Video molto bello e interessante. Segnalo una imprecisione: il sistema trifase ha avuto una durata di 3/4 di secolo, non di 1/4; infatti è stato dismesso nel 1976. Per quanto riguarda la frequenza di 15 Hz bisogna dire che all'epoca la tecnologia non permetteva di costruire ingranaggi capaci di resistere agli elevati sforzi esercitati da una locomotiva, quindi niente ingranaggi e i motori giravano alla stessa velocità delle ruote. Dovevano girare lentamente e per questo è stata diminuita la frequenza da 45 Hz (rete elettrica della Valtellina di allora) a 15 Hz. In seguito in tutta Europa fu standardizzata la frequenza a 50 Hz per cui le ferrovie, che avevano numerose stazioni di conversione con rapporto fisso di 1/3, si trovarono con una frequenza di 16 2/3 Hz. Le ferrovie varesine, invece, ottenevano la corrente continua dalla rete trifase mediante delle convertitrici rotanti, perchè allora non esistevano i raddrizzatori che conosciamo oggi.
È una questione che anche noi abbiamo fatto fatica ad approfondire ma si trattava proprio di utilizzare solo 2 dei quattro motori quando si voleva andare più veloci mentre erano usati tutti e 4 a basse velocità, probabilmente per una questione di assorbimento di corrente o di spunto, se riusciremo ad approfondire l'argomento faremo uscire un video.
Per troppo tempo abbiamo dimenticato le ferrovie. Soprattutto di questi tempi in cui tanto si parla di ecologia. Il treno elettrico era e rimane il mezzo di trasporto più rispettoso dell' ambiente.
Cito l'elettrificazione in alternata monofase 6000 Volt della Ferrovia di Valle Brembana (1906 - 1966), come i tram delle Alpi Marittime (1909 - 1932).
Ci dispiace che questo tipo di video non ti sia piaciuto, stiamo lavorando anche ad altre serie che sono meno elaborate e più brevi, in cui la musica ha un peso e una presenza minori
Video molto istruttivo ed interessante , non sapevo neanche che una volta esistessero queste loco trifase e a "batterie " ho imparato un altra cosa , grazie zoo ferroviario 🥰😁
Bravi. Interessante la storia, sapevo ben poco in merito. Vi chiedo soltanto, se sapete, di essere più tecnici nell'argomento, per esempio: i loc. trifase avevano due striscianti come funzionavano nelle zone scambi? Ho saputo pure che questi loc. non erano sicuri per i macchinisti, c'è chi ci lasciava la pelle. È vero ciò? Aspetto gli altri video
Grazie, siamo contenti che ti piaccia il nostro video 😊, faremo del nostro meglio per spiegare aspetti tecnici interessanti come il funzionamento dei trifase sugli scambi.
Grazie per il feedback, nello specifico ti riferisci ai punti in cui la musica aumenta tra una parte parlata e l'altra oppure ai cambi tra due diverse canzoni?
Lavoro lodevole per l'interesse dell'argomento, seppure superficiale: non si parla della prima elettrificazione ferroviaria, a Baltimora nel 1895, realizzata per la compagnia Baltimore & Ohio da General Electric, con linea di contatto aerea, poi sostituita dalla terza rotaia, a corrente continua 750 Volt. Questo era, e rimase a lungo, il limite della trazione a corrente continua, per la difficoltà di isolamento nei motori e nei generatori. Non si accenna nemmeno che l'esperimento a corrente trifase della Valtellina fu attuato a spese e rischio completi della casa Ganz di Budapest, che l'aveva sviluppato, e proposto alla RA, grazie ai suoi valenti tecnici Zipernowski, Déri, e, soprattutto, Kandò, progettista di tutte le locomotive trifasi italiane sino al 1915. Il sistema monofase, che pure aveva i suoi sostenitori, non era, nel 1900, ancora sufficientemente sviluppato ed era giudicato poco promettente. La corrente continua a bassa tensione (appunto 750 V) richiedeva intensità di corrente esagerate, per la trazione pesante, non consentendo l'uso della linea aerea ma richiedendo una sezione di conduttori tale che solo la terza rotaia poteva assicurare, ma con eccessiva complicazione degli impianti e costante pericolo per il personale e per il pubblico. Viceversa la corrente trifase, da pochi anni una realtà pratica, grazie ai lavori di Galileo Ferarris e degli Ungheresi sopra citati, era decisamente più promettente e permetteva l'uso di tensioni più elevate (3000 V, quattro volte rispetto alla continua) e quindi di conduttori di sezione accettabile. Il ritardo nell'inaugurazione (l'impianto era pronto e collaudato nell'autunno del 1901) fu dovuto a difficoltà di captazione della corrente da parte dei rotabili, che portò alla distruzione di un buon tratto di linea aerea in tunnel, che costrinse a rifare da capo quasi tutto l'impianto.
RUclips vidéo par Italie ferroviaires je voudrais voir l'identification les dernier depuis ses débuts jusqu'à aujourd'hui des sillon Franco italien par les trains en video merci
Grazie per l'interesse e per aver apprezzato il video, al momento stiamo lavorando sulla prima stagione di questa serie, ma per il futuro tutto può succedere!
Delle Varesine a terza rotaia ho ricordo storico; narrazione succinta ed abbreviata al massimo, comunque ottima per coloro che non conoscono la storia delle nostre ferrovie, all'avanguardia sino all'esposizione di New York con le 220 a tre casse !
Grazie mille, in futuro potremmo valutare di fare delle versioni più approfondite sui singoli argomenti, dato che il focus di questa serie sarà sulle locomotive elettriche abbiamo pensato di abbreviare le partei storiche in modo da dare comunque un contesto storico ma senza esagerare con i dettagli, grazie per il feedback!!
Video molto bello e interessante. Segnalo una imprecisione: il sistema trifase ha avuto una durata di 3/4 di secolo, non di 1/4; infatti è stato dismesso nel 1976. Per quanto riguarda la frequenza di 15 Hz bisogna dire che all'epoca la tecnologia non permetteva di costruire ingranaggi capaci di resistere agli elevati sforzi esercitati da una locomotiva, quindi niente ingranaggi e i motori giravano alla stessa velocità delle ruote. Dovevano girare lentamente e per questo è stata diminuita la frequenza da 45 Hz (rete elettrica della Valtellina di allora) a 15 Hz. In seguito in tutta Europa fu standardizzata la frequenza a 50 Hz per cui le ferrovie, che avevano numerose stazioni di conversione con rapporto fisso di 1/3, si trovarono con una frequenza di 16 2/3 Hz.
Le ferrovie varesine, invece, ottenevano la corrente continua dalla rete trifase mediante delle convertitrici rotanti, perchè allora non esistevano i raddrizzatori che conosciamo oggi.
Grazie per le informazioni aggiuntive, siamo contenti ti sia piaciuto!
Complimenti per l'esposizione
Grazie!!
Bel video!!!
Ottimo video! Attendo con ansia il seguito
molto interessante, bravo!!!
Grazie!!!
Video con immagini e dati tecnici e cronologici ed anche politico-burocratici eccellente. Bravi. Noi ferrovipatici godiamo di queste chicche
Grazie, non vediamo l'ora di pubblicare i prossimi video
bello, grazie, attendo il seguito
Siamo felici che ti sia piaciuto, ci stiamo lavorando 😉
Bella iniziativa, molto interessante!
In attesa delle prossime puntate
molto bello e ben fatto ..bravi
Grazie mille 💪🏼
molto bello e interessante. Aspetto i prossimi video !!
Grazie, stiamo lavorando alla serie, non vediamo l'ora di potervi dire di più!
video eccellente ....grazie per le spiegazioni dettagliate
Grazie mille, a breve iniziamo a lavorare sui seguiti!!
Ciao,bello,quello che non mi torna è la faccenda delle due velocità con quattro o due motori,forse di tratta di combinazioni serie parallelo.
È una questione che anche noi abbiamo fatto fatica ad approfondire ma si trattava proprio di utilizzare solo 2 dei quattro motori quando si voleva andare più veloci mentre erano usati tutti e 4 a basse velocità, probabilmente per una questione di assorbimento di corrente o di spunto, se riusciremo ad approfondire l'argomento faremo uscire un video.
Per troppo tempo abbiamo dimenticato le ferrovie. Soprattutto di questi tempi in cui tanto si parla di ecologia. Il treno elettrico era e rimane il mezzo di trasporto più rispettoso dell' ambiente.
Cito l'elettrificazione in alternata monofase 6000 Volt della Ferrovia di Valle Brembana (1906 - 1966), come i tram delle Alpi Marittime (1909 - 1932).
Gli stacchi musicali sono proprio pallosi !!!
Ci dispiace che questo tipo di video non ti sia piaciuto, stiamo lavorando anche ad altre serie che sono meno elaborate e più brevi, in cui la musica ha un peso e una presenza minori
Video bellissimo, ti prego voglio anche gli altri video 🙏🏻
Sono contento che ti piaccia, stiamo lavorando alla "prima stagione"
Video molto istruttivo ed interessante , non sapevo neanche che una volta esistessero queste loco trifase e a "batterie " ho imparato un altra cosa , grazie zoo ferroviario 🥰😁
Grazie mille, abbiamo centrato l'obiettivo allora 😉
@@MidWorldStudios si😂😁
Bravi. Interessante la storia, sapevo ben poco in merito. Vi chiedo soltanto, se sapete, di essere più tecnici nell'argomento, per esempio: i loc. trifase avevano due striscianti come funzionavano nelle zone scambi? Ho saputo pure che questi loc. non erano sicuri per i macchinisti, c'è chi ci lasciava la pelle. È vero ciò?
Aspetto gli altri video
Grazie, siamo contenti che ti piaccia il nostro video 😊, faremo del nostro meglio per spiegare aspetti tecnici interessanti come il funzionamento dei trifase sugli scambi.
Le interruzioni musicali risultano alquanto fastidiose e spezzano la continuita' dell'esposizione. Forse conviene eliminarle.
Grazie per il feedback, nello specifico ti riferisci ai punti in cui la musica aumenta tra una parte parlata e l'altra oppure ai cambi tra due diverse canzoni?
Lavoro lodevole per l'interesse dell'argomento, seppure superficiale: non si parla della prima elettrificazione ferroviaria, a Baltimora nel 1895, realizzata per la compagnia Baltimore & Ohio da General Electric, con linea di contatto aerea, poi sostituita dalla terza rotaia, a corrente continua 750 Volt. Questo era, e rimase a lungo, il limite della trazione a corrente continua, per la difficoltà di isolamento nei motori e nei generatori. Non si accenna nemmeno che l'esperimento a corrente trifase della Valtellina fu attuato a spese e rischio completi della casa Ganz di Budapest, che l'aveva sviluppato, e proposto alla RA, grazie ai suoi valenti tecnici Zipernowski, Déri, e, soprattutto, Kandò, progettista di tutte le locomotive trifasi italiane sino al 1915. Il sistema monofase, che pure aveva i suoi sostenitori, non era, nel 1900, ancora sufficientemente sviluppato ed era giudicato poco promettente.
La corrente continua a bassa tensione (appunto 750 V) richiedeva intensità di corrente esagerate, per la trazione pesante, non consentendo l'uso della linea aerea ma richiedendo una sezione di conduttori tale che solo la terza rotaia poteva assicurare, ma con eccessiva complicazione degli impianti e costante pericolo per il personale e per il pubblico. Viceversa la corrente trifase, da pochi anni una realtà pratica, grazie ai lavori di Galileo Ferarris e degli Ungheresi sopra citati, era decisamente più promettente e permetteva l'uso di tensioni più elevate (3000 V, quattro volte rispetto alla continua) e quindi di conduttori di sezione accettabile. Il ritardo nell'inaugurazione (l'impianto era pronto e collaudato nell'autunno del 1901) fu dovuto a difficoltà di captazione della corrente da parte dei rotabili, che portò alla distruzione di un buon tratto di linea aerea in tunnel, che costrinse a rifare da capo quasi tutto l'impianto.
RUclips vidéo par Italie ferroviaires je voudrais voir l'identification les dernier depuis ses débuts jusqu'à aujourd'hui des sillon Franco italien par les trains en video merci
Grazie per l'interesse e per aver apprezzato il video, al momento stiamo lavorando sulla prima stagione di questa serie, ma per il futuro tutto può succedere!
Delle Varesine a terza rotaia ho ricordo storico; narrazione succinta ed abbreviata al massimo, comunque ottima per coloro che non conoscono la storia delle nostre ferrovie, all'avanguardia sino all'esposizione di New York con le 220 a tre casse !
Grazie mille, in futuro potremmo valutare di fare delle versioni più approfondite sui singoli argomenti, dato che il focus di questa serie sarà sulle locomotive elettriche abbiamo pensato di abbreviare le partei storiche in modo da dare comunque un contesto storico ma senza esagerare con i dettagli, grazie per il feedback!!