ENRICO BERTI legge Heidegger
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- Опубликовано: 11 апр 2013
- 11 aprile 2013 Sala Rossini Caffè Pedrocchi - Padova
Ottavo appuntamento della rassegna "Filosofia come terapia",
un progetto della Delegazione di Padova dell'Associazione Italiana di Cultura Classica.
Un grazie al prof.Berti. Mi è parso di tornare all’università quando lo seguivo con grande piacere e profitto. Un vero maestro
Straordinario! Grazie professore per la sua preziosa lezione.
Bravo professore. Oggi saputo che è morto
Uomo buono. Disponibile, semplice, preparato
Le condoglianze ai Suoi familiari.
Mamchersy!
Una grande lezione fatta da un fior di professore che ha onestà morale e intellettuale da vendere.
Il mio nome di battesimo è Alfredo e non Franco. L'editore che ha pubblicato la mia traduzione di Essere e tempo non è la UTET ma Mondadori.
Mai ho sentito una “lezione “ più chiara, distesa, di intelligente semplicità.
Splendida disamina! Grazie.
Grazie per aver pubblicato questa splendida lezione !
Una lezione magnifica!
Grazie per il professore Berti
Complimenti al Professore: lezione interessante e per nulla faticosa da seguire anche per chi non ne condivide l'impostazione. Lui stesso premette di non essere un fan del Nostro, e questo traspare anche da certe conclusioni. Per ragioni di spazio, poi, l'ultima parte della dissertazione è un pò tirata via. Ma la cosa importante è parlare di Heidegger, delle sue opere, della sua incredibile vitalità (lo ammette anche Berti) a oltre mezzo secolo dalla sua dipartita. Il Denken è oggi una facoltà umana largamente atrofizzata......
Bella lezione
Grandissimo Berti
Grande prof
grande proff
Gran pedagogo
Ci manchi
Berti analizza bene il concetto di paura in Heidegger. Ma per lo stesso Heidegger la paura rientra nella sfera intramondana del dasein. Fenomenologicamente la paura ha un oggetto. Il dasein è invece trascendenza dell'oggetto stesso. L'esserci è progettualità, è divenire, "progetto gettato". Il dasein rende la propria esistenza autentica grazie all'ANGOSCIA. Angoscia esistenziale, non paura. Ed è grazie all'angoscia, che trascende l'oggetto, e all'anticipazione della morte che l'eistenza diviene autentica.
A parte gli ultimi minuti
Volpi è mancato 10 anni fa, non ci posso credere! Era giovane! Berti è un ottimo aristotelico ed è uno storico puro, non un filosofo (nemmeno uno storico della filosofia, che per alcuni già sarebbe essere filosofo). Non a caso banalizza molto i concetti heideggeriani di essere ed essere-nel-mondo, ma anche il logos...
Dice cose interessanti ma nulla si sente di suo.
Heidegger solo con Aristotele,emozioni,ecc.? Altri poverini non hanno riflettuto ? Da Cartesio, Hobbes,Spinoza, Hume al tedesco austriaco non Hitler ma Freud
No.
e poi berti, dica le cose in modo completo - la paura è la possibilità esistenziale essenziale della situazione emotiva dell'Esserci in generale - ma non è l'UNICA -
esiste anche l'Esser-ci come COMPRENSIONE -
Quando legge Heidegger lo legga interamente
giuseppe uih
ma vogliamo mettere Heidegger con la arendt ??? addirittura più famosa del suo grande marito Günther Anders
Fa ridere Berti che non ha colto la profondità di H. e si crogiola in un fallace piacere provando a correggere le scelte terminologiche del pensatore tedesco.