Ho Lasciato l'Università.
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- Опубликовано: 27 июл 2024
- Dopo un anno ho trovato finalmente la forza di fare questo video.
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Investire comporta il rischio di perdere il proprio capitale. Investi solo se sei consapevole dei rischi che stai correndo.
Ragazzi sto leggendo i vostri infiniti commenti e non so davvero come ringraziarvi ❤ Sia quelli di persone che appoggiano la mia scelta, sia quelli di coloro che invece hanno qualcosa da ridire. Ciò che vi accomuna tutti è l'educazione e il rispetto per le scelte altrui e fidatevi... non è da tutti.
Sono felicissimo e onorato di vedere quanto sia fantastico il mio pubblico 😊
Rispondo velocissimo ad un paio di cose che per questioni di tempo non ho potuto dire nel video.
- Non mi mancava un anno di esami ma 1 e mezzo, quello composto dagli esami più difficili per altro.
- Se avessi deciso di continuare avrei dovuto chiudere il canale youtube perché non avrei avuto il tempo materiale. Non ho un canale di gameplay o di recensioni e ogni mio video richiede una grande preparazione. Per me non sarebbe stato possibile mantenere questi standard di qualità e approfondimento continuando l'università
- Non reputo assolutamente la mia scelta una sconfitta personale. In 3 anni ho creato uno dei canali youtube più grandi in Italia a tema finanziario, facendo conoscere questa materia a tanti che non l'avevano mai considerata per i motivi più disparati. Se non è una piccola vittoria questa...
oggi l'università non fornisce alcuna certezza ma io avrei continuato, un anno e mezzo di sacrifici ti avrebbero garantito maggiori chance, oggi non c'è più nulla di scontato, nessun lavoro sicuro, occorre saper creare ma anche diversificare, se punti tutto su RUclips sbagli, magari fra un decennio non ci sarà più e gli youtuber a spasso
A perere mio la scelta non è completamente giusta e dico completamente poiche come hai detto te non hai un titolo, per quanto riguarda il canale complimenti non è da tutti, tuttavia non reputo la tua scelta corretta. Questa è la mia opinione ma non sono nessuno per dire queste cose anche perche devo ancora iniziare luniversita.
Oddio ma sono io
Ragazzi, ma state scherzando? Se parliamo in generale il dibattito possiamo anche affrontarlo ma se parliamo del caso “Pietro” il discorso si chiude subito.
Oltre ai concorsi pubblici (e forse anche in qualche azienda con i paraocchi) pensate che valga più una triennale in economia o questo canale RUclips?
Io sono laureato in Economia e Gestione delle Imprese (voto 97) e ho un centesimo delle competenze di marketing, economia e finanza che ha Pietro perché io ho fatto qualche esame del caxxo specifico dell’argomento mentre Pietro ha studiato decine e decine di libri approfondendo in maniera eccezionale.
Il mio curriculum certifica che io dovrei conoscere una materia, Pietro con i suoi video testimonia di conoscere quella materia... il mio curriculum può mentire, la competenza dimostrata dalle sue parole no.
Non fermiamoci alla superficie. Avere questo canale significa mostrare al mondo intero skills varie e importantissime: competenze economiche, finanziarie, di marketing, di comunicazione, di scrittura, saper intervistare, saper realizzare video (con annesse competenze di luci, audio, fotografia ecc), saper gestire social network, creare una community, saper parlare in pubblico, sapersi autogestire e portare avanti un progetto.
A Pietro non serve un curriculum, questo canale è il suo curriculum e il suo più grande titolo che, a differenza dei nostri pezzi di carta, davvero può attrarre head hunter e datori di lavoro come il miele attira le api.
Ad majora semper
@@salesdepartment8362 ❤
Ciao Pietro, molto probabilmente non leggerai nemmeno questo commento ma ci tengo a condividere anch'io la mia esperienza. Mi riconosco esattamente in te, quando mi piace una cosa mi ci butto a capofitto senza se e senza ma.
Breve riassunto del mio percorso: anch'io ho frequentato l'Università di ingegneria meccanica a Palermo perché malato di meccanica, auto, moto, motorini e tutto ciò che riguardasse la suddetta materia. Poi, dopo un anno senza concludere nulla, ho fatto la rinuncia agli studi e mi sono trasferito in quella di Modena. Stessa storia, però questa volta non ho aspettato la fine dell'anno accademico e dopo 4 mesi ho presentato la seconda rinuncia agli studi. Litigi coi miei perché loro fissati che io dovevo prendermi il famoso TITOLO, ma io testardo dissi: NO! Io devo fare ciò che mi piace, perché la vita è una e va' goduta al meglio delle possibilità. Passa qualche mese ed inizio a lavorare in fabbrica.. messo qualche soldino da parte (nonostante non avessi un posto fisso) decisi di fare un investimento e di aprire un'azienda e-commerce.
Oggi, dopo tanti sacrifici, posso dire di aver realizzato una parte del mio sogno: avere un'azienda tutta mia.
Commento: capisco in pieno le tue motivazioni di aver abbandonato l'università (l'ho fatto per ben due volte, leggi sopra). Anch'io, come te, odio la scuola, ma questo non è sempre colpa nostra. L'istruzione italiana è antiquata e non ti insegna quasi nulla di cos'è la vita là fuori, là fuori c'è una cazzo di giungla piena di leoni assetati di soldi e potere.
L'istruzione italiana non ti insegna, come gestire le proprie finanze, non ti insegna come investire al meglio i tuoi soldi; in poche parole: non ti mette di fronte alla realtà dei fatti.
Professori che hanno la voglia di fare di una salma, professori che ti dicono: ti metto 5 per incoraggiarti (ma che cazzo di incoraggiamento è?! È come se io dicessi: Ti metto un cazzotto in faccia per incoraggiarti a difenderti.), professori frustrati che se la prendono con gli alunni, ecc ecc.
L'istruzione italiana non tiene conto della globalizzazione, del fatto che i suoi studenti devono confrontarsi, non più in primis tra di loro, ma in primis con gli studenti di tutto il mondo.
Piccolo appunto sull'università italiana: il 90% (se non di più) è teoria. Ho sentito di gente che, al suo primo giorno di lavoro, gli è stato detto: dimentica quello che ti hanno detto all'università, qua serve a poco e niente. Qua serve la pratica.
Conclusione: quindi io mi chiedo:
1) se c'è gente che odia lo studio, in Italia, sarà solo colpa dello studente? Sarà colpa delle istituzioni? O sarà colpa di entrambi?
2) per esempio: in Svizzera ti aiutano, non solo a scegliere l'indirizzo scolastico adatto alle tue capacità, ma ti trovano il posto di lavoro dopo aver terminato gli studi.
Grazie a te che hai letto il commento. Buon proseguimento.
La più grande maledizione per un’essere umano è avere una passione (o ragione di vita) così forte per qualcosa,a cui dedichi il tuo pensiero per il 99% del tuo tempo da quando ti svegli a quando vai a dormire e te lo sogni pure la notte,ma sapere che non potrai mai viverci su...per me purtroppo è così,e a 27 anni innamorato di ciò che in testa,mi preparo ad una vita che sarà tutt’altro.
Auguro a quante più persone possibili di non essere nate con un fardello del genere
Esatto, non so quale sia la tua più grande passione ma anche io vivo un pò questa situazione. Ho la tua stessa età, odio le città e la mia più grande passione è tutto ciò che concerne la natura, gli animali, visitare i posti più selvaggi della terra e magari fare qualche reportage. Invece mi ritrovo a fare customer service giusto per tirare quello stipendiuccio che mi permette di sopravvivere in questa puzzolente città.
Guarda Soul della pixar! Sembra tratto da questo commento
Ci sono passato 10 anni fa, esattamente stessa scelta.
A +10 anni,
Pro: ho comunque successo in quello che amo fare e non mi sono mai pentito della mia scelta
Contro: quello che a 24 mi sembrava complicato, a 35 mi pare banale, ed ero io a complicarmi la vita.
Beato te
Pietro ci tengo molto a dirti che mi rivedo molto nella tua storia. Anche io ho fatto lo scientifico, 2 anni di economia e commercio, troncatura e poi passione nell'informatica.
Ora abito a Londra e ho realizzato un sacco di sogni. Non mollare mai e soprattutto fai quello che ami senza farti condizionare troppo da amici e parenti. Un abbraccio.
ciao Pietro, complimenti per la tua scelta di vita; sei una delle poche persone che riescono a trasformare la loro passione in un lavoro che fornisce reddito e che amano. La tua scelta non è stata facile e, probabilmente, la mancanza del "pezzo d carta" un domani, in cui magari scegli di cambiare e passare ad un lavoro tradizionale, potrebbe diventare un problema. Comunque io ho seguito un breve corso poichè anch' io non amavo tanto restare a scuola, nella mia vita ho cambiato tanti lavori e la scelta iniziale a volte mi è pesata e ho cercato ci compensare leggendo e studiando di tanti argomenti. Anche a me vengono tante ispirazioni e nuovi interessi e a volte mi ci butto a pesce, ma non sempre si può seguire la fantasia e bisogna tornare con i piedi per terra. Comunque seguo sempre i tuoi video perchè sono stimolanti e molto educativi (anche se non provieni dall'università) e si vede la passione e la cura che ci metti a farli. Pertanto ti faccio i miei migliori auguri e un in bocca al lupo affinchè la tua vita sia piena di soddisfazioni. Te lo dice uno che a 57 anni non sa ancora bene cosa farà da grande, un abbraccio.
Gran bel commento Nicola
Ciao Pietro.
La diatriba "l' università non serve a nulla/senza l' università dove vai?" va avanti dalla notte dei tempi.
Partiamo dal presupposto che ognuno nella vita fa e deve fare quello che gli pare, stiamo soltanto ragionando tutti insieme per farne esperienza.
Io mi iscrissi al primo anno anno di università, poi la lasciai, mi sono iscritto di nuovo(ad una facoltà diversa) dopo 10 anni e dopo aver completato 2 anni su tre mi stuzzica l' idea di abbandonarla di nuovo perchè davvero da certi punti di vista la trovo fuori dalla realtà...
Io credo che in medio stat virtus, nel senso che a mio modesto avviso la via di mezzo possa essere la soluzione giusta: ad ora hai fatto questa scelta perchè in questo preciso periodo storico della tua vita tu pensi che sia la cosa migliore da fare e ti sei dato delle priorità da portare avanti(già questo è ottimo a 22 anni, io alla tua età tinsi i capelli di fucsia e frequentavo giurisprudenza wtf?!); detto questo l' università potrai sempre completarla in seconda battuta se ne avrai voglia, quindi il problema non c'è. Hai ancora molto tempo davanti a te per fare tutto ed il contrario di tutto, devi solo goderti il viaggio e cercare di realizzarti, in bocca al lupo e ci vediamo al prossimo video!
Ciao Pietro, mi sono imbattuto oggi nel tuo canale e stavo recuperando qualche tuo video, come non potevo vedere questo che testimonio una tua scelta così coraggiosa. Esattamente, anche io, come te ho preso questa decisione (appoggio il tuo "per pochi") dopo aver fatto le riflessioni che elencavi nel video. Abbiamo avuto un percorso formativo molto simile, e le idee che abbiamo in un certo senso di sovrappongono; ho avuto qualche alto e basso al liceo (scientifico neanche a dirlo) proprio perché ho sempre in cuor mio rinnegato un po' quello che è il sistema scolastico in generale, alla fine dei 5 anni ero praticamente convinto di intraprendere Psicologia, purtroppo però per cause diverse, tra cui le pressioni familiari che ragionavano su un eventuale futuro da precario e psicologo/terapeuta, ho virato verso quella che era una passione, ovvero Economia. Tuttavia, quelli che erano i pensieri negativi sul sistema, a volte poco meritocratico e poco formativo (sembra un paradosso, ma intendo lavorativamente parlando e ovviamente analizzo la mia università) hanno fatto sí che definitivamente io abbandonassi gli studi. Beh definitivamente? Chi può dirlo.. In fondo di per se oggi fare l'Università sta diventando quasi un obbligo sociale più che formativo, si è quasi costretti già in casa di dover fare l'Università, il che in parte condivido e mi riallaccio sempre al lavoro. Sono un classe 98' ho preso questa decisione perché ho scelto di inseguire quelle cose che possono darmi attualmente più soddisfazione, certo, se dovessero fallire tutti i progetti che sto preparando e con loro si dovessero rovinare tutte le strade che sto seguendo di sicuro saprò dirti se la mia sia o meno stata una scelta giusta. Attualmente ti direi di si, lavoro da 3 anni, ho abbandonato l'Università dopo i primi due e confrontandoli, beh non ci sono grossi paragoni da fare, è una risposta già il fatto che io stia continuando a lavorare in un ambito che sicuramente mi soddisfa pienamente. Il più grande paradosso è che questa scelta, per ora definitiva, la presi forse già dal primo anno, con il mio Prof di Economia Politica che toccò l'argomento investimento in relazione all'Università, oltre a sfruttare quelle che sono le nostre riserve economiche ci richiede il nostro tempo, e dati alla mano me ne sarebbe valso qualcosa? Magari fra qualche anno se dovessi raggiungere i miei obiettivi, o sprofondare nell'oblio, verrò qui sotto ad aggiornare il commento. A tutti i ragazzi, specialmente i più giovani, chiedo solo di domandare in loro stessi e non farsi influenzare da gli altri, da nessuno.
Buona fortuna Pietro!
Come te la passi ora?
Si vede che ci hai pensato davvero molto e per certi versi mi sono rivisto in te. Ti stimo molto e se inizierò ad investire(a lungo termine) sarà per merito tuo, mi ci hai fatto interessare tanto e chi lo sa, magari in futuro anche appassionare.
Detto questo approfitto dell'argomento per esprimere anche il mio di parere basato sulla mia esperienza:
Io mi sono laureato da poco, sono stato assunto questo mese nonostante tutto ciò che sta succedendo, ma le cose sono andate moolto diversamente da ciò che pensavo finite le superiori... io neanche volevo iscrivermi all'università...
Terminati gli studi presso un istituto tecnico industriale volevo iniziare a lavorare, ma tra false speranze e i "le faremo sapere" ho solo perso un anno di tempo, cambiata idea mi sono iscritto ad ingegneria con l'obbiettivo di andare fino in fondo (cioè 3+2) e anche questo non è andato come previsto...
tra tanti motivi la triennale è diventata di 5 anni e ho deciso poco prima di concludere che non avevo alcuna intenzione di iscrivermi alla magistrale.
Come dici tu l'università ha tanti (ma proprio tanti) lati negativi, professori a cui non dovrebbe essere concesso di insegnare, corsi universitari obbligatori abbastanza inutili per il 90% del programma, esami inutilmente complessi (se non per sfoltire la gente), ma ho trovato anche l'opposto.. senza parlare di quante persone e quante amicizie ho fatto proprio in quegli anni (che ritengo la cosa più importante, nonostante tutto).
Non rimpiango di essermi iscritto e lo rifarei (magari non ripetendo proprio tutte le scelte :D)
Di preciso ancora non so quali siano le mie ambizioni, come te ho già cambiato vedute molte volte e probabilmente continuerò a farlo, ma è proprio questa incertezza del futuro che mi emoziona e mi fa star bene, probabilmente quando accadrà il contrario sarò invecchiato ahahah.
Ciao Pietro, una piccola osservazione da persona che ai tempi della laurea bachelor ha avviato una start-up e valutava l'opzione del "dropout". Oggi, 8 anni da quel momento, se non avessi preso la laurea non avrei avuto la possibilita` di continuare a specializzarmi e trasferirmi in Nord America a lavorare su progetti che non avrei nenache potuto concepire all'eta` di 22 anni. Senza le lauree, non avrei avuto queste possibilita` e non sarei entrato in contatto con le tecnologie e conoscenze che sono ora la mia quotidianita` - quello che mi sembrava "grande" a 22 anni impallidisce di fronte a quanto ho raggiunto ora (anche grazie agli studi). Inoltre, la laurea ti offre mobilita` internazionale fuori dall'EU, e non sottovalutare questa possibilita` se sei ambizioso.
Non devi assolutamente tralasciare il tuo progetto per prendere una laurea; le rette universitarie in Italia sono ridicolamente basse e puoi metterci tutto il tempo che vuoi per concludere.
Ad ogni modo, in bocca al lupo!
Crepi il lupo!
Che facoltà ha frequentato?
Una grande riflessione ✨🙏! Grazie !!! E noi ti diamo il nostro supporto! ✨
Caro Pietro, grazie al tuo video mi hai fatto riflettere tantissimo sul mio passato, ironia della sorte abbiamo lo stesso nome, moltissimi interessi comuni, anch'io sono passato da un interesse all'altro (fotografia, informatica, psicologia, marketing, cucina, politica....) come una trottola... lasciandoli quando avevo raggiunto il "punto giusto" di conoscenza per dire "ok, posso passare ad altro".
Poi mi sono appassionato al mondo della finanza e l'ho fatto proprio grazie a te e qualche altro youtuber...
Io personalmente ho chiuso il mio corso di studi universitario in... architettura, l'unica che consideravo e considero ancora, l'unica facoltà "rinascimentale" ovvero che possa abbracciare quante più branche della conoscenza senza mai scendere in troppi davvero inutili dettagli su ogni singolo aspetto.
Con molta fatica, dovuta proprio alla mie continue "distrazioni" ho terminato il mio percorso. Ad oggi posso dire che tu sei stato sicuramente più coraggioso di me nel prendere una scelta che io ho capito solo una decina di anni più tardi.
Non starò assolutamente a parteggiare per chi ti consiglierà di continuare, né per chi ti dirà di non farlo, perché tu hai spiegato tutte le ragioni e sono le più autentiche che ci siano.
Un giorno magari anche solo per dire "ho chiuso qualcosa" prenderai quel pezzo di carta, chi lo sa, ma se lo farai sarà con la consapevolezza che molti altri che avranno appeso prima di te quel foglio al muro probabilmente non avranno mai. E questo, ti assicuro, è impagabile.
Continua così, non fermarti mai perché sei davvero uno di quei ragazzi di cui essere fieri.
Will Pietrangeli...genio ribelle! Io, di università, ne ho frequentate due, anche se avrei voluto frequentare psicologia (ma, all'epoca, avrei dovuto fare il pendolare e la cosa mi scoraggiò). Col senno di poi, ci avrei dato dentro ed avrei cercato di conseguire la laurea nel più breve tempo possibile. Poi avrei cercato di lavorare all'estero...ma, ai miei tempi, non c'era internet e non avevo idea di quanto fosse vasto e vario il mondo. Comunque, laurea o non laurea, sei in gamba e, pur senza titoli, hai il buon senso di studiare ed approfondire le materie che t'interessano...traendone profitto. Se ci ripensi, farai sempre in tempo a riprendere gli studi (oggi ci sono anche le università online) ma, per ora, nessuno scrupolo e vai avanti per la strada che hai scelto di percorrere (non lo devi solo a te stesso...lo devi a noi!) "per fermarti ci vuole Ben Affleck!"
Ciao..ti seguo da molti mesi e su alcuni video davvero sono rimasto perplesso.
Però devo dire che apprezzo davvero tanto la lezione che offri alle persone più giovani.
Complimenti e in bocca al lupo per tutto
Scusa ma non ho capito la logica:hai un canale di finanza/economia e smetti l'universita' di economia a un anno dalla laurea perche' non si fanno cose pratiche?
lo capisci se pensi che puoi tranquillamente fare soldi tramite l'esperienza e l'uni inizia a non servire più
Ciao Pietro mi sono rivisto molto in te su quello che hai detto(compresa la passione per il cubo). Ho studiato economia ma posso dire di non essermi mai annoiato tanto in vita mia come quando ero li seduto a seguire le lezioni. E per lo stesso motivo sono stato bocciato al terzo liceo. Le uniche cose di cui sono davvero contento dell'universitá sono state l'esperienza che mi ha lasciato, i compagni che ho conoscito e la crescita personale dal lato umano. Dal lato didattico non la rifarei e in un certo senso sento di aver perso tempo. Nonostante ciò ho voluto completarla perche sono un tipo a cui non piace lasciare le cose incomplete e poi anche, come dici tu, per il pezzo di carta. Posso dire che al di fuori del contesto universitario ho appreso piu cose avendo la possibilità di dedicarmi alla materie che piu mi piacciono come ad esempio trading, investimenti, finanza personale.
Complimenti per tutto e in bocca al lupo per il futuro.
Il tempo che tu ritieni aver risparmiato è allo stesso momento una grandissima occasione persa. Non avrai mai più la libertà che hai avuto da studente, anche se è difficile da credere. Dover fare un esame difficile non è una privazione di libertà, è una grande opportunità per la nostra mente.
"L'università ti consente di fare quel che ti piace?" è semplicemente una domanda senza senso. L'università non ti impedirà mai di poterlo fare, eventualmente ti permetterà di farlo con maggiore consapevolezza di quel settore o di altri settori.
Sono felice che nella conclusione tu abbia dato un peso all'istruzione canonica, poiché nella prima parte il quadro che emerge non è particolarmente incoraggiante per un ragazzo appena diplomato. E non è un bene... L'università cambia ognuno di noi, se fatta con l'approccio giusto.
Buona fortuna in ogni caso!
Quanto hai detto è il mio riflesso😅. Sia per gli eventi successi, sia per la tua personalità
Un grosso in bocca al lupo. Personalmente ho 45 anni e mi sono laureato in ingegneria perché era un mio obbiettivo sin da piccolo. Onestamente la dote maggiore è secondo me quella di "fare" delle scelte nella vita, assumendosi le proprie responsabilità. Ci sono molte persone che pensano e ripensano, non scelgono mai e restano in galleggiamento. Ti auguro ogni bene per la scelta fatta!
Ciao Pietro, ti ringrazio. In questi giorni sto facendo riflessioni sul mio futuro universitario e anche se non sono giunto alla tua stessa conclusione (semplicemente cambierò facoltà) sentirti raccontare la tua esperienza e le tue riflessioni su questo argomento penso mi sia stato molto utile. Ti auguro il meglio con il canale e qualunque altro progetto intraprenderai. Io ti seguo solo sporadicamente, perché non ho come te un interesse profondo per questi argomenti, ma mi piace molto la passione che ci metti, continua così!
Ciao Pietro, sono perfettamente d'accordo con te.... Mi è piaciuto ascoltarti e tuffarmi nel tuo mondo e nelle tue scelte. Credo che molti, si perdono cercando se stessi e cercando cosa gli piace, poi si accontentano... Capisci chi sei e fai ciò che sei...
Grazie per aver condiviso la tua esperienza aiuterà molti...
bravo , spero che ti vada tutto bene e che tu riesca a fare quello che realmente vuoi fare! vedo i tuoi video sempre volentieri perchè sei veramente bravo nell'esporre i tuoi pensieri e i tuoi contenuti. continua cosi!
Gran bel video Pietro. Una decisione davvero importante, avrei voluto avere la tua maturità di fare una scelta simile, qualche anno fa. Considera che dopo il liceo ho fatto un anno di economia, poi 4 anni di ingegneria meccanica, poi ho vagato per qualche altra facoltà giusto per vedere un po' le tipologie di lezioni (scienze politiche, scienze della comunicazione, lingue), per poi reiscrivermi a 23 anni di nuovo ad economia e specializzandomi in digital marketing. In realtà però, col senno di poi, facendo un ragionamento simile al tuo, avrei potuto saltare a piè pari i 5 anni di studi, e lanciarmi a bomba sul digital marketing in maniera autonoma o iscrivendomi a un corso professionale del settore (anche se nel 2010 non era ffatto come adesso -.-').
Sta di fatto che mi è sembrato un video molto ben ragionato, per quello che hai detto. Si vede che hai la testa sulle spalle. Ti auguro il meglio per il tuo futuro.
Ti aspetto presto con i prossimi video ;)
Bravissimo Pietro !
hai fatto una scielta consapevole, e sei gia' un fuori classe anche per questo.
Meglio seguire le proprie inclinazioni se si vuole aver speranza di eccellere e quindi farsi una dignitosa posizione .
La cronaca e' piena di eccellenze che si sono fatte da se', rinunciando ad un percorso universitario che a volte si dimostra una frustrante perdita di tempo non allineata con i propri obiettivi.
Daltronde la laurea, nella gran parte dei casi, corrisponde ad un abito di carta che si scioglie alle prime pioggie sul posto di lavoro e oggi non garantisce di certo un impiego e tantomeno una carriera. Quindi avanti tutta la' dove eccelli e senti crescere la tua passione.
Un cordiale saluto
Bel video, molto interessante, spunto per il prossimo video, aziende che lavorano nel campo spaziale, nonostante sia ciovine (22 anni) credo che sarà una delle industrie che cresceranno di più nei prossimi 10 anni minimo, soprattutto dopo i successi di ieri e oggi!
Bravo Pietro, io mi sono laureato in ingegneria civile (anni inutili). ora faccio il fotografo (imparato su youtube), il venditore amazon (imparato su youtube), l'investitore immobiliare.. e come te salto di palo in frasca e poi .... unisco i puntini: competenze che pensi non ti ri-serviranno più tornano utili. oggi come oggi con i libri e youtube si impara TUTTO.
Ciao Pietro e prima di tutto in bocca al lupo per il tuo percorso, che sia RUclips o qualsiasi altro progetto. Premetto che ho iniziato la mia avventura universitaria con ingegneria meccanica , per poi mollare dopo 3 anni. Sono passato, in seguito, ad economia aziendale. Purtroppo provengo da una di quelle famiglie che sui figli fanno altissime pressioni dal punto di vista accademico, che devono per forza avere il pezzo di carta: non sono stati anni facili e non avevo "scelta" se non quella di continuare E fidatevi, non sono poche. Per tale motivo non ho studiato con passione e non ho quasi mai seguito lezione. Ho spesso scelto qualsiasi tipo di lavoro, perchè l'idea di andare in aula mi "soffocava". Nonostante tutto, mi sono laureato 1 mesetto fa, privo di qualsiasi emozione se non quella di essersi tolto un grande peso e di aver dato il contentino a chi voleva riceverlo. È da un mese che ho ripreso a vivere, a considerare diverse strade e ad affrontare h24 quella perenne indecisione che il fare cose che non appassionano ti provoca. Ma non perchè non mi piaccia l' economia in generale, ma semplicemente non mi piace il concetto di studio universitario. Per questo motivo condivido a pieno il fatto che hai deciso di lasciare, perchè non bisogna aver paura di cambiare strada: il mondo non aspetta. Io non ho avuto il coraggio di farlo e mi sono rovinato, vivendo una vita da "prigioniero" di me stesso. Bisogna fregarsene e puntare a quello che si crede sia giusto,e che si vuole. L' università va fatta solo se uno ci crede ed è sicuro di farla al 101%.Inoltre non è più garanzia di nulla: è un investimento come tutti gli altri e non sai se è a perdere, o a vincere. Non dimentichiamo poi i fattori "caso" e "culo" nella vita che hanno il loro peso, e vi auguro di avere sempre a portata di mano buone dosi del secondo. Al termine di questo breve commento, auguro a tutti di poter scegliere sempre voi, nei limiti del possibile, come passare le vostre 24h della giornata, per le cose che vi appassionano e che tirano fuori il meglio di voi stessi.
Scelta che immagino sia ragionata. In generale la penso quasi allo stesso modo, nel senso che ci sono 3-4 facoltà che realmente ha senso fare all'università. D'altra parte alcune università aprono comunque con più facilità le porte a contatti e ad opportunità lavorative, e ho visto accadere anche questo, quindi diciamo che sì c'è un problema strutturale nell'educazione superiore, ma è anche molto ma molto eterogeneo.
TIeni conto però che con lo "status" che ti avrebbe dato anche l'essere dottore in economia o altro avresti dato un boost pazzesco a quella che vedo essere già una grande passione sulla materia che divulghi. Nel lungo termine questa non è una cosa da sottovalutare, specie se magari un giorno vorrai progettare cose più ambiziose.
Io credo che il più grande nemico dello studio autonomo sia il generalismo. È inevitabile, un autodidatta abbandona quei libri e quegli argomenti che non riesce a capire e che reputa inutili, ma che a lungo andare si rivelano fondamentali. L'Università invece ti impone un percorso strutturato che a lungo termine ti porta dal generale al particolare. Questa secondo me è l'unica differenza, gli esami e i titoli hanno importanza relativa.
Concordo totalmente! È uno dei grandi limiti dello studio autonomo a cui accennavo. Non è per tutti proprio per motivi come questo.
Assolutamente vero, ottima argomentazione
Concordo
Io, per esempio, sto per iscrivermi all'università (al DAMS) proprio per quel motivo: c'è qualcuno che ti dice "devi studiare queste cose, non mi interessa se non ti piace", ci sono i libri da prendere quindi non ti trovi perso nella marea di studiosi e appassionati che scrivono e non capisci quale libro sia meglio (che non significa che l'università ti consiglia i libri migliori, ma ti vincola a certi testi, cosa apprezzabile quando non sai nulla) e ti dà delle scadenze che risultano utili soprattutto per materie noiose.
Poi, portandola avanti da non frequentante, ho il tempo di dedicarmi anche ad altro (per carità, non tantissimo in più) e sarà un'esperienza simile all'autodidatta.
Vero ma quanto tempo ho perso per studiare materie realmente (per me) inutili? Materie che non mi hanno lasciato davvero niente (penso ad estetica). D'accordo però che tante non le avrei mai studiate da autodidatta (penso alla semantica o alla filosofia).
Figuriamoci. L'università è fatta malissimo
Complimenti per il video, Io sto attraversando proprio questo periodo. Mi sono iscritto a beni culturali per passione ( amo l'archeologia e la storia) ma mi sto rendendo conto che l'università ammazza le passioni. Premetto che io lavoro, e la scelta di iscrivermi all'università è stata presa solo per passione e per avere un piano di studi più strutturato. Il problema è che non me la immaginavo così, è una corsa all'esame!! Non c'è il tempo di studiare veramente, di approfondire con calma ciò che si sta facendo. Per chi lavora e ha anche una casa da mantenere con tutte le dovute faccende è ancora peggio. Devi fare tutto di fretta, e si sa che la fretta non è una buona amica, non ti permette di imparare veramente ciò che studi. Non voglio ancora mollare, ma devo ammettere che ciò che prima facevo con gioia e curiosità, ora lo faccio con la pressione addosso e con molto meno entusiasmo. Non c'è spazio per l'approfondimento e per "estendere" uno studio, bisogna sempre e solo SBRIGARSI per poi passare all'esame successivo e così via.
Scelta coraggiosa.
Io ho 55 anni e ti posso condividere la mia esperienza. Mi sono trovato anni fa nella condizione di fare la scelta che hai fatto tu più o meno motivato dalle medesime considerazioni (pros-cons).
Io però, un po' per vigliaccheria un po' per non sprecare il tempo che nel frattempo avevo in qualche modo "speso" fino ad allora in Ateneo, alla fine non ho lasciato l'università e mi sono laureato "con lode". Ti dico questo non certo per incensarmi ma solo per dirti che negli ultimi due anni, quando ho cominciato a costruire il mio personale percorso di Tesi, ho trovato davvero un argomento che mi ha appassionato e che ... a posteriori mi ha portato a dire che "restare ne è valsa la pena".
D'altra parte quella scelta mi ha fatto rinunciare ad una attività molto interessante che avevo intrapreso con il mio amico e "socio" che invece abbandonó gli studi proprio per inseguire il suo sogno (in cui evidentemente credeva molto più di me).
Quello che posso dirti che entrambi OGGI siamo soddisfatti delle nostre scelte di allora...ma lui ha dovuto davvero affrontare molti più problemi di me per affermarsi come alla fine è riuscito a fare (io stesso l'ho aiutato ad un certo punto).
Quindi se davvero sei convinto preparati a tenere duro...altrimenti ricordati che nulla è davvero irreversibile (termodinamica a parte) fino ad una certa età (circa 29-31 anni) e che puoi sempre ri-iscriverti (Non c'è nulla di male nel tornare indietro se questo serve a farti avanzare). Quindi ..."in bocca al lupo.
Ciao Pietro, ti seguo da quando hai creato questo canale. Ho 30 anni e ti racconto la mia storia, un po’ come hai fatto tu. Chiedo scusa per il messaggio lungo ma penso che possa essere interessante.
Anche io sono molto simile a te, crescendo sono passato attraverso le passioni più disparate, ogni volta mettendoci anima e corpo senza avere la minima idea di cosa avrei fatto di lavoro.
Quando ho dovuto scegliere che scuola superiore fare non avevo ne la minima idea, ne inclinazione allo studio. Ho pensato di fare una scelta intelligente iscrivendomi al Liceo Linguistico; non mi piaceva studiare ma ho ero cosciente che bene o male le lingue sarebbero state una cosa utile, sempre e comunque.
Parliamoci chiaro, mi stavo preparano al peggio, addirittura ad andare via dall'Italia. A quel tempo se avessi dovuto scegliere una facoltà avrei fatto FILOSOFIA.
Poi quando mi sono diplomato ho realizzato che la scelta più furba che avrei potuto fare per diversi motivi sarebbe stata quella di fare la Magistrale (cinque anni) in Farmacia.
Non avevo mai studiato uno straccio di chimica prima ma, adesso che sono laureato da 5 anni, non posso dire che è stata difficile. Ho studiato, ho fatto i miei esami, mi son fatto piacere tutte le varie chimiche organiche.
Basta, come dico io, ESSERCI. Quando sei dentro tutto fluisce.
Ne parlavo l'altra sera con la mia ragazza, le scelte più importanti della mia vita le ho fatte non curandomi della grandezza e della difficoltà apparente che hanno le cose.
Finite le medie, quando ho detto che sarei andato a fare il Liceo Linguistico, tutti mi dicevano "ohhh dovrai studiare tantooo" poi quando sei dentro vai avanti di inerzia. Cosi all'università... me ne salto fuori con 5 anni di Farmacia. Bah si fa, basta essere mediamente intelligenti e si fa tutto. Adesso se guardo tutte le dispense e i libri che ho studiato, mi spaventano.
Cosa ti dico, che secondo me la tua è una visione più ribelle che coraggiosa. Purtroppo si può dire quello che si vuole ma in certi campi, come per esempio quello medico o anche quello finanziario, c'è quello che si chiama "delega della conoscienza" nel senso che una persona "ignorante" richiede la competenza di un esperto che “conosce”. Quando vai dal dentista TI FIDI DELLA SUA COMPENZA PERCHE’ HA UN TITOLO ma quello che puoi tu valutare da “incompetente” è come ti accoglie o se ti fa male o è delicato…
Tu parli di investimenti ma quello che stai facendo dimostra una visione miope. Sei bravo a valutare aziende e bilanci ma quando parli delle cose IMPORTANTI COME IL TUO FUTURO, basare una visione di lungo raggio a fare video su RUclips è follia.
Con la velocità che c’è nel mondo di internet potrebbe anche essere che tra qualche anno RUclips neanche esisterà più con la necessità di doversi reinventare e perdere un sacco di iscritti migrando da una piattaforma all’altra.
Io ti dico la mia, da amico, collega, come preferisci. Studia, laureati perchè nella vita non si sa mai e sono sicuro che riuscirai tranqullamente a fare tutte e due le cose, studiare e mandare avanti il canale.
Te lo dico con affetto, da amico, perchè ti stimo
Mhhh non è molto informato su RUclips, gli argomenti di finanza fanno molto CPC e per questo potrebbe guadagnare un bel po seppure in Italia. Vederlo fra qualche anno con 200k/anno lordi non mi sorprenderebbe
Le scelte personali vanno sempre rispettate, tuttavia mi permetto di darti un consiglio da fratello maggiore. Pietro, se sei ancora in tempo straccia quel foglio, continua con la tua laurea in economia e resisti (almeno) fino alla laurea triennale. Per alcune ragioni: 1) i sistemi si cambiano dall'interno: se il tuo obiettivo e fare il divulgatore finanziario, la tua credibilità sarà maggiore se lo farai da dottore in economia. 2) Oltre alla competenza tecnica, per accedere ad alcune posizione serve la credibilità certificata. E' molto probabile che senza laurea incontrerai non tanto tardi un soffitto di cristallo. Infine, 3) il tuo portafoglio professionale non è robusto, e stai mettendo tutte le tue uova nel paniere finanza-youtube. Hai avuto la fortuna di trovare l'intersezione tra il tuo talento e la tua passione: non sprecarla mettendoti da solo un limite.
tanto vale iscriversi a cepu
@@marcvsxlii il commento assumeva che Pietro raggiungesse, con i propri mezzi, almeno le stesse competenza che poteva dargli l'Università. Il mio commento riguardava solo gli aspetti differenziali.
Identica cosa che ho pensato: la laurea gli darebbe una credibilità ancora maggiore, già è appassionato di suo, con la laurea molte cose gli verrebbero ancora più facili.
@@cammellosaudita1376 Esatto, poi di base lui ci sa fare, gli si aprirebbe un mondo semplicemente per il fatto che le competenze che ha acquisito molti con il "pezzo di carta" ancora non hanno...cioè per un anno rimasto per la fine della laurea mi sembra una scelta un pò azzardata.
Il foglio di carta lo può stracciare, ma è come se non si fosse mai iscritto a questo punto. La rinuncia agli studi non si chiama così per caso, non si chiama "prendiamoci una pausa dagli studi" o "non sono tanto sicuro di voler continuare gli studi". Quel ponte se lo è bruciato alle spalle, spero che la via che sceglierà ora la segua con anima e cuore.
è incredibile che tutto ciò che hai raccontato mi rappresenta(ho sempre trovato dell'astio nei confronti metodo accademico,mediocrità nei voti,interessi al di fuori delle scuole)
Inutile dire che stimo la tua presa di posizione importante(non solo per il coraggio ma anche l'auto valutazione di te stesso che hai fatto)e la tua voglia di aiutare il prossimo(divulgare tanti argomenti in maniera gratuita,rispondendo a dubbi e quesiti su tutto ciò che riguarda la finanza personale,credo proprio che sia aiutare il prossimo)
Grazie ai tuoi video(ti ho scoperto da un mese circa,ma già mi sono visto svariati tuoi video)mi motivi a studiare per il mondo degli investimenti e portarmi chiarezza su certe cose
Non commento la tua scelta, io ho dovuto lasciare l'Università, per motivi di salute, soffrivo di pesanti attacchi di ansia. Per quello che può valere, ti auguro il meglio.
Ciao Pietro, è un contributo molto toccante perchè hai parlato di te stesso in maniera onesta, e questo denota una grande maturità ed è più difficile da fare di qualunque analisi di bilancio o di marcato. Posso solo dirti che rispetto la tua scelta e ne capisco - davvero - le motivazioni. Posso anche dirti che in base alla mia esperienza la laurea è una compagna che spesso ti riesce anche a dare coraggio, proprio perchè è un percorso di vita che non si può dimenticare. Secondo me hai potenzialmente due vantaggi: quando e se lo riterrai opportuno potrai riprendere gli studi senza assillo perchè hai già messo su una splendida ed originale attività divulgativa che ti rende autonomo ed indipendente. Il secondo vantaggio, non meno importante del primo: immagini il contributo che potresti dare alla vita universitaria con la tua esperienza? Pensaci...in ogni caso io continuerò a seguirti perchè imparo sempre qualcosa di nuovo ogni volta che vedo un tuo video. Un abbraccio Leonardo
Mi ritrovo nelle tue scarpe, ho lasciato l’Italia 6 anni fa quando avevo 19 anni. A circa 21 lavoravo in un laboratorio per le analisi del cibo e studiavo part-time al college di Leicester (pagato dall’azienda per cui lavoravo). Ora a 25 lavoro nel marketing e studio part-time computer science all’università di Sussex (questa volta di tasca mia). La verità è che la mentalità ‘think outside the box’ è sbagliata, in realtà ‘there is no box’ . I limiti ce li diamo da soli. Continua con i tuoi video, dai un sacco di idee e ispirazione 💪🏻
Capisco molto bene le tue motivazioni (io ho vissuto in città e Paesi diversi per seguire le mie idee e la mia visione della vita), ma fatti dare un consiglio da uno che guadagna più con i propri investimenti (cosa che peraltro mi appassiona molto) che con il lavoro “ufficiale” (e potrei vivere tranquillamente del mio lavoro): la laurea è come la cravatta. Non la nota nessuno ma in certi posti, senza indossarla, non puoi entrare. Purtroppo rischi di accorgertene tra troppo tempo per poter rimediare e avere una rete di sicurezza per la propria carriera o anche solo per essere aperto a possibilitá lavorative “di riserva” è importantissimo.
Poi ti auguro di non averne mai bisogno e di avere successo con la tua attuale attività ma occhio che non sarai sempre giovane e come diceva Cat Stevens: “for you will still be here tomorrow but your dreams may not”.
Forse in certi posti è meglio non entrarci...
@@user-gl7ze9rg7z 😂😂😂😂
La tua scelta è assolutamente giusta e cosa più importante ragionata .
non voglio entrare nel merito della tua scelta, voglio solo dire che in te ho rivisto un po' me stesso , sono al secondo anno di economia ora ,da sempre sono attratto al mondo digital e dalle sue mille sfaccettature, per quanto riguarda l'università io studio quello che studio per puro piacere di capire l'economia e avere un quadro generale, e anche un piccolo riscatto personale ( anche se molto infantile e sbagliato ) poiché io ho fatto l'alberghiero e mi sono trovato con molte persone che mi dicevano ( se non tutte ) che non era la facoltà per me .
il mio consiglio personale è fate tutto quello che volete fare e non vi arrendete al primo invidioso che vi dice che è impossibile o che ti dice che sei strano , ricorda che tutti i migliori non sono come gli altri non sono come la massa....
Crederci è il primo passo
Detto questo complimenti Pietro non è una scelta facile , sia quella di lasciare l'università che quella di seguire il proprio sogno. ✌🏽❣
Ciao Pietro
Seguivo i tuoi video ma non ti conoscevo, avrei giurato che fossi una persona completamente diversa.
Da adesso oltre a vedere i tuoi video per il contenuto e per l' impeccabile fattura li vedrò anche con un po' d'affetto per chi con tanta passione e tanta dedizione li ha prodotti.
Forse questo è stato diverso il video più difficile da organizzare, non a caso la scenografia è cambiata completamente, il più intenso ed emotivo che ha evidenziato come dentro ognuno di noi possono celarsi fragilità mai sospettate.
Buona vita Pietro.
P.s. la butto lì : hai mai pensato di diventare giornalista? Secondo me lo sei già. Potresti formalizzarlo!
Video utile e molto aperto mentalmente. Dico solo che sei fortunato ad avere avuto la possibilità di fermarti, pensare e decidere … purtroppo ci sono persone/ragazzi che questa opportunità non ce l’hanno … comunque chi se lo può permettere lo faccia. Spero che altri come te possano fare quello che hai fatto tu; significa avere più gente soddisfatta di quello che fa! Continua così; fai quello che più ti piace. Complimenti! P.s.: anche a me la scuola non piaceva molto… 😅
Grazie per aver condiviso questa tua scelta importante della tua vita. Quello che penso è che le sperimentazioni che hai fatto in maniera più o meno approfondita ti hanno portato a creare un prodotto (il canale) di grande qualità e valore. Se un domani avrai voglia o necessità di prendere la laurea puoi sempre prenderla telematicamente. Mi hanno detto che sono organizzate molto bene, paradossalmente meglio delle tradizionali. Quindi continua così. Ti stimo
Ciao Pietro ti seguo da poco ma si capisce, pur non conoscendoti personalmente che hai molto potenziale, sei molto intelligente perché riesci a spiegare argomenti difficili in maniera semplice ed adatta a tutti. Secondo me però sbagli a lasciare l'università. Potresti terminare il percorso di studi, credo che con la tua polivalenza ed intelligenza, riusciresti a terminare la triennale e fermarti.. Nella vita non sai mai cosa possa succedere. Sono d'accordo con te con l'aspetto teorico dell'università e della scuola in generale, tuttavia, come dici tu nel video, la certificazione data dal "pezzo di carta" è essenziale. Non vorrei che fra 5, 10 anni o più potessi pentirti ed in quel caso poi ricominciare non sarebbe semplice. Pensaci e magari anche se ci metti altri 5 anni per terminare pazienza ma hai un qualcosa di concreto e soprattutto non dovrai buttare i sacrifici e le spese affrontate fino ad ora
D'accordissimo riguardo all'approccio troppo teoretico universitario. Purtroppo questo problema è tipico dell Italia e non ci si può fare niente. Nei paesi Anglo sassoni la parte che riguarda case studies viene ritenuta molto più importante e per questo motivo i Master ed MBA americani ed inglesi sono valutati come i migliori
Ho visto il tuo video fino alla fine e mi ci ritrovo in molti punti, io diversamente da te ho continuato l'università di economia per aver quel fatidico "pezzo di carta" e poter avere "più chance" nel mondo del lavoro...Sbagliato! Le università non ti danno quell'esperienza che richiedono nelle varie offerte di lavoro e che, se non hai, la tua pergamena non vale proprio nulla!! E nonostante tu dimostri che hai tanta capacità e voglia di fare, il non aver fatto esperienza prevale su tutto!
Non è semplice prendere una decisione del genere. Ricordo quando andavo all’università più volte ho pensato di lasciare gli studi. Alla fine li ho completati... complimenti per il coraggio e continua per la tua strada come stai facendo📈
Grazie mille Arca! 😊
Appena mi è arrivata la notifica del video, l'ho aperto seduta stante, perchè ero sicuro che avrei trovato dei contenuti interessanti che mi avrebbero offerto degli spunti su cui riflettere in relazione alla particolare situazione che sto vivendo in questo periodo che, sotto certi aspetti, ricorda la tua, da come l'hai descritta.
Sono al terzo anno della triennale di filosofia, il che significa che, se tutto andrà secondo i piani, a novembre mi laureo, decretando la fine del mio percorso universitario.
Per raggiungere questo traguardo, devo ancora superare gli ultimi esami, nelle imminenti sessioni, eppure, per quanto il mio percorso stia finendo, ogni volta che mi metto sui libri, mi sento male, come da tre anni a questa parte, del resto.
Ho iniziato l'università nel 2017: negli ultimi mesi di superiori, complice l'ambiente non particolarmente motivante in cui avevo studiato, non vedevo l'ora di cominciare un cammino di studi molto diverso da quello liceale, consacrandomi alla disciplina che sentivo più prossima alla mia sensibilità, la filosofia.
Poi però, nell'estate del "riposo" prima dell'inizio dei corsi a settembre, ho cominciato a lavorare con mio padre nei mercati (è venditore ambulante) per avere dei soldi da mettere da parte.
In quei mesi di lavoro, ho compreso che la mia vera vocazione sarebbe stata il denaro: avrei fatto l'imprenditore.
Così ho iniziato a documentarmi sulle storie dei grandi imprenditori (Briatore, Aiazzone, De Benedetti, il mio idolo assoluto Raul Gardini etc) e ad interessarmi di finanza personale con i testi di Kyosaki e Bardolla e, più leggevo, più sentivo crescere in me l'esigenza di battere la suddetta strada.
Con l'emersione di questa nuova prospettiva, cominciare a studiare filosofia non aveva più senso.
Eppure, i miei genitori erano di un altro avviso: per loro, avrei dovuto portare a compimento il percorso di studi, ovviamente mantenendomi sullo stesso ritmo delle superiori, dove ho sempre conseguito voti più che positivi.
Dopo diversi confonti, dove ho provato a fare valere le mie ragioni, ho ceduto al loro volere e sono tornato sui banchi.
Lì ebbe inizio il calvario: passare ore ad ascoltare masturbazioni intellettuali incentrate sul pensiero dei filosofi postmoderni (Foucault, Derrida, Deleuze, Lacan etc), quelli più distanti dalle mie posizioni; il tutto facendo il pendolare, quindi nenache avendo il tempo fisico da dedicare allo sviluppo di qualche business che mi garantisse delle entrate automatiche.
A ciò aggiungiamo che, come dicono le persone di successo, siamo il risultato delle persone di cui ci circondiamo e come avrei potuto dispiegare le mie potenzialità nel mondo del business se i colleghi di università con cui parlavo ogni giorno erano dei comunisti con una visione ottocentesca del lavoro, che aborrivano a prescindere tutto ciò che proviene dal mondo dell'impresa, soffocato sotto slogan retorici del tipo: "Gli imprenditori sono dei criminali, perchè è ingiusto che ci siano persone che guardagnano di più e altre di meno"?
Così i primi mesi sono stati difficili, alla prima sessione non ho neppure dato alcun esame, poi mi sono rimesso in carreggiata da questo punto di vista e, da allora, viaggio sulla media del 30, un risultato che mi rende orgoglioso ma che mi ricorda anche che, per raggiungerlo, ho dovuto togliere attenzioni da ciò amo veramente.
Ora, come dicevo, tutto sta per finire e poi finalmente si aprirà una nuova vita e, sicuramente, continuerò a coltivare la filosofia, ma solo come hobby, studiando gli autori che amo di più e senza l'ansia e l'umiliazione di essere giudicato da terzi sulla qualità dello studio.
Ecco quindi come un video come il tuo è stato un ulteriore sprono ad ascoltarmi nel profondo.
Grazie Pietro e in bocca al lupo!
Vorrei darti solo una mia impressione: spero che tu possa cambiare idea in un futuro perchè ti assicuro che da laureato ti si aprono nella mente tanti di quelli scenari che nemmeno ti immagini. Il percorso di studi universitario va visto dal punto di vista di una "forma mentis" e non di semplice acquisizione di conoscenze/competenze. Dopo averlo finito sei una persona diversa che affronta le cose in modo diverso. Comunque ti auguro buona fortuna con il tuo percorso :)
Infatti i più grandi imprenditori non sono laureati... Ahahah..
Hai proprio ragione, è ciò che è accaduto a me.
Concordo che l'università debba servire a formare la mente, purtroppo le università non sono d'accordo e si stanno trasformando tutte piuttosto in fretta in centri di formazione aziendale.
Ad oggi lasciare l'università apre molto di più la mente rispetto al rimanerci.
Mi rivedo molto nel tuo carattere: spesso entro nelle cose solo per capire il loro funzionamento, per poi abbandonarle o comunque passare ad altro.
Ci definiscono multipotenziali: ti consiglio di leggere "Diventa chi sei: Una pratica guida per persone creative che hanno molteplici passioni ed interessi" di Emilie Wapnick (ci sono anche diversi ted speak interessanti).
Non so cosa ci riserverà il futuro, ma l'importante è star bene con se stessi.
Anch'io mi ci riconosco, sono un tipo di persona a cui sembrano spuntare passioni nuove ogni giorno, che poi magari vengono anche abbandonate e mai più riprese. Per me è un fardello enorme, ho iniziato ingegneria chimica ma già ora al primo anno ho una voglia matta di lasciare. La cosa che mi tormenta è che ho solo un diploma scientifico ed un B2 (seppur a pieni voti) e non credo di poter andare lontano.. L'unica passione costante che ho sono i videogiochi
Scelta coraggiosa, responsabile, e maturata con le giuste considerazioni dei nostri tempi... e vedo in te quello che ero e stavo per fare io >1o anni fa .
Poi la testardaggine e l' orgoglio mi hanno fatto finire giurisprudenza con non poche e costosissime perdite di tempo ed energie vitali dove le competenze e i titoli ottenuti in Italia soccombono al fattore "K", incentivi statali (=per i datori di lavoro), e quota. 29/30 ( anni) cosa che all'estero meritocratico non succede!
Per il resto, che dirti, sei giovane,
hai una testa che funziona bene ; )
..coltiva le passioni attuali e persevera nell' economia e finanza dove una --"psicologia applicata ai mercati" -- insieme alle competenze di analisi appropriate ti possono "" fotografare "" situazioni e opportunità finanziarie economicamente interessanti... Auguri per quello che può diventare il tuo nuovo futuro cammino ! Dav.
Una scelta coraggiosa, e mi ritovo in molti dei discorsi che hai fatto sulla scuola e poi sull'università
L unico rimpianto che ho ,non aver potuto studiare,negli anni cinquanta i mie non potevano farmi studiare,non avevano la possibilità
Te lo dico da bi laureato (sicurezza sul lavoro e psicologia) e da 45 enne, laurea o non laurea l'importante è che produci i risultati che a te fanno alzare la.mattina e che ti danno la carica. Sarebbe molto utile che questi risultati producano un buon reddito economico. Ciao e buona fortuna
Pensiero molto saggio. Complimenti
secondo me il vero difetto delle università italiane è il non riuscire a creare un corretto passaggio dalla teoria alla pratica.. tante persone escono piene di nozioni e molto preparate da un punto di vista teorico.. ma spesso non si riesce ad applicare queste conoscenze sul piano pratico.. è anche un mio problema.. una difficoltà che col tempo diventa paura.. si dovrebbe riprogettare tutto il sistema e renderlo più pragmatico.. perché il mondo del lavoro non deve sembrare a noi studenti qualcosa di astratto o di spaventoso.. ma semplicemente il punto di arrivo.. dove teoria e pratica si uniscono e dove lo studio aiuta il lavoro e viceversa.. non si smette mai di imparare.. ma è anche vero che tutte le conoscenze non si acquisiscono sui libri.. grazie per il video Pietro!
Hai descritto perfettamente come sono fatto io. Anche io mi cimento in moltissime cose e per mesi faccio solo quelle. Ho sempre passioni diverse tanto che tra i miei amici sono conosciuto come "quello che cambia sempre".
Posso dirti una cosa, visto che ti sto seguendo da poco? Ho apprezzato moltissimo questa analisi, perchè tra l'altro è molto ragionata, ma se posso darti un consiglio non chiudere del tutto, visto che tra l'altro è la tua materia. Se sei arrivato già quasi alla fine penso non solo che sia più soddisfacente concludere quantomeno il percorso della triennale, ma anche che - come dicevi tu - questo può esserti utilissimo nekl mondo del lavoro. Ti auguro davvero di cuore che questo progetto che stai portando avanti ti regali le soddisfazioni che ti meriti, ma non chiudere del tutto la porta ala conclusione del percorso di studi. Come hai detto tu, si tratta di un percorso di studi che privilegia la teoria invece della pratica (salvo alcuni casi, posso dirti che per certi aspetti io sono stato fortunato ad aver frequentato uno studio legale durante l'università e grazie a essa) ma alla fine ti torna tutto utile. Se sei a pochi esami dalla laurea, poi...
Stessissimo percorso scolastico, anche io ne ho parlato sul mio canale grande Pietro bel video❤
Ciao Pietro, ti seguo ormai assiduamente da un paio di mesi e nonostante apprezzi immensamente quello che fai su questo canale, non ho mai sentito così tanto il dovere di lasciare un commento per ringraziarti.
Mi piace tantissimo il tuo approccio alla comunicazione e il modo in cui sviluppi i tuoi ragionamenti in modo concreto e tangibile, intuitivamente un tentativo di rimediare alle falle di un sistema scolastico e di informazione pieno di paroloni e tecnicismi. Ti apprezzo molto in primis come persona e mi sento in dovere di ringraziarti per avermi fatto avvicinare a questo mondo che ho sempre immaginato come qualcosa lontano da noi persone comuni, ma che ho sempre guardato con un certo interesse.
Credo fermamente che, nonostante la tua scelta, l'università abbia forgiato la tua persona e sia stata fondamentale per comprendere i tuoi obiettivi e le tue priorità. Continua a fare quello che fai e sono sicuro che la tua passione e dedizione ti continuerà a ripagare.
Grazie da parte mia e dalle altre 75000 persone che ti sostengono.
Grazie mille del commento, apprezzo tantissimo 😁
Andrà tutto bene Pietro, andrà comunque sempre tutto bene se ci credi e ti impegni a fondo 👍👍👍
Ti seguo da tanto tempo ma solo ora vedo questo video, e vorrei fare un piccolo elogio a te Pietro, che sei un ragazzo estremamente intelligente: sei di ispirazione perché sai come appassionarti alle cose, riesci a capirle e poi comunicarle agli altri con estrema chiarezza. A 24 anni mi rendo conto di aver incontrato troppe poche persone come te,in grado di arricchire le menti altrui.
Ps: per quanto riguarda la scelta di aver lasciato l’università, un titolo è pur sempre un titolo, è vero, ma sei la prova vivente che usando il cervello si arriva lo stesso dove vogliamo arrivare ! 💪🏻 che è la cosa più importante direi!
Tanta stima e rispetto per la scelta fatta, a prescindere dal titolo di studio se una persona è in gamba e si impegna i risultati arrivano SEMPRE! Continua così Pietro, stai facendo tantissimi progressi e la qualità dei tuoi contenuti è sempre più TOP, grazie per divulgarli! 💪🏻💪🏻💣💣
@Simone Morena Sono d'accordo, ma non del tutto. Purtroppo (e anche giustamente) molte aziende cercano persone che abbiano un titolo di studio, perché è un "biglietto da visita" non da poco, anzi. Però io resto dell'idea che in determinati contesti, se una persona è meritevole i risultati li può ottenere a prescindere. La laurea è un grande conseguimento, ma resta pur sempre un punto di partenza! L'esperienza e la crescita sono un'altra cosa secondo me.
Una grande sconfitta della scuola. Pensa quanto bello sarebbe stato se avessi potuto studiare in una scuola in cui puoi proporre tu stesso il corso di studio. Succede negli USA se non sbaglio. Puoi comunque riprendere gli studi più tardi, non é una porta chiusa, c'è chi si laurea da adulto, chiaro fai più fatica. Comunque credo che una passione valga 10 volte un lavoro. E poi "ha ragione chi é felice" (cit). Buona fortuna
Importante è guadagnarsi la grana per tirare fine mese!!! Se la ricavi da ció che piú ti piace fare meglio per te!
Gran bel video Pietro, noi ne parlammo anche privatamente su discord, e ti posso dire che non cambierei una parola di questo video! Bisogna ascoltare ogni singola parola per riuscire a capire bene il tuo messaggio. Come sempre hai analizzato tutto sotto tutti i punti di vista, e lo hai fatto nei migliori dei modi. Continua così💪
Caro Pietro, la tua scelta e le motivazioni che spieghi nel video a suo supporto sono basate su idee che hai dello studio, della scuola e soprattutto dell'università sbagliate (terra, terra)!! La faccio breve e vado al sodo:
1) Nessun tipo di scuola t'insegna una formazione né un mestiere o una professione.
Le scuole medie e superiori t'insegnano un'istruzione di cui una parte, a seconda di quello che sceglierai o ti capiterà di fare nella vita,
costituirà la base della tua formazione lavorativa e professionale;
2) L'Università insegna, a chi è recettivo e capace, Metodi di Ragionamento, usando nozioni, le nozioni sono la pula, i metodi sono il grano. Studiando seriamente nel luogo dove il sapere nasce, ci custodisce e si diffonde al livello più alto nella nostra nocietà, si ha la possibilità di impadronirsi intellettualmente di quei processi complessi ed elevati di ragionamento che sono alla base del sapere superiore, senza i quali si rimane mediocri, ci si "arrangia"...
ne hai mai frequentata una davvero? quella che racconti è Utopia. Dove vado io c'è gente che fissa il vuoto per 3 ore e professori svogliati che leggono slide. Poi, beato te che sei andato in una facoltà dove veramente ti hanno saputo insegnare delle nozioni.
Leggendo certi commenti sembra di capire che sia un'opinione diffusa quella che se rinunci a laurearti specialmente se sei al 70 %del percorso allora sei pazzo.
Ma la gente che pensa in questo modo è semplicemente gente non il pensiero limitato, che non riescono ad immaginarsi una vita soddisfacente al di fuori degli schemi che gli hanno inculcato. Secondo questa gente per essere realizzato devi SEGUIRE questo schema: ti diplomi o ti laurei nelle migliori scuole, e da quel momento inizi a lavorare 8 ore al giorno( tutta la giornata utile perché chi lavora 8 ore al giorno non riesce a fare altro) per 5 o 6 giorni a settimana e continui così fino alla pensione ovvero fino alla fine della vita. Questa è la formuletta che viene insegnata dalla società e le capre seguono questo schema con i paraocchi non riescono ad immaginare nemmeno una vita diversa. E poi ci sono le persone creative come questo ragazzo che seguono percorsi originali e sono capaci di inventarsi un lavoro che non è solo un lavoro ma è anche una passione.
Hai fatto bene a dedicarti interamente ai tuoi progetti e lasciare l'università se questa rappresentava un ostacolo.
La vita è una sola e bisogna sfruttarla.
L'università la puoi sempre riprendere e finire quando vuoi mentre per sfondare su you tube e crearsi da questo mondo una rendita bisogna cogliere l'attimo e non rimandare.
Ci sono 2 tipi di persone:
Quelli che prendono la laurea e vanno a fare i lavori tradizionali passando tutta la vita a fare solo quello.
Perché è quello che fanno la maggior parte delle persone e che viene ti incultato nella testa sin dalla nascita.
E questi sono percorsi standard, non ti devi inventare niente. È un percorso gia battuto da molti ed è prevedibile.
Poi ci sono persone che hanno un'indole creativa e si distinguono dalla massa facendo scelte non convenzionali ma che per loro sono le scelte più congeniali.
È incredibile come siamo simili per modo di essere e caratteristiche personali. Felice che tu sia riuscito nel trovare un punto fermo... io non ci sono riuscito... e ho 43 anni... e mi accompagna sempre la sensazione che sia in ritardo su tutto...e anche sulla mia stessa età...
Bravo tu
Un po meno io
Chissà se anche io alla fine incontrerò la mia passione definitiva.... ma sarò arrivato in ritardo...
Ciao e buona fortuna per il futuro
Ciao Pietro, ti ho conosciuto su yt qualche tempo fa seguendo i video in cui parlavi di prepagate e conti correnti, e dalla padronanza con cui trattavi l'argomento supponevo che fossi uno studente prodigio con la media del 30. Per cui sono un po' sorpreso dalla scelta.Tuttavia nessuno puo' dirti se e' giusta o meno; se ne sei convinto allora va bene cosi'. E' vero il pezzo di carta puo' tornare utile, ma l' intelligenza vale molto di piu', e mi pare che quella non ti manchi. Inoltre mi sembri molto portato x il mondo della comunicazione, quindi non credo che ti mancheranno ulteriori opportunità'. Buon prosieguo
Personalmente sono simile a te, nel senso che anche i miei interessi vanno molto a periodi, sinceramente mi sono arreso al fatto che sono un curiosone che probabilmente sbazzicherà di argomento in argomento.... ma ho anche la fortuna che una cosa nella quale mi sono quasi sempre ritrovato è stata l'informatica, di conseguenza adesso sto facendo questa università e sono abbastanza soddisfatto, l'unico problema è che ho avuto parecchie difficoltà e quindi il mio percorso fino ad adesso è stato un pù incasinato. Ultimamente poi mi sono reso conto che forse i miei grandi obiettivi nella vita sono ideologici, non tanto di un tipo di lavoro piuttosto che un altro, e forse proprio questa è una conseguenza del fatto che non sono saldamente connesso a una solo interesse.
Scelta personale molto coraggiosa..In bocca al lupo per il tuo futuro.
Grande!
Io ho una storia piuttosto simile alla tua, molto curioso di tante cose che non si vedevano a scuola/università.
Poi quando studiavo quello che mi piaceva i ritmi erano troppo lenti, si perdeva troppo tempo per cose burocratiche, le cose "reale" non si vedevano mai, eccetera. Alla fine ho deciso di lasciare e non mi pento. Se hai passione e voglia di fare si può arrivare sempre molto più lontano.
Ovviamente che il rischio è molto più grande, però come in economia, mentre più grande è il rischio, più grande può essere la ricompensa!
Ciao, posso chiedere come hai trovato ciò che ti piace realmente e capito qual è la tua strada?
Gianmarco Focone Certo :)
Direi che la cosa principale, che la ha detto anche Pietro, è provare a fare tante cose diverse! E non solo in maniera superficiale, ma anche approfondendo un po’ ogni argomento.
Oggi abbiamo fortuna che RUclips ci permette di capire molto meglio come sia ogni professione e cosa si deve fare per arrivare a quel punto. E poi una cosa che non fa quasi nessuno ed è semplicissima da fare, se vedi un lavoro che ti piace e senti possa essere per te, manda una mail a qualcuno che lo faccia, li dici che ti interessa quello che fa e vuoi sapere di più, e li chiedi di fare un caffè per fare qualche chiacchiera.
Sicuramente anche, non avere paura di sbagliare.
Io facevo un lavoro di ingegneria in Argentina e ad un certo punto sentivo che dovevo fare il liutaio (che è quello che faccio ora), e anche se mi piaceva tanto il lavoro che avevo ho deciso di trasferirmi e provare questo. Se sbagliavo cosa perdevo? Un po’ di soldi e un’anno forse. Però sicuramente avrei guadagnato molto più in esperienza, e ci sono tante persone che perdono molto più di anno solo a guardare il cellulare o fare nulla.
Poi ovviamente per questo hai bisogno di un grandissimo sforzo, determinazione e concentrazione, che a volte credo sia naturale per alcune persone però tante altre fanno molta più fatica (ci sono alcuni libri bellissimi per chi non lo trova naturale o per chi vuole approfondire).
Questo credo sia importantissimo, sopratutto all’inizio, per capire se quello ti piace o no in poco tempo, invece di perdere anni per poi rendersi conto che non fa per te.
Un’altra cosa che ha detto Pietro, ti vedi facendo quel lavoro da qua a dieci anni?
Come riassunto direi:
- Fare tante cose diverse fino a trovare quella che ti appassiona.
- approfondire sul mestiere.
- lavorare tanto!
- pensare a futuro
@@LucasFabro grazie mille per questa risposta, gentilissimo!
Il discorso che hai fatto fila e ha un senso. Però per il 90% si applica a te. Nonostante la tua avversione alla scuola hai dialettica, capacità di intrattenere e buona padronanza degli argomenti che tratti. Cosa non vera invece per la maggior parte degli universitari, figuriamoci per quelli che non hanno nemmeno un diploma. Un ragazzo normale come me, che non avrebbe mai potuto aprire un canale RUclips, dovrebbe farsi un bel carico di umiltà e pazienza e mettersi a studiare tanto. Come giustamente dice qualcuno nei commenti, il tuo canale RUclips è il tuo curriculum, ed è un gran bel cv. Per noi altri non è così. A noi per entrare in azienda il pezzo di carta serve e più è valido meglio è. Altrimenti se dovessero assumerci sulla base dei libri che ci leggiamo a casa o sulla base delle nostre passioni, io sarei CEO di BlackRock e molti altri idem.
Qualche riflessione:
Una laurea può essere vista in due modi, come un investimento o un assicurazione. Non è sempre conveniente spendere 3/5 anni per laurearsi, dipende da quale carriera si vuole intraprendere, purtroppo bisognerebbe arrivare alla fine delle superiori avendo già le idee chiare, spesso non è così.
Hai oggettivamente dei numeri che secondo le proiezioni ti consentiranno di arrivare a 25/30/40 anni con un elevato livello di successo, almeno che tu non prenda decisioni particolarmente sbagliate.
Personalmente penso sia un po' un peccato mollare quando sei relativamente vicino al traguardo.
Se sei una persona che cambia problemi di indecisione, e che si ossessiona per qualcosa ma perde velocemente interesse, purtroppo la vita diventa una strada salita, è molto difficile prendere decisioni e seguirle per lunghi periodi, soprattutto cercando di non cadere dalla parte opposta ed andare avanti su una strada fallimentare.
In bocca al lupo.
In realtà nel mio caso sapendo sin da giovanissimo che cosa avrei voluto fare nella vita ho semplicemente avuto quella costante sensazione di fretta di voler arrivare subito al mio obbiettivo nonostante sapessi che ci sarebbero voluti anni per cui avrei preferito non saperlo fino ad almeno la maturità (che ho appena fatto)
@@Grandalf2005 meglio no? significa che non perderai tempo e raggiungerai il tuo obbiettivo il più velocemente possibile, ti assicuro che è meglio che trovarsi a 30 anni senza sapere che cosa farai "da grande".
@@Grandalf2005 sei molto fortunato, io sono una persona che trova una passione, ci perde la testa e la lascia dopo poco. Immagina di non avere alcun tipo di idea su quello che vuoi diventare. L'unica passione che mi è rimasta costante sono i videogiochi ma con un diploma scientifico non ho idea di come fare
Nella vita ci vuole coraggio, vai cosi' e non ti curare di chi - per sua paura personale - ti consigliera' di fare questo o quello. Vai forte e buon tutto!
Considerato l'altissimo numero di laureati a spasso dico che se hai individuato la passione che ti fa pure guadagnare da vivere hai fatto centro. è vero che i tempi cambiano molto velocemente ma se nel frattempo avrai saputo capitalizzare i tuoi guadagni, nulla toglie che in un momento negativo dei social (spero per te mai), tu possa iscriverti nuovamente all'università. Io avevo un sacco di colleghi over 40, per dire. Inoltre come ha già detto qualcuno, questo canale è il tuo curriculum. La paura ci fa pensare in modo ordinario e ci suggerisce percorsi prestabiliti: non è detto che siano giusti.
Mi ci vedo molto in te.. per il liceo frequentato, le miglia di passioni e interessi coltivati nel tempo, il lavoro portato sempre avanti parallelamente agli studi che mi ha permesso di avere quell'apertura mentale che solo lo studio non ti garantisce. Io ho 26 anni, sono a tre esami dalla laurea in Economia. L'anno scorso anche io sono stata combattuta se fermarmi e dedicarmi solo al lavoro o finire. Poi ho deciso di finirla, mettermi sotto e dare più esami possibili all'anno, complice anche la pandemia. Hai ragione, non c'è una scelta oggi. Ma nel lungo periodo si. Anche io ti consiglio ritornare indietro, finirla, anche in più tempo. Perché nella vita è sempre meglio mettersi nelle condizioni per non pentirsi mai di qualcosa.
Mi rivedo in molte cose del tuo percorso, in particolare nell'aver fatto il liceo scientifico. Sai una cosa? è una scelta che rifarei: aver studiato materie scientifiche e umanistiche come filosofia mi ha aperto la mente, è fuori discussione. Purtroppo ho perso tempo all'università con una materia che credevo facesse per me (ingegneria elettronica), sottovalutando le mie inclinazioni vere (più creative). In quegli anni ero poco consapevole delle alternative all'Università, insomma c'era anche la forma mentis piuttosto rigida che ti diceva: "Liceo? Ok, allora ti devi laureare." Adesso ho di nuovo resettato i miei obbiettivi, dopo anni di lavoro frustrante, pronto a rimettermi in gioco, in barba agli stereotipi e a chi ci vuole ingabbiati in categorie. Concordo anche sulla tua conclusione: è vero che perderai occasioni non studiando all'Università, ma è pur vero iI contrario; non ho mosso critiche al sistema universitario italiano, ma indubbiamente la sua lentezza e i suoi ritmi sono stati un ostacolo. In bocca al lupo anche per te!
cosa non ti piaceva di ingegneria elettronica
Ciao Pietro, hai raccontato bene la tua storia, e per questo ho capito la tua decisione.
Mi dispiace però che nei commenti e sottotraccia anche nel tuo video, non viene fuori un beneficio importante dell'Università e in generale della cultura: aprire la mente.
Non studiare da giovani non è recuperabile più avanti nella vita: questi anni sono importanti e condizionano la vita da grandi.
La vita non è commutativa.
Forse in un'ottica generale, l'investimento di un anno poteva esse funzionale a chiudere un ciclo.
Ma tu sei in gamba, sveglio e intelligente, pertanto non ti ho detto nulla di nuovo e la tua scelta è motivata. Avanti tutta.
Molto sincero e chiaro, bravo. Anch'io cmq ti consiglio di finire la triennale ;-)
io sostengo con forza l'anno (o gli anni) sabbatico da sfruttare per fare esperienza all'estero per imparare bene una lingua straniera. Dopo un anno, due o più, fare eventualmente una scelta universitaria con consapevolezza a meno di non aver nel frattempo individuato un'altra via. Il coraggio e la passione premiano.
Complimenti per i tuoi video e rispetto la tua decisione, anche perché gli hai dato una motivazione,frutto di un ragionamento.
Però devo essere sincero, avrei preferito vederti festeggiare il raggiungimento della laurea. La laurea la paragonerei a un'investimento a lungo termine,
Poco emozionante, ma da quella stabilità, che nella vita avolte aiuta.
Bravo e continua a credere in te'.
Ciao!
Sei una persona originale, curiosa, obiettiva e aperta. Hai creato qualcosa che mancava e appassioni le persone senza illusioni. Sono un radiologo, ho studiato 10 anni all'università, ma ho imparato la maggior parte delle cose per i fatti miei e grazie al fortuito incontro con persone speciali che definirei maestri. Hai acceso in me tradizionalista del conto deposito la curiosità per la finanza, facendomi riflettere sul fatto che tutte le certezze che ho sempre avuto da dipendente sono in realtà quotate in borsa...Hai un obiettivo non convenzionale è fisiologico che anche la tua formazione debba esserlo.
Ciao Pietro, molto interessante. Sei stato equilibrato e coraggioso. In sostanza non hai detto che lo studio e l'mparare non è importante; anzi lo hai ribadito con forza. Soltanto hai evidenziato che esistono più strade, opportunità diverse. Il mondo cambia alla velocità della luce, nascono nuovi mestieri e per un giovane oggi, per fare quello che gli piace può avere senso fare un percorso che non è quello tradizionale. Ad esempio per un ragazzo che vuol fare lo you tuber forse ha più senso fare un corso con Montemagno che Marketing all'università. Grazie e Bravo
Rispetto la tua scelta, ma non la condivido. Ti apprezzo molto come "divulgatore" sei molto bravo, sei sempre in tempo per cambiare idea. Grazie della condivisione e buona vita Pietro.
Grazie Pietro, hai fatto tanto per noi, e vuoi fare di più, questo è Pietro, per me sei Warren Buffet italiano. Grazie Pietro di esistere.
Continua il tuo grande lavoro.
Finalmente un video che non demonizza a priori l’università, un’analisi matura e trasparente. Sono pienamente d’accordo con te.
P.s. ho studiato anche io economia a bg
Ci sono più verità in questo video che in un proverbio cinese. Io ho una laurea in giurisprudenza e posso confermare che l'università italiana ha, veramente, dei seri problemi. Tra questi, quello di mantenersi orgogliosamente medievali. I professori si vantano letteralmente di essere tutta teoria e nessuna pratica. In sostanza la mia università sforna "dottori" nel senso universitario più puro. Cioè persone che dovrebbero restare in università a studiare, approfondire e fare lezioni ad altri studenti. Quello che c'è fuori è tutta un'altra cosa e non ti forniscono alcun mezzo per prepararti a ciò. Ripeto io parlo di giurisprudenza. Caro Pietro da come ti vedo nei tuoi video, per il momento non riesco a immaginarmi in che cosa l'abbandonare l'università possa danneggiarti. Avanti così! Mi servono i tuoi consigli!
È la scelta più semplice, alla lunga ti toglie molto
Sono un un'insegnante, in pensione da tre anni, e nel mio lavoro ho sempre amato molto capire i miei alunni e il loro punto di vista. Non conoscevo ancora il canale ed è stata una bella scoperta per me. Ho apprezzato molto questo video; ho apprezzato la sintesi, la chiarezza e l'obiettività, ho apprezzato il fatto di partire con sincerità dalla propria esperienza per poi dare suggerimenti che rimandano ciascuno alla responsabilità di conoscere i propri talenti e passioni. Quindi....complimenti e buona continuazione di lavoro!
Robert K. Apprezzerebbe.. io non amo in generale che non si portino a termine le cose. Ma non ho capito una cosa, vorresti fare da grande ? L Alfio bardolla? Il financial coach ? Scrittore? Consulente?
Pietro sei molto bravo, intelligente, ma soprattutto ingenuo (come quando..il tuo primo investimento :-) )...abbiamo capito che non vai a scuola perché cosí fai quello che ti piace, come Pinocchio. Bene, con la tua passione avrai fortuna, ma il legno brucia facilmente. Tra 20 anni l’università di questi anni ti mancherà tanto e se qualcuno ti scavalcherá, volente o no, sará un “dottore”, non certo un self made man come te, che si assicurato l’arma che tu non hai, e fa parte di una comunità, i laureati, di cui tu non farai mai parte. É come non dare la patente, tanto viaggio in bicicletta. Bene, tutta la vita in bicicletta, ricchissimo e famosissimo, perché sei bravo. In bocca al lupo!
Da quasi laureato ti dico che spesso c’è gente che senza il titolo ha molta più capacità lavorativa di chi si vanta di essere pieno di titoli, dal punto di vista formale la laurea serve perché si guarda solo quello ma questo non è sinonimo di bravura
Discorso vecchio. Io sono laureato in economia e , sorpresa delle sorprese, non mi è servito (quasi) a nulla. Ad oggi faccio tutt'altro , guadagni bene ma non grazie alla .una laurea e non grazie all'Italia visto che sono andato via. L'unica cosa che mi ha lasciato l'università è avere imparato a creare un metodo. Questo si. Ma all'atto pratico non è più come negli anni 60-70-80 dove il "pezzo di carta " faceva la differenza. Ad oggi ci sono tantissime opportunità al di fuori della sfera universitaria e spessissimo molti laureati hanno alla fine solo perso tempo perché non praticano ciò per cui hanno studiato ( e parlo non di chi ha cambiato di idea ma di chi non ha poi avuto una concreta possibilità di sfruttare la laurea per avere un lavoro più elevato come tipologia).
Io ho 17 anni e il prossimo anno ho l esame di maturità. Studio in un istituto tecnico economico e diciamo che sono simile a te, il sismetma scolastico non mi piace ma me la sono sempre cavata e sono stato sempre promosso. Le materie tipo economia aziendale oppure economia politica mi piacciono ma non sono totalmente deciso se è quello che vorrei studiare in futuro. La mia idea è quella di proseguire gli studi e di prendere una laurea in economia ma non so se è davvero quello che voglio. Tra 1 settimana, quando finirà l anno scolastico, andrò a "lavorare" per la prima volta in uno studio commerciale perché voglio capire se è davvero quello che mi piace fare. Comunque ho apprezzato il tuo video, fino ad ora davo per scontato che sarei andato all università e avrei continuato a studiare economia, ma la verità è che ci sono ancora molte cose da capire prima di prendere questa decisione.
Ho lasciato l'università (facoltà di economia) e non ho una laurea ma lavoro nel ramo finanziario dove effettivamente te la chiedono. Sono sempre stato uno studente mediocre, bocciato ben due volte e sempre dell'idea che la pratica fa grammatica. Nel mio caso lasciare l'università per il bisogno di avere soldi in tasca ha comportato, mediante l'esperienza nella prima finanziaria come operatore del credito, l'inquadramento in regola in una delle più grandi banche europee ricoprendo 5 mansioni ed ecco perché non rimpiango di aver lasciato l'università.
Dopo aver fatto la triennale di economia, ora sto finendo la magistrale di economia aziendale, però una cosa che odio delle scienze sociali in Italia è che sono trattate in maniera estremamente teorica.
Bravo Pietro, ho visto tutto il video. Pure io ho abbandonato l'università per inseguire le mie vene e passioni artistiche, non è stata una scelta facile. Il corso che avevo iniziato a frequentare, dopo due anni si è rivelato tutt'altro da ciò che sembrava da fuori
Sei 1 Grande ! ! ! Hai spiegato tutto in modo esemplare ! ! ! Bravo ! ! !
Ciao Pietro, ho un'azienda di distribuzione bevande e, essendoci nato dentro, sono appassionato dell'economia in generale, finanza compresa(grazie alla quale ,tra le tante cose cose, ho scoperto il tuo canale che trovo interessante per la tua giovane età e dedizione).
Quello che hai detto nel video rispecchia perfettamente quello che ha "tormentato" anche me. Commento questo video semplicemente per complimentarmi con te. Vedere gente della mia età fare questi ragionamenti è una cosa fantastica che trasmette gran voglia di fare.
Daniele
E' un buon lavoro quello che fai nel tuo canale di divulgazione finanziaria, ma permettimi di darti un suggerimento. Stai ragionando troppo a breve termine e sembrerebbe con poca resilienza (ma ovviamente non ti conosco quindi non so). Forse non ho capito bene le tue motivazioni e quindi non ho compreso bene. Tenere un canale youtube e prendere una laurea breve non è molto credibile come impegno "eccessivo". Anche le critiche ai limiti dell'università. Certo che l'università è piena di materie che altrimenti non studieremmo. Certo che non tutte le università e i docenti sono "il meglio del meglio". Fa parte delle tante situazioni della vita con le quali dobbiamo imparare a fluire, senza rimanere incastrati, ma senza nemmeno fuggire troppo velocemente. Non si tratta solo del "foglio di carta", ma anche sapere che chi ho difronte non è un "bandierina al vento", che molla troppo facilmente. E' fantastico avere tanti interessi e campi di sperimentazione. Ma non è un impegno così oberante prendere una laurea breve. Siamo in un'epoca in cui si dovrà continuamente studiare ed aggiornarsi, gran parte della vita. Di lauree magari prenderne anche due. Poi ovviamente, ciascuno in coscienza, fa quello che sente di volta in volta e ti auguro il meglio. Buone cose.
Avere una laurea (così come due o tre) non è sinonimo di competenza. Conosco persone con la terza media molto più in gamba, preparati e competenti di molti plurilaureati. Se dovessi scegliere opterei decisamente per una persona che mi porta risultati piuttosto di colui che ha uno i più pezzi di carta.
Sono d'accordo.
@@paro64 Vero, quello che conta alla fine è la reale competenza, capacità e impegno della persona. Molte volte la scuola in generale, anche prima dell'università, non mette al centro la persona con le sue specificità e non riconosce le tante forme di intelligenza. Ti inserisce in un percorso standard, che spesso non premiano abilità che poi saranno utilizzate dai più capaci nel mondo del lavoro. Spero che così si chiariscano alcuni possibili e legittimi dubbi sui presupposti del discorso. Il punto che ho sollevato è questo: da ventenni, prendere una laurea breve non è uno sforzo così invalidante che impedisce di crescere come persona e professionista, coltivando anche altri impegni. Concretamente bisogna vedere i casi specifici di volta in volta, quindi il mio è un discorso molto generico, va preso con le pinze, ma è inevitabile in questo contesto. Se c'è un periodo nella vita ideale per: fare quel corso in più, quello sforzo in più perché mi permette di testare quante cose riesco a tenere in piedi in parallelo, se mi permette di confrontarmi con le dinamiche collettive, burocratiche, massificanti senza esserne schiacciato, se riesco a capire chi sono ed a portarlo avanti nonostante i mille altri impegni è proprio da sperimentare ed allenare a vent'anni. Quindi è un discorso generale, di riflessione su dove sia il confine sano e costruttivo tra il non appiattirsi troppo su un collettivo che ci depotenzia e quanto non usare la propria unicità come via di fuga troppo repentina. Entrambe sono fughe da se stessi, ma non si può fare una regola uguale per tutti, ciascuno deve con profonda (e a volte lenta) introspezione una onesta valutazione. Buone cose a tutti, comunque sia la scelta :)
@@paro64 si ma è la tipica frase un po' qualunquista, chi deve assumere non può conoscere nel profondo ogni persona che si presenta, ma deve basarsi su qualche garanzia. Dal momento che ci sono tanti incompetenti anche con la terza media, la laurea da una garanzia maggiore
@@paro64 ahah certo, ahah
Ciao Pietro, purtroppo ti seguo solo da qualche mese, per cui sto cercando di vedere tutti i tuoi video (anche passati come questo che non hanno nulla a che fare con attualità ed analisi tecniche).
Prima di tutto ti ringrazio perché hai saputo suscitare in me un interesse incredibile per la finanza, trovo i contenuti dei tuoi video interessanti, pretinenti e di spunto, ed ho comprato già alcuni dei libri da te suggeriti.
Quello che hai raccontato in questo video lo trovo corretto, sei ancora così giovane, ma hai mostrato comunque una grande intelligenza nel saper "prendere tempo" prima di operare una scelta. Anche io alla tua età ero come te, alle scuole superiori prendevo voti bruttissimi, nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo sulla mia carriera universitaria o nel mondo del lavoro, ma così non è stato. All università presi economia, anche se ero orientata a psicologia (chi ti ricorda?). Anche io ho avuto verso i 22 anni dei dubbi se continuare gli studi universitari, avevo tanti interessi che cambiavano di volta in volta e mi ci buttavo corpo ed anima raggiungendo risultati buoni fino a quando non mi stancavo e cambiavo, interesse, amici, passioni.... Facevo così con tutto. Mi sono laureata solo perché la mia migliore amica mi ha fatto pressioni incredibili per farmi studiare, lei credeva in me quando io vivevo alla giornata.
Ora sono un Senior Manager di una società di Revisione (dopo aver fatto un lungo percorso di lavoro in una Big4).
Come puoi immaginare, mi sono rivista in molte cose che hai raccontato di te.
Concordo con il tuo consiglio che ognuno di noi dovrebbe seguire le cose che ama fare, un lavoro che non sia solo un lavoro, ma che lo si fa con passione ed interesee(almeno ogni tanto).il mio lavoro è molto vasto, anche io lo amo perché non mi lascia mai il tempo di annoiarmi per la molteplice ed a volte simultanea gestione di più cose: risorse umane, problematiche, clienti, situazioni, applicazione normative, viaggi di lavoro etc.
Ad oggi, dopo aver vissuto in centinaia e centinaia di aziende posso dirti che è cambiato tutto, il mercato del lavoro è cambiato, la sicurezza del lavoro fisso non esiste quasi più perché molte aziende non si fanno problemi a licenziare o fare accordi con dipendenti e sindacati per interrompere il rapporto di lavoro, sopratutto quando i ricavi si contraggono, o semplicemente per policy:"se non sei il migliore vai a casa". Poi esiste il mobbing, poi fare il dipendente a volte o ti appiattisce il cervello, oppure ti fa impazzire per le tonnellate di stress che ti cadono addosso, dato che se sei pagato per fare 10 cose, allora puoi farne 11, 100, 500. Tanto sei sempre un costo fisso, più fai più sei efficiente e poi guadagni una grande pacca sulla spalla, ma la tua vita è passata! Insomma ne ho viste e vissute di ogni anche in prima persona. Però se hai un lavoro stabile puoi contare su un entrata fissa e quindi pianificare la tua vita.
Poi ci sarebbe il tema fiscale che fa solo stare male a pensarci quando realizzi quante tasse si pagano e quanto costi tu ad un azienda per portarti a casa quel misero netto (che mai è poi mai ripaga il trascorrere di una vita spesa a lavorare per gli altri).
Il segreto è fare qualcosa che ti piace e che ti fa stare bene almeno ogni tanto!
Relativamente alla tua scelta, credo che tu abbia fatto bene, le cose vanno fatte nel momento giusto, e probabilmente questo tuo lavoro non poteva aspettare, mentre l' università si.
Sei un ragazzo molto intelligente, abbastanza intelligente da capire che un giorno dovrai comunque trovare un modo per conseguire questo titolo perché altrimenti, dovessi. Diventare un personaggio importante sarai sempre etichettato come quello non laureato. Viviamo. In una società fatta di etichette, il. Titolo spesso fa la differenza a parità di ruolo ricoperto e responsabilita'.
Lo studio poi lo sai tu per primo che ti da una forma mentis specifica e sarebbe un peccato che un ragazzo come te venisse sminuito solo per queste formalità. Quindi pianifica del tempo da qui a qualche anno per portare a termine quel progetto, lo devi a te stesso prima di tutto.
Un saluto
Mi ha colpito quel _dopo aver vissuto in centinaia e centinaia di aziende_ ... cosa significa? Che hai lavorato in centinaia di aziende diverse oppure che le hai conosciute dall'esterno per via del lavoro nella società di revisione o qualcosa di simile?
Ciao Pietro Testone...saltare sa una passione ad altra, l'essere eclettico è parte di te, nn c'è nulla di sbagliato. Sei cresciuto e la varianza (il delay con cui cambi passione) sulle tematiche si allunga in piu, cominci fare qualche soldino; ma il lupo perso il pelo ma nn il vizio..cambierai ancora. goditi il tuo tempo, alias goditi il presente. Nessuna ti vietera'di riscriverti all'università a trent'anni ;) Credo che il problema è nn hai trovato pane per i tuoi denti... magari Stanford, MIT, Boston Uni ...ti avrebbero stimolato un po di piu! A presto..
Secondo me una laurea ti poteva avvantaggiare anche per quello che stai facendo ora sul canale, alla fine dovevi solo tirare avanti un anno di esami. Comunque sia rispetto la tua scelta e colgo l’occasione per augurarti le cose migliori💪🏻
Ma a quante cose bisogna rinunciare per "tirare avanti un anno di esami"? Ne vale la pena? Spesso chi tira è perché ha un obbiettivo per il quale la laurea non è una scelta, ma un passaggio obbligato, oppure non ha un obbiettivo preciso e tanto vale fare un ultimo sforzo per prendersi il pezzo di carta... non tutti sono nella stessa situazione e non c'è una soluzione univoca per tutti.
In parte lo penso anche io. Oltre ad essere bravo ed appassionato nel suo campo, quel pezzo di carta, quel titolo, gli avrebbe dato ulteriore status nel portare avanti progetti anche più ambiziosi nel suo percorso di divulgazione.
Scelta “matura”. Il video ha trasmesso chiaramente il messaggio chiaro, non è passato alcun altro contenuto (tipo che l’università e i titoli di studio non servono).
Ti auguro il meglio del meglio.
Ps continuo a seguirti
Grazie, per me era importantissimo che non passasse quel messaggio ☺
Pietro Michelangeli obiettivo raggiunto ⚽️
Pietro non ci conosciamo ma ho un consiglio da "amico": tira avanti, stringi i denti e fai un'esperienza di studio all'estero durante la triennale (erasmus + tesi all'estero ad esempio): vedrai che all'estero spesso il metodo di studio e' molto piu' pratico ed interessante (ovviamente dipende dalla tua destinazione), se vuoi consigli siamo qui.
Poi trasferisciti li dove troverai la possibilita' di fare anche un Msc o MBA che ti dara' quello che l'istruzione tradizionale nostrana non ti da. Non perdere questa chance!