Ei ciao, vorrei chiederti una cosa. Innanzitutto, complimenti per come spieghi, sei veramente bravo, mi stai aiutando tantissimo. Volevo chiederti, ma in base a cosa capisco se devo scomporre la forza peso nelle sue componenti? (Ovvero forza peso parallela e forza peso perpendicolare). Ti ringrazio, continua cosi!
Ciao. Ti ringrazio molto per il commento! Diciamo y la direzione della forza peso come al solito, x la direzione orizzontale. In dinamica (ossia quando il corpo considerato si muove) una direzione privilegiata è quella lungo cui avviene il moto. E' quindi comodo scomporre in modo esplicito la forza peso nelle componenti parallela e perpendicolare a tale direzione, perlomeno qualora questa fosse diversa sia da x che da y. Il classico esempio è il piano inclinato: la direzione privilegiata è appunto quella del piano e la forza peso è scomposta in componente parallela (che cerca di muovere il blocco) e perpendicolare (che va a determinare l'eventuale forza di attrito). Altro esempio è quello del pendolo: la tangente al moto non è in generale diretta nè lungo x nè lungo y ed è quindi comodo scomporre la forza peso, che non è parallela nè a x nè ad y. A volte capita di doverlo fare anche con le guide circolari (ad esempio qui: ruclips.net/video/XQlmNtT656I/видео.html) Nell'esempio trattato in questo video non è necessaria una scomposizione esplicita perchè i blocchi si muovono tutti lungo x o lungo y. In statica (ossia quando i corpi sono fermi), non vi sono direzioni privilegiate. Quindi in questo caso si può scegliere un sistema di assi ortogonali qualunque (non necessariamente orizzontale e verticale), scomporre le forze (compresa la forza peso) lungo tali assi e sommarle. Ad esempio per un blocco fermo su un piano inclinato si può scegliere di lavorare con x e y (in tal caso la forza peso non va scomposta perchè già lungo y, ma va scomposta la forza di attrito) oppure con un asse parallelo ed uno perpendicolare al piano stesso (in tal caso non scomponi la forza di attrito ma scomponi la forza peso). Questione di gusti :) Queste sono linee guida ma ovviamente non esistono regole generali precise! Spero di esserti stato utile ;)
Ciao Tommaso. Immagino ti riferisca ad un eventuale attrito tra il blocco A ed il piano. Risposta breve: nella equazione di Newton del blocco A, che diventa m_A*a = T_2 - T_1 + mu_D*m_A*g. In dettaglio e con qualche importante precisazione: Nella consegna, tipicamente il problema ti direbbe "considerando che il sistema sia in movimento". Questa frase semplifica molto le cose, perchè ci suggerisce che la forza di attrito da considerare è quella di tipo DINAMICO. Questo per noi è un bene, poichè tale forza è pari a mu_D*m_A*g (m_A*g è la forza premente) indipendentemente da tutto il resto (per esempio dalle tensioni, dalla velocità o dalla accelerazione). Tale forza va dunque aggiunta nel diagramma delle forze e nella equazione di Newton per il blocco A. Attenzione al segno: Poichè B è più pesante di C, A si muoverà verso sinistra, così che la forza di attrito (sempre opposta al moto) sarà verso destra, ossia andrà presa con il segno positivo in accordo con il sistema di riferimento x. In conclusione, otteniamo m_A*a = T_2 - T_1 + mu_D*m_A*g. Non resta che risolvere nuovamente il sistema di equazioni. Se invece non ci viene detto che il blocco è in movimento, a priori dobbiamo considerare l'eventualità che il sistema resti del tutto fermo a causa dell'attrito. In tal caso, avremo a che fare con attrito STATICO. L'attrito statico non ha un valore fisso, ma si adatta piuttosto alla risultante di tutte le altre forze agenti parallelamente al piano di appoggio, opponendosi ad essa. Quello che è fisso è invece il massimo valore che la forza di attrito statico può assumere (prima che il blocco entri in movimento), pari a mu_S*m_A*g. Se vogliamo che il blocco A resti fermo,dobbiamo controllare che questo valore massimo sia maggiore del modulo della risultante delle due tensioni sul blocco A, ossia |T_1 - T_2|. In questo caso fare i conti è semplice perchè tutto è fermo, così che le due tensioni corrispondono alle forze peso dei blocchi appesi alle due rispettive corde: T_1 = m_B*g e T_2 = m_C*g. Se questo è vero allora il sistema non si metterà in moto, se questo è falso allora si ricade nel caso trattato sopra. Spero di esserti stato di aiuto. Se così non fosse non esitare a lasciare un altro commento. Buono studio, ciao!
Ho solo un ultimo dubbio riferito ad un esercizio abbastanza simile. Mettiamo caso che c si trovi su un piano inclinato scabro. Ora non capisco i segni nel sistema. Mettendo in evidenza T mi uscirebbe una forza d’attrito positiva. Com’è possibile? O l’attrito conserva sempre il suo segno?
Caro Tommaso, non sono sicuro di capire cosa tu intenda con "mettendo in evidenza T", ma provo a risponderti in modo generale. Il punto è che il segno delle forze è del tutto convenzionale, poichè dipende dal sistema di riferimento scelto. L'unica certezza che hai è che la forza di attrito è opposta al verso del moto. Quindi per esempio se il corpo si muove verso le x negative, allora la forza di attrito sarà positiva (quello che accadeva anche nel commento precedente, dove appunto il blocco A si muove verso sinistra). Viceversa, se il corpo si muove verso le x positive allora la forza di attrito va presa negativa. Ti ho risposto?
Caro Matteo, La scelta del verso è completamente arbitraria, basta fare poi attenzione ai segni dei risultati ed essere consistenti. Nel caso del video, x è preso verso il blocco C che, essendo più leggero, si muove in verso opposto a x. Questo risulta in una accelerazione "a" negativa. Se avessi preso x nell'altro senso, il moto sarebbe stato concorde a x, e il segno di "a" sarebbe risultato positivo. Entrambi gli approcci sono corretti, basta fare attenzione ai segni. Spero questo commento ti sia di aiuto, Un saluto, Il team di Fisica PSP
Ciao caro😁 e grazie. Si potrebbe fare una interessante valutazione. Poiché tu hai indicato positivo il senso del modo verso sinistra, la tua a ti esce negativa. Questo significa che il senso del moto del sistema è l'opposto di quello che si era ipotizzato.
Utilissimo e chiarissimo per fisica a ingegneria, complimenti!!!!
Ciao , non mi è chiara una cosa, perchè possiamo parlare di accelerazione del sistema e non di accelerazioni diverse per A,B,C?
Ei ciao, vorrei chiederti una cosa.
Innanzitutto, complimenti per come spieghi, sei veramente bravo, mi stai aiutando tantissimo.
Volevo chiederti, ma in base a cosa capisco se devo scomporre la forza peso nelle sue componenti? (Ovvero forza peso parallela e forza peso perpendicolare).
Ti ringrazio, continua cosi!
Ciao. Ti ringrazio molto per il commento!
Diciamo y la direzione della forza peso come al solito, x la direzione orizzontale.
In dinamica (ossia quando il corpo considerato si muove) una direzione privilegiata è quella lungo cui avviene il moto. E' quindi comodo scomporre in modo esplicito la forza peso nelle componenti parallela e perpendicolare a tale direzione, perlomeno qualora questa fosse diversa sia da x che da y. Il classico esempio è il piano inclinato: la direzione privilegiata è appunto quella del piano e la forza peso è scomposta in componente parallela (che cerca di muovere il blocco) e perpendicolare (che va a determinare l'eventuale forza di attrito). Altro esempio è quello del pendolo: la tangente al moto non è in generale diretta nè lungo x nè lungo y ed è quindi comodo scomporre la forza peso, che non è parallela nè a x nè ad y. A volte capita di doverlo fare anche con le guide circolari (ad esempio qui: ruclips.net/video/XQlmNtT656I/видео.html) Nell'esempio trattato in questo video non è necessaria una scomposizione esplicita perchè i blocchi si muovono tutti lungo x o lungo y.
In statica (ossia quando i corpi sono fermi), non vi sono direzioni privilegiate. Quindi in questo caso si può scegliere un sistema di assi ortogonali qualunque (non necessariamente orizzontale e verticale), scomporre le forze (compresa la forza peso) lungo tali assi e sommarle. Ad esempio per un blocco fermo su un piano inclinato si può scegliere di lavorare con x e y (in tal caso la forza peso non va scomposta perchè già lungo y, ma va scomposta la forza di attrito) oppure con un asse parallelo ed uno perpendicolare al piano stesso (in tal caso non scomponi la forza di attrito ma scomponi la forza peso). Questione di gusti :)
Queste sono linee guida ma ovviamente non esistono regole generali precise! Spero di esserti stato utile ;)
Physics, take it Easy! Sei stato chiarissimo, ti ringrazio ancora. Buona giornata!
Ciao, se ci fosse stato un attrito? Dove l’avrei dovuto aggiungere nelle equazioni?
Ciao Tommaso. Immagino ti riferisca ad un eventuale attrito tra il blocco A ed il piano. Risposta breve: nella equazione di Newton del blocco A, che diventa m_A*a = T_2 - T_1 + mu_D*m_A*g.
In dettaglio e con qualche importante precisazione:
Nella consegna, tipicamente il problema ti direbbe "considerando che il sistema sia in movimento". Questa frase semplifica molto le cose, perchè ci suggerisce che la forza di attrito da considerare è quella di tipo DINAMICO. Questo per noi è un bene, poichè tale forza è pari a mu_D*m_A*g (m_A*g è la forza premente) indipendentemente da tutto il resto (per esempio dalle tensioni, dalla velocità o dalla accelerazione). Tale forza va dunque aggiunta nel diagramma delle forze e nella equazione di Newton per il blocco A. Attenzione al segno: Poichè B è più pesante di C, A si muoverà verso sinistra, così che la forza di attrito (sempre opposta al moto) sarà verso destra, ossia andrà presa con il segno positivo in accordo con il sistema di riferimento x. In conclusione, otteniamo m_A*a = T_2 - T_1 + mu_D*m_A*g. Non resta che risolvere nuovamente il sistema di equazioni.
Se invece non ci viene detto che il blocco è in movimento, a priori dobbiamo considerare l'eventualità che il sistema resti del tutto fermo a causa dell'attrito. In tal caso, avremo a che fare con attrito STATICO. L'attrito statico non ha un valore fisso, ma si adatta piuttosto alla risultante di tutte le altre forze agenti parallelamente al piano di appoggio, opponendosi ad essa. Quello che è fisso è invece il massimo valore che la forza di attrito statico può assumere (prima che il blocco entri in movimento), pari a mu_S*m_A*g. Se vogliamo che il blocco A resti fermo,dobbiamo controllare che questo valore massimo sia maggiore del modulo della risultante delle due tensioni sul blocco A, ossia |T_1 - T_2|. In questo caso fare i conti è semplice perchè tutto è fermo, così che le due tensioni corrispondono alle forze peso dei blocchi appesi alle due rispettive corde: T_1 = m_B*g e T_2 = m_C*g. Se questo è vero allora il sistema non si metterà in moto, se questo è falso allora si ricade nel caso trattato sopra.
Spero di esserti stato di aiuto. Se così non fosse non esitare a lasciare un altro commento. Buono studio, ciao!
Ho solo un ultimo dubbio riferito ad un esercizio abbastanza simile. Mettiamo caso che c si trovi su un piano inclinato scabro. Ora non capisco i segni nel sistema. Mettendo in evidenza T mi uscirebbe una forza d’attrito positiva. Com’è possibile? O l’attrito conserva sempre il suo segno?
Caro Tommaso, non sono sicuro di capire cosa tu intenda con "mettendo in evidenza T", ma provo a risponderti in modo generale. Il punto è che il segno delle forze è del tutto convenzionale, poichè dipende dal sistema di riferimento scelto. L'unica certezza che hai è che la forza di attrito è opposta al verso del moto. Quindi per esempio se il corpo si muove verso le x negative, allora la forza di attrito sarà positiva (quello che accadeva anche nel commento precedente, dove appunto il blocco A si muove verso sinistra). Viceversa, se il corpo si muove verso le x positive allora la forza di attrito va presa negativa. Ti ho risposto?
@@tommasogalluccio7712 l'attrito si oppone sempre alla direzione del moto.
Essendo B la massa più grande non si dovrebbe prendere x nell'altro senso?
Caro Matteo,
La scelta del verso è completamente arbitraria, basta fare poi attenzione ai segni dei risultati ed essere consistenti. Nel caso del video, x è preso verso il blocco C che, essendo più leggero, si muove in verso opposto a x. Questo risulta in una accelerazione "a" negativa. Se avessi preso x nell'altro senso, il moto sarebbe stato concorde a x, e il segno di "a" sarebbe risultato positivo. Entrambi gli approcci sono corretti, basta fare attenzione ai segni.
Spero questo commento ti sia di aiuto,
Un saluto,
Il team di Fisica PSP
Ciao caro😁 e grazie. Si potrebbe fare una interessante valutazione. Poiché tu hai indicato positivo il senso del modo verso sinistra, la tua a ti esce negativa. Questo significa che il senso del moto del sistema è l'opposto di quello che si era ipotizzato.
Caro Diego,
Esattamente!
Un saluto,
Il team Fisica PSP