Se avete domande sulle terapie della Malattia di La Peyronie, o vi servono maggiori informazioni sul servizio offerto da Androteam, potete lasciare un commento qui di seguito e un medico della nostra équipe vi risponderà.
@@BB-ll2zb buongiorno. Al momento non c’è nessuna evidenza di problematiche correlate alla vaccinazione anti-Covid sulla malattia di La Peyronie. come del resto, non ce ne sono per nessun altra delle vaccinazioni disponibili.
Buongiorno, un paio di chiarimenti, indipendentemente dallo Xiaflex: - perché il Verapamil non è più indicato laddove ferma la curvatura, e quindi assolve appieno all'obiettivo delle terapie esistenti? - viceversa perché esistono delle terapie intraplacca, laddove le iniezioni possono causare un processo cicatriziale? Grazie mille
Il verapamile non ha mai dimostrato efficacia in termini di raddrizzamento del pene in studio randomizzato e controllati. Pertanto, ad oggi non viene più considerato un’alternativa terapeutica valida a fronte di farmaci più “promettenti” in termini di raddrizzamento come l’acido ialuronico o a sostanze omologhe come i fattori di crescita. Poi, sul fatto che le iniezioni possano causare un processo cicatriziale si può discutere all’infinito: innanzitutto, i farmaci vanno distribuito in qualche modo a livello delle placche; inoltre, le manovre di “needle tunneling” che personalmente utilizzo si stanno rivelando efficaci. Proprio un recente studio multicentrico eseguito tra Parigi e Ha’il in Arabia Saudita ha confermato questi risultati nella somministrazione di PRP associato al tunnel needling.
Per cercare di stabilizzare e non far evolvere questo tipo di malattia è possibile fare uso degli antiossidanti senza dover ricorrere obbligatoriamente a farmaci anti infiammatori? che come ben si sà facendone uso per un periodo prolungato possono portare ad altri problemi da punto di vista gastrico. Grazie
La terapia con i FANS non è particolarmente efficace per il controllo della malattia, così come il cortisone. Gli antiossidanti possono essere utili per ridurre il dolore presente nelle prime fasi della malattia, ma da soli certamente non risolvono nulla. È sempre meglio associare dei trattamenti farmaco-fisico di tipo infiltrativo.
Purtroppo mi trovo in questa situazione.. l'evoluzione ed involuzione di questa é stata strana (magari privatamente potrei chiarire più dettagliatamente) ora comunque parte di tutta questa situazione si è abbastanza risolta ma psicologicamente non lascia molte chanche di conforto. Il contrario
Purtroppo, oltre delle disfunzioni sessuali che complicano la malattia di La Peyronie sono effettivamente di natura psicologica, poichè il pene colpito da questa condizione non viene più “riconosciuto”; il cambiamento che la malattia provoca rende l’organo effettivamente diverso da come una persona l’ha sempre visto, il che non aiuta senz’altro.
Buongiorno. La malattia è definita cronica evolutiva: ciò vuol dire che se non si fa nulla, le probabilità che peggiori sono alte. Tuttavia, questa malattia e molto “anarchica” e imprevedibile, pertanto può anche procedere a pousées evolutive, cioè periodi in cui la fase infiammatoria può riaccendersi e far peggiorare il quadro. Quindi, al di là degli integratori, che nella mia esperienza sono ottimi coadiuvanti, ma insufficienti a controllare da soli la malattia, è opportuno valutare altri trattamenti per cercare di rallentare l’evoluzione è arrivare ad una stabilizzazione.
Buongiorno…al di là del fatto che “l’operazione” è un termine generico perché ci sono diversi tipi di interventi possibili, in ogni caso con nessun tipo di intervento c’è questo rischio. Guardi il video sulla terapia chirurgica dove è spiegato tutto!
Se avete domande sulle terapie della Malattia di La Peyronie, o vi servono maggiori informazioni sul servizio offerto da Androteam, potete lasciare un commento qui di seguito e un medico della nostra équipe vi risponderà.
Il vaccino anticovid può far peggiorare la malattia per iperattivazione del sistema immunitario?
@@BB-ll2zb buongiorno. Al momento non c’è nessuna evidenza di problematiche correlate alla vaccinazione anti-Covid sulla malattia di La Peyronie. come del resto, non ce ne sono per nessun altra delle vaccinazioni disponibili.
Buongiorno, un paio di chiarimenti, indipendentemente dallo Xiaflex:
- perché il Verapamil non è più indicato laddove ferma la curvatura, e quindi assolve appieno all'obiettivo delle terapie esistenti?
- viceversa perché esistono delle terapie intraplacca, laddove le iniezioni possono causare un processo cicatriziale?
Grazie mille
Il verapamile non ha mai dimostrato efficacia in termini di raddrizzamento del pene in studio randomizzato e controllati. Pertanto, ad oggi non viene più considerato un’alternativa terapeutica valida a fronte di farmaci più “promettenti” in termini di raddrizzamento come l’acido ialuronico o a sostanze omologhe come i fattori di crescita.
Poi, sul fatto che le iniezioni possano causare un processo cicatriziale si può discutere all’infinito: innanzitutto, i farmaci vanno distribuito in qualche modo a livello delle placche; inoltre, le manovre di “needle tunneling” che personalmente utilizzo si stanno rivelando efficaci. Proprio un recente studio multicentrico eseguito tra Parigi e Ha’il in Arabia Saudita ha confermato questi risultati nella somministrazione di PRP associato al tunnel needling.
@@androteamtorino In realtà, sulla curvatura riprendevo quanto detto nel video, ovvero che ferma la curvatura.
Grazie mille
@@ninolopez1292 certo, però fermare la curvatura in certi casi non è sufficiente…quindi si cerca di fare qualcosa in più!
Per cercare di stabilizzare e non far evolvere questo tipo di malattia è possibile fare uso degli antiossidanti senza dover ricorrere obbligatoriamente a farmaci anti infiammatori? che come ben si sà facendone uso per un periodo prolungato possono portare ad altri problemi da punto di vista gastrico.
Grazie
La terapia con i FANS non è particolarmente efficace per il controllo della malattia, così come il cortisone. Gli antiossidanti possono essere utili per ridurre il dolore presente nelle prime fasi della malattia, ma da soli certamente non risolvono nulla. È sempre meglio associare dei trattamenti farmaco-fisico di tipo infiltrativo.
Purtroppo mi trovo in questa situazione.. l'evoluzione ed involuzione di questa é stata strana (magari privatamente potrei chiarire più dettagliatamente) ora comunque parte di tutta questa situazione si è abbastanza risolta ma psicologicamente non lascia molte chanche di conforto. Il contrario
Purtroppo, oltre delle disfunzioni sessuali che complicano la malattia di La Peyronie sono effettivamente di natura psicologica, poichè il pene colpito da questa condizione non viene più “riconosciuto”; il cambiamento che la malattia provoca rende l’organo effettivamente diverso da come una persona l’ha sempre visto, il che non aiuta senz’altro.
😮
Buongiorno la malattia si ferma dopo alcuni mesi o un anno? Diciamo rimane stabile ad un certo punto la placca e la curvatura?
Buongiorno. La malattia è definita cronica evolutiva: ciò vuol dire che se non si fa nulla, le probabilità che peggiori sono alte. Tuttavia, questa malattia e molto “anarchica” e imprevedibile, pertanto può anche procedere a pousées evolutive, cioè periodi in cui la fase infiammatoria può riaccendersi e far peggiorare il quadro. Quindi, al di là degli integratori, che nella mia esperienza sono ottimi coadiuvanti, ma insufficienti a controllare da soli la malattia, è opportuno valutare altri trattamenti per cercare di rallentare l’evoluzione è arrivare ad una stabilizzazione.
salve ma con l'operazione e' vero che si rischia di diventare incontinenti??? grazie
Buongiorno…al di là del fatto che “l’operazione” è un termine generico perché ci sono diversi tipi di interventi possibili, in ogni caso con nessun tipo di intervento c’è questo rischio. Guardi il video sulla terapia chirurgica dove è spiegato tutto!
Speriamo che
Prima
O poi si trovi la
Causa è la
Cura
Lo speriamo anche noi!!!!
@@androteamtorino lo so ed e per questo
Che sono vostro paziente
Gli interventi sono a carico del sistema sanitario nazionale? In che ospedale lavorate?
Nell’ospedale pubblico presso cui lavoriamo (Molinette di Torino), gli interventi chirurgici per la malattia di La Peyronie sono a carico del SSN.
@@androteamtorino buongiorno. Anche le eventuali infiltrazioni sono a carico dell'SSN?
@@LorisEmanuelCianni i trattamenti infiltrativi con acido Ialuronico e con PRP non sono a carico del SSN, ma vengono eseguiti “privatamente”.