Molto vero ciò che hai descritto in ordine ai radicali cambiamenti fisici e di abitudini che avvengono in una donna quando mette al mondo un figlio. Esistono altresì cambiamenti negativi che spesso colpiscono i padri quando si sentono esclusi dalla dedizione totale che la loro donna dedica al loro figlio, per non parlare di padri che non apprezzano la gloria del corpo di una donna che, essa sola, è capace letteralmente di "fabbricare" un essere umano diventando due persone in una sola. Da qui la deriva delle attenzioni, dei corteggiamenti e della passione verso la propria donna divenuta madre. Personalmente, e lo dico non per vantarmi ma a titolo di testimonianza, a me non è successo e ciò ha favorito in me l'apprezzamento di un corpo che per un certo periodo andava trasformandosi e che dopo presentasse effetti postumi di cambiamento. Io non sarei l'uomo che sono se non avessi avuto il dono di ricevere, tramite mia moglie, 3 doni ospiti venuti dall'Ignoto che mi hanno scelto per fare il nido nella mia esistenza. Posso infatti dire che in assoluto la gioia di essere padre, sin da che cambiavo pannolini-bagnetti-veglie notturne-cucina ecc, ha rappresentato e rappresenta ancora oggi la più grande gioia della mia vita.
Teresa, grazie per il tuo video. Terribile sentire i commenti di donne soprattutto sul cambiamento fisico di altre donne dovuto all'esperienza e alla scelta della maternità. Allo stesso modo, sono d'accordo con te quando evidenzi le difficoltà di una possibile depressione. Bisognerebbe parlare di più di queste tematiche e vedere che una ragazza così giovane come te provi ad analizzarle è una bellissima cosa, una "spinta gentile" verso una fetta di società che critica con superficialità. Buon lavoro per i prossimi video e per le tue letture! 📚
Bel video per un tema altrettanto bello. Sicuramente essere madri è una grande sfida, non è per tutte ed è giusto che sia cosi', e lo ribadisco perchè è importante per capire il messaggio, non è per tutte e non deve esserlo, MA: Non sono d'accordo su due cose in generale, che poi sono la stessa cosa diramata in due punti. Prima di tutto sulla frase ''esser donne è già un po' più difficile che essere uomini'', questa è una visione molto banale delle cose, e abbastanza tendenziosa (e di tendenza), uomini e donne hanno privilegi e difficoltà speculari. Laddove la donna affronta lo stigma sociale sulla maternità, l'uomo li affronta sulla carriera (se non sei madre non sei donna --> se non hai fatto carriera non sei uomo). Laddove la donna non è tutelata ha dei privilegi annessi (non ti assumo perchè potresti diventare mamma, però non puoi nemmeno finire in galera in quanto madre, se hai commesso dei crimini come anche l'omicidio sconterai pochi anni e tutti ai domiciliari). Laddove un uomo ha il privilegio della forza, ha anche la responsabilità di usarla (tu sei un uomo quindi i lavori pesanti li fai tu, non farli fare ad altri, sacrificati per donne e bambini ecc.) Quindi vabbè, debunkata al volo questa parte, passiamo alla seconda, per quanto GIUSTO che si parli di queste cose, e altrettanto giusto che essere madri sia ben più complesso che essere padri, la visione della maternità come una sfida, un impegno, un'ancora che ti immobilizza nella vita e ti toglie energie non è affatto una visione delle cose anticonformista, al contrario, è la visione più comune tra le giovani donne, non a caso la natalità è a ribasso in italia/europa (e no, non è una questione di soldi, i poveri fanno più figli). Da un lato ha un punto di vista necessario a togliere quel velo di romanticismo dalla maternità e la gravidanza a favore di una visione più realistica, d'altro canto, il rischio è quello di demonizzare la maternità, dipinta soltanto come un'ostacolo nella vita di una donna. Non tenendo conto però di tutte le implicazioni psicofisiche, perchè seppur vero che una donna che partorisce ha dei cambiamenti fisici e mentali, è altrettanto vero che dei cambiamenti li subisce anche una donna che NON diventa madre, soprattutto mentali. 1. Essere genitori rinnova il senso della vita di una persona, allungando la propria esistenza percepita, permette di prendersi cura di qualcuno e si ama, si ama come mai si potrebbe, e si è amati come mai si potrebbe, chi non fa figli si sente vuoto esattamente per questo, perchè privato di un'emozione che era destinato a provare, che fa parte del suo istinto, dato che le emozioni non sono altro che strumenti evolutivi, lo sente nel profondo che manca qualcosa, è come avere fame, solo che è una fame che non puoi saziare più. 2. La maternità, molto più della paternità, è un'istinto, il quale si rafforza durante una certa età (20/30) per un motivo, e senza il quale nessuna femmina avrebbe il desiderio di fare figli. La maggior parte delle donne che non ha avuto figli e raggiunge una determinata età si pente di non averlo fatto, perchè se per un maschio riprodursi significa solo ''spargere seme'' (quindi una cosa relativamente facile) la femmina è programmata per diventare mamma, e figliare è LETTERALMENTE il motivo per il quale si nasce (da un punto di vista biologico, se uno è religioso può dare alla vita un senso diverso, ma noi come organismi nasciamo al fine di riprodurci e poi morire) questo ovviamente non significa che tutti debbano farlo, non sto dicendo assolutamente questo, ma non esiste una easy way out, a qualcosa bisogna rinunciare, e bisogna conoscere cosa sia questo qualcosa, per scegliere davvero. Trovo quindi ingiusto limitare la visione (che magari non è la tua ma questo traspare anche dall'opera) delle cose a: Se vuoi figliare allora sei un romantico e vuoi sentirti appagato da avere un marmocchio (FINE) mentre se non vuoi figliare è perchè tieni conto di tutte le implicazioni psicofisiche, e la scienza, e la moralità, e lo stigma sociale. Bisogna usare lo stesso peso per entrambe le scelte, e solo dopo valutare.
@@Nokipan ho trovato il tuo commento estremamente interessante e ti ringrazio per gli spunti di riflessione. In effetti hai ragione che certe affermazioni le ho dette senza contestualizzare nella complessità delle diverse dinamiche e situazioni. Naturalmente sì, ho parlato da un punto di vista femminile, in cui mi trovo a confrontarmi con le difficoltà di essere una donna in società, ma è vero che anche gli uomini sono spesso succubi di situazioni sociali difficili. Grazie davvero per il tuo commento e di aver speso questo tempo per scriverlo 🙏❤️
Conosco personalmente donne che per vari motivi (partner impreparati a diventare padri, partner che non vogliono rinunciare alla libertà della vita di coppia, aborti effettuati perché non c'erano le condizioni economiche sicure per poter mantenere un figlio, ecc.) non avendo avuto la gioia di essere madri se ne sono pentite dolorosamente arrivando a sentirsi donne incomplete. Ovviamente parlo di quelle donne che sentivano fortemente la vocazione a diventare madri, ma ho conosciuto anche alcune che, non avendo istinto materno, hanno sacrificato tutto per la carriera e oramai cinquantenni sentivano un vuoto enorme nella loro vita. Naturalmente la mia è una precisazione che non vuole generalizzare tutto l'universo femminile. Tralascio i numerosi casi, in quanto Interprete di Tarocchi da 36 anni, di donne che chiedevano ripetutamente consulti volti a sapere se sarebbero diventate madri, ancora prima di voler sapere se avessero trovato l'amore della "persona giusta".
Ci vorrebbero più libri che riescano a sondare la complessità delle dinamiche emotive e PRATICHE che caratterizzano la vita di una famiglia, di una madre che si trova a crescere un figlio disabile. Mentre parlavi mi sono ritornate alla mente suggestioni e ricordi di questo lungo viaggio, che ancora continua, verso la realizzazione della mia versione di autonomia. Potrei dire tante cose a riguardo, ma per pudore preferisco tenerle per me. Comunque, ho trovato questo contenuto intenso, il libro potrebbe fare al caso mio. Per quanto riguarda le news di Ottobre, non vedo l'ora di sapere ahaahah Se posso dare un feedback: ho trovato la musica di sottofondo leggermente invasiva, distraente rispetto all'intento di seguire ciò che dicevi. Non so se è questione di volume o non so.
@@lavoceletteraria471 penso che effettivamente potrebbe interessarti e piacerti. Grazie per il feedback sulla musica, prossima volta la abbasso magari 🥰
Molto vero ciò che hai descritto in ordine ai radicali cambiamenti fisici e di abitudini che avvengono in una donna quando mette al mondo un figlio. Esistono altresì cambiamenti negativi che spesso colpiscono i padri quando si sentono esclusi dalla dedizione totale che la loro donna dedica al loro figlio, per non parlare di padri che non apprezzano la gloria del corpo di una donna che, essa sola, è capace letteralmente di "fabbricare" un essere umano diventando due persone in una sola. Da qui la deriva delle attenzioni, dei corteggiamenti e della passione verso la propria donna divenuta madre. Personalmente, e lo dico non per vantarmi ma a titolo di testimonianza, a me non è successo e ciò ha favorito in me l'apprezzamento di un corpo che per un certo periodo andava trasformandosi e che dopo presentasse effetti postumi di cambiamento. Io non sarei l'uomo che sono se non avessi avuto il dono di ricevere, tramite mia moglie, 3 doni ospiti venuti dall'Ignoto che mi hanno scelto per fare il nido nella mia esistenza. Posso infatti dire che in assoluto la gioia di essere padre, sin da che cambiavo pannolini-bagnetti-veglie notturne-cucina ecc, ha rappresentato e rappresenta ancora oggi la più grande gioia della mia vita.
Grazie del video 😊👍
Grazie a te di averlo guardato 🥰❤️
Teresa, grazie per il tuo video. Terribile sentire i commenti di donne soprattutto sul cambiamento fisico di altre donne dovuto all'esperienza e alla scelta della maternità. Allo stesso modo, sono d'accordo con te quando evidenzi le difficoltà di una possibile depressione. Bisognerebbe parlare di più di queste tematiche e vedere che una ragazza così giovane come te provi ad analizzarle è una bellissima cosa, una "spinta gentile" verso una fetta di società che critica con superficialità. Buon lavoro per i prossimi video e per le tue letture! 📚
@@terry9072 grazie infinite per questo commento ❤️
Non avere paura, giovane Teresa❤
❤️❤️❤️
Grazie per questo video ❤
Ari 🥹
Bel video per un tema altrettanto bello. Sicuramente essere madri è una grande sfida, non è per tutte ed è giusto che sia cosi', e lo ribadisco perchè è importante per capire il messaggio, non è per tutte e non deve esserlo, MA:
Non sono d'accordo su due cose in generale, che poi sono la stessa cosa diramata in due punti. Prima di tutto sulla frase ''esser donne è già un po' più difficile che essere uomini'', questa è una visione molto banale delle cose, e abbastanza tendenziosa (e di tendenza), uomini e donne hanno privilegi e difficoltà speculari. Laddove la donna affronta lo stigma sociale sulla maternità, l'uomo li affronta sulla carriera (se non sei madre non sei donna --> se non hai fatto carriera non sei uomo). Laddove la donna non è tutelata ha dei privilegi annessi (non ti assumo perchè potresti diventare mamma, però non puoi nemmeno finire in galera in quanto madre, se hai commesso dei crimini come anche l'omicidio sconterai pochi anni e tutti ai domiciliari). Laddove un uomo ha il privilegio della forza, ha anche la responsabilità di usarla (tu sei un uomo quindi i lavori pesanti li fai tu, non farli fare ad altri, sacrificati per donne e bambini ecc.)
Quindi vabbè, debunkata al volo questa parte, passiamo alla seconda, per quanto GIUSTO che si parli di queste cose, e altrettanto giusto che essere madri sia ben più complesso che essere padri, la visione della maternità come una sfida, un impegno, un'ancora che ti immobilizza nella vita e ti toglie energie non è affatto una visione delle cose anticonformista, al contrario, è la visione più comune tra le giovani donne, non a caso la natalità è a ribasso in italia/europa (e no, non è una questione di soldi, i poveri fanno più figli). Da un lato ha un punto di vista necessario a togliere quel velo di romanticismo dalla maternità e la gravidanza a favore di una visione più realistica, d'altro canto, il rischio è quello di demonizzare la maternità, dipinta soltanto come un'ostacolo nella vita di una donna.
Non tenendo conto però di tutte le implicazioni psicofisiche, perchè seppur vero che una donna che partorisce ha dei cambiamenti fisici e mentali, è altrettanto vero che dei cambiamenti li subisce anche una donna che NON diventa madre, soprattutto mentali.
1. Essere genitori rinnova il senso della vita di una persona, allungando la propria esistenza percepita, permette di prendersi cura di qualcuno e si ama, si ama come mai si potrebbe, e si è amati come mai si potrebbe, chi non fa figli si sente vuoto esattamente per questo, perchè privato di un'emozione che era destinato a provare, che fa parte del suo istinto, dato che le emozioni non sono altro che strumenti evolutivi, lo sente nel profondo che manca qualcosa, è come avere fame, solo che è una fame che non puoi saziare più.
2. La maternità, molto più della paternità, è un'istinto, il quale si rafforza durante una certa età (20/30) per un motivo, e senza il quale nessuna femmina avrebbe il desiderio di fare figli. La maggior parte delle donne che non ha avuto figli e raggiunge una determinata età si pente di non averlo fatto, perchè se per un maschio riprodursi significa solo ''spargere seme'' (quindi una cosa relativamente facile) la femmina è programmata per diventare mamma, e figliare è LETTERALMENTE il motivo per il quale si nasce (da un punto di vista biologico, se uno è religioso può dare alla vita un senso diverso, ma noi come organismi nasciamo al fine di riprodurci e poi morire) questo ovviamente non significa che tutti debbano farlo, non sto dicendo assolutamente questo, ma non esiste una easy way out, a qualcosa bisogna rinunciare, e bisogna conoscere cosa sia questo qualcosa, per scegliere davvero.
Trovo quindi ingiusto limitare la visione (che magari non è la tua ma questo traspare anche dall'opera) delle cose a: Se vuoi figliare allora sei un romantico e vuoi sentirti appagato da avere un marmocchio (FINE) mentre se non vuoi figliare è perchè tieni conto di tutte le implicazioni psicofisiche, e la scienza, e la moralità, e lo stigma sociale. Bisogna usare lo stesso peso per entrambe le scelte, e solo dopo valutare.
@@Nokipan ho trovato il tuo commento estremamente interessante e ti ringrazio per gli spunti di riflessione. In effetti hai ragione che certe affermazioni le ho dette senza contestualizzare nella complessità delle diverse dinamiche e situazioni. Naturalmente sì, ho parlato da un punto di vista femminile, in cui mi trovo a confrontarmi con le difficoltà di essere una donna in società, ma è vero che anche gli uomini sono spesso succubi di situazioni sociali difficili. Grazie davvero per il tuo commento e di aver speso questo tempo per scriverlo 🙏❤️
Conosco personalmente donne che per vari motivi (partner impreparati a diventare padri, partner che non vogliono rinunciare alla libertà della vita di coppia, aborti effettuati perché non c'erano le condizioni economiche sicure per poter mantenere un figlio, ecc.) non avendo avuto la gioia di essere madri se ne sono pentite dolorosamente arrivando a sentirsi donne incomplete. Ovviamente parlo di quelle donne che sentivano fortemente la vocazione a diventare madri, ma ho conosciuto anche alcune che, non avendo istinto materno, hanno sacrificato tutto per la carriera e oramai cinquantenni sentivano un vuoto enorme nella loro vita. Naturalmente la mia è una precisazione che non vuole generalizzare tutto l'universo femminile. Tralascio i numerosi casi, in quanto Interprete di Tarocchi da 36 anni, di donne che chiedevano ripetutamente consulti volti a sapere se sarebbero diventate madri, ancora prima di voler sapere se avessero trovato l'amore della "persona giusta".
Ci vorrebbero più libri che riescano a sondare la complessità delle dinamiche emotive e PRATICHE che caratterizzano la vita di una famiglia, di una madre che si trova a crescere un figlio disabile. Mentre parlavi mi sono ritornate alla mente suggestioni e ricordi di questo lungo viaggio, che ancora continua, verso la realizzazione della mia versione di autonomia. Potrei dire tante cose a riguardo, ma per pudore preferisco tenerle per me. Comunque, ho trovato questo contenuto intenso, il libro potrebbe fare al caso mio.
Per quanto riguarda le news di Ottobre, non vedo l'ora di sapere ahaahah
Se posso dare un feedback: ho trovato la musica di sottofondo leggermente invasiva, distraente rispetto all'intento di seguire ciò che dicevi. Non so se è questione di volume o non so.
@@lavoceletteraria471 penso che effettivamente potrebbe interessarti e piacerti. Grazie per il feedback sulla musica, prossima volta la abbasso magari 🥰