Händel: Sonata à Flauto e Cembalo in G minor - Marco Scorticati, Davide Pozzi - live 9.7.2018
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- Опубликовано: 15 сен 2024
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Arcangelo Corelli: Solos and Concertos Fitted for the Flutes - Arcana
• Corelli // Concerto gr...
Georg Friedrich Händel (1685-1759)
Sonata à Flauto e Cembalo in G minor, HWV 360
Larghetto, Andante (2:35), Adagio (6:27), Presto (7:08)
Ensemble Estro Cromatico
Marco Scorticati, recorder
Davide Pozzi, harpsichord
9 July 2018
MilanoArteMusica - Festival Internazionale di Musica Antica
Chiesa San Bernardino alle Monache, Milano
Audio: Edoardo Lambertenghi
Video: Marco Scalfi, Eugenio Scalfi, Carlo Sordi
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MARCO SCORTICATI
Born in Milan in 1980, he began studying recorder at a very early age. He studied with Giovanni Antonini and Pedro Memelsdorff in Milan, with Walter van Hauwe in Amsterdam, and with Kees Boeke in Zurich. He also studied composition with Fabio Vacchi at the “G. Verdi” Conservatory in Milan, and baroque transverse flute with Marco Brolli in Milan.
As a recorder and transverse flute player he regularly performs with his ensemble Estro Cromatico, and collaborates a.o. with Accademia Bizantina (O. Dantone), Europa Galante (F. Biondi) and Il Giardino Armonico (G. Antonini). He has performed with the Milan Teatro alla Scala Orchestra directed by Ottavio Dantone, Giovanni Antonini and Rinaldo Alessandrini; he has also appeared as a soloist with the Stavanger Symphony Orchestra and the Orquestra de la Comunitat Valenciana, both directed by Fabio Biondi, and with the Orchestra da Camera di Mantova. He has played together with such well-known soloists as Cecilia Bartoli, Fabio Biondi, María Espada, Vivica Genaux, Ann Hallenberg, María Hinojosa Montenegro, Emma Kirkby, Stefano Montanari, Enrico Onofri, Nuria Rial, Andreas Scholl and Mária Zádori.
He appears on CD and DVD recordings with Accademia Bizantina (Decca, Naïve Classique), Europa Galante (Virgin Classics, Dynamic) and Il Giardino Armonico (Warner Classics, Naïve Classique).
He has performed as a soloist in some of the most important European concert halls and festivals, such as Berliner Philharmonie and Berliner Konzerthaus, Bozar (Brussels), Die Glocke (Bremen), Musikhalle Hamburg, Teatro della Pergola (Florence), Alte Oper Frankfurt, Gewandhaus (Leipzig), Barbican Hall (London), Philharmonie Luxenbourg, Baluarte (Pamplona), Théâtre des Champs Elysées (Paris), Auditorio di Santa Cecilia (Rome), Auditorio Kursaal in San Sebastián, Stavanger Concert Hall (Norway), De Oosterpoort (Utrecht), Palau de les Arts Reina Sofía (Valencia), Auditorio Miguel Delibes (Valladolid), Wiener Konzerthaus, Tonhalle (Zurich), Berliner Tage für Alte Musik, Musikinstrumenten-Museum Berlin, Festival de Beaune, Festival de Música de Canarias, Festival de Música de Compostela, Opera Rara Krakow, Innsbrucker Festwochen der Alten Musik, MilanoArteMusica, Musica e Poesia a San Maurizio and Società del Quartetto (Milan), Tage Alter Musik Regensburg, Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore and Lingotto Musica (Torino).
With Estro Cromatico he has recorded the albums “Son d’Amore - Recorder sonatas by G.F. Handel” (Stradivarius, 2014) and "Arcangelo Corelli: Solos and Concertos Fitted for the Flutes" (Arcana, 2019).
He taught recorder at the Conservatories in Bari, Trento, Rome and Cosenza, and is currently teaching at the "Luigi Cherubini" Conservatory in Florence and at the Hochschule für Musik und Theater "Felix Mendelssohn Bartholdy" in Leipzig.
DAVIDE POZZI
Born in 1975, he graduated with honors in harpsichord, fortepiano and clavichord, as well as organ and organ composition at the Conservatorio "G. Verdi" in Milan. He then continued his studies at the Civica Scuola di Musica in Milan receiving his diploma, cum laude, in Lorenzo Ghielmi's baroque organ class. He attended the "Schola Cantorum" of Basel for post-graduate studies in organ with Jean-Claude Zehnder and in harpsichord with Andrea Marcon.
He has played in numerous countries such as Italy, France, Germany, Switzerland, Luxembourg, Portugal, Spain, Austria, Croatia, Poland, Finland, Latonya, Israel, USA and Japan, performing at such well-known music festivals and venues as Tage Alte Musik Regensburg, Museum of Musical Instruments, Konzerthaus and Philarmonie in Berlin, Salle Gaveau and Cité de la Musique in Paris, Vienna Konzerhaus, Concertgebow in Amsterdam, Tonhalle in Zurich, Società del Quartetto, Auditorium, Teatro degli Arcimboldi and Teatro alla Scala in Milan, Teatro Regio in Parma, Teatro Real in Madrid a.o.
He has played as a soloist with such artists as Enrico Dindo, Sergio Azzolini and Emmanuel Pahud. He recorded C.P.E. Bach's fortepiano works with Streicherakademie Bozen under Sergio Azzolini (Sony Classical), C.P.E. Bach's harpsichord and fortepiano sonatas (Stradivarius) and J.S. Bach's Goldberg Variations (Pan Classics, 2017). He appears on CD recordings for Decca, Sony, Arcana, Stradivarius, Naive, Glossa, Chandos, Amadeus, Bongiovanni, Tactus, Bottega Discantica and Arts.
He teaches harpsichord at the Cosenza Conservatory.
Beautiful ornamentation!
Thank you Lobke, I'm really glad you like it! Marco
A master class in improvisatory ornamentation
Thank you very much, Mr Werner!
Mamma mia, è pieno di ornamentazioni! Molte volte gli abbellimenti non abbelliscono il brano e lo appesantiscono, in questo caso eccome che lo abbelliscono, sono molto pertinenti e ben fatti. Sicuramente è una delle migliori versioni che abbia ascoltato, al pari di quella di Michala Petri - Keith Jarrett.
Sono del parere opposto, nulla da eccepire sulla tecnica ma per me il troppo stroppia, come in questo caso.
@@padrepatta5535 Come ho detto sopra sono per la sobrietà ma se ci hai fatto caso, in questa sonata le esposizioni sono senza abbellimenti e i ritornelli, quando hai già memorizzato l'esposizione, sono ornamentati in maniera piacevole, leggera, intelligente e mai prevedibile, quindi l'accetto e l'apprezzo e poi questa è musica barocca ed è in stile con ciò che era la prassi e il gusto del tempo, retaggio della precedente musica rinascimentale dove le fioriture, o meglio le diminuzioni, non si lesinavano. Credo che per fare musica e ascoltare musica, ci voglia elasticità mentale e non cristallizzarsi su concetti e soprattutto su preconcetti.
@@giorgiolamborghini813 No, mi invece viene il dubbio che non lo abbia ben ascoltato lei. Le esposizioni sono già pesantemente ornamentate e i successivi "da capo" sono semplicemente sovraccarichi di abbellimenti. A differenza sua trovo gli ornamenti pesanti, esagerati e in grande, inutile quantità, cosa che questa genera l'errore a mio avviso imperdonabile nella musica: quello del cattivo gusto. Penso che l'unico motivo per esagerare così tanto sia il differenziarsi dai molti altri esecutori in una corsa al rialzo che alla fine snatura il risultato (cosa tipica nella musica barocca per flauto). Il risultato complessivo è esattamente quello che di negativo si attribuisce alla parola barocco: un inutile sfoggio di virtuosismo fine a se stesso.
@@padrepatta5535 In linea generale la penso come lei, ma un po' meno in questo caso, anche se devo riconoscere che eccede troppo negli abbellimenti ma ho anche sentito, sempre in queste sonate di Händel che si prestano molto bene alle ornamentazioni, altri flautisti ancora più spinti che snaturavano la musica dell'autore e che era difficile riconoscere la melodia allora mi dicevo: ma io voglio ascoltare Händel, non il flautista di turno! Sì, c'è un limite a tutto.
Really like what the two of you did with this Sonata.
Thank you, Bill!
good harpsichordist (interesting bridge after mov. 2), a very poor recorder sound, the ornaments are everything else in the English Handel style, too bad intonation, not nice to listen.
Why is this flutist so terribly tense? Has nothing to do with art at all.