AMARCORD... Gli Impianti Hi-FI nelle case degli Italiani degli Anni '70
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- Опубликовано: 5 сен 2024
- In una lunga chiaccherata di ricordi, oggi Marco Lincetto ci racconta una serie di impianti REALI, ovvero composti e suonanti dentro alcune case di amici che frequentava negli anni '70.
Un racconto, quindi, non già su singoli, magari leggendari, apparecchi, ma proprio su impianti completi, comprati e usati dagli appassionati italiani nei mitici anni '70.
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Gentile Marco, senza voler tirare in ballo le nostalgiche litanìe legare alla bellezza della gioventù, la tua (la nostra) esperienza di quegli anni ci rimanda in un' epoca nella quale la differenza di ceto o classe sociale non era vissuta in maniera frustrante o invidiosa, tutt' altro: la villa, la bella casa, in un certo senso la "maggior possibilità" di poter accedere ad un mondo potenzialmente "più culturale" (inteso come maggiori occasioni di conoscere nuove cose), accendeva in noi quella "voglia di migliorarsi", che non era legata al mero guadagno. Era voglia di conoscere, di "elevarsi", una sorta di "bulimìa del Mondo" che una volta non era così facile da scoprire. Insomma, si creava un' "esigenza di sapere", che poi ha guidato la mia esistenza fino ad oggi.🙂 Parlando di componenti, il "mio" primo impianto fu un ampli Technics SU V5, giradischi (tangenziale!) Technics SL 5 con testina Pickering e diffusori Canton xi 270.😪
Che bei ricordi. Io acquistavo dischi ma li tenevo a casa di amici perché avevo ancora il famoso stereo di Selezione e avevo paura di rovinarli.
Alcuni mei amici avevano gli impianti più disparati e tutti di ottimo livello e le mie giornate le passavo con loro a godere dell'ottima musica prog, southern rock, blues e country.
Le apparecchiature erano McIntosh pre e finale, con quei meravigliosi vu-meter blu, tra le casse ricordo le Kef, Ar 10 pigreco, Jbl, B&W, una coppia con sistema a labirinto di cui mi sfugge il nome (ahi, l'età!), naturalmente anche ampli Marantz, ecc.
Ho ascoltato il primo Quad (spero di ricordare bene il nome) con braccio tangenziale e il primo registratore a cassette esoterico, il Nakamichi!
Ero sempre il benvenuto perché avevo un sacco di dischi, anche d'importazione, sapevo collegare tutti gli elementi della catena audio e, soprattutto, montare correttamente le testine dei piatti.
Poi dopo diversi anni vissuti senza invidia, per quel forte senso di amicizia e complicità che hai perfettamente descritto, ho avuto la possibilità di acquistare il mio primo impianto audio.
Ampli Marantz 65 W e giradischi Thorens TD 125 con testina Stanton 681.
Questi 2 apparecchi a circa 45 anni di distanza funzionano ancora una meraviglia.
Grazie del bellissimo video.
Anch'io iniziai con il compatto di Selezione a casa degli zii, ricordo che i primi sacrificati furono Led Zeppelin Il, una raccolta di Joe Cocker, Brain Salad Surgery, Going fo the One e Seconds Out, non so come, ma suonavano. Ho via ancora tutto, e il ricordo di quei momenti mi rimane stampato nella memoria. Poi a vent'anni, con le prime paghe acquistai un pezzo alla volta, Pioneer, AR, JBL e via discorrendo.
Io sono dell'85, quindi certe cose non posso ricordarle per ovvi motivi,però questi racconti mi riportano alla memoria momenti fatti di socialità,di amicizia di pomeriggi passati in casa da un amico, ecc..che inevitabilmente la tecnologia e i social ci hanno portato via. Io sono cresciuto si con i computer, ma anche con palloni, campi da calcio improvvisati usando come porte le giacche o quello che si trovava,il negozio di dischi dove andavi a scoprire cose nuove e a comprare dischi improbabili usati perché la paghetta era quella che era...che peccato è morto tutto. Vedo i miei bimbi ma anche mio fratello, di 10 anni più giovane vivere una vita vuota, e questo mi mette una gran tristezza. Usano la tecnologia non come un di più, alla vita, ma come se fosse la vita stessa e questo è un problema purtroppo.
In casa mia, i pochi soldi non passavano proprio... nel "77, a 13 anni mia madre, che faceva le pulizie si "inventò" un pagamento in tre rate per potermi comprare uno "stupendo" (per me lo era davvero...) compatto philips con puntina "chiodo", sintoampli e cassette con bellissime casse in vera plastica ma, per me, erano "the voice of legend"... mio babbo era morto l'anno prima e a mia mamma venne in mente questa "trovata" per scuotermi un po'... (non smetterò mai, neppure adesso che è morta di ringraziarla) e in effetti ci riuscì: dopo due anni ero dj nella discoteca più grande della mia provincia (2000 posti) e pure dj tecnico nella radio più conosciuta in zona...poi, la mia vita più avanti ha preso altre strade lavorative, ma la passione per l'ascolto mi è rimasta, pure adesso che sfioro i 60....
Grazie Marco!
Avevo 13-14 anni quando comprai Atom Heart Mother, lo ascoltavo su una fonovaligia mono ed ero il solo nella mia cerchia di amici ad essere appassionato di musica. Volendo ambire ad un ascolto più pieno, facevo esperimenti con vari aggeggi che avevo in casa. Tra questi c’era una vecchissima radio a valvole di cui utilizzavo l’ingresso phono collegato con due fili direttamente agli spinotti dell’altoparlante del coperchio delle fonovaligia. In questo modo mi illudevo di creare un effetto stereo, che per me era qualcosa di mitico: non avevo mai ascoltato nulla in stereofonia (era il ‘70-‘71).
Ad una certo punto, dopo molte insistenze riuscii ad ottenere anche io un sintoampli con giradischi incorporato Philips simile al tuo, solo che, dopo essermi un po’ documentato, scelsi un modello più avanzato, con testina magnetica montata su un braccio con il contrappeso e altoparlanti piccolini ma in legno a due vie.
Su quel giradischi hanno suonato tutti i miei LP, fino a quando, finita l’Università e cominciato a lavorare mi son potuto permettere qualcosa di più serio. Devo dire comunque molti di quei dischi comprati 40-50 anni fa sono ancora in ottime condizioni!
Negli anni del liceo il mio stereo era molto apprezzato nelle feste in casa, perché gli altri al massimo avevano il terrificante Stereorama 2000 di Selezione! Dopo un paio di esperienze negative di lp dati in prestito e tornati inascoltabili nelle tracce finali di ogni facciata, non ho più fatto prestiti
Grazie! Marco, che bei ricordi,che bei tempi! Io, ragazzo del '56.
Quanta nostalgia! I suoi ricordi hanno risvegliato in me i miei. Nel 1974,ventiquattrenne con la passione della musica e della ricerca del bel suono riprodotto, aiutato anche dalla lettura delle allora da circa due anni riviste di hi-fi (suono e stereoplay) vendetti la fonovaligia stereo di Selezione del Reader'digest e mi comprai il "vero stereo". Integrato Marantz 1050, casse AR 2ax, giradischi Dual (la base in legno fornita dalla GBC) e, immancabile, testina Shure M75. Ricordo che quando ascoltavo, pur senza cavi di collegamento adeguati, corrente elettrica spazzatura e ambiente non trattato, mi sembrava di essere in "paradiso" godendo appieno. Oggi, sarà l'età o i tempi bui in cui viviamo, non sempre provo il medesimo piacere di allora anche se, nel mio piccolo ho ciò che ho sempre sognato (intendiamoci niente di hi-end ma un ottimo impianto e curato in tutto quel che serve per farlo esprimere al meglio). Grazie per tutto quello che ci racconta che condivido in toto. Cordiali saluti.
Eric.
Ebbene si sono omonimo del grande Clapton che anch'io apprezzo.
Carissimo Marco , sei le “Fiabe Sonore” per noi ossigenati di Grigio ….A 1000 c’è ne nel mio cuore di HIFI da narrar…..👏👏
Dal 1975 al 1980 sono stati anni straordinari che a ricordarli mi crea ancora belle emozioni.Grazie Marco 🌟🎶
anche gli anni 1969-1974.....pensate solo ai dischi usciti in questi anni !!!!!
Ricordo proprio un impianto con le Bose 901, il fratello grande di un compagno di classe.. rimasi impressionato, il suono innondava la stanza a quel tempo sembrava una cosa di un'altro pianeta.
Ho appena trovato e comprato un ampli Nikko trm 800 del 1975 in bellissime condizioni . Suona come un valvolare ! Che spettacolo
Grazie Marco, un amarcord il tuo, che m’ha fatto rivivere certi pomeriggi estivi del ‘74 trascorsi nella cameretta dell’amico Sergio, dove troneggiava il mitico Garrard 0-100 collegato a un integrato Superscope da 20w ch e due Altec a due vie di cui non ricordo la sigla. Faceva un caldo assassino ma a noi fregava solo poter ascoltare i Genesis, gli Yes, i Pink Floyd ecc a volumi pazzeschi e fumando come turchi. Bei tempi.
Caro Lincetto, grazie per la sua condivisione.
Quanti ricordi di un epoca straordinaria.
Anche noi partivamo da un compattone Philips con testina piezoelettrica e cassettine con altoparlanti biconici, quando mio padre nel ’77 decise di investire una piccola fortuna nella sua passione, la musica.
Da consulente in erba sedicenne, avevo in testa la classica configurazione AR, Marantz, Thorens, Shure.
Tornammo invece a casa un sabato pomeriggio con dei magnifici diffusori Allison Two, un sontuoso sintoampli Pioneer SX-950, un giradischi a trazione diretta Sony PS-X7 con braccio in carbonio e testina Shure V15 III, un onesto registratore Technics RS-630.
Le Allison Two durarono il tempo di smontare le griglie e scoprire che uno dei midrange aveva un conduttore tagliato, con sommo sollievo di mia madre che non riusciva ad accettare l’ingombro di diffusori da pavimento in una sala non certo ampia.
Tornammo subito indietro al negozio e, dopo aver verificato le dimensioni di alcuni difffusori e lo spazio disponibile nel mobile della sala, “ripiegammo” su delle favolose JBL L65A, che vennero posizionate nel mobile ad un’altezza inconsueta per dei diffusori da pavimento, ma a ben vedere non del tutto sbagliata, vista l’esuberanza della gamma bassa.
Inutile dire che divenni io il custode e l’operatore di questo impianto, della messa punto del piatto, della cura dei dischi e delle registrazioni su cassetta.
Cosa mi rimane nel cuore? Le JBL generosissime, che tuttora troneggiano a casa di mia madre; la Shure V15 III che con 1,2 grammi tracciava anche il Grand Canyon con una dinamica ed un ritmo incredibili; il profumo del legno di noce americano e del Lenco Clean; gli occhi lucidi di mio padre quando si commuoveva ascoltando certa musica classica…
Questo impianto ha riempito di musica la casa dei miei per tanti, tanti anni.
P.S.: anch’io spesso mi commuovo come mio padre.
le fonovaligie..i primi impianti hi-fi...grandi scoperte...che tempi magnifici !!!!!
io ,dopo uno stereo di marca geloso a valvole ( dopo una facciata di un LP dovevo farlo raffreddare )....,con i primi guadagni ho comprato un modesto impianto hi-fi....e il mondo musicale mi apparve moooolto diverso .....
E' un piacere ascoltarLa, grazie.
Bellissimo video, quanti ricordi ha riportato alla mente! Sono arrivato al mio primo impianto serio qualche anno dopo, a metà anni 80'.
Da Treviso, indirizzato da un amico di famiglia, andai ad acquistare giradischi (Thorens Td 160 con braccio e testina Mission), registratore a cassette (Teac V 700, buoni ma ben distanti dal livello degli apparecchi che erano nella sala ascolto) da Vinicio Rodella, persona veramente preparatissima e molto gentile.
Già… ritrovarsi e ritrovare…
Eccome se mi sono ritrovato nel ricordare gli impianti degli amici o dei loro padri…
Ricordo la gioia e lo stupore di ascoltare Nursery Cryme (appena uscito e visti dal vivo nello stesso periodo a Lugo di Romagna…) con AR LST, Pioneer 9100, Thorens 125 + SME + Stanton 681.
Grazie!
Notevole amarcord per età, similitudini di situazioni e marchi mai dimenticati. Il collante della musica che abbatteva ogni distinzione sociale. Tanta roba.
Bello ascoltarti in questo "amarcord", fa ahimè prendere coscienza del tempo che passa. Ringrazio vivamente, per trovarci simpaticamente a parlare di queste cose, con la nostalgia dell'entusiasmo con le si vivevano. Grazie Marco, buona vita.
che bello sentirti parlare in quel modo del nostro ginnasio-liceo... io uscivo e tu entravi!
Sono passati piu' di 50 anni dal mio primo vero impianto hifi e mi ricordo ancora i componenti: amplificatore Scott a436, giradischi Technics sl 23 e cassa RCF br 40. In seguito ho posseduto altri impianti ma stranamente non ricordo quali. Il primo amore non si scorda mai.
Grundig receiver r20~r25~r30~r35~r48~r50 serie larga, secondo me i migliori sintoampli mai costruiti, tuttora ne possiedo un paio e li uso quasi quotidianamente!!!! Che spettacolo.
Bel racconto nel quale mi ci ritrovo anch'io.....bei tempi
Possedevo, negli anni '70 un ampli Lenco A 50, casse Bose 301 e un giradischi Technics il 23 se non ricordo male. Oltre ad essere più giovane ricordo con piacere le ore passate ad ascoltare musica. Era veramente una società diversa che a mio parere ci ha "fornito" una base e un gusto musicale che ci è rimasto dentro. Ma credo che era anche il pensiero di chi ci ha preceduto e di chi è venuto dopo di noi. La storia si ripete...
Era proprio così. La passione ci coinvolgeva pienamente, con le medesime sensazioni che stai illustrando. Io avevo la fortuna di un impianto in casa molto prestigioso, sebbene avessi 14 anni, che fu l’artefice della passione trasferitami da mio papà. Era un integrato Marantz, piatto AR e casse AR 3 poi evoluto in oltre 50 anni fino ad oggi con svariati altri componenti. Grazie per questi ricordi che ci accumunano essendo coetanei.
Questo Amarcord sull'hifi mi ha fatto riflettere su una cosa.
Leggendo le recensioni delle riviste specializzate, immancabilmente risultava che il prodotto nuovo (MKII, SE, PLUS ecc.) è migliore del precedente, magari sfumature ma comunque più prestazionale.
Riportando questo trend su 50 anni le differenze dovrebbero essere macroscopiche.
Io non ho la memoria fotografica di Marco Lincetto e l'alta fedeltà ho cominciata ad ascoltare 10 anni dopo ma queste differenze abissali non le vedo (sento).
Va da sé che anche l'altra affermazione "il vecchio suona meglio del nuovo" salvo rare eccezioni non credo sia vero.
Periodo indimenticabile caratterizzato dalla nascita di questa passione che permane ancora
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei....
Questo video è una macchina del tempo.
Tempo, ed esperienze passate a correre dietro a questa passione....🦧🙉 che molti di noi hanno vissuto bene o male allo stesso modo. GRANDE!!
Grande Marco ti ascolto sempre con piacere, con i ricordi della nostra Padova rivivo i tempi passati. Tante cose che racconti sembrano essere pezzi della mia vita vissuta.
Buonasera signor Lincetto. Il mio papà,che era un operaio, è riuscito dopo insistenza infinita, a comprarmi un impianto che era così composto : giradischi Thorens td 165 con testina Pickering, amplificatore JVC Nivico VN 300 da 15 Watt per canale. Casse JVC a due vie, di cui non ricordo la sigla. Per me era il santo graal anche se i miei compagni di classe del liceo scientifico della mia città, Sesto San Giovanni, possedevano il Thorens 125. Bei tempi. Purtroppo negli anni 90 l’amplificatore è stato rottamato, e , col senno di poi, ho fatto una stupidata. Il mio Thorens 165 invece lo tengo tuttora come una reliquia, in ricordo del mio papà. Bei tempi. Cosa ne pensa del mio primo impianto? Complimenti per la sua competenza e i suoi video sempre molto interessanti. Viva il prog.
Ora attendiamo un bel video sulla disco degli anni 70.... Grazie Marco
Marco come di consueto è stato veramente un piacere ascoltare questo video, tutto altro che noioso addirittura mi sembrava di riuscire a vedere i tuoi ricordi.
Grazie ed Ancora complimenti
Quanti ricordi grazie . Ricordo le mie Shure 4 con il pennellino smorzatore davanti
->Grazie Marco, anche io a 13 anni (1976), scopro questo mondo e sentire ricordi molto similari sia nelle emozioni che negli eventi sono veramente molto emozionanti...
Grazie per questo amarcord chi non ha frequentato in quegli anni le case degli amici più cari per lunghe sessioni di ascolto musicale? Ancora oggi è una passione che mi porto dentro anche se alcuni di quegli amici sono ormai lontani
la allison le ho ascoltate molti anni fa',sono fantastiche grazie per i ricordi.
Buenas noches Marco, da nostalgico incallito e inguaribile che sono, non posso far altro che sentirmi coinvolto in questo emozionante salto nel tempo!! Tanto nostalgico che nell'anno 2023 non riesco ancora a separarmi dal mio Thorens Td 160 MkII, dalla mia indistruttibile Akai Gxc 710-d, dal mio Marantz Model 1090 (che ha sostituito proprio lo stesso Sansui AU4900 che ha posseduto) e un paio di diffusori Cizek model 1 che stanno ancora "cantando" la stessa musica di allora...Di questi ultimi in particolare mi piacerebbe saperne di più e se ancora ad oggi possano avere un certo "prestigio" storico-audiofilo oppure li possa considerare solo parte del mio corredo vintage del cuore...:-). Un caro saluto da Malaga.
In quei tempi era molto attuale l'aggregazione fra amici , per esempio con l'ascoltare la musica insieme.
Nei nostri tempi allorché più individualisti , vi sono case sempre più appariscenti e stereo da diverse migliaia di euro, ma come una volta ai suoi tempi ora non si condivide insieme le emozioni !!
Essendo più o meno tuo coetaneo ho seguito un percorso praticamente identico e anche io ricordo l'impianto di un amico molto benestante con delle meravigliose altec pilotate in un grande salone con un amplificatore di cui non ricordo la sigla, Ma ricordo perfettamente che evocava paradisiache e inarrivabili per le mie scarse finanze del tempo...
Ciao Marco grazie per questo tuo ennesimo bel video, mi hai fatto rivivere quei tempi e per questo desidero descriverti quella che è stata la mia entrata nel mondo dell'HI-Fi (per me) con il Primo Vero (per me) Grande impianto...
Dopo aver posseduto un compatto che i miei genitori dietro grandi sacrifici mi avevano regalato e acquistato nel negozio RICORDI di Treviso con giradischi Dual (non ricordo la sigla) mi sono avvicinato al mondo che hai appena descritto con l'acquisto di un impianto cosi composto: Ampli Galactron Mk 120, Diffusori ESB 100 L e giradischi giapponese Taya (appena uscito sul mercato e provato su Suono) con installata la mitica Shure V15 III ...!!!
Per me era il massimo, il Nirvana, ma aimè come poi constatai scoprii le varie magagne che questi componenti avevano, il Galactron che scricchiolava con i tastini e cursori pieni di scratch uniti ad un netto sbilanciamento dei canali, il Taya era tanto bello si ma il suo braccio non era certo il massimo per la V 15 III
Però questo Taya aveva dalla sua l'uscita di alimentazione con attacco separato (come si usa adesso) infatti non aveva il solito filo di alimentazione che usciva direttamente dal suo interno e possedeva anche 2 prese RCA per l'attacco del cavo Phono
Le ESB 100L si salvavano per il buon suono dei driver medio alti (la famosa unità sfalsata UMA) che a me piaceva un sacco, (progetto Giussani) però confesso che inizialmente le ho acquistate perchè assomigliavano tantissimo alle JBL 100L Century (solo nel nome però) che per me avevano un suono strepitoso
Chiudo con il dire che nonostante ste magagne a me piaceva un sacco questo impianto e mi ha fatto vivere momenti di gran felicità e proprio per questo posseggo ancora Testina Giradischi e Casse
Forse tutto questo non interessa a nessuno, pazienza, ma ho rivissuto un bel periodo grazie a te...
Grazie ancora per lo spazio...
Ciao
Caro Marco, vedendo un documentario su A.B. Michelangeli ricordo di aver sentito che anche lui per lo stesso pensiero che lo accomunava al suo papà, registrò poco, pochissimo, per lui la musica era il momento del concerto. Devo dire che ad oggi dal vivo è facile avere delle esperienze d’ascolto deludenti, per quanto il momento vissuto è comunque un’esperienza che supera l’audiofilia per l’emozione che regala. Mai avuto esperienza di alta fedeltà in gioventù, per me da “vecchietto” è tutto molto nuovo, me lo godo tanto.
Chiunque non apprezzi racconti come questo non è evidentemente un appassionato di "suono" e di tutti i risvolti romantici, a tratti morbosi e feticistici dell'epoca. Concordo pienamente sulla totale assenza di invidia che caratterizzava i rapporti amicali/sociali dell'epoca e potrei raccontare mutatis mutandis una storia molto simile fatta di "coordinati" Toshiba, Akai, technics, amplificatori Luxman, testine Stanton, piastre Teach, casse Genesis and so on. Grazie per la Sua testimonianza.
Forse l'alta fedeltà di una volta suonava meglio perché i nostri apparati acustici in quell'epoca erano più giovani
Bei ricordi, grazie di averli condivisi. Esperienze simili.
Bellissimo racconto, Marco. Io iniziai con il compattone di Selezione Reader's Digest a casa degli zii, ricordo che i primi LP "sacrificati" furono Led Zeppelin ll, una raccolta di Joe Cocker, Brain Salad Surgery, Going for the One e il mitico Seconds Out, non so come, ma suonavano e mi davano intense emozioni. Ho via ancora tutto in cantina, e il ricordo di quei momenti mi rimane stampato nella memoria. Poi a vent'anni, con le prime paghe acquistai un pezzo alla volta, Pioneer, AR, JBL e via discorrendo fino ad oggi che ne ho 65, di anni, ma la passione 'rimane la stessa', come recita la famosa canzone del Led Zeppelin. Ciao, alla prossima storia.
Quanti. Ricordi.
La v 15 IV l'ho ancora.
Effettivamente un poco troppo precisa per gli impianti di allora ma splendida oggi,con stilo Japan,col phono audio research.
Grazie Marco
Grazie per il racconto, bello e coinvolgente. Ho vissuto gli stessi anni e mi ritrovo in tutto quanto è stato detto. Complimenti.
Marantz PM 250, Bose 301 e giradischi Hitachi con testina Shure...il mio primo stereo :-) Grazie dei bei ricordi Marco!
Primo impianto Realtone.. poi, ma solo da universitario, casse Dynaudio con ampli Harman Kardon hk6300 e cd Hafler con TD1541 crown e componenti selezionati e qualche disco suonato con un sony recuperato in famiglia. Un altro mondo.. Belli anche gli anni 80!! ps le casse e il cd le ho ancora e ne sono ancora innamorato.. Le uso come muletti nel terzo impianto a valvole.
Esperienze molto simili. Nessuna nostalgia.
Buongiorno, sono capitato sul Suo canale per puro caso.
Video godibilissimo che ho ascoltato con vero piacere.
Sono classe 1960, quindi ho condivo la stessa passione.
Andrò a vedere sicuramente altri Suoi video.
Riccardo.
P.S. Jim Croce rimane uno dei miei artisti preferiti che ascolto anche in auto 🙂
Buonasera Marco. Il Technics SU8080 l’ho rimesso in funzione, dopo tantissimo tempo ed un controllo con sostituzione dei condensatori della parte pre. È con me da fine ‘78. Ho avuto ed ho altri pezzi più importanti ma il tuo video mi ha stimolato. Ho masso insieme un secondo impianto in taverna e tutto sommato non è niente male. Nostalgia dei bei tempi!!!
Grazie.
Video davvero evocativo e straordinariamente lucido nei ricordi! Mi ha sorpreso non incontrare in questo viaggio nel tempo i diffusori Acoustic Research, che a fine anni '70 erano al massimo splendore, spesso scelti da chi la musica la faceva, la cantava e la dirigeva.
Grazie! Quasi commovente…
Alcuni componenti che, pur con tanti limiti, mi affascinarono da giovane:
- Electrovoice Sentry 3
- Electrovoice Interface D
- Quad Esl 57
- BBC L3/5 da 15 ohm
- Allison One e Three
- Klipsch Heresy
...
Mio primo impianto, anno 1971, ampli Marantz 1060, giradischi Thorens TD 125 mkII con braccio Grace,
testine Shure V15 III e Stanton 681 EEE, diffusori Electrovoice Interface A.
Aspetto con ansia un video che ci illustri un bell' impianto vintage allestito nella sua nuova casa .
Mio primo impianto : Piatto JVC a cinghia, Integrato Marantz 1090 diffusori AR 15.
Penso sia la storia della ns generazione. Io anch'io avevo un primo impianto frutto di sacrifici e di miglioramenti successivi. Il mio primo fu un Pioneer con giradischi Technics. Il regno dell'entry level. Lavorai come lavapiatti per pagarmi l'upgrade con un ampli Technics..
Buonasera Marco, mi aggiungo alla lunga lista dei "nostalgici" che con questo video ai fatto risvegliare. Anch'io, che ho qualche anno più di te, ricordo volentieri il mio primo impianto che era costituito da un Marantz 1030 con relativi diffusori da pavimento Marantz e un giradischi Garrard con testina Shure V15. A distanza di anni sono ancora appassionato di HI-FI, ma i prezzi ora sono proibitivi...
Video nostalgica ed avvicente
Primo impianto acoltato.... tutto Dual incastrato in un mobilone c' era pure la filodiffusione....
Primo imp. comprato con i risparmi Lenco 75/Nad mod 60/Altec 1 saluti
...il dual è il mio attuale giradischi, preso usato, modello 1229, peccatonon la con la shure, ma ci ho dovuto montare una audio technica.......
bei racconti belle cose :)
A 14 anni ho scritto su un foglio, a mio padre,l' elenco del mio impianto stereo Giradischi Lenco ( il thorens costava troppo,ampli.Nad 3140 casse AR 28s.Saluti
Io ho ancora in casa due casse Trusonic, credo più vecchie degli anni '70, non saprei dire.
Mi pare che Trusonic costruisse anche impianti di rilevazione audio (le cosiddette "cimici") per l'FBI.
Signor Lincetto, la seguo sempre con molto piacere.
Spero che farà dei video sul Festival di Sanremo, non perchè io lo segua ma, vedendo alcuni degli "artisti" in gara, mi piacerebbe conoscere il suo parere da esperto.
Buona giornata.
Il tuo racconto è ricco di analogie simili alle mie e penso anche di tanti altri appassionati che hanno vissuto un periodo storico dove la musica ha raggiunto l'apice della creatività e delle sonorità , non ho nostalgia di quelli impianti presenti in tutte le case (io avevo il compattone della Reader's Digest) ma ho la nostalgia di quei momenti emotivi di condivisione tra gli amici e i vicini di casa che come hai descritto tu non era da attribuire alla ricchezza economica ma alla ricchezza dei valori! Un saluto.
Nel 1978 avevo un giradischi Europhon, di più non potevo permettermi. 😄
Idem....ma comunque ne ho un affettuoso ricordo perchè fu il mio primo giradischi.
@@paolorusso9192 si ma che baracca che era, perdeva giri mentre riproduceva i dischi, dovetti farlo riparare in un laboratorio specializzato, mi ricordo che divennero matti a cercare una soluzione. 😂
480mila lire alla fine del '73 oggi scopro essere 4200 euro: una bella cifra per due casse AR6 (200mila), un ampli giapponese Rota (100mila) da 25Watt per canale e un piatto Thorens TD165 (150mila) con testina Stanton 500 a puntina conica (30mila)! Dei prezzi del piatto/testina non sono sicurissimo. So che con una cuffia chiusa da forse 20mila lire arrivai a 500mila lire. Difficile dire se i prezzi oggi sono calati. A pari prezzo penso che oggi la qualità sia migliorata.
erano proprio tanti soldi... forse più di quello che credi.
La mia A112 Abarth costò proprio nel '73 la bellezza di 1.438.000 lire... ricordo il brivido che provai quando mio padre firmò l'assegno!
Mio padre nel 77 scelse bene ... Rotel... Che funziona ancora adesso....
Rispetto al mangiadischi il Garrard con la testina de fero era una piuma :-)
come mai sei arrivato in spagna?
@@frankcosta7065 di cosa?
@@frankcosta7065 appunto avevo chiesto come mai era arrivato in spagna
@@frankcosta7065 vuoi parlarne tu, sintetizzando?
grande Marco, mi hai fatto riaffiorare tanti bei ricordi del mio innamoramento adolescenziale per il mondo hifi anni 70..cominciai col registratore geloso dei miei...passando allo stereorama 2000 deluxe fino al mio primo impianto hifi del 1976 x i miei 17 anni...thorens td 145 con shure m75ed...marantz 1070...esb L 70..cuffia akg k 240.. i miei amici di scuola schiattarono dall invidia....non finiro' mai di ringraziare i miei generosi genitori ..!!! Negli anni ho comprato tante atre macchine ma queste resistono tuttoggi e sono ancora in splendida forma ...🤩🤩🤩...mi manca solo quella certa nostra ....musica !!
Molto bello
L ampli era un sansui au 2900 17w.x canale .poca potenza ma come suona quell' amplificatore ☺️io lo ho ancora .
L'impianto classico il primo HIFI ben suonante era costituito da Giradischi Thoerens Mk2 con testina Shure
Amplificatore integrato Maratz 1250 non ricordo bene la sigla
Casse AR 12
Registratore a cassette Teac
Poi un giorno conobbi una persona con il quale diventai amico, quasi 7000 LP e oltre 15000 45 giri
Piatto Thoerens TD 165 testine Shure
Pre MC Intosh C28
Finale Mc Intosh 6500 mi pare
Casse AR 16 Più altre due alte 180 cm della Tempest
Cuffie Sennhaiser
Un impianto da quasi 30 milioni, parlo del 1978
Morivo per quegli occhioni blu
Piatto Linn
Pensa un po' che dal 1981 (43 anni fa) oggi ho ancora, perfettamentre funzionante Thorens TD115 MK II con Stanton 680 e Bose 601