Grazie di aver caricato questo video, perchè mi sarebbe piaciuto assistere alla conferenza del grande Maurizio Blondet ma non ho potuto. La disamina di Blondet sulle ultime generazioni occidentali deve farci riflettere. Consiglio a tutti il suo ottimo "Selvaggi Con Telefonino" edito da Effedieffe che è stato anche citato nell'introduzione: un chiaro resoconto di quello che stiamo diventando.
Grazie a lei di averlo visto e commentato, sig. Ranalli e grazie per la segnalazione dell'ottimo libro (che avevo peraltro fatto anche io nel relativo post sul mio blog: lucachiesi.com/blog/i-miei-post/la-non-educazione-dei-nostri-tempi-maurizio-blondet-conferenza/). La prego di condividere il video, perchè molte persone avrebbero bisogno di ascoltare certe parole... A presto!
Grazie a lei, forse sul blog troverà qualche altro articolo correlato di suo interesse. L'educazione è uno dei temi più delicati che ci siano e mi appassiona particolarmente. Grazie, buona giornata!
segnalo anche "IL CONTRORDINE", edito da IL SEGNO. Per capire Blondet, mi diceva il suo editore Fabio de Fina (r.i.p.) bisogna leggere però "Cronache dell'Anticristo. 1666-1999". Il aggiungerei anche "Adelphi della dissoluzione e complotti".
Grazie per aver caricato questo; oltre agli articoli di Blondet che potete trovare sia sul suo sito (Blondet and friends) che sulla rete, consiglio vivamente il libro "Selvaggi con telefonino"; inoltre spero di comprare il suo ultimo testo, pubblicato dalle edizioni Segno; la sua lettura è molto più coinvolgente di queste conferenze. Speriamo che Blondet possa continuare a illuminarci, nonostante la desolazione di questi ultimi anni....
Buongiorno, il ringraziamento in realtà deve andare solo al relatore, Maurizio Blondet, che ha dato il suo assenso alla condivisione, oltre che a chi ha fatto le riprese e a chi ha organizzato la conferenza. Detto questo, per far sì che sia vista da più persone possibili l'ideale sarebbe non 'ricaricarla', ma piuttosto condividerla con l'apposito tasto "Condividi" (per metterla in un articolo sul proprio blog, per esempio). Sono 3 in totale i video, tra l'altro, ci sono anche le domande e risposte del pubblico prima parte (ruclips.net/video/uSpzSYTM8Cg/видео.html) e seconda parte (ruclips.net/video/P6OaPad9DyU/видео.html) In questo modo, le visualizzazioni aumentano e RUclips tende a consigliarla ad un maggior numero di interessati agli stessi argomenti. E' comunque già presente sul suo canale tra i video piaciuti, quindi chi la segue troverà comunque questo video.. Insomma, visto che l'ha chiesto, io le chiederei piuttosto di condividere questo video, in modo da farlo circolare il più possibile. Ma decida lei. Buona giornata!
Grazie della risposta. Allora intanto lo condivido da qui. Magari tra qualche mese lo ricarico, perché le notifiche dei video piaciuti o preferiti non arrivano sempre agli iscritti. Saluti
Le analisi dei commentatori politici tralasciano quella che è la rivoluzione culturale preponderante che procede in modo inesorabile a modificare il criterio associante della comunità umana. Si continua a studiare la storia attraverso fatti episodici, come l'entrata in scena di grandi personaggi e le modalità di comunità di riunirsi in coalizioni per difendersi, nei casi più accettabili, o per assoggettare altre comunità ai propri usi con la violenza e non si capisce che queste cose sono soltanto sintomi di cause reali che hanno operato in passato e continuano ad operare oggi. Secondo me hanno molta ragione gli studiosi dell'evoluzione dell'uomo che fanno dipendere la storia dell'uomo da quanto lo stesso è riuscito a modificare relativamente alle modalità attraverso cui riesce a procurarsi il necessario per vivere. Credo che procedere, come continuano a fare i governanti che contano e il codazzo dei commentatori non tenga presenti l'evoluzione dovuta alle nuove modalità di produzione. Anche nel passato l'umanità è passata attraverso problematiche simili e sempre è accaduto attrito violento fra chi ne reggeva le sorti e la comunità degli altri. L'introduzione di agricoltura, l'uso degli animali come forza disponibile, e via, via, le macchine con l'uso di energia chimica, ecc. non passarono senza dolore. Oggi la produzione avviene sempre più senza forza lavoro umana, ma con varie forme di energia. Ma quando per i millenni passati l’uomo era necessario per eseguire ogni attività di produzione, si dette perché era utile a tale scopo al lavoro oltre al significato di esecuzione di un compito anche quello di fornire lo strumento per la distribuzione dei beni inventando il danaro e facendo corrispondere la paga all’esecuzione del compito. Lo stratagemma fu utile a generare il “progresso della società”. Ma quale è stato il vero significato di questo progresso, se non quello di diventare più competitivo, cioè di poter assoggettare gli altri al proprio potere per avere più uomini a disposizione per fargli eseguire quanto desiderava. Chi regge oggi le sorti del mondo crede che accadrà come le altre volte, subiremo una crisi con attriti violenti e dopo si troverà un nuovo equilibrio. Intanto anche le altre volte l’equilibrio fu raggiunto modificando le modalità di convivenza. A me sembra che non essendo più la forza lavoro umana preminente ad assolvere il compito della produzione, mentre la società presiede ancora alla vita della comunità umana e non a quella degli automatismi la questione più importante da risolvere sia proprio di togliere al lavoro il significato di distributore dei beni. Se riusciremo a far esprimere la propria opinione a qualche robot potremmo licenziare anche tutti gli opinionisti che oggi guadagnano profumatamente
Grazie di aver caricato questo video, perchè mi sarebbe piaciuto assistere alla conferenza del grande Maurizio Blondet ma non ho potuto. La disamina di Blondet sulle ultime generazioni occidentali deve farci riflettere.
Consiglio a tutti il suo ottimo "Selvaggi Con Telefonino" edito da Effedieffe che è stato anche citato nell'introduzione: un chiaro resoconto di quello che stiamo diventando.
Grazie a lei di averlo visto e commentato, sig. Ranalli e grazie per la segnalazione dell'ottimo libro (che avevo peraltro fatto anche io nel relativo post sul mio blog: lucachiesi.com/blog/i-miei-post/la-non-educazione-dei-nostri-tempi-maurizio-blondet-conferenza/).
La prego di condividere il video, perchè molte persone avrebbero bisogno di ascoltare certe parole... A presto!
Senz'altro e grazie per il link al suo blog che non conoscevo. Vado subito a leggere l'articolo.
Grazie a lei, forse sul blog troverà qualche altro articolo correlato di suo interesse. L'educazione è uno dei temi più delicati che ci siano e mi appassiona particolarmente. Grazie, buona giornata!
segnalo anche "IL CONTRORDINE", edito da IL SEGNO. Per capire Blondet, mi diceva il suo editore Fabio de Fina (r.i.p.) bisogna leggere però "Cronache dell'Anticristo. 1666-1999". Il aggiungerei anche "Adelphi della dissoluzione e complotti".
Grazie per aver caricato questo; oltre agli articoli di Blondet che potete trovare sia sul suo sito (Blondet and friends) che sulla rete, consiglio vivamente il libro "Selvaggi con telefonino"; inoltre spero di comprare il suo ultimo testo, pubblicato dalle edizioni Segno; la sua lettura è molto più coinvolgente di queste conferenze. Speriamo che Blondet possa continuare a illuminarci, nonostante la desolazione di questi ultimi anni....
Grazie a lei! Leggerò senz'altro la sua ultima fatica. Selvaggi con telefonino è un libro illuminante... A presto!
Salve, grazie di aver condiviso questa conferenza. Sarebbe possibile ricaricarla? (indicando la fonte ovviamente)...
Buongiorno, il ringraziamento in realtà deve andare solo al relatore, Maurizio Blondet, che ha dato il suo assenso alla condivisione, oltre che a chi ha fatto le riprese e a chi ha organizzato la conferenza.
Detto questo, per far sì che sia vista da più persone possibili l'ideale sarebbe non 'ricaricarla', ma piuttosto condividerla con l'apposito tasto "Condividi" (per metterla in un articolo sul proprio blog, per esempio).
Sono 3 in totale i video, tra l'altro, ci sono anche le domande e risposte del pubblico prima parte (ruclips.net/video/uSpzSYTM8Cg/видео.html) e seconda parte (ruclips.net/video/P6OaPad9DyU/видео.html)
In questo modo, le visualizzazioni aumentano e RUclips tende a consigliarla ad un maggior numero di interessati agli stessi argomenti.
E' comunque già presente sul suo canale tra i video piaciuti, quindi chi la segue troverà comunque questo video.. Insomma, visto che l'ha chiesto, io le chiederei piuttosto di condividere questo video, in modo da farlo circolare il più possibile. Ma decida lei. Buona giornata!
Grazie della risposta. Allora intanto lo condivido da qui. Magari tra qualche mese lo ricarico, perché le notifiche dei video piaciuti o preferiti non arrivano sempre agli iscritti. Saluti
Porcaccia la miseria , , c'è un audio terrificante ci vorrebbero i sottotitoli, ma il like c'è lo metto lo stesso.
Grazie, purtroppo l'audio è stato registrato da telecamera, senza microfono vicino al relatore.
non si capisce quasi niente
uomo di cultura
Le analisi dei commentatori politici tralasciano quella che è la rivoluzione culturale preponderante che procede in modo inesorabile a modificare il criterio associante della comunità umana. Si continua a studiare la storia attraverso fatti episodici, come l'entrata in scena di grandi personaggi e le modalità di comunità di riunirsi in coalizioni per difendersi, nei casi più accettabili, o per assoggettare altre comunità ai propri usi con la violenza e non si capisce che queste cose sono soltanto sintomi di cause reali che hanno operato in passato e continuano ad operare oggi. Secondo me hanno molta ragione gli studiosi dell'evoluzione dell'uomo che fanno dipendere la storia dell'uomo da quanto lo stesso è riuscito a modificare relativamente alle modalità attraverso cui riesce a procurarsi il necessario per vivere. Credo che procedere, come continuano a fare i governanti che contano e il codazzo dei commentatori non tenga presenti l'evoluzione dovuta alle nuove modalità di produzione. Anche nel passato l'umanità è passata attraverso problematiche simili e sempre è accaduto attrito violento fra chi ne reggeva le sorti e la comunità degli altri. L'introduzione di agricoltura, l'uso degli animali come forza disponibile, e via, via, le macchine con l'uso di energia chimica, ecc. non passarono senza dolore. Oggi la produzione avviene sempre più senza forza lavoro umana, ma con varie forme di energia. Ma quando per i millenni passati l’uomo era necessario per eseguire ogni attività di produzione, si dette perché era utile a tale scopo al lavoro oltre al significato di esecuzione di un compito anche quello di fornire lo strumento per la distribuzione dei beni inventando il danaro e facendo corrispondere la paga all’esecuzione del compito. Lo stratagemma fu utile a generare il “progresso della società”. Ma quale è stato il vero significato di questo progresso, se non quello di diventare più competitivo, cioè di poter assoggettare gli altri al proprio potere per avere più uomini a disposizione per fargli eseguire quanto desiderava. Chi regge oggi le sorti del mondo crede che accadrà come le altre volte, subiremo una crisi con attriti violenti e dopo si troverà un nuovo equilibrio. Intanto anche le altre volte l’equilibrio fu raggiunto modificando le modalità di convivenza. A me sembra che non essendo più la forza lavoro umana preminente ad assolvere il compito della produzione, mentre la società presiede ancora alla vita della comunità umana e non a quella degli automatismi la questione più importante da risolvere sia proprio di togliere al lavoro il significato di distributore dei beni. Se riusciremo a far esprimere la propria opinione a qualche robot potremmo licenziare anche tutti gli opinionisti che oggi guadagnano profumatamente
Mah.
Io lo preferisco quando parla, a quando scrive.