Sono assolutamente d'accordo con te in tutto. Per carità, anche in passato nei cataloghi e negli annuari hifi comparivano amplificatori da alcune centinaia di watt ma era perlopiù una questione di immagine e di marketing per mostrare quanto in alto potesse arrivare la progettazione e la produzione di quel tale marchio piuttosto che un altro. Ovvio che comunque quei mostri anche 40 - 50 anni fa qualcuno li acquistava pure ma di certo non se ne vendevano numeri impressionanti (proprio in questi giorni sto riparando un finale Phase Linear 700). Oggigiorno la situazione è radicalmente cambiata (ormai da anni peraltro) e, a parte rare eccezioni, quasi tutto appare palesemente "iperdimensionato", a partire dai cabinet con i pannelli da 1 cm di spessore passando per i trasformatori e giungendo alle sezioni elettroniche, per giustificare prezzi di acquisto impegnativi e per indurre ad abbinamenti con diffusori, sorgenti, ecc. di estrazione altrettanto elitaria, con l'intento di trarre il massimo profitto possibile in un mercato sempre più di nicchia (probabilmente anche a causa dei prezzi di acquisto fuori budget per l'utente medio). Ho ascoltato troppe volte sistemi "muscolosi" di notissimi e costosissimi marchi cosiddetti Hi-End suonare così male che era davvero imbarazzante. Così come ho piacevolmente scoperto veri gioielli vintage che suonavano in modo pazzesco, ovviamente solo dopo averli adeguatamente revisionati, eventualmente ricappati (se necessario) e ritarati (corrente di riposo ed offset come prescritto dal costruttore).
Si è così come dici. Era una cosa che mi sembrava giusta da dire oltre a fare notare ad un pubblico giovane che anche apparecchi vintage possono dire la loro e in molti casi anche surclassare i moderni apparati. In questo settore ci vuole meno presunzione
@@marioluc1105 salve..ho ascoltato alla fiera hig fidelity di Milano impianti da cifre folli,suonare da fare scappare via inorridito. Chissà chi li progetta e li produce,forse sono schede cinesi rimarchiate e abellite e riproposte a prezzi assurdi.ora ci sono costruttori mai sentiti dai nomi strani,che producono amplificatori grossi come casseforti con 50 valvole dentro che fanno ridere,viva il vintage progettato da ingegneri che sapevano il fatto loro. E costruiti per durare nel tempo dal suono fantastico,saluti
Buonasera. Sul fatto che gli amplificatori di potenza relativamente bassa "suonino meglio" si può discutere, ma tecnicamente ci può essere un fondamento.
Buona sera a lei, mi perdoni ma non ho capito se la sua è una domanda o una affermazione? Io ritengo che ci siano diversi motivi per cui questo fenomeno può estr spigato.
Buongiorno e complimenti sinceri per il suo canale Io sono d'accordo con quanto afferma riguardo il buon vintage ed i buoni amplificatori. Il problema semmai è trovare un tecnico veramente preparato. Le assiciro che non è cosi semplice. Ma vorrrei chiederle quali sono acauo giudizio i diffusori attuali che si possono abbinare ad un Leak 70? Grazie
Buongiorno a lei è una domanda complessa bisogna saper che genere ascolta in che ambiente vanno, se da scaffale o da pavimento, ecc. in senso generale non ci sono grandi problemi nonostante le sue piccole dimensioni non ha troppe difficoltà a pilotare anche diffusori abbastanza complessi. Io consiglio sempre però diffusori a medio alta efficienza. Se possibile ci vedrei benissimo una ESS EMT 1D o simile ma si tratta di diffusori imponenti come dimensioni e come costo se li si trova in discrete condizioni si parla di 2k o anche più
Da qualche anno uso per amplificare il mio impiantino un piccolo amplificatore in classe D (pagato 25 euro su un mercato online cinese). Ho mandato in pensione un Marantz 1030. Ho mantenuto il resto dell'impianto "vintage". Ho sfruttato la possibilità di collegare il giradischi attraverso un trasmettitore (pagato pochissimi euro) all'amplificatore. Concludo scrivendo che non so se all'ascolto questo impiantino possa definirsi hi-fi ma suona magnificamente. Nessun rimpanto per il Marantz. Buonasera da Roma.
Completamente d'accordo sul fatto che amplificatori di bassa potenza si comportino meglio all'ascolto. Per la mia esperienza con tensioni e correnti più basse la componentistica è meno stressata, poi quasi sempre i piccoli ampli hanno stadi di uscita, a prescindere dalla configurazione, con una sola coppia di dispositivi. Anche con la selezione più spinta parallelizzare più dispositivi aumenta le non linearità. Già raddoppiandoli si raddoppiano anche le capacità interelettrodiche, non solo, i bjt o i mosfet più potenti hanno die più estesi e quindi anche capacità di ingresso e uscita più elevate. Questo rallenta il trasferimento del segnale dall'ingresso all'uscita, peggiorando slew rate e distorsione dinamica (TIM) oltre a rendere più difficile il lavoro della controreazione. Bartolomeo Aloia ha sempre asserito che il suono di un amplificatore è determinato principalmente dalla sezione di uscita, in particolare dai dispositivi utilizzati che rappresentano il punto cruciale e il collo di bottiglia nel trasferimento del segnale d'ingresso a basso livello a quello di uscita che si interfaccia al carico.
Assolutamente d’accordo, come ho detto quando devo gestire grandi potenze entrano in gioco una serie di problematiche da risolvere che con potenze molto basse sono pressoché trascurabili. Il raddoppio dei finali o anche più del raddoppio se le potenze sono molto elevate è sicuramente uno dei problemi principali. Il Classic 30 confrontato al Classic 120 a detta di praticamente tutti coloro che lo hanno provato, non regge il confronto il 30 che ha una coppia di 6550 per canale vince a mani basse contro il Classic 120 che ha ben 8 valvole per canale. Questo è abbastanza noto e penso che pochi possano dire il contrario.
Io vorrei passare da Rega IO (30w) a Rega Elex (75w) ed ho diffusori a 97db ( a torre ) il cambio potrebbe valere la pena? O rischio di non guadagnare niente o peggio perdere musicalita. Grazie per le tue considerazioni sulla potenza.
@@lucab5652 la cosa più opportuna sarebbe quella di provare il nuovo amplificatore con i tuoi diffusori prima di cambiare. Naturalmente questo non è sempre possibile. In pratica dal punto di vista della pressione acustica passando da 30 W a 75W guadagneresti poco più di 3db che sono pochino, ma ben percettibili. Poi vale la pena capire cosa cerchi dal tuo sistema, se ti trovi ad utilizzare il tuo attuale ampli sempre vicino alla soglia della distorsione, allora è opportuno pensare di aumentare la potenza, se non senti la necessità di ascoltare a volumi più elevati di quelli attualmente raggiungibili con l’ampli da 30W non è necessario pensare a qualcosa di più potente. Naturalmente questo non vuole dire che non possa valere la pena cambiare per trovare un ampli che possa piacerti maggiormente a prescindere dalla pressione sonora. Purtroppo la cosa più corretta sarebbe sempre quella di poterlo provare con le tue casse acustiche.
@@teto8975 naturalmente come hai giustamente anticipato, non mi è possibile provare l'eventuale nuovo amp nel mio ambiente. Per quanto riguarda il cambiare l'amplificazione nel mio caso ha due fini. Vorrei ascoltare meglio a bassi volumi. Sono già molto soddisfatto a volumi medio alti. Vorrei inoltre semplificare il mio impianto sostituendo una configurazione dac esterno + amplificatore con un elettronica che contiene entrambe queste elettroniche mantenendo la stessa qualità di conversione analogico digitale.
@@lucab5652 se non senti la necessità di aumentare la pressione sonora, e posso capire visto che i tuoi diffusori sono da 97db quindi già parecchio efficenti io non so se prenderei un ampli più potente, io cercherei qualcosa di più raffinato, poi per quanto riguarda il convertitore, anche li non cercherei una soluzione integrata. Manterrei le cose distinte. In tal modo avresti sicuramente una scelta di amplificatori molto più ampia e potresti tentare di affacciarti al vintage volendo
@teto8975 grazie mille. Ogni consiglio per me e' fondamentale. Avrei anche visto un elettronica audiolab, che si chiama omnia. Ha qualche watt in più del mio, ne raggiunge 50, e mi permetterebbe di avere un unica elettronica con DAC/streamer/ampli tutto nello stesso case. Il suono dovrebbe essere molto simile al suono Rega. Almeno da quello che leggo nelle recensioni. Guardando le fotografie degli interni mi sembra che progettino schede con ordine e criterio. Hai mai avuto occasione di ascoltare qualcosa di audiolab?
Buonasera.Teto897. Ho appena scoperto il tuo canale, ma appena ti ho sentito nominare le " mie" B&W 802 primaserie ho aguzzato le orecchie. Sto realizzando una sala di ascolto dedicata di 4,2x6,3x h3,30 trattata acusticamente con molti pannelli bass traps generose e diffusori skyline. Utilizzo un Cambridge Audio Azur 540 insufficente. Cosa mi consigli nel nuovo o nel vintage ? Ho un Marantz 1120 ( da revisionare) . Ne vale la pena ?
Il Marantz è un bel apparecchio ne vale sempre la pena. Per le trappole acustiche e i pannelli la cosa migliore è sempre fare uno studio ambientale prima di riempire l’ambiente di cose a caso, io con la planimetria solitamente faccio un’analisi preliminare e consiglio il trattamento corretto. Per l’ampli confermo che AZUR 540 non è la scelta che io intraprenderei. Con le valvole io proverei un Mentmore M100 sono finali mono valvolari 4 EL34 100W. A transistor Aragon ci sono diversi modelli di pre e finali. Anche crest audio serie 3001. Con questi ampli qui io ho provato quei diffusori personalmente e so che vanno molto bene. Sicuramente ci sono altre migliaia di cose adeguate. Io un paio di valvolari Mentmore M100 valvolati con 8 Telefunken EL34 li ho nella mia collezione privata e non me ne priverei mai. Ne ho anche una copia da restare. Moderno andrei su Yamaha A-S 1200 o simile Poi ci posso essere altre mille soluzioni se riesci prima prova o a casa tua o se puoi porta i tuoi diffusori al negozio e provali li
Ciao ! Sono Domenico e ho appena guardato il tuo video. Su certi punti mi trovi d'accordo.Sul punto dei pochi e buoni watt si possono benissimo usare con diffusori efficienti, tipo le Klipsch La Scala ( 104 db con un watt) ma riguardo le b&w che avranno si e no 85 db , allora si che corrente , non watt , ne serve molta .A casa ascolto musica con le b&w 802 s 3 alle quali ho fatto migliorare entrambi i crossover ed anche se pilotate da un finale Adcom gfa 5802 di 300+300 w rms , posso garantirti che con il volume a ore 9 , sono piu' che soddisfattoLa potenza e tanta , i diffusori sono difficili ma , un po' di watt e corrente in piu- non guasta mai . Colgo l'occasione d'inviarti i miei piu cordiali saluti !
È esattamente quello che ho detto. Le 802 le conosco molto molto ben come anche le 801. Per onestà devo dire che il Leak stereo 70 io la prima volta che lo ho ascoltato era proprio collegato ad una copia di 801 prima serie quelle in sospensione pneumatica. Ammetto che il Livello sonoro in termine di pressione acustica non era elevato ma incredibilmente il risultato n’era veramente sbalorditivo. Per quanto riguarda la modifica del crossover è una cosa delicatissima, quindi va affrontata con grande grandissima cautela e da persone estremamente competenti.
@@domenicocrisafi4086 corrente e potenza sono strettamente ed intimamente legate, la fisica ed in particolare la legge di Ohm non sono teorie ... la questione della maggior capacità di erogare corrente di un amplificatore è, in altri termini fisici, la capacità di poter sviluppare maggiore potenza in particolare su moduli di impedenza molto bassi (a causa della variazione del valore dell'impedenza di un diffusore acustico al variare della frequenza e della forma d'onda con la quale lo si pilota)
Si esattamente poi va valutata anche la complessità del crossover e delle varie celle di compensazione o equalizzazione in esso contenute, che possono spostare il carico da induttivo a capacitivo in vari punti dello spettro rendendo la vita difficile al finale. Sinceramente mi è capitato più volte di trovarmi con un ampli in crisi difronte a certi diffusori veramente complessi come modulo di impedenza. Come dico ci sono alcuni diffusori solitamente a bassa efficenza che sono molto rognosi da gestire.. non volevo entrare troppo nel tecnico ma è ovvio che tutte queste “rogne” da gestire non sono semplici e portano pegno, quindi probabilmente un amplificatore super muscoloso potrà gestirle ma per mia esperienza tutto questo molto spesso si traduce in un ascolto meno gradevole. Ho detto spesso non sempre.
Ciao molto interessante ,mi puoi dare una tua opinione ? Ho un impianto composto da Audiolab 6000a ( integrato ma usato in preamp) poi 2 finali sempre Audiolab .convertitore e phono sono altre macchine .ho da poco preso usato un Brystone Bp 25 .quindi uno moderno e uno vintage secondo te il cambio vale la pena sulla carta ? Cordiali saluti Fedrich
Ciao Fredrich, purtroppo non minè mai capito per mano un Audio lab 6000a il Brystone mi è passato per mano e mi è sembrato un apparecchio ben costruito. Non riesco ad estr più preciso perché non ho mai fatto prove di ascolto con questi apparati.
Purtroppo non sono stato troppo esaustivo. Comunque torno a ripetere che ognuno ha i pori gusti e che la capacità di apprezzare certe sfumature vi è con il tempo, l’esperienza. Una persona che si affaccia al Hi-Fi per la prima volta deve essere guidata da un venditore esperto e onesto. Poi pian piano maturerà la propria opinione e il proprio gusto. Quando si ascolta un brano musicale si parla venire colpiti da diversi fattori: la bellezza del brano e la sua esecuzione, la qualità di riproduzione qualora lo si ascolti tramite un impianto, più una serie di ricordi che inevitabilmente un brano può portare con sé. Tutte queste cose possono qualche volta trasmettere un brivido, una emozione. Quando questo avviene pervia della qualità della riproduzione da parte di un impianto, quello è l’impianto giusto. È un evento abbastanza raro ma può avvenire. Generalmente quando succede si ha la sensazione che la musica sia riprodotta in modo estremamente naturale senza fatica di ascolto la scena è ferma e ben dettagliata le voci sono perfette e ben collocate, ecc.
@@teto8975 senza portarti via troppo tempo ,avendo scoperto oggi il canale nn so se hai un un laboratorio per privati se si dove ,nel caso servisse .grazie
Possiedo un Pioneer SA9500 prima serie del 1979, mi pare che il confronto con ampli moderni non esista proprio 🤔.. 18 kg di pura cattiveria 😅suona meravigliosamente, potenza, pulizia, suono ruffiano machisenefrega, mi piace cosa ascoltano le mie orecchie e questo secondo me è il massimo che si possa chiedere.. ah p.s. lo conferma anche il mio vicino di casa 😁
Il pioneer SA 9500 che trovi in almeno 3 miei video passati è un amplificatore veramente molto valido. Non mi sento di affermare che sia superiore a tutti gli amplificatori. Non vorrei che passasse l’idea che io disprezzo le cose moderne in maniera arbitraria. Sicuramente ci sono elettroniche pregevoli anche sul panorama moderno
il rapporto qualita' /prezzo è importante ,non si discute ,ma se uno dedica molti soldi all impianto è molto difficile che ascolti male ...poi si possono fare un monte di considerazioni , personalmente penso che oggi la spesa intelligente si aggiri sui 5000/ 8000 euro per un impianto completo -se vai oltre probabilmente ascolterai meglio ma di poco e la spesa salira' molto .
5k - 8k sono molti soldi ma non credo sia corretto dire che quello che costa molto debba per forza di cose andare bene, purtroppo oggi c’è un sacco di roba sul mercato fatta per attrarre persone abbienti ma poco esperte che pensa esattamente questo: ho speso molto sono tranquillo che sentirò bene. Oggi in moltissimi casi si punta più alla forma che alla sostanza. Mi spiego meglio faccio un esempio per tutti, alcuni amplificatori moderni montano dei diodi led sotto alle valvole per collocarle di verde. Qui non sono più nel Hi-Fi ma nel arredamento
@@teto8975 non facciamo pero' come quel tale che risparmiava su tutto e poi ha lasciato i soldi ai figli o ai nipoti che li hanno spesi tutti in discoteche e droga ... se una passione ti prende trovo giusto spendere per gratificarsi ,portafoglio permettendo naturalmente .
Un amplificatore Fenice 60 euro nuovo, una coppia di ap Audio Nirvana, circa 300, due cabinet a scelta tra bassreflex , sospensione pneumatica o addirittura due open baffle , totale di circa 1000 euro. Null'altro regge il confronto.
Quidi la classe T è quello che tu reputi vincente su tutto. Bene sei alla pace dei sensi. I diffusori sono da costruire naturalmente il tipo di accoppiamento reflex, sospensione pneumatica, b.f. va deciso in base ai parametri dei woofer. Quando si trova il proprio apparato, quello che regala le soddisfazioni maggiori direi che è il top.
Salve..il vintage mediamente è di buona qualità..bisogna però a volte revisionarli,cosa non sempre facile.gli amplificatori leak a valvole sono ottimi e suonano molto bene anche meglio di tanti mostri attuali.
Si è vero i valvolari Leak e anche tanti altri Quad , Radford, Marantz, Fischer. ecc erano assolutamente ottimi amplificatori, che ancora oggi possono sovrastare tantissimi amplificatore moderno di fascia anche elevatissima. È assolutamente fondamentale che siano restaurati in modo adeguato. E sicuramente un buon restauro può significare spese anche elevate specialmente se si tratta di valvolari o se le condizioni sono pessime, ma una volta revisionati non sono apparecchi particolarmente delicati. Bisogna anche valutare che alcuni apparecchi mitici salgono di prezzo in modo costante, mentre quelli moderni tendono a svalutare
Concordo: è la filosofia della vita moderna: come complicare le cose semplici. Vedi le automobili attuali: rispetto quelle di 10 anni fa hanno aggiunto solo complicazioni, ma di benefici non ne vedo. Poi i filosofi dell'ultima ora parleranno di sicurezza, cambiamenti climatici ed ecoansie varie ... beati loro!!!
ma il confronto non deve essere fatto con un leak moderno rispetto a questo nel video? ci sarà un punto fermo per tutti che non debba far dire : "questa è la mia opinione che può essere discordante"...? un punto !
@@danielet612 premettendo che Leak non esiste più. Ora il marchio è in mano alla IAG group dal 2020. Aggiungo che io non ho un leak moderno con il quale fare confronti. Sono stato alla fiera di Monaco dove ho ascoltato i nuovi diffusori e le elettroniche a marchio Leak e devo dire che tra tutto quello che ho ascoltato nella saletta Leak sono stato particolarmente colpito, mi e piaciuto. Naturalmente in fiera è difficile poter fare ascolti, per via della confusione, ma quella saletta mi ha colpito. Ad ogni modo forse è sfuggito il fulcro del mio discorso, io volevo dire che il vintage anche degli anni 70 non è da vedere da parte di giovani che ovviamente non lo conoscono come un qualcosa si non valido perché obsoleto. Tutto qui, volevo solo dire che può meritare attenzione. Poi ho esaminato la differenza tra lo stile anni 70 e quello più moderno nel quale gli amplificatori devono poter erogare alta corrente per fare fronte a buona parte del panorama odierno di diffusori a bassa efficienza e difficili da pilotare. In questo Video non c’è un paragone diretto tra nessun ampli. Ho come più volte detto esternato un mio pensiero. Non esiste un ampli che è migliore di un altro, esiste un ampli che può piacere più di un altro, questo deve essere chiaro! Ognuno ha i propri gusti, ognuno collega il proprio ampli alle proprie casse, ognuno lo ascolta nel proprio ambiente. Tutti queste variabili cambino profondamente il risultato. Poi c’è la questione personale non esiste un suono bello o uno brutto, esiste il su o che mi piace ripeto ognuno ha i propri gusti. Poi detto ciò io quando descrivo un apparecchio ovviamente do un mio giudizio che è mio e non può essere che così!
Non so se è una affermazione o una domanda. In ogni caso non credo che si possa dire che il condensatore è la soluzione cioè che gli ampli con quella tecnologia siano superiori. Ho detto che lo reputavo perdenti e che mi sono dovuta ricredere ma sono contento che anche la tecnologia a doppia alimentazione possa essere validissima
@@brunobassi2440 non direi che cambia poi così poco. Come dico negli anni 70 non erano contemplati amplificatori Hi-Fi tanto potenti, i diffusori erano più efficienti e più semplici da pilotare. Poi dal punto di vista dei componenti le differenze sono elevate: I transistor, i primi dopo le valvole erano al Germanio e non al Silicio come quello attuali. Le Giunzioni erano meno capaci di gestire tensione le VCE erano generalmente più basse, le correnti IC meno forti, la massima frequenza di lavoro drasticamente più bass, ecc. I condensatori erano enormemente più voluminosi e non esistevano capacità tanto elevate per usi commerciali. Le differenze sono tante. In questo caso sia il Leak che il Sansui utilizzavano una tecnologia a condensatore di uscita con alimentatore a tensione singola che da lì a breve è stata pressoché soppiantata da quale a tensione duale. Comunque come ripeto non è che gli amplificatori degli anni 70 sono meglio di quelli moderni. Non voglio dire questo, dico che non è possibile affermare che essi sono obsoleti e che non possano sostenere il confronto con macchine moderne. Oltre al fare notare che oggi in generale si è vista una sensibile evoluzione degli stadi di alimentazione e della conseguente capacità di erogare correnti elevatissime, per poter gestire diffusori che le richiedono. Questo mette in gioco problemi maggiori rispetto ad usare diffusori più semplici che si accontentano di pochi W per suonare. Per voler fare un esempio è come se faccio una vettura con pochi cavalli leggerissima o se ne faccio una con un mare di cavalli ma di conseguenza pesante. Così facendo dovrò affrontare una serie di problemi molto più grandi dovrò surdimensionare tutte le parti sollecitate in modo da poter gestire la potenza, i freni , ecc, ecc. un progetto di una vettura più semplice più leggera con meno cavalli può esser vincente. La vettura alle mie spalle nella foto del mio profilo è la Dallara stradale, essa incarna perfettamente questa filosofia.
Giusto e concordo con quello che dici infatti per sonorizzare al meglio la mia stanza da 15 mq uso un sinto ampli anni 70 abbinato alle casse 2 vie sempre dell'epoca, 20 watt x canale e tutto funziona alla grande. Ma se uno ha la fortuna di dover sonorizzare un ambiente di 30 mq o più, dubito che lo possa fare con pochi ma buoni watt, quindi tutto è relativo.
Non sono d’accordo 20W pur no essendo tanti se applicati a diffusori ad alta efficienza quindi oltre ai 100db possono produrre una presine acustica in db elevata, in fatti con 16w un diffusore da 100db emetterà una pressino acustica di 112db che sono tutt’altro che pochi
Assolutamente in disaccordo, x non parlare di chi scrive che negli anni 70-80 gli amplificatori erano tutti di bassa potenza. Mi vede una discoteca con un ampli di questo genere e vi ricordo che in quegli anni esistevano discoteche con un sacco di mq. Esistono finali x esempio che potevano gestire 4 casse di 4 ohm da 200w, ma anche amplificatori. Io che in generale adcolto rock pop progressive etc etc non potrei mai ascoltare assoli di qualsiasi genere, odio la musica a basso volume, ma rimane la mia idea di musica. Minimo devo aver 90w x canale poi vanno fatti sempre gli abbinamenti corretti. Ciao
Con un diffusore da 104 db applicando 64 W si ottengono 122 db Con 32w si ottengono 119db Se si considera che la soglia del dolore è attorno ai 120db direi che con 32 W e i diffusori giusti si può ballare egregiamente. Vorrei anche ricordare che stiamo parlando di apparecchi domestici non professionali e che io parlavo di macchine dei primi anni 70 non oltre. Nel professionale i diffusori sono da sempre ampiamente sopita ai 100db. Il problema è che moltissimi non sanno cosa è la potenza, cosa significa 1W che relazione abbiano i W con i db e probabilmente molti, moltissimi non sanno neppure cos sia l’efficenza di un diffusore. Anche la classe di un amplificatore è importante se devo ottenere alte potenze posso accette in certi ambiti anche distorsioni maggiori e quindi impiegare classi di funzionamento diverse da quella AB tradizionale classi che possono favorire la potenza a discapito della distorsione
Io che ho casse tipo klipsch con 103 di efficienza basso da 50cm e pesantissimo sui 15/20kg volume della cassa 500lt. Peso 90 kg. Autocostruite ho abbinato un 100w a mosfet che solo a alto volume riesco a tirare fuori il meglio dalle casse. Tuo consiglio x un migliore abbinamento. Il finale e audiosophia f 100m degli anni 2008. Grazie e trovo le tue osservazioni molto interessanti
Non mi è mai capitato nulla di Audiosophia, non saprei veramente cosa dire. Sono prodotti artigianali, sembrano ben fatti ma non li conosco e non posso veramente esprimermi
@@ermenegildotiozzo336 le caratteristiche che mi fornisci delle tue casse acustiche sono molto poche, non so la marca dei componenti non so se sono 2 o 3 o più vie che tipo di tweeter usano. Poi parli di un woofer da 50 cm è stranissimo perché lo standard è il 18” che fa 46cm, 50cm è molto anomalo. Consigliarti un ampli senza conoscere i dettagli della cassa sarebbe una cosa poco seria eventualmente se vuoi scrivimi la tua mail così mi mandi qualche foto e qualche dettagliato in più
Sono assolutamente d'accordo con te in tutto. Per carità, anche in passato nei cataloghi e negli annuari hifi comparivano amplificatori da alcune centinaia di watt ma era perlopiù una questione di immagine e di marketing per mostrare quanto in alto potesse arrivare la progettazione e la produzione di quel tale marchio piuttosto che un altro. Ovvio che comunque quei mostri anche 40 - 50 anni fa qualcuno li acquistava pure ma di certo non se ne vendevano numeri impressionanti (proprio in questi giorni sto riparando un finale Phase Linear 700). Oggigiorno la situazione è radicalmente cambiata (ormai da anni peraltro) e, a parte rare eccezioni, quasi tutto appare palesemente "iperdimensionato", a partire dai cabinet con i pannelli da 1 cm di spessore passando per i trasformatori e giungendo alle sezioni elettroniche, per giustificare prezzi di acquisto impegnativi e per indurre ad abbinamenti con diffusori, sorgenti, ecc. di estrazione altrettanto elitaria, con l'intento di trarre il massimo profitto possibile in un mercato sempre più di nicchia (probabilmente anche a causa dei prezzi di acquisto fuori budget per l'utente medio). Ho ascoltato troppe volte sistemi "muscolosi" di notissimi e costosissimi marchi cosiddetti Hi-End suonare così male che era davvero imbarazzante. Così come ho piacevolmente scoperto veri gioielli vintage che suonavano in modo pazzesco, ovviamente solo dopo averli adeguatamente revisionati, eventualmente ricappati (se necessario) e ritarati (corrente di riposo ed offset come prescritto dal costruttore).
Si è così come dici. Era una cosa che mi sembrava giusta da dire oltre a fare notare ad un pubblico giovane che anche apparecchi vintage possono dire la loro e in molti casi anche surclassare i moderni apparati. In questo settore ci vuole meno presunzione
@teto8975 giustissimo
@@marioluc1105 salve..ho ascoltato alla fiera hig fidelity di Milano impianti da cifre folli,suonare da fare scappare via inorridito. Chissà chi li progetta e li produce,forse sono schede cinesi rimarchiate e abellite e riproposte a prezzi assurdi.ora ci sono costruttori mai sentiti dai nomi strani,che producono amplificatori grossi come casseforti con 50 valvole dentro che fanno ridere,viva il vintage progettato da ingegneri che sapevano il fatto loro. E costruiti per durare nel tempo dal suono fantastico,saluti
È veramente così io sono stato A Monaco ho ascoltato il sistema cinese da circa 1 milione di € e sono rimato abbastanza deluso
Buonasera.
Sul fatto che gli amplificatori di potenza relativamente bassa "suonino meglio" si può discutere, ma tecnicamente ci può essere un fondamento.
Buona sera a lei, mi perdoni ma non ho capito se la sua è una domanda o una affermazione? Io ritengo che ci siano diversi motivi per cui questo fenomeno può estr spigato.
Buongiorno e complimenti sinceri per il suo canale
Io sono d'accordo con quanto afferma riguardo il buon vintage ed i buoni amplificatori.
Il problema semmai è trovare un tecnico veramente preparato.
Le assiciro che non è cosi semplice.
Ma vorrrei chiederle quali sono acauo giudizio i diffusori attuali che si possono abbinare ad un Leak 70?
Grazie
Buongiorno a lei è una domanda complessa bisogna saper che genere ascolta in che ambiente vanno, se da scaffale o da pavimento, ecc.
in senso generale non ci sono grandi problemi nonostante le sue piccole dimensioni non ha troppe difficoltà a pilotare anche diffusori abbastanza complessi. Io consiglio sempre però diffusori a medio alta efficienza. Se possibile ci vedrei benissimo una ESS EMT 1D o simile ma si tratta di diffusori imponenti come dimensioni e come costo se li si trova in discrete condizioni si parla di 2k o anche più
Da qualche anno uso per amplificare il mio impiantino un piccolo amplificatore in classe D (pagato 25 euro su un mercato online cinese). Ho mandato in pensione un Marantz 1030.
Ho mantenuto il resto dell'impianto "vintage".
Ho sfruttato la possibilità di collegare il giradischi attraverso un trasmettitore (pagato pochissimi euro) all'amplificatore.
Concludo scrivendo che non so se all'ascolto questo impiantino possa definirsi hi-fi ma suona magnificamente. Nessun rimpanto per il Marantz. Buonasera da Roma.
Alla fine quello che conta veramente è essere contenti e trovare qualcosa che soddisfi le proprie esigenze. Ognuno di noi ha i propri gusti
Completamente d'accordo sul fatto che amplificatori di bassa potenza si comportino meglio all'ascolto. Per la mia esperienza con tensioni e correnti più basse la componentistica è meno stressata, poi quasi sempre i piccoli ampli hanno stadi di uscita, a prescindere dalla configurazione, con una sola coppia di dispositivi. Anche con la selezione più spinta parallelizzare più dispositivi aumenta le non linearità. Già raddoppiandoli si raddoppiano anche le capacità interelettrodiche, non solo, i bjt o i mosfet più potenti hanno die più estesi e quindi anche capacità di ingresso e uscita più elevate. Questo rallenta il trasferimento del segnale dall'ingresso all'uscita, peggiorando slew rate e distorsione dinamica (TIM) oltre a rendere più difficile il lavoro della controreazione. Bartolomeo Aloia ha sempre asserito che il suono di un amplificatore è determinato principalmente dalla sezione di uscita, in particolare dai dispositivi utilizzati che rappresentano il punto cruciale e il collo di bottiglia nel trasferimento del segnale d'ingresso a basso livello a quello di uscita che si interfaccia al carico.
Assolutamente d’accordo, come ho detto quando devo gestire grandi potenze entrano in gioco una serie di problematiche da risolvere che con potenze molto basse sono pressoché trascurabili. Il raddoppio dei finali o anche più del raddoppio se le potenze sono molto elevate è sicuramente uno dei problemi principali. Il Classic 30 confrontato al Classic 120 a detta di praticamente tutti coloro che lo hanno provato, non regge il confronto il 30 che ha una coppia di 6550 per canale vince a mani basse contro il Classic 120 che ha ben 8 valvole per canale. Questo è abbastanza noto e penso che pochi possano dire il contrario.
Io vorrei passare da Rega IO (30w) a Rega Elex (75w) ed ho diffusori a 97db ( a torre ) il cambio potrebbe valere la pena? O rischio di non guadagnare niente o peggio perdere musicalita. Grazie per le tue considerazioni sulla potenza.
@@lucab5652 la cosa più opportuna sarebbe quella di provare il nuovo amplificatore con i tuoi diffusori prima di cambiare. Naturalmente questo non è sempre possibile.
In pratica dal punto di vista della pressione acustica passando da 30 W a 75W guadagneresti poco più di 3db che sono pochino, ma ben percettibili. Poi vale la pena capire cosa cerchi dal tuo sistema, se ti trovi ad utilizzare il tuo attuale ampli sempre vicino alla soglia della distorsione, allora è opportuno pensare di aumentare la potenza, se non senti la necessità di ascoltare a volumi più elevati di quelli attualmente raggiungibili con l’ampli da 30W non è necessario pensare a qualcosa di più potente. Naturalmente questo non vuole dire che non possa valere la pena cambiare per trovare un ampli che possa piacerti maggiormente a prescindere dalla pressione sonora. Purtroppo la cosa più corretta sarebbe sempre quella di poterlo provare con le tue casse acustiche.
@@teto8975 naturalmente come hai giustamente anticipato, non mi è possibile provare l'eventuale nuovo amp nel mio ambiente. Per quanto riguarda il cambiare l'amplificazione nel mio caso ha due fini. Vorrei ascoltare meglio a bassi volumi. Sono già molto soddisfatto a volumi medio alti. Vorrei inoltre semplificare il mio impianto sostituendo una configurazione dac esterno + amplificatore con un elettronica che contiene entrambe queste elettroniche mantenendo la stessa qualità di conversione analogico digitale.
@@lucab5652 se non senti la necessità di aumentare la pressione sonora, e posso capire visto che i tuoi diffusori sono da 97db quindi già parecchio efficenti io non so se prenderei un ampli più potente, io cercherei qualcosa di più raffinato, poi per quanto riguarda il convertitore, anche li non cercherei una soluzione integrata. Manterrei le cose distinte. In tal modo avresti sicuramente una scelta di amplificatori molto più ampia e potresti tentare di affacciarti al vintage volendo
@teto8975 grazie mille. Ogni consiglio per me e' fondamentale. Avrei anche visto un elettronica audiolab, che si chiama omnia. Ha qualche watt in più del mio, ne raggiunge 50, e mi permetterebbe di avere un unica elettronica con DAC/streamer/ampli tutto nello stesso case. Il suono dovrebbe essere molto simile al suono Rega. Almeno da quello che leggo nelle recensioni. Guardando le fotografie degli interni mi sembra che progettino schede con ordine e criterio. Hai mai avuto occasione di ascoltare qualcosa di audiolab?
@@teto8975 purtroppo visto lo spazio a disposizione devo cercare di integrare il più possibile.
Buonasera.Teto897. Ho appena scoperto il tuo canale, ma appena ti ho sentito nominare le " mie" B&W 802 primaserie ho aguzzato le orecchie. Sto realizzando una sala di ascolto dedicata di 4,2x6,3x h3,30 trattata acusticamente con molti pannelli bass traps generose e diffusori skyline. Utilizzo un Cambridge Audio Azur 540 insufficente.
Cosa mi consigli nel nuovo o nel vintage ? Ho un Marantz 1120 ( da revisionare) . Ne vale la pena ?
Il Marantz è un bel apparecchio ne vale sempre la pena. Per le trappole acustiche e i pannelli la cosa migliore è sempre fare uno studio ambientale prima di riempire l’ambiente di cose a caso, io con la planimetria solitamente faccio un’analisi preliminare e consiglio il trattamento corretto. Per l’ampli confermo che AZUR 540 non è la scelta che io intraprenderei. Con le valvole io proverei un Mentmore M100 sono finali mono valvolari 4 EL34 100W. A transistor Aragon ci sono diversi modelli di pre e finali. Anche crest audio serie 3001. Con questi ampli qui io ho provato quei diffusori personalmente e so che vanno molto bene. Sicuramente ci sono altre migliaia di cose adeguate. Io un paio di valvolari Mentmore M100 valvolati con 8 Telefunken EL34 li ho nella mia collezione privata e non me ne priverei mai. Ne ho anche una copia da restare.
Moderno andrei su Yamaha A-S 1200 o simile
Poi ci posso essere altre mille soluzioni se riesci prima prova o a casa tua o se puoi porta i tuoi diffusori al negozio e provali li
Ciao ! Sono Domenico e ho appena guardato il tuo video. Su certi punti mi trovi d'accordo.Sul punto dei pochi e buoni watt si possono benissimo usare con diffusori efficienti, tipo le Klipsch La Scala ( 104 db con un watt) ma riguardo le b&w che avranno si e no 85 db , allora si che corrente , non watt , ne serve molta .A casa ascolto musica con le b&w 802 s 3 alle quali ho fatto migliorare entrambi i crossover ed anche se pilotate da un finale Adcom gfa 5802 di 300+300 w rms , posso garantirti che con il volume a ore 9 , sono piu' che soddisfattoLa potenza e tanta , i diffusori
sono difficili ma , un po' di watt e corrente in piu- non guasta mai . Colgo l'occasione d'inviarti i miei piu cordiali saluti !
È esattamente quello che ho detto. Le 802 le conosco molto molto ben come anche le 801. Per onestà devo dire che il Leak stereo 70 io la prima volta che lo ho ascoltato era proprio collegato ad una copia di 801 prima serie quelle in sospensione pneumatica. Ammetto che il
Livello sonoro in termine di pressione acustica non era elevato ma incredibilmente il risultato n’era veramente sbalorditivo. Per quanto riguarda la modifica del crossover è una cosa delicatissima, quindi va affrontata con grande grandissima cautela e da persone estremamente competenti.
@@domenicocrisafi4086 corrente e potenza sono strettamente ed intimamente legate, la fisica ed in particolare la legge di Ohm non sono teorie ... la questione della maggior capacità di erogare corrente di un amplificatore è, in altri termini fisici, la capacità di poter sviluppare maggiore potenza in particolare su moduli di impedenza molto bassi (a causa della variazione del valore dell'impedenza di un diffusore acustico al variare della frequenza e della forma d'onda con la quale lo si pilota)
Si esattamente poi va valutata anche la complessità del crossover e delle varie celle di compensazione o equalizzazione in esso contenute, che possono spostare il carico da induttivo a capacitivo in vari punti dello spettro rendendo la vita difficile al finale. Sinceramente mi è capitato più volte di trovarmi con un ampli in crisi difronte a certi diffusori veramente complessi come modulo di impedenza. Come dico ci sono alcuni diffusori solitamente a bassa efficenza che sono molto rognosi da gestire.. non volevo entrare troppo nel tecnico ma è ovvio che tutte queste “rogne” da gestire non sono semplici e portano pegno, quindi probabilmente un amplificatore super muscoloso potrà gestirle ma per mia esperienza tutto questo molto spesso si traduce in un ascolto meno gradevole. Ho detto spesso non sempre.
Ciao molto interessante ,mi puoi dare una tua opinione ?
Ho un impianto composto da Audiolab 6000a ( integrato ma usato in preamp) poi 2 finali sempre Audiolab .convertitore e phono sono altre macchine .ho da poco preso usato un Brystone Bp 25 .quindi uno moderno e uno vintage secondo te il cambio vale la pena sulla carta ? Cordiali saluti Fedrich
Ciao Fredrich, purtroppo non minè mai capito per mano un Audio lab 6000a il Brystone mi è passato per mano e mi è sembrato un apparecchio ben costruito. Non riesco ad estr più preciso perché non ho mai fatto prove di ascolto con questi apparati.
@teto8975 grazie mille per la risposta ,da un nuovo iscritto .
Purtroppo non sono stato troppo esaustivo. Comunque torno a ripetere che ognuno ha i pori gusti e che la capacità di apprezzare certe sfumature vi è con il tempo, l’esperienza. Una persona che si affaccia al Hi-Fi per la prima volta deve essere guidata da un venditore esperto e onesto. Poi pian piano maturerà la propria opinione e il proprio gusto. Quando si ascolta un brano musicale si parla venire colpiti da diversi fattori: la bellezza del brano e la sua esecuzione, la qualità di riproduzione qualora lo si ascolti tramite un impianto, più una serie di ricordi che inevitabilmente un brano può portare con sé. Tutte queste cose possono qualche volta trasmettere un brivido, una emozione. Quando questo avviene pervia della qualità della riproduzione da parte di un impianto, quello è l’impianto giusto. È un evento abbastanza raro ma può avvenire. Generalmente quando succede si ha la sensazione che la musica sia riprodotta in modo estremamente naturale senza fatica di ascolto la scena è ferma e ben dettagliata le voci sono perfette e ben collocate, ecc.
@@teto8975 senza portarti via troppo tempo ,avendo scoperto oggi il canale nn so se hai un un laboratorio per privati se si dove ,nel caso servisse .grazie
A Cesena se ti serve qualcosa mandami la tua mail sarò felice di contattarti
Possiedo un Pioneer SA9500 prima serie del 1979, mi pare che il confronto con ampli moderni non esista proprio 🤔.. 18 kg di pura cattiveria 😅suona meravigliosamente, potenza, pulizia, suono ruffiano machisenefrega, mi piace cosa ascoltano le mie orecchie e questo secondo me è il massimo che si possa chiedere.. ah p.s. lo conferma anche il mio vicino di casa 😁
Il pioneer SA 9500 che trovi in almeno 3 miei video passati è un amplificatore veramente molto valido. Non mi sento di affermare che sia superiore a tutti gli amplificatori. Non vorrei che passasse l’idea che io disprezzo le cose moderne in maniera arbitraria. Sicuramente ci sono elettroniche pregevoli anche sul panorama moderno
il rapporto qualita' /prezzo è importante ,non si discute ,ma se uno dedica molti soldi all impianto è molto difficile che ascolti male ...poi si possono fare un monte di considerazioni , personalmente penso che oggi la spesa intelligente si aggiri sui 5000/ 8000 euro per un impianto completo -se vai oltre probabilmente ascolterai meglio ma di poco e la spesa salira' molto .
5k - 8k sono molti soldi ma non credo sia corretto dire che quello che costa molto debba per forza di cose andare bene, purtroppo oggi c’è un sacco di roba sul mercato fatta per attrarre persone abbienti ma poco esperte che pensa esattamente questo: ho speso molto sono tranquillo che sentirò bene.
Oggi in moltissimi casi si punta più alla forma che alla sostanza. Mi spiego meglio faccio un esempio per tutti, alcuni amplificatori moderni montano dei diodi led sotto alle valvole per collocarle di verde. Qui non sono più nel Hi-Fi ma nel arredamento
@@teto8975 non facciamo pero' come quel tale che risparmiava su tutto e poi ha lasciato i soldi ai figli o ai nipoti che li hanno spesi tutti in discoteche e droga ... se una passione ti prende trovo giusto spendere per gratificarsi ,portafoglio permettendo naturalmente .
@@alexvivinc per carità! Ognuno spende la cifra che ritiene giusta per le proprie tasche. Non c’è dubbio
Un amplificatore Fenice 60 euro nuovo, una coppia di ap Audio Nirvana, circa 300, due cabinet a scelta tra bassreflex , sospensione pneumatica o addirittura due open baffle , totale di circa 1000 euro. Null'altro regge il confronto.
Quidi la classe T è quello che tu reputi vincente su tutto. Bene sei alla pace dei sensi. I diffusori sono da costruire naturalmente il tipo di accoppiamento reflex, sospensione pneumatica, b.f. va deciso in base ai parametri dei woofer.
Quando si trova il proprio apparato, quello che regala le soddisfazioni maggiori direi che è il top.
Salve..il vintage mediamente è di buona qualità..bisogna però a volte revisionarli,cosa non sempre facile.gli amplificatori leak a valvole sono ottimi e suonano molto bene anche meglio di tanti mostri attuali.
Si è vero i valvolari Leak e anche tanti altri Quad , Radford, Marantz, Fischer. ecc erano assolutamente ottimi amplificatori, che ancora oggi possono sovrastare tantissimi amplificatore moderno di fascia anche elevatissima.
È assolutamente fondamentale che siano restaurati in modo adeguato. E sicuramente un buon restauro può significare spese anche elevate specialmente se si tratta di valvolari o se le condizioni sono pessime, ma una volta revisionati non sono apparecchi particolarmente delicati. Bisogna anche valutare che alcuni apparecchi mitici salgono di prezzo in modo costante, mentre quelli moderni tendono a svalutare
Non solo reggono il confronto. Ma personalmente con casse ad alta efficienza , suonano alla grande!!!!!
Concordo: è la filosofia della vita moderna: come complicare le cose semplici. Vedi le automobili attuali: rispetto quelle di 10 anni fa hanno aggiunto solo complicazioni, ma di benefici non ne vedo. Poi i filosofi dell'ultima ora parleranno di sicurezza, cambiamenti climatici ed ecoansie varie ... beati loro!!!
Più che beati loro PEGGIO X LORO
ma il confronto non deve essere fatto con un leak moderno rispetto a questo nel video? ci sarà un punto fermo per tutti che non debba far dire : "questa è la mia opinione che può essere discordante"...? un punto !
@@danielet612 premettendo che Leak non esiste più. Ora il marchio è in mano alla IAG group dal 2020. Aggiungo che io non ho un leak moderno con il quale fare confronti. Sono stato alla fiera di Monaco dove ho ascoltato i nuovi diffusori e le elettroniche a marchio Leak e devo dire che tra tutto quello che ho ascoltato nella saletta Leak sono stato particolarmente colpito, mi e piaciuto. Naturalmente in fiera è difficile poter fare ascolti, per via della confusione, ma quella saletta mi ha colpito. Ad ogni modo forse è sfuggito il fulcro del mio discorso, io volevo dire che il vintage anche degli anni 70 non è da vedere da parte di giovani che ovviamente non lo conoscono come un qualcosa si non valido perché obsoleto. Tutto qui, volevo solo dire che può meritare attenzione. Poi ho esaminato la differenza tra lo stile anni 70 e quello più moderno nel quale gli amplificatori devono poter erogare alta corrente per fare fronte a buona parte del panorama odierno di diffusori a bassa efficienza e difficili da pilotare. In questo Video non c’è un paragone diretto tra nessun ampli. Ho come più volte detto esternato un mio pensiero. Non esiste un ampli che è migliore di un altro, esiste un ampli che può piacere più di un altro, questo deve essere chiaro! Ognuno ha i propri gusti, ognuno collega il proprio ampli alle proprie casse, ognuno lo ascolta nel proprio ambiente. Tutti queste variabili cambino profondamente il risultato. Poi c’è la questione personale non esiste un suono bello o uno brutto, esiste il su o che mi piace ripeto ognuno ha i propri gusti. Poi detto ciò io quando descrivo un apparecchio ovviamente do un mio giudizio che è mio e non può essere che così!
Suonano meglio gli ampli con il condensatore sull altoparlante
Non so se è una affermazione o una domanda. In ogni caso non credo che si possa dire che il condensatore è la soluzione cioè che gli ampli con quella tecnologia siano superiori. Ho detto che lo reputavo perdenti e che mi sono dovuta ricredere ma sono contento che anche la tecnologia a doppia alimentazione possa essere validissima
Dal ounto di vista progettuale cambia poco dagli anni 70 a oggi... Cambia la componentistica nel bene e nel male
@@brunobassi2440 non direi che cambia poi così poco. Come dico negli anni 70 non erano contemplati amplificatori Hi-Fi tanto potenti, i diffusori erano più efficienti e più semplici da pilotare. Poi dal punto di vista dei componenti le differenze sono elevate: I transistor, i primi dopo le valvole erano al Germanio e non al Silicio come quello attuali. Le Giunzioni erano meno capaci di gestire tensione le VCE erano generalmente più basse, le correnti IC meno forti, la massima frequenza di lavoro drasticamente più bass, ecc. I condensatori erano enormemente più voluminosi e non esistevano capacità tanto elevate per usi commerciali. Le differenze sono tante. In questo caso sia il Leak che il Sansui utilizzavano una tecnologia a condensatore di uscita con alimentatore a tensione singola che da lì a breve è stata pressoché soppiantata da quale a tensione duale. Comunque come ripeto non è che gli amplificatori degli anni 70 sono meglio di quelli moderni. Non voglio dire questo, dico che non è possibile affermare che essi sono obsoleti e che non possano sostenere il confronto con macchine moderne. Oltre al fare notare che oggi in generale si è vista una sensibile evoluzione degli stadi di alimentazione e della conseguente capacità di erogare correnti elevatissime, per poter gestire diffusori che le richiedono. Questo mette in gioco problemi maggiori rispetto ad usare diffusori più semplici che si accontentano di pochi W per suonare. Per voler fare un esempio è come se faccio una vettura con pochi cavalli leggerissima o se ne faccio una con un mare di cavalli ma di conseguenza pesante. Così facendo dovrò affrontare una serie di problemi molto più grandi dovrò surdimensionare tutte le parti sollecitate in modo da poter gestire la potenza, i freni , ecc, ecc. un progetto di una vettura più semplice più leggera con meno cavalli può esser vincente. La vettura alle mie spalle nella foto del mio profilo è la Dallara stradale, essa incarna perfettamente questa filosofia.
Giusto e concordo con quello che dici infatti per sonorizzare al meglio la mia stanza da 15 mq uso un sinto ampli anni 70 abbinato alle casse 2 vie sempre dell'epoca, 20 watt x canale e tutto funziona alla grande.
Ma se uno ha la fortuna di dover sonorizzare un ambiente di 30 mq o più, dubito che lo possa fare con pochi ma buoni watt, quindi tutto è relativo.
Non sono d’accordo 20W pur no essendo tanti se applicati a diffusori ad alta efficienza quindi oltre ai 100db possono produrre una presine acustica in db elevata, in fatti con 16w un diffusore da 100db emetterà una pressino acustica di 112db che sono tutt’altro che pochi
no
Assolutamente in disaccordo, x non parlare di chi scrive che negli anni 70-80 gli amplificatori erano tutti di bassa potenza.
Mi vede una discoteca con un ampli di questo genere e vi ricordo che in quegli anni esistevano discoteche con un sacco di mq.
Esistono finali x esempio che potevano gestire 4 casse di 4 ohm da 200w, ma anche amplificatori.
Io che in generale adcolto rock pop progressive etc etc non potrei mai ascoltare assoli di qualsiasi genere, odio la musica a basso volume, ma rimane la mia idea di musica.
Minimo devo aver 90w x canale poi vanno fatti sempre gli abbinamenti corretti.
Ciao
Con un diffusore da 104 db applicando 64 W si ottengono 122 db
Con 32w si ottengono 119db
Se si considera che la soglia del dolore è attorno ai 120db direi che con 32 W e i diffusori giusti si può ballare egregiamente. Vorrei anche ricordare che stiamo parlando di apparecchi domestici non professionali e che io parlavo di macchine dei primi anni 70 non oltre.
Nel professionale i diffusori sono da sempre ampiamente sopita ai 100db. Il problema è che moltissimi non sanno cosa è la potenza, cosa significa 1W che relazione abbiano i W con i db e probabilmente molti, moltissimi non sanno neppure cos sia l’efficenza di un diffusore. Anche la classe di un amplificatore è importante se devo ottenere alte potenze posso accette in certi ambiti anche distorsioni maggiori e quindi impiegare classi di funzionamento diverse da quella AB tradizionale classi che possono favorire la potenza a discapito della distorsione
Io che ho casse tipo klipsch con 103 di efficienza basso da 50cm e pesantissimo sui 15/20kg volume della cassa 500lt. Peso 90 kg. Autocostruite ho abbinato un 100w a mosfet che solo a alto volume riesco a tirare fuori il meglio dalle casse.
Tuo consiglio x un migliore abbinamento.
Il finale e audiosophia f 100m degli anni 2008.
Grazie e trovo le tue osservazioni molto interessanti
Non mi è mai capitato nulla di Audiosophia, non saprei veramente cosa dire. Sono prodotti artigianali, sembrano ben fatti ma non li conosco e non posso veramente esprimermi
Ma non era consiglio su audiosophia,ma cosa abbinare a quel tipo di cassa che ho descritto,se potevi consigliarmi
@@ermenegildotiozzo336 le caratteristiche che mi fornisci delle tue casse acustiche sono molto poche, non so la marca dei componenti non so se sono 2 o 3 o più vie che tipo di tweeter usano. Poi parli di un woofer da 50 cm è stranissimo perché lo standard è il 18” che fa 46cm, 50cm è molto anomalo. Consigliarti un ampli senza conoscere i dettagli della cassa sarebbe una cosa poco seria eventualmente se vuoi scrivimi la tua mail così mi mandi qualche foto e qualche dettagliato in più
Io avevo il sansui au 4900 che comprai nel 😢1974..abbinamdolo ad un piatto thorens e alle famose RCF
Ottimo apparecchi