segnalo che nel canale americano di DTdistrotube in un video su derivate ubuntu pubblicato oggi (11 novembre) nei commenti viene segnalata più volte "vanilla os" come un progetto interessante e innovativo. La logica dei "container" sta prendendo piede, mi farebbe piacere che una "iniziativa italiana" come vanilla os facesse da apripista a consolidamento di questo indirizzo metodologico.
non appartengo alla comunità degli sviluppatori e in alcuni passaggi (molti a dire la verità) di puro linguaggio tecnico perdo il filo del discorso; ma essendo un "utente" tendenzialmente curioso ho seguito fino alla fine la discussione (come pure la puntata precedente). Non so quanto possa interessare, ma il mio personale bilancio è assolutamente positivo ed in particolare il focus sulla "governance" dell'universo opensorce che nel mondo GNU/linux è stato foriero di infinite discussioni, di capelli spaccati in quattro...con il risultato "gattopardesco" che tutto cambi perchè nulla cambi che è l'essenza semantica dell'ossimoro. Il concetto di "standarizzazione" espresso da Luca Di Maio andrebbe esplorato da un punto di vista paradigmatico come precursore dello sviluppo di una "comunità" dove concorrono di pari passo competenze diversificate: informatici, antropologi, storici e chi più ne ha, più ne metta ....sono stato prolisso, ma a un settantaduenne si può concedere venia. Alla prossima puntata e buon lavoro !!!!! N.B. sono un utente GNU/linux (brocco) esegeta dell'essenziale.
Grazie mille del contributo, è davvero prezioso. Questo è proprio l'obiettivo che ci poniamo con questi podcast e quando avviamo discussioni con persone come Mirko e Luca, attivare la community italiana open source, perché la contribuzione non è solo scrivere codice! Bellissima la tua testimonianza ❤️ Edo
@Luca Di Maio: 1) non capisco perché si debba supporre che chi critica non conosca i fatti, seguo lo sviluppo di Wayland dall'inizio e so benissimo come è nato 2) Wayland non è giovane, ha 13 anni e ogni mese si scopre che non avevano pensato ad una certa cosa e devono aggiornare il protocollo (dopo 13 anni...) 3) non è vero che il problema sono solo le applicazioni, il problema sono gli n-mila compositor ognuno dei quali ha i suoi bug e le sue mancate implementazioni del protocollo, come accadeva quando esistevano 10 server X11
@Guiodic pensavo direttamente al tuo commento quando ho tirato fuori Wayland, sperando in effetti di triggerarti 😄 Se vuole ti risponderà Luca, io mi limito a constatare come si accendano gli animi quando si toccano queste questioni! - Edo
In realta' l'approccio al computer non e' mai veramente cambiato. Difatti dopo le iniziali fughe di Microsoft nel tentare un nuova interfaccia stile tablet di Windows 8 si e' tornati ben presto a qualcosa di piu' usabile e sensato con Windows 10. Totalmente irritante il comportamento rigido e difensivo di Gnome che ha relegato la versione 2 (completa,funzionante e soddisfacente..) come legacy promuovendo quel pastrocchio di gnome 3 e successivi che semplicemente non funziona.
beh gnome 2 è vecchiotto, ci sta che sia deprecato, poi quando arrivò gnome 3 si portò un sacco di cambiamenti tipo gnome shell e quindi è probabilmente da considerare un prodotto diverso, poi dipende dai gusti ma non è che non funzioni...
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ottimo podcast argomenti interessanti
Grazie Gabriele!
Woow mega punta interessantissima 👍👍👍👍
segnalo che nel canale americano di DTdistrotube in un video su derivate ubuntu pubblicato oggi (11 novembre) nei commenti viene segnalata più volte "vanilla os" come un progetto interessante e innovativo. La logica dei "container" sta prendendo piede, mi farebbe piacere che una "iniziativa italiana" come vanilla os facesse da apripista a consolidamento di questo indirizzo metodologico.
Tutto nelle mani di Mirko e Luca 🔥
non appartengo alla comunità degli sviluppatori e in alcuni passaggi (molti a dire la verità) di puro linguaggio tecnico perdo il filo del discorso; ma essendo un "utente" tendenzialmente curioso ho seguito fino alla fine la discussione (come pure la puntata precedente). Non so quanto possa interessare, ma il mio personale bilancio è assolutamente positivo ed in particolare il focus sulla "governance" dell'universo opensorce che nel mondo GNU/linux è stato foriero di infinite discussioni, di capelli spaccati in quattro...con il risultato "gattopardesco" che tutto cambi perchè nulla cambi che è l'essenza semantica dell'ossimoro. Il concetto di "standarizzazione" espresso da Luca Di Maio andrebbe esplorato da un punto di vista paradigmatico come precursore dello sviluppo di una "comunità" dove concorrono di pari passo competenze diversificate: informatici, antropologi, storici e chi più ne ha, più ne metta ....sono stato prolisso, ma a un settantaduenne si può concedere venia. Alla prossima puntata e buon lavoro !!!!! N.B. sono un utente GNU/linux (brocco) esegeta dell'essenziale.
Grazie mille del contributo, è davvero prezioso. Questo è proprio l'obiettivo che ci poniamo con questi podcast e quando avviamo discussioni con persone come Mirko e Luca, attivare la community italiana open source, perché la contribuzione non è solo scrivere codice!
Bellissima la tua testimonianza ❤️
Edo
@Luca Di Maio:
1) non capisco perché si debba supporre che chi critica non conosca i fatti, seguo lo sviluppo di Wayland dall'inizio e so benissimo come è nato
2) Wayland non è giovane, ha 13 anni e ogni mese si scopre che non avevano pensato ad una certa cosa e devono aggiornare il protocollo (dopo 13 anni...)
3) non è vero che il problema sono solo le applicazioni, il problema sono gli n-mila compositor ognuno dei quali ha i suoi bug e le sue mancate implementazioni del protocollo, come accadeva quando esistevano 10 server X11
@Guiodic pensavo direttamente al tuo commento quando ho tirato fuori Wayland, sperando in effetti di triggerarti 😄
Se vuole ti risponderà Luca, io mi limito a constatare come si accendano gli animi quando si toccano queste questioni! - Edo
@@ContinuousDeliverySpark sì lo avevo capito :-)
Sono arrivato alla conclusione che tutta la spazzatura Creata da redhat sia da evitare (wayland, systemd, pulseaudio, gnome, flatpack)
In realta' l'approccio al computer non e' mai veramente cambiato. Difatti dopo le iniziali fughe di Microsoft nel tentare un nuova interfaccia stile tablet di Windows 8 si e' tornati ben presto a qualcosa di piu' usabile e sensato con Windows 10. Totalmente irritante il comportamento rigido e difensivo di Gnome che ha relegato la versione 2 (completa,funzionante e soddisfacente..) come legacy promuovendo quel pastrocchio di gnome 3 e successivi che semplicemente non funziona.
beh gnome 2 è vecchiotto, ci sta che sia deprecato, poi quando arrivò gnome 3 si portò un sacco di cambiamenti tipo gnome shell e quindi è probabilmente da considerare un prodotto diverso, poi dipende dai gusti ma non è che non funzioni...