Bellissima la parte in cui parli della cena e del dialogo durante la cena. Per quanto mi riguarda l unico scambio era " Stai zitto che c'è il tg e guai a te se fai cadere l acqua "
Lavoro in un ospedale pediatrico, e spesso mi capita prima di un prelievo o di un altra procedura che i bambini mi facciano domande molto specifiche, quello che noto è che spesso i genitori che vengono da noi (una parte) tendono ad evitare che i bambini vengono a contatto con certe informazioni e pensando di proteggerli, ma nella pratica questo si traduce spesso in ansia. I bambini restano spesso molto spiazzati quando gli rispondo, si vede che sono disabituati, ma ma è una cosa che a loro piace, basta sostituire determinati termini, con termini più accettabili, la maggior parte delle volte questa cosa aiuta tantissimo, (purtroppo non sempre). se devi fare un prelievo basta Non usare il termine ago, buco, sangue, lo sostituisci con dei sinonimi, cambia tanto, così dovrebbero fare i genitori, non sottrarsi al confronto, ma sicuramente Adattare il linguaggio. Da noi arrivano moltissimi bambini con patologie ginecologiche mai trattate, proprio perché non parlandone con i genitori ci si scontrano solo quando poi hanno i primi rapporti
Ciao Rick io ho 2 figli uno di 22 anni e l'altra di 13 . Ho sempre cercato di avere un rapporto aperto e di confronto con loro però , a volte , è difficile in una famiglia che si barcamena nelle vicissitudini della vita , mantenere questo proposito . Ti ringrazio per questa puntata perché non essendo tu un genitore , probabilmente hai una visuale neutrale rispetto a noi e ci dai graditi consigli
Ciao Paolo, posso dirti che se avessi un papà come te ne sarei davvero grata? Già il fatto che sei qui a metterti in gioco, ascoltando Rick, commentando questo video e domandandoti se sei abbastanza bravo coi tuoi figli, fa di te un padre meraviglioso!☺️È normale in alcuni momenti sentirsi sopraffatti e questi momenti possono sempre insegnarti molto, soprattutto grazie a questi momenti puoi crescere anche tu insieme ai tuoi figli🤍
Sono padre di tre figlie e tutti i cinque punti fan parte dei principi che applico da sei anni a questa parte. Mi sento però di dissentire nelle tue conclusioni rispetto ad ogni punto, che sono molto teoriche e si vede che non vivi sulla tua pelle l’educazione. Un individuo non sa quale sia il grado di stress al quale verrà esposto dal portare avanti i doveri quotidiani, prima di mettere al mondo i figli, ne sa come evolverà il comportamento di questi ultimi quando inizierà a frequentare ambienti al di fuori delle mura familiari, come il rapporto con gli altri bambini/educatori influisca nel morale quotidiano. Lo scontro con i figli non avviene solamente per capricci futili, il modo in cui ci si relaziona a tali capricci deriva dalla vita lavorativa ma anche dall’equilibrio di coppia che viene stravolto con l’arrivo della prole. Siamo coetanei e son veneto anche io, ma tirare in ballo la nostra infanzia trovo non abbia alcun senso. Le figure genitoriali sono cambiate da 30 anni fa, la vita che ci facevano fare i genitori è cambiata da trent’anni fa. La mia figlia maggiore, a sei anni, ha già fatto lo stesso numero di viaggi in famiglia che avevo fatto io a 18 ed il doppio delle cene fuori sempre fino alla maggiore età. Ad esempio a casa non c’è mai la tv accesa durante i pasti, i telefoni non sanno cosa siano, anche se hanno accesso a tutti i servizi di streaming presenti sulla televisione. Quando si è a cena fuori credo che dare la possibilità di seguire un cartone animato (non per tutta la durata della cena) qualora non sia possibile farli giocare al di fuori dei tavoli sia anche un segno di rispetto nei confronti dei figli che non hanno chiesto di star chiusi 2 ore in ristorante con i genitori. Ovvio, se si può , ci sono anche i nonni e le baby sitter che possono accudire e alleviare la pena ad entrambe le parti, sopratutto se si parla di certi contesti. Personalmente cerchiamo sempre di organizzare pranzi e cene fuori in posti dove i bimbi si possano divertire e stare in compagnia, ma come traspare da tutti i punti, anche tu sei dell’idea che si debba mantenere anche una propria dignità di vita in quanto genitori e non sempre piegarsi ai figli, quindi anche loro devono imparare a fare le cose che fanno piacere a noi adulti, come stare in compagnia, quindi se in 2 ore al ristorante, la prima mezz’ora li si coinvolge nella scelta del menù, li si fa leggere, gli si spiegano i piatti, si porta carta e penna per farli giocare/disegnare, poi mentre mangiano gli si lascia mezz’ora/tre quarti d’ora di cartone in condivisione (mai ognuno con un telefono, a meno di grosse differenze di età) e poi l’ultima mezz’ora li si manda fuori a giocare, li si coinvolge col dolce ed il conto, è legittimo anche lasciargli usare gli smartphone e non per questo bisogna esser giudicati o categorizzati dal primo non genitore che passa. Il primo punto che hai espresso veramente bene secondo me è il primo!
Ottima visione, condivido tutto. Da pedagogista confermo quanto il genitore italiano, ora più che mai, sia incapace di fortificare la prole. Aggiungerei un altro punto: la convinzione che il proprio figlio sia senza ombra di dubbio il nuovo genio del secolo. Questo riversare ambizioni e frustrazioni fa danni incredibili. C’ è la generazione di ventenni assolutamente immatura a livello relazionale e sociale.
Sono d'accordo, io ho 2 bambini un maschio di 6 e una femmina di 2, cerco di parlare e coinvolgerli in tutto quello che faccio (ormai devo fare la lavastoviglie di nascosto perché altrimenti la vuole fare quella di 2 anni) ma i bambini non sono adulti, hanno ritmi ed esigenze diversi. Credo che ogni mezzo elettronico sia, appunto, un mezzo e quindi va usato e dosato. I miei figli non sono mai "abbandonati" davanti alla televisione ma se ho bisogno di fare delle faccende la uso, idem il tablet (uno per entrambi) al ristorante. Inoltre una cosa è interfacciarmi con un bambino di 6 anni e una cosa è avere a che fare con un bambino di 2/3 (il periodo a mio avviso più terribile). Io apprezzo sempre i consigli ma credo che chi non ha figli difficilmente riesce ad immedesimarsi e manca sempre un pezzo.
Perdonami ma non capisco, perchè vuoi portare i tuoi figli al ristorante? non è un posto dove vogliono stare, non è un posto per loro, è un posto per adulti. Da quando sono diventato padre e mia figlia ha iniziato a camminare ed esplorare il mondo da sola, non sono più andato al ristorante, ma scegliamo un posto dove anche loro sono attivi, quindi picnic, pranzi al sacco da consumare al parco, in spiaggia etc, al massimo andiamo a fare colazione fuori in posti che hanno spazio e tanto verde, ogni settimana cerchiamo qualcosa che faccia piacere a tutti di fare, dove tutti sono coinvolti. E vivendo all'estero, non abbiamo nonni che possono dare una mano, ma non ci passa neanche per la testa tenere due ore una bambina al seggiolone attorno ad un tavolo di ristorante. Si scelgono cose che coinvolgano tutti. Certo, portiamo avanti anche le relazioni con amici che non sono genitori, qualche volta la mia compagna esce con le amiche e mia figlia resta con me, altre volte è la mia compagna a farlo. Perchè scrivi "mantenere una propria dignità di vita in quanto genitori", cosa ti manca se non vai al ristorante? o al Cinema? o in altri posti non adatti ai bambini. Hai scelto tu di avere figli.
@@RobertoMonachello lo stesso Rick sul video dice che è giusto anche che i bambini si abituino a fare ciò che piace ai genitori. Di cosa stiamo parlando? La tua mi pare polemica e cazzolunghismo. OVVIO, che anche noi prediligiamo attività che coinvolgano tutta la famiglia, ma altresì non disdegnamo la buona cucina e, vivendo in una bella città come Venezia, è pieno di ristorantini nei campi e campielli, dove i figli possono giocare in sicurezza e lasciare noi alla nostra “ricreazione “. Forse vivendo in qualche triste città tedesca o nord europea, non sai di cosa sto parlando, ma ti posso assicurare che le mie figlie ogni giorno mi chiedono “facciamo l’aperitivo? Mangiamo fuori?”.
Ottima riflessione... Aggiungerei anche una tendenza all adultizzazione precoce sul piano emotivo che sostituisce alla risonanza empatica o il rifiuto/ evitamento o lo spiegone pedagogico e l ipersaturazione ( di compiti e concetti) senza tener conto dei peculiari tempi lenti dei bambini e dei loro limiti strutturali. Ci vuole più fermezza sulle cose importanti ( che non sono poi troppe a ben vedere!), più asciuttezza e fiducia nell' accompagnamento e più disponibilità a conoscere i propri figli, lasciarsene non sedurre ma incuriosire. Per diventare buoni genitori occorre grande equilibrio adulto ( le parole sono preziose ma è l esempio di ciò che sei a essere il vero riferimento!) Credo sia importante non avere troppa paura di sbagliare ma averne abbastanza per porsi almeno la domanda.
Cresciuto in una bolla e uscito solo con le unghie e i denti, se no fosse stato per loro... E da anni però faccio i conti con un'autostima sotto le scarpe che mi ha fatto avere spesso paura di fallire nel fare certe cose, e che di conseguenza ultima mi hanno portato a vivere ad oggi di infiniti rimpianti.
Ciao, grazie per la cogitata, puntuale e interessante come sempre. Io sono padre. Nel senso che ho 2 figli, non che ho preso i voti. No, non dirò che solo un genitore può parlare di genitorialità: è una sciocchezza. Anche perchè se no ognuno di noi dovrebbe parlare solo di quello che esperisce: i medici solo di medicina, i fisici solo fisica, etc. Argomentazione puerile ma, insomma, ci siamo capiti... spero... Comunque, prima di diventare padre grosso modo la vedevo come te. In realtà la vedo come te anche adesso, solo con qualche piccolo ma. In linea teorica questi 5 atteggiamenti- e ce ne sarebbero altri!- sono sbagliati, sono d'accordo. Il problema è che il rapporto padre-figlio o madre-figlio non è univoco. Ci sono altre figure che "disturbano" la connessione: i nonni, gli insegnanti, gli amichetti, a volte anche l'altro genitore, se separati o anche solo se in un qualche argomento non si è d'accordo. Questo porta a dover mediare. Continuamente! Provo a fare qualche esempio sciocco, giusto per cercare di spiegare meglio come la vedo. Che è solo un'opinione, sia chiaro! Vero, è un danno mollare i figli davanti ad uno schermo, ma... Ma se tutti gli amichetti hanno come argomento del momento i Pokemon e mio figlio non sa neanche cosa siano rischia di venire escluso. E' un ragionamento sempliciotto, me ne rendo conto. Ma non per questo meno vero. Di solito è il modo di pensare che porta le famiglie a scegliere lo sport per il figlio o financo la religione da seguire. Eh, ma tutti i suoi amichetti fanno calcio... Eh, se non lo mando a catechismo si sentirà escluso: lo fanno tutti i suoi compagni di scuola! E via discorrendo... Comunque sia... provo con un altro esempio anche se oggi la fluidità delle parole mi esce un po' a momenti... I vizi, accontentare i figli su tutto. Ecco qua la dinamica è ancora più contorta perchè in realtà diventa una gara. I nonni regalano qualcosa? Gli altri nonni si sentiranno in obbligo di regalare qualcosa di più. E il papà e la mamma possono essere da meno? E così via, in una spirale che spesso diventa difficilmente governabile. Anche perchè i bimbi-e i nonni non sono da meno!- sono tremendamente arguti nel mettere alla prova l'adulto: colgono le incongruenze tra parola e azione, sfruttano le debolezze per ottenere un po' di più, violano le regole per capire quali regole sono Regole e quali invece... ma fa niente, l'importante è che non ti sei fatto male. Insomma, nel trambusto delle mie idee il punto qual è? Il punto è che, per quella che è la mia esperienza, la parte più complessa e faticosa di educare i figli è imparare a mediare. Perchè i buoni principi- qualcuno li chiama valori, ma io non intendo mettere i figli in banca, come investimento preferisco i principi che si capisca che è l'inizio di qualcosa da evolvere nel tempo- ce li hanno tutti e non me la sento di biasimare alcun comportamento di un genitore. Criticare magari, ma di sicuro non biasimare. Perchè la ricetta magica non esiste e fare i genitori, a mio parere, è soprattutto ascoltare i propri figli, riconoscerne l'individualità e cercare di sbagliare il meno possibile. Ah, dimenticavo... l'unica cosa un po' urticante della cogitata è quella roba del "se non sei disposto a parlare con i tuoi figli non farli" o qualcosa del genere: asserzione molto pericolosa. Perchè fatta con un ragionamento a posteriori. Come fa una persona a sapere se quando avrà figli sarà disposta a parlarci? E se uno ha figli ma non li voleva? Allora- piccola provocazione- è autorizzato a non parlarci? Boh, mi è sembrata una boutade un po' infelice.
Anche io pensavo di poter parlare, caro Rick ma solo dopo aver avuto un figlio ho capito cose che non avrei mai potuto capire nella condizione precedente…
ciao rick ti adoro, quando guardo i tuoi video provo la stessa sensazione che ho alla fine di un lungo discorso esaustivo con un’amico! I tuoi video stimolano moltissimo il ragionamento su argomenti molto pragmatici, sono la manna dal cielo per ragazzi giovanicome me che sono circondati di intrattenimento che spegne la testa e a cui mancano figure di riferimento. Grazie di abituarci a far camminare il cervello, stimo profondamente il tuo operato.
Condivido! Aggiungo che conversare con i bimbi anche delle cose negative e dolorose che accadono è di grande aiuto anche per noi adulti! Certo c'è lo sforzo di cercare il modo giusto di affrontare alcuni argomenti ma ne vale la pena. Inoltre unisce la famiglia creando un legame ancora più forte
Da genitore, ti dico grazie, intanto per l'approccio rispettoso e delicato alla genitorialita' che hai usato, e grazie per il concentrato di spunti di riflessione che dai anche in questa occasione.
Ciao Rick, io ho 2 bambini un maschietto di quasi 6 anni e una bimba di 2 anni. Io ho sempre difeso la libertà di tutti a non fare figli, la volontà di una persona di non mettere al mondo altri esseri umani; però una cosa la voglio dire, e la dico senza nessun tipo di critica: chi non ha figli davvero non può capire. Mi spiego: quando metti al mondo un figlio è come se improvvisamente una parte di te si staccasse e si posizionasse al di fuori di te, non esagero. I figli ti cambiano il cervello e la visione del mondo. E tutto questo purtroppo non sempre in positivo. Tutto questo succede una volta superato il primo anno e mezzo dove tu non vivi proprio. Non dormi, a mala pena riesci a farti una doccia, non esci, tutto questo è alienante e nessuno te lo aveva spiegato. Ti ritrovi alle 3 della notte con il tuo pargolo urlante per le coliche in braccio a non sapere 1. chi te l'ha fatto fare 2. da quale finestra buttarti 3. in preda al panico per la preoccupazione perché non sai che fare; dall'altra parte c'è il tuo partner che probabilmente si è addormentato in piedi appoggiato al pensile della cucina mentre scaldava il latte. E no, la frase "eh ma cosa l'hai fatto a fare un figlio? lo sapevi che sarebbe stato difficile", non è contemplata perché nessuno ti prepara al terrore che ti viene quando tuo figlio a 40 di febbre e non respira oppure la stanchezza abissale perché non dormi da una settimana. Quello che dici è vero ed è quello che personalmente cerco di fare con i miei figli ma i bambini non sono adulti e ogni età è diversa. Un bambino di 6 anni è molto diverso da un bambino di 3 anni, ogni età ha esigenze diverse ma tutte sono diverse dall'essere adulti; un bambino di 6 anni può sostenere una conversazione ma ha un'attenzione limitata, uno di 3 ha già fatta in tempo a cercare di uccidersi almeno 4 volte nel mentre che tu intavoli una conversazione. Secondo me quello che è importante è avere attenzione per i propri figli, il che si traduce nel non abbandonarli davanti alle TV/Tablet/telefono ecc per ore, non ignorarli quando ti parlano o dare per scontato quello che dicono o fanno. Crescere con loro ogni giorno e imparare da loro. Poi i mezzi di sopravvivenza vanno usati e ritagliarsi i propri spazi e vitale ma non sempre si può fare. Fare un figlio è sacrificare se stessi, ma ti ripaga ogni giorno.
Grazie, mi trovo d'accordo su tutti i punti e, da insegnante di scuola media, vivo alcune problematiche di ragazzi che probabilmente, tra le altre cose, hanno origine da almeno uno di questi punti.
Grazie per il video Rick, ottimi spunti di riflessioni! L’infanzia è andata come è andata😂che ne dici di fare anche un secondo video risposta per consigliare come rimodellare almeno parzialmente questi schemi mentali che consapevolmente o meno ci sono stati addossati? Ovviamente a tuo modo, la psicologa già la ho grazie😂❤️
Ho ascoltato con molto interesse questo video, come anche gli altri naturalmente. Io sono padre di tre figli e mi ritengo un padre molto fortunato. Sono pienamente d'accordo con la tua analisi, ma come dico sempre, penso che non bastino le buone regole, ma che sia necessaria una buona dose di fortuna che è data da componenti quali carattere dei figli, la loro predisposizione e altro. Una cosa però la voglio sottolineare a casa mia c'è stata sempre massima trasparenza in tutto. I miei figli erano a conoscenza di tutte le dinamiche di casa. Continuerò a seguirti perché ritengo che tu sia molto concreto nelle tue analisi e questo mi piace...👋
Forse ne bastano tre. 1) Crescerli nell'isolamento (limitando i contatti con altre persone alla scuola ed a poche altre occasioni sociali). 2) Non insegnare loro quello che *voi* sapete fare (andare in barca a vela, costruire modellini, fare i nodi, etc.). 3) Non fare *voi* quello che dite a *loro* di fare (studiare le lingue, leggere, rispettare gli altri, etc.).
Mi complimento Rick! Bel video utile a tutti i genitori moderni che ahime vedono l'educazione all'opposto di quello che hai detto. L'ho sempre pensato allo stesso modo tuo e spero che molti lo capiscano perchè se il mondo in futuro andrà peggio di oggi la colpa sarà stata solo loro perchè con la loro moderna educazione hanno formato una società ancora più sbagliata del passato. Anche i stessi cartoni animati di una volta erano molto più crudi e facevano vedere sia il bello che il brutto della vita
Sul tema dell’ascolto dei figli, non solo si impara a conoscerli, ma noi stessi impariamo da loro. In questo mondo della performance sembra che tutto debba riuscire al primo tentativo e quando non succede ci si abbatte. Io ho imparato da mio figlio la costanza infinita di cui siamo dotati. Lui ogni gg riprovava a fare qualsiasi cosa con la stessa grinta dei gg precedenti.
Tutto ciò che hai detto mi è sembrato assolutamente ragionevole. Eppure sono convinto che questi punti che hai spiegato non sono veri in assoluto: un figlio può venire su abbastanza bene anche seguendo alla lettera questo tutorial per rovinare la prole. Questo lo penso perché ciò che in questo video viene presentato come di fondamentale importanza per lo sviluppo umano (ad esempio insegnare ai figli a ragionare, punto primo), in realtà risponde a modelli di riferimento e valori della nostra epoca. Per tutta la storia dell’umanità i valori non hanno fatto che cambiare e, analogamente, così è cambiato il modo di educare. Mi risulta difficile pensare che in passato non si è fatto altro che distruggere la prole con un’educazione sbagliata e che solo noi, nel 2024, sappiamo come è giusto comportarsi. Con questo non voglio dire che non bisogna impegnarsi nella crescita dei figli, ma semplicemente che i bambini sono più forti di quello che pensiamo e che la vita adulta non dipende necessariamente dagli errori fatti dai genitori. In più vedere le cose in prospettiva, relativizzando i nostri giudizi, è sempre interessante.
Riflessioni utili di sicuro, grazie. Il primo punto mi sembra più difficile da applicare, soprattutto nelle prime fasi (adesso ho due figli, 2 e 5 anni), ma implenentarlo gradualmente può essere una bello strumento!
Sono d'accordo! Al giorno d'oggi la confusione tra piacere e felicità è enormemente diffusa! Ma trovo che c'è un'altra confusione enormemente diffusa e che va in parallelo con la precedente : quella tra dispiacere e infelicità (o dolore). Ci sono troppe cose che si fanno passare come normali, semplici dispiaceri di passaggio, ai bambini ed i giovani di oggi, dicendo loro che è normale che un papà e una mamma si separino... dal momento che non si amano più! E rincalziamo, dicendo loro che se i genitori di separano, non per questo poi ameranno meno i loro figli (completamente falso!). I bambini ed i giovani adolescenti vedono una realtà assolutamente inaccettabile ai loro occhi e che gli adulti, ipocritamente, fanno passare per normale. Da qui, la necessità di capire che educare nel modo giusto è importante, ma altrettanto e, anzi, ancora più importante è mettere sotto gli occhi dei figli una realtà che non li turbi in ciò che sentono di più vero ed importante. I bambini sono una grande gioia perché nei loro occhi e nella loro semplicità riscopriamo noi stessi l'amore...Non deludiamoli, strappandoli troppo presto ai loro sogni e cerchiamo di vivere in conformità con ciò che è realmente giusto.
Grazie per la condivisione delle tue ricerche, ammiro molto il tuo lavoro! Potresti per favore consigliarmi qualche libro riguardo alla filosofia dell’educazione? Grazie
Mamma mia quanto è difficile essere genitore. Piu ci penso piu amo i miei. Nel bene e nel male, hanno fatto del loro meglio e tutto cio che potevano fare. Spero un domani di esser un buon genitore.. grazie per questi consigli ❤
A proposito di atteggiamenti iper protettivi: torno in Sardegna dopo il mio periodo milanese e una delle prime cose che noto è l'alto numero di bambini che giocano per strada, o circolano in bici per i quartieri senza adulti intorno. E, oggettivamente, è meglio così, vedendo come erano iperprotetti i bambini milanesi
Sei fantastico questa è scuola è vera famiglia genitori e figli riesci a spiegare queste cose meravigliosamente bene sapresti essere un genitore perfetto un'abbraccio
In famiglia mia la tv a cena mai sempre discussioni da sport, lavoro e giornata in generale… era più un briefing di missione 😁😁😁, adesso vivo solo a volte torno dai miei per parlare finché sono ancora vivi…
Video molto interessante e ben argomentato ma ora ti farò una domanda totalmente fuori tema: Quando ci farai un bel video di aggiornamento sulla tua collezione di orologi?? 😆
"Dopo 8 ore di lavoro vuoi anche una serata tranquilla" "Lo capisco ma cazzo, non fare figli" Non si può scolpire da qualche parte? perché è una cosa estremamente oggettiva e purtroppo i risultati si vedono
Ottimo contenuto come sempre e ottimi spunti e osservazioni utili, non sempre facili da attuare nel quotidiano. Come sappiamo la teoria sembra sempre chiara e lineare fin quando non si passa alla pratica. Ti lancio una provocazione o una sfida, nonostante l’intro del video, se mai un giorno dovessi avere dei figli (mai dire mai, sai molte donne verso i 35 iniziano a cambiare opinione sull’argomento ) ci fai una versione aggiornata di questo video? Nessuna polemica, solo una provocazione di un padre che ti segue quotidianamente da anni. Ciao 👋
Si da madre che da figlia il tuo discorso mi ha commossa. A volte volersi sostituire ai figli è la prima componente per farci vivere ansie inesistenti, la verità è che avere un rapporto onesto è il motivo piu arricchente del percorso della stessa vita.
Non mi trovo d'accordo sul primo punto. La fase dei perchè arriva in età prescolare. È una fase importante perche è l inizio di dialogo a un livello superiore per il bambino che si pone per la prima volta come inteocutore. Rispondere alle sue domande è essenziale perche si incoraggia la sua curiosità. Mi è capitato anche di non sapere rispondere e di rimandare la risposta per trovare le parole giuste (sopratutto in caso di domande scientifiche). Ho spesso cercato assieme a mia figlia le risposte nei libri e/o filmati. In questo modo le ho anche insegnato a usare degli strumenti per imparare qlc di nuovo. A mio parere l'approccio che consigli va bene a partire dall'età scolare. Farlo prima rischia di bloccare l'inizio di questo flusso di curiostà e quel desiderio di fare conversazione con i genitori. Verso i 6/7/8 anni iniziano ad avere maggior strumenti per fare le.riflessioni che tu giustamente consigli.
A casa mia a pranzo tv spenta e pasto in silenzio totale. tristezza assoluta e povertà di spirito. Meglio mangiare con stimoli sociali e magari anche film divertenti oltre che culturali. In una famiglia sana nn deve mancare l Allegria. Ci sono genitori perennemente incazzati e mamme lunatiche. Questo fa ammalare i fugli...
Rick, bel discorso ma ho una domanda: nel caso in cui il padre di 5 figlie si impicchi il 24 dicembre, come vedi il fatto che la madre racconti alle figlie più piccole che è morto per un infarto? Tralasciando i dipende e il fatto che di sicuro non esiste un unica risposta alla domanda, cosa ne pensi? Raccontare tutta la verità o no?
Vorrei ricordare che anziché un tablet, al ristorante si può portare un libro, un fumetto,un libretto da colorare o disegnare... si intratterranno lo stesso, senza friggerei il loro piccolo cervello che si sta sviluppando.
Sono cazziatoni intelligenti i tuoi e per chi ha bisogno di cazziatoni funzionano anche bene secondo me I genitori molto spesso non sanno di non sapere
Ciao Rick avevo paura di affrontare questo video, perché so essere difettoso in tante cose a livello personale, e nonostante abbia messo tanto, tutto me stesso, nel ruolo di padre, anche in questo non posso essere infallibile. Però a ben vedere non faccio così schifo, sui perché ci lavoro molto, lui ha otto anni e mi subbissa di perché, anche per il fatto che tra i due genitori sono quello con cui con conversa di più, però uso spesso il controperché, tengo risposte aperte, in molto che lui non abbia a che fare con una risposta che sia un "pacco chiuso". Il punto cinque è fondamentale, ed quello che è più critico a livello personale per un genitore, ed è quello chiave che se migliorato, secondo me, si porta dietro anche gli altri. Non ricordo in quale film sentii questa frase, circa "avrei fallito come padre se non ti avessi preparato alla mia morte..(forse un Marvel non una pantera).
Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio. Così una vecchia mai stata moglie senza mai figli, senza più voglie, si prese la briga e di certo il gusto di dare a tutte il consiglio giusto.
Citare il grande Faber giusto per fare l'anticonformista in un video che invece dice cose che andrebbero fatte davvero studiare a chi ha l'idea di mettere in questo piano fisico un individuo (che per altro NON ha chiesto di viversela 'sta strana cosa chiamata vita): fatto ✔️
@@fabribiasi7170 Mi preoccupa che tu definisca "anticonformista" criticare un intellettuale da quattro soldi che, senza essere né un genitore, né uno psicologo, né una persona matura, discute su un argomento tanto delicato. Il tempo è fuor di sesto davvero.
@@NicolaScarfaldiCancello se devi muovere delle critiche muovile alle argomentazioni del video non al creatore di questo, colpevole di aver espresso opinioni che secondo i tuoi sfalsati criteri non poteva permettersi in quanto ne genitore ne psicologo. (Il nesso fra le due cose ? facendo una semplificazione non posso parlare di calcio se non sono né calciatore né un addetto ai lavori?) Sugli insulterelli a Rick tralascio perché sono le cose più tristi.
@@NicolaScarfaldiCancello guarda, capisco che Rick rappresenti l'archetipo dei bulli che alle medie ti mettevano la testa nel cesso, posso anche comprendere che poco tolleri la sua esuberanza e il suo spettro di narcisismo covert, ma proprio definirno non maturo e non in grado di esprimere dei ragionamenti e discorsi da intellettuale beh, direi che ti vai a inserire senz troppi problemi nella categoria degli haters senza se e senza ma. Senza contare che manco sei stato in grado di argomentare, ma hai semplicemente scomodato un genio come De André per fare una citazione di un suo pezzo che (ahimè) credevi ficcante.
Ho visto tanti genitori rovinare i figli ,vengono plasmati a loro immagine e somiglianza,trasferiscono le loro passioni che sono ossessioni e la loro mentalità,trasformando il periodo più bello dai zero agli otto ann dove i bambini stupiscono con la loro mente pulita e sana , ma questa fase di vita viene rovinata dai genitori trasferendo pensieri da persone adulte ai bambini ..Un vero peccato 😢😢
Certo che dev'esser stato difficile scrivere questo video da figlio. Forse ancora di più di quanto lo sarebbe stato se fossi stato anche padre. Insomma, a maggior ragione, grazie!
Discorso complesso, non si può generalizzare in alcun modo quando si parla di bambini, l'età, l'ambiente e le esperienze cambiano e relazionarsi con i propri o gli altrui figli non è sempre incasellabile e schematizzabile, non dico che i tuoi non siano buoni consigli ma in determinate situazioni potresti trovarti a consigliare qualcos'altro.
Ciao Rick. Grazie per questo video. Lascio qui un commento/feedback da educatore volontario in una realtà provinciale del centro Italia. Al netto di posizioni filosofiche e pedagogiche, noi che ci troviamo spesso ad educare fuori dalla realtà quotidiana e domestica dove prevale l'azione genitoriale, sempre più spesso ci troviamo ad aver a che fare con bambini e adolescenti apatici e pigri nel costruirsi dei significati. Come hai ben evidenziato tu, molto spesso i genitori, con la pretesa esclusività dell'educare i propri figli (senza neanche sapere cosa significhi educare, e avere strumenti e proposte pedagogiche valide) più che stimolarli, preferiscono la scelta più facile di affidare degli orizzonti di senso già compiuti, risposte preconfezionate, che indeboliscono il ragazzo, non lo stressano, non lo infastidiscono, ma si limitano a plasmarlo a suon di input e senza badare ad alcun tipo di output. Altrimenti, il genitore delega altre istituzioni scolastiche e sportive dove, tendenzialmente, il modello si ripete e vediamo l'azione-reazione degli operatori venire distrutta in poco tempo. Notiamo sempre più spesso che nella fascia di età 8-16 anni non si sa giocare (e attraverso il gioco viene molto stimolata la mente del giovane), mancano fantasia e curiosità, inventiva, capacità di adattamento e l'apertura all'altro. Tutto questo per dire che ci sono delle alternative (associative e non) con una proposta educativa concreta e verificabile che coadiuva i genitori nella crescita dei propri figli in ambienti sani. Possano i genitori che ascoltano questo video, poter fare scelte diverse per il bene dei propri figli. Grazie ancora per gli ottimi spunti Buon lavoro
Posso dire che i miei genitori almeno 2 su 5 non le hanno fatte..e le sto rimediando in età adulta...con psicoterapia, ma soprattutto facendo le esperienze che mi sono mancate.. Io non ho fatto figli e non penso proprio né farò...non ne sento esigenza..e non penso sarei in grado di prendermene cura a dovere...in quanto in parte mi sto ancora prendendo cura di me😅
Interesante, anche se detto da un “profano” 😂… Purtroppo essere genitori è una avventura che ha tante fasi e situazioni diverse… Alle volte si riesce bene, alle volte si sbaglia anche in qualcosa che si “sa” e si è anche ragionato… Bisogna viverla con calma, lavorare tanto su noi stessi (più che sui figli), e augurarci di riuscire a finire il processo con un bilancio positivo tra errori/cose fatte bene…
Per la prima volta non c'è neanche una parola che non condivido del tuo discorso. Sono padre e riconosco in questo breve elenco un'ottima traccia promemoria per non devastare vite innocenti. Per quanto non sia materia consona a questo canale, aggiungerei un attenzione particolare all'alimentazione e al movimento, anch'essi fattori non scontati nel nostro mondo odierno.
Autoanalizzando il mio vissuto, contrariamente al tuo ragionamento credo di aver sviluppato una dipendenza in età adulta da shopping ossessivo compulsivo per colmare una mancanza vissuta da bambina, poiché ero l’unica a non avere tutte quelle cose che invece le mie amiche avevano 🥲
Buongiorno, il perché che lei chiama compulsivo , non è nient'altro che un comportamento emesso perché riceve sempre rinforzo....non c'è nessuna richiesta di aiuto per la formazione di una mappa.... gran bella fantasia...se a un bambino nel "periodo del perché" rispondi qualsiasi cosa vedrai che non succederà nulla perché quel perché lì è retto solo ed esclusivamente dal conseguente che quasi sempre è il rinforzo sociale positivo del genitore
Le tue parole mi hanno riportato alla memoria un dialogo dal film Poltergeist 2 che ho sempre amato. Lo sciamano indiano, mentre compie un rituale di iniziazione sul figlio maschio della coppia, spiega alla madre che i bambini sono forti, spesso più forti degli adulti, i loro sensi sono svegli, i bambini possono fare guerre, possono contribuire a difendere la famiglia, opporsi al male. Non è utile escluderli sempre dal gruppo, anche loro fanno parte della tribù, anche loro debbono essere informati e coinvolti. Ne hanno il diritto. ruclips.net/video/qy4rfeZYYB4/видео.htmlsi=hq0n7da_j2_TXz-V
Rick, forse la tua affermazione potrebbe beneficiare di una prospettiva più ampia, considerando che il significato della felicità può essere intrinsecamente collegato a come scegliamo di soddisfare i nostri bisogni e perseguire i nostri obiettivi. forse la tua mancanza di felicità potrebbe essere più una questione di prospettiva e scelte sbagliate che di bisogni insoddisfatti. mi sento di dirti in totale disaccordo che la tua visione sulla felicità è una visione fallacea e non formativa per evolvere la tematica in maniera sana, deduco da ciò che tu abbia nella tua vita riscontrato molte difficolta di carattere sociale ma non sono il tuo psicologo per venire a parlare della tua vita . "soddisfare un bisogno non porta alla felicità !" chi ti credi di essere per dire una frase di questa magnitudo? ... dato che esistono bisogni primari come acqua e cibo e secondari come ben sappiamo mi chiedo se la tua maturità intellettuale è sufficientemente grande per capire che ciò che dici non si applica in forma alcuna a tutte le persone nel mondo che hanno una storicità della propria esistenza completamente diversa dalla tua data origini, sesso e età . inoltre si magari hai fatto le premesse di non essere un genitore ma non affronti le tematiche con l'esperienza che un genitore reale ha e questo allontana di molto il tuo bellissimo discorso da quella che è la realtà quotidiana di una persona che realmente figli ne ha e vive sulla pelle la pesantezza della responsabilità che un figlio comporta, e tu non la senti perché non capace secondo me di viverlo o di desiderarlo allontanandoti quanto serve per far credere a te di avere una visione del tutto neutrale. Dove ce lo metti l'impegno, la manifestazione, la competitività, il lucro, la vittoria, la realizzazione di un sogno nel tuo fallace argomento didattico ? le tue iniziali premesse non mi impediscono di essere in totale disaccordo e allontanarmi dal tuo pensiero per molte cose dette nel video in questione . mi dispiace dirtelo ma a mio avviso hai bisogno di rivedere il suo FILOSOFEGGIARE su argomenti e tematiche che non fanno parte del bagaglio di vita che si allinea nella tua esistenza . ragion per cui non voglio screditare tutto ma parla solo delle cose che vivi e non argomentare cose che non hai ! perché la materializzazione della felicità è un argomento troppo personale e richiede massimo rispetto se pur con le premesse da te fatte in precedenza.
Vero, i perché vengono ripetuti apposta per rompere le balle😂😂😂. A parte questo, io credo che il genitore dopo 8 ore di lavoro, o anche 12, desideri giustamente una serata tranquilla, e non per questo la cosa deve essere banalizzata col classico "...e allora non li fate i figli". Infatti, con questo modo di pensare i figli non si fanno più. I figli invece li abbiamo fatti, abbiamo lavorato, abbiamo cercato di sopravvivere cercando anche un po' di tranquillità.
Io Lavoro in un ristorante e ci sono addirittura coppie o amici o genitori stessi che stanno li non si parlano nemmeno quindi come possiamo pensare che facciano conversazione con i figli... Fortunatamente non sono tutti cosi ed io ho trovato una donna davvero speciale da qiel punto di vista. Poi anche se forse non centra nulla c'è da dire che delle volte i genitori sono oiu cafoni e maleducati dei figli.
Secondo me la cosa piú importante non in questo video é non annullarsi per i propri figli, e pensare anche a sviluppare sé stessi e i propri desideri. Molto spesso i genitori tendono a volere tutto perfetto per i loro figli e trascurare sé stessi, per poi andare in burnout e creare traumi. I figli vedono i genitori come primi modelli, e se non vedono una persona che si gode la vita, affronta le difficoltá, e lavora per la propria felicitá, faranno molta piú fatica ad imparare queste cose da soli. Come quando in aereo metteresti la maschera di ossigeno prima di metterla ai figli.
Come diavolo fecero i miei a vedere questo tutorial vent’anni fa?
Esattamente ho pensato lo stesso, oltretutto i miei lo hanno seguito alla perfezione
Beati voi
@@Arkymon98?
@@Saitama0 si scherza ovviamente
Dannazione!
Bellissima la parte in cui parli della cena e del dialogo durante la cena. Per quanto mi riguarda l unico scambio era " Stai zitto che c'è il tg e guai a te se fai cadere l acqua "
Lavoro in un ospedale pediatrico, e spesso mi capita prima di un prelievo o di un altra procedura che i bambini mi facciano domande molto specifiche, quello che noto è che spesso i genitori che vengono da noi (una parte) tendono ad evitare che i bambini vengono a contatto con certe informazioni e pensando di proteggerli, ma nella pratica questo si traduce spesso in ansia.
I bambini restano spesso molto spiazzati quando gli rispondo, si vede che sono disabituati, ma ma è una cosa che a loro piace, basta sostituire determinati termini, con termini più accettabili, la maggior parte delle volte questa cosa aiuta tantissimo, (purtroppo non sempre). se devi fare un prelievo basta Non usare il termine ago, buco, sangue, lo sostituisci con dei sinonimi, cambia tanto, così dovrebbero fare i genitori, non sottrarsi al confronto, ma sicuramente Adattare il linguaggio.
Da noi arrivano moltissimi bambini con patologie ginecologiche mai trattate, proprio perché non parlandone con i genitori ci si scontrano solo quando poi hanno i primi rapporti
Ciao Rick io ho 2 figli uno di 22 anni e l'altra di 13 . Ho sempre cercato di avere un rapporto aperto e di confronto con loro però , a volte , è difficile in una famiglia che si barcamena nelle vicissitudini della vita , mantenere questo proposito .
Ti ringrazio per questa puntata perché non essendo tu un genitore , probabilmente hai una visuale neutrale rispetto a noi e ci dai graditi consigli
Ciao Paolo, posso dirti che se avessi un papà come te ne sarei davvero grata? Già il fatto che sei qui a metterti in gioco, ascoltando Rick, commentando questo video e domandandoti se sei abbastanza bravo coi tuoi figli, fa di te un padre meraviglioso!☺️È normale in alcuni momenti sentirsi sopraffatti e questi momenti possono sempre insegnarti molto, soprattutto grazie a questi momenti puoi crescere anche tu insieme ai tuoi figli🤍
@@arirumbolo ti ringrazio
Sono padre di tre figlie e tutti i cinque punti fan parte dei principi che applico da sei anni a questa parte. Mi sento però di dissentire nelle tue conclusioni rispetto ad ogni punto, che sono molto teoriche e si vede che non vivi sulla tua pelle l’educazione.
Un individuo non sa quale sia il grado di stress al quale verrà esposto dal portare avanti i doveri quotidiani, prima di mettere al mondo i figli, ne sa come evolverà il comportamento di questi ultimi quando inizierà a frequentare ambienti al di fuori delle mura familiari, come il rapporto con gli altri bambini/educatori influisca nel morale quotidiano. Lo scontro con i figli non avviene solamente per capricci futili, il modo in cui ci si relaziona a tali capricci deriva dalla vita lavorativa ma anche dall’equilibrio di coppia che viene stravolto con l’arrivo della prole.
Siamo coetanei e son veneto anche io, ma tirare in ballo la nostra infanzia trovo non abbia alcun senso. Le figure genitoriali sono cambiate da 30 anni fa, la vita che ci facevano fare i genitori è cambiata da trent’anni fa. La mia figlia maggiore, a sei anni, ha già fatto lo stesso numero di viaggi in famiglia che avevo fatto io a 18 ed il doppio delle cene fuori sempre fino alla maggiore età. Ad esempio a casa non c’è mai la tv accesa durante i pasti, i telefoni non sanno cosa siano, anche se hanno accesso a tutti i servizi di streaming presenti sulla televisione. Quando si è a cena fuori credo che dare la possibilità di seguire un cartone animato (non per tutta la durata della cena) qualora non sia possibile farli giocare al di fuori dei tavoli sia anche un segno di rispetto nei confronti dei figli che non hanno chiesto di star chiusi 2 ore in ristorante con i genitori. Ovvio, se si può , ci sono anche i nonni e le baby sitter che possono accudire e alleviare la pena ad entrambe le parti, sopratutto se si parla di certi contesti. Personalmente cerchiamo sempre di organizzare pranzi e cene fuori in posti dove i bimbi si possano divertire e stare in compagnia, ma come traspare da tutti i punti, anche tu sei dell’idea che si debba mantenere anche una propria dignità di vita in quanto genitori e non sempre piegarsi ai figli, quindi anche loro devono imparare a fare le cose che fanno piacere a noi adulti, come stare in compagnia, quindi se in 2 ore al ristorante, la prima mezz’ora li si coinvolge nella scelta del menù, li si fa leggere, gli si spiegano i piatti, si porta carta e penna per farli giocare/disegnare, poi mentre mangiano gli si lascia mezz’ora/tre quarti d’ora di cartone in condivisione (mai ognuno con un telefono, a meno di grosse differenze di età) e poi l’ultima mezz’ora li si manda fuori a giocare, li si coinvolge col dolce ed il conto, è legittimo anche lasciargli usare gli smartphone e non per questo bisogna esser giudicati o categorizzati dal primo non genitore che passa.
Il primo punto che hai espresso veramente bene secondo me è il primo!
Ottima visione, condivido tutto. Da pedagogista confermo quanto il genitore italiano, ora più che mai, sia incapace di fortificare la prole. Aggiungerei un altro punto: la convinzione che il proprio figlio sia senza ombra di dubbio il nuovo genio del secolo. Questo riversare ambizioni e frustrazioni fa danni incredibili. C’ è la generazione di ventenni assolutamente immatura a livello relazionale e sociale.
Sono d'accordo, io ho 2 bambini un maschio di 6 e una femmina di 2, cerco di parlare e coinvolgerli in tutto quello che faccio (ormai devo fare la lavastoviglie di nascosto perché altrimenti la vuole fare quella di 2 anni) ma i bambini non sono adulti, hanno ritmi ed esigenze diversi. Credo che ogni mezzo elettronico sia, appunto, un mezzo e quindi va usato e dosato. I miei figli non sono mai "abbandonati" davanti alla televisione ma se ho bisogno di fare delle faccende la uso, idem il tablet (uno per entrambi) al ristorante.
Inoltre una cosa è interfacciarmi con un bambino di 6 anni e una cosa è avere a che fare con un bambino di 2/3 (il periodo a mio avviso più terribile).
Io apprezzo sempre i consigli ma credo che chi non ha figli difficilmente riesce ad immedesimarsi e manca sempre un pezzo.
Perdonami ma non capisco, perchè vuoi portare i tuoi figli al ristorante? non è un posto dove vogliono stare, non è un posto per loro, è un posto per adulti. Da quando sono diventato padre e mia figlia ha iniziato a camminare ed esplorare il mondo da sola, non sono più andato al ristorante, ma scegliamo un posto dove anche loro sono attivi, quindi picnic, pranzi al sacco da consumare al parco, in spiaggia etc, al massimo andiamo a fare colazione fuori in posti che hanno spazio e tanto verde, ogni settimana cerchiamo qualcosa che faccia piacere a tutti di fare, dove tutti sono coinvolti. E vivendo all'estero, non abbiamo nonni che possono dare una mano, ma non ci passa neanche per la testa tenere due ore una bambina al seggiolone attorno ad un tavolo di ristorante. Si scelgono cose che coinvolgano tutti. Certo, portiamo avanti anche le relazioni con amici che non sono genitori, qualche volta la mia compagna esce con le amiche e mia figlia resta con me, altre volte è la mia compagna a farlo. Perchè scrivi "mantenere una propria dignità di vita in quanto genitori", cosa ti manca se non vai al ristorante? o al Cinema? o in altri posti non adatti ai bambini. Hai scelto tu di avere figli.
@@RobertoMonachello lo stesso Rick sul video dice che è giusto anche che i bambini si abituino a fare ciò che piace ai genitori. Di cosa stiamo parlando? La tua mi pare polemica e cazzolunghismo.
OVVIO, che anche noi prediligiamo attività che coinvolgano tutta la famiglia, ma altresì non disdegnamo la buona cucina e, vivendo in una bella città come Venezia, è pieno di ristorantini nei campi e campielli, dove i figli possono giocare in sicurezza e lasciare noi alla nostra “ricreazione “. Forse vivendo in qualche triste città tedesca o nord europea, non sai di cosa sto parlando, ma ti posso assicurare che le mie figlie ogni giorno mi chiedono “facciamo l’aperitivo? Mangiamo fuori?”.
P.s. cerca di ascoltare e comprendere meglio ciò che dice il video e poi fai la stessa cosa col mio commento.
Ottima riflessione... Aggiungerei anche una tendenza all adultizzazione precoce sul piano emotivo che sostituisce alla risonanza empatica o il rifiuto/ evitamento o lo spiegone pedagogico e l ipersaturazione ( di compiti e concetti) senza tener conto dei peculiari tempi lenti dei bambini e dei loro limiti strutturali. Ci vuole più fermezza sulle cose importanti ( che non sono poi troppe a ben vedere!), più asciuttezza e fiducia nell' accompagnamento e più disponibilità a conoscere i propri figli, lasciarsene non sedurre ma incuriosire. Per diventare buoni genitori occorre grande equilibrio adulto ( le parole sono preziose ma è l esempio di ciò che sei a essere il vero riferimento!) Credo sia importante non avere troppa paura di sbagliare ma averne abbastanza per porsi almeno la domanda.
Cresciuto in una bolla e uscito solo con le unghie e i denti, se no fosse stato per loro... E da anni però faccio i conti con un'autostima sotto le scarpe che mi ha fatto avere spesso paura di fallire nel fare certe cose, e che di conseguenza ultima mi hanno portato a vivere ad oggi di infiniti rimpianti.
Ciao, grazie per la cogitata, puntuale e interessante come sempre.
Io sono padre. Nel senso che ho 2 figli, non che ho preso i voti.
No, non dirò che solo un genitore può parlare di genitorialità: è una sciocchezza. Anche perchè se no ognuno di noi dovrebbe parlare solo di quello che esperisce: i medici solo di medicina, i fisici solo fisica, etc. Argomentazione puerile ma, insomma, ci siamo capiti... spero...
Comunque, prima di diventare padre grosso modo la vedevo come te. In realtà la vedo come te anche adesso, solo con qualche piccolo ma.
In linea teorica questi 5 atteggiamenti- e ce ne sarebbero altri!- sono sbagliati, sono d'accordo. Il problema è che il rapporto padre-figlio o madre-figlio non è univoco. Ci sono altre figure che "disturbano" la connessione: i nonni, gli insegnanti, gli amichetti, a volte anche l'altro genitore, se separati o anche solo se in un qualche argomento non si è d'accordo.
Questo porta a dover mediare. Continuamente!
Provo a fare qualche esempio sciocco, giusto per cercare di spiegare meglio come la vedo. Che è solo un'opinione, sia chiaro!
Vero, è un danno mollare i figli davanti ad uno schermo, ma... Ma se tutti gli amichetti hanno come argomento del momento i Pokemon e mio figlio non sa neanche cosa siano rischia di venire escluso. E' un ragionamento sempliciotto, me ne rendo conto. Ma non per questo meno vero. Di solito è il modo di pensare che porta le famiglie a scegliere lo sport per il figlio o financo la religione da seguire. Eh, ma tutti i suoi amichetti fanno calcio... Eh, se non lo mando a catechismo si sentirà escluso: lo fanno tutti i suoi compagni di scuola! E via discorrendo...
Comunque sia... provo con un altro esempio anche se oggi la fluidità delle parole mi esce un po' a momenti...
I vizi, accontentare i figli su tutto. Ecco qua la dinamica è ancora più contorta perchè in realtà diventa una gara.
I nonni regalano qualcosa? Gli altri nonni si sentiranno in obbligo di regalare qualcosa di più. E il papà e la mamma possono essere da meno? E così via, in una spirale che spesso diventa difficilmente governabile. Anche perchè i bimbi-e i nonni non sono da meno!- sono tremendamente arguti nel mettere alla prova l'adulto: colgono le incongruenze tra parola e azione, sfruttano le debolezze per ottenere un po' di più, violano le regole per capire quali regole sono Regole e quali invece... ma fa niente, l'importante è che non ti sei fatto male.
Insomma, nel trambusto delle mie idee il punto qual è?
Il punto è che, per quella che è la mia esperienza, la parte più complessa e faticosa di educare i figli è imparare a mediare. Perchè i buoni principi- qualcuno li chiama valori, ma io non intendo mettere i figli in banca, come investimento preferisco i principi che si capisca che è l'inizio di qualcosa da evolvere nel tempo- ce li hanno tutti e non me la sento di biasimare alcun comportamento di un genitore. Criticare magari, ma di sicuro non biasimare. Perchè la ricetta magica non esiste e fare i genitori, a mio parere, è soprattutto ascoltare i propri figli, riconoscerne l'individualità e cercare di sbagliare il meno possibile.
Ah, dimenticavo... l'unica cosa un po' urticante della cogitata è quella roba del "se non sei disposto a parlare con i tuoi figli non farli" o qualcosa del genere: asserzione molto pericolosa. Perchè fatta con un ragionamento a posteriori. Come fa una persona a sapere se quando avrà figli sarà disposta a parlarci? E se uno ha figli ma non li voleva? Allora- piccola provocazione- è autorizzato a non parlarci? Boh, mi è sembrata una boutade un po' infelice.
Anche io pensavo di poter parlare, caro Rick ma solo dopo aver avuto un figlio ho capito cose che non avrei mai potuto capire nella condizione precedente…
ciao rick ti adoro, quando guardo i tuoi video provo la stessa sensazione che ho alla fine di un lungo discorso esaustivo con un’amico! I tuoi video stimolano moltissimo il ragionamento su argomenti molto pragmatici, sono la manna dal cielo per ragazzi giovanicome me che sono circondati di intrattenimento che spegne la testa e a cui mancano figure di riferimento. Grazie di abituarci a far camminare il cervello, stimo profondamente il tuo operato.
Ascoltarti è uno stimolo per la mia mente e la curiosità. Contenuti di altissima qualità, grazie!!
Condivido! Aggiungo che conversare con i bimbi anche delle cose negative e dolorose che accadono è di grande aiuto anche per noi adulti! Certo c'è lo sforzo di cercare il modo giusto di affrontare alcuni argomenti ma ne vale la pena. Inoltre unisce la famiglia creando un legame ancora più forte
vorrei avere, su qualsiasi argomento, metà delle certezze che hai tu.
Da genitore, ti dico grazie, intanto per l'approccio rispettoso e delicato alla genitorialita' che hai usato, e grazie per il concentrato di spunti di riflessione che dai anche in questa occasione.
soprattutto la parte finale sull'idealizzazione è oro puro.
Ciao Rick, io ho 2 bambini un maschietto di quasi 6 anni e una bimba di 2 anni. Io ho sempre difeso la libertà di tutti a non fare figli, la volontà di una persona di non mettere al mondo altri esseri umani; però una cosa la voglio dire, e la dico senza nessun tipo di critica: chi non ha figli davvero non può capire.
Mi spiego: quando metti al mondo un figlio è come se improvvisamente una parte di te si staccasse e si posizionasse al di fuori di te, non esagero. I figli ti cambiano il cervello e la visione del mondo. E tutto questo purtroppo non sempre in positivo. Tutto questo succede una volta superato il primo anno e mezzo dove tu non vivi proprio. Non dormi, a mala pena riesci a farti una doccia, non esci, tutto questo è alienante e nessuno te lo aveva spiegato.
Ti ritrovi alle 3 della notte con il tuo pargolo urlante per le coliche in braccio a non sapere 1. chi te l'ha fatto fare 2. da quale finestra buttarti 3. in preda al panico per la preoccupazione perché non sai che fare; dall'altra parte c'è il tuo partner che probabilmente si è addormentato in piedi appoggiato al pensile della cucina mentre scaldava il latte.
E no, la frase "eh ma cosa l'hai fatto a fare un figlio? lo sapevi che sarebbe stato difficile", non è contemplata perché nessuno ti prepara al terrore che ti viene quando tuo figlio a 40 di febbre e non respira oppure la stanchezza abissale perché non dormi da una settimana.
Quello che dici è vero ed è quello che personalmente cerco di fare con i miei figli ma i bambini non sono adulti e ogni età è diversa.
Un bambino di 6 anni è molto diverso da un bambino di 3 anni, ogni età ha esigenze diverse ma tutte sono diverse dall'essere adulti; un bambino di 6 anni può sostenere una conversazione ma ha un'attenzione limitata, uno di 3 ha già fatta in tempo a cercare di uccidersi almeno 4 volte nel mentre che tu intavoli una conversazione.
Secondo me quello che è importante è avere attenzione per i propri figli, il che si traduce nel non abbandonarli davanti alle TV/Tablet/telefono ecc per ore, non ignorarli quando ti parlano o dare per scontato quello che dicono o fanno. Crescere con loro ogni giorno e imparare da loro.
Poi i mezzi di sopravvivenza vanno usati e ritagliarsi i propri spazi e vitale ma non sempre si può fare.
Fare un figlio è sacrificare se stessi, ma ti ripaga ogni giorno.
Grazie, mi trovo d'accordo su tutti i punti e, da insegnante di scuola media, vivo alcune problematiche di ragazzi che probabilmente, tra le altre cose, hanno origine da almeno uno di questi punti.
Grazie per il video Rick, ottimi spunti di riflessioni! L’infanzia è andata come è andata😂che ne dici di fare anche un secondo video risposta per consigliare come rimodellare almeno parzialmente questi schemi mentali che consapevolmente o meno ci sono stati addossati?
Ovviamente a tuo modo, la psicologa già la ho grazie😂❤️
Ho ascoltato con molto interesse questo video, come anche gli altri naturalmente. Io sono padre di tre figli e mi ritengo un padre molto fortunato. Sono pienamente d'accordo con la tua analisi, ma come dico sempre, penso che non bastino le buone regole, ma che sia necessaria una buona dose di fortuna che è data da componenti quali carattere dei figli, la loro predisposizione e altro. Una cosa però la voglio sottolineare a casa mia c'è stata sempre massima trasparenza in tutto. I miei figli erano a conoscenza di tutte le dinamiche di casa. Continuerò a seguirti perché ritengo che tu sia molto concreto nelle tue analisi e questo mi piace...👋
Forse ne bastano tre. 1) Crescerli nell'isolamento (limitando i contatti con altre persone alla scuola ed a poche altre occasioni sociali). 2) Non insegnare loro quello che *voi* sapete fare (andare in barca a vela, costruire modellini, fare i nodi, etc.). 3) Non fare *voi* quello che dite a *loro* di fare (studiare le lingue, leggere, rispettare gli altri, etc.).
Mi complimento Rick! Bel video utile a tutti i genitori moderni che ahime vedono l'educazione all'opposto di quello che hai detto. L'ho sempre pensato allo stesso modo tuo e spero che molti lo capiscano perchè se il mondo in futuro andrà peggio di oggi la colpa sarà stata solo loro perchè con la loro moderna educazione hanno formato una società ancora più sbagliata del passato.
Anche i stessi cartoni animati di una volta erano molto più crudi e facevano vedere sia il bello che il brutto della vita
Sul tema dell’ascolto dei figli, non solo si impara a conoscerli, ma noi stessi impariamo da loro. In questo mondo della performance sembra che tutto debba riuscire al primo tentativo e quando non succede ci si abbatte. Io ho imparato da mio figlio la costanza infinita di cui siamo dotati. Lui ogni gg riprovava a fare qualsiasi cosa con la stessa grinta dei gg precedenti.
Tutto ciò che hai detto mi è sembrato assolutamente ragionevole. Eppure sono convinto che questi punti che hai spiegato non sono veri in assoluto: un figlio può venire su abbastanza bene anche seguendo alla lettera questo tutorial per rovinare la prole. Questo lo penso perché ciò che in questo video viene presentato come di fondamentale importanza per lo sviluppo umano (ad esempio insegnare ai figli a ragionare, punto primo), in realtà risponde a modelli di riferimento e valori della nostra epoca. Per tutta la storia dell’umanità i valori non hanno fatto che cambiare e, analogamente, così è cambiato il modo di educare. Mi risulta difficile pensare che in passato non si è fatto altro che distruggere la prole con un’educazione sbagliata e che solo noi, nel 2024, sappiamo come è giusto comportarsi. Con questo non voglio dire che non bisogna impegnarsi nella crescita dei figli, ma semplicemente che i bambini sono più forti di quello che pensiamo e che la vita adulta non dipende necessariamente dagli errori fatti dai genitori. In più vedere le cose in prospettiva, relativizzando i nostri giudizi, è sempre interessante.
Riflessioni utili di sicuro, grazie. Il primo punto mi sembra più difficile da applicare, soprattutto nelle prime fasi (adesso ho due figli, 2 e 5 anni), ma implenentarlo gradualmente può essere una bello strumento!
Ciao, ti ringrazio per tutto, le mie sono poche parole che però, hanno un peso non indifferente.
Sei una grande persona e un grande filosofo.
Sono d'accordo! Al giorno d'oggi la confusione tra piacere e felicità è enormemente diffusa! Ma trovo che c'è un'altra confusione enormemente diffusa e che va in parallelo con la precedente : quella tra dispiacere e infelicità (o dolore).
Ci sono troppe cose che si fanno passare come normali, semplici dispiaceri di passaggio, ai bambini ed i giovani di oggi, dicendo loro che è normale che un papà e una mamma si separino... dal momento che non si amano più! E rincalziamo, dicendo loro che se i genitori di separano, non per questo poi ameranno meno i loro figli (completamente falso!).
I bambini ed i giovani adolescenti vedono una realtà assolutamente inaccettabile ai loro occhi e che gli adulti, ipocritamente, fanno passare per normale.
Da qui, la necessità di capire che educare nel modo giusto è importante, ma altrettanto e, anzi, ancora più importante è mettere sotto gli occhi dei figli una realtà che non li turbi in ciò che sentono di più vero ed importante.
I bambini sono una grande gioia perché nei loro occhi e nella loro semplicità riscopriamo noi stessi l'amore...Non deludiamoli, strappandoli troppo presto ai loro sogni e cerchiamo di vivere in conformità con ciò che è realmente giusto.
È giusto che si insegni ai bambini che una relazione può finire. Certo se non vuoi un turetta in casa
bellissima puntata
Sono perfettamente d'accordo con questo discorso...
Grazie per questo video
Argomento complesso e sociologicamente attuale. La trattazione è sintetica e pertinente riferito al contesto. Bel video complimenti. Stammi bene.
Grazie per la condivisione delle tue ricerche, ammiro molto il tuo lavoro! Potresti per favore consigliarmi qualche libro riguardo alla filosofia dell’educazione? Grazie
Rick, porteresti altri video come questi?? Grazie
Bellissima! Grazie mille! Da genitore e insegnante ho avuto molte conferme e mi sento meno sbagliata ❤❤
Gli sbagli comuni ! Buona riflessione !
Mamma mia quanto è difficile essere genitore. Piu ci penso piu amo i miei. Nel bene e nel male, hanno fatto del loro meglio e tutto cio che potevano fare. Spero un domani di esser un buon genitore.. grazie per questi consigli ❤
Ehi Rick, ci pensi molto ultimamente eh? Allora non manca tanto e chissà, magari riuscirai ad essere un buon padre! Te lo auguro con il cuore!
A proposito di atteggiamenti iper protettivi: torno in Sardegna dopo il mio periodo milanese e una delle prime cose che noto è l'alto numero di bambini che giocano per strada, o circolano in bici per i quartieri senza adulti intorno. E, oggettivamente, è meglio così, vedendo come erano iperprotetti i bambini milanesi
Grazie, ho trovato questo video interessante
Sono mamma di tre figli e sono anche maestra di scuola elementare: hai perfettamente ragione !!!
Questo daily cogito mi ha fatto capire che i miei genitori mi hanno cresciuto molto bene. Grazie
Sei fantastico questa è scuola è vera famiglia genitori e figli riesci a spiegare queste cose meravigliosamente bene sapresti essere un genitore perfetto un'abbraccio
In famiglia mia la tv a cena mai sempre discussioni da sport, lavoro e giornata in generale… era più un briefing di missione 😁😁😁, adesso vivo solo a volte torno dai miei per parlare finché sono ancora vivi…
È il più bel complimento che potessi fare ai genitori.
ai ragione sono pienamente d’accordo e un in alcuni punti mi ai aperto gli occhi
Scopro oggi che io e Rick abbiamo avuto, e nel mio caso ho ancora discussioni accese a tavola 😂
Video molto interessante e ben argomentato ma ora ti farò una domanda totalmente fuori tema: Quando ci farai un bel video di aggiornamento sulla tua collezione di orologi?? 😆
"Dopo 8 ore di lavoro vuoi anche una serata tranquilla"
"Lo capisco ma cazzo, non fare figli"
Non si può scolpire da qualche parte? perché è una cosa estremamente oggettiva e purtroppo i risultati si vedono
Ottimo contenuto come sempre e ottimi spunti e osservazioni utili, non sempre facili da attuare nel quotidiano. Come sappiamo la teoria sembra sempre chiara e lineare fin quando non si passa alla pratica. Ti lancio una provocazione o una sfida, nonostante l’intro del video, se mai un giorno dovessi avere dei figli (mai dire mai, sai molte donne verso i 35 iniziano a cambiare opinione sull’argomento ) ci fai una versione aggiornata di questo video? Nessuna polemica, solo una provocazione di un padre che ti segue quotidianamente da anni. Ciao 👋
Rick sei fantastico ❤
Si da madre che da figlia il tuo discorso mi ha commossa. A volte volersi sostituire ai figli è la prima componente per farci vivere ansie inesistenti, la verità è che avere un rapporto onesto è il motivo piu arricchente del percorso della stessa vita.
Bravissimo 🤗
Non mi trovo d'accordo sul primo punto. La fase dei perchè arriva in età prescolare. È una fase importante perche è l inizio di dialogo a un livello superiore per il bambino che si pone per la prima volta come inteocutore. Rispondere alle sue domande è essenziale perche si incoraggia la sua curiosità. Mi è capitato anche di non sapere rispondere e di rimandare la risposta per trovare le parole giuste (sopratutto in caso di domande scientifiche). Ho spesso cercato assieme a mia figlia le risposte nei libri e/o filmati. In questo modo le ho anche insegnato a usare degli strumenti per imparare qlc di nuovo. A mio parere l'approccio che consigli va bene a partire dall'età scolare. Farlo prima rischia di bloccare l'inizio di questo flusso di curiostà e quel desiderio di fare conversazione con i genitori. Verso i 6/7/8 anni iniziano ad avere maggior strumenti per fare le.riflessioni che tu giustamente consigli.
A casa mia a pranzo tv spenta e pasto in silenzio totale. tristezza assoluta e povertà di spirito. Meglio mangiare con stimoli sociali e magari anche film divertenti oltre che culturali. In una famiglia sana nn deve mancare l Allegria. Ci sono genitori perennemente incazzati e mamme lunatiche. Questo fa ammalare i fugli...
Ci riprovo, non ha ancora detto niente in merito a cosa sia successo con Michele Boldrin? Tornerà mai il Dufer e Boldrin?
Rick, bel discorso ma ho una domanda: nel caso in cui il padre di 5 figlie si impicchi il 24 dicembre, come vedi il fatto che la madre racconti alle figlie più piccole che è morto per un infarto? Tralasciando i dipende e il fatto che di sicuro non esiste un unica risposta alla domanda, cosa ne pensi? Raccontare tutta la verità o no?
ottimo video
Vorrei ricordare che anziché un tablet, al ristorante si può portare un libro, un fumetto,un libretto da colorare o disegnare... si intratterranno lo stesso, senza friggerei il loro piccolo cervello che si sta sviluppando.
Grande video ❤
Soy tu hijo Rick, recuerdas? Mamá y yo estamos aquí en Chile esperando que regreses
Joder, Rick es tu padre también!?
Genio
Vedo i frutti di questi errori in alcune persone accanto a me.
Grazie
Bellissimo video. Il punto che ho trovato più avvincente è l'ultimo dei 5
Grande Rick
Sono cazziatoni intelligenti i tuoi e per chi ha bisogno di cazziatoni funzionano anche bene secondo me
I genitori molto spesso non sanno di non sapere
Un bambino vuole soltanto una cosa dai suoi genitori: essere amato.
Ciao Rick avevo paura di affrontare questo video, perché so essere difettoso in tante cose a livello personale, e nonostante abbia messo tanto, tutto me stesso, nel ruolo di padre, anche in questo non posso essere infallibile.
Però a ben vedere non faccio così schifo, sui perché ci lavoro molto, lui ha otto anni e mi subbissa di perché, anche per il fatto che tra i due genitori sono quello con cui con conversa di più, però uso spesso il controperché, tengo risposte aperte, in molto che lui non abbia a che fare con una risposta che sia un "pacco chiuso".
Il punto cinque è fondamentale, ed quello che è più critico a livello personale per un genitore, ed è quello chiave che se migliorato, secondo me, si porta dietro anche gli altri.
Non ricordo in quale film sentii questa frase, circa "avrei fallito come padre se non ti avessi preparato alla mia morte..(forse un Marvel non una pantera).
Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.
Così una vecchia mai stata moglie
senza mai figli, senza più voglie,
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutte il consiglio giusto.
sul serio? ahahahahah
Citare il grande Faber giusto per fare l'anticonformista in un video che invece dice cose che andrebbero fatte davvero studiare a chi ha l'idea di mettere in questo piano fisico un individuo (che per altro NON ha chiesto di viversela 'sta strana cosa chiamata vita): fatto ✔️
@@fabribiasi7170 Mi preoccupa che tu definisca "anticonformista" criticare un intellettuale da quattro soldi che, senza essere né un genitore, né uno psicologo, né una persona matura, discute su un argomento tanto delicato.
Il tempo è fuor di sesto davvero.
@@NicolaScarfaldiCancello se devi muovere delle critiche muovile alle argomentazioni del video non al creatore di questo, colpevole di aver espresso opinioni che secondo i tuoi sfalsati criteri non poteva permettersi in quanto ne genitore ne psicologo. (Il nesso fra le due cose ? facendo una semplificazione non posso parlare di calcio se non sono né calciatore né un addetto ai lavori?) Sugli insulterelli a Rick tralascio perché sono le cose più tristi.
@@NicolaScarfaldiCancello guarda, capisco che Rick rappresenti l'archetipo dei bulli che alle medie ti mettevano la testa nel cesso, posso anche comprendere che poco tolleri la sua esuberanza e il suo spettro di narcisismo covert, ma proprio definirno non maturo e non in grado di esprimere dei ragionamenti e discorsi da intellettuale beh, direi che ti vai a inserire senz troppi problemi nella categoria degli haters senza se e senza ma.
Senza contare che manco sei stato in grado di argomentare, ma hai semplicemente scomodato un genio come De André per fare una citazione di un suo pezzo che (ahimè) credevi ficcante.
Bellissimo
Ho visto tanti genitori rovinare i figli ,vengono plasmati a loro immagine e somiglianza,trasferiscono le loro passioni che sono ossessioni e la loro mentalità,trasformando il periodo più bello dai zero agli otto ann dove i bambini stupiscono con la loro mente pulita e sana , ma questa fase di vita viene rovinata dai genitori trasferendo pensieri da persone adulte ai bambini ..Un vero peccato 😢😢
Tutto vero!
Certo che dev'esser stato difficile scrivere questo video da figlio. Forse ancora di più di quanto lo sarebbe stato se fossi stato anche padre. Insomma, a maggior ragione, grazie!
Discorso complesso, non si può generalizzare in alcun modo quando si parla di bambini, l'età, l'ambiente e le esperienze cambiano e relazionarsi con i propri o gli altrui figli non è sempre incasellabile e schematizzabile, non dico che i tuoi non siano buoni consigli ma in determinate situazioni potresti trovarti a consigliare qualcos'altro.
Ciao Rick. Grazie per questo video. Lascio qui un commento/feedback da educatore volontario in una realtà provinciale del centro Italia.
Al netto di posizioni filosofiche e pedagogiche, noi che ci troviamo spesso ad educare fuori dalla realtà quotidiana e domestica dove prevale l'azione genitoriale, sempre più spesso ci troviamo ad aver a che fare con bambini e adolescenti apatici e pigri nel costruirsi dei significati. Come hai ben evidenziato tu, molto spesso i genitori, con la pretesa esclusività dell'educare i propri figli (senza neanche sapere cosa significhi educare, e avere strumenti e proposte pedagogiche valide) più che stimolarli, preferiscono la scelta più facile di affidare degli orizzonti di senso già compiuti, risposte preconfezionate, che indeboliscono il ragazzo, non lo stressano, non lo infastidiscono, ma si limitano a plasmarlo a suon di input e senza badare ad alcun tipo di output. Altrimenti, il genitore delega altre istituzioni scolastiche e sportive dove, tendenzialmente, il modello si ripete e vediamo l'azione-reazione degli operatori venire distrutta in poco tempo.
Notiamo sempre più spesso che nella fascia di età 8-16 anni non si sa giocare (e attraverso il gioco viene molto stimolata la mente del giovane), mancano fantasia e curiosità, inventiva, capacità di adattamento e l'apertura all'altro.
Tutto questo per dire che ci sono delle alternative (associative e non) con una proposta educativa concreta e verificabile che coadiuva i genitori nella crescita dei propri figli in ambienti sani.
Possano i genitori che ascoltano questo video, poter fare scelte diverse per il bene dei propri figli.
Grazie ancora per gli ottimi spunti
Buon lavoro
Posso dire che i miei genitori almeno 2 su 5 non le hanno fatte..e le sto rimediando in età adulta...con psicoterapia, ma soprattutto facendo le esperienze che mi sono mancate..
Io non ho fatto figli e non penso proprio né farò...non ne sento esigenza..e non penso sarei in grado di prendermene cura a dovere...in quanto in parte mi sto ancora prendendo cura di me😅
Interesante, anche se detto da un “profano” 😂… Purtroppo essere genitori è una avventura che ha tante fasi e situazioni diverse… Alle volte si riesce bene, alle volte si sbaglia anche in qualcosa che si “sa” e si è anche ragionato… Bisogna viverla con calma, lavorare tanto su noi stessi (più che sui figli), e augurarci di riuscire a finire il processo con un bilancio positivo tra errori/cose fatte bene…
Buongiorno…è così …si vedono spessissimo bimbi piccoli con il telefonino…🥺
Per la prima volta non c'è neanche una parola che non condivido del tuo discorso.
Sono padre e riconosco in questo breve elenco un'ottima traccia promemoria per non devastare vite innocenti. Per quanto non sia materia consona a questo canale, aggiungerei un attenzione particolare all'alimentazione e al movimento, anch'essi fattori non scontati nel nostro mondo odierno.
Hai ragione su tutto, ho 4 figli,io problema in casa mia era che mio marito oblicava al silenzio perché era stanco
Solo tre parole: grazie, grazie, grazie❤
10:20
Permettergli di cazzeggiare su RUclips fino da vecchi anziché fargli trovare un lavoro vero
Autoanalizzando il mio vissuto, contrariamente al tuo ragionamento credo di aver sviluppato una dipendenza in età adulta da shopping ossessivo compulsivo per colmare una mancanza vissuta da bambina, poiché ero l’unica a non avere tutte quelle cose che invece le mie amiche avevano 🥲
Bravo! 😊
Buongiorno, il perché che lei chiama compulsivo , non è nient'altro che un comportamento emesso perché riceve sempre rinforzo....non c'è nessuna richiesta di aiuto per la formazione di una mappa.... gran bella fantasia...se a un bambino nel "periodo del perché" rispondi qualsiasi cosa vedrai che non succederà nulla perché quel perché lì è retto solo ed esclusivamente dal conseguente che quasi sempre è il rinforzo sociale positivo del genitore
Le tue parole mi hanno riportato alla memoria un dialogo dal film Poltergeist 2 che ho sempre amato. Lo sciamano indiano, mentre compie un rituale di iniziazione sul figlio maschio della coppia, spiega alla madre che i bambini sono forti, spesso più forti degli adulti, i loro sensi sono svegli, i bambini possono fare guerre, possono contribuire a difendere la famiglia, opporsi al male. Non è utile escluderli sempre dal gruppo, anche loro fanno parte della tribù, anche loro debbono essere informati e coinvolti. Ne hanno il diritto.
ruclips.net/video/qy4rfeZYYB4/видео.htmlsi=hq0n7da_j2_TXz-V
Li vediamo tutti . Solo con videogiochi e IPad
Rick, forse la tua affermazione potrebbe beneficiare di una prospettiva più ampia, considerando che il significato della felicità può essere intrinsecamente collegato a come scegliamo di soddisfare i nostri bisogni e perseguire i nostri obiettivi. forse la tua mancanza di felicità potrebbe essere più una questione di prospettiva e scelte sbagliate che di bisogni insoddisfatti. mi sento di dirti in totale disaccordo che la tua visione sulla felicità è una visione fallacea e non formativa per evolvere la tematica in maniera sana, deduco da ciò che tu abbia nella tua vita riscontrato molte difficolta di carattere sociale ma non sono il tuo psicologo per venire a parlare della tua vita . "soddisfare un bisogno non porta alla felicità !" chi ti credi di essere per dire una frase di questa magnitudo? ... dato che esistono bisogni primari come acqua e cibo e secondari come ben sappiamo mi chiedo se la tua maturità intellettuale è sufficientemente grande per capire che ciò che dici non si applica in forma alcuna a tutte le persone nel mondo che hanno una storicità della propria esistenza completamente diversa dalla tua data origini, sesso e età . inoltre si magari hai fatto le premesse di non essere un genitore ma non affronti le tematiche con l'esperienza che un genitore reale ha e questo allontana di molto il tuo bellissimo discorso da quella che è la realtà quotidiana di una persona che realmente figli ne ha e vive sulla pelle la pesantezza della responsabilità che un figlio comporta, e tu non la senti perché non capace secondo me di viverlo o di desiderarlo allontanandoti quanto serve per far credere a te di avere una visione del tutto neutrale. Dove ce lo metti l'impegno, la manifestazione, la competitività, il lucro, la vittoria, la realizzazione di un sogno nel tuo fallace argomento didattico ? le tue iniziali premesse non mi impediscono di essere in totale disaccordo e allontanarmi dal tuo pensiero per molte cose dette nel video in questione . mi dispiace dirtelo ma a mio avviso hai bisogno di rivedere il suo FILOSOFEGGIARE su argomenti e tematiche che non fanno parte del bagaglio di vita che si allinea nella tua esistenza . ragion per cui non voglio screditare tutto ma parla solo delle cose che vivi e non argomentare cose che non hai ! perché la materializzazione della felicità è un argomento troppo personale e richiede massimo rispetto se pur con le premesse da te fatte in precedenza.
I figli sono figli solo di due persone
O fanno parte di qualcosa di più grande?
I figli devono fare le scelte loro o sono uno strumento dei genitori per fare o pensare qualcosa che loro non sono riusciti a fare
Vero, i perché vengono ripetuti apposta per rompere le balle😂😂😂.
A parte questo, io credo che il genitore dopo 8 ore di lavoro, o anche 12, desideri giustamente una serata tranquilla, e non per questo la cosa deve essere banalizzata col classico "...e allora non li fate i figli". Infatti, con questo modo di pensare i figli non si fanno più.
I figli invece li abbiamo fatti, abbiamo lavorato, abbiamo cercato di sopravvivere cercando anche un po' di tranquillità.
I miei genitori non hanno visto questo video😶
Senti io non guardo i tutorial per migliorare le mie run nei giochini!😂
Io Lavoro in un ristorante e ci sono addirittura coppie o amici o genitori stessi che stanno li non si parlano nemmeno quindi come possiamo pensare che facciano conversazione con i figli... Fortunatamente non sono tutti cosi ed io ho trovato una donna davvero speciale da qiel punto di vista.
Poi anche se forse non centra nulla c'è da dire che delle volte i genitori sono oiu cafoni e maleducati dei figli.
C'è il non vaccinarli?
Ma scusa : "Mamma, perché non posso bere la candeggina? “ e io non ti devo rispondere" Perché altrimenti muori? ".
Non penso intenda dire letteralmente di non rispondere, ma di stimolare in loro la capacità di ragionamento,senza dare risposte complete
Io aggiungo che se dici sempre si a tutto i fogli non capiscono nemmeno il valore delle cose
Ci sono persone che fanno figli nel 2023?
Ma in che senso?
Chi mi fa un riassunto?
Ditemi quanti "Mi piace"devo mettere ❤
Io ero ubriaca di parole invece
Bene ora so cosa devo fare per far sì che il mio figlio mi odi a morte
Secondo me la cosa piú importante non in questo video é non annullarsi per i propri figli, e pensare anche a sviluppare sé stessi e i propri desideri. Molto spesso i genitori tendono a volere tutto perfetto per i loro figli e trascurare sé stessi, per poi andare in burnout e creare traumi. I figli vedono i genitori come primi modelli, e se non vedono una persona che si gode la vita, affronta le difficoltá, e lavora per la propria felicitá, faranno molta piú fatica ad imparare queste cose da soli. Come quando in aereo metteresti la maschera di ossigeno prima di metterla ai figli.
Capito tutto
Sarà perché neanche io ho figli che mi è venuto un Amen dopo ognuno dei punti?
I 5 peccati capitali dei padri