Il successo degli arcieri armati di longbow dipendeva molto dal contesto in cui operavano e dal numero. In Italia il celebre John Hawkwood (Giovanni Acuto) fu uno dei pochi ad utilizzarne un certo numero in battaglia (neanche tantissimi a dirla tutta, in confronto con gli eserciti inglesi in cui egli stesso servì prima di giungere in Italia) con effetti significativi dal punto di vista tattico (si veda per esempio la celebre battaglia del Castagnaro, in cui se non ricordo male peraltro non furono utilizzati per decimare i soldati nemici, ma per scompaginarne le fila e rallentarne l'avanzata). Video assolutamente opportuno e ben fatto, davvero complimenti.
Felice che le sia piaciuto il video, grazie per le belle parole 🙏🏻 inoltre ha centrato il bersaglio (per rimanere in tema): il contesto europeo continentale sfavoriva l'uso del longbow, battaglie come quella di Castagnaro sono la prova di come essa non è da considerarsi un arma rivoluzionaria e decisiva sul campo di battaglia.
Buonasera, come sempre ottimo video, complimenti! Avevo trovato in rete un articolo sul relitto della nave di Enrico Ottavo ,gli archi trovati facevano capire che chi li avesse usati doveva avere una struttura muscolare non indifferente,la scelta del terreno di scontro è sempre importante, fa' la differenza in varie battaglie 👏👏👏👋👋👋👋
Grazie. Splendida esposizione. In effetti la cinematografia è stata alquanto fuorviante ed è meritevole il riportare alla realtà e concretezza i falsi miti.
Concordo pienamente con quanto ha detto, conto di fare un approfondimento riguardo al rapporto fra filologia storica e cinematografica dati i numerosi problemi sulla questione.
Vero il discorso della stanchezza, applicabile a tutti i combattenti, naturalmente. Vorrei sottolineare il fatto che gli arcieri avevano un impiego temporale minore, sul campo di battaglia. Utilizzo a scopo offensivo e difensivo, con nemico distante (per ovvi motivi) e soprattutto prima e non durante le mischie. Immagino che quindi, la loro prestazione fosse sempre al massimo, visto il tempo minore di attività sul campo. Diversa la balestra, arma che permette di essere usata anche in scontri ravvicinati e quindi, a mio parere, molto più utile oltre al grado di perforazione e di incutere paura in un avversario che si appresta ad uno scontro ravvicinato. Complimenti per gli ottimi contributi e ci sentiamo presto per un progetto sulle Compagnie di Ventura che vorrei condividere
Egregio signor Baffo, benritrovato! La sua latitanza iniziava a preoccuparmi. Per la grande nomea del longbow fu forse galeotto Shakespeare con l'Enrico V? Sulla presunta devastante efficacia di quest'arma avevo già sentito espresso qualche dubbio. Al solito le sue argomentazioni sono assolutamente convincenti: su questo tema può annoverarmi tra i componenti del suo partito signor Baffo!
Carissimo Vittorio! Felice di rivederla come sempre! Non avevo fatto caso al collegamento con Shakespeare, ma senza dubbio questo più il fatto che il loro stesso poeta nazionale lo lodi sicuramente ha contribuito a diffondere certi miti. Ad ogni modo, sono felice che anche lei si attiene ai fatti e non ai miti per le sue idee 😉
Grazie mille per i complimenti! Comunque o lei ha informazioni su di me o ha il dono della chiaroveggenza 😆 Oggi uscirà un aggiornamento al riguardo sul canale!
Ok i britannici sono gran bravi a creare leggende a loro favore, e i presupposti per la leggenda c'erano, gli umili arcieri plebei inglesi ed i nobili tracotanti cavalieri francesi .
Gran bel video! Non so se qualcuno può confermarmi un'informazione che lessi da qualche parte parecchio tempo fa; vale a dire l'usanza inglese di gridare "All'armi!" con l'interiezione "Bow! Bow!", anche molto tempo dopo il tramonto del Long Bow.
Ottimo video! Sono un po' perplesso dal tuo giudizio su Tod di Tod's Workshop e Joe Gibbs, perché ho il ricordo che fosse piuttosto chiaro nei suoi limiti e nei suoi obbiettivi e che fondamentalmente arrivasse alla conclusione che le frecce difficilmente rappresentassero un pericolo immediato per la cavalleria corazzata di piastre se non nei fortuiti e piuttosto coincidenziali casi in cui il tiro finisse nei pochi punti esposti fra una piastra ed un'altra. Insomma, a memoria direi che la tua conclusione e la loro conclusione siano piuttosto sovrapponibili e Tod mi sembra in generale avere un approccio molto cauto nel decretare eventuali verità storiche con i suoi esperimenti.
Con 130 libre mi fa' strano che possa uno perdere smalto dopo un'ora😅, poi c'è anche da dire che le armi influiscono si, ma nel contesto del tipo di unità che le brandisce. Voglio dire che fra arcieri e balestrieri ci saranno differenze di utilizzo in base alle caratteristiche dell'armamento, ma comunque restano reparti di tiratori con compiti analoghi. Le battaglie si vincono soprattutto per risorse, chi ha l'esercito più grosso e più armato. Idealmente se si usano nel modo migliore tutte le classi dell'esercito si ottiene la vittoria, quindi aver usato molto bene una classe rispetto alle altre può capitare, ma se posso, vorrei semplicemente sottolineare che non è la prassi. Comunque video ben fatto e soprattutto storicamente accurato😌👌
@@enricogottardi9761 ci credo!😅 E credo anche che in 10 minuti di tiro già si comincia a sentire la stanchezza, e a 20 credo che non tiri più tanto veloce... È normale se tutti usavano la balestra... Ci armi chiunque
Un arco da guerra inglese si ritiene avesse una potenza di 130 libre una potenza molto maggiore di quella degli archi utilizzati al giorno d'oggi ,lo scopo di un simile arma era danneggiare nemici dotati di protezioni , le frecce che scoccavano che avevano un diametro di circa 12 mm circa mezzo pollice dovevano resistere a forti sollecitazioni , paragonate a delle frecce moderne quelle medievali da guerra sembrano dei manici da scopa
Guardi, per un arciere occasionale, un uomo diciamo non troppo atletico, anche 45# sono tante. Mi spiego: il fatto di riuscire a tenderlo è un conto, ma si tratta di una volta sola, o due di seguito. Mentre se si vuole tirare per un'ora o due sarebbe veramente impegnativo per il fisico, fra braccia, dita, schiena, ecc... Tanti in genere si sopravvalutano e vogliono l'arco con libbraggi eccessivi per la loro portata/ resistenza e "penalizzanti", anche perchè il tiro alla targa non ha scopi bellici/ offensivi. In sostanza non serve avere un arco stra potente, anzi può risultare del tutto controproducente sulla prestazione, la precisione, ecc... Se invece il bersaglio è biologico, se siamo in ambito bellico o venatorio (su prede grandi), occorrono libbraggi maggiori, ma occorre veramente allenarsi, avere prestanza fisica idonea per utilizzare l'arco in modo efficace, che siano tiri ripetuti (guerra) o anche si trattasse di UN solo tiro, o due, finalizzato all'uccisione della preda.
Altro aspetto: sul campo di tiro si utilizzano frecce da tiro, che sono molto leggere e sottili. Un tempo i materiali più utilizzati erano il legno e l'alluminio, ora praticamente si usano frecce in carbonio (anche in legno, ma solo sui ricurvi, i longbow e archi tradizionali e storici in genere). Freccia leggera significa maggiore velocità, sottile minor attrito con l'aria, una certa flessibilità e altro. Le frecce da guerra invece erano tipo dei pali(!) a confronto, lunghe e molto molto pesanti, per avere un effetto devastante sui bersagli sul campo di battaglia.
Ulteriore dettaglio importante che è stato omesso: i tiri erano a parabola, le batterie di arcieri puntavano verso il cielo per avere grande gittata e far cadere dall'alto nuvole di micidiali frecce sugli avversari, che per ovvi motivi colpivano principalmente le teste, i volti e le spalle dei nemici. Qui chiaramente non occorreva precisione come nel tiro teso, a brevi distanze (20-30 metri massimo, con bersagli in movimento, nel trambusto e nella concitazione generale della battaglia).
@@enricogottardi9761 come è stato citato ne l video le frecce da guerra che erano composte da da 7 elementi assemblati costituivano un elemento costoso e non da utilizzare in vano , tirare a parabola allunga gi molto la gittata ma determina un forte calo del capacita penetrante dela frecce causa l'attrito con l'aria , un tiro simile puo sen altro disturbare ho indurre a una reazione truppe avversarie ma non e in grado di danneggiarle , gli arcieri inglesi saranno stati armati alla leggera con elmi di vimini come riportano j cronisti francesi , ma le truppe a piedi ho a cavallo alla fine del trecento inizio quattrocento avevano buone protezioni e scudi , impegnarle da distanze lunghe non avrebbe avuto molta efficacia
Caro baffo, ti faccio notare che gli inglesi, oggi come ieri, avevano una statura più alta dei popoli mediterranei. Quindi, avendo braccia più lunghe, potevano ottenere migliori risultati con l' arco lungo. Inoltre, gli yeomen erano una classe sociale alquanto ricca mentre si sa che l' arco era l' arma dei poveri. Se erano esperti arcieri, ciò era dovuto al lungo esercizio con la cacci. Anche in Italia abbiamo avuto eccellenti arcieri, quelli saraceni di cui serviva Federico II. Sono un appassionato arciere storico e costruttore di long bow. Ti posso garantire che, se tale tipo di arma non riusciva a perforare un' armatura, poteva benissimo piazzare una freccia nella celata, a distanze brevi. Come si spiega allora che gli arcieri inglesi, durante la guerra dei cent'anni, erano così temuti dai francesi che, quando ne catturavano qualcuno, gli tagliavano le dita perché non potesse più tirare?Ti consiglio di provarlo un long bow e vedrai che cambierai idea. Ti faccio notare che un libbraggio alto non vuol dire alta potenza. Un arco da 40 libbre, ad esempio, può essere più potente di un arco da 100. Tutto dipende dai materiali e dalla forma dei flettenti. Se in passato si realizzavano archi da 100 e passa libbre, era solo per ottenere un' arma che non si deformasse con l' uso.
Se ho capito bene un arco il legno che richiede una forza di 100 libre può essere meno potente di un arco in legno che richiede una forza di 40 libre ? Forse un arco composito può essere più potente di un arco di legno di un libraggio pari ho superiore di poco
I reperti archeologici (fosse comuni in Francia + relitto Mary Rose) ci dicono che l'altezza media degli arcieri era di 1,75, magari più alti degli italiani ma non di certo dei titani. Sempre le loro ossa ci dicono che sì, avevano forti muscoli sulle braccia ma che per il resto avevano una dieta povera e massa muscolare nella media, quindi nemmeno body builder. La maggior parte degli arcieri era Yeoman, tanto che spesso purtroppo, i due termini sono diventati quasi sinonimi (classe con esenzioni fiscali ≠ classe ricca). Giustamente lei ha ricordato che gli arcieri di Federico II, senza dubbio abilissimi, erano saraceni popolo legato all'arco e che presenziarono nei campi di battaglia nel meridione dellapenisola dal 1100 al 1350ca, dove poi vennero soppiantati dai balestrieri. La questione delle dita la spiego nel video, se ha fonti dell'epoca in cui è riportato diversamente la prego me le invii (davvero, mi farebbe piacere). Mai detto che non riuscissero a colpire le fessure delle celate, anzi, lo dico proprio nel capitolo dedicato del video. Ho già provato svariate volte un longbow ma sinceramente non vedo come provarlo contro un paglione possa sostituire l'analisi di come venisse usato all'epoca. Per quanto riguarda i libraggi: più libre di spinta significa più potenza, non lo dico io ma la fisica, o non mi spiegherei perché l'arco da 40libre che ho in casa faccia fatica a perforare (con punte da guerra) 2cm di compensato, mentre un arco da 110 non abbia problemi. La cosa che più mi stupisce però è un'altra: io nel video non sminuiscono l'arco o gli arcieri anzi, semplicemente rimuovo quei miti che si sono accumulati nel tempo e il fatto che lei si "triggheri" per questo mi lascia perplesso.
@@IlBaffostorico , se gli inglesi erano alti 1,75 metri, gli italiani non superavano 1,60 metri. Vorrei sapere chi, al giorno d'oggi riesce a realizzare un long bow da 110 libbre. Forse è un compound che con le carrucole riduce lo sforzo a 50-60 libbre? Ho costruito archi storici per gruppi che fanno la vera rievocazione, non una semplice mascherata di Carnevale, e mai nessuno mi ha chiesto un arco che superasse le 70 libbre. Tiro con l' arco storico da una vita e le posso garantire che, se si vuole ottenere precisione, bisogna evitare archi pesanti, dove per peso intendo il libbraggio. Gli inglesi impiegavano l'arco per creare scompiglio nella cavalleria avversaria. Immagini una freccia che vada da un' altezza di circa cento metri si un cavaliere. A questi non fa un graffio ma ferisce il cavallo. Un cavallo ferito è ingovernabile. Certo, qualcuno ha pensato a coprire di acciaio anche il cavallo ma si trattava di un materiale costoso nei passati, non alla portata di tutte le tasche. Un cavaliere disarcionato, con 20-30 kg di metallo addosso era spacciato.
@@IlBaffostorico , dimenticavo...che ne pensa del fatto che i nativi americani, con un archetto lungo circa un metro, riuscivano ad abbattere un bisonte facendo penetrare la freccia per tutta la sua lunghezza nel corpo dell' animale? Che ne pensa del fatto che hanno resistito per oltre due secoli ai colonie europei, cedendo solo alla comparsa delle armi a ripetizione? Che ne pensa di quel costruttore di archi e frecce che, qualche anno fa, a Genova, e' riuscito ad uccidere un migrante? Con questo non intendo essere razzista ma voglio sottolineare l' efficacia di questo tipo di armi, spesso sottovalutate.
07:26 Perdonami ma non sono d'accordo, io suppono che la vera ragione sia nella estrema lentezza di crescita del legno di tasso, che ne determina il suo ridotto uso in un conflitto medievale. Proprio in questi mesi ho tagliato e messo a stagionare due tronchi di tasso che per la regola 1cm di spessore = 1 anno di stagionatura, mi vedranno impiegato tra 2 anni nella creazione dei miei primi 2 longbow, sperando sempre di ricreare il logbow medievale secondo le quote di un disegno trovato in rete. Il legno nel medioevo era l'unica fonte per riscaldarsi e probabilmente anche il tasso venne utilizzato a tal fine, anche se per via dei Tannini è stato ribattezzato l'abero della morte perchè tossico per l'uomo. Comunque tra due anni se vuoi faremo un video su come creare un long bow dal tronco. Ciaooooo
Nessun legno che abbia mai avuto un largo impiego bellico ha una crescita veloce , a parte il salice e il tiglio per produrre scudi ,più l'albero cresce lentamente e in condizione dure e più gli anelli sono più stretti e quindi e un legno migliore , queste sono le basi della cultura drl legno e della sua lavorazione , che oggi vengono ignorate da molti mentre erano la base dell lavoro di contadini e artigiani , durante il medioevo esisteva commercio di legno di tasso di buona qualità per usi bellici in maggior parte serviva per costruire balestre a due piedi , ci sono arrivati i resoconti delle sanzioni imposte ai mercanti italiani dalla corona inglese ,l'unico vantaggio del argo lungo era il basso costo del arma e la estrema facilità di realizzazione , un proverbio inglese dice che per fare un argo serve un giorno per le frecce serve una settimana
Longbow inglese, detto anche "l'arpa del diavolo"... Bellissimo da vedere, molto meno bello da utilizzare, visto che è poco preciso ed estremamente complicato da impiegare efficacemente...
Gli archi da guerra(Warbow)da oltre 100 libbre)venivano utilizzati per il tiro da sdraiati,praticamente tiravano con i piedi,gli archi poi da 260 libbre...davvero esistevano?una moderna balestra ha mediamente un carico da 150 libbre,quindi...nella compagnia arcieri in cui milito,essendo io l'unico arciere cacciatore presente sono anche l'unico utilizzatore di un arco(ricurvo tradizionale) da 55 libbre e,nonostante ci abbiano provato in molti,pochissimi riescono ad aprirlo e,nessuno riesce ad usarlo,eppure sono tutti arcieri esperti e molto più giovani di me quindi direi che,certi libraggi fanno più che altro parte di leggende,certo in rete si trovano video di persone che dichiarano libracci esagerati ma poi,tirano una o due frecce,puntando a scagliare la freccia più lontano possibile...di precisione,non è proprio il caso di parlare...
Gli arcieri venivano reclutati su tutto il territorio sottoposto al controllo della corona: il Galles forniva i migliori stando alle fonti, ma anche l'Oxfordshire era un grosso centro di reclutamento. Se si volesse inoltre estendere lo sguardo anche Scozia, Irlanda e persino la Normandia erano bacini di reclutamento per arcieri.
D'accordissimo sul fatto che un warbow non penetra le corazze, a mio avviso quel video non mostra assolutamente nulla, per me è sbagliato come esperimento ti spiego i motivi Per prima cosa si usa un solo tipo di punta e per le corazze Ve ne erano diverse di foggia e dimensioni L'armatura è moderna temprata, scelta e con acciaio moderno, in passato quanti potevano permettersi una armatura con quelle prestazioni? Uno su mille? Forse anche uno su diecimila quindi quell'uno non era un problema Altra cosa un impatto di una Blunt ad es. ( Freccia con tappo) È in grado di arrestarti per un attimo mentre sei in carica o se colpito in diagonale sulle gambe queste vengono spostate tipo sgambetto ( la prova è stata fatta da altri arcieri in giro compreso me ma è un altra storia) Altra cosa non si tirava mai frontalmente lo strategikon ne parla ampiamente Nel video tutti i tiri son fatti di fronte ed è normale che spesso le frecce vengano deflesse. A mio avviso in quel canale c'è tanto mito. Fammi sapere la tua
Hai omesso una precisazione, parli di arciere singolo ma è la massa che è micidiale, una nuvola di frecce. E i cavalli? Di sicuro non erano protetti come il cavaliere, e dovunque lo prendi un cavallo si imbizzarrisce e disarciona l'uomo corazzato con chili di peso a terra sta' come una tartaruga rovesciata. Non a caso i longbow man avevano come arma secondaria un coltello col quale sgozzare facilmente la vittima.
Deve essere quello che hanno pensato gli arcieri inglesi il 18 giugno 1429 prima della battaglia di Patay , peccato che i francesi si erano stancati di fare la figura dei fessi e spianarono gli arcieri gli archi lunghi e pure i pali appunti , gli unici inglesi che si salvarono furono quelli che avevano un cavallo sotto il culo e scapparono via
Salve ,io sono un rievocatore storico e il nostro gruppo rappresenta un gruppo di fanti.da mar della Repubblica Serenissima, tra di noi sono.diversi che indossano l armatura completa e il peso si aggira tra i 25 e i 35 kg ebbene si muovono piu che bene ,l unica arma da lancio che poteva uccidere un uomo d arme era la balestra da guerra .
In realtà non l'ho omesso: ho parlato di volume di tiro il quale è raggiungibile con un gran numero di tiratori. Per quanto riguarda la mobilità del cavaliere le ha già risposto il mio conterraneo qui sopra, non erano esattamente lente tartarughe inermi i cavalieri in armatura, anche se disarcionati. Inoltre avvicinarsi abbastanza per tagliar loro la gola con un coltellaccio (superando tre strati di cotta di maglia più gambesone) voleva dire buscarsi 120 centimetri di ferro in pancia da parte loro, del loro vicino o del loro attendente. Per la questione del cavallo: non è così semplice da ammazzare un cavallo, una freccia non lo avrebbe ucciso nemmeno se avesse superato le protezioni e c'è da contare che la parte più vulnerabile della bestia (testa, collo, spalle ed arco frontale) erano corazzate con piastre d'acciaio. In più erano cavalli da guerra, addestrati e selezionati da generazioni per non imbizzarrirsi al primo colpo: una freccia in una zona non vitale non li avrebbe fermati.
@MrStradioto concordo a pieno con quanto ha detto, inoltre felice di trovare un rievocatore della Serenissima tra i miei follower😉 P. S. Complimenti per il nome!
Il successo degli arcieri armati di longbow dipendeva molto dal contesto in cui operavano e dal numero. In Italia il celebre John Hawkwood (Giovanni Acuto) fu uno dei pochi ad utilizzarne un certo numero in battaglia (neanche tantissimi a dirla tutta, in confronto con gli eserciti inglesi in cui egli stesso servì prima di giungere in Italia) con effetti significativi dal punto di vista tattico (si veda per esempio la celebre battaglia del Castagnaro, in cui se non ricordo male peraltro non furono utilizzati per decimare i soldati nemici, ma per scompaginarne le fila e rallentarne l'avanzata). Video assolutamente opportuno e ben fatto, davvero complimenti.
Felice che le sia piaciuto il video, grazie per le belle parole 🙏🏻 inoltre ha centrato il bersaglio (per rimanere in tema): il contesto europeo continentale sfavoriva l'uso del longbow, battaglie come quella di Castagnaro sono la prova di come essa non è da considerarsi un arma rivoluzionaria e decisiva sul campo di battaglia.
come sempre, un'immenso piacere seguire i tuoi video, scopro sempre qualcosina di nuovo! complimenti ancora
Felice di non aver deluso nemmeno questa volta, grazie mille 😉
Buonasera, come sempre ottimo video, complimenti! Avevo trovato in rete un articolo sul relitto della nave di Enrico Ottavo ,gli archi trovati facevano capire che chi li avesse usati doveva avere una struttura muscolare non indifferente,la scelta del terreno di scontro è sempre importante, fa' la differenza in varie battaglie 👏👏👏👋👋👋👋
complimenti Mr. Baffo! sempre competente e gran signore!
Troppo gentile, grazie a lei per l'apprezzamento!😊
Baffo storico sei stato molto esaustivo nel racconto come sempre 👏👏👏👏👍
Gentilissimo come sempre, sono felice che il contenuto sia piaciuto!
Grazie. Splendida esposizione. In effetti la cinematografia è stata alquanto fuorviante ed è meritevole il riportare alla realtà e concretezza i falsi miti.
Concordo pienamente con quanto ha detto, conto di fare un approfondimento riguardo al rapporto fra filologia storica e cinematografica dati i numerosi problemi sulla questione.
Sempre un piacere rivedere il Sig. Baffo.
Ed è sempre un piacere rivedere anche lei, gentilissimo!
Grazie per il tuo lavoro storico!
Grazie mille a lei per apprezzarlo!
Vero il discorso della stanchezza, applicabile a tutti i combattenti, naturalmente. Vorrei sottolineare il fatto che gli arcieri avevano un impiego temporale minore, sul campo di battaglia. Utilizzo a scopo offensivo e difensivo, con nemico distante (per ovvi motivi) e soprattutto prima e non durante le mischie. Immagino che quindi, la loro prestazione fosse sempre al massimo, visto il tempo minore di attività sul campo.
Diversa la balestra, arma che permette di essere usata anche in scontri ravvicinati e quindi, a mio parere, molto più utile oltre al grado di perforazione e di incutere paura in un avversario che si appresta ad uno scontro ravvicinato.
Complimenti per gli ottimi contributi e ci sentiamo presto per un progetto sulle Compagnie di Ventura che vorrei condividere
Davvero un video interessante e ben fatto
Gentilissimo, grazie mille!
Egregio signor Baffo, benritrovato! La sua latitanza iniziava a preoccuparmi. Per la grande nomea del longbow fu forse galeotto Shakespeare con l'Enrico V? Sulla presunta devastante efficacia di quest'arma avevo già sentito espresso qualche dubbio. Al solito le sue argomentazioni sono assolutamente convincenti: su questo tema può annoverarmi tra i componenti del suo partito signor Baffo!
Carissimo Vittorio! Felice di rivederla come sempre! Non avevo fatto caso al collegamento con Shakespeare, ma senza dubbio questo più il fatto che il loro stesso poeta nazionale lo lodi sicuramente ha contribuito a diffondere certi miti. Ad ogni modo, sono felice che anche lei si attiene ai fatti e non ai miti per le sue idee 😉
Ricordando l'Erico v , i pochi fortunati la banda di fratelli di Azincourt tempo 14 anni divennero i poco fortunati di Patay ,fortunati per poco
Ottimo video. Ottimo veramente. Bravo. Ora mi aspetto un video sulla balestra. La ringrazio in anticipo. Buona Domenica.
Grazie mille per i complimenti!
Comunque o lei ha informazioni su di me o ha il dono della chiaroveggenza 😆
Oggi uscirà un aggiornamento al riguardo sul canale!
Date una medaglia a questo uomo
Meglio ancora una balestra? 😆
Ottimo video
Grazie mille!
Ok i britannici sono gran bravi a creare leggende a loro favore, e i presupposti per la leggenda c'erano, gli umili arcieri plebei inglesi ed i nobili tracotanti cavalieri francesi .
Giustissimo, se poi ci aggiungiamo il cinema e la letteratura la miscela esplosiva è pronta😅
Bravo il nostro baffo 👏 e se posso permettermi, il baffo con la barba corta risalta di più 😉🔝
Grazie ma parli da una posizione di parte, la barba tornerà! 🤣
Gran bel video! Non so se qualcuno può confermarmi un'informazione che lessi da qualche parte parecchio tempo fa; vale a dire l'usanza inglese di gridare "All'armi!" con l'interiezione "Bow! Bow!", anche molto tempo dopo il tramonto del Long Bow.
Grazie mille, troppo gentile!
Comunque mi prende impreparato, sarei curioso di sapere anch'io qualcosa in più su questa cosa!
Ottimo video! Sono un po' perplesso dal tuo giudizio su Tod di Tod's Workshop e Joe Gibbs, perché ho il ricordo che fosse piuttosto chiaro nei suoi limiti e nei suoi obbiettivi e che fondamentalmente arrivasse alla conclusione che le frecce difficilmente rappresentassero un pericolo immediato per la cavalleria corazzata di piastre se non nei fortuiti e piuttosto coincidenziali casi in cui il tiro finisse nei pochi punti esposti fra una piastra ed un'altra. Insomma, a memoria direi che la tua conclusione e la loro conclusione siano piuttosto sovrapponibili e Tod mi sembra in generale avere un approccio molto cauto nel decretare eventuali verità storiche con i suoi esperimenti.
Con 130 libre mi fa' strano che possa uno perdere smalto dopo un'ora😅, poi c'è anche da dire che le armi influiscono si, ma nel contesto del tipo di unità che le brandisce. Voglio dire che fra arcieri e balestrieri ci saranno differenze di utilizzo in base alle caratteristiche dell'armamento, ma comunque restano reparti di tiratori con compiti analoghi. Le battaglie si vincono soprattutto per risorse, chi ha l'esercito più grosso e più armato. Idealmente se si usano nel modo migliore tutte le classi dell'esercito si ottiene la vittoria, quindi aver usato molto bene una classe rispetto alle altre può capitare, ma se posso, vorrei semplicemente sottolineare che non è la prassi. Comunque video ben fatto e soprattutto storicamente accurato😌👌
Già 100 libbre sono tante, per tendere anche una sola volta un arco da 130 lbs ci vuole un energumeno, seriamente. Ci vuole una forza enorme, creda.
@@enricogottardi9761 ci credo!😅 E credo anche che in 10 minuti di tiro già si comincia a sentire la stanchezza, e a 20 credo che non tiri più tanto veloce... È normale se tutti usavano la balestra... Ci armi chiunque
io non capisco, ho tirato con un arco moderno con potenza di 45 libbre, poco più che 20 kg ed è una gara dura. non capisco i 130
Un arco da guerra inglese si ritiene avesse una potenza di 130 libre una potenza molto maggiore di quella degli archi utilizzati al giorno d'oggi ,lo scopo di un simile arma era danneggiare nemici dotati di protezioni , le frecce che scoccavano che avevano un diametro di circa 12 mm circa mezzo pollice dovevano resistere a forti sollecitazioni , paragonate a delle frecce moderne quelle medievali da guerra sembrano dei manici da scopa
Guardi, per un arciere occasionale, un uomo diciamo non troppo atletico, anche 45# sono tante. Mi spiego: il fatto di riuscire a tenderlo è un conto, ma si tratta di una volta sola, o due di seguito. Mentre se si vuole tirare per un'ora o due sarebbe veramente impegnativo per il fisico, fra braccia, dita, schiena, ecc...
Tanti in genere si sopravvalutano e vogliono l'arco con libbraggi eccessivi per la loro portata/ resistenza e "penalizzanti", anche perchè il tiro alla targa non ha scopi bellici/ offensivi. In sostanza non serve avere un arco stra potente, anzi può risultare del tutto controproducente sulla prestazione, la precisione, ecc...
Se invece il bersaglio è biologico, se siamo in ambito bellico o venatorio (su prede grandi), occorrono libbraggi maggiori, ma occorre veramente allenarsi, avere prestanza fisica idonea per utilizzare l'arco in modo efficace, che siano tiri ripetuti (guerra) o anche si trattasse di UN solo tiro, o due, finalizzato all'uccisione della preda.
Altro aspetto: sul campo di tiro si utilizzano frecce da tiro, che sono molto leggere e sottili. Un tempo i materiali più utilizzati erano il legno e l'alluminio, ora praticamente si usano frecce in carbonio (anche in legno, ma solo sui ricurvi, i longbow e archi tradizionali e storici in genere).
Freccia leggera significa maggiore velocità, sottile minor attrito con l'aria, una certa flessibilità e altro.
Le frecce da guerra invece erano tipo dei pali(!) a confronto, lunghe e molto molto pesanti, per avere un effetto devastante sui bersagli sul campo di battaglia.
Ulteriore dettaglio importante che è stato omesso: i tiri erano a parabola, le batterie di arcieri puntavano verso il cielo per avere grande gittata e far cadere dall'alto nuvole di micidiali frecce sugli avversari, che per ovvi motivi colpivano principalmente le teste, i volti e le spalle dei nemici. Qui chiaramente non occorreva precisione come nel tiro teso, a brevi distanze (20-30 metri massimo, con bersagli in movimento, nel trambusto e nella concitazione generale della battaglia).
@@enricogottardi9761 come è stato citato ne l video le frecce da guerra che erano composte da da 7 elementi assemblati costituivano un elemento costoso e non da utilizzare in vano , tirare a parabola allunga gi molto la gittata ma determina un forte calo del capacita penetrante dela frecce causa l'attrito con l'aria , un tiro simile puo sen altro disturbare ho indurre a una reazione truppe avversarie ma non e in grado di danneggiarle , gli arcieri inglesi saranno stati armati alla leggera con elmi di vimini come riportano j cronisti francesi , ma le truppe a piedi ho a cavallo alla fine del trecento inizio quattrocento avevano buone protezioni e scudi , impegnarle da distanze lunghe non avrebbe avuto molta efficacia
Un uomo moderno molto forte..tendere una arco da 260 lb è fuori portata per il 99% delle persone..serve uno strong man
Caro baffo, ti faccio notare che gli inglesi, oggi come ieri, avevano una statura più alta dei popoli mediterranei. Quindi, avendo braccia più lunghe, potevano ottenere migliori risultati con l' arco lungo. Inoltre, gli yeomen erano una classe sociale alquanto ricca mentre si sa che l' arco era l' arma dei poveri. Se erano esperti arcieri,
ciò era dovuto al lungo esercizio con la cacci. Anche in Italia abbiamo avuto eccellenti arcieri, quelli saraceni di cui serviva Federico II. Sono un appassionato arciere storico e costruttore di long bow. Ti posso garantire che, se tale tipo di arma non riusciva a perforare un' armatura, poteva benissimo piazzare una freccia nella celata, a distanze brevi. Come si spiega allora che gli arcieri inglesi, durante la guerra dei cent'anni, erano così temuti dai francesi che, quando ne catturavano qualcuno, gli tagliavano le dita perché non potesse più tirare?Ti consiglio di provarlo un long bow e vedrai che cambierai idea. Ti faccio notare che un libbraggio alto non vuol dire alta potenza. Un arco da 40 libbre, ad esempio, può essere più potente di un arco da 100. Tutto dipende dai materiali e dalla forma dei flettenti. Se in passato si realizzavano archi da 100 e passa libbre, era solo per ottenere un' arma che non si deformasse con l' uso.
Se ho capito bene un arco il legno che richiede una forza di 100 libre può essere meno potente di un arco in legno che richiede una forza di 40 libre ? Forse un arco composito può essere più potente di un arco di legno di un libraggio pari ho superiore di poco
I reperti archeologici (fosse comuni in Francia + relitto Mary Rose) ci dicono che l'altezza media degli arcieri era di 1,75, magari più alti degli italiani ma non di certo dei titani. Sempre le loro ossa ci dicono che sì, avevano forti muscoli sulle braccia ma che per il resto avevano una dieta povera e massa muscolare nella media, quindi nemmeno body builder. La maggior parte degli arcieri era Yeoman, tanto che spesso purtroppo, i due termini sono diventati quasi sinonimi (classe con esenzioni fiscali ≠ classe ricca). Giustamente lei ha ricordato che gli arcieri di Federico II, senza dubbio abilissimi, erano saraceni popolo legato all'arco e che presenziarono nei campi di battaglia nel meridione dellapenisola dal 1100 al 1350ca, dove poi vennero soppiantati dai balestrieri. La questione delle dita la spiego nel video, se ha fonti dell'epoca in cui è riportato diversamente la prego me le invii (davvero, mi farebbe piacere). Mai detto che non riuscissero a colpire le fessure delle celate, anzi, lo dico proprio nel capitolo dedicato del video. Ho già provato svariate volte un longbow ma sinceramente non vedo come provarlo contro un paglione possa sostituire l'analisi di come venisse usato all'epoca. Per quanto riguarda i libraggi: più libre di spinta significa più potenza, non lo dico io ma la fisica, o non mi spiegherei perché l'arco da 40libre che ho in casa faccia fatica a perforare (con punte da guerra) 2cm di compensato, mentre un arco da 110 non abbia problemi. La cosa che più mi stupisce però è un'altra: io nel video non sminuiscono l'arco o gli arcieri anzi, semplicemente rimuovo quei miti che si sono accumulati nel tempo e il fatto che lei si "triggheri" per questo mi lascia perplesso.
@@Balestraio32 , proprio così. Gli archi compositi danno una potenza maggiore ma non di molto. Provare per credere.
@@IlBaffostorico , se gli inglesi erano alti 1,75 metri, gli italiani non superavano 1,60 metri. Vorrei sapere chi, al giorno d'oggi riesce a realizzare un long bow da 110 libbre.
Forse è un compound che con le carrucole riduce lo sforzo a 50-60 libbre? Ho costruito archi storici per gruppi che fanno la vera rievocazione, non una semplice mascherata di Carnevale, e mai nessuno mi ha chiesto un arco che superasse le 70 libbre. Tiro con l' arco storico da una vita e le posso garantire che, se si vuole ottenere precisione, bisogna evitare archi pesanti, dove per peso intendo il libbraggio. Gli inglesi impiegavano l'arco per creare scompiglio nella cavalleria avversaria. Immagini una freccia che vada da un' altezza di circa cento metri si un cavaliere. A questi non fa un graffio ma ferisce il cavallo. Un cavallo ferito è ingovernabile. Certo, qualcuno ha pensato a coprire di acciaio anche il cavallo ma si trattava di un materiale
costoso nei passati, non alla portata di tutte le tasche. Un cavaliere disarcionato, con 20-30 kg di metallo addosso era spacciato.
@@IlBaffostorico , dimenticavo...che ne pensa del fatto che i nativi americani, con un archetto lungo circa un metro, riuscivano ad abbattere un bisonte facendo penetrare la freccia per tutta la sua lunghezza nel corpo dell' animale? Che ne pensa del fatto che hanno resistito per oltre due secoli ai colonie europei, cedendo solo alla comparsa delle armi a ripetizione? Che ne pensa di quel costruttore di archi e frecce che, qualche anno fa, a Genova, e' riuscito ad uccidere un migrante? Con questo non intendo essere razzista ma voglio sottolineare l' efficacia di questo tipo di armi, spesso sottovalutate.
Quale è stato l'ultimo esercito europeo ad usare l'arco in guerra e quando?
Il Pakistan fino al 1917 aveva nell'esercito in dotazione un arco e degli esami fatti con esso, nel Vietnam venne usato per fare operazioni silenziose
07:26 Perdonami ma non sono d'accordo, io suppono che la vera ragione sia nella estrema lentezza di crescita del legno di tasso, che ne determina il suo ridotto uso in un conflitto medievale. Proprio in questi mesi ho tagliato e messo a stagionare due tronchi di tasso che per la regola 1cm di spessore = 1 anno di stagionatura, mi vedranno impiegato tra 2 anni nella creazione dei miei primi 2 longbow, sperando sempre di ricreare il logbow medievale secondo le quote di un disegno trovato in rete. Il legno nel medioevo era l'unica fonte per riscaldarsi e probabilmente anche il tasso venne utilizzato a tal fine, anche se per via dei Tannini è stato ribattezzato l'abero della morte perchè tossico per l'uomo. Comunque tra due anni se vuoi faremo un video su come creare un long bow dal tronco. Ciaooooo
Nessun legno che abbia mai avuto un largo impiego bellico ha una crescita veloce , a parte il salice e il tiglio per produrre scudi ,più l'albero cresce lentamente e in condizione dure e più gli anelli sono più stretti e quindi e un legno migliore , queste sono le basi della cultura drl legno e della sua lavorazione , che oggi vengono ignorate da molti mentre erano la base dell lavoro di contadini e artigiani , durante il medioevo esisteva commercio di legno di tasso di buona qualità per usi bellici in maggior parte serviva per costruire balestre a due piedi , ci sono arrivati i resoconti delle sanzioni imposte ai mercanti italiani dalla corona inglese ,l'unico vantaggio del argo lungo era il basso costo del arma e la estrema facilità di realizzazione , un proverbio inglese dice che per fare un argo serve un giorno per le frecce serve una settimana
Longbow inglese, detto anche "l'arpa del diavolo"...
Bellissimo da vedere, molto meno bello da utilizzare, visto che è poco preciso ed estremamente complicato da impiegare efficacemente...
Gli archi da guerra(Warbow)da oltre 100 libbre)venivano utilizzati per il tiro da sdraiati,praticamente tiravano con i piedi,gli archi poi da 260 libbre...davvero esistevano?una moderna balestra ha mediamente un carico da 150 libbre,quindi...nella compagnia arcieri in cui milito,essendo io l'unico arciere cacciatore presente sono anche l'unico utilizzatore di un arco(ricurvo tradizionale) da 55 libbre e,nonostante ci abbiano provato in molti,pochissimi riescono ad aprirlo e,nessuno riesce ad usarlo,eppure sono tutti arcieri esperti e molto più giovani di me quindi direi che,certi libraggi fanno più che altro parte di leggende,certo in rete si trovano video di persone che dichiarano libracci esagerati ma poi,tirano una o due frecce,puntando a scagliare la freccia più lontano possibile...di precisione,non è proprio il caso di parlare...
Io usavo un Long Bow da 75 libbre e dopo un Ricurvo da 85 libbre e ci tiravo con precisione.
Ma gli arcieri non erano gallesi. ?
Gli arcieri venivano reclutati su tutto il territorio sottoposto al controllo della corona: il Galles forniva i migliori stando alle fonti, ma anche l'Oxfordshire era un grosso centro di reclutamento. Se si volesse inoltre estendere lo sguardo anche Scozia, Irlanda e persino la Normandia erano bacini di reclutamento per arcieri.
Ottimo video considerazioni filologicamente ineccepibili.
Grazie mille davvero per queste parole 🙏🏻
D'accordissimo sul fatto che un warbow non penetra le corazze, a mio avviso quel video non mostra assolutamente nulla, per me è sbagliato come esperimento ti spiego i motivi
Per prima cosa si usa un solo tipo di punta e per le corazze Ve ne erano diverse di foggia e dimensioni
L'armatura è moderna temprata, scelta e con acciaio moderno, in passato quanti potevano permettersi una armatura con quelle prestazioni? Uno su mille? Forse anche uno su diecimila quindi quell'uno non era un problema
Altra cosa un impatto di una Blunt ad es. ( Freccia con tappo) È in grado di arrestarti per un attimo mentre sei in carica o se colpito in diagonale sulle gambe queste vengono spostate tipo sgambetto ( la prova è stata fatta da altri arcieri in giro compreso me ma è un altra storia)
Altra cosa non si tirava mai frontalmente lo strategikon ne parla ampiamente
Nel video tutti i tiri son fatti di fronte ed è normale che spesso le frecce vengano deflesse.
A mio avviso in quel canale c'è tanto mito.
Fammi sapere la tua
Hai omesso una precisazione, parli di arciere singolo ma è la massa che è micidiale, una nuvola di frecce. E i cavalli? Di sicuro non erano protetti come il cavaliere, e dovunque lo prendi un cavallo si imbizzarrisce e disarciona l'uomo corazzato con chili di peso a terra sta' come una tartaruga rovesciata. Non a caso i longbow man avevano come arma secondaria un coltello col quale sgozzare facilmente la vittima.
Deve essere quello che hanno pensato gli arcieri inglesi il 18 giugno 1429 prima della battaglia di Patay , peccato che i francesi si erano stancati di fare la figura dei fessi e spianarono gli arcieri gli archi lunghi e pure i pali appunti , gli unici inglesi che si salvarono furono quelli che avevano un cavallo sotto il culo e scapparono via
Salve ,io sono un rievocatore storico e il nostro gruppo rappresenta un gruppo di fanti.da mar della Repubblica Serenissima, tra di noi sono.diversi che indossano l armatura completa e il peso si aggira tra i 25 e i 35 kg ebbene si muovono piu che bene ,l unica arma da lancio che poteva uccidere un uomo d arme era la balestra da guerra .
In realtà non l'ho omesso: ho parlato di volume di tiro il quale è raggiungibile con un gran numero di tiratori. Per quanto riguarda la mobilità del cavaliere le ha già risposto il mio conterraneo qui sopra, non erano esattamente lente tartarughe inermi i cavalieri in armatura, anche se disarcionati. Inoltre avvicinarsi abbastanza per tagliar loro la gola con un coltellaccio (superando tre strati di cotta di maglia più gambesone) voleva dire buscarsi 120 centimetri di ferro in pancia da parte loro, del loro vicino o del loro attendente. Per la questione del cavallo: non è così semplice da ammazzare un cavallo, una freccia non lo avrebbe ucciso nemmeno se avesse superato le protezioni e c'è da contare che la parte più vulnerabile della bestia (testa, collo, spalle ed arco frontale) erano corazzate con piastre d'acciaio. In più erano cavalli da guerra, addestrati e selezionati da generazioni per non imbizzarrirsi al primo colpo: una freccia in una zona non vitale non li avrebbe fermati.
@MrStradioto concordo a pieno con quanto ha detto, inoltre felice di trovare un rievocatore della Serenissima tra i miei follower😉
P. S. Complimenti per il nome!