Può essere anche un punto di partenza interessante la domanda: ''dando il massimo per il piano A, quali competenze trasversali sviluppo? Posso utilizzare queste competenze come piano B?''. Concetto simile a quello espresso nel video, solo che il ragionamento è a priori e non a posteriori.
Dopo i 5 anni di istituto professionale, in cui non ho mai toccato mezzo libro, avevo 4 piani possibili: -Continuare l'attività di mio padre, -Fare servizio civile, -Entrare in ingegneria meccanica, -Entrare in professioni sanitarie (piano A) Il lavoro di mio padre non mi piace, al servizio civile non mi hanno preso, ingegneria meccanica non mi piaceva nemmeno... fortunatamente ho studiato molto e sono entrato in tecnico di radiologia, che era quello che speravo. Quindi quoto pienamente tutto quello detto da Andrea
Verissimo. Malgrado quello che dica anche il mitico Arnold, io mi sono sempre sentito più sicuro quando avevo un valido piano B alternativo. Meno ansia (se il piano A, per motivi non dipendenti da noi, non va a buon fine), e meno stresso. Bravo.
Andre grazie per il video. attualmente credo di essere uno dei pochi italiani che lavora per conto di società professionista di calcio e conduce ricerca per l'università all'estero , attualmente infatti sarò via per un anno , credo sia il sogno un pó di tutti gli scienze motorie e lo è anche il mio , ma sento come se il mio piano A stia pian piano scivolando dal mio controllo. Te lo provo a spiegare con una metafora è come se stessi conducendo una barca a vela e ho come obbiettivo quello di arrivare più lontano possibile , inizialmente riuscivo a gestire anche poco vento e diciamo mi adattavo per trarne il massimo benificio e la massima distanza . Da oramai 6/7 mesi il vento è stato generoso forse anche troppo e ora mi sento come se non riuscissi più a controllare le mie vele, ora sento che sono io a rincorrere il piano A, invece prima era lui che cresceva con me.
Non so se c'entra molto ma ho letto un libro in cui c'era questa frase che cito: ricordare quelli che hanno fallito e dimenticare quelli che hanno avuto successo. Nel contesto si riferiva al fatto che la gente si sofferma solo su chi ha raggiunto la vetta, senza neanche chiedersi come molte volte, e poi però quando scoprono che ciò che avevano visto e magari sperimentato non era funzionante o magari era semplicemente un'eccezione si rimane delusi, spiazzati. invece bisogna elaborare piani per evitare il fallimento e crearsi nuove strade, i cosidetti piani B
rispondo citando Jim Carrey: "Mio padre avrebbe potuto essere un grande comico ma non ha mai creduto di potercela davvero fare. Scelse quindi un lavoro sicuro come contabile ma, quando avevo 12 anni, fu licenziato e la mia famiglia dovette fare tutto il possibile per arrivare alla fine del mese. Ho imparato molte grandi lezioni di vita da mio padre. Soprattutto che puoi fallire anche facendo cose che non ti piacciono: perciò vale la pena rischiare di più ma facendo ciò che ami."
Tu sei un gran motivatore, oggi sono alla terza settimana del digiuno intermittente, che ho iniziato grazie a te e mio fratello! Sei un grande, ti aspetta un futuro luminoso!
Non intraprendere una strada che non puoi percorrere fino alla fine Difficilmente si percorrerà una strada dove si va all-in, anche chi va all-in puo ritrovarsi nella situazione che anche raggiungendo in maniera minore il proprio obiettivo, è abbastanza.
Molto interessante come argomento, parlo da studente universitario e devo ammettere che avere un paio di esami arretati mi fa sentire un po " indietro" rispetto agli altri. Ma comunque non mi scoraggia e do sempre il 100%😤
@@AndreaMuzii Ciao Andrea il video è molto interessante però hai fatto troppa pubblicità ai tuoi corsi... Così fai perdere il filo del discorso, infastidisci e porti l'ascoltatore a mandare avanti il video. Un po' di pubblicità ci sta ma qui è davvero troppa. Abbassa nettamente la qualità del video.
è stressante anche avere piano B, piano C ecc e non riuscire a concentrarsi su uno solo e quindi essere male in tutto. Secondo me non avere un piano B è importante per raggiungere i propri obbiettivi, poi è evidende che in caso di fallimento col piano A si tornerebbe al punto 0 e in quel caso nessuno vieta di cambiare strada ed inseguire un piano B creatosi in seguito. Ma finchè in testa si è motivati su un solo obbiettivo e si esclude il piano B allora si ha successo. Anche perchè il tempo a disposizione è poco quindi prima si cerca di raggiungere un obbiettivo, una volta raggiunto allora ci si può permettere di pensare ad un altro obbiettivo. Un piano A costruito bene dalle fondamenta e portato avanti con tanto lavoro, arrivato a buon punto ci si ritrova ad aver meno lavoro mentale per gestirlo.
Come la vedi la situazione lavoro fulltime (piano B) + piano A? Ascoltando quello che hai detto nel video mi sembra che tu lo reputi troppo sbilanciato, giusto? In questo caso che faresti, cioè se uno ha già quel piano B in corso (e spese da sostenere)? Diciamo che credo ci voglia una particolare forza di volontà in questo caso.
Ciao Andrea bellissimo video, ma ho una domanda da porti: quali sono le tecniche di memoria che posso implementare nello studio? (sono uno studente delle superiori) Grazie
Può essere anche un punto di partenza interessante la domanda: ''dando il massimo per il piano A, quali competenze trasversali sviluppo? Posso utilizzare queste competenze come piano B?''. Concetto simile a quello espresso nel video, solo che il ragionamento è a priori e non a posteriori.
Dopo i 5 anni di istituto professionale, in cui non ho mai toccato mezzo libro, avevo 4 piani possibili:
-Continuare l'attività di mio padre,
-Fare servizio civile,
-Entrare in ingegneria meccanica,
-Entrare in professioni sanitarie (piano A)
Il lavoro di mio padre non mi piace, al servizio civile non mi hanno preso, ingegneria meccanica non mi piaceva nemmeno... fortunatamente ho studiato molto e sono entrato in tecnico di radiologia, che era quello che speravo. Quindi quoto pienamente tutto quello detto da Andrea
Verissimo. Malgrado quello che dica anche il mitico Arnold, io mi sono sempre sentito più sicuro quando avevo un valido piano B alternativo. Meno ansia (se il piano A, per motivi non dipendenti da noi, non va a buon fine), e meno stresso. Bravo.
Andre grazie per il video. attualmente credo di essere uno dei pochi italiani che lavora per conto di società professionista di calcio e conduce ricerca per l'università all'estero , attualmente infatti sarò via per un anno , credo sia il sogno un pó di tutti gli scienze motorie e lo è anche il mio , ma sento come se il mio piano A stia pian piano scivolando dal mio controllo.
Te lo provo a spiegare con una metafora è come se stessi conducendo una barca a vela e ho come obbiettivo quello di arrivare più lontano possibile , inizialmente riuscivo a gestire anche poco vento e diciamo mi adattavo per trarne il massimo benificio e la massima distanza . Da oramai 6/7 mesi il vento è stato generoso forse anche troppo e ora mi sento come se non riuscissi più a controllare le mie vele, ora sento che sono io a rincorrere il piano A, invece prima era lui che cresceva con me.
Non so se c'entra molto ma ho letto un libro in cui c'era questa frase che cito: ricordare quelli che hanno fallito e dimenticare quelli che hanno avuto successo. Nel contesto si riferiva al fatto che la gente si sofferma solo su chi ha raggiunto la vetta, senza neanche chiedersi come molte volte, e poi però quando scoprono che ciò che avevano visto e magari sperimentato non era funzionante o magari era semplicemente un'eccezione si rimane delusi, spiazzati. invece bisogna elaborare piani per evitare il fallimento e crearsi nuove strade, i cosidetti piani B
rispondo citando Jim Carrey: "Mio padre avrebbe potuto essere un grande comico ma non ha mai creduto di potercela davvero fare. Scelse quindi un lavoro sicuro come contabile ma, quando avevo 12 anni, fu licenziato e la mia famiglia dovette fare tutto il possibile per arrivare alla fine del mese.
Ho imparato molte grandi lezioni di vita da mio padre. Soprattutto che puoi fallire anche facendo cose che non ti piacciono: perciò vale la pena rischiare di più ma facendo ciò che ami."
Non va in conflitto con i concetti espressi nel video!
Tu sei un gran motivatore, oggi sono alla terza settimana del digiuno intermittente, che ho iniziato grazie a te e mio fratello!
Sei un grande, ti aspetta un futuro luminoso!
Non intraprendere una strada che non puoi percorrere fino alla fine
Difficilmente si percorrerà una strada dove si va all-in, anche chi va all-in puo ritrovarsi nella situazione che anche raggiungendo in maniera minore il proprio obiettivo, è abbastanza.
Grande Andre bel video. ti sei mai sentito "indietro" rispetto agli altri? se si, potresti parlarcene in un video?
Sì, mi è capitato varie volte. Valuto il video.
Molto interessante come argomento, parlo da studente universitario e devo ammettere che avere un paio di esami arretati mi fa sentire un po " indietro" rispetto agli altri. Ma comunque non mi scoraggia e do sempre il 100%😤
@@AndreaMuzii Ciao Andrea il video è molto interessante però hai fatto troppa pubblicità ai tuoi corsi... Così fai perdere il filo del discorso, infastidisci e porti l'ascoltatore a mandare avanti il video. Un po' di pubblicità ci sta ma qui è davvero troppa. Abbassa nettamente la qualità del video.
Come Arnold io avevo solo un pianoA prima palestato poi attore poi senatore per fortuna si era focallizato solo su una cosa😂
è stressante anche avere piano B, piano C ecc e non riuscire a concentrarsi su uno solo e quindi essere male in tutto. Secondo me non avere un piano B è importante per raggiungere i propri obbiettivi, poi è evidende che in caso di fallimento col piano A si tornerebbe al punto 0 e in quel caso nessuno vieta di cambiare strada ed inseguire un piano B creatosi in seguito. Ma finchè in testa si è motivati su un solo obbiettivo e si esclude il piano B allora si ha successo. Anche perchè il tempo a disposizione è poco quindi prima si cerca di raggiungere un obbiettivo, una volta raggiunto allora ci si può permettere di pensare ad un altro obbiettivo. Un piano A costruito bene dalle fondamenta e portato avanti con tanto lavoro, arrivato a buon punto ci si ritrova ad aver meno lavoro mentale per gestirlo.
Sono d'accordo sull'avere un piano B , però non deve essere preso come scusa per non dedicarsi al piano A
Come la vedi la situazione lavoro fulltime (piano B) + piano A? Ascoltando quello che hai detto nel video mi sembra che tu lo reputi troppo sbilanciato, giusto? In questo caso che faresti, cioè se uno ha già quel piano B in corso (e spese da sostenere)? Diciamo che credo ci voglia una particolare forza di volontà in questo caso.
Ciao Andrea bellissimo video, ma ho una domanda da porti: quali sono le tecniche di memoria che posso implementare nello studio? (sono uno studente delle superiori) Grazie
Infatti arnold Schwarzenegger, aveva ben 4 piani addizionali, oltre il bodybuilding, attore, impresa edile, una catena di palestre, e altro ancora 😂
Esatto, nessuno dirà "avevo un solo piano A e ho perso tutto", o se lo dice non fa notizia
Audio check lol
Sono d'accordo!
Ci possono essere casi in cui il piano B diventa piano A, e viceversa
Il punto è che io non riesco manco a trovarmi un piano A
Sempre il piano B è più efficiente
There is NO planet B