Vi regalo questo aneddoto di due mesi fa. Io studio ingegneria meccanica e un mio collega italo-tedesco ha iniziato un percorso di tesi in azienda in Germania mentre io parallelamente ho fatto la stessa cosa in italia. Lui in due settimane ha contattato l'azienda, fatto i colloqui e ha iniziato, io povero stronzo ho contattato l'azienda una settimana prima di lui e ad oggi (due mesi dopo) siamo ancora dietro a colloqui definire incarichi etc. Lui prende 1900€ al mese più due settimane di ferie pagate per 6 mesi di tirocinio, io niente, mi pagano gli spostamenti. Mi ha raccontato che per la sua azienda è imperativo staccare da lavoro alle 4 di pomeriggio 😂. Il paragone è impietoso e non ha senso per me rimanere in italia. Questo è un paese che sta fallendo, dove le aziende riescono a sopravvivere solo perché i pochi lavoratori che ci sono lavorano come muli e pagati poco.
Mi spiace, ma la tua esperienza non rappresenta la realtà ma solo la tua esperienza. Possono garantirti che facendo selezione del personale, le offerte di lavoro per giovani ingegneri ci sono e anche interessanti. Se hai piacere te ne inoltro una per PM con minima esperienza in zona Modena che parte da una RAL di 35k... e non trovo!
@@ldpldp-v3qsono un ingegnere informatico mi sono laureato da poco alla magistrale, quello che viene offerto solitamente sono 6 mesi di stage seguiti da all'incirca 20k lordi l'anno per 2/3 anni. (E vivo al nord...) Un'azienda estera mi ha contattato offrendomi 2000 netti al mese per meno ore di lavoro settimanale in un posto con comparabile costo della vita al nord Italia. Quindi per favore non dire queste stupidaggini, qui o io vado all'estero o era meglio se non sprecavo anni della mia vita, enorme stress e soldi per qualcosa che non si ripaga nemmeno. La stragrande maggioranza paga davvero pochissimo e il mio settore dovrebbe pure essere buono "in teoria".
@@ldpldp-v3qnon direi proprio, sono laureato in ingegneria informatica magistrale e offrono 1200/1300 euro al mese dopo 6 mesi di stage.... Mi sono arrivate offerte dall'estero di 2000 euro netti al mese subito in posti con un costo della vita comparabile e meno ore lavorative. In Italia era meglio non fare la laurea in primo luogo, ci hai solo perso: costo, anni persi, interessi composti, stress ecc...
@@ldpldp-v3qma fammi il piacere, io ho la magistrale in ingegneria informatica 6 mesi di stage seguiti da 1200/1300 euro netti al mese per 2/3 anni. Ho ricevuto offerte di lavoro dall'estero per 2000 netti al mese subito.... E meno ore di lavoro. Se sapevo che era così non sprecavo anni della mia vita per laurearmi in qualcosa pensavo fosse utile.
Mi trovo in una situazione simile alla tua solo che sono laureato in ingegneria informatica, la differenza con l'estero è abissale. Mi sono arrivate offerte di circa 2000 netti da neolaureato dall'estero..... In Italia il confronto non regge neanche lontanamente vai sui 1200 dopo 5/7 mesi di stage. A questo punto era meglio fare altro.
Ho 2 lauree ,una conseguita in Uk. Ho lavorato a Singapore ,Londra e ora in Scozia e vivo all’estero da ben 6anni . Ho provato a tornare in Italia,ma troppo giovane per posizioni di rilievo e overqualified per altre posizioni LOL
Posso chiederti come riesci a trovare lavori all’estero? Sto conseguendo un titolo in IT specialist, per intenderci sistemi e reti non programmazione e sarei interessata a lavorare all’estero ma non saprei da dove partire
@@raffa8840 com'è l' università in UK? Ad es chimica al King's college di Londra... È vero che agli esami basta portare un progettino? Il difficile è + che altri entrare...
Ancora non ho capito perchè mette lo spazio prima del punto e della virgola. Avete ma letto dei libri? La punteggiatura va attaccata alla parola che la precede e deve essere seguita da uno spazio. Non il contrario. Cioè, è una cosa che si impara alle elementari, oltre le medie, superiori, università, master. Con tutti gli studi e libri studiati ancora non ci avete fatto caso? O scrivete di corsa senza rileggere?
Lavoro e vivo in Austria da un anno e mezzo come ingegnere energetico. Aria internazionale, giovane e aperta all'innovazione. Paghe, orari, condizioni lavorative, servizi pubblici impeccabili, burocrazia al minimo, senso di SICUREZZA e RISOLUZIONE nella mia vita che in Italia non avrei mai nemmeno potuto sognare di avere. L'Italia solo per la famiglia, qualche vacanzina ed il pecorino. 🥂 Edit: Pochi giorni fa mi sono strappato un muscolo della spalla facendo sport. Nel giro di poche ore mi hanno visitato, fatto radiografia ed ecografia, fissato 17 appuntamenti in due mesi tra fisioterapia, massaggi ed elettroterapia. Il bello? Tutto coperto e zero spese 😇
A mio avviso hai descritto perfettamente la situazione. Io sono in Svizzera (tedesca) e la penso esattamente come te. Tra l’altro sono qua da più di un anno, e mai ho sentito il bisogno di avere un’automobile, la burocrazia è incredibilmente snella e veloce, ogni minuto di straordinario che faccio è considerato, gli stipendi non ne parliamo. L’Italia solo per andare a trovare la famiglia
Ciao! Posso chiederti come ti trovi in Austria ad oggi? Io ho un'offerta a Salisburgo e ci sto pensando..ho vissuto in UK e Polonia..poi ho provato a dare una chance nuovamente all'Italia, ma diciamo che non sta andando alla grande. Quindi insomma, ero curioso su come ci si trovasse in Austria. Grazie mille in anticipo
Tutto il discorso della formazione supplementare sul posto di lavoro è una supercazzola ed è chiaro che nel video se ne parli così tanto per lo sponsor
come ingnere in germania invece devo dire che é vero. Le scorse due aziene mi hanno stilato piani per la crescita che prevedessero corsi interni, esterni e mentorship 1 ad 1 con esperti del settore che lavorano presso di loro
@@FrancescoBartiromo nulla contro le sponsorizzazioni in generale, ma qui il conflitto di interesse è palese, quindi la gente lo fa notare. "Stai zitto perché il contenuto è gratis" non è un buon modo di combattere la disinformazione.
Questo video calza a pennello. Sono appena stato assunto come dottorando all'Università di Amburgo, inizierò il prossimo 1 maggio. Erano due anni che provavo ad entrare in Italia, senza riuscirci: se fossi entrato, avrei avuto uno stipendio minore di quello che mi viene offerto in Germania. Ho paura del cambiamento e non lo nego e credo che ne abbiate avuta anche voi: leggendo i commenti, però, mi sto facendo forza.
Accatso duro, e ricorda! Quando ti leccheranno il coolo ricordati delle porte che ti sono state chiuse in faccia. Se rientri fallo per cambiare, non farlo se ti offrono solo poù soldi, altrimenti alimenterai la macchina che ti ha ignorato e non ti ha dato nulla.
Ciao, un mio amico è stato a Venezia e ha preso un semplice caffè in Piazza San Marco ma al momento di pagare ha avuto uno shock:ben 11€, ma vi sembra normale?
Un fattore che reputo importante che non viene riportato è la cultura sul posto di lavoro. Chi ha provato a lavorare in aziende estere potrà confermare che le aziende italiane, anche quelle che sembrano più avanti sono ancora molto gerarchiche con solito capo che da ordini su cose che non comprende a pieno e che lascia poca libertà di azione. In Italia al capo piace più comandare che portare a termine il lavoro e questa cosa si sente. Le aziende estere stanno tutte spingendo verso organizzazioni più piatte basate sulla responsabilità invece che sul servilismo. Il problema non sono tanto i dipendenti ma i datori, i dipendenti in gamba se gli lasci libertà di azione si formano da soli e ti portano innovazione senza chiederla se ci sono gli incentivi a farlo.
Bravissimo. Questo secondo me è un fattore che dovrebbe sempre comparire tra i primi quando si affronta questo tema. Soprattutto il concetto per il quale ai datori di lavoro italiani interessa concretamente di più “il potere” è la possibilità di esercitarlo a piacimento sui dipendenti, piuttosto che una reale crescita aziendale. Fa schifo e anche se amo l’Italia spero che i miei coetanei scappino tutti.
Pienamente d'accordo. In Italia coda fra le gambe, lingua fra i denti e testa bassa se no "trovo un altro e ringrazia di aver un lavoro". All'estero apprezzano invece la condivisione di idee e le relazioni a pari livello fra responsabili e manovalanza. E hai anche ragione sulla formazione, nel mio campo penso che gli italiani siano generalmente più formati e capaci rispetto ai colleghi esteri.
@pif5023 Quello che dici puoi trovarlo in Italia che all'estero la gestione di una azienda si diversifica cosi': VERTICALE distribuzione delle responsabilita' e solo del capo e' una gestione piu' sviluppata nelle piccole aziende a conduzione familiare. PIRAMIDALE nelle grandi aziende le major che hanno anche un CDA e' chiaro che la responsabilita' gestionale sono distribuite appunto a piramide.
Gentilissimo, l'azienda per cui attualmente lavoro già dieci anni fa ebbe la lungimiranza di consentirmi di lavorare a distanza da casa a tempo pieno, quando decisi di trasferirmi tra le Dolomiti in Südtirol. Mi occupo di sicurezza informatica e una stanza del mio appartamento è dedicata a "mini war room" con la possibilità di monitorare tutto ciò che accade sui sistemi gestiti dall'azienda in tempo reale.
Vi porto in breve la mia esperienza: Sono di Milano, quindi una città dove certo le opportunità non dovrebbero mancare. Ho fatto un'esperienza fuori, poi sono rientrato a Milano, nel 2022. Un inferno. Mi ero abituato ad un altra mentalità, un altro modo di lavorare. Ovviamente, a Milano, ho accettato una paga più bassa perché "potevo vivere a casa coi miei". Ho passato i peggiori mesi della mia vita, in quell'ufficio. Come dicevano molti, in Italia non importa che tu sappia fare il tuo lavoro: L'importante è che stai buono e zitto. Spesso, vieni assunto solo per fare numero. Per fare rientrare l'azienda in qualche cavolo di statistica di quelle che interessano alla nostra classe dirigente o per farli rientrare in questo o quel finanziamento. Io, che mi sono sempre considerato un ragazzo intraprendente, e con tanta passione nel mio lavoro, ero ridotto ad uno zombie. Dopo qualche giorno, avevo capito che l'unica cosa che mi sarebbe stata concessa la dentro, era stare buono, seduto alla scrivania, a non fare assolutamente nulla per le otto ore stabilite. Non un minuto in più, non un minuto in meno (questo, per inciso, lo dico perché per i tedeschi che notoriamente sono "quadrati e inflessibili", quantomeno secondo la narrazione italiana, a loro non importa nulla delle otto ore precise sul minuto, importa che arrivi quando ti è comodo, fai quello che devi, e te ne vai quando ritieni.) Insomma, risultato? Dopo due mesi orribili, i peggiori della mia vita, sono riuscito a finire in Germania. Dove per lo stesso lavoro, guadagno il triplo. E quando mi pare, avendo i soldi per farlo, prendo e torno a Milano. Anche solo per un fine settimana. Non sono laureato, ancora (e trovo anche abbastanza sbagliato e "italiano", mettersi a parlare solo o prevalentemente de "i laureati" che vanno all'estero, perché qui alla gente dei tuoi pezzi di carta non frega niente (fin tanto che non fai l'ingegnere si intende), qui frega che sai fare il tuo lavoro. Comunque, volendo studiare, mi mettono nelle condizioni di farlo, con contratti lavorativi flessibili e/o sussidi statali. L'Italia è, come dico io, una boomercrazia, governata da una oligarchia di boomer, senza futuro.
Ho lavorato come operaio turnista 2 anni, poi ho preso una laurea magistrale STEM. Risultato? 10k in meno all'anno rispetto a quando avevo solo il diploma. Poi ti dicono che non devi odiare sto paese.❤
da operario turnista(diplomato) posso dire che questo è il motivo (uno di tanti) per qui ho scelto di non laurearmi, o di continuare la mia formazione se per caso dovessi laurearmi andrei a fare il trasfertista oppure andrei all'estero come hanno fatto molti miei coetanei
Ciao, un mio amico è stato a Venezia e ha preso un semplice caffè in Piazza San Marco ma al momento di pagare ha avuto uno shock:ben 11€, ma vi sembra normale?
Da espatriato in Germania partito per caso e ad ora poco convinto di ritornare posso dire che i motivi sono pochi : stipendi, maggior meritocrazia/carriera e il mio personale odio a pagar le tasse in un paese divorato da una burocrazia inefficiente, una classe politica disastrosa e finanziare le pensione di persone che hanno contribuito con il loro voto a distruggere l’Italia.
@@ettoregennaro5816ah, ma quello è sistemico. È un pattern comportamentale comune, addirittura i greci e latini si lamentavano delle nuove generazioni.
@@coprilettodelnapoli5466 eh però il caso italiano contemporaneo ha qualche aggravante: - baby pensionati con regime retributivo vs lavoratori che vedranno la pensione a 70 anni suonati col contributivo - stipendi al palo giusto da 30 anni - gente che ha vissuto nel miglior periodo economico che l'Italia abbia mai avuto e che lo ha dilapidato creando una montagna di debito pubblico, ora sulle spalle dei giovani. - Baby boomers vs gente che non può permettersi di tirare su una famiglia, nascite in calo. - L' unica cosa che la nuova generazione (mediamente) ha in più della vecchia è l'istruzione, ma non viene valorizzata (da chi?). - At last but not the least: chi c'è ora al governo, chi rappresenta la classe dirigente? E cosa sta facendo? Con che risultati?
Io ho lavorato 7 anni all'estero, poi sono tornato per questioni personali ma, lavorativamente ed economicamente ho subito uno shock culturale che mi porto dietro ancora adesso dopo 10 anni
Ho visto tanti personaggi con laurea con progetti di alta qualità scappano al estero e fanno bene il governo italiano SENEFREGANO tutti Bravissimi ragazzi
Ottimo aver parlato di mancanza di formazione. Sono un informatico da oltre vent'anni e nel mio campo è un disastro dal punto di vista della formazione. Ogni volta che esce un nuovo prodotto, un nuovo sistema, una nuova tecnologia, le aziende pretendono che tu sappia già tutto. Il nuovo software è uscito da 6 mesi... e le aziende ti chiedono se hai almeno 5 anni di esperienza. Inutile dire che la formazione è inesistente e le aziende pretendono che tu ti auto-formi da solo. Tutte le certificazioni che ho (Microsoft, Citrix e VMware), le ho pagate di tasca mia. Il bello è che, in questo modo, le aziende per cui lavoro ed ho lavorato possono "rivendere" a più caro prezzo la mia figura professionale ai loro clienti. Ovviamente senza avere io neanche un euro di aumento.
È incredibile quello che racconti. Perché non ti trasferisci altrove? Io lavoro nell’IT a Parigi. Da quando avevo 27 anni sono quadro in un’azienda di cybersecurity
Da anni la domanda nel settore é esplosa. Se proprio non vuoi/puoi andartene, guardati continuamente intorno e punta a posizioni interne in multinazionali estere con sede in Italia. Da dipendente, penso sia il miglior compromesso.
Purtroppo, questa è quasi la norma nel settore in Italia. Tieni presente che a 40 anni non è tardi per emigrare in altri paesi UE dove la domanda di specialisti è ancora fortissima, non c'è bisogno di visto di lavoro e spessissimo è possibile lavorare parlando solo inglese.
Tra qualche mese mi laureo in ingegneria informatica e sento di non avere né arte né parte. Nel senso che so di non avere competenze adeguate per inserirmi nel mercato del lavoro informatico italiano e lo so perché dalle mie ricerche su LinkedIn trovare scritto "si assumono neolaureati in ingegneria informatica" è un miraggio. Tutti che cercano persone con "esperienza minima" (ossia 3-10 anni per loro) ed esperienza pregressa in linguaggi di programmazione e software che neanche ho mai sentito nominare e per di più con salari da fame in confronto all'estero. Vedrò come andrà a finire dopo la laurea ma quasi sicuramente farò le valigie.
Io che sono un cinese,appena laureato e sono scappato subito in Belgio a lavorare(stipendio netto 3200 euro,gia nel 2015) in Italia mi hanno offerto 1450 euro...😅figuriamoci di un Italiano
@@Hellbrus Probabilmente si, anche noi immigrati stiamo lasciando il Bel paese, chi subito dopo la laurea parte per la Francia, chi per la Germania. Io ho fatto il liceo linguistico proprio per imparare le lingue e subito dopo il liceo sono andata in Francia, Parigi, sto conseguendo una doppia laurea in giurisprudenza. Che dire, nemmeno gli immigrati vogliono stare 😅
@@khadyadjisall5708 Certo che avete avuto una grande fortuna a potervi formare in un sistema scolastico e universitario di eccellenza come quello italiano, so che questo lo capite anche meglio di chi qui c'è nato e dà tutto per scontato. Io sono un imprenditore, per cui faccio il possibile per creare ricchezza e posti di lavoro, poi quando mi sarò rotto le scatole pure io mi farò qualche viaggetto intorno al mondo! In bocca al lupo per tutto.
@@Hellbrus Sono Italo-senegalese, nata in Senegal e cresciuta in Italia da padre operaio e madre casalinga. Sono grata all’Italia per tante tante cose, la scuola è una di queste. Il mio liceo era piccolino ma ora posso “vantarmi” di parlare ben 5 lingue, e di avere il baccalaureat, e due laurea in giurisprudenza. Certo ci sono anche degli aspetti negativi, tra cui sfortunatamente il razzismo che ho vissuto a scuola, ma non voglio assolutamente lasciare che queste esperienze negative abbiano ripercussioni sul resto della mia vita. L’Italia è magnifica, non ho parole per descrivere la bellezza del paese e della maggior parte dei suoi abitanti, spero semplicemente che le così cambiano e che finalmente i poteri pubblici comincino ad investire sui giovani e sul futuro. In bocca al lupo per le tue imprese odierne e future!
@@raresspatariu7691 se pensi che l'università faccia formazione, ti sbagli di grosso. L'università fa RICERCA, la sconosciuta di molte imprese. E di conseguenza, essendo ai margini della conoscenza, forma le persone con le skill più all avanguardia. Se le aziende italiane non se ne fanno niente, è perché sono rimaste indietro. Come anche il video dice, riportando i commenti di chi questi meccanismi li ha studiati. Te ne sarai accorto ascoltandolo, spero.
@@raresspatariu7691 a formare le persone rispetto agli ultimi ritrovati di CONOSCENZA relativi a determinati settori di RICERCA. Perché la RICERCA in Italia, la fa praticamente SOLO l'università. Vuole un vero paragone in termini di investimenti in INNOVAZIONE? Si rivolga ai centri di ricerca e università francesi, tedesche, spagnole, inglesi. L'approccio è totalmente diverso dal nostro.
Ciao, uno dei 337mila. Da 8 anni in Polonia, prima ancora in Turchia e nei Paesi Bassi. Secondo me, cifra al ribasso. Le cifre AIRE ormai son esplose. E credetemi, larga parte dei connazionali che conosco, manco si sincera di star dietro alla burocrazia. Per me, discorso macroeconomico complicato (ho una laurea in Macroeconomia, quindi posso permettermi un discorso del genere). L'Italia è un paese che dal 1997 ha fallito ogni riforma del lavoro, creando 2-3 generazioni di precari. Dalla Treu in poi c'è stata la merda. Ad essa, metteteci un paese vecchio dentro, senza R&S, dove certe persone son inquadrate in contratti CCNL inutili e vecchi di decenni e fatti da una classe imprenditoriale orrenda, degna del serio Terzo mondo a livello di mentalità. A livello economico, Paese che è oltre al 100% del rapporto Debito/PIL dal 1989. Io son nato nel 1989. Son nato e cresciuto a Debito. A livello di tasse, seriamente, un paese con tasse scandinave per servizi degni della Bulgaria? La svolta del cambio di valuta nel 2002 è morta perchè l'Italia paese di Export, non riusciva a star dietro alla mancata svalutazione. Inutile a dirlo, ma l'Italia era la Cina Europea. Saltato il banco monetario (anche complice una classe politica imbarazzante a livello bipartisan, ed oserei dire tripartisan visti i 5 stelle e compagnia cantante) la politica industriale non c'ha capito un cazzo. Non parliamo di politica energetica, visti i 2 No al Nucleare che potevano farci pagare bollette più basse per decenni. Decenni. Come dimenticarsi quella follia dei 4 NO del Referendum 2011. La realtà è che l'Italia campa degli stereotipi che si è costruita quando aveva successo. Tutti vogliono mangiare italiano, tutti vogliono vestire italiano, ma nessuno vuole viverci in Italia. Ad oggi sembra una pantomima prossima alla bancarotta. Manco per le ferie è più sto grande posto, siamo estremamente sinceri. In bocca al lupo a tutti. Io col cazzo che rientro stabilmente.
Ciao!! Io ho lasciato l’Italia, vivo in Danimarca e faccio il Planning Engineer nel mondo delle costruzioni. Ho trovato solo vantaggi dal punto di vista professionale a lasciare l’Italia. Sono laureato in ingegneria a Catania e lavoravo in una multinazionale oil and gas orgoglio Italiano
Ho 29 anni e vivo all’estero da 10 anni. Dopo la laurea sono riuscito in pochi mesi ad ottenere un ottimo stipendio che mi permettere una vita comoda e ora di mettere su famiglia. Vorrei tornare in Italia, ma non credo che riuscirei ad ottenere quello che sono riuscito ad avere all’estero. Purtroppo questi dati non sono nuovi, oramai si parla spesso di questo problema, ma le cose non sembrano cambiare, e tutti questi commenti sotto il video sono la dimostrazione che l’Italia non è un paese che punta sui giovani.
27 anni, a Dublino da 3 anni e mezzo. Quel che manca in Italia e' praticamente tutto, il numero di Italiani e' cosi alto che spaventa, la maggior parte in importanti ruoli di grandi aziende... Perche' dovremmo restare? Condizioni di lavoro, contratto e orari migliori, salari migliori, possibilita' di carriera migliori e soprattutto Fiducia. Spero che questo fenomeno cresca in maniera esponenziale, e' l'unico modo per cambiare le cose in Italia.
Una collega della mia ragazza, con un lavoro simile al suo nel campo della chimica, è emigrata in Olanda: salario superiore del 30%, quasi due mesi di ferie all'anno, smart working ogni volta che è possibile, una super assistenza sanitaria quando ha avuto un figlio con successivi servizi assistenziali, più possibilità di migliorare la propria posizione lavorativa, raccomandazioni e familismo inesistenti... vi dò un consiglio: se potete studiate il neerlandese e partite perché coi governi che ci ritroviamo in Italia ci toccherà tribolare in eterno.
@@riccardob7142 Ammirevole. Ma è sempre meglio che chi resta qui si impegni nel ridurre l'Italia, da Stato satellite degli Stati Uniti, a dipendenza svizzera completa e diretta!
@@angelodichiara7909 Tutta Europa è colonia statunitense, non so se te ne sei reso conto, perfino quei nazionalisti di Francia e Inghilterra ubbidiscono come cagnolini. L'unica cosa che possiamo fare è liberarci della criminalità organizzata ma la popolazione è pigra e sfiduciata. Ultima cosa: non è possibile per l'Italia diventare uno stato come la Svizzera per svariati motivi di natura geopolitica, ma ipoteticamente se accadesse, non sarei molto felice poiché sarebbe un paradiso fiscale in cui la Mafia sguazzerebbe tranquillamente mettendo i soldi nelle banche insieme ad altri criminali
Per esperienza personale: da disoccupato in Francia provano veramente a darti una qualifica se sei interessato pagando tutto loro la formazione, per non parlare degli aiuti veramente numerosi e variegati che ci sono per aiutare le persone/famiglie (ti aiutano economicamente con le vacanze per assurdo) e uno stipendio minimo garantito per evitare paghe da morto di fame
Si infatti confermo. Lo Francia mi ha pagato la disoccupazione e 2 formazioni Al 100% per réintroduirmi nel mercato del lavoro. E in più, la mia patente B l ha pagata lo stato. Sono grato alla Francia, l'Italia mi ha fatto fare la fame.
riporto la mia esperienza, sono un podologo, un professionista sanitario, per continuare a studiare e adeguarmi al profilo internazionale sono obbligato ad andare all'estero in quanto livelli di formazione di alto livello non esistono in italia in questo campo, inoltre in italia i laureati nelle professioni sanitarie non possono ottenere un dottorato, solo i medici, quindi anche in questo caso sarei obbligato ad andare all'estero. Purtroppo l'italia sembra quasi creare il terreno ideale per agevolarti ad andare via (almeno nel mio campo)
In Friuli Venezia Giulia di podologi iscritti all albo c'è ne saranno 3 4 non scherzo. Certo non è facile affermarsi, ma secondo me le professioni sanitarie della riabilitazione poi in Italia tengono botta ancora
il motivo per cui desidero ardentemente emigrare e sto organizzando tale passo, non è per le opportunità di lavoro. opero online. posso guadagnare anche dal polo nord se c'è internet. me ne voglio andare il prima possibile per la mentalità bigotta e chiusa dell'italiano medio. certo, tutto il mondo è paese...ma c'è paese meno paese del nostro, ancora attaccato a sole, mare e cibo (mentre istruzione, sanità, servizi pubblici vari, fanno ridere pure il terzo mondo, quasi). come se nel resto del mondo non esistessero sole, mare e cibo altrettanto validi. opinione basata sul mio personalissimo punto di osservazione quindi contestabile, ma delle altre opinioni non sono interessato visto che è la mia vita e non quella degli altri
Sono ingegnere informatico con quasi altre 2 lauree sempre in ingegneria, le pietre al politecnico mi chiamano per nome 😄 sono in California da 10 anni, ho fatto brevetti da solo per le ditte per cui lavoravo e qualche anno fa la nasa mi ha notato e mi ha preso. Senza pretese, ho avuto di più qui in 10 anni che in una vita di lavoro a casa in Italia con lavori semplici e poco qualificanti e una conseguente paga appropriata a 1/5 di quello che prendo qui.
E beh, se non ti assumono in Cali che è lo stato più ricco del mondo, non so proprio dove potrebbero. Lì, il problema sono i licenziamenti dall'oggi al domani se l'andamento dell'azienda non fa più contenti gli investitori.
@@coprilettodelnapoli5466 Qui cambio e ho cambiato lavoro ogni paio d’anni migliorando sempre le condizioni anche economiche e io di anni ne ho quasi 60. Il licenziammento non mi fa piu paura , anzi.
@@andreasoldi152 eh perché avrai accumulato esperienze e potrai fregiarti di titoli che gli junior non avranno. A te non fa più paura perché ormai qualcosina da parte l'avrai messa, agli junior o alle persone senza capitale assolutamente sì
Io sono giunto alla conclusione che l’ammontare di risparmi così elevato che esiste in Italia é dovuto a due fattori: evasione fiscale e sfruttamento del lavoro. In Italia si potrebbe pagare di più i dipendenti e fare innovazione, i soldi ci sono, solo che i datori di lavoro preferiscono sfruttare ed evadere.
Non ho avuto il coraggio di espatriare. Mi sono fermato a Milano nel 1999. Sto bene. Ma vedo che le opportunità che ho avuto io non ce l'hanno quelli che sono venuti dopo di me.
sono un pensionato che o lavorato in una azienda meccanica come manovale anche se o una qualifica di tornitore pero andando in pensione mi son messo a fare un progetto meccanico e composto da un sistema di leve (6 ) con qualcosa che non posso dire (SEGRETO ) dove con un motore di 1.5kw che fa 1400 giri che li riduco a 40 chr sono uguali in uscita dove collego un oeneratore dopo aver aumentati i giri a 1600 che ottengo 13kw che e anche piccolo il generatore per la potenza che sviluppa l attrezzo (39kw a 1600 giri) collego altri attrezzi per fare una centrale elettrica a costo zero l attrezzo lo potete vedere su youtube scrivendo moltiplicatore di potenza E TUTTO QUESTO E MOTO PERPETUO
Io sto facendo un corso sull'IAe machine learning di tasca mia, spendendo 1500€... in azienda dove lavoro (e parlo di una multinazionale di consulenza software) è passata inosservata quando l'ho detto... questa è la sintesi di come si ragiona.
Racconto la mia esperienza, sono laureato triennale in Geologia, la mia aspirazione è quella di lavorare nelle aziende di ricerca di energia, ho trovato poco nulla di Master in questo campo in Italia, e in più neanche venivo considerato dai vari studi di Geologia ambientale solo con una triennale. Allora ho deciso di provare ad emigrare in Russia, sto facendo un Master in Petroleum Engineering (pure con stipendio) con la lingua non è stato facile. In più con la mia Formazione in Bicocca qui sono anche ricercato per l'esperienza maturata nel campo della Geologia Strutturale e Geofisica. Sicuramente qui avrò più possibilità.
Il Governo dovrebbe ringraziare solo il Gap della lingua, che frena molti giovani (soggiogati da questo Paese che ti rema contro appena può) dal fare la valigia e ad andarsene. Ho visto la mia vecchia comitiva sparire del tutto per andarsene ai quattro angoli del mondo, appena finita la scuola, per poi ritrovarmeli in videochat anni dopo sposati, con prole e a capo di aziende belle avviate. Se avessi avuto l' opportunità di studiare qualche lingua straniera COME SI DEVE, e non alla carlona come hanno fatto a scuola, a quest' ora chissà da dove avrei visto questo video . . .
@@ASK4R0 solitamente in una comitiva si ha quasi sempre lo stesso tenore di vita (sennò si resta esclusi), a meno che non trovi un amico ricco a cui aggrapparti simbionticamente. Detto ciò, mi dispiace. Non dev'essere stato facile. Ora pensi che tu non possa recuperare il gap?
spiace, vale anke per il resto d italia, poi dipende, sicuramente da impiegato o imprenditore ke parte da zero e nn vuole sporcarsi di politica o di leccamenti vari
BRAVO@@davidrock7396👍👍!! QUI SOLO DI UNA COSA CE NE E' IN ABBONDANZA. E CIOE' DI LECCACULI!!! OGGI SOLO I LECCACULI VANNO AVANTI!!! IO HO LAVORATO IN UNA AZIENDA TESSILE, DOVE OGGI E' COMPLETAMENTE ASSEDIATA DAI LECCACULI, E CHI LECCA MEGLIO LAVORA DI MENO!! GIUSTO PER FARE CAPIRE COME SIAMO MESSI!!
Sono uno degli emigrati (ufficiali iscritti all'AIRE) dal 2015, purtroppo. Costretto a chiedere una raccomandazione per lavorare nei discount in patria, nonostante le skill e gli studi fatti, Supervisor in Grecia (al momento il Paese più in crescita d'Europa). Grazie per questo video Edoardo!
@@ivanbombana7282Dimenticatelo. Guarda l'unico sponsor mediterraneo di UEFA Euro 2024. Leggi Betano (Kaizen Gaming), dove lavoro io. Casa di scommesse 100% greca e ormai in decine di Paesi nel mondo! E non ti voglio parlare di Elliniko, una piccola Dubai in costruzione con tanto di grattacielo di Hard Rock Hotel & Casinò!
@@ivanbombana7282 la Grecia sta con le pezze al culo. L’Italia a breve farà quella fine. Se cerchi stipendi alti e un buon welfare, devi andare dalla Svizzera in su
Ho lavorato per tanti anni in una azienda manifatturiera multinazionale con vari sedi produttive ma fondamentalmente ancora italiana e con lo stabilimento produttivo più importante ancora in Italia. Ho avuto quindi l'opportunità di trovarmi spesso all'estero nelle varie sedi produttive e o commerciali di questa multinazionale per lunghi periodi. Come si lavora in Italia non si lavora da nessun'altra parte, in Italia si lavora più ore, si dedica molto di più al proprio lavoro e alla propria azienda, Si è anche disposti a mettersi in gioco e a svolgere mansioni differenti in caso di necessità Certo i fannulloni ci sono anche da noi, questo non lo voglio negare, Ma da un punto di vista meramente pratico è inconcepibile come da noi gli stipendi siano nettamente più bassi nonostante Sì lavori molto di più. Qualcuno potrebbe parlare di produttività, ma all'estero ho visto una quantità di improduttività che mai mi sarei immaginato e che mai immaginerei in una classica stereotipata azienda italiana. La sensazione che ho maturato in tutti questi anni È che semplicemente da noi gli stipendi sono più bassi perché si è sempre fatto così e nessuno se ne è mai lamentato davvero. Certo Quello che dice il video è assolutamente giusto e corretto Ma non penso ci sia bisogno di andare a cercare chissà quali soluzioni fantasmagoriche basterebbe pagare le persone
Perdona il pregiudizio, ma ho come l'impressione che tu non abbia avuto esperienze lavorative significative al di fuori della tua attuale azienda. Questo condiziona non poco il tuo punto di vista a riguardo, e ti impedisce di avere una visione a tutto tondo del problema...
Secondo me la questione degli stipendi è un mix: sia il mercato del lavoro, la facilità con cui ci adattiamo al minimo indispensabile (in Italia moltissime paghe prendono come riferimento il MINIMO sindacale, come se fosse una legge e non appunto il MINIMO), sia le aziende che cercano di essere competitive sul mercato vendendo i propri prodotti/servizi a meno cercando di risparmiare proprio sul costo del personale, e sia la tassazione e il costo del dipendente da parte dell'azienda. Però non ho ancora mai avuto esperienze all'estero per cui non saprei questi fattori come paragonarli altrove. Sicuramente su alcune cose mi piace molto il sistema americano, e ci sono molte persone che hanno uno stipendio più che dignitoso, insieme a tante più opportunità.
@@andreamaccio8628 Ho avuto a che fare con i dipendenti stranieri della mia azienda ma parliamo di una multinazionale con vari sedi produttive. Per quale motivo un'azienda dovrebbe assumere, all'estero, dei fannulloni improduttivi? Non ne comprendo la logica. Comunque negli anni ho spesso avuto a che fare con tutti i competitor stranieri dell'azienda per la quale lavoravo, e sicuramente loro il pregiudizio di essere una azienda italiana non lo avevano. Ecco, in quelle aziende non ho mai notato nulla di diverso e/o che mi abbia fatto cambiare idea. Tieni conto che un tecnico manutentore esperto in Germania prendeva una stipendio doppio di quello che prendeva un italiano. L'italiano lavorava il doppio, sapeva fare il doppio delle cose e spesso stava via l'intera settimana in trasferta a fare sacrifici. Il tecnico tedesco più di tot km di trasferta da casa sua non le faceva, magari lavorava solo su una tipologia specifica di macchinario e non sulle altre. Finire le 8h andava via anche se magari con 1h in più di lavoro (pagato come straordinario) avrebbe risolto il problema al cliente. E questo valeva per qualsiasi altro paese europeo e/o del "mondo occidentale"
@@Piridinio È qui che ti volevo..che all'estero non siano dei marziani ma tutt'altro lo so bene anche io. Però io (nel mio settore che sarebbe l'IT) tutta questa produttività qui da noi non la vedo,anzi..ho lavorato in aziende italiane piccole e medie come in grandi multinazionali con sede in Italia, ho fatto il consulente, pure per una parastatale...e ti assicuro, nella mia esperienza ho trovato molti dei problemi sottolineati nel video: poca o nulla competenza in chi utilizza le tecnologie, negli stessi addetti ai lavori, e soprattutto nel management. Gente che non ha idea di cosa stia parlando. Il lavoratore italiano é solo più servile (triste ma vero), il che lo rende più disponibile a "sacrificarsi" e ad "arrangiarsi" quando l'azienda lo chiede, ma questo non è automaticamente sinonimo di efficienza, anzi, da il là ad un modo di lavorare ben più prono all'errore, poco efficiente e che pone le sue basi sullo scaricabarile. Se a parità di risultato il lavoratore italiano deve lavorare di più, ha perso in partenza, non c'è etica del lavoro che tenga. Per questo vanno all'estero hanno successo e non tornano: portano tutta la "cazzimma" che hanno acquisito qui a causa di mancanze altrui in realtà che invece funzionano.
Io conosco molti italiani in uk e non molti sono laureati, siamo andati via perche sicuri di meritare un contratto di lavoro delle ferie pagate e la possibilita di poter tornare a sognare un futuro, se hai le carte giuste si avverera' e per carte giuste mi riferisco alla resilienza emotiva (la parte piu dura), voglia di fare e pronti ad essere soli in un mondo alieno. La maggior parte che ho conosciuto 7 anni fa sono tornati in italia. Se stai pensando di espatriare tieni a mente che dovrai probabilmente partire da zero e ti sentirai come un bambino orfano, non saprai esprimerti non avrai amici ma avrai le responsabilita di un adulto ma se terrai duro sarai super ripagato e super felice di aver fatto questa scelta. Buona fortuna ❤
Lo hai detto molto bene tu in questo esaustivo video Edoardo, tanto i problemi como le possibili soluzioni necessitano di immediatezza e investimenti mirati per risolverli, attualmente non siamo allineati su quasi niente con il resto d'Europa ed i giovani lo percepiscono creando in loro insicurezza ma anche attrazione verso i paesi più competitivi e avanzati socialmente, motivo per cui si emigra per realizzarsi.
Bravissimi,team davvero eccellente nel totale del vostro lavoro(contenuti,esposizione,grafica)ma,nello specifico se si vuole essere sinceri e si vuole urlare il segreto di pulcinella che tutti sanno dobbiamo ammettere che é la corruzione e le raccomandazioni ad ogni livello e settore punto e basta,di lì non si scappa
Dico solo che un mio amico è un ricercatore presso l'università di Milano e, tralasciando il discorso stipendio, lavora ogni giorno con attrezzature che girano con windows 95 o massimo xp...a voi i commenti.
Quella scena post-esame universitario di medicina in cui professore e studente si trovano a discutere sul destino dell'Italia tratta dal film capolavoro "La meglio gioventù" dice tutto quello che c'è da dire sul nostro Belpaese -prof: "voglio darle un consiglio. Lei ha una qualche ambizione,? -studente: "mah ancora non lo so" -prof "Cosa vuole fare il chirurgo? Vada a Londra, vada a Parigi, vada in America se ha la possibilità ma vada via, se ne vada dall'italia. Lasci l'Italia finche' è in tempo. L'italia è un paese da distruggere, un posto bello e inutile, destinato a morire" -studente "quindi secondo lei tra poco ci sarà un'apocalisse?" -prof "eh magari ci fosse, almeno saremmo tutti costretti a ricostruire. Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai DINOSAURI. Dia retta, vada via -Studente: "e allora professore lei perché rimane"? -prof "come perché? Mio caro io sono dei dinosauri da distruggere"
questo è un argomento molto caldo, siete bravi a farlo fuori, l'unica cosa che posso aggiungere è che la burocrazia in Italia è mostruosa e non aiuta per niente né agli imprenditori né ai dipendenti, troppe cose devono essere modificate per semplificare quello che un sistema capitalistico moderno richiede, cioè uno stato meno grosso e pesante.
Fate il confronto tra Indeed Ingelse e Indeed Italiano...gli annunci si lavoro su Indeed Italiano sono imbarazzanti, pessimi. Tanti datori di lavoro scrivono degli annunci di lavoro imbarazzanti, dilettanti allo sbaraglio. Poi le leggi sul lavoto italiane sono schifose, non aiutano a trovare lavoro. Leggete ora le leggi sul lavoro Inglesi e notate come sono fate bene e come sono giuste.
Sì, storicamente c'è anche questo problema: i datori di lavoro nemmeno sanno di cosa parlano e quindi è *impossibile* far capire loro quanto si è preparati (e quanta fatica, soldi e tempo è costato ottenere quella preparazione). Inutile perdere tempo con questa gente. Bisogna cercarsi (all'estero) degli interlocutori con i quali sia possibile comunicare.
Ahh, i fantastici annunci di lavoro italiani: si parte dal "tirocinante con esperienza" e si finisce con "la retribuzione è commisurata all'esperienza del candidato".
Ho anche visto: Retribuzione: 500/1200 ( che senso ha? ) chiaramente sarà la più bassa 😕 Orario flessibile (questo secondo me vuole dire che devi fare straordinari senza potere dire di no, e probabilmente nemmeno pagati)
13:15 essere più efficienti sul lavoro porta solo a più lavoro, è l'abc. Se io entro in azienda e riesco a fare il lavoro di 3 persone, non verrò pagato il triplo, non mi promuovono nemmeno, l'unica cosa che ci guadagno è ancora più lavoro
Da 7 anni lavoro per una azienda tedesca, con sede in Spagna. Dal giorno 1 (periodo di formazione) ho firmato un indeterminato. Stipendio fisso 1500 piú ore e bonus extra. Ferie garantite (quando dico io, non tutte ad "agosto"), se chiami malattia nessuno ti pressa. E questi son stati i primi due anni. In seguito, grazie ai sindacati (coi quali l'azienda collabora senza storie) abbiamo praticamente duplicato gli stipendi. I manager ti ascoltano, e privilegiano il leading al bossing, anzi, chi esagera a "capeggiare" viene subito richiamato e non riceve ulteriori promozioni. In Italia da laureato e non, ho solo avuto contratti a progetto, in nero, e determinati a due mesi, coi responsabili che gridavano al primo errore. Una vergogna L'ho spiegata a parole semplici ma è abbastanza chiaro, In Italia un sistema del genere non esiste e dubito potrà mai esserci.
Cultura & Mentalità nel posto di lavoro, signori, cultura e mentalità non vengono menzionate qui ma sono indispensabili. Possono pagarmi il doppio, ma se poi sono costretto a fare straordinari non pagati tutti i giorni, se devo essere bullizzato dal mio capo nonostante i miei sforzi sul posto, se devo essere visto come un cane bast**** per essermi preso un paio di giorni di malattia quando stavo male, e dover lavorare il doppio per recuperare ciò che non ho fatto quando non c'ero, se il benessere dei dipendenti è subalterno a qualunque richiesta folle dei clienti, non ricevere aggiustamenti come minimo annuali all'inflazione, non parliamo degli aumenti, che sono delle chimere... Gli espatriati non torneranno mai più. Per non parlare poi del fattore ambientale, come l'inquinamento di certe aree, la mancanza di infrastrutture estese per le bici, la scarsità o assenza di mezzi di trasporto pubblici e quindi essere schiavi dell'auto, la penuria di spazi verdi in città... la dipendenza cronica da Milano per qualunque cosa, dove ormai è uno dei pochi posti vivibili e moderni dove si possono trovare lavori semiprofessionalizzanti, dove però gli affitti sono fuori di testa anche nei paesi limitrofi e devi fare due ore di autobus al giorno coi mezzi pubblici... Che almeno il mio voto non valesse meno di quello dei cittadini residenti in Italia! Almeno potrei provare a fare la mia parte da lontano per cambiare le cose, ma no! Solo 12 deputati e 6 senatori! Meglio che smetto qui prima che mi viene un embolo. No grazie, sto dove sto, con i miei privilegi e mi godo la bella vita. Mi dispiace solo poter vedere la mia familia solo 2 settimane all'anno, e nel frattempo i miei genitori invecchiano inesorabilmente e io non so lì con loro, ma loro sono in Sicilia, da dove io provengo. Di arancini e scacciate non si campa.
io non vedo l'ora che mio figlio finisca di studiare per mandarlo all'estero a lavorare e a vivere, spero che possa vivere una bella esperienza come quella che leggo nella maggior parte dei commenti
In italia faccio fatica a farmi fare un contratto in regola, all’estero oltre al contratto mi danno benefit ed uno stipendio che ti permette di vivere e mettere soldi da parte….
Complimenti a chi ha redatto questa analisi. Ben fatta veritiera, completa. Un passaggio del video mi vede totalmente concorde; quando dice che, il giovane laureato che fa la scelta di emigrare, ha skills e capacità intelletuali ben superiori a chi resta in Italia. Chi dopo qualche anno di permanenza lavorativa in Francia,Germania, Uk, Olanda, USA, rientra per gli incentivi governativi, ha due motivazioni, la prima familiare ( problemi ecc), la seconda è perché non era all'altezza e in Italia un mediocre può diventare CEO, fuori dai confini diventa capo dei pulitore dei cessi.
Bel video (Nonostante la marchetta a Gility), ma ti sfugge una cosa importantissima, in Italia il problema principale è la mentalità, te lo dico da italiano all'estero ;-)
Vi consiglio di considerare anche le dinamiche demografiche per spiegare la situazione Italiana e le ripercussioni sul mercato del lavoro e sulla fuga dei cervelli. Illuminante a questo proposito è l’articolo dell’Economist “A billion shades of grey,” di dieci anni fa. L’articolo contiene numeri e statistiche - non aneddoti - su cui si basano analisi predittive. Comunque, per l’Italia è troppo tardi, GAME OVER, ovvero le cose possono solo peggiorare, meglio andare via.
@@mel4608infatti non andranno via tutti. Sono andati via, e andranno sempre più via, quelli che potrebbero migliorare il Paese: giovani laureati, professionisti, scienziati, o semplicemente giovani. Anche i pensionati stanno andando via. Oramai l’Italia è in “terminal demography” (Peter Zehian). È troppo tardi, le cose possono solo peggiorare e pure di brutto. Chi resta si prepari a sopravvivere. Lo scrivo qui così resterà alla memoria quando la situazione peggiorerà.
Gli operatori ecologici che lavorano alla discarica vicino a casa mia sono tutti laureati, questo dovrebbe far capire la disperazione di questo paese. Io stesso ho una laurea magistrale e lavoro come barista. Ora il mio sogno è fare il barista in Irlanda in qualche Pub;
È la prima volta che guardo un video su youtube e sono quasi più interessato allo sponsor che al tema del video, nonostante sia sempre apprezzato e chiaro 😘
Una piccola azienda familiare non ha liquidità per investire e formare il personale e nemmeno il tempo per seguirlo. Gli incassi se ne vanno tra spese fisse ogni anno crescenti, nuovi adempimenti imposti dalle leggi (quindi tasse occulte), contributi, tasse ed imposte di ogni genere. I governi e la mentalità comune poi considerano le imprese come disoneste ed evasori, per cui non c'è nemmeno collaborazione. Lo Stato spesso è nemico dell'imprenditore e lo obbliga sempre a mettersi a norma a sue spese, mai un contributo pubblico come succede in altri paesi, e questo scoraggia sempre di più le persone a fare impresa, spingendo le generazioni di oggi a cercare solo lavori da dipendenti, senza grattacapi, responsabilità e con un'entrata sicura; e le imprese che restano preferiscono rimanere piccole per non essere penalizzate da maggiori scaglioni IRPEF, ed il cuneo fiscale è a dei livelli spropositati, dove un dipendente che percepisce appena 1000,00 euro, ne costa 3000,00 all'azienda.
Andate ragazzi/e, dispiace vedere questa emigrazione ma avrete solo migliori opportunità, questo purtroppo è un paese per vecchi, ogni legge e regola e’ pensata per gli over….peccato
Edoardo complimenti molto interessante il tema , volevo solo fare una piccola precisazione le lingue straniera fanno parte delle hard skills , tutto qui -- grazie .
E purtroppo, molto spesso di tratta di micro o nano imprese gestite da ragazzotti incompetenti che hanno *ereditato* l'azienda e che pensano di essersela meritata perché erano "bravi"... Gente con cui non è possibile nessuna forma di comunicazione e nessuna forma di collaborazione.
Il problema è che quelle 4 aziende grosse che sono rimaste funzionano a spese del popolo e una dopo l'altra chiudono, lasciando a Pantalone milioni di debiti da sanare. Non date la colpa al calzolaio e smettiamo di volere crescere sempre e a qualsiasi costo. Certi mestieri non possono, NON POSSONO, crescere ogni anno e non ricevono benefici da crescite forzate. Se non vi piacciono le aziende a conduzione familiare potete sempre andare a lavorare per Fia... ah, no... adesso è Stellantis, venduta ai francesi con metà maestranze cacciata a casa. Allora per Alital... ah, no... è fallita 4 volte (a spese di Pantalone, come sempre) e sta andando ai tedeschi. Provate con Ilva...ah, no. Fallita pure quella, passata agli indo-francesi e ri-fallita di nuovo. Adesso proviamo a ricomprarcela per l'ennesima volta. Oppure potreste fondarne una voi, di impresa. Così potrete dire con cognizione di causa (e non perché l'avete sentito da vostro cuggino) come deve essere gestita una azienda per funzionare dando soddisfazione al proprietario, ai dipendenti e allo stato.
Io credo che per far lavorare al meglio i politici in modo da creare aziende, oppure creare un mercato del lavoro decente, sia quello di tenere puntata una pistola da 9mm alla tempia. Che in caso di mancati risultati positivi entro tot anni spara il colpo e si cambia politico, e così via in modo da avere politici a cui importi di migliorare il paese, visto che ne andrebbe della propria vita. Sono stato spietato a scrivere questo? Si certo, ma a mio avviso per far lavorare bene la classe politica è quello di tenerla sotto un ambiente di terrore, visto che ad oggi non si impegnano.
Ho 25 anni, e vivo da anni tra Asia, Svezia e Stati Uniti. Anche mia sorella e i miei genitori sono basati all’estero. Ormai tutti noi vediamo l’Italia come un posto fantastico, ma solo da turisti. Facciamo qualche volta viaggi di famiglia in località adatte a turismo straniero, ma nessuno di noi ha mai pensato di voler tornare al “nostro paese” per lavorare o studiare, nemmeno una singola volta, a parte mia madre che ha lo studio in Italia e quindi a volte le tocca stare lì, altrimenti sempre in Svezia. Se potete andatevene, davvero, insegnate inglese a Taiwan per 2k al mese pagando 300 di affitto, non lo so, ma nel mondo di opportunità ce ne sono ovunque ma no, non sono in Italia.
Ottimo video! Anche a me che ho un semplice diploma, mi è stato proposto un lavoro con una paga doppia rispetto ad ora (la mia RAL è media). Non ho accettato per gli affetti e per aiutare i miei genitori anziani ma 10 anni fa avrei fatto le valigie...
La gente se ne va perché si è stufata! Quando capisce che la dissonanza cognitiva é un fondamentale contrasto con l'immorale gestione pubblica, prende e se ne va. La maggior parte delle volte senza piani ma solo per disperazione. Saluti dalle Americhe!
Servizio stupendo complimenti. Solo una cosa per favore, in futuro, se puoi, usa più parole italiane quando ci sono. Skill mismatch non si può sentire… e te lo dice uno che vive in un paese anglofono da 10 anni.
quindi ti danno un bonus sulle tasse da pagare se torni dall'estero che di per sè mi sembra un bonus per andare via , e chi resta paga per intero , altro motivo per andare via ... benissimo direi. A questo punto chiamateli incentivi ad andare via ...
Guardo il video come un diciannovenne partito dall'Italia per studio da Settembre. Appena ho preso il diploma di scuola superiore non ho esitato a cercare un corso universitario all'estero, proprio per voglia di partire da questo Paese. Posso garantire che la scuola italiana come base non è seconda a nessuno per il livello di formazione e preparazione rispetto ad altre realtà nazionali, e solo per questo devo dire un grosso grazie al mio Paese. A mio dire però, ciò che manca è una continuità fra il mondo accademico, ampolloso e teorico, e la realtà, dove il laureato/ diplomato viene spesso messo a nuotare in un mare di squali. Il problema italiano è la scarsa concezione di ciò che produce, ossia dei veri e propri professionisti che la nostra Istruzione non riesce a trattenere, spesso per come quest'ultima viene finanziata (es. si vedano gli stipendi degli insegnanti, e la conseguente scarsa offerta di lavoro in quel settore). L'elemento principale della mia dipartita è stato proprio questo: la mancanza di visione e continuità per le nuove generazioni, che mi ha fatto ahimè lasciare un così bel posto come l'Italia.
Mmmhhh... per aver trovato le scuole secondarie superiori italiane migliori di quelle del paese di destinazione bisogna aver fatto un *buon* liceo in Italia ed essere andati a finire in USA od in UK... Non c'è sicuramente questo rapporto tra le scuole tecniche italiane ed i loro corrispondenti in Germania, Austria, Svizzera e forse Francia e Belgio...
Eccomi 10 anni di lavoro in ristorazione 3 diplomi , 1 master e a breve una triennale in tecnologia alimentare a ben 33 anni. In tutto questo prendo di più come operaio turnista che da responsabile di settore culinario o altre mansioni in azienda. Sinceramente punto a finire anche questo ultimo percorso e tra tre anni trasferirmi da un altra parte con figli e moglie, non c'è futuro in questo paese.
Non la trovo una mossa corretta questi incentivi. Io che mi sto qualificando qui in Italia(con grande difficoltà) e sono arrivato ad un buon livello professionale perché non posso avere determinati diritti così da essere incentivato a rimanere in Italia? Poi un grande problema delle aziende Italiane è che quando vai a chiedere un straccio di aumento, ovviamente dimostrando l'acquisizione di competenze e conoscenze, ti ridono in faccia. Non si valorizzano le competenze negli anni dentro le aziende italiane. Questo è un piccolo punto per la mia esperienza ed il discorso può essere molto più lungo.
L’Italia non è un paese per laureati, si va in contro a stipendi bassi, posti di lavoro mediocri, tasse alte anche su stipendi bassi come quelli italiani. All’estero guadagno 4 volte tanto quello che guadagnavo in Italia e l’esperienza è molto più soddisfacente, difficile tornare con quella ridicola agevolazione fiscale.
Sono ormai ben 7 anni da quando ho lasciato L'Italia per il Regno Unito e gli aspetti che mi hanno colpito di più sono la burocrazia (qui e velocissima, semplice ed adatta per ogni esigenza) . Le persone in genere sono molto più educate e rispettose con una mentalità molto più aperta e inclusiva! La politica (fa schifo come ogni nazione) qui c'è il minimo salariario e si lavora per vivere, ed a lavoro l'ambiente è molto più incentivato alla crescita del personale, le opportunità sono ovunque e soprattutto molto più equo ed inclusivo. In Italia non cambia mai nulla, la burocrazia la mentalità i politici fanno tutti molto pena. Se hai un lavoro devi chinarti e ringraziare Dio che ne hai uno, per non parlare della arretratezza a livello tecnologico. L'italia ormai purtroppo è buona solo per il turismo e le vacanze estive, niente di più e ciò mi dispiace molto.
2 soli problemi: - stipendi bassi rispetto al costo della vita - gestione da chifo della spesa pubblica Questo sembra solo un video marchetta allo sponsor. Molto più interessante altri video, fatti sempre dal canale in merito al lavoro in Italia
Punto di riflessione: non è stato valutato un punto per me fondamentale; la qualità della vita. C’è anche chi riesce a fare carriera in Italia. A coloro, presumibilmente, credo aggradi maggiormente vivere in un contesto con bassa criminalità, alto livello di servizi etc etc. Quando una persona ha una situazione economica estremamente differente rispetto alla media del posto in cui vive, inizia a vederne i pericoli. Che senso ha avere redditi alti ma uscire di casa e rischiare la vita? Esistono quartieri blindati, è vero, ma ha senso vivere da “reclusi”?
Solo 337 mila in 10 anni... Anche fossero un milione in piú, onestamente pensavo molti, molti di piú. E francamente se fossi un emigrato che si è stabilito altrove ed avessi una carriera avviata, me ne guarderei bene dal ritornare in italia.
Stipendi bassi, burocrazia stupidamente ingestibile e fisco nemico. Fare impresa in Italia onestamente, pagando tutto è quasi impossibile. Io sono in Australia e spero di riuscire a rimanere qua ed aprire qua un impresa e non tornare mai più in Italia
non è citato uno dei problemi più gravi: la mentalità! finché i nati prima dell'80/85 sono nel mondo del lavoro non si va da nessuna parte spesso questi sono dei superiori. esempio classico il lavoro da remoto: si fa un lavoro 100% al pc eppure si deve recarsi in azienda perdendo tempo e bestemmiando in mezzo al traffico motivo? nessuno sensato...
Perdonate la schiettezza, ma sembra tutto un enorme spot per lo sponsor, che è in palese conflitto di interesse poiché vende corsi di formazione. Che poi, anche a livello logico, i conti non tornano. Non serve formare nuovi professionisti, ma creare nuovi posti di lavoro per professionisti.
Alcuni commenti (pareri personali): 1) Ai cervelli in fuga non interessa NULLA il contratto a tempo indeterminato. 2) Secondo me hai messo troppo risalto la formazione ed i corsi. Non interessa fare corsi e formazione ma crescere attraverso l’esperienza e l’esposizione alle sfide che all’estero non hanno paura a porti anche se sei giovane 3) Hai ragione a dire che le grandi aziende straniere possono offrire percorsi di crescita mentre nelle piccole aziende italiane arrivi fino al gradino sotto al figlio del padrone. Poi stop e mangi m… 4) Le grandi aziende italiane ci sono ma sono molto “politicizzate” per cui la carriera è guidata da fattori esterni come nepotismo e raccomandazioni 5) Forse lo step successivo all’essere dipendenti in una piccola azienda in Italia dovrebbe essere quello di diventare imprenditore. Ma diventare imprenditore in Italia al giorno d’oggi non e’ vantaggioso (troppi rischi, scarsi servizi e troppe tasse) 6) La maggior parte dei cervelli in fuga proviene da famiglie benestanti. Per cui non e’ il denaro il loro driver 7) In Italia non sembra valere la legge di domanda ed offerta nel lavoro. Per esempio ci sono pochi ingegneri specializzati con alta domanda da parte delle aziende. Ma i salari non salgono, anzi. Sarà forse colpa dei contratti di lavoro sindacalizzati?
Il settimo punto in particolare mi ha sempre stupito, se mancassero davvero alcuni tipi di figure professionali sembrerebbe logico alzare le paghe. Probabilmente abbiamo un sistema produttivo che cerca ingegneri per fargli fare il lavoro dei periti, non abbiamo abbastanza posti di lavoro ad alta remunerazione. Nella mia azienda faccio il turnista sfigato e piglio più degli ingegneri in ufficio, quando dovrebbero prendere almeno il doppio o il triplo di me per i casini che hanno sul lavoro.
Non ha senso girarci attorno o fare finta che non sia così. Il motivo principale è che gli stipendi in Italia fanno pena e il costo della vita è allucinante. Un giovane con 1400€ a Milano è un poveraccio
@@Giuseppe-pq6mu io andrei a Basilea per iniziare, visto che li ho 4 zii e zie poi valuterò in base alle offerte che ci sono, comunque la parte italiana è la meno redditizia
Non mi piace tirare fuori questi argomenti perchè si finisce spesso negli "ismi", ma il fatto esiste. Io conosco diverse donne, specie laureate in campo scientifico, che sono espatriate per il gendergap e per altri motivi riguardanti la discriminazione di genere. Attualmente in Italia è troppo spesso difficile preservare il proprio lavoro e creare una famiglia.
3:23 In realtà il Governo ha recentemente introdotto una penale in tal senso e di un ammontare tutt'altro che basso. Nel 2025-2026 dovrebbero esserci dei dati molto più precisi sulla fuga di cervelli.
Ma scusa da quest'anno è diventato obbligatorio registrarsi all'estero se si sta piu' di qualche mese e si percepisce un reddito. Quindi i calcoli li potranno rifare in modo più preciso...
Confermo i commenti. Italia mentalità del frega o sarai fregato (inutile cercare di fare il contrario); dei capi messi li a caso da fuori senza esperienza (raccomandazione) che pure pretendono che i dipendenti li aiutino, quando spetterebbe a loro stessi comandare. Ho lavorato 10 anni in azienda con meno di 15 dipendenti e con 1000 dipendenti, stessa cosa, nessuna crescita, solo tanti bravo e grazie mille: capo patriarca indecente, favoritismi, figa, vomito totale, non vado via solo per colpa dell'inglese e della mia pigrizia e paure :(
Guarda se potessi dire una cosa ad un giovane ragazzo di qualsiasi parte d'Italia sarebbe quella di fare le valige ed andare minimo minimo minimo in lombardia, meglio ancora a Milano. Ma proprio per avere un assaggio di cosa significa investire sulle figure professionali.
A Milano dove lavori 11 ore al giorno e non riesci a pagarti neanche un affitto? Quella Milano?😂 I ragazzi devono andare in Francia, Lietchenstein, Svizzera (evitando il Canton Ticino).
@@ettore1785 per conoscenza. È pieno di ragazzi che si lamentano del precariato, magari tu essendo dell'85' sei arrivato giusto in tempo per ottenere un posto dove ti trattano da essere umano.
Sono un laureato in Germania da 5 anni.. non ho nemmeno mandato un curriculum in Italia dopo la laurea, ho provato subito all’estero. Dopo 2 mesi ho trovato lavoro Ora con due figli trovo mooolto difficile ritornare in Italia. Meritocrazia, stipendio e servizi offerti nemmeno paragonabile a quelli italiani! Chissá se in Italia cambierà mai qualcosa
tra pochi mesi mi laureo e poi vorrei provare ad andare all'estero, anche per qualsiasi lavoro, come fabbrica o pulizie, ci sono possibilità a Berlino ?
Vi regalo questo aneddoto di due mesi fa.
Io studio ingegneria meccanica e un mio collega italo-tedesco ha iniziato un percorso di tesi in azienda in Germania mentre io parallelamente ho fatto la stessa cosa in italia.
Lui in due settimane ha contattato l'azienda, fatto i colloqui e ha iniziato, io povero stronzo ho contattato l'azienda una settimana prima di lui e ad oggi (due mesi dopo) siamo ancora dietro a colloqui definire incarichi etc.
Lui prende 1900€ al mese più due settimane di ferie pagate per 6 mesi di tirocinio, io niente, mi pagano gli spostamenti.
Mi ha raccontato che per la sua azienda è imperativo staccare da lavoro alle 4 di pomeriggio 😂.
Il paragone è impietoso e non ha senso per me rimanere in italia.
Questo è un paese che sta fallendo, dove le aziende riescono a sopravvivere solo perché i pochi lavoratori che ci sono lavorano come muli e pagati poco.
Mi spiace, ma la tua esperienza non rappresenta la realtà ma solo la tua esperienza. Possono garantirti che facendo selezione del personale, le offerte di lavoro per giovani ingegneri ci sono e anche interessanti.
Se hai piacere te ne inoltro una per PM con minima esperienza in zona Modena che parte da una RAL di 35k... e non trovo!
@@ldpldp-v3qsono un ingegnere informatico mi sono laureato da poco alla magistrale, quello che viene offerto solitamente sono 6 mesi di stage seguiti da all'incirca 20k lordi l'anno per 2/3 anni.
(E vivo al nord...)
Un'azienda estera mi ha contattato offrendomi 2000 netti al mese per meno ore di lavoro settimanale in un posto con comparabile costo della vita al nord Italia. Quindi per favore non dire queste stupidaggini, qui o io vado all'estero o era meglio se non sprecavo anni della mia vita, enorme stress e soldi per qualcosa che non si ripaga nemmeno.
La stragrande maggioranza paga davvero pochissimo e il mio settore dovrebbe pure essere buono "in teoria".
@@ldpldp-v3qnon direi proprio, sono laureato in ingegneria informatica magistrale e offrono 1200/1300 euro al mese dopo 6 mesi di stage.... Mi sono arrivate offerte dall'estero di 2000 euro netti al mese subito in posti con un costo della vita comparabile e meno ore lavorative.
In Italia era meglio non fare la laurea in primo luogo, ci hai solo perso: costo, anni persi, interessi composti, stress ecc...
@@ldpldp-v3qma fammi il piacere, io ho la magistrale in ingegneria informatica 6 mesi di stage seguiti da 1200/1300 euro netti al mese per 2/3 anni.
Ho ricevuto offerte di lavoro dall'estero per 2000 netti al mese subito.... E meno ore di lavoro. Se sapevo che era così non sprecavo anni della mia vita per laurearmi in qualcosa pensavo fosse utile.
Mi trovo in una situazione simile alla tua solo che sono laureato in ingegneria informatica, la differenza con l'estero è abissale.
Mi sono arrivate offerte di circa 2000 netti da neolaureato dall'estero..... In Italia il confronto non regge neanche lontanamente vai sui 1200 dopo 5/7 mesi di stage. A questo punto era meglio fare altro.
Ho 2 lauree ,una conseguita in Uk. Ho lavorato a Singapore ,Londra e ora in Scozia e vivo all’estero da ben 6anni . Ho provato a tornare in Italia,ma troppo giovane per posizioni di rilievo e overqualified per altre posizioni LOL
Non è perché sei troppo giovane, non hai le giuste conoscenze e raccomandazioni. Quelle purtroppo non si possono conseguire insieme alle lauree
Iniziato dal basso anche in uk,ma ora soddisfatto della mia posizione. In bocca al lupo a tutti!
Posso chiederti come riesci a trovare lavori all’estero? Sto conseguendo un titolo in IT specialist, per intenderci sistemi e reti non programmazione e sarei interessata a lavorare all’estero ma non saprei da dove partire
@@raffa8840 com'è l' università in UK? Ad es chimica al King's college di Londra...
È vero che agli esami basta portare un progettino? Il difficile è + che altri entrare...
Ancora non ho capito perchè mette lo spazio prima del punto e della virgola. Avete ma letto dei libri? La punteggiatura va attaccata alla parola che la precede e deve essere seguita da uno spazio. Non il contrario. Cioè, è una cosa che si impara alle elementari, oltre le medie, superiori, università, master. Con tutti gli studi e libri studiati ancora non ci avete fatto caso? O scrivete di corsa senza rileggere?
In Italia l'imprenditore non cerca lavoratori in grado di crescere, ragionare, autodeterminarsi..cercano un cane "accuccia" "seduto" "si padrone"
Esatto
Lavoro e vivo in Austria da un anno e mezzo come ingegnere energetico.
Aria internazionale, giovane e aperta all'innovazione. Paghe, orari, condizioni lavorative, servizi pubblici impeccabili, burocrazia al minimo, senso di SICUREZZA e RISOLUZIONE nella mia vita che in Italia non avrei mai nemmeno potuto sognare di avere.
L'Italia solo per la famiglia, qualche vacanzina ed il pecorino. 🥂
Edit: Pochi giorni fa mi sono strappato un muscolo della spalla facendo sport. Nel giro di poche ore mi hanno visitato, fatto radiografia ed ecografia, fissato 17 appuntamenti in due mesi tra fisioterapia, massaggi ed elettroterapia. Il bello? Tutto coperto e zero spese 😇
A mio avviso hai descritto perfettamente la situazione. Io sono in Svizzera (tedesca) e la penso esattamente come te. Tra l’altro sono qua da più di un anno, e mai ho sentito il bisogno di avere un’automobile, la burocrazia è incredibilmente snella e veloce, ogni minuto di straordinario che faccio è considerato, gli stipendi non ne parliamo. L’Italia solo per andare a trovare la famiglia
@@MassimoBarattiniAmen
Eremiti nel bosco fuori dal sistema ovunque uno sia
Ciao! Posso chiederti come ti trovi in Austria ad oggi? Io ho un'offerta a Salisburgo e ci sto pensando..ho vissuto in UK e Polonia..poi ho provato a dare una chance nuovamente all'Italia, ma diciamo che non sta andando alla grande. Quindi insomma, ero curioso su come ci si trovasse in Austria. Grazie mille in anticipo
@@MassimoBarattinisei un emigrantes all'estero senza senso ...
Tutto il discorso della formazione supplementare sul posto di lavoro è una supercazzola ed è chiaro che nel video se ne parli così tanto per lo sponsor
Mi chiedo dove sia il problema. Paghi qualche abbonamento?
come ingnere in germania invece devo dire che é vero. Le scorse due aziene mi hanno stilato piani per la crescita che prevedessero corsi interni, esterni e mentorship 1 ad 1 con esperti del settore che lavorano presso di loro
@@FrancescoBartiromo nulla contro le sponsorizzazioni in generale, ma qui il conflitto di interesse è palese, quindi la gente lo fa notare. "Stai zitto perché il contenuto è gratis" non è un buon modo di combattere la disinformazione.
Questo video calza a pennello. Sono appena stato assunto come dottorando all'Università di Amburgo, inizierò il prossimo 1 maggio. Erano due anni che provavo ad entrare in Italia, senza riuscirci: se fossi entrato, avrei avuto uno stipendio minore di quello che mi viene offerto in Germania. Ho paura del cambiamento e non lo nego e credo che ne abbiate avuta anche voi: leggendo i commenti, però, mi sto facendo forza.
In bocca al lupo , vedrà che andrà bene, sia sempre positivo 🍀
In bocca al lupo! Hai fatto una scelta coraggiosa, probabilmente non sarà semplice, ma fra qualche anno raccoglierai i frutti
Accatso duro, e ricorda! Quando ti leccheranno il coolo ricordati delle porte che ti sono state chiuse in faccia.
Se rientri fallo per cambiare, non farlo se ti offrono solo poù soldi, altrimenti alimenterai la macchina che ti ha ignorato e non ti ha dato nulla.
Auguri!
Ciao, un mio amico è stato a Venezia e ha preso un semplice caffè in Piazza San Marco ma al momento di pagare ha avuto uno shock:ben 11€, ma vi sembra normale?
Un fattore che reputo importante che non viene riportato è la cultura sul posto di lavoro. Chi ha provato a lavorare in aziende estere potrà confermare che le aziende italiane, anche quelle che sembrano più avanti sono ancora molto gerarchiche con solito capo che da ordini su cose che non comprende a pieno e che lascia poca libertà di azione. In Italia al capo piace più comandare che portare a termine il lavoro e questa cosa si sente. Le aziende estere stanno tutte spingendo verso organizzazioni più piatte basate sulla responsabilità invece che sul servilismo. Il problema non sono tanto i dipendenti ma i datori, i dipendenti in gamba se gli lasci libertà di azione si formano da soli e ti portano innovazione senza chiederla se ci sono gli incentivi a farlo.
Bravissimo. Questo secondo me è un fattore che dovrebbe sempre comparire tra i primi quando si affronta questo tema. Soprattutto il concetto per il quale ai datori di lavoro italiani interessa concretamente di più “il potere” è la possibilità di esercitarlo a piacimento sui dipendenti, piuttosto che una reale crescita aziendale. Fa schifo e anche se amo l’Italia spero che i miei coetanei scappino tutti.
Sono d'accordo, spesso si guarda solo allo stipendio, ma è più una costellazione di fattori, tra cui la qualità dei rapporti lavorativi
Pienamente d'accordo. In Italia coda fra le gambe, lingua fra i denti e testa bassa se no "trovo un altro e ringrazia di aver un lavoro". All'estero apprezzano invece la condivisione di idee e le relazioni a pari livello fra responsabili e manovalanza.
E hai anche ragione sulla formazione, nel mio campo penso che gli italiani siano generalmente più formati e capaci rispetto ai colleghi esteri.
@pif5023 Quello che dici puoi trovarlo in Italia che all'estero la gestione di una azienda si diversifica cosi':
VERTICALE distribuzione delle responsabilita' e solo del capo e' una gestione piu' sviluppata nelle piccole aziende a conduzione familiare.
PIRAMIDALE nelle grandi aziende le major che hanno anche un CDA e' chiaro che la responsabilita' gestionale sono distribuite appunto a piramide.
Gentilissimo, l'azienda per cui attualmente lavoro già dieci anni fa ebbe la lungimiranza di consentirmi di lavorare a distanza da casa a tempo pieno, quando decisi di trasferirmi tra le Dolomiti in Südtirol. Mi occupo di sicurezza informatica e una stanza del mio appartamento è dedicata a "mini war room" con la possibilità di monitorare tutto ciò che accade sui sistemi gestiti dall'azienda in tempo reale.
Vi porto in breve la mia esperienza:
Sono di Milano, quindi una città dove certo le opportunità non dovrebbero mancare.
Ho fatto un'esperienza fuori, poi sono rientrato a Milano, nel 2022. Un inferno. Mi ero abituato ad un altra mentalità, un altro modo di lavorare. Ovviamente, a Milano, ho accettato una paga più bassa perché "potevo vivere a casa coi miei". Ho passato i peggiori mesi della mia vita, in quell'ufficio. Come dicevano molti, in Italia non importa che tu sappia fare il tuo lavoro: L'importante è che stai buono e zitto. Spesso, vieni assunto solo per fare numero. Per fare rientrare l'azienda in qualche cavolo di statistica di quelle che interessano alla nostra classe dirigente o per farli rientrare in questo o quel finanziamento. Io, che mi sono sempre considerato un ragazzo intraprendente, e con tanta passione nel mio lavoro, ero ridotto ad uno zombie. Dopo qualche giorno, avevo capito che l'unica cosa che mi sarebbe stata concessa la dentro, era stare buono, seduto alla scrivania, a non fare assolutamente nulla per le otto ore stabilite. Non un minuto in più, non un minuto in meno (questo, per inciso, lo dico perché per i tedeschi che notoriamente sono "quadrati e inflessibili", quantomeno secondo la narrazione italiana, a loro non importa nulla delle otto ore precise sul minuto, importa che arrivi quando ti è comodo, fai quello che devi, e te ne vai quando ritieni.)
Insomma, risultato? Dopo due mesi orribili, i peggiori della mia vita, sono riuscito a finire in Germania. Dove per lo stesso lavoro, guadagno il triplo. E quando mi pare, avendo i soldi per farlo, prendo e torno a Milano. Anche solo per un fine settimana. Non sono laureato, ancora (e trovo anche abbastanza sbagliato e "italiano", mettersi a parlare solo o prevalentemente de "i laureati" che vanno all'estero, perché qui alla gente dei tuoi pezzi di carta non frega niente (fin tanto che non fai l'ingegnere si intende), qui frega che sai fare il tuo lavoro. Comunque, volendo studiare, mi mettono nelle condizioni di farlo, con contratti lavorativi flessibili e/o sussidi statali. L'Italia è, come dico io, una boomercrazia, governata da una oligarchia di boomer, senza futuro.
90 minuti di applausi
Il commento più preciso e diretto che io abbia mai letto sul mercato/economia. Grazie
Ho lavorato come operaio turnista 2 anni, poi ho preso una laurea magistrale STEM.
Risultato? 10k in meno all'anno rispetto a quando avevo solo il diploma.
Poi ti dicono che non devi odiare sto paese.❤
Potresti spiegare meglio?
Il turnista prende di più di un neolaureato in Italia
Qualità della vita? Orari di lavoro? Che laurea hai preso?
da operario turnista(diplomato) posso dire che questo è il motivo (uno di tanti) per qui ho scelto di non laurearmi, o di continuare la mia formazione se per caso dovessi laurearmi
andrei a fare il trasfertista oppure andrei all'estero come hanno fatto molti miei coetanei
Ciao, un mio amico è stato a Venezia e ha preso un semplice caffè in Piazza San Marco ma al momento di pagare ha avuto uno shock:ben 11€, ma vi sembra normale?
Da espatriato in Germania partito per caso e ad ora poco convinto di ritornare posso dire che i motivi sono pochi : stipendi, maggior meritocrazia/carriera e il mio personale odio a pagar le tasse in un paese divorato da una burocrazia inefficiente, una classe politica disastrosa e finanziare le pensione di persone che hanno contribuito con il loro voto a distruggere l’Italia.
L'ultima voce ad oggi è più vera che mai. Aggiungo: generazione di haters di giovani.
amen
@@ettoregennaro5816ah, ma quello è sistemico. È un pattern comportamentale comune, addirittura i greci e latini si lamentavano delle nuove generazioni.
@@coprilettodelnapoli5466 è vero hai ragione, adesso che mi fai rammentare me lo diceva mio suocero tempo fa.
@@coprilettodelnapoli5466 eh però il caso italiano contemporaneo ha qualche aggravante:
- baby pensionati con regime retributivo vs lavoratori che vedranno la pensione a 70 anni suonati col contributivo
- stipendi al palo giusto da 30 anni
- gente che ha vissuto nel miglior periodo economico che l'Italia abbia mai avuto e che lo ha dilapidato creando una montagna di debito pubblico, ora sulle spalle dei giovani.
- Baby boomers vs gente che non può permettersi di tirare su una famiglia, nascite in calo.
- L' unica cosa che la nuova generazione (mediamente) ha in più della vecchia è l'istruzione, ma non viene valorizzata (da chi?).
- At last but not the least: chi c'è ora al governo, chi rappresenta la classe dirigente? E cosa sta facendo? Con che risultati?
Io ho lavorato 7 anni all'estero, poi sono tornato per questioni personali ma, lavorativamente ed economicamente ho subito uno shock culturale che mi porto dietro ancora adesso dopo 10 anni
Ho visto tanti personaggi con laurea con progetti di alta qualità scappano al estero e fanno bene il governo italiano SENEFREGANO tutti Bravissimi ragazzi
Si deve assolutamente smettere di lasciar governare l'Italia agli italiani.
Ottimo aver parlato di mancanza di formazione. Sono un informatico da oltre vent'anni e nel mio campo è un disastro dal punto di vista della formazione. Ogni volta che esce un nuovo prodotto, un nuovo sistema, una nuova tecnologia, le aziende pretendono che tu sappia già tutto. Il nuovo software è uscito da 6 mesi... e le aziende ti chiedono se hai almeno 5 anni di esperienza. Inutile dire che la formazione è inesistente e le aziende pretendono che tu ti auto-formi da solo. Tutte le certificazioni che ho (Microsoft, Citrix e VMware), le ho pagate di tasca mia. Il bello è che, in questo modo, le aziende per cui lavoro ed ho lavorato possono "rivendere" a più caro prezzo la mia figura professionale ai loro clienti. Ovviamente senza avere io neanche un euro di aumento.
È incredibile quello che racconti. Perché non ti trasferisci altrove? Io lavoro nell’IT a Parigi. Da quando avevo 27 anni sono quadro in un’azienda di cybersecurity
Da anni la domanda nel settore é esplosa. Se proprio non vuoi/puoi andartene, guardati continuamente intorno e punta a posizioni interne in multinazionali estere con sede in Italia. Da dipendente, penso sia il miglior compromesso.
@@iamwaltDato che il settore è già di per se molto vasto, di cosa ti occupi più in dettaglio ?
Purtroppo, questa è quasi la norma nel settore in Italia. Tieni presente che a 40 anni non è tardi per emigrare in altri paesi UE dove la domanda di specialisti è ancora fortissima, non c'è bisogno di visto di lavoro e spessissimo è possibile lavorare parlando solo inglese.
Tra qualche mese mi laureo in ingegneria informatica e sento di non avere né arte né parte. Nel senso che so di non avere competenze adeguate per inserirmi nel mercato del lavoro informatico italiano e lo so perché dalle mie ricerche su LinkedIn trovare scritto "si assumono neolaureati in ingegneria informatica" è un miraggio. Tutti che cercano persone con "esperienza minima" (ossia 3-10 anni per loro) ed esperienza pregressa in linguaggi di programmazione e software che neanche ho mai sentito nominare e per di più con salari da fame in confronto all'estero.
Vedrò come andrà a finire dopo la laurea ma quasi sicuramente farò le valigie.
Io che sono un cinese,appena laureato e sono scappato subito in Belgio a lavorare(stipendio netto 3200 euro,gia nel 2015) in Italia mi hanno offerto 1450 euro...😅figuriamoci di un Italiano
Ti sei laureato in Italia?
@@Hellbrus Probabilmente si, anche noi immigrati stiamo lasciando il Bel paese, chi subito dopo la laurea parte per la Francia, chi per la Germania. Io ho fatto il liceo linguistico proprio per imparare le lingue e subito dopo il liceo sono andata in Francia, Parigi, sto conseguendo una doppia laurea in giurisprudenza. Che dire, nemmeno gli immigrati vogliono stare 😅
@@khadyadjisall5708 Certo che avete avuto una grande fortuna a potervi formare in un sistema scolastico e universitario di eccellenza come quello italiano, so che questo lo capite anche meglio di chi qui c'è nato e dà tutto per scontato.
Io sono un imprenditore, per cui faccio il possibile per creare ricchezza e posti di lavoro, poi quando mi sarò rotto le scatole pure io mi farò qualche viaggetto intorno al mondo!
In bocca al lupo per tutto.
@@Hellbrus Sono Italo-senegalese, nata in Senegal e cresciuta in Italia da padre operaio e madre casalinga. Sono grata all’Italia per tante tante cose, la scuola è una di queste. Il mio liceo era piccolino ma ora posso “vantarmi” di parlare ben 5 lingue, e di avere il baccalaureat, e due laurea in giurisprudenza.
Certo ci sono anche degli aspetti negativi, tra cui sfortunatamente il razzismo che ho vissuto a scuola, ma non voglio assolutamente lasciare che queste esperienze negative abbiano ripercussioni sul resto della mia vita.
L’Italia è magnifica, non ho parole per descrivere la bellezza del paese e della maggior parte dei suoi abitanti, spero semplicemente che le così cambiano e che finalmente i poteri pubblici comincino ad investire sui giovani e sul futuro.
In bocca al lupo per le tue imprese odierne e future!
Finalmente qualcuno che dice più o meno tra le righe che lo skill mismatch è responsabilità delle aziende e non del sistema di studi!!
indovina perché c'é mismatch delle skill chi forma queste skill?
Anche e soprattutto del sistema educativo publico che è completamente obsoleto
@@raresspatariu7691 se pensi che l'università faccia formazione, ti sbagli di grosso. L'università fa RICERCA, la sconosciuta di molte imprese. E di conseguenza, essendo ai margini della conoscenza, forma le persone con le skill più all avanguardia. Se le aziende italiane non se ne fanno niente, è perché sono rimaste indietro. Come anche il video dice, riportando i commenti di chi questi meccanismi li ha studiati. Te ne sarai accorto ascoltandolo, spero.
@@wmatte91 quindi a cosa servono i corsi di laurea?
@@raresspatariu7691 a formare le persone rispetto agli ultimi ritrovati di CONOSCENZA relativi a determinati settori di RICERCA.
Perché la RICERCA in Italia, la fa praticamente SOLO l'università.
Vuole un vero paragone in termini di investimenti in INNOVAZIONE? Si rivolga ai centri di ricerca e università francesi, tedesche, spagnole, inglesi. L'approccio è totalmente diverso dal nostro.
Ciao, uno dei 337mila. Da 8 anni in Polonia, prima ancora in Turchia e nei Paesi Bassi.
Secondo me, cifra al ribasso. Le cifre AIRE ormai son esplose. E credetemi, larga parte dei connazionali che conosco, manco si sincera di star dietro alla burocrazia.
Per me, discorso macroeconomico complicato (ho una laurea in Macroeconomia, quindi posso permettermi un discorso del genere).
L'Italia è un paese che dal 1997 ha fallito ogni riforma del lavoro, creando 2-3 generazioni di precari. Dalla Treu in poi c'è stata la merda.
Ad essa, metteteci un paese vecchio dentro, senza R&S, dove certe persone son inquadrate in contratti CCNL inutili e vecchi di decenni e fatti da una classe imprenditoriale orrenda, degna del serio Terzo mondo a livello di mentalità.
A livello economico, Paese che è oltre al 100% del rapporto Debito/PIL dal 1989. Io son nato nel 1989. Son nato e cresciuto a Debito.
A livello di tasse, seriamente, un paese con tasse scandinave per servizi degni della Bulgaria?
La svolta del cambio di valuta nel 2002 è morta perchè l'Italia paese di Export, non riusciva a star dietro alla mancata svalutazione. Inutile a dirlo, ma l'Italia era la Cina Europea. Saltato il banco monetario (anche complice una classe politica imbarazzante a livello bipartisan, ed oserei dire tripartisan visti i 5 stelle e compagnia cantante) la politica industriale non c'ha capito un cazzo.
Non parliamo di politica energetica, visti i 2 No al Nucleare che potevano farci pagare bollette più basse per decenni. Decenni. Come dimenticarsi quella follia dei 4 NO del Referendum 2011.
La realtà è che l'Italia campa degli stereotipi che si è costruita quando aveva successo. Tutti vogliono mangiare italiano, tutti vogliono vestire italiano, ma nessuno vuole viverci in Italia.
Ad oggi sembra una pantomima prossima alla bancarotta.
Manco per le ferie è più sto grande posto, siamo estremamente sinceri.
In bocca al lupo a tutti. Io col cazzo che rientro stabilmente.
Si deve assolutamente smettere di lasciar governare l'Italia agli italiani. Solo così salveremo l'Italia!
L'Italia è una nazione già fallita, manca solo il coraggio di dirlo...
Adottami, sposami, diventa il mio comò.❤️
Io ci sto bene....
@@ivanbombana7282 Devi essere un vecchio.
Ciao!! Io ho lasciato l’Italia, vivo in Danimarca e faccio il Planning Engineer nel mondo delle costruzioni. Ho trovato solo vantaggi dal punto di vista professionale a lasciare l’Italia. Sono laureato in ingegneria a Catania e lavoravo in una multinazionale oil and gas orgoglio Italiano
Però gli arancini mancano!! 😂😂
@@davidefortunato1135 purtroppo gli arancini fanno parte dei lati negativi di andare via dalla provincia di catania
@@placiduccio Sfortunatamente, lo so bene! Sono in Austria da due anni
Ho 29 anni e vivo all’estero da 10 anni. Dopo la laurea sono riuscito in pochi mesi ad ottenere un ottimo stipendio che mi permettere una vita comoda e ora di mettere su famiglia.
Vorrei tornare in Italia, ma non credo che riuscirei ad ottenere quello che sono riuscito ad avere all’estero.
Purtroppo questi dati non sono nuovi, oramai si parla spesso di questo problema, ma le cose non sembrano cambiare, e tutti questi commenti sotto il video sono la dimostrazione che l’Italia non è un paese che punta sui giovani.
Non tornare commetteresti un gravissimo errore.
27 anni, a Dublino da 3 anni e mezzo. Quel che manca in Italia e' praticamente tutto, il numero di Italiani e' cosi alto che spaventa, la maggior parte in importanti ruoli di grandi aziende... Perche' dovremmo restare? Condizioni di lavoro, contratto e orari migliori, salari migliori, possibilita' di carriera migliori e soprattutto Fiducia.
Spero che questo fenomeno cresca in maniera esponenziale, e' l'unico modo per cambiare le cose in Italia.
Una collega della mia ragazza, con un lavoro simile al suo nel campo della chimica, è emigrata in Olanda: salario superiore del 30%, quasi due mesi di ferie all'anno, smart working ogni volta che è possibile, una super assistenza sanitaria quando ha avuto un figlio con successivi servizi assistenziali, più possibilità di migliorare la propria posizione lavorativa, raccomandazioni e familismo inesistenti... vi dò un consiglio: se potete studiate il neerlandese e partite perché coi governi che ci ritroviamo in Italia ci toccherà tribolare in eterno.
Che lavoro fa in ambito chimico?
Scappate o lasciate ogni speranza voi che restate.
SE POTESSI LO FAREI CON TUTTO IL CUORE!!
Si deve assolutamente smettere di lasciar governare l'Italia agli italiani.
Mi dispiace ma io la speranza la avrò sempre, al contrario di chi scappa che lascia qui la dignità
@@riccardob7142 Ammirevole. Ma è sempre meglio che chi resta qui si impegni nel ridurre l'Italia, da Stato satellite degli Stati Uniti, a dipendenza svizzera completa e diretta!
@@angelodichiara7909 Tutta Europa è colonia statunitense, non so se te ne sei reso conto, perfino quei nazionalisti di Francia e Inghilterra ubbidiscono come cagnolini. L'unica cosa che possiamo fare è liberarci della criminalità organizzata ma la popolazione è pigra e sfiduciata. Ultima cosa: non è possibile per l'Italia diventare uno stato come la Svizzera per svariati motivi di natura geopolitica, ma ipoteticamente se accadesse, non sarei molto felice poiché sarebbe un paradiso fiscale in cui la Mafia sguazzerebbe tranquillamente mettendo i soldi nelle banche insieme ad altri criminali
Per esperienza personale: da disoccupato in Francia provano veramente a darti una qualifica se sei interessato pagando tutto loro la formazione, per non parlare degli aiuti veramente numerosi e variegati che ci sono per aiutare le persone/famiglie (ti aiutano economicamente con le vacanze per assurdo) e uno stipendio minimo garantito per evitare paghe da morto di fame
Pure Io Vivo in Francia a Toulouse confermo tutto un altro mondo l'unico rimpianto e' non essere partito prima
Si deve assolutamente smettere di lasciar governare l'Italia agli italiani.
La Francia è un grande Paese
Si infatti confermo. Lo Francia mi ha pagato la disoccupazione e 2 formazioni Al 100% per réintroduirmi nel mercato del lavoro. E in più, la mia patente B l ha pagata lo stato. Sono grato alla Francia, l'Italia mi ha fatto fare la fame.
riporto la mia esperienza, sono un podologo, un professionista sanitario, per continuare a studiare e adeguarmi al profilo internazionale sono obbligato ad andare all'estero in quanto livelli di formazione di alto livello non esistono in italia in questo campo, inoltre in italia i laureati nelle professioni sanitarie non possono ottenere un dottorato, solo i medici, quindi anche in questo caso sarei obbligato ad andare all'estero. Purtroppo l'italia sembra quasi creare il terreno ideale per agevolarti ad andare via (almeno nel mio campo)
qua o fai il neretto cameriere e la neretta badante o rauss
Non è vero, esiste la Magistrale per le professioni sanitarie, grazie alla quale puoi accedere al dottorato. Nel tuo caso in Scienze Riabilitative
In Friuli Venezia Giulia di podologi iscritti all albo c'è ne saranno 3 4 non scherzo.
Certo non è facile affermarsi, ma secondo me le professioni sanitarie della riabilitazione poi in Italia tengono botta ancora
@@coencoen.Cos'è il rauss?
Ma la magistrale?
chi può scappa e chi non può continua a soffrire
PAROLE SANTE CARO FED👍👍!!
Esattamente
Chi non può è perché non vuole.
@@sergiomarrocco1926 disse il borghese
Io ho ricevuto un offerta da uk il giorno stesso in cui mi sono laureato. (cioè un anno fa). Felicissimo della scelta, non tornerei mai indietro!
il motivo per cui desidero ardentemente emigrare e sto organizzando tale passo, non è per le opportunità di lavoro. opero online. posso guadagnare anche dal polo nord se c'è internet.
me ne voglio andare il prima possibile per la mentalità bigotta e chiusa dell'italiano medio.
certo, tutto il mondo è paese...ma c'è paese meno paese del nostro, ancora attaccato a sole, mare e cibo (mentre istruzione, sanità, servizi pubblici vari, fanno ridere pure il terzo mondo, quasi). come se nel resto del mondo non esistessero sole, mare e cibo altrettanto validi.
opinione basata sul mio personalissimo punto di osservazione quindi contestabile, ma delle altre opinioni non sono interessato visto che è la mia vita e non quella degli altri
Sono ingegnere informatico con quasi altre 2 lauree sempre in ingegneria, le pietre al politecnico mi chiamano per nome 😄 sono in California da 10 anni, ho fatto brevetti da solo per le ditte per cui lavoravo e qualche anno fa la nasa mi ha notato e mi ha preso. Senza pretese, ho avuto di più qui in 10 anni che in una vita di lavoro a casa in Italia con lavori semplici e poco qualificanti e una conseguente paga appropriata a 1/5 di quello che prendo qui.
E beh, se non ti assumono in Cali che è lo stato più ricco del mondo, non so proprio dove potrebbero. Lì, il problema sono i licenziamenti dall'oggi al domani se l'andamento dell'azienda non fa più contenti gli investitori.
@@coprilettodelnapoli5466 Qui cambio e ho cambiato lavoro ogni paio d’anni migliorando sempre le condizioni anche economiche e io di anni ne ho quasi 60. Il licenziammento non mi fa piu paura , anzi.
@@andreasoldi152 eh perché avrai accumulato esperienze e potrai fregiarti di titoli che gli junior non avranno. A te non fa più paura perché ormai qualcosina da parte l'avrai messa, agli junior o alle persone senza capitale assolutamente sì
Basta guardare il livello politico e degli imprenditori che offrono lavoro del perché i giovani vadano via
basta guardare gli annunci di lavoro in Italia e già si capisce tutto
Io sono giunto alla conclusione che l’ammontare di risparmi così elevato che esiste in Italia é dovuto a due fattori: evasione fiscale e sfruttamento del lavoro. In Italia si potrebbe pagare di più i dipendenti e fare innovazione, i soldi ci sono, solo che i datori di lavoro preferiscono sfruttare ed evadere.
Non ho avuto il coraggio di espatriare. Mi sono fermato a Milano nel 1999. Sto bene. Ma vedo che le opportunità che ho avuto io non ce l'hanno quelli che sono venuti dopo di me.
sono un pensionato che o lavorato in una azienda meccanica come manovale anche se o una qualifica di tornitore pero andando in pensione mi son messo a fare un progetto meccanico e composto da un sistema di leve (6 ) con qualcosa che non posso dire (SEGRETO ) dove con un motore di 1.5kw che fa 1400 giri che li riduco a 40 chr sono uguali in uscita dove collego un oeneratore dopo aver aumentati i giri a 1600 che ottengo 13kw che e anche piccolo il generatore per la potenza che sviluppa l attrezzo (39kw a 1600 giri) collego altri attrezzi per fare una centrale elettrica a costo zero l attrezzo lo potete vedere su youtube scrivendo moltiplicatore di potenza E TUTTO QUESTO E MOTO PERPETUO
@@AntonioFidanzio si pero "o" si scrive con H davanti
@@PensaredaRicchi-zt2gy e un'segretho
Io sto facendo un corso sull'IAe machine learning di tasca mia, spendendo 1500€... in azienda dove lavoro (e parlo di una multinazionale di consulenza software) è passata inosservata quando l'ho detto... questa è la sintesi di come si ragiona.
Qui in 🇬🇧 il governo ti offre corsi gratuiti piu un colloquio di lavoro alla fine di esso... Io a breve ne faccio uno sulla cybersecurity.
@@davidrock7396 altro mondo...
pké loro lo interpretano come una tua futura rikiesta d aumento 😂
Capite perché non ci sono NASCITE?
Fanno la finta di non sentire sopratutto hai piani alti al governo
Racconto la mia esperienza, sono laureato triennale in Geologia, la mia aspirazione è quella di lavorare nelle aziende di ricerca di energia, ho trovato poco nulla di Master in questo campo in Italia, e in più neanche venivo considerato dai vari studi di Geologia ambientale solo con una triennale. Allora ho deciso di provare ad emigrare in Russia, sto facendo un Master in Petroleum Engineering (pure con stipendio) con la lingua non è stato facile. In più con la mia Formazione in Bicocca qui sono anche ricercato per l'esperienza maturata nel campo della Geologia Strutturale e Geofisica. Sicuramente qui avrò più possibilità.
Io me ne so andato e so tornato 3 anni dopo, e sinceramente me ne so pentito non poco, me ne riandrò appena posso, ma ormai ho un negozio
Il Governo dovrebbe ringraziare solo il Gap della lingua, che frena molti giovani (soggiogati da questo Paese che ti rema contro appena può) dal fare la valigia e ad andarsene.
Ho visto la mia vecchia comitiva sparire del tutto per andarsene ai quattro angoli del mondo, appena finita la scuola, per poi ritrovarmeli in videochat anni dopo sposati, con prole e a capo di aziende belle avviate.
Se avessi avuto l' opportunità di studiare qualche lingua straniera COME SI DEVE, e non alla carlona come hanno fatto a scuola, a quest' ora chissà da dove avrei visto questo video . . .
Se la tua vecchia comitiva c'è riuscita tranne te, forse hai sbagliato anche tu qualcosina. Avresti dovuto frequentare il british(?)
@@coprilettodelnapoli5466 Non c' erano le condizioni economiche per farlo, a dirla tutta.
@@ASK4R0 solitamente in una comitiva si ha quasi sempre lo stesso tenore di vita (sennò si resta esclusi), a meno che non trovi un amico ricco a cui aggrapparti simbionticamente.
Detto ciò, mi dispiace. Non dev'essere stato facile. Ora pensi che tu non possa recuperare il gap?
Per il Sud e le isole l'Italia non ha mai smesso di essere un paese da dove chi può scappa, a prescindere da cervello, titolo di studio o altro.
spiace, vale anke per il resto d italia, poi dipende, sicuramente da impiegato o imprenditore ke parte da zero e nn vuole sporcarsi di politica o di leccamenti vari
Lo opportunità purtroppo in questo paese sono poche…
SECONDO ME, ANCHE MENO CHE POCHE!!
MICROSCOPICHE!!
Sono assenti come i servizi per i cittadini
BRAVO@@davidrock7396👍👍!!
QUI SOLO DI UNA COSA CE NE E' IN ABBONDANZA. E CIOE' DI LECCACULI!!!
OGGI SOLO I LECCACULI VANNO AVANTI!!!
IO HO LAVORATO IN UNA AZIENDA TESSILE, DOVE OGGI E' COMPLETAMENTE ASSEDIATA DAI LECCACULI, E CHI LECCA MEGLIO LAVORA DI MENO!!
GIUSTO PER FARE CAPIRE COME SIAMO MESSI!!
Sono uno degli emigrati (ufficiali iscritti all'AIRE) dal 2015, purtroppo. Costretto a chiedere una raccomandazione per lavorare nei discount in patria, nonostante le skill e gli studi fatti, Supervisor in Grecia (al momento il Paese più in crescita d'Europa). Grazie per questo video Edoardo!
La Grecia in crescita?? Ma non era in crisi nera?? Disoccupazione alle stelle nel 2009 ecc?
La Grecia in crescita?? Ma non era in crisi nera?? Disoccupazione alle stelle nel 2009 ecc?
@@ivanbombana7282Dimenticatelo. Guarda l'unico sponsor mediterraneo di UEFA Euro 2024. Leggi Betano (Kaizen Gaming), dove lavoro io. Casa di scommesse 100% greca e ormai in decine di Paesi nel mondo! E non ti voglio parlare di Elliniko, una piccola Dubai in costruzione con tanto di grattacielo di Hard Rock Hotel & Casinò!
@@ivanbombana7282 la Grecia sta con le pezze al culo. L’Italia a breve farà quella fine. Se cerchi stipendi alti e un buon welfare, devi andare dalla Svizzera in su
@@ivanbombana7282sì, ma sei rimasto alla preistoria.
Sono in Danimarca da 10 anni e non ho nessuna intenzione di tornare.......
Ho lavorato per tanti anni in una azienda manifatturiera multinazionale con vari sedi produttive ma fondamentalmente ancora italiana e con lo stabilimento produttivo più importante ancora in Italia.
Ho avuto quindi l'opportunità di trovarmi spesso all'estero nelle varie sedi produttive e o commerciali di questa multinazionale per lunghi periodi.
Come si lavora in Italia non si lavora da nessun'altra parte, in Italia si lavora più ore, si dedica molto di più al proprio lavoro e alla propria azienda, Si è anche disposti a mettersi in gioco e a svolgere mansioni differenti in caso di necessità
Certo i fannulloni ci sono anche da noi, questo non lo voglio negare, Ma da un punto di vista meramente pratico è inconcepibile come da noi gli stipendi siano nettamente più bassi nonostante Sì lavori molto di più.
Qualcuno potrebbe parlare di produttività, ma all'estero ho visto una quantità di improduttività che mai mi sarei immaginato e che mai immaginerei in una classica stereotipata azienda italiana.
La sensazione che ho maturato in tutti questi anni È che semplicemente da noi gli stipendi sono più bassi perché si è sempre fatto così e nessuno se ne è mai lamentato davvero.
Certo Quello che dice il video è assolutamente giusto e corretto Ma non penso ci sia bisogno di andare a cercare chissà quali soluzioni fantasmagoriche basterebbe pagare le persone
Perché nessuno protesta. I sindacati non convocano scioperi e i lavoratori spesso non sanno neppure cosa sia uno sciopero
Perdona il pregiudizio, ma ho come l'impressione che tu non abbia avuto esperienze lavorative significative al di fuori della tua attuale azienda. Questo condiziona non poco il tuo punto di vista a riguardo, e ti impedisce di avere una visione a tutto tondo del problema...
Secondo me la questione degli stipendi è un mix: sia il mercato del lavoro, la facilità con cui ci adattiamo al minimo indispensabile (in Italia moltissime paghe prendono come riferimento il MINIMO sindacale, come se fosse una legge e non appunto il MINIMO), sia le aziende che cercano di essere competitive sul mercato vendendo i propri prodotti/servizi a meno cercando di risparmiare proprio sul costo del personale, e sia la tassazione e il costo del dipendente da parte dell'azienda. Però non ho ancora mai avuto esperienze all'estero per cui non saprei questi fattori come paragonarli altrove. Sicuramente su alcune cose mi piace molto il sistema americano, e ci sono molte persone che hanno uno stipendio più che dignitoso, insieme a tante più opportunità.
@@andreamaccio8628 Ho avuto a che fare con i dipendenti stranieri della mia azienda ma parliamo di una multinazionale con vari sedi produttive. Per quale motivo un'azienda dovrebbe assumere, all'estero, dei fannulloni improduttivi? Non ne comprendo la logica.
Comunque negli anni ho spesso avuto a che fare con tutti i competitor stranieri dell'azienda per la quale lavoravo, e sicuramente loro il pregiudizio di essere una azienda italiana non lo avevano.
Ecco, in quelle aziende non ho mai notato nulla di diverso e/o che mi abbia fatto cambiare idea.
Tieni conto che un tecnico manutentore esperto in Germania prendeva una stipendio doppio di quello che prendeva un italiano.
L'italiano lavorava il doppio, sapeva fare il doppio delle cose e spesso stava via l'intera settimana in trasferta a fare sacrifici.
Il tecnico tedesco più di tot km di trasferta da casa sua non le faceva, magari lavorava solo su una tipologia specifica di macchinario e non sulle altre.
Finire le 8h andava via anche se magari con 1h in più di lavoro (pagato come straordinario) avrebbe risolto il problema al cliente.
E questo valeva per qualsiasi altro paese europeo e/o del "mondo occidentale"
@@Piridinio È qui che ti volevo..che all'estero non siano dei marziani ma tutt'altro lo so bene anche io. Però io (nel mio settore che sarebbe l'IT) tutta questa produttività qui da noi non la vedo,anzi..ho lavorato in aziende italiane piccole e medie come in grandi multinazionali con sede in Italia, ho fatto il consulente, pure per una parastatale...e ti assicuro, nella mia esperienza ho trovato molti dei problemi sottolineati nel video: poca o nulla competenza in chi utilizza le tecnologie, negli stessi addetti ai lavori, e soprattutto nel management. Gente che non ha idea di cosa stia parlando. Il lavoratore italiano é solo più servile (triste ma vero), il che lo rende più disponibile a "sacrificarsi" e ad "arrangiarsi" quando l'azienda lo chiede, ma questo non è automaticamente sinonimo di efficienza, anzi, da il là ad un modo di lavorare ben più prono all'errore, poco efficiente e che pone le sue basi sullo scaricabarile. Se a parità di risultato il lavoratore italiano deve lavorare di più, ha perso in partenza, non c'è etica del lavoro che tenga. Per questo vanno all'estero hanno successo e non tornano: portano tutta la "cazzimma" che hanno acquisito qui a causa di mancanze altrui in realtà che invece funzionano.
Io conosco molti italiani in uk e non molti sono laureati, siamo andati via perche sicuri di meritare un contratto di lavoro delle ferie pagate e la possibilita di poter tornare a sognare un futuro, se hai le carte giuste si avverera' e per carte giuste mi riferisco alla resilienza emotiva (la parte piu dura), voglia di fare e pronti ad essere soli in un mondo alieno. La maggior parte che ho conosciuto 7 anni fa sono tornati in italia.
Se stai pensando di espatriare tieni a mente che dovrai probabilmente partire da zero e ti sentirai come un bambino orfano, non saprai esprimerti non avrai amici ma avrai le responsabilita di un adulto ma se terrai duro sarai super ripagato e super felice di aver fatto questa scelta. Buona fortuna ❤
Il video potevi chiamarlo Gility
Lo hai detto molto bene tu in questo esaustivo video Edoardo, tanto i problemi como le possibili soluzioni necessitano di immediatezza e investimenti mirati per risolverli, attualmente non siamo allineati su quasi niente con il resto d'Europa ed i giovani lo percepiscono creando in loro insicurezza ma anche attrazione verso i paesi più competitivi e avanzati socialmente, motivo per cui si emigra per realizzarsi.
C'è un po' di video in questo sponsor
Bravissimi,team davvero eccellente nel totale del vostro lavoro(contenuti,esposizione,grafica)ma,nello specifico se si vuole essere sinceri e si vuole urlare il segreto di pulcinella che tutti sanno dobbiamo ammettere che é la corruzione e le raccomandazioni ad ogni livello e settore punto e basta,di lì non si scappa
Dico solo che un mio amico è un ricercatore presso l'università di Milano e, tralasciando il discorso stipendio, lavora ogni giorno con attrezzature che girano con windows 95 o massimo xp...a voi i commenti.
Ed io che mi lamentavo che l’azienda per cui lavoro qua a Singapore ha ancora Windows 10
Quella scena post-esame universitario di medicina in cui professore e studente si trovano a discutere sul destino dell'Italia tratta dal film capolavoro "La meglio gioventù" dice tutto quello che c'è da dire sul nostro Belpaese
-prof: "voglio darle un consiglio. Lei ha una qualche ambizione,?
-studente: "mah ancora non lo so"
-prof "Cosa vuole fare il chirurgo? Vada a Londra, vada a Parigi, vada in America se ha la possibilità ma vada via, se ne vada dall'italia. Lasci l'Italia finche' è in tempo. L'italia è un paese da distruggere, un posto bello e inutile, destinato a morire"
-studente "quindi secondo lei tra poco ci sarà un'apocalisse?"
-prof "eh magari ci fosse, almeno saremmo tutti costretti a ricostruire. Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai DINOSAURI. Dia retta, vada via
-Studente: "e allora professore lei perché rimane"?
-prof "come perché? Mio caro io sono dei dinosauri da distruggere"
Io farmacista 1100 euro 30 ore
In belgio offerta 2700 euro con auto aziendale e contributo per il fitto
sai che in Belgio cè la scala mobile?
questo è un argomento molto caldo, siete bravi a farlo fuori, l'unica cosa che posso aggiungere è che la burocrazia in Italia è mostruosa e non aiuta per niente né agli imprenditori né ai dipendenti, troppe cose devono essere modificate per semplificare quello che un sistema capitalistico moderno richiede, cioè uno stato meno grosso e pesante.
Fate il confronto tra Indeed Ingelse e Indeed Italiano...gli annunci si lavoro su Indeed Italiano sono imbarazzanti, pessimi. Tanti datori di lavoro scrivono degli annunci di lavoro imbarazzanti, dilettanti allo sbaraglio. Poi le leggi sul lavoto italiane sono schifose, non aiutano a trovare lavoro. Leggete ora le leggi sul lavoro Inglesi e notate come sono fate bene e come sono giuste.
Sì, storicamente c'è anche questo problema: i datori di lavoro nemmeno sanno di cosa parlano e quindi è *impossibile* far capire loro quanto si è preparati (e quanta fatica, soldi e tempo è costato ottenere quella preparazione). Inutile perdere tempo con questa gente. Bisogna cercarsi (all'estero) degli interlocutori con i quali sia possibile comunicare.
Ahh, i fantastici annunci di lavoro italiani: si parte dal "tirocinante con esperienza" e si finisce con "la retribuzione è commisurata all'esperienza del candidato".
Ho anche visto: Retribuzione: 500/1200 ( che senso ha? ) chiaramente sarà la più bassa 😕
Orario flessibile (questo secondo me vuole dire che devi fare straordinari senza potere dire di no, e probabilmente nemmeno pagati)
13:15 essere più efficienti sul lavoro porta solo a più lavoro, è l'abc. Se io entro in azienda e riesco a fare il lavoro di 3 persone, non verrò pagato il triplo, non mi promuovono nemmeno, l'unica cosa che ci guadagno è ancora più lavoro
Da 7 anni lavoro per una azienda tedesca, con sede in Spagna. Dal giorno 1 (periodo di formazione) ho firmato un indeterminato. Stipendio fisso 1500 piú ore e bonus extra. Ferie garantite (quando dico io, non tutte ad "agosto"), se chiami malattia nessuno ti pressa. E questi son stati i primi due anni. In seguito, grazie ai sindacati (coi quali l'azienda collabora senza storie) abbiamo praticamente duplicato gli stipendi. I manager ti ascoltano, e privilegiano il leading al bossing, anzi, chi esagera a "capeggiare" viene subito richiamato e non riceve ulteriori promozioni.
In Italia da laureato e non, ho solo avuto contratti a progetto, in nero, e determinati a due mesi, coi responsabili che gridavano al primo errore. Una vergogna
L'ho spiegata a parole semplici ma è abbastanza chiaro, In Italia un sistema del genere non esiste e dubito potrà mai esserci.
Cultura & Mentalità nel posto di lavoro, signori, cultura e mentalità non vengono menzionate qui ma sono indispensabili. Possono pagarmi il doppio, ma se poi sono costretto a fare straordinari non pagati tutti i giorni, se devo essere bullizzato dal mio capo nonostante i miei sforzi sul posto, se devo essere visto come un cane bast**** per essermi preso un paio di giorni di malattia quando stavo male, e dover lavorare il doppio per recuperare ciò che non ho fatto quando non c'ero, se il benessere dei dipendenti è subalterno a qualunque richiesta folle dei clienti, non ricevere aggiustamenti come minimo annuali all'inflazione, non parliamo degli aumenti, che sono delle chimere... Gli espatriati non torneranno mai più. Per non parlare poi del fattore ambientale, come l'inquinamento di certe aree, la mancanza di infrastrutture estese per le bici, la scarsità o assenza di mezzi di trasporto pubblici e quindi essere schiavi dell'auto, la penuria di spazi verdi in città... la dipendenza cronica da Milano per qualunque cosa, dove ormai è uno dei pochi posti vivibili e moderni dove si possono trovare lavori semiprofessionalizzanti, dove però gli affitti sono fuori di testa anche nei paesi limitrofi e devi fare due ore di autobus al giorno coi mezzi pubblici... Che almeno il mio voto non valesse meno di quello dei cittadini residenti in Italia! Almeno potrei provare a fare la mia parte da lontano per cambiare le cose, ma no! Solo 12 deputati e 6 senatori! Meglio che smetto qui prima che mi viene un embolo. No grazie, sto dove sto, con i miei privilegi e mi godo la bella vita. Mi dispiace solo poter vedere la mia familia solo 2 settimane all'anno, e nel frattempo i miei genitori invecchiano inesorabilmente e io non so lì con loro, ma loro sono in Sicilia, da dove io provengo. Di arancini e scacciate non si campa.
Ah, mi sono dimenticato degli stigmi sulla salute mentale! Oh, non se ne uscirà mai.
io non vedo l'ora che mio figlio finisca di studiare per mandarlo all'estero a lavorare e a vivere, spero che possa vivere una bella esperienza come quella che leggo nella maggior parte dei commenti
In italia faccio fatica a farmi fare un contratto in regola, all’estero oltre al contratto mi danno benefit ed uno stipendio che ti permette di vivere e mettere soldi da parte….
Complimenti a chi ha redatto questa analisi. Ben fatta veritiera, completa. Un passaggio del video mi vede totalmente concorde; quando dice che, il giovane laureato che fa la scelta di emigrare, ha skills e capacità intelletuali ben superiori a chi resta in Italia. Chi dopo qualche anno di permanenza lavorativa in Francia,Germania, Uk, Olanda, USA, rientra per gli incentivi governativi, ha due motivazioni, la prima familiare ( problemi ecc), la seconda è perché non era all'altezza e in Italia un mediocre può diventare CEO, fuori dai confini diventa capo dei pulitore dei cessi.
Bel video (Nonostante la marchetta a Gility), ma ti sfugge una cosa importantissima, in Italia il problema principale è la mentalità, te lo dico da italiano all'estero ;-)
Non vedo l'ora di laurearmi per poter andare in fabbrica in qualche paese estero. Penso di aver detto tutto con questa frase.
Vi consiglio di considerare anche le dinamiche demografiche per spiegare la situazione Italiana e le ripercussioni sul mercato del lavoro e sulla fuga dei cervelli. Illuminante a questo proposito è l’articolo dell’Economist “A billion shades of grey,” di dieci anni fa. L’articolo contiene numeri e statistiche - non aneddoti - su cui si basano analisi predittive. Comunque, per l’Italia è troppo tardi, GAME OVER, ovvero le cose possono solo peggiorare, meglio andare via.
Ma.dove vanno 60 milioni di persone?
@@mel4608infatti non andranno via tutti. Sono andati via, e andranno sempre più via, quelli che potrebbero migliorare il Paese: giovani laureati, professionisti, scienziati, o semplicemente giovani. Anche i pensionati stanno andando via. Oramai l’Italia è in “terminal demography” (Peter Zehian). È troppo tardi, le cose possono solo peggiorare e pure di brutto. Chi resta si prepari a sopravvivere. Lo scrivo qui così resterà alla memoria quando la situazione peggiorerà.
Gli operatori ecologici che lavorano alla discarica vicino a casa mia sono tutti laureati, questo dovrebbe far capire la disperazione di questo paese.
Io stesso ho una laurea magistrale e lavoro come barista.
Ora il mio sogno è fare il barista in Irlanda in qualche Pub;
Ciao,posso chiederti in quale città vivi? Perché questa cosa che i netturbini siano tutti laureati è disarmante...
@@mariorossi8955 cerca su google "netturbini laureati" ti si aprirà un mondo.
@@mariorossi8955 Comunque abito nel Trevigiano
@@thomasmerlin4990 nel trevigiano? faccio fatica a crederci, se è cosi è angosciante.
@@SN1P3RGEEK certo che è angosciante
E il pistacchio di Bronte dove lo mettiamo ?
Ah , ho sbagliato canale
È la prima volta che guardo un video su youtube e sono quasi più interessato allo sponsor che al tema del video, nonostante sia sempre apprezzato e chiaro 😘
Purtroppo e vero i nostri cervelli persone che hanno un progetto di lavoro con laurea scappano al estero purtroppo ma fanno bene grazie mille
Una piccola azienda familiare non ha liquidità per investire e formare il personale e nemmeno il tempo per seguirlo. Gli incassi se ne vanno tra spese fisse ogni anno crescenti, nuovi adempimenti imposti dalle leggi (quindi tasse occulte), contributi, tasse ed imposte di ogni genere. I governi e la mentalità comune poi considerano le imprese come disoneste ed evasori, per cui non c'è nemmeno collaborazione. Lo Stato spesso è nemico dell'imprenditore e lo obbliga sempre a mettersi a norma a sue spese, mai un contributo pubblico come succede in altri paesi, e questo scoraggia sempre di più le persone a fare impresa, spingendo le generazioni di oggi a cercare solo lavori da dipendenti, senza grattacapi, responsabilità e con un'entrata sicura; e le imprese che restano preferiscono rimanere piccole per non essere penalizzate da maggiori scaglioni IRPEF, ed il cuneo fiscale è a dei livelli spropositati, dove un dipendente che percepisce appena 1000,00 euro, ne costa 3000,00 all'azienda.
MARCHETTA UNICA STO VIDEO
Andate ragazzi/e, dispiace vedere questa emigrazione ma avrete solo migliori opportunità, questo purtroppo è un paese per vecchi, ogni legge e regola e’ pensata per gli over….peccato
Potrebbe essere un bel motivational video per dare spunto a tutti sia per i ragazzi/e che per gli imprenditori. Bravo.
Edoardo complimenti molto interessante il tema , volevo solo fare una piccola precisazione le lingue straniera fanno parte delle hard skills , tutto qui -- grazie .
il problema è CHE IN ITALIA CI SONO PRINCIPALMENTE PICCOLE O MICRO IMPRESE A CONDUZIONE FAMILIARE
Quelle a conduzione familiare sono un cancro, rimarranno tali per sempre
E purtroppo, molto spesso di tratta di micro o nano imprese gestite da ragazzotti incompetenti che hanno *ereditato* l'azienda e che pensano di essersela meritata perché erano "bravi"... Gente con cui non è possibile nessuna forma di comunicazione e nessuna forma di collaborazione.
Il problema è che quelle 4 aziende grosse che sono rimaste funzionano a spese del popolo e una dopo l'altra chiudono, lasciando a Pantalone milioni di debiti da sanare. Non date la colpa al calzolaio e smettiamo di volere crescere sempre e a qualsiasi costo. Certi mestieri non possono, NON POSSONO, crescere ogni anno e non ricevono benefici da crescite forzate. Se non vi piacciono le aziende a conduzione familiare potete sempre andare a lavorare per Fia... ah, no... adesso è Stellantis, venduta ai francesi con metà maestranze cacciata a casa. Allora per Alital... ah, no... è fallita 4 volte (a spese di Pantalone, come sempre) e sta andando ai tedeschi. Provate con Ilva...ah, no. Fallita pure quella, passata agli indo-francesi e ri-fallita di nuovo. Adesso proviamo a ricomprarcela per l'ennesima volta. Oppure potreste fondarne una voi, di impresa. Così potrete dire con cognizione di causa (e non perché l'avete sentito da vostro cuggino) come deve essere gestita una azienda per funzionare dando soddisfazione al proprietario, ai dipendenti e allo stato.
L' italia è al capolinea, deve dichiarare default
Io credo che per far lavorare al meglio i politici in modo da creare aziende, oppure creare un mercato del lavoro decente, sia quello di tenere puntata una pistola da 9mm alla tempia.
Che in caso di mancati risultati positivi entro tot anni spara il colpo e si cambia politico, e così via in modo da avere politici a cui importi di migliorare il paese, visto che ne andrebbe della propria vita.
Sono stato spietato a scrivere questo? Si certo, ma a mio avviso per far lavorare bene la classe politica è quello di tenerla sotto un ambiente di terrore, visto che ad oggi non si impegnano.
In Italia nessuno parla della stra-presenza del settore pubblico... Che si traduce in una miriade di enti da cui parte la corruzione imperante
Ho 25 anni, e vivo da anni tra Asia, Svezia e Stati Uniti. Anche mia sorella e i miei genitori sono basati all’estero. Ormai tutti noi vediamo l’Italia come un posto fantastico, ma solo da turisti. Facciamo qualche volta viaggi di famiglia in località adatte a turismo straniero, ma nessuno di noi ha mai pensato di voler tornare al “nostro paese” per lavorare o studiare, nemmeno una singola volta, a parte mia madre che ha lo studio in Italia e quindi a volte le tocca stare lì, altrimenti sempre in Svezia. Se potete andatevene, davvero, insegnate inglese a Taiwan per 2k al mese pagando 300 di affitto, non lo so, ma nel mondo di opportunità ce ne sono ovunque ma no, non sono in Italia.
Ottimo video! Anche a me che ho un semplice diploma, mi è stato proposto un lavoro con una paga doppia rispetto ad ora (la mia RAL è media). Non ho accettato per gli affetti e per aiutare i miei genitori anziani ma 10 anni fa avrei fatto le valigie...
Valigie*
@@coprilettodelnapoli5466 grazie ho sempre il dubbio mentre lo scrivo e non mi ricordo la regola... Anche per le ciliegie...
La gente se ne va perché si è stufata! Quando capisce che la dissonanza cognitiva é un fondamentale contrasto con l'immorale gestione pubblica, prende e se ne va. La maggior parte delle volte senza piani ma solo per disperazione. Saluti dalle Americhe!
Servizio stupendo complimenti. Solo una cosa per favore, in futuro, se puoi, usa più parole italiane quando ci sono. Skill mismatch non si può sentire… e te lo dice uno che vive in un paese anglofono da 10 anni.
Ma abbiamo qualche possibilità di farcela? Non sono pessimista ma vedo un baratro
20 minuti di video, bastava un reeo di 5 secondi dove dicevi: "in Italia pagano una miseria i laureati"
E non solo i laureati.
quindi ti danno un bonus sulle tasse da pagare se torni dall'estero che di per sè mi sembra un bonus per andare via , e chi resta paga per intero , altro motivo per andare via ... benissimo direi. A questo punto chiamateli incentivi ad andare via ...
Guardo il video come un diciannovenne partito dall'Italia per studio da Settembre. Appena ho preso il diploma di scuola superiore non ho esitato a cercare un corso universitario all'estero, proprio per voglia di partire da questo Paese. Posso garantire che la scuola italiana come base non è seconda a nessuno per il livello di formazione e preparazione rispetto ad altre realtà nazionali, e solo per questo devo dire un grosso grazie al mio Paese.
A mio dire però, ciò che manca è una continuità fra il mondo accademico, ampolloso e teorico, e la realtà, dove il laureato/ diplomato viene spesso messo a nuotare in un mare di squali. Il problema italiano è la scarsa concezione di ciò che produce, ossia dei veri e propri professionisti che la nostra Istruzione non riesce a trattenere, spesso per come quest'ultima viene finanziata (es. si vedano gli stipendi degli insegnanti, e la conseguente scarsa offerta di lavoro in quel settore).
L'elemento principale della mia dipartita è stato proprio questo: la mancanza di visione e continuità per le nuove generazioni, che mi ha fatto ahimè lasciare un così bel posto come l'Italia.
Posso chiederti che studi hai fatto, cosa stai facendo attualmente e dove?
Mmmhhh... per aver trovato le scuole secondarie superiori italiane migliori di quelle del paese di destinazione bisogna aver fatto un *buon* liceo in Italia ed essere andati a finire in USA od in UK... Non c'è sicuramente questo rapporto tra le scuole tecniche italiane ed i loro corrispondenti in Germania, Austria, Svizzera e forse Francia e Belgio...
Eccomi 10 anni di lavoro in ristorazione 3 diplomi , 1 master e a breve una triennale in tecnologia alimentare a ben 33 anni. In tutto questo prendo di più come operaio turnista che da responsabile di settore culinario o altre mansioni in azienda. Sinceramente punto a finire anche questo ultimo percorso e tra tre anni trasferirmi da un altra parte con figli e moglie, non c'è futuro in questo paese.
Non la trovo una mossa corretta questi incentivi. Io che mi sto qualificando qui in Italia(con grande difficoltà) e sono arrivato ad un buon livello professionale perché non posso avere determinati diritti così da essere incentivato a rimanere in Italia?
Poi un grande problema delle aziende Italiane è che quando vai a chiedere un straccio di aumento, ovviamente dimostrando l'acquisizione di competenze e conoscenze, ti ridono in faccia. Non si valorizzano le competenze negli anni dentro le aziende italiane.
Questo è un piccolo punto per la mia esperienza ed il discorso può essere molto più lungo.
L’Italia non è un paese per laureati, si va in contro a stipendi bassi, posti di lavoro mediocri, tasse alte anche su stipendi bassi come quelli italiani.
All’estero guadagno 4 volte tanto quello che guadagnavo in Italia e l’esperienza è molto più soddisfacente, difficile tornare con quella ridicola agevolazione fiscale.
Sono ormai ben 7 anni da quando ho lasciato L'Italia per il Regno Unito e gli aspetti che mi hanno colpito di più sono la burocrazia (qui e velocissima, semplice ed adatta per ogni esigenza) . Le persone in genere sono molto più educate e rispettose con una mentalità molto più aperta e inclusiva! La politica (fa schifo come ogni nazione) qui c'è il minimo salariario e si lavora per vivere, ed a lavoro l'ambiente è molto più incentivato alla crescita del personale, le opportunità sono ovunque e soprattutto molto più equo ed inclusivo.
In Italia non cambia mai nulla, la burocrazia la mentalità i politici fanno tutti molto pena. Se hai un lavoro devi chinarti e ringraziare Dio che ne hai uno, per non parlare della arretratezza a livello tecnologico. L'italia ormai purtroppo è buona solo per il turismo e le vacanze estive, niente di più e ciò mi dispiace molto.
2 soli problemi:
- stipendi bassi rispetto al costo della vita
- gestione da chifo della spesa pubblica
Questo sembra solo un video marchetta allo sponsor. Molto più interessante altri video, fatti sempre dal canale in merito al lavoro in Italia
Non ha alcun senso restare in Italia oggi. Tra circa 2 anni, quando di fatto ne avro' la possibilita', andro' via.
Se premi skip this ad ti porta direttamente ai ringraziamenti finali
Punto di riflessione: non è stato valutato un punto per me fondamentale; la qualità della vita. C’è anche chi riesce a fare carriera in Italia. A coloro, presumibilmente, credo aggradi maggiormente vivere in un contesto con bassa criminalità, alto livello di servizi etc etc. Quando una persona ha una situazione economica estremamente differente rispetto alla media del posto in cui vive, inizia a vederne i pericoli. Che senso ha avere redditi alti ma uscire di casa e rischiare la vita? Esistono quartieri blindati, è vero, ma ha senso vivere da “reclusi”?
Solo 337 mila in 10 anni... Anche fossero un milione in piú, onestamente pensavo molti, molti di piú.
E francamente se fossi un emigrato che si è stabilito altrove ed avessi una carriera avviata, me ne guarderei bene dal ritornare in italia.
Stipendi bassi, burocrazia stupidamente ingestibile e fisco nemico. Fare impresa in Italia onestamente, pagando tutto è quasi impossibile. Io sono in Australia e spero di riuscire a rimanere qua ed aprire qua un impresa e non tornare mai più in Italia
Anche io sono in Australia. Dove sei e cosa stai facendo?
non è citato uno dei problemi più gravi: la mentalità!
finché i nati prima dell'80/85 sono nel mondo del lavoro non si va da nessuna parte spesso questi sono dei superiori.
esempio classico il lavoro da remoto: si fa un lavoro 100% al pc eppure si deve recarsi in azienda perdendo tempo e bestemmiando in mezzo al traffico motivo? nessuno sensato...
Perdonate la schiettezza, ma sembra tutto un enorme spot per lo sponsor, che è in palese conflitto di interesse poiché vende corsi di formazione.
Che poi, anche a livello logico, i conti non tornano. Non serve formare nuovi professionisti, ma creare nuovi posti di lavoro per professionisti.
Alcuni commenti (pareri personali):
1) Ai cervelli in fuga non interessa NULLA il contratto a tempo indeterminato.
2) Secondo me hai messo troppo risalto la formazione ed i corsi. Non interessa fare corsi e formazione ma crescere attraverso l’esperienza e l’esposizione alle sfide che all’estero non hanno paura a porti anche se sei giovane
3) Hai ragione a dire che le grandi aziende straniere possono offrire percorsi di crescita mentre nelle piccole aziende italiane arrivi fino al gradino sotto al figlio del padrone. Poi stop e mangi m…
4) Le grandi aziende italiane ci sono ma sono molto “politicizzate” per cui la carriera è guidata da fattori esterni come nepotismo e raccomandazioni
5) Forse lo step successivo all’essere dipendenti in una piccola azienda in Italia dovrebbe essere quello di diventare imprenditore. Ma diventare imprenditore in Italia al giorno d’oggi non e’ vantaggioso (troppi rischi, scarsi servizi e troppe tasse)
6) La maggior parte dei cervelli in fuga proviene da famiglie benestanti. Per cui non e’ il denaro il loro driver
7) In Italia non sembra valere la legge di domanda ed offerta nel lavoro. Per esempio ci sono pochi ingegneri specializzati con alta domanda da parte delle aziende. Ma i salari non salgono, anzi. Sarà forse colpa dei contratti di lavoro sindacalizzati?
Il settimo punto in particolare mi ha sempre stupito, se mancassero davvero alcuni tipi di figure professionali sembrerebbe logico alzare le paghe. Probabilmente abbiamo un sistema produttivo che cerca ingegneri per fargli fare il lavoro dei periti, non abbiamo abbastanza posti di lavoro ad alta remunerazione. Nella mia azienda faccio il turnista sfigato e piglio più degli ingegneri in ufficio, quando dovrebbero prendere almeno il doppio o il triplo di me per i casini che hanno sul lavoro.
Non ha senso girarci attorno o fare finta che non sia così. Il motivo principale è che gli stipendi in Italia fanno pena e il costo della vita è allucinante. Un giovane con 1400€ a Milano è un poveraccio
@@iamwalt emigrano molto di più da altre regioni, il problema è che il lavoro non si trova o se si trova le condizioni sono pessime.
Io sto valutando di andare in Svizzera
se hai agganci è possibile, altrimenti non tifanno rimanere; la parte italiana meglio lasciarla perdere
@@Giuseppe-pq6mu io andrei a Basilea per iniziare, visto che li ho 4 zii e zie poi valuterò in base alle offerte che ci sono, comunque la parte italiana è la meno redditizia
e ci devi pure pensare..?
@@EscapeLands io sarei già lì ma sono bloccato per altri motivi
Aspetta ancora un po’. Vedrai che adesso la situazione migliorerà. Quest’anno torneremo a crescere dello 0,7% è un grande risultato
Non mi piace tirare fuori questi argomenti perchè si finisce spesso negli "ismi", ma il fatto esiste. Io conosco diverse donne, specie laureate in campo scientifico, che sono espatriate per il gendergap e per altri motivi riguardanti la discriminazione di genere. Attualmente in Italia è troppo spesso difficile preservare il proprio lavoro e creare una famiglia.
3:23 In realtà il Governo ha recentemente introdotto una penale in tal senso e di un ammontare tutt'altro che basso. Nel 2025-2026 dovrebbero esserci dei dati molto più precisi sulla fuga di cervelli.
Vero
Ma scusa da quest'anno è diventato obbligatorio registrarsi all'estero se si sta piu' di qualche mese e si percepisce un reddito. Quindi i calcoli li potranno rifare in modo più preciso...
Confermo i commenti. Italia mentalità del frega o sarai fregato (inutile cercare di fare il contrario); dei capi messi li a caso da fuori senza esperienza (raccomandazione) che pure pretendono che i dipendenti li aiutino, quando spetterebbe a loro stessi comandare. Ho lavorato 10 anni in azienda con meno di 15 dipendenti e con 1000 dipendenti, stessa cosa, nessuna crescita, solo tanti bravo e grazie mille: capo patriarca indecente, favoritismi, figa, vomito totale, non vado via solo per colpa dell'inglese e della mia pigrizia e paure :(
Guarda se potessi dire una cosa ad un giovane ragazzo di qualsiasi parte d'Italia sarebbe quella di fare le valige ed andare minimo minimo minimo in lombardia, meglio ancora a Milano. Ma proprio per avere un assaggio di cosa significa investire sulle figure professionali.
A Milano dove lavori 11 ore al giorno e non riesci a pagarti neanche un affitto? Quella Milano?😂 I ragazzi devono andare in Francia, Lietchenstein, Svizzera (evitando il Canton Ticino).
@@coprilettodelnapoli5466 ma parli per conoscenza diretta o per sentito dire? Perché io ci vivo e lavoro. Cioè sono qui...
@@ettore1785 per conoscenza. È pieno di ragazzi che si lamentano del precariato, magari tu essendo dell'85' sei arrivato giusto in tempo per ottenere un posto dove ti trattano da essere umano.
Sono un laureato in Germania da 5 anni.. non ho nemmeno mandato un curriculum in Italia dopo la laurea, ho provato subito all’estero. Dopo 2 mesi ho trovato lavoro
Ora con due figli trovo mooolto difficile ritornare in Italia. Meritocrazia, stipendio e servizi offerti nemmeno paragonabile a quelli italiani! Chissá se in Italia cambierà mai qualcosa
tra pochi mesi mi laureo e poi vorrei provare ad andare all'estero, anche per qualsiasi lavoro, come fabbrica o pulizie, ci sono possibilità a Berlino ?
Devi far morire la generazione fino agli anni 80, ma pure 90. Dagli anni 90 sono iniziate a esistere persone più attente ai propri diritti.