Buongiorno Avvocato Micheli. Intanto complimenti per la chiara esposizione nel video. Ho letto la guida fiscale sul Amazon Kindle Self Publishing da lei elaborata, chiara e ben fatta. Tuttavia non ho ben compreso il trattamento IVA che riguarda la cessione dell'opera da parte dell'autore ad Amazon. Nella guida lei ha scritto "Per quanto riguarda cessione dell’opera da parte dell’autore ad Amazon, essendo questa esclusa dalla disciplina dell’art. 3 comma 4 lettera a) del DPR 633/72, ricade nelle operazioni di esportazione e quindi dato che l’operazione è intercorsa tra B2B e il committente è residente in uno Stato Extra-UE, l’operazione di cessione viene considerata come non imponibile" Quando nella parte finale sostiene che l'operazione di cessione viene considerata una esportazione e quindi non imponibile, si riferisce alla non imponibilità di cui all'art. 8 c.1 lett. a) del DPR 633/72? Quindi l'autore (titolare di partita IVA, ovviamente) deve emettere fattura ad Amazon, per le cosiddette "royalties" che di fatto sono però vendite/cessioni di libri o audiolibri, in base alla suddetta norma? Dal punto di vista doganale, nessun adempimento? ... Ritengo di no. Grazie per la risposta che vorrà darmi. Cordiali saluti.
@@CarloAlbertoMicheli, grazie. Quindi mi conferma la non imponibilità art. 8 c. 1 lett. a) DPR IVA poiché la fattura si fa a Amazon USA (stato extra UE).
Tutto chiarissimo. Una domanda: nel caso di vendite effettuate su piattaforme Amazon estere (Europa, UK e Stati Uniti) c'è qualcos'altro di cui tener conto, di specifico? Perchè nel mio caso il 90% delle vendite avviene su piattaforme estere.
Ciao Carlo Alberto, grazie per i contenuto, è tutto molto esaustivo. Non capisco però una cosa, perché ci sono persone che vendono corsi dicendo che non è necessario aprire la partita iva? io ho acquistato un corso da un noto self publisher a cui spesso viene fatta questa domanda e viene sempre risposto che non è necessaria per via delle royalties. Addirittura ti dicono che ci sono persone che sono lavoratori statali che fanno questo mestiere e quindi non possono aprire la partita iva, quindi se così fosse sarebbero tutti illegali? qui c'è qualcosa che non torna. Sicuramente approfondirò l'argomento per capire chi è che dice menzogne pur di venderti il corso piuttosto che la consulenza.
@@daniela.mastrandrea Ciao, a proposito di questo ci tengo a precisare che ho ricontattato il guru del self publishing che mi ha risposto che non è corretto quanto riportato ma che ci sono delle soluzioni che non prevedono l’apertura di partita IVA. Quindi quello che penso è che questi guru cercano di vendere il loro prodotto tentando di acchiappare quanti più clienti possibili e dicendo che si può non aprire partita iva perché giocano sul concetto di royalties e senza nessun accenno al contratto stipulato con amazon. Se poi qualcuno insiste gli si dice che si possono trovare diverse soluzioni. Quindi fate molta attenzione a chi vende questi corsi e cercate di fare affidamento a professionisti seri che ne capiscono di fisco.
@@dejomeio5563 per me troppo tardi.. già acquistato il corso e pubblicato un paio di libri.. non sono un dipendente pubblico, ma aspiro a diventarlo, perché con il self publishing almeno per quanto mi riguarda non ci campi... Quali soluzioni alternative ti hanno proposto? Grazie
@@francescapellegrino4152 non mi hanno dato la soluzione perché ovviamente bisogna parlare con un loro esperto commercialista però per ora ho deciso di mettere in pausa questo lavoro,per ora non ho ancora pubblicato poi in seguito deciderò
Salve, ma anche nel caso del contratto di Youcanprint è necessaria la Partita Iva?In quanto ho letto che in quel caso la piattaforma fungerebbe da editore, però il contratto stesso non cita cessione diritti d'autore. Dov'è la verità? Grazie.
Grazie, illuminante seriamente. Però nel libro quando mettiamo il copyright, facciamo "Impresa+ nome", o semplicemente "nome". Scusi, l'ignoranza. Grazie
@@profdeko Per fare self-publishing, non è necessario avere una partita IVA. È importante capire questo punto, per evitare malintesi. Per i profitti derivanti dalle vendite su Amazon, come già detto, non serve la partita IVA. Tuttavia, puoi comunque affidarti a un agente letterario, che si occuperà della dichiarazione fiscale per te. In questo caso, pagherai il 3% dei tuoi guadagni all'agente, e il resto sarà tuo, garantendo la conformità legale. Al contrario, se decidi di aprire una partita IVA, dovrai versare una quota che può variare, ad esempio, tra il 22% e il 26%.Affidarsi a un agente letterario può essere una soluzione conveniente, poiché la percentuale di trattenuta è inferiore rispetto a quella richiesta dallo Stato. È importante considerare soluzioni alternative e non basarsi esclusivamente sui consigli di un avvocato, che potrebbe essere influenzato dagli interessi dello Stato piuttosto che dai tuoi.
Sono un pittore con partita iva come artista. Ho 59 anni. Sto pubblicando libri di disegni che realizzo io, sono anche un insegnante con posto di ruolo. Cosa vado a pagare? Devo depositare presso la SIAE (sono iscritta come compositore) i diritti d'autore dei libri? Perché Amazon non mi ha richiesto la partita Iva?
Domanda specifica: da quello che viene detto, se l'attività di self publishing è in regime d'impresa le commissioni non sono Royaly: quindi viene applicato il coefficiente di redditività del forfettario del 40% (ateco 47.91.10)? oppure sono comunque Royalty (anche se impropriamente) e il coefficiente di redditività è del 60% o 75% come per il diritto d'autore?
Ottimo video direi piuttosto chiaro e neppure troppo lungo. Senza perdersi nei (spesso purtroppo) necessari tecnicismi, sbaglio se dico che possiamo rifarci alla definizione di imprenditore che da il codice civile ? "E' imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata….". Quindi in realtà possono esistere alcuni casi border line nel self publishing ma in linea di massima no. Se organizzi l'attività assumendo ghost writers, facendo pubblicità e pubblicando regolarmente fai attività d'impresa, devi aprire la partita iva e stop. Se pubblichi un paio di libri scritti da te che avevi nel cassetto e non fai nient'altro non svolgi attività d'impresa quindi niente partita iva. Per i casi "nel mezzo" consultare un legale o un commercialista.
Quindi se ho capito bene nel mio caso (sto scrivendo di mio pugno un manuale tecnico che vorrei pubblicare su Amazon KDP) non devo aprire nessuna partita iva giusto? Quindi mi basterà allegare/dichiarare i proventi che Amazon mi riconosce a fine anno direttamente nel mio 730 e sono a posto?
Paolo sapresti dirmi se io voglio pubblicare un romanzo su amazon (senza g writer...) ed essere io a fare pubblicità nel libro (tramite pagine social) devo aprire per forza la piva? Cioè scusa altrimenti come farebbe uno a pubblicare libro senza fargli pubblicità come dici tu...? Non capisco.
Salve Avvocato! Chiedo a lei perchè ognuno mi risponde diversamente sul web. Non ho mai scritto libri... ma vorrei scriverne uno per pubblicarlo su Amazon con KPD (io autore, senza ghost writer....) per forza di cose devo aprire partita iva e tutto il resto? non basta riportare le vendite di quel libro in un eventuale 730? Grazie in anticipo! P.S. Ovviamente sono io che pubblicizzo online il libro (su pagine e social aprendomi un profilo specifico per il libro, altrimenti il libro non venderebbe nemmeno una copia)
Grazie per i chiarimenti..... Molti continuano a dire che la cosa sia border line ma a me sembra talmente chiara e cristallina che c'è poco da discuterne.... Quindi x chi ha già partita IVA bisognerà solo aggiungere il relativo codice ATECO... Sarebbe interessante, per una corretta valutazione dei rischi, capire cosa si rischia se invece di aprire partita IVA continuassi a dichiarare tutto nell'ambito del diritto di autore, sia dal punto di vista delle imposte dirette che per quanto concerne l'INPS e capire se si è soggetti anche alla SIAE. Grazie
Salve, se io pubblico dei libri scritti da me o da ghostwriter e basta, quindi senza fare pubblicità e quindi senza attivare tutte le tecnice attive, quindi scrivo,pubblico e stop, in questo caso sempre attività d impresa? Perchè se uno deve andare a pagare inps,commercialista,camera di commercio ecc Vatti a salvare
In sostanza, Fabrizio, se io ho già una ditta individuale (ma potrebbe essere anche un'altra forma societaria) con codice ATECO "47.91.10", posso fare self publishing, no? Mi è parso di capire di sì, sia in questo video (molto ben fatto) che in un altro di altri dottori commercialisti.
Salve. Ho ascoltato con piacere le informazioni trattate. Lei nel video menziona che il pubblicare con KDP può essere riconducibile a reddito d'impresa perché ci si avvale di un meccanismo coinvolgendo altre figure come ghostwriters ecc. Ma nel caso in cui l'opera sia realmente e unicamente frutto dell'ingegno dell'autore che va a pubblicare su KDP sarebbe ugualmente reddito d'impresa? come può essere definito banalmente impresa? Se così fosse dove sta il riconoscimento del diritto d'autore per un opera d'intelletto e ingegno? Non è forse vero che le opere letterarie o più comunemente i libri, nel ordinamento legislativo italiano sono sempre riconducibili al diritto d'autore? E non esiste una legge che fa distinzione sulle modalità con cui vengono distribuiti? La ringrazio se vorrà rispondere per aiutarmi a comprendere meglio, qualora io sia in possesso di informazioni errate.
Il video è chiaro, puoi approfondire nell articolo di blog in descrizione al video. Ovvio che se non fai attività di impresa rientri nel diritto autore
Leggendo i commenti sono sempre piu confuso. Libro scritto da me e pubblicato su amazon kindle e un vostro consulente al telefono mi ha detto che devo aprire la p.iva mentre voi in diversi commenti sotto avete detto di no.
BUONGIORNO, mi scusi, ma non è chiaro, devo quindi aprire una partita iva per poter pubblicare un ebook con amazon KDP? oppure posso tranquillamente dichiarare con 730 e calcolo ritenuta fiscale?
@@ele2889 se scrivi un libro tuo di pugno e lo metti li, non serve partita iva. se inizi un'attività organizzata utilizzando ghost writer, tecniche di marketing, software di analisi etc.. è una attività imprenditoriale e devi aprirla
Non ho capito però il caso senza ghostwriters.. se creo io interamente il libro dalla copertina ai testi devo comunque aprire partita iva si configurano comunque come guadagni di impresa? Anche se parliamo di meno di 35 libri venduti al mese? In quel caso non si configura come vendita occasionale? La prego di chiarire le seguenti domande. Grazie mille
Grazie Carlo Alberto Micheli, ottimo video. Vorrei chiedere se possibile un consiglio: avrei intenzione di pubblicare il mio diario personale adattato alla forma di un libro. Esso contiene creazioni di vario tipo, come testi di canzoni o disegni. La domanda è: se pubblico il libro, ottengo i diritti d'autore di esso? Se li ottengo, li ottengo solo sul libro in blocco, in senso generale, od anche sui contenuti in esso compresi, uno per uno, come il singolo disegno o la singola canzone? Grazie in anticipo della risposta.
Ma se le royalties lorde non superano i 5000 euro è sempre necessaria l'iscrizione al Registro delle Imprese o, meglio, si può configurare come attività occasionale? Io ad esempio ho già pubblicato tre libri ma ad oggi ho avuto royalties bassissime (non arrivo neanche a 100€).
Buongiorno avvocato, ho guardato il video e letto l'articolo, ma non trovo risposta al mio caso. Se decido di pubblicare su amazon in modo continuativo (non occasionale) libri cartacei creati esclusivamente da me, serve la partita iva o si tratta di royalties (anche se è un contratto di distribuzione quello che si ha con amazon)? Sto parlando per esempio di libri di attività per bambini o quaderni/agende/diari. Li creerei io tramite l'utilizzo di software per la creazione di libri, anche con l'ausilio di immagini gratis o a pagamento, che poi modificherei tramite altri programmi. Non vi sarebbe utilizzo di alcun intermediario come ghost writers, virtual assistant, ecc. Seconda domanda, nel caso in cui non serva la partita iva, posso usare la pubblicità di amazon o in questo caso, dovrei poi aprire per forza la partita iva? Grazie mille
Una domanda. Ma se io pubblico su Amazon un libretto scritto da me, senza assumere nessuno e senza fare pubblicità, non sapendo nemmeno se qualcuno lo comprerà mai, devo aprire la partita iva?
Video molto interessante e chiaro. Avrei una domanda tecnica: se decido di aprire una posizione IVA come editore, rientro nel regime per cui l'IVA al 4% è "assolta dall'editore" (ovvero la verso io). Ma se Amazon, come è scritto nel contratto di adesione, mi paga le c.d. royalty al netto dell'IVA (in pratica la trattiene e la versa), come faccio a versarla io? Posso dichiarare all'Agenzia delle Entrate questa cosa? Grazie!
scusatemi ma se sono uno scrittore emergente ed voglio pubblicare un libro tanto per provare come posso fare senza partita iva , ed iscrizione alla camera di commercio? perché pagare tutti quei soldi senza essere sicuro di incassare qualcosa e impossibile per una persona giovane magari disoccupata !
Buonasera, potrebbe spiegarmi come sarebbe il calcolo della tassazione da pagare con partita Iva regime forfettario su 10k royalty? Io lavoro come dipendente contratto indeterminato part time in un supermercato, so che i full time sono esenti al pagamento del INPS, per i part time ci potrebbe essere questa possibilità?
5:00 onestamente non capisco. Amazon KDP prima di tutto non implica che l’opera sia stata materialmente realizzata da qualcun altro (ghost writer), può benissimo essere totalmente opera del mio ingegno; detto questo perché Amazon KDP non è assimilabile ad un qualunque altro editore dal punto di vista fiscale? Solo perché decido io il prezzo di vendita della mia opera?
Ciao avv., da quanto dici utilizzare Amazon KDP configura attività d'impresa. In effetti molti commissionano i testi a ghostwriters stranieri, se ne attribuiscono il diritto d'autore, fanno marketing e vendono. Sono imprenditori e non autori. Ma nel caso di persone, con o senza partita iva, che effettivamente vogliano scrivere qualche libro in qualità di autore vale lo stesso obbligo fiscale? Grazie per i tuoi video
Quindi, ad esempio, se lei Avvocato pubblicasse una volta all'anno su AKDP un ebook con le sue poesie (attività che non rientra quindi nella sua professione, ma frutto solo di un suo hobby) dovrebbe fare una SCIA, iscriversi alla CC e alle Gestione commercianti INPS?
@@CarloAlbertoMicheli Grazie Dottore. Ho riletto nuovamente l'articolo e in effetti la mia domanda sorgeva proprio sui dubbi che nascono attorno al concetto di "organizzazione di impresa". Credo sia ciò che confonda la maggioranza degli autori amatoriali che scrivono per passione e vogliono pubblicare su KDP più per ego/sfizio personale che non per guadagnare soldi. Proprio dal suo articolo, se ho capito bene, pare che una grossa discriminante sia lo svolgere intere attività di marketing, che non rientrano nel campo d'azione di un autore, ma appunto di un editore. Ma a questo punto mi sorge spontanea un'altra domanda, salvo che non mi sia sfuggito qualcosa nel suo articolo (in tal caso mi scuso)... Se non è in essere un'organizzazione di impresa, e i proventi di KDP non sono propriamente royalties da diritto da autore (dato che Amazon è un distributore), come vengono etichettati e gestiti a livello fiscale gli eventuali proventi (anche se miseri) di ADP? Come "altri redditi"?
@@CarloAlbertoMicheli Buonasera avvocato, visto che sono mesi che cerco chiarimenti e alla fine parole decise sull'argomento non ne ho mai trovate, e anzi, ci sono almeno tre versioni che circolano per Amazon KDP (partita iva mai, partita iva solo se si fanno attività accessorie come marketing delle proprie opere, partita iva sempre), le chiedo: se pubblico libri scritti da me visto che il contratto di Amazon è di distribuzione devo o non devo aprire partita iva? Ho letto nel suo articolo dove scrive che l'autore è anche editore e i compensi di Amazon non possono essere considerati proventi da diritto d'autore ma proventi derivanti da attività commerciale. Però poi qui dice che serve un'organizzazione di impresa per aprire partita iva. Quindi se io scrivo il mio libro senza fare ricerche per individuare nicchie, ma semplicemente romanzi, e li scrivo io senza ricorrere a gosthwriter, in che situazione ricado? Addirittura c'è chi mi ha detto che se scrivo un libro all'anno non c'è problema, se ne scrivessi 2 o 3 l'anno i problemi potrebbero esserci. L'impressione che mi sono fatto è che il settore sia piuttosto borderline in quanto non adeguatamente previsto dalle leggi in vigore.
Avvocato ha suggerimenti per chi vuole fare selfpublishing ma supera 50k di reddito con il proprio lavoro? In questo caso il regime forfettario non si può fare è quindi con la normale partita iva si andrà a pagare il 43% di tasse , praticamente è impossibile fare imprese con queste tassazioni, suggerimenti? Ltd in Inghilterra?
@@CarloAlbertoMicheli Avvocato ho compilato il form e fatto richiesta, aspetto di essere ricontattato 😃, ho visto che avete anche la sede a Lucca , io abito in Versilia potrei venire direttamente da voi con un appuntamento.
Salve Avvocato, innanzi tutto complimenti per il video ben fatto. Ho una domanda da porle, io ho la P.IVA con codice ateo 47.91.10 posso registrami su KDP con lo stesso codice oppure ne devo aggiungere un altro? E se si in fase di registrazione devo inserire i dati come persona fisica o azienda? Grazie
@@CarloAlbertoMicheli Allora suppongo che devo registrarmi come azienda, cambiarlo non posso xké lo utilizzo per FBA casomai ne aggiungo un altro. Grazie mille.
E se scrivo di persona un solo libro o più? Poi non mi è molto chiaro perché si dovrebbe aprire partita iva se questa la paga già amazon...Grazie per eventuale risposta ( N.B. molti self pubblishing afferamano che bisogna pagare solo le roy e affermano che anche i loro commercialisti sostengono ciò)
@@CarloAlbertoMicheli ho letto l'articolo....ma se il libro lo scrivo e lo pubblico io e non lo pubblicizzo svolgo attività di impresa? Sembra che i legislatori lo facciano apppsta a rendere tutto fumoso...😡
Post molto interessante. A mio avviso, però, andrebbe sottolineato meglio il fatto che il self publishing costituisce attività d'impresa unicamente nel caso descritto, quello in cui, cioè, si mettono in campo tutte le attività tipiche di una casa editrice. Il 90% del dei selfpublisher si limita però a scrivere un libro, metterci una copertina artigianale e metterlo online. Dov'è l'impresa? Se va bene vende qualche copia per royalty pari a pochi euro e se è l'unico reddito nemmeno deve dichiararlo perché inferiore ai limiti di legge.
Se i guadagni sono molto bassi si tratta di un hobby o attività residuale che dichiari in una casella della dichiarazione dei redditi tra i redditi diversi a carattere residuale .
Ok e fin qui tutto chiaro,ma se io ho gia una partita IVA aperta,e il mestiere che ricopro con quella partita IVA è una cosa completamente diversa dallo scrivere libri,e io scrivendo libri nel tempo libero,senza impegno,volessi iniziare a pubblicarli e venderli,posso aggiungere il codice ateco nella mia già esistente partita IVA o dovrei aprirne un altra ?
Scusi, io ho 16 anni e vorrei pubblicare un libro con Amazon, in questo caso, dunque, rientro nella categoria degli under 35 come tassazione o, essendo minore ne sono esente? Inoltre, pubblicando con amazon, i diritti di autore vengono ceduti completamente? O ne rimango proprietaria? Grazie mille
Ti devi iscrivere alla SIAE (si paga) per assicurarti i diritti d'autore. Poi puoi pubblicare gratis su Amazon e i diritti sono tuoi. Se non ti scrivi alla Siae , i diritti non sono ne tuoi ne di Amazon ma di tutto il pianeta, io posso leggere il tuo libro, fare copia e in colla e lo pubblico io senza che nessuno ti paghi qualcosa.
@@carolmurdock3639 Amazon non è una casa editrice, é un'azienda di distribuzione. Se ti rivolgi a una vera casa editrice saranno loro a occuparsi del tutto ma i diritti saranno di loro. Se ti chiedono dei soldi ti stanno truffando
Buonasera avvocato, grazie del video e delle delucidazioni. Tuttavia, come comportarsi in questo caso particolare: c'è un distributore (praticamente un'azienda che pubblica i nostri ebook e i nostri audiobook su amazon, kobo, audible, google play in Italia e all'estero) che stipula con noi un contratto di cessione e sfruttamento diritti autore. Sulle, eventuali, vendite ci pagheranno X% di royalties. Noi però, per l'audiobook facciamo ricorso e paghiamo un narratore terzo (perché non potremmo avere una strumentazione adatta, tipo), così come potremmo usare un ghostwriter per l'ebook. Per concludere, si decide anche di fare un po' di PPC all'interno di Amazon Kindle. In questo caso vale sempre come attività di impresa e quindi si va di partita IVA oppure è qualificabile nel primo caso? Grazie ancora e buona serata.
Siete a metà. Andrebbero analizzati i numeri. Comunque un conto è cedere un opera un altro è usare ghost writer, narratori, fare marketing e vendere libri. Va analizzato il caso specifico
@@CarloAlbertoMicheli Buongiorno avvocato Micheli, grazie ancora del suo tempo.Ovviamente, non volevo generare ulteriore dubbio... Certo: sono 2 attività scisse, però ci sono dei casi limite come questo, appunto, che possono ricadere in una zona fiscale grigia. Zona grigia che è spesso di libera interpretazione da parte del legislatore, e che altrettanto spesso giudica in difetto l'imprenditore. Sarebbe utile un chiarimento anche AdE per un caso simile. A presto e grazie ancora di tutti i contenuti e il supporto che ci offre
Sono 5000€ annui, sia chiaro, in quanto quella soglia di “accerdito” viene calcolata, sommata in tutte le carte e poi viene mandato un segnale di allerta all’Agenzia che studia la situazione, e ovviamente fare 5000€ di Royalties o più all’anno è per forza reddito d’impresa
Ho ottenuto una risposta dall’Agenzia delle Entrate: Se l’attività è continuativa (ovvero con intenzioni di lucro ben affermate nel tempo) la P.Iva è necessaria. Se invece uno pubblica, lascia li 1/2 mesi e vende giusto qualche copia in croce per poi chiudere... allora non serve, in quanto l’attività è stata del tutto temporanea, porta a guadagni che non mandano l’allerta (se non superi 5000€ di traffico sulle carte intestate a te, non devi pagare nulla o solo la ritenuta se c’è)
@@marcorjonk Sì, chiesto direttamente. Uno non può portare a casa 10.000$ di Royalties, ovvero 4000€ netti senza pagare 1 singola tassa, sarebbe ridicolo. L’Agenzia non ha citato ghostwriters, ma il fatto che i guadagni da diritto di autore devono essere MINIMI (sotto i 5000€ annui) perché sopra quella cifra è chiaro che vi siano “processi imprenditoriali continuativi”. Si paga una ritenuta d’acconto (se c’è) oppure se fai impresa è partita iva. Altra cosa: a volte se il committente è estero si paga sia piva che ritenuta, ma dato che amazon ha 0% di ritenuta... paghi solo la piva. Guarda, fosse stato così bello e facile fare 4000€ netti lo avrei fatto TIPO ADESSO. Però una cosa è certa: diffida da chi ti dice che la devi aprire subito, anche se l’Agenzia è molto fiscale, sa che se uno fa così per arrotondare 100€ al mese andrebbe in negativo matematicamente dati i contributi minimi
Ma se scrivo un libro e lo pubblico su Amazon in completa autonomia e però volessi usurfruire solo della pubblicità a pagamento per farmi conoscere, sarei sempre nel settore diritto di autore?
marcorjonk probabilmente no, poi va visto il collegamento con la tua attività principale. Sei architetto, autopubblichi un libro su quel tema, i ricavi non sono diritti autore. E cosi via
Gentile Avvocato...Ma se il caf fa dichiarare i ricavi del SP con la dichiarazione dei redditi senza dire di aprire pIVA, in caso di accertamento, a chi spetta pagare le sanzioni?
Salve, io ho scelto il self publishing proprio perchè non richiedeva apertura partita IVA e cose varie! Ora considerando che ho intenzione da qui a 1 anno di trasferirmi nuovamente all'estero aprendo però una società e gestendo in quel modo il self publishing, sarò obbligato a registrarmi come impresa con partita iva in italia solo per 1 anno? sembra incredibile come cosa, non c'è un altra opzione possibile? grazie
Buongiorno. avv. Micheli. Le illustro un altro caso. Ma uno scrittore che produce, edita e pubblica in modo indipendente e autonomo, senza ausilio di ghostwriter, di grafici e senza acquistare pubblicità, come viene "visto"? Un esempio è il seguente: io sono esperto in una particolare tematica, approfondita nel corso di tanti anni, che non può essere delegata in produzione a terzi. Scrivo ed edito io i contenuti. Non ho bisogno di terzi: al massimo potrei richiedere l'intervento di un traduttore (unica zona limite). In questo caso, anche se Amazon è solo un distributore, vale sempre la questione "royalties"? Ergo, non dovrò aprire partita IVA e potrò dichiarare il tutto secondo le aliquote previste per il mio caso (ovvero il 20% sul 75%)? Grazie mille, un caro saluto
Grazie mille. In caso il progetto si concretizzasse, scriverò per una consulenza sul daffare, in quanto si tratterebbe di pubblicazioni frequenti. Un caro saluto
@@CarloAlbertoMicheli ma la discriminante per l'apertura o meno della P.IVA non dovrebbe risiedere nella tipologia di contratto che si stipula con Amazon KDP?
@@gianlucadegiacomo4349 prima dicono che è per il contratto di distribuzione, poi dicono che è la struttura a determinare l'apertura. Non lo sanno neanche loro. Se non sono diritti d'autore, non sono diritti d'autore mai. Se lo sono, lo sono sempre. Se io scrivo 100 libri da sola e faccio 100mila euro, non ho struttura, quelli sono diritti d'autore o no? Poi che cosa è la struttura? Se faccio un po' di pubblicità c'è struttura? Anzitutto quello non è un contratto di distribuzione. Un distributore, distribuisce la merce che un produttore fornisce. Il produttore è Amazon stesso, che distribuzione è? Distribution in inglese si traduce anche con commercializzazione e diffusione.
Ma se io pubblico 200 libri scritti tutti da me, con copertina fatta da me e uso amazon solo x la pubblicità, come mi configuro? Devo aprire p. Iva? Devo aprire slr o altro? Se ilmi rivolgo ad un cad o consulente e mi fanno sbagliare la dichiarazione perché mai dovrei pagare una penale?? Inoltre come funziona de durante l anno sposto la mia residenza in UK. In quel caso a chi dovrei rivolgermi x la tassazione?
Buongiorno avvocato, per un dipendete full time ( 40 ore settimana ) che volesse aprire partita Iva con regime forfettario, è possibile non versare i contributi INPS?Grazie
io non capisco la p.iva non serve per un libro occasionale... il fatto è che per vendere quel libro è ovvio che uno deve pubblicizzarlo tramite i propri social online (altrimenti chi lo conoscerebbe e chi lo acquisterebbe) e quindi pubblicizzandolo online automaticamente devo aprire partita iva solo per questo motivo? non capisco :(
@@CarloAlbertoMicheli Grazie di cuore per la risposta! Ultima domanda e poi la lascio... se io apro delle pagine social (facebook, instagram eccc..) dedicate alla pubblicità del mio libro... devo aprirle come "business" o vanno bene anche paginae normale "utente" ?
non capisco come il fatto di affidare (eventualmente) la scrittura ad un ghost writer possa rendere necessaria la piva. mi spiego. alla fine dei conti, io risulto l'autore sia che il libro l'ho scritto io si che no. e nessuno al mondo verrà mai a sapere se quel libro lo ha scritto un ghost writer oppure no. quindi nel caso i libri li scrivessi tutti io, devo considerarmi ancora una impresa? mah.
@@CarloAlbertoMicheli si capisco, anche il fatto che mi auto promuovo, che faccio anche la copertina ecc... quindi posso considerare royalties da diritto d'autore solo se io scrivo il libro e poi lo consegno ad una casa editrice a cui affido tutto il resto e quindi io non posso anche occuparmi di tutto il resto... mah... un po' riduttivo così... e limitante...
@@CarloAlbertoMicheli Ciao, se uno vuole pubblicare un solo libro, e per qualche motivo inizia a guadagnare sulla vendita online tramite Amazon, senza raggiungere chissà quali cifre (per il piacere solo di pubblicarlo), è costretto ugualmente ad aprire una partita iva ed iscriversi alla camera di commercio, dovendo pagare i contributi previdenziali, anche se il guadagno eventuale è quasi nullo?
@@CarloAlbertoMicheli un commercialista mi ha risposto così per pubblicare su Amazon: Ciao Matteo, effettuando self publishing, i ricavi dovuti alla vendita del libro posso essere registrati come royalties, quindi diritti d'autore. Per questo "business" , se in self publishing, non è necessaria l'apertura di partita IVA. E' corretta la risposta da parte loro? Grazie
@@MACODJ dipende. Se ti fai un libro tuo ok. Se imbastisci una attività di self publishing no. Serve la partita iva. Marco io son 3 anni che ripeto queste cose 😂
@@CarloAlbertoMicheli grazie, ma ti ho scoperto da poco su RUclips. Al momento ci muoviamo ad ottenere un ISBN per caricare il libro online, poi ci pensiamo dopo alla partita iva grazie mille
Salve, grazie per le informazioni. Ho 31 anni e sono attualmente dipendente, con contratto a tempo indeterminato, in un’azienda privata. Indicativamente, quali potrebbero essere i costi a cui devo prepararmi (apertura p. iva; iscrizione camera di commercio; ecc.) se voglio iniziare questa attività?
Io ho pubblicato un libro su amazon, in 2 giorni non ho fatturato nulla (0 copie vendute) e ho annullato la pubblicazione, 2 mesi dopo ne ho pubblicato un altro per 2 giorni, di nuovo 0 copie vendute, il fisco mi verrà a cercare?
Questo Avocato continua come sempre a cercare di convincere i Self Publisher che ci vuole Partita IVA e iscrizione alla Camera di commercio,Avocato non serve né una né l'altra perché ci pensa Amazon a pagare le Tasse secondo te devo Pagare le Tassa 2 Volte?
@@lamiastella4784 Per fare self-publishing, non è necessario avere una partita IVA. È importante capire questo punto, per evitare malintesi. Per i profitti derivanti dalle vendite su Amazon, come già detto, non serve la partita IVA. Tuttavia, puoi comunque affidarti a un agente letterario, che si occuperà della dichiarazione fiscale per te. In questo caso, pagherai il 3% dei tuoi guadagni all'agente, e il resto sarà tuo, garantendo la conformità legale. Al contrario, se decidi di aprire una partita IVA, dovrai versare una quota che può variare, ad esempio, tra il 22% e il 26%.Affidarsi a un agente letterario può essere una soluzione conveniente, poiché la percentuale di trattenuta è inferiore rispetto a quella richiesta dallo Stato. È importante considerare soluzioni alternative e non basarsi esclusivamente sui consigli di un avvocato, che potrebbe essere influenzato dagli interessi dello Stato piuttosto che dai tuoi.
Buongiorno Avvocato Micheli.
Intanto complimenti per la chiara esposizione nel video.
Ho letto la guida fiscale sul Amazon Kindle Self Publishing da lei elaborata, chiara e ben fatta.
Tuttavia non ho ben compreso il trattamento IVA che riguarda la cessione dell'opera da parte dell'autore ad Amazon.
Nella guida lei ha scritto "Per quanto riguarda cessione dell’opera da parte dell’autore ad Amazon, essendo questa esclusa dalla disciplina dell’art. 3 comma 4 lettera a) del DPR 633/72, ricade nelle operazioni di esportazione e quindi dato che l’operazione è intercorsa tra B2B e il committente è residente in uno Stato Extra-UE, l’operazione di cessione viene considerata come non imponibile"
Quando nella parte finale sostiene che l'operazione di cessione viene considerata una esportazione e quindi non imponibile, si riferisce alla non imponibilità di cui all'art. 8 c.1 lett. a) del DPR 633/72?
Quindi l'autore (titolare di partita IVA, ovviamente) deve emettere fattura ad Amazon, per le cosiddette "royalties" che di fatto sono però vendite/cessioni di libri o audiolibri, in base alla suddetta norma?
Dal punto di vista doganale, nessun adempimento? ... Ritengo di no.
Grazie per la risposta che vorrà darmi.
Cordiali saluti.
Dogana niente perché la dogana riguarda le merci. Il resto sono operazioni iva, regole generali.
@@CarloAlbertoMicheli, grazie. Quindi mi conferma la non imponibilità art. 8 c. 1 lett. a) DPR IVA poiché la fattura si fa a Amazon USA (stato extra UE).
Tutto chiarissimo. Una domanda: nel caso di vendite effettuate su piattaforme Amazon estere (Europa, UK e Stati Uniti) c'è qualcos'altro di cui tener conto, di specifico? Perchè nel mio caso il 90% delle vendite avviene su piattaforme estere.
Ciao Carlo Alberto, grazie per i contenuto, è tutto molto esaustivo. Non capisco però una cosa, perché ci sono persone che vendono corsi dicendo che non è necessario aprire la partita iva? io ho acquistato un corso da un noto self publisher a cui spesso viene fatta questa domanda e viene sempre risposto che non è necessaria per via delle royalties. Addirittura ti dicono che ci sono persone che sono lavoratori statali che fanno questo mestiere e quindi non possono aprire la partita iva, quindi se così fosse sarebbero tutti illegali? qui c'è qualcosa che non torna. Sicuramente approfondirò l'argomento per capire chi è che dice menzogne pur di venderti il corso piuttosto che la consulenza.
Ciao, ho trovato questo tuo commento molto efficace e affine al mio bisogno. Piacerebbe saperne di più anche a me in merito.
@@daniela.mastrandrea Ciao, a proposito di questo ci tengo a precisare che ho ricontattato il guru del self publishing che mi ha risposto che non è corretto quanto riportato ma che ci sono delle soluzioni che non prevedono l’apertura di partita IVA.
Quindi quello che penso è che questi guru cercano di vendere il loro prodotto tentando di acchiappare quanti più clienti possibili e dicendo che si può non aprire partita iva perché giocano sul concetto di royalties e senza nessun accenno al contratto stipulato con amazon. Se poi qualcuno insiste gli si dice che si possono trovare diverse soluzioni. Quindi fate molta attenzione a chi vende questi corsi e cercate di fare affidamento a professionisti seri che ne capiscono di fisco.
@@dejomeio5563 per me troppo tardi.. già acquistato il corso e pubblicato un paio di libri.. non sono un dipendente pubblico, ma aspiro a diventarlo, perché con il self publishing almeno per quanto mi riguarda non ci campi... Quali soluzioni alternative ti hanno proposto? Grazie
@@francescapellegrino4152 non mi hanno dato la soluzione perché ovviamente bisogna parlare con un loro esperto commercialista però per ora ho deciso di mettere in pausa questo lavoro,per ora non ho ancora pubblicato poi in seguito deciderò
Salve, ma anche nel caso del contratto di Youcanprint è necessaria la Partita Iva?In quanto ho letto che in quel caso la piattaforma fungerebbe da editore, però il contratto stesso non cita cessione diritti d'autore. Dov'è la verità? Grazie.
Grazie, illuminante seriamente. Però nel libro quando mettiamo il copyright, facciamo "Impresa+ nome", o semplicemente "nome". Scusi, l'ignoranza. Grazie
continuo a non capirne nulla , un commrcialista dice una cosa , un altro dice il contrario , ma la legge è scritta da deficenti ?
@@profdeko Per fare self-publishing, non è necessario avere una partita IVA. È importante capire questo punto, per evitare malintesi. Per i profitti derivanti dalle vendite su Amazon, come già detto, non serve la partita IVA. Tuttavia, puoi comunque affidarti a un agente letterario, che si occuperà della dichiarazione fiscale per te. In questo caso, pagherai il 3% dei tuoi guadagni all'agente, e il resto sarà tuo, garantendo la conformità legale. Al contrario, se decidi di aprire una partita IVA, dovrai versare una quota che può variare, ad esempio, tra il 22% e il 26%.Affidarsi a un agente letterario può essere una soluzione conveniente, poiché la percentuale di trattenuta è inferiore rispetto a quella richiesta dallo Stato. È importante considerare soluzioni alternative e non basarsi esclusivamente sui consigli di un avvocato, che potrebbe essere influenzato dagli interessi dello Stato piuttosto che dai tuoi.
@@newprojects7517 il problema è che quattro commercialisti diversi dicono quattro cose diverse , quindi vado a caso ? Lancio i dadi ?
Sono un pittore con partita iva come artista. Ho 59 anni. Sto pubblicando libri di disegni che realizzo io, sono anche un insegnante con posto di ruolo. Cosa vado a pagare? Devo depositare presso la SIAE (sono iscritta come compositore) i diritti d'autore dei libri? Perché Amazon non mi ha richiesto la partita Iva?
Domanda specifica: da quello che viene detto, se l'attività di self publishing è in regime d'impresa le commissioni non sono Royaly: quindi viene applicato il coefficiente di redditività del forfettario del 40% (ateco 47.91.10)? oppure sono comunque Royalty (anche se impropriamente) e il coefficiente di redditività è del 60% o 75% come per il diritto d'autore?
Ottimo video direi piuttosto chiaro e neppure troppo lungo. Senza perdersi nei (spesso purtroppo) necessari tecnicismi, sbaglio se dico che possiamo rifarci alla definizione di imprenditore che da il codice civile ? "E' imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata….". Quindi in realtà possono esistere alcuni casi border line nel self publishing ma in linea di massima no. Se organizzi l'attività assumendo ghost writers, facendo pubblicità e pubblicando regolarmente fai attività d'impresa, devi aprire la partita iva e stop. Se pubblichi un paio di libri scritti da te che avevi nel cassetto e non fai nient'altro non svolgi attività d'impresa quindi niente partita iva.
Per i casi "nel mezzo" consultare un legale o un commercialista.
Paolo77 esattamente 🙏
Quindi se ho capito bene nel mio caso (sto scrivendo di mio pugno un manuale tecnico che vorrei pubblicare su Amazon KDP) non devo aprire nessuna partita iva giusto? Quindi mi basterà allegare/dichiarare i proventi che Amazon mi riconosce a fine anno direttamente nel mio 730 e sono a posto?
Paolo sapresti dirmi se io voglio pubblicare un romanzo su amazon (senza g writer...) ed essere io a fare pubblicità nel libro (tramite pagine social) devo aprire per forza la piva? Cioè scusa altrimenti come farebbe uno a pubblicare libro senza fargli pubblicità come dici tu...? Non capisco.
@@Luca-im1zb il diritto di promozione della propria opera è uno dei tanti diritti facenti parte del diritto d'autore.
Salve Avvocato! Chiedo a lei perchè ognuno mi risponde diversamente sul web. Non ho mai scritto libri... ma vorrei scriverne uno per pubblicarlo su Amazon con KPD (io autore, senza ghost writer....) per forza di cose devo aprire partita iva e tutto il resto? non basta riportare le vendite di quel libro in un eventuale 730? Grazie in anticipo! P.S. Ovviamente sono io che pubblicizzo online il libro (su pagine e social aprendomi un profilo specifico per il libro, altrimenti il libro non venderebbe nemmeno una copia)
Salve se uno da dipendente vuol fare self publishing deve pagare i contributi ... visto che sono già versati ?
Grazie per i chiarimenti..... Molti continuano a dire che la cosa sia border line ma a me sembra talmente chiara e cristallina che c'è poco da discuterne.... Quindi x chi ha già partita IVA bisognerà solo aggiungere il relativo codice ATECO... Sarebbe interessante, per una corretta valutazione dei rischi, capire cosa si rischia se invece di aprire partita IVA continuassi a dichiarare tutto nell'ambito del diritto di autore, sia dal punto di vista delle imposte dirette che per quanto concerne l'INPS e capire se si è soggetti anche alla SIAE. Grazie
Salve, se io pubblico dei libri scritti da me o da ghostwriter e basta, quindi senza fare pubblicità e quindi senza attivare tutte le tecnice attive, quindi scrivo,pubblico e stop, in questo caso sempre attività d impresa? Perchè se uno deve andare a pagare inps,commercialista,camera di commercio ecc Vatti a salvare
si infatti ...cosa rischiano quelli che finora hanno fatto diversamente ? (praticamente tutti )
In sostanza, Fabrizio, se io ho già una ditta individuale (ma potrebbe essere anche un'altra forma societaria) con codice ATECO "47.91.10", posso fare self publishing, no? Mi è parso di capire di sì, sia in questo video (molto ben fatto) che in un altro di altri dottori commercialisti.
A me hanno detto che nn serve partita iva bisogna solo dichiarare il tutto che si rischia
Se facciamo solo mille euro di vendita nette su Amazon, devo aprire la partita iva?
Salve. Ho ascoltato con piacere le informazioni trattate. Lei nel video menziona che il pubblicare con KDP può essere riconducibile a reddito d'impresa perché ci si avvale di un meccanismo coinvolgendo altre figure come ghostwriters ecc.
Ma nel caso in cui l'opera sia realmente e unicamente frutto dell'ingegno dell'autore che va a pubblicare su KDP sarebbe ugualmente reddito d'impresa? come può essere definito banalmente impresa? Se così fosse dove sta il riconoscimento del diritto d'autore per un opera d'intelletto e ingegno? Non è forse vero che le opere letterarie o più comunemente i libri, nel ordinamento legislativo italiano sono sempre riconducibili al diritto d'autore? E non esiste una legge che fa distinzione sulle modalità con cui vengono distribuiti?
La ringrazio se vorrà rispondere per aiutarmi a comprendere meglio, qualora io sia in possesso di informazioni errate.
Il video è chiaro, puoi approfondire nell articolo di blog in descrizione al video. Ovvio che se non fai attività di impresa rientri nel diritto autore
Bel video. Molto chiaro. 👍👍
Leggendo i commenti sono sempre piu confuso. Libro scritto da me e pubblicato su amazon kindle e un vostro consulente al telefono mi ha detto che devo aprire la p.iva mentre voi in diversi commenti sotto avete detto di no.
Dipende da come si svolge in linea generale il tutto
BUONGIORNO, mi scusi, ma non è chiaro, devo quindi aprire una partita iva per poter pubblicare un ebook con amazon KDP? oppure posso tranquillamente dichiarare con 730 e calcolo ritenuta fiscale?
Consulta l articolo blog. Lo trovi in descrizione al video
@@CarloAlbertoMicheli non riesco a capire ne dal video ne dal blog, vorrei capire solo questa cosa...grazie
@@ele2889 se scrivi un libro tuo di pugno e lo metti li, non serve partita iva. se inizi un'attività organizzata utilizzando ghost writer, tecniche di marketing, software di analisi etc.. è una attività imprenditoriale e devi aprirla
@@CarloAlbertoMicheli perfetto grazie, epoi devo dichiarare tramite 730 i compensi ricevuti?
Non ho capito però il caso senza ghostwriters.. se creo io interamente il libro dalla copertina ai testi devo comunque aprire partita iva si configurano comunque come guadagni di impresa? Anche se parliamo di meno di 35 libri venduti al mese? In quel caso non si configura come vendita occasionale? La prego di chiarire le seguenti domande. Grazie mille
Grazie Carlo Alberto Micheli, ottimo video. Vorrei chiedere se possibile un consiglio: avrei intenzione di pubblicare il mio diario personale adattato alla forma di un libro. Esso contiene creazioni di vario tipo, come testi di canzoni o disegni. La domanda è: se pubblico il libro, ottengo i diritti d'autore di esso? Se li ottengo, li ottengo solo sul libro in blocco, in senso generale, od anche sui contenuti in esso compresi, uno per uno, come il singolo disegno o la singola canzone? Grazie in anticipo della risposta.
Ma se le royalties lorde non superano i 5000 euro è sempre necessaria l'iscrizione al Registro delle Imprese o, meglio, si può configurare come attività occasionale? Io ad esempio ho già pubblicato tre libri ma ad oggi ho avuto royalties bassissime (non arrivo neanche a 100€).
Buongiorno avvocato, ho guardato il video e letto l'articolo, ma non trovo risposta al mio caso.
Se decido di pubblicare su amazon in modo continuativo (non occasionale) libri cartacei creati esclusivamente da me, serve la partita iva o si tratta di royalties (anche se è un contratto di distribuzione quello che si ha con amazon)?
Sto parlando per esempio di libri di attività per bambini o quaderni/agende/diari. Li creerei io tramite l'utilizzo di software per la creazione di libri, anche con l'ausilio di immagini gratis o a pagamento, che poi modificherei tramite altri programmi. Non vi sarebbe utilizzo di alcun intermediario come ghost writers, virtual assistant, ecc.
Seconda domanda, nel caso in cui non serva la partita iva, posso usare la pubblicità di amazon o in questo caso, dovrei poi aprire per forza la partita iva?
Grazie mille
ciao ti sei poi informato diversamente? come hai concluso?
Hai trovato soluzione al problema? Mi sarebbe utile sapere cosa fare rispondimi per piacere
Salve, avrei bisogno di una consulenza per la gestione di un'account kdp per una Onlus, nello specifico, la parte fiscale. Grazie.
Www.myaccounting.it/cam
Una domanda. Ma se io pubblico su Amazon un libretto scritto da me, senza assumere nessuno e senza fare pubblicità, non sapendo nemmeno se qualcuno lo comprerà mai, devo aprire la partita iva?
Se non c è struttura,
Ovvio che no
Video molto interessante e chiaro. Avrei una domanda tecnica: se decido di aprire una posizione IVA come editore, rientro nel regime per cui l'IVA al 4% è "assolta dall'editore" (ovvero la verso io). Ma se Amazon, come è scritto nel contratto di adesione, mi paga le c.d. royalty al netto dell'IVA (in pratica la trattiene e la versa), come faccio a versarla io? Posso dichiarare all'Agenzia delle Entrate questa cosa? Grazie!
Gianluca Gatta partita iva editore e self publishing su amazon son due cose diverse. Self publishing la partita iva è da commerciante
scusatemi ma se sono uno scrittore emergente ed voglio pubblicare un libro tanto per provare come posso fare senza partita iva , ed iscrizione alla camera di commercio?
perché pagare tutti quei soldi senza essere sicuro di incassare qualcosa e impossibile per una persona giovane magari disoccupata !
sei riuscito a risolvere? ho il tuo stesso identico quesito!
Buonasera, potrebbe spiegarmi come sarebbe il calcolo della tassazione da pagare con partita Iva regime forfettario su 10k royalty?
Io lavoro come dipendente contratto indeterminato part time in un supermercato, so che i full time sono esenti al pagamento del INPS, per i part time ci potrebbe essere questa possibilità?
Ciao scrivici su www.myaccounting.it
5:00 onestamente non capisco.
Amazon KDP prima di tutto non implica che l’opera sia stata materialmente realizzata da qualcun altro (ghost writer), può benissimo essere totalmente opera del mio ingegno; detto questo perché Amazon KDP non è assimilabile ad un qualunque altro editore dal punto di vista fiscale? Solo perché decido io il prezzo di vendita della mia opera?
Ciao avv., da quanto dici utilizzare Amazon KDP configura attività d'impresa. In effetti molti commissionano i testi a ghostwriters stranieri, se ne attribuiscono il diritto d'autore, fanno marketing e vendono. Sono imprenditori e non autori.
Ma nel caso di persone, con o senza partita iva, che effettivamente vogliano scrivere qualche libro in qualità di autore vale lo stesso obbligo fiscale?
Grazie per i tuoi video
Quindi, ad esempio, se lei Avvocato pubblicasse una volta all'anno su AKDP un ebook con le sue poesie (attività che non rientra quindi nella sua professione, ma frutto solo di un suo hobby) dovrebbe fare una SCIA, iscriversi alla CC e alle Gestione commercianti INPS?
Assolutamente no! Leggi l articolo in allegato descrizione al video, magari ti aiuta
deve essere presente una organizzazione di impresa per definire l attività commerciale e di conseguenza obbligo apertura partita iva
@@CarloAlbertoMicheli Grazie Dottore. Ho riletto nuovamente l'articolo e in effetti la mia domanda sorgeva proprio sui dubbi che nascono attorno al concetto di "organizzazione di impresa". Credo sia ciò che confonda la maggioranza degli autori amatoriali che scrivono per passione e vogliono pubblicare su KDP più per ego/sfizio personale che non per guadagnare soldi. Proprio dal suo articolo, se ho capito bene, pare che una grossa discriminante sia lo svolgere intere attività di marketing, che non rientrano nel campo d'azione di un autore, ma appunto di un editore. Ma a questo punto mi sorge spontanea un'altra domanda, salvo che non mi sia sfuggito qualcosa nel suo articolo (in tal caso mi scuso)... Se non è in essere un'organizzazione di impresa, e i proventi di KDP non sono propriamente royalties da diritto da autore (dato che Amazon è un distributore), come vengono etichettati e gestiti a livello fiscale gli eventuali proventi (anche se miseri) di ADP? Come "altri redditi"?
@@CarloAlbertoMicheli Buonasera avvocato, visto che sono mesi che cerco chiarimenti e alla fine parole decise sull'argomento non ne ho mai trovate, e anzi, ci sono almeno tre versioni che circolano per Amazon KDP (partita iva mai, partita iva solo se si fanno attività accessorie come marketing delle proprie opere, partita iva sempre), le chiedo:
se pubblico libri scritti da me visto che il contratto di Amazon è di distribuzione devo o non devo aprire partita iva?
Ho letto nel suo articolo dove scrive che l'autore è anche editore e i compensi di Amazon non possono essere considerati proventi da diritto d'autore ma proventi derivanti da attività commerciale.
Però poi qui dice che serve un'organizzazione di impresa per aprire partita iva.
Quindi se io scrivo il mio libro senza fare ricerche per individuare nicchie, ma semplicemente romanzi, e li scrivo io senza ricorrere a gosthwriter, in che situazione ricado? Addirittura c'è chi mi ha detto che se scrivo un libro all'anno non c'è problema, se ne scrivessi 2 o 3 l'anno i problemi potrebbero esserci.
L'impressione che mi sono fatto è che il settore sia piuttosto borderline in quanto non adeguatamente previsto dalle leggi in vigore.
va bene diritto autore
Avvocato ha suggerimenti per chi vuole fare selfpublishing ma supera 50k di reddito con il proprio lavoro? In questo caso il regime forfettario non si può fare è quindi con la normale partita iva si andrà a pagare il 43% di tasse , praticamente è impossibile fare imprese con queste tassazioni, suggerimenti?
Ltd in Inghilterra?
Fai il self pub con srl.
Tanto non hai da pagare contributi inps perche coperti dal lavoro dip ;) contattami che ti spiego come ottimizzare tutto
@@CarloAlbertoMicheli Avvocato ho compilato il form e fatto richiesta, aspetto di essere ricontattato 😃, ho visto che avete anche la sede a Lucca , io abito in Versilia potrei venire direttamente da voi con un appuntamento.
Salve Avvocato, innanzi tutto complimenti per il video ben fatto. Ho una domanda da porle, io ho la P.IVA con codice ateo 47.91.10 posso registrami su KDP con lo stesso codice oppure ne devo aggiungere un altro? E se si in fase di registrazione devo inserire i dati come persona fisica o azienda? Grazie
Meglio cambiarlo.
Registrarti si, ma se sei in forfe non va bene. Scrivi a www.myaccounting.it/cam
@@CarloAlbertoMicheli Allora suppongo che devo registrarmi come azienda, cambiarlo non posso xké lo utilizzo per FBA casomai ne aggiungo un altro. Grazie mille.
E se scrivo di persona un solo libro o più? Poi non mi è molto chiaro perché si dovrebbe aprire partita iva se questa la paga già amazon...Grazie per eventuale risposta ( N.B. molti self pubblishing afferamano che bisogna pagare solo le roy e affermano che anche i loro commercialisti sostengono ciò)
Capisco. Ma cosi é :) leggi l articolo blog, link in descrizione spiega tutto per filo e per segno
@@CarloAlbertoMicheli ho letto l'articolo....ma se il libro lo scrivo e lo pubblico io e non lo pubblicizzo svolgo attività di impresa? Sembra che i legislatori lo facciano apppsta a rendere tutto fumoso...😡
Se fai quello che dici, no, non è attività impresa
@@CarloAlbertoMicheli ah, penso di aver capito, grazie mille
Post molto interessante. A mio avviso, però, andrebbe sottolineato meglio il fatto che il self publishing costituisce attività d'impresa unicamente nel caso descritto, quello in cui, cioè, si mettono in campo tutte le attività tipiche di una casa editrice. Il 90% del dei selfpublisher si limita però a scrivere un libro, metterci una copertina artigianale e metterlo online. Dov'è l'impresa? Se va bene vende qualche copia per royalty pari a pochi euro e se è l'unico reddito nemmeno deve dichiararlo perché inferiore ai limiti di legge.
Se i guadagni sono molto bassi si tratta di un hobby o attività residuale che dichiari in una casella della dichiarazione dei redditi tra i redditi diversi a carattere residuale .
Se io pubblico libri su amazon per passione, mettendoci un prezzo basso e vendendo tanti libri, ma guadagnandoci 0.
Sarò soggetto a partita iva?
Ok e fin qui tutto chiaro,ma se io ho gia una partita IVA aperta,e il mestiere che ricopro con quella partita IVA è una cosa completamente diversa dallo scrivere libri,e io scrivendo libri nel tempo libero,senza impegno,volessi iniziare a pubblicarli e venderli,posso aggiungere il codice ateco nella mia già esistente partita IVA o dovrei aprirne un altra ?
Aggiungi
@@CarloAlbertoMicheli ok ti ringrazio
Scusi, io ho 16 anni e vorrei pubblicare un libro con Amazon, in questo caso, dunque, rientro nella categoria degli under 35 come tassazione o, essendo minore ne sono esente? Inoltre, pubblicando con amazon, i diritti di autore vengono ceduti completamente? O ne rimango proprietaria? Grazie mille
Ti devi iscrivere alla SIAE (si paga) per assicurarti i diritti d'autore. Poi puoi pubblicare gratis su Amazon e i diritti sono tuoi. Se non ti scrivi alla Siae , i diritti non sono ne tuoi ne di Amazon ma di tutto il pianeta, io posso leggere il tuo libro, fare copia e in colla e lo pubblico io senza che nessuno ti paghi qualcosa.
@@Maurosyy grazie ma questo vale anche se pubblico tramite una casa editrice fisica?
@@carolmurdock3639 Amazon non è una casa editrice, é un'azienda di distribuzione. Se ti rivolgi a una vera casa editrice saranno loro a occuparsi del tutto ma i diritti saranno di loro. Se ti chiedono dei soldi ti stanno truffando
@@Maurosyy grazie mille, e posso iscrivermi gratuitamente se ho 16 anni giusto? Oppure ho capito male?
@@carolmurdock3639 si
buongiorno volevo sapere a livello fiscale x un pensionato come funziona adp amazon
Buonasera avvocato, grazie del video e delle delucidazioni. Tuttavia, come comportarsi in questo caso particolare: c'è un distributore (praticamente un'azienda che pubblica i nostri ebook e i nostri audiobook su amazon, kobo, audible, google play in Italia e all'estero) che stipula con noi un contratto di cessione e sfruttamento diritti autore. Sulle, eventuali, vendite ci pagheranno X% di royalties. Noi però, per l'audiobook facciamo ricorso e paghiamo un narratore terzo (perché non potremmo avere una strumentazione adatta, tipo), così come potremmo usare un ghostwriter per l'ebook. Per concludere, si decide anche di fare un po' di PPC all'interno di Amazon Kindle. In questo caso vale sempre come attività di impresa e quindi si va di partita IVA oppure è qualificabile nel primo caso? Grazie ancora e buona serata.
Siete a metà. Andrebbero analizzati i numeri. Comunque un conto è cedere un opera un altro è usare ghost writer, narratori, fare marketing e vendere libri. Va analizzato il caso specifico
@@CarloAlbertoMicheli Buongiorno avvocato Micheli, grazie ancora del suo tempo.Ovviamente, non volevo generare ulteriore dubbio... Certo: sono 2 attività scisse, però ci sono dei casi limite come questo, appunto, che possono ricadere in una zona fiscale grigia. Zona grigia che è spesso di libera interpretazione da parte del legislatore, e che altrettanto spesso giudica in difetto l'imprenditore. Sarebbe utile un chiarimento anche AdE per un caso simile. A presto e grazie ancora di tutti i contenuti e il supporto che ci offre
Mi scusi ma nell articolo si dice che se Amazon é editore tutto cambia e si ricevono le royalties . Quindi non serve partita Iva in questo caso?
Kdp e acx richiedono SEMPRE partita iva! Non esiste diritto d autore salvo che in casi eccezionali come spiegato nell articolo.
Sono 5000€ annui, sia chiaro, in quanto quella soglia di “accerdito” viene calcolata, sommata in tutte le carte e poi viene mandato un segnale di allerta all’Agenzia che studia la situazione, e ovviamente fare 5000€ di Royalties o più all’anno è per forza reddito d’impresa
Ho ottenuto una risposta dall’Agenzia delle Entrate:
Se l’attività è continuativa (ovvero con intenzioni di lucro ben affermate nel tempo) la P.Iva è necessaria.
Se invece uno pubblica, lascia li 1/2 mesi e vende giusto qualche copia in croce per poi chiudere... allora non serve, in quanto l’attività è stata del tutto temporanea, porta a guadagni che non mandano l’allerta (se non superi 5000€ di traffico sulle carte intestate a te, non devi pagare nulla o solo la ritenuta se c’è)
@@bargebarge1612 sicuro?
@@marcorjonk Sì, chiesto direttamente. Uno non può portare a casa 10.000$ di Royalties, ovvero 4000€ netti senza pagare 1 singola tassa, sarebbe ridicolo. L’Agenzia non ha citato ghostwriters, ma il fatto che i guadagni da diritto di autore devono essere MINIMI (sotto i 5000€ annui) perché sopra quella cifra è chiaro che vi siano “processi imprenditoriali continuativi”. Si paga una ritenuta d’acconto (se c’è) oppure se fai impresa è partita iva. Altra cosa: a volte se il committente è estero si paga sia piva che ritenuta, ma dato che amazon ha 0% di ritenuta... paghi solo la piva.
Guarda, fosse stato così bello e facile fare 4000€ netti lo avrei fatto TIPO ADESSO.
Però una cosa è certa: diffida da chi ti dice che la devi aprire subito, anche se l’Agenzia è molto fiscale, sa che se uno fa così per arrotondare 100€ al mese andrebbe in negativo matematicamente dati i contributi minimi
Ma se scrivo un libro e lo pubblico su Amazon in completa autonomia e però volessi usurfruire solo della pubblicità a pagamento per farmi conoscere, sarei sempre nel settore diritto di autore?
marcorjonk probabilmente no, poi va visto il collegamento con la tua attività principale. Sei architetto, autopubblichi un libro su quel tema, i ricavi non sono diritti autore. E cosi via
@@CarloAlbertoMicheli non sarebbe collegato al lavoro ma a un hobby, una passione. ..comunque grazie della risposta è complimenti per il canale👍
Gentile Avvocato...Ma se il caf fa dichiarare i ricavi del SP con la dichiarazione dei redditi senza dire di aprire pIVA, in caso di accertamento, a chi spetta pagare le sanzioni?
Al contribuente
@@CarloAlbertoMicheli quindi per evitare sanzioni il cittadino dovrebbe saperne di più rispetto al fiscalista?
cioè volevo intendere il caf
Salve, io ho scelto il self publishing proprio perchè non richiedeva apertura partita IVA e cose varie! Ora considerando che ho intenzione da qui a 1 anno di trasferirmi nuovamente all'estero aprendo però una società e gestendo in quel modo il self publishing, sarò obbligato a registrarmi come impresa con partita iva in italia solo per 1 anno? sembra incredibile come cosa, non c'è un altra opzione possibile?
grazie
Vai a malta, fine del problema
Buongiorno. avv. Micheli. Le illustro un altro caso. Ma uno scrittore che produce, edita e pubblica in modo indipendente e autonomo, senza ausilio di ghostwriter, di grafici e senza acquistare pubblicità, come viene "visto"? Un esempio è il seguente: io sono esperto in una particolare tematica, approfondita nel corso di tanti anni, che non può essere delegata in produzione a terzi. Scrivo ed edito io i contenuti. Non ho bisogno di terzi: al massimo potrei richiedere l'intervento di un traduttore (unica zona limite). In questo caso, anche se Amazon è solo un distributore, vale sempre la questione "royalties"? Ergo, non dovrò aprire partita IVA e potrò dichiarare il tutto secondo le aliquote previste per il mio caso (ovvero il 20% sul 75%)? Grazie mille, un caro saluto
Royalties
Grazie mille. In caso il progetto si concretizzasse, scriverò per una consulenza sul daffare, in quanto si tratterebbe di pubblicazioni frequenti. Un caro saluto
Paolo siamo qua! 😊
@@CarloAlbertoMicheli ma la discriminante per l'apertura o meno della P.IVA non dovrebbe risiedere nella tipologia di contratto che si stipula con Amazon KDP?
@@gianlucadegiacomo4349 prima dicono che è per il contratto di distribuzione, poi dicono che è la struttura a determinare l'apertura. Non lo sanno neanche loro.
Se non sono diritti d'autore, non sono diritti d'autore mai. Se lo sono, lo sono sempre. Se io scrivo 100 libri da sola e faccio 100mila euro, non ho struttura, quelli sono diritti d'autore o no?
Poi che cosa è la struttura? Se faccio un po' di pubblicità c'è struttura?
Anzitutto quello non è un contratto di distribuzione. Un distributore, distribuisce la merce che un produttore fornisce. Il produttore è Amazon stesso, che distribuzione è? Distribution in inglese si traduce anche con commercializzazione e diffusione.
Ma se io pubblico 200 libri scritti tutti da me, con copertina fatta da me e uso amazon solo x la pubblicità, come mi configuro? Devo aprire p. Iva? Devo aprire slr o altro? Se ilmi rivolgo ad un cad o consulente e mi fanno sbagliare la dichiarazione perché mai dovrei pagare una penale?? Inoltre come funziona de durante l anno sposto la mia residenza in UK. In quel caso a chi dovrei rivolgermi x la tassazione?
Ciao sono molte domande che necessitano di un approfondimento al tuo caso di specie.
Contattami per una consulenza www.carloalbertomicheli.it/contatti
Anche su Ingramspark la stessa cosa, vero?
Buongiorno avvocato,
per un dipendete full time ( 40 ore settimana ) che volesse aprire partita Iva con regime forfettario, è possibile non versare i contributi INPS?Grazie
Free Soul non li paga
Dottor se l'autore sono io e vendo su sito amazon...cosa devo fare?
Antonio d'elia puoi farlo
È richiesta partita Iva in caso di proprietà dell'autore stesso dell'opera o vi è la consueta detrazione delle royalties da contratto Amazon?
io non capisco la p.iva non serve per un libro occasionale... il fatto è che per vendere quel libro è ovvio che uno deve pubblicizzarlo tramite i propri social online (altrimenti chi lo conoscerebbe e chi lo acquisterebbe) e quindi pubblicizzandolo online automaticamente devo aprire partita iva solo per questo motivo? non capisco :(
Cosi come descrivi le cose non serve la partita iva
@@CarloAlbertoMicheli Grazie di cuore per la risposta! Ultima domanda e poi la lascio... se io apro delle pagine social (facebook, instagram eccc..) dedicate alla pubblicità del mio libro... devo aprirle come "business" o vanno bene anche paginae normale "utente" ?
non capisco come il fatto di affidare (eventualmente) la scrittura ad un ghost writer possa rendere necessaria la piva. mi spiego.
alla fine dei conti, io risulto l'autore sia che il libro l'ho scritto io si che no. e nessuno al mondo verrà mai a sapere se quel libro lo ha scritto un ghost writer oppure no.
quindi nel caso i libri li scrivessi tutti io, devo considerarmi ancora una impresa? mah.
Non è solo quell elemento. Leggi attentamente l articolo di blog. Trovi il link in descrizione al video
@@CarloAlbertoMicheli si capisco, anche il fatto che mi auto promuovo, che faccio anche la copertina ecc... quindi posso considerare royalties da diritto d'autore solo se io scrivo il libro e poi lo consegno ad una casa editrice a cui affido tutto il resto e quindi io non posso anche occuparmi di tutto il resto... mah... un po' riduttivo così... e limitante...
Quanto costa iniziare a vendere un libro su Amazon?
se inizi con partita iva, dipende. senza dipende dai costi di amz
@@CarloAlbertoMicheli Ciao, se uno vuole pubblicare un solo libro, e per qualche motivo inizia a guadagnare sulla vendita online tramite Amazon,
senza raggiungere chissà quali cifre (per il piacere solo di pubblicarlo), è costretto ugualmente ad aprire una partita iva ed iscriversi alla camera di commercio, dovendo pagare i contributi previdenziali, anche se il guadagno eventuale è quasi nullo?
@@CarloAlbertoMicheli un commercialista mi ha risposto così per pubblicare su Amazon:
Ciao Matteo,
effettuando self publishing, i ricavi dovuti alla vendita del libro posso essere registrati come royalties, quindi diritti d'autore.
Per questo "business" , se in self publishing, non è necessaria l'apertura di partita IVA.
E' corretta la risposta da parte loro? Grazie
@@MACODJ dipende. Se ti fai un libro tuo ok.
Se imbastisci una attività di self publishing no.
Serve la partita iva. Marco io son 3 anni che ripeto queste cose 😂
@@CarloAlbertoMicheli grazie, ma ti ho scoperto da poco su RUclips. Al momento ci muoviamo ad ottenere un ISBN per caricare il libro online, poi ci pensiamo dopo alla partita iva grazie mille
❤💎🌟
Salve,
grazie per le informazioni.
Ho 31 anni e sono attualmente dipendente, con contratto a tempo indeterminato, in un’azienda privata.
Indicativamente, quali potrebbero essere i costi a cui devo prepararmi (apertura p. iva; iscrizione camera di commercio; ecc.) se voglio iniziare questa attività?
Giuseppe Antonio MAURO dipende se farai in ditta individuale o srl. Scrivi a www.myaccounting.it
malgrado questa spiegazione chiara, non riesco a capire se anche uno scrittore occasionale, magari al primo libro, svolge attività d'impresa oppure no
Se è occasionale hai gia risposto. No
è quando è occasionale? se ora dicono che se si utilizza un sito esempio amazon è considerata attività continuativa @@CarloAlbertoMicheli
Io ho pubblicato un libro su amazon, in 2 giorni non ho fatturato nulla (0 copie vendute) e ho annullato la pubblicazione, 2 mesi dopo ne ho pubblicato un altro per 2 giorni, di nuovo 0 copie vendute, il fisco mi verrà a cercare?
Questo Avocato continua come sempre a cercare di convincere i Self Publisher che ci vuole Partita IVA e iscrizione alla Camera di commercio,Avocato non serve né una né l'altra perché ci pensa Amazon a pagare le Tasse secondo te devo Pagare le Tassa 2 Volte?
Continua cosi. 👍
È follia senza P.Iva😂
@@lamiastella4784 Per fare self-publishing, non è necessario avere una partita IVA. È importante capire questo punto, per evitare malintesi. Per i profitti derivanti dalle vendite su Amazon, come già detto, non serve la partita IVA. Tuttavia, puoi comunque affidarti a un agente letterario, che si occuperà della dichiarazione fiscale per te. In questo caso, pagherai il 3% dei tuoi guadagni all'agente, e il resto sarà tuo, garantendo la conformità legale. Al contrario, se decidi di aprire una partita IVA, dovrai versare una quota che può variare, ad esempio, tra il 22% e il 26%.Affidarsi a un agente letterario può essere una soluzione conveniente, poiché la percentuale di trattenuta è inferiore rispetto a quella richiesta dallo Stato. È importante considerare soluzioni alternative e non basarsi esclusivamente sui consigli di un avvocato, che potrebbe essere influenzato dagli interessi dello Stato piuttosto che dai tuoi.
tanio