Tango del mare (Date: 1940) For Classical Guitars Orchestra

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  • Опубликовано: 16 июл 2024
  • Tango del mare (Date: 1940) For Classical Guitars Orchestra.
    Arranged by Domenico Carella.
    Tango del mare è un brano musicale di genere tango, composto nel 1940 da Nisa alias Nicola Salerno e P. G. Redi[1] ed interpretato originariamente da Oscar Carboni, che lo lanciò in radio[1].
    Vari interpreti hanno in seguito inciso una loro versione del brano.[1]
    «Forse sarà la musica del mare
    che nell'attesa fa tremare il cuore[1]»
    (Tango del mare, 1940):
    Si tratta di una canzone d'amore. Il testo è piuttosto triste: il protagonista aspetta ormai senza più speranza il ritorno della persona amata e questa vana attesa fa versare al protagonista tante "lacrime amare".[1]
    Oltre che da Oscar Carboni (che incise il brano anche nel 1958 nel 45 giri Tango del mare/Firenze sogna[2]), il brano è stato interpretato anche dai seguenti interpreti (in ordine alfabetico) [1]:
    Tony Astarita
    Mario Battaini
    Vittoria Bruffa
    Sergio Bruni
    Carlo Buti
    Giorgio Consolini[3]
    Betty Curtis (1961; nel singolo Tango del mare/Ti voglio tanto bene[4][5]; questa versione partecipò anche a Canzonissima 1962)
    Mauro De Gregorio
    Gianni Fallabrino
    Aurelio Fierro
    Rosanna Fratello
    Romeo Livieri
    Edoardo Lucchina
    Marino Marini e la sua orchestra[6]
    Paride Miglioli
    Lucia Minetti
    Tony Moreno e il suo complesso[7]
    Fausto Papetti (versione strumentale)[8]
    Narciso Parigi
    Patrizio
    Iller Pattaccini
    Quartetto Gelato[9]
    Ovidio Sarra
    Luciano Simoncini
    Franco Simone
    Luciano Tajoli
    Claudio Villa[10]
    Luciano Virgili
    Domenico Carella (Versione strumentale)
    Testo del 1940:
    Mare perché,
    questa notte m’inviti a sognar
    mentre soffro e non so più scordar
    il mio perduto amor.
    Dimmi cos’è,
    questa musica strana che tu,
    dolcemente sussurri quaggiù,
    e fa più triste il cuor.
    Dal cielo scende su te, come manto d’argento,
    e in questo incanto tristezza e pianto tremano in me.
    Forse sarà la musica del mare
    che nell’attesa fa tremare il cuore.
    Torna ogni vela e tu non vuoi tornare,
    che lacrime amare, versare fai tu.
    Mare sei tu,
    che una sera portasti il mio cuor,
    in un sogno di nuvole d’or,
    che mai non scorderò.
    Corri laggiù,
    la sua sponda ritorna a baciar,
    se un istante la fai ritornar,
    la vita mia darò.
    Ma L'onda corre e non sa, questa voce che implora,
    sulla scogliera lucente e nera mormora e va!
    Vorrei scordarti e non ti so scordare!
    Può dirtelo il mare
    che soffro per te.

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