Ottimo ero già a conoscenza del perchè l'elettrico fosse la scelta migliore per il futuro, la spiegazione e chiara anche per i milioni di cavernicoli che in Italia amano il rumore e il puzzo dei motori a benz/gasolio
@@morpheusDM all’inizio del 900 la disputa tecnologica fra ice e ev fu risolta a favore delle ice attraverso l’orientamento del libero mercato senza alcun bisogno di far calare dall’ alto norme liberticide redatte da stuoli di burocrati che non hanno alcuna competenza
@@morpheusDM Visto l'esaurimento delle cazzate contro-elettrico si attaccano al "lasciare che il mercato faccia il suo corso", sperando di rimanere un po' di più con i motori a "su e giu"
Strano... Di solito in mezzo ai commenti, ci capita qualche hater con dei motivi a ca**o per dire no all'auto elettrica.... A quanto pare hai dei begli argomenti... Complimenti, bel video
Grandissimo video. Bella esposizione complimenti. Una sola nota , tranne tesla oramai tutti gli accumulatori sono per lo più prismatici o a sacchetto, di dimensioni maggiori, ma questo non modifica il concetto.
Grazie per il video che riporta un po’ di verità sulle cose. Unico appunto: se mi dici quale auto elettrica fa 7,8 km con 1 Kwh, cambio subito la mia Tesla 😅
C’è l’ho io!!!Dacia Spring elettrica….sono arrivato a 12 Km/Kw!!!Ovviamente, per autonomia, prestazioni e…look, la mia è un giocattolo, rispetto alla Tesla… ma sono riuscito a prenderla a 10500€ con incentivi e rottamazione due anni fa….😜👍👍👍
500e 5,5 km/kw in autostrada a 110 costanti, 8,8 km nel misto (casa lavoro dalla periferia alla città). Dati rilevati con temperature ambientali dai 4 ai 12 gradi. Molto incide il riscaldamento delle batterie che assorbe circa 1kw quando fa particolarmente freddo.
io ho letto e visto video in cui dicevano che superati i 50000 km l'auto elettrica ha un guadagno nell'impatto ambientale, come ci confermano anche Matteo Valenza e VaiElettrico. anzi se si ha un impianto fotovoltaico il guadagno sull'inquinamento avviene ancora prima! W l'Elettrico!!!
@@giuseppeangerlini1627 sicuramente quel 10% che ha un fv guadagna sicuramente. poi la maggior parte di coloro che hanno un fv hanno anche le batterie di accumulo. quindi è ovvio che si inquina meno.
@@giuseppeangerlini1627 con lo scambio sul posto vendi energia di giorno e la compri di notte se poi vuoi l'indipendenza energetica , puoi pensare di mettere un powerwall che accumula energia quando non ci sei e te la da quando ci sei comunque le EV attuali non sono quelle di 10 anni fa la maggior parte OGGI fanno più di 300 km a batteria carica , gli Italiani , stanno scendendo come km percorsi giornalmente , la media Europea è inferiore a 35 km al giorno , quella italiana si è ridotta moltissimo negli ultimi anni siamo passati dai 43 km al giorno del 2015 a 18,3 km al giorno del 2022 6.680 km l’anno pro-capite quindi,se rientri nella media, potresti caricarla tranquillamente una volta a settimana magari con il fotovoltaico tuo o di un parente,amico ,la domenica mattina magari in un casale in campagna
Complimenti per il video. Avete calcolato a quanto ammonta per chilometro la CO2 emessa da tutta la catena (ricerca, estrazione, trasporto della materia grezza, raffinazione, trasporto del carburante ecc.) del petrolio? A me risultava almeno 1/4 di quella emessa da un'auto elettrica, ma non ho sufficienti dati a disposizione. Idrogeno: oltre a ciò che avete evidenziato, una voce molto rilevante nei costi risiede nella manutenzione, perchè l'idrogeno, enormemente piccolo, s'insinua ovunque, ed essendo molto pericoloso, richiede la continua sostituzione di alcuni elementi a causa della forte usura.
Ottimo, visto che, avendone acquistate due, l'informazione normale, stava facendomi sentire una m...a! 😉 Prima o poi, comunque, vorrei fare un calcolo approfondito per vedere veramente la differenza durante la costruzione....frizione, serbatoi vari, motore in tutte le sue parti ... insomma, per me ci vuole di più a produrre ed assemblare il termico. Poi....in futuro magari potremo cambiare le nostre batterie con altre che abbiano due o tre volte la capacità iniziale. Complimenti comunque per il tuo ottimo lavoro! Pollicione su! 😁
Bel video, raramente oggettivo. Segnalo solo che, a differenza di quanto detto nel video, esistono anche progetti (come le Toyota Corolla e Yaris GR H2) che prevedono l'utilizzo dell'idrogeno come combustibile.
Grazie! 😊 Sappiamo che esistono motori ad idrogeno che usano la combustione, ma non lo abbiamo tenuto in considerazione perché hanno un rendimento eccessivamente basso a causa della dispersione dovuta alla combustione.
@@TvVerde vero, ma è una tecnologia da tenere seriamente in considerazione, in quanto sarebbe una alternativa meno nociva dei biocarburanti per quelle forze economico/politiche ostili al motore elettrico. E' triste, ma bisogna considerare anche questi compromessi nella transizione ecologica. Spenderanno ovviamente molto di più, ma almeno non useranno i biocarburanti, che sono drasticamente più nocivi per l'ambiente.
@@TvVerde Salve. Ti riferisci ad auto con motore termico ma alimentate ad idrogeno? Quelle che a parità di cubatura del serbatoio/bombola hanno 1/8 di autonomia rispetto all'equivalente benzina? (e poi si lamentano dell'autonomia delle BEV). Quelle che trasformano un carburante pulito in un carburante inquinante a causa degli ossidi di azoto inevitabilmente emessi da un motore a combustione interna?
Il video è fatto bene ma un confronto finale complessivo tra auto elettrica e auto a combustione in termini numerici precisi con una grafica apposita poteva servire ... altra domanda: esiste un confronto tra la vita media di un veicolo a combustione e uno elettrico?
@@MrMauroverde Grazie per il supporto e per il consiglio! Per quanto riguarda il confronto della vita media di un'auto a combustione e di una elettrica, non ci sono dati ufficiali molto precisi, ma considera che hanno una durata molto simile. Questo può variare anche in base alla frequenza con la quale gli abitanti di un paese cambiano il proprio veicolo (dipende anche dalle condizioni economiche). In Italia la vita media di un veicolo è di 12 anni, le elettriche non hanno problemi ad arrivare a quell'età anche se perderanno qualche chilometro di autonomia a causa dell'invecchiamento della batteria che può sempre essere ricondizionata per migliorarne il rendimento.
In tutto questo bel discorso c'e' forse una piccola dimenticanza: l'inquinamento acustico.Proviamo a immaginare di come si vivrebbe nei ns paesi e citta' con veicoli praticamente silenziosi, salvo il rumore dovuto al rotolamento dei pneumatici, e al confort e piacere di chi e' alla guida di una BEV.
Faccio qualche commento: 1. Il metallo che in Africa e nello specifico in Congo sta causando i maggiori problemi di ordine sociale e di inquinamento è il Cobalto, che è fondamentale per le batterie al litio utilizzate oggi. Le riserve mondiali sono limitate e non è detto che con le tecnologie attuali si riesca a costruire batterie per elettrificare tutte le auto. 2. Il settore dei trasporti è responsabile di circa il 24-25% delle emissioni globali di CO2. Di queste, il 45% dipendono dal trasporto persone (di ogni tipo, bus compresi). Quindi, il calcolo che dovreste fare, non è quanta CO2/km produce un'auto elettrica, ma quanto guadagneremmo in termini di minori emissioni a livello globale, dalla completa elettrificazione delle auto private considerando che queste sono pur sempre una parte minoritaria di tutte le emissioni di CO2 (cioè meno del 45% del 25%) e che bisognerà spendere molto in termini economici e di inquinamento per adeguare la rete di ricarica delle auto elettriche in TUTTI i paesi (non avrebbe senso elettrificare solo USA e Europa occidentale). Ovviamente è vitale avere il dato sul guadagno netto in termini di emissioni, perchè sarebbe l'unico a contare. Se fosse poco significativo avremmo speso inutilmente le nostre risorse a rinnovare il parco auto, quando avremmo potuto spenderle meglio. 3. Al punto precedente aggiungo che dovete includere nel calcolo i km necessari ad ogni auto elettrica per raggiungere il punto di pareggio con il termico, nonchè i costi, anche ambientali di adeguamento della rete di distribuzione dell'elettricità. 4. Il riciclo delle batterie per auto trazione è molto diverso da quello delle altre batterie e attualmente non sappiamo bene quanto sarà efficiente il sistema, visto che le auto elettriche arrivate a fine vita sono pochissime. 5. L'auto ad idrogeno, per quanto attualmente non competitiva, non è un argomento da chat. Alcuni grossi produttori di auto ci hanno creduto, tra cui il gruppo Toyota che è SOLO il primo produttore mondiale di auto da alcuni anni. 6. Avete parlato di auto elettrica ed auto termica, ma bisogna vedere di quali auto stiamo parlando. Sempre avendo in mente che l'unico scopo è avere una diminuzione significativa (a livello ambientale, non solo statistico) delle emissioni di CO2, vi esorto a riflettere sul fatto che elettrificare in breve tempo tutto il parco auto potrebbe non essere la soluzione più sensata. Ad esempio si potrebbe spingere perchè venga resa sconveniente la produzione di auto grandi e pesanti (come i SUV, tanto di moda oggi) e ne venga scoraggiato l'acquisto (tranne in caso di esigenze oggettive, tipo famiglia numerosa) a favore di auto piccole, leggere e possibilmente aerodinamiche. Sarebbe interessante scoprire quale sarebbe il punto di pareggio delle emissioni di CO2, se confrontassimo una yaris ibrida di ultima generazione con uno dei vari SUV e SUVvettini elettrici attualmente disponibili. Allo stesso modo si potrebbero abbassare un po' i limiti di velocità sulle strade a scorrimento veloce per abbattere a costo quasi 0, consumi e quindi emissioni.
@@slavianalbanovich9025 Certo, ma compiere la rivoluzione elettrica richiederà molta più energia che mantenere lo status quo e quell'energia verrà dal petrolio (o in generale dal fossile)...in più ci sarà il discorso delle materie prime. Per questo motivo i cambiamenti è sempre meglio farli lenti e graduali, a meno che non ci sia una forte evidenza di un vantaggio talmente macroscopico da rendere conveniente affrontare il maggior investimento iniziale. A me però, ad oggi, non sembra che il suddetto vantaggio sia tale da giustificare la corsa al BEV come unico mezzo acquistabile entro il 2035.
@@Sebbuz11 quello che a naso penso è : 1) Infatti la transizione avverrà in maniera lenta, nessuno pensa che tra 10 anni avremo tutti l'auto elettrica. È vero che hanno posto il limite al 2035 per l'immatricolazione, ma è probabile che se le cose procedono a rilento, tale limite venga posticipato. Infatti se leggi bene la legge ci saranno degli step intermedi che valuteranno deroghe e proroghe. 2) Per quello che riguarda l'energia, il discorso è semplice: serve il nucleare, e serve a prescindere dal fatto che useremo le auto elettriche o meno, perché ci siamo resi conto che il gas è una fonte di energia a) geopoliticamente instabile e b) fluttuante dal punto di vista dei prezzi (oltre al fatto che non è infinita) e dal fatto che le RES sarebbero insufficienti ad alimentare l'intero fabbisogno energetico
@@slavianalbanovich9025 1) al momento, per legge non saranno più acquistabili auto termiche dal 2035…è solo tra 12 anni. Ad oggi è così, non sappiamo se e quando la legge cambierà. 2) Nemmeno l’uranio è equamente distribuito nel mondo, e ce n’è meno di petrolio e carbone. Passare al nucleare non servirebbe a nulla e comunque, almeno in Italia non sarebbe fattibile in poco tempo. 3) L’unica speranza è che si trovi il modo di usare solo rinnovabili. Un obiettivo del genere forse potrebbe essere raggiungibile se tutti puntassero su quello, come è stato fatto ad esempio per il vaccino del COVID. Il passaggio all’auto elettrica prima del passaggio completo alle rinnovabili non servirà ad impattare sull’effetto Serra….
c'è da dire che la "recente" chimica usata sulle elettriche "economiche" , le litio ferro fosfato alias LIFEPO4 hanno un impatto ambientale e di CO2 molto inferiore delle "vecchie" litio a chimica tradizionale , che hanno si, densità maggiore di energia ma sono più complicate da gestire termicamente per mantenerle in sicurezza
Se vogliamo fare un ragionamento sull'ecologicita dell'auto elettrica penso che dovremmo parlare dellla mobilita piu che del mezzo in se. Ho gia ordinato la mia auto elettrica ma non l'ho fatto per la sua impronta ambientale. Possiedo gia un'auto a gpl da 22 anni ed ho percorso poco piu di 180000 km. E' perrossoche certo che la mia nuova elettrica che costa il 30% +, del modello attuale della mia durera circa la metà. Credo che una termica allo stesso prezzo di una elettrica possa implementare tecnologia ecofriendly competitiva. inoltre , cambiando la mia auto elettrica non dopo 20 ma dopo 10 anni di servizio ecco che l'impatto ambientale alla produzione di auto per soddisfare la mia necessità di mobilità , deve condiderarsi doppio paragonandola a quella termica. l'auto elettrica ha dei punti di forza oggettivamente convincenti non vedo questa analisi fare emergere quello ecologico come uno di questi , nemmeno per quel che riguarda la rete di rifornimento elettrico con i problemi di dispersione manutenzione capillarita accumulo e praticità.
Non si preoccupi, con la sua auto elettrica farà 200000 km senza grossi problemi, sono assenti una grande quantità di componenti soggetti ad usura, come mai pensa di fare meno km?
@@mattiaguidi3305 Se guardi quanto si degrada una batteria media in 10 aa e consideri l'autonomia della maggiorparte delle auto elettriche da nuove, è probabile che dopo 10 anni, anche se non si sarà rotto nulla cambierà l'auto perchè troppo scomoda da utilizzare.
@@mattiaguidi3305 Dal mio punto di vista se si fa un ragionamento economico si deve tener presente che: n'auto termica se manutenuta non ha un degrado di prestazione mentre una batteria, cuore delle EV, non manutenibile si degrada, non so dopo quanti anni o km però il massimo di garanzia mi pare sia 7 anni. Mi pare che tutto sommato l'auto termica garantisca ancora un maggior livello di libertà economica e pratica all'utente. Mentre offra sicuramente una maggior qualità di esperienza di guida. Solo per questo l'ho acquistata
@@1STEFINO ci sono molti casi di batterie negli Usa, batterie con tecnologie superate, che hanno permesso 600.000 km di percorrenza. Il rapporto più o meno è proprio quello della garanzia, l'auto è garantita 2-3 anni mentre la batteria 7-8, la batteria dura 2-3 volte in più dell'auto.
@@1STEFINO Se le batterie sono: -Ricaricate il più possibile a bassa potenza (AC) -Ricaricate al massimo all'80% nella maggior parte dei casi -Scaricate fin sotto il 20% il meno possibile -Se caricate al 100%, mantenute a quel livello il meno possibile..... Queste batterie rasentano l'eterno. Può sembrare una palla gestire le ricariche così ma in realtà è quello che fanno tutti i possessori di auto con una percorrenza giornaliera di una 60ina di Km e che possono ricaricarle a casa. Se invece fa l'errore di aspettare l'ultima tacca per poi ricaricarla alla colonnina HPC, facendo questo di abitudine, entrerà nel club dei pentiti dell'elettrica
Giusto. Se fossero seri, e non lo sono, dovrebbero cominciare proibendo I leasing Che consentono dopo breve tempo di ottenere una nuova auto. Ma guai a toccare la finanza
Si, dipende anche da quanti chilometri si percorrono. Naturalmente anche i veicoli elettrici hanno un'impatto ambientale come spiegato nel video, quindi la soluzione rimane sempre usare i mezzi pubblici e muoversi a piedi o in bicicletta. Però dopo un certo periodo di utilizzo (al posto di un veicolo a combustione), l'auto elettrica va in pari e quindi inizia ad avere un impatto globale (produzione + utilizzo + demolizione) inferiore rispetto a quello dei veicoli tradizionali.
Ma l'inquinamento causato dall'estrazione del cobalto non la ammortizzi proprio. Non è solo l'effetto serra il problema. Finchè non si utilizzerà più il cobalto o questo verrà estratto senza inquinare e sfruttare, la batteria non è ecologica.
@@ciriususIl cobalto non viene più utilizzato nelle nuove batterie per auto elettriche che sono composte dalla chimica LFP (litio, ferro, fosfato). Invece il cobalto è ancora utilizzato come catalizzatore nella raffinazione del petrolio per la produzione di carburante.
Mi sarebbe piaciuto un approfondimento sui lunghi percorsi, faccio un esempio: Quando una persona si deve fare un migliaio o più di km in auto come lo fa il rifornimento? E in quanto tempo lo fa? E come lo si farebbe in autostrada se mettiamo c'è la fila alle colonnine? Non è polemica (amo l'elettrico e ho già impianto fotovoltaico e presa di ricarica auto in garage) però noto che nessuno parla mai di questi aspetti, per esempio io ho recentemente scoperto grazie a un amico che ha la Tesla alcuni problemi Logistici e di tempo, andiamo entrambi in vacanza in Veneto lui fa più di 350 km per arrivare al mare arrivando dalla provincia di Varese, quando arriva a Rovigo si ferma per una ricarica di quasi 3 quarti d'ora altrimenti arriverebbe al mare in provincia di Rovigo e poi si fermerebbe lì perchè non ci sono colonnine, con la ricarica fa in tempo a tornare a Rovigo e ricaricarsi per ripartire fino a casa... gli ho chiesto perchè deve andare fino a Rovigo, mi ha spiegato due cose, la prima è che comunque nella cittadina dove andiamo no inon c'è una colonnina di ricarica che una, la seconda è che se va a Rovigo fa la ricarica in una colonnina Tesla che è molto più rapida che con una colonnina normale (io credevo fossero tutte uguali) potrebbe fare una ricarica in una colonnina qualsiasi ma ci metterebbe il triplo del tempo. E' da l'ì che mi è sorta la domanda. E se lui da Varese volesse andarsi a fare le ferie che so in Puglia o in Calabria? Deve considerare tre lunghe soste minimo per arrivarci con un po' di scorta di energia, e un domani che tutti avremmo l'auto elettrica come farà in autostrada in caso delle code di cui parlavo prima?
Il video si concentra solo sull'impatto ambientale della auto elettriche senza parlare di altri aspetti. Magari potremmo fare un video per chiarire anche questi dubbi...
Ad ogni modo, per i viaggi lunghi bisogna pianificare delle soste presso dei supercharger che permettono di ricaricare la batteria in pochi minuti. Le colonnine di ricarica sono fondamentalmente di due tipi: AC (fino a 22kW) DC (fino a 300kW). I tempi di ricarica variano in base a temperatura della batteria e alla percentuale. Ipoteticamente una batteria da 50kWh che permette di percorrere più di 350km si caricherà da 0 a 100 in un ora con una carica di 50kW. Dunque se la macchina è in grado di caricare a potenze superiori (come 150kW o addirittura 300kW) , i tempi potranno essere molto più brevi. Inoltre pianificando il viaggio difficilmente si faranno cariche da 0 a 100, più facilmente si arriverà con il 15% rimanente e si caricherà fino all'80/90%. Dunque nei viaggi lunghi bastano alcune pause di un quarto d'ora per avere la carica sufficente. Per quanto riguarda eventuali code per l'attesa alle colonnine, attualmente in Italia l'aumento dei punti di ricarica è maggiore della crescita delle auto elettriche. Al momento difficilmente si trova coda in autostrada, ma in futuro verranno sicuramente aggiunte stazioni di ricarica e sviluppati nuovi metodi per il rifornimento veloce. Speriamo di aver risposto correttamente alle domande 😉
Detto in soldoni... Pianificazione del percorso (app ABRP o quella dell'auto), percorsi di 200-300Km (quelli che si farebbero comunque per caffè+pisciata) comprensivi di ricarica su colonnine HPC. In quei 15-20 minuti recuperi l'autonomia dei 200-300Km percorsi in precedenza. Prima ricarica al 100% programmata (lo fa l'auto) per l'ora della partenza.
1:45 "Famosa diceria"? È un fatto le batterie oggi spesso sono fatte anche con il cobalto, per la cui estrazione in Africa ci sono aziende occidentali che sfruttano e trattano come bestie la popolazione, ma anche poichè riversano tutti gli scarti nei fiumi inquinano tantissimo quelle zone, col risultato che i popoli che vivevano anche di pesca dei fiumi non posso o più mangiare e finisce che stavano meglio prima. Quindi le batterie inquinano e sfruttano oggi. Se un giorno il cobalto verrà estratto in modo umano o non verrà utilizzato allora l'impatto negativo sociale e ambientale delle batterie sarà minore. Scusa il tono ma non facciamoci fregare dal greenwashing.
Il cobalto è sempre meno utilizzato per la costruzione delle auto elettriche, in diversi modelli è del tutto stato abbandonato. È incredibile però come per la costruzione delle auto elettriche ci si sofferma sempre sull'impatto della produzione (anche giustamente), poi però chiudiamo gli occhi di fronte alla produzione di smartphone, elettrodomestici di ogni tipo spesso inutili, la produzione di vestiti per la fast fashion, quella di imballaggio in plastica, la produzione del petrolio e dei carburanti... Tutti prodotti dannosissimi per l'ambiente con grandi multinazionali che sfruttano i lavoratori nei paesi in via di sviluppo. Apprezziamo l'attenzione per questo aspetto delle auto elettriche che deve migliorare e che sta già migliorando, ma spesso è dovuta al semplice odio verso questa nuova tecnologia (che permette inoltre di usare meno petrolio), mentre chiudiamo gli occhi su mille altri oggetti di cui facciamo uso ogni giorno e che hanno un impatto ambientale e sociale davvero mostruoso!
@TvVerde Per me non è un odio verso l'elettrico, ma un porre l'attenzione su un fatto. Secondo me prima l'Europa se aveva fretta doveva far accelerare con grandi investimenti "di tasca sua", per non mettere in crisi il mercato auto, la ricerca di batterie non inquinanti e quando la tecnologia è pronta, si spera pochi anni, obbligare a passare all'elettrico, così potremo dire che è "verde". Poi anche tutta quella elettronica nelle auto con funzioni inutili deve essere facoltativa, non obbligatoria. Nel frattempo nel passaggio avrei incentivato l'aumento di macchine a metano che intanto riducono la CO2 del 30% rispetto alla benzina e avrei posto attenzione nel ridurre le perdite del metano che invece aumenterebbero l'effetto serra. Auto che sarebbero potute essere usate anche quando il biometano sarà utilizzabile su larga scala, che è abbastanza ecologico. Inoltre io critico il fast fashion che è un disastro. Sull'elettronica pure la critico, ma se produrremmo milioni di batterie per milioni di auto il problema incrementerà vertiginosamente per rendere "green" le nostre auto. Lì si dovrebbero impegnare a livello internazionale a debellare certi tipi di estrazioni oltretutto. Ma si procede lentissimi. Solo da pochi anni c'è solo una azienda di smartphone che si preoccupa di ciò e fa qualcosa (ma il prezzo aumenta chiaramente). Il resto delle aziende silenzio, obsolescenza programmata su smartphone con potenti processori e acquistano materie da chi schiavizza zone povere. Su imballaggi di plastica forse bisogna ripensare certe cose del commercio, non so bene. Sono d'accordo su queste cose. Per tornare su elettrico io critico che si è definito green qualcosa che riduce solo la co2 ma continua a inquinare per ora. Mi sembra che si chiuda un occhio su certi problemi. Io penso che si potrebbe fare di più.
Vorrei anche dire che man mano scopro che ci sono altri materiali molto inquinanti nelle batterie mica solo il cobalto, ad esempio anche PFAS. Inoltre vorrei sperare davvero come dite voi che finalmente l'estrazione del litio viene fatta senza impattare sull'ambiente, è la prima volta che lo sento. Se prima non si toglie tutto cio non si può definire green. Sarebbe anche l'occasione per rendere l'elettronica più green tra l'altro.
@@ciriusus Siamo tutti d'accordo che un'auto elettrica inquina, viene detto anche nel video. Allora stesso modo, gli studi a riguardo sono tutti concordi sul fatto che si tratta della tecnologia meno impattante per quanto riguarda la mobilità privata. Dunque se vogliamo smettere di inquinare è necessario ridurre il numero di automobili e passare ai mezzi pubblici e alla micro-mobilità, ma se una persona deve acquistare un veicolo la scelta meno impattante sull'ambiente (già oggi) rimane l'auto elettrica.
@@ciriusus Nessuno nega che la produzione delle batterie è inquinante (e viene detto anche nel video), ma la gente si concentra su questo elemento chiudendo gli occhi sulla produzione delle auto a combustione e sull'estrazione/raffinazione del petrolio. Il cobalto per esempio non viene più utilizzato nelle batterie delle nuove auto elettriche che sono composte con la chimica LFP (litio, ferro, fosfato), mentre proprio il cobalto continua ad essere impiegato come catalizzatore nei processi di raffinazione del petrolio per produrre carburanti. Per rispondere riguardo ai PFAS (sostanze perfluoroalchiliche): vengono impiegati come ritardanti per la combustione e sono sostanze dannosissime per gli organismi in quanto eterne. I PFAS vengono però utilizzati anche per produrre i ritardanti di fiamma per le auto a combustione (sono noti alcuni casi di disastri ambientali presso vecchi stabilimenti di produzione) e per mille altri impieghi, compresa la produzione del rivestimento antiaderente delle padelle che tutti (aimé) utilizziamo per cuocere gli alimenti. Dunque lo ripetiamo: produrre un'auto elettrica inquina, non fa certo bene all'ambiente, ma se dobbiamo produrre un veicolo è meglio per l'ambiente se si tratta di un'auto elettrica che riduce la dipendenza dai combustibili fossili ed evita di emettere nei centri abitati sostanze tossiche come i PM2,5, gas inquinanti e gas serra.
Il problema dell’autonomia è un falso problema in quanto la percorrenza media annuale è di circa 15000 km/anno pari a circa 40 km/giorno. Il vero problema è il tempo di ricarica associato a trovare una colonnina libera.
Esatto, l'autonomia non è un problema, bisogna prendere in considerazione il tempo di ricarica e i momenti in cui questa avviene. Molti possessori di auto elettriche si trovano meglio anche per il fatto che non devono mai andare a fare rifornimento, infatti l'auto elettrica si ricarica nei momenti in cui è ferma a casa (nella pausa pranzo, nei weekend o alla notte) o in parcheggio durante il lavoro o durante altri impegni (al supermercato, palestra, ecc.). Anche nei viaggi lunghi l'obiettivo è quello di ricaricare velocemente l'auto sfruttando le normali pause che dovremmo comunque fare (per andare in bagno o per i pasti). In verità per quanto riguarda la disponibilità delle colonnine l'Italia è molto ben piazzata perché ne ha oltre 60.000 sul territorio nazionale, a fronte di poche auto elettriche circolanti (l'Italia è in fondo alla classifica dei paesi europei). Il vero problema nel nostro paese è il costo della ricarica pubblica che è il più alto in Europa a causa di alcune politiche discutibili e di diverse strategie attuate da multinazionali come Enel ed Eni. Per fortuna ci sono alcuni servizi di ricarica esteri ed aziende come Tesla che mantengono bassi i loro prezzi. Diciamo che in altri paesi la mobilità elettrica è già il presente, ma dopotutto anche in Italia rimane comunque il futuro.
Peccato che le auto Elettriche usino Batteria al litio e ossido di Nickel Manganese Cobalto Sapendo perfettamente che il cobalto è uno dei minerali più scarsi nel nostro pianeta, estratto praticamente solo in Congo , manualmente e dal 20% di bambini. Non ci sono alternative valide al cobalto per le batterie al litio Perché dire boiate millantando che queste informazioni sono dicerie ?
@@nicolagianaroli2024 Sai che nelle marmitte catalitiche c'è una parte di cobalto? in più il cobalto viene utilizzato anche nei cellulari , computer e in tante altre cose, ergo anche per il tuo cellulare e per la tua auto, stanno lavorando Bambini in miniera. Si stanno cercando strade per nuove batterie senza cobalto come le LFP, le batterie al sale e tanti altri progetti si stanno formando. In più se la richiesta di cobalto dovesse aumentare molto, non riuscirebbero più ad estrarlo in quel modo (con Bambini) ma, per stare dietro alla richiesta dovranno adeguarsi e utilizzare macchinari invece della manodopera minorile.
Oltre al fatto che come è estratto inquina i fiumi dove scaricano gli scarti di lavorazione. È vero che è usato in elettronica ecc. ma così aumentiamo i volumi. Comunque intanto lo dovremmo estrarre con metodi che non inquinano (o lo fanno il minimo) e non sfruttano visto che è usato comunque in elettronica e poi stanno ancora studiando batterie senza cobalto. Lo stesso vale per gli altri minerali estratti utilizzati.
il problema principale dell'auto elettrica al momento è il prezzo, per acquistare un auto elettrica, anche utilitaria, e sfruttando gli incentivi (miseri) del governo, bisogna anche sborsare il doppio rispetto a un auto termica di pari segmento, esempio? La Peugeot 208 a benzina prezzo base (da listino quattroruote) 17.820€, la e-208 con batteria da 50kWh (autonomia stimata 350km) 36.180€
Su alcuni segmenti hai ragione. Ma non è un assoluto. Qualcosa di muove. Jeep Avenger benzina costa 6/7000 euro in meno della variante elettrica (allestimento base per entrambe). Dacia spring costa 6000 euro in più di panda (listino incentivi escluso). Quindi qualcosa va muovendosi. Sulla fascia alta il discorso è già cambiato. Oggi una Tesla model3 costa "meno" di una serie 3 o di una Giulia. Garantendo prestazioni superiori. E va considerato sempre il "TCO" come lo dicono gli inglesi. Il "Total Cost of Ownership" cioè quanto costa alla fine della fiera (bollo, manutenzione e consumi). Anche io penso che l'elettrica non sia ancora per tutti. Ma lo diventerà.
L'. Italia in Europa non e messa peggio degli altri . la Germania per inquinamento elettrico e la peggiore . le migliori sono Norvegia e Francia che non usano le cosiddette tecnologie green
Riesci ad immaginare una nave o un trattore elettrico? Il diesel vuoi o non vuoi reggerà ancora a lungo l’economia mondiale, proprio per questo ENI ha da pochi giorni introdotto in Italia il rivoluzionario Biodiesel HVOLUTION 100% biologico. Il futuro è la neutralità tecnologica. Non esisterà nessuno stop alla produzione di motori termici nel 2035, nel 2026 questa decisione verrà modificata ma nel frattempo qualche italiano avrà acquistato qualche lavatrice con le ruote in più per una questione di moda che per altro.
@@saragonix Macchè biodiesel, armi di distrazioni di massa 😂 Le navi andranno ancora a diesel fino a che non si troverà una soluzione decente (idrogeno ?). I trattori mi preoccupano, continueranno a impestare di gas di scarico e di polveri sottili il campo dove cresce la roba che mangiamo 😡
@@pbisiac in sostanza questa apparente rivoluzione esclusivamente elettrica è tutta una grande ed autentica minchiata. Proprio oggi in Europa Italia e Germania hanno fatto opposizione per quanto riguarda lo stop ai motori termici in favore della neutralità tecnologica, la situazione è nuovamente in bilico, d’altronde era prevedibile un cambiamento di rotta.
@@saragonix Eh no, chi si opporrà sono Italia e Polonia, praticamente gli ultimi della classe 😂 Ah c'e' anche la Bulgaria che si asterrà ...proprio la pole position dell'Automotive europea 😂
Nel tuo ragionamento non hai considerato il nuovo Biodiesel HVOLUTION di Eni 100% biologico non in contrasto con la catena alimentare e già presente in Italia in 50 distributori che diventeranno 150 da fine Marzo.
I biocarburanti sono un grande problema e contengono comunque una grande quantità di sostanza derivata dal petrolio. Per produrli si alimenta la deforestazione e l'agricoltura intensiva. Inoltre questo non toglie le emissioni alla guida e quelle causate dalla produzione del carburante. L'unico vantaggio dei biocarburanti è la riduzione del petrolio usato come materia prima (riduzione comunque molto contenuta). Insomma, una completa fregatura ed Eni è famosa per le sue campagne mediatiche di greenwashing con le quali riesce a far passare per ecologici dei prodotti e dei servizi che non lo sono affatto.
@@TvVerde è già disponibile in Italia da pochi giorni il nuovo rivoluzionario Biodiesel di ENI 100% vegetale non in contrasto con la catena alimentare. Informati! Finalmente siamo sulla buona strada!
In quanto combustibile, anche il biodiesel emette comunque gas serra durante la fase di combustione e la sua produzione ha comunque un impatto elevato. Purtroppo Eni è molto brava nel marketing: anni fa venne sanzionata per una campagna pubblicitaria proprio sul biodiesel.
@@TvVerde non resta altro che attendere per capire come si evolverà la situazione del diesel che vuoi o non vuoi regge ancora l’economia mondiale. Non riesco ad immaginare una nave o un trattore elettrico…Sinceramente non riesco nemmeno ad immaginare città piene di colonnine che servirebbero per ricaricare tutti i veicoli in circolazione, uno scenario surreale. Ciò che è ideologicamente e teoricamente corretto non è detto che lo sia anche a livello pratico.
@@saragonix Le navi potrebbero andare ad idrogeno o ad e-fuel, così pure gli aerei e tutte quelle soluzioni non elettrificabili. Se pensi che sul mercato già esistono camion elettrici fino oltre le 4,5T seppur per un'autonomia intorno ai 300Km, anche i trattori potrebbero essere elettrificati. Se per te la sosta è spegnere il motore da qualche parte e vaff... quello è un conto. Se invece correttamente consideri la sosta di un'auto all'interno del perimetro pitturato di un posto auto come ogni comune cristiano, basta una colonnina per ogni posto auto e non sempre serve che ci si perda a ricaricare.
E' di questi giorni la notizia che dal 2035 non ci saranno più auto a motore termico, io non ci credo! Con questa novità a breve si aprirà una campagna di propaganda assidua dove tenteranno di distorcere la realtà, nascondere la verità e divulgare "quanto è bella e quanto è comoda la macchina elettrica" e dove le menti più deboli si piegheranno all' acquisto. Niente di più sbagliato acquistare una macchina elettrica ORA! non siamo ancora nell'era "elettrica" siamo solo nell'era di transizione che vedrà le vere macchine elettriche tra 25 anni. Le multinazionali faranno di tutto per venderle rendendole appetitose ma sarà travisato il fatto che la manutenzione dopo 4 anni costerà un'occhio della testa! Lo sapete che i motori elettrici sviluppano più cavalli di quelli termici? Ebbene, questo comporterà una tassa futura molto salata. tante cose non si dicono sull' elettrico ma basta sentire il silenzio per accorgersi della trappola.
Beh, nel video trattiamo solo l'argomento del suo impatto ambientale confrontandolo con quello delle auto a combustione e con le auto ad idrogeno mettendo in evidenza un effettivo vantaggio dell'auto elettrica.
Mi potresti spiegare quale sarebbe il costo esorbitante che avrei dovuto sostenere 4 anni fa con la mia auto elettrica di 8 anni? Visto che ad insegnare a chi l'elettrica la possiede sono coloro che non l'hanno mai avuta
Non è video molto affidabile sui dati di emissione CO2 per produzione energia, perché in Italia nemmeno a mezzogiorno di un giugno abbiamo un sistema elettrico da 200g CO₂eq/kWh Inoltre l'auto elettrica non la carichi solo a mezzogiorno di giugno ma anche la sera e attualmente (giugno 2023) arriviamo a 400 gCO₂eq/kWh
Ed è proprio per venire incontro a polemiche sterili come questa che per i calcoli delle emissioni abbiamo utilizzato il valore di 400g di Co2 per kWh prodotto. Ad ogni modo il valore a mezzo giorno di ieri (8 giugno 2023) era esattamente di 252g di Co2 per ogni kWh, ma negli ultimi weekend siamo arrivati anche a valori inferiori attorno ai 170g di Co2 Inoltre nell'esatto momento in cui ha scritto il suo commento il mix energetico italiano era sostenuto dal 57,31% di energia da fonti rinnovabili.
Il nostro video dimostra appositamente come l'auto elettrica sia conveniente con calcoli basati solo sul valore di 400g di Co2 per ogni kWh. Più il mix energetico migliora e più la convenienza aumenta. La ringraziamo per aver validato l'affidabilità del nostro video confermando anche lei il valore medio di 400g di Co2 per ogni kWh prodotto in Italia. 😉
Le Batterie dove le smaltite una volta scariche che sono da sostituire e a che costi ma andate guardare gli inquinamenti in questo paese dite tutti la stessa lezione, ma il traffico aereo dove lo lasciate, li fate a batteria anche quelli? Smettetela con questo inquinamento sono una goccia nel mare, ce ben altro qui altro che inquinamento, ma lo so dovete dire tutti la stessa lezione per interessi, che vi dicono di dire, ci voleva tutto sto sistema ridicolo per arrivare a tutto cio? Ma chi crede a ste Robe e', un bel fesso, poi ognuno la pensa come vuole, infatti si e'visto con L'IDIOZIA che va avanti DA quasi quattro anni.
Consigliamo di riguardare il video perché viene spiegato chiaramente il processo di riciclaggio delle batterie. I costi del riciclaggio delle batterie sono sostenuti dalla rivendita dei materiali ottenuti e non variano rispetto ad un veicolo tradizionale.
Nel video parliamo dell'impatto dell'auto elettrica confrontandola ai veicoli tradizionali, ma nessuno ha mai detto che sono l'unica e definita soluzione all'inquinamento. Se guardate sul nostro canale potrete trovare altri video che parlano di ogni problema ambientale dalla plastica nei mari al riscaldamento globale.
Ma voi con questo elettrico stäte solo agevolando la Cina, non vi capisco proprio, a casa mia mai e poi mai arrivera'un'auto elettrica per tanti motivi una volta che ce l'hai avrai tanti di quei grattacapi a non finire
Potete trovare i dettagli sul mix energetico italiano e la quantità di Co2 emessa per ogni Kwh sul sito: app.electricitymaps.com/map
Complimenti davvero, finalmente un video onesto e ben fatto, continuate così!
Grazie! 💪
Ottimo ero già a conoscenza del perchè l'elettrico fosse la scelta migliore per il futuro, la spiegazione e chiara anche per i milioni di cavernicoli che in Italia amano il rumore e il puzzo dei motori a benz/gasolio
Complimenti! spiegazione impeccabile 🙂👍. Non hai affrontato il tema cobalto, ma anche contando quello l'elettrico vince ugualmente. 👍
Benone. Allora lasciamo Che il libero mercato lo attesti e mandiamo a quel paese i provvedimenti liberticidi della UE
@@nicolagianaroli2024 Puoi spiegarmi meglio cosa intendi per favore?
@@morpheusDM all’inizio del 900 la disputa tecnologica fra ice e ev fu risolta a favore delle ice attraverso l’orientamento del libero mercato senza alcun bisogno di far calare dall’ alto norme liberticide redatte da stuoli di burocrati che non hanno alcuna competenza
@@nicolagianaroli2024 Piccolo problemino della CO2 che non ci consente di aspettare i comodi del mercato
@@morpheusDM Visto l'esaurimento delle cazzate contro-elettrico si attaccano al "lasciare che il mercato faccia il suo corso", sperando di rimanere un po' di più con i motori a "su e giu"
La verità non interessa più a nessuno! Stiamo troppo bene nella nostra comoda ignoranza consapevole.. e questo vale su tutto!
Strano... Di solito in mezzo ai commenti, ci capita qualche hater con dei motivi a ca**o per dire no all'auto elettrica.... A quanto pare hai dei begli argomenti... Complimenti, bel video
Vero. Quando iniziamo a produrre dei tank a batteria cosi da sbaragliare quel cattivone di Putin?
Mi aggiungo ai già tanti complimenti. Ottimo lavoro di analisi. Da condividere!
Grandissimo video. Bella esposizione complimenti. Una sola nota , tranne tesla oramai tutti gli accumulatori sono per lo più prismatici o a sacchetto, di dimensioni maggiori, ma questo non modifica il concetto.
Finalmente un bel video, bravo.
Grazie per il video che riporta un po’ di verità sulle cose. Unico appunto: se mi dici quale auto elettrica fa 7,8 km con 1 Kwh, cambio subito la mia Tesla 😅
C’è l’ho io!!!Dacia Spring elettrica….sono arrivato a 12 Km/Kw!!!Ovviamente, per autonomia, prestazioni e…look, la mia è un giocattolo, rispetto alla Tesla… ma sono riuscito a prenderla a 10500€ con incentivi e rottamazione due anni fa….😜👍👍👍
Pigia di meno!!! 😆 Per la Tesla, intendo....
@@giovannibattistadini4323 😂 vado pianissimo
In effetti 7,8 km/kWh è un consumo che si ottiene esclusivamente su un percorso cittadino.
500e 5,5 km/kw in autostrada a 110 costanti, 8,8 km nel misto (casa lavoro dalla periferia alla città). Dati rilevati con temperature ambientali dai 4 ai 12 gradi. Molto incide il riscaldamento delle batterie che assorbe circa 1kw quando fa particolarmente freddo.
Davvero complimenti! Finalmente informazione e non disinformazione! Bravi. Vi ho conosciuti oggi… al prossimo video!
io ho letto e visto video in cui dicevano che superati i 50000 km l'auto elettrica ha un guadagno nell'impatto ambientale, come ci confermano anche Matteo Valenza e VaiElettrico. anzi se si ha un impianto fotovoltaico il guadagno sull'inquinamento avviene ancora prima! W l'Elettrico!!!
Cosa vuol dire se hai un impianto un impiantato fotovoltaico ? il 90% di chi ha un impianto quando c'è il sole è al lavoro
@@giuseppeangerlini1627 sicuramente quel 10% che ha un fv guadagna sicuramente. poi la maggior parte di coloro che hanno un fv hanno anche le batterie di accumulo. quindi è ovvio che si inquina meno.
@@gilles2777-i3k e con le batterie carichi l' auto ?
@@giuseppeangerlini1627 con lo scambio sul posto
vendi energia di giorno e la compri di notte
se poi vuoi l'indipendenza energetica , puoi pensare di mettere un powerwall
che accumula energia quando non ci sei e te la da quando ci sei
comunque le EV attuali non sono quelle di 10 anni fa
la maggior parte OGGI fanno più di 300 km a batteria carica ,
gli Italiani , stanno scendendo come km percorsi giornalmente ,
la media Europea è inferiore a 35 km al giorno , quella italiana si è ridotta moltissimo negli ultimi anni siamo passati dai 43 km al giorno del 2015
a 18,3 km al giorno del 2022 6.680 km l’anno pro-capite
quindi,se rientri nella media, potresti caricarla tranquillamente una volta a settimana
magari con il fotovoltaico tuo o di un parente,amico ,la domenica mattina magari in un casale in campagna
@@inixor diventi ricco , la vendi a 6 centesimi e la compri a 40
Complimenti, un ottimo servizio da diffondere il più possibile, utile per chiarire tanti dubbi sull’argomento. Bravissimi 👏 grazie!
Complimenti per il video. Avete calcolato a quanto ammonta per chilometro la CO2 emessa da tutta la catena (ricerca, estrazione, trasporto della materia grezza, raffinazione, trasporto del carburante ecc.) del petrolio? A me risultava almeno 1/4 di quella emessa da un'auto elettrica, ma non ho sufficienti dati a disposizione.
Idrogeno: oltre a ciò che avete evidenziato, una voce molto rilevante nei costi risiede nella manutenzione, perchè l'idrogeno, enormemente piccolo, s'insinua ovunque, ed essendo molto pericoloso, richiede la continua sostituzione di alcuni elementi a causa della forte usura.
Ottimo video, complimenti. Sei stato fin troppo generoso con l'auto ad idrogeno, che è * de facto * un fallimento totale
Ottimo, visto che, avendone acquistate due, l'informazione normale, stava facendomi sentire una m...a! 😉
Prima o poi, comunque, vorrei fare un calcolo approfondito per vedere veramente la differenza durante la costruzione....frizione, serbatoi vari, motore in tutte le sue parti ... insomma, per me ci vuole di più a produrre ed assemblare il termico.
Poi....in futuro magari potremo cambiare le nostre batterie con altre che abbiano due o tre volte la capacità iniziale.
Complimenti comunque per il tuo ottimo lavoro!
Pollicione su! 😁
Bel video, raramente oggettivo. Segnalo solo che, a differenza di quanto detto nel video, esistono anche progetti (come le Toyota Corolla e Yaris GR H2) che prevedono l'utilizzo dell'idrogeno come combustibile.
Grazie! 😊 Sappiamo che esistono motori ad idrogeno che usano la combustione, ma non lo abbiamo tenuto in considerazione perché hanno un rendimento eccessivamente basso a causa della dispersione dovuta alla combustione.
@@TvVerde vero, ma è una tecnologia da tenere seriamente in considerazione, in quanto sarebbe una alternativa meno nociva dei biocarburanti per quelle forze economico/politiche ostili al motore elettrico. E' triste, ma bisogna considerare anche questi compromessi nella transizione ecologica. Spenderanno ovviamente molto di più, ma almeno non useranno i biocarburanti, che sono drasticamente più nocivi per l'ambiente.
@@TvVerde Salve. Ti riferisci ad auto con motore termico ma alimentate ad idrogeno? Quelle che a parità di cubatura del serbatoio/bombola hanno 1/8 di autonomia rispetto all'equivalente benzina? (e poi si lamentano dell'autonomia delle BEV). Quelle che trasformano un carburante pulito in un carburante inquinante a causa degli ossidi di azoto inevitabilmente emessi da un motore a combustione interna?
Il video è fatto bene ma un confronto finale complessivo tra auto elettrica e auto a combustione in termini numerici precisi con una grafica apposita poteva servire ... altra domanda: esiste un confronto tra la vita media di un veicolo a combustione e uno elettrico?
@@MrMauroverde Grazie per il supporto e per il consiglio! Per quanto riguarda il confronto della vita media di un'auto a combustione e di una elettrica, non ci sono dati ufficiali molto precisi, ma considera che hanno una durata molto simile. Questo può variare anche in base alla frequenza con la quale gli abitanti di un paese cambiano il proprio veicolo (dipende anche dalle condizioni economiche). In Italia la vita media di un veicolo è di 12 anni, le elettriche non hanno problemi ad arrivare a quell'età anche se perderanno qualche chilometro di autonomia a causa dell'invecchiamento della batteria che può sempre essere ricondizionata per migliorarne il rendimento.
In tutto questo bel discorso c'e' forse una piccola dimenticanza: l'inquinamento acustico.Proviamo a immaginare di come si vivrebbe nei ns paesi e citta' con veicoli praticamente silenziosi, salvo il rumore dovuto al rotolamento dei pneumatici, e al confort e piacere di chi e' alla guida di una BEV.
Faccio qualche commento:
1. Il metallo che in Africa e nello specifico in Congo sta causando i maggiori problemi di ordine sociale e di inquinamento è il Cobalto, che è fondamentale per le batterie al litio utilizzate oggi. Le riserve mondiali sono limitate e non è detto che con le tecnologie attuali si riesca a costruire batterie per elettrificare tutte le auto.
2. Il settore dei trasporti è responsabile di circa il 24-25% delle emissioni globali di CO2. Di queste, il 45% dipendono dal trasporto persone (di ogni tipo, bus compresi). Quindi, il calcolo che dovreste fare, non è quanta CO2/km produce un'auto elettrica, ma quanto guadagneremmo in termini di minori emissioni a livello globale, dalla completa elettrificazione delle auto private considerando che queste sono pur sempre una parte minoritaria di tutte le emissioni di CO2 (cioè meno del 45% del 25%) e che bisognerà spendere molto in termini economici e di inquinamento per adeguare la rete di ricarica delle auto elettriche in TUTTI i paesi (non avrebbe senso elettrificare solo USA e Europa occidentale). Ovviamente è vitale avere il dato sul guadagno netto in termini di emissioni, perchè sarebbe l'unico a contare. Se fosse poco significativo avremmo speso inutilmente le nostre risorse a rinnovare il parco auto, quando avremmo potuto spenderle meglio.
3. Al punto precedente aggiungo che dovete includere nel calcolo i km necessari ad ogni auto elettrica per raggiungere il punto di pareggio con il termico, nonchè i costi, anche ambientali di adeguamento della rete di distribuzione dell'elettricità.
4. Il riciclo delle batterie per auto trazione è molto diverso da quello delle altre batterie e attualmente non sappiamo bene quanto sarà efficiente il sistema, visto che le auto elettriche arrivate a fine vita sono pochissime.
5. L'auto ad idrogeno, per quanto attualmente non competitiva, non è un argomento da chat. Alcuni grossi produttori di auto ci hanno creduto, tra cui il gruppo Toyota che è SOLO il primo produttore mondiale di auto da alcuni anni.
6. Avete parlato di auto elettrica ed auto termica, ma bisogna vedere di quali auto stiamo parlando. Sempre avendo in mente che l'unico scopo è avere una diminuzione significativa (a livello ambientale, non solo statistico) delle emissioni di CO2, vi esorto a riflettere sul fatto che elettrificare in breve tempo tutto il parco auto potrebbe non essere la soluzione più sensata. Ad esempio si potrebbe spingere perchè venga resa sconveniente la produzione di auto grandi e pesanti (come i SUV, tanto di moda oggi) e ne venga scoraggiato l'acquisto (tranne in caso di esigenze oggettive, tipo famiglia numerosa) a favore di auto piccole, leggere e possibilmente aerodinamiche. Sarebbe interessante scoprire quale sarebbe il punto di pareggio delle emissioni di CO2, se confrontassimo una yaris ibrida di ultima generazione con uno dei vari SUV e SUVvettini elettrici attualmente disponibili. Allo stesso modo si potrebbero abbassare un po' i limiti di velocità sulle strade a scorrimento veloce per abbattere a costo quasi 0, consumi e quindi emissioni.
le riserve sono limitate per QUALSIASI risorsa, vale pure per il petrolio
d'accordissimo invece sul disincentivare i SUV
@@slavianalbanovich9025 Certo, ma compiere la rivoluzione elettrica richiederà molta più energia che mantenere lo status quo e quell'energia verrà dal petrolio (o in generale dal fossile)...in più ci sarà il discorso delle materie prime. Per questo motivo i cambiamenti è sempre meglio farli lenti e graduali, a meno che non ci sia una forte evidenza di un vantaggio talmente macroscopico da rendere conveniente affrontare il maggior investimento iniziale. A me però, ad oggi, non sembra che il suddetto vantaggio sia tale da giustificare la corsa al BEV come unico mezzo acquistabile entro il 2035.
@@Sebbuz11 quello che a naso penso è :
1) Infatti la transizione avverrà in maniera lenta, nessuno pensa che tra 10 anni avremo tutti l'auto elettrica. È vero che hanno posto il limite al 2035 per l'immatricolazione, ma è probabile che se le cose procedono a rilento, tale limite venga posticipato. Infatti se leggi bene la legge ci saranno degli step intermedi che valuteranno deroghe e proroghe.
2) Per quello che riguarda l'energia, il discorso è semplice: serve il nucleare, e serve a prescindere dal fatto che useremo le auto elettriche o meno, perché ci siamo resi conto che il gas è una fonte di energia a) geopoliticamente instabile e b) fluttuante dal punto di vista dei prezzi (oltre al fatto che non è infinita) e dal fatto che le RES sarebbero insufficienti ad alimentare l'intero fabbisogno energetico
@@slavianalbanovich9025 1) al momento, per legge non saranno più acquistabili auto termiche dal 2035…è solo tra 12 anni. Ad oggi è così, non sappiamo se e quando la legge cambierà.
2) Nemmeno l’uranio è equamente distribuito nel mondo, e ce n’è meno di petrolio e carbone. Passare al nucleare non servirebbe a nulla e comunque, almeno in Italia non sarebbe fattibile in poco tempo.
3) L’unica speranza è che si trovi il modo di usare solo rinnovabili. Un obiettivo del genere forse potrebbe essere raggiungibile se tutti puntassero su quello, come è stato fatto ad esempio per il vaccino del COVID. Il passaggio all’auto elettrica prima del passaggio completo alle rinnovabili non servirà ad impattare sull’effetto Serra….
c'è da dire che la "recente" chimica usata sulle elettriche "economiche" , le litio ferro fosfato alias LIFEPO4
hanno un impatto ambientale e di CO2 molto inferiore delle "vecchie" litio a chimica tradizionale , che hanno si, densità maggiore di energia ma sono più complicate da gestire termicamente per mantenerle in sicurezza
Se vogliamo fare un ragionamento sull'ecologicita dell'auto elettrica penso che dovremmo parlare dellla mobilita piu che del mezzo in se. Ho gia ordinato la mia auto elettrica ma non l'ho fatto per la sua impronta ambientale. Possiedo gia un'auto a gpl da 22 anni ed ho percorso poco piu di 180000 km. E' perrossoche certo che la mia nuova elettrica che costa il 30% +, del modello attuale della mia durera circa la metà. Credo che una termica allo stesso prezzo di una elettrica possa implementare tecnologia ecofriendly competitiva. inoltre , cambiando la mia auto elettrica non dopo 20 ma dopo 10 anni di servizio ecco che l'impatto ambientale alla produzione di auto per soddisfare la mia necessità di mobilità , deve condiderarsi doppio paragonandola a quella termica. l'auto elettrica ha dei punti di forza oggettivamente convincenti non vedo questa analisi fare emergere quello ecologico come uno di questi , nemmeno per quel che riguarda la rete di rifornimento elettrico con i problemi di dispersione manutenzione capillarita accumulo e praticità.
Non si preoccupi, con la sua auto elettrica farà 200000 km senza grossi problemi, sono assenti una grande quantità di componenti soggetti ad usura, come mai pensa di fare meno km?
@@mattiaguidi3305 Se guardi quanto si degrada una batteria media in 10 aa e consideri l'autonomia della maggiorparte delle auto elettriche da nuove, è probabile che dopo 10 anni, anche se non si sarà rotto nulla cambierà l'auto perchè troppo scomoda da utilizzare.
@@mattiaguidi3305 Dal mio punto di vista se si fa un ragionamento economico si deve tener presente che: n'auto termica se manutenuta non ha un degrado di prestazione mentre una batteria, cuore delle EV, non manutenibile si degrada, non so dopo quanti anni o km però il massimo di garanzia mi pare sia 7 anni. Mi pare che tutto sommato l'auto termica garantisca ancora un maggior livello di libertà economica e pratica all'utente. Mentre offra sicuramente una maggior qualità di esperienza di guida. Solo per questo l'ho acquistata
@@1STEFINO ci sono molti casi di batterie negli Usa, batterie con tecnologie superate, che hanno permesso 600.000 km di percorrenza.
Il rapporto più o meno è proprio quello della garanzia, l'auto è garantita 2-3 anni mentre la batteria 7-8, la batteria dura 2-3 volte in più dell'auto.
@@1STEFINO Se le batterie sono:
-Ricaricate il più possibile a bassa potenza (AC)
-Ricaricate al massimo all'80% nella maggior parte dei casi
-Scaricate fin sotto il 20% il meno possibile
-Se caricate al 100%, mantenute a quel livello il meno possibile.....
Queste batterie rasentano l'eterno.
Può sembrare una palla gestire le ricariche così ma in realtà è quello che fanno tutti i possessori di auto con una percorrenza giornaliera di una 60ina di Km e che possono ricaricarle a casa.
Se invece fa l'errore di aspettare l'ultima tacca per poi ricaricarla alla colonnina HPC, facendo questo di abitudine, entrerà nel club dei pentiti dell'elettrica
L'auto che inquina meno è quella che non viene prodotta.
Verissimo, infatti la soluzione sarebbe spostarsi con i mezzi pubblici e ancora di più andando a piedi o in bicicletta.
Giusto. Se fossero seri, e non lo sono, dovrebbero cominciare proibendo I leasing Che consentono dopo breve tempo di ottenere una nuova auto. Ma guai a toccare la finanza
Bastano 2 anni per ammortizzare la produzione delle batterie e poi l'auto è green
Si, dipende anche da quanti chilometri si percorrono. Naturalmente anche i veicoli elettrici hanno un'impatto ambientale come spiegato nel video, quindi la soluzione rimane sempre usare i mezzi pubblici e muoversi a piedi o in bicicletta. Però dopo un certo periodo di utilizzo (al posto di un veicolo a combustione), l'auto elettrica va in pari e quindi inizia ad avere un impatto globale (produzione + utilizzo + demolizione) inferiore rispetto a quello dei veicoli tradizionali.
Ma l'inquinamento causato dall'estrazione del cobalto non la ammortizzi proprio. Non è solo l'effetto serra il problema. Finchè non si utilizzerà più il cobalto o questo verrà estratto senza inquinare e sfruttare, la batteria non è ecologica.
@@ciriususIl cobalto non viene più utilizzato nelle nuove batterie per auto elettriche che sono composte dalla chimica LFP (litio, ferro, fosfato). Invece il cobalto è ancora utilizzato come catalizzatore nella raffinazione del petrolio per la produzione di carburante.
Mi sarebbe piaciuto un approfondimento sui lunghi percorsi, faccio un esempio: Quando una persona si deve fare un migliaio o più di km in auto come lo fa il rifornimento? E in quanto tempo lo fa? E come lo si farebbe in autostrada se mettiamo c'è la fila alle colonnine? Non è polemica (amo l'elettrico e ho già impianto fotovoltaico e presa di ricarica auto in garage) però noto che nessuno parla mai di questi aspetti, per esempio io ho recentemente scoperto grazie a un amico che ha la Tesla alcuni problemi Logistici e di tempo, andiamo entrambi in vacanza in Veneto lui fa più di 350 km per arrivare al mare arrivando dalla provincia di Varese, quando arriva a Rovigo si ferma per una ricarica di quasi 3 quarti d'ora altrimenti arriverebbe al mare in provincia di Rovigo e poi si fermerebbe lì perchè non ci sono colonnine, con la ricarica fa in tempo a tornare a Rovigo e ricaricarsi per ripartire fino a casa... gli ho chiesto perchè deve andare fino a Rovigo, mi ha spiegato due cose, la prima è che comunque nella cittadina dove andiamo no inon c'è una colonnina di ricarica che una, la seconda è che se va a Rovigo fa la ricarica in una colonnina Tesla che è molto più rapida che con una colonnina normale (io credevo fossero tutte uguali) potrebbe fare una ricarica in una colonnina qualsiasi ma ci metterebbe il triplo del tempo. E' da l'ì che mi è sorta la domanda. E se lui da Varese volesse andarsi a fare le ferie che so in Puglia o in Calabria? Deve considerare tre lunghe soste minimo per arrivarci con un po' di scorta di energia, e un domani che tutti avremmo l'auto elettrica come farà in autostrada in caso delle code di cui parlavo prima?
Il video si concentra solo sull'impatto ambientale della auto elettriche senza parlare di altri aspetti. Magari potremmo fare un video per chiarire anche questi dubbi...
Ad ogni modo, per i viaggi lunghi bisogna pianificare delle soste presso dei supercharger che permettono di ricaricare la batteria in pochi minuti. Le colonnine di ricarica sono fondamentalmente di due tipi: AC (fino a 22kW) DC (fino a 300kW). I tempi di ricarica variano in base a temperatura della batteria e alla percentuale. Ipoteticamente una batteria da 50kWh che permette di percorrere più di 350km si caricherà da 0 a 100 in un ora con una carica di 50kW. Dunque se la macchina è in grado di caricare a potenze superiori (come 150kW o addirittura 300kW) , i tempi potranno essere molto più brevi. Inoltre pianificando il viaggio difficilmente si faranno cariche da 0 a 100, più facilmente si arriverà con il 15% rimanente e si caricherà fino all'80/90%. Dunque nei viaggi lunghi bastano alcune pause di un quarto d'ora per avere la carica sufficente. Per quanto riguarda eventuali code per l'attesa alle colonnine, attualmente in Italia l'aumento dei punti di ricarica è maggiore della crescita delle auto elettriche. Al momento difficilmente si trova coda in autostrada, ma in futuro verranno sicuramente aggiunte stazioni di ricarica e sviluppati nuovi metodi per il rifornimento veloce.
Speriamo di aver risposto correttamente alle domande 😉
Figlio mio ci sara' un motivo percui le eV hanno comportato l'introduzione di un nuovo termine sino a quel momento sconosciuto: range anxiety
Detto in soldoni...
Pianificazione del percorso (app ABRP o quella dell'auto), percorsi di 200-300Km (quelli che si farebbero comunque per caffè+pisciata) comprensivi di ricarica su colonnine HPC. In quei 15-20 minuti recuperi l'autonomia dei 200-300Km percorsi in precedenza.
Prima ricarica al 100% programmata (lo fa l'auto) per l'ora della partenza.
1:45 "Famosa diceria"? È un fatto le batterie oggi spesso sono fatte anche con il cobalto, per la cui estrazione in Africa ci sono aziende occidentali che sfruttano e trattano come bestie la popolazione, ma anche poichè riversano tutti gli scarti nei fiumi inquinano tantissimo quelle zone, col risultato che i popoli che vivevano anche di pesca dei fiumi non posso o più mangiare e finisce che stavano meglio prima. Quindi le batterie inquinano e sfruttano oggi. Se un giorno il cobalto verrà estratto in modo umano o non verrà utilizzato allora l'impatto negativo sociale e ambientale delle batterie sarà minore. Scusa il tono ma non facciamoci fregare dal greenwashing.
Il cobalto è sempre meno utilizzato per la costruzione delle auto elettriche, in diversi modelli è del tutto stato abbandonato. È incredibile però come per la costruzione delle auto elettriche ci si sofferma sempre sull'impatto della produzione (anche giustamente), poi però chiudiamo gli occhi di fronte alla produzione di smartphone, elettrodomestici di ogni tipo spesso inutili, la produzione di vestiti per la fast fashion, quella di imballaggio in plastica, la produzione del petrolio e dei carburanti... Tutti prodotti dannosissimi per l'ambiente con grandi multinazionali che sfruttano i lavoratori nei paesi in via di sviluppo. Apprezziamo l'attenzione per questo aspetto delle auto elettriche che deve migliorare e che sta già migliorando, ma spesso è dovuta al semplice odio verso questa nuova tecnologia (che permette inoltre di usare meno petrolio), mentre chiudiamo gli occhi su mille altri oggetti di cui facciamo uso ogni giorno e che hanno un impatto ambientale e sociale davvero mostruoso!
@TvVerde Per me non è un odio verso l'elettrico, ma un porre l'attenzione su un fatto. Secondo me prima l'Europa se aveva fretta doveva far accelerare con grandi investimenti "di tasca sua", per non mettere in crisi il mercato auto, la ricerca di batterie non inquinanti e quando la tecnologia è pronta, si spera pochi anni, obbligare a passare all'elettrico, così potremo dire che è "verde". Poi anche tutta quella elettronica nelle auto con funzioni inutili deve essere facoltativa, non obbligatoria. Nel frattempo nel passaggio avrei incentivato l'aumento di macchine a metano che intanto riducono la CO2 del 30% rispetto alla benzina e avrei posto attenzione nel ridurre le perdite del metano che invece aumenterebbero l'effetto serra. Auto che sarebbero potute essere usate anche quando il biometano sarà utilizzabile su larga scala, che è abbastanza ecologico. Inoltre io critico il fast fashion che è un disastro. Sull'elettronica pure la critico, ma se produrremmo milioni di batterie per milioni di auto il problema incrementerà vertiginosamente per rendere "green" le nostre auto. Lì si dovrebbero impegnare a livello internazionale a debellare certi tipi di estrazioni oltretutto. Ma si procede lentissimi. Solo da pochi anni c'è solo una azienda di smartphone che si preoccupa di ciò e fa qualcosa (ma il prezzo aumenta chiaramente). Il resto delle aziende silenzio, obsolescenza programmata su smartphone con potenti processori e acquistano materie da chi schiavizza zone povere. Su imballaggi di plastica forse bisogna ripensare certe cose del commercio, non so bene. Sono d'accordo su queste cose. Per tornare su elettrico io critico che si è definito green qualcosa che riduce solo la co2 ma continua a inquinare per ora. Mi sembra che si chiuda un occhio su certi problemi. Io penso che si potrebbe fare di più.
Vorrei anche dire che man mano scopro che ci sono altri materiali molto inquinanti nelle batterie mica solo il cobalto, ad esempio anche PFAS. Inoltre vorrei sperare davvero come dite voi che finalmente l'estrazione del litio viene fatta senza impattare sull'ambiente, è la prima volta che lo sento.
Se prima non si toglie tutto cio non si può definire green. Sarebbe anche l'occasione per rendere l'elettronica più green tra l'altro.
@@ciriusus Siamo tutti d'accordo che un'auto elettrica inquina, viene detto anche nel video. Allora stesso modo, gli studi a riguardo sono tutti concordi sul fatto che si tratta della tecnologia meno impattante per quanto riguarda la mobilità privata. Dunque se vogliamo smettere di inquinare è necessario ridurre il numero di automobili e passare ai mezzi pubblici e alla micro-mobilità, ma se una persona deve acquistare un veicolo la scelta meno impattante sull'ambiente (già oggi) rimane l'auto elettrica.
@@ciriusus Nessuno nega che la produzione delle batterie è inquinante (e viene detto anche nel video), ma la gente si concentra su questo elemento chiudendo gli occhi sulla produzione delle auto a combustione e sull'estrazione/raffinazione del petrolio. Il cobalto per esempio non viene più utilizzato nelle batterie delle nuove auto elettriche che sono composte con la chimica LFP (litio, ferro, fosfato), mentre proprio il cobalto continua ad essere impiegato come catalizzatore nei processi di raffinazione del petrolio per produrre carburanti. Per rispondere riguardo ai PFAS (sostanze perfluoroalchiliche): vengono impiegati come ritardanti per la combustione e sono sostanze dannosissime per gli organismi in quanto eterne. I PFAS vengono però utilizzati anche per produrre i ritardanti di fiamma per le auto a combustione (sono noti alcuni casi di disastri ambientali presso vecchi stabilimenti di produzione) e per mille altri impieghi, compresa la produzione del rivestimento antiaderente delle padelle che tutti (aimé) utilizziamo per cuocere gli alimenti.
Dunque lo ripetiamo: produrre un'auto elettrica inquina, non fa certo bene all'ambiente, ma se dobbiamo produrre un veicolo è meglio per l'ambiente se si tratta di un'auto elettrica che riduce la dipendenza dai combustibili fossili ed evita di emettere nei centri abitati sostanze tossiche come i PM2,5, gas inquinanti e gas serra.
Il problema dell’autonomia è un falso problema in quanto la percorrenza media annuale è di circa 15000 km/anno pari a circa 40 km/giorno. Il vero problema è il tempo di ricarica associato a trovare una colonnina libera.
Esatto, l'autonomia non è un problema, bisogna prendere in considerazione il tempo di ricarica e i momenti in cui questa avviene. Molti possessori di auto elettriche si trovano meglio anche per il fatto che non devono mai andare a fare rifornimento, infatti l'auto elettrica si ricarica nei momenti in cui è ferma a casa (nella pausa pranzo, nei weekend o alla notte) o in parcheggio durante il lavoro o durante altri impegni (al supermercato, palestra, ecc.).
Anche nei viaggi lunghi l'obiettivo è quello di ricaricare velocemente l'auto sfruttando le normali pause che dovremmo comunque fare (per andare in bagno o per i pasti).
In verità per quanto riguarda la disponibilità delle colonnine l'Italia è molto ben piazzata perché ne ha oltre 60.000 sul territorio nazionale, a fronte di poche auto elettriche circolanti (l'Italia è in fondo alla classifica dei paesi europei). Il vero problema nel nostro paese è il costo della ricarica pubblica che è il più alto in Europa a causa di alcune politiche discutibili e di diverse strategie attuate da multinazionali come Enel ed Eni. Per fortuna ci sono alcuni servizi di ricarica esteri ed aziende come Tesla che mantengono bassi i loro prezzi. Diciamo che in altri paesi la mobilità elettrica è già il presente, ma dopotutto anche in Italia rimane comunque il futuro.
Peccato che le auto Elettriche usino Batteria al litio e ossido di Nickel Manganese Cobalto
Sapendo perfettamente che il cobalto è uno dei minerali più scarsi nel nostro pianeta, estratto praticamente solo in Congo , manualmente e dal 20% di bambini.
Non ci sono alternative valide al cobalto per le batterie al litio
Perché dire boiate millantando che queste informazioni sono dicerie ?
Nel video sottolineiamo il fatto che c'è un fondo di verità, ma che si tratta di un fenomeno marginale. In più viene anche detto:
@@TvVerdefenomeno marginale dichiarato da te oppure dai bambini che ci lavorano in quelle miniere?
@@nicolagianaroli2024 Sai che nelle marmitte catalitiche c'è una parte di cobalto? in più il cobalto viene utilizzato anche nei cellulari , computer e in tante altre cose, ergo anche per il tuo cellulare e per la tua auto, stanno lavorando Bambini in miniera. Si stanno cercando strade per nuove batterie senza cobalto come le LFP, le batterie al sale e tanti altri progetti si stanno formando. In più se la richiesta di cobalto dovesse aumentare molto, non riuscirebbero più ad estrarlo in quel modo (con Bambini) ma, per stare dietro alla richiesta dovranno adeguarsi e utilizzare macchinari invece della manodopera minorile.
Oltre al fatto che come è estratto inquina i fiumi dove scaricano gli scarti di lavorazione. È vero che è usato in elettronica ecc. ma così aumentiamo i volumi. Comunque intanto lo dovremmo estrarre con metodi che non inquinano (o lo fanno il minimo) e non sfruttano visto che è usato comunque in elettronica e poi stanno ancora studiando batterie senza cobalto.
Lo stesso vale per gli altri minerali estratti utilizzati.
Ma se per estrarre il litio si inquina , anche per estrarre il petrolio si inquina , o no?
😂😂 uguale proprio 😂😂 infatti anche il petrolio si può riciclare per creare nuovo petrolio
il problema principale dell'auto elettrica al momento è il prezzo, per acquistare un auto elettrica, anche utilitaria, e sfruttando gli incentivi (miseri) del governo, bisogna anche sborsare il doppio rispetto a un auto termica di pari segmento, esempio?
La Peugeot 208 a benzina prezzo base (da listino quattroruote) 17.820€, la e-208 con batteria da 50kWh (autonomia stimata 350km) 36.180€
Su alcuni segmenti hai ragione. Ma non è un assoluto.
Qualcosa di muove.
Jeep Avenger benzina costa 6/7000 euro in meno della variante elettrica (allestimento base per entrambe).
Dacia spring costa 6000 euro in più di panda (listino incentivi escluso). Quindi qualcosa va muovendosi. Sulla fascia alta il discorso è già cambiato. Oggi una Tesla model3 costa "meno" di una serie 3 o di una Giulia. Garantendo prestazioni superiori. E va considerato sempre il "TCO" come lo dicono gli inglesi. Il "Total Cost of Ownership" cioè quanto costa alla fine della fiera (bollo, manutenzione e consumi).
Anche io penso che l'elettrica non sia ancora per tutti. Ma lo diventerà.
Lascia perdere la e208, dai un occhio alla MG4 che con gli incentivi la porti a casa con 25.000 euro
L'. Italia in Europa non e messa peggio degli altri . la Germania per inquinamento elettrico e la peggiore . le migliori sono Norvegia e Francia che non usano le cosiddette tecnologie green
Svezia
@@slavianalbanovich9025 ?
@@giuseppeangerlini1627 La Svezia ha tra le migliori politiche energetiche d'Europa
@@slavianalbanovich9025 la Svezia ha il carico di base prodotto a gas , tanto quanto l' italia
@@giuseppeangerlini1627 no, controlla su Electricity Map
"Normali veicoli a combustione"......Sarebbe ora di parlare di "Vecchi veicoli a combustione" ;-)
Riesci ad immaginare una nave o un trattore elettrico? Il diesel vuoi o non vuoi reggerà ancora a lungo l’economia mondiale, proprio per questo ENI ha da pochi giorni introdotto in Italia il rivoluzionario Biodiesel HVOLUTION 100% biologico. Il futuro è la neutralità tecnologica. Non esisterà nessuno stop alla produzione di motori termici nel 2035, nel 2026 questa decisione verrà modificata ma nel frattempo qualche italiano avrà acquistato qualche lavatrice con le ruote in più per una questione di moda che per altro.
@@saragonix Macchè biodiesel, armi di distrazioni di massa 😂 Le navi andranno ancora a diesel fino a che non si troverà una soluzione decente (idrogeno ?). I trattori mi preoccupano, continueranno a impestare di gas di scarico e di polveri sottili il campo dove cresce la roba che mangiamo 😡
@@pbisiac in sostanza questa apparente rivoluzione esclusivamente elettrica è tutta una grande ed autentica minchiata. Proprio oggi in Europa Italia e Germania hanno fatto opposizione per quanto riguarda lo stop ai motori termici in favore della neutralità tecnologica, la situazione è nuovamente in bilico, d’altronde era prevedibile un cambiamento di rotta.
@@saragonix Eh no, chi si opporrà sono Italia e Polonia, praticamente gli ultimi della classe 😂 Ah c'e' anche la Bulgaria che si asterrà ...proprio la pole position dell'Automotive europea 😂
@@pbisiac si è opposta anche la Germania tramite il ministro dei Trasporti Volker Wissing, informati!
Nel tuo ragionamento non hai considerato il nuovo Biodiesel HVOLUTION di Eni 100% biologico non in contrasto con la catena alimentare e già presente in Italia in 50 distributori che diventeranno 150 da fine Marzo.
I biocarburanti sono un grande problema e contengono comunque una grande quantità di sostanza derivata dal petrolio. Per produrli si alimenta la deforestazione e l'agricoltura intensiva. Inoltre questo non toglie le emissioni alla guida e quelle causate dalla produzione del carburante. L'unico vantaggio dei biocarburanti è la riduzione del petrolio usato come materia prima (riduzione comunque molto contenuta).
Insomma, una completa fregatura ed Eni è famosa per le sue campagne mediatiche di greenwashing con le quali riesce a far passare per ecologici dei prodotti e dei servizi che non lo sono affatto.
@@TvVerde è già disponibile in Italia da pochi giorni il nuovo rivoluzionario Biodiesel di ENI 100% vegetale non in contrasto con la catena alimentare. Informati! Finalmente siamo sulla buona strada!
In quanto combustibile, anche il biodiesel emette comunque gas serra durante la fase di combustione e la sua produzione ha comunque un impatto elevato. Purtroppo Eni è molto brava nel marketing: anni fa venne sanzionata per una campagna pubblicitaria proprio sul biodiesel.
@@TvVerde non resta altro che attendere per capire come si evolverà la situazione del diesel che vuoi o non vuoi regge ancora l’economia mondiale. Non riesco ad immaginare una nave o un trattore elettrico…Sinceramente non riesco nemmeno ad immaginare città piene di colonnine che servirebbero per ricaricare tutti i veicoli in circolazione, uno scenario surreale. Ciò che è ideologicamente e teoricamente corretto non è detto che lo sia anche a livello pratico.
@@saragonix Le navi potrebbero andare ad idrogeno o ad e-fuel, così pure gli aerei e tutte quelle soluzioni non elettrificabili. Se pensi che sul mercato già esistono camion elettrici fino oltre le 4,5T seppur per un'autonomia intorno ai 300Km, anche i trattori potrebbero essere elettrificati.
Se per te la sosta è spegnere il motore da qualche parte e vaff... quello è un conto. Se invece correttamente consideri la sosta di un'auto all'interno del perimetro pitturato di un posto auto come ogni comune cristiano, basta una colonnina per ogni posto auto e non sempre serve che ci si perda a ricaricare.
Mio fratello di 7 anni fa calcoli migliori
Mostra a tuo fratello i dati esposti nel video e chiedigli di effettuare dei calcoli che confutino i nostri risultati... Siamo curiosi
tutte bufale
@@GiuseppeSim Dimostralo! Argomenta questa tua affermazione
E' di questi giorni la notizia che dal 2035 non ci saranno più auto a motore termico, io non ci credo!
Con questa novità a breve si aprirà una campagna di propaganda assidua dove tenteranno di distorcere la realtà, nascondere la verità e divulgare "quanto è bella e quanto è comoda la macchina elettrica" e dove le menti più deboli si piegheranno all' acquisto. Niente di più sbagliato acquistare una macchina elettrica ORA! non siamo ancora nell'era "elettrica" siamo solo nell'era di transizione che vedrà le vere macchine elettriche tra 25 anni.
Le multinazionali faranno di tutto per venderle rendendole appetitose ma sarà travisato il fatto che la manutenzione dopo 4 anni costerà un'occhio della testa! Lo sapete che i motori elettrici sviluppano più cavalli di quelli termici? Ebbene, questo comporterà una tassa futura molto salata. tante cose non si dicono sull' elettrico ma basta sentire il silenzio per accorgersi della trappola.
Beh, nel video trattiamo solo l'argomento del suo impatto ambientale confrontandolo con quello delle auto a combustione e con le auto ad idrogeno mettendo in evidenza un effettivo vantaggio dell'auto elettrica.
Mi potresti spiegare quale sarebbe il costo esorbitante che avrei dovuto sostenere 4 anni fa con la mia auto elettrica di 8 anni? Visto che ad insegnare a chi l'elettrica la possiede sono coloro che non l'hanno mai avuta
Non è video molto affidabile sui dati di emissione CO2 per produzione energia, perché in Italia nemmeno a mezzogiorno di un giugno abbiamo un sistema elettrico da 200g CO₂eq/kWh
Inoltre l'auto elettrica non la carichi solo a mezzogiorno di giugno ma anche la sera e attualmente (giugno 2023) arriviamo a 400 gCO₂eq/kWh
Ed è proprio per venire incontro a polemiche sterili come questa che per i calcoli delle emissioni abbiamo utilizzato il valore di 400g di Co2 per kWh prodotto.
Ad ogni modo il valore a mezzo giorno di ieri (8 giugno 2023) era esattamente di 252g di Co2 per ogni kWh, ma negli ultimi weekend siamo arrivati anche a valori inferiori attorno ai 170g di Co2
Inoltre nell'esatto momento in cui ha scritto il suo commento il mix energetico italiano era sostenuto dal 57,31% di energia da fonti rinnovabili.
Il nostro video dimostra appositamente come l'auto elettrica sia conveniente con calcoli basati solo sul valore di 400g di Co2 per ogni kWh. Più il mix energetico migliora e più la convenienza aumenta. La ringraziamo per aver validato l'affidabilità del nostro video confermando anche lei il valore medio di 400g di Co2 per ogni kWh prodotto in Italia. 😉
@@TvVerde vero, chiedo scusa ho fissato erroneamente i 200g ma erano riferiti ad altro
Non hanno nulla di ecologico e vedremo col riciclo delle batterie
Ciao, nel video parliamo anche del riciclo delle batterie!
Bravissimo, alla facci degli ignoranti detrattori dell elettrica!!!
Le Batterie dove le smaltite una volta scariche che sono da sostituire e a che costi ma andate guardare gli inquinamenti in questo paese dite tutti la stessa lezione, ma il traffico aereo dove lo lasciate, li fate a batteria anche quelli? Smettetela con questo inquinamento sono una goccia nel mare, ce ben altro qui altro che inquinamento, ma lo so dovete dire tutti la stessa lezione per interessi, che vi dicono di dire, ci voleva tutto sto sistema ridicolo per arrivare a tutto cio? Ma chi crede a ste Robe e', un bel fesso, poi ognuno la pensa come vuole, infatti si e'visto con L'IDIOZIA che va avanti DA quasi quattro anni.
Consigliamo di riguardare il video perché viene spiegato chiaramente il processo di riciclaggio delle batterie. I costi del riciclaggio delle batterie sono sostenuti dalla rivendita dei materiali ottenuti e non variano rispetto ad un veicolo tradizionale.
Nel video parliamo dell'impatto dell'auto elettrica confrontandola ai veicoli tradizionali, ma nessuno ha mai detto che sono l'unica e definita soluzione all'inquinamento. Se guardate sul nostro canale potrete trovare altri video che parlano di ogni problema ambientale dalla plastica nei mari al riscaldamento globale.
Ma voi con questo elettrico stäte solo agevolando la Cina, non vi capisco proprio, a casa mia mai e poi mai arrivera'un'auto elettrica per tanti motivi una volta che ce l'hai avrai tanti di quei grattacapi a non finire