Le regole sul mantenimento dei figli

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  • Опубликовано: 3 авг 2021
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    Senza alcun dubbio tra le questioni più spinose che i genitori separandi devono affrontare vi è quella del mantenimento dei figli.
    Da una parte la madre, che generalmente è il genitore convivente con il figlio, rivendica un assegno in grado di coprire adeguatamente le tante spese da sostenere.
    Dall’altra parte, il padre che si sente considerato come un bancomat per il fatto di dover corrispondere un assegno troppo elevato.
    Perché succede questo? Quali sono le regole da applicare?
    Lo scopriamo insieme in questo video!
    Ciao sono Rita Rossi, avvocato matrimonialista e aiuto legalmente i genitori che si separano nel gestire al meglio le questioni da affrontare, comprese quelle economiche.
    Oggi ci addentriamo in un argomento complicato che spesso genera conflittualità tra le parti.
    Parliamo infatti del mantenimento dei figli, per capire se esistono regole chiare che vanno applicate in modo da assicurare un equilibrio tra chi dovrà versare l’assegno e chi lo riceverà.
    Vediamo prima di tutto se l’assegno di mantenimento è sempre dovuto dal genitore non convivente con il figlio all’altro genitore.
    Che l’assegno sia sempre dovuto non sta scritto nella legge. Infatti, la legge stabilisce le seguenti tre regole:
    1. ciascun genitore deve contribuire al mantenimento, alla cura, all'istruzione e all'educazione dei figli;
    2. i genitori possono concordare tra loro la misura e il modo con cui ciascuno provvederà al mantenimento della prole, purchè non si tratti di accordo contrario all’interesse dei figli. Per esempio, non è possibile fare un accordo che esonera uno dei due genitori dall’obbligo di mantenimento. Ma è possibile stabilire che in luogo del pagamento di somme di denaro venga intestata al figlio una quota della casa familiare o la nuda proprietà;
    3. in mancanza di accordo, il giudice fissa la misura e il modo con cui ciascun genitore deve contribuire al mantenimento dei figli in misura proporzionale al loro reddito; “ove necessario”, dunque (ed è proprio questa l’espressione utilizzata dal legislatore), il giudice può stabilire la corresponsione di un assegno periodico al fine di realizzare il principio di proporzionalità.
    Questo assegno deve essere stabilito considerando:
    1) le attuali esigenze del figlio.
    2) il tenore di vita goduto dal figlio in costanza di convivenza con entrambi i genitori.
    3) i tempi di permanenza presso ciascun genitore.
    4) le risorse economiche di entrambi i genitori.
    5) la valenza economica dei compiti domestici e di cura assunti da ciascun genitore
    6) l’assegnazione della casa familiare, considerato l'eventuale titolo di proprietà.
    Ecco, abbiamo passato in rassegna le regole previste dal codice civile e a questo punto torniamo alla domanda iniziale che ci siamo posti: l’assegno di mantenimento è sempre dovuto dal genitore non convivente al genitore cosiddetto collocatario?
    Dalle prime due regole ricaviamo che tutti e due i genitori devono provvedere al mantenimento ma ciò non significa che ciò debba avvenire sempre e comunque con la corresponsione di un assegno. È sempre possibile un accordo libero nello stabilire il modo con cui verrà assolto questo obbligo.
    Dalla 3° regola ricaviamo, poi, che l’assegno può essere stabilito dal giudice ove si renda necessario. Dunque, l’assegno non deve essere previsto comunque e sempre, ma quando esso sia necessario ad equilibrare il peso economico di questo obbligo per i due genitori. Ecco perché si parla di assegno perequativo.
    Se, dunque, per esempio, tra padre e madre sussiste una sensibile disparità di redditi, la previsione dell’assegno è probabile.
    L’assegno va poi quantificato tenendo conto dei parametri visti sopra. E qui come si dice casca l’asino.
    Infatti, come è facile notare, i parametri - esigenze del figlio, tempi di permanenza, risorse economiche dei due genitori, compiti domestici - non sono valori oggettivi, cioè certi, ma sono interpretabili. E questa è la ragione per la quale in non pochi casi l’ammontare dell’assegno scontenta l’uno o l’altro.
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Комментарии • 36

  • @actube10
    @actube10 Год назад +15

    La legge fa schifo il padre fa la fame

    • @auroradada8742
      @auroradada8742 Год назад +2

      Questo e' uno dei motivi percui i ragazzi non si vogliono sposars

  • @vitorosata3130
    @vitorosata3130 6 месяцев назад +2

    Avvocato Grazie Sempre, per la chiarezza espletativa, professionale e passione per il Suo lavoro ... Complimenti sinceri ... 🙏👏

  • @luigiferrillo6829
    @luigiferrillo6829 7 месяцев назад +2

    Scontenta solo il genere maschile

  • @darioimperato9378
    @darioimperato9378 Год назад

    Io sono separato padre disabile con figlio disabile. Do 500 euro al mese in assegno di mantenimento. La mia ex puntuale ha detto della regola di rivalutazione di calcoli fatto tramite inflazione. Spese straordinarie e altro. Sono disperato per favore date le regole giuste e altri consigli

  • @MrMasanijey
    @MrMasanijey 2 года назад

    Salve, ho 3 figli, di cui 2 (11 e 13 anni) si trovano dalla mamma e da circa un anno il terzo (16 anni) si è spostato da me.
    In tutti questi mesi ho corrisposto la quota di mantenimento pattuita inizialmente, semplicemente decurtando il terzo della quota in quanto uno dei miei figli si trovava appunto da me. La mamma ha un compagno, dal quale ha avuto un quarto figlio e non lavora. Volevo sapere se è corretto che a lei non tocchi in alcun modo provvedere al mantenimento del terzo figlio da me collocato. Grazie

    • @avvocatoritarossi
      @avvocatoritarossi  2 года назад

      In teoria sì, la madre deve contribuire ma bisogna vedere bene le rispettive condizioni reddituali ed economiche. Immagino che siate già separati dato che Lei accenna a regole già stabilite. Mi preme pertanto metterLa in guardia rispetto ad un rischio che Lei sta correndo. Se, infatti, Lei ha diminuito il versamento mensile da quando il terzo figlio si è trasferito a vivere con Lei, ma non ha avuto l’autorizzazione del giudice a fare questo, Lei rischia di ritrovarsi un precetto per gli arretrati e anche una denuncia penale. Quindi, Le consiglio di regolarizzare questa situazione.

    • @MrMasanijey
      @MrMasanijey 2 года назад

      @@avvocatoritarossi Buongiorno, prima di tutto la ringrazio per avermi risposto.
      Nel mio caso non c'è stata separazione, in quanto non eravamo coniugati.
      Le chiedo poi se possibile un chiarimento sui punti che mi ha sollevato.
      Se l'assegno di mantenimento è da intendersi come mantenimento dei figli, perché avrei dovuto ricorrere nuovamente ad un legale per far rettificare qualcosa di (a mio parere) logico?
      Se il figlio vive con me, sono io in quel momento a dovermi occupare del suo sostentamento.
      Il secondo chiarimento riguarda il suo teorico esonero dal versare un mantenimento per lo stesso figlio che ora si trova da me.
      È vero che la mia ex non lavora, ma è anche vero che non dovrei essere io responsabile per le decisioni prese nel suo nuovo nucleo. Mi pare che questo crei una facile scappatoia dai propri doveri in alcuni casi.
      Domando ovviamente per capire, mi rendo conto che tra logica e legalità ci può essere a volte un abisso.
      Grazie

  • @MM-of8hi
    @MM-of8hi Год назад +1

    Buonasera Avvocato, le chiedo cortesemente un chiarimento su quanto segue: a seguito di una separazione di una coppia di fatto con due figli, uno dei due, dopo alcuni anni, acquista un immobile con mutuo, si sposa e diventa papà di un'altra figlio, in riferimento al mantenimento stabilito in fase di separazione dei primi due figli, può richiedere per giusta causa una riduzione o addirittura un annullamento totale dell'adempimento agli alimenti? È possibile che il giudice, proceda per pignoramento di un terzo dello stipendio e se non sufficiente con pignoramento beni mobili o immobili? Inoltre, potrebbe subentrate a discrezione del giudice, una denuncia penale? Grazie mille in anticipo.

  • @gracienesantosaires
    @gracienesantosaires 2 года назад

    Come fare richiesta per lo asdegno di mantenimento.dopo 10 anni.bambina riconosciuta dal padre dopo tutti questi anni.sono imposseso del testi di Paternita.

    • @avvocatoritarossi
      @avvocatoritarossi  2 года назад

      Perdoni il ritardo della risposta. Allora, non so se comprendo bene: se Sua figlia che ha dieci anni non è stata riconosciuta dal padre, Lei può rivolgersi al giudice per ottenere il riconoscimento della paternità e anche il mantenimento per la bambina.

  • @ermolazzaBBQ
    @ermolazzaBBQ Год назад

    Buon pomeriggio avvocato. Grazie per il video. Le spiego in breve, io sono divorziato, affido congiunto del minore, mamma collocataria. Mio figlio sta 15 giorni con me e 15 con la mamma. Perchè devo pagare il mantenimento ? A livello di reddito poi lei è guadagna più di me. Non è più corretto che ognuno pensa al figlio durante i propri giorni di permanenza e si dividono le spese extra? Grazie mille.

    • @avvocatoritarossi
      @avvocatoritarossi  Год назад +1

      Con parità di tempi e di reddito in effetti non si giustifica l’assegno di mantenimento. Tuttavia bisogna vedere nello specifico come il giudice ha motivato questa decisione, semprechè si sia trattato di una decisione del giudice. Se invece è stato un accordo, allora evidentemente è stato un accordo poco equidistante. Consideri, in ogni caso, che le mie risposte possono essere soltanto generiche in quanto non conosco le caratteristiche del caso specifico. Grazie per il suo commento

    • @ermolazzaBBQ
      @ermolazzaBBQ Год назад

      Diciamo abbiamo fatto l'assistita...per tre anni ho pagato addirittura 450€ più gli extra :-(. Ma x me non è equa neanche così.

    • @ermolazzaBBQ
      @ermolazzaBBQ 18 дней назад

      Scusate ma cosa intendete ?

  • @yosselenn7010
    @yosselenn7010 Год назад +1

    Grazie Avvocato per questo video che schiarisce molti dubbi. Purtroppo mi trovo in una situazione familiare difficile, avendo 24 anni e vivendo con i miei genitori. Ormai cinque anni fa, ho chiesto io stesso ai miei genitori di poter frequentare l'università. Loro hanno sempre pagato le tasse universitarie, ma di contro, sin dai primissimi giorni mi hanno sempre rinfacciato il pagamento delle tasse universitarie, come se non mi spettasse di diritto ma fosse una specie di concessione da parte loro che mi metteva in una situazione quasi di debito o dovere nei loro confronti. Ad esempio sono stato paragonato al dipendente di un'azienda che deve lavorare per il suo capo o ad un operaio. Il tutto imposto con una forte aggressività sia verbale che a volte fisica mista a momenti di vittimismo. Questo mi ha causato una situazione di forte disagio in cui lo studio universitario l'ho sentito come "imposto" su di me. Gli ultimi anni li ho passati a non studiare, a non fare quasi nulla se non rimuginare sul perché mi sentissi così a disagio, nonostante l'interesse verso il mio percorso universitario. Oggi, dopo cinque anni, mi ritrovo ad un pessimo stato con lo studio, e non ho mai intrapreso nessun lavoro. I miei genitori mi considerano un inetto che campa a spese loro così mi negano anche spese essenziali (per esempio mi impongono di mangiare a casa o attingere dal cibo di casa invece di fare una spesa apposita per la seconda casa, in cui passo gran parte del tempo, anche se loro non sono d'accordo, o mi negano una paga di 20€ che non chiedo mai a meno di 7/10 giorni di distanza). La mia vita è diventata sterile ed il mio umore molto basso, eppure ormai è anche difficile rispondere in modo assertivo perché sembra quasi che non lavorando né conseguendo risultati accademoci io mi trovi in torto... Eppure tutto è stato un effetto domino partito dal loro rinfaccio iniziale che ha bloccato tutto il meccanismo diciamo.. secondo lei mi trovo in torto? Ho ancora diritti in quanto figlio a livello economico od accademico?
    La ringrazio in anticipo.

    • @avvocatoritarossi
      @avvocatoritarossi  Год назад +4

      Buongiorno, in una famiglia non solo i genitori hanno dei doveri ma anche i figli, come appunto quello di darsi da fare per rendersi indipendente. Il fatto che, come dici, non stai progredendo con gli studi universitari non è certamente segnale del fatto che tu stai facendo quanto in tuo dovere. D’altra parte, se i tuoi genitori hanno tenuto comportamenti violenti nei Tuoi confronti questi sono da censurare ed eventualmente da denunciare. Uno studente, a 24 anni, ha ancora il diritto di essere mantenuto dai genitori purchè la sua condizione non sia parassitaria. E questo è ciò che pensa la Corte di Cassazione. Ti consiglio pertanto di farti forza e di importi di arrivare al tuo traguardo di studi. Il tuo futuro dipende prima di tutto da te e dalla tua volontà. In bocca al lupo

    • @yosselenn7010
      @yosselenn7010 Год назад +1

      @@avvocatoritarossi Grazie Avvocato, per la risposta. Purtroppo la situazione di adesso presenta anche del torti dal fronte mio in effetti. Ma posso dire senza alcun indugio di non essere stato l'artefice di questo presente. Infatti io stesso avevo scelto questo percorso di studio ed ero molto motivato. La loro risposta a questa mia buona volontà ed entusiasmo è stata un trattamento completamente ingiustificato di aggressività verbale, sono stato sin da subito trattato da "asino" che non voleva studiare, come se fossi costretto a farlo per dimostrare loro di meritare fiducia o qualcosa del genere. È da qui che è nato il blocco che ho avuto, che ha portato a questa attuale situazione, di cui mi sento di dire di essere il primo rammaricato, anche perché diretto interessato.. mai avrei voluto che le cose andassero in questo modo.
      Ringraziandola nuovamente per l'utile risposta che mi ha sicuramente schiarito un po' più le idee, le auguro un buon pomeriggio.

    • @hajarboulal5885
      @hajarboulal5885 Год назад +1

      ​@@avvocatoritarossi buonasera signora per favore ho una domanda il padre di mia figlia non lo mantiene e siamo divorziati ha detto in più va a chiedere la metà del assegno unico ma lo può fare la legge lo permetta? Se anche non ha mai mantenuto la sua figlia sempre ho lavorato io per me e per lei sono molto disperata😢

    • @auroradada8742
      @auroradada8742 Год назад +1

      ​@@yosselenn7010sono una lettrice, fa tenerezza il tuo commento perche si capiscie che piu sono.pressati i ragazzi e piu diventano.immotivati. Firza te lo dice una mamma che si e comportata esattamente come i tuoi, non ti ammare ggiare mettice tutta e vedrai che poi vedrai i tuoi con altri occhi

  • @magdadascola6597
    @magdadascola6597 Год назад

    Lei è chiarissima.ma.non sempre.e cosi per queste cose ti aprono guerre che dalla ragione passi dal torto e non si accontentano ti.mandano anche nei casini a te madre di regola.dovrebbe funzionare così ma.dove c'è corruzione anche negli uffici purtoppo si omettendo troppe cose

  • @marcomancini6319
    @marcomancini6319 2 года назад

    Nel caso che la famiglia sia monoreddito ?

    • @avvocatoritarossi
      @avvocatoritarossi  2 года назад

      In questo caso, il mantenimento dei figli rimane a totale carico del genitore percettore del reddito. Se ambedue i genitori sono in difficoltà, è possibile chiedere al giudice che vengano convocati i nonni sia paterni sia materni per stabilire un loro contributo a favore dei nipoti. Un cordiale saluto

  • @yanidiaz2468
    @yanidiaz2468 2 года назад

    Salve avvocato perché una volta che si comincia una separazione consensuale si deve aspettare l'udienza per ricevere l'assegno di mantenimento dei figli

    • @avvocatoritarossi
      @avvocatoritarossi  2 года назад

      Perchè il giudice deve prima studiare le carte e capire qual'è la situazione. Soltanto dopo questo esame e dopo avere ascoltato le parti e avere esaminato i documenti, il giudice può stabilire l'assegno, almeno in via provvisoria.

  • @godmeth9187
    @godmeth9187 Год назад

    Ma se la bambina è piccola e vive con la madre io dovrei pagare comunque le utenze della bambina o solo il necessario?

    • @avvocatoritarossi
      @avvocatoritarossi  Год назад

      Il mantenimento per i figli consiste in una somma che comprende pro quota tutto ciò che serve alla bambina ogni giorno.
      Le utenze rientrano nelle spese necessarie per i figli, ma sono ricomprese in quella somma mensile.
      Cordialità

    • @godmeth9187
      @godmeth9187 Год назад

      @@avvocatoritarossi va bene grazie mille

  • @sandradesantis3772
    @sandradesantis3772 Год назад

    Posso richiedere scontrini per i soldi che verso per mio figlio minore ...visto che mio figlio veste con vestiti usurati di altri bambini mangia in modo discutibile ecc..

    • @avvocatoritarossi
      @avvocatoritarossi  Год назад +1

      In che senso chiedere scontrini? Tutto ciò che Lei paga per il bambino, a parte le spese straordinarie rientra nell’assegno di mantenimento per il
      Figlio (semprechè Lei lo percepisca). Signora la Sua domanda non mi è chiara. Sono a disposizione se vuole spiegarmi

    • @sandradesantis3772
      @sandradesantis3772 Год назад

      @@avvocatoritarossi
      Spiego meglio ...parlo da parte di un uomo separato...se il padre di un minore versa un mensile di mantenimento per il figlio e la madre, benestante con un buon lavoro ,non spende i soldi per accudire il bambino ma lo manda con stracci usati e logorati ecc ecc può richiedere ,il padre gli scontrini onsiderando che il padre ritira i panni usati e li cambia ogniqualvolta con quelli nuovi i quali vengono messi solo quando sta con lei .Un giochetto che si ripete

    • @samantasardo1270
      @samantasardo1270 26 дней назад

      Avvocato, buongiorno....ma x spese extra dal mantenimento,cosa si intende? Il mio compagno versa 436 euro, x i suoi due bimbi. Cosa rientra nel mantenimento o cosa x spese extra. Grazie in anticipo se risponderà ❤

    • @giuseppecaracci5513
      @giuseppecaracci5513 24 дня назад

      Ma mi domando:
      1. Quando si decide un assegno alla ex moglie, viene valutata la maturità e la competenza , cioè la ex ha le competenze per educare, istruire e mantenere i figli. Al riguardo possono nascere tanti problemi: ma chi controlla.
      2 l’assegno di mantenimento è rivedibile. Cioè in costanza di matrimonio si lavorava più del dovuto e con entusiasmo. Con la nuova situazione fallimentare il reddito prima percepito cala drasticamente ed inoltre i costi aumentano. Quindi l’assegno è rivedibile diciamo dopo un paio di anni.
      3. Esempi: io ritengo importante che i figli frequentano il classico o lo scientifico e non altro, valuto che devono seguire scuole in zone ad alta educazione, completamente in contrasto con la ex. Io ritengo importante che seguano una dieta vegetariana, per vari motivi, in contrasto con la ex.
      In buona sostanza chi valuta la competenza della ex non ritenendo più valida l’affermazione: la mamma è sempre la mamma, oppure i figli vanno alla mamma.

  • @user-mn7fv4ze5v
    @user-mn7fv4ze5v 5 месяцев назад

    Ma se la mamma non lavora e c'è reddito solo del padre ?

    • @dmoc985
      @dmoc985 18 дней назад

      Non DEVE. Fidati, nessun giudice può obbligare la madre a lavorare

  • @mariasilviacannizzaro2807
    @mariasilviacannizzaro2807 2 месяца назад

    Vorrei dapere a wuanto dovrebbe ammontare lvassegno di msntenimento io guadagno 450 euro sl mese mio marito 1400 il figlio ha 14 anni