Stendiamo un velo pietoso. Ho lavorato nelle scuole per un paio di anni, ho preferito lasciare pur di non vedere gente che timbra solo ed esclusivamente per lo stipendio senza arte e ne parte. Ho visto cose che voi umani sicuramente vedrete o vi scontrerete o vi troverete intrappolati e vittime. Italietta trallallero-Trallalla'. Una Rivoluzione fatta di senso critico e costruttivo?
Quanto fa la differenza un insegnante che non spiega e ti fa addormentare in classe con uno che ti fa entrare nell argomento e appassionare di quell argomento... grazie barba❤
complimenti per la lezione, avrei voluto assisterne ad una come questa quando andavo ancora al liceo.. ora ho 22 anni e probabilmente non sono mai stato un vero fanatico della filosofia, ma se spiegata in questo modo il discorso cambia.. grande prof
Matteo Saudino: Ancora bravo! "Se l'uomo fosse perfetto, non sarebbe perfetto! La possibilità di scegliere tra il bene e il male, in questo consiste la sua perfezione".
professore, ammiro molto la sua passione per il sapere e l'insegnamento. le sue spiegazioni sono sempre molto chiare e mi sta facendo appassionare alla filosofia. grazie mille!
Per avere u'idea più equilibrata su tutte le cose sarebbe consigliabile sempre ascoltare più campane. Karlheins Deschner tratta Sant'Agostino nel primo dei suoi 10 volumi sul cristianesimo. Si scopre una versione totalmente diversa ma purtroppo supportata da dati storici e documenti redatti anche di suo pugno.
Caro professor Saudino volevo ringraziarla perché grazie a lei ho superato l esame di ammissione al 4 anno da esterna con il massimo dei voti... Grazie per queste lezioni preziose che ci aiutano a capire ed amare la filosofia❤️
Io desidero veramente ringraziarla che abbia registrato questi video, io ho fatto troppo poca filosofia, anche se ho conseguito un diploma di laurea in teologia, ma il percorso di studi è sempre un po’ incompleto e soprattutto la maggior parte degli studi li ho fatti in francese e tanto tempo fa. Il fatto di poter fare un ripasso di queste gemme di sapere, così ben spiegate, anche se sono difficili, mi ha dato una grande gioia e curiosità nel conoscere meglio la filosofia e i padri della chiesa. Ho letto tante cose, ma per comprenderle profondamente ci vuole un gran bagaglio di sapienza, e L’ammiro per le sue spiegazioni a memoria con esempi che calzano benissimo. Comunque i suoi ragazzi sono stati veramente fortunati ad avere un professore come lei, mi fa desiderare di ritornare giovane e ricominciare da capo per studiare tutto quello che non ho potuto fare prima. La vostra scuola sarà certamente una scuola di elite, peccato non si sentano le domande degl’allievi sarebbe più ricco il video. Grazie per aver registrato e dato modo di ascoltare queste lezioni, sono veramente belle e importantissime. 💫
Lei è un grande insegnante, a parte "Dio robot" ovviamente,ma se questa è la sua idea di perfezione... Apprezzo la possibilità che mi dà di un intelligente ripasso di filosofia, ma ancora di più che lei offra "materiale"di prima qualità alle giovani generazioni. Per entrambe le cose, da cristiana e da cittadina italiana la ringrazio.
Oggi ho l'interrogazione sommativa di filosofia (tutto il programma, da Plotino a Kant), e son qua a dannarmi ripassando Grazie per i tuoi video, mi aiutano tantissimo ormai da due anni!
a mio avviso agostino è un grande filosofo, un pensatore eccellente, spero tanto professore che caricherà le 4 lezioni, sempre molto chiaro , complimenti vivissimi.
mi è venuto questo dubbio: dio è perfetto, quindi abbondante di bene, ma se l'assenza di bene da alle creature la possibilità di male, non vuol dire che noi creature siamo più liberi di Dio?
No. Per San Tommaso la libertà è il dominio della volontà sulle proprie azioni. Egli afferma: "Peccare è un difetto di perfezione nell’atto: quindi il poter peccare e non poter venir meno dell’agire, il che ripugna all’onnipotenza. Ed è appunto per questo che Dio non può peccare: perché è onnipotente." Poi aggiunge: "“tutto ciò che implica contraddizione non rientra sotto la divina onnipotenza in quanto non può avere la natura di cosa possibile. Quindi è più esatto dire: ciò non può essere fatto, piuttosto che dire: Dio non lo può fare“.
Buongiorno professore,potrebbe fare(se non l’ha già fatto)un video dove dice le sue personali idee sulla religione e su concetti filosofici. Sarebbe molto interessante sapere il pensiero di una persona colta come lei.Grazie.
Non riuscirò mai a pensare ad Agostino come a un filosofo. In realtà era un teologo che ha infarcito la filosofia platonico-aristotelica di mitologia e dogmi cristiani. Il lavoro di un intellettuale al servizio del potere.
alext3456 Chiedo solo per curiosità, non sono per nulla preparato sul tema ma... Come mai pensa questo? Se Sant'Agostino ha compiuto un vero e proprio percorso alla ricerca della Verità, com'è possibile che abbia semplicemente fatto questo? Siccome la sua adesione al Cristianesimo è la conseguenza di questa ricerca, che è passata attraverso le "tappe" del manicheismo e del neoplatonismo, come può essere avvenuto il processo contrario? (Ovvero di aderire al Cristianesimo e poi di inserirlo nel pensiero di filosofi precedenti) Se ho frainteso, chiedo scusa!
Grazie professore per la sua attività divulgativa sempre coinvolgente! Forse la mia domanda potrà sembrare ingenua. L'affermazione: "l'uomo è stato creato a sua immagine e somiglianza" che cosa significa?
matteo, sei bravissimo come sempre! permettimi però un'osservazione, Agostino appartiene alla patristica occidentale, non orientale. È uno dei 4 padri della chiesa occidentale, insieme a Gerolamo, Ambrogio e Gregorio Magno. cmq prova a verificare anche tu, grazie
"la ricerca della felicità genera infelicità" S. Freud "Dal punto di vista economico forse potete organizzare il mondo in modo che l'essere umano possa avere maggiori comodità, più cibo, più vestiario e abitazioni, e potreste pensare che sia questa la libertà. sono cose necessarie ed essenziali, ma non rappresentano la libertà totale. La libertà è uno stato e una qualità della mente." J. Krishnamurti "la nostra vita presente è dominata dalla dea ragione,che costituisce la nostra maggiore e più tragica illusione." C. G. Jung
E' davvero un peccato non aver affrontato la parte sulla tripartizione Dio-anima...sarebbe stato interessante saperne di più come anche sulla teoria dell'illuminazione
Professore ma perché dice che Agostino è esponente della patristica orientale? Fa parte della patristica occidentale pur non facendo parte degli apologeti. La patristica orientale è invece quella di Origene, tutta interessata a stabilire i "sensi" di lettura dei testi sacri.
Ma se da un Dio completo e perfetto non può derivare che completezza e perfezione perché ha creato l'uomo carente di essere !? Deriva dalla corporalità della cacciata dal paradiso ? No, perché già nel momento in cui trasgredisce (mangia la mela) dimostra di essere carente di essere, poichè altrimenti avrebbe saputo cosa era perfetto fare. Quindi Dio, già nel momento del paradiso terrestre ci avrebbe creati imperfetti.
riguardo alla storiella della mela, Adamo ed Eva, secondo un mio modestissimo parere chi l'ha raccontata era per far intendere che la mela era la CONOSCENZA e nutrendoti non potevi avere il Paradiso, ne consegue che la Credenza non potrà mai confrontarsi con la Conoscenza. penso!
Dio, che aveva permesso all’uomo di cibarsi di qualsiasi erba o albero, gli proibisce invece, sotto pena di morte, di nutrirsi del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male (Gen. 2, 16-17). Il senso profondo di tale proibizione, secondo la scrittrice, sarebbe il seguente: “Dio aveva detto all’uomo e alla donna: “Conoscete tutte le leggi e i misteri del creato ma, non vogliate usurparmi il diritto di essere il Creatore dell’uomo. A propagare la stirpe umana basterà il mio amore che circolerà in voi e senza libidine di senso, ma solo per palpito di carità susciterà i nuovi Adamo della stirpe. Tutto vi dono. Solo mi serbo questo mistero della formazione dell’uomo” (17.4). Secondo la scrittrice, dunque, questa “conoscenza” si riferirebbe alla procreazione, al mistero e al rito procreativo, un po’ come in Genesi 4, 1 e poi attraverso tutta la Bibbia; finché non ebbero questa particolare “conoscenza” non si vergognarono della nudità, come universalmente e anche oggi i piccoli non provano rossore finché incapaci di discernere tra il bene e il male morale o almeno di avvertire tale male. 6 - Ma come in Lucifero nacque spontaneamente un vapore di superbia (desiderando di diventare come Dio, cioè creatore, così per odio, invidia, bramosia di vedere al demonio associato l’uomo nel peccato e nella cacciata dal Paradiso, per istigazione satanica, nasce in Eva un vapore di superbia, desiderando disordinatamente di essere simile a Dio, uguale a Dio, (procreatrice) … Per arrivare a conoscere questo mistero, queste leggi della vita, presumendo di sé, non si tiene lontana dalla pianta della conoscenza del bene e del male ma si avvicina ad essa, pronta a ricevere la rivelazione del mistero, non dal puro insegnamento e influsso divino ma, dall’impuro insegnamento e influsso diabolico: “Eva va alla pianta … La sua presunzione la rovina. La presunzione è già lievito di superbia” (17.12). 7 - Alla pianta della conoscenza del bene e del male Eva trova il seduttore che con menzogna la induce alla disubbidienza, cioè a trasgredire il comando di Dio (Gen. 3, 1-5). Secondo la scrittrice, a desiderare disordinatamente la somiglianza con Dio creatore nella procreazione (superbia), perciò a disubbidirgli (disubbidienza) mangiando il frutto della pianta della conoscenza del bene e del male: “Alla pianta trova il Seduttore il quale … canta la canzone della menzogna. “Tu credi che qui sia del male? No. Dio te l’ha detto perché vi vuol tenere schiavi del suo potere. Credete d’essere re? Non siete neppur liberi come lo è la fiera. A essa è concesso di amarsi d’amor vero … d’essere creatrice come Dio … La vita vera è di conoscere le leggi della vita, allora sarete simili a dei e potrete dire a Dio: “Siamo tuoi uguali” (17.12). 8 - Eva, pur di raggiungere il fine della prospettata e decantata somiglianza o uguaglianza con Dio creatore attraverso la procreazione, ingannata dalle parole e cedendo alle lusinghe del Seduttore, non rifugge dai mezzi, quindi trasgredisce il divino comando o la divina proibizione (Gen. 3,6), si abbandona al piacere della golosità e della carne. Perciò oltre che per superbia, pecca per disubbidienza, golosità, lussuria: “ … Dio aveva detto all’uomo e alla donna: “Tutto vi dono, solo mi serbo questo mistero della formazione dell’uomo”. Satana ha voluto levare questa verginità intellettuale all’uomo e con la sua lingua serpentina ha blandito e accarezzato membra e occhi di Eva, suscitandone riflessi e acutezze che prima non avevano perché la malizia non li aveva intossicati. Essa “vide” e vedendo volle provare. La carne era destata. Oh, se avesse chiamato Dio! … Il Padre l’avrebbe … guarita … ma Eva non va al Padre. Eva torna dal Serpente. Quella sensazione è dolce per lei. “Vedendo che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi e bello all’occhio e gradevole all’aspetto, lo colse e ne mangiò e “ comprese”. Ormai la malizia era scesa a morderle le viscere. Vide con occhi nuovi e udì con orecchi nuovi gli usi e le voci dei bruti e li bramò con folle bramosia. Iniziò sola il peccato, lo portò a termine col compagno …” (17.5 - 17.6). 9 - Ammaestrata e sedotta da Satana, dal Serpente, Eva dunque è caduta in un peccato dai quattro nomi: superbia, disubbidienza, golosità, lussuria e da discepola e sedotta, Eva diviene riguardo di Adamo, maestra e seduttrice. Quel peccato quadruplice che Eva aveva commesso per istigazione diabolica, Adamo lo commette per istigazione muliebre: “iniziò da sola il peccato, lo portò a termine col compagno”. Ecco perché sulla donna pesa condanna maggiore. E’ per lei che l’uomo è divenuto ribelle a Dio e ha conosciuto lussuria e morte. E’ per lei che non ha più saputo dominare i suoi tre regni: dello spirito perché ha permesso che lo spirito disubbidisse a Dio; del morale, perché ha permesso che le passioni lo signoreggiassero; della carne, perché l’avvilì alle leggi istintive dei bruti. “Il Serpente mi ha sedotto” dice Eva. “La donna mi ha offerto il frutto ed io ne ho mangiato” dice Adamo, e la cupidigia triplice abbranca da allora i tre regni dell’uomo. 17.6 E altrove: “ … l’albero proibito diviene, alla razza, realmente mortale, perché dalle sue rame pende il frutto dell’amaro sapere che viene da Satana, e la donna diviene femmina e, col lievito della conoscenza satanica in cuore, va a corrompere Adamo … “ 17.12
già ,, un prete anglicano disse che DIO ci ha fato un grande regalo al umanità cioè ,il libero arbitrio ,,ma io credo che qui sto Dio ha commesso una grande ingiustizia verso tutti coloro che hanno scelto di essere buoni se di scelta si tratta ,,e basta vedere tutti i genocidi della storia e non solo ,e poi tutto questo male e sulla nostra pelle di tutti giorni ,,quindi per quando io mi sforzo a credere che la su esista un DIO creatore pieno d'amore , perfetto ed onnipotente non riesco a dare un senso alla sua creazione ,,,
Ma perché ci ostiniamo a comprendere il divino. La Teologia è come la Psichiatria. Entrambe tentano di curare con un placebo: Dogma e farmaco. Ma il problema rimane. L'unico atteggiamento giusto di fronte al concetto di Dio è l'apofatismo...
Se il Dio di Agostino è perfetto e dai perfetti non possono che nascere azioni perfette come anche da chi è completo può nascere solo completezza come può aver fatto questo Dio ad averci fatto incompleti? Per giustificare questa contraddizione si dice che ci ha fatto "liberi" ma questa libertà non è altro che prova della sua fallibilità perché da un essere perfetto non è appunto nato un essere altrettanto perfetto. La questione del peccato originale Agostino se la porta dietro rimanendo nella scia delle interpretazioni bibliche di Saulo di Tarso che inventa di sana pianta l'idea che il peccato sia entrato nel mondo attraverso la donna come si legge nella lettera ai Corinzi. Idee filosofiche affascinanti ma rimangono elaborazioni che vertono esclusivamente ad avvalorare l'idea di un Dio buono e perfetto ma sono dell'idea che su un ipotetico Dio si può solo tacere perché nulla si sa e nulla è rivelato ma su di esso esistono solo illazioni.
+Sabrina Romano vero Sabrina, la critica della imperfezioni derivante dalla perfezione la si può solo superare in un'ottica spinoziana, in cui non vi è separazione tra causa ed effetto
Dio, che aveva permesso all’uomo di cibarsi di qualsiasi erba o albero, gli proibisce invece, sotto pena di morte, di nutrirsi del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male (Gen. 2, 16-17). Il senso profondo di tale proibizione, secondo la scrittrice, sarebbe il seguente: “Dio aveva detto all’uomo e alla donna: “Conoscete tutte le leggi e i misteri del creato ma, non vogliate usurparmi il diritto di essere il Creatore dell’uomo. A propagare la stirpe umana basterà il mio amore che circolerà in voi e senza libidine di senso, ma solo per palpito di carità susciterà i nuovi Adamo della stirpe. Tutto vi dono. Solo mi serbo questo mistero della formazione dell’uomo” (17.4). Secondo la scrittrice, dunque, questa “conoscenza” si riferirebbe alla procreazione, al mistero e al rito procreativo, un po’ come in Genesi 4, 1 e poi attraverso tutta la Bibbia; finché non ebbero questa particolare “conoscenza” non si vergognarono della nudità, come universalmente e anche oggi i piccoli non provano rossore finché incapaci di discernere tra il bene e il male morale o almeno di avvertire tale male. 6 - Ma come in Lucifero nacque spontaneamente un vapore di superbia (desiderando di diventare come Dio, cioè creatore, così per odio, invidia, bramosia di vedere al demonio associato l’uomo nel peccato e nella cacciata dal Paradiso, per istigazione satanica, nasce in Eva un vapore di superbia, desiderando disordinatamente di essere simile a Dio, uguale a Dio, (procreatrice) … Per arrivare a conoscere questo mistero, queste leggi della vita, presumendo di sé, non si tiene lontana dalla pianta della conoscenza del bene e del male ma si avvicina ad essa, pronta a ricevere la rivelazione del mistero, non dal puro insegnamento e influsso divino ma, dall’impuro insegnamento e influsso diabolico: “Eva va alla pianta … La sua presunzione la rovina. La presunzione è già lievito di superbia” (17.12). 7 - Alla pianta della conoscenza del bene e del male Eva trova il seduttore che con menzogna la induce alla disubbidienza, cioè a trasgredire il comando di Dio (Gen. 3, 1-5). Secondo la scrittrice, a desiderare disordinatamente la somiglianza con Dio creatore nella procreazione (superbia), perciò a disubbidirgli (disubbidienza) mangiando il frutto della pianta della conoscenza del bene e del male: “Alla pianta trova il Seduttore il quale … canta la canzone della menzogna. “Tu credi che qui sia del male? No. Dio te l’ha detto perché vi vuol tenere schiavi del suo potere. Credete d’essere re? Non siete neppur liberi come lo è la fiera. A essa è concesso di amarsi d’amor vero … d’essere creatrice come Dio … La vita vera è di conoscere le leggi della vita, allora sarete simili a dei e potrete dire a Dio: “Siamo tuoi uguali” (17.12). 8 - Eva, pur di raggiungere il fine della prospettata e decantata somiglianza o uguaglianza con Dio creatore attraverso la procreazione, ingannata dalle parole e cedendo alle lusinghe del Seduttore, non rifugge dai mezzi, quindi trasgredisce il divino comando o la divina proibizione (Gen. 3,6), si abbandona al piacere della golosità e della carne. Perciò oltre che per superbia, pecca per disubbidienza, golosità, lussuria: “ … Dio aveva detto all’uomo e alla donna: “Tutto vi dono, solo mi serbo questo mistero della formazione dell’uomo”. Satana ha voluto levare questa verginità intellettuale all’uomo e con la sua lingua serpentina ha blandito e accarezzato membra e occhi di Eva, suscitandone riflessi e acutezze che prima non avevano perché la malizia non li aveva intossicati. Essa “vide” e vedendo volle provare. La carne era destata. Oh, se avesse chiamato Dio! … Il Padre l’avrebbe … guarita … ma Eva non va al Padre. Eva torna dal Serpente. Quella sensazione è dolce per lei. “Vedendo che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi e bello all’occhio e gradevole all’aspetto, lo colse e ne mangiò e “ comprese”. Ormai la malizia era scesa a morderle le viscere. Vide con occhi nuovi e udì con orecchi nuovi gli usi e le voci dei bruti e li bramò con folle bramosia. Iniziò sola il peccato, lo portò a termine col compagno …” (17.5 - 17.6). 9 - Ammaestrata e sedotta da Satana, dal Serpente, Eva dunque è caduta in un peccato dai quattro nomi: superbia, disubbidienza, golosità, lussuria e da discepola e sedotta, Eva diviene riguardo di Adamo, maestra e seduttrice. Quel peccato quadruplice che Eva aveva commesso per istigazione diabolica, Adamo lo commette per istigazione muliebre: “iniziò da sola il peccato, lo portò a termine col compagno”. Ecco perché sulla donna pesa condanna maggiore. E’ per lei che l’uomo è divenuto ribelle a Dio e ha conosciuto lussuria e morte. E’ per lei che non ha più saputo dominare i suoi tre regni: dello spirito perché ha permesso che lo spirito disubbidisse a Dio; del morale, perché ha permesso che le passioni lo signoreggiassero; della carne, perché l’avvilì alle leggi istintive dei bruti. “Il Serpente mi ha sedotto” dice Eva. “La donna mi ha offerto il frutto ed io ne ho mangiato” dice Adamo, e la cupidigia triplice abbranca da allora i tre regni dell’uomo. 17.6 E altrove: “ … l’albero proibito diviene, alla razza, realmente mortale, perché dalle sue rame pende il frutto dell’amaro sapere che viene da Satana, e la donna diviene femmina e, col lievito della conoscenza satanica in cuore, va a corrompere Adamo … “ 17.12
Tale parallelismo o paragone tra Maria e Eva, ritoccato o completato in qualche punto per amor di chiarezza, può venire espresso e compendiato così: a Maria appare e parla un angelo buono, a Eva un angelo cattivo; a Maria l’angelo parla di Maternità divina, ad Eva di procreazione umana; Maria, con la Maternità divina, diverrebbe simile a Dio Genitore del suo Verbo e Creatore d’ogni essere; Eva, con la procreazione umana, diverrebbe simile a Dio Creatore; Maria a tal proposta si umilia profondamente, Eva s’insuperbisce altamente; Maria ubbidisce a Dio e resiste al Seduttore, Eva disubbidisce a Dio (che si riservava la rivelazione del mistero della formazione dell’uomo) e ubbidisce al Seduttore; In Maria nessuna spirituale golosità del Frutto, in Eva sfrenata golosità del frutto (fisico e simbolico); Dio non viola Maria ma fecondandola ne sublima la Castità, e la Vergine rimane castissima nella mente e nel corpo; il Serpente seduttore blandisce Eva e la vergine decade divenendo lussuriosa nello spirito e nella carne; Maria rimane in eterno quale Iddio la pensò, volle e creò, anzi, la Piena di Grazia diviene la Portatrice della Grazia e della Vita in sé stessa e nell’Umanità; Eva invece, si svuota della Grazia e diventa causa della perdita della grazia per Adamo, per l’Umanità; Maria rimane Figlia di Dio e non ne vuole sapere del padre della Menzogna, Eva diviene figlia prodiga e ribelle e aderisce al padre della menzogna; Maria per ammaestramento e intervento divino viene elevata alla singolare dignità di Sposa di Dio e Madre del Verbo Incarnato. Eva non viene abbandonata da Dio mistico sposo che anzi continuerà ad influire in ogni coniugio comunicando allo sposo umano energia fecondante, presiedendo arcanamente alla formazione del corpo, creando e infondendo l’anima d’ogni figlio di Eva sino alla fine del mondo; più sposo d’ogni sposo umano, più padre d’ogni padre umano. Ma Eva e perciò Adamo e tutta la razza che dai Due primi per via di generazione eredita l’umana natura, ammaestrata e sedotta da Satana, ha tradito e abbandonato Iddio divenendone sposa infedele, fornicante e adulterante con Satana il quale continua a iniettare universalmente e incessantemente quel superbo, disubbidiente, goloso e lussurioso desiderio d’essere procreatore non secondo ma contro la volontà divina. Nell’istante in cui Dio crea ‘pura’ un’anima e la infonde in una carne che nei due primi s’imparentò con Satana, in quell’identico momento l’anima stessa contrae il Peccato Originale, cioè l’imparentamento col Demonio seduttore e l’oscuramento (per mancanza del nitore della Grazia) della parentela figliale e sponsale con Dio (per cui la donna, dopo il parto, nell’Antico Testamento sente la necessità e nel Nuovo il desiderio, di sottoporsi alla Purificazione). 14 - a) Dio, dunque, per mezzo di un angelo, tratta con Maria di generazione o maternità divina; satana, per mezzo di un serpente, tratta con Eva di una generazione o maternità umana. b) Maria, dunque, aspetta da Dio, la rivelazione del mistero dell’Incarnazione del Verbo; Eva, non aspetta da Dio ma accetta di ricevere da un essere usurpatore, non al tempo divinamente stabilito e in modo impuro, la rivelazione del mistero della formazione dell’uomo. c) Maria, dunque, viene più profondamente penetrata e posseduta da Dio e s’imparenta sempre più con Lui: figlia, sposa, madre; Eva vien profanata da Satana e cade sotto il potere di lui, diventa a riguardo di Dio figlia prodiga, sposa infedele, madre adultera e s’imparenta col demonio padre falso e seduttore. d) In questo imparentamento di Maria con Dio sta la radice di ogni grandezza per Lei e di ogni benedizione per noi; in quest’imparentamento di Eva con Satana sta la radice di ogni miseria per lei e di ogni maledizione per noi. e) A causa di eccelse grazie dello Spirito Santo, cioè in virtù dell’eterna Predestinazione e dell’Immacolato Concepimento, Maria è stata preservata da qualsiasi imparentamento con Satana e perciò dal Peccato Originale. In virtù di questi stessi privilegi e inoltre della maternità divina, dell’intima Associazione di Lei alla vita e al sacrificio di Gesù e dell’Assunzione in corpo e anima in Cielo, ha trovato origine e compimento il mirabile imparentamento di Maria con Dio. f) A causa di altri doni dello Spirito Santo e perciò in virtù della buona volontà (dove è possibile) e dell’atto e Sacramento della Fede, vien compiuta un’opera di morte e di vita: di morte, cioè di spezzamento dell’imparentamento con Satana (quantunque in questa terra egli rimanga il Seduttore e la creatura conservi tendenza verso di lui); di vita, cioè di restaurazione della filiazione divina e d’incorporazione nella Chiesa sposa di Cristo madre (o rigeneratrice) e maestra con Cristo. Opera di restauro che verrà incessantemente nutrita e intensificata dagli altri Sacramenti e Sacramentali, tocchi della grazia di Dio e troverà nel Purgatorio, nella risurrezione della carne e nell’ingresso in Cielo, con la pienezza dell’umana sostanza, un coronamento tanto alto da superare di gran lunga lo stato a cui l’uomo sarebbe stato elevato se, in conseguenza del peccato, non fosse stato restaurato da Cristo.
Il passaggio fondamentale è quando " mangiata" la mela, ( per me era un pomo) Adamo improvvisamente * si accorge che Eva è nuda quindi* appetibile( erano nudi anche prima) .
Scusi prof ma Agostino non fa parte della patristica occidentale?all'inizio del video ci dice che fa parte della patristica orientale..sbaglio?spero che possa chiarirmi questo dubbio.grazie mille
Ma non consideri un’altra ipotesi: che l’onnipotente può scegliere di abdicare alla propria onnipotenza per fare spazio all’altro. Altrimenti saremmo solo dei tasti di pianoforte, per dirla con Dostoevskij.
La Colpa commessa dall’uomo doveva essere scontata dall’uomo e non dalla divinità non incarnata. Come avrebbe potuto la Divinità, Spirito incorporeo, redimere col sacrificio di Se stesso le colpe della carne? Necessità dunque che Io, Dio, pagassi con lo strazio di una Carne e di un Sangue innocente, nati da un’innocente, le colpe della carne e del sangue. La mia mente, il mio sentimento, il mio spirito, avrebbe sofferto per le colpe vostre di mente, di sentimento e di spirito ma per essere Redenzione di tutte le concupiscenze, inoculate in Adamo e nella sua progenie dal Tentatore, doveva, l’Immolato per tutte, essere dotato di una natura simile alla vostra, resa degna d’esser data in riscatto a Dio dalla divinità nascosta in essa, come una gemma d’infinito soprannaturale valore, nascosta sotto una veste comune e naturale. Dio è ordine e Dio non viola e non violenta l’ordine, salvo in casi eccezionalissimi, giudicati utili dalla sua Intelligenza. Tale non era il caso della mia Redenzione. Non dovevo unicamente cancellare la colpa dal momento di essa, al momento del sacrificio e annullare nei futuri gli effetti della colpa facendoli nascere, come Adamo, prima di commetterla, ignari del male. No, Io dovevo con un sacrificio totale riparare la Colpa e le colpe di tutta l’umanità, dare all’umanità già estinta, l’assoluzione della colpa, a quella vivente in quell’ora e nella futura, il mezzo per essere aiutata a resistere al male e per essere perdonata dal male che la sua debolezza l’avrebbe indotta a commettere. Il mio sacrificio doveva perciò essere tale, da presentare tutti i requisiti necessari e poteva esserlo solo in un Dio fatto uomo: ostia degna di Dio, mezzo compreso dall’uomo; inoltre Io venivo a portare la Legge. ( … ) Necessità dunque che una donna mi generasse secondo la carne, dopo avermi concepito sopra la carne, poiché da nessun coniugio di creature, per sante che fossero, poteva essere generato il Dio-Uomo, ma solo da uno sponsale tra la Purezza e l’Amore, tra lo Spirito e la Vergine, creata senza macchia per essere matrice alla carne di un Dio. 6.9.43
Mi domando: perché Dio ci creato imperfetti, se ci ha creato a sua immagine e somiglianza? Ed ancora, non vorrei avere una visione distorta dicendo che creare un imperfetto, rispetto al perfetto, mette in condizione il perfetto in condizione di disuguaglianza "premeditata" rispetto all'imperfetto. Un gran saluto.
Dio, che aveva permesso all’uomo di cibarsi di qualsiasi erba o albero, gli proibisce invece, sotto pena di morte, di nutrirsi del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male (Gen. 2, 16-17). Il senso profondo di tale proibizione, secondo la scrittrice, sarebbe il seguente: “Dio aveva detto all’uomo e alla donna: “Conoscete tutte le leggi e i misteri del creato ma, non vogliate usurparmi il diritto di essere il Creatore dell’uomo. A propagare la stirpe umana basterà il mio amore che circolerà in voi e senza libidine di senso, ma solo per palpito di carità susciterà i nuovi Adamo della stirpe. Tutto vi dono. Solo mi serbo questo mistero della formazione dell’uomo” (17.4). Secondo la scrittrice, dunque, questa “conoscenza” si riferirebbe alla procreazione, al mistero e al rito procreativo, un po’ come in Genesi 4, 1 e poi attraverso tutta la Bibbia; finché non ebbero questa particolare “conoscenza” non si vergognarono della nudità, come universalmente e anche oggi i piccoli non provano rossore finché incapaci di discernere tra il bene e il male morale o almeno di avvertire tale male. 6 - Ma come in Lucifero nacque spontaneamente un vapore di superbia (desiderando di diventare come Dio, cioè creatore, così per odio, invidia, bramosia di vedere al demonio associato l’uomo nel peccato e nella cacciata dal Paradiso, per istigazione satanica, nasce in Eva un vapore di superbia, desiderando disordinatamente di essere simile a Dio, uguale a Dio, (procreatrice) … Per arrivare a conoscere questo mistero, queste leggi della vita, presumendo di sé, non si tiene lontana dalla pianta della conoscenza del bene e del male ma si avvicina ad essa, pronta a ricevere la rivelazione del mistero, non dal puro insegnamento e influsso divino ma, dall’impuro insegnamento e influsso diabolico: “Eva va alla pianta … La sua presunzione la rovina. La presunzione è già lievito di superbia” (17.12). 7 - Alla pianta della conoscenza del bene e del male Eva trova il seduttore che con menzogna la induce alla disubbidienza, cioè a trasgredire il comando di Dio (Gen. 3, 1-5). Secondo la scrittrice, a desiderare disordinatamente la somiglianza con Dio creatore nella procreazione (superbia), perciò a disubbidirgli (disubbidienza) mangiando il frutto della pianta della conoscenza del bene e del male: “Alla pianta trova il Seduttore il quale … canta la canzone della menzogna. “Tu credi che qui sia del male? No. Dio te l’ha detto perché vi vuol tenere schiavi del suo potere. Credete d’essere re? Non siete neppur liberi come lo è la fiera. A essa è concesso di amarsi d’amor vero … d’essere creatrice come Dio … La vita vera è di conoscere le leggi della vita, allora sarete simili a dei e potrete dire a Dio: “Siamo tuoi uguali” (17.12). 8 - Eva, pur di raggiungere il fine della prospettata e decantata somiglianza o uguaglianza con Dio creatore attraverso la procreazione, ingannata dalle parole e cedendo alle lusinghe del Seduttore, non rifugge dai mezzi, quindi trasgredisce il divino comando o la divina proibizione (Gen. 3,6), si abbandona al piacere della golosità e della carne. Perciò oltre che per superbia, pecca per disubbidienza, golosità, lussuria: “ … Dio aveva detto all’uomo e alla donna: “Tutto vi dono, solo mi serbo questo mistero della formazione dell’uomo”. Satana ha voluto levare questa verginità intellettuale all’uomo e con la sua lingua serpentina ha blandito e accarezzato membra e occhi di Eva, suscitandone riflessi e acutezze che prima non avevano perché la malizia non li aveva intossicati. Essa “vide” e vedendo volle provare. La carne era destata. Oh, se avesse chiamato Dio! … Il Padre l’avrebbe … guarita … ma Eva non va al Padre. Eva torna dal Serpente. Quella sensazione è dolce per lei. “Vedendo che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi e bello all’occhio e gradevole all’aspetto, lo colse e ne mangiò e “ comprese”. Ormai la malizia era scesa a morderle le viscere. Vide con occhi nuovi e udì con orecchi nuovi gli usi e le voci dei bruti e li bramò con folle bramosia. Iniziò sola il peccato, lo portò a termine col compagno …” (17.5 - 17.6). 9 - Ammaestrata e sedotta da Satana, dal Serpente, Eva dunque è caduta in un peccato dai quattro nomi: superbia, disubbidienza, golosità, lussuria e da discepola e sedotta, Eva diviene riguardo di Adamo, maestra e seduttrice. Quel peccato quadruplice che Eva aveva commesso per istigazione diabolica, Adamo lo commette per istigazione muliebre: “iniziò da sola il peccato, lo portò a termine col compagno”. Ecco perché sulla donna pesa condanna maggiore. E’ per lei che l’uomo è divenuto ribelle a Dio e ha conosciuto lussuria e morte. E’ per lei che non ha più saputo dominare i suoi tre regni: dello spirito perché ha permesso che lo spirito disubbidisse a Dio; del morale, perché ha permesso che le passioni lo signoreggiassero; della carne, perché l’avvilì alle leggi istintive dei bruti. “Il Serpente mi ha sedotto” dice Eva. “La donna mi ha offerto il frutto ed io ne ho mangiato” dice Adamo, e la cupidigia triplice abbranca da allora i tre regni dell’uomo. 17.6 E altrove: “ … l’albero proibito diviene, alla razza, realmente mortale, perché dalle sue rame pende il frutto dell’amaro sapere che viene da Satana, e la donna diviene femmina e, col lievito della conoscenza satanica in cuore, va a corrompere Adamo … “ 17.12
"Il male è una possibilità che abbiamo noi uomini essendo imperfetti perchè liberi". Ma se Dio è perfetto e completo, e da esseri perfetti e completi non può che derivare perfezione e completezza, perchè ha creato l' uomo imperfetto? Si, ok, ci ha fatti liberi, però imperfetti. Perchè ha creato chi vota Lega? Qualcosa non torna...
"elemento maschilista tipico della religione cristiana". Almeno lo dica lentamente, senza vergogna. Senza masticare le parole! La religione cristiana non è maschilista. E' parola di uguaglianza. (al minuto 19'.26)
Che pensatore sopravvalutato Agostino. La sofferenza spesso non c'entra nulla con gli uomini o con il presunto libero arbitrtio (che è un concetto molto discutibile, ma vabbè), ma ha spesso a che fare con cause naturali, come le malattie, sia genetiche che non, la natura, gli animali. Gli animali stessi sono un esempio perfetto di creature evidentemente prive di libero arbitrio, ma che nonostante ciò non fanno che uccidersi l'un l'altro.
Che cosa triste, Dio non è veramente buono, è costretto per sua natura ad essere bene, come il leone, il carnivoro, non può scegliere se mangiare o no la gazzella, quindi per la gazzella esso è cattivo perché l’ammazza, ma il leone non è veramente cattivo, è succube di se stesso, deve essere così. Quindi Dio non è veramente buono perché non ha la scelta, è costretto per sua natura, e non avendo scelta non è nemmeno libero. Sembra la storia comune di uomini con molto potere, hanno il controllo e il potere su tutto ciò che li circonda, su tutto quello che è percepito dal loro senso esterno, ma non hanno potere sul loro senso interno, sono sempre insoddisfatti, ma i fatti apparenti li rendono di successo, li costringono a pensarsi pieni di qualcosa. Ma la verità è su quel qualcosa non hanno potere. Dopo tutto prima di creare noi Dio non potava conoscere la psicoterapia, non essendoci tempo Dio non poteva nemmeno vedere le possibilità del futuro. Il tempo nasce quando Dio inizia a crea.
Meno male che ogni 200000 insegnanti ce n'è uno che spiega bene e lo mette anche su RUclips mitico !
Stendiamo un velo pietoso. Ho lavorato nelle scuole per un paio di anni, ho preferito lasciare pur di non vedere gente che timbra solo ed esclusivamente per lo stipendio senza arte e ne parte. Ho visto cose che voi umani sicuramente vedrete o vi scontrerete o vi troverete intrappolati e vittime. Italietta trallallero-Trallalla'. Una Rivoluzione fatta di senso critico e costruttivo?
Quanto fa la differenza un insegnante che non spiega e ti fa addormentare in classe con uno che ti fa entrare nell argomento e appassionare di quell argomento... grazie barba❤
splendida, chiara esposizione dell'Agostinopensiero
complimenti per la lezione, avrei voluto assisterne ad una come questa quando andavo ancora al liceo.. ora ho 22 anni e probabilmente non sono mai stato un vero fanatico della filosofia, ma se spiegata in questo modo il discorso cambia.. grande prof
Matteo Saudino:
Ancora bravo!
"Se l'uomo fosse perfetto, non sarebbe perfetto! La possibilità di scegliere tra il bene e il male, in questo consiste la sua perfezione".
Grazie di esistere Capitano ❤
Asia così mi emozioni
Meraviglioso....da vedere tutti anche questi di Agostino d' Ippona😍😍😍 buona notte!!!
💙💙
Agostino è immenso veramente. Lo spiega benissimo Prof, con la luce negli occhi
professore, ammiro molto la sua passione per il sapere e l'insegnamento. le sue spiegazioni sono sempre molto chiare e mi sta facendo appassionare alla filosofia. grazie mille!
Grazie Anna
Buon ascolto 😍❤️
lei è uno di quei pochi professori che riesce a trasmettere emotività e passione. sinceri complimenti
Grazie Lorenzo
E' un enorme piacere ascoltarLa!
Grazie per questa stupenda lezione
Questa si chiama Passione, Passione che appassiona, un abbraccio grande prof
AMO S.AGOSTINO.......TARDI TI AMAI.....mi ci rispecchio ....
Per avere u'idea più equilibrata su tutte le cose sarebbe consigliabile sempre ascoltare più campane. Karlheins Deschner tratta Sant'Agostino nel primo dei suoi 10 volumi sul cristianesimo. Si scopre una versione totalmente diversa ma purtroppo supportata da dati storici e documenti redatti anche di suo pugno.
...Prof. ai miei tempi non c'erano insegnanti così...bravo...!!!
Prof! Vi voglio solo ringraziare per questa bella lezione !!!!! Grazie del cuore davvero !
Mi hai fatto amare la filosofia
Caro professor Saudino volevo ringraziarla perché grazie a lei ho superato l esame di ammissione al 4 anno da esterna con il massimo dei voti... Grazie per queste lezioni preziose che ci aiutano a capire ed amare la filosofia❤️
Grazie professore e complimenti, molto bravo nell'esporre l'argomento, chiaro e limpido senza annoiare!
Grazie ... ho ripassato le ipostasi di Plotino con una chiarezza e facilita' enorme....
Io desidero veramente ringraziarla che abbia registrato questi video, io ho fatto troppo poca filosofia, anche se ho conseguito un diploma di laurea in teologia, ma il percorso di studi è sempre un po’ incompleto e soprattutto la maggior parte degli studi li ho fatti in francese e tanto tempo fa. Il fatto di poter fare un ripasso di queste gemme di sapere, così ben spiegate, anche se sono difficili, mi ha dato una grande gioia e curiosità nel conoscere meglio la filosofia e i padri della chiesa. Ho letto tante cose, ma per comprenderle profondamente ci vuole un gran bagaglio di sapienza, e L’ammiro per le sue spiegazioni a memoria con esempi che calzano benissimo. Comunque i suoi ragazzi sono stati veramente fortunati ad avere un professore come lei, mi fa desiderare di ritornare giovane e ricominciare da capo per studiare tutto quello che non ho potuto fare prima. La vostra scuola sarà certamente una scuola di elite, peccato non si sentano le domande degl’allievi sarebbe più ricco il video. Grazie per aver registrato e dato modo di ascoltare queste lezioni, sono veramente belle e importantissime. 💫
Mitico professore. Mai studiato filosofia ma vi confesso che da quando ho scoperto le tue lezioni resto ogni volta incantato.
Complimenti per la spiegazione perfetta !!!
Bellissima esposizione!
Grande lezione, estremamente chiara e superbamente esposta.
Grazie professore. Grazie Agostino. Deo gratias
sei un grande!
Molto chiaro e ottima esposizione...poi Agostino è inarrivabile, un mito.
Grazie
spiegazione magistrale!
Ascoltarla è un piacere!
Lei è un grande insegnante, a parte "Dio robot" ovviamente,ma se questa è la sua idea di perfezione... Apprezzo la possibilità che mi dà di un intelligente ripasso di filosofia, ma ancora di più che lei offra "materiale"di prima qualità alle giovani generazioni. Per entrambe le cose, da cristiana e da cittadina italiana la ringrazio.
Oggi ho l'interrogazione sommativa di filosofia (tutto il programma, da Plotino a Kant), e son qua a dannarmi ripassando
Grazie per i tuoi video, mi aiutano tantissimo ormai da due anni!
Super verifica!!
a mio avviso agostino è un grande filosofo, un pensatore eccellente, spero tanto professore che caricherà le 4 lezioni, sempre molto chiaro , complimenti vivissimi.
grazie prof.!
Lezione davvero ben fatta, bella.... Complimenti
Bellissimo
Ciao, grazie mile per tutti i tuoi lavori, ti chiedo per favore se puoi fare un video sul San Bonaventura e Duns Escoto! Pace e bene.
Josue Estrada Justiniano grazie a te. Ad ora non sono in programma, ma mi organizzo
Va bene!.. ti ringrazierebbe molto
grazie davvero
mi è venuto questo dubbio: dio è perfetto, quindi abbondante di bene, ma se l'assenza di bene da alle creature la possibilità di male, non vuol dire che noi creature siamo più liberi di Dio?
No. Per San Tommaso la libertà è il dominio della volontà sulle proprie azioni. Egli afferma: "Peccare è un difetto di perfezione nell’atto: quindi il poter peccare e non poter venir meno dell’agire, il che ripugna all’onnipotenza.
Ed è appunto per questo che Dio non può peccare: perché è onnipotente."
Poi aggiunge: "“tutto ciò che implica contraddizione non rientra sotto la divina onnipotenza in quanto non può avere la natura di cosa possibile.
Quindi è più esatto dire: ciò non può essere fatto, piuttosto che dire: Dio non lo può fare“.
Lei è veramente bravo complimenti! Anche a me piacerebbe fare il professore!
Davide Nessi grazie, provaci, abbiamo bisogno di prof motivati
Plotino-Agostino Grandiiii!!!!
spacchi bro
bravissimo
grazie per la condivisione del video
LA MIA INTERROGAZIONE È DOMANI, GRAZIE!
Come sempre spiegazioni favolose!
Un video sul rapporto ragione-fede lo farà?
Buongiorno professore,potrebbe fare(se non l’ha già fatto)un video dove dice le sue personali idee sulla religione e su concetti filosofici.
Sarebbe molto interessante sapere il pensiero di una persona colta come lei.Grazie.
Probabilmente questa estate
GRAZIE
Non ho capito la parte finale...
Non riuscirò mai a pensare ad Agostino come a un filosofo. In realtà era un teologo che ha infarcito la filosofia platonico-aristotelica di mitologia e dogmi cristiani. Il lavoro di un intellettuale al servizio del potere.
Analisi perfetta.
alext3456 Chiedo solo per curiosità, non sono per nulla preparato sul tema ma...
Come mai pensa questo?
Se Sant'Agostino ha compiuto un vero e proprio percorso alla ricerca della Verità, com'è possibile che abbia semplicemente fatto questo?
Siccome la sua adesione al Cristianesimo è la conseguenza di questa ricerca, che è passata attraverso le "tappe" del manicheismo e del neoplatonismo, come può essere avvenuto il processo contrario? (Ovvero di aderire al Cristianesimo e poi di inserirlo nel pensiero di filosofi precedenti)
Se ho frainteso, chiedo scusa!
Ha ragione. Non vedo tutta questa meraviglia.
Grazie professore per la sua attività divulgativa sempre coinvolgente! Forse la mia domanda potrà sembrare ingenua. L'affermazione: "l'uomo è stato creato a sua immagine e somiglianza" che cosa significa?
Prof ,le malattie che sorgente hanno?
Agostino Mito era un grande! Sono un fan di Plotinooo!! sono da ricovero? ?
Buongiorno. Sapreste indicarmi il link della lezione sul problema della libertà per Agostino? Grazie.
matteo, sei bravissimo come sempre! permettimi però un'osservazione, Agostino appartiene alla patristica occidentale, non orientale. È uno dei 4 padri della chiesa occidentale, insieme a Gerolamo, Ambrogio e Gregorio Magno. cmq prova a verificare anche tu, grazie
16.20 - 16.35 Grazie!
Grazie a te Francesco
Ciao prof. Mi chiedo se esiste la materia perche' esiste l' antimareria o materia oscura. Quante materie ci sono? Dio ?
Liberta` e necessita` coincidono 15:30ma questo dovrebbe essere Kierkegaard.
Ma se Dio visto che fa sempre del bene perché ha creato gli uomini che hanno possibilità del male? La causa mi sembra lui stesso :O
Ci dirai mai qualcosina su Marco Aurelio?
"la ricerca della felicità genera infelicità" S. Freud
"Dal punto di vista economico forse potete organizzare il mondo in modo che l'essere umano possa avere maggiori comodità, più cibo, più
vestiario e abitazioni, e potreste pensare che sia questa la libertà. sono cose necessarie ed essenziali, ma non rappresentano la libertà totale. La libertà è uno stato e una qualità della mente." J. Krishnamurti
"la nostra vita presente è dominata dalla dea ragione,che costituisce la nostra maggiore e più tragica illusione." C. G. Jung
E' davvero un peccato non aver affrontato la parte sulla tripartizione Dio-anima...sarebbe stato interessante saperne di più come anche sulla teoria dell'illuminazione
Professore ma perché dice che Agostino è esponente della patristica orientale? Fa parte della patristica occidentale pur non facendo parte degli apologeti. La patristica orientale è invece quella di Origene, tutta interessata a stabilire i "sensi" di lettura dei testi sacri.
Ma se da un Dio completo e perfetto non può derivare che completezza e perfezione perché ha creato l'uomo carente di essere !? Deriva dalla corporalità della cacciata dal paradiso ? No, perché già nel momento in cui trasgredisce (mangia la mela) dimostra di essere carente di essere, poichè altrimenti avrebbe saputo cosa era perfetto fare. Quindi Dio, già nel momento del paradiso terrestre ci avrebbe creati imperfetti.
Italiana Agostino risolve tale aporia introducendo il libero arbitrio
riguardo alla storiella della mela, Adamo ed Eva, secondo un mio modestissimo parere chi l'ha raccontata era per far intendere che la mela era la CONOSCENZA e nutrendoti non potevi avere il Paradiso, ne consegue che la Credenza non potrà mai confrontarsi con la Conoscenza. penso!
Dio, che aveva permesso all’uomo di cibarsi di qualsiasi erba o albero, gli proibisce invece, sotto pena di morte, di nutrirsi del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male (Gen. 2, 16-17). Il senso profondo di tale proibizione, secondo la scrittrice, sarebbe il seguente: “Dio aveva detto all’uomo e alla donna: “Conoscete tutte le leggi e i misteri del creato ma, non vogliate usurparmi il diritto di essere il Creatore dell’uomo. A propagare la stirpe umana basterà il mio amore che circolerà in voi e senza libidine di senso, ma solo per palpito di carità susciterà i nuovi Adamo della stirpe. Tutto vi dono. Solo mi serbo questo mistero della formazione dell’uomo” (17.4). Secondo la scrittrice, dunque, questa “conoscenza” si riferirebbe alla procreazione, al mistero e al rito procreativo, un po’ come in Genesi 4, 1 e poi attraverso tutta la Bibbia; finché non ebbero questa particolare “conoscenza” non si vergognarono della nudità, come universalmente e anche oggi i piccoli non provano rossore finché incapaci di discernere tra il bene e il male morale o almeno di avvertire tale male.
6 - Ma come in Lucifero nacque spontaneamente un vapore di superbia (desiderando di diventare come Dio, cioè creatore, così per odio, invidia, bramosia di vedere al demonio associato l’uomo nel peccato e nella cacciata dal Paradiso, per istigazione satanica, nasce in Eva un vapore di superbia, desiderando disordinatamente di essere simile a Dio, uguale a Dio, (procreatrice) … Per arrivare a conoscere questo mistero, queste leggi della vita, presumendo di sé, non si tiene lontana dalla pianta della conoscenza del bene e del male ma si avvicina ad essa, pronta a ricevere la rivelazione del mistero, non dal puro insegnamento e influsso divino ma, dall’impuro insegnamento e influsso diabolico: “Eva va alla pianta … La sua presunzione la rovina. La presunzione è già lievito di superbia” (17.12).
7 - Alla pianta della conoscenza del bene e del male Eva trova il seduttore che con menzogna la induce alla disubbidienza, cioè a trasgredire il comando di Dio (Gen. 3, 1-5). Secondo la scrittrice, a desiderare disordinatamente la somiglianza con Dio creatore nella procreazione (superbia), perciò a disubbidirgli (disubbidienza) mangiando il frutto della pianta della conoscenza del bene e del male: “Alla pianta trova il Seduttore il quale … canta la canzone della menzogna. “Tu credi che qui sia del male? No. Dio te l’ha detto perché vi vuol tenere schiavi del suo potere. Credete d’essere re? Non siete neppur liberi come lo è la fiera. A essa è concesso di amarsi d’amor vero … d’essere creatrice come Dio … La vita vera è di conoscere le leggi della vita, allora sarete simili a dei e potrete dire a Dio: “Siamo tuoi uguali” (17.12).
8 - Eva, pur di raggiungere il fine della prospettata e decantata somiglianza o uguaglianza con Dio creatore attraverso la procreazione, ingannata dalle parole e cedendo alle lusinghe del Seduttore, non rifugge dai mezzi, quindi trasgredisce il divino comando o la divina proibizione (Gen. 3,6), si abbandona al piacere della golosità e della carne. Perciò oltre che per superbia, pecca per disubbidienza, golosità, lussuria: “ … Dio aveva detto all’uomo e alla donna: “Tutto vi dono, solo mi serbo questo mistero della formazione dell’uomo”. Satana ha voluto levare questa verginità intellettuale all’uomo e con la sua lingua serpentina ha blandito e accarezzato membra e occhi di Eva, suscitandone riflessi e acutezze che prima non avevano perché la malizia non li aveva intossicati. Essa “vide” e vedendo volle provare. La carne era destata. Oh, se avesse chiamato Dio! … Il Padre l’avrebbe … guarita … ma Eva non va al Padre. Eva torna dal Serpente. Quella sensazione è dolce per lei. “Vedendo che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi e bello all’occhio e gradevole all’aspetto, lo colse e ne mangiò e “ comprese”. Ormai la malizia era scesa a morderle le viscere. Vide con occhi nuovi e udì con orecchi nuovi gli usi e le voci dei bruti e li bramò con folle bramosia. Iniziò sola il peccato, lo portò a termine col compagno …” (17.5 - 17.6).
9 - Ammaestrata e sedotta da Satana, dal Serpente, Eva dunque è caduta in un peccato dai quattro nomi: superbia, disubbidienza, golosità, lussuria e da discepola e sedotta, Eva diviene riguardo di Adamo, maestra e seduttrice. Quel peccato quadruplice che Eva aveva commesso per istigazione diabolica, Adamo lo commette per istigazione muliebre: “iniziò da sola il peccato, lo portò a termine col compagno”. Ecco perché sulla donna pesa condanna maggiore. E’ per lei che l’uomo è divenuto ribelle a Dio e ha conosciuto lussuria e morte. E’ per lei che non ha più saputo dominare i suoi tre regni: dello spirito perché ha permesso che lo spirito disubbidisse a Dio; del morale, perché ha permesso che le passioni lo signoreggiassero; della carne, perché l’avvilì alle leggi istintive dei bruti.
“Il Serpente mi ha sedotto” dice Eva. “La donna mi ha offerto il frutto ed io ne ho mangiato” dice Adamo, e la cupidigia triplice abbranca da allora i tre regni dell’uomo. 17.6
E altrove: “ … l’albero proibito diviene, alla razza, realmente mortale, perché dalle sue rame pende il frutto dell’amaro sapere che viene da Satana, e la donna diviene femmina e, col lievito della conoscenza satanica in cuore, va a corrompere Adamo … “ 17.12
già ,, un prete anglicano disse che DIO ci ha fato un grande regalo al umanità cioè ,il libero arbitrio ,,ma io credo che qui sto Dio ha commesso una grande ingiustizia verso tutti coloro che hanno scelto di essere buoni se di scelta si tratta ,,e basta vedere tutti i genocidi della storia e non solo ,e poi tutto questo male e sulla nostra pelle di tutti giorni ,,quindi per quando io mi sforzo a credere che la su esista un DIO creatore pieno d'amore , perfetto ed onnipotente non riesco a dare un senso alla sua creazione ,,,
Ma perché ci ostiniamo a comprendere il divino. La Teologia è come la Psichiatria. Entrambe tentano di curare con un placebo: Dogma e farmaco. Ma il problema rimane. L'unico atteggiamento giusto di fronte al concetto di Dio è l'apofatismo...
Salve prof, lei non ha caricato il video di Agostino " tra rapporto ragione e fede"
miro Vaccaro quest'anno no
Lo caricherò il prossimo
Grazie a Dio lei esiste. Ho 65 anni e l'ascolto mattina pomeriggio e sera.
Se il Dio di Agostino è perfetto e dai perfetti non possono che nascere azioni perfette come anche da chi è completo può nascere solo completezza come può aver fatto questo Dio ad averci fatto incompleti? Per giustificare questa contraddizione si dice che ci ha fatto "liberi" ma questa libertà non è altro che prova della sua fallibilità perché da un essere perfetto non è appunto nato un essere altrettanto perfetto. La questione del peccato originale Agostino se la porta dietro rimanendo nella scia delle interpretazioni bibliche di Saulo di Tarso che inventa di sana pianta l'idea che il peccato sia entrato nel mondo attraverso la donna come si legge nella lettera ai Corinzi. Idee filosofiche affascinanti ma rimangono elaborazioni che vertono esclusivamente ad avvalorare l'idea di un Dio buono e perfetto ma sono dell'idea che su un ipotetico Dio si può solo tacere perché nulla si sa e nulla è rivelato ma su di esso esistono solo illazioni.
+Sabrina Romano vero Sabrina, la critica della imperfezioni derivante dalla perfezione la si può solo superare in un'ottica spinoziana, in cui non vi è separazione tra causa ed effetto
Dio, che aveva permesso all’uomo di cibarsi di qualsiasi erba o albero, gli proibisce invece, sotto pena di morte, di nutrirsi del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male (Gen. 2, 16-17). Il senso profondo di tale proibizione, secondo la scrittrice, sarebbe il seguente: “Dio aveva detto all’uomo e alla donna: “Conoscete tutte le leggi e i misteri del creato ma, non vogliate usurparmi il diritto di essere il Creatore dell’uomo. A propagare la stirpe umana basterà il mio amore che circolerà in voi e senza libidine di senso, ma solo per palpito di carità susciterà i nuovi Adamo della stirpe. Tutto vi dono. Solo mi serbo questo mistero della formazione dell’uomo” (17.4). Secondo la scrittrice, dunque, questa “conoscenza” si riferirebbe alla procreazione, al mistero e al rito procreativo, un po’ come in Genesi 4, 1 e poi attraverso tutta la Bibbia; finché non ebbero questa particolare “conoscenza” non si vergognarono della nudità, come universalmente e anche oggi i piccoli non provano rossore finché incapaci di discernere tra il bene e il male morale o almeno di avvertire tale male.
6 - Ma come in Lucifero nacque spontaneamente un vapore di superbia (desiderando di diventare come Dio, cioè creatore, così per odio, invidia, bramosia di vedere al demonio associato l’uomo nel peccato e nella cacciata dal Paradiso, per istigazione satanica, nasce in Eva un vapore di superbia, desiderando disordinatamente di essere simile a Dio, uguale a Dio, (procreatrice) … Per arrivare a conoscere questo mistero, queste leggi della vita, presumendo di sé, non si tiene lontana dalla pianta della conoscenza del bene e del male ma si avvicina ad essa, pronta a ricevere la rivelazione del mistero, non dal puro insegnamento e influsso divino ma, dall’impuro insegnamento e influsso diabolico: “Eva va alla pianta … La sua presunzione la rovina. La presunzione è già lievito di superbia” (17.12).
7 - Alla pianta della conoscenza del bene e del male Eva trova il seduttore che con menzogna la induce alla disubbidienza, cioè a trasgredire il comando di Dio (Gen. 3, 1-5). Secondo la scrittrice, a desiderare disordinatamente la somiglianza con Dio creatore nella procreazione (superbia), perciò a disubbidirgli (disubbidienza) mangiando il frutto della pianta della conoscenza del bene e del male: “Alla pianta trova il Seduttore il quale … canta la canzone della menzogna. “Tu credi che qui sia del male? No. Dio te l’ha detto perché vi vuol tenere schiavi del suo potere. Credete d’essere re? Non siete neppur liberi come lo è la fiera. A essa è concesso di amarsi d’amor vero … d’essere creatrice come Dio … La vita vera è di conoscere le leggi della vita, allora sarete simili a dei e potrete dire a Dio: “Siamo tuoi uguali” (17.12).
8 - Eva, pur di raggiungere il fine della prospettata e decantata somiglianza o uguaglianza con Dio creatore attraverso la procreazione, ingannata dalle parole e cedendo alle lusinghe del Seduttore, non rifugge dai mezzi, quindi trasgredisce il divino comando o la divina proibizione (Gen. 3,6), si abbandona al piacere della golosità e della carne. Perciò oltre che per superbia, pecca per disubbidienza, golosità, lussuria: “ … Dio aveva detto all’uomo e alla donna: “Tutto vi dono, solo mi serbo questo mistero della formazione dell’uomo”. Satana ha voluto levare questa verginità intellettuale all’uomo e con la sua lingua serpentina ha blandito e accarezzato membra e occhi di Eva, suscitandone riflessi e acutezze che prima non avevano perché la malizia non li aveva intossicati. Essa “vide” e vedendo volle provare. La carne era destata. Oh, se avesse chiamato Dio! … Il Padre l’avrebbe … guarita … ma Eva non va al Padre. Eva torna dal Serpente. Quella sensazione è dolce per lei. “Vedendo che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi e bello all’occhio e gradevole all’aspetto, lo colse e ne mangiò e “ comprese”. Ormai la malizia era scesa a morderle le viscere. Vide con occhi nuovi e udì con orecchi nuovi gli usi e le voci dei bruti e li bramò con folle bramosia. Iniziò sola il peccato, lo portò a termine col compagno …” (17.5 - 17.6).
9 - Ammaestrata e sedotta da Satana, dal Serpente, Eva dunque è caduta in un peccato dai quattro nomi: superbia, disubbidienza, golosità, lussuria e da discepola e sedotta, Eva diviene riguardo di Adamo, maestra e seduttrice. Quel peccato quadruplice che Eva aveva commesso per istigazione diabolica, Adamo lo commette per istigazione muliebre: “iniziò da sola il peccato, lo portò a termine col compagno”. Ecco perché sulla donna pesa condanna maggiore. E’ per lei che l’uomo è divenuto ribelle a Dio e ha conosciuto lussuria e morte. E’ per lei che non ha più saputo dominare i suoi tre regni: dello spirito perché ha permesso che lo spirito disubbidisse a Dio; del morale, perché ha permesso che le passioni lo signoreggiassero; della carne, perché l’avvilì alle leggi istintive dei bruti.
“Il Serpente mi ha sedotto” dice Eva. “La donna mi ha offerto il frutto ed io ne ho mangiato” dice Adamo, e la cupidigia triplice abbranca da allora i tre regni dell’uomo. 17.6
E altrove: “ … l’albero proibito diviene, alla razza, realmente mortale, perché dalle sue rame pende il frutto dell’amaro sapere che viene da Satana, e la donna diviene femmina e, col lievito della conoscenza satanica in cuore, va a corrompere Adamo … “ 17.12
Bravissimo professore, ma nell' AT si parla di un frutto e non viene mai menzionata la parola mela
Tale parallelismo o paragone tra Maria e Eva, ritoccato o completato in qualche punto per amor di chiarezza, può venire espresso e compendiato così:
a Maria appare e parla un angelo buono, a Eva un angelo cattivo;
a Maria l’angelo parla di Maternità divina, ad Eva di procreazione umana;
Maria, con la Maternità divina, diverrebbe simile a Dio Genitore del suo Verbo e Creatore d’ogni essere; Eva, con la procreazione umana, diverrebbe simile a Dio Creatore;
Maria a tal proposta si umilia profondamente, Eva s’insuperbisce altamente;
Maria ubbidisce a Dio e resiste al Seduttore, Eva disubbidisce a Dio (che si riservava la rivelazione del mistero della formazione dell’uomo) e ubbidisce al Seduttore;
In Maria nessuna spirituale golosità del Frutto, in Eva sfrenata golosità del frutto (fisico e simbolico);
Dio non viola Maria ma fecondandola ne sublima la Castità, e la Vergine rimane castissima nella mente e nel corpo; il Serpente seduttore blandisce Eva e la vergine decade divenendo lussuriosa nello spirito e nella carne;
Maria rimane in eterno quale Iddio la pensò, volle e creò, anzi, la Piena di Grazia diviene la Portatrice della Grazia e della Vita in sé stessa e nell’Umanità; Eva invece, si svuota della Grazia e diventa causa della perdita della grazia per Adamo, per l’Umanità;
Maria rimane Figlia di Dio e non ne vuole sapere del padre della Menzogna, Eva diviene figlia prodiga e ribelle e aderisce al padre della menzogna;
Maria per ammaestramento e intervento divino viene elevata alla singolare dignità di Sposa di Dio e Madre del Verbo Incarnato. Eva non viene abbandonata da Dio mistico sposo che anzi continuerà ad influire in ogni coniugio comunicando allo sposo umano energia fecondante, presiedendo arcanamente alla formazione del corpo, creando e infondendo l’anima d’ogni figlio di Eva sino alla fine del mondo; più sposo d’ogni sposo umano, più padre d’ogni padre umano. Ma Eva e perciò Adamo e tutta la razza che dai Due primi per via di generazione eredita l’umana natura, ammaestrata e sedotta da Satana, ha tradito e abbandonato Iddio divenendone sposa infedele, fornicante e adulterante con Satana il quale continua a iniettare universalmente e incessantemente quel superbo, disubbidiente, goloso e lussurioso desiderio d’essere procreatore non secondo ma contro la volontà divina. Nell’istante in cui Dio crea ‘pura’ un’anima e la infonde in una carne che nei due primi s’imparentò con Satana, in quell’identico momento l’anima stessa contrae il Peccato Originale, cioè l’imparentamento col Demonio seduttore e l’oscuramento (per mancanza del nitore della Grazia) della parentela figliale e sponsale con Dio (per cui la donna, dopo il parto, nell’Antico Testamento sente la necessità e nel Nuovo il desiderio, di sottoporsi alla Purificazione).
14 - a) Dio, dunque, per mezzo di un angelo, tratta con Maria di generazione o maternità divina; satana, per mezzo di un serpente, tratta con Eva di una generazione o maternità umana.
b) Maria, dunque, aspetta da Dio, la rivelazione del mistero dell’Incarnazione del Verbo; Eva, non aspetta da Dio ma accetta di ricevere da un essere usurpatore, non al tempo divinamente stabilito e in modo impuro, la rivelazione del mistero della formazione dell’uomo.
c) Maria, dunque, viene più profondamente penetrata e posseduta da Dio e s’imparenta sempre più con Lui: figlia, sposa, madre; Eva vien profanata da Satana e cade sotto il potere di lui, diventa a riguardo di Dio figlia prodiga, sposa infedele, madre adultera e s’imparenta col demonio padre falso e seduttore.
d) In questo imparentamento di Maria con Dio sta la radice di ogni grandezza per Lei e di ogni benedizione per noi; in quest’imparentamento di Eva con Satana sta la radice di ogni miseria per lei e di ogni maledizione per noi.
e) A causa di eccelse grazie dello Spirito Santo, cioè in virtù dell’eterna Predestinazione e dell’Immacolato Concepimento, Maria è stata preservata da qualsiasi imparentamento con Satana e perciò dal Peccato Originale. In virtù di questi stessi privilegi e inoltre della maternità divina, dell’intima Associazione di Lei alla vita e al sacrificio di Gesù e dell’Assunzione in corpo e anima in Cielo, ha trovato origine e compimento il mirabile imparentamento di Maria con Dio.
f) A causa di altri doni dello Spirito Santo e perciò in virtù della buona volontà (dove è possibile) e dell’atto e Sacramento della Fede, vien compiuta un’opera di morte e di vita: di morte, cioè di spezzamento dell’imparentamento con Satana (quantunque in questa terra egli rimanga il Seduttore e la creatura conservi tendenza verso di lui); di vita, cioè di restaurazione della filiazione divina e d’incorporazione nella Chiesa sposa di Cristo madre (o rigeneratrice) e maestra con Cristo. Opera di restauro che verrà incessantemente nutrita e intensificata dagli altri Sacramenti e Sacramentali, tocchi della grazia di Dio e troverà nel Purgatorio, nella risurrezione della carne e nell’ingresso in Cielo, con la pienezza dell’umana sostanza, un coronamento tanto alto da superare di gran lunga lo stato a cui l’uomo sarebbe stato elevato se, in conseguenza del peccato, non fosse stato restaurato da Cristo.
Il passaggio fondamentale è quando " mangiata" la mela, ( per me era un pomo) Adamo improvvisamente * si accorge che Eva è nuda quindi* appetibile( erano nudi anche prima) .
Scusi prof ma Agostino non fa parte della patristica occidentale?all'inizio del video ci dice che fa parte della patristica orientale..sbaglio?spero che possa chiarirmi questo dubbio.grazie mille
Fa parte della patristica occidentale, si tratta di un mio lapsus
@@MatteoSaudino grazie mille prof!!!
Se Dio è Buono non è onnipotente xke non distrugge il male. .se è onnipotente e non lo distrugge allora non è buono. ..
Ma non consideri un’altra ipotesi: che l’onnipotente può scegliere di abdicare alla propria onnipotenza per fare spazio all’altro. Altrimenti saremmo solo dei tasti di pianoforte, per dirla con Dostoevskij.
Aspetto abelardo e scoto
La Colpa commessa dall’uomo doveva essere scontata dall’uomo e non dalla divinità non incarnata. Come avrebbe potuto la Divinità, Spirito incorporeo, redimere col sacrificio di Se stesso le colpe della carne? Necessità dunque che Io, Dio, pagassi con lo strazio di una Carne e di un Sangue innocente, nati da un’innocente, le colpe della carne e del sangue.
La mia mente, il mio sentimento, il mio spirito, avrebbe sofferto per le colpe vostre di mente, di sentimento e di spirito ma per essere Redenzione di tutte le concupiscenze, inoculate in Adamo e nella sua progenie dal Tentatore, doveva, l’Immolato per tutte, essere dotato di una natura simile alla vostra, resa degna d’esser data in riscatto a Dio dalla divinità nascosta in essa, come una gemma d’infinito soprannaturale valore, nascosta sotto una veste comune e naturale.
Dio è ordine e Dio non viola e non violenta l’ordine, salvo in casi eccezionalissimi, giudicati utili dalla sua Intelligenza. Tale non era il caso della mia Redenzione.
Non dovevo unicamente cancellare la colpa dal momento di essa, al momento del sacrificio e annullare nei futuri gli effetti della colpa facendoli nascere, come Adamo, prima di commetterla, ignari del male. No, Io dovevo con un sacrificio totale riparare la Colpa e le colpe di tutta l’umanità, dare all’umanità già estinta, l’assoluzione della colpa, a quella vivente in quell’ora e nella futura, il mezzo per essere aiutata a resistere al male e per essere perdonata dal male che la sua debolezza l’avrebbe indotta a commettere.
Il mio sacrificio doveva perciò essere tale, da presentare tutti i requisiti necessari e poteva esserlo solo in un Dio fatto uomo: ostia degna di Dio, mezzo compreso dall’uomo; inoltre Io venivo a portare la Legge. ( … )
Necessità dunque che una donna mi generasse secondo la carne, dopo avermi concepito sopra la carne, poiché da nessun coniugio di creature, per sante che fossero, poteva essere generato il Dio-Uomo, ma solo da uno sponsale tra la Purezza e l’Amore, tra lo Spirito e la Vergine, creata senza macchia per essere matrice alla carne di un Dio. 6.9.43
Mi domando: perché Dio ci creato imperfetti, se ci ha creato a sua immagine e somiglianza? Ed ancora, non vorrei avere una visione distorta dicendo che creare un imperfetto, rispetto al perfetto, mette in condizione il perfetto in condizione di disuguaglianza "premeditata" rispetto all'imperfetto. Un gran saluto.
Dio, che aveva permesso all’uomo di cibarsi di qualsiasi erba o albero, gli proibisce invece, sotto pena di morte, di nutrirsi del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male (Gen. 2, 16-17). Il senso profondo di tale proibizione, secondo la scrittrice, sarebbe il seguente: “Dio aveva detto all’uomo e alla donna: “Conoscete tutte le leggi e i misteri del creato ma, non vogliate usurparmi il diritto di essere il Creatore dell’uomo. A propagare la stirpe umana basterà il mio amore che circolerà in voi e senza libidine di senso, ma solo per palpito di carità susciterà i nuovi Adamo della stirpe. Tutto vi dono. Solo mi serbo questo mistero della formazione dell’uomo” (17.4). Secondo la scrittrice, dunque, questa “conoscenza” si riferirebbe alla procreazione, al mistero e al rito procreativo, un po’ come in Genesi 4, 1 e poi attraverso tutta la Bibbia; finché non ebbero questa particolare “conoscenza” non si vergognarono della nudità, come universalmente e anche oggi i piccoli non provano rossore finché incapaci di discernere tra il bene e il male morale o almeno di avvertire tale male.
6 - Ma come in Lucifero nacque spontaneamente un vapore di superbia (desiderando di diventare come Dio, cioè creatore, così per odio, invidia, bramosia di vedere al demonio associato l’uomo nel peccato e nella cacciata dal Paradiso, per istigazione satanica, nasce in Eva un vapore di superbia, desiderando disordinatamente di essere simile a Dio, uguale a Dio, (procreatrice) … Per arrivare a conoscere questo mistero, queste leggi della vita, presumendo di sé, non si tiene lontana dalla pianta della conoscenza del bene e del male ma si avvicina ad essa, pronta a ricevere la rivelazione del mistero, non dal puro insegnamento e influsso divino ma, dall’impuro insegnamento e influsso diabolico: “Eva va alla pianta … La sua presunzione la rovina. La presunzione è già lievito di superbia” (17.12).
7 - Alla pianta della conoscenza del bene e del male Eva trova il seduttore che con menzogna la induce alla disubbidienza, cioè a trasgredire il comando di Dio (Gen. 3, 1-5). Secondo la scrittrice, a desiderare disordinatamente la somiglianza con Dio creatore nella procreazione (superbia), perciò a disubbidirgli (disubbidienza) mangiando il frutto della pianta della conoscenza del bene e del male: “Alla pianta trova il Seduttore il quale … canta la canzone della menzogna. “Tu credi che qui sia del male? No. Dio te l’ha detto perché vi vuol tenere schiavi del suo potere. Credete d’essere re? Non siete neppur liberi come lo è la fiera. A essa è concesso di amarsi d’amor vero … d’essere creatrice come Dio … La vita vera è di conoscere le leggi della vita, allora sarete simili a dei e potrete dire a Dio: “Siamo tuoi uguali” (17.12).
8 - Eva, pur di raggiungere il fine della prospettata e decantata somiglianza o uguaglianza con Dio creatore attraverso la procreazione, ingannata dalle parole e cedendo alle lusinghe del Seduttore, non rifugge dai mezzi, quindi trasgredisce il divino comando o la divina proibizione (Gen. 3,6), si abbandona al piacere della golosità e della carne. Perciò oltre che per superbia, pecca per disubbidienza, golosità, lussuria: “ … Dio aveva detto all’uomo e alla donna: “Tutto vi dono, solo mi serbo questo mistero della formazione dell’uomo”. Satana ha voluto levare questa verginità intellettuale all’uomo e con la sua lingua serpentina ha blandito e accarezzato membra e occhi di Eva, suscitandone riflessi e acutezze che prima non avevano perché la malizia non li aveva intossicati. Essa “vide” e vedendo volle provare. La carne era destata. Oh, se avesse chiamato Dio! … Il Padre l’avrebbe … guarita … ma Eva non va al Padre. Eva torna dal Serpente. Quella sensazione è dolce per lei. “Vedendo che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi e bello all’occhio e gradevole all’aspetto, lo colse e ne mangiò e “ comprese”. Ormai la malizia era scesa a morderle le viscere. Vide con occhi nuovi e udì con orecchi nuovi gli usi e le voci dei bruti e li bramò con folle bramosia. Iniziò sola il peccato, lo portò a termine col compagno …” (17.5 - 17.6).
9 - Ammaestrata e sedotta da Satana, dal Serpente, Eva dunque è caduta in un peccato dai quattro nomi: superbia, disubbidienza, golosità, lussuria e da discepola e sedotta, Eva diviene riguardo di Adamo, maestra e seduttrice. Quel peccato quadruplice che Eva aveva commesso per istigazione diabolica, Adamo lo commette per istigazione muliebre: “iniziò da sola il peccato, lo portò a termine col compagno”. Ecco perché sulla donna pesa condanna maggiore. E’ per lei che l’uomo è divenuto ribelle a Dio e ha conosciuto lussuria e morte. E’ per lei che non ha più saputo dominare i suoi tre regni: dello spirito perché ha permesso che lo spirito disubbidisse a Dio; del morale, perché ha permesso che le passioni lo signoreggiassero; della carne, perché l’avvilì alle leggi istintive dei bruti.
“Il Serpente mi ha sedotto” dice Eva. “La donna mi ha offerto il frutto ed io ne ho mangiato” dice Adamo, e la cupidigia triplice abbranca da allora i tre regni dell’uomo. 17.6
E altrove: “ … l’albero proibito diviene, alla razza, realmente mortale, perché dalle sue rame pende il frutto dell’amaro sapere che viene da Satana, e la donna diviene femmina e, col lievito della conoscenza satanica in cuore, va a corrompere Adamo … “ 17.12
Leibniz aveva appreso bene la lezione agostiniana.
Assolutamente
"Il male è una possibilità che abbiamo noi uomini essendo imperfetti perchè liberi". Ma se Dio è perfetto e completo, e da esseri perfetti e completi non può che derivare perfezione e completezza, perchè ha creato l' uomo imperfetto? Si, ok, ci ha fatti liberi, però imperfetti. Perchè ha creato chi vota Lega? Qualcosa non torna...
"elemento maschilista tipico della religione cristiana". Almeno lo dica lentamente, senza vergogna. Senza masticare le parole! La religione cristiana non è maschilista. E' parola di uguaglianza. (al minuto 19'.26)
Che pensatore sopravvalutato Agostino. La sofferenza spesso non c'entra nulla con gli uomini o con il presunto libero arbitrtio (che è un concetto molto discutibile, ma vabbè), ma ha spesso a che fare con cause naturali, come le malattie, sia genetiche che non, la natura, gli animali. Gli animali stessi sono un esempio perfetto di creature evidentemente prive di libero arbitrio, ma che nonostante ciò non fanno che uccidersi l'un l'altro.
Che cosa triste, Dio non è veramente buono, è costretto per sua natura ad essere bene, come il leone, il carnivoro, non può scegliere se mangiare o no la gazzella, quindi per la gazzella esso è cattivo perché l’ammazza, ma il leone non è veramente cattivo, è succube di se stesso, deve essere così.
Quindi Dio non è veramente buono perché non ha la scelta, è costretto per sua natura, e non avendo scelta non è nemmeno libero.
Sembra la storia comune di uomini con molto potere, hanno il controllo e il potere su tutto ciò che li circonda, su tutto quello che è percepito dal loro senso esterno, ma non hanno potere sul loro senso interno, sono sempre insoddisfatti, ma i fatti apparenti li rendono di successo, li costringono a pensarsi pieni di qualcosa.
Ma la verità è su quel qualcosa non hanno potere.
Dopo tutto prima di creare noi Dio non potava conoscere la psicoterapia, non essendoci tempo Dio non poteva nemmeno vedere le possibilità del futuro.
Il tempo nasce quando Dio inizia a crea.
assurdità fideistiche - religione sincretistica - gnostico plagiatore -
fred puccino ti riferisci a me o a S. Agostino?
@@MatteoSaudino Penso ad Agostino.