Ciao Elisa e Livio, sono una donna di 62 anni e sono Asperger, capisco che nei gruppi di "minoranze" non si stia bene, ho lasciato diversi gruppi di aspie perché avevano come scopo denigrare tutti i neurotipici, indipendentemente da quello che facevano. Più di tutto mi sento umana, poi neurodivergente ma vivo in mezzo agli altri, perciò ho ben chiare le parole di Livio!🎉🎉
si i famosi gruppi di disadattati che si dicono "aspieH" senza diagnosi fatta da specialisti per giustificare comodamente le loro carenze cognitive e soprattutto sociali
Noi mancini parliamo sempre tra di noi di quanto sono imbranati i destri. Scherzo. Comunque hai ragione, i gruppi di minoranze tendono a denigrare i cosiddetti normali (normale = più frequente) forse, passamelo, perché vorrebbero in realtà essere come gli altri, come i normali. Anche a me piacerebbe scrivere senza rischiare di passare con la mano sopra l'inchiostro fresco. Ogni diverso vorrebbe in cuor suo non esserlo. Senza offesa.
Raramente mi capita di ascoltare una tale tendenza all'analisi critica e una tale passione per il confronto dialettico. Si potrà anche essere in disaccordo con Livio su alcune cose (non parlo di me, perché io ho apprezzato in generale tutti i suoi ragionamenti), ma non si potrà e non si può non riconoscergli una grande onestà intellettuale, oltreché una certa finezza. Sono stati 42 minuti piacevolissimi: grazie Elisa, grazie Livio, intervista preziosa...
Puoi essere omosessuale, ecologista, femminista, ecc ma solo come vuole il main stream, altrimenti non vai più bene. Bravo Livio, hai colto lo spirito di questo tempo.
E sarebbe "solo" un ragazzo normale, con uno spirito critico, con idee proprie e scelte non da tutti condividmsibili, come ad esempio membri di casa pound, eppure ( c'è da mettere un eppure? ) è successa una cosa stupenda, c'è stata una conoscenza.
Le tematiche che affrontate in questo canale sono importantissime, per capire quanto sia radicata la manipolazione del pensiero, in modo da trasformare qualcosa di buono come il desiderio di dare pari dignità a tutti indipentemente dal sesso, nazionalità, religione ed orientamento sessuale o percezione di sè, in una polpetta avvelenata che porta divisioni, odio ed intolleranza. Grazie Elisa e grazie Livio.
Tutto ciò si cui parli è già garantito dalla costituzione! Non ci sarebbe bisogno di altro. Tra l'altro noi non punturati siamo più discriminati dei LGBT+🤣🤣🤣🤣
Diceva,vado a memoria, Coco Chanel:"il più grande atto di coraggio e pensar con la propria testa". Ecco il grande merito del lavoro di Elisa,provare a ragionare liberi da condizionamenti. Un caro saluto.
Sono d'accordo sulla demagogia e sulla creazione ad hoc di -fobie e discriminazioni che nella vita reale non ho mai incontrato. Purtroppo come genitore la mia naturale accettazione del diverso si trasforma in insofferenza e forte preoccupazione quando la comunità spinge la fluidità di genere e l'omosessualità nelle scuole e rispetto a i bambini. La sessualizzazione della società e Dell infanzia è quello che spinge le famiglie a diventare intolleranti.
@@zedtrekTe lo dico io che sono gay... Fino a qualche anno fa avevamo fatto dei "passi" per farci considerare persone come tutte le altre. Poi è arrivata questa maledetta teoria gender che ha fatto solo confusione, creato divisione, strumentalizzato anche ragazzi come me che vivono una vita normale. Io vengo spesso isolato perché sono contrario a questa pazzia che è la teoria gender...pensa come siamo messi in Italia...
Lo ha detto per 42 minuti! Ha detto che l'orientamento sessuale riguarda a sfera personale, che non si può catalogare politicamente, non si imporre il concetto di diversità del mondo americano e puritano a tutto il resto mondo. Può bastare?
Lo ha detto per 42 minuti! Ha detto che l'orientamento sessuale riguarda a sfera personale, che non si può catalogare politicamente, non si imporre il concetto di diversità del mondo americano e puritano a tutto il resto mondo. Può bastare?
Vorrei dire ad Elisa che la sessualitá é una cosa intima se puoi viverla da eterosessuale liberamente come lei,ma se ti cacciano di casa a 16 anni perché gay,allora la lotta "politica"serve.Affinche´ Livio possa dire, oggi ,che l´omofobia non esiste e le organizzazioni sono inutili,abbiamo lottato in passato,io sono vecchio.Peró attenzione a non dare le cose per scontate,perché gli spazi di libertá si possono restringere in occidente.
Mi permetto di farti una osservazione. Rimanendo nel tema della sessualità. Ma lo sai quante sedicenni sono state cacciate da casa perché incinte? Cosa voglio dirti? Che tutti, ripeto, tutti sanno che i genitori che cacciano i figli perché gay o perché incinte ecc sbagliano. Nessuno approva l'operato di questi genitori perché i figli vanno accolti. Come nessuno approva il genitore che impone gli studi o un particolare lavoro ecc. Ma tu hai mai visto il pride delle ragazze cacciate da casa? Non ne hanno bisogno perché hanno già il sostegno della società. La società i (a parte qualche deficiente) disapprova l'allontanamento di un figlio per qualsiasi motivo. Il fatto che la comunità LGBT lotti contro la società come se tutta la società condividesse le idee di certi genitori sta rendendo pesante e purtroppo "antipatico" le persone LGBT. Mi dispiace ovviamente. Ma come ha detto questo ragazzo l'aggressività preconcetta contro la tua nazione è sbagliata dato che in realtà sono poche le persone (magari solo un genitore) che non ti hanno capito. Siamo tutti diversi e tutti apparteniamo a qualche minoranza etnica, religiosa, di classe ecc. E dove vedi la differenza tra le persone? Tra chi ha imparato a distinguere che se qualcuno ti fa sentire male perché sei così (gay, di una certa regione, cristiano, ecc) non devi prendertela con l'universo mondo e chi non ci riesce purtroppo 😢
Allora criticare la propria comunità è lecito e anche sano e c'è ne sono di cose da criticare nella comunità queer, ci sono discriminazioni e pregiudizi e tutto quello che ha detto Ma sostenere da omosessuale che in Italia non c'è un problema di discriminazione, che i diritti non mancano e che il solo problema è la comunità stessa vuol dire non sapere in che mondo si vive Vota meloni? D'accordo può votare chi vuole, ha il diritto di avere tutte le idee di destra che vuole immigrazione economia lavoro etc, ma un gay che vota una donna che dice che il matrimonio egualitario non serve e le adozioni per i gay sono sbagliate vuol dire andare contro i tuoi stessi diritti, non riesco proprio a capire come una persona possa darsi la zappa sui piedi da sola in questo modo
Diciamo che a lui stanno bene le cose come sono ma lui parla solo per sé stesso tanti altri hanno esperienze diverse e la pensano in modo diverso. Io sono d'accordo con te sui punti che hai esposto che sono sgomenti più che validi .
daccordissimo. Non so perche’ l’algoritmo mi ha proposto questo canale, ma ho visto un paio di altri video, e mi sono reso conto che il canale ha un agenda chiaramente neoconservatrice. Tipo Patterson in Canada che fuorviava volontariamente una serie di provvedimenti antidiscriminatori per spingere un’agenda di destra.
@@mauromastrogiacomo4080 bho guarda questa ragazza si fa delle domande ed è giusto farsele, mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno con queste idee pur che i toni rimangano rispettosi Non è fuorviante, a volte rimane anche super partes limitandosi a raccontare fatti, altre invece si supera il limite come in questo video Ma porta un punto di vista interessante, è passata da essere a favore no matter what a fare distinzioni e a farsi domande sui rischi della modernità. Non c'è niente di male nell' essere prudenti con i cambiamenti sociali
@@lorenzopanarese9063 Giusto quello che dici. Ci sono forse alcuni eccessi nel discorso LGBT+, ma questi sono casi piuttosto limitati, di sicuro in Italia. Ci sono invece dei problemi enormi, tipo il fatto che i figli delle famiglie arcobaleno non sono tutelati propriamente, di cui non si parla. Come si puo' prestare cosi' tanta attenzione ad un paio di genitori che con troppa facilita' facilitano cure ormonali per i figli trans, e non chiedersi che tutele dovrebbero avere i nostri figli, che sono migliaia, nati in famiglie non tradizionali? ... poi a me piacciono le iperboli, ma paragonare il gay pride al sabato fascista era troppo anche per me!
Ma nessuno si chiede mai perché questa "ideologia" venga da un po' di anni spinta a tal punto da marginalizzare qualsiasi istanza in gruppi che storicamente dovrebbero collocarsi nella difesa dei diritti sociali ? In pratica si autodefinisce "progressista" e "di sinistra", ma di un progressismo e di una sinistra che nulla ha a che fare con il proprio ruolo storico. Con questo voglio dire: l'orientamento sessuale dovrebbe lambire la politica nel momento in cui questa diventi uno stigma e motivo di emarginazione sociale. Ma nel momento in cui la questione gender e quant'altro viene estremizzato e portato come un elefante dentro una cristalleria, non viene in dubbio che il posto che questa questione occupa non sia a discapito proprio di un argomento che la pseudosinistra non vuole e non "deve" più affrontare ? In pratica diventa organico a quello pseudoprogressismo d'oltreoceano assolutamente sterile e inoffensivo rispetto alle richieste di una maggior equità sociale. E' un palliativo.
Ma i diritti civili sono anche sociali,sono per i poveri.I ricchi possono comprarsi tutto,bambini,fine vita,aborti,privilegi,avvocati eccetera,ma lo si vuole capire?E poi basta con questo benaltrismo ogni volta che si parla di gay,si deve parlare dei diritti dei lavoratori,io me ne occupo,una cosa non esclude l´altra.
Concordo in pieno. La lotta di classe sostituita dalla lotta di genere, per ovvie ragioni capitalistiche..Al centro sinistra di certo non conviene remare contro il sistema di cui fa parte ...
@@ross5089 "I diritti civili attengono più alla libertà. I diritti sociali attengono più all'uguaglianza (ciò nondimeno creano libertà) e sono per il bene “comune” ". quindi capisci che chi parla SOLO di diritti civili (questo non significa che non siano importanti, accidenti!) esclude a priori quelli sociali o cmq li ritiene secondari dato che questi comprendono anche gli altri alla fine. però prova a pensare alla libertà (quello che attiene ai civili) e dimmi se conta o meno potersela permettere il più delle volte.
@@ross5089 ovvio che una cosa non esclude l'altra. perché la questione non è la preferenza o l'identità sessuale ma è la classe sociale la discriminante.
Grazie Elisa, si capisce l'alto livello critico e intellettuale di questo ragazzo, già se esordisce con concetti quali "archetipo" e "artificioso". Insomma, secondo i suoi compari che lo stigmatizzano, anche Pasolini sarebbe stato un "eteronormato"...
ogni singola lettera in quell' acronimo (lgbt) è una lotta a sé, accozzare tutto insieme non serve a niente, specialmente quando la lettera T tiene tutti indietro chiedendo di accettare cose decisamente più radicali. grazie per portare questi contenuti su youtube italia, ci servono divulgatori come te che fanno capire le cose semplicemente dicendole come stanno.
...sono d'accordissima su tutto! Anzi!.. e qui voglio essere volutamente provocatoria, il fatto che il movimento sia diventato un enorme contenitore in cui "buttare tutto quello che non è etero" porterà, temo, ad aggiungere a quella specie di codice fiscale che è diventata la Sigla la P di P&dofilia, la Z di Z0@filia e la N di N&crofilia. "Ma quelle sono PERVERSIONI sessuali!". Non è passato molto tempo da quando ela "normale" omosessualità era considerata una malattia e una perversione...quindi.. Inoltre, è qui rabbrividisco, esistono già persone che stanno cercando di far riconoscere la prima che ho citato come "orientamento sessuale" (almeno è quello che ho sentito...sarei più che contenta se qualcuno mi smentisse) Ripeto: È VOLUTAMENTE un esagerazione....
Il problema rimane comunque cercare di creare un dialogo con persone che partono da un'ideologia. Perché sono loro le persone da moderare, non ragazzi come Livio che esprimono la propria opinione argomentando e senza andare ad attaccare sul piano personale.
Senza le lotte della comunità, oggi questo ragazzo non potrebbe certo parlare così apertamente o andare in giro con il look che si è scelto. Da una parte lo capisco, anch'io trovo problematico l'uniformarsi sul modello americano, quello di dover etichettare tutto, creando decine di sottogruppi. Da un altro punto di vista trovo la sua posizione tipica di un certo snobbismo, che esiste nella "categoria", ne ho conosciuti molti di questi: -si sono gay, ma non mi mischio con questi, io sono diverso, sono unico e inimitabile, sono più intelligente- Se invece è davvero convinto, dovrebbe impegnarsi in prima persona e cercare dialetticamente di migliorare le posizioni che non gli piacciono. In questa intervista mi pare dimostri una certa superficialità-immaturità, molto autoreferente. Detto senza alcun intento offensivo.
Considero quest'intervista un'occasione sprecata. Mi sarebbe piaciuto molto ascoltare le parole di una persona appartenente alla comunità LGBT* con una coscienza critica e le competenze per parlare in maniera sistematica e puntuale delle problematiche interne alla comunità e invece mi trovo davanti a una persona che esprime unicamente le sue posizioni non scevre comunque di un' ideologia che nel suo caso, ipotizzo dalle sue parole, di stampo reazionario e cattolico. Come lui crede che sia leggittimo e fisiologico essere patriottici, ci sono altri a cui non piace essere considerati cittadini di serie B (perché è quello che siamo per il nostro Paese) e quindi patriottici non sono; per lui il Pride è una carnevalata, per altri no. Insomma, essere semplicemente gay non ti dà in automatico le competenze per trattare un argomento così complesso. Servono studi, approfondimenti, preparazione professionale cose che in lui, almeno in questa intervista non ha dimostrato di avere. La sua è solo un'opinione, che vale esattamente quanto la mia.
Non si capisce però perché io non farei parte della comunità lgbt visto che ci sono cresciuto. Nel video ho parlato di Mario Mieli e le sue tesi nel filone del marxismo dialettico e del materialismo storico. Quindi la tua analisi è sbagliata. Quello che io sostengo è basato anche sulle tesi in Elementi di Critica Omosessuale. Leggitelo. La differenza è che lui diceva queste cose prima che fossero avvenute completamente. Io le dico dopo. Mario Mieli sosteneva un movimento anti partitico e per il fine di una rivoluzione politica. Parla anche male del capitalismo e dei rischi della mercificazione, oltre che descrive negativamente l'esperienza del movimento americano augurandosi che in Italia si possa fare di meglio: cosa che non è avvenuta.
@@liviozambelli Mica ho detto che tu non fai parte della comunità, dico solo che parli di istanze niente affatto nuove per chi delle comunità fa parte, istanze che, tra l'altro, sono ideologiche e soggettive. Insomma la tua visione è legittima ma non genera riflessioni in chi queste tematiche le affronta e le vive tutti i giorni.
@@dottorcaligari7523 certo che sono ideologiche; la differenza è che io ne sono consapevole. La maggioranza della gente che dici tu vive dentro una dimensione del neoliberismo che essendo l'ideologia univoca si propone e pretende di essere l'unica possibile e sopratutto si tenta di presentare come giusta e naturale e quindi oggettiva. Certo che la mia posizione è ideologica e soggettiva e la mia testimonianza e critica serve proprio per confutare questa posizione. Per approfondire, non so se conosci il politologo Carlo Galli. Visto che mi dici che bisogna studiare.
@@dottorcaligari7523 ruclips.net/video/L1eFoRfAhVM/видео.html giustamente questo professore ha deciso di dedicarsi alla scrittura e di non partecipare nemmeno più alla politica perché ha capito che tanto non viene ascoltato da nessuno. come dice in questa citazione: la cosa piu importante è far passare l'idea che sia possibile una visione diversa. se mi dici che poi "la gente comune cosa se ne fa" è come dire "che se ne fa la gente della filosofia?" e allora che se ne fa la gente della politica? e allora che senso ha la democrazia? e allora che senso ha avuto la storia dell'occidente e cosa significa per noi? a quanto pare niente e per questo vige il nichilismo. per dire un'altra: essere occidentali non ha sempre coinciso con l'essere americanizzati e fino a prima dell'avvento dell'imperialismo americano nessuno in europa si sarebbe mai considerato occidentale nel modo in cui lo intendiamo noi oggi. infatti per colpa di questo ora stiamo facendo una guerra che non è nei nostri interessi: ma non solo quella.
Che l'omofobia non esista in talia è una grande mistificazione. È vero che bisogna prendere atto che la situazione sul piano storico sociale sia migliorata per quanto riguarda il fenomeno delle discriminazione verso le minoranze. Ma da qui a dire che l'omofobia in Italia non esista, è irrispettoso per tutte quelle persone che si sono ritrovate a vivere situazioni spiacevoli, come violenze verbali, o anche fisiche, che accadono. E il fatto che accadano a una minoranza delle persone gay, non è una giustificazione. Oltre a ciò condivido molte delle cose che ha detto l'ospite, come la chiusura mentale tipica di molti che si dicono appartenenti alla comunità LGBTQ+, in contrasto con il messaggio che loro stessi vogliono lanciare. Però ho notato una tendenza ad obiettare un pò forzatamente su qualsiasi fronte dell'argomento. Ho visto poca imparzialità e troppa tendenza alla critica (un esempio è il tema che ho trattato a inizio del commento) che a mio parere non è il massimo se si vuole intraprendere un discorso di disamina su un argomento.
ma infatti, che l'omofobia esista in Italia è un dato di fatto, non è qualcosa su cui avere un'opinione. Questi personaggi mi fanno lo stesso effetto delle ragazzine woke, zero capacità di analizzare la realtà staccandola dalle proprie ideologie, sia da una parte che dall'altra. Ci credo che non vedi l'omofobia se vivi in una delle città in cui si sta meglio in italia, vai in un paese in provincia e ne riparliamo. Capisco la critica all'ideologia woke, ma mi sembra ci sia sempre il pretesto di andare contro a qualsiasi cosa solo perché bisogna criticare tutto
C'è da dire che l'omofobia esiste in Italia anche perché chi picchia a sangue o anche a morte un omosessuale viene definito con lo stesso termine usato per un etero cis- che anche solo non empatizza o si rifiuta di venire incontro a un suo familiare/amico/conoscente con orientamento diverso dal suo, senza varie gradazioni di discriminazione (non si dice mai 10% omofobo o 94% o 37% omofobo, tutta l'erba un fascio)
@@raff9219 sì diciamo che sono forme di omofobia diverse, entrambe dannose ma in modi differenti. Poi appunto, c'è questo utilizzo indiscriminato dei termini omofobia, transfobia ecc., anche per cose che sono di poco conto come le cosiddette "microaggressioni" che non fanno altro che togliere significato a queste parole
@@raff9219 esiste gia'una legge che tutela...in caso di atti di questo tipo,esistono le aggravanti.Altrimenti dovremo fare una legge per ogni discriminazione... dobbiamo distinguere anche tutte le forme di bullismo?!e'lavoro del giudice.
@@alessiuxz5322 la legge mancino infatti andrebbe abrogata e serve una nuova legge,ma esiste gia'lo strumento per il resto che ha citato,che non ha nulla a che fare con la legge mancino,perche'se lei definisce diversita'un orientamento sessuale o altro,lo sta a sua volta gia'discriminando.
Ragazzo mio, da insegnante di filosofia e madre di una 18enne ti dico: sei fantastico. Critico, intelligente, chiaro hai centrato così tante questioni in poco tempo che posso solo dirti chapeau
OK, molto interessante... ma... Per prima cosa, il problema dell'OMOFOBIA sta nel fatto stesso di aver coniato la parola. Infatti la parola OMOFOBIA si riferisce a una EMOZIONE che viene sottoposta a una condanna giuridica, facendola diventare un REATO. Cosa a cui non aveva pensato neanche Orwell che si era fermato allo Psico-reato, quindi alla condanna giuridica di un pensiero volontario. Se il concetto fosse espresso attraverso la parola OMODISCRIMINAZIONE, si starebbe parlando di una AZIONE che costituirebbe un REATO, e allora tutti si troverebbero d'accordo. Ma è evidente così NON è stato. Seconda cosa... di Mario Mieli possiamo dire che ci dispiace molto per la sua vita difficile e la sua fine tragica e dubbia, ma non possiamo sicuramente eleggerlo a pensatore univoco dal momento che ha scritto frasi che denotano una confusione interiore evidente, che permane in altri artisti omosessuali molto noti, per esempio la seguente: «Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica. (…) La pederastia, invece “è una freccia di libidine scagliata verso il feto”». Una risposta sarebbe gradita. Prof Mario Caruselli
@@Verarm Sì, si tratta di un problema che esiste praticamente da sempre. Credo che in questo caso, la decisione netta, nella nostra società, di vietare qualsiasi rapporto sessuale di maggiorenni con minori, sia opportuna e positiva. Grazie per l'interesse mostrato.
Grazie Elisa e Livio per questa bellissima intervista. Mi ha fatto felice sapete? Vedo due giovani, belli e svegli, che ragionano e approfondiscono temi continuamente banalizzati e ridotti a slogan per deficienti. Insomma mi date speranza!
dopo un quarto d'ora di questo video, insospettito da certi scarti improvvisi nel discorso, mi sono fatto un giro su un (il?) profilo fb di questo Livio e ci ho trovato un mix di civetteria e sincretismo affettato e balengo che m'ha tolto ogni dubbio sull'utilità di arrivare alla fine di questo sproloquio.
Ho ascoltato attentamente questo ragazzo , è molto onesto intellettualmente, ha fatto un discorso molto giusto e sensato . Lui è un ragazzo che preferisce amare ragazzi del suo stesso sesso . Ma questo non vuol dire che per farlo deve essere un trans , deve seguire un' ideologia genderfluid o si deve vestire per forza da donna ,o altro . Lui è semplicemente gay . I gay sono sempre esistiti , come sono sempre esistite le lesbiche . Questa "" moda"" di dover appartenere per forza a una comunità queer , e sentirsi per forza ostracizzati da chi non è come loro , è semplicemente vittimismo da parte dei LGBTQ I A + . Mi è piaciuta anche la sua preparazione storico- politica . Ha spesso parlato di Mario Mieli , un avanguardia nel movimento gay , del quale gli attuali gender forse non ne conoscono nemmeno l' esistenza . Eli , grazie di questa intervista ad un ragazzo intelligente, che non parla di omofobia , anzi critica come omofobi gli stessi gender che insistono su questo termine per sentirsi al centro dell' attenzione. Congratulazioni Livio per le tue idee e per il tuo modo di fare e di essere ❤️😍🥰😘🤗🇮🇹
Mi sembra che semplicemente dica che l'essere gay è ovviamente un fattore determinante nella vida di una persona gay, ma che non può essere totalizzante, che non può diventare il fulcro attorno cui ruota la tua vita, altrimenti ti sei chiuso in un ghetto.
Pensare con la propria testa e mantenere vivo lo spirito critico, di questi tempi, è difficile ma fortunatamente non impossibile e questo ragazzo ne è la conferma. Credo che le ideologie gender, lgbt, ecc. siano dannose prima di tutto perl e stesse categorie che pretendono di rappresentare e persone come Livio giustamente non le accettano.
@@zedtrekè l’ideologia che ritiene che il genere e il sesso non esistano più, siamo tutti uguali e ognuno può decidere chi sia in qualunque momento a prescindere dalla biologia e dalle evidenze scientifiche, a seconda di come si sente intimamente. I liberal progressisti ti diranno che è un’invenzione delle destre e che in realtà non esiste un’ideologia gender, ma non è vero. Più che altro bisogna capire quanto questa ideologia sia giusta e basata sulla scienza e quanto invece per portare avanti una certa agenda propagandistica e di governo, sicuramente ci sono sia aspetti positivi che negativi. È importante capire a lungo termine se porta benefici e se è anche giusto che ci siano delle voci contrarie che parlino dei rischi senza essere delegittimate e demonizzate. Le persone transgender esistono e non si può far finta di niente ma allo stesso tempo ci sono ragazzini e ragazzine che magari con certi modelli potrebbero convincersi di avere un’altra identità di genere quando in realtà sono solo in crisi adolescenziale. E se fanno degli interventi chirurgici o altro di cui poi si pentono? È importante che ci siano psicologi e psichiatri formati molto bene da questo punto di vista e che non siano influenzati dalla propaganda, la scienza deve essere sempre al primo posto
ciao, io sono una ragazza trans attratta da altre ragazze, dico così perche non è sempre capito se dico lesbica. nonostante questa mia "situazione" non mi ritrovo per nulla affine alla "comunità LGBTQI+" anzi per molti versi vedo molto più odio all'interno della comunità che al di fuori.... (ragazze cis lesbiche che discriminano le trans lesbiche e ti chiedono perchè hai cambiato sesso se ti piacciono le donne, ragazzi omosessuali che si vestono da ragazze altrimenti non vengono considerati omesessuali; io ho rischiato molto a livello medico per sentirmi "ADEGUATA" alla mia percezione e non lo auguro a nessuno, vorrei una vita "normale" senza dire al modo chi ero e cosa ho nelle mutande, ma non perchè non voglia dirlo, ma perchè non deve essere un fattore discriminante (vi immaginate se alle persone cis chiedessero se sono cis) o ancora più assurdo a una ragazza in carne se sta apettando un bambino,.......
Cis- e Trans- non sono aggettivi ma prefissi pertanto trans-donna non è un tipo di donna conseguente non puoi essere lesbica. Cis- tra l'altro è offensivo perché riduce la donna ad un oggetto di cui puoi essere al qua o al di là. Se non vuoi essere rifiutato semplice lascia stare noi lesbiche, ci sono tante bisessuali a cui potresti piacere.
Alle lesbiche e agli uomini eterosessuali non piacciono gli uomini. Ai gay e alle donne eterosessuali non piacciono le donne. Se biologicamente sei un uomo non sei una lesbica, sei eterosessuale. Trovati una donna bisex e non rompere.
Mi sono sforzato fino alla fine di ascoltare questo ragazzo ma proprio non lo seguo, specialmente sul tema omofobia. Le esperienze personali non possono essere considerate rappresentative della realtà collettiva. Sentire affermazioni come 'secondo me in Italia non c'è omofobia' è per me estremamente problematico. Mi chiedo come si possa affrontare un argomento così delicato con tale leggerezza. Si parla di manipolazione, ma mi sembra che Livio stesso ne faccia uso. Mi rivolgo anche all'intervistatrice: sarebbe molto più rispettoso per gli ascoltatori analizzare e discutere dei dati concreti sul tema, piuttosto che basarsi esclusivamente su opinioni personali altrimenti il risultato sono mere chiacchiere da bar
Infatti lui vive a Milano che sicuramente è una società molto più aperta di un paese di provincia magari con mentalità semi medioevale. Poi magari è anche cresciuto in una famiglia che non ha problemi su questa tematiche ma non tutte le famiglie sono uguali e tanti ragazzi e ragazze omosessuali si trovano in situazioni tutt'altro che accoglienti
@@liv0003 Il fatto che il ragazzo venga da Milano non giustifica assolutamente nulla. Io frequento Milano ogni giorno per lavoro ma sopratutto per la mia vita sentimentale. Mi è capitato ormai non so piu' quante volte di essere aggredito verbalmente solo per aver tenuto in strada la mano del mio compagno, e parliamo di una mano ragazzi, nemmeno un bacio, una cazzarola di mano... il fatto che non abbia ancora "sperimentato" una aggressione fisica non vuol dire che allora vada tutto bene. Non andrà tutto bene fino a quando continueremo con questo giustificazionismo indecente che oggi si sta purtroppo facendo strada anche nella comunità queer, solo perchè percepiamo meno problemi rispetto al passato.
Grazie Livio per questa boccata di aria fresca :) Per me che sono donna-etero (e cis-dispregiativo secondo la suddetta comunità LGBT+) è difficile far capire ad altre donne mie coetanee (sempre etero e cis) che il Patriarcato non esiste e che gli uomini hanno una realtà molto simile a quella femminile, con problematiche altrettanto gravi ma complementari. E che i casi singoli di misoginia e maschilismo, non fanno la normalità e non fanno statistica. Ho provato a discutere anche sull'insensatezza di modificare la lingua italiana perchè sessista. Purtroppo ti ritrovi con una tremenda levata di scudi ideologica e altrettanto misogina (donne che odiano altre donne) e misandrica, per cui non è possibile discutere. "Le donne hanno problemi più gravi degli uomini, gli uomini gli stessi problemi non li hanno, gli uomini vivono nella bambagia, le donne sono discriminate e oppresse". Il risultato di questa ideologia è che sempre più persone si allontanano dal femminismo e si trovano sole e non ascoltate da nessuno, in una realtà che non gli appartiene e finiscono per non votare nessun partito, lasciando campo libero alle destre estreme. Io mi sento davvero disperata a volte. E non voglio essere nemica di nessuno, soprattutto non degli uomini della mia famiglia o dei miei amici.
@@alessiuxz5322 Se neghi altri dati di fatto , vivi in una campana di vetro bella. Posso assolutamente dirti che NON esiste veramente alcuno studio con risultati replicati fatto su grossi campioni che ti vengono a dire che, per esempio, i bambini maschi giocano a fare la lotta a causa della cultura oppressiva . Un'interpretazione veramente fuorviante e chi lo dice non sa nemmeno che criteri utilizza la ricerca per cercare di capire quanto il comportamento può essere influenzato dalla natura o dalla cultura. 1) Quanto precocemente si manifestano le differenze ? Più precocemente si manifestano, più è probabile che sia anche la biologia ad influenzare 2) La stessa differenza si è manifestata in altre culture? O in altri primati simili agli umani? E' semplicissimo: basta prendere un grosso campione di bambini di pochi mesi (molto prima che siano influenzati dai modelli) e metterli di fronte ai vari tipi di gioco. Tendenzialmente è vero che i bambini maschi sono più attratti da giochi come oggetti meccanici e le bambine da giochi con contenuto emotivo/relazionale (bambole, persone ecc...). Certe differenze si manifestano già al primo giorno di vita (ti consiglio il libro di un grande ricercatore: Simon Baron-Cohen THE ESSENTIAL DIFFERENCE). Sono esistiti diversi casi (oltre a quello che hai citato di Brenda) di bambini maschi evirati alla nascita e poi cresciuti come fossero bambine. Erano nati con difetti al pene chiamati ESTROFIA CLOACLAE. TUTTI giocavano a fare la lotta, preferivano giochi come oggetti e la maggior parte di loro rifiutò l'identità femminile che gli era stata assegnata alla nascita. Sono gli ormoni prenatali che influenzano certe tendenze (non il "patriarcato") Stranamente le bambine che nascono con una patologia chiamata iperplasia surrenale congenita (succede quando il feto femminile è esposto ad una quantità eccessiva di ormoni maschili: androgeni), sono più "maschiacce" e preferiscono giochi tipicamente maschili (camion, oggetti, macchinine ecc...). Simili differenze sono state trovate in OGNI cultura. Gli stessi primati che sono simili a noi (gorilla, scimpanzé, orango ecc.) hanno le stesse tendenze. Per il resto, se una sparuta minoranza di uomini riesce ad avere successo grazie alla loro competizione, mi importa poco. E' vero che nelle cariche dirigenziali, ancora oggi troviamo più uomini (sempre diverso rispetto a 100 anni fa). Per il resto , visto che dimentichi il fatto dei suicidi, delle incarcerazioni e di molte altre cose, è assolutamente assurdo ridurre il maschile ad un semplice aggettivo. La realtà è più complessa e , come ho detto, non è vero che le preferenze dei diversi tipi di giocattoli sono imposti da una cultura che continua a "complottare " , imponendo agli uomini di essere di successo e le donne sorridenti e accondiscendenti !
@@alessiuxz5322 E' da troppo tempo che sento dire puttanate sulla storiella del costrutto sociale (cosa completamente smentita con dati di fatto). Mi pare proprio che certe frange continuino a pensare che è il "patriarcato" a dire che gli uomini non possono giocare con le bambole. Scempiaggini assurde che non tengono minimamente conto di incontestabili dati di fatto. Forse adesso smetteremo di dire che se , per esempio, ci sono più ingegneri uomini la colpa sia da attribuire al "patriarcato" e non al fatto che mediamente le donne sono più interessate alle professioni orientate alle persone (lo si nota dal primo giorno di vita. Le bambine fissano sempre più a lungo i visi delle persone, mentre i bambini si concentrano maggiormente su oggetti meccanici) Si, è vero mediamente i gay e le lesbiche sono più gender non-conforming, ma non possiamo negare che certe frange femministe si ostinano a dire che uomini e donne sono solo esseri "Inculturati" Il tasso di depressione più diffuso fra le donne? Ma sicuramente e ciò deriva anche da predisposizioni diverse e non di certo a causa dell'oppressione femminile. La disparità salariale ha talmente tante cause che non puoi interpretarla solo adottando la solita visione. Dire che oggi (nel 2022) certe cause derivino solo dall'oppressione femminile, è fuorviante . Anche parlare di privilegio maschile come se stessimo ancora nelle società di qualche secolo fa è fuorviante. Le donne in posizioni di potere sono oggi MOLTO più numerose rispetto ad un tempo. Al massimo puoi dire che non c'è ancora un 50 e 50 e su questo sono d'accordo, ma da qui a parlare di privilegio maschile assoluto è la solita visione semplicistica. Un problema veramente sistemico è quando le stessi leggi permettono che si verifichino determinate cose e non certo perché ancora oggi nelle posizioni di potere sono un po' di meno le donne. Arrivare in certe posizioni, richiede una fortissima competizione che perfino pochi uomini riescono a reggere. Le cose sono molto più complesse e continuare ad avere la stessa visione dicotomica, non porta da nessuna parte. Se stessimo davvero in una società dove esiste il privilegio maschile assoluto, la donna PER LEGGE sarebbe subordinata al marito e PER LEGGE le sarebbe vietato qualsiasi accesso alla cariche dirigenziali (questo accade in molti paesi del Medio Oriente per esempio). Oggi si critica spesso un sistema che si sta indebolendo da decenni e gli eventi negativi che accadono ai due sessi non possono essere spiegati, facendo finta che la società moderna sia, più o meno la stessa, di un secolo fa. I problemi sociali funzionano come le patologie mediche : trovata una cura, ne saltano fuori delle altre.
@@alessiuxz5322 Nei paesi scandinavi, le differenze non si sono appiattite, anzi si sono estremizzate di gran lunga. Più rimuovi le influenze culturali, più quelle naturali riemergono in maniera più marcata. E' certamente giusto asserire che le differenze non sono generalizzabili in base alle predisposizioni o che sia scorretto parlare di un cervello completamente maschile o femminile, ma uno sviluppo una certa direzione c'è ed è innegabile. Gli esempi che ho fatto (bambini guerrieri con la vagina artificiale ),mostrano dati di fatto che , a seconda della biologia e dell'ambiente adatto, un uomo può anche essere Gengis Khan : guerriero, ipercompetitivo e sperperatore di patrimonio genetico. Vi sono eccome ragioni evolutive in questo e la competizione stimola il cambiamento. Smettiamola di demonizzare il passato perché senza tutto quello che hanno fatto i nostri avi, oggi non avremmo tute queste comodità. Gli pseudointellettuali odierni la devono veramente smettere di dire che il maschile e il femminile è un costrutto sociale . Detto questo, indubbiamente esistono donne ingegnere rispettabili e uomini che si danno alla cura, ma mediamente le donne sono e saranno sempre più interessate alle persone e sceglieranno mestieri orientati a questo. Le giovani generazioni (forse ci appartengo anche io ;) ) devono sapere solo questo e non debbono essere indottrinati a ideologie assurde. Se poi sono più vicini a forme di liberalismo che di autoritarismo, impareranno a giudicare i singoli individui in base ai loro meriti personali, ma non è semplice per diversi motivi. Ultimamente stanno emergendo alcune problematiche sociali preoccupanti : uomini solitari disfunzionali e deboli e donne più "sessuofobiche" delle loro madri . Come ho già detto, i problemi sociali funzionano come le patologie mediche : trovata una cura , ne saltano fuori delle altre. Certi fenomeni che ultimamente emergono NON possono essere spiegati dal fatto che ancora oggi esiste un sistema che negli ultimi decenni si è indebolito parecchio. A me pare che tutto questo si accompagni con il suicidio di un Occidente che ha voluto mandare a puttane tutto ciò che lo ha caratterizzato. Saremo tutti esseri sradicati e senza identità e forse è per questo che cominciano a scrivere articoli sui "papà cavallucci marini " (informati bene su chi sono). Mentre altre civiltà hanno ancora una forte identità (Cina, Russia , paesi islamici ecc..), noi sappiamo solo autoflagellarsi .
@@alessiuxz5322 Ma certo che individualmente troverai donne bravissime in meccanica e uomini bravissimi che si dedicano alla cura . Dico solo che mediamente è vero che gli uomini sono più attratti da determinate cose e le donne da altre. Non dirmi che non hai mai sentito nominare la storia dei costrutti perché basta andare su internet e trovare tantissimi articoli che ti dicono questo. Non possiamo negare che certe frange femministe asseriscono questo. Ma hai mai studiato il pensiero di Judith Butler? Ci sarebbe molto da dire. In tutti i casi, nel 2022 non è proprio corretto parlare di privilegio maschile. Le vere società a dominio maschile sono ben diverse. Se mi dici che ci possono essere alcuni retaggi in determinati ambienti, se ne può discutere, ma da qui a pensare che i mali dell'Occidente moderno derivino da un sistema che si sta indebolendo, non è corretto. Le nuove problematiche emergenti hanno ben altre cause. Tutto qui alla fine. Nei miei commenti non c'è nessuna allusione alla frase : "La donna può essere bravina in questo, ma non eccezionale".
@@alessiuxz5322 Purtroppo non sono alcuni esaltati, bensì intellettuali postmoderni che indottrinano molti studenti all'università. Ovviamente in Italia molto meno rispetto agli Usa, ma credimi che se nascono intellettuali dissidenti come Peterson, Gad Saad, Murray, Sam Harris, Pinker ecc.. non è sinonimo di reazionarismo. Ritengo il postmodernismo parecchio oscurantista e le politiche delle identità emblema di un tribalismo ripugnante.
Interessante il "passaggio" in cui tratta della differenziazione tra la cultura omosessuale italiana e quella americana. Non conoscevo questo dettaglio. Bravo Livio! ❤
@@zedtrek Se sei qua x aver la conferma a ciò che pensi il QI basso direi che è il tuo. So che non vi piace quando il vostro castello di carte scricchiola, ed è divertente leggere commenti come il tuo.Non ti scaldare 😘
@@zedtrek il QI indica la meda "intelligenza" logico matematica,si può anche essere dei miun habens ma saper vedere con chiarezza (non è sinonimo di ideologia ) la realtà che lo circonda. Stai sotto tutti commenti a provocare come farebbe un bambino stizzito che ha appena udito lesa maestá verso i suoi beniamini, Livio ha citato vari punti; questo ainoi è uno fra quelli😌
92 minuti di applausi per questo ragazzo! A guardarlo non avrei mai detto, ma bastano due minuti di ascolto per andare dritto fino alla fine col fiato sospeso. D'accordo al 100% con tutto quello che ha detto!
Come posso seguire Livio? Io da gay straniero sono secoli che la penso come lui! Ho vissuto le stesse cose, e siccome non ho filtri mi ha fatto sempre schifo e l’ho sempre detto quando non mi andava bene, Ormai ho smesso di frequentare Milano o le città , non mi sono mai sentito parte di quel movimento , sono stato sempre discriminato e ho perso la fiducia nelle relazioni, adesso sto cercando di andare a vivere in campagna, sono contento di sentire Livio, saluti da Bergamo! ❤
Livio, da posizione privilegiata, perché ha goduto del pieno sviluppo della sua persona, ora avrebbe il compito compassionevole di aiutare gli altri nel pieno sviluppo. Tanti infatti non hanno questo privilegio, che in realtà sarebbe un diritto costituzionale.
Nessuno è tenuto a fare a corcerossina agli altri, dopo i 18 anni siamo tutti adulti e vaccinati e ognuno si prende la proprio responsabilità, tra cui la propria crescita personale.
Puoi definire per posizione privilegiata? Insinui che non abbia mai subito problemi di discriminazione; se sí sulla base di cosa? Quello che dice e fá è esattamente adempiere a questo diritto Costituzionale. Chi da del "privilegiato" agli altri fa lo stesso? A volte, (troppe) non sembra ma lo spero.
@@_mac0_geeree_908 ho spiegato cosa intendo. Non abbia la coda di paglia. Ho spiegato che ha avuto il privilegio del pieno sviluppo della sua persona. Non tutti ne godono.
@@andrea7935 questa è una sua opinione. C' è chi opera nella società, in famiglia, nelle comunità, molto diversamente. Dipende dal percorso evolutivo di ognuno di noi.
QUANDO l'intelligenza e la Cultura vera non hanno colore, nazionalità, preferenza politica, ecc ecc. Complimenti alla tua normalità umana Livio. Da Bergamo un abbraccio ❤
Veramente interessante, a tratti provocatorio e ben venga! L'omofobia esiste nella misura di tanti altri malanni dell'ignoranza. Ho visto persone in grande difficoltà a trattare semplicemente con un sordomuto perché non abituate ad avvicinare qualcuno diverso da loro e in questo senso il pride con i suoi eccessi e la sua aggressività nei confronti di tutto ciò che è identificato come nemico non aiuta per niente ad aprire non tanto la mente ma il cuore verso chi come ha detto Livio è, prima di tutto, un essere umano come me. Grazie per quello che fa questo canale 👍
bravo Livio , oggi c'è una tale confusione.... in TV poi mostrano "la macchietta"... molta gente non sa che esistono un sacco di gay difficili da distinguere.
Complimenti ad entrambi per la coerenza e preparazione. I temi affrontati in questo modo fanno chiarezza e servono ai giovani per non disorientarsi e agli adulti per ritrovarsi...
Questa è una delle rare volte in cui mi trovo completamente d'accordo con qualcuno sul tema, sono felice che anche i ventenni abbiano iniziato a criticare questa pericolosa omologazione che viene dagli USA. Mi date speranza!
Buon giorno. Vi vogliono incasellare e su una cosa estremamente intima privata e personalissima. Se vi incasellano Vi controllano. Questo penso. Raggiungere libertà per poi finire dentro Una categoria
Anni fa pensavo che una certa deriva fosse diventata una moda, più che un'esigenza personale. Ora la vedo come una componente politica di decisa origine usa e, a ruota, uk. Una politica che sfrutta momenti critici, ma naturali, della crescita umana per un preciso scopo. E non posso che provare pena per chi ci casca...
Sono solo a metà ma...WOW! Che intervista! Complimenti Elisa per la qualità dei contenuti che porti e complimenti a Livio per la sua apertura mentale e la voglia di metterci la faccia e dire la propria opinione. Vi stimo entrambi!
Grande Livio... Sono d'accordo su tutto... Ho sempre pensato le stesse cose su questo pseudo movimento LGBT.... Sono contento di trovare conferma in una persona intelligente come te , che ha potuto constatare di persona
Bella intervista. Non conoscevo questo ragazzo.. Livio : ci tengo a dire che ho apprezzato molto la sua maturità e capacità di riflessione. Grazie per la tua testimonianza e per averci offerto questo spaccato di realtà... per cominciare a comprendere altri punti di vista.
Grazie per questa splendida chiaccherata e per tutto il lavoro fatto da Elisa su questo canale nello "srotolare" la gigantesca illusione dell'attivismo gender/queer. Ho conosciuto tanti Livio in giro che fuggono la comunità LGBTQIA+ i quali, semplicemente con l'esempio della propria vita e con scelte fatte con serietà e discernimento, sgretolano in un istante qualsiasi accenno di "paura del diverso" (leggasi omofobia).
Io ho avuto la fortuna di avere diversi contatti su IG con lui. E sin dal primo momento mi ha dato molto a cui riflettere, sia sui movimenti politici di matrice LGBT che io essendo saldamente etero non avevo compreso fino in fondo, che sull'antico Egitto, di cui Livio ne è un grande appassionato. Grazie di tutto Livio!
La parola Comunità descrive un gruppo omogeneo, coeso, che vive in un luogo separato e ristretto, con delle proprie regole condivise, con un leader. Perché viene applicata ad una o più categorie umane che non hanno queste caratteristiche?
Sono un eterosessuale e devo inchinarmi e letteralmente genuflettermi di fronte alla lucidità, intelligenza, senso critico, capacità di analisi e acume di Livio (credo si chiami così la persona intervistata nel video).
Da lsb 59 enne condivido appieno l analisi di questo ragazzo sulla cd comunità LGBT che è mossa da molta ideologia e tutto fuorché il desiderio di reale integrazione. Diciamo che dal punto di vista di una come me che ha sempre combattuto il concetto di diversità riferito alle preferenze sessuali, questa comunità sta facendo un danno enorme al processo di integrazione che perseguo da una vita. C'è proprio da parte loro un desiderio di essere diversi, di sentirsi migliori e di rappresentare una sorta di élite culturale. Predicano i diritti civili e stanno portando avanti un progetto che vuole imporre, di fatto, l'ideologia di pochi all intera società.
E aggiungo una cosa al commento precedente. Quando parlate della spersonalizzazione e deumanizzazione del "nemico", mi ricordate le osservazioni dello storico Norman Cohn (nel libro "I demoni dentro") in cui parla di questo bias umano. Che si applichi ai cristiani dei primi secoli, delle streghe dell'età moderna o del comunismo nel periodo maccartista, chi vuole demolire il nemico (fisicamente o ideologicamente) lo dipinge come non-umano.
La comunità gay, intendo quella maschile è molto discriminatoria.. soprattutto per quanto riguarda l'aspetto esteriore. Si interessano molto alla bellezza fisica e sono super promiscui sessualmente. Purtroppo sono rarissimi le esperienze positive che ho avuto con loro. Magari non esistono neanche.
Veramente, veramente interessante il modo di affrontare le questioni di Livio. Intelligente e con una notevole capacità critica. Servono persone così per dialogare.
Ti comprendo! Anche io sono considerata bigotta semplicemente perché vorrei un po’ di rispetto delle regole nella mia città. E poi ovviamente per il mio punto di vista sul mondo lgbt
Grazie. Mi rincuora sapere che in questa società esistono ancora persone intelligenti, disposte a ragionare. La massa preferisce reagire a pelle, d’istinto. Documentarsi e ragionare richiede impegno e tempo che non va più di moda spendere in questo.
È difficile essere se stessi, difendere il diritto di essere unico, perché è un continuo scivolare fuori dalle gabbie in cui quotidianamente veniamo messi. È divertente vedere come le gabbie cambino di giorno in giorno, man mano che gli altri ci capiscono meglio. Ma sempre gabbie rimangono. Come se l'essere umano fuori da una gabbia fosse pericoloso e solo nel momento in cui credono di aver trovato l'antidoto viene lasciato libero. .
Perché che ci piaccia o no gli esseri umani sono animali sociali ed abbiamo bisogno ( almeno la stragrande maggioranza delle persone) di una comunità o gruppo di persone con cui condividere la vita e di cui sentirci parte, utili ed anche apprezzati. È un sentimento tipicamente umano che condividiamo anche con altri mammiferi anche se in forme più "primitive" e meno complesse della nostra.
Secondo me chi fa parte di questo movimento ha un contrasto dentro se stesso che non riesce ad accogliere e gestire e ,non sopportando tutta questa tensione interiore, ha bisogno di proiettare fuori di se creando appunto una serie di illusorie situazioni di " omofobia" , odio interno verso se stessi proiettato fuori di se . Se solo riuscissero a scorgerlo sarebbe lo spiraglio per un graduale cambiamento . Fortuna esistono persone come voi ! Intelligenti ed obbiettive , grazie davvero del vostro prezioso contributo e della vostra chiarezza ! Un abbraccio
Ciao Elisa e Livio, sono una donna di 62 anni e sono Asperger, capisco che nei gruppi di "minoranze" non si stia bene, ho lasciato diversi gruppi di aspie perché avevano come scopo denigrare tutti i neurotipici, indipendentemente da quello che facevano.
Più di tutto mi sento umana, poi neurodivergente ma vivo in mezzo agli altri, perciò ho ben chiare le parole di Livio!🎉🎉
Vero, ho una amica aspie che ogni tanto pecca un po' in questo senso.
si i famosi gruppi di disadattati che si dicono "aspieH" senza diagnosi fatta da specialisti per giustificare comodamente le loro carenze cognitive e soprattutto sociali
Noi mancini parliamo sempre tra di noi di quanto sono imbranati i destri. Scherzo. Comunque hai ragione, i gruppi di minoranze tendono a denigrare i cosiddetti normali (normale = più frequente) forse, passamelo, perché vorrebbero in realtà essere come gli altri, come i normali. Anche a me piacerebbe scrivere senza rischiare di passare con la mano sopra l'inchiostro fresco. Ogni diverso vorrebbe in cuor suo non esserlo. Senza offesa.
Raramente mi capita di ascoltare una tale tendenza all'analisi critica e una tale passione per il confronto dialettico. Si potrà anche essere in disaccordo con Livio su alcune cose (non parlo di me, perché io ho apprezzato in generale tutti i suoi ragionamenti), ma non si potrà e non si può non riconoscergli una grande onestà intellettuale, oltreché una certa finezza. Sono stati 42 minuti piacevolissimi: grazie Elisa, grazie Livio, intervista preziosa...
Puoi essere omosessuale, ecologista, femminista, ecc ma solo come vuole il main stream, altrimenti non vai più bene. Bravo Livio, hai colto lo spirito di questo tempo.
Questo ragazzo meraviglioso meriterebbe un premio per la lucidità del suo contributo.
E sarebbe "solo" un ragazzo normale, con uno spirito critico, con idee proprie e scelte non da tutti condividmsibili, come ad esempio membri di casa pound, eppure ( c'è da mettere un eppure? ) è successa una cosa stupenda, c'è stata una conoscenza.
Le tematiche che affrontate in questo canale sono importantissime, per capire quanto sia radicata la manipolazione del pensiero, in modo da trasformare qualcosa di buono come il desiderio di dare pari dignità a tutti indipentemente dal sesso, nazionalità, religione ed orientamento sessuale o percezione di sè, in una polpetta avvelenata che porta divisioni, odio ed intolleranza. Grazie Elisa e grazie Livio.
Tutto ciò si cui parli è già garantito dalla costituzione! Non ci sarebbe bisogno di altro. Tra l'altro noi non punturati siamo più discriminati dei LGBT+🤣🤣🤣🤣
se poi sei gay e non vaccinato ….😅
Ottima considerazione.
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire come stanno le cose veramente! Complimenti a questo ragazzo .
Molti amici e amiche omosessuali mi hanno espresso la medesima posizione su questo. Condivido in pieno. Grazie per l'analisi.
Diceva,vado a memoria, Coco Chanel:"il più grande atto di coraggio e pensar con la propria testa".
Ecco il grande merito del lavoro di Elisa,provare a ragionare liberi da condizionamenti.
Un caro saluto.
cristosanto quanto sono d'accordo con questo ragazzo!
Su che cosa sei d'accordo?
@@zedtrek su cosa vuoi litigare?
Sono d'accordo sulla demagogia e sulla creazione ad hoc di -fobie e discriminazioni che nella vita reale non ho mai incontrato. Purtroppo come genitore la mia naturale accettazione del diverso si trasforma in insofferenza e forte preoccupazione quando la comunità spinge la fluidità di genere e l'omosessualità nelle scuole e rispetto a i bambini. La sessualizzazione della società e Dell infanzia è quello che spinge le famiglie a diventare intolleranti.
Scusate una domanda. Ma chi sono i “loro” che avete citato 200 volte?
Finalmente un gay che ha capito la strumentalizzazione e l'assurdità del movimento ltgbt , una persona reale
Infatti, bravissimo lui
Cosa avrebbe capito in concreto?
@@zedtrekTe lo dico io che sono gay... Fino a qualche anno fa avevamo fatto dei "passi" per farci considerare persone come tutte le altre. Poi è arrivata questa maledetta teoria gender che ha fatto solo confusione, creato divisione, strumentalizzato anche ragazzi come me che vivono una vita normale. Io vengo spesso isolato perché sono contrario a questa pazzia che è la teoria gender...pensa come siamo messi in Italia...
Lo ha detto per 42 minuti! Ha detto che l'orientamento sessuale riguarda a sfera personale, che non si può catalogare politicamente, non si imporre il concetto di diversità del mondo americano e puritano a tutto il resto mondo. Può bastare?
Lo ha detto per 42 minuti! Ha detto che l'orientamento sessuale riguarda a sfera personale, che non si può catalogare politicamente, non si imporre il concetto di diversità del mondo americano e puritano a tutto il resto mondo. Può bastare?
Livio ha centrato il punto! Come dicono gli americani: ha sputato fatti!
Based!
Vorrei dire ad Elisa che la sessualitá é una cosa intima se puoi viverla da eterosessuale liberamente come lei,ma se ti cacciano di casa a 16 anni perché gay,allora la lotta "politica"serve.Affinche´ Livio possa dire, oggi ,che l´omofobia non esiste e le organizzazioni sono inutili,abbiamo lottato in passato,io sono vecchio.Peró attenzione a non dare le cose per scontate,perché gli spazi di libertá si possono restringere in occidente.
@@domenicoquadu4502 💖💖💖💖💖💖💖
Conosco gente cacciata di casa. E a volte non sempre perché erano figli di cattivi genitori...Ci possono essere anche delle brutte persone gay o no?
Mi permetto di farti una osservazione. Rimanendo nel tema della sessualità. Ma lo sai quante sedicenni sono state cacciate da casa perché incinte? Cosa voglio dirti? Che tutti, ripeto, tutti sanno che i genitori che cacciano i figli perché gay o perché incinte ecc sbagliano. Nessuno approva l'operato di questi genitori perché i figli vanno accolti. Come nessuno approva il genitore che impone gli studi o un particolare lavoro ecc. Ma tu hai mai visto il pride delle ragazze cacciate da casa? Non ne hanno bisogno perché hanno già il sostegno della società. La società i (a parte qualche deficiente) disapprova l'allontanamento di un figlio per qualsiasi motivo. Il fatto che la comunità LGBT lotti contro la società come se tutta la società condividesse le idee di certi genitori sta rendendo pesante e purtroppo "antipatico" le persone LGBT. Mi dispiace ovviamente. Ma come ha detto questo ragazzo l'aggressività preconcetta contro la tua nazione è sbagliata dato che in realtà sono poche le persone (magari solo un genitore) che non ti hanno capito. Siamo tutti diversi e tutti apparteniamo a qualche minoranza etnica, religiosa, di classe ecc. E dove vedi la differenza tra le persone? Tra chi ha imparato a distinguere che se qualcuno ti fa sentire male perché sei così (gay, di una certa regione, cristiano, ecc) non devi prendertela con l'universo mondo e chi non ci riesce purtroppo 😢
@@redocherici7740ah. Ok. Quindi tutti i gay e trangender cacciati di casa erano brutte persone. Diobuono se siete in malafede!
E io ti dico che questo LGBTismo di merda sponzsorizzato dagli ebrei è una cosa pericolosa ! !
Allora criticare la propria comunità è lecito e anche sano e c'è ne sono di cose da criticare nella comunità queer, ci sono discriminazioni e pregiudizi e tutto quello che ha detto
Ma sostenere da omosessuale che in Italia non c'è un problema di discriminazione, che i diritti non mancano e che il solo problema è la comunità stessa vuol dire non sapere in che mondo si vive
Vota meloni? D'accordo può votare chi vuole, ha il diritto di avere tutte le idee di destra che vuole immigrazione economia lavoro etc, ma un gay che vota una donna che dice che il matrimonio egualitario non serve e le adozioni per i gay sono sbagliate vuol dire andare contro i tuoi stessi diritti, non riesco proprio a capire come una persona possa darsi la zappa sui piedi da sola in questo modo
Diciamo che a lui stanno bene le cose come sono ma lui parla solo per sé stesso tanti altri hanno esperienze diverse e la pensano in modo diverso. Io sono d'accordo con te sui punti che hai esposto che sono sgomenti più che validi .
daccordissimo. Non so perche’ l’algoritmo mi ha proposto questo canale, ma ho visto un paio di altri video, e mi sono reso conto che il canale ha un agenda chiaramente neoconservatrice. Tipo Patterson in Canada che fuorviava volontariamente una serie di provvedimenti antidiscriminatori per spingere un’agenda di destra.
@@mauromastrogiacomo4080 bho guarda questa ragazza si fa delle domande ed è giusto farsele, mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno con queste idee pur che i toni rimangano rispettosi
Non è fuorviante, a volte rimane anche super partes limitandosi a raccontare fatti, altre invece si supera il limite come in questo video
Ma porta un punto di vista interessante, è passata da essere a favore no matter what a fare distinzioni e a farsi domande sui rischi della modernità. Non c'è niente di male nell' essere prudenti con i cambiamenti sociali
@@lorenzopanarese9063 Giusto quello che dici. Ci sono forse alcuni eccessi nel discorso LGBT+, ma questi sono casi piuttosto limitati, di sicuro in Italia. Ci sono invece dei problemi enormi, tipo il fatto che i figli delle famiglie arcobaleno non sono tutelati propriamente, di cui non si parla. Come si puo' prestare cosi' tanta attenzione ad un paio di genitori che con troppa facilita' facilitano cure ormonali per i figli trans, e non chiedersi che tutele dovrebbero avere i nostri figli, che sono migliaia, nati in famiglie non tradizionali? ... poi a me piacciono le iperboli, ma paragonare il gay pride al sabato fascista era troppo anche per me!
Questo video è una perla, questo ragazzo ha le idee chiarissime e ha tantissimo coraggio e intelligenza! Spero in un altro video con lui!
A me sembra un ragazzo con tanti problemi.
Ma nessuno si chiede mai perché questa "ideologia" venga da un po' di anni spinta a tal punto da marginalizzare qualsiasi istanza in gruppi che storicamente dovrebbero collocarsi nella difesa dei diritti sociali ? In pratica si autodefinisce "progressista" e "di sinistra", ma di un progressismo e di una sinistra che nulla ha a che fare con il proprio ruolo storico.
Con questo voglio dire: l'orientamento sessuale dovrebbe lambire la politica nel momento in cui questa diventi uno stigma e motivo di emarginazione sociale. Ma nel momento in cui la questione gender e quant'altro viene estremizzato e portato come un elefante dentro una cristalleria, non viene in dubbio che il posto che questa questione occupa non sia a discapito proprio di un argomento che la pseudosinistra non vuole e non "deve" più affrontare ? In pratica diventa organico a quello pseudoprogressismo d'oltreoceano assolutamente sterile e inoffensivo rispetto alle richieste di una maggior equità sociale. E' un palliativo.
Ma i diritti civili sono anche sociali,sono per i poveri.I ricchi possono comprarsi tutto,bambini,fine vita,aborti,privilegi,avvocati eccetera,ma lo si vuole capire?E poi basta con questo benaltrismo ogni volta che si parla di gay,si deve parlare dei diritti dei lavoratori,io me ne occupo,una cosa non esclude l´altra.
Concordo in pieno. La lotta di classe sostituita dalla lotta di genere, per ovvie ragioni capitalistiche..Al centro sinistra di certo non conviene remare contro il sistema di cui fa parte ...
@@ross5089 "I diritti civili attengono più alla libertà. I diritti sociali attengono più all'uguaglianza (ciò nondimeno creano libertà) e sono per il bene “comune” ". quindi capisci che chi parla SOLO di diritti civili (questo non significa che non siano importanti, accidenti!) esclude a priori quelli sociali o cmq li ritiene secondari dato che questi comprendono anche gli altri alla fine. però prova a pensare alla libertà (quello che attiene ai civili) e dimmi se conta o meno potersela permettere il più delle volte.
@@ross5089 ovvio che una cosa non esclude l'altra. perché la questione non è la preferenza o l'identità sessuale ma è la classe sociale la discriminante.
Grazie Elisa, si capisce l'alto livello critico e intellettuale di questo ragazzo, già se esordisce con concetti quali "archetipo" e "artificioso". Insomma, secondo i suoi compari che lo stigmatizzano, anche Pasolini sarebbe stato un "eteronormato"...
ogni singola lettera in quell' acronimo (lgbt) è una lotta a sé, accozzare tutto insieme non serve a niente, specialmente quando la lettera T tiene tutti indietro chiedendo di accettare cose decisamente più radicali.
grazie per portare questi contenuti su youtube italia, ci servono divulgatori come te che fanno capire le cose semplicemente dicendole come stanno.
...sono d'accordissima su tutto!
Anzi!.. e qui voglio essere volutamente provocatoria, il fatto che il movimento sia diventato un enorme contenitore in cui "buttare tutto quello che non è etero" porterà, temo, ad aggiungere a quella specie di codice fiscale che è diventata la Sigla la P di P&dofilia, la Z di Z0@filia e la N di N&crofilia.
"Ma quelle sono PERVERSIONI sessuali!".
Non è passato molto tempo da quando ela "normale" omosessualità era considerata una malattia e una perversione...quindi..
Inoltre, è qui rabbrividisco, esistono già persone che stanno cercando di far riconoscere la prima che ho citato come "orientamento sessuale" (almeno è quello che ho sentito...sarei più che contenta se qualcuno mi smentisse)
Ripeto: È VOLUTAMENTE un esagerazione....
Il problema rimane comunque cercare di creare un dialogo con persone che partono da un'ideologia. Perché sono loro le persone da moderare, non ragazzi come Livio che esprimono la propria opinione argomentando e senza andare ad attaccare sul piano personale.
Senza le lotte della comunità, oggi questo ragazzo non potrebbe certo parlare così apertamente o andare in giro con il look che si è scelto. Da una parte lo capisco, anch'io trovo problematico l'uniformarsi sul modello americano, quello di dover etichettare tutto, creando decine di sottogruppi. Da un altro punto di vista trovo la sua posizione tipica di un certo snobbismo, che esiste nella "categoria", ne ho conosciuti molti di questi: -si sono gay, ma non mi mischio con questi, io sono diverso, sono unico e inimitabile, sono più intelligente- Se invece è davvero convinto, dovrebbe impegnarsi in prima persona e cercare dialetticamente di migliorare le posizioni che non gli piacciono. In questa intervista mi pare dimostri una certa superficialità-immaturità, molto autoreferente. Detto senza alcun intento offensivo.
Concordo con ogni singola parola. Non basta essere intelligenti e possedere una valida retorica per avere ragione.
mi sembra il tipico gay radical chic, cioè la peggior specie. Gente che si veste molto cool e che è depositaria della verità assoluta...
Ottimo contenuto. Tanti spunti di riflessione interessanti. È importante far emergere queste discrepanze all'interno della nostra comunità.
persone, siamo tuttI personE
Persona consapevole. Cosa rara. Complimenti.
Io ero un maschio ora mi sento una donna lesbica. Posso continuare ad avere relazioni con donne pur usufruendo del medesimo bagno e spogliatoio? 🤔
L' onorevole Zan se ne sta occupando. Chiedilo a lui
Facciamo prima a non dividere più i bagni e non se ne parli più
Considero quest'intervista un'occasione sprecata. Mi sarebbe piaciuto molto ascoltare le parole di una persona appartenente alla comunità LGBT* con una coscienza critica e le competenze per parlare in maniera sistematica e puntuale delle problematiche interne alla comunità e invece mi trovo davanti a una persona che esprime unicamente le sue posizioni non scevre comunque di un' ideologia che nel suo caso, ipotizzo dalle sue parole, di stampo reazionario e cattolico. Come lui crede che sia leggittimo e fisiologico essere patriottici, ci sono altri a cui non piace essere considerati cittadini di serie B (perché è quello che siamo per il nostro Paese) e quindi patriottici non sono; per lui il Pride è una carnevalata, per altri no. Insomma, essere semplicemente gay non ti dà in automatico le competenze per trattare un argomento così complesso. Servono studi, approfondimenti, preparazione professionale cose che in lui, almeno in questa intervista non ha dimostrato di avere. La sua è solo un'opinione, che vale esattamente quanto la mia.
Certo, ed è un'opinione che - proprio per la sua rarità a livello divulgativo - merita di essere ascoltata. Poi ovviamente si è liberi di dissentire.
Non si capisce però perché io non farei parte della comunità lgbt visto che ci sono cresciuto.
Nel video ho parlato di Mario Mieli e le sue tesi nel filone del marxismo dialettico e del materialismo storico.
Quindi la tua analisi è sbagliata.
Quello che io sostengo è basato anche sulle tesi in Elementi di Critica Omosessuale. Leggitelo.
La differenza è che lui diceva queste cose prima che fossero avvenute completamente.
Io le dico dopo.
Mario Mieli sosteneva un movimento anti partitico e per il fine di una rivoluzione politica.
Parla anche male del capitalismo e dei rischi della mercificazione, oltre che descrive negativamente l'esperienza del movimento americano augurandosi che in Italia si possa fare di meglio: cosa che non è avvenuta.
@@liviozambelli Mica ho detto che tu non fai parte della comunità, dico solo che parli di istanze niente affatto nuove per chi delle comunità fa parte, istanze che, tra l'altro, sono ideologiche e soggettive. Insomma la tua visione è legittima ma non genera riflessioni in chi queste tematiche le affronta e le vive tutti i giorni.
@@dottorcaligari7523 certo che sono ideologiche; la differenza è che io ne sono consapevole.
La maggioranza della gente che dici tu vive dentro una dimensione del neoliberismo che essendo l'ideologia univoca si propone e pretende di essere l'unica possibile e sopratutto si tenta di presentare come giusta e naturale e quindi oggettiva.
Certo che la mia posizione è ideologica e soggettiva e la mia testimonianza e critica serve proprio per confutare questa posizione.
Per approfondire, non so se conosci il politologo Carlo Galli.
Visto che mi dici che bisogna studiare.
@@dottorcaligari7523
ruclips.net/video/L1eFoRfAhVM/видео.html
giustamente questo professore ha deciso di dedicarsi alla scrittura e di non partecipare nemmeno più alla politica perché ha capito che tanto non viene ascoltato da nessuno.
come dice in questa citazione: la cosa piu importante è far passare l'idea che sia possibile una visione diversa.
se mi dici che poi "la gente comune cosa se ne fa" è come dire "che se ne fa la gente della filosofia?" e allora che se ne fa la gente della politica? e allora che senso ha la democrazia? e allora che senso ha avuto la storia dell'occidente e cosa significa per noi? a quanto pare niente e per questo vige il nichilismo.
per dire un'altra: essere occidentali non ha sempre coinciso con l'essere americanizzati e fino a prima dell'avvento dell'imperialismo americano nessuno in europa si sarebbe mai considerato occidentale nel modo in cui lo intendiamo noi oggi.
infatti per colpa di questo ora stiamo facendo una guerra che non è nei nostri interessi: ma non solo quella.
Che l'omofobia non esista in talia è una grande mistificazione. È vero che bisogna prendere atto che la situazione sul piano storico sociale sia migliorata per quanto riguarda il fenomeno delle discriminazione verso le minoranze. Ma da qui a dire che l'omofobia in Italia non esista, è irrispettoso per tutte quelle persone che si sono ritrovate a vivere situazioni spiacevoli, come violenze verbali, o anche fisiche, che accadono. E il fatto che accadano a una minoranza delle persone gay, non è una giustificazione. Oltre a ciò condivido molte delle cose che ha detto l'ospite, come la chiusura mentale tipica di molti che si dicono appartenenti alla comunità LGBTQ+, in contrasto con il messaggio che loro stessi vogliono lanciare. Però ho notato una tendenza ad obiettare un pò forzatamente su qualsiasi fronte dell'argomento. Ho visto poca imparzialità e troppa tendenza alla critica (un esempio è il tema che ho trattato a inizio del commento) che a mio parere non è il massimo se si vuole intraprendere un discorso di disamina su un argomento.
ma infatti, che l'omofobia esista in Italia è un dato di fatto, non è qualcosa su cui avere un'opinione. Questi personaggi mi fanno lo stesso effetto delle ragazzine woke, zero capacità di analizzare la realtà staccandola dalle proprie ideologie, sia da una parte che dall'altra. Ci credo che non vedi l'omofobia se vivi in una delle città in cui si sta meglio in italia, vai in un paese in provincia e ne riparliamo. Capisco la critica all'ideologia woke, ma mi sembra ci sia sempre il pretesto di andare contro a qualsiasi cosa solo perché bisogna criticare tutto
C'è da dire che l'omofobia esiste in Italia anche perché chi picchia a sangue o anche a morte un omosessuale viene definito con lo stesso termine usato per un etero cis- che anche solo non empatizza o si rifiuta di venire incontro a un suo familiare/amico/conoscente con orientamento diverso dal suo, senza varie gradazioni di discriminazione (non si dice mai 10% omofobo o 94% o 37% omofobo, tutta l'erba un fascio)
@@raff9219 sì diciamo che sono forme di omofobia diverse, entrambe dannose ma in modi differenti. Poi appunto, c'è questo utilizzo indiscriminato dei termini omofobia, transfobia ecc., anche per cose che sono di poco conto come le cosiddette "microaggressioni" che non fanno altro che togliere significato a queste parole
@@raff9219 esiste gia'una legge che tutela...in caso di atti di questo tipo,esistono le aggravanti.Altrimenti dovremo fare una legge per ogni discriminazione...
dobbiamo distinguere anche tutte le forme di bullismo?!e'lavoro del giudice.
@@alessiuxz5322 la legge mancino infatti andrebbe abrogata e serve una nuova legge,ma esiste gia'lo strumento per il resto che ha citato,che non ha nulla a che fare con la legge mancino,perche'se lei definisce diversita'un orientamento sessuale o altro,lo sta a sua volta gia'discriminando.
Ragazzo mio, da insegnante di filosofia e madre di una 18enne ti dico: sei fantastico. Critico, intelligente, chiaro hai centrato così tante questioni in poco tempo che posso solo dirti chapeau
Il caro Livio ha fatto un'analisi obiettiva, forse perché è un adulto, e non manipolato.
OK, molto interessante... ma... Per prima cosa, il problema dell'OMOFOBIA sta nel fatto stesso di aver coniato la parola. Infatti la parola OMOFOBIA si riferisce a una EMOZIONE che viene sottoposta a una condanna giuridica, facendola diventare un REATO. Cosa a cui non aveva pensato neanche Orwell che si era fermato allo Psico-reato, quindi alla condanna giuridica di un pensiero volontario. Se il concetto fosse espresso attraverso la parola OMODISCRIMINAZIONE, si starebbe parlando di una AZIONE che costituirebbe un REATO, e allora tutti si troverebbero d'accordo. Ma è evidente così NON è stato. Seconda cosa... di Mario Mieli possiamo dire che ci dispiace molto per la sua vita difficile e la sua fine tragica e dubbia, ma non possiamo sicuramente eleggerlo a pensatore univoco dal momento che ha scritto frasi che denotano una confusione interiore evidente, che permane in altri artisti omosessuali molto noti, per esempio la seguente: «Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica. (…) La pederastia, invece “è una freccia di libidine scagliata verso il feto”». Una risposta sarebbe gradita. Prof Mario Caruselli
Pesante questa frase, mi ricorda la filofia di Rodolfo Fiesoli e tutto cio che ne è derivato al Forteto. Mi vengono i brividi…
@@Verarm Sì, si tratta di un problema che esiste praticamente da sempre. Credo che in questo caso, la decisione netta, nella nostra società, di vietare qualsiasi rapporto sessuale di maggiorenni con minori, sia opportuna e positiva. Grazie per l'interesse mostrato.
@@mariocaruselli sono d’accordo
Grazie Elisa e Livio per questa bellissima intervista. Mi ha fatto felice sapete? Vedo due giovani, belli e svegli, che ragionano e approfondiscono temi continuamente banalizzati e ridotti a slogan per deficienti. Insomma mi date speranza!
sì vabbè, facile parlare così quando vivi in una città come Milano, sto ragazzo vive in una torre d'avorio
dopo un quarto d'ora di questo video, insospettito da certi scarti improvvisi nel discorso, mi sono fatto un giro su un (il?) profilo fb di questo Livio e ci ho trovato un mix di civetteria e sincretismo affettato e balengo che m'ha tolto ogni dubbio sull'utilità di arrivare alla fine di questo sproloquio.
Ho ascoltato attentamente questo ragazzo , è molto onesto intellettualmente, ha fatto un discorso molto giusto e sensato .
Lui è un ragazzo che preferisce amare ragazzi del suo stesso sesso . Ma questo non vuol dire che per farlo deve essere un trans , deve seguire un' ideologia genderfluid o si deve vestire per forza da donna ,o altro . Lui è semplicemente gay . I gay sono sempre esistiti , come sono sempre esistite le lesbiche .
Questa "" moda"" di dover appartenere per forza a una comunità queer , e sentirsi per forza ostracizzati da chi non è come loro , è semplicemente vittimismo da parte dei LGBTQ I A + .
Mi è piaciuta anche la sua preparazione storico- politica . Ha spesso parlato di Mario Mieli , un avanguardia nel movimento gay , del quale gli attuali gender forse non ne conoscono nemmeno l' esistenza .
Eli , grazie di questa intervista ad un ragazzo intelligente, che non parla di omofobia , anzi critica come omofobi gli stessi gender che insistono su questo termine per sentirsi al centro dell' attenzione.
Congratulazioni Livio per le tue idee e per il tuo modo di fare e di essere
❤️😍🥰😘🤗🇮🇹
Mi sembra che semplicemente dica che l'essere gay è ovviamente un fattore determinante nella vida di una persona gay, ma che non può essere totalizzante, che non può diventare il fulcro attorno cui ruota la tua vita, altrimenti ti sei chiuso in un ghetto.
Pensare con la propria testa e mantenere vivo lo spirito critico, di questi tempi, è difficile ma fortunatamente non impossibile e questo ragazzo ne è la conferma. Credo che le ideologie gender, lgbt, ecc. siano dannose prima di tutto perl e stesse categorie che pretendono di rappresentare e persone come Livio giustamente non le accettano.
Che cos'è l'ideologia gender?
@@zedtrek Puoi cercarlo ovunque , sicuramente da fonti piú autorevoli e verificate di quelle di cui disponiamo noi cattivoni.
@@zedtrekè l’ideologia che ritiene che il genere e il sesso non esistano più, siamo tutti uguali e ognuno può decidere chi sia in qualunque momento a prescindere dalla biologia e dalle evidenze scientifiche, a seconda di come si sente intimamente. I liberal progressisti ti diranno che è un’invenzione delle destre e che in realtà non esiste un’ideologia gender, ma non è vero. Più che altro bisogna capire quanto questa ideologia sia giusta e basata sulla scienza e quanto invece per portare avanti una certa agenda propagandistica e di governo, sicuramente ci sono sia aspetti positivi che negativi. È importante capire a lungo termine se porta benefici e se è anche giusto che ci siano delle voci contrarie che parlino dei rischi senza essere delegittimate e demonizzate. Le persone transgender esistono e non si può far finta di niente ma allo stesso tempo ci sono ragazzini e ragazzine che magari con certi modelli potrebbero convincersi di avere un’altra identità di genere quando in realtà sono solo in crisi adolescenziale. E se fanno degli interventi chirurgici o altro di cui poi si pentono? È importante che ci siano psicologi e psichiatri formati molto bene da questo punto di vista e che non siano influenzati dalla propaganda, la scienza deve essere sempre al primo posto
bravissimo, un ragazzo libero e intelligente, caratteristiche inesistenti nella comunità LGBTprstuvz! Grande rispetto!
ciao, io sono una ragazza trans attratta da altre ragazze, dico così perche non è sempre capito se dico lesbica. nonostante questa mia "situazione" non mi ritrovo per nulla affine alla "comunità LGBTQI+" anzi per molti versi vedo molto più odio all'interno della comunità che al di fuori.... (ragazze cis lesbiche che discriminano le trans lesbiche e ti chiedono perchè hai cambiato sesso se ti piacciono le donne, ragazzi omosessuali che si vestono da ragazze altrimenti non vengono considerati omesessuali;
io ho rischiato molto a livello medico per sentirmi "ADEGUATA" alla mia percezione e non lo auguro a nessuno, vorrei una vita "normale" senza dire al modo chi ero e cosa ho nelle mutande, ma non perchè non voglia dirlo, ma perchè non deve essere un fattore discriminante (vi immaginate se alle persone cis chiedessero se sono cis) o ancora più assurdo a una ragazza in carne se sta apettando un bambino,.......
Cis- e Trans- non sono aggettivi ma prefissi pertanto trans-donna non è un tipo di donna conseguente non puoi essere lesbica. Cis- tra l'altro è offensivo perché riduce la donna ad un oggetto di cui puoi essere al qua o al di là. Se non vuoi essere rifiutato semplice lascia stare noi lesbiche, ci sono tante bisessuali a cui potresti piacere.
Alle lesbiche e agli uomini eterosessuali non piacciono gli uomini. Ai gay e alle donne eterosessuali non piacciono le donne. Se biologicamente sei un uomo non sei una lesbica, sei eterosessuale. Trovati una donna bisex e non rompere.
Che cosa????😂
Per me cio che dici e di una gravita assoluta,@@mauraserena4521.Saranno cazzi suoi cosa si sente e cosa vuole io spero ti blocchino
Sei combinato male... tutto sto giro per arrivare alla patata
Mi sono sforzato fino alla fine di ascoltare questo ragazzo ma proprio non lo seguo, specialmente sul tema omofobia. Le esperienze personali non possono essere considerate rappresentative della realtà collettiva. Sentire affermazioni come 'secondo me in Italia non c'è omofobia' è per me estremamente problematico. Mi chiedo come si possa affrontare un argomento così delicato con tale leggerezza. Si parla di manipolazione, ma mi sembra che Livio stesso ne faccia uso. Mi rivolgo anche all'intervistatrice: sarebbe molto più rispettoso per gli ascoltatori analizzare e discutere dei dati concreti sul tema, piuttosto che basarsi esclusivamente su opinioni personali altrimenti il risultato sono mere chiacchiere da bar
Infatti lui vive a Milano che sicuramente è una società molto più aperta di un paese di provincia magari con mentalità semi medioevale. Poi magari è anche cresciuto in una famiglia che non ha problemi su questa tematiche ma non tutte le famiglie sono uguali e tanti ragazzi e ragazze omosessuali si trovano in situazioni tutt'altro che accoglienti
@@liv0003 Il fatto che il ragazzo venga da Milano non giustifica assolutamente nulla. Io frequento Milano ogni giorno per lavoro ma sopratutto per la mia vita sentimentale. Mi è capitato ormai non so piu' quante volte di essere aggredito verbalmente solo per aver tenuto in strada la mano del mio compagno, e parliamo di una mano ragazzi, nemmeno un bacio, una cazzarola di mano... il fatto che non abbia ancora "sperimentato" una aggressione fisica non vuol dire che allora vada tutto bene. Non andrà tutto bene fino a quando continueremo con questo giustificazionismo indecente che oggi si sta purtroppo facendo strada anche nella comunità queer, solo perchè percepiamo meno problemi rispetto al passato.
Grazie Livio per questa boccata di aria fresca :)
Per me che sono donna-etero (e cis-dispregiativo secondo la suddetta comunità LGBT+) è difficile far capire ad altre donne mie coetanee (sempre etero e cis) che il Patriarcato non esiste e che gli uomini hanno una realtà molto simile a quella femminile, con problematiche altrettanto gravi ma complementari. E che i casi singoli di misoginia e maschilismo, non fanno la normalità e non fanno statistica. Ho provato a discutere anche sull'insensatezza di modificare la lingua italiana perchè sessista. Purtroppo ti ritrovi con una tremenda levata di scudi ideologica e altrettanto misogina (donne che odiano altre donne) e misandrica, per cui non è possibile discutere. "Le donne hanno problemi più gravi degli uomini, gli uomini gli stessi problemi non li hanno, gli uomini vivono nella bambagia, le donne sono discriminate e oppresse". Il risultato di questa ideologia è che sempre più persone si allontanano dal femminismo e si trovano sole e non ascoltate da nessuno, in una realtà che non gli appartiene e finiscono per non votare nessun partito, lasciando campo libero alle destre estreme. Io mi sento davvero disperata a volte. E non voglio essere nemica di nessuno, soprattutto non degli uomini della mia famiglia o dei miei amici.
@@alessiuxz5322 Se neghi altri dati di fatto , vivi in una campana di vetro bella.
Posso assolutamente dirti che NON esiste veramente alcuno studio con risultati replicati fatto su grossi campioni che ti vengono a dire che, per esempio, i bambini maschi giocano a fare la lotta a causa della cultura oppressiva . Un'interpretazione veramente fuorviante e chi lo dice non sa nemmeno che criteri utilizza la ricerca per cercare di capire quanto il comportamento può essere influenzato dalla natura o dalla cultura.
1) Quanto precocemente si manifestano le differenze ? Più precocemente si manifestano, più è probabile che sia anche la biologia ad influenzare
2) La stessa differenza si è manifestata in altre culture? O in altri primati simili agli umani?
E' semplicissimo: basta prendere un grosso campione di bambini di pochi mesi (molto prima che siano influenzati dai modelli) e metterli di fronte ai vari tipi di gioco.
Tendenzialmente è vero che i bambini maschi sono più attratti da giochi come oggetti meccanici e le bambine da giochi con contenuto emotivo/relazionale (bambole, persone ecc...). Certe differenze si manifestano già al primo giorno di vita (ti consiglio il libro di un grande ricercatore: Simon Baron-Cohen THE ESSENTIAL DIFFERENCE).
Sono esistiti diversi casi (oltre a quello che hai citato di Brenda) di bambini maschi evirati alla nascita e poi cresciuti come fossero bambine. Erano nati con difetti al pene chiamati ESTROFIA CLOACLAE.
TUTTI giocavano a fare la lotta, preferivano giochi come oggetti e la maggior parte di loro rifiutò l'identità femminile che gli era stata assegnata alla nascita. Sono gli ormoni prenatali che influenzano certe tendenze (non il "patriarcato")
Stranamente le bambine che nascono con una patologia chiamata iperplasia surrenale congenita (succede quando il feto femminile è esposto ad una quantità eccessiva di ormoni maschili: androgeni), sono più "maschiacce" e preferiscono giochi tipicamente maschili (camion, oggetti, macchinine ecc...). Simili differenze sono state trovate in OGNI cultura. Gli stessi primati che sono simili a noi (gorilla, scimpanzé, orango ecc.) hanno le stesse tendenze.
Per il resto, se una sparuta minoranza di uomini riesce ad avere successo grazie alla loro competizione, mi importa poco. E' vero che nelle cariche dirigenziali, ancora oggi troviamo più uomini (sempre diverso rispetto a 100 anni fa).
Per il resto , visto che dimentichi il fatto dei suicidi, delle incarcerazioni e di molte altre cose, è assolutamente assurdo ridurre il maschile ad un semplice aggettivo.
La realtà è più complessa e , come ho detto, non è vero che le preferenze dei diversi tipi di giocattoli sono imposti da una cultura che continua a "complottare " , imponendo agli uomini di essere di successo e le donne sorridenti e accondiscendenti !
@@alessiuxz5322 E' da troppo tempo che sento dire puttanate sulla storiella del costrutto sociale (cosa completamente smentita con dati di fatto). Mi pare proprio che certe frange continuino a pensare che è il "patriarcato" a dire che gli uomini non possono giocare con le bambole. Scempiaggini assurde che non tengono minimamente conto di incontestabili dati di fatto. Forse adesso smetteremo di dire che se , per esempio, ci sono più ingegneri uomini la colpa sia da attribuire al "patriarcato" e non al fatto che mediamente le donne sono più interessate alle professioni orientate alle persone (lo si nota dal primo giorno di vita. Le bambine fissano sempre più a lungo i visi delle persone, mentre i bambini si concentrano maggiormente su oggetti meccanici)
Si, è vero mediamente i gay e le lesbiche sono più gender non-conforming, ma non possiamo negare che certe frange femministe si ostinano a dire che uomini e donne sono solo esseri "Inculturati"
Il tasso di depressione più diffuso fra le donne? Ma sicuramente e ciò deriva anche da predisposizioni diverse e non di certo a causa dell'oppressione femminile.
La disparità salariale ha talmente tante cause che non puoi interpretarla solo adottando la solita visione.
Dire che oggi (nel 2022) certe cause derivino solo dall'oppressione femminile, è fuorviante . Anche parlare di privilegio maschile come se stessimo ancora nelle società di qualche secolo fa è fuorviante. Le donne in posizioni di potere sono oggi MOLTO più numerose rispetto ad un tempo. Al massimo puoi dire che non c'è ancora un 50 e 50 e su questo sono d'accordo, ma da qui a parlare di privilegio maschile assoluto è la solita visione semplicistica.
Un problema veramente sistemico è quando le stessi leggi permettono che si verifichino determinate cose e non certo perché ancora oggi nelle posizioni di potere sono un po' di meno le donne. Arrivare in certe posizioni, richiede una fortissima competizione che perfino pochi uomini riescono a reggere.
Le cose sono molto più complesse e continuare ad avere la stessa visione dicotomica, non porta da nessuna parte.
Se stessimo davvero in una società dove esiste il privilegio maschile assoluto, la donna PER LEGGE sarebbe subordinata al marito e PER LEGGE le sarebbe vietato qualsiasi accesso alla cariche dirigenziali (questo accade in molti paesi del Medio Oriente per esempio).
Oggi si critica spesso un sistema che si sta indebolendo da decenni e gli eventi negativi che accadono ai due sessi non possono essere spiegati, facendo finta che la società moderna sia, più o meno la stessa, di un secolo fa.
I problemi sociali funzionano come le patologie mediche : trovata una cura, ne saltano fuori delle altre.
@@alessiuxz5322 Nei paesi scandinavi, le differenze non si sono appiattite, anzi si sono estremizzate di gran lunga. Più rimuovi le influenze culturali, più quelle naturali riemergono in maniera più marcata.
E' certamente giusto asserire che le differenze non sono generalizzabili in base alle predisposizioni o che sia scorretto parlare di un cervello completamente maschile o femminile, ma uno sviluppo una certa direzione c'è ed è innegabile.
Gli esempi che ho fatto (bambini guerrieri con la vagina artificiale ),mostrano dati di fatto che , a seconda della biologia e dell'ambiente adatto, un uomo può anche essere Gengis Khan : guerriero, ipercompetitivo e sperperatore di patrimonio genetico. Vi sono eccome ragioni evolutive in questo e la competizione stimola il cambiamento. Smettiamola di demonizzare il passato perché senza tutto quello che hanno fatto i nostri avi, oggi non avremmo tute queste comodità.
Gli pseudointellettuali odierni la devono veramente smettere di dire che il maschile e il femminile è un costrutto sociale .
Detto questo, indubbiamente esistono donne ingegnere rispettabili e uomini che si danno alla cura, ma mediamente le donne sono e saranno sempre più interessate alle persone e sceglieranno mestieri orientati a questo.
Le giovani generazioni (forse ci appartengo anche io ;) ) devono sapere solo questo e non debbono essere indottrinati a ideologie assurde. Se poi sono più vicini a forme di liberalismo che di autoritarismo, impareranno a giudicare i singoli individui in base ai loro meriti personali, ma non è semplice per diversi motivi.
Ultimamente stanno emergendo alcune problematiche sociali preoccupanti : uomini solitari disfunzionali e deboli e donne più "sessuofobiche" delle loro madri .
Come ho già detto, i problemi sociali funzionano come le patologie mediche : trovata una cura , ne saltano fuori delle altre. Certi fenomeni che ultimamente emergono NON possono essere spiegati dal fatto che ancora oggi esiste un sistema che negli ultimi decenni si è indebolito parecchio.
A me pare che tutto questo si accompagni con il suicidio di un Occidente che ha voluto mandare a puttane tutto ciò che lo ha caratterizzato.
Saremo tutti esseri sradicati e senza identità e forse è per questo che cominciano a scrivere articoli sui "papà cavallucci marini " (informati bene su chi sono).
Mentre altre civiltà hanno ancora una forte identità (Cina, Russia , paesi islamici ecc..), noi sappiamo solo autoflagellarsi .
@@alessiuxz5322 Ma certo che individualmente troverai donne bravissime in meccanica e uomini bravissimi che si dedicano alla cura . Dico solo che mediamente è vero che gli uomini sono più attratti da determinate cose e le donne da altre.
Non dirmi che non hai mai sentito nominare la storia dei costrutti perché basta andare su internet e trovare tantissimi articoli che ti dicono questo. Non possiamo negare che certe frange femministe asseriscono questo. Ma hai mai studiato il pensiero di Judith Butler? Ci sarebbe molto da dire.
In tutti i casi, nel 2022 non è proprio corretto parlare di privilegio maschile. Le vere società a dominio maschile sono ben diverse. Se mi dici che ci possono essere alcuni retaggi in determinati ambienti, se ne può discutere, ma da qui a pensare che i mali dell'Occidente moderno derivino da un sistema che si sta indebolendo, non è corretto.
Le nuove problematiche emergenti hanno ben altre cause. Tutto qui alla fine.
Nei miei commenti non c'è nessuna allusione alla frase : "La donna può essere bravina in questo, ma non eccezionale".
@@alessiuxz5322 Purtroppo non sono alcuni esaltati, bensì intellettuali postmoderni che indottrinano molti studenti all'università. Ovviamente in Italia molto meno rispetto agli Usa, ma credimi che se nascono intellettuali dissidenti come Peterson, Gad Saad, Murray, Sam Harris, Pinker ecc.. non è sinonimo di reazionarismo.
Ritengo il postmodernismo parecchio oscurantista e le politiche delle identità emblema di un tribalismo ripugnante.
Interessante il "passaggio" in cui tratta della differenziazione tra la cultura omosessuale italiana e quella americana. Non conoscevo questo dettaglio. Bravo Livio! ❤
Nell'era della comunicazione non sappiamo più comunicare
Bravo Livio, ho apprezzato il tuo intervento
Mi chiedo quando ai LGBT+ arriveranno le bollette decuplicate se ancora penseranno che il loro problema sia l'omofobia 🤣🤣🤣🤣🤣
È bello leggere commenti come il tuo e avere la conferma che solo una persona con un QI molto basso può concordare con quanto detto nel video.
@@zedtrek Se sei qua x aver la conferma a ciò che pensi il QI basso direi che è il tuo. So che non vi piace quando il vostro castello di carte scricchiola, ed è divertente leggere commenti come il tuo.Non ti scaldare 😘
@@zedtrek il QI indica la meda "intelligenza" logico matematica,si può anche essere dei miun habens ma saper vedere con chiarezza (non è sinonimo di ideologia ) la realtà che lo circonda. Stai sotto tutti commenti a provocare come farebbe un bambino stizzito che ha appena udito lesa maestá verso i suoi beniamini, Livio ha citato vari punti; questo ainoi è uno fra quelli😌
Wow come mi piace il ragionamento di questo ragazzo. Bravo !!👏👏
Intervista meravigliosa!! Ma ormai metto like sulla fiducia e poi mi godo il video. Bravissima!
Anche io ahaha 😂
Che figo Livio, con un ragazzo io starei a parlare per ore. Io sono nato comunista e poi politicamente sono stato costretto a divenire gender fluid 😂
Per fare bene yoga bisogna essere casti? Eh???
Se vuoi lavorare su alcune cose si.
Complimenti a questo ragazzo! E naturalmente a Elisa❤ Finalmente l'intelligenza tiene banco!
Rispetto immenso per Livio, da eterosessuale. Veramente complimenti
Sto Livio è simpaticissimo e molto intelligente. Non sarebbe male sentirlo altre volte...
Grandissimo! Peccato sia proprio un'eccezione trovare una persona così consapevole.
Mitico! Quello che una persona vede fuori di sé è quello che ha dentro. Speriamo che la società si risvegli.
92 minuti di applausi per questo ragazzo! A guardarlo non avrei mai detto, ma bastano due minuti di ascolto per andare dritto fino alla fine col fiato sospeso. D'accordo al 100% con tutto quello che ha detto!
non ha approfondito la questione ragazzo islamico sob
Come posso seguire Livio? Io da gay straniero sono secoli che la penso come lui! Ho vissuto le stesse cose, e siccome non ho filtri mi ha fatto sempre schifo e l’ho sempre detto quando non mi andava bene, Ormai ho smesso di frequentare Milano o le città , non mi sono mai sentito parte di quel movimento , sono stato sempre discriminato e ho perso la fiducia nelle relazioni, adesso sto cercando di andare a vivere in campagna, sono contento di sentire Livio, saluti da Bergamo! ❤
Livio, da posizione privilegiata, perché ha goduto del pieno sviluppo della sua persona, ora avrebbe il compito compassionevole di aiutare gli altri nel pieno sviluppo. Tanti infatti non hanno questo privilegio, che in realtà sarebbe un diritto costituzionale.
Nessuno è tenuto a fare a corcerossina agli altri, dopo i 18 anni siamo tutti adulti e vaccinati e ognuno si prende la proprio responsabilità, tra cui la propria crescita personale.
Puoi definire per posizione privilegiata? Insinui che non abbia mai subito problemi di discriminazione; se sí sulla base di cosa? Quello che dice e fá è esattamente adempiere a questo diritto Costituzionale. Chi da del "privilegiato" agli altri fa lo stesso? A volte, (troppe) non sembra ma lo spero.
@@_mac0_geeree_908 ho spiegato cosa intendo. Non abbia la coda di paglia. Ho spiegato che ha avuto il privilegio del pieno sviluppo della sua persona. Non tutti ne godono.
@@andrea7935 lo sviluppo di crescita interiore. Certo. Ovvio.
@@andrea7935 questa è una sua opinione. C' è chi opera nella società, in famiglia, nelle comunità, molto diversamente. Dipende dal percorso evolutivo di ognuno di noi.
QUANDO l'intelligenza e la Cultura vera non hanno colore, nazionalità, preferenza politica, ecc ecc. Complimenti alla tua normalità umana Livio. Da Bergamo un abbraccio ❤
OMIODDIO non sono solo
Livio perla rara, complimenti Elisa per l'intervista.
Questa intervista è un bagno di realtà e andrebbe mandata in prima serata sulla Rai e pubblicata sul corriere della sera. Grazie
Abbiamo già abbastanza propaganda fascista, non ti basta? Vai in Russia.
Finalmente uno che comincia a ragionare col suo cervello
😂😂😂 come no
No semplicemente uno che dice le cose che volete sentire.
Livio è una perla rara ❤
Questo ragazzo ragiona come pochi.. bravi.. bravissimi, tutti e due.
Fusaro rende chiaro tutto il fenomeno relativamente alla modernità.
Essere accettati facendo gruppo isolato e prevaricante??????🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔
Livio hai detto cose di una grande profondità e saggezza. Ti stimo tantissimo. Grazie
L'ho Sempre pensata come questo ragazzo
Veramente interessante, a tratti provocatorio e ben venga! L'omofobia esiste nella misura di tanti altri malanni dell'ignoranza. Ho visto persone in grande difficoltà a trattare semplicemente con un sordomuto perché non abituate ad avvicinare qualcuno diverso da loro e in questo senso il pride con i suoi eccessi e la sua aggressività nei confronti di tutto ciò che è identificato come nemico non aiuta per niente ad aprire non tanto la mente ma il cuore verso chi come ha detto Livio è, prima di tutto, un essere umano come me. Grazie per quello che fa questo canale 👍
bravo Livio , oggi c'è una tale confusione.... in TV poi mostrano "la macchietta"... molta gente non sa che esistono un sacco di gay difficili da distinguere.
Complimenti ad entrambi per la coerenza e preparazione. I temi affrontati in questo modo fanno chiarezza e servono ai giovani per non disorientarsi e agli adulti per ritrovarsi...
Questa è una delle rare volte in cui mi trovo completamente d'accordo con qualcuno sul tema, sono felice che anche i ventenni abbiano iniziato a criticare questa pericolosa omologazione che viene dagli USA. Mi date speranza!
Hahaha Molto divertente! Accade tutto pari pari anche a me quando affronto questi argomenti.
Buon giorno.
Vi vogliono incasellare e su una cosa estremamente intima privata e personalissima. Se vi incasellano Vi controllano. Questo penso.
Raggiungere libertà per poi finire dentro Una categoria
omosessualità non woke,
Anni fa pensavo che una certa deriva fosse diventata una moda, più che un'esigenza personale. Ora la vedo come una componente politica di decisa origine usa e, a ruota, uk. Una politica che sfrutta momenti critici, ma naturali, della crescita umana per un preciso scopo. E non posso che provare pena per chi ci casca...
Sono solo a metà ma...WOW! Che intervista! Complimenti Elisa per la qualità dei contenuti che porti e complimenti a Livio per la sua apertura mentale e la voglia di metterci la faccia e dire la propria opinione. Vi stimo entrambi!
Bravissima Elisa bravissimo Livio!!!!
Grande Livio... Sono d'accordo su tutto... Ho sempre pensato le stesse cose su questo pseudo movimento LGBT.... Sono contento di trovare conferma in una persona intelligente come te , che ha potuto constatare di persona
quando scriverai un libro ti vorrei fare la copertina.
Bella intervista. Non conoscevo questo ragazzo.. Livio : ci tengo a dire che ho apprezzato molto la sua maturità e capacità di riflessione.
Grazie per la tua testimonianza e per averci offerto questo spaccato di realtà... per cominciare a comprendere altri punti di vista.
Grazie per questa splendida chiaccherata e per tutto il lavoro fatto da Elisa su questo canale nello "srotolare" la gigantesca illusione dell'attivismo gender/queer. Ho conosciuto tanti Livio in giro che fuggono la comunità LGBTQIA+ i quali, semplicemente con l'esempio della propria vita e con scelte fatte con serietà e discernimento, sgretolano in un istante qualsiasi accenno di "paura del diverso" (leggasi omofobia).
Bravo Livio! Parole intelligenti
Io ho avuto la fortuna di avere diversi contatti su IG con lui. E sin dal primo momento mi ha dato molto a cui riflettere, sia sui movimenti politici di matrice LGBT che io essendo saldamente etero non avevo compreso fino in fondo, che sull'antico Egitto, di cui Livio ne è un grande appassionato. Grazie di tutto Livio!
Bellissimo...non ho altre parole ora. Sarebbe solo bello conoscervi di persona e dialogare con voi. 👍
La parola Comunità descrive un gruppo omogeneo, coeso, che vive in un luogo separato e ristretto, con delle proprie regole condivise, con un leader. Perché viene applicata ad una o più categorie umane che non hanno queste caratteristiche?
Sempre piacevole ascoltarti Elisa, stai facendo un lavoro importante ❤
bravo Livio
Sono un eterosessuale e devo inchinarmi e letteralmente genuflettermi di fronte alla lucidità, intelligenza, senso critico, capacità di analisi e acume di Livio (credo si chiami così la persona intervistata nel video).
Da lsb 59 enne condivido appieno l analisi di questo ragazzo sulla cd comunità LGBT che è mossa da molta ideologia e tutto fuorché il desiderio di reale integrazione. Diciamo che dal punto di vista di una come me che ha sempre combattuto il concetto di diversità riferito alle preferenze sessuali, questa comunità sta facendo un danno enorme al processo di integrazione che perseguo da una vita. C'è proprio da parte loro un desiderio di essere diversi, di sentirsi migliori e di rappresentare una sorta di élite culturale. Predicano i diritti civili e stanno portando avanti un progetto che vuole imporre, di fatto, l'ideologia di pochi all intera società.
E aggiungo una cosa al commento precedente. Quando parlate della spersonalizzazione e deumanizzazione del "nemico", mi ricordate le osservazioni dello storico Norman Cohn (nel libro "I demoni dentro") in cui parla di questo bias umano. Che si applichi ai cristiani dei primi secoli, delle streghe dell'età moderna o del comunismo nel periodo maccartista, chi vuole demolire il nemico (fisicamente o ideologicamente) lo dipinge come non-umano.
La comunità gay, intendo quella maschile è molto discriminatoria.. soprattutto per quanto riguarda l'aspetto esteriore. Si interessano molto alla bellezza fisica e sono super promiscui sessualmente. Purtroppo sono rarissimi le esperienze positive che ho avuto con loro. Magari non esistono neanche.
Su questo concordo.
Uhm, ho conosciuto gay che hanno vissuto relazioni durate anni.
Altro da dire cattolico
Sarei curiosa di sapere se Livio conosce Douglas Murray e se ha letto i suoi libri.
Credo che apprezzerebbe molto il suo pensiero.
Veramente, veramente interessante il modo di affrontare le questioni di Livio. Intelligente e con una notevole capacità critica. Servono persone così per dialogare.
Ti comprendo! Anche io sono considerata bigotta semplicemente perché vorrei un po’ di rispetto delle regole nella mia città. E poi ovviamente per il mio punto di vista sul mondo lgbt
Grazie. Mi rincuora sapere che in questa società esistono ancora persone intelligenti, disposte a ragionare. La massa preferisce reagire a pelle, d’istinto. Documentarsi e ragionare richiede impegno e tempo che non va più di moda spendere in questo.
Mi piace moltissimo la sua analisi lucida e razionale, bravo!
Simpatico questo Livio ! E soprattutto complimenti per la sua onestà intellettuale,condivido ogni sua parola 👏👏👏👏
È difficile essere se stessi, difendere il diritto di essere unico, perché è un continuo scivolare fuori dalle gabbie in cui quotidianamente veniamo messi. È divertente vedere come le gabbie cambino di giorno in giorno, man mano che gli altri ci capiscono meglio. Ma sempre gabbie rimangono. Come se l'essere umano fuori da una gabbia fosse pericoloso e solo nel momento in cui credono di aver trovato l'antidoto viene lasciato libero. .
Perché che ci piaccia o no gli esseri umani sono animali sociali ed abbiamo bisogno ( almeno la stragrande maggioranza delle persone) di una comunità o gruppo di persone con cui condividere la vita e di cui sentirci parte, utili ed anche apprezzati. È un sentimento tipicamente umano che condividiamo anche con altri mammiferi anche se in forme più "primitive" e meno complesse della nostra.
Canale utilissimo
ho frequentato molto l'ambiente , e sono assolutamente d'accordo con livio
Ma spotify?
Secondo me chi fa parte di questo movimento ha un contrasto dentro se stesso che non riesce ad accogliere e gestire e ,non sopportando tutta questa tensione interiore, ha bisogno di proiettare fuori di se creando appunto una serie di illusorie situazioni di " omofobia" , odio interno verso se stessi proiettato fuori di se .
Se solo riuscissero a scorgerlo sarebbe lo spiraglio per un graduale cambiamento .
Fortuna esistono persone come voi ! Intelligenti ed obbiettive , grazie davvero del vostro prezioso contributo e della vostra chiarezza !
Un abbraccio