Sonno spagnolo. Sego il canale da molto tempo. Congratulazione per la rivista e per questo programma. ( ma scusate per il mio italiano que in fatto ho imparato quasi exclusivamente su Límes, grazie anche per questo ). Soltanto apuntaré piccoli errori de Fabrizio: Perejil e Gilbiterra (noi diciamo Gibraltar) non sono lo stesso. Perejil e una piccola isola sur la Costa Maroquina Il banco Santander non é catalano ma de la regione de Cantàbria al nord (vicino a País Basco) Più importante, penso che Fabrizio, Límes e in generale la politica italiana non parlano de la imagine (piuttosto d'ammirazione) che per l'appunto l' Spagna (ma non soltanto) ha de l' Italia. Questo potrebbe essere geopoliticamente molto utile per l' Italia.. Gli spagnoli a le anni 80 e 90 non vogliamo essere migliori que voi, soltanto vogliamo essere come voi ( piuttosto che come gli francesi o tedeschi) L' Italia non ha usato questo per diventare un polo de riferimento Mediterráneo e latino a Europa.
Totalmente d'accordo con te Ivan, l'Italia è un Paese con grande prestigio e per questa ragione viene spesso criticata e denigrata: a volte per motivi giusti (debito pubblico, scarsità nell'utilizzare i fondi europei, burocrazia asfissiante, e giustizia lenta) ma altre volte per appannare il prestigio di cui sopra. E i primi a denigrare l'Italia sono gli italiani stessi, purtroppo.
Yo soy italiano y vivo en Valencia. Estoy bastante de acuerdo con aquel que dices, yo siempre espero que el Mediterraneo sea un polo de dominacion italiana y espanola, pero esta parece mas fanta-politica. Un abrazo.
Hola 👋👋 no pasa nada hermano ... algunos todavía tienen errores,yo soy Italiano y llevo viviendo en Euskadi desde el 1997... casi escribo mejor el castellano que el italiano 😆😆😆un abrazo...
L'Italia non ha interesse nel Mediterraneo e nel mondo latino perché l'Italia è il nord Italia e questo territorio non ha niente a che vedere storicamente col mediterraneo, ed economicamente è lagato al nord Europa (Germania).
Lavoro spesso in Italia e ho molti amici italiani, sia qui che là. La mia sensazione è che siamo popoli fratelli, non mi sento in un paese straniero come in Francia, anche la lingua ci avvicina molto. La politica è un'altra cosa. Lei dice che gli spagnoli pensavano di superare l'Italia, ma non erano gli spagnoli, è stata una frase di Zapatero all'apice dello sviluppo dell'economia del "mattone". Sono sicuro che ha aumentato l'autostima di alcune persone per una settimana, ma non ho mai percepito una sorta di competizione tra noi. Fondamentalmente ci piacciamo e questo dovrebbe essere un tesoro per collaborare di più a livello politico!
Fabrizio Maronta, sempre preciso, acuto e profondo nelle analisi, una marcia in piu' nello spiegare particolari e sfumature, la competenza nel presentare le varie situazioni economiche di ogni paese, dalla sua fondazione ad oggi, per esempio la Spagna, con la sua audace industria turistica, fondata pero' su un turismo molto economico ed infrastrutture fragili dal punto di vista degli edifici. Bravo Fabrizio !!
Sempre utili ed esaustivi come sempre, e ottimo lavoro. Una sola stonatura! La Spagna non fu un "impero basato sul saccheggio" o meglio lo furono un po' tutti secondo gli standard di oggi. I conquistadores vanno rivalutati. Essi infatti seppur riducono in schiavitù gli indios, essi vivevano il giogo atzeco dove erano schiavi e sacrifici umani pure. Non ebbero scelta e decisero di appoggiare gli spagnoli. Gli aztechi così come gli inca erano una ristretta casta di guerrieri che soggiogavano con la forza il resto della popolazione. È per questo che crollarono in poco tempo all'arrivo spagnolo, mica per i fucili perché volendo gli avrebbero fatti a pezzi gli spagnoli (20mila vs qualche centinaio)
Pensavo anche io alla Spagna e credo che dopo la chiusura della situazione in Ucraina ,spero presto e positivamente anche se difficile da prevedere ,ci saranno momenti ma anche prima in cui gli aspetti economici e politici che riguarderanno i rapporti bilaterali e non solo dei quattro Stati citati ,Spagna ,Francia ,Italia e Germania ,con raggruppamenti intrecciati per vari campi e questioni potrebbe essere una soluzione o un tentativo importante nel quadro del Mediterraneo ed Europeo e internazionale . Molto si dovrà continuare a progettare e decidere con gli altri gruppi di Paesi Europei che potrebbero formarsi pur mantenendo un quadro unitario. I Paesi come quelli di lingua neo.-latina e la Germania possono avere nonostante le guerre e la Storia una certa omogeneità di Interessi sia pure diversificati e di visione ,oltre che di cultura e di rapporti antichi ,tali da poter essere efficace anche in una più ampia collaborazione con l'Europa unita e non solo.Grazie per il quadro che siete riusciti a far emergere nella discussione ,molto stimolante se ci saranno sviluppi.
Ottima analisi, ritengo molo utile analizzare il ruolo della Spagna in chiave geopolitica specialmente all'interno dello scacchiere mediterraneo dove possono giocarsi partite molto importanti in particolare sul piano economico.
Limes sostiene da tempo l importanza strategica del mediterraneo e dei mari. Come popolo, come clima e cultura gli spagnoli sono mediterranei come noi, molto più della Francia. Dobbiamo investire sulla spagna per condividere interessi comuni e per creare un partenariato che possa portare ad accrescere la nostra influenza in nord africa ma soprattutto in tutto il bacino del mediterraneo. Un asse Madrid Roma Atene a propulsione Italiana potrebbe creare grandi opportunità soprattutto per il centro-sud dello stivale
Ho ascoltato con grande attenzione, sono uno storico e vi seguo con grande interesse, ma credo che questa puntata non è stata proprio all'altezza. Ho sentito tante imprecisioni riguardo alcuni dati geografici ma anche riguardo certi dati e fatti dal punto di vista economico. (Si parla del "mezzogiorno" spagnolo citando la Navarra per esempio, quando in realtà è una delle regioni più ricche ed sviluppate, oppure del banco Santander la cui sede si trova nella Cantabria e non nella Catalogna) . Sicuramente l'argomento del settore turistico appena abbozzato ed esemplificato citando Benidorm non rispecchia completamente la realtà di un settore che, sicuramente ha avuto uno sviluppo certamente sbagliato fino agli anni 90, ma che negli ultimi anni sta sviluppando una vera e propria industria, diversificando i prodotti e investendo per favorire un aumento significativo della spesa dei turisti internazionali. Inoltre quando si parla delle cause del crollo dell'impero spagnolo, secondo me l'analisi è troppo vago. L'impero spagnolo depredava le materie prime delle colonie tanto quanto lo facevano gli altri imperi coloniali citati. La dipendenza dell'estrazione dei metalli però no si è tradotta in uno sviluppo dell'industria manifatturiera e della classe borghese perché questi metalli preziosi erano andati a finire nelle mani delle banche dell'epoca italiane e soprattutto olandesi che a sua volta prestavano i fondi alla corona asburgica per mantenere delle guerre di religione in tutta Europa. Questo modello è particolarmente evidente durante il regno di Carlo V e anche di suo figlio Filippo II. Il primo un re tedesco più interessato a diventare l' imperatore sopra tutti i principi tedeschi con la bandiera della religione cattolica. Insomma, argomenti da approfondire...
Non capisco l' inquadratura perenne del sig. Desiderio che annuisce (con la biblioteca virtuale alle spalle e la maglietta jazz) , sarebbe più corretto mettere a schermo pieno l'intervistato no?
Magari mi sbaglio ma onestamente non ho mai visto la Spagna come uno stato importante in generale, diciamo influente nell'Unione Europea in piccolo ma soprattutto internazionalmente in materia di geopolitica
@@parisq9804 G7 e G20 sono istituzioni ormai morte senza alcun senso..... Comunque la Spagna nel G20 potrebbe starci benissimo, cioè se pensi che dentro ci sono paesi come Messico, Sudafrica, Indonesia.
@@parisq9804 Ma cosa vuole che conti essere o no nel G7? L'Italia è nel G7 e quindi? Oggi è stato pubblicato un report che certifica che i nati dopo il 1986 sono la generazione con minori ingressi dal boom economico. Sei nel G7 ma con un mercato del lavoro sottopagato e ultra-precario (molto di più della Spagna, dove già c'è un salario minimo per legge). Tra l'altro ho parlato di cagnolino al guinzaglio Usa (Nato), riferendomi alla totale ininfluenza in campo internazionale senza il placet di Washington. Ripeto: ne' più ne' meno che l'Italia. Tra l'altro, le posso dire che in quanto a servizi pubblici, infrastrutture e decoro urbano, la Spagna è nettamente superiore a gran parte dell'Italia.
mah... vero che alfonso non è un vero e proprio "presentatore" perchè è lui stesso parte di Limes, ma dato che ha quel ruolo dovrebbe anzi ritagliarsi meno tempo possibile.
Non sembra che la Spagna sia stata un impero di saccheggio come quello inglese, francese e olandese, tenendo conto delle università, degli ospedali, delle strade, dei castelli costruiti in America, Asia ed Africa e tanto meno considerando che Madrid è sempre stata un villaggio rispetto a Lima o Città del Messico. Quella visione "premoderna" è una ripetizione della già nota leggenda nera anglofila. Peccato che dicano ancora bugie.
@@matteosantini3242 Dove c'erano 100 milioni di indigeni? Le stime più esagerate della popolazione precolombiana in Mesoamerica e nell'area andina sono ben al di sotto di quella cifra. Inoltre, a differenza di inglesi, olandesi e francesi, la Spagna era caratterizzata da un incrocio di razze con le popolazioni autoctone. Puoi ancora vedere gli indigeni nell'America spagnola oggi. Lo stesso non si può dire delle colonie inglesi in Nord America. È tempo di abbandonare quelle bugie di matrice inglese ma non solo.
@@fundacionhoracioducharne capisco cio che intendi e sono d'accordo con te, in quel caso si parla di 150/200 milioni, ovviamente è una stima in 200 anni. Detto questo, credo solo sia giusto distinguere due tipi di impero: quelli che studiano e apprendono la cultura altrui per arricchirsi, lasciando una pseudo-liberta al conquistato e quelli che uccidono, impongono e ricostruiscono.
@@matteosantini3242 Bene, Matteo, ti consiglio di leggere il luterano Von Humboldt che visitò l'America spagnola nel 1800 e fece delle stime, ovviamente, molto inferiori a quelle che dici. Ci sono imperi pessimi ma nel caso della Spagna è difficile parlare di impero perché non c'era imperatore.
Comunque non è corretto dire che storicamente i primi imperi commerciali moderni europei siano stati quello britannico e quello olandese. Quello che inglesi e olandesi iniziarono a fare dopo il 1600, i genovesi e i veneziani lo facevano già 3-400 anni prima. Le prime talassocrazie europee dopo la caduta di Roma sono state quelle italiane, e se non vi fossero state le guerre d’Italia nel momento di massimo splendore economico e culturale italiano, probabilmente avremmo avuto un ruolo d’avanguardia anche nella scoperta americana, dove invece influimmo ma da dietro le quinte. È dopo la Controriforma, con la “chiusura” del mondo cattolico, che le potenze protestanti del nord hanno occupato spazio e iniziato le loro età imperiali, ma è una visione tipicamente illuministica e anglofila pensare che il mondo moderno cominci nel 1700 in Inghilterra. Le banche e la finanza europea le hanno inventate gli italiani e sopratutto i genovesi, i fiorentini e i veneziani. Nel 1300 Firenze da sola aveva un Pil pari a quello dell’intera Inghilterra e un sistema finanziario e bancario incredibile.
Quel signore che parla, con dietro un carta dell'asia orientale, dice relativamente alla fornitura di armi all'ucraina che la Spagna sta facendo meno di Regno Unito e Polonia " solo per restare nell'Unione Europea". Ma lo sa che il Regno Unito, pur mandando un grosso numero di armi all'ucraina, ormai da alcuni anni non fa piu parte dell' Unione Europea ?? Ma è questa la sua informazione ?
Vedo che nel commento ovvia il conflitto politico tra Spagna e Algeria che ha portato alla chjusura del gasdotto Algeria e Spagna attraverso il Marocco.
ma nessuno considera che il gas liquido provoca un inquinamento molto più alto di quello trasportato con le pipeline? ( gli americani lo producono almeno in parte con il fracking , il che significa l'impiego di solventi, poi c'è il trasporto con le navi e ce ne vogliono moltissime per i nostri fabbisogni. Senza considerare i costi molto più alti ed i rischi intrinsechi all'uso delle navi). Ma la signorina Greta dove sta? Tace compiacente di quedto disastro.?
La signorina Thunberg e gli altri nazi ambientalisti devono farsi una ragione che in questo momento non si può mandare a puttane milioni di posti di lavoro perché dobbiamo prenderci cura dell’ambiente. Soprattutto perché non ci riprenderemmo più
Condivido pienamente, la tizia gretina ha terminato il suo lavoro per la quale è stata ingaggiata dai soliti noti. Adesso aspettiamo la pacifista di turno che dovrà farci accettare l'aumento abnorme del costo dell'energia. Tutti uniti e coperti verso il disastro economico.
il problema inquinamento per ora e` nel cassetto, basti pensare che la Germania chiude il nucleare e si ributta sul pulitissimo carbone, a cui ci affidiamo anche noi
Secondo me io nord e centro Italia se volesse forse potrebbe avere la forza di andare per mare su parte dei Balcani e parte del nord Africa. Forse. Il sud Italia non ce la fa.. potremmo essere socio forse minoritario con la Francia. Li si la potenza sarebbe accresciuta anche se i francesi hanno in alta visione di loro. Bin Libia si è un po’ fatto così per ora. Bisognerebbe parlarne e vedere cosa ne pensano gli americani anche e forse sopratutto. Però si area Balcani e nord Africa potrebbero essere sfruttate molto di più dall’Italia. Come come Appeal e diplomazia l’Italia è secondo me molto forte anche perché non ha un passato coloniale nefasto anzi penso che in Libia rimpiangeranno di non avere più solo l’Italia per i prossimi decenni.
Molto interessante e ben fatto, si tratta comunque di una visione italiana… ho frequentato delle lezioni in Germania e in Svizzera e devo dire che euroquod al nord sembra avere un altra forma, tipo Francia-Germania-Benelux-ev.Polonia ma si parla sempre meno di Spagna e tantomeno di Italia che da Berlusconi in avanti viene considerata inaffidabile e ripiegata su se stessa e non in grado di agire. Parlano di un Europa con un nucleo forte decisionista in grado di gestire anche un esercito, nucleo in cui Italia e Spagna non possono far pare. Ma … vedremo
@@vivaiomate8329 e allora bisogna darsi da fare essere credibili ed affidabili, poi vi sarà nuovamente un Europa mediterranea, se poi in Germania siano tanto meno umanisti rispetto al sud e poi tutto da vedere...ed in fatto di integrazione donne, gender, diritti civili fine vita ho l'impressione che sud Europa somiglia di più all'est che al nord..
Vorrei solo dire che noi siamo terza economia europea, secondo paese manifatturiero dietro la Germania a livello europeo, abbiamo una bella flotta, ottava potenza a livello mondiale per Stato-pil, piazzati al centro del Mediterraneo e in posizione molto ma molto strategica e con contatti intimi sia con la Germania (il Nord Italia sta nella sfera di influenza tedesca) e sia con la Francia (trattato del Quirinale). Posizionati tra la mitteleuropa (Trieste era porto strategico prima austriaco) e sia sopra l'Africa e voi mi dite che non contiamo nulla?!
@@vincenzojacomella9533 vorrei inoltre ricordare anche il rapporto strategico che Italia ha non solo con Francia e Germania ma anche con gli Usa, la Polonia le sembra che ha la stessa importanza nostra? Se parlano della Polonia é solo per funzione antirussa e perché é la fissazione di Berlino, ma parliamo chiaramente l'Italia é contributore netto di UE e paese fondatore oltre che tutte le cose che ho detto precedentemente
@@chiaravalerio8854 Siamo 3o Pil (4o se contiamo UK) ma fanalino di coda per la crescita, quindi in fase di arretramento, da 15 anni... Abbiamo una manifattura in costante smantellamento, e comunque di proprietà estere o appartenenti a filiere del valore estere (tedesche, francesi, americane..); stesso vale per la flotta, che è alle totali dipendenze USA. Abbiamo zero autonomia politica, purtroppo, e sì, potremmo contare, se la nostra classe dirigente non si comportasse come un'agenzia fallimentare che non fa altro che svendere asset.
Esatto. Molto bello e completo l'intervento di Fabrizio. Perejil, però, è solo un isolotto spagnolo proprio di fronte alle coste del Marocco, che fu "invaso" da un gruppetto di poliziotti marrocchini all'epoca di Aznar, e subito "riconquistato" dai valorosi soldati ispani
la spagna è menzionata molto poco quando si parla di NATO, non è presente neanche nel G7 eppure e una nazione importante. Poi non vengono mai pubblicate dichiarazioni da parte dei diplomatici spagnoli.
Rimango sempre basito dall’ammontare di subordinate e precisazioni che Maronta riesce ad aprire nella stessa frase. Risultato: non arriva al punto e non si capisce quale sia il messaggio chiave. Almeno Fabbri in questo era molto bravo.
I rigassificatori.. se posti in località a forte produzione agroalimentare possono fornire grandi quantità di freddo, con forte risparmio energetico ( studi del 2011).. ovviamente in Italia li andiamo a posizionare in mare...forse per congelare il pesce? 🙄
Non per il pesce ma per il gas che viene trasportato via mare tramite apposite navi, in futuro quando avremo dei treni per trasportare le navi nell'entroterra useranno sicuramente la tua idea
@@giovannizentilin7015 Ma le navi io spesso le ho viste arrivare in posti chiamati porti.. le cisterne se grandi usano pure delle "isole" apposite di scarico.. in Spagna come hanno fatto? Geniale l'idea di trasportare le navi sui treni.. Evidentemente usata in universi paralleli...🤣
Oltre a considerazioni di tipo logistico, credo che il posizionamento in mare dei rigassificatori italiani corrisponda ad un'esigenza di sicurezza. Il processo di trasformazione dallo stato liquido allo stato gassoso presenta degli elevati rischi di deflagrazione e l'Italia, a differenza della Spagna, è un paese ad alta densità di popolazione. Un incidente su un eventuale rigassificatore a terra comporterebbe delle gravi conseguenze sulla popolazione circostante....
@@gianlucapiunti6202 Questo potrebbe essere sensato, ma vi sono molte attività similari con le stesse problematiche, sulla terraferma. In ogni caso le operazioni ad una certa distanza dalla costa in caso di mare grosso non le vedo bene...
Ma che cavolo dice Maronta, Perejil è Tura in italiano NO Gibilterra e tante altre inesattezze. È sempre cosí superficiale e peccato che Limes sia una rivista di specialisti. Povera Italia!
Minuto 2:08 il signore esperto in geopolítica probabilmente lo sarà, ma in geografia è ha un zero. “La Spagna confina con l’Europa solo con la Francia…” E il Portogallo? Non vedi la sua stessa mappa? Esperti…
Piccolo appunto: come al solito la differenza abissale tra le macroregioni italiane viene sempre sminuita e trascurata ovunque e da chiunque, anche da un esperto come l'oratore del video (del resto i romani hanno da sempre badato più ai propri privilegi e ad accontentarsi di essere secondi piuttosto che onorare e impegnarsi a fare la capitale di una nazione). La regione più povera della Spagna, la Estremadura, è messa decisamente meglio di Sicilia, Campania, Puglia e Calabria. E dato statistico ancora più grave le regioni italiane di cui sopra insieme fanno 18 milioni di persone, quasi metà di tutta la Spagna. Sarebbe ora di finirla con queste sparate superficiali perché la situazione italiana è unica ed estrema.
Hai assolutamente ragione su questo punto. Mi stupisce l'assenza dello Stato in Italia. La Spagna ha un PIL per capita inferiore a quello dell'Italia, riscuote meno tasse e tuttavia l'investimento dello Stato nelle regioni più povere è chiaramente percepibile. Il Sud Italia (e includo in parte anche il Lazio) soffre di un insultante abbandono. Basta passeggiare in una qualsiasi città dell'Andalusia e della Campania per rendersi conto della differenza. Cosa fa lo Stato italiano con i soldi?
@@vicenteromero6946 purtroppo su questo argomento vige una specie di propaganda, e da sempre praticamente. Anche i meridionali stessi non se ne accorgono, salvo poi andare a vendere i calzini fuori le stazioni, quasi sempre giovani e padri di famiglia. Si parla sempre di differenza nord-sud, questione meridionale, aiuti al sud ecc ma non ho mai visto un approfondimento economico serio su questo argomento, sulle estreme differenze citate sopra o sul perché un territorio così vasto, da circa 20 milioni di persone, praticamente uno stato medio grande in Europa, non abbia una propria struttura economica/industriale capace di soddisfare i propri bisogni senza dover praticamente importare tutto dal nord. Non esistono banche, nessuna grande azienda, sopratutto quelle strategiche, non esistono saloni, fiere o grandi eventi di portata almeno nazionale (anche sportivi, musicali ecc, l'ultimo Eurofestival si è tenuto ovviamente a Torino, giusto per fare un piccolo esempio, visto che al sud sarebbe stato impossibile), non esistono imprese edili (quelle dei grandi appalti pubblici) né energetiche. Per non parlare del monopolio delle informazioni con reti televisive e testate giornalistiche a trazione settentrionale (abbiamo solo la capitale che compensa un po' ma i romani sono già troppo contenti di non essere al sud e per loro va bene così, a loro non interessa che Milano se li sta fagocitando lentamente). E che dire dell'emigrazione giovanile? Negli ultimi 10 anni sono emigrati al nord o all'estero più di un milione di ragazzi, poi ci lamentiamo se in Campania, Sicilia o Calabria ci ritroviamo certi personaggi...eccerto! La futura classe dirigente viene uccisa nella culla! E il gioco si perpetua...La lista sarebbe lunghissima ma il concetto è che al sud non si produce neanche la carta igienica....
@@giuliolupo1 Non mi riferivo fondamentalmente a questo, lo squilibrio nord-sud è molto evidente anche in Spagna. In questo senso abbiamo realtà parallele: un nord ben comunicato via terra e via mare con il resto dell'Europa e un sud in circostanze geografiche più sfavorevoli. Questo accade in tutto il mondo; in Cina le coste e le abbondanti vie fluviali sono molto più sviluppate del resto, così come entrambe le coste degli Stati Uniti. La differenza è che il nord Italia è più ricco e popolato della Spagna. La mia riflessione, forse superficiale, è che nonostante sia molto critico nei confronti dell'operato dei governi spagnoli, ho l'impressione che lo Stato italiano faccia ancora meno di quello spagnolo per riequilibrare queste differenze. È vero che determinati aspetti sono di competenza dei governi locali, ma altri sono di competenza del governo centrale....
@@vicenteromero6946 appunto. Come mai avviene questo? Io credo che sia lo strapotere economico del nord, anche a livello politico. Con una totale mancanza di rispetto e considerazione del meridione. Non so come sia il sentimento nazionale generale in Spagna ma qui in Italia è praticamente inesistente.
@@leonidaleonida697 mi chiedo semplicemente come può avere un'opinione su un video che ha visto in maniera parziale. A meno che non abbia canali differenti e averlo visionato prima della condivisione su RUclips. Su Biden non ho capito cosa intenda.
@@leonidaleonida697 il video dura 36 minuti. L'"opinione avversa" è stata pubblicata 6 minuti dopo la condivisione sul canale. Non contesto l'opinione, ma la tempistica. Su cosa si basa?
Sonno spagnolo. Sego il canale da molto tempo. Congratulazione per la rivista e per questo programma. ( ma scusate per il mio italiano que in fatto ho imparato quasi exclusivamente su Límes, grazie anche per questo ).
Soltanto apuntaré piccoli errori de Fabrizio:
Perejil e Gilbiterra (noi diciamo Gibraltar) non sono lo stesso. Perejil e una piccola isola sur la Costa Maroquina
Il banco Santander non é catalano ma de la regione de Cantàbria al nord (vicino a País Basco)
Più importante, penso che Fabrizio, Límes e in generale la politica italiana non parlano de la imagine (piuttosto d'ammirazione) che per l'appunto l' Spagna (ma non soltanto) ha de l' Italia. Questo potrebbe essere geopoliticamente molto utile per l' Italia..
Gli spagnoli a le anni 80 e 90 non vogliamo essere migliori que voi, soltanto vogliamo essere come voi ( piuttosto che come gli francesi o tedeschi) L' Italia non ha usato questo per diventare un polo de riferimento Mediterráneo e latino a Europa.
Totalmente d'accordo con te Ivan, l'Italia è un Paese con grande prestigio e per questa ragione viene spesso criticata e denigrata: a volte per motivi giusti (debito pubblico, scarsità nell'utilizzare i fondi europei, burocrazia asfissiante, e giustizia lenta) ma altre volte per appannare il prestigio di cui sopra.
E i primi a denigrare l'Italia sono gli italiani stessi, purtroppo.
Yo soy italiano y vivo en Valencia.
Estoy bastante de acuerdo con aquel que dices, yo siempre espero que el Mediterraneo sea un polo de dominacion italiana y espanola, pero esta parece mas fanta-politica.
Un abrazo.
Scrive benissimo!
Hola 👋👋 no pasa nada hermano ... algunos todavía tienen errores,yo soy Italiano y llevo viviendo en Euskadi desde el 1997... casi escribo mejor el castellano que el italiano 😆😆😆un abrazo...
L'Italia non ha interesse nel Mediterraneo e nel mondo latino perché l'Italia è il nord Italia e questo territorio non ha niente a che vedere storicamente col mediterraneo, ed economicamente è lagato al nord Europa (Germania).
Finalmente sentiamo parlare di Spagna, sembrava non esistesse. Grazie
Maronta sempre molto bravo e preparato, con una comunicazione estremamente efficace. Puntata diversa dal solito, molto interessante... bravo Fabrizio
Molto interessante, spero che il progetto di Euroquad si applichi, soprattutto per contenere questo maledetto spostamento ad Est dell'Europa.
Siete sempre positivi
Gracias!!
Lavoro spesso in Italia e ho molti amici italiani, sia qui che là. La mia sensazione è che siamo popoli fratelli, non mi sento in un paese straniero come in Francia, anche la lingua ci avvicina molto.
La politica è un'altra cosa. Lei dice che gli spagnoli pensavano di superare l'Italia, ma non erano gli spagnoli, è stata una frase di Zapatero all'apice dello sviluppo dell'economia del "mattone". Sono sicuro che ha aumentato l'autostima di alcune persone per una settimana, ma non ho mai percepito una sorta di competizione tra noi. Fondamentalmente ci piacciamo e questo dovrebbe essere un tesoro per collaborare di più a livello politico!
Fabrizio Maronta, sempre preciso, acuto e profondo nelle analisi, una marcia in piu' nello spiegare particolari e sfumature, la competenza nel presentare le varie situazioni economiche di ogni paese, dalla sua fondazione ad oggi, per esempio la Spagna, con la sua audace industria turistica, fondata pero' su un turismo molto economico ed infrastrutture fragili dal punto di vista degli edifici. Bravo Fabrizio !!
Esposizione tra le più esaustive ed interessanti del vostro canale, complimenti a Limes e a Fabrizio in particolare
Puntata molto intetessante!
Alfonso Desiderio con la maglia del disco di Coltrane "Blue Train" e' poesia pura!
Dopo quella di Matrix!
Grazie per questo doveroso approfondimento della situazione spagnola. Saluti dalla prof di geografia!
Sempre interessante!
Bravissimi
Ottima analisi!
Ottimi come sempre. L'unica "pecca" è che FORSE vi schiacciate troppo i piedi.
Grande Video; Complimenti
Grazie molte
Molto competente Fabrizio! La dolorosa uscita di Fabbri in realtà ha lasciato spazio a diversi esperti di rilievo
Sempre utili ed esaustivi come sempre, e ottimo lavoro.
Una sola stonatura!
La Spagna non fu un "impero basato sul saccheggio" o meglio lo furono un po' tutti secondo gli standard di oggi.
I conquistadores vanno rivalutati. Essi infatti seppur riducono in schiavitù gli indios, essi vivevano il giogo atzeco dove erano schiavi e sacrifici umani pure. Non ebbero scelta e decisero di appoggiare gli spagnoli.
Gli aztechi così come gli inca erano una ristretta casta di guerrieri che soggiogavano con la forza il resto della popolazione.
È per questo che crollarono in poco tempo all'arrivo spagnolo, mica per i fucili perché volendo gli avrebbero fatti a pezzi gli spagnoli (20mila vs qualche centinaio)
Esatto!! Ben detto!
Il disgraziato e genocida modello coloniale anglosassone ha cercato di nascondersi dietroaat
Dietro el colonialismo 'cristiano' spagnolo
Pensavo anche io alla Spagna e credo che dopo la chiusura della situazione in Ucraina ,spero presto e positivamente anche se difficile da prevedere ,ci saranno momenti ma anche prima in cui gli aspetti economici e politici che riguarderanno i rapporti bilaterali e non solo dei quattro Stati citati ,Spagna ,Francia ,Italia e Germania ,con raggruppamenti intrecciati per vari campi e questioni potrebbe essere una soluzione o un tentativo importante nel quadro del Mediterraneo ed Europeo e internazionale . Molto si dovrà continuare a progettare e decidere con gli altri gruppi di Paesi Europei che potrebbero formarsi pur mantenendo un quadro unitario. I Paesi come quelli di lingua neo.-latina e la Germania possono avere nonostante le guerre e la Storia una certa omogeneità di Interessi sia pure diversificati e di visione ,oltre che di cultura e di rapporti antichi ,tali da poter essere efficace anche in una più ampia collaborazione con l'Europa unita e non solo.Grazie per il quadro
che siete riusciti a far emergere nella discussione ,molto stimolante se ci saranno sviluppi.
👍
Grazie per le gentili approvazioni e la notifica.
Bravi e simpatici! 👏😄 (Alfonso Desiderio fan club)
Ottima analisi, ritengo molo utile analizzare il ruolo della Spagna in chiave geopolitica specialmente all'interno dello scacchiere mediterraneo dove possono giocarsi partite molto importanti in particolare sul piano economico.
interessante.grazie
Grazie prof. 🌻
bellissima puntata. a quanto una sulla serbia?
Limes sostiene da tempo l importanza strategica del mediterraneo e dei mari.
Come popolo, come clima e cultura gli spagnoli sono mediterranei come noi, molto più della Francia.
Dobbiamo investire sulla spagna per condividere interessi comuni e per creare un partenariato che possa portare ad accrescere la nostra influenza in nord africa ma soprattutto in tutto il bacino del mediterraneo.
Un asse Madrid Roma Atene a propulsione Italiana potrebbe creare grandi opportunità soprattutto per il centro-sud dello stivale
Francia Spagna e Italia, praticamente l'impero romano d'occidente
L’impero latino della Francis, idea di Kojeve
Ho ascoltato con grande attenzione, sono uno storico e vi seguo con grande interesse, ma credo che questa puntata non è stata proprio all'altezza. Ho sentito tante imprecisioni riguardo alcuni dati geografici ma anche riguardo certi dati e fatti dal punto di vista economico. (Si parla del "mezzogiorno" spagnolo citando la Navarra per esempio, quando in realtà è una delle regioni più ricche ed sviluppate, oppure del banco Santander la cui sede si trova nella Cantabria e non nella Catalogna) . Sicuramente l'argomento del settore turistico appena abbozzato ed esemplificato citando Benidorm non rispecchia completamente la realtà di un settore che, sicuramente ha avuto uno sviluppo certamente sbagliato fino agli anni 90, ma che negli ultimi anni sta sviluppando una vera e propria industria, diversificando i prodotti e investendo per favorire un aumento significativo della spesa dei turisti internazionali. Inoltre quando si parla delle cause del crollo dell'impero spagnolo, secondo me l'analisi è troppo vago. L'impero spagnolo depredava le materie prime delle colonie tanto quanto lo facevano gli altri imperi coloniali citati. La dipendenza dell'estrazione dei metalli però no si è tradotta in uno sviluppo dell'industria manifatturiera e della classe borghese perché questi metalli preziosi erano andati a finire nelle mani delle banche dell'epoca italiane e soprattutto olandesi che a sua volta prestavano i fondi alla corona asburgica per mantenere delle guerre di religione in tutta Europa. Questo modello è particolarmente evidente durante il regno di Carlo V e anche di suo figlio Filippo II. Il primo un re tedesco più interessato a diventare l' imperatore sopra tutti i principi tedeschi con la bandiera della religione cattolica. Insomma, argomenti da approfondire...
Diciamo is baaaaaack!
La Spagna mi appare un paese in crisi di identità e di linea politica. Questo progetto mi sembra un po' fumoso.
Non capisco l' inquadratura perenne del sig. Desiderio che annuisce (con la biblioteca virtuale alle spalle e la maglietta jazz) , sarebbe più corretto mettere a schermo pieno l'intervistato no?
Magari mi sbaglio ma onestamente non ho mai visto la Spagna come uno stato importante in generale, diciamo influente nell'Unione Europea in piccolo ma soprattutto internazionalmente in materia di geopolitica
Sì, è vero
Un altro cagnolino al guinzaglio Usa. Ne' più ne' meno che l'Italia.
@@Admaiora1 No beh, non esageriamo. La Spagna non è nemmeno nel G20. In compenso l'italia è nel G7.
@@parisq9804 G7 e G20 sono istituzioni ormai morte senza alcun senso..... Comunque la Spagna nel G20 potrebbe starci benissimo, cioè se pensi che dentro ci sono paesi come Messico, Sudafrica, Indonesia.
@@parisq9804 Ma cosa vuole che conti essere o no nel G7? L'Italia è nel G7 e quindi? Oggi è stato pubblicato un report che certifica che i nati dopo il 1986 sono la generazione con minori ingressi dal boom economico. Sei nel G7 ma con un mercato del lavoro sottopagato e ultra-precario (molto di più della Spagna, dove già c'è un salario minimo per legge). Tra l'altro ho parlato di cagnolino al guinzaglio Usa (Nato), riferendomi alla totale ininfluenza in campo internazionale senza il placet di Washington. Ripeto: ne' più ne' meno che l'Italia. Tra l'altro, le posso dire che in quanto a servizi pubblici, infrastrutture e decoro urbano, la Spagna è nettamente superiore a gran parte dell'Italia.
Fate una puntata sull egitto
Non voglio fare polemica.
Solo Un consiglio per Fabrizio: ogni tanto lascia finire il discorso ad Alfonso.
mah... vero che alfonso non è un vero e proprio "presentatore" perchè è lui stesso parte di Limes, ma dato che ha quel ruolo dovrebbe anzi ritagliarsi meno tempo possibile.
Non sembra che la Spagna sia stata un impero di saccheggio come quello inglese, francese e olandese, tenendo conto delle università, degli ospedali, delle strade, dei castelli costruiti in America, Asia ed Africa e tanto meno considerando che Madrid è sempre stata un villaggio rispetto a Lima o Città del Messico. Quella visione "premoderna" è una ripetizione della già nota leggenda nera anglofila. Peccato che dicano ancora bugie.
E tampoco è certo che non aveva commercio entre la Spagna e l'America, l'Africa o Asia.
Beh 100 milioni di indigeni non sarebbero d'accordo😂
@@matteosantini3242 Dove c'erano 100 milioni di indigeni? Le stime più esagerate della popolazione precolombiana in Mesoamerica e nell'area andina sono ben al di sotto di quella cifra. Inoltre, a differenza di inglesi, olandesi e francesi, la Spagna era caratterizzata da un incrocio di razze con le popolazioni autoctone. Puoi ancora vedere gli indigeni nell'America spagnola oggi. Lo stesso non si può dire delle colonie inglesi in Nord America. È tempo di abbandonare quelle bugie di matrice inglese ma non solo.
@@fundacionhoracioducharne capisco cio che intendi e sono d'accordo con te, in quel caso si parla di 150/200 milioni, ovviamente è una stima in 200 anni. Detto questo, credo solo sia giusto distinguere due tipi di impero: quelli che studiano e apprendono la cultura altrui per arricchirsi, lasciando una pseudo-liberta al conquistato e quelli che uccidono, impongono e ricostruiscono.
@@matteosantini3242 Bene, Matteo, ti consiglio di leggere il luterano Von Humboldt che visitò l'America spagnola nel 1800 e fece delle stime, ovviamente, molto inferiori a quelle che dici. Ci sono imperi pessimi ma nel caso della Spagna è difficile parlare di impero perché non c'era imperatore.
Comunque non è corretto dire che storicamente i primi imperi commerciali moderni europei siano stati quello britannico e quello olandese. Quello che inglesi e olandesi iniziarono a fare dopo il 1600, i genovesi e i veneziani lo facevano già 3-400 anni prima. Le prime talassocrazie europee dopo la caduta di Roma sono state quelle italiane, e se non vi fossero state le guerre d’Italia nel momento di massimo splendore economico e culturale italiano, probabilmente avremmo avuto un ruolo d’avanguardia anche nella scoperta americana, dove invece influimmo ma da dietro le quinte. È dopo la Controriforma, con la “chiusura” del mondo cattolico, che le potenze protestanti del nord hanno occupato spazio e iniziato le loro età imperiali, ma è una visione tipicamente illuministica e anglofila pensare che il mondo moderno cominci nel 1700 in Inghilterra. Le banche e la finanza europea le hanno inventate gli italiani e sopratutto i genovesi, i fiorentini e i veneziani. Nel 1300 Firenze da sola aveva un Pil pari a quello dell’intera Inghilterra e un sistema finanziario e bancario incredibile.
La prima società per azioni, se non ricordo male, non è inglese (come dice l'intervistato al minuto 32 grossomodo) ma olandese
Quel signore che parla, con dietro un carta dell'asia orientale, dice relativamente alla fornitura di armi all'ucraina che la Spagna sta facendo meno di Regno Unito e Polonia " solo per restare nell'Unione Europea". Ma lo sa che il Regno Unito, pur mandando un grosso numero di armi all'ucraina, ormai da alcuni anni non fa piu parte dell' Unione Europea ?? Ma è questa la sua informazione ?
Vedo che nel commento ovvia il conflitto politico tra Spagna e Algeria che ha portato alla chjusura del gasdotto Algeria e Spagna attraverso il Marocco.
Blue Train ❤
Fabrizio Maronna é molto bravo ma ha il difetto di voler parlare sopra a tutti i costi..
Mezzogiorno la Navarra????? ... vi invito a rivedere i numeri della Navarra
Però ora, Sánchez ha voluto riconoscere il Sahara occidentale
esatto, e si e` giocato il gas Algerino
ma nessuno considera che il gas liquido provoca un inquinamento molto più alto di quello trasportato con le pipeline? ( gli americani lo producono almeno in parte con il fracking , il che significa l'impiego di solventi, poi c'è il trasporto con le navi e ce ne vogliono moltissime per i nostri fabbisogni. Senza considerare i costi molto più alti ed i rischi intrinsechi all'uso delle navi). Ma la signorina Greta dove sta? Tace compiacente di quedto disastro.?
La signorina Thunberg e gli altri nazi ambientalisti devono farsi una ragione che in questo momento non si può mandare a puttane milioni di posti di lavoro perché dobbiamo prenderci cura dell’ambiente. Soprattutto perché non ci riprenderemmo più
Condivido pienamente, la tizia gretina ha terminato il suo lavoro per la quale è stata ingaggiata dai soliti noti. Adesso aspettiamo la pacifista di turno che dovrà farci accettare l'aumento abnorme del costo dell'energia. Tutti uniti e coperti verso il disastro economico.
il problema inquinamento per ora e` nel cassetto, basti pensare che la Germania chiude il nucleare e si ributta sul pulitissimo carbone, a cui ci affidiamo anche noi
@@albertot3873 già...la lungimiranza dei "migliori"....e l'ottusità del popolino.....miscela terribile
Secondo me io nord e centro Italia se volesse forse potrebbe avere la forza di andare per mare su parte dei Balcani e parte del nord Africa. Forse. Il sud Italia non ce la fa.. potremmo essere socio forse minoritario con la Francia. Li si la potenza sarebbe accresciuta anche se i francesi hanno in alta visione di loro. Bin Libia si è un po’ fatto così per ora. Bisognerebbe parlarne e vedere cosa ne pensano gli americani anche e forse sopratutto. Però si area Balcani e nord Africa potrebbero essere sfruttate molto di più dall’Italia. Come come Appeal e diplomazia l’Italia è secondo me molto forte anche perché non ha un passato coloniale nefasto anzi penso che in Libia rimpiangeranno di non avere più solo l’Italia per i prossimi decenni.
Ma lo sfondo Fake in una biblioteca 800entesca? 😂😂😂
Secondo me non è fake: è il tinello di Villa Alfonso 🤣🤣🤣
😁
Depauperando il capitale turistico della Spagna? Ma cosa dice 😂 parliamo del secondo paese più visitato al mondo
Alfonso hai lo stesso cognome mio 😂😂😂😂mica sei parente?
Molto interessante e ben fatto, si tratta comunque di una visione italiana… ho frequentato delle lezioni in Germania e in Svizzera e devo dire che euroquod al nord sembra avere un altra forma, tipo Francia-Germania-Benelux-ev.Polonia ma si parla sempre meno di Spagna e tantomeno di Italia che da Berlusconi in avanti viene considerata inaffidabile e ripiegata su se stessa e non in grado di agire. Parlano di un Europa con un nucleo forte decisionista in grado di gestire anche un esercito, nucleo in cui Italia e Spagna non possono far pare. Ma … vedremo
un'Europa bianca e nordica, fondata sullideologia efficientista e militarista... Aiuto!!
W l'Europa mediterranea e umanista!
@@vivaiomate8329 e allora bisogna darsi da fare essere credibili ed affidabili, poi vi sarà nuovamente un Europa mediterranea, se poi in Germania siano tanto meno umanisti rispetto al sud e poi tutto da vedere...ed in fatto di integrazione donne, gender, diritti civili fine vita ho l'impressione che sud Europa somiglia di più all'est che al nord..
Vorrei solo dire che noi siamo terza economia europea, secondo paese manifatturiero dietro la Germania a livello europeo, abbiamo una bella flotta, ottava potenza a livello mondiale per Stato-pil, piazzati al centro del Mediterraneo e in posizione molto ma molto strategica e con contatti intimi sia con la Germania (il Nord Italia sta nella sfera di influenza tedesca) e sia con la Francia (trattato del Quirinale). Posizionati tra la mitteleuropa (Trieste era porto strategico prima austriaco) e sia sopra l'Africa e voi mi dite che non contiamo nulla?!
@@vincenzojacomella9533 vorrei inoltre ricordare anche il rapporto strategico che Italia ha non solo con Francia e Germania ma anche con gli Usa, la Polonia le sembra che ha la stessa importanza nostra? Se parlano della Polonia é solo per funzione antirussa e perché é la fissazione di Berlino, ma parliamo chiaramente l'Italia é contributore netto di UE e paese fondatore oltre che tutte le cose che ho detto precedentemente
@@chiaravalerio8854 Siamo 3o Pil (4o se contiamo UK) ma fanalino di coda per la crescita, quindi in fase di arretramento, da 15 anni...
Abbiamo una manifattura in costante smantellamento, e comunque di proprietà estere o appartenenti a filiere del valore estere (tedesche, francesi, americane..); stesso vale per la flotta, che è alle totali dipendenze USA.
Abbiamo zero autonomia politica, purtroppo, e sì, potremmo contare, se la nostra classe dirigente non si comportasse come un'agenzia fallimentare che non fa altro che svendere asset.
U
Gibilterra e l'isola di perejil ( leila per i marocchini)non sono la stessa cosa.
Esatto. Molto bello e completo l'intervento di Fabrizio. Perejil, però, è solo un isolotto spagnolo proprio di fronte alle coste del Marocco, che fu "invaso" da un gruppetto di poliziotti marrocchini all'epoca di Aznar, e subito "riconquistato" dai valorosi soldati ispani
Inoltre il banco Santander non è catalano ma nato in Cantabria con molte operazioni ormai a Madrid
la spagna è menzionata molto poco quando si parla di NATO, non è presente neanche nel G7 eppure e una nazione importante. Poi non vengono mai pubblicate dichiarazioni da parte dei diplomatici spagnoli.
Rimango sempre basito dall’ammontare di subordinate e precisazioni che Maronta riesce ad aprire nella stessa frase. Risultato: non arriva al punto e non si capisce quale sia il messaggio chiave. Almeno Fabbri in questo era molto bravo.
I rigassificatori.. se posti in località a forte produzione agroalimentare possono fornire grandi quantità di freddo, con forte risparmio energetico ( studi del 2011).. ovviamente in Italia li andiamo a posizionare in mare...forse per congelare il pesce? 🙄
Non per il pesce ma per il gas che viene trasportato via mare tramite apposite navi, in futuro quando avremo dei treni per trasportare le navi nell'entroterra useranno sicuramente la tua idea
@@giovannizentilin7015 Ma le navi io spesso le ho viste arrivare in posti chiamati porti.. le cisterne se grandi usano pure delle "isole" apposite di scarico.. in Spagna come hanno fatto? Geniale l'idea di trasportare le navi sui treni.. Evidentemente usata in universi paralleli...🤣
Oltre a considerazioni di tipo logistico, credo che il posizionamento in mare dei rigassificatori italiani corrisponda ad un'esigenza di sicurezza. Il processo di trasformazione dallo stato liquido allo stato gassoso presenta degli elevati rischi di deflagrazione e l'Italia, a differenza della Spagna, è un paese ad alta densità di popolazione. Un incidente su un eventuale rigassificatore a terra comporterebbe delle gravi conseguenze sulla popolazione circostante....
@@gianlucapiunti6202 Questo potrebbe essere sensato, ma vi sono molte attività similari con le stesse problematiche, sulla terraferma. In ogni caso le operazioni ad una certa distanza dalla costa in caso di mare grosso non le vedo bene...
E dove li vuoi mettere?hai presente i comitati no rigassificatore che si formerebbero?
Ma che cavolo dice Maronta, Perejil è Tura in italiano NO Gibilterra e tante altre inesattezze. È sempre cosí superficiale e peccato che Limes sia una rivista di specialisti. Povera Italia!
Minuto 2:08 il signore esperto in geopolítica probabilmente lo sarà, ma in geografia è ha un zero.
“La Spagna confina con l’Europa solo con la Francia…” E il Portogallo? Non vedi la sua stessa mappa? Esperti…
complimenti per non aver capito il concetto
Il MAROCCO ha aperto le porte No ??
Come cavolo sI far ad aprire le Porte NO ?
Forse ha chiuso le porte SI.....
Piccolo appunto: come al solito la differenza abissale tra le macroregioni italiane viene sempre sminuita e trascurata ovunque e da chiunque, anche da un esperto come l'oratore del video (del resto i romani hanno da sempre badato più ai propri privilegi e ad accontentarsi di essere secondi piuttosto che onorare e impegnarsi a fare la capitale di una nazione). La regione più povera della Spagna, la Estremadura, è messa decisamente meglio di Sicilia, Campania, Puglia e Calabria. E dato statistico ancora più grave le regioni italiane di cui sopra insieme fanno 18 milioni di persone, quasi metà di tutta la Spagna.
Sarebbe ora di finirla con queste sparate superficiali perché la situazione italiana è unica ed estrema.
Hai assolutamente ragione su questo punto. Mi stupisce l'assenza dello Stato in Italia. La Spagna ha un PIL per capita inferiore a quello dell'Italia, riscuote meno tasse e tuttavia l'investimento dello Stato nelle regioni più povere è chiaramente percepibile. Il Sud Italia (e includo in parte anche il Lazio) soffre di un insultante abbandono. Basta passeggiare in una qualsiasi città dell'Andalusia e della Campania per rendersi conto della differenza. Cosa fa lo Stato italiano con i soldi?
@@vicenteromero6946 purtroppo su questo argomento vige una specie di propaganda, e da sempre praticamente. Anche i meridionali stessi non se ne accorgono, salvo poi andare a vendere i calzini fuori le stazioni, quasi sempre giovani e padri di famiglia. Si parla sempre di differenza nord-sud, questione meridionale, aiuti al sud ecc ma non ho mai visto un approfondimento economico serio su questo argomento, sulle estreme differenze citate sopra o sul perché un territorio così vasto, da circa 20 milioni di persone, praticamente uno stato medio grande in Europa, non abbia una propria struttura economica/industriale capace di soddisfare i propri bisogni senza dover praticamente importare tutto dal nord. Non esistono banche, nessuna grande azienda, sopratutto quelle strategiche, non esistono saloni, fiere o grandi eventi di portata almeno nazionale (anche sportivi, musicali ecc, l'ultimo Eurofestival si è tenuto ovviamente a Torino, giusto per fare un piccolo esempio, visto che al sud sarebbe stato impossibile), non esistono imprese edili (quelle dei grandi appalti pubblici) né energetiche. Per non parlare del monopolio delle informazioni con reti televisive e testate giornalistiche a trazione settentrionale (abbiamo solo la capitale che compensa un po' ma i romani sono già troppo contenti di non essere al sud e per loro va bene così, a loro non interessa che Milano se li sta fagocitando lentamente). E che dire dell'emigrazione giovanile? Negli ultimi 10 anni sono emigrati al nord o all'estero più di un milione di ragazzi, poi ci lamentiamo se in Campania, Sicilia o Calabria ci ritroviamo certi personaggi...eccerto! La futura classe dirigente viene uccisa nella culla! E il gioco si perpetua...La lista sarebbe lunghissima ma il concetto è che al sud non si produce neanche la carta igienica....
@@giuliolupo1 Non mi riferivo fondamentalmente a questo, lo squilibrio nord-sud è molto evidente anche in Spagna. In questo senso abbiamo realtà parallele: un nord ben comunicato via terra e via mare con il resto dell'Europa e un sud in circostanze geografiche più sfavorevoli. Questo accade in tutto il mondo; in Cina le coste e le abbondanti vie fluviali sono molto più sviluppate del resto, così come entrambe le coste degli Stati Uniti. La differenza è che il nord Italia è più ricco e popolato della Spagna. La mia riflessione, forse superficiale, è che nonostante sia molto critico nei confronti dell'operato dei governi spagnoli, ho l'impressione che lo Stato italiano faccia ancora meno di quello spagnolo per riequilibrare queste differenze. È vero che determinati aspetti sono di competenza dei governi locali, ma altri sono di competenza del governo centrale....
@@vicenteromero6946 appunto. Come mai avviene questo? Io credo che sia lo strapotere economico del nord, anche a livello politico. Con una totale mancanza di rispetto e considerazione del meridione. Non so come sia il sentimento nazionale generale in Spagna ma qui in Italia è praticamente inesistente.
Quanti giri di parole per non dire nulla che non sia il copione nato.
Cavolo! Il video è stato appena condiviso e già si spara a zero su come viene trattato l'argomento. Ma complimenti...!
@@pat55ry quindi non si può avere opinione avversa in quanto il video è appena uscito? Che logica è quella che ha Biden con l halzeimer?
@@leonidaleonida697 mi chiedo semplicemente come può avere un'opinione su un video che ha visto in maniera parziale. A meno che non abbia canali differenti e averlo visionato prima della condivisione su RUclips. Su Biden non ho capito cosa intenda.
@@leonidaleonida697 il video dura 36 minuti. L'"opinione avversa" è stata pubblicata 6 minuti dopo la condivisione sul canale. Non contesto l'opinione, ma la tempistica. Su cosa si basa?
@@pat55ry non sopravvalutare certi commentatori, certe volte una ragione non c'è