La Malattia di La Peyronie - Capitolo 1 | Storia, cause e diffusione dell'Induratio Penis Plastica
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- Опубликовано: 30 июл 2024
- Nella 𝑴𝒂𝒔𝒕𝒆𝒓𝒄𝒍𝒂𝒔𝒔 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒂 𝑴𝒂𝒍𝒂𝒕𝒕𝒊𝒂 𝒅𝒊 𝑳𝒂 𝑷𝒆𝒚𝒓𝒐𝒏𝒊𝒆 (o Induratio Penis Plastica) il dottor Massimiliano Timpano affronta la trattazione completa di questa patologia:
𝟏- 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚, 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐞 𝐞 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐋𝐚 𝐏𝐞𝐲𝐫𝐨𝐧𝐢𝐞
2- I sintomi ➙ • La Malattia di La Peyr...
3- La diagnosi ➙ • La Malattia di La Peyr...
4- Panoramica delle terapie ➙ • La Malattia di La Peyr...
5 Terapia con lo Xiapex (e sue alternative) ➙ • La Malattia di La Peyr...
6 Le terapie farmaco fisiche ➙ • La Malattia di La Peyr...
7 La terapia chirurgica ➙ • La Malattia di La Peyr...
★ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟏 ★
La Malattia di La Peyronie è conosciuta anche con il nome di Induratio Penis Plastica.
È una malattia del pene che porta il nome da colui che per primo la descrisse nel 1743, ossia François Gigot de La Peyronie. Può essere definita come una fibrosi della struttura di rivestimento dei corpi cavernosi (cioè la tunica albuginea).
L’eziologia, cioè la causa che scatena questa malattia, è sostanzialmente sconosciuta ad oggi. Ciò che si può affermare è che esistono dei fattori predisponenti (come il diabete, i traumi del pene, o alcuni tratti genetici).
Questa malattia è più diffusa di quanto si immagini, arrivando a colpire una media di 3 maschi su 100 nel corso della vita, ed occorre maggiormente in certe etnie ed in certe fasce di età.
✎ 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐯𝐢𝐝𝐞𝐨:
0:00 Storia della Malattia di La Peyronie
3:33 Che cos’è la Malattia di La Peyronie
4:31 Cause e fattori predisponenti
8:21 Diffusione e incidenza nelle fasce di popolazione
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➤ 𝐈𝐥 𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨𝐫 𝐌𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐓𝐢𝐦𝐩𝐚𝐧𝐨 è specialista in urologia e perfezionato in andrologia con il conseguimento del Master universitario di II livello presso l’Università degli Studi di Torino, di cui oggi è Docente.
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Наука
Se avete domande sulla Malattia di La Peyronie, o vi servono maggiori informazioni sul servizio offerto da Androteam, potete lasciare un commento qui di seguito e un medico della nostra équipe vi risponderà.
Buongiorno dottore,c'è differenza,tra placca dovuta a coito sessuale,e placche dovute a malattia vera e propria,fibrotica, dovuta a ipertensione, diabete ecc..ecc..se e si la risposta, l'evoluzione e la stessa della malattia? Grazie della disponibilità.
@@domenicomazzone7185 buonasera, Domenico. La sua domanda è interessante e la risposta tutt’altro che scontata. In caso di rottura della tunica albuginea, se non riparata in urgenza con un intervento chirurgico, generalmente si guarisce con una cicatrice che non essendo elastica, può deformare il pene con una curvatura. Questa cicatrice tende a stabilizzarsi nel tempo e a non peggiorare e la condizione viene tecnicamente definita “Peyronie’s-like disease (cioè malattia del tipo La Peyronie). Un intervento chirurgico risolve la situazione.
In caso di microtraumi con piccole rotture dell’albuginea, si può invece innescare la vera e propria fibrosi che conduce alla placca di IPP, che può riaccendersi nel tempo e portare a deformità progressivamente più gravi. In qiesto caso, il trattamento varia in base a tutti i criteri noti per la malattia di La Peyronie (dolore, grado di curvatura, deficit erettile).
@@androteamtorino scusi dottore,e buona giornata,un urologo andrologo,mi a presritto. Noflox più bromelina,e utile per la mia malattia di peroyon.grazie per la sua gentilezza,e l'ultima domanda che le pongo grazie mille,mi risponda per favore grazie
@@domenicomazzone7185 Gentile sig. Mazzone, non posso entrare nel merito dell'operato di un collega, visto che io non l'ho mai visitata, né valutata. Le posso solo dire che nella mia esperienza un integratore a base di curcumina e bromelina non può essere considerato risolutivo per la malattia di La Peyronie, nè sull'estensione della placca, né tantomeno sulla curvatura.
Grazie dottore Timpano per queste informazioni che difficilmente altri suoi colleghi danno.
Abitando in zona Milano non è semplice per me venire a Torino .
Siamo vicini alla stazione di porta nuova. Il frecciarossa ci avvicina più di quanto si immagini!
@@androteamtorinograzie mille
@@vincenzomessina2091 ci mancherebbe! A presto…
Salve, intanto complimenti per il video, poi volevo chiederle se esistesse qualche tipo di prevenzione alla malattia. grazie
Grazie, Andrea, per i complimenti che fanno sempre piacere. Per ciò che riguarda la prevenzione della malattia di La Peyronie non ci sono pratiche sicure da adottare. Certamente sappiamo che il fumo, il diabete e la familiarità sono fattori di rischio concreti, quindi l'astensione dal fumo, il controllo del peso ed una alimentazione sana sono certamente di aiuto, anche se non possono scongiurare il rischio della malattia. Al di là di praticare delle "sane abitudini", il consiglio è perloppiù quello di consultare l'uro-andrologi alle prime avvisaglie della malattia, in modo da poter fare una diagnosi precoce.
@@androteamtorino Grazie mille per la risposta e la disponibilità, sto cercando di informarmi perchè come anche viene detto nel video non è una problematica così rara. Volevo chiederle ancora una cosa: possono microtraumi pregressi causare la malattia in futuro? Nonostante sul momento non abbiano causato alcun tipo di problema. Perchè ho letto di gente ha riscontrato la IPP dopo aver praticato tecniche come il jelqing, però dalle testimonianze sembra essere sorta subito dopo una "sessione" eseguita in modo non corretto o con troppa veemenza e non dopo un accumulo di lievi microtraumi. Chiedo perchè ho praticato sport di contatto per molto tempo e non so se potrà influire negativamente in futuro. Grazie mille di nuovo.
@@andrealosi3179 purtroppo, come ogni fattore di rischio, anche i “microtraumi” sono correlati ad un aumento di rischio della malattia, ma solo “teorico”. Cosa può succedere concretamente nel suo caso è impossibile da dire! È come dire che chi fuma ha un maggior rischio di avere un tumore del polmone; ma non tutti quelli che fumano ce l’hanno…così come purtroppo capita di averlo anche a chi non fuma!
Buongiorno, se in futuro dovesse essere possibile distruggere del tutto la placca ricostruendo il tessuto compromesso (staminali?), il pene tornerebbe nel suo aspetto e nelle sue funzionalità a come era prima della malattia? O i danni prodotti in termini di curvatura, dimensioni, deficit erettile sono irreversibili?
Con una potenziale terapia rigenerativa che sia in grado di sostituire il tessuto fibrosi con nuovo tessuto elastico, è presumibile che il pene possa tornare ad una forma e ad una elasticità normali. Ma per ora è “fanta-andrologia”
Buonasera, sapete se il centro andologico a san Marino sia un buon centro? Grazie
Buonasera. Non abbiamo contatti diretti con il centro in questione.
Vorrei sapere se ci c'è qualche correlazione tra episodi di orgasmo secco o eiaculazione retrograda e il successivo insorgere della IPP anche a distanza di anni.
No, non sono segnalate correlazioni del genere…
Utile la collagenasi? Utile il neruxol? Grazie
Buongiorno. La collagenasi era il farmaco di prima scelta, fino a che era a disposizione sotto forma iniettabile, col nome commerciale di XIAPEX).
Il NORUXOL è una collagenasi in crema, che purtroppo non ha l’indicazione ufficiale nell’utilizzo della malattia di la Peyronie e che deve essere somministrata con metodiche non consolidate. Ad esempio, tramite corrente elettrica (Elettroporazione o iono/ionto-foresi). Nella nostra pratica clínica queste metodiche (e questo prodotto) non vengono utilizzati perché non riteniamo che si riescano a raggiungere concentrazioni a livello della placca sufficienti ad essere terapeutiche. La forma non invasiva della somministrazione non deve trarre in inganno rispetto all’efficacia che è ancora tutta da provare (se mai si riuscirà a provarla…).
Peccato, il Noruxol costa solo otto euro!
Grazie comunque. Saluti.
@@claudio59123 piccolo prezzo…piccola soddisfazione! Scherzi a parte, purtroppo, non è proprio applicabile. sarebbe comodissima una somministrazione in crema. Restano buone le infiltrazioni di acido Ialuronico per il momento.