Simpaticissima la Dott.ssa Marinelli ❤ Vera luce per l'anima e per l'intelletto. Grazie mille e complimenti agli organizzatori della parrocchia Ss Maria Mediatrice 👏🏻🎉
"La sindone è un' ICONA". Sapete chi lo ha detto ? Papa B. XVI in visita a Torino ... Icona significa DISEGNO. La sindone NON è una reliquia ma solo un furbo disegno. Lo sapeva bene il Papa...che non aveva nessun dubbio sulla sua falsità.
@@luipix303 Guarda che del vaticano si può dire tutto ma non che siano scemi: e che sia un falso è evidente al di là del ragionevole dubbio a chiunque abbia un QI appena superiore a quello di una medusa o abbia fatto almeno la II media.
Questo video per me e' assolutamente meraviglioso, Grazie Prof.ssa Marinelli del suo grande impegno ed amore in quello che fa. Grazie Signore Gesu' per tutto... grazie ❤❤❤
"La sindone è un' ICONA". Sapete chi lo ha detto ? Papa B. XVI in visita a Torino ... Icona significa DISEGNO. La sindone NON è una reliquia ma solo un furbo disegno. Lo sapeva bene il Papa...che non aveva nessun dubbio sulla sua falsità.
@RossanoRocchio Le do ragione: mi saprà perciò spiegare come mai l'impronta non mostri alcuna dilatazione quando il telo vien steso su un tavolo, no? Altrimenti, non spiegando questo fatto, l'autenticità è un assurdo controsenso.
Il monastero di Montevergine è stato peraltro fondato da un santo abate benedettino,San Guglielmo da Vercelli (o da Montevergine). Bellissima lezione dott.ssa. Marinelli. Ce ne regali tante altre. Ascoltarla è un piacere.
Spero che questo mio disappunto sull'ipotesi espressa dalla sig. Marinelli sul Volto Santo di Manoppello ritenendolo un dipinto non venga eliminato. La signora, in quanto non esperta di opere d'arte, deve sapere che ogni dipinto col passare dei secoli si rovina per via degli agenti atmosferici: il collante incomincia ad annerire perdendo aderenza sul supporto; i pigmenti ad acquerello sbiadiscono; i colori a tempera anneriscono per ossidazione (come è successo alla copia della Veronica che si trova a Roma nella basilica di San Pietro) mentre i pigmenti ad olio prima si screpolano e poi si staccano. Ogni dipinto, dunque, col passare di tantissimi anni inevitabilmente si deteriora con l'impatto dell'aria, della luce e dell'umidità. Il Volto Santo, invece, dopo cinque secoli che si trova a Manoppello non ha ancora subito alcuna minima forma di degrado. E il motivo lo possiamo trovare nell'Inno "Salve, Sancta Facies" che fu composto da papa Giovanni XXII (1316-1334): ...Salve, gemma nobile, vera margherita di virtù celesti perfettamente ornata, non da mano dipinta scolpita o rifinita: Ciò sa il Sommo Dio che ti creò siffatta. Quel color celeste che in te splende rimane nel medesimo stato senza cambiare, né il passar del tempo lo impallidisce. Ti fece il re della gloria che non può fallire. Tu non conosci disfacimento e conservi incorrotto ciò che il cristiano a te consacra; tu cambi in gaudio il pianto e il lutto: fa’ che vedendoti s’aumenti in noi la grazia... Ciò significa allora che la reliquia di Manoppello è la vera "Veronica" che nel medioevo era considerata dalla Chiesa Cattolica la reliquia più importante per la cristianità e che molto probabilmente sparì da Roma alcuni giorni prima del sacco dei Lanzichenecchi avvenuto nel 1527.
@@umbertobertoccbi1565 Buonasera, Non c'è ombra di dubbio che il Volto Santo di Manoppello sia la Veronica romana. Questo glielo posso assicurare da ricercatore che si occupa di questa reliquia dal 1999. E non a caso se ne occupò anche il più famoso docente universitario al mondo in Iconologia e Storia dell'Arte che rispondeva al nome di P. Heinrich Pfeiffer.
Ho appena ascoltato , sempre su RUclips, la conferenza che si è tenuta ieri sulla Sindone e mi chiedo come sia possibile che nessuno sappia rispondere a tono il tizio galrlaschelli e suoi sodali quando parlano delle riproduzioni fatte in laboratorio per screditare e umuliare chi sostiene cose assai diverse da loro... hanno una spocchiosità che non si sopporta!
secondo me non è questone di non saper rispondere, ma che non si vuole, perchè le obiezioni del CICAP sono talmente risibili che si commentano da sole.
"La sindone è un' ICONA". Sapete chi lo ha detto ? Papa B. XVI in visita a Torino ... Icona significa DISEGNO. La sindone NON è una reliquia ma solo un furbo disegno. Lo sapeva bene il Papa...che non aveva nessun dubbio sulla sua falsità.
@@centrostudi5565 Sarebbero, scusi? In cosa sarebbe così diversa la replica di Garlaschelli da quella di Torino? E poi, è inutile che sfuggiate il punto che demolisce ogni pretesa autenticista: la figura è incompatibile con un corpo che si presume (sottolineo si presume) sia stato coperto o avvolto in un telo.
La datazione al radiocarbonio la posiziona al 13/14 esimo secolo. Inoltre combacia anche il tipo di trama utilizzata per fabbricare il tessuto sempre 13/14 esimo secolo.
La datazione su stoffa non è corretta al 100% in quanto per le analisi e i test sono stati utilizzate piccole parti prese dallester estremo del lenzuolo, che ha avuto nell'arco del tempo mutazioni dovute ai vari incendi subiti
@@VittorioDeVito-s7h assolutamente no! Al massimo può sbagliare di un centinaio di anni, inoltre il tipo di tessuto è quello tipico medievale. Non esistevano lenzuola così lunghe 2000 anni, venivano cucite assieme! La prova al radio carbonio è stata ripetuta in più parti del tessuto e l’esito è sempre stato lo stesso: anno 1300-1400 che coincide “casualmente”con le prime notizie sulla sindone. È notoriamente un falso, solo i credenti cercano scuse per credere in questo falso. Per credere in Dio non servono pezzi di stoffa!
@@Shinetop Che sia un falso, non vi è dubbio, ma non è vero che il test del radiocarbonio sia stato ripetuto su più parti del tessuto. Non era necessario: le perizie effettuate da esperti in tessuti antichi prima di decidere dove tagliare il pezzo, stabilirono che il tessuto è omogeneo, non vi sono rammenti e ogni punto è rappresentativo di tutto il telo. Alla perizia erano presenti pure 5 tecnici dei laboratori di datazione.
@ no io intendevo che quando si fa il test al radiocarbonio lo si fa si più pezzetti contemporaneamente per evitare errori. Non intendevo che fosse stato ripetuto più volte nel corso degli anni.
@@Shinetop Avevo frainteso: scusa: avevo capito che affermassi di più esami svolti nel tempo su reperti prelevati da più punti. Naturalmente si pensò di prelevare da più parti del telo, ma (soprattutto per essere meno invasivi possibile) i periti tessili e i tecnici dei laboratori stabilirono non fosse necessario essendo il telo omogeneo e tessuto in un pezzo unico da un singolo telaio. Poi, naturalmente coloro che abbaiano su rammendi "invisibili" (che vedono solo loro) e quant'altro, il telo non l'hanno mai periziato e forse, neanche mai visto dal vivo se non in ostensioni pubbliche.
Prego vedere al sito "la Sindone documentario" (sito presso a caso per motivi di lunghezza testo) secondo commento del 5 aprile 2023 in riguardo al Flash nucleare. Grazie
Nella nuova collocazione, in caso di un disgraziato nuovo incendio, non si potrà più spaccare il vetro a martellate senza danneggiare anche la Sindone.
La tipologia di tessitura a chevron o a spina di pesce è apparsa nel 14 secolo, la torcitura del filo è una tipologia risalente al 14 secolo, il telaio in grado di tessere teli di quelle dimensioni è stato inventato nel 14 secolo. Papà Clemente VII aveva permesso l'ostensione a patto che fosse comunicato che si trattava di un falso creato da un artista. Serve altro?
Tanto difficile rifare il test?😮 Non è rilevante che all' ingresso nella tomba vengono solo trovate le bende e il sudario che era posto sul volto ripiegato in un angolo. Non vi è traccia della sindone.
@antonio27000 No. Rifare il C14 costituirebbe un precedente difficilissimo da gestire. Significherebbe dar credito alle ridicole ma rumorose contestazioni di quattro esaltati che, avendola avuta vinta una prima volta, non si fermerebbero più.
@@umbertobertoccbi1565 fra sembrare ed essere c'è di mezzo il mare . Si nota benissimo che dove il telo non toccava il volto non c'è impronta ..li dove dovrebbe essere deformato c'è mancanza di immagine ecco tutto
@@Simone_songwriter Non è che non deve esserci impronta, e che l'impronta sarebbe deformata al massimo., è un esperimento semplicissimo, se io mi dipingo interamente la faccia e ci appoggio sopra un telo bianco l'impronta che lascio è larga e deformata, questo perchè la faccia e la testa hanno un volume mentre il telo è piatto, però le immagini della sindone sono piatte come un dipinto, da qui la domanda iniziale.
Si può unicamente sperare nell'onestà intellettuale di chi studia la Sindone e, con analoga autorevolezza accademica, giunge a conclusioni diametralmente opposte in pratica su ogni punto.. Diventa pertanto impossibile per il semplice spettatore districarsi in questo ginepraio.. Sono a dir poco discutibili, ad esempio, le presunte tracce di monetine coniate da Pilato che il Prof. Bollone avrebbe individuato sul sopracciglio del volto sindonico.. E per restare a quanto illustrato nel video.. al minuto 59.20 si fa riferimento alla copia ottenuta da Garlaschelli. La Prof.ssa Marinelli afferma : "Garlaschelli dice che un falsario avrebbe potuto crearla così, ma non l'ha fatta cosi perché non e' un falso.." E sulla base di cosa può sostenere con certezza assoluta, da un punto di vista scientifico, una posizione del genere? Le caratteristiche microscopiche individuate e issate come baluardo invalicabile dal Prof. Fanti sono analoghe a quelle della copia di Garlaschelli? La domanda da porsi, a mio avviso, è questa. E se la risposta è sì bisognerebbe arrendersi all'evidenza e accettare questa reliquia come un falso.. astutissimo, meraviglioso, affascinante.. ma pur sempre un falso. La fede è fede, e non necessita di altro.
mi sa che lei viva del pregiudizio. La mole di prove che c'è a favore dell'autenticità non ha nessun riscontro con le tesi opposte. Per convincersi, ci sono queste due ore di conferenza, e le centinaia di testi e ricerche. Che lei non ha letto, s'intende.
Ed infatti le caratteristiche microscopiche-chimico-fisiche e fotografiche della Sindone, evidenziate nello studio scientifico degli scienziati statunitensi dello STURP e in tanti altri studi successivi, sono uniche e ad oggi non riprodotte da nessuno. I tentativi goffi e ripetuti ed inutili di Garlaschelli di riprodurre la Sindone non hanno raggiunto neanche lontanamente la somiglianza delle particolari ed uniche caratteristiche che sono presenti nella Sindone. Solo gli scienziati dell'ENEA di Frascati hanno potuto riprodurre delle microscopie ossidazioni su tessuto di lino tramite un laser ad eccimeri soltanto simili alle ossidazioni che compongono la complessa immagine della Sindone. Se si vuole essere onesti e senza preconcetti ostinatamente contrari bisogna ammettere che oggi nell'era moderna e super tecnologica e con i potenti mezzi a disposizione non è stato possibile riprodurre e quindi falsificare la Sindone. Se poi si vuole essere a tutti i costi contrari alla veridicità della Sindone è un altro discorso. Chissà come ha avrà fatto il falsario del 1260 ad essere più bravo di Garlaschelli!!! Bisogna accettare e arrendersi all'evidenza che ad oggi il mistero della formazione dell'immagine della Sindone rimane appunto un mistero.
@@centrostudi5565 Le assicuro che è assolutamente fuori strada. Ho letto e ascoltato numerosi pareri, a favore e contro ( conferenze di analoga durata, con accademici altrettanto autorevoli..). Ciò che trovo sconfortante è appunto questo, accorgersi cioè che sul tema Sindone il mondo scientifico riesce letteralmente a spaccarsi in due, e di conseguenza a delegittimarsi . Ecco perché non posso che appellarmi all'onestà intellettuale di chi afferma le sue tesi. Sono credente, per inciso, ma l'argomento in questione mi lascia perplesso. Tutto qui. Saluti.
"La sindone è un' ICONA". Sapete chi lo ha detto ? Papa B. XVI in visita a Torino ... Icona significa DISEGNO. La sindone NON è una reliquia ma solo un furbo disegno. Lo sapeva bene il Papa...che non aveva nessun dubbio sulla sua falsità.
E tu, che ovviamente non credi solo perchè pensi di sapere tutto, mi puoi rispondere: da quando in qua un signore, anche se papa, ha più conoscenze di uno scienziato? E poi, come mai questo papa, che secondo te non crede alla Sindone, è ritratto mentre la bacia?
"La sindone è un' ICONA". Sapete chi lo ha detto ? Papa B. XVI in visita a Torino ... Icona significa DISEGNO. La sindone NON è una reliquia ma solo un furbo disegno. Lo sapeva bene il Papa...che non aveva nessun dubbio sulla sua falsità.
Grazie infinite davvero Dottoressa Emanuela! Da riascoltare più volte e diffondere.
Grazie ❤
Sempre grazie Emanuela per i tuoi studi e per la passione per la …Sinode!💓
Simpaticissima la Dott.ssa Marinelli ❤ Vera luce per l'anima e per l'intelletto. Grazie mille e complimenti agli organizzatori della parrocchia Ss Maria Mediatrice 👏🏻🎉
Pienamente d’accordo. Eccezionale il sito VERITÀ UNIVERSALE
"La sindone è un' ICONA". Sapete chi lo ha detto ? Papa B. XVI in visita a Torino ... Icona significa DISEGNO. La sindone NON è una reliquia ma solo un furbo disegno. Lo sapeva bene il Papa...che non aveva nessun dubbio sulla sua falsità.
@@luipix303 Guarda che del vaticano si può dire tutto ma non che siano scemi: e che sia un falso è evidente al di là del ragionevole dubbio a chiunque abbia un QI appena superiore a quello di una medusa o abbia fatto almeno la II media.
Questo video per me e' assolutamente meraviglioso,
Grazie Prof.ssa Marinelli del suo grande impegno ed amore in quello che fa.
Grazie Signore Gesu' per tutto... grazie ❤❤❤
Straordinario lavoro di ricerca scientifica!!!!! Grazie!!!!!❤🧡💛❤❤
Grazie Dottoressa !!! che Dio la benedica !!!
Bellissima esposizione, grazie!
Grazie di cuore professoressa
Grazie mille
Troppo forte la Dottoressa!
Come si fa a non credere dopo tante prove❤❤❤grazie profssa😅
Come si fa a credere dopo tante prove
"La sindone è un' ICONA". Sapete chi lo ha detto ? Papa B. XVI in visita a Torino ... Icona significa DISEGNO. La sindone NON è una reliquia ma solo un furbo disegno. Lo sapeva bene il Papa...che non aveva nessun dubbio sulla sua falsità.
@RossanoRocchio Le do ragione: mi saprà perciò spiegare come mai l'impronta non mostri alcuna dilatazione quando il telo vien steso su un tavolo, no? Altrimenti, non spiegando questo fatto, l'autenticità è un assurdo controsenso.
Quali prove?
Lei conosce cosa ha detto papà BXVI davanti la sindone?
Il monastero di Montevergine è stato peraltro fondato da un santo abate benedettino,San Guglielmo da Vercelli (o da Montevergine). Bellissima lezione dott.ssa. Marinelli. Ce ne regali tante altre. Ascoltarla è un piacere.
non sono capace di ringraziare ma con profondo rispetto La saluto dr.ssaMarinelli
Gloria a te o Cristo. Amen ❤
Esaustiva la dott.ssa, questa è storia
Molto bello, ma nessuno parla mai degli studi di Giuseppe Maria Catalano sulla geometria proiettiva e gli altri oggetti che sembrerebbero presenti
Spero che questo mio disappunto sull'ipotesi espressa dalla sig. Marinelli sul Volto Santo di Manoppello ritenendolo un dipinto non venga eliminato.
La signora, in quanto non esperta di opere d'arte, deve sapere che ogni dipinto col passare dei secoli si rovina per via degli agenti atmosferici: il collante incomincia ad annerire perdendo aderenza sul supporto; i pigmenti ad acquerello sbiadiscono; i colori a tempera anneriscono per ossidazione (come è successo alla copia della Veronica che si trova a Roma nella basilica di San Pietro) mentre i pigmenti ad olio prima si screpolano e poi si staccano.
Ogni dipinto, dunque, col passare di tantissimi anni inevitabilmente si deteriora con l'impatto dell'aria, della luce e dell'umidità. Il Volto Santo, invece, dopo cinque secoli che si trova a Manoppello non ha ancora subito alcuna minima forma di degrado. E il motivo lo possiamo trovare nell'Inno "Salve, Sancta Facies" che fu composto da papa Giovanni XXII (1316-1334):
...Salve, gemma nobile,
vera margherita
di virtù celesti
perfettamente ornata,
non da mano dipinta
scolpita o rifinita:
Ciò sa il Sommo Dio
che ti creò siffatta.
Quel color celeste
che in te splende
rimane nel medesimo
stato senza cambiare,
né il passar del tempo
lo impallidisce.
Ti fece il re della gloria
che non può fallire.
Tu non conosci disfacimento
e conservi incorrotto
ciò che il cristiano
a te consacra;
tu cambi in gaudio
il pianto e il lutto:
fa’ che vedendoti
s’aumenti in noi la grazia...
Ciò significa allora che la reliquia di Manoppello è la vera "Veronica" che nel medioevo era considerata dalla Chiesa Cattolica la reliquia più importante per la cristianità e che molto probabilmente sparì da Roma alcuni giorni prima del sacco dei Lanzichenecchi avvenuto nel 1527.
Non può assolutamente essere quella del sacco di Roma del 1527.
@@umbertobertoccbi1565 Buonasera, Non c'è ombra di dubbio che il Volto Santo di Manoppello sia la Veronica romana. Questo glielo posso assicurare da ricercatore che si occupa di questa reliquia dal 1999. E non a caso se ne occupò anche il più famoso docente universitario al mondo in Iconologia e Storia dell'Arte che rispondeva al nome di P. Heinrich Pfeiffer.
@@antonioteseo3491 Se il velo è arrivato a Manoppello nel 1506 come fa ad essere quello del sacco di Roma del 1527?
GBY Emanuela Marinelli Jesus is lord 🙏👑❤️🔥🕊️
1:44 Come morte ingiusta?
Ho appena ascoltato , sempre su RUclips, la conferenza che si è tenuta ieri sulla Sindone e mi chiedo come sia possibile che nessuno sappia rispondere a tono il tizio galrlaschelli e suoi sodali quando parlano delle riproduzioni fatte in laboratorio per screditare e umuliare chi sostiene cose assai diverse da loro... hanno una spocchiosità che non si sopporta!
secondo me non è questone di non saper rispondere, ma che non si vuole, perchè le obiezioni del CICAP sono talmente risibili che si commentano da sole.
"La sindone è un' ICONA". Sapete chi lo ha detto ? Papa B. XVI in visita a Torino ... Icona significa DISEGNO. La sindone NON è una reliquia ma solo un furbo disegno. Lo sapeva bene il Papa...che non aveva nessun dubbio sulla sua falsità.
@@luipix303 penso che non hai capito veramente un caiser
@@centrostudi5565 Sarebbero, scusi? In cosa sarebbe così diversa la replica di Garlaschelli da quella di Torino? E poi, è inutile che sfuggiate il punto che demolisce ogni pretesa autenticista: la figura è incompatibile con un corpo che si presume (sottolineo si presume) sia stato coperto o avvolto in un telo.
@@gabrielenicoletti924 Infatti si scrive Kaiser, ma non si preoccupi, all'inferno l'ignoranza è ben vista. amen
La datazione al radiocarbonio la posiziona al 13/14 esimo secolo. Inoltre combacia anche il tipo di trama utilizzata per fabbricare il tessuto sempre 13/14 esimo secolo.
La datazione su stoffa non è corretta al 100% in quanto per le analisi e i test sono stati utilizzate piccole parti prese dallester estremo del lenzuolo, che ha avuto nell'arco del tempo mutazioni dovute ai vari incendi subiti
@@VittorioDeVito-s7h assolutamente no! Al massimo può sbagliare di un centinaio di anni, inoltre il tipo di tessuto è quello tipico medievale. Non esistevano lenzuola così lunghe 2000 anni, venivano cucite assieme! La prova al radio carbonio è stata ripetuta in più parti del tessuto e l’esito è sempre stato lo stesso: anno 1300-1400 che coincide “casualmente”con le prime notizie sulla sindone. È notoriamente un falso, solo i credenti cercano scuse per credere in questo falso. Per credere in Dio non servono pezzi di stoffa!
@@Shinetop Che sia un falso, non vi è dubbio, ma non è vero che il test del radiocarbonio sia stato ripetuto su più parti del tessuto. Non era necessario: le perizie effettuate da esperti in tessuti antichi prima di decidere dove tagliare il pezzo, stabilirono che il tessuto è omogeneo, non vi sono rammenti e ogni punto è rappresentativo di tutto il telo. Alla perizia erano presenti pure 5 tecnici dei laboratori di datazione.
@ no io intendevo che quando si fa il test al radiocarbonio lo si fa si più pezzetti contemporaneamente per evitare errori. Non intendevo che fosse stato ripetuto più volte nel corso degli anni.
@@Shinetop Avevo frainteso: scusa: avevo capito che affermassi di più esami svolti nel tempo su reperti prelevati da più punti. Naturalmente si pensò di prelevare da più parti del telo, ma (soprattutto per essere meno invasivi possibile) i periti tessili e i tecnici dei laboratori stabilirono non fosse necessario essendo il telo omogeneo e tessuto in un pezzo unico da un singolo telaio. Poi, naturalmente coloro che abbaiano su rammendi "invisibili" (che vedono solo loro) e quant'altro, il telo non l'hanno mai periziato e forse, neanche mai visto dal vivo se non in ostensioni pubbliche.
Prego vedere al sito "la Sindone documentario" (sito presso a caso per motivi di lunghezza testo) secondo commento del 5 aprile 2023 in riguardo al Flash nucleare. Grazie
❤
nei text messages MSM non funziona piu' la foto del video quando si manda la link quindi non pagate youtube per quel che non vi da
Nella nuova collocazione, in caso di un disgraziato nuovo incendio, non si potrà più spaccare il vetro a martellate senza danneggiare anche la Sindone.
Le sante reliquie non si possono danneggiare, altrimenti vorrebbe dire che sono false.
Tutto questo per un pezzo di stoffa del 1300. Ma poi chi paga
La tipologia di tessitura a chevron o a spina di pesce è apparsa nel 14 secolo, la torcitura del filo è una tipologia risalente al 14 secolo, il telaio in grado di tessere teli di quelle dimensioni è stato inventato nel 14 secolo. Papà Clemente VII aveva permesso l'ostensione a patto che fosse comunicato che si trattava di un falso creato da un artista. Serve altro?
Il racconto della morte più terrificante di tutta la storia umana.
@papaolografico2837: sono d'accordo: soprattutto sul fatto che è un racconto che non ha a che fare con fatti reali.
Tanto difficile rifare il test?😮 Non è rilevante che all' ingresso nella tomba vengono solo trovate le bende e il sudario che era posto sul volto ripiegato in un angolo. Non vi è traccia della sindone.
@antonio27000 No. Rifare il C14 costituirebbe un precedente difficilissimo da gestire. Significherebbe dar credito alle ridicole ma rumorose contestazioni di quattro esaltati che, avendola avuta vinta una prima volta, non si fermerebbero più.
La sindone è un falso medievale.
Non spiega come faceva il tessuto a levitare perfettamente steso sopra il corpo.
Ma che vuole dire
@@Simone_songwriter Che se si stende un lenzuolo su un corpo si otterrà un immagine deformata, l'immagine invece sembra un dipinto.
@@umbertobertoccbi1565 fra sembrare ed essere c'è di mezzo il mare . Si nota benissimo che dove il telo non toccava il volto non c'è impronta ..li dove dovrebbe essere deformato c'è mancanza di immagine ecco tutto
@@Simone_songwriter Non è che non deve esserci impronta, e che l'impronta sarebbe deformata al massimo., è un esperimento semplicissimo, se io mi dipingo interamente la faccia e ci appoggio sopra un telo bianco l'impronta che lascio è larga e deformata, questo perchè la faccia e la testa hanno un volume mentre il telo è piatto, però le immagini della sindone sono piatte come un dipinto, da qui la domanda iniziale.
@@umbertobertoccbi1565 il problema è che volete spiegare la sindone per forza con un dipinto quale non è.
Si può unicamente sperare nell'onestà intellettuale di chi studia la Sindone e, con analoga autorevolezza accademica, giunge a conclusioni diametralmente opposte in pratica su ogni punto..
Diventa pertanto impossibile per il semplice spettatore districarsi in questo ginepraio..
Sono a dir poco discutibili, ad esempio, le presunte tracce di monetine coniate da Pilato che il Prof. Bollone avrebbe individuato sul sopracciglio del volto sindonico..
E per restare a quanto illustrato nel video.. al minuto 59.20 si fa riferimento alla copia ottenuta da Garlaschelli. La Prof.ssa Marinelli afferma : "Garlaschelli dice che un falsario avrebbe potuto crearla così, ma non l'ha fatta cosi perché non e' un falso.." E sulla base di cosa può sostenere con certezza assoluta, da un punto di vista scientifico, una posizione del genere?
Le caratteristiche microscopiche individuate e issate come baluardo invalicabile dal Prof. Fanti sono analoghe a quelle della copia di Garlaschelli? La domanda da porsi, a mio avviso, è questa.
E se la risposta è sì bisognerebbe arrendersi all'evidenza e accettare questa reliquia come un falso..
astutissimo, meraviglioso, affascinante.. ma pur sempre un falso.
La fede è fede, e non necessita di altro.
mi sa che lei viva del pregiudizio. La mole di prove che c'è a favore dell'autenticità non ha nessun riscontro con le tesi opposte. Per convincersi, ci sono queste due ore di conferenza, e le centinaia di testi e ricerche. Che lei non ha letto, s'intende.
Ed infatti le caratteristiche microscopiche-chimico-fisiche e fotografiche della Sindone, evidenziate nello studio scientifico degli scienziati statunitensi dello STURP e in tanti altri studi successivi, sono uniche e ad oggi non riprodotte da nessuno. I tentativi goffi e ripetuti ed inutili di Garlaschelli di riprodurre la Sindone non hanno raggiunto neanche lontanamente la somiglianza delle particolari ed uniche caratteristiche che sono presenti nella Sindone. Solo gli scienziati dell'ENEA di Frascati hanno potuto riprodurre delle microscopie ossidazioni su tessuto di lino tramite un laser ad eccimeri soltanto simili alle ossidazioni che compongono la complessa immagine della Sindone. Se si vuole essere onesti e senza preconcetti ostinatamente contrari bisogna ammettere che oggi nell'era moderna e super tecnologica e con i potenti mezzi a disposizione non è stato possibile riprodurre e quindi falsificare la Sindone. Se poi si vuole essere a tutti i costi contrari alla veridicità della Sindone è un altro discorso. Chissà come ha avrà fatto il falsario del 1260 ad essere più bravo di Garlaschelli!!! Bisogna accettare e arrendersi all'evidenza che ad oggi il mistero della formazione dell'immagine della Sindone rimane appunto un mistero.
@@centrostudi5565 Le assicuro che è assolutamente fuori strada. Ho letto e ascoltato numerosi pareri, a favore e contro ( conferenze di analoga durata, con accademici altrettanto autorevoli..). Ciò che trovo sconfortante è appunto questo, accorgersi cioè che sul tema Sindone il mondo scientifico riesce letteralmente a spaccarsi in due, e di conseguenza a delegittimarsi . Ecco perché non posso che appellarmi all'onestà intellettuale di chi afferma le sue tesi. Sono credente, per inciso, ma l'argomento in questione mi lascia perplesso. Tutto qui. Saluti.
"La sindone è un' ICONA". Sapete chi lo ha detto ? Papa B. XVI in visita a Torino ... Icona significa DISEGNO. La sindone NON è una reliquia ma solo un furbo disegno. Lo sapeva bene il Papa...che non aveva nessun dubbio sulla sua falsità.
E tu, che ovviamente non credi solo perchè pensi di sapere tutto, mi puoi rispondere: da quando in qua un signore, anche se papa, ha più conoscenze di uno scienziato? E poi, come mai questo papa, che secondo te non crede alla Sindone, è ritratto mentre la bacia?
in effetti come dice un commentatore al minuto 59.20 dà per scnntato ciò che nn puo' esserlo, e nn smentisce quindi garlaschelli..ahia
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"La sindone è un' ICONA". Sapete chi lo ha detto ? Papa B. XVI in visita a Torino ... Icona significa DISEGNO. La sindone NON è una reliquia ma solo un furbo disegno. Lo sapeva bene il Papa...che non aveva nessun dubbio sulla sua falsità.
LEI STA' DICENDO UNA COSA TOTALMENTE FALSA.