Nonostante non ami la letteratura giapponese ho deciso di leggere questa storia attratta dal tema dei viaggi nel tempo (uno dei miei desideri proibiti) e ho avuto una piacevole sorpresa: una storia originale, divertente e commovente allo stesso tempo. La storia che mi ha colpito e commosso più di tutte è stata quella delle sorelle Hirai e Kimi, ma anche le altre mi hanno emozionato ognuna a modo loro, perfino quella (appena accennata) della misteriosa donna in abito bianco perennemente seduta al tavolino da cui si può accedere al passato. Nota di merito all'accattivante copertina: è vero che un libro non si giudica da essa, ma talvolta l'essere ben fatte è un piacevole "di più". Non sarà originlissimo ma per me vale la pena leggerlo.
Sono felice di sentire finalmente qualcuno che la pensa come me ❤️ sinceramente non riesco davvero a capire le ragioni di questo strepitoso successo: non l’ho trovato particolarmente originale o ben scritto
Io ho questo libro nella wishlist, ho trovato interessante ascoltare questa opinione “fuori dal coro”, a maggior ragione sapendo che Matteo è sempre molto diretto, rispettoso e informato. Ho ancora intenzione di comprare questo libro, prima o poi, adesso ancora più curiosa di leggerlo per farmi una mia personale opinione, e davvero non capisco chi si mette ad attaccare chi ha il coraggio di dire la sua, per quanto “scomoda” possa essere, quando invece dovrebbe essere una cosa normalissima poter essere sinceri 😅 Comunque Matteo non deludi mai, sei sempre fantastico 😌😘
Io non volevo leggerlo perché era troppo osannato, dopo parecchio ho deciso di ascoltarlo come audiolibro ed è stato veramente piacevole inaspettatamente. Mi è piaciuto proprio lo stile tipo registico teatrale e, pur essendoci tanti difetti, ho trovato dei paragrafi molto poetici. Concordo sul fatto che il mistero potevano farlo vedere a poco a poco e non spiattellarlo lì subito. Show don't tell
Comprendo il tuo punto di vista avendo tu letto ampiamente la letteratura giapponese e lo rispetto. Io invece avendo letto solo 1Q84 di murakami di opere letterarie giapponesi, in pratica, e non avendo nessuna aspettativa ho apprezzato il libro e mi sono commossa. Non ne avevo mai sentito parlare, me lo ha regalato un'amica e mi aspettavo una lettura noiosa. Invece mi è piaciuto molto. Forse proprio per la sua semplicità e il modo in cui il fantasy si mescola alla quotidianità. La caffetteria isolata dal mondo, l'ambiente spoglio ma accogliente con una manciata di personaggi che creano dei legami e si sostengono a vicenda è un'oasi in cui rifugiarsi e trovare sollievo dai loro problemi. Con pochi tratti vengono descritte le vite di persone comuni che potremmo incontrare nella vita di tutti i giorni, ognuno con la sua difficoltà. Il libro secondo me conferisce una dignità a queste persone qualunque che comunque fanno una brevissima ma fondamentale crescita. Credo abbia avuto successo in Italia perché il tema del bar preferito come ritrovo abituale, come una seconda casa è sicuramente familiare. E poi il tema del rimpianto e delle cose non dette è qualcosa di noto in cui si può identificare chiunque. Forse non sarà il mo
Appena finito di leggerlo. L’ho apprezzato molto come lettura sotto l’ombrellone e nella sua semplicità è riuscito ad emozionarmi e a farmi riflettere… sono d’accordo che la scrittura sia simile ad una sceneggiatura e che i personaggi siano poco caratterizzati (se non per nulla); ed è proprio questo il motivo per cui mi ha colpito particolarmente, in quanto è comunque riuscito nel suo intento! Sono curiosa di leggere il sequel e magari di addentrarmi di più nella letteratura giapponese, con qualcosa di più “alto”, magari tra i libri consigliati da te ;)
Aggiungo che l'ho comprato pochi giorni fa oggi è il 10 giugno 2022 e mi sono lasciata convincere da una buona recensione letta sulla rivista "Il Libraio". Sono amante del Fantasy però mi piace cambiare spesso genere letterario.Sono contenta di aver visto la tua recensione, perché mi sembrava di esser l'unica a non apprezzare questo libro.
Matteo ti consiglio un manga, volume unico, che tratta sempre il tema del ritorno al passato per comprenderlo meglio e allo stesso tempo capire gli errori del presente. Si intitola "Quartieri lontani" di Jiro Taniguchi. Vale davvero la pena recuperarlo.
Matteo, hai saputo verbalizzare esattamente quella che era stata la mia impressione. Non avendo grande dimestichezza con questo tipo di letteratura ero rimasta dubbiosa ma ascoltandoti ho realizzato che le tue riflessioni erano state le mie, quindi mi hai rassicurata sul fatto che non sono io ipercritica ma il libro che è deboluccio. Grazie
Letto il mese scorso. Devo dire che non è un gran capolavoro, ma non mi sento.di criticarlo troppo pesantemente. Personalmente sono riuscita a percepirne la delicatezza e con l'ultima storia mi sono commossa. Condivido però che è ricco di criticità.
Buongiorno! Sebbene mi dispiaccia per la stroncatura, che non coincide con la mia opinione dato che io sono rimasta colpita in modo molto positivo dalla lettura di questo libro, è talmente ben argomentata la tua opinione che non ho nulla da obiettare. Ti segnalo però che nel seguito "Basta un caffè per essere felici" c'è l'approfondimento sulla donna fantasma che avresti voluto sentire e ci sono altri elementi riguardanti le "regole" per viaggiare nel tempo. Dopo averlo letto io ho pensato che sarebbe stato interessante se i due libri fossero stati uniti in uno solo, perché avrebbe aggiunto qualcosa in più ad entrambe. Grazie per le tue recensioni le ascolto sempre con piacere.
A me invece è piaciuto! Sicuramente non un capolavoro, ma in molti punti l'ho trovato toccante, anche se forse un po' prevedibile...il seguito è molto simile (ci sono sempre quattro storie diverse) però ti dà qualche spiegazione in più anche sulla donna-fantasma! È una lettura leggera e piacevole che comunque mi sento di consigliare!
A me non è dispiaciuto perchè è una lettura light (e in questo periodo ci vuole secondo me) ma son d'accordo con te sul dimenticarlo in pochissimo tempo! Pensavo fosse un mio problema di memoria quello del dimenticare i personaggi ma mi consolo :D
Concordo completamente con il tuo pensiero. Francamente è molto piatto e monotono, l'idea iniziale di questa caffetteria in cui ci si siede è si puo tornare indietro nel tempo non è male, semmai doveva essere piu' elaborata e approfondire sia la leggenda metropolitana, la storia della caffetteria e di tutti i personaggi che la popolano. Invece leggendo ci si rende conto che è una storia buttata lì, non so quanto la traduzione sia perfetta, ci sono stati alcuni passaggi che non mi sono stati chiari. È un libro che vuole essere visto come sereno, molto leggero. Si deve conoscere molto bene la cultura Giapponese, basta vedere i film, quasi e non sempre riescono ad essere Soft ma in altri casi possono suscitare emozioni forti. Questo libro racconta storie negative e non lascia una bella sensazione di sooddisfazione.
A me è piaciuto però non troppo. Commuove e fa riflettere. Note negative: quella che chiami "assenza di stile" e che lascia la sensazione che manchi qualcosa. I personaggi non mi son sembrati molto piatti, ma sicuramente son semplici e un po' stereotipati. So che la tizia vestita di bianco verrà approfondita nel sequel ed è questo il motivo per cui non leggerò mai il sequel: non voglio sapere nulla di quella lì, mi piace che resti nel mistero. Ps. non mi meraviglia abbia avuto questo gran successo: scorrevole, storie che puntano alla commozione e un pizzico di magia. perfetto per molte persone: che siano lettori occasionali o che leggano abitualmente. però, cavolo, troppo successo!
Ciao Matteo e ciao a tutti! Ho ascoltato con grandissimo interesse le tue considerazioni. Però non concordo fino in fondo con il tuo punto di vista. Parto col dire che sono rimasta anche io delusa dal libro, perché le mie aspettative erano diverse. Mi aspettavo davvero un testo di conforto e buoni sentimenti, invece le storie raccontate (a parte la prima, che si muove su un livello decisamente più leggero) mi hanno rattristato e, quasi, oppresso. Pur essendo asciutto, questo libro ha fatto vibrare in modo percepibile delle mie corde interiori e ha riportato a galla emozioni intense. Me lo aspettavo leggero e, per me, leggero non è stato per niente. Il fatto che il vissuto dei personaggi e il loro mondo interiore sia appena accennato ha lasciato spazio al mio, di mondo interiore, che è emerso e ha colmato quelle lacune che hai individuato (e che ci sono, è vero). La mia esperienza con persone care spente dall'Alzheimer e la necessità di fare i conti con dei lutti improvvisi che ti sconvolgono la vita si sono affacciate durante la lettura e qualcosa mi dice che se il racconto avesse sviscerato le emozioni dei personaggi, le mie sarebbero rimaste in secondo piano. Non mi trovi d'accordo sulla mancanza di originalità delle vicende (a parte la prima, che in effetti è esile esile): son storie comuni e quindi condivisibili da tanta parte del pubblico che legge, e che ognuno ha declinato in modo personale. Questo, per me, in un libro del genere, è un valore aggiunto. Ho trovato anche io irritante l'ostentata noncuranza riservata alla signora vestita di bianco, ma mi chiedo pure se ne sapremo di più nel corso dei prossimi due romanzi. Detto questo, non so se leggerò il resto della trilogia...
Quando le tematiche di un romanzo intercettano i nostri dolori personali credo che sia quasi inevitabile restarne coinvolti. Questo però non significa che si tratti di un buon romanzo, anzi. Il fatto che tu stessa percepisca che “meno il romanzo diceva e meglio era” fa capire come sia proprio inconsistente e come il suo unico appeal sia quello delle tematiche personali comuni al lettore. Detto questo, non tutto quello che ci fa del bene, o che ci colpisce facendoci riflettere, o che risulta catartico nella nostra vita deve essere necessariamente di particolare valore artistico. Conosco persone che hanno cara al cuore una storia di Topolino, o un filmaccio blockbuster americano... quindi quello che tu hai provato leggendo non è di per sè in contrasto con una recensione negativa... sono proprio due piani diversi. E su temi come quelli che hai citato tu, qualsiasi carezza al cuore è ben accetta, da dovunque provenga ❤️
@@charlotteatouchof7154 Ciao Charlotte! Grazie per il tuo bellissimo (bellissimo!) commento, che mi ha fatto molto riflettere. Ti dirò, il romanzo mi ha delusa, perché si è rivelato altro rispetto a quello che mi aspettavo e cercavo. Le mie osservazioni non si muovono neanche sul piano di un giudizio estetico (anche se, di mio, amo la scrittura asciutta e semplice, quando sa essere comunque evocativa, perché sollecitare l'immaginario del lettore con metafore ardite e ricercate, descrizioni attente e uno stile ricco è, a mio parere, più semplice, e pure più banale). Non l'ho trovato un libro "bello" da quel punto di vista, la sua vocazione quasi di screenplay, come sottolinea Matteo, è innegabile. Che sia un libro piatto, destinato presto all'oblio: su questo, ecco, non sono d'accordo. E non è vero che qualsiasi romanzo si occupi di vissuti che risuonano i nostri ci colpiscano, anzi... Per la mia esperienza (poi ognuno è fatto a modo proprio) è molto più facile che avvenga il contrario, che una lettura simile io la respinga e, tranquillamente, avanti un altro. Questo libro mi ha coinvolto (e disturbato, per me, ripeto, non è stato affatto lieve) perché quelle porticine oscure che fanno parte del vivere umano le ha dischiuse, non spalancate con efficienza o ostentazione. Non è stata, per me, inconsistenza, ma dire quello che era strettamente necessario e non spingersi oltre, e lasciare a me più spazio nell'immaginare l'interiorità dei personaggi e lasciare a me più spazio per la mia. Essenzialità, direi. Un abbraccio!
@@tatinaXXXX grazie a te per il tuo commento, così pacato ed equilibrato, che ho apprezzato tanto e che mi ha dato uno spunto di riflessione. Continuo a considerarlo un romanzo estremamente mediocre, sul piano estetico e contenutistico, ma nulla può essere ridotto a questo soltanto. Ho apprezzato molto il tuo riferimento alle “porte socchiuse” che - non essendo io una persona da mezze misure emotive - è per me un territorio abbastanza inesplorato. Quindi sì, credo e soprattutto spero che sia un libro destinato all’oblio, per il suo effettivo valore, ma credo anche di aver capito grazie a te fino a che punto può comunque avere toccato molto persone, magari permettendo loro di avvicinare argomenti che altrimenti avrebbero ritenuto respingenti. C’è una via di mezzo tra una lettura da impatto deflagrante e una lettura sciocca, e questo libro traccia la strada. Magari altri, o addirittura l’autrice stessa, potranno seguirla in modo anche più valido e pieno. Un abbraccio a te!! 😘
Grazie Matteo! Credevo di essere strana io 😂 Mi aspettavo qualcosa di simile a If cats disappeared from the world, invece ho trovato il nulla cosmico..mi mancano 20 pagine e sto facendo una fatica tremenda!
Grazie Matteo per la tua recensione! Ne avevo sentito parlare molto anch'io ed ero insicura se valesse davvero la pena di leggerlo o meno ma il tuo video mi finalmente tolto ogni dubbio! Avevo proprio bisogno di un parere da parte di qualcuno che conoscesse (e amasse) la letteratura giapponese abbastanza da offrire un parere oggettivo! Grazie ancora uwu
Da fan agguerrita di Murakami (ho letto praticamente tutti i suoi libri), e dopo aver letto anche Banana Yoshimoto e Natsume Sōseki, mi aspettavo molto di più. Un libro piatto, mi ha deluso molto.
A me è piaciuta solo la canzone che agisce come formula per tornare indietro nel tempo: Finché il caffè è caldo Nel passato puoi andare Finché il caffè è caldo Puoi ricordare Finché il caffè è caldo Là puoi restare Quando il cameriere viene Lo scontrino arriverà Quando il cameriere viene Lo scontrino arriverà! Mi ricorda qualcosa che ho già sentito, ma non riesco a rammentare…
Essere datati ha i suoi vantaggi e poi tutto ritorna anche la Berti. Piaceva a mio nonno e noi la odiavano. Oggi duetta anzi trietta con umani che mio nonno non potrebbe lontanamente immaginare. Adoro!
Per una volta non mi sento di essere pienamente d'accordo, però sono di parte, perché avendo letto il seguito ho messo i puntini sulle i del primo libro! È molto delicato, è vero, forse fin troppo, personalmente infatti ho preferito il secondo perché è più chiaro. Sicuramente ci sono altri libri che valgono tanto rispetto a questo, però tutto sommato qualcosa, a me personalmente, l'ha lasciata. Quindi non mi sento di criticarlo fortemente... ma solo grazie al secondo, che ho letto per curiosità, per avere risposte che, fortunatamente, ho trovato.
Ero indecisa se prenderlo o meno e ora... no, grazie Matteo. Ho preso che devo ancora leggere La Casa Impura di Fuyumi Ono, si tratta di un horror, magari potrebbe ispirarti di più
Era da molto che non mi affacciavo alla letteratura giapponese dopo aver letto quasi tutti i libri di Banana Yoshimoto ho deciso di dare una possibilità a questo libro pur non conoscendone l'autore nè tutto il successo che ci fosse dietro. L'ho trovato usato e l'ho acquistato qualche giorno fa. Non è un libro che inserirei nella mia classifica di "imperdibili" nè tanto meno leggerò le altre uscite ma non perchè non mi sia piaciuto, quanto piuttosto perchè è un libro con un inizio e una fine che non mi ha lasciato curiosità. In alcuni punti mi sono commossa, in altri mi sono chiesta il perchè di certe scelte ma tutto sommato non è un brutto libro o una lettura inutile come ho letto in altre recensioni. E' a mio parere un libro da leggere senza molte aspettative con leggerezza. Non conoscevo "se i gatti scomparissero dal mondo", gli darò un'occhiata, grazie!
Io non mi faccio mai influenzare dalle classifiche: il libro ha attratto la mia attenzione semplicemente perché adoro i libri di narrativa giapponese, ma dopo aver constatato che la trama non mi ispira l'ho lasciato tranquillamente sullo scaffale, nonostante fosse scontato del 20%. Beh, a quanto pare ho fatto bene!
Commento qui perché mi interessa sempre ascoltare recensioni che la pensano diversamente da me; io ho amato questo libro alla follia, probabilmente una delle letture che mi ha più colpito in tutta la mia vita. Ho amato la premessa, lo stile, le storie dei protagonisti, ed il messaggio finale. Un libro molto delicato, e sicuramente adatto a chi ama le storie "slice of life", e meno per chi ricerca un libro con trama più elaborata. È un libro in cui la trasformazione è molto poco tangibile (in un certo senso, tutto ciò che avviene ci riporta al punto di partenza), ma in realtà tutto è cambiato. Mi ha fatto emozionare, e il secondo titolo (per quanto preferisca il primo), mi ha fatto scendere addirittura una singola lacrima, il che mi ha sconvolto perché non ho mai pianto con nessun libro. L'ho letto in inglese però; ho sentito dire che la traduzione italiana, invece di tradurre dal giapponese, abbia tradotto dall'inglese ( la cui traduzione era già stata criticata). Se così fosse potrei immaginare che la lettura in italiano possa essere peggiore.
Grazie per questa recensione, proprio l’altro giorno l’ho visto in libreria e mi chiedevo come fosse, perché con questo genere di libri (e anche fumetti/film/drama/anime) il rischio di cadere nel banale è facilissimo. Io credo che ormai il filone “slice of life/slice of life con elementi soprannaturali” sia fin troppo sfruttato, e spesso si fanno opere fatte apposta per commuovere, che è una cosa che non riesco molto ad apprezzare. Forse sono io che sono un pezzo di legno, ma mi da l’idea di un libro che potrebbe farmi rivivere l’esperienza dell’acclamato e celebrato anime “Ano hana”, che ho visto in adolescenza: un mucchio di cose a caso messe lì per farti piangere. Che fastidio!
Finalmente qualcuno che la pensa come me, non ho mai capito il successo di questo libro. Dimenticabile, ho apprezzato solo la donna vestita di bianco. Adoro Hiromi Kawakami, una delle mie scrittrici preferite. 💛
L'idea non era male, ma i personaggi sono veramente abbozzati. Si tiene più in considerazione l'aspetto esteriore rispetto al potenziale che potevano esprimere. Peccato...
Questo libro è stato per me il primo approccio alla letteratura giapponese e l'ho trovato leggero e carino... leggendo l'ultima storia mi sono emozionata. Personalmente, l'ho trovato anche originale, ma penso che questo sia dato dal fatto che io non sia una grande conoscitrice del mondo giapponese, letterario e non. Bel video comunque, sentire dei pareri opposti ai propri fa sempre riflettere🌼
Personalmente non l’ho trovato banale rispetto alla letteratura giapponese, della quale conosco poco, ma in senso assoluto. Il piccolo esordiente magico è proprio da storiella per ragazzi. Poi ci sta che piaccia eh, ci mancherebbe.
@@charlotteatouchof7154 onestamente penso che il mio apprezzamento sia dato anche dal fatto che, fino a poco tempo fa, leggevo praticamente solo thriller, perché mi fanno impazzire. Quindi tornare ad un ambiente più legato alle piccole cose della vita quotidiana mi ha coinvolto. Poi ovviamente è giusto che ognuno abbia la propria esperienza di lettura, positiva o negativa.☺️
@@erikanardi9655 certo, questo ha assolutamente senso! Spesso il valore che diamo a un’opera non è legato strettamente al suo valore intrinseco, ma a quello che rappresenta per noi o che ci riesce a dare in un determinato momento 😊
Ho letto una ventina di pagine ma il modo di scrivere non mi coinvolge nel racconto. Sarei tentata di appellarmi a Pennac ed interromperne la lettura ma proverò ad andare in fondo
Libro illeggibile. Personaggi vuoti, che compiono azioni prive di senso all'interno della trama, anch'essa inconsistente; stile piattissimo, manca proprio una scrittura. All'inizio pensavo fosse colpa della traduzione (è tradotto dall'inglese) , ma poi mi sono reso conto che non c'era proprio una cifra stilistica. Resta un'operazione di marketing ben riuscita, copertina carina, bei colori.
A me questo libro è piaciuto, ma ugualmente non ho capito tutto il clamore, perché è sì un libro carino, ma niente di assolutamente fantastico, magari da leggere dopo qualcosa di impegnativo. Il secondo è uscito a gennaio e se non sbaglio, ho letto da qualche parte che sarà una "saga" di quattro libri.
Buongiorno. Non sono d ' accordo matteo. Per è un libro dolce e malinconico . Perchè una delusione come dite voi ? Io ho perso tante persone nel corso della mia vita . E vorrei parlare con loro anche pe poco tempo. , Un ultimo saluto sarebbe stato bello.
Ho comprato il libro senza sapere che era così famoso. Di autori giapponesi a parte Murakami non conosco nessun'altro per cui complice questo e il titolo (perché dove c'è caffè ci sono io) e dai colori della copertina, anche se non amo le copertine flessibili, l'ho comprato. Un libro che più che un libro è un grande EMBÈ? cioè... e quindi? Non è mai inutile leggere, ma questo è un libro che personalmente non mi ha dato nulla.
Che sollievo! Me lo hanno regalato e , nonostante i miei sforzi, non riuscivo mai a finirlo...pensavo fossi l’unica a non apprezzarlo. La leggerezza apparente di Banana già non la tolleravo perché per me era banale e in questo libro ho trovato poco di cui emozionarmi. Personaggi mal rappresentati, poca qualità letteraria.. non sarà così tutta la letteratura japponese ma per ora non ho trovato minimamente stile e ricchezza lessicale. Proverò gli autori che ami tu.
Dopo due letture giapponesi non troppo coinvolgenti ("finché il caffè è caldo" e "il corpo sa tutto") vorrei leggere un gran bel libro di un autore/autrice giapponese, mi dai qualche consiglio su una lettura imperdibile? :P Grazie
Ciao❤️. Scusa se ti rispondo io ma Matteo ha già pubblicato molti video sulla letteratura giapponese e i suoi consigli❤️. Molti sono video recenti altri un po’ più vecchi ma sempre molto validi❤️. Tra questi cita haruki murakami e yukio Mishima che io personalmente consiglio❤️. Spero di esserti stata d’aiuto❤️. Buona giornata✨.
@@kirinoranmarufan9809 uh grazie mille 🌸 Di Mishima ho letto "Musica", mi é piaciuto ma non da impazzire. Di Murakami non ho mai letto niente però ero intenzionata a comprare qualcosa. Ti va di consigliarmi qualche titolo interessante? :)
@@danilataccone15 prego😊❤️. Io purtroppo di murakami ho letto un paio di libri molto tempo fa ma Matteo aveva detto che per cominciare un libro valido è after dark perché mostra i due lati di murakami; infatti da una parte c’è quella più surreale dall’altra quello più realistico, che racconta di vite e persone e rapporti molto reali e complicati. Personalmente consiglio Norvegian wood che è il preferito di molti dell’autore. Di Mishima avevo cominciato le confessioni di una maschera e mi aveva colpito molto❤️. Purtroppo io non ti posso dare molti consigli validi perché di letteratura giapponese ho letto due cose in croce😂😂❤️. Quello che so, la maggior parte l’ho imparata da Matteo👍🏻❤️.
Vedendolo in libreria ero troppo curiosa di prenderlo però non mi ha mai tentato tanto sa spenderci i miei soldi, con questa tua recensione credo proprio che non lo prenderò🤔
Letto in inglese e ho notato tante differenze dalla versione in italiano, mi chiedo chi dei due abbia interpretato al meglio l'originale. Murakami, se ricordo bene, scrive anche in inglese per paura delle libertà "creative" dei traduttori, sulla critica che non sappia scrivere ci andrei piano. Comunque anch io concordo anni luce dai maestri del suo paese.
Ho letto solo la prima storia ma la penso esattamente così.... È vero che è scritto malissimo... Pensavo che fosse dovuto alla traduzione ... Non credo di riuscire a leggerlo tutto ....
No tu non hai un'anima se non ti sei emozionato con questo libro!1!!1 No scherzo. A me è piaciuto molto, ma in effetti come dici te, io non conosco molto la letteratura giapponese, quindi probabilmente per questo mi è piaciuto molto. All'ultima storia mi sono praticamente sciolto in lacrime, ma io ho la lacrima facile quindi non faccio testo. Probabilmente come dici te non è niente di nuovo, però a me è piaciuto, mi ha fatto sentire qualcosa che mi è rimasto. Il seguito non l'ho letto e non so se lo leggerò, perché secondo me è perfetto così, però dicono che sia più bello del primo.
Nonostante l'abbia letto velocemente e piacevolmente, anch'io ho pensato fosse molto inconsistente, stile piatto, mi è sembrato una brutta scopiazzatura dello stile di Banana Yoshimoto. Mi sono commossa per la storia mamma/figlia ma per il resto anche per me librino dimenticabile.
prim di sentire la tua recensione: ho mollato il libro dopo il primo capitolo letto. penso che sia scritto male, molte parti inutili delle quali si potevano emettere. Non riuscivo a seguire il filo con una scioltezza armoniosa. sono rimasta delusa
Ho smesso di leggerlo dopo un po’ di pagine. Mi stavo forzando facendomi violenza. Mi sono sentita a disagio ma vedo che non sono l’unica. Per carità! Matteo che ne pensi di Aki Shimazaki?
Concordo in toto. L'ho trovato noiosetto e per tutto il tempo ho aspettato che raccontasse la storia della donna vestita di bianco... Non leggerò i seguiti
Io mi aspettavo che la donna fantasma fosse un personaggio chiave della trama e soprattutto correlato con qualcuno dei personaggi o con la storia della caffetteria! Invece nulla, solo un pizzico di horror NO SENSE. La cosa più bella del romanzo è il messaggio che lascia, ma la trama e la scrittura meh.
concordo su tutta la linea! avevo iniziato il romanzo spinta dall'entusiasmo generale ma sono bastate le prime pagine per segnare una cocente delusione. la scrittura è talmente piana e le storie in alcuni punti così forzate da farti chiedere (almeno nel mio caso) perché si stia leggendo quel libro. un peccato perché forse la trama poteva avere anche delle potenzialità che una scrittura più vivida sarebbe riuscita a cogliere, magari indagando di più l'introspezione dei personaggi
Sto faticando per finirlo... un'agonia...noioso e piatto...le regole del viaggio ripetute ossessivamente...e nonostante questo insulse, confuse ed incomprensibili...una noia colossale...risparmiatevelo
per me è 👎 L ho letto il mese scorso e devo dire che mi è parso veramente lento, quasi trascinato. Il contenuto della seconda storia è sicuro valido, e anche un po' tutte e altre...e vanno bene lo stile e il ritmo giapponese... ma ho veramente fatto fatica a finirlo e ho avuto piacere ad ascoltare questo video,soprattutto basta ripetere ste benedette regole 😂grazie
anche a me non è piaciuto. Non capisco dove volesse andare a parare, e l'unica storia di cui vorrei sapere il finale è della donna abbandonata dal ragazzo che va in America.. Comunque non capirò mai come facciano i giapponesi a parlare di certi temi senza risultare pesanti, li ammiro 😂
Per la prima volta non concordo con te , hai massacrato un libro che non penso si sia presentato ai più come un libro impegnato. Io ho apprezzato due delle 4 storie e ti dico che il secondo l’ho trovato addirittura peggio del primo. Però ho trovato piacevole leggere un libro giapponese che non sia eccessivamente pesante, ma sopratutto , finalmente un libro che avuto un successo strepitoso in Italia e non è quell’abominio di 50 sfumature . Ps la storia della signora in bianco è nel Secondo libro
Se non lo hai già fatto, leggi Cambiare l’acqua ai fiori. Ha avuto un successo strepitoso, non è un abominio, e pur non essendo un capolavoro assoluto ha almeno una sostanziosa dignità stilistica e narrativa.
Nonostante non ami la letteratura giapponese ho deciso di leggere questa storia attratta dal tema dei viaggi nel tempo (uno dei miei desideri proibiti) e ho avuto una piacevole sorpresa: una storia originale, divertente e commovente allo stesso tempo.
La storia che mi ha colpito e commosso più di tutte è stata quella delle sorelle Hirai e Kimi, ma anche le altre mi hanno emozionato ognuna a modo loro, perfino quella (appena accennata) della misteriosa donna in abito bianco perennemente seduta al tavolino da cui si può accedere al passato.
Nota di merito all'accattivante copertina: è vero che un libro non si giudica da essa, ma talvolta l'essere ben fatte è un piacevole "di più".
Non sarà originlissimo ma per me vale la pena leggerlo.
Sono felice di sentire finalmente qualcuno che la pensa come me ❤️ sinceramente non riesco davvero a capire le ragioni di questo strepitoso successo: non l’ho trovato particolarmente originale o ben scritto
Per me è bellissimo
Io ho questo libro nella wishlist, ho trovato interessante ascoltare questa opinione “fuori dal coro”, a maggior ragione sapendo che Matteo è sempre molto diretto, rispettoso e informato. Ho ancora intenzione di comprare questo libro, prima o poi, adesso ancora più curiosa di leggerlo per farmi una mia personale opinione, e davvero non capisco chi si mette ad attaccare chi ha il coraggio di dire la sua, per quanto “scomoda” possa essere, quando invece dovrebbe essere una cosa normalissima poter essere sinceri 😅
Comunque Matteo non deludi mai, sei sempre fantastico 😌😘
Io non volevo leggerlo perché era troppo osannato, dopo parecchio ho deciso di ascoltarlo come audiolibro ed è stato veramente piacevole inaspettatamente.
Mi è piaciuto proprio lo stile tipo registico teatrale e, pur essendoci tanti difetti, ho trovato dei paragrafi molto poetici. Concordo sul fatto che il mistero potevano farlo vedere a poco a poco e non spiattellarlo lì subito. Show don't tell
Comprendo il tuo punto di vista avendo tu letto ampiamente la letteratura giapponese e lo rispetto. Io invece avendo letto solo 1Q84 di murakami di opere letterarie giapponesi, in pratica, e non avendo nessuna aspettativa ho apprezzato il libro e mi sono commossa. Non ne avevo mai sentito parlare, me lo ha regalato un'amica e mi aspettavo una lettura noiosa. Invece mi è piaciuto molto. Forse proprio per la sua semplicità e il modo in cui il fantasy si mescola alla quotidianità. La caffetteria isolata dal mondo, l'ambiente spoglio ma accogliente con una manciata di personaggi che creano dei legami e si sostengono a vicenda è un'oasi in cui rifugiarsi e trovare sollievo dai loro problemi. Con pochi tratti vengono descritte le vite di persone comuni che potremmo incontrare nella vita di tutti i giorni, ognuno con la sua difficoltà. Il libro secondo me conferisce una dignità a queste persone qualunque che comunque fanno una brevissima ma fondamentale crescita. Credo abbia avuto successo in Italia perché il tema del bar preferito come ritrovo abituale, come una seconda casa è sicuramente familiare. E poi il tema del rimpianto e delle cose non dette è qualcosa di noto in cui si può identificare chiunque. Forse non sarà il mo
Wow che bello! Pranzo mentre ti ascolto ❤️
Appena finito di leggerlo. L’ho apprezzato molto come lettura sotto l’ombrellone e nella sua semplicità è riuscito ad emozionarmi e a farmi riflettere… sono d’accordo che la scrittura sia simile ad una sceneggiatura e che i personaggi siano poco caratterizzati (se non per nulla); ed è proprio questo il motivo per cui mi ha colpito particolarmente, in quanto è comunque riuscito nel suo intento! Sono curiosa di leggere il sequel e magari di addentrarmi di più nella letteratura giapponese, con qualcosa di più “alto”, magari tra i libri consigliati da te ;)
Aggiungo che l'ho comprato pochi giorni fa oggi è il 10 giugno 2022 e mi sono lasciata convincere da una buona recensione letta sulla rivista "Il Libraio". Sono amante del Fantasy però mi piace cambiare spesso genere letterario.Sono contenta di aver visto la tua recensione, perché mi sembrava di esser l'unica a non apprezzare questo libro.
Matteo ti consiglio un manga, volume unico, che tratta sempre il tema del ritorno al passato per comprenderlo meglio e allo stesso tempo capire gli errori del presente. Si intitola "Quartieri lontani" di Jiro Taniguchi. Vale davvero la pena recuperarlo.
Bellissimo, io adoro tutto Taniguchi
Matteo, hai saputo verbalizzare esattamente quella che era stata la mia impressione. Non avendo grande dimestichezza con questo tipo di letteratura ero rimasta dubbiosa ma ascoltandoti ho realizzato che le tue riflessioni erano state le mie, quindi mi hai rassicurata sul fatto che non sono io ipercritica ma il libro che è deboluccio. Grazie
Letto il mese scorso. Devo dire che non è un gran capolavoro, ma non mi sento.di criticarlo troppo pesantemente. Personalmente sono riuscita a percepirne la delicatezza e con l'ultima storia mi sono commossa. Condivido però che è ricco di criticità.
Buongiorno! Sebbene mi dispiaccia per la stroncatura, che non coincide con la mia opinione dato che io sono rimasta colpita in modo molto positivo dalla lettura di questo libro, è talmente ben argomentata la tua opinione che non ho nulla da obiettare. Ti segnalo però che nel seguito "Basta un caffè per essere felici" c'è l'approfondimento sulla donna fantasma che avresti voluto sentire e ci sono altri elementi riguardanti le "regole" per viaggiare nel tempo. Dopo averlo letto io ho pensato che sarebbe stato interessante se i due libri fossero stati uniti in uno solo, perché avrebbe aggiunto qualcosa in più ad entrambe. Grazie per le tue recensioni le ascolto sempre con piacere.
A me invece è piaciuto! Sicuramente non un capolavoro, ma in molti punti l'ho trovato toccante, anche se forse un po' prevedibile...il seguito è molto simile (ci sono sempre quattro storie diverse) però ti dà qualche spiegazione in più anche sulla donna-fantasma! È una lettura leggera e piacevole che comunque mi sento di consigliare!
Anche per me è stata una grande delusione...proprio non capisco tutto questo clamore...un grande boh.
A me non è dispiaciuto perchè è una lettura light (e in questo periodo ci vuole secondo me) ma son d'accordo con te sul dimenticarlo in pochissimo tempo! Pensavo fosse un mio problema di memoria quello del dimenticare i personaggi ma mi consolo :D
Il campanello. Finalmente qualcuno che ne parla.
Grazie, Matteo. Sei come sempre la voce della mia coscienza.
Concordo completamente con il tuo pensiero. Francamente è molto piatto e monotono, l'idea iniziale di questa caffetteria in cui ci si siede è si puo tornare indietro nel tempo non è male, semmai doveva essere piu' elaborata e approfondire sia la leggenda metropolitana, la storia della caffetteria e di tutti i personaggi che la popolano. Invece leggendo ci si rende conto che è una storia buttata lì, non so quanto la traduzione sia perfetta, ci sono stati alcuni passaggi che non mi sono stati chiari. È un libro che vuole essere visto come sereno, molto leggero. Si deve conoscere molto bene la cultura Giapponese, basta vedere i film, quasi e non sempre riescono ad essere Soft ma in altri casi possono suscitare emozioni forti. Questo libro racconta storie negative e non lascia una bella sensazione di sooddisfazione.
A me è piaciuto però non troppo. Commuove e fa riflettere. Note negative: quella che chiami "assenza di stile" e che lascia la sensazione che manchi qualcosa. I personaggi non mi son sembrati molto piatti, ma sicuramente son semplici e un po' stereotipati. So che la tizia vestita di bianco verrà approfondita nel sequel ed è questo il motivo per cui non leggerò mai il sequel: non voglio sapere nulla di quella lì, mi piace che resti nel mistero.
Ps. non mi meraviglia abbia avuto questo gran successo: scorrevole, storie che puntano alla commozione e un pizzico di magia. perfetto per molte persone: che siano lettori occasionali o che leggano abitualmente. però, cavolo, troppo successo!
Ciao Matteo e ciao a tutti! Ho ascoltato con grandissimo interesse le tue considerazioni. Però non concordo fino in fondo con il tuo punto di vista. Parto col dire che sono rimasta anche io delusa dal libro, perché le mie aspettative erano diverse. Mi aspettavo davvero un testo di conforto e buoni sentimenti, invece le storie raccontate (a parte la prima, che si muove su un livello decisamente più leggero) mi hanno rattristato e, quasi, oppresso. Pur essendo asciutto, questo libro ha fatto vibrare in modo percepibile delle mie corde interiori e ha riportato a galla emozioni intense. Me lo aspettavo leggero e, per me, leggero non è stato per niente. Il fatto che il vissuto dei personaggi e il loro mondo interiore sia appena accennato ha lasciato spazio al mio, di mondo interiore, che è emerso e ha colmato quelle lacune che hai individuato (e che ci sono, è vero). La mia esperienza con persone care spente dall'Alzheimer e la necessità di fare i conti con dei lutti improvvisi che ti sconvolgono la vita si sono affacciate durante la lettura e qualcosa mi dice che se il racconto avesse sviscerato le emozioni dei personaggi, le mie sarebbero rimaste in secondo piano. Non mi trovi d'accordo sulla mancanza di originalità delle vicende (a parte la prima, che in effetti è esile esile): son storie comuni e quindi condivisibili da tanta parte del pubblico che legge, e che ognuno ha declinato in modo personale. Questo, per me, in un libro del genere, è un valore aggiunto. Ho trovato anche io irritante l'ostentata noncuranza riservata alla signora vestita di bianco, ma mi chiedo pure se ne sapremo di più nel corso dei prossimi due romanzi. Detto questo, non so se leggerò il resto della trilogia...
Quando le tematiche di un romanzo intercettano i nostri dolori personali credo che sia quasi inevitabile restarne coinvolti.
Questo però non significa che si tratti di un buon romanzo, anzi.
Il fatto che tu stessa percepisca che “meno il romanzo diceva e meglio era” fa capire come sia proprio inconsistente e come il suo unico appeal sia quello delle tematiche personali comuni al lettore.
Detto questo, non tutto quello che ci fa del bene, o che ci colpisce facendoci riflettere, o che risulta catartico nella nostra vita deve essere necessariamente di particolare valore artistico.
Conosco persone che hanno cara al cuore una storia di Topolino, o un filmaccio blockbuster americano... quindi quello che tu hai provato leggendo non è di per sè in contrasto con una recensione negativa... sono proprio due piani diversi.
E su temi come quelli che hai citato tu, qualsiasi carezza al cuore è ben accetta, da dovunque provenga ❤️
@@charlotteatouchof7154 Ciao Charlotte! Grazie per il tuo bellissimo (bellissimo!) commento, che mi ha fatto molto riflettere. Ti dirò, il romanzo mi ha delusa, perché si è rivelato altro rispetto a quello che mi aspettavo e cercavo. Le mie osservazioni non si muovono neanche sul piano di un giudizio estetico (anche se, di mio, amo la scrittura asciutta e semplice, quando sa essere comunque evocativa, perché sollecitare l'immaginario del lettore con metafore ardite e ricercate, descrizioni attente e uno stile ricco è, a mio parere, più semplice, e pure più banale). Non l'ho trovato un libro "bello" da quel punto di vista, la sua vocazione quasi di screenplay, come sottolinea Matteo, è innegabile. Che sia un libro piatto, destinato presto all'oblio: su questo, ecco, non sono d'accordo. E non è vero che qualsiasi romanzo si occupi di vissuti che risuonano i nostri ci colpiscano, anzi... Per la mia esperienza (poi ognuno è fatto a modo proprio) è molto più facile che avvenga il contrario, che una lettura simile io la respinga e, tranquillamente, avanti un altro. Questo libro mi ha coinvolto (e disturbato, per me, ripeto, non è stato affatto lieve) perché quelle porticine oscure che fanno parte del vivere umano le ha dischiuse, non spalancate con efficienza o ostentazione. Non è stata, per me, inconsistenza, ma dire quello che era strettamente necessario e non spingersi oltre, e lasciare a me più spazio nell'immaginare l'interiorità dei personaggi e lasciare a me più spazio per la mia. Essenzialità, direi. Un abbraccio!
@@tatinaXXXX grazie a te per il tuo commento, così pacato ed equilibrato, che ho apprezzato tanto e che mi ha dato uno spunto di riflessione.
Continuo a considerarlo un romanzo estremamente mediocre, sul piano estetico e contenutistico, ma nulla può essere ridotto a questo soltanto.
Ho apprezzato molto il tuo riferimento alle “porte socchiuse” che - non essendo io una persona da mezze misure emotive - è per me un territorio abbastanza inesplorato.
Quindi sì, credo e soprattutto spero che sia un libro destinato all’oblio, per il suo effettivo valore, ma credo anche di aver capito grazie a te fino a che punto può comunque avere toccato molto persone, magari permettendo loro di avvicinare argomenti che altrimenti avrebbero ritenuto respingenti.
C’è una via di mezzo tra una lettura da impatto deflagrante e una lettura sciocca, e questo libro traccia la strada.
Magari altri, o addirittura l’autrice stessa, potranno seguirla in modo anche più valido e pieno.
Un abbraccio a te!! 😘
Il seguito è già uscito. Si chiama: "basta un caffè per essere felici"
Grazie Matteo! Credevo di essere strana io 😂 Mi aspettavo qualcosa di simile a If cats disappeared from the world, invece ho trovato il nulla cosmico..mi mancano 20 pagine e sto facendo una fatica tremenda!
Grazie Matteo per la tua recensione! Ne avevo sentito parlare molto anch'io ed ero insicura se valesse davvero la pena di leggerlo o meno ma il tuo video mi finalmente tolto ogni dubbio! Avevo proprio bisogno di un parere da parte di qualcuno che conoscesse (e amasse) la letteratura giapponese abbastanza da offrire un parere oggettivo! Grazie ancora uwu
Avevo questo libro e il suo seguito in lista, li ho tolti un paio di giorni fa xche non ero convinta.... grazie x la tua opinione
Da fan agguerrita di Murakami (ho letto praticamente tutti i suoi libri), e dopo aver letto anche Banana Yoshimoto e Natsume Sōseki, mi aspettavo molto di più. Un libro piatto, mi ha deluso molto.
A me è piaciuta solo la canzone che agisce come formula per tornare indietro nel tempo:
Finché il caffè è caldo
Nel passato puoi andare
Finché il caffè è caldo
Puoi ricordare
Finché il caffè è caldo
Là puoi restare
Quando il cameriere viene
Lo scontrino arriverà
Quando il cameriere viene
Lo scontrino arriverà!
Mi ricorda qualcosa che ho già sentito, ma non riesco a rammentare…
Finché la barca va
@@annamarinabevilacqua5549 ECCO!!! 🤣
Essere datati ha i suoi vantaggi e poi tutto ritorna anche la Berti. Piaceva a mio nonno e noi la odiavano. Oggi duetta anzi trietta con umani che mio nonno non potrebbe lontanamente immaginare. Adoro!
Per una volta non mi sento di essere pienamente d'accordo, però sono di parte, perché avendo letto il seguito ho messo i puntini sulle i del primo libro! È molto delicato, è vero, forse fin troppo, personalmente infatti ho preferito il secondo perché è più chiaro. Sicuramente ci sono altri libri che valgono tanto rispetto a questo, però tutto sommato qualcosa, a me personalmente, l'ha lasciata. Quindi non mi sento di criticarlo fortemente... ma solo grazie al secondo, che ho letto per curiosità, per avere risposte che, fortunatamente, ho trovato.
Ero indecisa se prenderlo o meno e ora... no, grazie Matteo. Ho preso che devo ancora leggere La Casa Impura di Fuyumi Ono, si tratta di un horror, magari potrebbe ispirarti di più
Era da molto che non mi affacciavo alla letteratura giapponese dopo aver letto quasi tutti i libri di Banana Yoshimoto ho deciso di dare una possibilità a questo libro pur non conoscendone l'autore nè tutto il successo che ci fosse dietro. L'ho trovato usato e l'ho acquistato qualche giorno fa. Non è un libro che inserirei nella mia classifica di "imperdibili" nè tanto meno leggerò le altre uscite ma non perchè non mi sia piaciuto, quanto piuttosto perchè è un libro con un inizio e una fine che non mi ha lasciato curiosità. In alcuni punti mi sono commossa, in altri mi sono chiesta il perchè di certe scelte ma tutto sommato non è un brutto libro o una lettura inutile come ho letto in altre recensioni. E' a mio parere un libro da leggere senza molte aspettative con leggerezza.
Non conoscevo "se i gatti scomparissero dal mondo", gli darò un'occhiata, grazie!
Io non mi faccio mai influenzare dalle classifiche: il libro ha attratto la mia attenzione semplicemente perché adoro i libri di narrativa giapponese, ma dopo aver constatato che la trama non mi ispira l'ho lasciato tranquillamente sullo scaffale, nonostante fosse scontato del 20%. Beh, a quanto pare ho fatto bene!
Commento qui perché mi interessa sempre ascoltare recensioni che la pensano diversamente da me; io ho amato questo libro alla follia, probabilmente una delle letture che mi ha più colpito in tutta la mia vita. Ho amato la premessa, lo stile, le storie dei protagonisti, ed il messaggio finale. Un libro molto delicato, e sicuramente adatto a chi ama le storie "slice of life", e meno per chi ricerca un libro con trama più elaborata. È un libro in cui la trasformazione è molto poco tangibile (in un certo senso, tutto ciò che avviene ci riporta al punto di partenza), ma in realtà tutto è cambiato. Mi ha fatto emozionare, e il secondo titolo (per quanto preferisca il primo), mi ha fatto scendere addirittura una singola lacrima, il che mi ha sconvolto perché non ho mai pianto con nessun libro.
L'ho letto in inglese però; ho sentito dire che la traduzione italiana, invece di tradurre dal giapponese, abbia tradotto dall'inglese ( la cui traduzione era già stata criticata). Se così fosse potrei immaginare che la lettura in italiano possa essere peggiore.
Ciao Matteo, hai letto Aki Shimazaki? Ti è piaciuta?
Merita di più il seguito che ho appena letto!
A me questo libro è piaciuto veramente tanto ...🥺🥺🥺😍
Grazie per questa recensione, proprio l’altro giorno l’ho visto in libreria e mi chiedevo come fosse, perché con questo genere di libri (e anche fumetti/film/drama/anime) il rischio di cadere nel banale è facilissimo. Io credo che ormai il filone “slice of life/slice of life con elementi soprannaturali” sia fin troppo sfruttato, e spesso si fanno opere fatte apposta per commuovere, che è una cosa che non riesco molto ad apprezzare. Forse sono io che sono un pezzo di legno, ma mi da l’idea di un libro che potrebbe farmi rivivere l’esperienza dell’acclamato e celebrato anime “Ano hana”, che ho visto in adolescenza: un mucchio di cose a caso messe lì per farti piangere. Che fastidio!
Finalmente qualcuno che la pensa come me, non ho mai capito il successo di questo libro. Dimenticabile, ho apprezzato solo la donna vestita di bianco.
Adoro Hiromi Kawakami, una delle mie scrittrici preferite. 💛
L'idea non era male, ma i personaggi sono veramente abbozzati. Si tiene più in considerazione l'aspetto esteriore rispetto al potenziale che potevano esprimere. Peccato...
E' sulla mia lista desideri, sono curiosissima di leggerlo!
Questo libro è stato per me il primo approccio alla letteratura giapponese e l'ho trovato leggero e carino... leggendo l'ultima storia mi sono emozionata. Personalmente, l'ho trovato anche originale, ma penso che questo sia dato dal fatto che io non sia una grande conoscitrice del mondo giapponese, letterario e non. Bel video comunque, sentire dei pareri opposti ai propri fa sempre riflettere🌼
Personalmente non l’ho trovato banale rispetto alla letteratura giapponese, della quale conosco poco, ma in senso assoluto. Il piccolo esordiente magico è proprio da storiella per ragazzi. Poi ci sta che piaccia eh, ci mancherebbe.
@@charlotteatouchof7154 onestamente penso che il mio apprezzamento sia dato anche dal fatto che, fino a poco tempo fa, leggevo praticamente solo thriller, perché mi fanno impazzire. Quindi tornare ad un ambiente più legato alle piccole cose della vita quotidiana mi ha coinvolto. Poi ovviamente è giusto che ognuno abbia la propria esperienza di lettura, positiva o negativa.☺️
@@erikanardi9655 certo, questo ha assolutamente senso! Spesso il valore che diamo a un’opera non è legato strettamente al suo valore intrinseco, ma a quello che rappresenta per noi o che ci riesce a dare in un determinato momento 😊
Ho letto una ventina di pagine ma il modo di scrivere non mi coinvolge nel racconto. Sarei tentata di appellarmi a Pennac ed interromperne la lettura ma proverò ad andare in fondo
Mammamia grazie Matteo, non potrei essere più d’accordo con questa recensione
Libro illeggibile. Personaggi vuoti, che compiono azioni prive di senso all'interno della trama, anch'essa inconsistente; stile piattissimo, manca proprio una scrittura. All'inizio pensavo fosse colpa della traduzione (è tradotto dall'inglese) , ma poi mi sono reso conto che non c'era proprio una cifra stilistica. Resta un'operazione di marketing ben riuscita, copertina carina, bei colori.
Ho letto questo libro con un book club e mi aveva lasciato alcune perplessità. Per precisione ho letto anche il sequel e mi è piaciuto molto di più.
A me questo libro è piaciuto, ma ugualmente non ho capito tutto il clamore, perché è sì un libro carino, ma niente di assolutamente fantastico, magari da leggere dopo qualcosa di impegnativo. Il secondo è uscito a gennaio e se non sbaglio, ho letto da qualche parte che sarà una "saga" di quattro libri.
Bellissima l'idea di base, terribile lo sviluppo. Occasione mancata, peccato. Continuo a non capire perché abbia avuto tutto questo successo.
Buongiorno. Non sono d ' accordo matteo. Per è un libro dolce e malinconico . Perchè una delusione come dite voi ? Io ho perso tante persone nel corso della mia vita . E vorrei parlare con loro anche pe poco tempo. , Un ultimo saluto sarebbe stato bello.
Ho comprato il libro senza sapere che era così famoso. Di autori giapponesi a parte Murakami non conosco nessun'altro per cui complice questo e il titolo (perché dove c'è caffè ci sono io) e dai colori della copertina, anche se non amo le copertine flessibili, l'ho comprato. Un libro che più che un libro è un grande EMBÈ? cioè... e quindi? Non è mai inutile leggere, ma questo è un libro che personalmente non mi ha dato nulla.
Condivido totalmente la tua recensione! L'ho comprato con la stessa aspettativa, ma sono rimasta delusa.
menomale matteo ci sei te a parlare anche per noi che non lo abbiamo apprezzato💞
Un viaggio astrale che ognuno può intraprendere nella propria solitudine e non solo per i giapponesi. Un romanzo discreto
Che sollievo! Me lo hanno regalato e , nonostante i miei sforzi, non riuscivo mai a finirlo...pensavo fossi l’unica a non apprezzarlo. La leggerezza apparente di Banana già non la tolleravo perché per me era banale e in questo libro ho trovato poco di cui emozionarmi. Personaggi mal rappresentati, poca qualità letteraria.. non sarà così tutta la letteratura japponese ma per ora non ho trovato minimamente stile e ricchezza lessicale. Proverò gli autori che ami tu.
Dopo due letture giapponesi non troppo coinvolgenti ("finché il caffè è caldo" e "il corpo sa tutto") vorrei leggere un gran bel libro di un autore/autrice giapponese, mi dai qualche consiglio su una lettura imperdibile? :P Grazie
Ciao❤️. Scusa se ti rispondo io ma Matteo ha già pubblicato molti video sulla letteratura giapponese e i suoi consigli❤️. Molti sono video recenti altri un po’ più vecchi ma sempre molto validi❤️. Tra questi cita haruki murakami e yukio Mishima che io personalmente consiglio❤️. Spero di esserti stata d’aiuto❤️. Buona giornata✨.
@@kirinoranmarufan9809 uh grazie mille 🌸 Di Mishima ho letto "Musica", mi é piaciuto ma non da impazzire. Di Murakami non ho mai letto niente però ero intenzionata a comprare qualcosa. Ti va di consigliarmi qualche titolo interessante? :)
@@danilataccone15 prego😊❤️. Io purtroppo di murakami ho letto un paio di libri molto tempo fa ma Matteo aveva detto che per cominciare un libro valido è after dark perché mostra i due lati di murakami; infatti da una parte c’è quella più surreale dall’altra quello più realistico, che racconta di vite e persone e rapporti molto reali e complicati. Personalmente consiglio Norvegian wood che è il preferito di molti dell’autore. Di Mishima avevo cominciato le confessioni di una maschera e mi aveva colpito molto❤️. Purtroppo io non ti posso dare molti consigli validi perché di letteratura giapponese ho letto due cose in croce😂😂❤️. Quello che so, la maggior parte l’ho imparata da Matteo👍🏻❤️.
@@kirinoranmarufan9809 avevo puntato proprio Norvegian Wood! A questo punto mi tocca prenderlo :P ancora grazie 🌸
Io l'ho iniziato e mi stavo annoiando tantissimo. Lo finirò prima o poi ma per ora non mi va proprio.
Vedendolo in libreria ero troppo curiosa di prenderlo però non mi ha mai tentato tanto sa spenderci i miei soldi, con questa tua recensione credo proprio che non lo prenderò🤔
Letto in inglese e ho notato tante differenze dalla versione in italiano, mi chiedo chi dei due abbia interpretato al meglio l'originale. Murakami, se ricordo bene, scrive anche in inglese per paura delle libertà "creative" dei traduttori, sulla critica che non sappia scrivere ci andrei piano. Comunque anch io concordo anni luce dai maestri del suo paese.
Fai un video dedicato alla Yoshimoto.
Ho letto solo la prima storia ma la penso esattamente così.... È vero che è scritto malissimo... Pensavo che fosse dovuto alla traduzione ... Non credo di riuscire a leggerlo tutto ....
No tu non hai un'anima se non ti sei emozionato con questo libro!1!!1
No scherzo. A me è piaciuto molto, ma in effetti come dici te, io non conosco molto la letteratura giapponese, quindi probabilmente per questo mi è piaciuto molto. All'ultima storia mi sono praticamente sciolto in lacrime, ma io ho la lacrima facile quindi non faccio testo.
Probabilmente come dici te non è niente di nuovo, però a me è piaciuto, mi ha fatto sentire qualcosa che mi è rimasto. Il seguito non l'ho letto e non so se lo leggerò, perché secondo me è perfetto così, però dicono che sia più bello del primo.
Io ho letto solo le prime 33 pagine e lo trovo privo di senso e veramente scritto male! Non so se riuscirò a continuarlo.
Anch'io lo trovo dappertutto ma non mi chiama
Anche oggi mi hai salvata da una lettura che non mi sarebbe piaciuta 😝😘
Nonostante l'abbia letto velocemente e piacevolmente, anch'io ho pensato fosse molto inconsistente, stile piatto, mi è sembrato una brutta scopiazzatura dello stile di Banana Yoshimoto. Mi sono commossa per la storia mamma/figlia ma per il resto anche per me librino dimenticabile.
prim di sentire la tua recensione:
ho mollato il libro dopo il primo capitolo letto. penso che sia scritto male, molte parti inutili delle quali si potevano emettere. Non riuscivo a seguire il filo con una scioltezza armoniosa. sono rimasta delusa
Ho smesso di leggerlo dopo un po’ di pagine. Mi stavo forzando facendomi violenza. Mi sono sentita a disagio ma vedo che non sono l’unica. Per carità!
Matteo che ne pensi di Aki Shimazaki?
Concordo in toto. L'ho trovato noiosetto e per tutto il tempo ho aspettato che raccontasse la storia della donna vestita di bianco... Non leggerò i seguiti
Finalmente
L'ho abbandonato. Mi sembrava non sapesse dove andare a parare. Ho fatto bene. 😊
Io mi aspettavo che la donna fantasma fosse un personaggio chiave della trama e soprattutto correlato con qualcuno dei personaggi o con la storia della caffetteria! Invece nulla, solo un pizzico di horror NO SENSE. La cosa più bella del romanzo è il messaggio che lascia, ma la trama e la scrittura meh.
Sono d'accordo . Mi ha lasciato veramente poco...sono rimasta piuttosto delusa.
concordo su tutta la linea! avevo iniziato il romanzo spinta dall'entusiasmo generale ma sono bastate le prime pagine per segnare una cocente delusione. la scrittura è talmente piana e le storie in alcuni punti così forzate da farti chiedere (almeno nel mio caso) perché si stia leggendo quel libro. un peccato perché forse la trama poteva avere anche delle potenzialità che una scrittura più vivida sarebbe riuscita a cogliere, magari indagando di più l'introspezione dei personaggi
A me non è piaciuto, purtroppo avevo delle alte aspettative che si sono rivelate vane. Ho fatto fatica a terminarlo
Sono d'accordo con te!
A me non è piaciuto per niente. Ho fatto fatica a finirlo... 😅
Sto faticando per finirlo... un'agonia...noioso e piatto...le regole del viaggio ripetute ossessivamente...e nonostante questo insulse, confuse ed incomprensibili...una noia colossale...risparmiatevelo
Io l avevo comprato dopo che l ho visto in un tuo video per mia mamma e non le è piaciuto :(((
Ciao Matteo. Il nostro fastidio parla d'amore.
A me è piaciuto molto, ma capisco il tuo punto di vista e ho capito perché non ti è piaciuto :)
Comunque "Finchè il caffè è caldo puoi farti il tuo viaggione" suona malissimo ahahaha XD
per me è 👎 L ho letto il mese scorso e devo dire che mi è parso veramente lento, quasi trascinato. Il contenuto della seconda storia è sicuro valido, e anche un po' tutte e altre...e vanno bene lo stile e il ritmo giapponese... ma ho veramente fatto fatica a finirlo e ho avuto piacere ad ascoltare questo video,soprattutto basta ripetere ste benedette regole 😂grazie
anche a me non è piaciuto. Non capisco dove volesse andare a parare, e l'unica storia di cui vorrei sapere il finale è della donna abbandonata dal ragazzo che va in America..
Comunque non capirò mai come facciano i giapponesi a parlare di certi temi senza risultare pesanti, li ammiro 😂
Mi chiedo come ha fatto a fare successo in Giappone....
Io l'ho trovato carino, ma niente più (≧▽≦)
Letto, non è straordinario, ma è uno di quei libri per le giornate boh, una lettura comfort
Anche per me è stata una delusione, davvero noioso e vuoto.
Manca una critica fondamentale....la traduzione è dall'inglese.
Non fa per me. No problem. Io bevo l'Estathe al limone...
Matteo!! Parlaci di seni e uova
ho sentito aprlarne ene anch'io e voelv oquasi metterlo in wishlist ma non mi fido mai del parere nazional-popolare :D grazie
C'è un po' di recensione in questo "hype" ripetuto ottocento volte.
Io non ce l’ho proprio fatta a finirlo
A me non è piaciuto. Troppe scene e dialoghi ripetuti.
Rispondo io: no, per niente. È una lettura carina però non da cambiarmi la vita come molti lo descrivono
Sono rimasta malissimo perché non mi è piaciuto per niente
Per la prima volta non concordo con te , hai massacrato un libro che non penso si sia presentato ai più come un libro impegnato. Io ho apprezzato due delle 4 storie e ti dico che il secondo l’ho trovato addirittura peggio del primo.
Però ho trovato piacevole leggere un libro giapponese che non sia eccessivamente pesante, ma sopratutto , finalmente un libro che avuto un successo strepitoso in Italia e non è quell’abominio di 50 sfumature .
Ps la storia della signora in bianco è nel
Secondo libro
Se non lo hai già fatto, leggi Cambiare l’acqua ai fiori. Ha avuto un successo strepitoso, non è un abominio, e pur non essendo un capolavoro assoluto ha almeno una sostanziosa dignità stilistica e narrativa.
No, è un libro tremendo. Buona l'idea, ma è sviluppata male, scritta peggio.
Io l'ho lasciato a metà.
No,non mi ispira questo libro...non amo in generale i libri degli autori giapponesi,sono un'appassionata di saggi/racconti distopici.
Orrendo, l'ho riportato indietro. E non scherzo.
Quoto in toto
secondo me è carino, però non è niente di speciale
Vuoto e noioso.
Descrizione perfetta.
Completamente d’accordo. Libro inutile e superficiale, una lettura veramente deludente.