Una vita da 'camallo', il porto di Trieste raccontato da chi ci lavora: "Qui non ci si ferma mai"

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  • Опубликовано: 6 сен 2024
  • C'è Marino Marini, passato, in 50 anni di lavoro, da "bubez" ("apprendista" in triestino), a titolare di un'impresa di spedizioni. Stefano Puzzer invece ha iniziato come facchino, scaricando sacchi di caffè. Poi Michael Pertan, lavoratore precario: il padre gli ha aperto le porte del porto, ma ora sta fieramente camminando da solo. Ancora, Stefano Cornachin: è entrato al Porto di Trieste tramite una agenzia di lavoro interinale, e nel giro di otto anni è diventato coordinatore operativo di Adriafer, la società ferroviaria posseduta al 100% dall'Autorità portuale di Trieste. Ci sono anche Sasha Colautti, sindacalista Usb, e Lory Quadrelli, che lavora come guardiana nel servizio di portierato. Sono le voci che ci raccontano cosa significa, oggi, lavorare al Porto di Trieste, un mondo dove rispetto, solidarietà e orgoglio hanno ancora un valore e dove la coscienza di classe si è risvegliata proprio di recente. Il riferimento è al caso Zeno D" Agostino, il presidente dell" Autorità portuale prima estromesso dal suo ruolo e poi rispristinato proprio grazie alle proteste, in primis dei portuali, che l" hanno difeso a spada tratta per il suo operato, teso innanzitutto a salvare posti di lavoro. Varcando l'ingresso della Torre del Lloyd, inaccessibile ai più, abbiamo scoperto una realtà dove non ci sono Ferragosti, Natali, né Capodanni che tengano: qui dentro non ci si ferma mai. Si lavora 7 su 7, " h24" , notti, mattine, pomeriggi, con la bora o sotto il sole. . .di Elena Placitelli .Riprese di Andrea Lasorte .Montaggio di Elena Placitelli e Mara Guerrini

Комментарии • 6

  • @missdiablo75
    @missdiablo75 2 года назад

    Guardate adesso cosa stanno facendo... meravigliosi

  • @matteosandrin1213
    @matteosandrin1213 4 года назад +2

    Ma se nella sua storia plurisecolare, il porto di Trieste non ha mai avuto o sentito la necessità di battezzare i suoi "figli" con un nome diverso da "portuai" , perché dovete pensarci voi usando una parola che non ci appartiene e che identifica una città completamente diversa? Detto con tutto il rispetto per i camalli genovesi con i quali vige un gemellaggio. Qui tutti parlano di tradizione, orgoglio e famiglia e il modo migliore per celebrare questi valori è appicciare un'etichetta diversa? Moh?

  • @gianluigirupel7957
    @gianluigirupel7957 Год назад +1

    Camalli ? Ma chi gá scrito questa monada ?

  • @lorenasiliotto7805
    @lorenasiliotto7805 2 года назад

    Che significa camallo ? Lavoro usurante ?

  • @gianluigirupel7957
    @gianluigirupel7957 11 месяцев назад

    Ma xe mai possibile ste cazzade ? I camalli xe a Genova e no a Trieste