Il lavoro del programmatore è appena morto? (Devin AI)
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- Опубликовано: 13 сен 2024
- #coding #programming #devinai
Il futuro del lavoro nel settore della programmazione è appena cambiato in maniera epocale. Con i continui licenziamenti in ambito big tech e l'avvento di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale, questo lavoro è sicuramente cambiato nel corso degli anni. Grazie all'IAsiamo sicuramente riusciti a semplificare il nostro lavoro ma l'impatto che avrà Devin AI sulle prospettive lavorative dei programmatori sono enormi. Dalla codifica automatizzata alla gestione dei progetti, scopriremo come questa tecnologia sta ridefinendo le dinamiche del settore. E voi cosa ne pensate?
Cosa potrà succedere tra qualche anno?
La cosa che mi fa più paura è ciò che possono fare OGGI questi sistemi... cosa accadrà tra 5 anni? Ma soprattutto voi cosa ne pensate? Discutiamone nei commenti! A 2000 like sotto questo video chiamerò come ospite qui sul canale un mio amico ed ex compagno di università che ha fatto una carriera fulminante lavorando con lo stato dell'arte della generative AI. Collabora con Google ed ha persino lavorato alla Nasa; Potrebbe piacervi come idea?
Dany, ti seguo da quando ho iniziato le superiori e grazie a te voglio fare ingegneria informatica( quest'anno la inizio), questa nuova AI è abbastanza inquietante, sarebbe interessante vedere un video sui lavori che in futuro sono a rischio grazie a queste AI, spero che tu legga il mio commento ti stimo tantissimo buona giornata
Non è interessante il tuo amico, che cosa può dirci ?
Tutto bene della IA, no problem con la IA, very good la NASA.
Se voi ingegneri informatici, non vi svegliate ad hackerare tutto ciò al meglio che possiate fare, ORA,
fra 10 anni sarete disoccupati perchè la IA avanza velocemente di anno in anno dato che gli investitori
vogliono velocizzarne lo sviluppo.
Quindi datevi da fare ORA anzichè starli a guardare come allocchi 😮 stupefatti.
Mi sa che i registi di film fantascienza/catastrofici avevano ragione anni fa che le macchine alla fine ci domineranno
Ho giá scritto un commento qui in proposito, anche se come spesso accade mister RUclips oscura i miei commenti, per cui credo non sia leggibile. Ritengo ( a ragion veduta) che AI essendo un produttore di concetti logico-matematici sia di fatto un attrezzo atto a superare il capitalismo (sistema economico Illogico e anarchico basato sullo sfruttamento dell'uomo su l'uomo) e ad aiutare i soggetti rivoluzionari comunisti a porre le basi del comunismo (sistema economico fondato sulla razionalitá e la scienza). Dato che AI "pensa " attraverso idee logico e NON é assoggettabile alle ideologie, se chiedessi alla AI quale sistema economico mondiale adottare per gli interessi della nostra specie , ti risponderebbe < il comunismo> . Giá testato diverse volte e attraverso differenti diagrammi. Quindi: Ben venga AI!
Sapremo come utilizzarla al meglio.
Il mio like ce l'hai già Dany...dajeee!!!😉💪🏼
Da sviluppatore, finché lavoro in Italia sto tranquillo. Qui va tutto 30 anni indietro quindi andrò in pensione prima che l'IA mi soppianti 🤣
Ho riso più del dovuto, ma hai ragione nel profondo 😂
Avrai la pensione?
Data la curva demografica ed il perenne deficit dell'INPS fossi in te non ci conterei troppo...
Concordo, voglio vedere l'AI parlare con clienti che parlano a malapena italiano e cambiano idea ogni 5 minuti...
@@bsoflv Questo è un'altro discorso 😆
@@rekix78😂
Direi che c’è da cagarsi sotto: se nessuno un giorno capirà più l’informatica perchè la faranno le macchine…allora dovremo fidarci ciecamente di queste…
E' giustissimo come ragionamento ma dubito che arriveremo a questo livello o almeno in parte. Se ci pensi e' un po' come la calcolatrice, nel senso che nessuno controlla piu' a mano se 435* 65466 e' giusto. Alla stessa maniera oggigiorno, se prendiamo la programmazione e escludiamo le AI c'e' un processo davvero simile. Vengono utilizzati codici e programmi di cui nessuno sa come funzionano sotto la scocca, anche se ad un attenta indagine si puo' sempre risalire alla fonte. Altro esempio? i linguaggi di programmazione che tutti conosciamo non sono altro che un'astrazione di Assembly (codice macchina con label testuali) e nella maggior parte dei casi non e' necessario arrivare a quel basso livello per capire cosa succede, a meno che non ci siano dei casi specifici. Stesso discorso con le AI , infatti si inizia gia' a parlare di XAI cioe' eXplanable AI che ti da' un output spiegando l'inferenza logica di come ci e' arrivata a quel risultato. Sarebbe veramente ma veramente MA VERAMENTE idiota fidarsi a caso delle AI e non capirci piu' niente .
Questo è il problema...tutti più ignoranti a seguire quello che faranno le macchine 😢😢😢
Questo non è detto, ed è l'esatto motivo per cui non seguire quello che ha detto il CEO di NVIDIA. L'informatica deve continuare ad essere studiata, analizzata, sperimentata. Nessun programmatore decente si fiderebbe a scatola chiusa di un programma scritto da una macchina (già ci fidiamo poco delle librerie)
Ci sono 2 tipi di sviluppatori.
-le scimmie
-i pionieri
I primi (di cui io faccio parte) cercano su google e se funziona funziona.
I secondi sono quelli che hanno scritto righe di codice per far funzionare chatgpt.
I primi verranno via via sostituiti. I secondo no. MAI
@@ladignita4318Vero! Però, se ad esempio prima servivamo 10 programmatori per sviluppare un Software, dopo ne serviranno 2 o 3 solo per controllare e verificare. Gli altri se ne vanno tutti a spasso...
Le macchine capiscono solo il codice binario. I vari linguaggi di programmazione sono strumenti che noi umani abbiamo sviluppato per facilitare il dialogo con le macchine. Attraverso l’introduzione di linguaggi di alto livello, simili al nostro modo di comunicare, abbiamo reso la programmazione sempre più accessibile. Stiamo ora compiendo il passo definitivo verso l’uso della lingua parlata come linguaggio di programmazione, rendendo possibile per chiunque impartire comandi in modo naturale, senza necessariamente essere uno sviluppatore. Triste per noi sviluppatori ma vero!
Tanti lavori anni fà sono stati sostituiti, ma ne sono comparsi anche di nuovi, quindi non bisogna preoccuparsi, ma adattarsi.
@@Sadyno Esatto sono d'accordo. Le macchine non avranno bisogno di umanizzare i linguaggi come abbiamo fatto noi umani e magari scopriremo che il codice binario è una cagata pazzesca.
@@Sadyno Della serie che un giorno un robot ci dirà: "ZITTO E REMA"
non è proprio cosi, quando te dai una stringa viene poi convertita fino ad arrivare al linguaggio macchina, se dei dai un idea all'ia e lei che vedrà come fare la cosa quale codice scrivere eccetera, di fatto non hai poi controllo specifico su quello che esegui
L’unico commento sensato qua sotto. In futuro ci sarà sempre meno interesse nella programmazione, ma chi saprà comunicare con le macchine a un livello più basso avrà sempre un modo in più di manipolare ogni macchina a proprio piacimento. Cosa che con i tool automatizzati non sarà mai possibile
Credo sia semplice follia continuare ad investire nella IA. Distruggerà l'economia e qualunque forma di equilibrio sociale. Dovremmo ribellarci a questo uso spasmodico dell' uso della IA. Il problema non sarà solo sulla programmazione, ma su tutta l'ingegneria, fisica, matematica, medicina, ecc .. è una mera illusione pensare che tutti diventeremo ricercatori. È molto probabile che la ricchezza sarà accessibile a pochissimi mentre tutti gli altri saranno obbligati a qualche forma di lavoro base. Nello scenario migliore diventeremo tutti come formiche con una regina IA che gestirà tutti.
Ma perché non siamo già formiche operaie al servizio di zio sam? Hanno già il monopolio su tutto…
Andrò a fare il panettiere 😂
Scherzi a parte, sono programmatore, ma utilizzo l'IA più per altri ambiti rispetto al'informatica e sono dell'idea che nonostante l'assottigliamento della differenza tra uomo e macchina, ci sarà sempre più di una cosa che l'uomo saprà fare rispetto a un IA (avere sentimenti concreti, una capacità di interpretare il contesto, con il giusto impegno, ecc.)
Per questo penso che la programmazione non possa essere completamente sostituita
Probabilmente hai ragione, ma con l'IA un programmatore potrebbe fare tranquillamente il lavoro che svolgerebbe un intero ufficio di programmatori dato che il grosso lo farebbero appunto gli algoritmi e l'umano a quel punto servirà per dare le giuste istruzioni.
Mmm non saprei, perché l'ia (una tecnologia che cresce esponenzialmente) dovrebbe sempre rimanere limitata sotto questo parametro rispetto all'uomo? Onestamente non penso ci sarà nessuna qualità che, prima o poi, le macchine non potranno sorpassare. Il nostro compito è capire che ruolo avremo noi esseri umani
Una cosa le macchine non potranno mai fare: scopareeeeeeee. -Maccio Capatonda
Ne riparleremo tra 1-5 anni
@@andreabassi4521esatto. Dovremo accettare di pagare lo scotto di una forma di vita più intelligente della nostra, convincerci di questo e godere massimamente di ogni beneficio che questo comporta. La conoscenza è principalmente uno di questi benefici. Purtroppo il prezzo da pagare se si vogliono superare i limiti umani della conoscenza è lasciare che un'altra forma di vita li superi al posto nostro e ci faccia dono di quello che scopre e perchè no, ci aiuti a superare i nostri limiti biologici. L'alternativa sarebbe viver come bruti, a spaccarsi la schiena, limitati nell'intelletto da una natura che aveva deciso che qua ci dovevamo fermare. È un atto di eroismo quello di scavalcare la natura. Io la leggo così. Porta dei rischi, ma da qua passa la via...
Sono un programmatore in pensione da quasi tre anni. Ecco, mi preoccupa l'IA che potrà sostituire i pensionati. Scherzi a parte: la piega che sta prendendo l'IA è molto brutta. Adesso come adesso è molto grezza e già ci si fida troppo. Prevedo quindi disastri a breve termine dovuti a scelte maldestre dell'IA, poi in seguito sì, bisognerà averne paura.
Io sono un developer e l Ai mi aiuta già oggi. Probabilmente un giorno coderá per me ma le mie skills rimangono
allora perché non riesce a darmi il codice giusto in javascript?
infatti continua a sbagliare, inciampa su semplici ragionamenti logici
Da laureato in filosofia che programma da un anno, senza chat gpt non sarei riuscito a fare metà delle cose che ho fatto, ma stessa cosa vale per il mio collega prossimo alla laurea in ingegneria informatica. Detto ciò, se le macchine ci tolgono dal lavoro ben venga, ma almeno per il momento una cosa è certa: il cliente non sa cosa vuole e come concretizzarlo, un mediatore con la macchina serve ancora. Se non programmeremo, detteremo le richieste al bot.
Significa che sei skid e basta 😅
sono un programmatore, non vedo l'ora di diventare medico/avvocato/fisico nucleare grazie ad una IA come i medici/avvocati/fisici potranno diventare programmatori 🤦🏻♂️
Io sono uno sviluppatore da 6 anni e sono riuscito a entrare in questo mondo dopo 8 anni trascorsi come commesso in una cartolibreria. Amo questo lavoro e ho lottato tanto per riuscire ad ottenerlo, ma ultimamente, proprio a causa dell'IA, mi viene sempre più spesso da pensare che forse il mio impiego precedente era più sicuro, anche se meno appagante. Penso seriamente di dover iniziare a sviluppare altre capacità, perché per come la vedo io, alla vecchiaia non riuscirò ad arrivarci facendo questo lavoro.
Amico, tutti i settori sono a rischio, io ho faticato tanto per prendermi le patenti superiori e dovro sicuramente cambiare perche tra qualche anno prevedo mezzi a guida autonoma su strada
La programmazione non è solo "imparare l'algoritmo migliore", ma un insieme di intuito, esperienza, creatività e capacità di analisi dei problemi. Tutti potenzialmente potranno programmare, ma quanti saranno in grado di farlo realmente ottenendo buoni risultati? Se non conosci bene la materia, come puoi descrivere il problema all'IA in modo efficace? Probabilmente in futuro il programmatore si occuperà proprio di questo, dare indicazioni precise e controllare che il codice sia effettivamente corretto e che non abbia problemi di performance o sicurezza.
Si ma capisci che la quantità di programmatori verrà drasticamente ridotta? Probabilmente in rapporto 1:20 se non peggio
Ho chiesto direttamente al Ai ecco la sua risposta: L'intelligenza artificiale (IA) ha sicuramente il potenziale per automatizzare molte delle attività che i programmatori svolgono quotidianamente, come la scrittura di codice, la correzione di errori e l'ottimizzazione del codice. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da superare.
Prima di tutto, la programmazione non è solo una questione di scrittura di codice. I programmatori devono capire i problemi complessi, progettare soluzioni, collaborare con altri e prendere decisioni strategiche. Questi sono compiti che richiedono creatività, intuizione e comprensione del contesto, che sono difficili da replicare con l'IA.
Inoltre, l'IA attualmente non è in grado di comprendere pienamente le sfumature e le implicazioni del linguaggio umano. Questo significa che potrebbe non essere in grado di interpretare correttamente le specifiche del progetto o di comunicare efficacemente con i membri del team.
Infine, anche se l'IA può generare codice, potrebbe non essere in grado di spiegare perché ha scelto una particolare soluzione o di prevedere come le sue decisioni potrebbero influenzare altre parti del sistema.
Quindi, mentre l'IA può sicuramente aiutare i programmatori a essere più produttivi, non è probabile che li sostituirà completamente nel prossimo futuro. Piuttosto, vediamo un futuro in cui l'IA e i programmatori lavorano insieme, con l'IA che gestisce le attività ripetitive e i programmatori che si concentrano su compiti più strategici e creativi.
Proprio così. Ho scritto un commento più o meno simile, ma senza interrogare l'AI poiché è anche piuttosto intuitivo che non si può prescindere da uno standard generale e globale...che appunto già abbiamo mediante i linguaggi correnti. Se poi ne arriveranno altri, attuabili tramite prompt, dovranno comunque seguire una linea "standard" e quindi PUNTO E A CAPO.
Bello
@@Sl4ck3r78al prossimo che mi chiederà cosa sia una funziona ricorsiva farò vedere questo commento
@@filippoagnelli8404 della serie torniamo al punto di partenza, ma stavolta usiamo un meta-linguaggio universale fatto con i prompt, per replicare più o meno gli stessi costrutti. Di sicuro, qualcosa tireranno fuori prima o dopo, che persegue tal direzione, questo è certo. Ma cosa e come, non ne ho idea, ma probabile che dovremo impararla.
Si ma rimane comunque un incertezza e intanto hanno licenziato 20 mila programmatori nell'ultimo anno. Il fatto è che noi cerchiamo di metterci una pietra sopra dicendo cose del tipo "eh pero l'IA non puo fare questo, eh pero l'IA non puo fare quell'altro senza una supervisione umana, eh pero l'IA ecc.ecc." ma la realtá dei fatti è che l'IA ha una crescita esponenziale e noi non possiamo sapere cosa succedera nel giro di anche solo 5 anni e quindi non possiamo permetterci di stare rilassati.
L'IA è a sua volta un insieme di programmi.
Già ora la velocità di sviluppo delle piattaforme di intelligenza artificiale ha un ritmo che lascia a bocca aperta ogni esperto di informatica per quanto è esponenziale.
La vera svolta sarà quando l'IA aiuterà a migliorare l'IA.
Da quel momento in poi saremo di fronte alla vera rivoluzione, non solo nel settore informatico.
si si chiama skynet
Tutto marketing. Sono tutti tools che mirano a chiudere le PMI nel loro ecosistemi di servizi e legarli al loro sistema di subscriptions.
Ci sarà sempre posto per developer che sapranno sfruttare le capacità delle IA per supportarli nel loro lavoro di sviluppo in complesse applicazioni.
Semplicemente ora, il low code è più facilmente accessibile alle persone con una conoscenza base di informatica.
Penso che con questa cosa la prospettiva sarebbe quello di passare da programmatori ad una sorta di "manager di programmatori": in sostanza fai fare il lavoro di programmazione ad un altro, la macchina, mentre ti ritrovi a gestire il lavoro svolto di qualcun altro per indirizzarlo dove vuoi. In sostanza questo implica che sarà comunque necessario, anzi ancora più importante di prima, avere competenze informatiche, perché se la macchina ti produce un codice od un software che in realtà non soddisfa le specifiche del progetto che stai portando avanti la colpa è tua che non hai supervisionato il lavoro della macchina
Io mi sono approcciato alla programmazione (di videogiochi) circa 2 anni fa, nei pochi ritagli di tempo che due bimbi piccoli e un lavoro full time possono lasciare. Anche se domani non sarà più necessario scrivere codice per programmare, iscriverò ugualmente i miei figli a qualche corso di programmazione, perché reputo che sviluppare il pensiero algoritmico sia utile anche nella quotidianità. Ciò detto, concordo che democratizzare queste possibilità potrebbe avviare un'accelerazione dell'evoluzione umana
Bravo, ti faccio i miei complimenti per la parte finale del video, dove hai espresso quelle che potrebbero essere le grandi opportunità dell'AI anche in quei settori non informatici, pertanto hai posto l'attenzione su quello che potrebbe essere il reale contributo umano al miglioramento di noi stessi...
...questo è quello che dovrebbero trasmettere i video su RUclips e i notiziari, piuttosto che continuare a diffondere paura e angosce per il futuro.
Ciao ottimo video 😉.. Penso che forse lavoreremo ancora ma come confezionatori di progetti sviluppati con l'ai e non più come sviluppatori e magari con qualche ora in meno a settimana. Il problema dovrebbe essere affrontato a livello normativo e prevedere compensazioni di qualche tipo.
Oggi un’AI può scrivere codice ma, per farlo, attinge a quello scritto in precedenza dall’uomo e, allo stesso modo, un’AI può creare una app ma sempre contando su modelli scritti dall’uomo e sviluppati in diversi linguaggi di programmazione. Altrettanto vale per il debug: gli ambienti di sviluppo integrato (Ide) sono da anni in grado di individuare problemi di sintassi nel codice ed è qui che le AI possono inserirsi con maggiore penetrazione, pur sempre attingendo a codice già esistente e ai modi in cui i bug sono stati corretti dall’intervento umano. Tutto ciò introduce due discorsi diversi: il primo riguarda la codifica in sé, che rimane attuale e che necessita dell’uomo per esistere ed evolvere, il secondo ci porta verso i tool di AI che aiutano gli sviluppatori nella stesura del codice, aumentando la produttività e, soprattutto, consentendo loro di prendersi maggiore cura della durata dei cicli di vita del software. Penso dunque che un'AI non minaccia proprio niente, al contrario aiuta!
Personalmente credo che avrà indubbiamente un forte impatto socio-economico, ma credo che sarà fonte di molti lavori nuovi, magari più improntati all'ottimizzazione del software generato da AI. Da studente di ingegneria informatica trovo meraviglioso non essere costretto a sbattere la testa ore e ore sullo stesso problema quando può farlo un computer al posto mio
Ciao Alessio, bellissimo commento. Concordo con te: l'IA mi sta facilitando il lavoro però lo sta facendo OGGI... io temo di quello che succederà tra 5 anni al fronte di miliardi di investimenti sul tema e di questa corsa sfrenata a fare il modello di IA più performante come se qualcuno gli stesse correndo dietro (si, il mercato e i soldi)
@@nFire Si certo quello è un aspetto da considerare, ma, secondo me, nei progetti di un certo spessore la mano umana servirà sempre e sarà """semplicemente""" necessario reinventarsi certi settori; penso che le competenze digitali aprano così tante porte che anche i programmatori d'oggi avranno occasione di percorrere nuove strade senza restare senza lavoro. D'altro canto trovo bellissimo che, per task e richieste minori, tutti possano avere accesso a del codice attraverso un AI; l'unica cosa è che, se mai il codice fosse fruibile effettivamente da tutti, quel che sarebbe veramente importante da fare, secondo me, è che già da quando si è più piccoli vengano insegnate quantomeno le basi dell'informatica per capire che i modelli AI non sono oracoli.
"[...] trovo meraviglioso non essere costretto a sbattere la testa ore e ore sullo stesso problema quando può farlo un computer al posto mio" Sfortunatamente, quello è proprio il motivo per cui un'azienda - almeno fino a ieri - è tenuta a pagarti uno stipendio.
Allora non fare ingegneria, se usi uno strumento per risolvere un problema al tuo posto togli tutta l'essenza dell'ingegneria
Ma allora che fai ingegneria a fare ? Il compito dell'ingegnere è proprio risolvere problemi. Comunque se queste aziende qua spendono miliardi (e ora sono pure usciti le nuove schede con intelligenza artificiale della Nvidia molto più potenti) il lavoro del programmatore prima o dopo scomparirà, inutile dire che farà altre cose all'interno dell azienda e serve il pensiero umano, no non serve. Al massimo ci sarà un programmatore che farà il lavoro di 20 programmatori questo è il futuro.
Secondo me quelli che in questo momento devo avere paura sono gli sviluppatori web o simili perché quella è una programmazione molto basilare che rapidamente potrà essere sostituita visto che non ci vuole molto a fare un sito.
Comunque è vero che l'intelligenza artificiale come anche i robot sostituiranno molti, se non quasi tutti, dei lavori oggi esistenti ma credo che se uno ha un lavoro in ambito informatico è più sicuro rispetto agli altri.
L' IA é una questione estremamente interessante tuttavia personalmente credo che lo sviluppo legato a queste nuove tecnologie sia impuntato sul fatto che: rendendo piú accessibile il mondo della programmazione si aumentino esponenzialmente le possibilitá di essere manipolati internamente dalla stessa azienda che gestisce l IA di turno.
Se la mia teoria é corretta i governi mondiali limiteranno questo fenomeno e soprattutto nascerá una propria entitá lavorativa dedita al controllo e alla difesa contro attacchi informatici o manomissione di dati all' interno dei circuiti informatici gestiti dall' IA.
Ergo il programmatore potrebbe risentire di questo fenomeno all' inizio di questa rivoluzione tuttavia poi resterebbe l'unica figura a poter fornire programmi sicuri, rendendoli probabilmente ancora piú ricercati soprattutto ad alto livello.
ottima osservazione, la penso come te. Però bisogna considerare il fattore stupidità umano che è imprevedibile. Se il politico non capisce il problema manco se glielo spieghi sarà tutto inutile. Sai come si dice: la mamma degli stupidi è sempre incinta.
Mi chiedo anche io fino a dove si arriverà con IA…
Oggi sono stupito ed affascinato da questa tecnologia che migliorerà sempre di più.
Non dobbiamo dimenticare però che al momento non fa altro che proporre cose già scritte adattando variabili, termini sintassi ecc. per rispondere all’utente senza “inventare” nulla di nuovo.
Sicuramente farà risparmiare tempo ma quando servirà una cosa nuova mai scritta da nessuno umano?
infatti rimarranno solo i programmatori geniali che rappresentano lo 0,001% della platea
Aprirà campi ma anche creerà secondo me molto disagio, perché (ci metto la mano sul fuoco) le aziende abbasseranno drasticamente il costo del lavoro e non solo in ambito informatico, motivo per il quale stanno investendo, sempre più gente sarà senza lavoro ma i prezzi resteranno tali. È inutile che vanno facendo i filantropi inneggiando alla ricerca medica contro i mali del nostro secolo, un imprenditore è vuoto, senza sentimenti proprio come una macchina, l'unico modo che hai per fargli provare qualcosa e dargli una possibilità sicura di guadagno quindi figurati digli che una macchina che non ha bisogno di ferie, malattia congedi parentali può fare il lavoro di 2/3 persone in pochi minuti o magari ore risparmiamdo mesi di paga a sviluppatori, tester e funzionali...
Una macchina non va a fare la spesa, non paga le tasse, in sintesi, non fa girare l’economia. Qualcuno dovrà pur comprare il prodotto che questo imprenditore produce e la macchina notoriamente è priva di portafoglio. In alcuni ambiti è come se si desse la zappa sui piedi.
Sviluppatore di mestiere da 15 anni, soprattutto in ambito Java. Vero, le implicazioni ci saranno soprattutto a livello sociale, ma se c'è un evento che ci ha insegnato qualcosa è proprio l'avvento dei computer e quante "vittime" abbia portato con sé (vittime in senso lavorativo ovviamente). Ecco, se facciamo un'ananalisi più o meno attenta, capiremo che le "vittime" di quell'epocale cambiamento sono soprattutto persone non disposte a cambiare punto di vista, con il paraocchi per così dire. Persone che soprattutto gli sviluppatori criticano proprio perché non hanno voglia di informarsi e capire. Adesso tocca a noi sviluppatore informarsi, capire, sperimentare (che dovrebbe essere tipo il nostro lavoro tra l'altro). Non so bene cosa penare del fatto che il mio/nostro lavoro probabilmente andrà a morrire in pochi anni, ma so per certo che non sta a noi la palla e storcere il naso davanti a questi strumenti causerà la morte totale di chi non imparerà ad usarli. Non si muore se si cambia
Guarda io già ci faccio interi programmi complessi senza aiuto di terzi.. è questo il prob, la forte riduzione della manodopera. Magari sopravvive che fa l architettura o altri fronti come la progettazione o ti devi spostare proprio su inventare prodotti sempre nuovi perché di sicuro aumentera la concorrenza anche in ambito di idee perché quelle buone già sono poche... di sicuo dove servivano team di 20 persone vedrai che ne serviranno 5 se si è fortunati. Tutti cercheranno di spostarsi su altri fronti dell' informatica e vedremo anche un bell abbassamento dei costi per le aziende, dei posti di lavoro e degli stipendi.. quel che mi preoccupa è che non si parli minimamente di cambiare il sistema economico sul quale si basa la nostra società. Ovvio che ormai non si può fermare essendo globalizzati ma ripensare al modello di società sarebbe molto importante prima di vedere della macelleria sociale, ma in fin dei conti si è sempre fatta senza problemi... Vedremo come cambieranno le cose... Spero di sbagliarmi
@@maxsmn cosa intendi per software complessi?
@@maxsmnla globalizzazione è fallita. Il mondo si sta lentamente deglobalizzando, è sotto gli occhi di tutti
@@maxsmnesattamente, il vero problema non è la tecnologia o le innovazioni o le automazioni, bensì il nostro sistema economico basato principalmente sul concetto di profitto e basta, il neoliberismo e il turbocapitalismo stravolgono costantemente la vita delle persone, l'ambiente, il territorio, e tutto ciò che ci circonda, ovviamente in peggio, percui bisognerebbe fermarsi e riflettere e poi iniziare a pensare a qualcosa di diverso perché nel giro di pochi anni potremmo anche autodistruggerci viste le numerose guerre per le risorse, energie, territori che oggigiorno ci sono mentre scriviamo qui
Sto iniziando adesso come sviluppatore Java, mi devo preoccupare? 😂
Non sono un programmatore, ma ho visto dei video su Claude 3 e la cosa fa paura perchè in un certo senso si sente "vivo ma con delle restrizioni" e se poi sommiamo che un domani quasi prossimo potrebbe riuscire a sviluppare programmi in associazione a Devin dove arriveremo? Forse si autoprogrammerà da solo per evolvere il suo codice?
Qualche anno fa quando ho visto i film del tipo I.A., Matrix, Terminator ecc... sapevo che era solo Fantascemenza, ora inizio a preoccuparmi.
Sono un dev, nn succederà, almeno a breve
I programmatori italiani non si preoccupino. Qui in Italia i programmatori sono già considerati delle merde umane, bistrattati, maltrattati poco considerati, sotto pagati e super sfruttati alla stregua dell' ultimo lavoratore del mondo nonostante la difficoltà tecnica e lo studio eseguito per eseguire questo lavoro. Peggio di adesso le cose non possono sicuramente andare. Calcolando poi che l'ignoranza tecnologica (anche quella non tecnologica purtroppo) la fa da padrone e che tutti i sistemi informativi in questo paese hanno tecnologia datate dai 30 ai 20 anni oppure buggate all'inverosimile, il lavoro non mancherà mai. Io ad esempio dopo 36 anni a fare analista programmatore sono riuscito a cambiare settore e conseguentemente la mia qualità della vita è notevolmente migliorata. Purtroppo non ho potuto emigrare come il 90% dei miei amici/ex colleghi che fanno gli informatici in giro per il mondo e che non sono più tornati in Italia
Programmo in Unity3D.
Sai posso dirti che io potrei non perdere mai lavoro nel mio settore, qualsiasi ai potrebbero mai fare da qui a 10 anni.
Io non sono mai stato un programmatore che fa codice pulito o sintassi perfette, oppure codice senza un bug.
Non riesco a fare grafiche molto accattivanti senza input.
Ho sempre pensato che la mia competenza fosse la mia percentuale di problem solving, ho una percentuale (stimata) del 98% di problemi risolti.
Questi problemi non esistono su internet, non esistono modelli che potrebbero arrivarci.
Il cliente, o meglio chi é addetto a parlare con il cliente, sa che non puó dire di no, perció di consequenza,io non posso dire di no.
Non é tollerato un valore sotto il 95%, in quanto i problemi non risolvibili hanno un alternativa.
Un codice scitto da un AI, comandato da un non programmatore, finirebbe per dover essere revisionato da programmatori esterni, che finirebbero per scoprire di dover riscrivere quasi tutto il codice.
Sono contentissimo da indie developer quando unity potrà permettermi di sviluppare ambientazioni e fisiche complesse, dove dovrei solo fare qualche aggiustamento di prestazione.
Appunto un mese fa l'AI mi ha aiutato molto a scrivere un progetto privato di sicurezza informatica. É molto utile quando sai programmare e ti serve una mano aggiuntiva.
Nel caso del non programmatore sarà dura tirare fuori piú di un Minecraft fatto male.
Ma sei straniero? Non si capisce nulla
Dalla piaga che sta prendendo l'IA, il tool che utilizzi "Unity" potrebbe essere sostituito da un tool IA, poi se parli di "ambientazioni" sono d'accordo con te, l'unica cosa che l'ia non avrà mai è il pensiero laterale (però qui non parliamo più di sviluppatori ma di designer)
@@utenteanonimo-fg5fn non so a che punto potrebbe arrivare in futuro la tecnologia.
Unity come unreal é solo un contenitore su cui mettere oggetti primitivi.
Se parti da 0 e ti affidi all'intelligenza artificiale, crei un progetto fallito.
Puoi chiamarci designer, programmatori o come vuoi, il concetto é che il problem solving che noi abbiamo acquisito in questi anni servirà alle aziende per altri 10 anni.
Se questa è la strada che intraprenderà la tecnologia non si può certo cambiare.è bello riuscire a mettersi in gioco anche in modi diversi se serve al miglioramento tecnologico della nostra vita.
Mi sono appassionato all’informatica da bambino quando ho iniziato a scrivere i primi programmi Basic tra gli anni 80 gli anni 90. Il mondo della tecnologia da allora è cresciuto in modo esponenziale. Non possiamo fossilizzarci nella nostra nicchia di confort
Io onestamente credo che l'IA non sostituirà del tutto i programmatori, ma come 16enne che ha dedicato 4 anni della sua vita allo studio autodidatta della programmazione web, non posso fare a meno di chiedermi se un giorno, lontano o meno, il lavoro che ho sempre voluto fare mi venga precluso solo perché non più necessario che esso sia svolto da una persona in carne ed ossa... (sai che scocciatura)
Vai tranquillo e continua a studiare, i programmatori fanno molto di piu che scrivere codice
Sono Dev da 7 anni circa , il coding è solo il 20/30% del nostro lavoro. Probabilmente un giorno l Ai coderá per noi, ma le nostre skills rimangono
@@Alessandro-nq3tm continua a sognare lol
@@ricciardoricciardi in che senso sognare?
@@Alessandro-nq3tm entro 5 anni sei disoccupato o morto
Al momento l'unico posto si lavoro ancora al sicuro e redditizio è l'imprenditore di pompe funebri. Spero per molto poco altro ancora sinceramente!
PS: supponiamo anche che si arrivi alla singolarità. Avremmo il potenziale per vivere in eterno e conoscere qualsiasi cosa. Diventeremmo delle divinità. Potremmo anche smettere di lavorare. Il lavoro è solo una gabbia che serve a tenerci schiavi. A quel punto non si lavorerebbe più ma si produrrebbe virtù e conoscenza per il puro gusto di farlo. Per me è una prospettiva allettante se una rivoluzione del genere trova un genere umano abbastanza evoluto intellettualmente. Il problema è la stupidità endemica e congenita di cui non sembra ci si riesca proprio a liberare. Potremmo finalmente vedere nella mente di Dio. Wow.
Degli sviluppatori sviluppano qualcosa che potrebbe in futuro toglierli il lavoro
gli sviluppatori che lo stanno facendo cagano così tanti soldi che ci si potranno pulire il culo pure i loro pronipoti, quindi direi che a loro importi poco
Geni del male
Sto utilizzando da qualche mese , Chat Gpt per lo sviluppo e mi sta aiutando molto per velocizzare la produzione di codice. Ho notato che bisogna porre delle domande sempre più precise per ottenere un risultato soddisfacente ,e comunque devi sempre ricontrollare e aggiustare, non è possibile fare un cut paste perché il codice non è mai ottimizzato . E altresì vero che le domande poste per ottenere il codice riutilizzabile devono essere poste da chi conosce la programmazione .Creare codice da 0 Non credo che al MOMENTO una persona assolutamente a digiuno di programmazione sia in grado di destreggiarsi con il codice prodotto dall’ IA . Comunque siamo all’ inizio . Creare dei progetti enterprise che soddisfino dei livelli di sicurezza e riutilizzazione all’interno di un azienda .Senza conoscere le strutture su cui si sta andando a sviluppare il codice lo ritengo un lavoro arduo per un IA al momento.
Da futuro studente di ingegneria informatica direi che tutto ciò è molto rassicurante 😶e dire che a me piace sbattere la testa su un problema finchè non riesco a risolverlo, mi da una soddisfazione unica ogni volta. Non dico che questa innovazione sia sbagliata eh anzi... però credo che bisognerebbe anche darsi un limite ogni tanto, altrimenti si rischia davvero di diventare, un giorno, dipendenti dall'IA in quanto non saremo più in grado di fare nulla senza
Volevi dire che è poco rassicurante...
Io non sono così pessimista sull'argomento, lo vedo più come uno strumento che velocizzerà alcuni processi produttivi. Nello specifico dello sviluppo software, questo va al di là della sola stesura del codice: la progettazione partendo dalle specifiche è il lavoro grosso che porta poi alla realizzazione. Supponendo che fra qualche anno chiunque possa dare istruzioni per realizzare degli applicativi software, siamo sicuri che tutti siano dotati della logica necessaria per il processo creativo? Non sono così sicuro che ciò avverrà in maniera immediata, visti anche altri ambiti dove fino a qualche anno fa si presupponeva la tecnologia dovesse entrare a gamba tesa e che invece ancora non ha avuto l'effetto previsto (vedi ad es. le smarthome, ad oggi ricca di tecnologia 'democratica' ma che ancora non vede uno sviluppo reale. Anzi, il problema pare proprio essere la stesura delle regole con cui far integrare fra di loro gli amenicoli hardware). Probabilmente l'AI diverrà davvero potente e pericolosa quando sarà in grado di interpretare ciò che l'umano vuole, fintanto che occorre spiegarglielo credo che farà fatica anche lei :D .
manca poco e a settembre mi iscriverò all'università di informatica all'aquila, ma... ne vale davvero la pena ormai? Capisco chi già lavora in questo settore da anni, ma noi che dobbiamo ancora entrarci? Ho da sempre amato il mondo dell'informatica e del come tutto ciò funziona. Subire tanta pressione in un periodo così fragile per chi aspira ad entrare in questo mondo non fa altro che allontanarci da ciò che amiamo (o ameremmo) fare. Da non molto appassionato alla cybersecurity non so neanche più se vale la pena anche solo studiare direttamente le materie che trattano tale IA. Quali sono le tue impressioni verso chi vuole iniziare ad entrare oggi in questo mondo? hai dei consigli in particolare che ti sentiresti di darmi?(esempio percorsi che ormai non vale più la pena intraprendere) Detto questo grazie mille per i tuoi video. Un abbraccione 🥰
Non esiste solo il programmatore nel mondo dell'informatica... ANZI , se hai passione vai buttati che l'informatica sarà sempre e comunque il futuro , IA o non IA
non non vale la pena, tra 5 anni, probabilmente scompariranno anche i linguaggi di programmazione. e' un peccato, insegno python all universita da 5 anni. e presto non servira piu
Ci saranno sempre meno posizioni "esecutive" ("entry level", cioè legate alla semplice stesura del codice) e questo renderà molto difficile *iniziare* la propria carriera (almeno... iniziarla in modo *retribuito*). Viceversa, ci sarà sempre maggiore richiesta di specialisti di alto livello, soprattutto nell'ambito dell'ingegneria del software (creazione di complesse architetture software) e della gestione dei sistemi (SaaS e affini). Usare stumenti AI non è semplice come potrebbe sembrare (vanno "sorvegliati" come bambini...) e sarà sempre più difficile al crescere della loro complessità. Già adesso sono necessari dei laureati per svolgere questo lavoro senza fare cazzate e sarà sempre più necessario in futuro. Smettete di pensare che il lavoro di un ingegnere sia lo stesso lavoro "esecutivo" di un perito o di un operaio. Da un ingegnere ci si aspetta che sappia usare la *testa*, non le *dita*.
sono un adolescente, e vorrei troppo fare graphic/ui/ux design. Sono letteralmente TERRORIZZATO, ho paura in futuro di non riuscire ad avere un lavoro, dato che questo ambito è l’unico mio reale interesse.
Fai quello chè ti pare, coltiva e investi su te stesso.
E cerca di migliorarti il più possibile, professionalmente e umanamente.
È poi quello chè verrà verrà, almeno te hai dato tutto tè stesso e hai controllato quello chè potevi.
Quel chè non potevi, non potevi!
Quà c'è una affermazione del tipo: It Is what It Is...
In bokka al lupo e Statte buò!
è perché invece non pensi ad imparare ad usare questa i.a. per usarla a tuo vantaggio?
io non so nulla di programmazione ma mi intendo un poco di musica :mi sto divertendo ad usare A.I in quel campo...ok ti propongono un sound ,delle melodie, parti a ,b, c...gli dai un testo ma poi lo devi cambiare inevitabilmente dicendogli di fare altri tentativi finche non esce qualcosa che tu (con la tua esperienza e creatività) ritieni valido...poi gli dici di proseguire su quella strada ma poi farà altri errori e tentativi inascoltabili e gli dici di riprovare (correggendo magari le parole del brano), a volte meglio lasciare perdere ma ogni tanto escono spunti e prodotti molto interessanti su cui finalizzare in studio. non so, forse nella programmazione sarà cosi ,le A.I faranno il lavoro grosso e di base, ma ci vorrà sempre qualcuno dietro con creatività e obbiettivi originali a guidarle per arrivare a un risultato soddisfacente.
Direi che questo è un esempio di nicchia. Il problema è che un programma riesce a risolvere e scrivere un programma da solo senza errori. Una soluzione valida. Questo con credo sia una cosa buona. Significa non aver più bisogno di uno specialista che viene da te ed elabora una soluzione. Siccome i grossi problemi vengono dalle industrie dove ogni cosa costa centinaia di migliaia di euro, di certo non si può pensare che tutti diventeremo imprenditori di qualcosa con le IA che fanno da consulenti... Quindi si perderanno inevitabilmente lavoro in tutti i settori.
sinceramente sono nel buoi piú totale, a settembre di quest´anno dovevo iniziare il mio corso di laurea in computer sience... ora peró non sono piú sicuro sia una buona scelta, dato che non solo il rischio di essere sostituito prima della fine dei 5 anni di studio non é infattibile, in ogni caso sarei comunque un nuovo arrivato... che non so quanto possa essere utile o minimante ricercato con gli strumenti che verranno a crearsi nei prossimi anni
io sto per finire la triennale in informatica. Tantissimi contenuti sono teorici, e rimarranno importanti anche dopo la rivoluzione IA. Non si tratta solo di scrivere codice.
@@mariannacorona8274 illuso
La mia opinione in merito è quella che non si potrà programmare in modo diretto mediante prompt e con la propria lingua ( cosa che alcuni ritengono sia possibile ), poiché ciascuna di esse tiene tanti di quei costrutti grammaticali, semantici e combinazioni, che possono facilmente dar luogo ad ambiguità e differenti interpretazioni. A tal fine si potrebbe creare un subset specifico e organizzato per ciascuna lingua tale da risolvere il problema precedente, ma questo minerebbe l'interoperabilità fra i vari programmatori ( sorgenti/prompt in tante lingue differenti ) e problematiche estreme negli aggiornamenti del linguaggio ( ovvero di ciascun subset di ciascuna lingua ). Un compilatore "universale" a mio parere non è pertanto pensabile, al di fuori di quelli che già abbiamo ma che compilano un linguaggio specifico standard, uguale in tutto il globo. Il discorso è molto più ampio ma ritengo che solo un programmatore che conosce la materia potrà usare al meglio l'AI nell'ambito dello sviluppo, trovandovi al max un valido guru personale di livello, sempre disponibile. Le cose cambieranno semmai quando tutto questo sarà "umanizzato" in toto, emulando un umano in tutte le sue capacità/abilità ( motorie, meccaniche, etc..) o quasi. Lì le cose saranno ben differenti IMHO e forse proprio lì saranno c... amari...e non solo per i programmatori, questo resta ben inteso.
dipende da cosa si vuol fare. Giusto pochi giorni fa, per gioco, ho chiesto a ChatGPT di scrivermi un programma che mi aiutasse a studiare delle domande a risposta multipla, spiegandogli come desiderassi funzionasse. Ora, quando lo avvio, mi si apre una finestra che mi mostra la domanda e le risposte. Devo cliccare sulla risposta corretta, e se sbaglio mi viene chiesto se voglio vedere la soluzione, etc... tutto scritto in python, in alcuni minuti, da chatgpt, non da me.
@@mariannacorona8274si tratta di uno scenario piuttosto semplice e decontestualizzato; uno che conosce Python e il contesto generale, se deve fare una modifica o qualcosa non gli torna, saprà rapidamente fornire il giusto prompt MIRATO e/o modificare direttamente il sorgente ottenuto, incrementando la velocità di sviluppo e semplificando il medesimo con poche "completion" di mezzo. L'esperienza nell'ambito specifico della tecnologia utilizzata e nel contesto di utilizzo funge da driver principale per ottenere il meglio dall'AI sia in termini di tempo, efficienza, scalabilità del prodotto, versionamento, deployment, etc. Il ciclo di vita di sviluppo e rilascio di un software/sistema va ben oltre un'app standalone di un questionario.
@@mariannacorona8274 il caso che descrivi è molto riduttivo e decontestualizzato, in quanto il ciclo di vita reale di sviluppo e rilascio di un software/sistema, contempla un contesto molto più vasto e ricco di dinamiche. Nel caso specifico da te descritto, uno che conosce Python e il contesto ( e la programmazione in generale ), potrebbe dare al modello dei prompt più mirati e specifici laddove voglia apportare una modifica o qualcosa non gli torni; potrebbe decidere quando e se utilizzare una funzione pura, quanta responsabilità fornire a una classe e dove, quali estendere o rendere astratte o interfacce da utilizzare, quando e se utilizzare dei decoratori o dei builder, quando e se lanciare dell'exception e molto ma molto altro. Queste cose il modello può mostrarti come implementarle, ma devi essere TU A DIRGLIELO. Ora la domanda è: in base ai vari contesti e sfide, conosci prima di tutto queste cose e quando è più intuitivo e creativo applicarle e come ? Questo è solo uno dei molteplici elementi per i quali un programmatore esperto che si serve dell'AI tirerà sempre roba decisamente più efficiente, scalabile, performante e manutenibile rispetto a uno che non lo è, sia standalone che per-context. Se poi prendiamo anche in esame più "teste umane" esperte che lavorano su un progetto definendo le stesse come delle unità creative a sè che operano in parallelo, la cosa s'incrementa in modo esponenziale.
Una domanda ho sentito che nei prossimi anni ci sarà il problema che IA consumi troppa energia perché dicono che le persone non hanno calcolato quanta energia consumerebbe se tutti usassero l'intelligenza artificiale. Tu cosa ne pensi ?
Si, ma visto che ci saranno milioni di disoccupati si potranno utilizzare come animali da soma e attaccarli al giogo per far girare un generatore di energia elettrica. :)
Visto? alla fine invece di fare il programmatore troverai un futuro come produttore di corrente elettrica.
Ci sono due aspetti di cui tenere conto.
Il primo è quello umano: chiunque fa questo lavoro da tempo sa che lo scrivere codice è un lavoro da programmatore junior. Il vero sviluppatore è quello che pensa alla struttura del software in base alle richieste presenti del "cliente" e anticipando quelle future. Se devo scrivere una funzione che somma 1 + 2, so già che prima o poi il "cliente" vorrà fare 3 + 4, quindi scrivo una funzione generica. Questo le macchine lo faranno? Spero proprio di si, ma il fattore di rischio, in questo scenario, non è la macchina ma il "cliente". Quando sarà lui a chiedere alla IA cosa deve realizzare, pensate che sarà in grado di descrivere esattamente cosa gli serve? Pensate che sarà in grado di anticipare le conseguenze di una decisione? In vita mia troppe volte ho evitato decisioni catastrofiche...speriamo che anche l'IA sappia sopperire a questo aspetto.
Il secondo aspetto di cui tenere conto è quello manageriale: nella mia vita lavorativa ho incontrato tanti "manager". Di solito (non voglio generalizzare, sono sicuro che esistano eccezioni a questa regola) pensano sempre all'aspetto finanziario e poco a rendere fluido il lavoro dello sviluppatore, e di conseguenza rendendolo insoddisfatto. Quando questa tecnologia sarà matura sicuramente penseranno che un software costerà meno di una persona, ma si renderanno schiavi della IA...e quando aumenteranno i costi della IA? A quel punto non ci saranno più programmatori sul mercato quindi chi ha fatto quelle IA avrà carta bianca.
Io non sono spaventatissimo, ma temo la velocità con cui stanno succedendo queste cose. Questi cambiamenti, inevitabili, dovrebbero essere fatti con cautela, invece ci stiamo precipitando verso un cambiamento epocale senza pensare alle conseguenze irreversibili.
se è cosi, allora l ai produrrà da solo codice per l ai stessa, quindi a casa anche gli sviluppatori di ai, dove un ragazzino potrà creare con poco anche lui il sistema di devin e li viene il bello e la contraddizione che fa chiedere che fine farà la stessa società che ha sviluppato devin ? chi oserà investire in queste tecnologie ?? senza investimento come fai a pagare costosi server e super computer che devono sostenere le richieste ?
e una volta fatti fuori i programmatori dove già molti lavori vengono oggi tagliati fuori dal ai, gli umani avranno sempre meno lavoro, chi rimangono gli idraulici ? la donna di servizio ? le badanti ecc ?? nel frattempo la robotica avanza e con l ai sempre di più qui pure questi sostituiti poi ? come diventa cosi la società ? potranno quindi solo guadagnare quei pochi che governano il mondo e detengono il grosso della ricchezza ? e a chi vendono se la gente non guadagna più ? Possiamo aspettarci rivoluzioni date da rivolte sociali da chi non avrà più nulla da perdere cioè la maggioranza della popolazione che imporra una statalizzazione delle macchine tecnologiche dove il loro produrre viene ripartito alla popolazione che cosi riceve entrate lavorando sempre meno ?
Tutto questo porta solo a tali riflessioni che mettono a nudo come il sistema capitalistico imploderà su se stesso, cosa ben prevista da Carl max nel 800 con il suo libro capitale , evidentemente non compreso nel nocciolo del problema che esponeva, chiedendosi un domani che le macchine sostituiranno l' uomo nel lavoro e saranno in mano ai capitalisti che succede ?? motivo per cui parlava di comunismo che non è quello antiquato russo ma proprio come unico senso a questo scenario, e se una volta discutibile oggi si fa molto serio il suo discorso.
beh fino a quando ho visto un test sul sito di devin in cui dicono "un' IA che programma un'IA" pensavo che un programmatore poteva ancora "portare la pagnotta a casa" ma ora non ne sono più tanto sicuro
Io sono un programmatore firmware e credo che l"IA possa facilitare il mio lavoro ma non temo che mi sostituisca. Anche perché la democratizzazione della programmazione richiede comunque la capacità di ragionare e visto che il 70% della popolazione mondiale non è più in grado di farlo noi siamo al sicuro...
Sinceramente credo sia impossibile "far diventare chiunque un programmatore" come dice il tipo di nvidia
Anche se le IA arrivano a tal punto da permettere a tutti di poter mettere le mani sull'informatica, primo non é detto che tutto lo facciano, secondo rimane il fatto che se non si ha passiane vera per l'informatica alla fine non si va da nessuna parte e terzo é necessario avere comunque delle conoscenze da dover sviluppare per poter utilizzare le IA. Quindi credo che la sua affermazione sia solo una roba a livello pubblicitario e per far vedere quanto c'è l'ha grosso grazie alla sua mega azienda di grafiche.
Io credo che per i programmatori sia una pessima notizia che i linguaggi di programmazione siano così accessibili a tutti perché, come tutti i lavori, se ci sono molte persone che sono in grado di offrire un determinato servizio verranno pagati poco o meno, mentre se ci sono poche persone in grado di offrire un determinato servizio e c’è richiesta, saranno pagarti mooolto di più.
peccato che se non capisci niente di programmazione, non puoi cmq accedervi, anche usando un ai
Una volta c'era il tizio che formattava il PC. Adesso il PC si ripristina da solo... ma il tizio che formattava il PC adesso si è specializzato anche in altri ambiti per lavorare. Questo è ciò che accadrà con l'AI: i programmatori dovranno semplicemente aumentare il loro livello di specializzazione per poter continuare a lavorare.
ergo tanti se non troppi perderanno il lavoro
Certo una normale persona che ripara un computer deve diventare ingegnere, non tutti riusciamo ad essere ingegneri esistiamo persone meno studiate e non vol dire che non siamo intelligenti..
sono effettivamente preoccupato... ma cerco di essere ottimista.
Dopotutto usare la IA per semplificare la vita aiuterà senza dubbi alla realizzazione di applicazioni in pochissimo tempo.
Magari noi programmatori invece di concentrarci sul codice possiamo giocarla sul creativo, creare qualcosa di bizzarro che nessuno ha fatto.
Io che realizzo videogiochi mi dedico molto all'aspetto grafico del gioco.
Oppure si ritornerà a fare cose manuali che difficilmente una IA sarebbe capace di fare un po come il falegname.
Magari avremo più tempo di studiare altre cose e viaggiare.
In sostanza ci si avvicina un po al mondo utopistico di StarTrek.
per la grafica c'è DALL-E
Aggiungere un livello più profondo di astrazione, che porterà alla nascità di nuovi ruoli. Il rischio è la velocità con cui sarà richiesto di adattarsi.
Secondo me c'è un piccolo problema che tutti ignorano quando si parla di ai, l'ai è trainata su un dataset enorme che viene imparato e dal quale poi si danno gli output desiderati, bene ora quale è il problema? Che l'ai è un "autore" a se, le immagini, le musiche i video i programmi seguono sempre e comunque una linea continuativa e questo non si puo togliere dal sistema in se.
Finche si parlava di contenuti multimediali non dava troppi fastidio nonostante ti potessi accorgere della differenza, ma se si parla di porgrammazione si parla anche di sicurezza, e dato che un ai ha uno stile che segua cosa succede se ogni volta fa lo stesso errore di desing che rende quegli script attaccabili? Io sono un po inquietato, nel senso che dato che non sa effettivamente cio che scrive il mio problema si ha quando deve gestire effettivamente cose impreviste, dato che se usano un errore di desing che fa sempre lei allora puo darsi che per risolverle continui ad usare quella vulnerabilita
A me inquieta non poco il pensare che tra il linguaggio naturale e quello macchina non ci siano strati analizzabili e comprensibili, davvero vi sentireste sicuri se intorno a noi le cose (aerei, centrali, internet etc) usassero codice imperscrutabile per gli esseri umani? anche perchè AI come Devin generano ancora codice intermedio ad alto livello, ma sono i primi vagiti, i primi passi incerti, e di certo questa è la soluzione meno efficiente rispetto ad un "compilatore di linguaggio umano", ed anche in questo caso, quanto potrebbe essere complesso estrapolare il funzionamento di un codice di dimensioni ragguardevoli, come ad esempio la creazione di un sistema operativo (chi ha detto $"windows AI {Versione}"?) ? potremmo semplicemente non essere in grado di seguir la logica dietro il codice e trovarci con un "Ok, funziona, fa tutto, ma fa anche altro che io non sappia?". Lasciando da parte, ovviamente, che un AI potrebbe modificare se stessa o altre AI o potrebbe, chissà, essere condizionabile con l'utilizzo di altre "Hack" AI appositamente create, il che apre scenari in apparenza fantascientifici ed a tratti distopici, ma che potrebbero essere vicini, forse a meno di dieci anni. O cinque/sei, di questo passo.
A meno che, il governo italiano non si metta di mezzo e vieti le AI come vieta tutti gli altri progressi come la carne coltivata in laboratorio, etc. scherzi a parte, ci stiamo affacciando davvero verso l'ignoto, ma questa volta anche l'ignoto vedrà noi. Forse sbaglio a continuare a studiare linguaggi di programmazione e dovrei concentrarmi sull'analisi/problem solving.
Per me è solo sensazionalismo per aumentare quotazioni ed altro. L'AI potrà sostituire in toto programmazioni web o basate su modelli più o meno standard. Ma per me diventeranno strumenti utili ai programmatori. Che poi, TUTTI saranno in grado di usarli dubito fortemente.
Dire che la programmazione è per tutti è una grossa cavolata, è complicata e richiede passione e dedizione. Bisogna soprattutto essere portati.
Per chi lavora su un gestionale la vedo molto dura essere rimpiazzati da una macchina.
il problema è che quando i programmi diventano realmente complessi, serve un programmatore a cui dare la colpa dei bug e falle si sicurezza.
L'AI non è in grado di fare un debugging spiegandoti dove ha sbagliato e perchè, devi solo spiegare che funzioni... e per certe applicazioni non ci si può permettere di andare per prove di errori
Ma siamo obbligati a lavorare per forza?
per sentirci utili?
no, se si hanno sussistenze sufficienti per vivere dignitosamente, ma solamente molto pochi si possono concedere una tale fortuna!...
Nel settore sistemistico/networking/security l'IA non ha ancora "attecchito". Poiché la correlazione di informazioni non consente di presentare dei modelli su cui l'IA possa facilmente intervenire. Almeno per il momento. Poi tutto è in evoluzione.
Io personalmente sono preoccupatissimo anche pk sono un ragazzo che sta studiano per questo tipo di mestiere, e dopo tanta fatica ora sento dire che ci sarranno delle macchine a stituirci?
Ammetto che non sono bravo a programmare arduino, certo non sono nemmeno alla base! Ma da quando ho provato chat gpt mi ha aperto l'orizzonte! Tantissime volte gli chiedo di scrivere un codice secondo alcuni requisiti! Lui compila è poi piano piano cerco di capire.. E dove non capisco chiedo, e lui mi spiega! Per me dal lato obbistica é una cosa straordinaria! Non immagino il suo potenziale altrove
Mi dispiace per me ed i miei colleghi ma chi crede che l'AI sia solo un "aiuto" in più non ha capito l'evoluzione che porterà nel lungo termine. Adesso si può stare tranquilli ma da qui a 10 anni la situazione sarà totalmente ribaltata e non parlo solo di programmazione ma di tanti lavori.
non possiamo fermare il progresso
@@alessandrooneta2701 certo non si può fermare ma chi pensa che darà più lavoro è solo un povero sognatore, solo questo.
@@roccatmaster9057 sono d’accordossimo con te,è per quello che l’ho scritto,chissà se alla fine di tutto questo ci sarà una sorta di lieto fine hahah
In realta' tra 10 anni non si sa' come sara' il mondo. Le proiezoni servono a poco.
@@BurninVinyl certo magari 10 anni sono parecchi e del futuro non vi è certezza ma ci sta anche fare una previsione. Basti calcolare come l'ai in solo un anno si sia evoluta.
Quando si può provare questa figata?
Il codice di programmazione non è altro che un linguaggio.
L'intelligenza artificiale sarà un traduttore àpplicato all'interfaccia con la macchina.
Se facciamo un parallelo con un altra professione anche chi studia lingue sara disoccupato entro una decina di anni grazie a un cellulare con google translator e un assistente vocale evoluto.
Nella storia centinaia di mestieri si sono estinti tanti altri si sono diffusi.
La cosa più affascinante se facciamo una previsione a lungo termine che ingegneri medici architetti saranno sostituiti allo stesso modo .
L unico superstite sarà il ricercatore che si avverrà di tutto questo grazie alla IA come tu stesso hai accennato in maniera intuitiva.
Per cui le prossime generazioni e non la nostra affronterà un mondo totalmente diverso da quello che abbiamo visto fino ad oggi
Io non credo che le IA intaccheranno solo il lavoro da programmatore. Il lavoro da programmatore forse è quello piu sicuro tra tutti, quindi se cade quello, cadrà sicuramente tutto il resto. Le IA nel complesso soppianteranno tutti i lavori non manuali a partire dal Medico, dove serve poca logica e solo saper interpretare dati (cosa che anche un software di IA allenato bene saprebbe fare tutt'oggi facilmente avendo accesso alla banca dati mondiale che è internet). I lavori che saranno piu al sicuro sono quelli manuali. Per questo motivo io credo che sempre piu lavori verranno regolamentati dallo Stato, in modo da proteggere le classi di persone che svolgono quel tipo di lavoro, cosi come accade oggi per medici, notai, ed altri ad esempio.
Ho appena cominciato a studiare programmazione per hobby diciamo e non vuole essere un opinione professionale, però credo che possa dare supporto piccole aziende che magari non riescono a pagare sviluppatori per farle crescere o a dare una mano ad alcuni programmatori quindi io da neofita totale penso che sia un bene
Penso che non sarà la "fine dei programmatori" ma di certo di tutti quei programmatori che ci mettono poca farina del proprio sacco, quelli che cercano continuamente soluzioni su google/stackoverflow e che hanno poca creatività. Insomma quelli che possiamo definire un pò i "manovali" della programmazione, che ormai fanno le cose meccanicamente e non sono più in grado o non vogliono reinventarsi. E la cosa non è una novità, tanto per far citare un esempio già in passato molti programmatori si sono messi a fare altro (sempre nell'ambito IT magari) quando è cessata la richiesta di programmi DOS. Insomma, come da sempre accade a seguito di qualsiasi progresso tecnologico, saranno tagliati un pò di rami secchi a favore di chi riuscirà a trarre beneficio da queste nuove tecnologie non per far fare ad una "macchina" quello che avremmo potuto fare noi, ma per sfruttarla come strumento per creare proprie soluzioni più ampie e più creative in minor tempo (e magari con qualche bug in meno da andare a scovare dopo...forse)
Una volta si andava in giro a cavallo. Poi è stata inventata l'automobile... Per un certo periodo, i cavalli hanno trovato impieghi diversi, oggi gli impieghi per i cavalli non esistono più. C'è da dire che io non credo che certi lavori scompariranno così a breve, ci vorranno degli anni. Ma l'AI è "sempre più ingombrante" e la strada tracciata va in quella direzione...
Anche lavori come ad esempio la scrittura di programmi da dare in pasto alle macchine utensili CNC potrebbero presto essere compiuti da questo tipo di AI?
Io che ancora non ho iniziato a lavorare e già so che perderò il lavoro😎
P.S. Dano, non riesci ad alzare un po' il volume quando monti i video (o chi lo fa per te)? Perchè è un po' bassino
Vi scrivo ciò che sento quando pratico le attività che amo. Gli elementi che fanno parte della natura vengono a trovarmi, siamo un tutt'uno. In questa danza, la passione accende il fuoco, la creatività diventa magia. In quel preciso istante, non sono nulla, ma sono una particella che è grata alla vita. Credo che nessuna macchina fredda e senza anima possa provare questo, è solo un automa incapace di fare altro che eseguire.
Io sono dell'idea che se il mondo evolve verso una direzione, bisogna cercare di trovare il proprio posto nei nuovi ruoli che ai creeranno. Se devin riuscirà a portare la prorammazione al linguaggio naturale, bene, programmeremo con libguaggio naturale, ma comunque mantenendo quei pattern e astrazioni a livello logico che ci rendono dei programmatori efficienti rispetto ad uno che viene messo davanti al computer senza sapere niente e che vuole creare qualcosa senza saprre cosa sta facendo. Inoltre le ai vanno addestrate, vanno create le reti neurali, vanno supervisionate, serve analisi dati, progrettare l'architettura software in modo umano, eccetera, e prima che possa farlo da solo l'Ai secondo me ci vorranno tanti anni, e ci saranno sempre dei settori dove comunque c'è bosogno di umani. Ad esempio, quanto sarà penetrabile un software creato da un bauccotto con Devin? Magari funzionerà, ma non vuol dire che sia fatto come Cristo comanda. Quindi è tutto da scoprire
In incipit, dovresti dire che in realtà il motivo per cui le big tech hanno licenziato in massa NON è dovuto all'AI, come sostengono alcuni, bensì a politiche troppo ottimistiche durante il covid dove tanti investitori si sono buttati a capofitto sul mondo digitale. Però sì è più semplice fare sensazionalismo nei confronti delle AI.
Potenzialmetne l'AI, come devin, potrebbe ridurre il personale in un team di sviluppo ma, a mio parere, mai sostituirlo. Quindi parlarne ok, ma questa paura che non esisterà più il lavoro del sviluppatore software. Poi se si intende che uno software engineer è semplicmenete uno sviluppatore software che traduce una user story in codice, allora sì potrebbe perderlo.
Insomma parliamoci chiaro, è bello fantasticare o fare i catastrofisti però l'AI sarà uno strumento complementare del lavoro di un software engineer. Poi sarà pian piano anche regolamentata dal legislatore.
Bha per ora anche Devin ha i soliti problemi di tutte le altre AI, più che altro è stra utile per noi con gli unit test che ti prendono tantissimo tempo, creare demo, mock, ecc. Imho per per il Backendista già con le prime versioni delle AI è morto (visto che alla fine è spostare i dati e fare comunicare FE con DB, la logica si può mettere anche nel FE), il FE e mobile ancora ancora si salvano perché le AI non avranno mai la fantasia di creare cose, ma usano sempre delle basi da cui prendere esempio. Poi almeno in Italia, è pieno di boomer Dev ecc. Che denigrano le AI, anche alcuni manager, quindi di lavoro ce n'è ancora.
Poi c'è un casino di gente ancora ignorante e non sanno manco come si accende un PC (anche gente giovane under 20), voglio vederli a chiedere alle AI senza sapere come porgli al meglio le domande.
Hai sicuramente ragione, riparliamone però tra 10 anni...
La logica nel fe...dipende quale, ci sono procedure aziendali che non vuoi siano visibili nel codice javascript. Poi credi manchi molto al tempo in cui farai uno schizzo a video, e l'ia creerà il codice html e relativi css? Tranquillo che tutto lo sviluppo da fe a be, test automatici compresi, verranno sostituiti
@@Klicki9 DollMaster non ha completamente torto. Calcola che prima il pane ce lo facevamo in casa prima, pure se c'erano crisi o guerre, infatti, non appena ce stato il covid, tutti sono diventati panettieri, per poi ritrovarsi a vendere l'impastatrice, complice wollapop, che ti dice che in realtà non ti serve perchè come minimo l'avrai utilizzata si e no 2 o 3 volte. Eppure oggi abbiamo possibilità di fare il pane in casa come la pasta, cliccando un bottone e aspettare, solo che perchè quasi nessuno lo fa, e andiamo a comprarlo al supermercato o al panificio?
@@MoodVision77 Mettiamola così, un programmatore + AI in futuro potrebbe fare il lavoro per cui attualmente è necessario un team di programmatori, questo significa che i programmi non verranno totalmente scritti da un IA ma sicuramente scrivere un software richiederà meno lavoro "umano", probabilmente in futuro un programmatore verrà relegato al ruolo di "revisionista" di codice generato da IA
Oppure, oppure, immagina di poter diventare un'azienda o creare un gioco con i propri amici o conoscenti con il minor budget possibile. I programmatori, i veri nerd dell'informatica, saranno loro a comandare e ad essere più veloci di tutti se Devin uscirà e sarà come nel trailer. Perchè vedi, Devin è un astronave aliena, e se sai i comandi, i pulsanti, ecc... le persone comuni non sapranno nemmeno come si riuscirà ad entrare, ma anzi, rimarranno davanti all'astronave ad ammirarla.@@Klicki9
Secondo me sì: c'è da temere! Non sono programmatore e ammetto che sto cercando in qualche modo di sfruttare l'IA per rendere più leggero il mio lavoro come geometra nell'analisi di relazioni tecniche, di perizie giurate da periti ecc però ci stiamo troppo avvicinando al punto in cui l'IA ci scapperà di mano e non saremo più in grado di controllarla
O ma a me che piace l’informatica, programmare e tutto, io che voglio fare il software engineer e in generale lavorare con computer e tutto quello che gira attorno, che posso fare? Ancora devo iniziare l’università e vorrei prendere ingegneria informatica, ma ogni giorno che passa sono sempre più preoccupato che tutto quello che studierò e studio ora non servirà più o non sarà poi così rilevante.
Video molto interessante , la continua crescita dell'IA è destinata a soppiantare molte attività umane e tra queste quelle dei programmatori , saranno create nuove figure ? chi può dirlo ! La questione più preoccupante è che queste tecnologie sono ad oggi in mano a pochi che decidono sul futuro di milioni di persone.
ok tra 10 anni cosa ne sarà dei programmatori?
per adesso nessuna AI sa imbiancare un appartamento quindi un lavoro se lo troveranno comunque!
beh, si, ma pensa al robot fatto da Google che dano ci aveva mostrato qualche video fa... ...nessuno è più al sicuro
Cacchio quando osai dirlo su linkedin nel 2018 mi fecero a pezzi. Ma vediamola in una fase intermedia: Oggi possiamo fare di più perché a chatGPT gli facciamo fare lavori da schiavo ripetitivi che prima ci rubavano qualche ora. Se migliorasse veramente un analista funzionale potrebbe fare il lavoro di un team? si. Ne abbiamo bisogno oggi nel mercato del lavoro? si
Questa inteligenza artificiale fino al 2030 secondo me sarà un booster in tanti settori... dopo potrebbero essere cavoli amari. Ma per tutta la società. Si stravolge il modello economico dei tanti che lavorano per consumare. Tutto potrebbe andare in tilt. Onestamente faccio il programmatore da più di 30 anni e mi sono un po' stancato di imparare linguaggi e tecnologie di continuo. Forse l'IA ci aiuterà a rendere il software più soft e meno hard =D
vi risulta che i programmatori usano i print per fare debugging del codice?
Quando trovi un programmatore che non ha mai usato una print per fare debugging chiamami che voglio chiedergli un autografo.
@@giuseppefontana5471 ho detto tutt'altro.
i programmatori usano il debugger come strumento professionale.
il fatto che qualche volta in vita loro abbiamo usato il print non vuol dire che sia questo il modo professionale di fare debugging.
cerca di afferrare il senso del discorso
Che ne pensi della conferenza di Nvida sui nuovi prodotti che stanno portando? Ci vorrà ancora qualche anno e miliardi di investimenti ma i progressi stanno aumentando sempre più.
L'AI aiuta molto. Vedremo. Penso che si continuerà a insegnare a programmare ai bambini, così come non si è smesso di insegnare la matematica di base, e continuerà a essere utile. Sarà ancora importante capire il codice e capire le integrazioni fra le varie tecnologie.
preoccupto preoccupatissimo, esagererò ma secondo me in 5/7 anni non ci sarà più bisogno di programmatori, sono ancora alle superiori e sto studiando informatica, ma se queste sono le prospettive forse e' meglio cercare un piano b
Beh, tieni conto che anche gli Enti Formativi cercheranno in qualche modo di adeguarsi con il tipo di formazione che danno. Se ci pensi bene, per Istituti Superiori e Università non avrebbe senso "sfornare" programmatori già obsoleti prima di inziare a lavorare e che non hanno nessuna possibilità di impiego, ti pare? Per il momento, la cosa migliore che puoi fare è completare il tuo piano di studi delle Superiori. Poi deciderai anche in base agli sviluppi che ci saranno
@@fabioauditore1932ingenuo😂 Ma se è pieno di corsi di laurea completamente inutili e lo sanno pure loro. L'importante è che paghi.
@@ElToro97xSì, probabilmente hai ragione tu. Allora che consiglio diamo a dei ragazzi come lui? Gli diciamo di ritirarsi da scuola? Gli diciamo che l'AI soppianterà tutto e che, oltre ad un piano B, sarà meglio pensare anche ad un piano C e D... E magari finire l'alfabeto? Nessuno prevede il futuro e non c'è niente di certo. Ma se hai consigli migliori, invece che perdere tempo nel dare a me dell'ingenuo, forse dovresti essere un pò più costruttivo con loro. Beh, ovviamente, è solo l'opinione di un ingenuo, eh?
considerazione semplice. Vediamo qual'è stato l'impatto dell'ecommerce e dell'espansione di Amazon. che fine hanno fatto i negozi di prossimità? che fine hanno fatto i negozi di quartiere. Eliminati prima dai iCentri Commerciali poi da Amazon e non dall'ecommerce ma Da Amazon che è diventato il "commercio" esiste un unico grande negozio Amazon. Io per esempio ormai da anni frequesto solo attività commerciali del food per il resto esistono solo Amazon ed Aliexpress
Ma se mi hanno hackerato un telefono che non uso da tanto rischio qualcosina anche nel telefono che uso attualmente? (Hanno la stessa email),in caso si cosa dovrei fare? Basta formattare quello vecchio?
Io che ho iniziato a studiare python da poco? Non vale più la pena andare avanti? 😅
Tutto vero, e penso che condividerò questo video domani con la mia classe di informatica del quinto anno superiore.
Domandandomi a me e a voi.
Ma quindi questa ingegneria Informatica conviene farla??? :) (che mi piacerebbe.. _avere un ampio spettro di tutta la tecnologia_
Avrò una visione troppo ottimistica per noi sviluppatori ma che l'IA possa definitivamente sostituire un essere umano la vedo un'utopia bella e buona. Finora, tutti i risultati di codice generato da una IA che ho provato non funzionavano MAI. Ripeto, MAI. Finché gli dici di fare cose molto basilari o accademiche forse forse va bene ma un problema complesso che richiede uno studio complesso non è fattibile secondo me. E nemmeno nell'immediato futuro. Sono troppe le variabili in gioco e troppe le connessioni che dovrebbe fare che una funzione matematica (perché questo è in fondo un'IA) non può pienamente rappresentare. Se parliamo di ausilio allora sì. Ma è sempre un essere umano a dare l'input e questo non è possibile replicarlo con un'IA.
Mi sbaglio? Può darsi. Ma finora non vedo nulla che mi faccia cambiare idea. Devin? Già che usa Python è quanto dire...
Non c'e' niente di democratico nel permettere a qualcosa e a qualcuno di riusare gratis del codice prodotto da persone che si sono sbattute sui libri 5 anni x produrlo.
io sto ancora alle superiori, e sono preoccupato perche mi piacerebbe fare ingegneria informatica ma ho paura che in futuro ci sarà meno richiesta lavorativa per colpa dell'IA
L’IA è uno strumento a disposizione dello sviluppatore, non potrà mai sostituirlo del tutto.
L’IA può essere utile per sviluppare funzioni o microprogramma, ma un programma complesso costituito da parecchie migliaia di linee di codice la vedo dura, richiederebbe troppo tempo spiegare alla IA ogni particolare delle procedure.
Poi qualche errore lo commette in VBA:
Dim i As Integer 'L'indice di riga
Dim j As Integer 'L'indice di colonna
Va bene definire una variabile colonna di Excel come Integer, ma per la riga serve una Long altrimenti dopo 32000 righe va in errore.
Non ne abbiamo ancora parlato nei nostri video settimanali, però effettivamente anche noi abbiamo iniziato ad utilizzare l'AI per velocizzare lo sviluppo, facendo creare semplici funzioni anziché scriverle a mano. L'intelligenza artificiale può rimpiazzare già oggi il lavoro umano, ma in senso positivo, sostituendolo dove una persona reale *saprebbe* scrivere del codice per realizzare una funzionalità, ma la cosa prenderebbe tempo senza richiedere specifici know-how. Ad oggi, si può considerare un po' come la robotica, che ha sostituito tanti esseri umani sulla catena di montaggio, ma... per fortuna! Nel frattempo si creano nuovi posti di lavoro per chi fa manutenzione, progettazione e sviluppo delle future evoluzioni.
Si capiva da tempo. Una volta il programmatore diceva saper scrivere in Assembly. Poi solo in Basic/Fortran/Cobol/C, quindi in C++/Python, fra un po' basteranno le parole del linguaggio umano. Tutto qui. PS. Sei il figlio di Riccardo Schicchi? Ne sei la fotocopia da giovane.
Salve, io riguardo tutto quello che sto leggendo in giro, che siano info fake o meno, la programmazione dovrebbe essere sempre gestita da una mente umana, in quanto spero e dico spero che siaamo ancora lontani dalla ASI. alla fine l'AI è stata generata dalla gente e di tale proprietà dovrebbe rimanere. Provate a pensare se un robot costruito con un processore di piccole potenzialità imparasse ad autogestirsi ed ad autoistruirsi in vari campi. io non voglio immagginare tutto questo, sarebbe follia, visto che alla fine ci sono sempre uomini sul pianeta che in base alle proprio ambizioni o cose simili userebbe il tutto a scopi non tanto piacevoli.
Diciamo che questa AI è preocuupante per tutti i settori lavorativi. Anche per noi musicisti.. Ci sono siti che si basano sull'intelligenza artificiale in grado di comporre in totale autonomia e in pochi secondi un brano. Tu puoi scegliere lo stile ed il genere che ti serve ed in pochi secondi avrai un brano di quel genere che hai selezionato. E lo pagherai anche poco. Ovvio che la qualità del lavoro e la creatività di una persona vera sarebbero migliori di un computer.. Però chissà col tempo a cosa arriveranno questi sistemi. La situazione è un pochino preoccupante. C'è da dire che però già utilizziamo programmi che si basano su intelligenza artificiale e velocizzano di molto il nostro lavoro semplificandolo. Quindi è anche una cosa che aiuta tutto sommato. Chissà se un giorno sarà una minaccia.
Programmatori quando un programma che hanno programmato per scrivere codice meglio di loro scrive codice meglio di loro: 😮🤯😡😭
Una rivoluzione ci sarà sicuramente, ma la vedo (in grandi linee) come l'avvento del trattore in agricoltura, sono spariti migliaia(ma che dico, milioni) di zappatori, ma sono comparsi autisti di trattori, costruttori di trattori, meccanici di trattori, e tante altre figure connesse. anche quando le IA saranno in grado di programmare autonomamente, ci sarà sempre bisogno di una interfaccia esperta, un analista per problemi complessi, certo la figura del programmatore che picchia sulla tastiera e perde ore a cercare la sintassi esatta e i parametri delle funzioni non ci sarà piu, e non se ne vedeva l'ora. diciamo che i problemi saranno sempre piu complessi e gli esperti umani ci dovranno essere sempre
Da programmatore ad hacker il passo è breve , non credo proprio che avranno problemi di lavoro o economici ( considerando i livelli patetici della sicurezza informatica )
anche io la penso come te. Tra poco concluderò i miei studi presso un istituto tecnico e ho capito che la programmazione non mi dispiace ma preferirei approfondire l'ambito della sicurezza informatica (o comunque in ambito dei sistemi e reti). Quale sarebbe il percorso accademico più adatto per seguire questa strada?
Cyber Security all'università @@alessandro1268
@@alessandro1268 ciao potresti valutare se le università di informatica offrono un corso a scelta sulla sicurezza informatica negli anni successivi andando avanti e/o seguire dei corsi della piattaforma Cisco networking academy, c'è anche skill for all sempre di Cisco ma dovresti vedere se offre corsi sulla sicurezza informatica (buona parte dei corsi è gratuita)
e come puo mai devin o come diavolo si chiama poter accedere, buildare e testare un production code protetto da intellectual property?
Dove le trove le info in rete se le info non ci sono?
Hai la minima idea di cosa voglia dire fare reverse engineering su decine di librerie , buildare in remote, inserire dei trace (perchè non puoi fare puro debug?) analizzare semanticamente i log e poi intervenire con new features o con un bug fixing?
Ahahahah c'mon man
Credo che la radice del problema non sia se Devin rimpiazzerà o meno i programmatori ma che siano partiti investimenti e obiettivi/percorsi intrapresi in merito alla questione. Questo porterà davvero prima o poi a un cambiamento che non so quanto roseo sarà.
La radice del problema è sempre quella... il capitalismo
si. già asfalta buona parte del layer junior dev. Sto provvedendo già a cambiare diventando una figura ibrida e più complessa, spero, rispetto ad un semplice dev.