🤣) cha ama il figlio anche se è brutto, Fran invece maledice quella serata perchè resta incinta- un messaggio terribile la morte di ogni vanità ! Bravissimi tu e Carver😘
Penne è un racconto è tanto, tanto doloroso. Sin dall'inizio si avverte un'atmosfera opprimente, e la sensazione che qualcosa di orribile debba accadere... Poi, il finale... quel desiderio di "normalità e semplicità", che porta alla tragedia. Molto doloroso... ❤️
@@ChiaraFoianesi concordo con te Buona domenica Chiara💛🧡😘
Ho ascoltato il finale più volte, mi risvegliava qualcosa... Loro si sono concentrati sulla bruttezza fisica di Arold e poi, quando a loro volta hanno un figlio, il padre nota questa inquietante doppiezza di carattere. È una cosa che non ho mai capito dell'umanità e provato sulla mia pelle: giudicare l'altro dall'aspetto fisico e non considerare la mente, se non in un secondo tempo.
Mia cara Emanuela... la tua osservazione è interessante e giustissima! Questo soffermarsi sull'aspetto fisico del bambino, eppure esserne attratti fino a decidere di volerne uno, forse attratti dalla vita semplice dei due amici. E il destino li aspettava al varco. L'umanità decide chi sei spesso solo giudicandoti esteriormente: aspetto fisico, abbigliamento indossato, modo di vivere... e ciò che è nella tua mente, spesso è solo un aspetto secondario. ❤
❤
❤️🌞❤️
Ottima scelta Chiara, come sempre del resto, ma Carver riesce a far diventare poesia la comune vita di comuni persone, finale un po’ amaro ma anche questa è vita comune
Si, Carver è davvero un poeta, hai assolutamente ragione... e qui, trasforma la vita comune in qualcosa di tragico e altissimo... ❤
Trepidante attesa e..quale sorpresa ,ti volevo propio chedere Carver, resisto ancora un po per trovare l attimo migliore ,sono curiosa della tua interpretazione.
Ahhh... Ma che bello! Allora ho fatto la scelta giusta! 😍💚
Spero ti piaccia... Fammi sapere! ❤️🌹
Mi viene in mente questo: in quella coppia così particolare, con quel bambino brutto, con un pavone in giardino, con quella donna che, senza vergogna mette in bella mostra il calco dei denti ( cosa che sarebbe di cattivo gusto anche fossero stati perfetti ) forse Fran, così normale, coi suoi capelli, col suo personalino, vede qualcosa che lei non ha, nonostante la sua bellezza e la sua vita ben inserita nei canoni della coppia classica senza figli. Una gioia di vivere, un affetto reciproco sincero, una coppia soddisfatta della propria esistenza. E prova a copiarla.......senza riuscirci ahimè
Cara Valeria... hai fatto una perfetta analisi. ❤️
Io non ho capito che cosa avesse il bambino di Fran?qln me lo sa dire?
Brava Chiara !Mi sai dire che cosa ha il bambino di Fran?
Non so Franca... Carver non lo dice.
Ciao Chiara! Molto 'americane' queste due coppie (e la mamma del 'bruttissimo bambino' è anche piuttosto inquietante), molto 'americana' e inquietante anche questa cena fra due coppie quasi sconosciute, eccettuati i due colleghi di lavoro, questa serata piena di stranezze.
Epperò... Il narratore e sua moglie Fran non volevano figli: volevano altre cose, lo dice chiaramente, che figli probabilmente non ne avrebbero voluti mai. In quel momento la felicità non era apparente, finché erano loro stessi erano contenti così.
Poi è Fran che si fa, direi quasi, 'sconvolgere' da quella serata quasi surreale. Perché basta così poco per cambiare all'improvviso, all'improvviso volere un figlio che fino a qualche ora prima non ci si sarebbe sognati di volere?
Immaturità forse, influenzabilità... non credo invidia. Certo è che loro non avevano la vocazione a procreare, e dovevano rimanere consapevoli di ciò, rimanere fedeli alla propria natura. Non comprendo quale forza, nel giro di poche ore possa avere scombussolato Fran (il marito più che altro in quel momento la asseconda, non credo per avere un figlio, ma solo per voglia di sesso). Non comprendo.
Quest'anno a luglio io e mio marito compiremo il decimo anniversario di matrimonio. Non abbiamo figli, non ne abbiamo mai sentito l'esigenza, così come la coppia all'inizio del racconto. E' stato tutto chiaro fin da prima di sposarci, e ogni tanto è anche bene tornare a riparlarne per vedere se per qualcuno dei due è cambiato qualcosa. No, non siamo cambiati, siamo sempre così, sappiamo com'è il nostro carattere, e che cosa possiamo e non possiamo fare (non è solo questione di volere o non volere, talvolta è anche sentirsi capaci o no!).
Non siamo una coppia in simbiosi, anzi siamo tanto individualisti entrambi, e diversi in molte cose, ma stiamo bene così, fra noi due.
E dunque non posso comprendere un cambiamento repentino come quello del racconto, che infatti si è rivelato uno sbaglio, una fonte di errori.. E lo immaginavo che i capelli di Fran si sarebbero nefastamente accorciati! ;)
Il racconto è interessante, perché fa pensare, anche se non si riesce a darsi delle spiegazioni: si prende così com'è, e va benone!
Grazie mille :) ❣️
Ciao carissima! 😍 Si, una serata strana, che insinua nel lettore un senso di inquietudine, l'inspiegabile attesa di un finale tragico. Non so, noi donne siamo creature strane e complesse. A volte il desiderio di maternità può essere sopito, latente, e risvegliarsi con un inspiegabile struggimento davanti ad bambino appena nato. Forse Fran è stata spinta anche da quella felicità fatta di piccole cose, chissà... Come spesso accade, però, è la vita che poi decide per noi... Un abbraccio grande! ❤️