A tredici anni lessi "Il grande amico" di Alain-Fournier, un libro che mi fece sognare. Tante volte ho pensato di rileggerlo, ma non l'ho mai fatto perché so che oggi non produrrebbe le emozioni che ha prodotto allora e forse addirittura una seconda lettura sciuperebbe quel bel ricordo. L'estate scorsa invece ho letto Oblomov, 700 pagine. Se lo avessi aperto diciamo a vent'anni credo che mi sarei fermato dopo dieci-venti pagine. Ci sono libri che entusiasmano da giovani e deludono da adulti e viceversa. È così anche con i film e con tante altre esperienze, viaggi, conoscenze, etc.
È verissimo ciò che scrivi e in effetti anche io spesso mi fermo a riflettere sul "momento giusto" dei libri. Alcuni li rinizio anche tre o quattro volte perché sento che non era il loro momento, altri che ad oggi sono tra i miei preferiti sento che se li leggessi ora potrebbero non esserlo! 🎀
Vedere questi tuoi video è un'esperienza deliziosa e divertente. Sei stata acuta, interessante, e concordo con te quasi su tutto. L'eccezione sarebbe sul fatto dei (li chiamo così da mia definizione) "deserti di noia" che certi testi letterari, anche molto famosi, includono in sé. Secondo me rispondono ad un legittimo diritto intellettuale di "riportare- declamare la cadenza della vita, che offre anche questi aspetti; un'opera letteraria non è "L'Almanacco Topolino", quindi non deve preoccuparsi di tediare o non tediare... in quanto "io scrittore" voglio "vomitare" (sul lettore!) se mi va, la mia paranoia, il mio impulso, il mio sproloquio, voglio che tu legga di me ubriaco, o nelle mie condizioni più scandalose o impresentabili, più indicibili, io voglio che TU conosca quella noia!!! ... Riportare la vita (e l'immaginario), appunto. Abbiamo quindi parti di Guerra e Pace, de I Fratelli Karamazov, di Moby Dick... Deserti di noia, dipinti a parole, che dobbiamo attraversare... Condivido la tua riflessione su De Amicis. Davvero divertente! Forse il nostro scrittore avrà contribuito a formare l'Italia, ma ha anche gettato le basi di un popolo che odia i libri!!! Inoltre, una mia impressione: L'ottocento italiano rivoluzionario-risorgimentale, nelle sue opere letterarie e nei suoi personaggi è, generalizzando, uno dei quadri culturali più pallosi, tristi, deprimenti, grigi, soporiferi, di tutti i tempi e di tutto il pianeta! Proprio da spararsi sulle p*lle!!! Mai na gioia, né un sorriso...Forse pioveva sempre, per giunta!!! Ciao!
Buongiorno Teresa, è il Suo primo video che guardo. De Amicis è stato anche uno stimato giornalista di viaggi. Costantinopoli è uno, a detta di Pamuk, dei più bei libri sulla Roma d'Oriente. Cuore l'ho letto in parte sulle Antologie e non mi ha mai attratto. Mi dava e mi da l'idea di una scuola classista e non con tutti uguali. Al Ginnasio che abbandonai ricordo Piccolo Mondo Antico di Fogazzaro e Canne al Vento della Deledda. Li detestai. Sulla Deledda mio padre mi faceva notare che dovevo tenere conto che fosse una Donna nata e cresciuta in Sardegna. Lo dissi a un'insegnante che mi dava ripetizioni. Lei mi guardò come fossi una "M" e dovetti precisare che non era maschilismo. Il Gabbiano Jonathan LIvingstone ce lo diede da leggere la Professoressa di Lettere in seconda media per le vacanze di Natale. Lessi il libro e feci il Tema solo per farlo. Con conseguente insufficienza. Di letteratura russa ricordo Il Galletto d'Oro di Puskin ma era libro di quand'ero bimbo. Sempre l'Insegnante delle ripetizioni mi diede Le Memorie di Adriano, io adolescente negli Anni Ottanta, lo mollai e lo lesse mia madre alla quale anni dopo regalai sia il libro e sia il volume con la pièce teatrale di Albertazzi. Su Canne al Vento Le risparmio le battute di amici, amici si fa per dire, colleghi e quant'altro.
Buongiorno Marco (dammi pure del tu, posso anche io?), grazie infinite per il tuo commento così dettagliato! Mi ha fatto sorridere perché è incredibile come i gusti possano far percepire una stessa opera in modi così diversi. Tantissimi dei libri che hai citato sono tra quelli che ricordo con più affetto! Ma è anche spesso vero che un libro letto per costrizione, magari scolastica, finisca purtroppo per essere considerato brutto, in quanto associato al contesto. È un piacere averti parte della community allora, benvenuto! ❤
Dostoevskij l'idolo intoccabile 😂... sono contento che finalmente qualcuno dica che è uno "scrittore"iper sopravvalutato, come disse Nabokov (che ebbe parole di fuoco) era al massimo un mediocre scrittore di commedie
Che pathos, Teresa! Ho amato alla follia questo sfogo. Pareva quasi l'assalto alla Bastiglia, ero già pronto ad unirmi, tanto era l'entusiasmo...ma poi hai citato Dostoevskij e...a quel punto ho detto: non fa per me. Premessa: adoro i libri che trasudano tracotanza, soprattutto se proviene da giganti della letteratura mondiale. Loro possono! A parte questo, ho trovato interessanti i motivi che ti hanno spinto a considerare noiosi certi testi. A me succede soprattutto quando so poco dell'argomento quindi capisco l'effetto che ti ha fatto I fratelli Karamazov. Mi ha incuriosito sapere perché il registro linguistico di De Amicis fosse così distonico rispetto al personaggio che voleva rappresentare, ci sarà sicuramente una motivazione. In quanto a Middlemarch, capisco quanto essersi costruiti un'aspettativa porti poi ad una delusione cocente. Veniamo alle dolenti...note letterarie: ci sta che non si ami tutto ciò che ha scritto un autore che ci piace, forse queste sono le delusioni più fastidiose. La storia editoriale de Il giocatore è spinosa, con quel libro si è giocato davvero tutto. Scrive infatti Dostoevski di aver firmato un contratto per cui se entro un mese non avesse consegnato un romanzo fatto e finito, l'editore avrebbe acquisito a titolo gratuito tutte le opere dello scrittore da lì a nove anni. In quell'occasione si fa aiutare da una stenografa che con devozione lo aiuta e che diventerà sua moglie. Una storia drammatica ma che finisce bene. E' proprio da questo romanzo che ricaviamo un esempio di riscatto. La stesura di questo romanzo chissà quanto deve essere stata dolorosa! Veniamo ai miei romanzi brutti: Cime tempestose, Orgoglio e pregiudizio, Il Grande Gatsby, Sulla strada, I promessi sposi, I malavoglia, Mastro don Gesualdo.
Guarda di classici odiati poco, e più che altro mi ha fatto rabbia Come Tempestose, che è scritto iepr bene ti coinvolge e tutto ma dio mio la quantità di dolore e sofferenza raccontata mi ha fatto passere ore in lacrime ahaha non so nemmeno come ho fatto a finirlo senza scaraventarlo via, poi ho troppi altri libri che non sono classici che mi hanno fatto odiare ogni singola pagina, ma non starò qui ad elencarli ahaha troppo tempo
Magari Il giocatore non sarà bello, ma la storia della sua stesura, che permise a Dostoevskij di conoscere Anna Grigorevna, il grande amore della sua vita, è fantastica, in un mix dove arte e vita si intrecciano. Qui ne parla con passione Paolo Nori: ruclips.net/video/GnHiCcTYbRc/видео.htmlsi=PEe_SpM0HV3GlliT (al minuto 50, circa)
Quello che hai detto su Middlemarch mi è successo con La Certosa di Parma. A me non è piaciuto per niente, gossip, malignità di corte, giochetti per scavalcare ranghi… una lunghissima palla. E comunque è stato scritto in fretta e furia e si vede! Oddio, sto leggendo proprio adesso i Karamazov! 😂
Mamma mia io invece sto leggendo proprio la Certosa (da luglio🙈) e mi sta mandando in blocco che probabilmente in un futuro video finirà nei peggiori classici! Divertente che ci stiamo invertendo le letture brutte
@@teresa.chiriaco Infatti è molto questione di gusti e soggettività, a volte anche aspettative e approccio. Tipo a me le aspettative influenzano più del dovuto 😂
A tredici anni lessi "Il grande amico" di Alain-Fournier, un libro che mi fece sognare. Tante volte ho pensato di rileggerlo, ma non l'ho mai fatto perché so che oggi non produrrebbe le emozioni che ha prodotto allora e forse addirittura una seconda lettura sciuperebbe quel bel ricordo. L'estate scorsa invece ho letto Oblomov, 700 pagine. Se lo avessi aperto diciamo a vent'anni credo che mi sarei fermato dopo dieci-venti pagine. Ci sono libri che entusiasmano da giovani e deludono da adulti e viceversa. È così anche con i film e con tante altre esperienze, viaggi, conoscenze, etc.
È verissimo ciò che scrivi e in effetti anche io spesso mi fermo a riflettere sul "momento giusto" dei libri. Alcuni li rinizio anche tre o quattro volte perché sento che non era il loro momento, altri che ad oggi sono tra i miei preferiti sento che se li leggessi ora potrebbero non esserlo! 🎀
Non si può odiare CUORE, proprio non si può,mi dispiace
@@irenefilippozzi9103 dammi un motivo per amarlo perché non lo vedo nemmeno sforzandomi 🙈
@@teresa.chiriaco un motivo? wuoi un motivo? s-figatella.
Vedere questi tuoi video è un'esperienza deliziosa e divertente. Sei stata acuta, interessante, e concordo con te quasi su tutto. L'eccezione sarebbe sul fatto dei (li chiamo così da mia definizione) "deserti di noia" che certi testi letterari, anche molto famosi, includono in sé. Secondo me rispondono ad un legittimo diritto intellettuale di "riportare- declamare la cadenza della vita, che offre anche questi aspetti; un'opera letteraria non è "L'Almanacco Topolino", quindi non deve preoccuparsi di tediare o non tediare... in quanto "io scrittore" voglio "vomitare" (sul lettore!) se mi va, la mia paranoia, il mio impulso, il mio sproloquio, voglio che tu legga di me ubriaco, o nelle mie condizioni più scandalose o impresentabili, più indicibili, io voglio che TU conosca quella noia!!! ... Riportare la vita (e l'immaginario), appunto. Abbiamo quindi parti di Guerra e Pace, de I Fratelli Karamazov, di Moby Dick... Deserti di noia, dipinti a parole, che dobbiamo attraversare... Condivido la tua riflessione su De Amicis. Davvero divertente! Forse il nostro scrittore avrà contribuito a formare l'Italia, ma ha anche gettato le basi di un popolo che odia i libri!!! Inoltre, una mia impressione: L'ottocento italiano rivoluzionario-risorgimentale, nelle sue opere letterarie e nei suoi personaggi è, generalizzando, uno dei quadri culturali più pallosi, tristi, deprimenti, grigi, soporiferi, di tutti i tempi e di tutto il pianeta! Proprio da spararsi sulle p*lle!!! Mai na gioia, né un sorriso...Forse pioveva sempre, per giunta!!!
Ciao!
Mi hai fatto ridere ahaha comunque sulla questione della noia capisco ciò che dici e in parte lo condivido
Buongiorno Teresa, è il Suo primo video che guardo. De Amicis è stato anche uno stimato giornalista di viaggi. Costantinopoli è uno, a detta di Pamuk, dei più bei libri sulla Roma d'Oriente.
Cuore l'ho letto in parte sulle Antologie e non mi ha mai attratto. Mi dava e mi da l'idea di una scuola classista e non con tutti uguali.
Al Ginnasio che abbandonai ricordo Piccolo Mondo Antico di Fogazzaro e Canne al Vento della Deledda. Li detestai. Sulla Deledda mio padre mi faceva notare che dovevo tenere conto che fosse una Donna nata e cresciuta in Sardegna. Lo dissi a un'insegnante che mi dava ripetizioni. Lei mi guardò come fossi una "M" e dovetti precisare che non era maschilismo.
Il Gabbiano Jonathan LIvingstone ce lo diede da leggere la Professoressa di Lettere in seconda media per le vacanze di Natale. Lessi il libro e feci il Tema solo per farlo. Con conseguente insufficienza.
Di letteratura russa ricordo Il Galletto d'Oro di Puskin ma era libro di quand'ero bimbo.
Sempre l'Insegnante delle ripetizioni mi diede Le Memorie di Adriano, io adolescente negli Anni Ottanta, lo mollai e lo lesse mia madre alla quale anni dopo regalai sia il libro e sia il volume con la pièce teatrale di Albertazzi.
Su Canne al Vento Le risparmio le battute di amici, amici si fa per dire, colleghi e quant'altro.
Buongiorno Marco (dammi pure del tu, posso anche io?), grazie infinite per il tuo commento così dettagliato! Mi ha fatto sorridere perché è incredibile come i gusti possano far percepire una stessa opera in modi così diversi. Tantissimi dei libri che hai citato sono tra quelli che ricordo con più affetto! Ma è anche spesso vero che un libro letto per costrizione, magari scolastica, finisca purtroppo per essere considerato brutto, in quanto associato al contesto. È un piacere averti parte della community allora, benvenuto! ❤
@@teresa.chiriaco Si, usa il Tu. Non c'è problema.
Dostoevskij l'idolo intoccabile 😂... sono contento che finalmente qualcuno dica che è uno "scrittore"iper sopravvalutato, come disse Nabokov (che ebbe parole di fuoco) era al massimo un mediocre scrittore di commedie
🙈❤️
Middlemarch mi annoiata a morte e, a poche decine di pagine dalla fine, l'ho scaraventato non so neanche dove.
@@maridicera6724 come ti capiscoooo
Buona Notte, Teresa. TVB. ❤
Che pathos, Teresa! Ho amato alla follia questo sfogo. Pareva quasi l'assalto alla Bastiglia, ero già pronto ad unirmi, tanto era l'entusiasmo...ma poi hai citato Dostoevskij e...a quel punto ho detto: non fa per me.
Premessa: adoro i libri che trasudano tracotanza, soprattutto se proviene da giganti della letteratura mondiale. Loro possono! A parte questo, ho trovato interessanti i motivi che ti hanno spinto a considerare noiosi certi testi. A me succede soprattutto quando so poco dell'argomento quindi capisco l'effetto che ti ha fatto I fratelli Karamazov. Mi ha incuriosito sapere perché il registro linguistico di De Amicis fosse così distonico rispetto al personaggio che voleva rappresentare, ci sarà sicuramente una motivazione. In quanto a Middlemarch, capisco quanto essersi costruiti un'aspettativa porti poi ad una delusione cocente. Veniamo alle dolenti...note letterarie: ci sta che non si ami tutto ciò che ha scritto un autore che ci piace, forse queste sono le delusioni più fastidiose. La storia editoriale de Il giocatore è spinosa, con quel libro si è giocato davvero tutto. Scrive infatti Dostoevski di aver firmato un contratto per cui se entro un mese non avesse consegnato un romanzo fatto e finito, l'editore avrebbe acquisito a titolo gratuito tutte le opere dello scrittore da lì a nove anni. In quell'occasione si fa aiutare da una stenografa che con devozione lo aiuta e che diventerà sua moglie. Una storia drammatica ma che finisce bene. E' proprio da questo romanzo che ricaviamo un esempio di riscatto. La stesura di questo romanzo chissà quanto deve essere stata dolorosa!
Veniamo ai miei romanzi brutti:
Cime tempestose, Orgoglio e pregiudizio, Il Grande Gatsby, Sulla strada, I promessi sposi, I malavoglia, Mastro don Gesualdo.
@@lavoceletteraria471 nooo sulla strada, i promessi sposi e cime tempestose tra i miei prefe! Che bello vedere come i gusti siano diversi
Guarda di classici odiati poco, e più che altro mi ha fatto rabbia Come Tempestose, che è scritto iepr bene ti coinvolge e tutto ma dio mio la quantità di dolore e sofferenza raccontata mi ha fatto passere ore in lacrime ahaha non so nemmeno come ho fatto a finirlo senza scaraventarlo via, poi ho troppi altri libri che non sono classici che mi hanno fatto odiare ogni singola pagina, ma non starò qui ad elencarli ahaha troppo tempo
@@RosalindaIguanaDeiNebrodi mi sentivo esattamente così quando ho finito Atti umani 💔
Magari Il giocatore non sarà bello, ma la storia della sua stesura, che permise a Dostoevskij di conoscere Anna Grigorevna, il grande amore della sua vita, è fantastica, in un mix dove arte e vita si intrecciano.
Qui ne parla con passione Paolo Nori:
ruclips.net/video/GnHiCcTYbRc/видео.htmlsi=PEe_SpM0HV3GlliT
(al minuto 50, circa)
Grazie dello spunto, appena ho tempo recupero volentieri!
@@teresa.chiriaco evita per te è troppo.
@@achilleaniello4414 ma perché mi tratti male?
I fratelli Karamazov? Ti sto andando a denunciare, ora ti arrestano
😬🙈
😂😂😂
@@teresa.chiriaco che ignorante in materia letteraria!. Ma perché non parli dia ltro, che so di cucina (se ne sei capace, ma ne dubito)
W la sincerità sempre ❤
@@armandoseccamani7982 quella non manca mai 🥰🤭❤️
@teresa.chiriaco tutti i classici hanno parti pallosissime, e lo dice , certo con ironia, ma lo dice, anche Voltaire,, penso nel Candido.
beata ignoranza
@@achilleaniello4414 Trovare noiosi dei passaggi, anche nei classici, non è ignoranza.
beata ignoranza... sfogati sfogati, de filippi ti aspetta.
Di uomini egotici ne avrai piena la vita, preparati
Che pazienza mamma mia 🙄
Quello che hai detto su Middlemarch mi è successo con La Certosa di Parma. A me non è piaciuto per niente, gossip, malignità di corte, giochetti per scavalcare ranghi… una lunghissima palla. E comunque è stato scritto in fretta e furia e si vede! Oddio, sto leggendo proprio adesso i Karamazov! 😂
Mamma mia io invece sto leggendo proprio la Certosa (da luglio🙈) e mi sta mandando in blocco che probabilmente in un futuro video finirà nei peggiori classici! Divertente che ci stiamo invertendo le letture brutte
Fammi sapere per i Karamazov🤭
@@teresa.chiriaco😂😂😂😂
😂😂😂 ognuno ha le sue opinioni delittuose su certi libri, a me ha un pò annoiato Anna Karenina, lo finirò però...
Ci sta! Adoro anche vedere come siamo tutti diversi in queste cose. Io per esempio Anna Karenina l'ho amato molto 😍
@@teresa.chiriaco Infatti è molto questione di gusti e soggettività, a volte anche aspettative e approccio. Tipo a me le aspettative influenzano più del dovuto 😂