Tieni duro Paolo, ti capisco bene! Tu continua in ogni caso a diffondere CULTURA sui media e vedrai che ci saranno sempre orecchie pronte ad ascoltarti! C’è davvero TROPPA ignoranza in giro…
A me Rings of Power ricorda tantissimo il risveglio della forza. Un prodotto che dovrebbe essere un prequel/sequel a una storia molto nota e amata ma che, non riuscendo ad essere al livello del classico, lo copia senza introdurre grandi elementi innovativi. Quello che rende grandi le "grandi storie" non è la nostalgia.
Rings of power, The Boys, The Acolyte... tutte pugnalate nel cuore e a più riprese... meglio la challenge e quattro passi salutari caro Paolo, buona domenica!
Concordo Paolo. Io la seconda stagione la guarderò lo stesso cercando di essere il meno prevenuto possibile. Tuttavia è triste vedere come ultimamente nella maggior parte degli adattamenti televisivi si operi una generale banalizzazione del materiale di partenza (in questo concordo pienamente col giudizio di Wu Ming 4 su RoP). E se notare questa cosa ti fa diventare in automatico un Tolkienione, beh allora non ho alcun problema a definirmi tale.
Paolo, in primis mi dispiace per gli insulti ricevuti, una cosa deprorevole, ma come ben sai, ciò accade solo quando non si ha modo di difendere la propria posizione. Tu, la tua posizione la conosci bene, sai come parlarne, rimanendo sempre corretto e preciso. Riguardo al fan service ti dico una cosa, anche da appassionato di Star Wars, il tempo è sempre il migliore critico e lo si nota proprio in Star Wars, dove le nuove opere realizzate vengono ricordate solo quando presentano qualcosa di nuovo od osano, io parlo di Rougue One, per esempio. E come ultima cosa, lasciamo stare questi tempi, sono fatti per presentare "cose" veloci e sterili, che durano poco, ciò che perdura è altro, non a caso i grandi incassi degli ultimi decenni hanno solo gli incassi, ma difficilmente vengono ricordati. La memoria vale più di qualche milione in più.
Rogue One è proprio un mistero, ancora non mi spiego come possa essere uscito così, specie vedendo chi erano i due sceneggiatori. Nulla mi toglie dalla testa che sia merito di Edwards e di eventuali accordi presi con la Disney perché il controllo della produzione fosse molto più blando, con la casa madre ben più concentrata a fare casini con la nuova trilogia. Pura speculazione alla cazzo di cane, ma è difficile capire come abbia fatto a non ricevere lo stesso trattamento di Episodio VII, VIII e Solo. Ai vertici non ci puntavano nulla...
Ciao Paolo. Vorrei portare una piccola precisazione a quanto hai letto nell'articolo qua nel video. Io sono uno di quei fan "di vecchia data" di Star Wars, che hanno avuto la fortuna di vedere il primo film originale nel 1977 al cinema, e che oggi hanno tutti attorno i 50 anni o più. Ovviamente sono anche un grandissimo appassionato di J.R.R. Tolkien, e come tanti veri appassionati del Maestro, sono rimasto a dir poco disgustato dal modo in cui Amazon Prime abbia stravolto l'opera del Maestro a meri fini di lucro, solo per segnare caselle nei DEI ed ESG, preferendo piegarsi alla propaganda politica e cercando perfino di strumentalizzare l'opera di J.R.R. Tolkien a tale scopo. Ciò non di meno, essendo anche un grande appassionato di Star Wars, che in un certo modo è una saga legata all'opera dello stesso J.R.R. Tolkien, per ammissione di George Lucas in persona, il quale ha più volte ammesso di aver ispirato la sua saga originale alle opere del Maestro, ho seguito con grande interesse tutte le produzioni audiovisive della saga (oltre a leggere moltissimi fumetti, guide e romanzi, e perfino aver giocato qualche videogame non più canonico) ... Posso dirmi discretamente informato sia sull'opera di J.R.R. Tolkien che su quella di George Lucas (e dei suoi "successori"). Ho guardato "The Acolyte", che proprio mercoledì appena passato s'è conclusa (almeno per quanto riguarda la prima stagione), e sì ... posso confermarlo ... Ci sono stati alcuni "easter eggs" con rimandi a frasi già sentite in altre opere, ma posso garantire che c'è veramente un abisso tra come questi sono stati riportati in "The Acolyte" e come vengono riportati in "The Rings of Power" ... In primo luogo, occorre dire che c'è una enorme differenza tra le due opere, e non mi riferisco al differente genere narrativo, poiché è noto: Star Wars è un FANTASY SPAZIALE, non un prodotto di FANTASCIENZA, e c'è una certa differenza tra i due generi, anche se pochi sono in grado di coglierla. La differenza tra le opere del Maestro (e di suo figlio) e le opere di Lucas (ed i suoi "successori") sta nel fatto che mentre la prima è un'opera CONCLUSA, quella di Lucas è ancora in via di sviluppo. Può sembrare una banalità, ma un'opera, finché non si conclude, è sempre soggetta a cambiamenti. Lo stesso "Silmarillion" è stato rimaneggiato più volte sia dal Maestro che da suo figlio (che lo ha concluso, essendo rimasto incompleto alla morte del padre). Dunque è logico che nelle opere legate all'universo di Star Wars ci si possano aspettare ancora diversi rimandi, alcune riscritture, e probabilmente qualche occasionale "cambio di rotta" per adattare l'universo narrativo (che è SEMPRE stato in costante evoluzione, essendo in parte un riflesso del mondo reale), mentre ciò non è più pensabile nell'opera di J.R.R. Tolkien o di suo figlio, poiché quella che abbiamo oggi in mano è la loro opera conclusa, e qualsiasi "adattamento" è una sostanziale mancanza di rispetto verso gli autori, che essendo entrambi morti, non possono più esprimere una loro opinione in merito (cosa che fortunatamente non si può dire di George Lucas, né di coloro che lui stesso ha investito della responsabilità di portare avanti la sua opera). Ma veniamo nello specifico di "The Acolyte"... Le frasi incriminate, per così dire, non sono frasi, per quanto "iconiche" riconducibili solo ai personaggi, ma strettamente correlate alla filosofia che essi perseguono, e non è detto che essi stessi le abbiano pronunciate per primi: sono CONCETTI FILOSOFICI, che sono universalmente noti a tutti i membri di uno specifico contesto, ossia l'Ordine Jedi, e per quanto possiamo ricondurli in modo specifico ora a questo, ora a quell'altro maestro o gran maestro dell'Ordine, non è assolutamente detto che siano stati formulati da loro, o che siano stati invece appresi in termini concettuali (anche con altre parole) da altri maestri che li hanno preceduti. Quando Gandalf dice di "seguire il proprio naso" è un consiglio ch'egli, nella sua immensa saggezza, dispensa dalla sua propria esperienza personale. Quando Yoda afferma che "sempre in movimento, il futuro è!" non è solo un "consiglio" ma è un concetto filosofico che può essere stato formulato da Yoda, ma può essere stato a sua volta appreso da altri maestri venuti prima dello stesso Yoda, ed è un concetto che, bene o male, è noto a tutti i cavalieri jedi. In questo senso c'è una enorme differenza tra un Tom Bombadil che afferma di essere "il più antico" ed un Obi Wan Kenobi che enuncia un concetto a sua volta appreso da Qi-gong Jinn, che lo ha probabilmente a sua volta appreso da Dooku, e così via dicendo... Quindi sì... Certo: c'è un "rimando" ad un altro personaggio, ma sta unicamente a sottolineare l'importanza di un insegnamento concettuale che è ben noto a chiunque sia, o sia stato, non solo un Jedi, ma anche un semplice Padawan... E' un insegnamento che viene portato avanti da maestro ad allievo, da centinaia, forse migliaia di anni. Noi lo conosciamo come un insegnamento attribuito a questo o quel Jedi, ma solo perché è stato il primo da cui NOI lo abbiamo sentito pronunciare: un pò come se un giorno diventassimo buddisti, e il nostro maestro, un monaco, ci spiegasse il concetto di Samsara: per NOI, il nostro maestro è il primo che ce lo spiega, e lo assoceremo sempre a lui, come insegnamento, ma in verità è un concetto stranoto a qualsiasi buddista, che da più di 2500 anni viene portato avanti dai discepoli del Buddha originale, il quale lo ha a sua volta appreso da qualche bramino induista, poiché tale concetto esiste da prima ancora che Siddharta Gautama lo includesse nella sua dottrina, e potrebbe essere antico anche di 3-4 mila anni ... Forse perfino di più. E' questa, a mio modo, la grande differenza tra i rimandi che ci sono (frequentemente!) in Star Wars, e che sono SEMPRE, a ben guardare, connessi con la circostanza in cui vengono inseriti, rispetto ai rimandi inseriti (quelli davvero a casaccio) in "The Rings of Power" dagli ideatori della serie.
Grande Paolo! "Gli aneeelli del cuoreee, gli aneeelli del cuooooreee... Canterò la terra di mezzooo, con i personaggi a normaa! Me l'ha detto l'algoritmoo, della nuovaaa piattaformaaa"
Esatto, quando ho guardato i nuovi Star Wars i momenti clou a livello emotivo sono emersi solo durante l'occhieggiare del meraviglioso (quanto semi plagiato) para pa pam...PAM🎺🎺...paraparam pam, pararampam... PARAPAPAAAA'🎶 Ma a questo punto penso che tutto questo sia un operazione voluta e cercata, per motivi in parte imperscrutabili, come imperscrutabile è Tom Bombadil. Gli show runner non ci sono, ci fanno.
Sono completamente d’accordo con te, se avessero fatto lo Hobbit il film in versione integrale senza questi richiami, sarebbe stata un opera più finita.
Come qualcuno ha già detto l’importante è parlarne di questa serie, fregandosene dell’autore. Caro Paolo non mollare e continua nella tua divulgazione che hai fatto appassionare tanta gente!!!👍🏻👍🏻👍🏻💪🏻💪🏻💪🏻
Forse c'è una (molto flebile) speranza: che la tristezza di questa serie induca alla disperazione gli spettatori risvegliando in loro un moto d'animo per la (ri)scoperta del testo originale. La prima stagione mi ha risvegliato la fame del testo originale; la seconda sembra promettere anche il risveglio della sete.
Queste operazioni ovviamente si basano su un meccanismo di "sfruttamento" del rapporto emotivo, diciamo sentimentale, che può esistere tra un'opera i suoi estimatori. Il sentimento nei confronti dell'opera può dipendere non solo dal valore dell'opera stessa, ma anche dal frangente in cui è stata conosciuta, dall'epoca, dall'età ecc. Produrre "altre" "opere" mettendo al centro lo sfruttamento di questo rapporto sentimentale anziché i meccanismi basilari del processo creativo è sempre una scelta meschina. Poi si può ottenere comunque qualcosa di apprezzabile, dato che le ragioni per cui l'opera è stata realizzata non è detto che influiscano completamente sul risultato, ma ripeto, la scelta di base è meschina. Proprio in quest'ottica, si possono decifrare i rapporti più o meno sentimentali, o più o meno tossici, che intercorrono tra le diverse parti in causa riguardo Rings of Power, l'Opera di Tolkien: Gli estimatori che la conoscono con un buon grado di profondità, provano un sentimento di gratitudine e probabilmente reverenza, come quella verso un familiare o un'insegnante autorevoli, qualcuno insomma che ha dato qualcosa capace di far crescere. Con buona probabilità hanno da ridire riguardo Rings of Power. Gli estimatori che abbracciano acriticamente qualunque cosa che sia riconducibile al "brand" dell'opera piuttosto che all'opera stessa, probabilmente vivono un sentimento di appartenenza come lo si vivrebbe tifando "alla morte" una squadra di calcio o addirittura partecipando alle funzioni di una religione per dimostrare di far parte della "chiesa" (ma senza occuparsi poi troppo di cosa dica quella religione), in entrambi i casi i componenti della squadra e i le loro gesta tecniche, come pure le gerarchie della chiesa e le loro decisioni, al tifoso/fedele interessano il giusto, importa il sentimento d'appartenenza, il connotarsi come parte dell'insieme. Con buona probabilità hanno già la maglietta di Rings of Power. Gli showrunner, che possono avvalersi dei diritti comprati da Amazon per scrivere qualcosa di nuovo legato all'Opera di Tolkien, visti i risultati, evidentemente vivono un sentimento quasi di onnipotenza, privo di rispetto, dico quasi perché hanno dei limiti che non permettono una totale tabula rasa di quello che esiste già e che sono dati proprio da quelle ragioni meschine di cui sopra (per sfruttare il rapporto fra estimatori ed opera, non puoi cancellare del tutto l'opera). Questo sentimento, nei fatti li porta ad agire con un vero e proprio potere d'imperio nella costruzione della nuova "opera". Il loro atteggiamento nei confronti della serie (che temo avrebbero anche verso l'Opera originale da cui discende, ma fortunatamente è salva dalle loro grinfie) si potrebbe ricostruire come quello di padroni di un bellissimo animale da concorso, al quale egli decidono di insegnare nuove pose e trucchi, incuranti della natura, dell'indole e delle altre caratteristiche dell'animale stesso, quello che importa è che alla fine del concorso arrivino i riconoscimenti e soprattutto i premi in denaro. Con buona probabilità stanno ideando nuovi improbabili trucchi nella speranza di infinite stagioni di Rings of Power.
Ciao Paolo! Io appartengo alla schiera cui la serie Amazon è gradita. (ok, chiariamoci, non tutto: non certo il potere medicamentoso del Mithril, né qualche trovata videoludica tipo ) Penso comunque che tu abbia centrato il punto quando parli di easter eggs: il pubblico ha un bisogno pavloviano di sbavare per le cose già viste. Ha bisogno di segnali semplici e chiari per reagire. Un po' come quando si ride ai tormentoni dei comici di basso livello.
Daje Paolo bisogna farci su due risate, senza considerare i commenti dei pischelletti a me pare che la questione con questa serie è la aspettativa di essere in gradi di scrivere apportando un contributo organico e significativo al mondo che Tolkien ha pensato ed amato per una vita, è tosto, bisogna essere molto bravi e non mi pare il caso per quanto visto fin ora
Meticolosamente studiato i libri? Perché me li vedo come Patty in Soul Eater, a fissare il libro chiuso sul tavolo di fronte a loro con intensità? È l'ennesima prova che chi lavora a questa serie non capisce e non vuole capire, riuscendo solo a fare goffi riferimenti.
Ciao Paolo, probabilmente ne avevi già parlato: rileggendo il capitolo "La Finestra a Occidente", si trova la "nomeica" di Gandalf decantata da Faramir; che alla fine si conclude con "all'Est non vado". Nella serie, dato che si saprà che andrà a Rhun, faranno si che, semplicemente, Gandalf non si ricorderà di esserci stato, oppure ignoreranno, altrettanto semplicemente, questo passaggio? Credo sia molto più probabile la seconda.
dopo aver visto Yoda.e Plagueis così, a cazzo di cane, senza senso, de botto, su quell'aborto di The Acolyte non mi stupirei di vedere Bilbo arrivare su una macchina del tempo
Sempre un gentiluomo. E non sono ironico.Hai pienamente ragione e se forse non ne sai nulla di certi tipi di scrittura ma la sai lunga sull'esposizione orale. E sull'etica dei fan .
Aggiungerei che, quando Gandalf cita la famosa frase nel Signore degli Anelli, si trova in una serie di grotte inestricabili, pertanto è sensato che, laddove l'aria è più pulita e gradevole, quella è la via per l'uscita. La frase HA UN SENSO OGGETTIVO. Negli Anelli del Potere la frase è detta in mezzo ad un prato; che senso ha una frase così? Nessuna, citazione fine a se stessa. Purtroppo sono anni che i prodotti campano di vuote e inopportune citazioni, fatte per agganciare fan altrettanto vuoti, che si riconoscono come tali perché le riconoscono: ".. lo riconosco!..l'ho già visto!..è parte del mio franchise!..io sono parte di questo!". Marvel ha portato il devasto. Ha senso quello che si vede? Significa qualcosa per la storia che stanno raccontando? C'è un'interazione sensata con la storia? Qualcuno ha ancora interesse a seguire una storia?
Parole sante caro Paolo. Non mi dispiacerebbe condividere il tuo video sui gruppi più numerosi di presunti Talkieniani ma provocarei la reazione furibonda di tanti personaggi più o meno prezzolati per difendere questa ciofeca a prescindere. E non tempo da perdere con soggetti del genere.
Credo il fan service sia una piccola parte del problema. Bombadil giocherà su quell'effetto per i lettori del romanzo, ma la serie è per la massa, quindi mettendosi nei loro panni, perché preoccuparsi di un personaggio che solo chi ha letto i libri conosce? Possono davvero fargli fare quello che vogliono e pazienza se le strizzatine d'occhio saranno aborrite dagli appassionati tolkieniani. Come per tutto il resto dell'opera l'unica speranza è che rispetto alla prima stagione abbiano corretto il tiro migliorando la scrittura, se non della storia, almeno dei personaggi, se non altro per non avere i conati. Ma la fiducia è parecchio sotto zero e tremo al pensiero che Tom diventi una macchietta alla Radagast de Lo Hobbit, con tanto di applausi da parte del pubblico generalista
Ma Paolo, è una roba che ho già visto miliardi di volte (almeno qui in Italia): ovvero, quando qualche “ gigoló “ dei poveri non sa un ca.. di un argomento (generalmente la loro caratteristica è il non sapere un c di nulla, di nessun argomento) , ecco che tirano in ballo l’unica roba di cui (in teoria) ne capiscono (la phika) Tentando così di offendere/zittire gli altri perché inesperti in ciò 😅 è un classico qui, da quando sono in Italia l’ho sempre notato in giro
@@Stefano_Rossini quello si può guardare comunque. Se Paolo ci dice che può valere la pena guardarla, la guarderò molto dopo l'uscita. Preferirei che comunque sia un flop quando esce.
La cosa che più mi fa arrabbiare è che non si può “contrastare” una serie del genere, perché ormai Amazon prime lo abbiamo tutti, non è come un film che esce al cinema che si può “boicottare” non andando a vederlo. Come si può boicottare una serie di Amazon?
Proprio quello che ci voleva per recuperare l'irrecuperabile, personaggi messi ad cazzum, già immagino i patetici dialoghi con i pelopiedi (l'aborto per eccellenza). Ma non era meglio fare una serie "le collane del potere" e attenersi meglio al silmarillion (pur non avendone i diritti) mettendo nomi che ricordino gli originali tipo mauron, valagriel etc. etc.?
Ma mica ci rinunciate a parlare di sta me*da di serie, eh! Alla fine fa comodo un po' a tutti, nonostante sia un prodotto sì mediocre, ma comunque a parte rispetto a libri e film. In altre parole, non toglie nulla a ciò che già esiste. Non lo sostituisce. Ciò che amiamo è lì, immutabile. Possono inventarsi di tutto, ma noi avremo sempre i nostri testi cui fare riferimento. A differenza ad esempio dell'oscena traduzione di Fatica (oscena non certo per la questione dei nomi, che anzi sono l'ultimo dei problemi), che sulla fruizione del romanzo ci incide PER DAVVERO, e anzi è diventata l'unico modo per fruirne, almeno in Italia. Eppure è stata incredibilmente sposata da tutti i canali tolkieniani italiani, nonostante stravolga spesso il lavoro di Tolkien al punto che in alcuni momenti stai letteralmente leggendo l'ego di Fatica e i suoi esercizi di stile, non più il Maestro. E' una cosa talmente in controtendenza rispetto all'opinione dominante degli appassionati, che sembra quasi un'imposizione "editoriale". Della serie "se vuoi parlare dei romanzi, se vuoi leggere dei passaggi nei tuoi video, devi usare la versione attualmente in commercio". E così facendo vi siete resi "complici" di un'operazione non solo oscena tecnicamente, ma anche irrispettosa. Solo che la mancanza di rispetto di Bompiani incide eccome sulla fruizione dei romanzi. Rings Of Power, pur con tutte le sue magagne, no!
L'unica serie che non ha tradito del tutto é stato fallout..non ci speravo..non che sia paragonabile a tolkien in generale, ma la serie mon ha tradito la lore
Hai indosso una maglia Adidas. Adidas sta alle maglie dei Club e delle Nazionali come Amazon sta a Tolkien. Esagero? Adidas é da sempre la fornitrice del Bayern di Monaco. Mi sapresti identificare il Bayern Monaco con un Kit Calcistico? Per una versione che mi darai, te ne daró almeno altre tre...
Quindi adesso sta serie diventa un musical, che quindi non bastava i musical normali a scartavetrare diciamo orecchie e cervello, adesso addirittura una serie. Se rifanno SAW, diventa l'ultima tortura strappare le palpebre, e vedere la serie senza spot
La battuta che ti è stata fatta basta da sola a spiegare l'inutilità e l'infondatezza delle argomentazioni dei sostenitori del woke. È evidente che mettere in schermo vicende con personaggi multicolori non è affatto sufficiente, come non è sufficiente difendere a tutti i costi una confezione colorata se poi il contenuto del pacchetto (e del difensore) è di scarsa qualità. Questa serie è stata un'occasione sprecata. Avrebbero potuto mettere in gioco le varie popolazioni umane come i Sudroni e gli Esterling, mostrare società complesse e non fatte solo di guerrieri pronti a servire Sauron (cambiare il punto di vista poteva essere questo), mostrare le loro tragedie, portare gli orchi come non li abbiamo mai visti. Di occasioni per portare riflessioni anche attuali e anche sulla linea che (non) hanno seguito ce ne sarebbero state. Invece hanno scelto solo di mettere persone a fare cose e dire frasi già sentite. Mi dispiace dirlo, chi difende tutto questo non ha gli strumenti per leggere, non solo Tolkien, ma in generale qualcosa che abbia un minimo di spessore. Non so chi sia stato a fare un'uscita del genere, ma chiunque sia non ha capito niente di inclusività.
Tanto non me la voglio vedere a priori la seconda serie. A me è bastata Numenor con i costumi riciclati da Xena e la sceneggiatura che è una porcata, piena di forzature e spiegare l'evidente.
Solo i PR e i responsabili del marketing ritengono credibile quanto dicono questi pseudo-sceneggiatori. Hanno fatto danni enormi nella prima stagione presumendo di essere migliori del Professore. Sceneggiatura, dialoghi, recitazione sono ad un livello infimo, che non avrei MAI creduto possibile raggiungere. Ero amante di Star Wars, e Disney ha sistematicamente distrutto l'universo creato da Lucas, e da amante del Signore degli Anelli ricordo ancora l'emozione quando si sono spente le luci all'inizio del nuovo millennio e la soddisfazione al termine della visione. E Amazon ha letteralmente bruciato anche questo universo. Dato che la stagione in arrivo sembra presentare gli stessi difetti, se non peggiori, della prima, mi auguro che sia un fallimento titanico che induca il buon Bezos a chiudere i rubinetti a questo branco di incapaci che non sono in grado di scrivere UN SOLO dialogo decente.
D'altronde i due sceneggiatori vengono dalla scuola di J.J. Abrams che ha creato quelle due serie sopravvalutate "Lost" e "Fringe" che sono piene di momenti di alta tensione per tenere incollato lo spettatore allo schermo ma che non vengono risolti e non portano a nulla. Lo stesso Abrams parlò della "magic box" durante un TedX, dove ha detto : l'importante è riempire la testa dello spettatore di interrogativi e misteri, poco importa se non vengono risolti, l'importante è far parlare del prodotto. Infatti per me Lost poteva durare benissimo la metà, cioè 3 stagioni.
@@alassion96 mi permetto di dissentire per quanto riguarda Fringe. Personalmente la ritengo una serie godibile. Alcuni bassi ma molti alti. Inoltre i due figuri non hanno praticamente nessun lavoro alle spalle, dato che non compaiono in nessuno dei film a cui dicono di aver lavorato. In altre parole sono dei perfetti parvenue cui hanno dato un miliardo di dollari. È questo di cui non mi capacito: come si può affidare un marchio importante a un perfetto sconosciuto? Se sono io il finanziatore voglio leggere la sceneggiatura prima. In Amazon nessuno ha nemmeno letto le bozze.
@@GrazianoGirelli hanno semplicemente acquistato il marchio per farci quello che vogliono. Sono i primi a non voler raccontare nulla ma a guadagnarci soltanto per questo ne è derivato lo scarso impegno di scrivere qualcosa di decente e affidarla a qualcuno competente.
@@alassion96 Mah, non ha molto senso questa affermazione: fai soldi se fai un buon prodotto. Se fai una cazzata fotonica come questa i soldi li bruci. Le ultime serie tv uscite da Hollywood e dintorni soffrono di pessima scrittura, dovuta in buona parte all'adesione alla cultura (se vogliamo chiamarla tale) woke, e scarso controllo da parte di chi mette i soldi. Disney ha fatto scuola con i disastri Star Wars, Indiana Jones, riedizioni dei classici in salsa woke, e Amazon non è da meno con la ruota del tempo e gli anelli del potere.
@@GrazianoGirelli non ho mai detto che facendo buoni prodotti si fanno soldi, si può guadagnare anche producendo la merda, Disney ed MCU insegnano perchè nonostante tutto la gente il posto in prima fila per quelle boiate non lo perde mai. Se uscirà il venticinquesimo capitolo di Fast and Furious ti garantisco che qualcuno anche per sbaglio nella sala ci entra purtroppo.
Caro Paolo, non dare credito a certi commenti, sono persone ignoranti che magari non hanno neanche visto la serie. Poveri Wokeniani sono come i terrapiattisti😂
La cosa migliore sarebbe non vederla proprio. E' un serie-brand morta (visto il quasi reboot narrativo e il citazionismo spinto), d'accordo che là fuori è pieno di necrofili, o di gente disposta a essere pagata per mangiare bocconi di carogne. Tuttavia, mi chiedo se sia utile alla "causa tolkieniana" sedersi a tavola con loro. Mi spiego meglio, la serie attirerà i fan della prima stagione, qualche "casual" che paga il servizio Prime e chi la vorrà vedere per vomitare bile per il gusto di mugugnare. In ogni caso la serie attirerà un po’ di pubblico. I primi e i secondi sono liberi di vederla, visto che al netto del panorama delle serie su amazon si strappa anche la sufficienza (per me serie fantasy da 18/30 e “via a calci in culo”, ma dal punto di vista tolkieniano “non pervenuta”; sigh!). I terzi potrebbero far calare le views per dare un segnale a tutti quelli che vogliono mungere troppo le "IP" senza ritegno, ma guardandola non faranno altro che generare altra audience. Per poi cosa? poterne parlare male? Tafazzismo? Comincio a credere che le persone in questo periodo storico vogliano deliberatamente odiare e litigare (basta vedere che i video a tema RoP attirano molte più views rispetto a quelle perle sui preraffaeliti, sulla wasteland o alla semplice filologia tolkieniana).
Lunga vita a Tom Wokebadil😂 Mi sto disintossicando ancora dalla prima puntata della serie "Gli Woke del Potere" (conosciuta anche come "Gli Anelli che non vorrei Avere"), fa schifo.
parliamo di una serie in cui gli orchi ASSEDIANO una taverna...io penso veramente che ogni commento ulteriore sia superfluo. Per il resto, meglio calare un velo pietoso
Chissa' perche' questa necessita' di proporre, dietro la copertura di facciata di turno (tolkien piuttosto che star wars), propaganda al progressismo, al movimento lgbt e alla cultura woke...... Non sara' mica che e' voluto?
Tieni duro Paolo, ti capisco bene! Tu continua in ogni caso a diffondere CULTURA sui media e vedrai che ci saranno sempre orecchie pronte ad ascoltarti! C’è davvero TROPPA ignoranza in giro…
Sicuramente andrò a rivalutare il Tom Bombadil della versione sovietica del Signore degli anelli 😢
@PaoloNardiSoia piuttosto, hai già fatto un video su The Last Ringbearer? O intendi farne uno in futuro?
Dai, immaginare tutto ciò come una costosissima fanfiction fa meno male.
A me Rings of Power ricorda tantissimo il risveglio della forza. Un prodotto che dovrebbe essere un prequel/sequel a una storia molto nota e amata ma che, non riuscendo ad essere al livello del classico, lo copia senza introdurre grandi elementi innovativi. Quello che rende grandi le "grandi storie" non è la nostalgia.
E tutto ciò rende ancor più prezioso il tuo lavoro, caro Paolo: non solo propagatore di cultura, ma salvatore di menti e anime! 👍🏻😉
D'altronde ci troviamo sempre più nel regno della quantità o non della qualità.
Rings of power, The Boys, The Acolyte... tutte pugnalate nel cuore e a più riprese... meglio la challenge e quattro passi salutari caro Paolo, buona domenica!
Si scoprirà che la risposta che Tom Bombadill da quando gli chiedono chi lui sia è una risposta pre registrata consigliatagli dal suo avvocato 😂
Grandissimo Paolone come sempre!
Io spero con tutto il cuore che tu e Frank possiate riallacciare i rapporti
Non sapevo avessero avuto rapporti precedenti...
Che è successo perché???
Paolo, sei tu, il nostrooo condottieeerooo :D
Immenso! Hai descritto precisamente perché tutti questi film di sequel e prequel mi fanno irrimediabilmente cagare.
Quanto hai ragione!!!
Concordo Paolo. Io la seconda stagione la guarderò lo stesso cercando di essere il meno prevenuto possibile. Tuttavia è triste vedere come ultimamente nella maggior parte degli adattamenti televisivi si operi una generale banalizzazione del materiale di partenza (in questo concordo pienamente col giudizio di Wu Ming 4 su RoP). E se notare questa cosa ti fa diventare in automatico un Tolkienione, beh allora non ho alcun problema a definirmi tale.
Sei coraggioso. Io ho desistito dopo dieci minuti del primo episodio della prima stagione.
@@TheBlackFrog79 effettivamente ti sei risparmiato diverse gastriti 😅
Paolo, in primis mi dispiace per gli insulti ricevuti, una cosa deprorevole, ma come ben sai, ciò accade solo quando non si ha modo di difendere la propria posizione.
Tu, la tua posizione la conosci bene, sai come parlarne, rimanendo sempre corretto e preciso.
Riguardo al fan service ti dico una cosa, anche da appassionato di Star Wars, il tempo è sempre il migliore critico e lo si nota proprio in Star Wars, dove le nuove opere realizzate vengono ricordate solo quando presentano qualcosa di nuovo od osano, io parlo di Rougue One, per esempio.
E come ultima cosa, lasciamo stare questi tempi, sono fatti per presentare "cose" veloci e sterili, che durano poco, ciò che perdura è altro, non a caso i grandi incassi degli ultimi decenni hanno solo gli incassi, ma difficilmente vengono ricordati.
La memoria vale più di qualche milione in più.
Rogue One è proprio un mistero, ancora non mi spiego come possa essere uscito così, specie vedendo chi erano i due sceneggiatori. Nulla mi toglie dalla testa che sia merito di Edwards e di eventuali accordi presi con la Disney perché il controllo della produzione fosse molto più blando, con la casa madre ben più concentrata a fare casini con la nuova trilogia. Pura speculazione alla cazzo di cane, ma è difficile capire come abbia fatto a non ricevere lo stesso trattamento di Episodio VII, VIII e Solo. Ai vertici non ci puntavano nulla...
Ciao Paolo. Vorrei portare una piccola precisazione a quanto hai letto nell'articolo qua nel video. Io sono uno di quei fan "di vecchia data" di Star Wars, che hanno avuto la fortuna di vedere il primo film originale nel 1977 al cinema, e che oggi hanno tutti attorno i 50 anni o più. Ovviamente sono anche un grandissimo appassionato di J.R.R. Tolkien, e come tanti veri appassionati del Maestro, sono rimasto a dir poco disgustato dal modo in cui Amazon Prime abbia stravolto l'opera del Maestro a meri fini di lucro, solo per segnare caselle nei DEI ed ESG, preferendo piegarsi alla propaganda politica e cercando perfino di strumentalizzare l'opera di J.R.R. Tolkien a tale scopo. Ciò non di meno, essendo anche un grande appassionato di Star Wars, che in un certo modo è una saga legata all'opera dello stesso J.R.R. Tolkien, per ammissione di George Lucas in persona, il quale ha più volte ammesso di aver ispirato la sua saga originale alle opere del Maestro, ho seguito con grande interesse tutte le produzioni audiovisive della saga (oltre a leggere moltissimi fumetti, guide e romanzi, e perfino aver giocato qualche videogame non più canonico) ... Posso dirmi discretamente informato sia sull'opera di J.R.R. Tolkien che su quella di George Lucas (e dei suoi "successori"). Ho guardato "The Acolyte", che proprio mercoledì appena passato s'è conclusa (almeno per quanto riguarda la prima stagione), e sì ... posso confermarlo ... Ci sono stati alcuni "easter eggs" con rimandi a frasi già sentite in altre opere, ma posso garantire che c'è veramente un abisso tra come questi sono stati riportati in "The Acolyte" e come vengono riportati in "The Rings of Power" ... In primo luogo, occorre dire che c'è una enorme differenza tra le due opere, e non mi riferisco al differente genere narrativo, poiché è noto: Star Wars è un FANTASY SPAZIALE, non un prodotto di FANTASCIENZA, e c'è una certa differenza tra i due generi, anche se pochi sono in grado di coglierla. La differenza tra le opere del Maestro (e di suo figlio) e le opere di Lucas (ed i suoi "successori") sta nel fatto che mentre la prima è un'opera CONCLUSA, quella di Lucas è ancora in via di sviluppo. Può sembrare una banalità, ma un'opera, finché non si conclude, è sempre soggetta a cambiamenti. Lo stesso "Silmarillion" è stato rimaneggiato più volte sia dal Maestro che da suo figlio (che lo ha concluso, essendo rimasto incompleto alla morte del padre). Dunque è logico che nelle opere legate all'universo di Star Wars ci si possano aspettare ancora diversi rimandi, alcune riscritture, e probabilmente qualche occasionale "cambio di rotta" per adattare l'universo narrativo (che è SEMPRE stato in costante evoluzione, essendo in parte un riflesso del mondo reale), mentre ciò non è più pensabile nell'opera di J.R.R. Tolkien o di suo figlio, poiché quella che abbiamo oggi in mano è la loro opera conclusa, e qualsiasi "adattamento" è una sostanziale mancanza di rispetto verso gli autori, che essendo entrambi morti, non possono più esprimere una loro opinione in merito (cosa che fortunatamente non si può dire di George Lucas, né di coloro che lui stesso ha investito della responsabilità di portare avanti la sua opera). Ma veniamo nello specifico di "The Acolyte"... Le frasi incriminate, per così dire, non sono frasi, per quanto "iconiche" riconducibili solo ai personaggi, ma strettamente correlate alla filosofia che essi perseguono, e non è detto che essi stessi le abbiano pronunciate per primi: sono CONCETTI FILOSOFICI, che sono universalmente noti a tutti i membri di uno specifico contesto, ossia l'Ordine Jedi, e per quanto possiamo ricondurli in modo specifico ora a questo, ora a quell'altro maestro o gran maestro dell'Ordine, non è assolutamente detto che siano stati formulati da loro, o che siano stati invece appresi in termini concettuali (anche con altre parole) da altri maestri che li hanno preceduti. Quando Gandalf dice di "seguire il proprio naso" è un consiglio ch'egli, nella sua immensa saggezza, dispensa dalla sua propria esperienza personale. Quando Yoda afferma che "sempre in movimento, il futuro è!" non è solo un "consiglio" ma è un concetto filosofico che può essere stato formulato da Yoda, ma può essere stato a sua volta appreso da altri maestri venuti prima dello stesso Yoda, ed è un concetto che, bene o male, è noto a tutti i cavalieri jedi. In questo senso c'è una enorme differenza tra un Tom Bombadil che afferma di essere "il più antico" ed un Obi Wan Kenobi che enuncia un concetto a sua volta appreso da Qi-gong Jinn, che lo ha probabilmente a sua volta appreso da Dooku, e così via dicendo... Quindi sì... Certo: c'è un "rimando" ad un altro personaggio, ma sta unicamente a sottolineare l'importanza di un insegnamento concettuale che è ben noto a chiunque sia, o sia stato, non solo un Jedi, ma anche un semplice Padawan... E' un insegnamento che viene portato avanti da maestro ad allievo, da centinaia, forse migliaia di anni. Noi lo conosciamo come un insegnamento attribuito a questo o quel Jedi, ma solo perché è stato il primo da cui NOI lo abbiamo sentito pronunciare: un pò come se un giorno diventassimo buddisti, e il nostro maestro, un monaco, ci spiegasse il concetto di Samsara: per NOI, il nostro maestro è il primo che ce lo spiega, e lo assoceremo sempre a lui, come insegnamento, ma in verità è un concetto stranoto a qualsiasi buddista, che da più di 2500 anni viene portato avanti dai discepoli del Buddha originale, il quale lo ha a sua volta appreso da qualche bramino induista, poiché tale concetto esiste da prima ancora che Siddharta Gautama lo includesse nella sua dottrina, e potrebbe essere antico anche di 3-4 mila anni ... Forse perfino di più. E' questa, a mio modo, la grande differenza tra i rimandi che ci sono (frequentemente!) in Star Wars, e che sono SEMPRE, a ben guardare, connessi con la circostanza in cui vengono inseriti, rispetto ai rimandi inseriti (quelli davvero a casaccio) in "The Rings of Power" dagli ideatori della serie.
Grande Paolo! "Gli aneeelli del cuoreee, gli aneeelli del cuooooreee... Canterò la terra di mezzooo, con i personaggi a normaa! Me l'ha detto l'algoritmoo, della nuovaaa piattaformaaa"
Esatto, quando ho guardato i nuovi Star Wars i momenti clou a livello emotivo sono emersi solo durante l'occhieggiare del meraviglioso (quanto semi plagiato) para pa pam...PAM🎺🎺...paraparam pam, pararampam... PARAPAPAAAA'🎶
Ma a questo punto penso che tutto questo sia un operazione voluta e cercata, per motivi in parte imperscrutabili, come imperscrutabile è Tom Bombadil. Gli show runner non ci sono, ci fanno.
Sono completamente d’accordo con te, se avessero fatto lo Hobbit il film in versione integrale senza questi richiami, sarebbe stata un opera più finita.
Maglietta spettacolare, chapeau
Insomma come nei videogiochi, quando gli npc ripetono le stesse cose in loop 🤦♀
Peggio,quelle son contestualizzate
Welcome to Corneria!
Ammiro il vostro coraggio a guardare simili ciofeche😂grande Paolo come sempre 😊
Come qualcuno ha già detto l’importante è parlarne di questa serie, fregandosene dell’autore. Caro Paolo non mollare e continua nella tua divulgazione che hai fatto appassionare tanta gente!!!👍🏻👍🏻👍🏻💪🏻💪🏻💪🏻
Forse c'è una (molto flebile) speranza: che la tristezza di questa serie induca alla disperazione gli spettatori risvegliando in loro un moto d'animo per la (ri)scoperta del testo originale.
La prima stagione mi ha risvegliato la fame del testo originale; la seconda sembra promettere anche il risveglio della sete.
Finale devastante! Grande Paolo!
Queste operazioni ovviamente si basano su un meccanismo di "sfruttamento" del rapporto emotivo, diciamo sentimentale, che può esistere tra un'opera i suoi estimatori. Il sentimento nei confronti dell'opera può dipendere non solo dal valore dell'opera stessa, ma anche dal frangente in cui è stata conosciuta, dall'epoca, dall'età ecc.
Produrre "altre" "opere" mettendo al centro lo sfruttamento di questo rapporto sentimentale anziché i meccanismi basilari del processo creativo è sempre una scelta meschina. Poi si può ottenere comunque qualcosa di apprezzabile, dato che le ragioni per cui l'opera è stata realizzata non è detto che influiscano completamente sul risultato, ma ripeto, la scelta di base è meschina.
Proprio in quest'ottica, si possono decifrare i rapporti più o meno sentimentali, o più o meno tossici, che intercorrono tra le diverse parti in causa riguardo Rings of Power, l'Opera di Tolkien:
Gli estimatori che la conoscono con un buon grado di profondità, provano un sentimento di gratitudine e probabilmente reverenza, come quella verso un familiare o un'insegnante autorevoli, qualcuno insomma che ha dato qualcosa capace di far crescere. Con buona probabilità hanno da ridire riguardo Rings of Power.
Gli estimatori che abbracciano acriticamente qualunque cosa che sia riconducibile al "brand" dell'opera piuttosto che all'opera stessa, probabilmente vivono un sentimento di appartenenza come lo si vivrebbe tifando "alla morte" una squadra di calcio o addirittura partecipando alle funzioni di una religione per dimostrare di far parte della "chiesa" (ma senza occuparsi poi troppo di cosa dica quella religione), in entrambi i casi i componenti della squadra e i le loro gesta tecniche, come pure le gerarchie della chiesa e le loro decisioni, al tifoso/fedele interessano il giusto, importa il sentimento d'appartenenza, il connotarsi come parte dell'insieme. Con buona probabilità hanno già la maglietta di Rings of Power.
Gli showrunner, che possono avvalersi dei diritti comprati da Amazon per scrivere qualcosa di nuovo legato all'Opera di Tolkien, visti i risultati, evidentemente vivono un sentimento quasi di onnipotenza, privo di rispetto, dico quasi perché hanno dei limiti che non permettono una totale tabula rasa di quello che esiste già e che sono dati proprio da quelle ragioni meschine di cui sopra (per sfruttare il rapporto fra estimatori ed opera, non puoi cancellare del tutto l'opera). Questo sentimento, nei fatti li porta ad agire con un vero e proprio potere d'imperio nella costruzione della nuova "opera". Il loro atteggiamento nei confronti della serie (che temo avrebbero anche verso l'Opera originale da cui discende, ma fortunatamente è salva dalle loro grinfie) si potrebbe ricostruire come quello di padroni di un bellissimo animale da concorso, al quale egli decidono di insegnare nuove pose e trucchi, incuranti della natura, dell'indole e delle altre caratteristiche dell'animale stesso, quello che importa è che alla fine del concorso arrivino i riconoscimenti e soprattutto i premi in denaro. Con buona probabilità stanno ideando nuovi improbabili trucchi nella speranza di infinite stagioni di Rings of Power.
Bravo Paolo!
Caro Paolo,
per me potresti anche elencare le tabelline che ti ascolterei sempre e comunque volentieri... Grazie per la compagnia che mi fai ❤
Tom Bombdail nel Rhun, zona desertica in questo periodo. Perfetto Amazon, coerenza prima di tutto 😅
Ahaaa sarà almeno una bella parodia;)😈😎
Paolo siamo tutti con te! Parlato benissimo!! Come al solito d’altronde ❤
D'accordo con tutto quanto detto: la fiera della banalizzazione e della decontestualizzazione.
Arriveranno a dire che è migliore di Tolkien stesso.
Ciao Paolo!
Io appartengo alla schiera cui la serie Amazon è gradita. (ok, chiariamoci, non tutto: non certo il potere medicamentoso del Mithril, né qualche trovata videoludica tipo )
Penso comunque che tu abbia centrato il punto quando parli di easter eggs: il pubblico ha un bisogno pavloviano di sbavare per le cose già viste. Ha bisogno di segnali semplici e chiari per reagire. Un po' come quando si ride ai tormentoni dei comici di basso livello.
Paolo mantieni la calma che manca un mese... sennò arrivi già troppo incazzato ahah
Daje Paolo bisogna farci su due risate, senza considerare i commenti dei pischelletti a me pare che la questione con questa serie è la aspettativa di essere in gradi di scrivere apportando un contributo organico e significativo al mondo che Tolkien ha pensato ed amato per una vita, è tosto, bisogna essere molto bravi e non mi pare il caso per quanto visto fin ora
Due risate? Da questa serie dipendono i destini stessi dell'umanità
@@PaoloNardiSoia 😂
Meticolosamente studiato i libri? Perché me li vedo come Patty in Soul Eater, a fissare il libro chiuso sul tavolo di fronte a loro con intensità?
È l'ennesima prova che chi lavora a questa serie non capisce e non vuole capire, riuscendo solo a fare goffi riferimenti.
Ciao Paolo, probabilmente ne avevi già parlato: rileggendo il capitolo "La Finestra a Occidente", si trova la "nomeica" di Gandalf decantata da Faramir; che alla fine si conclude con "all'Est non vado".
Nella serie, dato che si saprà che andrà a Rhun, faranno si che, semplicemente, Gandalf non si ricorderà di esserci stato, oppure ignoreranno, altrettanto semplicemente, questo passaggio?
Credo sia molto più probabile la seconda.
Verrà fuori che non è Gandalf!
dopo aver visto Yoda.e Plagueis così, a cazzo di cane, senza senso, de botto, su quell'aborto di The Acolyte non mi stupirei di vedere Bilbo arrivare su una macchina del tempo
Chiusura fantastica 😂😂😂😂👏👏👏👏
Sempre un gentiluomo. E non sono ironico.Hai pienamente ragione e se forse non ne sai nulla di certi tipi di scrittura ma la sai lunga sull'esposizione orale. E sull'etica dei fan .
Aggiungerei che, quando Gandalf cita la famosa frase nel Signore degli Anelli, si trova in una serie di grotte inestricabili, pertanto è sensato che, laddove l'aria è più pulita e gradevole, quella è la via per l'uscita. La frase HA UN SENSO OGGETTIVO.
Negli Anelli del Potere la frase è detta in mezzo ad un prato; che senso ha una frase così? Nessuna, citazione fine a se stessa.
Purtroppo sono anni che i prodotti campano di vuote e inopportune citazioni, fatte per agganciare fan altrettanto vuoti, che si riconoscono come tali perché le riconoscono: ".. lo riconosco!..l'ho già visto!..è parte del mio franchise!..io sono parte di questo!". Marvel ha portato il devasto.
Ha senso quello che si vede? Significa qualcosa per la storia che stanno raccontando? C'è un'interazione sensata con la storia? Qualcuno ha ancora interesse a seguire una storia?
Però la battuta su Elthon Johnn non è male dai...😬😬😬
Parole sante caro Paolo. Non mi dispiacerebbe condividere il tuo video sui gruppi più numerosi di presunti Talkieniani ma provocarei la reazione furibonda di tanti personaggi più o meno prezzolati per difendere questa ciofeca a prescindere. E non tempo da perdere con soggetti del genere.
Credo il fan service sia una piccola parte del problema. Bombadil giocherà su quell'effetto per i lettori del romanzo, ma la serie è per la massa, quindi mettendosi nei loro panni, perché preoccuparsi di un personaggio che solo chi ha letto i libri conosce? Possono davvero fargli fare quello che vogliono e pazienza se le strizzatine d'occhio saranno aborrite dagli appassionati tolkieniani. Come per tutto il resto dell'opera l'unica speranza è che rispetto alla prima stagione abbiano corretto il tiro migliorando la scrittura, se non della storia, almeno dei personaggi, se non altro per non avere i conati. Ma la fiducia è parecchio sotto zero e tremo al pensiero che Tom diventi una macchietta alla Radagast de Lo Hobbit, con tanto di applausi da parte del pubblico generalista
Boicottiamo la serie. Io non l'ho mai guardata appena ho saputo di alcune cose, fatelo anche voi amici!
Ma Paolo, è una roba che ho già visto miliardi di volte (almeno qui in Italia): ovvero, quando qualche “ gigoló “ dei poveri non sa un ca.. di un argomento (generalmente la loro caratteristica è il non sapere un c di nulla, di nessun argomento) , ecco che tirano in ballo l’unica roba di cui (in teoria) ne capiscono (la phika)
Tentando così di offendere/zittire gli altri perché inesperti in ciò 😅
è un classico qui, da quando sono in Italia l’ho sempre notato in giro
Tra l'altro non mi pare che il problema riguardi come si scrive una serie televisiva, ma COSA si scrive...
Caro Paolo,porta pazienza, è un mondo sbagliato,con troppe poche eccezioni.
Più che personaggi sono npc con un ristretto numero di frasi che vengono tirate fuori a caso.
5:50 la cit hai Simpson è proprio di Classe mica come quella Bombadill😂
Ha detto bene, è una fan-fiction, e anche di scarsa qualità. Mi ha già fregato nella prima stagione, non penso mi farò fregare una seconda volta.
Io non la guardo
@@Marco9999Anse non la guarderai come farai a goderti i video del Polone Nazionale che andrà a smontare ogni puntata pezzo per pezzo? 😅
@@Stefano_Rossini quello si può guardare comunque.
Se Paolo ci dice che può valere la pena guardarla, la guarderò molto dopo l'uscita.
Preferirei che comunque sia un flop quando esce.
L'importante è piratare, anche se è disponibile in modo legale.
La cosa che più mi fa arrabbiare è che non si può “contrastare” una serie del genere, perché ormai Amazon prime lo abbiamo tutti, non è come un film che esce al cinema che si può “boicottare” non andando a vederlo. Come si può boicottare una serie di Amazon?
Non usando amazon.
Paolo, secondo te ci sarà glorfindel?
Nella terza stagione!
Proprio quello che ci voleva per recuperare l'irrecuperabile, personaggi messi ad cazzum, già immagino i patetici dialoghi con i pelopiedi (l'aborto per eccellenza). Ma non era meglio fare una serie "le collane del potere" e attenersi meglio al silmarillion (pur non avendone i diritti) mettendo nomi che ricordino gli originali tipo mauron, valagriel etc. etc.?
Ma mica ci rinunciate a parlare di sta me*da di serie, eh! Alla fine fa comodo un po' a tutti, nonostante sia un prodotto sì mediocre, ma comunque a parte rispetto a libri e film. In altre parole, non toglie nulla a ciò che già esiste. Non lo sostituisce. Ciò che amiamo è lì, immutabile. Possono inventarsi di tutto, ma noi avremo sempre i nostri testi cui fare riferimento.
A differenza ad esempio dell'oscena traduzione di Fatica (oscena non certo per la questione dei nomi, che anzi sono l'ultimo dei problemi), che sulla fruizione del romanzo ci incide PER DAVVERO, e anzi è diventata l'unico modo per fruirne, almeno in Italia. Eppure è stata incredibilmente sposata da tutti i canali tolkieniani italiani, nonostante stravolga spesso il lavoro di Tolkien al punto che in alcuni momenti stai letteralmente leggendo l'ego di Fatica e i suoi esercizi di stile, non più il Maestro. E' una cosa talmente in controtendenza rispetto all'opinione dominante degli appassionati, che sembra quasi un'imposizione "editoriale". Della serie "se vuoi parlare dei romanzi, se vuoi leggere dei passaggi nei tuoi video, devi usare la versione attualmente in commercio".
E così facendo vi siete resi "complici" di un'operazione non solo oscena tecnicamente, ma anche irrispettosa. Solo che la mancanza di rispetto di Bompiani incide eccome sulla fruizione dei romanzi. Rings Of Power, pur con tutte le sue magagne, no!
L'unica serie che non ha tradito del tutto é stato fallout..non ci speravo..non che sia paragonabile a tolkien in generale, ma la serie mon ha tradito la lore
Hai indosso una maglia Adidas. Adidas sta alle maglie dei Club e delle Nazionali come Amazon sta a Tolkien. Esagero? Adidas é da sempre la fornitrice del Bayern di Monaco. Mi sapresti identificare il Bayern Monaco con un Kit Calcistico? Per una versione che mi darai, te ne daró almeno altre tre...
Ho sempre adorato le maglie Adidas. Mi spiace che la Germania la abbandoni
Viva il Fronte di Liberazione Tolkeniona!
Quindi adesso sta serie diventa un musical, che quindi non bastava i musical normali a scartavetrare diciamo orecchie e cervello, adesso addirittura una serie. Se rifanno SAW, diventa l'ultima tortura strappare le palpebre, e vedere la serie senza spot
Già si preannuncia terribile come serie. Voglio vedere sta sceneggiatura. Ci sarà da piangere.
La battuta che ti è stata fatta basta da sola a spiegare l'inutilità e l'infondatezza delle argomentazioni dei sostenitori del woke. È evidente che mettere in schermo vicende con personaggi multicolori non è affatto sufficiente, come non è sufficiente difendere a tutti i costi una confezione colorata se poi il contenuto del pacchetto (e del difensore) è di scarsa qualità. Questa serie è stata un'occasione sprecata. Avrebbero potuto mettere in gioco le varie popolazioni umane come i Sudroni e gli Esterling, mostrare società complesse e non fatte solo di guerrieri pronti a servire Sauron (cambiare il punto di vista poteva essere questo), mostrare le loro tragedie, portare gli orchi come non li abbiamo mai visti.
Di occasioni per portare riflessioni anche attuali e anche sulla linea che (non) hanno seguito ce ne sarebbero state. Invece hanno scelto solo di mettere persone a fare cose e dire frasi già sentite.
Mi dispiace dirlo, chi difende tutto questo non ha gli strumenti per leggere, non solo Tolkien, ma in generale qualcosa che abbia un minimo di spessore.
Non so chi sia stato a fare un'uscita del genere, ma chiunque sia non ha capito niente di inclusività.
Tanto non me la voglio vedere a priori la seconda serie. A me è bastata Numenor con i costumi riciclati da Xena e la sceneggiatura che è una porcata, piena di forzature e spiegare l'evidente.
Solo i PR e i responsabili del marketing ritengono credibile quanto dicono questi pseudo-sceneggiatori. Hanno fatto danni enormi nella prima stagione presumendo di essere migliori del Professore. Sceneggiatura, dialoghi, recitazione sono ad un livello infimo, che non avrei MAI creduto possibile raggiungere. Ero amante di Star Wars, e Disney ha sistematicamente distrutto l'universo creato da Lucas, e da amante del Signore degli Anelli ricordo ancora l'emozione quando si sono spente le luci all'inizio del nuovo millennio e la soddisfazione al termine della visione.
E Amazon ha letteralmente bruciato anche questo universo. Dato che la stagione in arrivo sembra presentare gli stessi difetti, se non peggiori, della prima, mi auguro che sia un fallimento titanico che induca il buon Bezos a chiudere i rubinetti a questo branco di incapaci che non sono in grado di scrivere UN SOLO dialogo decente.
D'altronde i due sceneggiatori vengono dalla scuola di J.J. Abrams che ha creato quelle due serie sopravvalutate "Lost" e "Fringe" che sono piene di momenti di alta tensione per tenere incollato lo spettatore allo schermo ma che non vengono risolti e non portano a nulla. Lo stesso Abrams parlò della "magic box" durante un TedX, dove ha detto : l'importante è riempire la testa dello spettatore di interrogativi e misteri, poco importa se non vengono risolti, l'importante è far parlare del prodotto. Infatti per me Lost poteva durare benissimo la metà, cioè 3 stagioni.
@@alassion96 mi permetto di dissentire per quanto riguarda Fringe. Personalmente la ritengo una serie godibile. Alcuni bassi ma molti alti. Inoltre i due figuri non hanno praticamente nessun lavoro alle spalle, dato che non compaiono in nessuno dei film a cui dicono di aver lavorato. In altre parole sono dei perfetti parvenue cui hanno dato un miliardo di dollari. È questo di cui non mi capacito: come si può affidare un marchio importante a un perfetto sconosciuto? Se sono io il finanziatore voglio leggere la sceneggiatura prima. In Amazon nessuno ha nemmeno letto le bozze.
@@GrazianoGirelli hanno semplicemente acquistato il marchio per farci quello che vogliono. Sono i primi a non voler raccontare nulla ma a guadagnarci soltanto per questo ne è derivato lo scarso impegno di scrivere qualcosa di decente e affidarla a qualcuno competente.
@@alassion96 Mah, non ha molto senso questa affermazione: fai soldi se fai un buon prodotto. Se fai una cazzata fotonica come questa i soldi li bruci. Le ultime serie tv uscite da Hollywood e dintorni soffrono di pessima scrittura, dovuta in buona parte all'adesione alla cultura (se vogliamo chiamarla tale) woke, e scarso controllo da parte di chi mette i soldi. Disney ha fatto scuola con i disastri Star Wars, Indiana Jones, riedizioni dei classici in salsa woke, e Amazon non è da meno con la ruota del tempo e gli anelli del potere.
@@GrazianoGirelli non ho mai detto che facendo buoni prodotti si fanno soldi, si può guadagnare anche producendo la merda, Disney ed MCU insegnano perchè nonostante tutto la gente il posto in prima fila per quelle boiate non lo perde mai. Se uscirà il venticinquesimo capitolo di Fast and Furious ti garantisco che qualcuno anche per sbaglio nella sala ci entra purtroppo.
Caro Paolo, non dare credito a certi commenti, sono persone ignoranti che magari non hanno neanche visto la serie. Poveri Wokeniani sono come i terrapiattisti😂
Ma "The ALcolyte" è una sorta di lapsus Freudiano? 💜
Assolutamente
Comunque dicono canterà. 🤣🤣🤣
La cosa migliore sarebbe non vederla proprio. E' un serie-brand morta (visto il quasi reboot narrativo e il citazionismo spinto), d'accordo che là fuori è pieno di necrofili, o di gente disposta a essere pagata per mangiare bocconi di carogne. Tuttavia, mi chiedo se sia utile alla "causa tolkieniana" sedersi a tavola con loro.
Mi spiego meglio, la serie attirerà i fan della prima stagione, qualche "casual" che paga il servizio Prime e chi la vorrà vedere per vomitare bile per il gusto di mugugnare. In ogni caso la serie attirerà un po’ di pubblico.
I primi e i secondi sono liberi di vederla, visto che al netto del panorama delle serie su amazon si strappa anche la sufficienza (per me serie fantasy da 18/30 e “via a calci in culo”, ma dal punto di vista tolkieniano “non pervenuta”; sigh!). I terzi potrebbero far calare le views per dare un segnale a tutti quelli che vogliono mungere troppo le "IP" senza ritegno, ma guardandola non faranno altro che generare altra audience. Per poi cosa? poterne parlare male? Tafazzismo? Comincio a credere che le persone in questo periodo storico vogliano deliberatamente odiare e litigare (basta vedere che i video a tema RoP attirano molte più views rispetto a quelle perle sui preraffaeliti, sulla wasteland o alla semplice filologia tolkieniana).
Si però non ti va mai bene niente Paolo! 😉 concordo su tutto e mi dispiace la profonda crisi creativa occidentale in cui siamo
In pratica saranno i me contro te
Lunga vita a Tom Wokebadil😂
Mi sto disintossicando ancora dalla prima puntata della serie "Gli Woke del Potere" (conosciuta anche come "Gli Anelli che non vorrei Avere"), fa schifo.
La cosa davvero triste è che gli eredi per soldi e il ministero della cultura inglese lasciano fare
Un circo.
Questa serie è un circo.
È stato già licenziato da Forbes il povero Tolkenione autore dell'articolo?😂🙈
parliamo di una serie in cui gli orchi ASSEDIANO una taverna...io penso veramente che ogni commento ulteriore sia superfluo. Per il resto, meglio calare un velo pietoso
Chissa' perche' questa necessita' di proporre, dietro la copertura di facciata di turno (tolkien piuttosto che star wars), propaganda al progressismo, al movimento lgbt e alla cultura woke......
Non sara' mica che e' voluto?
@@robegatt scusa dov'e' che ho scritto retrogrado? 🤌
Banale fan service