Non si sa come - Luigi Pirandello. 1978. Arnaldo Ninchi
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- Опубликовано: 27 дек 2018
- Nell’anno in cui è insignito del Premio Nobel per la Letteratura, Pirandello scrive questo dramma che affronta il tema del rapporto tra coscienza e realtà quotidiana, tra i dettati della ragione e gli impulsi dell’istinto, seguendo il quale si compiono azioni senza saperne il perché, senza avere gli strumenti per giudicarle e pertanto relegate nel mondo dell’irrealtà.
La scissione dell’io, entità non certo unitaria e monolitica, ritorna in questo dramma molto serrato e convincente nelle stravolte ma lucidissime argomentazioni del protagonista. La parte animale dell’uomo, l’istinto vive una sua vita profonda assolutamente non riconducibile alla ragione, alle convenzioni, alle regole della società. Ma per Pirandello non si può certo rimanere nell'abisso; la riemersione porta con sé il pesante fardello della responsabilità che l’uomo contemporaneo non può certo eludere. A proposito dì questo dramma Pirandello così si esprimeva in un’intervista a M. Missiroli: «…nel mondo morale la coscienza si risveglia come un giudice severissimo e intransigente nell'animo di chi ha infranto la legge. Il delitto appartiene alla natura, ma il momento veramente drammatico è quello della giustizia, ed è tanto più drammatico quanto più il tribunale è invisibile cioè nella coscienza…»..
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1978 - RAI
ARNALDO NINCHI - Conte Romeo Daddi
VALERIA CIANGOTTINI - Donna Bice Daddi
MARIO ERPICHINI - Giorgio Vanzi
TONI TRONO - Marchese Nicola Respi
Regia di ARNALDO NINCHI
Di Pirandello a scuola non ci hanno fatto Capire niente. Qualche novelletta, un accenno alle commedie... niente di quel capolavoro di arte e di conoscenza dell'animo umano che è stato questo grande uomo
Sante parole. Lo hai scritto con una fermezza e sottile rabbia che si sentono fino a qui i quintali di ore perse sui banchi e l’annessa umanità
Pirandello è pericoloso, fa pensare.
Un'opera di filosofia purissima e profondissima. La volontà che crede in cose non vere e deve farlo per legge morale di contro alla vita che fa il male, la vita che è un enorme fiume di realtà che travolge, la vita che é l'unica cosa che esiste cui non si deve credere, si deve fare come se non esiste. La coscienza dell'uomo contro la vita della donna, altro argomento sotteso allo scontro nel soggetto tra volontà libera e corpo vivo senza controllo. Quale pena per un crimine che si è commesso involontariamente? La vita, appunto,vera senza più finzioni.
Luigi Pirandello uomo di treatro genio grandissimo bravissimo magnifico geniale drammaturgo palcoscenico teatrale
Immenso Pirandello.
Teatro : drammaturgo scrittore Luigi Pirandello con i suoi temi commedie teatrali : il teatro apre spalanca la mente il cuore il pensiero,il teatro entra nel quota della vita sociale civile, economica, politica.
Straordinario. Chiamare quello che facciamo ‘volontà’ è solo un trucco che ci siamo inventati per farci credere che bene e male si compiono definendoli tali nella loro attuazione, come se venissero fatti sapendo noi già che sono appunto bene e male e non invece, come in realtà accade, per trovare conferma di essi, e in questa concettualizzazione riscoprire un’ulteriore certezza, così come è certo ciò che ci fa considerare essa giusta e irremovibile, e via dicendo in una catena indispensabile per stare un po’ distanti da quella parte umana troppo vera. Da quella parte in cui tutti reciprocamente si accusano “Ma sei diventato pazzo?”.
bellissimo, bravissimi e bravissimo Vanzi.
Grandissimo geniale bravissimo drammaturgo scrittore di teatro autore siciliano Luigi Pirandello
In questa commedia la coscienza è la protagonista nonostante il nicinismo tenti disperatamente di sconfiggerla.
così tante visualizzazioni e così pochi like ...mah
La cultura non piace,...😞
Bravissimi interpreti, forse solo un po' "caricati", ma portati anche dall'intreccio e dalla pesantezza di questa opera minore di Pirandello, che svela di quali contorsioni mentali e da quali demoni doveva essere afflitto l'autore. Molta autobiografia, lascia anche immaginare a quali indicibili tormenti deve aver sottoposto la moglie: una donna dal carattere evidentemente fragile, troppo per sopportare un uomo dalla testa così "pesante".
Regia:Arnaldo Ninchi, Kicca Mauri Cerrato; cast:conte Romeo Daddi:Arnaldo Ninchi; donna Bice:Valeria Ciangottini; Ginevra Vanzi:Margherita Guzzinati; Giorgio Vanzi:Mario Erpichini; marchese Resti:Tony Trono. Data:27/10/1978.
Non è Resti il marchese, è Respi
vero! ho copiato ed incollato da Techerai.
bei tempi altre tragedie incombono
23:57 Monologo o , forse meglio, tirata
di Romeo Daddi fino al 26:45 secondo atto 41:26
3:15, inizio
14:48, entra Bice
17:59, entra Romeo
30:15, io ho ucciso
39:55, non ero stato io
41:35, nuova scena
49:15,
50:00, fu quella mattina che tu andasti alla villa a Perugia
1:03:35, rientra Resbi
1:12:12, nuova scena
1:20:59, rientra Ginevra
1:27:30, entra Giorgio
1:36:47, colpo di scena
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Sembra la continuazione della "Novella per un anno" intitolata: "Cinci"
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