Il fatto di controllare il genere dai genitali mi ha fatto tornare in mente "Papers, Please": Gioco indie dove intepreti un ispettore di frontiera in un ipotetico paese di area sovietica nell'epoca guerra fredda (con implicazioni politiche e personali).
A me preoccupa di più la distinzione tra uomini costretti a restare a combattere, perché ritenuti sacrificabili, e donne che possono tranquillamente lasciare il paese. Ma parlare di donne trans è più di tendenza.
La discriminazione sui transgender è solo la conseguenza della discriminazione degli uomini Ucraini, che sono costretti a rimanere a combattere contro la propria volontà. Se tale discriminazione tiene conto solo della "utilità" sociale di uomini e donne, allora è logico che si attribuisca una minor utilità ad una transgender rispetto ad una donna, infatti non può partorire ecc. Giustifico questo? No. Assolutamente, è orribile, ma è altrettanto orribile il fatto che gli uomini vengano considerati "sacrificabili" e questa discriminazione verso le donne transessuali ucraine è solo la conseguenza di una discriminazione inaccettabile nei confronti degli uomini Ucraini. Mi fa specie vedere tutti indignati per decine di ragazze trans bloccate alla frontiera e nessuno che dica nulla per i milioni di uomini che non possono uscire dal paese.
@@uomodimondo94 "La storia del potenziale riproduttivo fa ridere, secondo voi dopo la guerra un uomo metterà in cinta più donne per ripristinare la popolazione? Ma forse 2000 anni fa sta cosa sarebbe stata plausibile, ora dopo una guerra UNA donna si farà mettere in cinta da UN uomo come succede al 99% dei casi nella società moderna. Inventatevi qualche scusa migliore per giustificare il sessismo della legge marziale per favore" ho scritto questo
Ci sono Stati che riflettono sui temi dell'uguaglianza perché sono in pace, Stati che devono fare passi indietro su queste questioni perché sono in guerra, e poi ci sono realtà come il Rojava in cui uguaglianza, diritti e guerra convivono da decenni nello stesso popolo.
Sta cose che non fai più lo storico "Hey" iniziale, significa che sei diventato grande. Ad ogni modo il "Bentornati su Breaking Italy" lo preferisco! Grande!
Visione emotiva... Essendo il suo lavoro, e avendo capito che non viene solo giudicato dal pubblico ma anche da enti esterni, ha fatto una mossa scaltra. Siccome i primi secondi sono la copertina del tuo programma breve sul web, ha voluto dare un tono serioso e impostato. Di certo non si è svegliato un giorno e magicamente l'ha levato perché era una roba da "immaturi", il che non è nemmeno vero! La maturità non la si misura da questi cambiamenti tecnici minuscoli, ma da ragionamenti, approcci alle tematica, capacità di analisi usando il cervello e non a caldo.
Secondo me hai parlato della situazione in Ucraina partendo da dove partiamo nell'Unione Europea, dimenticandoti che l'Ucraina non ha mai rispettato gli standard per entrare in UE (anche) in termini di diritti (come in realtà non li rispettavano neanche Ungheria e Polonia, ma vabbè). Per quanto possa sentirmi vicina al popolo ucraino in un momento come questo, sentendo i discorsi di alcune amiche ucraine non posso dire che situazione lì mi sia sembrata rosea riguardo all'emancipazione femminile o ai diritti della minoranza LGBT+ anche prima prima della guerra. La situazione che le donne transgender ucraine vivevano prima della guerra era probabilmente simile a quella delle donne e gli uomini trans in Ungheria e Polonia, dove i loro diritti sono costantemente violati. Questo non per fomentare odio sulle persone ucraine o polacche o ungheresi, ma per mettere in luce il fatto che le donne transgender ucraine bloccate al confine vengono bloccate in virtù di un sistema che probabilmente non le ha mai riconosciute veramente come donne. Infatti loro stesse dicono che al confine sono state "controllate" in più modi per trovare i segni del passato pre-transizione come per esempio il pomo d'Adamo. Non si tratta di un sistema che è "tornato indietro", si tratta di un sistema che probabilmente non è mai andato avanti. In tutto ciò vorrei anche aggiungere che il concetto di uomini "sacrificabili" è terrificante. Capisco cosa intendevi, ma non può essere giustificabile. Capisco in parte anche la roba del "i diritti dell'individuo in una situazione del genere vengono dopo quelli della comunità", ma non a questo costo. Ragazzini di 18 anni che vengono mandati a morire imbracciando un fucile non riesco proprio a considerarli "sacrificabili", ovviamente questo a prescindere dalla nazione: i ragazzi ucraini e quelli russi che fino a ieri magari facevano i gameplay, magari insieme perché si tratta comunque di popoli che hanno molti legami, vengono mandati al macello così, senza motivo, per le decisioni di altri. Mi sento impotente e mi fa tantissima paura questa "regressione". P.S. Per favore, non venite a commentarmi cose tipo "Ehh ma l'Ucraina in Donbass...", "eh ma i russi sono tutti stronzi", "eh ma c'erano anche prima le guerre", "eh ma le donne trans però...", perché non serve a niente.
Se si parla di piacere non piace neanche a me l'idea di "sacrificabilità", ma così è sempre stato: uomini in guerra a massacrarsi e donne a casa, sia in virtù della loro minore forza fisica sia, come faceva tonare Shy, per il loro "valore biologico" di propagatrici della specie. Trovo che fare questi discorsi sia sempre utile (consiglio uno degli ultimi video di Rick Dufer in merito alla innaturalezza della pace): dobbiamo essere ben coscienti del fatto che quello che abbiamo non è dovuto, ma è stato faticosamente costruito e richiede fatica il suo mantenimento. Ormai è un consiglio un po' inflazionato, ma "Il fascismo eterno" di Eco tratta anche questo argomento
Il concetto di sacrificabilità maschile in realtà è un concetto scientifico e sociologico acclamato, che non riguarda solo la guerra, ha radici evoluzionistiche che poi sono diventate anche culturali. Aggiungo anche che questa norma vale ovunque: l’Italia in caso di guerra ha una norma simile, gli uomini dai 18 ai 45 anni sarebbero obbligati a combattere, mentre donne, bambini e anziani potrebbero scappare. Regola che vale in tutto il mondo. Da precisare che le femministe non si sono mai opposte a questo, anzi, in Corea del Sud i gruppi per i diritti maschili chiedono da anni la parità nel trattamento militare, ovvero, in Corea del Sud vige la leva obbligatoria per i maschi, che dura ben due anni, e che avviene durante il percorso universitario dei ragazzi, facendo perdere loro la continuità nello studio, facendogli perdere due anni di tempo, e spesso quando finiscono devono decidere se riprendere con tutto questo ritardo faticosamente l’università oppure rinunciare a laurearsi (suppongo che tornare all’università dopo due anni di stop non sia il massimo). Considerando le tensioni con la Corea del Nord, la Corea del Sud è molto rigida sull’attività militare, anche in quel caso vige una norma che obbligherebbe tutti gli uomini ad andare in guerra a morire se scoppiasse il conflitto, e le donne a fuggire. Gli attivisti per i diritti maschili hanno denunciato molto questa disparità di trattamento, e hanno chiesto: o di rendere la leva militare facoltativa per tutti, quindi si base volontaria sia per uomini che per donne, oppure la si rende obbligatoria per tutti, uomini e donne, così da non generare favoritismi e disparità. Inutile dire che le femministe in Corea del Sud si sono opposte in tutti i modi a questo, e infatti la situazione non è cambiata. Anche le attiviste femministe Femen in Ucraina avevano protestato qualche mese fa affinché le donne militari (cioè quelle proprio professioniste) non venissero schierate in guerre in caso di conflitto. Insomma, doppi standard con una naturalezza grottesca. Detto ciò, il concetto di sacrificabilità maschile ha origini evoluzionistiche, in quanto i maschi possono generare prole continuamente, mentre le femmine solo ogni 9 mesi (gravidanza), per questo motivo i maschi sono più facilmente sostituibili per generare prole, mentre le femmine no. Se in una comunità rimangono 9 maschi e 1 femmina, e in un’altra comunità rimane 1 maschio e 9 femmine, quest’ultima comunità si ripopolerà molto più velocemente ed efficacemente!! Se a questo aggiungiamo la maggior forza fisica maschile che lo ha sempre reso responsabile di lavori usuranti, sfiancanti, violenti e pericolosi, e della responsabilità di proteggere la prole e la comunità, ecco che la sacrificabilità maschile è servita su un piatto d’argento. Infatti tutta la storia dell’umanità è stata sempre un sacrificio maschile per proteggere la comunità e procacciare risorse in particolare per donne e bambini. Una norma importante era la “legge del mare”, che fu applicata anche durante il disastro del Titanic. La legge del mare diceva che, in caso una nave affondasse, la priorità per la salvezza (ad esempio concedendo le scialuppe di salvataggio) andasse a donne e bambini, e così fu durante l’affondo del Titanic, le limitate scialuppe di salvataggio furono date a donne e bambini, mentre gli uomini e i ragazzi rimasero volontariamente sulla nave a morire affogati. Nella nostra società questi retaggi culturali come si manifestano? Oltre alle norme sulla guerra, che per il momento tralasciamo, la psicologia sociale ha studiato il cosiddetto “Empathy Gender Gap”, ovvero la tendenza piuttosto marcata è trasversale della popolazione a provare più empatia per le donne che non per gli uomini, sono stati fatti diversi studi sperimentali a riguardo che hanno tutti confermato un bias in tal senso. Ma banalmente possiamo vederlo anche nella percezione della violenza (uomo che da uno schiaffo ad una donna Vs donna che da uno schiaffo ad un uomo). Questo è anche il motivo per cui, se ci fai un attimo caso, in Italia sentiamo sempre parlare di “donne e giovani”, se sentì parlare Letta o Conte, o qualsiasi Tg, l’espressione “donne e giovani” è onnipresente, in quanto culturalmente rappresentano una categoria identitaria di tutela. Essenzialmente, dire “ci occupiamo di donne e giovani” equivale a dire “ci occupiamo di tutti tranne degli uomini”. Quindi sei un uomo 30enne che ha perso il lavoro e vive forti difficoltà economiche e sociale? Fregati, non fai parte delle categorie a cui strizziamo l’occhio e quindi nessuno pensa a te. L’80% dei suicidi è commesso da uomini? Il 75% dei senzatetto è composto da uomini? Chissenefrega. Questa è essenzialmente la morale. Ora facci caso, nei prossimi giorni, ogni volta che in Tv sentirai dire “donne e giovani” o “donne e bambini” e prova a tradurlo come un “tutti tranne gli uomini”, e capisci quindi com’è la situazione… Sulla sacrificabilità maschile ed empathy gender gap se ne parla già dagli anni ‘90 in America e sono stati fatti tanti studi a riguardo, eppure nessuno sembra voler fare nulla per risolvere questi problemi. Ci preoccupiamo delle trans che non possono fuoriuscire dal Paese, ma nessuno si preoccupa di tutti quei ragazzi che non vorrebbero combattere ma che ora si trovano col fucile in mano a farsi massacrare? E quei ragazzi che soffrivano si ansia, depressione, panico, particolarmente fragili? Obbligati a restare lì, mentre i familiari se ne scappano, e a imbracciare per la prima volta un fucile aspettando che vengano crivellati di proiettili da qualche soldato russo. E sia chiaro, è una tragedia anche per i transgender, non in quanto transgender, ma in quanto persone che vorrebbero scappare e che invece sono costrette a restare e morire, ma si sta guardando il dito e non la Luna: tutto ciò non è altro che la tortura che stanno subendo i maschi, costretti a morire, pur non c’entrando nulla con questa guerra. Aspetto qualche femminista che dica che questo è ingiusto, e che per la parità, anche le donne dovrebbero essere costrette a partecipare al conflitto, aspetto…
@@AlessioC97x Mi dispiace non essere la femminista che ti aspettavi, ma il tuo è un commento molto interessante, per quanto non condivida alcune cose, che vorrei discutere. Hai parlato della sacrificabilità come concetto biologico e sociologico acclarato: sul primo campo la questione mi pare lapalissiana, ma per quanto riguarda la sociologia (sarebbe meglio dire antropologia?) non molto. La cultura umana è piuttosto complessa e raramente si può interpretare con i soli strumenti dell'etologia (un esempio sono i diversi modi di costruire famiglie, che vanno dalla monogamia alla poligamia/poliandria, dall'unione per la vita a quella meno stabile), quindi ti potrei chiedere se qualche sociologo di tua conoscenza si è occupato della questione? Per quanto riguarda la leva militare io sarei d'accordissimo ad una equiparazione dei sessi in quei paesi dove non se ne può fare a meno della leva militare, e in generale per quanto riguarda la mobilitazione di guerra, non solo per parità dei sessi ma perché con le attuali tecnologie le donne, pur avendo meno forza, sarebbero comunque molto utili in battaglia, molto di più che ai tempi delle alabarde e degli spadoni; ad ogni modo la logistica può non richiede forza bruta ed è una fetta grossa dell'organizzazione di una guerra difensiva. Perché associ al "nazifemminismo" l'idea di estendere alle donne la leva e l'obbligo di difesa della patria? Per il resto nulla da dire: per quanto mi faccia schifo lamentarmi e non mi riferisca nello specifico alla mia biografia mi sembra chiaro che in molti strati della società manchi l'idea che il sesso maschile non si associ solo a privilegi ma anche ad obblighi e aspettative che generano pressioni. Non parlo solo di machismo, ma anche del preconcetto diffusissimo per cui nelle dinamiche eterosessuali sia il maschio a dover prendere l'iniziativa. Insomma, c'è parecchio su cui lavorare per costruire una società più equa, ma comunque ribadisco che dobbiamo tenere a mente da dove veniamo e che potremmo molto facilmente ritornarci come accade ora sotto questa bruttissima guerra. Per ultimo farei un inciso sul fatto che non serve glorificare la storia del genere maschile, perché è vero che i nostri omologhi di qualche secolo fa rischiavano morti orribili nelle guerre, ma è anche vero che le donne erano di solito discriminate dall'istruzione e da ogni posizione di potere, viste in guerra come bene da saccheggio e stupro, vedevano la loro sessualità del tutto condannata e spesso morivano pure di parto. Tra essere un uomo del '400 o una donna del '400 non so cosa avrei scelto: facciamo che stavano di merda tutti?
@@lorenzoartegiani5258 Su ciò che hai scritto all’inizio, ti invito a fare ricerche approfondite anche in inglese su sacrificabilità maschile ed empathy gender gap e troverai più o meno studi e ricerche fatte in tal senso. L’empathy gender gap è comunque un fenomeno trasversale che riguarda tutto, anche la percezione della violenza, della sofferenza, della solidarietà, gli studi hanno dimostrato che in tutti i contesti le persone tendono sempre a provare maggiore empatia verso donne e bambini in quanto tali, e non verso uomini. Riguardo le femministe, ho detto che NON vogliono che le donne facciano la leva e vadano in guerra, in Corea del Sud hanno chiaramente detto che solo gli uomini devono fare la leva. Anche qui in Occidente, nessuna sta biasimando la scelta di mandare al massacro gli uomini e salvare le donne, quindi parità qua, parità là, ma poi alla fine ognuno fa ciò che gli conviene… Detto ciò, non è assolutamente vero che in passato le donne non studiavano ed erano escluse dalle posizioni di potere. In realtà le donne nobili studiavano, erano attive anche in vari campi tra cui quello della Medicina, e comandavano anche visto che potevano diventare Regine ed essere sovrane assolute del popolo. Tra l’altro, due ricerche che hanno avuto molto risalto negli ultimi anni, hanno dimostrato che le Regine al potere hanno causato più guerre e conflitti armati nella storia rispetto ai Re (ovviamente in media). Se non mi sbaglio il 27% in più, mi ricordo perché una di queste due ricerche la lessi per intero pochi giorni fa, e prendeva in considerazione tutte le forme di governo dal ‘400 al 1913. A mio avviso, stai confondendo parecchio la vita tra nobili e tra popolo, o forse hai in testa l’idea dell’uomo nobile e della donna di popolo. In realtà, sia uomini che donne nobili erano estremamente privilegiati, mentre sia uomini che donne del popolo erano estremamente oppressi e poveri. La maggior parte degli uomini del popolo del tempo lavorava nei campi o faceva comunque lavori estremamente usuranti e pericolosi, oltre 12 ore al giorno, per portare risorse alla famiglia, e poi quando scoppiava la guerra andavano a morire, quest’è. Le donne si dedicavano invece al focolare domestico, figli, casa, e altre attività non usuranti come la sartoria. Poi c’erano le classi nobili e alto borghesi, sia uomini che donne, che vivevano vite completamente diverse, studiavano, ed erano ricchi. Ti cito alcuni dei personaggi femminili più privilegiati, potenti e importanti della storia, più o meno in ordine cronologico storico: Cleopatra, Merit Ptah, Gorgo di Sparta, Frine la etéra, Livia Drusilla, Ipazia di Alessandria, Cornelia di Roma, Maria la Giudea, Budicca, Ulpia Severina, Teodora di Bisanzio, Principessa Sichelgaita, Radegonda di Poitiers, Abella di Castellomata, Christine de Pizan, papessa Giovanna, Matilde di Canossa, Isabella Villamarino, Trotula de Ruggiero, Imperatrice Suiko, Ildegarda di Bingen, Eleonora di Aquitania, Dorotea Bucca, Caterina Da Siena, Isabella di Castiglia e Aragona, Margaret Cavendish, Elisabetta I, Maria I d’Inghilterra, Caterina II di Russia, Cixi, regina Maria Antonietta, Elisabetta di Baviera, Laura Bassi, Émilie du Châtelet, Lady Mary Wortley Montagu, Regina Vittoria. (Fatti qualche ricerca su di loro, e rivaluta la percezione che hai sulla storia ;) ).
Vedo uno slancio positivo romanticizzato nei confronti della guerra piuttosto preoccupante. A partire da Shy, che ultimamente non riesco più a seguire, a tanti commentatori dei suoi video. Stiamo davvero normalizzando la possibilità che gli uomini siano obbligati a non scappare dalla propria nazione per difenderla? Per motivi biologici, sul serio? Ma difendere cosa? Bruci la mia nazione, non morirò per l'Italia, non imbraccerò un fucile per proteggerla. Leggo commenti che citano generali, parlano di nemici, di morte come necessità, che dibattono sulla forza fisica e giungono alla conclusione che spararsi tra popoli sia necessario. Datemi del codardo, ma scapperò in ogni modo e con tutte le risorse possibili, anche con il più estremo dei gesti, affinché possa io non muovere un dito a favore di uno o l'altro esercito.
@@lucacolombo7603 si in effetti sono gli italiani che si sono liberati del fascismo con le loro stesse mani. Quando solo DIECi professori hanno rifiutato la tessera di partito e tutti gli altri erano pronti alla guerra
Di questo passo grazie alla propaganda di giornali, TV e breaking italy vary (ed ovviamente al 90% di pecoroni che grazie ad essi vengono lobotomizzati), il fucile non lo imbraccerai per difendere l'Italia, ma l'Ucraina e le sue frange estremiste di destra (non posso scrivere la definizione corretta di tali rifiuti della società perché altrimenti la nostra "democrazia" censurereb... cioè volevo dire "cancellerebbe il commento per il bene superiore")!
Ciao! Guardo sempre ma non commento mai, oggi però mi ha colpito che hai messo in parole all'inizio della puntata proprio un pensiero che mi è arrivato all'inizio del conflitto.. quello che questa guerra, oltre tutto quello che ovviamente è, è anche un ulteriore "elemento di distrazione" dell'umanità dai problemi giganti che ci troveremo ad affrontare a breve.. tipo appunto la questione ecologica / climatica / alimentare / idrica.. cose che giustificherebbero tranquillamente un lanciarsi già nel panico e invece vengono messe in secondo / terzo (ottavo?) piano nelle teste di un po' tutti quanti. E boh 😅 non saprei cosa farmene di questo commento ma mi ha fatto piacere che tu abbia posto l'accento su questo aspetto di polarizzazione dell'attenzione (oltre che il netto passo indietro nel tempo che ci ripiomba in logiche da XX secolo).
Bravo! Hai centrato il punto. Non è parso vero ai governanti europei d'avere il pretesto per distrarre e convogliare le opinioni della gente verso altro che ai problemi che attanagliano il mondo...E non solo: metterli in secondo (ottavo) piano, polarizzare le opinioni in modo da far passare un pensiero unico al quale ribellarsi, presto diventerà fuorilegge. Bisogna restare vigili ed attenti se non vogliamo ritrovarci in un regime parafascista.
Si va a priorità come nella vita. Certo l'ecologia, ma se non ho un lavoro niente soldi, quindi prima mi metto alla ricerca di un lavoro, poi verrà l'ecologia
@@ricordiaerei7776 questo ragionamento funziona fino a che con i soldi ti puoi comprare il cibo e l'acqua. Poi, improvvisamente l'ecologia diverrà più importante, ma sarà un po' tardi 🤷 Poi all'atto pratico funziona così anche per me (e per un sacco di gente) purtroppo, quindi siamo in uno stallo 😅
4:20 non sono passati 80 anni dall'ultima volta in cui si parlava di eserciti come adesso: la guerra dei Balcani nel cuore dell'Europa è iniziata nei primi anni '90.
Grazie grazie sempre🙏🏻 su economia e default forse qualche lacuna và colmata, le dinamiche sono un po'più complesse di paga non paga. Non vedo l'ora che inizi la live di venerdì!!!🙌🏻💙🌍💛🙏🏻
Offtopic: sarebbe utile, magari esiste già, una pagina dove riepiloghi tutti gli sponsor che di volta in volta ci presenti. Mi è capitato più di una volta di cercare di ricordare uno sponsor di cui avevi parlato e non ritrovarlo.
Per quanto riguarda la borsa russa, gli investitori stranieri non possono fino ad aprile vendere, le vendite allo scoperto sono state vietate ed invece per quanto riguarda il tasso del rublo, per legge, i russi con valuta estera devono convertire l'80% della somma in rubli ed infine la banca centrale russa prima della guerra aveva circa 600 miliardi in dollari ed euro, ma la metà erano in banche centrali estere e quindi comunque la banca centrale russa ha ancora 300 miliardi in valuta estera.
L’europa paga alla Russia a spanne un mezzo miliardo di euro al giorno per i combustibili fossili. Difficile che rimangano senza valuta estera per rifinanziare il debito.
Considera che importa beni al ritmo di 750mln di usd al giorno e le esportazioni energetiche da sole non coprono questo fabbisogno, pertanto il finanziamento degli interessi sul debito è solamente un problema che si somma ad altri
Però, se vogliamo prendere per buono il fatto che le donne possano lasciare l'Ucraina in virtù del loro utero e della prole ecc....per quale motivo una donna transgender dovrebbe invece esser trattata secondo altri criteri? Cioè sicuro non è incinta e non può partorire. Per quanto brutale sia la cosa, è una brutalità "democratica". Poi vabbe non sto dicendo che alla frontiera a controllare non ci siano transofobi e razzisti (cosa documentata pure).
Credo che lui faccia proprio una riflessione su come la pace ci abbia cambiato e come sia complicato far coincidere i nostri ideali attuali con uno stato di guerra. Idealmente proprio il concetto di impedire alle persone di fuggire sulla base del genere oggi come oggi mi sembra folle, ma d'altra parte come si fa? Si permette a tutti di scappare, o si impedisce a tutti di farlo? Senza retorica, sto realizzando che come dice Shy in tempo di guerra si perde l'attenzione al singolo
Senza considerare tutti quei padri genitori single, che hanno dovuto affidare i figli profughi a chi? Loro in virtù di unico tutore sono potuti partire coi figli o no?
@@MimMiao ho visto alcuni che l'hanno fatto, alcuni uomini sono partiti coi figli minori lasciando le donne a combattere. La maggior parte ha lasciato i figli valicare da soli la frontiera, affidandosi spesso a "nonnine" sconosciute con la promessa che se ne sarebbero prese cura. Lascio ad altri valutare il notevole rischio di tratta di minori che questo comporta
La risposta è piuttosto ovvia: qualora bastasse affermare di non riconoscersi nel genere maschile o di essere in transizione da un sesso all'altro, potrebbe passare chiunque, anche i padri di famiglia cisgender con pochissima voglia di morire e/o abbandonare la famiglia
I diritti non esistono in senso materiale dato che un diritto è qualcosa che qualcuno pensa che "dovrebbe" essere. I privilegi invece esistono e sono misurabili, in quanto sono la differenza tra quello che alcuni hanno e altri no. Tecnicamente in senso pratico qualsiasi cosa è un privilegio. Ma noi esseri umani scegliamo di chiamare alcune di queste cose diritti perché crediamo che dovrebbero essere date a tutti. Ed è per questo che se accettiamo l'esistenza dei diritti allora quelli non smettono di essere tali, neanche in guerra. Per definizione. So che capirai, shy.
Mi chiamo Mattia Tundo, sono un fotoreporter e con il mio collega Matteo Placucci ho iniziato a seguire questa vicenda dal confine moldavo più di una settimana fa. Abbiamo raccolto testimonianze dirette da queste ragazze riguardanti la loro vita già prima del conflitto e gli ostacoli che hanno dovuto superare per lasciare il Paese (per quelle poche che ce l'hanno fatta). Vi posso assicurare che tutte dimostrano una forza granitica, seppur spesso nascosta.
Così impara a dire certe scemenze tipo che l'Europa debba trattare in prima persona per curare i propri interessi. Ci sono già gli Stati uniti per quello!
2:12 Più "sacrificabili"? Ma in che senso? piuttosto direi che,dato il retaggio storico, la guerra la fanno gli uomini perchè sono più forti fisicamente (si con le armi di oggi questo vantaggio si annulla), ora questa cosa rimane e non voglio star qui a dire se ha senso o meno però qui sta il punto, non importa che tu sia transgender, se hai il corpo di un uomo allora hai anche quella forza fisica
Il problema è che persone che stanno seguendo una terapia ormonale MTF non hanno la forza fisica che ha mediamente un uomo. Oltre al fatto che NESSUNO, a prescindere dal sesso o dal genere, dovrebbe essere costretto a combattere
Come ho già detto in altri commenti, quindi se un uomo è muscolarmente poco sviluppato che fa? E se una donna è muscolarnente più sviluppata di molti uomini? È vero che mediamente gli uomini sono più forti fisicamente delle donne, ma è appunto una cosa che vale mediamente
Penso e dico penso, sia perché, dal punto di vista biologico, bastano pochi uomini per mettere incinta tante donne. Ma una donna può avere una sola gravidanza all'anno, più o meno. Quindi unicamente per sopravvivenza della specie le donne vengono lasciate scappare 🤷♂️
@@FrancescaAz95 sono d'accordo con la tua ultima frase, ma prima hai detto una cosa che non ha senso. La terapia ormonale diminuisce la forza di pochissimo, quindi la differenza è davvero minima
Stavo riflettendo sulle stesse cose proprio oggi. Pensando che da donna non mi sembra giusto che gli uomini siano costretti a restare e le donne no, ma capisco il discorso. È più facile fare questa distinzione piuttosto che altre...
La guerra è ingiusta, ma purtroppo qualcuno la deve combattere, e se la vuoi vincere è meglio farla combattere agli uomini. Ai proiettili non interessa della parità di genere
@@giulioborghi651 Perché, non potrebbero combatterla sia uomini che donne? Sarebbero il doppio dei soldati… Se parliamo di parità, deve essere parità, altrimenti è paraculaggine.
@@AlessioC97x Per la stessa ragione per cui non accettano combattenti stranieri senza addestramento militare, cercano soldati non pesi morti. Fanno combattere i civili ucraini perché sanno la lingua, sono fortemente motivati, conoscono il terreno, ed è un loro diritto difendere casa propria... Insomma possono essere un aiuto concreto. Non come quegli inglesi che sono andati là a combattere e hanno postato la cosa su Reddit, facendosi intercettare e bombardare... È un po' come chiedere "perché non fanno fare le muratrici alle donne? Sarebbe paritario" si fra sicuramente, ma sarebbe una perdita di tempo controproducente
@@giulioborghi651 Scusa ma che discorso è? È normale secondo te decidere chi deve vivere e chi deve morire in base al sesso? Poi parli di motivazione, se fosse una questione di motivazione allora avrebbero reso la partecipazione al conflitto su base volontaria, invece l’obbligo di andare in guerra per tutti i maschi implica che anche il ragazzino di 18 anni, esile, con ansia sociale o con depressione, oppure obeso, oppure spaventato a morte, deve scendere in battaglia con un fucile in mano a farsi ammazzare. E guarda che se scoppiasse la guerra anche in Italia, lo stesso varrebbe per te, se hai tra i 18 e i 45 anni (come suppongo data la tua foto), saresti obbligato ad andare in battaglia. Detto ciò, chi ha detto che avere le donne in battaglia sarebbe controproducente? Ormai le battaglie non si basano più solo sulla forza fisica, ci sono le armi, che possono essere utilizzate anche senza disporre di chissà che forza, e un numero superiore (direi doppio) di soldati in battaglia è estremamente importante in una guerra. Paradossalmente, le femministe stesse hanno combattuto per anni per permettere alle donne di poter fare i militari e far parte delle forze dell’ordine, oggi è un tantino incoerente dire “No vabbè, tanto sarebbero solo un peso, non servono”. Insomma, la parità finché ci interessa, poi quando ci sono i guai, lì la parità non interessa a nessuno… Un po’ come l’esempio che hai fatto tu stesso sui muratori: le quote rosa per i ruoli dirigenziali ad altissimo reddito, però mica mettiamo le quote rosa anche per i lavori di mer*a come muratore, giardiniere, operatore ecologico che lavora con i rifiuti ecc…? Non sia mai…
@Adalux mi sembra irrealistico accertarsi che la gente doni solo per buon cuore e non per altri scopi: molti lo fanno per vantarsi, altri per pulirsi la coscienza, ecc... Rimane il fatto che 100€ miei valgano esattamente 100€ di chiunque altro, frega zero delle morale, i rifugiati mangiano lo stesso.
@Adalux ma chissenefrega il motivo, l'importante è che la genti doni e che lo voglia o no lo farà per una giusta causa. Comunque sì, anch'io a Sabaku ho detto "Ah Sabaku.... Ok..." Ma non per motivi di pregiudizio, solo perché mi è sembrato fuori posto
Il blocco degli uomini e non delle donne è una delle cose più vergognose di questa guerra. Equità, equità...solo se e fino a che conviene! La leva obbligatoria sessista è una di quelle cose che fa crollare miseramente la teoria degli stessi diritti, stessi DOVERI e, soprattutto, porta a dire al tio stesso stato "sai che c'è? Tu mi vuoi obbligare! Arrangiati per una sovranità teorica, per le tue dichiarazioni politiche. Ciascuno pensi a se stesso!". Ho amiche che vanno al poligono di tiro da anni...e io non ho mai preso in mano un'arma. Ma in caso di guerra io sarei spedito a combattere, loro no! In tempo di pace quando ho detto e ridetto che la leva militare "sospesa" e non totalmente abolita o almeno parificata per genere, è una spada di damocle sul concetto stesso di giustizia sociale mi hanno preso per scemø. Ora arrivano le conseguenze!...
@Emanuele676 beh... sì! Questo perché credo proprio che la norma che verrebbe applicata sarebbe quella. Se hai prove del contrario fa piacere sentirle... magari con tanto di riferimenti normativi!
Sarebbe importante per la comunità LGBT+ sostenere la resistenza anche fisicamente andando lì a combattere. l'Ucraina non è il miglior stato per chi è LGBT+. Sostenere apertamente andando lì a combattere e non facendo la figura di chi parla di diritti ma scappa appena ci sono i doveri d'affrontare. Quindi avanti con la formazione di una nuova compagnia Sacra Tebana nell'esercito Ucraino.
Ascolto sempre breaking italy, ma non lo guardo spesso. Oggi ho buttato l'occhio sul video e sono rimasto un secondo confuso. Signor breaking, sembri una zucca :P
Ti suggerisco un altro titolo: "gli uomini ucraini che non possono lasciare il paese pur avendo figli e moglie che non sanno se rivedranno". Ma tanto di loro chissenefrega, 10 trans su milioni di persone sono decisamente piú importanti vero?
Ma quindi Shy fammi capire.. cosa avresti fatto tu al posto del governo ucraino? "Chi si sente donna deve stare a casa mentre chi si sente uomo vada a combattere"? Essere liberi non è solo un problema di diritti, perché la libertà non esiste solo in quanto "qualcuno" ti riconosce "libero". E questo modo di parlare progressista (per cui l'unico concetto di libertà è quello oggi in voga) è terribilmente ingenuo e tradisce il fatto che, oggi, si intendano _alcune_ libertà individuali riconosciute come le uniche ed inviolabili (sono sacrosante, non sto dicendo questo) quando invece esistono cose che esulano da questo discorso, che vengono prima (come il loro fondamento). I diritti universali o sono davvero universali oppure semplicemente non sono.
Le persone "che si sentono donne" hanno fatto un percorso medico e psicologico estenuante, fatto di ormoni e (alcune) di interventi chirurgici. Te puoi delegittimare quanto ti pare "l'essere trangender", ma è un fenomeno che esiste ed è studiato, dove ci sono fior fior di articoli scientifici (vedi pubmed) che, appunto, approfondiscono questa condizione.
@@lucacolombo7603 apparte che per me in situazioni del genere che l'unico fattore preso in considerazione sia il genere di una persona e l'età è abbastanza una stronzata. Ci sono tantissimi fattori da prendere in considerazione, e devo capire come all'esercito possa servire uno come me che sollevo si e no i coriandoli, e invece mi sorella che fa esercizi ogni giorno e c'ha un six pack della madonna no. Ma tralasciando la questione a monte... Che cazzo c'entra? Non si sono guadagnate niente le mtf, semplicemente non sono uomini. Non so che concezione hai delle trans, ma ti assicuro che manco ne riconosceresti una per strada.
Ma è normale che non ci siano mai state così tante campagne a favore dell'aiuto di un popolo in guerra, come quelle attuali per l'Ucraina? Mi chiedo come mai ...
In un conflitto atroce parlare di donne transgender e ,presunti diritti violati, mi sembra fortemente fuori da ogni contesto. Non confondiamo diritti individuali e sociali.
Parlare di un problema di transfobia perché “donne trans sono trattate come uomini” senza porre l’enfasi sul fatto che NESSUNO dovrebbe essere trattato come gli uomini, che dovrebbero smettere di essere sempre cittadini di serie b perché non percepiti come “vittime a priori”. Nessuno dovrebbe essere obbligato a restare a combattere. Gravissimo che si noti il problema solo quando delle donne subiscono lo stesso trattamento. Idiota parlare di “motivo naturale” per giustificare che gli uomini debbano restare e lamentarsi poi delle donne trans che vengono rispedite dentro, quando, come ci ha dimostrato recentissimanete Liah Thomas distruggendo le sue avversarie, una donna trans ha assolutamente il corpo di un uomo, e quindi se un uomo è giusto che debba restare a combattere per via del suo corpo naturalmente forte, è giusto che subisca la stessa sorte una donna trans. Se ve lo chiedete no, no non è giusto che nessuno possa essere obbligato. Potevate accorgervene anche quando mettevano le armi in mano ai ragazzini di 18 anni a febbraio. Anche se erano maschi, bianchi, etero e cis.
Forse non lo sai, ma guarda che la terapia ormonale ti ridistribuisce il grasso e riduce il tono muscolare. Quindi "le donne trans hanno assolutamente il corpo di un uomo" ma proprio no.
@@arimanyskills28 non esiste quantità di ormoni che possa togliere dal tuo corpo una avvenuta pubertà maschile. Guarda il podio di Lia Thomas senza il filtro del politicamente corretto sugli occhi e vedrai due corpi di donne forti e muscolose accanto al corpo di un uomo
@@fingolfin369 Senti, sono una ragazza transgender, ho affrontato la pubertà prima di seguire il percorso di transizione, e non ho mezzo muscolo (per dire, mia sorella è pure più forte di me).
@@arimanyskills28 un caso non fa statistica. Sono certo che esistono uomini perfettamente cis che sono più deboli di te per qualsiasi motivo ma di certo non ricevono sconti sulla chiamata alle armi.
@@fingolfin369 se una persona transessuale mtf fa tanta attività fisica gli effetti negativi si sentono molto meno. In generale succede che gli estrogeni "ammazzano" il fisico e ti indeboliscono un botto, c'è un video di abicocca (MtF) sull'argomento se non erro.
Ehi, Shy! Ho una richiesta: visto che in redazione siete molto attenti agli avvenimenti di matrice internazionale, vi piacerebbe dedicare un blocco alla situazione che si sta creando attorno agli accordi Spagna-Marocco che rischia di venire ignorata sotto il flusso di notizie (gravi) proveniente dall'Est Europa?
Io lo amo, ma sentire tra i vari nomi da te detti anche il maestro Sabaku, mi ha strappato una risatina. A sto punto invita anche Yotobi dopo il dissing (falso) dell'ultimo video ahahaha P.s. rido, ma dentro sto maluccio per la situazione
Un appunto alla conclusione a 13:53. Il discorso centralismo è invece fondamentale. Come dici tu è vero che non è la situazione legale del territorio necessaria e sufficiente a cambiare la situazione economica, ma ciò non può essere una colpa della classe politica locale come tu dici. Essa è solo lo specchio del rapporto di tipo coloniale tra Stato Centrale e Periferia che travalica anche eventuali statuti: proprio pensando alla Sardegna, ieri Solinas ha, di fatto, fatto da megafono a ITA Airways sulla Continuità Territoriale. Ciò è dovuto a Solinas o alla necessità dello Stato Centrale di controllare certi settori economici? Ecco, insomma non confondiamo vittime con carnefici 😉
La parità di genere (attualmente) non esiste. Possiamo spostare quanto vogliamo la discussione su alcuni settori e mansioni peculiari, ma ce ne sono di interi (ben più grandi) che vedono uno sbilanciamento totale verso un genere o l’altro. La guerra in questo caso ha solo scoperto il velo dell’ipocrisia.
No perché se shy avesse affrontato la questione su questo piano avrebbe perso l'appoggio di molti personaggi del web noti che spingono per una certa propaganda femminista, sia mai parlare di diritti degli uomini, sia mai! 😂
Buongiorno, non commento mai, ma in questo caso mi sento di intervenire, in merito alla questione Ucraina. Posto che i diritti LGBTQ+ sono una questione importante, c'è da fare una considerazione base: da dove nasce e da cosa dipende la volontà di allontanare determinate categorie dalla guerra? Nasce dai primi conflitti tribali e dipende dalla volontà di perpetrare l'esistenza della tribù. Gli anziani sono la memoria della tribù. I bambini sono il concreto futuro della tribù. Le donne in età fertile sono un potenziale ulteriore futuro della tribù. Parlo di tribù, perché questa è una spinta antica, tanto antica da imporre la presenza di qualcuno che possa perpetrare la tradizione orale della tribù. Si parla di un istinto antico e quasi animale, non tanto di un qualcosa di ragionato: il ragionamento subentra quando si debba determinare il discrimine di età tra bambino, adulto ed anziano (soprattutto per non vedere più bambini soldato che imbracciano fucili). Ai fini di questa spinta conservativa, l'esistenza di una comunità LGBTQ+ non è rilevante, perché la spinta conservativa (primitiva, lo ribadisco) si basa sulla potenzialità biologica. Sarebbe auspicabile ritenere importante per la memoria di un popolo favorire la sopravvivenza della comunità LGBTQ+, allo stato attuale probabilmente sarebbe più rilevante che non mantenere la memoria orale, ma non è un'istanza che possa concretizzarsi da un momento all'altro, a prescindere da quanto matura sia la questione dei diritti LGBTQ+ all'interno di un popolo. Oltretutto spendo giusto due parole per dire che non tutti i "volontari" debbano prendere il fucile ed andare in prima linea, anzi, a quanto sento da qualcuno che è dovuto rimanere in Ucraina, al momento pare che ci siano abbastanza "professionisti" ed i "volontari" svolgano altre funzioni per le quali siano qualificati.
Premessa : guardato fino a 4:55 si, sono d'accordissimo con te, noi siamo parte integrante della natura. Per quanto possiamo menarcela siamo animali a tutti gli effetti con le proprie debolezze, fragilità e sopratutto limiti. L'unica cosa che ci differenzia dagli altri animali è la ragione il che causa autocritica e il migliorarsi giorno dopo giorno, cazzo abbiamo iniziato accendendo il fuoco con i sassi, ora facciamo camminare dei robottino su un pianeta che non è il nostro!! . Dovremmo guardarci tutti come un unica specie che può compiere grandi cose, ma va fatto insieme altrimenti non arriviamo al prossimo secolo. Si ora datemi del pacifista 😜
Sono dello stesso avviso. Mi piacerebbe molto se riuscissimo a ragionare in quanto specie o pianeta anziché nazione, se qualcosa succede da qualche parte deve essere come se fosse accaduta nel nostro cortile perchè si parla sempre di persone che soffrono e hanno bisogno di aiuto. (Poi questa è l’idea generale, non sto qui a dire quanto sia fattibile o a suggerire modi per andare verso questo obiettivo non ho le competenze per farlo)
Riguardo all'indipendenza, io da lombardo, mi sono trovato a riflettere quando qualcuno ha paragonato la mia regione al Donbass. Ed il punto non è "il governo". Quando qualcuno ha sottolineato "l'Italia è unica e indivisibile", la risposta è stata: "Ok.. diciamoci la verità: I SOLDI! non vogliamo darvi i nostri SOLDI. Che i politici stiano a Roma e non a Milano non ce ne frega un cazzo." Come fai a fare scoppiare un guerra senza ideali per far morire la gente? Ti tocca sederti ad un tavolo e parlare. Parlare di soldi, perché sempre di quelli si tratta.
@@vanessam2654 voglio dire che se non convinci la gente povera gente con ideali per i quali morire, non scoppierà mai una guerra per far guadagnare ricchezze a pochi.. e dietro a tutte le guerre della storia, ci sono sempre stati i soldi. Prendiamo un esempio come la guerra di secessione americana.. davvero pensi che il vero motivo fosse la lotta alla schiavitù? La libertà, l'uguaglianza? Certo questo è il motivo per cui i soldati combattevano, ma non il motivo per cui è scoppiata e c'è stata. Non pensare che in ucraina sia diverso. P.S.: ho preso questo esempio proprio per avere un ideale che fosse inconfutabile e giustissimo. Eppure...
Credo ci sia un complotto in atto contro di me, un complotto sicuramente di matrice russa sia da pc che da telefono il video non parte, ma rimane in buffering D: (altri video funzionano)
È da quando è uscito il video che provo a caricarlo, ho provato a cambiare account passare su pc a chiudere e riaprire RUclips Almeno adesso ho la conferma che non sono l'unico
ovvio che non gli viene data la possibilita' di lasciare il paese. senno sai quanti milioni di ragazzi avrebbero pullato un lia thomas? intanto dove sono le proteste femministe contro la discriminazione di genere nella leva?
Ragazzi non ditelo troppo forte altrimenti l'ipocrisia femminista che vuole i diritti degli uomini solo quando fa comodo crollerebbe, strano che tutte quelle che gridavano in coro di voler essere CEO, ora non vogliono essere soldatesse😔. A dira la verità ora che ci penso...era un problema da arginare con le quote rosa soltanto il numero di donne in facoltà scientifiche, non quello nei lavori usuranti, quasi tutti ricoperti da uomini, strano, molto strano.
Però è comodo che in tempo di pace vengono garantiti i diritti all'ugualianza delle donne e le femministe combattono per la parità dei generi, ma in tempo di guerra invece quando i diritti vengono a cadere, sempre per questa caduta dei diritti, siano sempre le donne a giovarne mentre le femministe mute. Quando uno degli punti focali della parità di genere era proprio nel caso che, se sarebbe scoppiata una guerra, anche le donne avrebbero combattuto, facile prometterlo in tempo di pace, mentre poi quando c'è una guerra, chi combatte per i diritti dei generi se ne sbatte il cazzo dei diritti degli uomini, ma comunque continui a combattere per i diritti delle donne transgender. Mi è concesso un V***A*C**O per questi ipocriti? E no, non penso che in tempo di guerra debbano crollare questi diritti, altrimenti in tempo di pace una società patriarcale sarebbe d'obbligo. Se vuoi l'uguaglianza devi farla valere sempre, anche in tempo di guerra e non mi riferisco in particolare alle donne ucraine visto che è un paese mezzo bigotto di natura, ma alle femministe del resto del mondo che sono sempre pronte a combattere ogni battaglia per la parità dei generi, ma solo quando riguarda il genere femminile
@@BlackEagleNine non penso che debbano andare in guerra per dimsotrare ciò, ma dovrebbero fare di tutto affinchè chiunque voglia andarsene, possa farlo, indipendentemente se sia maschio o si identifichi come tale, anche se degli uomini trans non se ne è parlato quindi chissà se anche loro siano obbligati a restare, sopratutto non si è parlato degli uomini trans che sui documenti risultino ancora come donne, chissà se essendosi identificati come uomini, sentano l'obbligo morale di imbracciare le armi condividendo il destino comune che spetta al loro genere di appartenza o se preferiscano sfruttare il fatto che risultino ancora donne, indipentemente dalla vita che hanno avuto a lottare per essere considerati uomini, e scappare insieme alle donne.
Ma infatti "salvate donne e bambini" quanto può essere offensivo? Paragonare le donne a dei bambini che non sono capaci di pensiero critico né di forza fisica. Shy parlava di potenzialità biologica di fare figli. Quindi non vai in guerra perché "nella visione più progressista" servi come incubatrice. Bello, vuoi essere vista come persona allora è ipocrita non protestare per la disparità di trattamento tra uomini e donne in Ucraina. Del resto se la donna può scappare in quanto può fare figli allora le trans questa possibilità non la hanno. Quindi fondamentalmente sono trattate disequamente al pari della situazione preesistente in quella nazione. Perché protestare? Dei trans invece non se ne parla, per curiosità quelli che sul passaporto hanno la F sono riusciti a scappare? In quel caso faceva comodo non essere trattati da donne? Questa ultima illazione è semplicemente curiosità visto che ansa parlava solo dellE trans
"Vogliamo fare le cose fatte BENE"
E poi subito: tra gli ospiti Barbascura.
O una cosa o l'altra caro Shy
Barbascura fa MALE alla salute
😂😂😂😂😂 voglio sentire Shy urlare “MALEEEEE”
Lo sguardo di disapprovazione di Shy nella copertina è talmente convincente che prima di iniziare il video mi sono fatto un'esame di coscienza.
Il fatto di controllare il genere dai genitali mi ha fatto tornare in mente "Papers, Please":
Gioco indie dove intepreti un ispettore di frontiera in un ipotetico paese di area sovietica nell'epoca guerra fredda (con implicazioni politiche e personali).
GLORY TO ARSTOTZKA!!!
Un piccolo gioiellino, quel gioco...
Questo non è mai un buon segno lol
casualmente lo cercavo per mac gratis ma non lo trovo
A me preoccupa di più la distinzione tra uomini costretti a restare a combattere, perché ritenuti sacrificabili, e donne che possono tranquillamente lasciare il paese. Ma parlare di donne trans è più di tendenza.
guarda il lato positivo: adesso possono godersi anche loro i famosi privilegi di genere da maschio bianco cis blablabla
La discriminazione sui transgender è solo la conseguenza della discriminazione degli uomini Ucraini, che sono costretti a rimanere a combattere contro la propria volontà.
Se tale discriminazione tiene conto solo della "utilità" sociale di uomini e donne, allora è logico che si attribuisca una minor utilità ad una transgender rispetto ad una donna, infatti non può partorire ecc.
Giustifico questo? No. Assolutamente, è orribile, ma è altrettanto orribile il fatto che gli uomini vengano considerati "sacrificabili" e questa discriminazione verso le donne transessuali ucraine è solo la conseguenza di una discriminazione inaccettabile nei confronti degli uomini Ucraini. Mi fa specie vedere tutti indignati per decine di ragazze trans bloccate alla frontiera e nessuno che dica nulla per i milioni di uomini che non possono uscire dal paese.
Ho dovuto scavare nei commenti per trovare qualcuno che dicesse ste cose
@@flaviotorri717 hanno eliminato metà dei commenti sotto al video… shy tiene famiglia…
@@uomodimondo94 greve davvero, ne ho scritto uno anche io ora di commento, vediamo se rimane
@@uomodimondo94 "La storia del potenziale riproduttivo fa ridere, secondo voi dopo la guerra un uomo metterà in cinta più donne per ripristinare la popolazione? Ma forse 2000 anni fa sta cosa sarebbe stata plausibile, ora dopo una guerra UNA donna si farà mettere in cinta da UN uomo come succede al 99% dei casi nella società moderna. Inventatevi qualche scusa migliore per giustificare il sessismo della legge marziale per favore" ho scritto questo
Che paraculata assurda hahaha
Ci sono Stati che riflettono sui temi dell'uguaglianza perché sono in pace, Stati che devono fare passi indietro su queste questioni perché sono in guerra, e poi ci sono realtà come il Rojava in cui uguaglianza, diritti e guerra convivono da decenni nello stesso popolo.
L'uguaglianza dura fino al primo impatto con il nemico, parafrasando Clausewitz
Sta cose che non fai più lo storico "Hey" iniziale, significa che sei diventato grande. Ad ogni modo il "Bentornati su Breaking Italy" lo preferisco! Grande!
Diventare grandi a 40 anni.
"Non sei più quello di una volta"
Sarà vero,ma io sono nostalgica 🥲
Ciao gentaglia
Visione emotiva...
Essendo il suo lavoro, e avendo capito che non viene solo giudicato dal pubblico ma anche da enti esterni, ha fatto una mossa scaltra.
Siccome i primi secondi sono la copertina del tuo programma breve sul web, ha voluto dare un tono serioso e impostato.
Di certo non si è svegliato un giorno e magicamente l'ha levato perché era una roba da "immaturi", il che non è nemmeno vero!
La maturità non la si misura da questi cambiamenti tecnici minuscoli, ma da ragionamenti, approcci alle tematica, capacità di analisi usando il cervello e non a caldo.
Secondo me hai parlato della situazione in Ucraina partendo da dove partiamo nell'Unione Europea, dimenticandoti che l'Ucraina non ha mai rispettato gli standard per entrare in UE (anche) in termini di diritti (come in realtà non li rispettavano neanche Ungheria e Polonia, ma vabbè). Per quanto possa sentirmi vicina al popolo ucraino in un momento come questo, sentendo i discorsi di alcune amiche ucraine non posso dire che situazione lì mi sia sembrata rosea riguardo all'emancipazione femminile o ai diritti della minoranza LGBT+ anche prima prima della guerra.
La situazione che le donne transgender ucraine vivevano prima della guerra era probabilmente simile a quella delle donne e gli uomini trans in Ungheria e Polonia, dove i loro diritti sono costantemente violati. Questo non per fomentare odio sulle persone ucraine o polacche o ungheresi, ma per mettere in luce il fatto che le donne transgender ucraine bloccate al confine vengono bloccate in virtù di un sistema che probabilmente non le ha mai riconosciute veramente come donne. Infatti loro stesse dicono che al confine sono state "controllate" in più modi per trovare i segni del passato pre-transizione come per esempio il pomo d'Adamo. Non si tratta di un sistema che è "tornato indietro", si tratta di un sistema che probabilmente non è mai andato avanti.
In tutto ciò vorrei anche aggiungere che il concetto di uomini "sacrificabili" è terrificante. Capisco cosa intendevi, ma non può essere giustificabile. Capisco in parte anche la roba del "i diritti dell'individuo in una situazione del genere vengono dopo quelli della comunità", ma non a questo costo. Ragazzini di 18 anni che vengono mandati a morire imbracciando un fucile non riesco proprio a considerarli "sacrificabili", ovviamente questo a prescindere dalla nazione: i ragazzi ucraini e quelli russi che fino a ieri magari facevano i gameplay, magari insieme perché si tratta comunque di popoli che hanno molti legami, vengono mandati al macello così, senza motivo, per le decisioni di altri. Mi sento impotente e mi fa tantissima paura questa "regressione".
P.S. Per favore, non venite a commentarmi cose tipo "Ehh ma l'Ucraina in Donbass...", "eh ma i russi sono tutti stronzi", "eh ma c'erano anche prima le guerre", "eh ma le donne trans però...", perché non serve a niente.
Patria o morte.
Se si parla di piacere non piace neanche a me l'idea di "sacrificabilità", ma così è sempre stato: uomini in guerra a massacrarsi e donne a casa, sia in virtù della loro minore forza fisica sia, come faceva tonare Shy, per il loro "valore biologico" di propagatrici della specie.
Trovo che fare questi discorsi sia sempre utile (consiglio uno degli ultimi video di Rick Dufer in merito alla innaturalezza della pace): dobbiamo essere ben coscienti del fatto che quello che abbiamo non è dovuto, ma è stato faticosamente costruito e richiede fatica il suo mantenimento.
Ormai è un consiglio un po' inflazionato, ma "Il fascismo eterno" di Eco tratta anche questo argomento
Il concetto di sacrificabilità maschile in realtà è un concetto scientifico e sociologico acclamato, che non riguarda solo la guerra, ha radici evoluzionistiche che poi sono diventate anche culturali.
Aggiungo anche che questa norma vale ovunque: l’Italia in caso di guerra ha una norma simile, gli uomini dai 18 ai 45 anni sarebbero obbligati a combattere, mentre donne, bambini e anziani potrebbero scappare. Regola che vale in tutto il mondo.
Da precisare che le femministe non si sono mai opposte a questo, anzi, in Corea del Sud i gruppi per i diritti maschili chiedono da anni la parità nel trattamento militare, ovvero, in Corea del Sud vige la leva obbligatoria per i maschi, che dura ben due anni, e che avviene durante il percorso universitario dei ragazzi, facendo perdere loro la continuità nello studio, facendogli perdere due anni di tempo, e spesso quando finiscono devono decidere se riprendere con tutto questo ritardo faticosamente l’università oppure rinunciare a laurearsi (suppongo che tornare all’università dopo due anni di stop non sia il massimo).
Considerando le tensioni con la Corea del Nord, la Corea del Sud è molto rigida sull’attività militare, anche in quel caso vige una norma che obbligherebbe tutti gli uomini ad andare in guerra a morire se scoppiasse il conflitto, e le donne a fuggire.
Gli attivisti per i diritti maschili hanno denunciato molto questa disparità di trattamento, e hanno chiesto: o di rendere la leva militare facoltativa per tutti, quindi si base volontaria sia per uomini che per donne, oppure la si rende obbligatoria per tutti, uomini e donne, così da non generare favoritismi e disparità.
Inutile dire che le femministe in Corea del Sud si sono opposte in tutti i modi a questo, e infatti la situazione non è cambiata.
Anche le attiviste femministe Femen in Ucraina avevano protestato qualche mese fa affinché le donne militari (cioè quelle proprio professioniste) non venissero schierate in guerre in caso di conflitto.
Insomma, doppi standard con una naturalezza grottesca.
Detto ciò, il concetto di sacrificabilità maschile ha origini evoluzionistiche, in quanto i maschi possono generare prole continuamente, mentre le femmine solo ogni 9 mesi (gravidanza), per questo motivo i maschi sono più facilmente sostituibili per generare prole, mentre le femmine no.
Se in una comunità rimangono 9 maschi e 1 femmina, e in un’altra comunità rimane 1 maschio e 9 femmine, quest’ultima comunità si ripopolerà molto più velocemente ed efficacemente!!
Se a questo aggiungiamo la maggior forza fisica maschile che lo ha sempre reso responsabile di lavori usuranti, sfiancanti, violenti e pericolosi, e della responsabilità di proteggere la prole e la comunità, ecco che la sacrificabilità maschile è servita su un piatto d’argento.
Infatti tutta la storia dell’umanità è stata sempre un sacrificio maschile per proteggere la comunità e procacciare risorse in particolare per donne e bambini.
Una norma importante era la “legge del mare”, che fu applicata anche durante il disastro del Titanic.
La legge del mare diceva che, in caso una nave affondasse, la priorità per la salvezza (ad esempio concedendo le scialuppe di salvataggio) andasse a donne e bambini, e così fu durante l’affondo del Titanic, le limitate scialuppe di salvataggio furono date a donne e bambini, mentre gli uomini e i ragazzi rimasero volontariamente sulla nave a morire affogati.
Nella nostra società questi retaggi culturali come si manifestano?
Oltre alle norme sulla guerra, che per il momento tralasciamo, la psicologia sociale ha studiato il cosiddetto “Empathy Gender Gap”, ovvero la tendenza piuttosto marcata è trasversale della popolazione a provare più empatia per le donne che non per gli uomini, sono stati fatti diversi studi sperimentali a riguardo che hanno tutti confermato un bias in tal senso.
Ma banalmente possiamo vederlo anche nella percezione della violenza (uomo che da uno schiaffo ad una donna Vs donna che da uno schiaffo ad un uomo).
Questo è anche il motivo per cui, se ci fai un attimo caso, in Italia sentiamo sempre parlare di “donne e giovani”, se sentì parlare Letta o Conte, o qualsiasi Tg, l’espressione “donne e giovani” è onnipresente, in quanto culturalmente rappresentano una categoria identitaria di tutela. Essenzialmente, dire “ci occupiamo di donne e giovani” equivale a dire “ci occupiamo di tutti tranne degli uomini”.
Quindi sei un uomo 30enne che ha perso il lavoro e vive forti difficoltà economiche e sociale? Fregati, non fai parte delle categorie a cui strizziamo l’occhio e quindi nessuno pensa a te.
L’80% dei suicidi è commesso da uomini? Il 75% dei senzatetto è composto da uomini? Chissenefrega.
Questa è essenzialmente la morale.
Ora facci caso, nei prossimi giorni, ogni volta che in Tv sentirai dire “donne e giovani” o “donne e bambini” e prova a tradurlo come un “tutti tranne gli uomini”, e capisci quindi com’è la situazione…
Sulla sacrificabilità maschile ed empathy gender gap se ne parla già dagli anni ‘90 in America e sono stati fatti tanti studi a riguardo, eppure nessuno sembra voler fare nulla per risolvere questi problemi.
Ci preoccupiamo delle trans che non possono fuoriuscire dal Paese, ma nessuno si preoccupa di tutti quei ragazzi che non vorrebbero combattere ma che ora si trovano col fucile in mano a farsi massacrare?
E quei ragazzi che soffrivano si ansia, depressione, panico, particolarmente fragili? Obbligati a restare lì, mentre i familiari se ne scappano, e a imbracciare per la prima volta un fucile aspettando che vengano crivellati di proiettili da qualche soldato russo.
E sia chiaro, è una tragedia anche per i transgender, non in quanto transgender, ma in quanto persone che vorrebbero scappare e che invece sono costrette a restare e morire, ma si sta guardando il dito e non la Luna: tutto ciò non è altro che la tortura che stanno subendo i maschi, costretti a morire, pur non c’entrando nulla con questa guerra.
Aspetto qualche femminista che dica che questo è ingiusto, e che per la parità, anche le donne dovrebbero essere costrette a partecipare al conflitto, aspetto…
@@AlessioC97x Mi dispiace non essere la femminista che ti aspettavi, ma il tuo è un commento molto interessante, per quanto non condivida alcune cose, che vorrei discutere.
Hai parlato della sacrificabilità come concetto biologico e sociologico acclarato: sul primo campo la questione mi pare lapalissiana, ma per quanto riguarda la sociologia (sarebbe meglio dire antropologia?) non molto.
La cultura umana è piuttosto complessa e raramente si può interpretare con i soli strumenti dell'etologia (un esempio sono i diversi modi di costruire famiglie, che vanno dalla monogamia alla poligamia/poliandria, dall'unione per la vita a quella meno stabile), quindi ti potrei chiedere se qualche sociologo di tua conoscenza si è occupato della questione?
Per quanto riguarda la leva militare io sarei d'accordissimo ad una equiparazione dei sessi in quei paesi dove non se ne può fare a meno della leva militare, e in generale per quanto riguarda la mobilitazione di guerra, non solo per parità dei sessi ma perché con le attuali tecnologie le donne, pur avendo meno forza, sarebbero comunque molto utili in battaglia, molto di più che ai tempi delle alabarde e degli spadoni; ad ogni modo la logistica può non richiede forza bruta ed è una fetta grossa dell'organizzazione di una guerra difensiva.
Perché associ al "nazifemminismo" l'idea di estendere alle donne la leva e l'obbligo di difesa della patria?
Per il resto nulla da dire: per quanto mi faccia schifo lamentarmi e non mi riferisca nello specifico alla mia biografia mi sembra chiaro che in molti strati della società manchi l'idea che il sesso maschile non si associ solo a privilegi ma anche ad obblighi e aspettative che generano pressioni. Non parlo solo di machismo, ma anche del preconcetto diffusissimo per cui nelle dinamiche eterosessuali sia il maschio a dover prendere l'iniziativa.
Insomma, c'è parecchio su cui lavorare per costruire una società più equa, ma comunque ribadisco che dobbiamo tenere a mente da dove veniamo e che potremmo molto facilmente ritornarci come accade ora sotto questa bruttissima guerra.
Per ultimo farei un inciso sul fatto che non serve glorificare la storia del genere maschile, perché è vero che i nostri omologhi di qualche secolo fa rischiavano morti orribili nelle guerre, ma è anche vero che le donne erano di solito discriminate dall'istruzione e da ogni posizione di potere, viste in guerra come bene da saccheggio e stupro, vedevano la loro sessualità del tutto condannata e spesso morivano pure di parto. Tra essere un uomo del '400 o una donna del '400 non so cosa avrei scelto: facciamo che stavano di merda tutti?
@@lorenzoartegiani5258
Su ciò che hai scritto all’inizio, ti invito a fare ricerche approfondite anche in inglese su sacrificabilità maschile ed empathy gender gap e troverai più o meno studi e ricerche fatte in tal senso.
L’empathy gender gap è comunque un fenomeno trasversale che riguarda tutto, anche la percezione della violenza, della sofferenza, della solidarietà, gli studi hanno dimostrato che in tutti i contesti le persone tendono sempre a provare maggiore empatia verso donne e bambini in quanto tali, e non verso uomini.
Riguardo le femministe, ho detto che NON vogliono che le donne facciano la leva e vadano in guerra, in Corea del Sud hanno chiaramente detto che solo gli uomini devono fare la leva.
Anche qui in Occidente, nessuna sta biasimando la scelta di mandare al massacro gli uomini e salvare le donne, quindi parità qua, parità là, ma poi alla fine ognuno fa ciò che gli conviene…
Detto ciò, non è assolutamente vero che in passato le donne non studiavano ed erano escluse dalle posizioni di potere.
In realtà le donne nobili studiavano, erano attive anche in vari campi tra cui quello della Medicina, e comandavano anche visto che potevano diventare Regine ed essere sovrane assolute del popolo.
Tra l’altro, due ricerche che hanno avuto molto risalto negli ultimi anni, hanno dimostrato che le Regine al potere hanno causato più guerre e conflitti armati nella storia rispetto ai Re (ovviamente in media).
Se non mi sbaglio il 27% in più, mi ricordo perché una di queste due ricerche la lessi per intero pochi giorni fa, e prendeva in considerazione tutte le forme di governo dal ‘400 al 1913.
A mio avviso, stai confondendo parecchio la vita tra nobili e tra popolo, o forse hai in testa l’idea dell’uomo nobile e della donna di popolo.
In realtà, sia uomini che donne nobili erano estremamente privilegiati, mentre sia uomini che donne del popolo erano estremamente oppressi e poveri.
La maggior parte degli uomini del popolo del tempo lavorava nei campi o faceva comunque lavori estremamente usuranti e pericolosi, oltre 12 ore al giorno, per portare risorse alla famiglia, e poi quando scoppiava la guerra andavano a morire, quest’è.
Le donne si dedicavano invece al focolare domestico, figli, casa, e altre attività non usuranti come la sartoria.
Poi c’erano le classi nobili e alto borghesi, sia uomini che donne, che vivevano vite completamente diverse, studiavano, ed erano ricchi.
Ti cito alcuni dei personaggi femminili più privilegiati, potenti e importanti della storia, più o meno in ordine cronologico storico:
Cleopatra, Merit Ptah, Gorgo di Sparta, Frine la etéra, Livia Drusilla, Ipazia di Alessandria, Cornelia di Roma, Maria la Giudea, Budicca, Ulpia Severina, Teodora di Bisanzio, Principessa Sichelgaita, Radegonda di Poitiers, Abella di Castellomata, Christine de Pizan, papessa Giovanna, Matilde di Canossa, Isabella Villamarino, Trotula de Ruggiero, Imperatrice Suiko, Ildegarda di Bingen, Eleonora di Aquitania, Dorotea Bucca, Caterina Da Siena, Isabella di Castiglia e Aragona, Margaret Cavendish, Elisabetta I, Maria I d’Inghilterra, Caterina II di Russia, Cixi, regina Maria Antonietta, Elisabetta di Baviera, Laura Bassi, Émilie du Châtelet, Lady Mary Wortley Montagu, Regina Vittoria.
(Fatti qualche ricerca su di loro, e rivaluta la percezione che hai sulla storia ;) ).
Sabaku e Shy che in live assieme. Sono LETTERALMENTE commosso. 😭
già vedo Sabaku & Stagnaro in roleplay su DeathStranding a rivoluzionare le fondamenta del delivering
Madonna, quanto mi piacciono gli editoriali! Miglior novità di breaking italy da quando lo seguo!
Diritti universali= privilegi eccome, fino a che siamo in pace possiamo concederci di interrogarci su "problemi di lusso"
Vedo uno slancio positivo romanticizzato nei confronti della guerra piuttosto preoccupante.
A partire da Shy, che ultimamente non riesco più a seguire, a tanti commentatori dei suoi video.
Stiamo davvero normalizzando la possibilità che gli uomini siano obbligati a non scappare dalla propria nazione per difenderla? Per motivi biologici, sul serio?
Ma difendere cosa? Bruci la mia nazione, non morirò per l'Italia, non imbraccerò un fucile per proteggerla.
Leggo commenti che citano generali, parlano di nemici, di morte come necessità, che dibattono sulla forza fisica e giungono alla conclusione che spararsi tra popoli sia necessario.
Datemi del codardo, ma scapperò in ogni modo e con tutte le risorse possibili, anche con il più estremo dei gesti, affinché possa io non muovere un dito a favore di uno o l'altro esercito.
Sì, in effetti è scappando che si è sconfitto il fascismo.
@@lucacolombo7603 si in effetti sono gli italiani che si sono liberati del fascismo con le loro stesse mani. Quando solo DIECi professori hanno rifiutato la tessera di partito e tutti gli altri erano pronti alla guerra
@@DanieleGregolin non ho detto che gli Italiani si sono liberati da soli e non parlavo di fascismo italiano nello specifico.
Di questo passo grazie alla propaganda di giornali, TV e breaking italy vary (ed ovviamente al 90% di pecoroni che grazie ad essi vengono lobotomizzati), il fucile non lo imbraccerai per difendere l'Italia, ma l'Ucraina e le sue frange estremiste di destra (non posso scrivere la definizione corretta di tali rifiuti della società perché altrimenti la nostra "democrazia" censurereb... cioè volevo dire "cancellerebbe il commento per il bene superiore")!
La musichetta finale fa troppo Loggia Nera! Mi aspetto che da un momento all'altro Shy cominci a ballare e a parlare come il nano di Twin Peaks.
Sposo la tua tesi. Sostengo quanto tu hai scritto dal primo video con la musichetta finale. Se la ascolti a 1.5x o 2x è uguale in modo “preoccupante”.
Ciao! Guardo sempre ma non commento mai, oggi però mi ha colpito che hai messo in parole all'inizio della puntata proprio un pensiero che mi è arrivato all'inizio del conflitto.. quello che questa guerra, oltre tutto quello che ovviamente è, è anche un ulteriore "elemento di distrazione" dell'umanità dai problemi giganti che ci troveremo ad affrontare a breve.. tipo appunto la questione ecologica / climatica / alimentare / idrica.. cose che giustificherebbero tranquillamente un lanciarsi già nel panico e invece vengono messe in secondo / terzo (ottavo?) piano nelle teste di un po' tutti quanti. E boh 😅 non saprei cosa farmene di questo commento ma mi ha fatto piacere che tu abbia posto l'accento su questo aspetto di polarizzazione dell'attenzione (oltre che il netto passo indietro nel tempo che ci ripiomba in logiche da XX secolo).
Bravo! Hai centrato il punto. Non è parso vero ai governanti europei d'avere il pretesto per distrarre e convogliare le opinioni della gente verso altro che ai problemi che attanagliano il mondo...E non solo: metterli in secondo (ottavo) piano, polarizzare le opinioni in modo da far passare un pensiero unico al quale ribellarsi, presto diventerà fuorilegge. Bisogna restare vigili ed attenti se non vogliamo ritrovarci in un regime parafascista.
Invece che implementare la ricerca, implementiamo globalmente armi di distruzione di massa.
Good job, human.
Si va a priorità come nella vita. Certo l'ecologia, ma se non ho un lavoro niente soldi, quindi prima mi metto alla ricerca di un lavoro, poi verrà l'ecologia
@@ricordiaerei7776 questo ragionamento funziona fino a che con i soldi ti puoi comprare il cibo e l'acqua. Poi, improvvisamente l'ecologia diverrà più importante, ma sarà un po' tardi 🤷
Poi all'atto pratico funziona così anche per me (e per un sacco di gente) purtroppo, quindi siamo in uno stallo 😅
@@thepyper80 Confermo, diventerà importante nell'emergenza
Ahahha grande Shy anche io voglio fare l'oligarca da grande!!!
Come al solito, riflessioni mai scontate e profondità! Avanti tuttaaa!!!
4:20 non sono passati 80 anni dall'ultima volta in cui si parlava di eserciti come adesso: la guerra dei Balcani nel cuore dell'Europa è iniziata nei primi anni '90.
Mi sono ritrovato a pensare esattamente le stesse cose oggi prima della puntata
Stasera Shy ha gli stessi capelli di Cindy, la bambina del Grinch.
Grazie
Grazie grazie sempre🙏🏻 su economia e default forse qualche lacuna và colmata, le dinamiche sono un po'più complesse di paga non paga. Non vedo l'ora che inizi la live di venerdì!!!🙌🏻💙🌍💛🙏🏻
Thanks Shy
Mi chiedevo se una volta finita la guerra si potrà iniziare a criticare anche Zelensky..
Offtopic: sarebbe utile, magari esiste già, una pagina dove riepiloghi tutti gli sponsor che di volta in volta ci presenti.
Mi è capitato più di una volta di cercare di ricordare uno sponsor di cui avevi parlato e non ritrovarlo.
Team "RUclips sta processando il video"
metti 360p se sei da pc
Nemmeno io riesco a vederlo, non importa a che risoluzione
Per quanto riguarda la borsa russa, gli investitori stranieri non possono fino ad aprile vendere, le vendite allo scoperto sono state vietate ed invece per quanto riguarda il tasso del rublo, per legge, i russi con valuta estera devono convertire l'80% della somma in rubli ed infine la banca centrale russa prima della guerra aveva circa 600 miliardi in dollari ed euro, ma la metà erano in banche centrali estere e quindi comunque la banca centrale russa ha ancora 300 miliardi in valuta estera.
Incredibile Shy, hai i bot che ti commentano appena esce il video, sei famoso allora!
Spero che la live di venerdì venga caricata anche su RUclips perché non riuscirò a vederla in diretta
A mani basse l'outro di Breaking Italy più bella che io abbia mai visto 🦙
Grande
Non so il perché ma RUclips si sta opponendo ferocemente alla mia visione di questo video :(
Vero ? Proprio non ne vuole sapere stasera.
Eh un giorno lo vedremo anche noi
Alla fine dei conti rimangono degli uomini anche se si sentono donne.
Con quel maglioncino a collo alto sei pronto per presentare il nuovo iPhone
Dovresti inserire i capitoli nei video, così ognuno può guardare solo la parte che gli interessa
L’europa paga alla Russia a spanne un mezzo miliardo di euro al giorno per i combustibili fossili. Difficile che rimangano senza valuta estera per rifinanziare il debito.
Considera che importa beni al ritmo di 750mln di usd al giorno e le esportazioni energetiche da sole non coprono questo fabbisogno, pertanto il finanziamento degli interessi sul debito è solamente un problema che si somma ad altri
Grazie di tutto a te e il tuo team...
Però, se vogliamo prendere per buono il fatto che le donne possano lasciare l'Ucraina in virtù del loro utero e della prole ecc....per quale motivo una donna transgender dovrebbe invece esser trattata secondo altri criteri? Cioè sicuro non è incinta e non può partorire. Per quanto brutale sia la cosa, è una brutalità "democratica".
Poi vabbe non sto dicendo che alla frontiera a controllare non ci siano transofobi e razzisti (cosa documentata pure).
Credo che lui faccia proprio una riflessione su come la pace ci abbia cambiato e come sia complicato far coincidere i nostri ideali attuali con uno stato di guerra. Idealmente proprio il concetto di impedire alle persone di fuggire sulla base del genere oggi come oggi mi sembra folle, ma d'altra parte come si fa? Si permette a tutti di scappare, o si impedisce a tutti di farlo? Senza retorica, sto realizzando che come dice Shy in tempo di guerra si perde l'attenzione al singolo
Senza considerare tutti quei padri genitori single, che hanno dovuto affidare i figli profughi a chi? Loro in virtù di unico tutore sono potuti partire coi figli o no?
@@MimMiao ho visto alcuni che l'hanno fatto, alcuni uomini sono partiti coi figli minori lasciando le donne a combattere. La maggior parte ha lasciato i figli valicare da soli la frontiera, affidandosi spesso a "nonnine" sconosciute con la promessa che se ne sarebbero prese cura. Lascio ad altri valutare il notevole rischio di tratta di minori che questo comporta
La risposta è piuttosto ovvia: qualora bastasse affermare di non riconoscersi nel genere maschile o di essere in transizione da un sesso all'altro, potrebbe passare chiunque, anche i padri di famiglia cisgender con pochissima voglia di morire e/o abbandonare la famiglia
@@DanielGiuseppeDiNiro e avrebbero tutto il diritto di farlo
Sei troppo bravo
I diritti non esistono in senso materiale dato che un diritto è qualcosa che qualcuno pensa che "dovrebbe" essere. I privilegi invece esistono e sono misurabili, in quanto sono la differenza tra quello che alcuni hanno e altri no.
Tecnicamente in senso pratico qualsiasi cosa è un privilegio.
Ma noi esseri umani scegliamo di chiamare alcune di queste cose diritti perché crediamo che dovrebbero essere date a tutti.
Ed è per questo che se accettiamo l'esistenza dei diritti allora quelli non smettono di essere tali, neanche in guerra. Per definizione.
So che capirai, shy.
In guerra non esistono diritti, solo doveri.
@@finmat95 bravissimo gran bella frase a effetto, poi quando hai capito il 10% di quello che ho scirtto mi rispondi di nuovo ok
Non so perché ma prima o poi mi aspetto di vederti durante una live/podcast con il prof Barbero che parlate di cose
Attendiamo con ansia la lezione del Prof. sulla fine del mondo😍
Oh io non riesco a vederlo questo video, c'è la rotellina continua
Su cell funziona
anche a me
metti 360p se sei da pc
@@tiaspecto6557 no sto dal cellulare e anche a 360p non riesco, invece tutti gli altri video li vedo tranquillamente. Boh
Occhio al gain del microfono che hai la voce grattugina saturina ultimamente! Grazie come sempre per il vostro lavoro
Mi chiamo Mattia Tundo, sono un fotoreporter e con il mio collega Matteo Placucci ho iniziato a seguire questa vicenda dal confine moldavo più di una settimana fa. Abbiamo raccolto testimonianze dirette da queste ragazze riguardanti la loro vita già prima del conflitto e gli ostacoli che hanno dovuto superare per lasciare il Paese (per quelle poche che ce l'hanno fatta). Vi posso assicurare che tutte dimostrano una forza granitica, seppur spesso nascosta.
Ciao! Avete profili social dove è possibile seguire il vostro lavoro?
Bel video Shy!
"Orsini, la Rai cancella il contratto." Bene! Perchè è bella la democrazia ma bisogna far parlare solo persone che dicono le cose "giuste".
Così impara a dire certe scemenze tipo che l'Europa debba trattare in prima persona per curare i propri interessi. Ci sono già gli Stati uniti per quello!
Si è anche proposto gratis ma il fatto è che non deve proprio parlare.
Shy, Barbascura e Sabaku nella stessa live?? Mi sto commuovendo.
(Comunque anche da noi fino a solo 6 anni fa le coppie omosessuali non potevano sposarsi, la legge sulle unioni civili è del 2016)
2:12 Più "sacrificabili"? Ma in che senso? piuttosto direi che,dato il retaggio storico, la guerra la fanno gli uomini perchè sono più forti fisicamente (si con le armi di oggi questo vantaggio si annulla), ora questa cosa rimane e non voglio star qui a dire se ha senso o meno però qui sta il punto, non importa che tu sia transgender, se hai il corpo di un uomo allora hai anche quella forza fisica
Il problema è che persone che stanno seguendo una terapia ormonale MTF non hanno la forza fisica che ha mediamente un uomo. Oltre al fatto che NESSUNO, a prescindere dal sesso o dal genere, dovrebbe essere costretto a combattere
Quando ha detto più sacrificabili mi ha fatto rabbrividire....immagina la stessa cosa detta al contrario che casino avrebbe generato
Come ho già detto in altri commenti, quindi se un uomo è muscolarmente poco sviluppato che fa? E se una donna è muscolarnente più sviluppata di molti uomini? È vero che mediamente gli uomini sono più forti fisicamente delle donne, ma è appunto una cosa che vale mediamente
Penso e dico penso, sia perché, dal punto di vista biologico, bastano pochi uomini per mettere incinta tante donne. Ma una donna può avere una sola gravidanza all'anno, più o meno. Quindi unicamente per sopravvivenza della specie le donne vengono lasciate scappare 🤷♂️
@@FrancescaAz95 sono d'accordo con la tua ultima frase, ma prima hai detto una cosa che non ha senso. La terapia ormonale diminuisce la forza di pochissimo, quindi la differenza è davvero minima
Sto ancora morendo sulla parte finale 🤣
Shy, hai una comicità che apprezzo molto...oltre a già tutto il resto ♥️
Grazie di tutto, as usual 🙋
Ricordo tue posizioni sugli indipendentisti Catalani molto meno morbide rispetto alle attuali sui Corsi. Cos’è cambiato?
Mi urta il fatto che la posa in copertina sia la stessa di quella del video scorso
Capelli diversi dalla live
In sacco di gente arrabbiata col mondo oggi ...
Sei il migliore come sempre ❤️❤️
Che introduzione...quante cose si danno per scontate vivendo in uno stato di diritto. Applausi.
No. Per favore. Non venite su Marte. W la Terra! 🌎 ❤
Grazie Alessandro per tutto il lavoro fatto.
:)
Stavo riflettendo sulle stesse cose proprio oggi. Pensando che da donna non mi sembra giusto che gli uomini siano costretti a restare e le donne no, ma capisco il discorso. È più facile fare questa distinzione piuttosto che altre...
La guerra è ingiusta, ma purtroppo qualcuno la deve combattere, e se la vuoi vincere è meglio farla combattere agli uomini. Ai proiettili non interessa della parità di genere
@@giulioborghi651
Perché, non potrebbero combatterla sia uomini che donne? Sarebbero il doppio dei soldati…
Se parliamo di parità, deve essere parità, altrimenti è paraculaggine.
@@AlessioC97x Per la stessa ragione per cui non accettano combattenti stranieri senza addestramento militare, cercano soldati non pesi morti. Fanno combattere i civili ucraini perché sanno la lingua, sono fortemente motivati, conoscono il terreno, ed è un loro diritto difendere casa propria... Insomma possono essere un aiuto concreto. Non come quegli inglesi che sono andati là a combattere e hanno postato la cosa su Reddit, facendosi intercettare e bombardare...
È un po' come chiedere "perché non fanno fare le muratrici alle donne? Sarebbe paritario" si fra sicuramente, ma sarebbe una perdita di tempo controproducente
@@giulioborghi651
Scusa ma che discorso è? È normale secondo te decidere chi deve vivere e chi deve morire in base al sesso?
Poi parli di motivazione, se fosse una questione di motivazione allora avrebbero reso la partecipazione al conflitto su base volontaria, invece l’obbligo di andare in guerra per tutti i maschi implica che anche il ragazzino di 18 anni, esile, con ansia sociale o con depressione, oppure obeso, oppure spaventato a morte, deve scendere in battaglia con un fucile in mano a farsi ammazzare.
E guarda che se scoppiasse la guerra anche in Italia, lo stesso varrebbe per te, se hai tra i 18 e i 45 anni (come suppongo data la tua foto), saresti obbligato ad andare in battaglia.
Detto ciò, chi ha detto che avere le donne in battaglia sarebbe controproducente? Ormai le battaglie non si basano più solo sulla forza fisica, ci sono le armi, che possono essere utilizzate anche senza disporre di chissà che forza, e un numero superiore (direi doppio) di soldati in battaglia è estremamente importante in una guerra.
Paradossalmente, le femministe stesse hanno combattuto per anni per permettere alle donne di poter fare i militari e far parte delle forze dell’ordine, oggi è un tantino incoerente dire “No vabbè, tanto sarebbero solo un peso, non servono”.
Insomma, la parità finché ci interessa, poi quando ci sono i guai, lì la parità non interessa a nessuno…
Un po’ come l’esempio che hai fatto tu stesso sui muratori: le quote rosa per i ruoli dirigenziali ad altissimo reddito, però mica mettiamo le quote rosa anche per i lavori di mer*a come muratore, giardiniere, operatore ecologico che lavora con i rifiuti ecc…?
Non sia mai…
Quando Shy cita gli articoli di Lorenzo Tondo mi emoziono 😍
Come scusa, Sabaku? Ma parlerà di Elden Ring durante la live? 😂
Spiegherà la lore dell'Ucraina!
Per chi conosce la guerra, per chi la sta scoprendo, per chi la scoprirà
@Adalux mi sembra irrealistico accertarsi che la gente doni solo per buon cuore e non per altri scopi: molti lo fanno per vantarsi, altri per pulirsi la coscienza, ecc... Rimane il fatto che 100€ miei valgano esattamente 100€ di chiunque altro, frega zero delle morale, i rifugiati mangiano lo stesso.
@Adalux ma chissenefrega il motivo, l'importante è che la genti doni e che lo voglia o no lo farà per una giusta causa. Comunque sì, anch'io a Sabaku ho detto "Ah Sabaku.... Ok..." Ma non per motivi di pregiudizio, solo perché mi è sembrato fuori posto
@Adalux e una volta che lo hai capito? Cambia qualcosa? Penso ci siano già studi simili se cerchi
Sapere che si dice Bastìa mi ha un po' destabilizzato. Un po' come quando scopri che si dice scandinàvo e non scandìnavo...
Sabaku e shy insieme è il più bel crossover di sempre. Lo ying e lo yang che si uniscono per completare il cerchio della vita
👏 Bel video
Il blocco degli uomini e non delle donne è una delle cose più vergognose di questa guerra. Equità, equità...solo se e fino a che conviene! La leva obbligatoria sessista è una di quelle cose che fa crollare miseramente la teoria degli stessi diritti, stessi DOVERI e, soprattutto, porta a dire al tio stesso stato "sai che c'è? Tu mi vuoi obbligare! Arrangiati per una sovranità teorica, per le tue dichiarazioni politiche. Ciascuno pensi a se stesso!". Ho amiche che vanno al poligono di tiro da anni...e io non ho mai preso in mano un'arma. Ma in caso di guerra io sarei spedito a combattere, loro no! In tempo di pace quando ho detto e ridetto che la leva militare "sospesa" e non totalmente abolita o almeno parificata per genere, è una spada di damocle sul concetto stesso di giustizia sociale mi hanno preso per scemø. Ora arrivano le conseguenze!...
@Emanuele676 beh... sì! Questo perché credo proprio che la norma che verrebbe applicata sarebbe quella. Se hai prove del contrario fa piacere sentirle... magari con tanto di riferimenti normativi!
@Emanuele676 dopo verifica te lo confermo, sono ancora in vigore le liste di leva per i soli cittadini maschi
@Emanuele676 allenati nella comprensione del testo fra
Bellissimo il ciuffo il alto di Shy
Sarebbe importante per la comunità LGBT+ sostenere la resistenza anche fisicamente andando lì a combattere. l'Ucraina non è il miglior stato per chi è LGBT+. Sostenere apertamente andando lì a combattere e non facendo la figura di chi parla di diritti ma scappa appena ci sono i doveri d'affrontare. Quindi avanti con la formazione di una nuova compagnia Sacra Tebana nell'esercito Ucraino.
@Emanuele676 alla gente piacciono i nomi roboanti
Io femminismo è anni che si occupa solo di dare privilegi alle donne... Vuol dire parità di genere solo in teoria.
Ascolto sempre breaking italy, ma non lo guardo spesso. Oggi ho buttato l'occhio sul video e sono rimasto un secondo confuso. Signor breaking, sembri una zucca :P
Ti suggerisco un altro titolo: "gli uomini ucraini che non possono lasciare il paese pur avendo figli e moglie che non sanno se rivedranno". Ma tanto di loro chissenefrega, 10 trans su milioni di persone sono decisamente piú importanti vero?
Satispay: non mi fa registrare ( provato 20 volte ) sarà perché non porto più gli occhiali ma nella carta d’identità li indosso? 😡
Ma quindi Shy fammi capire.. cosa avresti fatto tu al posto del governo ucraino? "Chi si sente donna deve stare a casa mentre chi si sente uomo vada a combattere"? Essere liberi non è solo un problema di diritti, perché la libertà non esiste solo in quanto "qualcuno" ti riconosce "libero". E questo modo di parlare progressista (per cui l'unico concetto di libertà è quello oggi in voga) è terribilmente ingenuo e tradisce il fatto che, oggi, si intendano _alcune_ libertà individuali riconosciute come le uniche ed inviolabili (sono sacrosante, non sto dicendo questo) quando invece esistono cose che esulano da questo discorso, che vengono prima (come il loro fondamento). I diritti universali o sono davvero universali oppure semplicemente non sono.
Le persone "che si sentono donne" hanno fatto un percorso medico e psicologico estenuante, fatto di ormoni e (alcune) di interventi chirurgici.
Te puoi delegittimare quanto ti pare "l'essere trangender", ma è un fenomeno che esiste ed è studiato, dove ci sono fior fior di articoli scientifici (vedi pubmed) che, appunto, approfondiscono questa condizione.
@@faber3813 quindi si sono guadagnati il diritto di scappare?
@@lucacolombo7603 apparte che per me in situazioni del genere che l'unico fattore preso in considerazione sia il genere di una persona e l'età è abbastanza una stronzata. Ci sono tantissimi fattori da prendere in considerazione, e devo capire come all'esercito possa servire uno come me che sollevo si e no i coriandoli, e invece mi sorella che fa esercizi ogni giorno e c'ha un six pack della madonna no.
Ma tralasciando la questione a monte... Che cazzo c'entra? Non si sono guadagnate niente le mtf, semplicemente non sono uomini.
Non so che concezione hai delle trans, ma ti assicuro che manco ne riconosceresti una per strada.
@@faber3813 volevo solo fare una domanda provocatoria, forse mi è uscita un po' cruda.
I diritti universali si scontrano coi rovesci universali e questi ultimi vincono (quasi) sempre, eh, eh, eh...
Ma è normale che non ci siano mai state così tante campagne a favore dell'aiuto di un popolo in guerra, come quelle attuali per l'Ucraina?
Mi chiedo come mai ...
In un conflitto atroce parlare di donne transgender e ,presunti diritti violati, mi sembra fortemente fuori da ogni contesto. Non confondiamo diritti individuali e sociali.
La Sardegna è una Corsica che non ce l'ha fatta
Parlare di un problema di transfobia perché “donne trans sono trattate come uomini” senza porre l’enfasi sul fatto che NESSUNO dovrebbe essere trattato come gli uomini, che dovrebbero smettere di essere sempre cittadini di serie b perché non percepiti come “vittime a priori”. Nessuno dovrebbe essere obbligato a restare a combattere. Gravissimo che si noti il problema solo quando delle donne subiscono lo stesso trattamento. Idiota parlare di “motivo naturale” per giustificare che gli uomini debbano restare e lamentarsi poi delle donne trans che vengono rispedite dentro, quando, come ci ha dimostrato recentissimanete Liah Thomas distruggendo le sue avversarie, una donna trans ha assolutamente il corpo di un uomo, e quindi se un uomo è giusto che debba restare a combattere per via del suo corpo naturalmente forte, è giusto che subisca la stessa sorte una donna trans. Se ve lo chiedete no, no non è giusto che nessuno possa essere obbligato. Potevate accorgervene anche quando mettevano le armi in mano ai ragazzini di 18 anni a febbraio. Anche se erano maschi, bianchi, etero e cis.
Forse non lo sai, ma guarda che la terapia ormonale ti ridistribuisce il grasso e riduce il tono muscolare. Quindi "le donne trans hanno assolutamente il corpo di un uomo" ma proprio no.
@@arimanyskills28 non esiste quantità di ormoni che possa togliere dal tuo corpo una avvenuta pubertà maschile. Guarda il podio di Lia Thomas senza il filtro del politicamente corretto sugli occhi e vedrai due corpi di donne forti e muscolose accanto al corpo di un uomo
@@fingolfin369 Senti, sono una ragazza transgender, ho affrontato la pubertà prima di seguire il percorso di transizione, e non ho mezzo muscolo (per dire, mia sorella è pure più forte di me).
@@arimanyskills28 un caso non fa statistica. Sono certo che esistono uomini perfettamente cis che sono più deboli di te per qualsiasi motivo ma di certo non ricevono sconti sulla chiamata alle armi.
@@fingolfin369 se una persona transessuale mtf fa tanta attività fisica gli effetti negativi si sentono molto meno.
In generale succede che gli estrogeni "ammazzano" il fisico e ti indeboliscono un botto, c'è un video di abicocca (MtF) sull'argomento se non erro.
💪🏻💪🏻
Ehi, Shy! Ho una richiesta: visto che in redazione siete molto attenti agli avvenimenti di matrice internazionale, vi piacerebbe dedicare un blocco alla situazione che si sta creando attorno agli accordi Spagna-Marocco che rischia di venire ignorata sotto il flusso di notizie (gravi) proveniente dall'Est Europa?
Le coppie dello stesso sesso lì non possono sposarsi... Perche qui si?
Io lo amo, ma sentire tra i vari nomi da te detti anche il maestro Sabaku, mi ha strappato una risatina. A sto punto invita anche Yotobi dopo il dissing (falso) dell'ultimo video ahahaha
P.s. rido, ma dentro sto maluccio per la situazione
Che è successo?
Un appunto alla conclusione a 13:53. Il discorso centralismo è invece fondamentale. Come dici tu è vero che non è la situazione legale del territorio necessaria e sufficiente a cambiare la situazione economica, ma ciò non può essere una colpa della classe politica locale come tu dici. Essa è solo lo specchio del rapporto di tipo coloniale tra Stato Centrale e Periferia che travalica anche eventuali statuti: proprio pensando alla Sardegna, ieri Solinas ha, di fatto, fatto da megafono a ITA Airways sulla Continuità Territoriale. Ciò è dovuto a Solinas o alla necessità dello Stato Centrale di controllare certi settori economici? Ecco, insomma non confondiamo vittime con carnefici 😉
ma anche a voi il video non è disponibile?
Voglio la mia indipendenza
La parità di genere (attualmente) non esiste.
Possiamo spostare quanto vogliamo la discussione su alcuni settori e mansioni peculiari, ma ce ne sono di interi (ben più grandi) che vedono uno sbilanciamento totale verso un genere o l’altro. La guerra in questo caso ha solo scoperto il velo dell’ipocrisia.
Chiedere a space valley, c'è sabaku, Nelson accetta di sicuro!
4 minuti e 50 per dire che una legge sessista ucraina non viene applicata come una legge sessista ma come un problema di diritti alle donne tolti.
No perché se shy avesse affrontato la questione su questo piano avrebbe perso l'appoggio di molti personaggi del web noti che spingono per una certa propaganda femminista, sia mai parlare di diritti degli uomini, sia mai! 😂
Stiamo dicendo la stessa cosa 😉
@@mariolatini9552 Si, si, lo so, non si capiva probabilmente il tono del mio commento.
Ma se io sono un uomo che si sente "un uomo ma che non vuole prendere parte ad attività pericolose da uomo?" Mi salvo? Troppo comodo
Ma va là va
Buongiorno, non commento mai, ma in questo caso mi sento di intervenire, in merito alla questione Ucraina.
Posto che i diritti LGBTQ+ sono una questione importante, c'è da fare una considerazione base: da dove nasce e da cosa dipende la volontà di allontanare determinate categorie dalla guerra?
Nasce dai primi conflitti tribali e dipende dalla volontà di perpetrare l'esistenza della tribù.
Gli anziani sono la memoria della tribù.
I bambini sono il concreto futuro della tribù.
Le donne in età fertile sono un potenziale ulteriore futuro della tribù.
Parlo di tribù, perché questa è una spinta antica, tanto antica da imporre la presenza di qualcuno che possa perpetrare la tradizione orale della tribù.
Si parla di un istinto antico e quasi animale, non tanto di un qualcosa di ragionato: il ragionamento subentra quando si debba determinare il discrimine di età tra bambino, adulto ed anziano (soprattutto per non vedere più bambini soldato che imbracciano fucili).
Ai fini di questa spinta conservativa, l'esistenza di una comunità LGBTQ+ non è rilevante, perché la spinta conservativa (primitiva, lo ribadisco) si basa sulla potenzialità biologica.
Sarebbe auspicabile ritenere importante per la memoria di un popolo favorire la sopravvivenza della comunità LGBTQ+, allo stato attuale probabilmente sarebbe più rilevante che non mantenere la memoria orale, ma non è un'istanza che possa concretizzarsi da un momento all'altro, a prescindere da quanto matura sia la questione dei diritti LGBTQ+ all'interno di un popolo.
Oltretutto spendo giusto due parole per dire che non tutti i "volontari" debbano prendere il fucile ed andare in prima linea, anzi, a quanto sento da qualcuno che è dovuto rimanere in Ucraina, al momento pare che ci siano abbastanza "professionisti" ed i "volontari" svolgano altre funzioni per le quali siano qualificati.
Sono d'accordo. La discriminazione nasce dal consentire alle donne abili di uscire dal paese.
Donne cis abili
E uomini trans
questa guerra è solo un tassello
RUclips si è scordata come si codificano i video... Due volte in una settimana comincia ad essere grave
metti 360p se sei da pc
@@tiaspecto6557 sìsì, lo so, lo sto vedendo. Ma rimane una cosa bruttina, rispetto ai 1080@50 soliti...
Addicted...
Premessa : guardato fino a 4:55 si, sono d'accordissimo con te, noi siamo parte integrante della natura. Per quanto possiamo menarcela siamo animali a tutti gli effetti con le proprie debolezze, fragilità e sopratutto limiti. L'unica cosa che ci differenzia dagli altri animali è la ragione il che causa autocritica e il migliorarsi giorno dopo giorno, cazzo abbiamo iniziato accendendo il fuoco con i sassi, ora facciamo camminare dei robottino su un pianeta che non è il nostro!! . Dovremmo guardarci tutti come un unica specie che può compiere grandi cose, ma va fatto insieme altrimenti non arriviamo al prossimo secolo. Si ora datemi del pacifista 😜
Sono dello stesso avviso. Mi piacerebbe molto se riuscissimo a ragionare in quanto specie o pianeta anziché nazione, se qualcosa succede da qualche parte deve essere come se fosse accaduta nel nostro cortile perchè si parla sempre di persone che soffrono e hanno bisogno di aiuto. (Poi questa è l’idea generale, non sto qui a dire quanto sia fattibile o a suggerire modi per andare verso questo obiettivo non ho le competenze per farlo)
Riguardo all'indipendenza, io da lombardo, mi sono trovato a riflettere quando qualcuno ha paragonato la mia regione al Donbass.
Ed il punto non è "il governo".
Quando qualcuno ha sottolineato "l'Italia è unica e indivisibile", la risposta è stata:
"Ok.. diciamoci la verità: I SOLDI! non vogliamo darvi i nostri SOLDI. Che i politici stiano a Roma e non a Milano non ce ne frega un cazzo."
Come fai a fare scoppiare un guerra senza ideali per far morire la gente?
Ti tocca sederti ad un tavolo e parlare.
Parlare di soldi, perché sempre di quelli si tratta.
Che vuol dire una guerra senza ideali?
@@vanessam2654 voglio dire che se non convinci la gente povera gente con ideali per i quali morire, non scoppierà mai una guerra per far guadagnare ricchezze a pochi.. e dietro a tutte le guerre della storia, ci sono sempre stati i soldi.
Prendiamo un esempio come la guerra di secessione americana.. davvero pensi che il vero motivo fosse la lotta alla schiavitù? La libertà, l'uguaglianza? Certo questo è il motivo per cui i soldati combattevano, ma non il motivo per cui è scoppiata e c'è stata.
Non pensare che in ucraina sia diverso.
P.S.: ho preso questo esempio proprio per avere un ideale che fosse inconfutabile e giustissimo. Eppure...
Credo ci sia un complotto in atto contro di me, un complotto sicuramente di matrice russa
sia da pc che da telefono il video non parte, ma rimane in buffering D:
(altri video funzionano)
Anche a me lo stesso da iPad
A me dice “nessuna connessione riprovare”
È da quando è uscito il video che provo a caricarlo, ho provato a cambiare account passare su pc a chiudere e riaprire RUclips
Almeno adesso ho la conferma che non sono l'unico
Il bello è che mi spara più di 15 secondi di pubblicità e poi mi dice connessione assente 😂😂😂
Cercando il video con il browser in modalità incognito sono riuscito a farlo partire, nel caso vi fosse utile
Non so perché ma prima non riuscivo a vedere questo video
Giusto giusto per la cena
La citazione dei Lannister ❤️
ovvio che non gli viene data la possibilita' di lasciare il paese. senno sai quanti milioni di ragazzi avrebbero pullato un lia thomas?
intanto dove sono le proteste femministe contro la discriminazione di genere nella leva?
Ragazzi non ditelo troppo forte altrimenti l'ipocrisia femminista che vuole i diritti degli uomini solo quando fa comodo crollerebbe, strano che tutte quelle che gridavano in coro di voler essere CEO, ora non vogliono essere soldatesse😔.
A dira la verità ora che ci penso...era un problema da arginare con le quote rosa soltanto il numero di donne in facoltà scientifiche, non quello nei lavori usuranti, quasi tutti ricoperti da uomini, strano, molto strano.
Ci sono eccome le proteste, lol
@@categringoire5769 linkane una, possibilmente da una delle solite nazifemministe che sfracella le palle sul genere delle parole tipo avvocato
@@categringoire5769 Non ci sono, le femministe non voglio dover essere obbligate a partecipare alla leva.
@@GoldenBoy.17 le femministe non vogliono la leva obbligatoria punto. Né per uomini né per donne
I corsi non sono francesi, io tifo per una Corsica libera dalla Francia
Oh bene
2:18 Tatakae Tatakae
Però è comodo che in tempo di pace vengono garantiti i diritti all'ugualianza delle donne e le femministe combattono per la parità dei generi, ma in tempo di guerra invece quando i diritti vengono a cadere, sempre per questa caduta dei diritti, siano sempre le donne a giovarne mentre le femministe mute. Quando uno degli punti focali della parità di genere era proprio nel caso che, se sarebbe scoppiata una guerra, anche le donne avrebbero combattuto, facile prometterlo in tempo di pace, mentre poi quando c'è una guerra, chi combatte per i diritti dei generi se ne sbatte il cazzo dei diritti degli uomini, ma comunque continui a combattere per i diritti delle donne transgender. Mi è concesso un V***A*C**O per questi ipocriti? E no, non penso che in tempo di guerra debbano crollare questi diritti, altrimenti in tempo di pace una società patriarcale sarebbe d'obbligo. Se vuoi l'uguaglianza devi farla valere sempre, anche in tempo di guerra e non mi riferisco in particolare alle donne ucraine visto che è un paese mezzo bigotto di natura, ma alle femministe del resto del mondo che sono sempre pronte a combattere ogni battaglia per la parità dei generi, ma solo quando riguarda il genere femminile
Qualcuno sa di femministe ucraine che sono rimaste nel paese a combattere per dimostrare di valere quanto gli uomini? No.
Donne al fronte in prima linea
@@BlackEagleNine non penso che debbano andare in guerra per dimsotrare ciò, ma dovrebbero fare di tutto affinchè chiunque voglia andarsene, possa farlo, indipendentemente se sia maschio o si identifichi come tale, anche se degli uomini trans non se ne è parlato quindi chissà se anche loro siano obbligati a restare, sopratutto non si è parlato degli uomini trans che sui documenti risultino ancora come donne, chissà se essendosi identificati come uomini, sentano l'obbligo morale di imbracciare le armi condividendo il destino comune che spetta al loro genere di appartenza o se preferiscano sfruttare il fatto che risultino ancora donne, indipentemente dalla vita che hanno avuto a lottare per essere considerati uomini, e scappare insieme alle donne.
@@BlackEagleNine e quelle che prima sarebbero state qualificate come fasciste ora vedo sono "eroine della resistenza"
Ma infatti "salvate donne e bambini" quanto può essere offensivo?
Paragonare le donne a dei bambini che non sono capaci di pensiero critico né di forza fisica.
Shy parlava di potenzialità biologica di fare figli. Quindi non vai in guerra perché "nella visione più progressista" servi come incubatrice. Bello, vuoi essere vista come persona allora è ipocrita non protestare per la disparità di trattamento tra uomini e donne in Ucraina.
Del resto se la donna può scappare in quanto può fare figli allora le trans questa possibilità non la hanno. Quindi fondamentalmente sono trattate disequamente al pari della situazione preesistente in quella nazione.
Perché protestare? Dei trans invece non se ne parla, per curiosità quelli che sul passaporto hanno la F sono riusciti a scappare?
In quel caso faceva comodo non essere trattati da donne? Questa ultima illazione è semplicemente curiosità visto che ansa parlava solo dellE trans
👏🏻