Grazie mille per questa lezione. Interessante la visione del borghese di Flaubert! Quali caratteristiche ha invece, secondo lei, lo spirito dell'aristocratico?
Domanda interessante. Secondo me l’aristocratico è una persona molto sicura di sé, è chiuso nel suo mondo d’élite, non si cura degli “inferiori”, vive di rendita ma può comunque avere una mentalità imprenditoriale (dipende poi dal Paese in cui vive)…Partecipa agli eventi mondani, alle feste, ai balli, si reca a teatro, gioca d’azzardo, è conservatore…😊
Io mi sento esattamente così infatti, relazioni piatte e noiose, mi stufo e ricerco sempre quello che è più affine a me, però è una cosa normalissima è la ricerca della felicità semplicemente, non è facile oggi figuriamoci per una donna dell' 800!
Grazie. Bellissima la sua domanda. Dovrei pensarci su un po’, però le due donne effettivamente si assomigliano molto. Hanno molte caratteristiche in comune: entrambe sono donne giovani, entrambe soffrono e cadono in depressione, entrambe sfioriscono fino a morire. Però, mentre Emma sogna la vita di città, una vita diversa da quella grigio-borghese in cui vive, Fosca incarna la malattia, la patologia. Tarchetti analizza Fosca dal punto di vista patologico, quasi clinico. Questa analisi medica non è presente, con le stesse modalità, in Emma. Secondo me è diverso il modo in cui vengono presentate e narrate dai due autori, però entrambe sfioriscono. Emma sogna una vita diversa, Fosca è “malata” fin dalla sua comparsa in scena. In Emma vedo un declino molto più lento e approfondito.
Ciao, Alberto, e complimenti per la tua bellissima lezione, che ho seguito per intero. Mi permetto di copiaeincollarti in questo commento una mia breve "recensione" del capolavoro di Flaubert: "Aveva i capelli tagliati netti a frangia sulla fronte come un chierico di paese" (p. 3). "Papà Rouault guardò ancora indietro, non vide più nulla sulla strada. Si sentì triste come una casa vuota" (p. 25). "La conversazione di Charles era piatta come un marciapiede" (p. 33). "Il dolore scavava profondamente nella sua anima, con dolci urli, come fa il vento invernale nei castelli abbandonati" (p. 101). "Tuvache, curvo come un arco, non la smetteva di sorridere a sua volta, di balbettare, di protestar devozione alla monarchia" (p. 115). "Emma vi seguiva i teneri pensieri che vi chiocciavano dentro come una gallina seminascosta in una siepe di biancospino" (p. 140). Se vuoi scrivere un classico, sii generoso di similitudini; e se vuoi essere moderno, che siano spesso ironiche. "Ti bacio, figlia mia, e bacio anche voi, genero, e te, nipotina, su tutt'e due le guance. Sono con un'infinità di saluti, il vostro affezionato papà" (p. 140). "Una volta spuntò la luna; allora non mancarono di azzardare qualche frase sull'astro malinconico e pieno di poesia" (p. 209). Se vuoi essere (tardo)romantico, sii generoso di sentimenti; e se vuoi essere popolare, che siano spesso d'amore. "Il prete si asciugò le dita, buttò nel fuoco i batuffoli impregnati d'olio, e tornò a sedersi" (p. 261). "Quando le quattro corde furon sistemate, vi spinsero sopra la bara. Lui la guardava scendere" (p. 272). Se vuoi essere realista, sii parco di orpelli; e se vuoi essere Verga, aspetta una generazione. "Non è la cosa più penosa del mondo trascinare un'esistenza inutile come la mia?" (p. 191) Ma se vuoi diventare immortale, inventa Emma Bovary, e pazienza se ti porteranno in tribunale (i mediocri di ogni epoca adorano i TAR...) e se invece di chiamarti Flaubert e basta ti daranno del tardoromantico o del protorealista. Un caro saluto, Luca
Che bella scoperta il suo canale! Grazie per le condivisioni e la passione nel raccontare gli autori.
Grazie mille :)
Complimenti per la lezione, mi è stata estremamente utile!
Grazie mille. Mi fa molto piacere che sia stata utile.
grazie mille, un'analisi che ho apprezzato tantissimo
Grazie mille.
Analisi impeccabile e accattivante. Posso chiederle se ha fatto un'analisi anche sul romanzo di Anna Karenina ...?
Grazie! No, non ho ancora analizzato Anna Karenina. I russi non sono ancora arrivati 😊
@@ilcaffedialbertomarcato5565 ...ok aspetterò 😊📚
Grazie mille per questa lezione. Interessante la visione del borghese di Flaubert! Quali caratteristiche ha invece, secondo lei, lo spirito dell'aristocratico?
Domanda interessante. Secondo me l’aristocratico è una persona molto sicura di sé, è chiuso nel suo mondo d’élite, non si cura degli “inferiori”, vive di rendita ma può comunque avere una mentalità imprenditoriale (dipende poi dal Paese in cui vive)…Partecipa agli eventi mondani, alle feste, ai balli, si reca a teatro, gioca d’azzardo, è conservatore…😊
Grazie per la sua lezione
Grazie a lei.
Grazie, ho molto apprezzato
Grazie:)
Io mi sento esattamente così infatti, relazioni piatte e noiose, mi stufo e ricerco sempre quello che è più affine a me, però è una cosa normalissima è la ricerca della felicità semplicemente, non è facile oggi figuriamoci per una donna dell' 800!
È davvero così! Grazie per questa bellissima riflessione e condivisione 😊
Stupenda critica
Grazie 😊👍
Bravissimo, ho apprezzato molto la tua analisi, ma ho una domanda, secondo Lei cos'è la differenza tra Emma e Fosca?
Grazie. Bellissima la sua domanda. Dovrei pensarci su un po’, però le due donne effettivamente si assomigliano molto. Hanno molte caratteristiche in comune: entrambe sono donne giovani, entrambe soffrono e cadono in depressione, entrambe sfioriscono fino a morire. Però, mentre Emma sogna la vita di città, una vita diversa da quella grigio-borghese in cui vive, Fosca incarna la malattia, la patologia. Tarchetti analizza Fosca dal punto di vista patologico, quasi clinico. Questa analisi medica non è presente, con le stesse modalità, in Emma. Secondo me è diverso il modo in cui vengono presentate e narrate dai due autori, però entrambe sfioriscono. Emma sogna una vita diversa, Fosca è “malata” fin dalla sua comparsa in scena. In Emma vedo un declino molto più lento e approfondito.
Rimango in attesa della seconda parte😊
Mi scusi, la mia tesi parla del bovarismo in Madame Bovary e Fosca, mi potrebbe consigliare qualche libro su Fosca che potrà essermi utile?
@@Rawassi96 Mi dispiace ma non saprei proprio...
Ciao, Alberto, e complimenti per la tua bellissima lezione, che ho seguito per intero. Mi permetto di copiaeincollarti in questo commento una mia breve "recensione" del capolavoro di Flaubert:
"Aveva i capelli tagliati netti a frangia sulla fronte come un chierico di paese" (p. 3).
"Papà Rouault guardò ancora indietro, non vide più nulla sulla strada. Si sentì triste come una casa vuota" (p. 25).
"La conversazione di Charles era piatta come un marciapiede" (p. 33).
"Il dolore scavava profondamente nella sua anima, con dolci urli, come fa il vento invernale nei castelli abbandonati" (p. 101).
"Tuvache, curvo come un arco, non la smetteva di sorridere a sua volta, di balbettare, di protestar devozione alla monarchia" (p. 115).
"Emma vi seguiva i teneri pensieri che vi chiocciavano dentro come una gallina seminascosta in una siepe di biancospino" (p. 140).
Se vuoi scrivere un classico, sii generoso di similitudini; e se vuoi essere moderno, che siano spesso ironiche.
"Ti bacio, figlia mia, e bacio anche voi, genero, e te, nipotina, su tutt'e due le guance. Sono con un'infinità di saluti, il vostro affezionato papà" (p. 140).
"Una volta spuntò la luna; allora non mancarono di azzardare qualche frase sull'astro malinconico e pieno di poesia" (p. 209).
Se vuoi essere (tardo)romantico, sii generoso di sentimenti; e se vuoi essere popolare, che siano spesso d'amore.
"Il prete si asciugò le dita, buttò nel fuoco i batuffoli impregnati d'olio, e tornò a sedersi" (p. 261).
"Quando le quattro corde furon sistemate, vi spinsero sopra la bara. Lui la guardava scendere" (p. 272).
Se vuoi essere realista, sii parco di orpelli; e se vuoi essere Verga, aspetta una generazione.
"Non è la cosa più penosa del mondo trascinare un'esistenza inutile come la mia?" (p. 191)
Ma se vuoi diventare immortale, inventa Emma Bovary, e pazienza se ti porteranno in tribunale (i mediocri di ogni epoca adorano i TAR...) e se invece di chiamarti Flaubert e basta ti daranno del tardoromantico o del protorealista.
Un caro saluto,
Luca
Ciao Luca. Grazie mille, sei gentilissimo. Ma certamente! Mi fa molto piacere collaborare su RUclips con i colleghi.