Disturbo Evitante di Personalità

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  • Опубликовано: 28 июл 2024
  • Il dott. Simone Sottocorno ci parla del disturbo evitante di Personalità
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Комментарии • 64

  • @rightmindset-
    @rightmindset- Год назад +3

    Grazie mille. Questi video sono perfetti, sia per quanto riguarda la l'informazione clinica, sia per il modo in cui viene presentata. 👏🏻

    • @CentroInTerapia
      @CentroInTerapia  Год назад

      Grazie a lei per il gentile commento e per riconoscere la validità del nostro poreggto di divulgazione di tematiche psicologiche attraverso il nostro canale RUclips.

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 Год назад +1

      Buonasera,
      la ringrazio tanto per gli elogi!
      Sono contento che qualcuno trovi questi video utili e godibili.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

    • @CentroInTerapia
      @CentroInTerapia  Год назад +1

      @@simonesottocorno4534 Grazie per le risposte sempre puntuali!

    • @CentroInTerapia
      @CentroInTerapia  Год назад +1

      @@simonesottocorno4534 Grazie per i suoi video!

  • @Phed98
    @Phed98 8 месяцев назад +2

    In un articolo ho letto che il disturbo si può sviluppare sugli individui che partono da un ambiente familiare molto protettivo e frequentano ambienti (per lo più scolastici) umilianti e degradanti.
    Io sospetto di soffrire di questo disturbo perché rispecchia perfettamente la mia situazione e ritengo che la mia psiche non ne abbia retto il contrasto. Penso inoltre che i miei genitori non siano in grado di educarmi a dovere, non li reputo negativi ma semplicemente neutri, come se ad un idraulico venisse affidata la manutenzione di un impianto elettrico (semplicemente non sa farlo e i risultati sarebbero uno stallo per quanto ne riguarda il funzionamento).

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 8 месяцев назад +3

      Buongiorno,
      i fattori ambientali-relazionali che menziona possono certamente rappresentare dei fattori di rischio per il Disturbo Evitante di Personalità ma anche per altre condizioni di sofferenza.
      Mi dispiace per quello che scrive riguardo alla sua condizione e credo che parlarne con uno psicoterapeuta potrebbe fornirle nel tempo gli strumenti di cui ha bisogno per una vita sociale gratificante e anche per gestire al meglio le sue relazioni di attaccamento con i genitori.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

  • @NelmioMondo-xl9px
    @NelmioMondo-xl9px 3 месяца назад

    Buonasera. Sono sempre stata consapevole di essere "diversa". Ho iniziato a 14 anni a chiudermi nel mio mondo. Mi ritrovo in ogni aspetto del disturbo da lei descritto. Ero una bambina allegra fino ai 14 anni appunto. Poi il disagio ha preso il sopravvento. La paura del rossore ha condizionato tutta la mia vita, la paura degli altri, di incrociare gli sguardi, paura di guidare, di lavorare, di essere vista, di parlare ecc..Ho 50 anni. Mi sono realizzata grazie alla famiglia che fortunatamente sono riuscita a costruire. Convivo con me stessa abbastanza serenamente ora. Accetto la mia condizione. Secondo lei è positivo questo? Credo che l'aiuto psicologico lo avrei dovuto ricevere moltissimi anni fa. Ma ero invisibile agli occhi dei miei. E oggi mi ritrovo a dare un nome al mio essere diversa grazie a questo video. La ringrazio se mi leggerà..

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 3 месяца назад +1

      Buonasera,
      sembra che abbia attraversato un lungo percorso di consapevolezza e accettazione di se stessa.
      È positivo che abbia raggiunto un certo grado di serenità e accettazione della sua condizione. Riconoscere il bisogno di aiuto psicologico e il desiderio di comprenderne meglio le sfide è un passo importante verso il benessere emotivo.
      Anche se avesse potuto beneficiare dell'aiuto psicologico in passato, è incoraggiante sapere che è in un punto della sua vita in cui è pronta ad affrontarlo.
      Continuare ad esplorare queste esperienze con un professionista potrebbe offrirle ulteriori strumenti per gestire meglio i suoi sentimenti e migliorare il suo benessere complessivo.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

  • @ElektroWoman1982
    @ElektroWoman1982 6 месяцев назад

    ❤️

  • @rosariocali9320
    @rosariocali9320 3 месяца назад

    Fin dall infanzia ho avuto questo disturbo verso le amicizie .. infatti non ho anici ma solo conoscenti . Ed ora che sono stato lasciato dalla nia compagna dopo 20 anni ho capito che il mio è un problema grave mai curato .. ora e troppo tardi . Ho distrutto la mia relazione e so gia che staró male fino alla morte

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 3 месяца назад +2

      Gent.mo Rosario,
      la sua consapevolezza del Disturbo Evitante di Personalità è già un passo significativo verso il cambiamento e il miglioramento delle proprie condizioni di vita.
      Anche se può sembrare difficile, è importante ricordare che non è mai troppo tardi per cercare aiuto e apportare cambiamenti positivi nella sua vita. La terapia può essere un valido supporto per affrontare i suoi sentimenti di solitudine, bassa autostima e paura del rifiuto, e per imparare strategie per costruire relazioni più soddisfacenti.
      Sia gentile con se stesso e provi a mantenere un atteggiamento aperto verso la possibilità di un futuro migliore, in cui trovare il sostegno e la felicità che merita.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

  • @Caterinaandrioli
    @Caterinaandrioli Год назад +1

    SALVE DOTTORE PER UNA PESRSONA CHE A PAURA DEI SUONI FORTI

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 Год назад +1

      Gentile Caterina,
      la paura dei suoni forti, come qualsiasi paura, può collocarsi lungo un continuum che va dal normale al patologico.
      Tale distinzione dipende da fattori quali l’intensità dell’emozione, del tempo che si impiega a recuperare uno stato di tranquillità dopo l’esposizione allo stimolo, dalla presenza di condotte di evitamento associate allo stimolo, dalla persistenza nella vita della persona di questa paura, dall’età della persona, ecc.
      Sulla base di questi criteri si può parlare o meno di fobia.
      Spero di aver soddisfatto la sua richiesta!
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

    • @Caterinaandrioli
      @Caterinaandrioli Год назад

      SIRENE

    • @lewinchesters
      @lewinchesters 11 месяцев назад

      Parlando di suoni forti; in seguito ad un trauma se sento suoni forti improvvisi mi vengono degli scatti come la testa (simili ai brividi di freddo). Di cosa potrebbe trattarsi? Se ne parla poco

  • @silviaspanu823
    @silviaspanu823 8 месяцев назад +1

    Salve dottore, io sono cresciuta in una famiglia tossica e svalutante + svalutazioni esterne, perciò una bella base per il disturbo.. ma pensavo più allo spettro autistico perché ci sono delle stereotipie, quale la differenza?
    Il desiderio lo avevo più da in adolescenza perché mi pesava essere la diversa, ora molto meno.
    Una certa selettività verso le persone era presente già all'asilo, per es. quel bimbo è troppo appiccicoso, l'altro troppo noiosa e l'altra ancora troppo chiassosa.
    Un saluto

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 8 месяцев назад

      Gent.ma Silvia,
      il Disturbo Evitante di Personalità e il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) sono due condizioni psicologiche diverse, anche se possono condividere alcune caratteristiche.
      Le differenze principali rispetto a quanto descrive sono le seguenti: nel Disturbo Evitante di Personalità spesso le persone tendono a evitare situazioni sociali e hanno paura di essere giudicate o respinte dagli altri, si sentono spesso inadeguate e sensibili al rifiuto. Questo disturbo può derivare da esperienze negative e svalutanti durante l'infanzia, come nel suo caso.
      Il Disturbo dello spettro autistico (ASD) invece è caratterizzato da deficit nelle interazioni sociali e nella comunicazione, nonché da comportamenti ripetitivi o interessi ristretti. Le stereotipie possono essere presenti, ma l'ASD coinvolge una gamma più ampia di sintomi. La causa dell'ASD è complessa e non è completamente compresa, ma si ritiene che sia influenzata da fattori genetici e ambientali.
      Se sta notando delle stereotipie potrebbe essere utile discuterne con uno specialista. Le stereotipie possono verificarsi in entrambe le condizioni, ma è importante valutarle nel contesto di altri sintomi e comportamenti. Solo uno specialista può fare una diagnosi accurata basata su una valutazione completa.
      Inoltre, è possibile che una persona possa avere più di un disturbo psicologico contemporaneamente (comorbilità), quindi la situazione potrebbe essere più complessa. Un professionista sarà in grado di guidarti attraverso un processo di valutazione accurato per determinare la natura dei suoi sintomi e fornire un piano di trattamento appropriato.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

  • @vevamendel
    @vevamendel 8 месяцев назад

    Io ho notato di essere timida da quando iniziai l' asilo. Mi sono capitati attacchi di ansia in situazioni formali nel parlare in pubblico. Non sempre accade, a volte nulla, a volte leggero e a volte forte. Avevo un mutismo selettivo e anche ora da adulta, in certi casi appaiono questi comportamenti chiusi e di disagio. Sono figlia di due narcisisti, per cui penso che il disturbo sia correlato al trattamento subito e non alla genetica.

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 8 месяцев назад

      Gent.ma Meuel,
      la sua timidezza e le crisi di ansia in situazioni formali potrebbero essere state influenzate dal suo ambiente familiare, specialmente se hai avuto genitori narcisisti (giudicanti? Orientati alla performance?); il mutismo selettivo durante l'infanzia può essere stato una forma di adattamento proprio a questa dinamica familiare.
      Anche da adulta è possibile che manifesta comportamenti chiusi e di disagio a causa di queste esperienze passate.
      La psicoterapia potrebbe aiutarla ad esplorare queste connessioni e sviluppare strategie per gestire meglio l'ansia sociale.
      Infine, credo che la genetica giochi comunque sempre un ruolo, piccolo o grande che sia, nel determinare gli itinerari di sviluppo.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

    • @vevamendel
      @vevamendel 8 месяцев назад

      @@simonesottocorno4534 Grazie della risposta. I miei genitori narcisisti erano critici, trascuranti, aggressivi. Mia sorella, invece, ha sviluppato dipendenza affettiva ed è estroversa e socievole. L' ansia è la paura di aver paura, è un circolo vizioso. Non so se io sono un caso patologico di personalità ma sicuramente ho dei disturbi e vado vicino a questo disturbo discusso nel video. Purtroppo i problemi caratteriali dei genitori creano disagi nei figli e così a catena nelle generazioni.

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 8 месяцев назад

      @@vevamendel Gent.ma Meuel,
      sembra che lei stia riflettendo profondamente sulle influenze della sua famiglia sulla sua personalità e sulle dinamiche familiari. È importante notare che le esperienze familiari possono avere un impatto significativo sulla formazione della personalità e sulla salute mentale, ma non rappresentano l'unico fattore.
      La consapevolezza delle dinamiche familiari è un primo passo importante verso la crescita personale e la possibilità di apportare cambiamenti positivi nella propria vita.
      La psicoterapia potrebbe essere un utile strumento per esplorare ulteriormente queste dinamiche, affrontare i disturbi che potrebbero emergere e sviluppare strategie per il benessere emotivo.
      Ricordi che ogni persona è un individuo unico e la sua esperienza personale può essere affrontata in modo personalizzato attraverso un sostegno psicologico appropriato.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

  • @lorenzob8644
    @lorenzob8644 12 дней назад

    Conoscere l evento puntiforme scatenante o gli eventi che lo hanno scatenato è necessario? E Preso atto che si ha un immagine distorta di se e un giudice interiore proiettato negli altri e che quindi nascono come sentimenti ciclici e ripetitivi in certe relazioni, come agire se lo si sente "attivarsi"?

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 12 дней назад

      Gent.mo Lorenzo,
      non è sempre necessario conoscere l'evento scatenante per iniziare un processo di guarigione.
      Riconoscere e comprendere i propri schemi ripetitivi e il giudice interiore proiettato sugli altri è un passo cruciale. Quando si avverte l'attivazione di questi sentimenti può essere utile fermarsi, prendere coscienza del momento presente e ad esempio, praticare tecniche di auto-compassione e mindfulness.
      Lavorare con un terapeuta può anche fornire strumenti per gestire queste reazioni e sviluppare nuove modalità di relazione più sane.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

    • @lorenzob8644
      @lorenzob8644 12 дней назад

      @@simonesottocorno4534 grazie mille, proverò

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 12 дней назад

      @@lorenzob8644 Grazie a lei per aver posto la domanda!
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

  • @marinaaldrighetti5168
    @marinaaldrighetti5168 Год назад

    Buongiorno, vorrei sapere se il comportamento evitante di personalità e fobia sociale sono la stessa cosa. Grazie

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 Год назад +1

      Gent.ma Marina,
      la principale differenza tra il Disturbo Evitante di Personalità e la Fobia Sociale è che il Disturbo Evitante è un disturbo di personalità di lunga durata che consiste in un certo senso nel modo di essere della persona e si mantiene stabile nel tempo, mentre la Fobia Sociale è un disturbo d'ansia specifico che può avere la durata di alcuni mesi o alcuni anni (se non adeguatamente trattato) ma conoscere anche dei periodi di remissione spontanea con successive ricadute. Il Disturbo Evitante di Personalità causa ansia in molte situazioni sociali, mentre la Fobia Sociale causa ansia solo in alcune situazioni sociali specifiche.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

    • @marinaaldrighetti5168
      @marinaaldrighetti5168 Год назад

      @@simonesottocorno4534 grazie. A un amico hanno diagnosticato la "fobia sociale" ma lui ha paura di tutte le situazioni, di uscire, di vedere persone, di fare cose che noi consideriamo normali tipo andare in banca o al bar. Non vuole vedere soprattutto le persone a cui tiene di più ( gli provoca ansia e attacco di panico). Si sente inadeguato alla vita.Questo da sempre.😔 praticamente.

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 Год назад +1

      @@marinaaldrighetti5168 Gent.ma Marina,
      la Fobia Sociale può essere un disturbo molto invalidante, che causa una sofferenza elevatissima nella persona che ne soffre.
      Una psicoterapia ad orientamento cognitivo potrebbe aiutare questa persona a stare meglio, riducendo progressivamente lo stato d'ansia e gli evitamenti comportamentali.
      Anche l'approccio farmacologico può rivelarsi efficace per ottenere un sollievo immediato dai sintomi, benché non incida sulle cause psicologiche del problema.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

    • @marinaaldrighetti5168
      @marinaaldrighetti5168 Год назад +1

      @@simonesottocorno4534 grazie

    • @CentroInTerapia
      @CentroInTerapia  Год назад

      Grazie per le sue preziose risposte!

  • @annalogi5112
    @annalogi5112 Год назад +2

    Sarebbe come una specie di brutto anatroccolo che però non cerca nulla e non è curioso?

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 Год назад +3

      Gentile Anna,
      si tratta di persone che sperimentano un profondo senso di inadeguatezza, il quale li porta ad essere terrorizzati dalle le razioni con gli altri perché ne temono possibili critiche e giudizi.
      Il ritiro sociale è spesso solo la logica conseguenza di simili premesse.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

    • @CentroInTerapia
      @CentroInTerapia  Год назад +1

      Grazie del suo commento!

  • @walerigio
    @walerigio 5 месяцев назад +1

    Dipende tutto dal legame di attaccamento con i genitori

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 5 месяцев назад +1

      Buongiorno,
      ha colto un elemento essenziale nell’eziopatogenesi del Disturbo Evitante di Personalità, cioè la qualità delle relazioni di attaccamento con i caregiver. Tuttavia non è il solo ordine di fattori coinvolti, poiché è dimostrata una significativa influenza anche di elementi ereditari (biologici) e psicologici (esperienze di vita avverse).
      La comunità scientifica è ormai concorde nel ritenere che ciascun disturbo sia l’esito di specifici fattori bio-psico-sociali.
      Grazie per il suo commento che mi ha dato l’occasione di chiarire questo aspetto!
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

  • @camillagalli5620
    @camillagalli5620 Год назад

    quindi una diagnosi certa può essere effettuata dopo i 18 anni?

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 Год назад +1

      Gent.ma Camilla,
      quello che scrive è corretto, poiché tanto più si è giovani quanto più la struttura di personalità si può considerare "mobile" e quindi può incontrare ancora molti cambiamenti (il cervello è ancora molto plastico). Con il progredire dell'età invece la personalità tende a cristallizzarsi ed il cervello diventa meno plastico, è più difficile modificarne struttura e funzioni.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

    • @camillagalli5620
      @camillagalli5620 Год назад

      @@simonesottocorno4534 grazie della risposta, lei comunque ritiene possibile uscire da un problema del genere? tanta psicoterapia e cura farmacologica possono essere la soluzione?

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 Год назад +1

      @@camillagalli5620 Gent. Camilla,
      certamente è possibile risolvere problematiche di questo tipo attraverso una psicoterapia efficace come è quella cognitiva con un professionista che empatico ed accogliente.
      Non necessariamente invece è indispensabile la farmacoterapia: andrebbe valutato il singolo caso.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

    • @camillagalli5620
      @camillagalli5620 Год назад

      @@simonesottocorno4534 ok grazie, io per il momento non ho diagnosi certa, sicuramente ho la fobia sociale, non so se si possa estendere anche al dep.
      sto seguendo percorso terapeutico a indirizzo psicodinamico, potrebbe essere quello corretto? ho già fatto terapia cognitivo comportamentale per circa 6 mesi ma con risultati un po' scarsi.
      sto valutando se introdurre farmaci al momento, giusto per andare avanti perché sta ostacolando troppo tanti ambiti della mia vita

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 Год назад

      @@camillagalli5620 Gentile Camilla,
      in primo luogo, è importante che tu ti rivolga al tuo curante per discutere dei trattamenti più appropriati per la tua situazione particolare. Se sei già in terapia, è fondamentale discutere con il tuo terapeuta le tue preoccupazioni e decidere insieme quale potrebbe essere la miglior opzione di trattamento. Se hai già provato la terapia cognitivo-comportamentale senza successo, potresti voler considerare l'introduzione di farmaci. L'approccio psicodinamico si concentra sulla comprensione della tua storia personale e del modo in cui influenza la tua vita attuale. Sarebbe importante discutere con il tuo terapeuta cosa si aspetta da un percorso di questo tipo. In definitiva, la scelta di un trattamento spetta a te e al tuo terapeuta, quindi assicurati di discutere a fondo tutte le tue opzioni prima di prendere una decisione.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

  • @margueriteblanche8336
    @margueriteblanche8336 Год назад

    Salve Dottore, volevo chiederle se una persona affetta da disturbo narcisistico di tipo covert possa anche essere affetta da disturbo evitante di personalità. I tratti delle due personalità disfunzionali succitate possono coesistere in uno stesso individuo?

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 Год назад +4

      Gentile Marguerite,
      i due disturbi possono essere in comprobi lita, cioè essere soddisfatte entrambe le diagnosi contemporaneamente, oppure essere diagnosticato solo uno dei due ma presentare anche tratti dell’altro.
      Le combinazioni possibili sono tante quante sono gli esseri umani: ciascuno esprime il malessere a modo proprio e le categorizzazioni diagnostiche sono solo prodotti culturali (importantissimi!), che non riflettono la complessità dell’essere umano.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

    • @CentroInTerapia
      @CentroInTerapia  Год назад

      @@simonesottocorno4534 Grazie per le sue risposte sempre puntuali!

    • @CentroInTerapia
      @CentroInTerapia  Год назад

      Speriamo che la risposta del dott. Sottocorno abbia potuto chiarire i suoi dubbi.
      Cordiali Saluti

    • @margueriteblanche8336
      @margueriteblanche8336 Год назад +1

      @@CentroInTerapia Salve, si, è molto utile avere delucidazioni perché tristemente alcune persone sono così criptate che oltre l’abuso comprenderle diviene un altro motivo di tormento e sofferenza. Sono un magma di confusione e nebbia.

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 Год назад +1

      @@margueriteblanche8336 Rendere semplici concetti difficili richiede grandissima padronanza e comprensione profonda di ciò di cui si sta parlando. Io non sempre ci riesco, ma faccio del mio meglio!
      Grazie per avere animato la discussione.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

  • @marek9341
    @marek9341 Год назад

    Buongiorno Dottore, una persona non potrebbe essere solo introversa?

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 Год назад +1

      Gent.mo Marek,
      le differenze principali tra introversione e Disturbo Evitante di Personalità sono che la prima è una caratteristica di personalità innata, mentre il secondo è una diagnosi clinica.
      Le persone introverse generalmente tendono ad essere più riservate e preferiscono passare del tempo da sole; le persone con Disturbo Evitante di Personalità sono estremamente timide e hanno paura di interagire con gli altri e tutto ciò causa loro una marcata sofferenza, possono infatti sviluppare problemi di ansia e depressione a causa della loro incapacità di socializzare. Inoltre, le persone con Disturbo Evitante di Personalità tendono ad avere un'elevata sensibilità al rifiuto e alla critica, oltre ad avere una bassa autostima.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

    • @marek9341
      @marek9341 Год назад

      @@simonesottocorno4534 grazie Dottore, un'ultima cosa : una personalità introversa ha comunque più possibilità di soffrire di ansia sociale o di Disturbo Evitante di Personalità?

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 Год назад +1

      @@marek9341 Gent.mo Marek,
      è certamente possibile che una persona introversa soffra di ansia sociale o di Disturbo Evitante di Personalità, anzi direi che è più probabile per chi ha tratti temperamentali tipicamente associati all'introversione.
      La ricerca scientifica ha dimostrato che le persone con una personalità introversa sono più propense a soffrire di Disturbo Evitante di Personalità, disturbo caratterizzato da una preoccupazione eccessiva nei confronti del giudizio degli altri e dall'evitamento di relazioni sociali; può anche essere accompagnato da pensieri negativi su se stessi e sulla propria abilità di socializzare.
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

    • @marek9341
      @marek9341 Год назад

      @@simonesottocorno4534 grazie Dottore, gentilissimo.

    • @simonesottocorno4534
      @simonesottocorno4534 Год назад

      @@marek9341 Grazie a lei per avere animato la discussione!
      Un caro saluto,
      dott. Simone Sottocorno

  • @Uomo-ratto
    @Uomo-ratto 3 месяца назад

    Troppo riverbero

    • @CentroInTerapia
      @CentroInTerapia  3 месяца назад

      Ci spiace dell'effetto sonoro e grazie della segnalazione!

  • @mitchlucker1803
    @mitchlucker1803 11 месяцев назад

    Tagliati i capelli