Kefka e Sephiroth: I Due Volti dell'Avversario - Writing Fantasy
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- Опубликовано: 13 сен 2024
- Attraverso Kefka e Sephiroth, due degli antagonisti più celebri della serie JRPG Final Fantasy, voglio aprire una discussione sul ruolo ed il significato dell'Avversario all'interno di una storia, sia essa parte di un videogioco o meno.
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Meravigliosa la parte in cui Kefka si arrabbia follemente con Celes :P
Per qualche strana ragione, il connubio imperatore/villain mi riporta in mente FF XV.
Non a caso in Final Fantasy XV dopo il Time-Skip c'è una Quest Principale chiamata "World of Ruin". :V
@@Alekstranger "dedicato a vecchi e nuovi amici di FF". Citazione sbagliatissima, ma abbiamo capito.
Io sinceramente adoro anche Sin, per il semplice fatto di rappresentare una calamità naturale, praticamente immortale tra l'altro. Ovviamente apprezzo anche Kefka (il cui background ce lo svela un soldato semplice in una conversazione opzionale) e Sephiroth/Jenova.
Sin incarna un castigo divino che si protrae da così tanto tempo da aver forgiato la cultura di un intero mondo con la sua sola ciclicità annientatrice.
Sin, che altro non è che il guscio dell'ombra di un invocatore.
La bellezza di FFX risiede (tra le tante cose) nella sola responsabilità dei mortali e di come questi abbiano perpetrato guerre e menzogne non sempre per desiderio di potere, ma anche perché a volte, semplicemente, mossi da ideali di giustizia. Yunalesca dal suo punto di vista non è malvagia, così come Seymour non si considera l'antagonista della storia e, molto prima che il viaggio di Tidus avesse inizio, Yu Yevon non voleva essere il Kefka di Spira.
Di contro, Kefka è l'antitesi del doversi giustificare o anche solo spiegare, e lascia intendere solamente la sua mancanza di comprensione per ciò che muove i suoi nemici, che ancora lottano per un Domani, per una nuova alba. Può sembrare semplice perché non motivato da decisioni che nessuno di noi saprebbe con certezza se prenderebbe o meno (Joel di The Last of Us ne è un esempio), ma nell'assenza di uno spettro prevedibile, di desideri che fuggano dal caos sterminato e bruciante che gli scoppia in corpo, Kefka è un uomo terribile e credibile. E funziona, altroché se funziona.
Un villain secondo me può essere anche una persona che prima era votata al bene ma poi a un certo punto della sua vita ha avuto un punto di rottura dove ha perso fiducia nel bene e percorre un percorso di vendetta verso colui che un tempo si fidava. (non so se sono stato chiaro in questo punto)
Assolutamente sì, i miei erano perlopiù esempi, ma di antagonisti che funzionano ce ne possono essere di ogni tipo e spessore.
A contare non è il "cosa", ma il "come", perché le persone non sono specchi che riflettono una singola immagine, ma caleidoscopi ricchi di contraddizioni e dissonanze, pertanto è sempre importante tener conto della complessità che come specie serbiamo dentro e che interconnette motivazioni, giustificazioni, traumi, desideri, etc., etc.
@@Alekstranger I cattivi non devono avere necessariamente un passato tragico. Basta che siano scritti bene e che quello che fanno abbia senso e logica. Infatti Voldemort ai suoi tempi è stato considerato il miglior antagonista letterario e cinematografico di tutti i tempi.
Discorso un pò complesso. Secondo me un villain, per essere definito tale, non deve avere per forza cercare di distruggere il mondo se poi non ha un piano ben costruito con una sua logica (pensiamo a Max e Ivan di pokemon rubino e zaffiro o a Cyrus di diamante e perla, per uscire dall'ambito final fantasy). Quindi in conclusione a mano non importa che l'antagonista abbia un piano catastrofico, potrebbe avere anche il piano più banale che esista, a me importa che abbia una sua logica e che sia caratterizzato come si deve.
Una cosa che non c'entra, invito chi abbia messo quei 11 dislike di scrivere, magari, il motivo per cui il video non è piaciuto così da creare un dibattito in cui si possa capire il perché è quindi dare spunti su come migliorare
Sì, la ragion d'essere è il minimo che qualunque personaggio con un proprio peso dovrebbe avere. "Perché Esisto?" e "Che cosa Voglio?" sono domande che noi tutti ci poniamo, ed una persona fittizia non è diversa da una reale se non per il fatto che non esiste nel nostro mondo materiale. Il piano che prevede devastazioni di magnitudo apocalittica è senz’ombra di dubbio funzionale a creare un senso d’angoscia nello spettatore, vedi Meteor in Final Fantasy VII. Però sì, è ovvio e giusto (perché credibile, e la credibilità è pilastro di una narrazione che non vuole essere caricaturale, facendola molto breve) che non tutti gli antagonisti abbiano la distruzione come fine ultimo. Il motivo per cui ci sia una certa ripetitività in queste ambizioni è perché piacciono ad un certo pubblico e permettono una certa distinzione fra Bene e Male. È bello sentirsi gli Eroi della propria Fantasia.
Non ti preoccupare per i dislike: è una singola persona che per un motivo a me sconosciuto ha deciso di spendere tempo ed energie dietro alla creazione di multipli account od all’utilizzo di Bot. Non ha interesse nel porre critiche costruttive né quantomeno a partecipare ad una discussione, è guidata da disprezzo o noia e di conseguenza noi in primis non dovremmo avere interesse in lui/lei.
@@Alekstranger Concordo pienamente su quello che hai detto. Riguardo l'ultima parte se si divertono così beh lasciamoli divertire
Una domanda da non sottovalutare, la tua.
Mi sono posto lo stesso quesito molto spesso, mentre cercavo di inquadrare il ruolo che dovrebbe avere l'antagonista del mio racconto (un tempo volevo scrivere un libro, ad oggi sto cercando di completare almeno il mondo di ambientazione e poi si vedrà) e devo ammettere che una risposta definitiva ancora non l'ho trovata. E' un buono spunto di riflessione.
(su Facebook ho letto della questione dei Bot. Mi spiace molto per l'accaduto, specie perchè in un canale così piccolo i non mi piace possono pesare come macigni. Speriamo sia solo un episodio)
Keep Digging, alla fine qualcosa salterà fuori, forse nel modo più inaspettato. Opere come Shingeki no Kyojin (Manga/Anime) e A Song of Ice and Fire/Game of Thrones (Romanzi/Serie TV) riescono a dipingere in modo magistrale le figure antagonistiche quanto quelle dei protagonisti; ti consiglio di dar loro un'occhiata, qualora tu non l'abbia già fatto.
Per i "Bot" non preoccuparti: mi è già passato qualunque sentimento negativo correlato anche in minima parte ad una o più persone che trovano soddisfazione nel cercare di rovinare il lavoro altrui. È un lapalissiano e goffo tentativo di demotivarmi che ha solo l'effetto inverso, perciò mi guardo avanti e passo, più motivato di prima! :v
@@Alekstranger La serie su game of thrones l'ho vista, e condivido.