Molto interessante. Ho superato questo disturbo, estremamente invalidante, con il passare degli anni. Diciamo in modo autonomo, applicandolo i consigli che lei ha dato, stanco di tanta inutile sofferenza. Sarebbe interessante anche approfondire le cause più comuni di questo disturbo
Ciao, è bello leggere che qualcuno ce l'ha fatta e, se posso, vorrei chiederti quale fosse la tua situazione (nulla di troppo specifico, assolutamente 😅), i sintomi di questo disturbo...te lo chiedo visto che mi ritrovo tanto in questo disturbo purtroppo e mi piacerebbe saperne di più da chi ce l'ha fatta
@@1996599 Anch'io ho sofferto di questo disturbo. Avendo un genitore narcisista ed un altro suo succube, fin dall'adolescenza mi avevano detto tutte le cose peggiori su me stessa, cose non vere, alle quali io credevo. Così, all'età di 20 anni, mi ero ritrovata ad avere il terrore di stare con i miei coetanei, perché mi sentivo una persona orribile, io stessa mi disprezzavo...sono guarita completamente con l'aiuto dei libri di Louise Hay. Ho cominciato ad amarmi. Devi volerti bene, e apprezzarti. Non significa diventare arrogante e sentirsi superiore agli altri, ma sentire di avere un valore, e di essere...come tutti gli altri, né superiore, né inferiore. Ti auguro il meglio, ciao!
Guarda, perdonami eh, io non conosco la tua storia e non conosco te , probabilmente non sono nessuno per parlare , ma... "ho superato questo disturbo" Allora non lo avevi. I disturbi di personalità non sono malattie, sono disturbi. Non si possono "guarire" o " correggere" e nè "risolvere " , sono pervasivi perché fanno parte dell'essenza, del nucleo della persona , è proprio il soggetto ad essere strutturato biologicamente così, non è che ha una condizione tipo che ne so, la febbre, che deve guarirla. Sono fortemente consolidati nel tempo e non hanno margine di cambiamento . Questi sono i disturbi di personalità... cosa ne so io ? Chi sono per parlare. Ho il disturbo di personalità evitante, diagnosticato. Ce l' ho da 27 anni... son sempre stati così. Ho avuto zero relazioni sentimentali nella mia vita ,mai avuto un partner, mai avuta una storia. Ti posso dire con assoluta certezza che chi ha questo disturbo ,non ne esce ,non perché non vuole, ma perché non può.
@@fabioconsolandi4460 ne approfitto anche per rispondere a @1996599. Non sono d'accordo con quanto hai detto. Il disturbo evitante, così come anche altri disturbi di personalità, normalmente ha un'origine multifattoriale. Una predisposizione biologica/genetica è solo uno di questi fattori. La cosa si può evincere studiando, ad esempio, i gemelli omozigoti. Altro esempio: prendi il narcisismo patologico, spesso derivato dalla cosiddetta "ferita narcisistica". Con questa ferita non ci nasci. Ti viene causata per questioni relazionali, perlopiù imputabili ai genitori. Si può guarire da un disturbo di personalità. È soggettivo, complicato, richiede tempo, e immagino che non sia mai una guarigione al 100%. Ma già il passare, per così dire, al 70%, può fare la differenza tra l'avere un problema invalidante, e l'averne uno fastidioso, ma che non ti rovina l'esistenza. Capisci bene che se parti dal presupposto che non puoi guarire, allora non c'è nemmeno una base di partenza. Ti consiglio di sentire anche il parere di altri specialisti, considerando il cosiddetto "elefante nella stanza". Ossia che uno psicoterapeuta (o figura simile) ha sempre un conflitto di interessi. Per lui l'avere un pazienta a vita, significa guadagnare a vita dal quel paziente.
A nessuno piace stare soli. Ma e meglio vivere tra le serpe del bosco che ce ne molto meno. Che in mezzo alle persone. E va sempre peggio. Saluti di🧡 Pace e Bene🙏
Io ho il peggior disturbo evitante di personalità che esista ... un semplice esempio per far capire la condizione : i capodanni, quando ero piccolo, li passavo fino ad una certa età in famiglia , ma quando si inizia ad avere 15/ 16 anni, il capodanno cominicia a diventare qualcosa che dovresti passare con gli amici o comunque uscendo ... la società ci insegna cosi, siamo abituati a vederlo cosi ,quell' evento. Io ho 27 anni. Sono da 12 anni , che passo il capodanno da solo. Non ho e non ho mai avuto qualcuno con cui uscire o fare qualcosa.... " eh va beh, ma questo centra ? Non significa niente, sei tu che volevi star da solo, mica ti ci hanno obbligato" .. Fidatevi, FIDATEVI, una persona che a capodanno non ha nessuno e non ha niente da fare, è Evitante.
Questo mi ha ricordato che in qualche occasione speciale anche io uscivo di casa per far vedere a mia madre che "ero come gli altri". Ma in realtà stavo spesso in macchina da solo, a bere e a chiedermi perché non avessi nessuno con cui passare il tempo.
Ciao amico :) Non so se sei tu quello con il peggior disturbo evitante di personalità che esista. Anche io non scherzo. Anche per me il capodanno e' stato da sempre un periodo di sofferenza, una specie di incubo. Quello che per molte altre persone e' un periodo di riunione e di relax per me e' stato sempre una specie di tortura. All'inizio ricordo delle festicciole idiote e assurde, dove non vedevo l'ora che arrivasse il momento di tornare a casa. Poi ho iniziato a perdere ogni contatto, non avevo piu' nessuno con cui uscire e da li la fine dell'anno e' diventata un incubo. Con ansia anticipatoria che iniziava settimane prima, piu' o meno a fine novembre. Alla fine tante volte anche io uscivo da solo, poi fermavo l'auto in qualche posto isolato, e li aspettavo che passassero quelle due tre ore. Poi tornavo a casa.
Un argomento nuovo difficile ma ben descritto. Un aspetto oltremodo drammatico per chi ne soffre in quanto senza sfogo. La solitudine uccide ma cercarla per se stessi equivale ad una non partecipazione al sociale. Si può aiutare ma senza illudersi in un successo. Ci vuole un esperto.
Buongiorno Dottore, ho superato da diversi anni le conseguenze successive al vissuto di un attacco di Panico (a casa mentre guardavo TV); Conseguenze quali paranoie, paura di un nuovo attacco (ansia anticipatoria), sindrome e patologia depressiva conclamata ed altri che nn elenco. Rinascita? Psicoterapia e psicofarmacologia. Sarei lieto lei potesse trattare l'argomento acclarata la sua capacità dialettica e semplice nello spiegare determinati accadimenti. Credo che molte molte persone non hanno la minima idea di che "suggerimento" , "richiesta" la propria psiche abbia mandato con quell'attacco . Buona giornata e grazie x tutti i suoi post.
Credevo di soffrire di depressione, invece ni ritrovo completamente nelle caratteristiche del disturbo evitante di personalità. O più correttamente, l'ansia e gli stati depressivi di cui soffro credo siano una diretta conseguenza del continuo evitamento di situazioni che sono convinta di non essere in grado di affrontare.
Come si fa a distinguere un narcisista covert da un'evitante? Si possono sovrapporre tendenze e sfumature? Altra domanda: si può parlare di rifiuto degli altri anticipatorio? Ti rifiuto prima che lo possa fare tu. Che differenza c'è tra i fobici evitanti ed il disturbo di personalità? Ok ha risposto all'ultima domanda. Che relazione c'è con la sindrome dell'impostore? Grazie alla fine ha dato risposta alle mie domande.
Buongiorno Manuela, sì, è assolutamente possibile ritrovarsi in aspetti di entrambi i disturbi. Questo accade perché i tratti di personalità non sono rigidi, ma possono intrecciarsi, soprattutto quando ci troviamo in determinate situazioni o relazioni. Ad esempio, il bisogno di approvazione del disturbo dipendente potrebbe convivere con la paura del rifiuto tipica del disturbo evitante. Grazie per la condivisione!
Buongiorno, è possibile che la persona con questo disturbo ti consigli di trovarti qualcun'altro? Potrebbe essere il suo piu grande terrore e aspettarsi che cmq prima o poi verrà lasciato per qualcun'altro?
Altra convinzione che potrebbe avere una persona evitante: "Se quella persona mi apprezza, allora significa che si è fatta un'idea sbagliata di me, o che ha dei pessimi gusti, che non condivido"
Contributi lodevoli quelli proposti su codesto canale ma, alla fine della giostra, ogni individuo soffre di una qualche forma di disturbo. Purtroppo, a mio modesto parere, non esiste la persona psicologicamente perfetta
Una persona con disturbo di personalità può cambiare con una psicoterapia continua e rigida e la volontà di migliorare. Se la persona non è disposta a cambiare, la psicoterapia potrebbe non avere i risultati desiderati e grazie @polly1729 per aver commentato
Amavo un uomo. Narcisista. In nome dell'affetto per lui, lungo il tempo della relazione, anche quando soffrivo, non mollavo, gli spiegavo anche l'ovvio, come per aprirlo ad una consapevolezza, a risvegliare una sensibilità, dato che l'intelligenza non gli mancava. Non bastò la verità e l'amore. Se n'è andato. E dopo due anni inizio ad alzare la testa pure io
Ma che speranza.😳 Il carattere fa parte del D.N.A come erediti il colore degli occhi e altro. Così e il carattere. Veniamo tutti da Caino e Abele. Noi siamo la loro stirpe.
@@FabioMazzaPsicoterapeutaDottore mi perdoni ma...come fa una persona che ha un disturbo di personalità radicato, ormai, a cambiare? Uno può partire con tutta la determinazione che vuole ma ciò che ho notato, sulla mia pelle, è che soprattutto in disturbi invalidanti la vita sociale (proprio come l'evitante) ci sono troppe troppe difficoltà che ti potranno magari portare a cambiare all'interno dello studio della/del terapeuta ma tutto lì, nulla di più...
Grazie mille, ho conosciuto da poco un uomo con queste caratteristiche , secondo lei potrei mandargli questo video ? Non sa di avere questo disturbo, anche se non è più giovanissimo, non ha mai fatto lavoro su di sé né auto indagine... Però e' una persona davvero simpatica, gentile e generosa, un uomo leale e puro di cuore...è davvero uno spreco che non possa avere relazioni.. Grazie
Ti rispondo perché ho vissuto situazione analoga. Questa persona,mio collega, a 50 anni è messo malissimo. Non ha avuto alcuna relazione, perennemente convinto di far schifo, di essere rifiutato ecc quando sarebbe anche avvenente. Ma si trascura, non ha cura di se e si disprezza. Io e altri due colleghi abbiamo tentato di coinvolgerlo ma sempre con la stessa risposta: e che vengo a fare? A rovinarvi la serata? Parlandoci a tu per tu cercando di fargli prendere consapevolezza di questo disturbo e offrendomi di aiutarlo pare che stai parlando a un sasso. Ti dice si si e poi subito dopo passa all' autocommiserazione che lui fa schifo. Ho provato, visto che è molto trasandato (nonostante sia avvenente) a dargli una mano con un piano alimentare che gli ha fatto perdere 11 kg. Poi si è fermato "perché tanto cosa lo faccio a fare? Faccio schifo lo stesso". Ieri mi ha tenuto al telefono un ora e mezza per autocommiserarsi finche non sono sbottata malamente. Parlava malissimo di un amico comune per invidia e inferiorità e gliel ho spiattellato in faccia. Purtroppo queste persone non possono essere aiutate se loro stesse non maturano l'idea di averne bisogno. Rischi solo che ti invischi e ti distruggi la testa. Il mio collega somiglia molto alla descrizione della persona da te fatta e magari è lo stesso. Ma ripeto, nonostante gli abbia fatto leggere cose specifiche su questo disturbo (ho il DSM 5) lui non prende nessuna iniziativa. Ho poi compreso che è un pozzo nero che chiede continuamente attenzione e rassicurazione tirandosi poi indietro e scappando come un ratto. Ormai ho mollato e ieri sera ho dato il peggio di me. Riflesso di ciò che è riuscito a tirarmi fuori di bocca. Spero gli serva.
Purtroppo essendo un disturbo di personalità e non una malattia, l'invalidità non ti viene riconosciuta perché il problema non è dimostrabile... da fuori non si vede.
E quando uno si rifigia dalla mamma pur avendo famiglia....la cerca..inventa scuse pet vederla sempre e nn passa il suo tempo libero con i figli e la moglie?..
Molto interessante. Ho superato questo disturbo, estremamente invalidante, con il passare degli anni.
Diciamo in modo autonomo, applicandolo i consigli che lei ha dato, stanco di tanta inutile sofferenza.
Sarebbe interessante anche approfondire le cause più comuni di questo disturbo
grazie @MarcoAlessi questo è uno spunto per un video
Ciao, è bello leggere che qualcuno ce l'ha fatta e, se posso, vorrei chiederti quale fosse la tua situazione (nulla di troppo specifico, assolutamente 😅), i sintomi di questo disturbo...te lo chiedo visto che mi ritrovo tanto in questo disturbo purtroppo e mi piacerebbe saperne di più da chi ce l'ha fatta
@@1996599 Anch'io ho sofferto di questo disturbo. Avendo un genitore narcisista ed un altro suo succube, fin dall'adolescenza mi avevano detto tutte le cose peggiori su me stessa, cose non vere, alle quali io credevo. Così, all'età di 20 anni, mi ero ritrovata ad avere il terrore di stare con i miei coetanei, perché mi sentivo una persona orribile, io stessa mi disprezzavo...sono guarita completamente con l'aiuto dei libri di Louise Hay. Ho cominciato ad amarmi. Devi volerti bene, e apprezzarti. Non significa diventare arrogante e sentirsi superiore agli altri, ma sentire di avere un valore, e di essere...come tutti gli altri, né superiore, né inferiore. Ti auguro il meglio, ciao!
Guarda, perdonami eh, io non conosco la tua storia e non conosco te , probabilmente non sono nessuno per parlare , ma... "ho superato questo disturbo" Allora non lo avevi. I disturbi di personalità non sono malattie, sono disturbi. Non si possono "guarire" o " correggere" e nè "risolvere " , sono pervasivi perché fanno parte dell'essenza, del nucleo della persona , è proprio il soggetto ad essere strutturato biologicamente così, non è che ha una condizione tipo che ne so, la febbre, che deve guarirla. Sono fortemente consolidati nel tempo e non hanno margine di cambiamento . Questi sono i disturbi di personalità... cosa ne so io ? Chi sono per parlare. Ho il disturbo di personalità evitante, diagnosticato. Ce l' ho da 27 anni... son sempre stati così. Ho avuto zero relazioni sentimentali nella mia vita ,mai avuto un partner, mai avuta una storia. Ti posso dire con assoluta certezza che chi ha questo disturbo ,non ne esce ,non perché non vuole, ma perché non può.
@@fabioconsolandi4460 ne approfitto anche per rispondere a @1996599.
Non sono d'accordo con quanto hai detto. Il disturbo evitante, così come anche altri disturbi di personalità, normalmente ha un'origine multifattoriale. Una predisposizione biologica/genetica è solo uno di questi fattori.
La cosa si può evincere studiando, ad esempio, i gemelli omozigoti.
Altro esempio: prendi il narcisismo patologico, spesso derivato dalla cosiddetta "ferita narcisistica".
Con questa ferita non ci nasci. Ti viene causata per questioni relazionali, perlopiù imputabili ai genitori.
Si può guarire da un disturbo di personalità. È soggettivo, complicato, richiede tempo, e immagino che non sia mai una guarigione al 100%. Ma già il passare, per così dire, al 70%, può fare la differenza tra l'avere un problema invalidante, e l'averne uno fastidioso, ma che non ti rovina l'esistenza.
Capisci bene che se parti dal presupposto che non puoi guarire, allora non c'è nemmeno una base di partenza.
Ti consiglio di sentire anche il parere di altri specialisti, considerando il cosiddetto "elefante nella stanza".
Ossia che uno psicoterapeuta (o figura simile) ha sempre un conflitto di interessi.
Per lui l'avere un pazienta a vita, significa guadagnare a vita dal quel paziente.
A nessuno piace stare soli. Ma e meglio vivere tra le serpe del bosco che ce ne molto meno. Che in mezzo alle persone. E va sempre peggio. Saluti di🧡 Pace e Bene🙏
Cambia ambiente, magari senza allontanarti troppo, ma non abbandonare mai l'idea che l'ignoranza si può limitare.
Mi permetto di dire che qualunque situazione è migliorabile quindi forza!
Una delle migliori spiegazioni di questo disturbo,hai colto perfettamente come ci si sente
Io ho il peggior disturbo evitante di personalità che esista ... un semplice esempio per far capire la condizione : i capodanni, quando ero piccolo, li passavo fino ad una certa età in famiglia , ma quando si inizia ad avere 15/ 16 anni, il capodanno cominicia a diventare qualcosa che dovresti passare con gli amici o comunque uscendo ... la società ci insegna cosi, siamo abituati a vederlo cosi ,quell' evento. Io ho 27 anni. Sono da 12 anni , che passo il capodanno da solo. Non ho e non ho mai avuto qualcuno con cui uscire o fare qualcosa....
" eh va beh, ma questo centra ? Non significa niente, sei tu che volevi star da solo, mica ti ci hanno obbligato" ..
Fidatevi, FIDATEVI, una persona che a capodanno non ha nessuno e non ha niente da fare, è Evitante.
Questo mi ha ricordato che in qualche occasione speciale anche io uscivo di casa per far vedere a mia madre che "ero come gli altri". Ma in realtà stavo spesso in macchina da solo, a bere e a chiedermi perché non avessi nessuno con cui passare il tempo.
Ti capisco benissimo.
Grazie della condivisione. Mi fai sentire meno solo e anomalo
Ciao amico :)
Non so se sei tu quello con il peggior disturbo evitante di personalità che esista.
Anche io non scherzo.
Anche per me il capodanno e' stato da sempre un periodo di sofferenza, una specie di incubo. Quello che per molte altre persone e' un periodo di riunione e di relax per me e' stato sempre una specie di tortura.
All'inizio ricordo delle festicciole idiote e assurde, dove non vedevo l'ora che arrivasse il momento di tornare a casa. Poi ho iniziato a perdere ogni contatto, non avevo piu' nessuno con cui uscire e da li la fine dell'anno e' diventata un incubo. Con ansia anticipatoria che iniziava settimane prima, piu' o meno a fine novembre. Alla fine tante volte anche io uscivo da solo, poi fermavo l'auto in qualche posto isolato, e li aspettavo che passassero quelle due tre ore. Poi tornavo a casa.
È stato molto chiaro. Grazie per il video.
Grazie per l'ottimo video che condivido !!
Un argomento nuovo difficile ma ben descritto.
Un aspetto oltremodo drammatico per chi ne soffre in quanto senza sfogo.
La solitudine uccide ma cercarla per se stessi equivale ad una non partecipazione al sociale.
Si può aiutare ma senza illudersi in un successo.
Ci vuole un esperto.
Grazie @enricaprincipienricaprinci6387
@@FabioMazzaPsicoterapeuta prego
Buongiorno Dottore, ho superato da diversi anni le conseguenze successive al vissuto di un attacco di Panico (a casa mentre guardavo TV);
Conseguenze quali paranoie, paura di un nuovo attacco (ansia anticipatoria), sindrome e patologia depressiva conclamata ed altri che nn elenco.
Rinascita? Psicoterapia e psicofarmacologia.
Sarei lieto lei potesse trattare l'argomento acclarata la sua capacità dialettica e semplice nello spiegare determinati accadimenti.
Credo che molte molte persone non hanno la minima idea di che "suggerimento" , "richiesta" la propria psiche abbia mandato con quell'attacco .
Buona giornata e grazie x tutti i suoi post.
Credevo di soffrire di depressione, invece ni ritrovo completamente nelle caratteristiche del disturbo evitante di personalità. O più correttamente, l'ansia e gli stati depressivi di cui soffro credo siano una diretta conseguenza del continuo evitamento di situazioni che sono convinta di non essere in grado di affrontare.
Bel video.
Come si fa a distinguere un narcisista covert da un'evitante? Si possono sovrapporre tendenze e sfumature? Altra domanda: si può parlare di rifiuto degli altri anticipatorio? Ti rifiuto prima che lo possa fare tu. Che differenza c'è tra i fobici evitanti ed il disturbo di personalità? Ok ha risposto all'ultima domanda. Che relazione c'è con la sindrome dell'impostore? Grazie alla fine ha dato risposta alle mie domande.
Bellissimo video ❤
Grazie @piccolipassi8590
Buongiorno Fabio, mi sono ritrovata in alcuni aspetti sia del disturbo dipendente che nel disturbo evitante, secondo lei è possibile?
Buongiorno Manuela, sì, è assolutamente possibile ritrovarsi in aspetti di entrambi i disturbi. Questo accade perché i tratti di personalità non sono rigidi, ma possono intrecciarsi, soprattutto quando ci troviamo in determinate situazioni o relazioni. Ad esempio, il bisogno di approvazione del disturbo dipendente potrebbe convivere con la paura del rifiuto tipica del disturbo evitante.
Grazie per la condivisione!
Buongiorno, è possibile che la persona con questo disturbo ti consigli di trovarti qualcun'altro? Potrebbe essere il suo piu grande terrore e aspettarsi che cmq prima o poi verrà lasciato per qualcun'altro?
Salve, ma chi è vicino ad una persona con questo disturbo , cosa può fare per aiutarla??!! Grazie
Altra convinzione che potrebbe avere una persona evitante:
"Se quella persona mi apprezza, allora significa che si è fatta un'idea sbagliata di me, o che ha dei pessimi gusti, che non condivido"
Ovvero me. Se tu non mi conosci che ne sai di me?
Contributi lodevoli quelli proposti su codesto canale ma, alla fine della giostra, ogni individuo soffre di una qualche forma di disturbo. Purtroppo, a mio modesto parere, non esiste la persona psicologicamente perfetta
Grazie @antonioferragina612 per aver commentato
Certo, come in ogni forma di perfezione. La discriminante è però quanto di questi disturbi ci limita, danneggia, tormenta...
Per questo disturbo funziona la psicoterapia? E...i narcisisti, hanno speranza di una qualche guarigione? Grazie per la divulgazione
Una persona con disturbo di personalità può cambiare con una psicoterapia continua e rigida e la volontà di migliorare. Se la persona non è disposta a cambiare, la psicoterapia potrebbe non avere i risultati desiderati e grazie @polly1729 per aver commentato
Amavo un uomo. Narcisista. In nome dell'affetto per lui, lungo il tempo della relazione, anche quando soffrivo, non mollavo, gli spiegavo anche l'ovvio, come per aprirlo ad una consapevolezza, a risvegliare una sensibilità, dato che l'intelligenza non gli mancava. Non bastò la verità e l'amore. Se n'è andato. E dopo due anni inizio ad alzare la testa pure io
Ma che speranza.😳 Il carattere fa parte del D.N.A come erediti il colore degli occhi e altro. Così e il carattere. Veniamo tutti da Caino e Abele. Noi siamo la loro stirpe.
@@mariagiovannalongo2446 😪
@@FabioMazzaPsicoterapeutaDottore mi perdoni ma...come fa una persona che ha un disturbo di personalità radicato, ormai, a cambiare? Uno può partire con tutta la determinazione che vuole ma ciò che ho notato, sulla mia pelle, è che soprattutto in disturbi invalidanti la vita sociale (proprio come l'evitante) ci sono troppe troppe difficoltà che ti potranno magari portare a cambiare all'interno dello studio della/del terapeuta ma tutto lì, nulla di più...
Grazie mille, ho conosciuto da poco un uomo con queste caratteristiche , secondo lei potrei mandargli questo video ? Non sa di avere questo disturbo, anche se non è più giovanissimo, non ha mai fatto lavoro su di sé né auto indagine... Però e' una persona davvero simpatica, gentile e generosa, un uomo leale e puro di cuore...è davvero uno spreco che non possa avere relazioni.. Grazie
Ti rispondo perché ho vissuto situazione analoga. Questa persona,mio collega, a 50 anni è messo malissimo. Non ha avuto alcuna relazione, perennemente convinto di far schifo, di essere rifiutato ecc quando sarebbe anche avvenente. Ma si trascura, non ha cura di se e si disprezza. Io e altri due colleghi abbiamo tentato di coinvolgerlo ma sempre con la stessa risposta: e che vengo a fare? A rovinarvi la serata? Parlandoci a tu per tu cercando di fargli prendere consapevolezza di questo disturbo e offrendomi di aiutarlo pare che stai parlando a un sasso. Ti dice si si e poi subito dopo passa all' autocommiserazione che lui fa schifo. Ho provato, visto che è molto trasandato (nonostante sia avvenente) a dargli una mano con un piano alimentare che gli ha fatto perdere 11 kg. Poi si è fermato "perché tanto cosa lo faccio a fare? Faccio schifo lo stesso". Ieri mi ha tenuto al telefono un ora e mezza per autocommiserarsi finche non sono sbottata malamente. Parlava malissimo di un amico comune per invidia e inferiorità e gliel ho spiattellato in faccia. Purtroppo queste persone non possono essere aiutate se loro stesse non maturano l'idea di averne bisogno. Rischi solo che ti invischi e ti distruggi la testa. Il mio collega somiglia molto alla descrizione della persona da te fatta e magari è lo stesso. Ma ripeto, nonostante gli abbia fatto leggere cose specifiche su questo disturbo (ho il DSM 5) lui non prende nessuna iniziativa. Ho poi compreso che è un pozzo nero che chiede continuamente attenzione e rassicurazione tirandosi poi indietro e scappando come un ratto. Ormai ho mollato e ieri sera ho dato il peggio di me. Riflesso di ciò che è riuscito a tirarmi fuori di bocca. Spero gli serva.
se ne soffro posso prendere l'invaliditá?
Purtroppo essendo un disturbo di personalità e non una malattia, l'invalidità non ti viene riconosciuta perché il problema non è dimostrabile... da fuori non si vede.
E quando uno si rifigia dalla mamma pur avendo famiglia....la cerca..inventa scuse pet vederla sempre e nn passa il suo tempo libero con i figli e la moglie?..
Mi piace molto la qualità immagine dei suoi video. Una curiosità, con quale videocamera registra?
Uso un iphone, credo 11. Grazie @andreaauletta.architetto per aver commentato
@@FabioMazzaPsicoterapeuta Grazie a lei per avermi risposto. Serena serata.